Bertone Racer ( Punto GT / cabrio ) : un'altra occasione mancata.
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- Опубліковано 17 лис 2023
- Salone di Torino 1994.
Tra le 13 interpretazioni di Fiat Punto 176 realizzate dai vari designer e carrozzieri, una era pronta alla produzione.
E' la Racer, piacevole ed aggressivo coupè realizzato da Bertone su pianale Punto Cabrio e meccanica Punto GT.
Nonostante fosse pronta ad un'eventuale realizzazione in piccola serie...
...il resto lo scoprirete guardando il nuovo documentario emozionale.
Un RINGRAZIAMENTO particolare al Designer LUCIANO D'AMBROSIO, autore delle forme della Racer, che con sincera disponibilità e squisita cortesia, mi ha permesso di mettere al proprio posto alcuni tasselli che mancavano per raccontare nel migliore dei modi questa storia.
Grazie !
PS : una volta terminato il montaggio del documentario, ho ricevuto ulteriori informazioni dal Sig. D'Ambrosio, che allego qui di seguito :
- la vernice utilizzata per caratterizzare la Racer è un rosso inchiostro, che venne utilizzato anche sul prototipo Bertone Karisma su meccanica Porsche 964, disegnato sempre da D'Ambrosio e presentato durante lo stesso salone di Torino del 1994.
- il disegno degli interni è stato curato dal designer Pagliano.
Bertone Racer : un'altra occasione mancata
Da un'idea di SamBellamy
Ricostruzione storica, Testo , Audio , Video , Grafica , Montaggio :
SamBellamy
Fonti :
Archivio Pirata-Design
Luciano D'Ambrosio
Images Credits :
wheelsage.org
carstyling.ru
Centro Storico Fiat
Stan Papior
Oliver ( per Auto )
Auto & Design
Archivio Pirata-Design
commons.wikimedia.org
Disegni :
UTS Grafica Tecnica per Fiat
Tutti i contenuti visivi mostrati in questo documentario sono pubblicati a solo scopo divulgativo.
I diritti sugli stessi sono esclusiva proprietà dei detentori.
Music :
" Away " & " Just Dance "
by : Patrick Patrikios
creativecommons.org/licenses/by/4.0
P2023 @PirataDesign
Pininfarina Brio su meccanica Ritmo Abarth :
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Pininfarina HIT su meccanica Delta HF integrale :
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Comunque come già detto l'unico canale italiano sulle auto a livello anglosassone, cioè non con le solite nostre chiacchiere da bar, ma con dati interessantissimi e originali, è Pirata design
Come sempre un video d'eccellenza molto completo e coinvolgente.
Certo è che vedere all' inizio del video la produzione Fiat con tanti bei modelli e pensare quello che è oggi, lascia l' amaro in bocca.
Grazie per il consueto apprezzamento!
Hai detto bene....
Concordo, si è sempre distinta per la fantasia nel design, le linee differenti, i motori moderni, vedi Fire, TD iniezione diretta, la prima fu la Croma, oggi si è persa nella mischia degli ignoranti
I TD common rail Sono nati in Fiat, costruiti a Termoli, in Molise, e hanno motorizzato tutte le auto, Citroen compresa
Il motore Fire è unico al mondo, manco i cinesi che copiano tutto si sono permessi di provarci, ed oggi la Fiat non esiste più, perciò si chiama "stellantis".... Perché non si distingue più la terra dalla luna... 🙄
Buongiorno Pirata. L' ennesimo buco nell' acqua fatto dai nostri lungimiranti geni , bravi solo a chiedere ed ottenere miliardi a fondo perduto e mettere in cassa integrazione per anni migliaia di operai . Grazie per questa ennesima chicca e aspetto altre ricerche da uno dei migliori specialisti in campo automobilistico ora sul web. Grazie, a presto.👍
Buongiorno a te e grazie, come sempre per il tuo supporto.
Come ho sottolineato più volte, per capire certe scelte della Fiat, soprattutto negli ultimi 20/25 anni, bisogna prima cpaire cosa è successo in seno alla stessa Fiat, con un cambio d potere all'interno che ne ha decretato la fine.
Il prossimo documentario sarò il 500esimo video del canale... ho in serbo una sorpresa.
La cara Fiat che con l'avidità ha acquisito, per poi, polverizzare con disonore marchi di cui ben sappiamo i nomi, non ha nemmeno avuto la passione di portare avanti progetti simili. Questo è mancanza di dovere. Mentre l'Italia ha fatto scuola al mondo intero, sia per stile sia per innovazione riguardante settore del automotive e non solo... Ho come la sensazione che tutto ciò fosse nato con l'idea di essere poi distrutto. Oppure semplicemente si chiama adattamento alla globalizzazione. Comunque sia qualcosa è rimasto, qualcosa per qui ne vale la pena tornare indietro negli anni e con occhi pieni di felicità ricordare, raccontare come sta facendo questo signore quale io non conosco personalmente ma ringrazierò sempre. Grazie Pirata.
Grazie per le belle parole, ma anche per il tuo intervento molto sentito, molto sanguigno ma reale. Su quello che è successo in Fiat andrebbe fatta, come ho spiegato tante volte, un'attenta analisi, perchè ci sono vari scenari che portano a dinamiche che esulano dal mondo dell'auto e in parte hai accennato nel tuo intervento. perchè è ormai innegabile che dietro tutto ciò che è successo negli ultimi decenni c'è un piano attentamente tessuto per smantellare non solo l'Italia ma l'intero sistema
@@PirataDesign chiaro, sono tematiche molto importanti. Purtroppo la direzione che sta prendendo l'occidente ( ma non solo) politicamente, con tutti i settori che esso si porta dietro, come anche quello del automotive, personalmente fa paura ( ma già 10 anni fa ho capito l'intero sistema ) . Non saprei cosa dire per non sembrare complottista ma pare che con i tempi che corrono qualsiasi cosa non fosse approvata dal "politically correct" lo fosse. A buon intenditor.
@@stojchevdragan concordo su tutto, compreso l' aver capito da tanto, tanto tempo che le cose, tutte le cose non sono quelle che ci raccontano.
Basta guardare solo a cosa succede negli ultimi giorni, nei quali , nel silenzio generale, i despoti europei stanno cercando di dare un altro grosso scossone all' ordine costituito.
Ottimo approfondimento, come sempre. Ammetto che non conoscevo la macchina (o forse me l'ero dimenticata, son passati quasi 30 anni...).
Grazie per l'alta qualità e l'originalità dei contenuti!
Grazie a te per l'apprezzamento. Continua a seguirmi che di chicche come questa ne ho in serbo tante !
complimenti
Ciao Pirata, complimenti per questo video accurato che ha ripercorso la storia della Case Italiane di Design Automobilistico. Questo segmento fu ben cavalcato da Opel con Tigra che ha fatto sognare milioni di giovani in Europa, ed ha dato la possibilità a moltissimi di realizzare il sogno di guidare una piccola coupe' con i costi di gestione di una Opel Corsa! Ad oggi credo che mantenga un design originalissimo e lontano dall'appiattimento odierno!
Ciao e grazie per l' apprezzamento.
La Tigra ha, di fatto, inaugurato la nuova stagione delle piccole coupé ( e quando racconterò la sua storia svelerò alcuni aneddoti che spiegheranno la sua genesi).
Fu un successo clamoroso a dispetto dei soliti "analisti" che davano il settore delle piccole coupé per morto e sepolto.
Soprattutto nei primi 2 anni di commercializzazione ne hanno vendute tantissime : era diventata un oggetto di moda
A fine carriera ha totalizzato quasi 280000 vendite, numeri importantissimi per una piccola coupé di nicchia.
Come design è, a mio avviso , un piccolo capolavoro: è attuale ancora oggi, è senza tempo e sono sicuro che a brevissimo sarà rivalutata molto.
Ne ho avute 3, una delle quali , 1.6, leggermente elaborata. Auto che era si divertente, ma anche molto scomoda: all' interno, a parte il cassetto davanti al passeggero, non aveva un vano per riporre oggetti, il pannello.porta era praticamente attaccata al braccio. E come tenuta di strada, fino a quando si andava veloci era facile e divertente, ma se si andava forte forte, diventava molto esigente...
Ottimo lavoro,maestro.
Sempre al top!
Bravissimo!! Video Spettacolare e pieno di notizie utili per i più appassionati dell ormai defunto "Fatto in Italia"........Continua così Pirata.......e chi ti scopiazza ...bhe, è destinato a scomparire....
Sempre un piacere vedere i tuoi video.grande professionista.
GRande Pirata! Bellissima esposizione , come al solito eccelso nella comunicazione , ho scoperto un modello di cui ero all'oscuro. Grazie!
Ciao, Comandante.
Grazie per l'apprezzamento e il tuo sostegno !
@@PirataDesign 🤗
Ciao Pirata. Great video. Best wishes
Video sempre a top!
Mai hai pensato di vederla dal dal vivo al Salone di Torino nel 1994 e rivederla in questo video(stupendo e ricco di curiosità come sempre)anni dopo.
E proprio vero che in quegli anni eravamo avanti anni luce....
Grazie mille pirata
Anche se come design questa Punto coupe non è un capolavoro, davvero incredibile visto oggi, la trasformazione in coupe' di semplici nostre utilitarie
Come ho sotto nel documentario, le foto non le rendono piena giustizia, dal vero appare migliore.
Ciò non significa che sia perfetta, ha alcune parti un po' "strane", ma secondo me è personale e particolare al punto giusto
@@PirataDesign No ma io la trovo carina e le disegno le auto, dico solo che è molto originale più che armoniosa al 100 %, molto interessante anche se fa parte di un era, gli anni 90, in cui le coupe alcune belle, guardiamo le Fiat Coupe ad esempio, cominciavano ad essere solo delle varianti un po' più scomode ed esclusive delle berline. Questa in un mercato giovanile e non troppo danaroso poteva ancora starci
Grazie per aver portato questa vettura che personalmente non conoscevo... Concordo al 100% sia sulla prefazione che sul discorso finale!.
