“Triangle of Sadness” - Recensione SPOILER con Marco Kitano [4K - HQ audio]
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- Опубліковано 8 гру 2022
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Ringraziate me stesso per avergli chiesto la recensione nello scorso video
Film bellissimo, quando lo vidi mi lasciò a bocca aperta. Uno dei migliori film dell'anno!
Proprio simpatico questo Marco kitano dovreste invitarlo al Cerbero Podcast.
Molto bello l’ho visto un mese fa, di Östlund mi erano piaciuti Forza Maggiore e The Square. Questo film è molto più “ commerciale “ rispetto ai due sopracitati perché come avete detto anche voi il messaggio è diretto non c’è nulla di criptico .( tranne nel finale che si possono trarre molte chiavi di lettura ) Infatti in sala specialmente nella scena della cena con il capitano ridevano tutti ( tra l’altro pure in The Square c’è una scena in una cena che come in questo film lascia davvero il segno) spero solo che la gente non si focalizzi solo sulle parti “ comiche “ del film, ma rifletta propio sul messaggio esplicito del film perché rispecchia la società odierna. Ho 17 anni ed è da qualche anno che ho la passione del cinema, specialmente d’autore e anch’io come te Marra preferisco i film che richiedono un’analisi approfondita e non che il messaggio mi venga spiattellato così in faccia, però capisco che con questo film Östlund voleva arrivare a un pubblico più vasto, in ogni caso mi è piaciuto molto.
Mansplaining sul cinema e ce semo capiti... Non vedo l'ora che torni
Consiglio di Ruben Östlund anche Involuntary e Play (suo miglior Film) entrambi su Prime Video.
Complimenti, sempre sul pezzo ragazzi 🙏🏻
Grandi, bravissimi che parlate di queste pellicole, YT ha bisogno di voi; ho apprezzato molto il film, anche io c'ho visto proprio quei riferimenti alla Wertmuller e mi fa piacere notare che sia un pensiero condiviso. Azzardo a dire che qualcosa mi ha ricordato anche un approccio alla Marco Ferreri (d'accordo anche su Bunuel), come ad esempio La grande abbuffata e La cagna.
La critica al mondo privilegiato e consumistico, condotta con questa ironia (a tratti comica e grottesca e infine cinica), per di più nell’ambiente della crociera di lusso, mi ha ricordato “Una cosa divertente che non faró mai più” di David Foster Wallace, che a mio avviso è tra gli scrittori chiave per capire la società odierna.
Pensato anch’io!
È venuto qualche mese fa nella mia università uno dei direttori di taodora,publisher che lo distribuisce in Italia,facendocelo vedere in anteprima. Sia lui che il regista ormai suo amico credono veramente tantissimo nella qualità di questo progetto e sono felice che sia uscito fuori quello che speravano,con anche un ottimo interesse da parte di molti media
Sono rimasto scioccato nel sapere che l’attrice protagonista sia morta ha portato un ottima interpretazione
Ho appena letto che il film ha vinto i premi principali agli European film awards, e se li merita tutti; avrei aggiunto anche attrice non protagonista per Dolly de Leon, che ruba la scena a tutti nel 3° atto. The Square rimane per me il migliore film di Ostlund, non solo perchè costruito meglio dal punto di vista narrativo, ma anche per come distrugge pezzo per pezzo una persona che al pubblico si presenta come un liberale sostenitore dei diritti civili ma che nel privato si rivela essere razzista (per recuperare cellulare e portafoglio, invia lettere minatorie a tutti i residenti di un condominio di periferia per paura delle persone che ci abitano) e misogino (la scena con Elizabeth Moss e la montagna di sedie sullo sfondo predice Promising young woman). Stavolta lui ha scelto un bersaglio un po' più facile riuscendo comunque a fare centro su questioni come gender equality e lotta di classe. La ricca che costringe lo staff a "riposarsi" facendo fare loro un bagno è una dimostrazione di potere che pretende di essere una gentilezza (la scritta "cinismo travestito da ottimismo" durante la sfilata). Woody Harrelson e Zlatko Buric sono irresistibili quando fanno la gara di citazioni. La cena del capitano rientra nel club delle migliori scene di vomito collettivo insieme a Monty Python-Il senso della vita, Stand by me e Piccola peste torna a far danni. Il finale mi aveva lasciato un po' interdetto ma, riflettendoci su, credo lui volesse redimersi dopo aver tradito non solo la modella ma anche sè stesso, offrendosi sessualmente alla domestica in cambio di cibo quando invece nel 1° capitolo lui diceva di non voler essere oggettificato; inoltre lui corre ferendosi ripetutamente al viso coi rovi ma senza fermarsi perchè ormai ha capito di essere già troppo vecchio per fare il modello (quando gli chiedono di far vedere la ruga sulla fronte che dà il titolo al film), quello che gli importa di più è trovare Yaya e la domestica prima che possa succedere qualcosa di brutto: arriverà in tempo? Ostlund, spietato come Haneke (al quale si è ispirato molto nei suoi primi film, Involuntary e Play), non ce lo fa sapere.
