Recensione NO SPOILER “Gli Spiriti dell’Isola” di Martin McDonagh
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- Опубліковано 14 лют 2023
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Di questo film mi ha fatto molto riflettere su quanto noi oggi, grazie ai media, i nostri continui impegni, la globalizzazione e i social siamo bombardati da migliaia di stimoli ogni giorno, e ci sembrerebbe impensabile vivere in un mondo del genere, dove regna la ciclicità e la lentezza. Chi è abituato quella realtà cerca in qualsiasi modo nuovi stimoli, ne è di prova, ad esempio, il personaggio di Brendan Gleeson, che cerca di comporre il suo capolavoro, poi rivelatosi mediocre, o anche il personaggio della commerciante, che usa addirittura i pettegolezzi, o degli "scoop" come merce di scambio e si arrabbia quando non ne riceve, perché è l'unico modo che possiede per sfuggire alla noia. In tutto questo discorso è esule il protagonista, che grazie alla sua infantilità e alla sua ingenuità non si rende conto di star vivendo una vita in preda alla monotonia, oppure se ne rende conto ma non gli interessa, perché gli basta la sua amata sorella, la sua amata asina e il suo migliore amico per essere felice. Nel film lui perde gradualmente tutto questo, e, dopo numerosi tentativi di tornare a quella ciclicità che tanto amava, alla fine reagisce in modo spropositato, proprio come farebbe un bambino in preda ai capricci, però con le mani e la forza di un adulto
non sono d'accordo il film a parer mio parla di rapporti morti e di un benessere falso (il protagonista che si fa vanto dell suo amore per la sorella e della sua gentilezza, non è in grado di notare la sofferenza della sorella da quanto è sucube lui stesso della positività, lo stesso per la sua gentilezza di cui si vanta che alla fine si consuma in atti vendicativi contro il suo amico) , in tutto ciò il musicista sceglie di trovare un dialogo con il suo amico senza saperne bene il motivo ("non mi vai piu a genio"), lui è colpito dalla sua rabbia, dalla sua ricerca di giustizia (scena del pugno al poliziotto) dalla sua vera gentilezza e anche se ormai vecchio è disposto a morire per un cambiamento, mentre il protagonista seguendo fino alla fine la sua idea di convivialità e positività finisce per oscurare la luce che portava in quell'isola (esempio: rapporto con il figlio del poliziotto).
l'isola è completamente stagnante (padre poliziotto che incarna la giustizia fa molestie su suo figlio e tutti lo sanno ma nessuno fa niente), l'amico invece fino alla fine dimostra i suoi valori e fino alla fine cerca il cambiamento accettando addirittura di morire.
il titolo del film come il brano che stava componendo è un inno
Emblematico quando Brendan Gleeson in una accesa discussione alla locanda nell’elevarsi a grande intenditore d’arte sbaglia il secolo in cui viveva Mozart, al che la sorella di Colin Farrell lo corregge e lui fa finta di nulla… Colin Farrell ammette la sua scarsa cultura e risponde ok ma sono gentile ti pare poco? Ho avuto i brividi quanti di noi nella vita fanno i Brendan Gleeson e non sanno un cazzo e quanti tendono ad escludere delle persone per bene solo perché non sono chissà quali cime…Io l’ho trovato un film meraviglioso, Martin Mcdonagh 4 film 3 capolavori e mezzo almeno
quali sono per te i suoi 3 capolavori?