Grazie anche a Luciano e W Roger...
Buona domenica a tutti!
Buongiorno e grazie per il consueto apprezzamento!
Opera meritoria la tua si da inizio che fine di una storia di macchine sempre stupenda alla prossima pirata
Grazie a te Eduardo
Ti aspetto in forze al prossimo documentario!
Video bellissimo. Grazie per recuperare queste chicche e mettrle a disposizione di tutti. Riguardo all'auto, vado un po controcorrente. La trovo tozza e un po sgraziata.
Grazie per l'apprezzamento.
Riguardo la Racer, come ho specificato sul documentario, è una di quelle auto che vanno viste dal vero per apprezzarne le forme in quanto, le stesse hanno curve e proporzioni molto particolari che non possono essere percepite dalle foto.
A me è piaciuta fin da subito proprio per la sua originalità, per il suo essere fuori dal coro, poi, nel 1994 l'ho vista dal vero e mi è piaciuta ancora di più.
Poi, indubbiamente non ha il design che può piacere a tutti, ma quello è tipico delle creazioni di design più puro
Video stupendo come sempre lei è una leggendaaaa vivente
Esagerato !!!😂
Grazie !
@@PirataDesign 👍👍👍👍
Grazie Pirata per l"ennesima perla.
Sarebbe stata una grande versione della punto, come al solito un occasione mancata. Oggi a Milano auto classica brillavano in tutto il loro splendore i mezzi degli anni migliori dell' automobilismo e soprattutto i veicoli dei nostri designer nazionali, ormai destinati a rimanere nel passato e nei ricordi visto l andamento delle cose nel mondo dell'automotive ( e non solo lì).
Detto ciò grazie per il bel documentario che hai prodotto sempre di eccellente qualità.
Era un periodo in cui, forse per l' ultima volta si vide una nuova corrente stilistica, una rimarcata freschezza nel design e la volontà di sperimentare e offrire nuovi modelli
Alcuni di questi ce l' hanno fatta altri no
E questa Racer, a mio avviso, avrebbe potuto dire la sua e, come dici, oggi essere un pezzo ambito in ambito collezionistico
Grazie per il consueto apprezzamento!
Svegliarsi la domenica mattina e trovare la notifica del nuovo video del Pirata è il massimo! GRAZIE per questa interessante chicca, non conoscevo questo prototipo Bertone. La qualità dei contenuti e del montaggio dei tuoi video ormai ha raggiunto un livello estremo! 👏
Grazie per il consueto apprezzamento, l' aspettativa e la costanza, ma anche per aver notato il miglioramento qualitativo: sto sperimentando un nuovo programma e infatti qualche pecca nel montaggio, soprattutto audio c'è, ma continuo sempre a migliorare il " prodotto"
Rilevo, e sono pienamente d'accordo, che i toni si fanno più "arrabbiati", come è giusto che sia considerata la situazione che era e quella che è.
Inutile dire del valore del lavoro documentale e della sua presentazione, sempre di stile originale e di livello elevatissimo.
Tantissimi spunti dalle immagini e dal testo. Fra tutti ne cito uno: le versioni prototipali della minima fiat Cinquecento degli anni 80: ho sempre rimproverato alla Fiat di non aver mai dato fondo all'enorme potenziale del progetto Cinquecento, un'auto dai prezzi e dai costi minimi ma pienamente auto, con componenti utilizzati anche da altri modelli più grandi della gamma fiat. Le modifiche per creare versioni stimolanti e dirette a porzioni specifiche del mercato sarebbero state anche loro poco costose ed avrebbero dato anche immagine alle versioni "base" ma niente di tutto questo fu fatto se non due o tre versioni che differivano tra loro per il colore degli interni e per le targhette identificative. Dalle immagini che mostri noto che non sono stato solo io ad averlo pensato. Sempre, e mai abbastanza, grazie per il lavoro di divulgazione che manca del tutto nel panorama attuale
Ciao, ben tornato e grazie per l'attenta analisi, non solo del modello in oggetto, ma anche del contesto e di ciò che esula dal solo ambito motoristico. Oramai, credo, sia abbastanza palese la situazione generale attuale e , un pò meno, le cause e i responsabili
Una perla!!! Ricordo il servizio di Auto, che dedicò anche una pagina alla 4x4TL che hai citato(tra l'altro molto gradevole alla pari della Racer). D'Ambrosio è un vero designer all'avanguardia. Grazie per questa monografia.
Tutte le proposte sul tema Punto, quale più quale meno, sono interessanti.
A me, oltre la Racer piaceva la Lampo e la Scia.
Ma anche la Grama che con un po' di buona volontà da parte della Fiat sarebbe stata l' erede della Delta nei rally....
Il concetto mi ricorda la Mini Coupé del 2010, un'auto mai compresa che ho sempre adorato. Questa si potrebbe definire la progenitrice
Diciamo che ci sono delle analogie tra le 2 e se vogliamo la Mini è forse ancora più ricercata
Bellissimo video sempre top e dettagliato 👏 questa Bertone non la conoscevo proprio, poi sarebbe stata una bella concorrente della Tigra, un altro mancato successo di Fiat…
Grazie per l'apprezzamento.
Sarebbe stata un'alternativa alla Tigra, ma anche a certe coupè un pò più grandi e costose ma di prestazioni inferiori.
insomma: secondo me avrebbe attirato parecchi appassionati
Ricevuto per caso questo video. Visto ed iscritto al canale. Materiale interessantissimo esposto con cura in varie sfaccettature. Riporta alla memoria ricordi assopiti ma sempre presenti in attesa di essere destati.
Complimenti per il lavoro di un gusto classico con un pizzico di amaro in bocca.
Grazie.
Grazie a te per aver descritto in maniera precisa lo spirito che anima il mio lavoro.
@@PirataDesign seguirò con molto piacere il tuo canale.
@@andreacecconi7471 Grazie per la fiducia !
Ti invito a dare un'occhiata ai tanti video già pubblicati... tra cui tante monografie dedicate a modelli più o meno noti, ma sempre importanti
Complimenti per il video... finalmente un audio eccellente.
Grazie per l'apprezzamento e per aver riconosciuto i miglioramenti: sto lavorando davvero tanto per migliorare la qualità del "prodotto ".
In questo documentario ho anche sperimentato un nuovo programma di montaggio...
@@PirataDesign ottimo
buongiorno e buona domenica. ricordo bene questi modelli che non mi entusiasmavano granché. fiat era la regina del segmento B ed ha sempre dimostrato di essere all'avanguardia. oggi la situazione è completamente cambiata e l'affiliazione al gruppo peugeot ne ha dichiarato palesemente la fine del gruppo torinese o quasi. la morte dell'avvocato ha rappresentato lo spartiacque delle sorti dell'azienda di famiglia. l'enorme lavoro bibliografico si è tradotto in un video perfetto e completo. like 206.
Buongiorno e buona domenica a te
Oramai sappiamo bene cosa è successo alla Fiat e all' interno comparto economico italiano, ma anche all' interno sistema Italia.
Tutto finito da tempo.
Il più grosso problema è il fatto che tanta gente ancora non l' ha capito
Bravo , bravissimo Pirata! Veramente...grandissima occasione mancata. Credo che ci potrebbe stare anche una versione base, col 1200 da 86cv e il cambio da 6 marce della Punto Sporting 1a generazione
Hai menzionato la rivista Auto....Ecco qualche mio pensiero.
Io da piccolissimo,oltre ai fumetti, leggevo riviste di auto elleniche e ovviamente durante la mia permanenza a Bologna, anche italiane. Infatti Auto era la mia rivista italiana preferita, ma anche Elaborare, Rondo, Tuttorally, Auto e fuoristrada, Autosprint, naturalmente Ruotteclassiche e Automobilismo d' epoca...insomma ho speso mezza fortuna per questo motivo (Quattroruote...non só perche ma non mi piaceva tanto).
Oggi non compro niente ,ma proprio niente. Fino a pochi anni fá, trovavo in Creta Ruoteclassiche (al prezzo di 11euro,peró pazienza).
Oggi apro qualsiasi rivista del settore e mi sento ...male di stomaco....é come leggere prove di elettrodomestici!! Una volta andavo anche alle concessionarie per vedere da vicino I nuovi modeli ....ora non piú. Il mondo si evolve ovviamente in tutti i suoi aspetti, ma non sempre nella direzione giusta . Secondo me , l' automobilismo inteso come (anche) piacere, stá morendo.
Ciao, Romeo.
Ben tornato e grazie per il consueto apprezzamento
La Racer, nonostante un design molto originale, avrebbe, credo, trovato il suo spazio in un mercato che, all' epoca, era molto propenso alle novità.
In più l' unicum del motore turbo avrebbe attratto la clientela che cercava quel qualcosa in più.
Auto, all' epoca, era la migliore rivista italiana: la più completa, la più obiettiva, la più originale.
Quattroruote all' epoca era invece poco attraente.
Attualmente le riviste automobilistiche sono assolutamente inguardabili.
Quelle di auto storiche ormai sono dei copia incolla di articoli del passato e spesso di nozioni errate e ripetute.
Non compro più riviste da almeno 10 anni.
L' ultima che mi appassionava è stata la versione italiana di Evo dei primi anni 2000, poi anche questa è stata assorbita dalla Mondadori che l' ha snaturata e uccisa
Con la rivista con cui collaboro abbiamo provato a dare uno scossone all' ambiente, ma nonostante l' immenso impegno, non ha avuto il riscontro sperato e attualmente è tutto in standby
In effetti ho sempre avuto la sensazione che, in quegli anni, in casa Fiat mancasse una rivale delle Opel Tigra.