Comunque top, a me il film è piaciuto molto, magari non un capolavoro perché come avete giustamente detto anche voi è molto derivativo e dal messaggio semplice (anche se tolto "il fascino discreto della borghesia", di cui ho visto molti rimandi, devo ancora recuperare "l'angelo sterminatore" e il film della Wertmüller) penso che per il pubblico odierno questo possa essere un buon entry-point e che possa far riflettere sui vari argomenti che tratta, differenze di genere e di classe.
Comunque non vedo l'ora di rivedervi con le lezioni di cinema, un abbraccio a tutti e due❤
do la view, metto un like e torno dopo averlo visto
Visto oggi pomeriggio. Mi ha ricordato tante cose e allo stesso tempo niente. Quasi tre film in uno. Molto bello.
ma in realtà nel film quando il pirata e la tipa con l'ictus ridono insieme sulla spiaggia in parte le due "caste" comunicano e si capiscono, forse perchè hanno trovato il tempo e il luogo per parlare e ascoltarsi, cosa che come avete detto voi non avveniva sulla nave.
A me piace molto Ostlund, ho trovato questo film un po' discontinuo e a tratti un po' didascalico nel messaggio che vuole diffondere (capita spesso quando si parla di classismo). Con The Square ho avuto sensazioni simili. Ma nonostante questi difetti sono film che ho apprezzato molto e considero Ostlund uno degli autori più interessanti degli ultimi anni. Forza Maggiore forse il suo lavoro più compatto, tuttavia consiglierei ogni suo film.
Come al solito bellissima recensione, ma la domanda vera è, COME CAZZO HAI FATTO A PORTARE SUL TUO CANALE UN REGISTA DI TALE LIVELLO COME TAKESHI KIT……. A no questo è il Kitano che pulisce i pavimenti del Cerbero
Parlando di Iñarritu spero in una recensione di Bardo visto che sarà disponibile anche su Netflix
tra i top assoluti del 2022
Bellissimo poi che il ragazzo di lei sulla barca stava leggendo Ulysse, un po il tipo di uomo a cui lui aspira, e forse è anche per quello che ha fatto licenziare il lavoratore, per gelosia perché lui è molto più vicino a Ulysse rispetto al modello, ha la barbona , i peli, lavora di forza fisica.
Top.... Solo questo posso dire di questo video....