Visto al cinema 2 giorni fa e più ci penso più per me risulta un grandissimo film... non mi ha annoiato neanche un secondo e nonostante la trama sia molto semplice, il film parla di moltissime cose e non ti lascia indifferente ma anzi ti costringe a riflettere... E il bello è che ognuno a seconda della propria sensibilità può rimanere a riflettere su cose totalmente diverse: guerra, famiglia, amicizia, solitudine, coraggio di cambiare (e cambiarsi) etc. Veramente stupendo per me
Qualche anno fa uno dei miei migliori amici, che vedevo tutte le settimane, di punto in bianco un giorno, aveva cominciato a non volere più uscire, non rispondeva praticamente più ai messaggi o alle chiamate, si era tolto da ogni social…Ovviamente ero dispiaciuto perché, anche se sapevo di non avergli fatto nulla e nemmeno avevamo litigato, pensavo che ce l’avesse con me. Dopo qualche mese mi risponde dicendomi che si era trasferito e che aveva bisogno di stare da solo. Lo sento ancora raramente per messaggio, però non lo vedo da inizio 2021. Sono molto contento di aver visto questo film, perché oltre a essermi piaciuto, mi ha aiutato a capire
Filmone. McDonagh è uno dei più grandi sceneggiatori viventi ed un ottimo regista, soprattutto come direttore degli attori. Dopo quella meraviglia di Tre Manifesti (che secondo me è superiore) ci ha regalato un'altra perla. Comunque la guerra civile irlandese non c'è a caso come sfondo, è iniziata subito dopo la guerra d'indipendenza e nella guerra civile hanno combattuto contro persone che fino a poco tempo prima combattevano insieme. E' un po' una metafora di quello che succede ai due (ex) amici nel film. Ma gli spunti e i temi sono tanti proprio, si parla di noia, solitudine, comunicazione, depressione, potere, cambiamento, etc. E McDonagh riesce a condensare tutto alla grande unendo la commedia alla tragedia con una semplicità che fa paura. Il cast è strepitoso, ho amato Barry Kheogan e quando rivela il suo amore al personaggio interpretato dalla Condon mi è uscita più una lacrima. Il finale chiede il cerchio perfettamente, nonostante sia quasi "onirico" dal mio punto di vista. Bello bello, l'ho visto due volte e ancora quei dialoghi splendidi mi girano in testa.
P.S:
"E' incredibile..."
"Non è così incredibile, succede spesso che le persone vengano investite da un furgone."
"Lo so, mia madre è morta così."
Film meraviglioso, che ci fa capire come a volte, per comprendere un errore, lo di debba pagare fino in fondo.
Un film che parla di noia, solitudine, orgoglio, inettitudine ma anche di volontà e rivalsa.
Spoiler
Come già successo in passato, Mcdonagh condisce tutto con un pizzico di amara beffardaggine...come beffardo fu l'epilogo di in bruges, con il nano scambiato per bambino, allo stesso modo lo sarà questa volta per le figure della guardia e del figlio.
Il modo in cui ci viene raccontato é da brividi....con il padre poliziotto che per far contenta la droghiera, ansiosa di novità, le racconta la notizia di un giovane di 29 anni trovato morto in un lago...stesso destino con cui la morte bacierà il figlio suicida.
Proprio lo stesso figlio che a inizio film, trovando un bastone con un uncino alla sua sommità si chiedera "chissà a che cosa serve?"...bastone che verrà usato proprio per recuperare il suo cadavere dalle acque, sotto gli occhi del padre...
Si può amare o non amare Mcdonagh, ma registi in grado di scrivere sceneggiature del genere si contano sulle dita di una mano.
Interessanti in questo film sono anche alcuni simbolismi che Mcdonagh usa per poter dare un ritratto ai suoi personaggi, ad esempio le case dei due protagonisti, quella di Colm (Brendan Gleeson), affacciata sul mare, a voler rappresentare il desiderio di "evasione" (artistica e spirituale) del personaggio, e quella di Pàdraic (Colin Farrell), arroccata sulla collina, a voler simboleggiare proprio il suo restare "irremovibile" davanti al cambiamento, o almeno questo è quello che ci ho visto io lol
Un film che sicuramente merita più di una visione nonostante sia costruito in maniera veramente semplice. Mette davanti allo spettatore una serie di spunti di riflessione di carattere umano complessi e sicuramente da approfondire. Sono totalmente d’accordo con te sul discorso della noia che annichilisce le persone nell’isola e a mio parere è proprio questa noia che porta il personaggio di Colm a perseguire il suo “obbiettivo” di differenziarsi dal resto degli abitanti e lo alimenta ad esibirsi in atti estremi come la mutilazione pur di evadere da questa situazione. Colm prende come caprio espriatorio il personaggio di padraic e per questo sceglie di non parlargli ma in realtà ciò che lo limita è il contesto in cui si ritrova, che lo ha reso vuoto come tutti gli altri. La completa trasformazione del personaggio di padraic (che in realtà sembrava godersi la sua vita) è stupenda: viene posto davanti a una serie di dubbi e insicurezze che lui non si era mai domandato che cambiano totalmente la sua personalità e i suoi comportamenti, fino a privarlo dell’ innocenza che contraddistingueva la sua persona a inizio film. Inoltre i due personaggi principali sembrano rimanere in un rapporto di “amicizia” a fine pellicola nonostante siano pronti ad uccidersi, a conferma del fatto che in realtà il conflitto di colm era interiore e l impulsività e l’irrazzionalità con cui decide di affrontarlo distrugge ogni possibilità di risanare la situazione. Il modo in cui sono trattati questi aspetti psicologici, l’ossessione, i dubbi, le insicurezze, l’amicizia, la famiglia, è interessantissimo e andrò sicuramente a rivederlo in sala.