Senza contare che anche la casa rivale per eccellenza, la Ford, mise in listino una coupé derivata dalla sua best-seller nel segmento B, cioè la Puma (che nulla ha a che spartire con quella insulsa di oggi!), e anche con discreto successo commerciale.
Non ricordavo questo tentativo, purtroppo non coronato da esito felice, per solita miopia della dirigenza Fiat e, puntuale, arriva il Pirata a rendere giustizia al protitipo ma anche alla grande capacità e competenza che c'era in Bertone.
La Opel, con la Tigra spiazzò davvero tutti, perché , con grande azzardo ( e quando pubblicherò la monografia a lei dedicata, svelerò alcuni retroscena sul suo percorso), alla Opel puntarono su un settore di mercato che i " grandi analisti" davano per finito.
Invece fu un successo clamoroso ( quasi 280000 esemplari venduti in circa 6 anni). La Toyota fu la prima a proporre un alternativa, ma non avendo in programma a breve un modello, importò un Europa un modello commercializzato solo nei paesi asiatici e in america, la Paseo, ma non riuscì nemmeno a scalfire la Tigra. La Ford invece mise in cantiere la Puma,che però venne lanciata solo a fine 1997...
Bertone ci aveva visto giusto... Alla Fiat un po' meno ..
Grazie mille per questo video, molto interessante, era l'epoca della Opel Tigra, poi anche la Ford arrivo' con la Puma, la Bertone avrebbe potuto sfruttare la Fiat Punto Cabrio per una piccola coupe', da affiancare alla Fiat Coupe' , soprattutto con il motore della Punto GT. Peccato non ci sia stato il coraggio e l'approvazione per osare fino in fondo.
Bertone ha spinto molto per realizzare in serie questa coupè...
Purtroppo, dall'alto venne messo un veto. Io credo che in un periodo in cui c'era davvero tanto fermento automobilistico e nel quale le forme nuove e originali erano molto apprezzate, ci sarebbe stato spazio anche per questa... era una valida alternativa alla Tigra ( la Puma arrivò soltanto 3 anni più tardi), e in più poteva contare sul motore della Punto GT...
Grazie per avere apprezzato il dcumentario
Ti invito, se hai piacere, ad iscriverti al canale, così da essere aggiornato sule prossime uscite ( tra le quali è prevista la Punto GT ) e guardare i tanti video già pubblicati.
Grazie !
@@PirataDesign Grazie mille a te per la risposta sono iscritto da tempo al tuo canale e seguo con piacere i tuoi video, ottime monografie, e contenuti sempre interessanti, aspetto con.piacere quello sullo PuntoGT, un saluto dal Belgio
@@fiatpuntogtturbo Ti ringrazio per l'apprezzamento e la fiducia.
A presto !
Innanzitutto grazie a
D’ Ambrosio per la sua prolifica carriera e per i ricchi particolari e grazie a te per averli messi insieme.
Bella la Racer, sempre piaciuta: l’ho sempre considerata la Punto che mancava….accanto alla cabrio il risultato è notevole, e la meccanica della GT la rese ancora più interessante.
Oggi sarebbe il classico modello che per metterselo in garage arriverebbe a 30 mila euro.
Peccato davvero…con i giusti allargamenti e la verniciatura bicolore già la vedevo in versione abarth da trofeo…
Ecco forse è quello che è mancato più di tutti…un trofeo in pista con la punto in grado di formare piloti con budget ristretti in grado di emulare il successo del trofeo uno neo rally.
Ma con i se e con i ma si va poco lontano, meglio assaporare quello che rimane…😊
A quelli della mia generazione è rimasta impressa, perché come dici completava la gamma di un modello che stava riscuotendo un gran successo.
Ha un design particolare, molto ricercato, tipico delle realizzazioni artigianali e in particolar modo di Bertone
Un peccato non averla fatta.
Riguardo le tue considerazioni, purtroppo in Fiat iniziava a prendere posto nella sala dei bottoni quel " potere" che avviava le disposizioni sull' annientamento dell' azienda
@@PirataDesign a pensarci bene una punto Coupé sarebbe stata perfetta per i giovani con qualche lira in più…un successo assicurato…peccato davvero…
@@alberto_davoli Una Punto coupè ci stava tutta: in quel periodo di grande fermento automobilistico, in cui la Tigra aveva sbancato, e la Punto era un vero bestseller, sarebbe stata un prodotto vincente, anche se con un design così particolare
secondo me han fatto bene a non farla,la tigra tutti la comprarono e tutti la vendettero dopo 3 anni:interni uguali a quella normale e prestazioni fiacche,solo estetica e meno spazio@@PirataDesign
@@ilmago5291 Ho avuto diverse Tigra... e il motivo per cui la si vendeva dopo poco tempo era legato soprattutto alla scarsa praticità degli interni. Poco spazio, nessun vano dove poter riporre oggetti, a parte il cassetto sulla plancia, la portiera praticamente attaccata al braccio...
Una sorta di opel tigra all'italiana mi verrebbe in mente!auto che ha avuto un discreto successo tra l'altro,quindi assolutamente occasione persa..mannaggia
Sarebbe stata una naturale avversaria della Tigra, anche se, presumo, a un prezzo superiore.
La Tigra ha di fatto rilanciato la moda delle piccole sportive, grazie a un design talmente azzeccato da apparire attuale ancora oggi
E ha venduto bene,visto che non sono state fatte quasi 280000, che per una vettura di nicchia è un successo.
Eh già, siamo bravissimi a mancare molte occasioni, in ogni settore e, infatti, i risultati si vedono. Prototipo interessante e decisamente bello. Avrebbe potuto avere molto successo.
Grande la citazione del mitico Roger Waters (i Pink Floyd sono il mio gruppo preferito e, Waters, anche da solista ha fatto grandi cose).
Per fortuna, come dici nel finale, c'è chi, con fatica e coraggio, tiene alta la bandiera italiana... ma mi sa che sono sempre meno 😢
Ale
Grazie per l'apprezzamento anche a questo documentario e al suo ... messaggio
Wow, mi ricordavo dell'auto ma non sapevo che era arrivata ad un passo da essere prodotta in serie, comunque il pirata le va a scovare tutte per noi 😁😁😁👍👍👍
E ancora ne ho tante in serbo...
Me la ricordo bene questa fuoriserie,dal vivo è molto più atteaente che in foto.
Ricordo tra queste proposte, anche una versione di Zagato che mi piacque molto.Video interessante come sempre Pirata,per quanto il mondo dei Carrozzieri era cambiato negli anni,in quel periodo in ogni caso si potevano ancora vedere proposte di questo genere da parte dei medesimi: oltretutto credo che questo modello in particolare poteva essere prodotto senza troppi problemi di costi.👍👋🏻
Forse , in quella metà degli anni '90, i Carrozzieri ebbero l'ultima occasione di far valere la propria forza, prima della crisi definitiva.
In quel periodo ogni Salone era un trionfo di novità e di freschezza...
Si viveva l'influenza della corrente californiana del car-design e tutti erano preda di ondate di fantasia...
Questa Racer era pronta ad essere prodotta e Bertone ci contava molto.
Ma la Fiat.....
Grazie per il consueto apprezzamento !
@@PirataDesign Hai ragione Pirata.Ai Saloni in effetti si vedevano ancora delle proposte interessanti,frizzanti...hai fatto bene oltretutto a far vedere nel tuo video i tanti modelli del tempo e anche quelli meno recenti ma bellissimi naturalmente.
Per le occasioni perse della Fiat,come questa proposta Bertone,beh,nulla da aggiungere e grazie a te per i video 😁👍👋🏻
Si è alzata notevolmente l'asticella con questo eccellente lavoro... sempre complimenti e grazie!! È sempre un piacere
Ho utilizzato un nuovo programma che ha richiesto tante ore di apprendimento e apprendistato...
Sto continuamente cercando di migliorare la qualità...
Grazie per averlo notato
Ricordo quel Salone dell'Auto di Torino dell'ormai lontano'94 ed in particolare il padiglione carrozzieri, in cui c'erano varie reinterpretazioni della Punto allora da poco uscita. Mi era piaciuta in particolare la reinterpretazione da parte dell'I.DE.A Institute, la Lampo, secondo molto riuscita, originale e competitiva, e la Scia di Maggiora, anche se probabilmente troppo di nicchia, ma bellissima ed elegante. Quella dell'Italdesign, la Firepoint, ancor meno fattibile forse, troppo futuristica sebbene molto personale e tipicamente Italdesign. Erano tutti notevoli esempi comunque dell'estro dei nostri carrozzieri e designers. Quella di Bertone in effetti era la più concretamente industrializzabule, ricordo bene anche questa, e non era male, anche se personalmente mi dava l'impressione di un volume posteriore troppo massiccio che rendeva le ruote di aspetto troppo piccolo. In ogni caso era un prodotto originale che se immesso nel mercato avrebbe potuto dire la sua, perché la linea comunque era aggressiva e con la meccanica Punto GT le prestazioni ci sarebbero state eccome. Però la Tigra all'epoca aveva il suo meritatissimo successo, anche perché rispetto alla Corsa da cui strettamente derivava aveva un aspetto quasi totalmente autonomo ed originale e in effetti era bella. La Ford tentò di controbattere con la Puma (anche qui stilisticamente indipendente dalla Fiesta e secondo me molto bella) ma non ebbe lo stesso successo, per non parlare del vano tentativo della Toyota Paseo. Sarebbe stato bello vedere all'epoca questa Punto Racer sulle strade, e avrebbe potuto cavalcare il successo della Punto da cui derivava per sgomitare con la Tigra, di estimatori ne avrebbe trovati.
Ottima analisi.
la Lampo , anche se davvero futuristica è molto riuscita, se noti certi particolari sono stati ripresi da auto molto più recenti. tra tutte le Honda Civic del 2006.
La Scia mi piace davvero, magari è un pò estrema, ma davvero riuscita, ricorda certi esperimenti fatti a fine anni '60.