RIPETO TOP
SUSY
finalmente
è pazzesco come nel suo essere didascalico il film sia tremendamente puntuale... ad esempio il personaggio del riccone che "caccia" goffamente l'asinellaquando sono sull'isola, nella primissima scena in cui appare viene schernito dal venditore di merda perchè "andava a caccia" di donne in quel caso , e infatti ci provava con la ragazza del modello e la figlia viziata del venditore di merda, e nonostante fosse molto impacciato alla fine riusciva ad avere un buon risultato...poi il personaggio quando siamo sull'isola "va a caccia" e sta volta caccia un asinella , e non solo nella scena in cui lo elogiano come cacciatore di asini riceve pure il bacio dalla ragazza del modello....nella sua banalità il personaggio ha una chiusura e anzi è quasi soddisfacente la sua (passatemi il termine) trama
Avendo visto i film che avete citato (Bunuel, Monty Python a cui aggiungerei Dušan Makavejev di Sweet Movie) non ho trovato nulla di particolarmente originale fino al finale. Dite giustamente che la critica alle disparità sociali è palese fin dalle prime scene e che quello che viene messo in scena è il tramonto catastrofico del sistema capitalistico (sia occidentale sia orientale: gli oligarchi russi). Ma il finale presenta un ribaltamento a sorpresa molto simile a quello, grandioso, del primo Il Pianeta delle scimmie. Spiego perché. Penultima scena, il nuovo capitano del gruppo dei sopravissuti, impersonato dall'attrice Dolly De Leon, capisce che la scoperta del resort presente sull'isola, quindi del mondo organizzato secondo le regole per le quali lei è solo una cameriera, ribalta di nuovo le regole: è la salvezza dei naufraghi ma per lei significa che il potere conquistato è perduto. L'unica possibilità che le resta è impedire alla ragazza di rivelarlo agli altri. Leggermente in ritardo anche la ragazza che è con lei capisce il suo dramma, e infatti cerca di rassicurarla sul fatto che non dovrà tornare alla sua vita di prima, proponendole un lavoro come sua assistente più remunerativo e meno faticoso. La "capitana" quindi ha un'esitazione nel compiere l'omicidio e il finale aperto ci fa intendere che entrambe le soluzioni sono possibili. L'elemento di novità è mostrare che non ci sono ricchi cattivi e poveri buoni, né il contrario, perché nel momento del ribaltamento dei ruoli, quando la donna appartenente alla classe sociale più bassa ha conquistato una posizione privilegiata, data dal nuovo contesto: il livello basico del doversi procacciare il cibo e fare il fuoco, che valorizza il saper fare piuttosto che altre capacità, non cerca di costruire una comunità più giusta, con pari diritti, ma assume il potere ricalcando i difetti e i vizi dei ricchi: ricatta il fotomodello per assicurarsi prestazioni sessuali in cambio di cibo, ed è pronta a uccidere per mantenere il potere. L'umanità, ci dice Ostlund è irredimibile e né il marxismo né il capitalismo possono nulla di fronte alla natura umana. La scena si svolge sulla spiaggia come nel finale del pianeta delle scimmie, e come nel celebre finale la presenza di un elemento di civiltà (qui l'ascensore del resort, là la statua della libertà) infrange il sogno di una ricostruzione da zero del mondo. Nel pianeta delle scimmie, lo ricordo, dopo la catastrofe atomica, le scimmie si erano evolute e parlavano mentre gli umani erano regrediti al livello animale, e quindi avevano conquistato il potere e il controllo del mondo, ragion per cui, trovando un umano parlante (Chaltron Eston) dovevano in tutti i modi impedirgli di scoprire la verità, temendo che la storia umana potesse ripartire per sfociare nuovamente alla fine nell'autodistruzione. Forse le scimmie erano "più umane" dell'uomo così come la capitana inizialmente sembra dotata di saggezza oltre che di senso pratico, ma ricordo che avevano sviluppato una religione e praticavano il culto di un Dio creatore che aveva fatto la scimmia "a sua immagine e somiglianza". Si tratta di una situazione senza via d'uscita: dalla civiltà non ci salviamo e senza civiltà restiamo poveri animali in balia di malattie, intemperie e predatori.
Ma questa casta come la facciamo René?
L'ho visto all'uscita sto film che attendevo ardentemente e mi è piaciuto un sacco. Discussione sulla società molto interessante, scene decisamente memorabili e molto divertenti, alcune veramente brutali che mi hanno ricordato moltissimo La grande abbuffata di Ferreri (chi sa capirà cosa intendo) e anche nel messaggio generale, recitazione ottima, fotografia molto bella, rapporti tra i personaggi ben esplorati, finale giustissimo in tutto. Finalmente un bel film dopo tutta sta merda che sta uscendo ultimamente.
Ora mi guardo con piacere il videozzo.