L'invito alla riflessione che la pellicola chiede allo spettatore è il pregio principale di questo film che personalmente non ho amato.
Ambientare la vicenda in un'isola fittizia nell'Irlanda del 1923 è funzionale esclusivamente per l'autore, poiché la narrazione proposta esula da queste coordinate temporali e geografiche. Ecco perché percepisco come una forzatura il voler proporre a tutti i costi una superficiale e fin troppo palesata metafora tra la guerra civile che colpì l'Irlanda in quegli anni - che viene più volte citata ma di fatto "dimenticata" non avendo la minima rilevanza nella pellicola - e la guerra fratricida tra due amici di una piccola realtà cittadina. Per me McDonagh già in questo aspetto è manierista. Inoltre in questa cornice isolata e dichiaratamente storica, vengono presentati dei personaggi caratterizzati in toto da una sensibilità moderna a mio avviso poco credibile, che pensano come dei "moderni" anche negli obiettivi che si pongono, e McDonagh sembra quasi intento a "spuntare la lista" delle tematiche da introdurre: quindi l'animalismo, la condanna della violenza patriarcale e degli abusi delle forza dell'ordine, l'emancipazione femminile, la condanna degli abusi sessuali da parte della chiesa; elementi inseriti in maniera gratuita e che vengono evidenziati dai personaggi stessi, per l'appunto pensatori moderni nell'Irlanda isolana del 1923. Anche i discorsi tirati in ballo sulla noia e sulla gentilezza l'ho trovati abbastanza didascalici, spiattellati in faccia allo spettatore.
Infine venendo da una piccola realtà cittadina non posso condividere la cinica rassegnazione con cui McDonagh si congeda dallo spettatore: si salva soltanto chi fugge e rinnega le proprie radici, agli altri non resta che la follia, la vendetta, o il suicidio. Magari tra qualche anno cambierò idea.
Filmone assoluto. C'è di tutto, amore, amicizia, paura della morte, parla dell'arte e di come questa sia la sola scappatoia per esorcizzare la paura della fine dell'esistenza e del suo apparentemente essere senza scopo (concetto molto Alleniano
Io l'ho visto una settimana fa e devo dire che mi sono ritrovato in molte cose che racconta il film. Sono riuscito a identificarmi tanto in Patric (Farrell) quanto in Colm (Gleeson).
Poi aldilà degli altri motivi per cui mi è piaciuto il film, ho trovato i personaggi secondari molto interessanti per il modo di essere eccentrici e caricaturali. Forse il più bello di McDonagh.
P.S.
Non vedo l'ora di guardarlo in lingua originale!
Visto al cinema 2 volte. Alla prima visione l'ho trovato un buon film, ma a tratti un po' prolisso/lento. Però più passava il tempo più l'apprezzamento aumentava. Dopo la seconda visione non mi vergogno di dire che è il film più bello che ho visto al cinema nell'ultimo anno e passa. Poetico, visivamente splendido, interpretato magistralmente, pregno di un umorismo e di metafore non sempre immediati. Ho notato dialoghi e dettagli che mi erano sfuggiti alla prima visione, che danno spessore a personaggi e avvenimenti, e soprattutto mi sono accorto di avere gli occhi lucidi in più di un occasione, specie nell'ultima scena in cui compare Dominic. Magistrale Barry Kheogan. Un mondo spietato in cui se sei gentile o un "sempliciotto", o cambi (come Padraic) o soccombi. Potente anche la metafora della guerra civile che distrugge amicizie letteralmente da un giorno all'altro e "mutila" corpo e spirito. Probabilmente Colm e Padraic si riavvicineranno, ma entrambi porteranno le cicatrici, interne e non, della loro battaglia inutile. Che film splendido.