La Racer, come detto anche nel documentario, per essere capita bene va vista dal vivo, in foto non rende. Ovviamente , essendo un "derivato" sono stati fatti alcuni compromessi sulla giunzione delle nuove parti, ma nel complesso è personale meno tozza di quanto appaia in foto. E secondo me, anche per la sua firma griffata e il motore turbo, anche se ovviamente a un costo superiore, sarebbe stata una valida alternativa alla Tigra che aveva dimostrtao che lo spazio per questo genere di auto c'era.
la puma 1,7 costava troppo,la 1,4 costava meno ma era fiacca
@@ilmago5291 Ho avuto 2 Puma 1.7. auto davero riuscita, gran motore, telaio davvero bilanciato, bel cambio.. la 1.4 era, come hai detto, troppo "vuota" in basso
Ciao Pirata, molto bello il video ! Mi permetto di ricordarti che Pininfarina realizzo un prototipo di Fiat punto cabrio con tetto rigido riportabile !
Ciao, grazie per avere apprezzato il documentario.
La Punto a cui alludi è probabilmente la Punto Wish, che però qui non è presente in quanto realizzata su pianale della Punto 188, la seconda serie del 1999
Ciao Pirata, rinnovo i complimenti per il lavoro che stai facendo, nel ricordarci auto del passato degne di esere ricordate. Per quanto riguarda le occasioni mancate, sai come la penso. Mi fa piacere che la Collezione Bertone abbia trovato casa a 20 km. da casa mia in Italia. Un saluto ed un abbraccio dalla fredda e ventosa Germania.
Ciao e ben tornato.
La situazione attuale dell' Italia è, in parte, figlia anche delle occasioni mancate e, purtroppo,non solo in campo automobilistico.
Ricambio il saluto e ti ringrazio per la costanza
Ricordo che nel 1994 alle superiori, sfogliando quattroruote, ci sbavavamo sopra....rivista oggi la trovo quantomeno sgraziata.
E' una vettura da guardare dal vero, in foto rende poco, ha dei giochi di curve molto particolari: dal vivo è molto più attraente
@@PirataDesign si la vidi poi a bologna...e cmq non mi inspirò.Poi figuriamoci...ero ancora teen ager!
@@magnolerriccardo6840 Anche io l'ho vista la prima volta a Bologna e successivamente in altra 2 occasioni ( o una... non ricordo)
Dal vero rende moolto più che in foto. Poi ovviamente è una linea molto particolare che, a me non dispiace
@@PirataDesign Fosse uscita di sicuro avrei sempre preferito la tigra...però di sicuro avrebbe venduto ...specie per l'amato 1.4 turbo.
ciao , Molto ingegneri e aziende come Pininfarina , Zagato , Fioravanti e Bertone sapevano creare dei prototipi molto interessanti anche sulla produzione tranne le Fiat 850 , 126 , Fiat 131 ,127 ecc sapevano modificare le vetture di successo per mostrare qualcosa per tutti gli appassionati, tranne questa punto cabrio , che veniva nominata bertone Racer , un modello mai visto in passato non sapevo la sua esistenza ma poteva compere contro alla Opel Tigra , sarebbe stato bello a vedere questo modello in serie ma la Fiat, si è ritirata indietro le una specialista di non accontentare i clienti gli appassionati un'occasione mancata e persa da loro , ti ringrazio per questo documentario storico degli anni'90 bravo complimenti
Ciao Andrea, grazie per avere apprezzato anche questa storia
@@PirataDesign ciao, di niente al prossimo video
Ciao Pirata, grazie del (come sempre) bel video... volevo domandarti, ma sai per caso che sportiva è quella bianca a 17:13 davanti al Countach rosso? Credo sia anch'essa su base Countach, vorrei saperne di più. Grazie
Ciao a te e grazie per avere apprezzato anche questo documentario.
La vettura a cui ti riferisci è la Lamborghini Bravo, disegnata da Gandini nel 1974, più famosa nella sua verniciatura originale verde .
E' stata ideata come sostituta della Urraco, della quale infatti eredita l'intera meccanica e a differenza di tanti concept era perfettamente funzionante.
Non ebbe però seguito, anche perchè, dopo la crisi della Lamborghini e il primo cambio di proprietà, venne deciso un profondo restyling della Urraco che venne chiamato Silhouette dal quale nacque poi l'ultime erede di questo filone, la Jalpa.
La Bravo era molto avanti come stile e salvo alcuni particolari è attuale ancora oggi
Grazie per i tuoi video Se mi permetti il suggerimento mi piacerebbe vedere un tuo video che ci raccontasse tutto sulla BMW Italdesign M12 NAZCA. Grazie
Grazie a te per l'apprezzamento.
Ho tanto materiale in lavorazione e sto seguendo una certa programmazione, per cui in tempi brevissimi la Nazca, che è già presente nella mia lista, non sarà pubblicata. Ma arriverà il suo momento
Solo a me il muso così ricorda un pochino la Opel Calibra?
Lo stile dei primi anni 90 prevedeva cofani anteriori sempre più tendenti verso il paraurti e fari sottili a sviluppo orizzontale .
Tra calibra e questa vedo solo questa tendenza come similitudine.
Hanno entrambe una propria personalità
Ormai i tuoi documentatissimi video sono come il caffè: indispensabili. Indispensabili per far arrossire dalla vergogna quel management che ha frantumato e disperso quel know how che fece dell'Italia il più originale e innovativo laboratorio di creatività automobilistica mondiale. Un mix di rabbia e nostalgia, delusione e tenerezza mi pervadono ogni volta che tratti con l'onestà intellettuale, la competenza e la passione che ti contraddistinguono questo argomento, che almeno per me, rimane il più delicato nervetto scoperto nel declino dell'automotive in Italia. Un lavoro impreziosito dal coinvolgimento di Luciano D'Ambrosio, geniale , visionario , ma anche pragmatico e concreto deus ex machina di questo progetto. A volte mi chiedo: che cavolo ci fai qui sul tubo a realizzare questi piccoli capolavori di divulgazione motoristica con tanto di spruzzatina di denuncia di ambito diciamo politico/sociale? Meriteresti un contratto a vita in RAI. Cari e stimatissimi saluti Pirata!
Ciao e come sempre ti ringrazio per il tuo apprezzamento e attaccamento al mio lavoro.
Come ho ripetuto più volte, ciò che è successo alla Fiat va visto da un punto di vista molto più ampio, per capire poi cosa è successo e cosa sta succedendo a questo paese..
C'è stato, è confutabile , è innegabile, è provato, un disegno ben congegnato per annientare l'economia, la società, insomma tutta l'italia ( ma non solo: è un disegno ad ampio raggio che ha portato a quell'abominio chiamato europa..). E in questo disegno , oltre alla cancellazione delle identità nazionali, c'era anche lo schianto controllato delle economie locali. Guarda negli ultimi decenni, quanti casi di fallimenti o cessioni solo in Italia: aziende che apparivano solide, crollate in breve tempo. Stranamente, sempre con lo stesso copione: manager incompetenti ( all'apparenza, loro sono messi li per far andare male le cose...). E il discorso della Fiat rientra perfettamente in questo sistema: fino alla metà degli anni '80, attraversava una fase molto prolifica, poi, sono stati eliminati progressivamente gli uomini artefici di quella fase e inseriti altri, il cui scopo era quello di portare le cose a quello che vediamo oggi.
E' un discorso molto lungo e complesso, che quando ho provato a inserire più "chiaramente" sui documentari, è stato criticato, attaccato e ha ricevuto anche velate minacce...
Ne parlo, perchè è doveroso farlo, perchè è necessario capire in che direzione stanno andando le cose ( e qui non parlo di auto....).
Riguardo la tua frase di chiusura: meglio libero, indipendente qui sul tubo, che a stipendio di un'azienda che è soltanto un megafono di regime, uno stipendificio per fancazzisti prezzolati, un contenitore di idiozie generalizzate.
chiaramente chiusa l iri non arrivavano + soldi a pioggia,senza aiuti di stato era ovvio che le auto di nicchia diminuivano mentre le auto d immagine erano indispensabili a creare effetto halo per far vendere quelle normali @@PirataDesign
Caspita davvero una occasione mancata. La punto prima serie mi è sempre piaciuta, la cabrio la ho sempre ritenuta una macchina simpatica, certo l'idea di fare diventare la cabrio una coupé sportiva era davvero una idea audace, secondo me aveva il posteriore troppo alto , forse se lo si faceva più snello e basso poteva essere una bella alternativa alla tigra. Peccato davvero
La Punto 176 è, a mio avviso, la più riuscita esteticamente tra tutte le Punto. E' bella e attuale ancora oggi.
La cabrio, che inizialmente non mi faceva impazzire, l'ho apprezzata qualche anno fa quando ne ho avuta una in comodato d'uso e la trovo oggi piacevole e simpatica.
Questa derivazione coupè era molto particolare, quasi leziosa, ma anche interessante e meritevole di un seguito produttivo.
Per quanto riguarda il disegno, come ho detto nel documentario, per apprezzarla al pieno è necessari vederla dal vivo. In foto alcuni giochi di forme non rendono e la fanno apparire un pò sgraziata
@@PirataDesign appena avrò l'occasione di vederla dal vivo la valuterò meglio però tutto sommato un'idea così sarebbe stata super,un po' come doveva essere la barchetta coupé che se non sbaglio fu rifiutata perché c'era già la Fiat coupé che stava vendendo
@@earthydracthedutchangeldra8415 Dal vero ha un altro effetto, è più "importante" più aggressiva e meno tarchiata.
la barchetta coupè, proposta dalla Maggiora , era molto simpatica e secondo me anche lei meritevole di produzione..
ma anche in quel caso... inspiegabilmente si mise il veto a un progetto che avrebbe richiesto limitati investimenti
Il salone del 94 fu l'ultimo che visitai (forse anche l'ultimo fatto?).