P.S. Spero che abbiate visto entrambi Davide e Marco The menu di Mark mylod uscito recentemente perché merita anch'esso.
Un like per marra ed un commento per amare il kitano
Visto stasera. Filmone, simboli su simboli. Basti pensare la sedia rotta della regina che sta per prendere il trono.
Nel taxi secondo me la telecamera segue i tergicristalli l, altra genialata
Adoro questo genere di film di denuncia del sistema, ciononostante - dal mio umile punto di vista - avrei sviluppato la trama diversamente, dato l’enorme potenzialità.
Non ho capito il motivo di inserire il capitolo 1 “Carl e Yaya”; non serve ai fini della trama, allungando inutilmente un minutaggio già piuttosto dilatato. La loro storia poteva essere introdotta nel secondo capitolo, insieme alle storie degli altri ospiti della crociera, alcune purtroppo poco approfondite, pur venendo da profili molto azzeccati. Il primo capitolo, tra l’altro molto interessate, meriterebbe un film intero, malauguratamente ormai irrealizzabile (RIP YAYA 😭).
È un film scucito; un film con due protagonisti; che poi diventa corale; che accelera poi rallenta, dal ritmo sincopato, talvolta schizofrenico. Peccato, lo dico con il cuore.
Bella l’idea di rifare “Travolti da un insolito destino nell'azzurro mare d'agosto” declinandolo in epoca moderna, aggiungendo quindi le tematiche del patriarcato e della manovalanza straniera. Tanti dicono di averci visto - nelle sequenze del pranzo mal digerito - i Monty Python; io ci ho visto molto di “La grande abbuffata”, però forse ricordo male.
Niente da dire su fotografia, musiche (fantastiche!), interpretazioni, le gag comiche. Peccato perché poteva venire fuori un capolavoro. Resta un film piacevole!
Abbiamo anche la contestazione
Secondo me il finale è una critica all’anticapitalismo, in antitesi al resto del film. Il nuovo ricco preferisce restare in una condizione di inferiorità (vivere su un’isola deserta) piuttosto che perdere i privilegi acquisiti dalla nuova situazione
Personalmente mi piacerebbe rivedere Östlund meno improntato su questa sfacciata comicità isterica sottocutanea come in Triangle of Sadness, che, nelle mie limitazioni, ho sentito un po' troppo marcato da dialoghi forzati, senza respiri e tendenti al rappresentare i personaggi come macchiette. In un certo senso è riuscito bene a mostrare quello che supponiamo gli altri vedano in noi. Cioè, situazioni vomitevoli a parte, il disegno di rapporti con semplici scambi e nulla più è piuttosto realista e congruo a ciò che succede ogni giorno in una crociera, ma al contempo vedo anche un'occasione mancata, proprio perchè essendo rappresentazione di cinema potrebbe anche volere di più, immaginare di più. A tal proposito, il tutto mi ha fortemente ricordato il racconto "Una cosa divertente che non farò mai più" di Foster Wallace. Credo sia auspicabile che una delle ispirazioni sia stata quella.
La sensazione che tutto ciò può lasciare, forse, è ancora una volta quell'incapacità di ricerca del memorabile. Forse domando troppo, o forse semplicemente non vivo nel sistema in cui vivono produzioni e registi, che domandano e si domandano questioni diverse, ma il gusto che lascia quest'ultimo Östlund e come lui molti altri contemporanei, è questa stanchezza pre-natale, nata per essere tale, che mira solo a completare gli esercizi di analisi logica da terza elementare affinchè possa essere comprensibile da tutti. E così finiamo nella trappola del supporre che il pubblico generale sia questo e non possa essere ravvivato, ma ricordato del linguaggio cinematografico a cui è abituato.
Si può sempre sperare sia solo stato un modo per ricevere fondi e tornare nel silente affanno sociale scandinavo per girare altro che non sia così "high status".
Sarebbe bella una recensione su Forza Maggiore, top film e tematica espinoza
Secondo me la parte finale ha un errore concettuale.... tutto il film critica il sistema soldi/potere, nella parte finale si passa da quel tipo di società ad una basata sul merito ( e da società patriarcale a matriarcale ), ma si vede che sta nuova società è difettata quanto la precedente, quindi si passa da critica della società a critica del genere umano. Per me è un errore perché se comunque sia otteniamo una società difettata, è inutile criticare quella attuale.