Avevo da poco ritirato la mia nuova Punto Gt e quindi vidi con particolare interesse lo stand Fiat e quello dei prototipi derivati dalla Punto. Con questo video ho riassaporato le sensazioni di quel giorno di quasi 30 anni fa ❤
Che bel periodo quello....
Ne hanno fatto altri di saloni a Torino, credo fino si primi anni 2000.
Io ci sono stato nel 97 e 98.
Quindi hai avuto una delle prime Punto Gt
@@PirataDesign prima gt ordinata nella provincia di Piacenza (novembre 93)
@@memorytv2794 quindi ancora 136 Cv dichiarati... che colore era ?
@@PirataDesign grigio carbon. Ordinata con il, all'epoca rarissimo "doppio" airbag, clima, e radio e antifurto Cobra aftermarket. pagata (ricordo ancora la cifra) 28.850.000 lire, quasi il doppio di una Punto 55 base, venduta dopo 2 anni e mezzo e 86.000 km per passare alla Marea 1.6 elx weekend 🙂
@@memorytv2794 la Punto GT era tanta roba all'epoca... a me piaceva moltissimo, anche perchè aveva un design davvero riuscito: è bella e attuale ancora oggi.
Peccato che quando ho preso la prima, è stata una delusione come telaio...
e chi ne ha avuta una sa di cosa parlo...
Ho una domanda: i prototipi su base vetture originali erano a carico dei carrozzieri o al costruttore?
Solitamente la Fiat forniva la base sulla quale i Carrozzieri costruivano le loro derivazioni, ovviamente, queste a loro carico. E solitamente , a Salone terminato le vetture erano, nominalmente della Fiat che però le lasciava a chi le aveva realizzate, salvo alcuni casi
Con vero rammarico nel cuore ho messo minpiace ma non per qualche carenza del video anzi....è proprio il video che mi ha fatto rammaricare perché io a quei tempi indeciso tra una cabriolet briosa e la sportiva gt optai per la cabriolet da 90 cv non tanto per il fatto dell'avere un'auto scoperta (in verità me la son goduta molto in estate) ma perché la linea posteriore della punto gt non mi ha mai soddisfatto pienamente e questa di Bertone era la linea che piu mi sarebbe piaciuta infatti la cabriolet è molto simile come linea ed in verità proposi a vari carrozzieri di zona di creare un'hard-top in vetroresina per la punto ma in molti mi risero in faccia....tornando a quei giorni ma se avessi avuto la possibilità di scegliere una via di mezzo e con molto più stile all'interno non mi sarei fatto pregare in alcun modo e forse oggi ancora riposerwbbe beata nel mio garage come è successo alla cabriolet di cui sopra....altra grande occasione persa persa da qui tutto il rammarico del "mi piace"
In pratica sei il cliente tipo che all'epoca avrebbe optato per la Racer.. e quindi dimostri che il mercato per questa piacevole coupè c'era🤣
è esattamente quello il rammarico perchè molti ragazzi e credo anche ragazze che optarono per la cabrio o la tigra l'avrebbero comprata certo magari con un 1.6 da 90 cv oltre al 1.4 turbo sarebbe stata la ciliegina sulla torta altro che 6.000 unità all'anno e con quegli interni veramente particolari credo che avrebbe fatto il botto (mia opinione sia chiaro)@@PirataDesign
@@marcomancini796 Concordo: il successo della Tigra conferma che c'era spazio per quel genere di vetture. Ricordo che tra il 1994 e 1995 di Tigra ne vedevi in ogni angolo di strada, di ogni colore, guidate da persone di ogni fascia d' età
C'è stato un tempo.....poi sono arrivati i manager
E dietro i manager chi dettava loro le direttive per il crac perfetto
@@PirataDesign esatto poi stranamente tutti o quasi provenienti da harward
@@antoniobernardini7815 o dalla scuola svizzera di Schwab.. a no, quelli sono i pseudo politici
@@PirataDesign sei un grande😉
Can you make an english version?
Initially, I made 2 versions of each video: one in Italian and one in English. But the amount of work required was not met. So I started adding English subtitles and I plan to do so for all documentaries published.
Questo mi fa pensare anche alla Punto Maggiora (seconda serie) mai commercializzata ma usata come spunto per la Abarth rally ufficiale, comunque volevo chiedere se esistesse della documentazione, prove su strada della Fiat Bravo 2400HGT Granturismo "?
Anche la Grama2 di Maggiore in pratica era stata ideata per dare un seguito alla Delta nei rally( all' epoca, la Maggiora costruiva le ultime Delta evoluzione....)
Ma anche in questo caso la Fiat mise il veto .
Riguardo la Bravo con il 2400 ho sentito diverse correnti a riguardo.
Ma che io sappia non ci sono notizie certe
La Punto 188 mai commercializzata era la “Punto GT Stradale” (so che sembra strano perché la 188 aveva in gamba la HGT, ma Bertone decise di chiamarla così), era sostanzialmente una HGT con un pacchetto estetico (paraurti rivisti, passaruota bombati ripresi dalla Fiat Idea), con cerchi da 16 del Fiat Coupé Limited Edition/T20 Plus 6M.
Presentata grigia, qualche anno fa venne venduta in pochi giorni dopo esser stata riverniciata gialla, a 40.000€.
È un prototipo ma è regolarmente circolante e targato perché di fatto è un’elaborazione estetica di interni ed esterni della HGT.
Ça va sans dire, neanche questa fu considerata, perché faceva diretta concorrenza alla LineaAccessori e al rilancio del marchio ABARTH.
Fortunatamente (per le 188) la HGT diede i natali alla Punto Kit, poi Super1600, poi S1600.
L’auto presenta quasi un unicum, per quella che è, negli archivi ABARTH: 4 varianti (di cui una sola su carta, le altre realizzate) con 4 codici diversi del reparto “Studio Esperienze”, le tanto rinomate Abarth SE 0xx.
Memorie di un tempo passato.
Mai sentito di nessuna Bravo 2.4 ufficiale, non c’è memoria neanche negli archivi abarth.
C’è invece una piccola produzione di 15 Stilo Abarth per il monomarca, ed un’interpretazione digitale di una ipotetica versione 4x4 mai esistita nella realtà, come peraltro la ABARTH Uno Turbo 4x4 che si contese la nascita con la ABARTH Delta 4WD, vedendo quest’ultima prevalere.
@@Xanderoby So per certo che in Fiat pensarono a una versione della Bravo HGT con il 2.4 da 170 della Lancia K. E da quanto ho sentito, ne venne allestito almeno un esemplare funzionante che veniva utilizzato per testarla su strada, ma non ebbe alcun seguito.. Conosco le Stilo Abarth da gara che montavano il 1.8 Pratola Serra 16V elaborato a circa 133 cv. Ne ha ( o aveva ...) una un signore che conosco, tutta originale con grafica dell'epoca.
😮😮😮😮
La conoscevi ?
@@PirataDesignno purtroppo! 🏴☠️🏴☠️🏴☠️🏴☠️🏴☠️ grazie mille
@@francescocilenti6652 Grazie a te !
Credo che se fosse entrata in produzione avrebbe dato fastidio e non poco sia alla Opel Tigra sia alla Ford Puma.
Ma come dici tu è l'ennesima occasione mancata.
Avrebbero potuto produrne una piccola serie senza troppe spese, perché anche l'abitacolo della Punto normale per l'epoca aveva un bel design e magari mettere in produzione sia il modello aspirato con il 1.5 da 90 cv sia il 1.4 gt con motore della omonima Punto.
Invece sembra che la dirigenza fiat avesse interesse affinché il marchio non decollasse, infatti oggi che fine ha fatto?
Nella tua frase conclusiva è descritto perfettamente il senso di ciò che è successo alla Fiat, ma non solo
Basta guardare l'intero percorso dell' Italia negli ultimi 20/25 anni per capire che c'è stata la precisa volontà di annientare tutto
Disegnare una coupe derivata strettamente dalla Punto, insomma una coupe vera sotto i 4 metri è difficile (come oggi un suvetto sotto i 4 metri anche se ora le auto sono più grandi) bravi davvero in Bertone, certo già la cabrio era bella e all'epoca c'erano la Tigra e Puma che però avevano carrozzerie non derivate neanche in uno spigolo da Corsa e Fiesta
Hai centrato la questione: derivare una coupé da una piattaforma compatta non è cosa facile, soprattutto, come nel caso della Racer, di deve mantenere parte del disegno originale.
La Tigra e la successiva Puma scarpe no invece auto dal design inedito che, come hai detto, non condividono alcun elemento stilistico con le vetture originaria
@@PirataDesign Si però il bello è che secondo me le coupe sono scomparse, giustamente forse, soprattutto quelle giovanili, a parte per ragioni sociologiche e di marketing, ma perché oggi sono percepite solo come auto più scomode e basta, paradossalmente le sportivette di oggi sono le SUV o crossover, che infatti sono Sport Utility, può scandalizzare alcuni, ma hai in pratica le stesse possibilità di design che avevi 30 o 40 anni fa con le 2 porte
bertone si è vendicato poi con l'alfa gt. che è praticamente identica.
La GT , come design è sicuramente riuscita, slanciata, importante, aggressiva ed elegante allo stesso tempo.
Sinceramente non vedo tantissima somiglianza tra le 2, qualche similitudine su trova nella parte posteriore del padiglione, che comunque nella GT è meglio raccordato
Bell'occasione mancata...
La dirigenza avrà pensato (sbagliando) che la Racer avrebbe rubato clienti alla Fiat coupé
Purtroppo, in quel periodo, all' interno di Fiat iniziava a prendere sempre più potete quella corrente che poi l'ha annientata
Piccola precisazione: Nessuna versione del motore 1372 turbo (codice 176A4.000) montato sulla Punto ha mai avuto 136cv , i cv erano 133 (98 Kw) nella GT prima e seconda serie che poi si sono ridotti a 130 (96 Kw) nella terza serie a causa del passaggio dalle normative anti-inquinamento Euro 1 a quelle Euro 2.
Le prime Punto GT avevano a libretto 136 CV.
Ne ho avuta una
@@PirataDesign A libretto si ma in realta' i cv effettivi erano 133, ci fu un errore di conversione cv/kw da parte di Fiat che poi fu corretto successivamente.
@@eternal.38 Non è un errore di conversione: le prime Punto GT per omologazione Fiat e come riportato su tutto il materiale informativo avevano 136 CV dichiarati, in seguito, per motivazioni di omologazione ( e, dicono anche perchè fu effettivamente leggermente ribassata la pressione del turbo) furono dichiarati 133.
@@PirataDesign Non so al 100% cosa sia vero o no ed esistono diverse opinioni al riguardo ma comunque resta il fatto che i cv dichiarati erano 133.
@@eternal.38 Conosco bene la Punto GT: una cosa è ciò che si racconta in tempi recenti, una cosa è quello che sono i dati ufficiali dell'epoca. Io ho avuto 9 Punto GT, in tutte le versioni, sia originali che elaborate. E' una macchina che conosco molto bene.
La prima che ho avuto era una primissima serie, prim e unica immatricolazione 1994, presa nel 2003 dal primo proprietario, tutta originale, che l'aveva acquistata con il kit carrozzeria Abarth che la Fiat metteva a disposizione nel catalogo della linea accessori e aveva richiesto alla concessionaria i cerchi i cerchi Speedline da 15. Questa, a libretto aveva 100kw/136 cv. come era stata omologata da Fiat e tutte le Punto GT immatricolate fino a settembre/ottobre 1994, hanno 136 cv a libretto.
Questa volta non mi trovi d’accordo sul giudizio della vettura. Anche vedendola dal vero - e avendo frequentato Volandia in lungo e in largo per un po’ di tempo, l’ho potuta osservare bene - la Punto Racer non è un modello da far girare la testa. È semplicemente una subcompatta alla quale hanno cambiato cappello, lasciando però del tutto invariati i volumi massicci dalla linea di cintura in giù; con qualche aggiunta “plasticosa” per quel po’ di grinta che mancava.
Risultato che conferma come il budget del progetto fosse assai limitato.
Giusto per citare la Tigra, con la quale hai accennato un confronto, il lavoro su quest’ultima fu molto più approfondito. Cosa che, del resto, fece anche Ford con la Puma, su base Fiesta.
Se poi andiamo a ripescare la Racer/Racer Team del 1968, l’accostamento è impietoso a favore della “nonna”, ma erano altri tempi.
Dunque, naturalmente a mio parere, la vettura non mi pare un’occasione mancata, ma uno svarione evitato.
Detto ciò, caro Pirata, mi vorrei complimentare con te perché anche questa volta hai fatto un lavoro davvero pregevole, con un corollario di informazioni che vanno al di là della semplice descrizione del modello.
E il fatto che tu abbia voluto dedicare il tuo ingegno a un modello disgraziato (nel senso letterale del termine: “privo di grazia”) va ulteriormente a tuo merito.
P.S.: la città di Somma è “Lombardo” non “Lombarda”; ma è una svista comune a molti.
Grazie ciao me sempre per il tuo intervento approfondito e a volte ... puntiglioso😉.
A me, in foto, non convince nella vista di 3 quarti anteriore( causa il parabrezza chiuso troppo orizzontalmente che accentua il volume del frontale) e posteriore
Dal vero invece, mi è piaciuta.
Alcune soluzioni sono forse un po' forzate, ma ci stanno in un disegno nato in un centro stile che ha fatto dell' originalità a tutti i costi la sua filosofia.
Riguardo la Tigra ( sulla quale racconterò tanti retroscena nella monografia a lei dedicata), è un modello che della Corsa da cui deriva non riprende alcun elemento stilistico ed è un modello con una precisa identità stilistica, talmente riuscita nel design da apparire attuale ancora oggi e da aver venduto quasi 280000 pezzi in circa 6 anni.
Poi anche lei, aveva qualche cosina da rivedere ( ne ho avute 3...).
Stesso percorso seguito dalla Ford, a mio avviso ,nel complesso, più riuscita rispetto alla Tigra.
Grazie infine per l' apprezzamento
Avrebbe dato filo da torcere alla tigra e alla puma...
Come prestazioni sicuramente: era anche molto più rifinita.
Esteticamente è più difficile da apprezzare, almeno in foto, ho avuto modo di vederla dal vero in 2 occasioni e rende molto, molto meglio
Buonasera Pirata, Pininfarina Brio ne avevamo già parlato, Maggiora Grama, come idea niente male, un po' larghi i passaruote posteriore e per il nome, meglio cambiarlo per il mercato italiano! La Kayak sembra moderna ancor oggi, che roba sopraffina considerando i quasi 30 anni.
Della Racer trovo veramente bello anche l'arancione con cui è stata presentata, ma voi designer cosa dite della stragrande maggioranza di colori tendenti al nero? Dove ci son curvature si mischia tutta la visione, almeno sulle auto piccole e sportive i colori vivaci fan piacere.
I Saloni: stanno tutti chiudendo quelli delle auto nuove, quello di Ginevra si terrà in Qatar, allora il mirto lo facciamo fare ai maestri distillatori in Scozia ed il pecorino dall'Irlanda sarà una prelibatezza ...... ma chiamateli coi loro nomi!
In compenso stanno sorgendo come funghi, ingrandendosi di anno in anno, i Saloni di auto fuori produzione, a questo punto riedizioni aggiornate stilisticamente di auto sportive del passato sarebbe bello, non so, mi viene in mente l'Espada, l'Iso Grifo, la Jensen Interceptor ed altre, ma ho paura che me le alzino di 10 centimetri e ci montino un 4 cilindri abbinato alle batterie.
Per fortuna la collezione di Bertone è stata vincolata a stare in Italia e riunita, altrimenti sarebbe finita sparpagliata per il mondo a collezionisti e speculatori.
Ovviamente domani si ricomincia e buona settimana.
Buongiorno e ben tornato.
La Grama 2 era si un'idea molto interessante : Maggiora avrebbe voluto produrla per dare un seguito agonistico alla Delta.
Ma all'epoca in Fiat.... avevano altre idee in testa.
La Kayak è un capolavoro: vista dal vero in 2 occasioni... non la si dimentica. Solo il frontale non mi convince, ma ricordiamo che è un concept e che, per un'eventuale conversione alla produzione, sicuramente sarebbe cambiato.
E anche questa è un vero peccato non sia stata prodotta: molto più riuscita ed elegante della K coupè , che ha tante qualità, ma non un design da ricordare.
La Racer è un modello molto particolare, il colore utilizzato, il rosso inchiostro è lo stesso che venne utilizzato sulla Bertone Karisma, presentata allo stesso Salone di Torino 1994 e disegnata sempre da D'Ambrosio su meccanica Porsche 964. Il nero è un colore non colore, ma con la giusta grana, un bel nero lucido pastello riesce ad esaltare certe forme automobilistiche. Il nero che si utilizza da anni nella produzione di auto è invece spento.....triste
I Saloni dell'auto stanno morendo per tante ragioni: da una parte c'è la spinta di chi porta avanti certe "agende" che sta cercando di eliminare il trasporto individuale, dall'altra le Case che ormai hanno perso la strada.
Invece le mostre e le fiere dedicate alle auto del passato vivono un vero e proprio boom, anche perchè c'è voglia di auto vere, ma anche perchè anche li si è insinuato il tarlo del profitto che, infatti, sta minando quel settore e ,in alcuni casi, l'ha minato irrimediabilmente.
E' un pò quello che sta succedendo nelle competizioni: i veri appassionati non le seguono più: tutte artificiali, costruite, dove addirittura, pur di far emergere questo o quel pilota o questo o quel marchio si è arrivati a modificare le regole in campo o ad accettare comportamenti scorretti, il tutto spudoratamente... E invece i veri appassionati stanno presenziando ai vari revival, ai rally storici...
I restomod, come si chiamano, non mi convincono, soprattutto quelli in cui si snaturano auto iconiche per trasformarle in elettriche, o quelli in cui si smembrano auto rare per realizzarne derivazioni di dubbio gusto.
@@PirataDesign Il frontale della Kayak è in effetti strano per la mancanza dei fari, ricorda la Charger con la calandrona, mi fa l'effetto amplificato del 1a serie dell'Alfa 166, quei faretti non mi andavano giù, ma al giorno d'oggi Hyundai ha tirato fuori la calandra che scopiazza il cofano della Cord 812 senza le alette di raffreddamento; la differenza è che poi la Cord era tutt'altra cosa, la coreana sembra il muso di un cetaceo.
La K coupè penso che avesse la zona fino al montante A uguale, il resto tutto diverso, mi ricorda una certa storia della Lancia Gamma Scala, con risultati estetici invertiti, nel senso che la K berlina è più proporzionata della K coupè di serie.
Sui colori o altre cose relative al design, come alcune linee, ecc.... sarebbe bello che tu presentassi uno speciale, giusto che noi possiamo così capirne di più in generale.
La storia del profitto sulle auto ultraventennali e le poche instant classic, mi lascia un po' dubbioso, ovvero se uno ha milioni per farsi fare una One Off di Ferrari o auto parimenti titolate è un discorso diverso ; sentire che certe auto usate hanno raggiunto prezzi assurdi (solita Delta Integrale, chiedono anche oltre 200K, non hanno corso e non son km zero), non so quanto possa durare; che poi ci siano auto molto più abbordabili è un discorso, ma se compro a 10 per rivendere a 20 dopo tot anni, tra manutenzione, garage (se non si ha già spazio) ed ora dal 2024 anche l'obbligo dell'assicurazione tutto l'anno, a meno di non togliere le ruote (qui voglio vedere come finisce), non so quanto possa essere un affare; già visto alcune Ferrari decrescere, Lambo idem, poi per dire la Dino Ferrari è esplosa, ma già partivi da prezzi elevati.