O il microfono di marco non funziona oppure è lui che è troppo distante. Bella recensione
ma quindi film simili? qualcuno sa consigliarmene?
Fatemi Pinnare : Marra parla pure di Pinocchio di del Toro, Bones and all (non mi è piaciuto per niente), Bardo e White noise quando usciranno
È un bel film.
Mi trovo d'accordo su tutto ma non non sul messaggio ripetuto e schiaffato in faccia troppe volte perché in verità é una delle forze maggiori del film, tant'è che anche questo non ci viene nascosto. Quando il capitano chiede al Russo se può leggergli i suoi scritti sul governo americano lui inizia a leggere ma viene interrotto poco dopo per ripeterlo da capo all'altoparlante.
Questo perché per quanto il messaggio possa sembrare trattato spesso in più occasioni (cinematografiche e non) in realtà forse non é stato recepito abbastanza.
In più secondo me c'è una scena dove la donna delle pulizie cinese pesca, fa il fuoco, cucina e decide di non distribuire in maniera equa quello che si era guadagnata lavorando che ho visto come un'allegoria con il ricco che giustifica il suo ammucchiare soldi perché li ha guadagnati e quindi non deve niente a nessuno, discorso condivisibile e non perché il film si schiera si da una parte ma come avete detto ne evidenzia anche pregi e difetti dell'altra. Bella recensione comunque✌️
Premetto che il film mi è piaciuto, ma anche se è una cazzata, personalmente mi ha dato fastidio il fatto che i sopravvissuti rimangano così tanti giorni sull’isola senza che nessuno li trovi(tra l’altro nel Mediterraneo).
Finale uguale a Parasite mi ha gasato tanto.
Sicuramente preferisco the square. Come ha detto Kitano, chi è più rodato non ha trovato chissà quale innovazione e almeno personalmente non mi ha lasciato particolari messaggi politici o sociali, forse potrebbe essere più illuminante per un ragazzo/a inesperto (non che voglia fare il saggio con la puzza sotto il naso). La prima parte con i due fidanzati poi la trovo inutilmente lunga e non appassionante a livello di tematica, anche se il disagio che probabilmente voleva trasmettere è arrivato. La parte sull'isola poi vuole ribaltare il ruolo di genere con la donna padrona e il maschio che si prostituisce e quindi? Boh
Mi dispiace ma avevo più aspettative.
No Zi...la foto profilo di Dead Man 😢
Vabbè Orson merita
L'attrice che interpreta la modella è morta ad agosto per setticemia a 32 anni😢
Ma la scena finale con lui che fugge e si ferisce con gli arbusti cosa vuole rappresentare?? Che lei poi tenta di uccidere anche lui e lo insegue facendoci capire che ha ucciso YaYa???
è un finale aperto...traduzione: devi interpretare tu liberamente il significato, quindi che tu faccia questa domanda è quasi inutile perchè è il film stesso che nel finire ti chiede "questo finale per te cosa significa?" e la risposta che posso dare io puo essere diversa dalla tua, ma non ci sarà mai una risposta univoca
Dice le cose in maniera sfacciata senza mezzi termini e non c'è quello sforzo che devi fare autonomamente? Sti cazzi è un gran film, semmai il problema è il montaggio
No, non è un bel film
Sono arrivata alla parte in cui kitano dice che sembra il Titanic nella parte della nave… l’ho pensato anche io😂 la prima parte è Titanic, la seconda è the beach. (Titanic anche per quanto riguarda il capitano che è incompetente e l’oscillazione della nave che fa sbattere tutto ovunque). In pratica questo regista grande fan di Leonardo di Caprio
Torneremo....
Prima, o dohpo!
Ma la parte della spiaggia secondo me è praticamente uguale a The beach sia perché si crea un microcosmo con dinamiche sociali inaspettate sia per l’impostazione matriarcale della donna che richiede favori sessuali dal più bello