Poi ovvio che i commercianti se vedono che un prodotto tira, fanno il loro lavoro di vendere per oro anche esemplari raffazzonati, come è successo per esempio alla Fiat 500 e non alla 126.
@@Nordenkapp La Kayak con un frontale meno fantascientifico sarebbe perfetta.
La K coupè praticamente riprendeva l'intero frontale, compreso il giro-parabrezza della berlina ( e anche questo fatto ha contribuito a una linea tozza, perchè la cornice parabrezza conserva la stessa inclinazione e la stessa altezza della K 4 porte). Poi ovviamente il pianale accorciato e la plancia.
La linea non è riuscita, è un lavoro di compromesso, anche se non si può negare che sia originale e che con il passare del tempo stia acquisendo una sua personalità spiccata. La apprezzo più oggi che allora, un pò come la berlina che, a mio avviso, sta invecchiando proprio bene. Azzeccata l' analogia con la Gamma Scala: anche in questo caso... un'occasione mancata.
I design attuali sono in gran parte frutto di algoritmi,di dinamiche attuate da programmi e si nota infatti la loro banalità e scarsa identità.
Ma è un discorso che va avanti da tempo, anche se non pensavo si arrivasse a tanto.
Il discorso delle auto di interesse storico è un tasto dolente, anche se, come già detto, la bolla sta per scoppiare. Le assurdità di certe dinamiche, di certe quotazioni non possono continuare, anche se, come ho già detto, il problema è una certa porzione di "nuova clientela" che, spesso convinta di essere preparata in materia perchè guarda ogni giorno Motortrend, si esalta nello spendere 12000 euro per una Panda 4x4 o 25000 per una Uno Turbo... Per non parlare di banalissime Alfa 75 1.6 iniezione sui 10000.
Altro aspetto che non condivido, quello di far passare per instant classic auto che fra 5/10 anni saranno irrimediabilmente ferme per irrisolvibili problematiche legate all'alettronica... E anche questo viene fatto per invertire la tendenza di svalutazione di certi modleli che le case rinnovano ogni 3x2. Quando sento certi " esperti" che dicono che un'attuale BMW m4 o una attuale Porsche fra 10/15 anni prenderanno il posto di M3 E30 o 911 classiche, penso che mentono sapendo di mentire.
Sul discorso Delta poi, da tanto evito di commentare...
@@PirataDesign La K berlina turbobenza (usata) fu nelle mie mire quando tanti anni addietro, venne il momento di cambiare una Thema che avevamo in famiglia, poi per varie ragioni, soprassedetti.
Della K non mi piace, o meglio trovo enormemente banale il frontale, vero che all'epoca faceva family feeling, ma dalla Thema 3a serie col frontale a cascata ad una tristezza simile, non è bello; certo la 166 al posto della 164 fu anche peggio.
I prezzi si son tutti spostati in alto per il semplice motivo che anche la Panda ormai è a 15K, quindi seguendo gli altri mercati (guarda lavori di concetto, dove non ci sono materie prime fisiche, ma il cervello, sono aumentati i prezzi orari) , tutte le vetture hanno incrementato i prezzi.
Sconsiglierei di spendere per la 75 1.6 cifre simili, paga qualcosa in più, ma dalla TS in su, magari la 2.0 litri carburatore per la rarità, ma coi consumi maggiori, tanto vale prendere la TS o le 6 cilindri, che però ho visto a prezzi gonfiati come il Bibendum Michelin.
Riguardo all'elettronica, le schede in generale spesso si possono riparare, ma il problema è poterle testare in laboratorio, ovvero è necessario avere tutta l'ambaradan, anche perchè col fascio di cavi CAN Bus non è così semplice provarle
@@Nordenkapp Inizialmente la K non piaceva , o almeno, non mi faceva impazzire. A mio avvi ciò che rovina molto l'estetica sono le ruote troppo piccole e troppo all'interno dei parafanghi. La serie restyling che ha cerchi un pò più larghi è già migliore. Poi ne ho avuta una ( la prima di 3) , una 2.0 20v blu con cerchi after-market da 17": non aveva nulla da invidiare a vetture più prestigiose, appariva molto più "importante", slanciata, per non parlare della tenuta di strada che è già ottima nella versione di serie.
Poi ho avuto quasi contemporaneamente una jtd 136 cv e una Turbo 20v ( ex-auto blu della regione Sardegna... superaccessoriata, velocissima : l'ho portata più volte a 260 di tachimetro con una stabilità e una silenziosità incredibili). Come costruzione è decisamente migliore rispetto alla Thema, come comodità anche e come stabilità è anni luce avanti.
In più, credo che stia invecchiando proprio bene: mi piace più adesso.
la K è una vettura che ha pagato certe scelte sbagliate, come quella di immetterla nel mercato quando non erano ancora terminate le prove di collaudo a lunga durata.
Ma già dalla serie del 1997 è una vettura matura e affidabile ( la mia ex jtd gira ancora oggi e non so più nemmeno quanti km abbia...).
Sul discorso dei listini delle auto attuali, credo non siano realistici, nel senso che oggi costruire un'auto costa molto, molto meno che 20/30 anni ( non parliamo degli ultimi 2 anni nei quali le materie prime sono schizzate alla stella, ma di ciò che è accaduto da 10 anni a questa parte.
Basta fare un paragone con una Panda: nuova costa sui 15.000, al cambio sarebbero circa 30 milioni di lire.
nel 1993, con 30 milioni di lire si acquistavano auto come Fiat Croma, Audi 80, Alfa 155 e simili, ma anche la maggior parte delle GTi erano tutte sotto questa soglia. E un'utilitaria partiva dagli 11 ai 15.
E parliamo di auto che ancora erano fatte per durare....
Sul discorso del settore storico poi, da tempo ho smesso di cercare di capire come funzionano certe dinamiche
Pensare che Bertone non c'è più... Diciamo che non c'è più perché ha chiuso pochissimo prima della grande acquisizione di grandi carrozzerie italiane da parte di cinesi, indiani e tedeschi avvenuta un decennio fa circa
Alla Bertone è mancata la figura del fondatore Nuccio. Lui è sempre stato un combattente che anche nelle peggiori avversità ha sempre trovato la quadra per far sopravvivere la sua florida azienda.
Quando è iniziato a venire meno e poi è mancato, la situazione è crollata.
Secondo me, è stato il più importante rappresentante della categoria dei carrozzieri, quello che si è adattato ai tempi più facilmente di altri, ma sempre senza perdere di vista certe filosofie.
@@PirataDesign Certo che se penso che Giugiaro era da Bertone negli anni 60 o alla Citroën BX o al prototipo Zabrus o Ramarro mi viene male.
@@giuliopedrali4794 Bertone è sempre stato un abile "cacciatore di uomini", ma vedeva anche il talento: ha allevato un giovane Giugiaro , ha portato a Casa Gandini che forse è quello che ha permesso alla carrozzeria di Grugliasco di fare il salto di qualità con disegni di rottura ed entrati nella leggenda ( come dimenticare Miura, Countach , Stratos , X1/9 , Montreal...).
La stessa BX nasceva come fase finale di un progetto iniziato anni prima, sempre di gandini.
Negli anni '80 la Bertone , orfana di Gandini, ha comunque realizzato auto davvero spettacolari: la Zabrus, la Ramarro, la Genesis, ma anche dopo ha sempre cercato di offrire chiavi di letture originali nel panorama del design: ma i tempi erano cambiati irrimediabilmente: Basti pensare alla Kayak, bellissima coupè disegnata da D'Ambrosio su telaio Lancia K che Bertone propose alla Fiat... e venne bocciata per produrre quella coupè che conosciamo e che ancora oggi fa storcere il naso ( anche se poi era migliore di quanto si dica) , o alla Bella, splendida realizzazione, sempre d D'Ambrosio su meccanica Alfa 166 ( a mio avviso molto, molto più affascinante della Brera uscita qualche anno dopo)
@@PirataDesign Secondo me Stratos, X1/9 e Montreal non sono sto granché come design, risultano piuttosto datate oggi, però tutto il resto. ..
@@giuliopedrali4794 Sono 3 esempi di design adattato alla produzione, sicuramente figlie di quel periodo, ma secondo me, molto riuscite. La X1/9 ha pagato un restyling dettato da normative che hanno imposto quegli osceni paraurti U.S.A. e la targa orizzontale che secondo me snatura un poco la fisionomia originaria del posteriore. La Montreal secondo me ha un prifilo attuale ancora oggi, ovviamente ha alcuni "orpelli" di quel periodo che sono passati di moda, ma indubbiamente conserva un gran fascino. La Stratos è un vero e proprio oggetto di design su ruote.
E il bello è che io considero gli anni 90 il peggior decennio per il design, soprattutto quello extraeuropeo, ma anche il nostro, però quanta fantasia, trovo migliore il modo razionale di disegnare le auto oggi sia da parte nostra che dei cinesi, certo all'epoca c'era più libertà, ma ho sempre odiato la matrice californiana del design degli anni 90 con quelle curve infinite.
Credo che quel periodo sia stato un periodo di transizione, non solo per quanto riguarda il design : pensa solo a cosa è stato fatto nella musica.
Era anche una fase di grande estro: in ambito motoristico venivano prepotentemente attuate le filosofie della corrente di design proveniente dalla California , che ha influenzato almeno 2 generazioni di stilisti.
E in più va considerato il salto di qualità dei giapponesi che iniziarono a produrre auto che piacevano a tutti e non solo a loro.
Anche in Italia ci una fase molto prolifica( basta pensare alle tante novità proposte dal Gruppo Fiat. Da li in avanti, cambiarono le cose, prima per gradi e poi, dai primi anni 2000 con prepotenza, fino a portare all'artificiosità e banalità delle auto attuali
@@PirataDesign Si fantastico da un lato, però a parte che preferisco la razionalità del design anni 80 che somiglia più a quello di oggi, e poi si è passati da spettacoli di auto tipo la solita Alfa 33 che aveva tutto di Alfa, di italiano o di VW Porsche, alle banali 146, 147 o ancor peggio Giuliette, cioè si è tutto banalizzato e standardizzato, secondo me l'ultima vera Alfa è degli anni 80, come l'ultima vera Volvo, Mercedes, Lancia etc etc, anche se in questo discorso non c'entra tanto solo il design
@@giuliopedrali4794 Sul fatto che la 147 sia banale non mi trovi assolutamente d'accordo: è a mio avviso la più bella compatta premium degli ultimi 30 anni, ha un design personalissimo, "importante", aggressivo ed elegante e ha miscelati tantissimi elementi tipici del design Alfa Romeo. In più è ben rifinita ( forse come non sono state mai le Alfa: lei, la 156, la GT e soprattutto la 166 sono auto davvero ben fatte, e anche se da tanti non sono apprezzate, erano all'altezza e in alcuni casi migliori della concorrenza più qualificata).
Se poi parliamo della 146 ti do ragione: era un'auto che avebbero potuto risparmiarci...
@@PirataDesign La 147 a me piace tantissimo, però confrontiamola nel telaio e meccanica, a parte la sospensione anteriore, alla 33 e hai lo stesso effetto di considerare Volvo una 760 del 1982 e una XC40 di oggi, o Jaguar una XJ6 1968 e seguenti a una XE di oggi, o una Citroën DS o 2CV rispetto a una C3 di oggi.
@@giuliopedrali4794 Anche su questo non sono d'accordo.Storicamente l'Alfa Romeo si è sempre distinta dall concorrenza per le soluzioni tecniche adottate.
E la 156 e poi la 166 si differenziavano da tutte le altre per un telaio che ancora oggi è considerato tra i migliori in assoluto tra le auto di normale produzione.
Schemi di sospensione raffinati ( anche se poi rognosi nell'utilizzo pratico) e geometrie ben calcolate ne fanno auto efficacissime e bellissime da guidare.
Lo sterzo poi è uno dei migliori mai realizzati su una vettura a trazione anteriore. Anche questo ha i suoi effetti negativi sull'uso quotidiano con un raggio di sterzata ridicolo che obbliga a varie manovre, ma quando poi la si guida velocemente è perfetto.
Purtroppo credo che sul discorso Alfa si vada avanti portando sempre tematiche che oramai non credo abbiano più senso, se mai lo hanno avuto. Non parlo ovviamente del tuo caso che hai proposto educatamente un discorso a 360°, ma di tanti irriducibili che affossano certi modelli validi e ne esaltano altri che invece sono mediocri. Sento spesso i discorsi di chi si reputa un vero Alfista che esalta la 75 e critica aspramente la 156. Quando poi , come auto, la 156 è decisamente superiore alla 75 : come finiture, come handling, come come costruzione, come efficacia. Ho guidato tantissime volte le Alfa 75, hanno un comportamento personale, ma la loro efficacia poteva essere esaltante negli anni '70 , già negli anni '80 era sorpassata, figuriamoci a fine carriera.
La 75 era criticata dagli stessi dirigenti Alfa che la reputavano già vecchia nel 1985.... ma i soldi in cassa erano quelli e per quasi 20 anni all'Alfa hanno replicato meccaniche sempre uguali facendo dei profondi restyling di carrozzeria.
Questo è un dato di fatto.
Gli stessi Alfisti che criticano l'Alfasud, che invece è stato un progetto all'avanguardia e ben studiato che è stato ostacolato da scelte politiche completamente errate.
Il discorso è molto complesso.
Come dici spesso, il mondo dell'auto in generale è cambiato in peggio. Ormai tutte le Case hanno perso la via maestra da tempo, hanno sotterrato la propria filosofia per seguire le tendenze e solo la stoltezza del'utente finale le permette ancora di sopravvivere.
Guarda alla BMW che fino a fine anni '90 faceva auto eccellenti e poi via via ha snaturato la sua storia con modelli che di BMW ,a parte il marchio non hanno nulla,a partire da una qualità che definire ridicola è un eufemismo. E per le altre Case non è che sia diverso. Guarda Rolls Royce che ha fatto dell'affidabilità dei suoi motori un punto fermo e che si è vista montare dei motori BMW tanto complicati quanto rognosi. O Porsche, sinonimo di auto sportiva e leggera che ha costruito pachidermi come il cayenne o la Panamera che oltre che essere pesanti e difettosi, sono anche inguardabili. Per non parlare delle Maserati diesel..
Sono cambiati i tempi, in peggio e non solo in tema automobilistico
Porca miseria che bella pure questa… intendo storia e vettura. Neanche a farlo apposta feci parte di un campione scelto a suo tempo per giudicare, dalla parte degli acquirenti, proprio la tigra, prima ancora che venisse svelata al grande pubblico. Ma a vederle, oggi la tigra sembra carina ma la racer sembra molto più bella e ha mantenuto meglio gli anni… bravo pirata
Ciao, ben tornato e grazie per aver apprezzato anche questo nuovo documentario.
La Tigra a me è sempre piaciuta: è l'unica auto che ho quasi preso nuova, appena uscita.. Per giovani come me allora era un traguardo...
Ma poi feci altre scelte...
Ne ho avute 3, negli anni successivi, 2 1.4 e un 1 .6, questa era anche leggermente elaborata.
Ha un design davvero perfetto, non riesco, ancora oggi a trovarle difetti.
Ed è bella ancora oggi. Kodama ha fatto un piccolo capolavoro.
La Racer è forse più pretenziosa, più ricercata, ma anche per questo più di nicchia
Nonostante abbia una linea che non piace a tutti, credo sia stata un'occasione mancata.
@@PirataDesign si vero tutto quello che hai scritto, piace anche a me oggi, ma la punto, a vederla in foto anche se in prospettiva 2d come dicevi tu, a me sembra molto più riuscita, larga il giusto e accucciata. Obbiettivante con gli occhi di oggi farebbe la sua figura. Questa cosa la noto anche con la mia twingo che sto restaurando. La più vecchia targa italiana che ho trovato. Fatti un idea prova a vedere se in giro vedi ancora le sue concorrenti e vedi l’effetto ….(500, Fiesta, Ibiza…..) ciao grande
@@marcocorsini4521 La prima Twingo è un vero e proprio oggetto di design.
A me piace moltissimo.
nel 2006 me ne capitò tra le mani una molto particolare : era grigio scuro metallizzato, con paraurti in tinta, cerchi in lega, volante e pomello cambio Momo, sedili con rivestimenti verdi, così come la cuffia del cambio. credo fosse qualche esemplare unico, qualche auto commissionata per vetrina o qualcosa del genere. la prima immatricolazione era Milano, poi venne ritargata con targa AH se non ricordo male.
@@PirataDesign beh probabile ce ne stavano ancora di persone che commissionavano auto particolari. Vedi berlusconi con la twingo spiaggina. Chissà se un giorno troverai la sua targa magari ci potremmo togliere una curiosità
@@marcocorsini4521 per la targa credo non ci siano problemi...
Chiedo al mio conoscente che me la propose
Quindi tutti con Megan puma e tigra..
Sarà banale dirlo ma ti sei superato anche cuesta volta grande pirata sono senza parola grazie
Ai tempi c'erano la Puma e la Tigra e ne vendevano a vagonate, che fiasco !
È incredibile come il grippo FIAT sembri quasi impegnarsi di proposito per perdere delle occasioni;ricordo il periodo in cui per strada vedevi centinaia di opel tigra;molte meno ma comunque tante ford puma e altrettante renault megane coach;segno che le piccole coupé 2+2 erano le autodel momento per i giovani sportivi;ora io mi chiedo;hai in casa un modello facilmente adattabile;il grosso del lavoro è già stato fatto dai progettisti della Bertone che per si più avrebbero anche prodotto l'auto,con il plus di un nome altisonante come Bertone sulla cartozzeria...e perché non farla? A.dimenticavo perché noi siamo la FIAT e cominciamo a produrre i SUV con 20 anni di ritardo quando gli altri produttori smettono di farli...o rifacciamo le barchette due posti quando ormai non le compra più nessuno(la nuova 124) e qua do tutti fanno le coupé 2+2 noi potremmo proporne una tra le più belle e performanti per di più prodotte esternamente quindi con dispendio minimo e decidiamo di non farlo ugualmente...e questi che senbrano non imbroccarne una manco per sbaglio hanno finoto per comprarsi crisler-jeep e PSA...
Per capire le dinamiche di come è stata gestita la Fiat negli ultimi 35 anni, bisogna vedere cosa sta succedendo a questo paese negli ultimi anni
... E noi ringraziamo voi per questo magnifico capolavoro dedicato ad un progetto intelligente che avrebbe sbaragliato la concorrenza
Mi ricordo che la Tigra ebbe un successo sfacciato, dovunque ti giravi ne vedevi una, la Punto Racer sarebbe stata "il boia" della Tigra, l'avrebbe decapitata senza pietà 😂😂😂😊
Si, la Tigra è stato un successo clamoroso, soprattutto i primi 2 anni di commercializzazione ne hanno vendute tantissime: era di moda.
mitico Piarata gran bel video , riguardo le auto come diceva mio nonno si stava meglio quando si stava peggio, PS 9:06 non male il culo molto bello anche l'estrattore interessanti anche i passa ruota maggiorati, mentre il davanti non mi convince troppo simile alla Punto, se avesse avuto l'hard top sarebbe stata fantastica
Ciao e ben tornato e grazie per l'apprezzamento.
E' una vettura dal design molto particolare, condizionato dalle forme iniziali della cabrio che per i motivi citati nel documentario non sono state modificate.
In foto appare poco proporzionata, ma dal vivo se ne apprezza maggiormente la personalità