SPOILER SUL FINALE: Io invece ho colto una sfumatura estremamente più tragica del finale: se inizialmente pensavo che la profezia della strega avesse colpito la sorella in maniera simbolica e il povero Dominic, mi sono accorto che il regista durante la sequenza finale insinua come Colm sia morto: il dialogo surreale tra i due, infatti, è frutto della fantasia del protagonista, ormai completamente impazzito, diventato lo "scemo del villaggio" ma nuovo padrone del cane.
@@ryu6909 Guarda ci può stare assolutamente, è un film che si presta a tantissime interpretazioni. Però in realtà le due morti le abbiamo già: Dominik e l'asinella, i due innocenti. La vecchia in effetti non specifica che a morire saranno due persone.
È un film che si presta a davvero tante interpretazioni, da un lato c'è tutto l'aspetto esistenziale, poi può essere visto come una metafora della guerra o del soprannaturale
Top. Mi hai incuriosito, cercherò di vederlo.
Film molto interessante, ho avuto l'idea che McDonagh abbia voluto girare un film filosofico sul significato che diversi "tipi umani" attribuiscono all'esistenza, con il personaggio di Gleeson che rappresenta le aspirazioni più alte dell'individuo o per lo meno di certi individui emozionalmente predisposti (il rapporto con l'arte, il desiderio di lasciare il segno nel mondo), che devono giocoforza scendere a patti con la caducità della vita e la sua fatuità, rappresentata dal personaggio di Colin Farrell (simbolo di una sorta di socialità forzata, innocua ma impegnativa, che non ci arricchisce e anzi sul lungo periodo ci prosciuga)
Senza offesa, ma apprezzo molto di più questo Marra che quello che vedo nelle live del cerbero. Non so perchè, ma mi sembrano due persone diverse
il mio film preferito di sempre è In Bruges, e secondo me questo Spiriti Dell’Isola per quanto differente ha un eredità artistica e un collegamento metacinematografico importante con quel capolavoro del 2006; per questo è stato il film che ho atteso di più in quest’ultimo anno trascinato appunto dall’affetto per In Bruges e non mi ha deluso. Visivamente un film clamoroso e una visione che mi ha tenuto incollato. Avrò sicuramente tempo per digerirlo e valutarlo più lucidamente ma mi è piaciuto un casino.
Spero di vedere un video così anche per Decision to Leave, vergognoso che in pochissimi ne parlino.
Sarebbe bella anche una monografia 😁😊!
L'ho visto (non al cinema sfortunatamente) e mi è piaciuto un sacco. Non gli avrei dato due lire. Ma piacendomi molto gli attori protagonisti ho voluto vederlo. E ne sono rimasto colpito. Bellissimo
È un grandissimo film, McDonagh è un autore maiuscolo e quest'opera ne è l'ennesima prova. Ho amato come si riflette sulla noia, su come si crede che il tempo andrebbe impiegato ricercando una superiorità nel trascorrere la propria esistenza che riesca ad annientare l'incapacità di dare un senso alla propria sofferenza, inoltre parla anche del contesto storico irlandese del periodo.
Attori magistrali, Farrell raramente così perfetto nonostante sia un grande attore, Brendan Glesson garanzia ed è stupefacente Barry Keoghan nel ruolo di Dominic. Film che voglio rivedere per cogliere tutto quello che ancora non ho carpito, uno dei migliori film del 2022 sicuramente.
Bellissima disamina Davide, l'ho trovato anche io un film assolutamente splendido dal punto di vista di come sviscera una condizione umana difficile da portare a schermo senza risultare manieristici o troppo distaccati dal pubblico. L'utilizzo della commedia nerissima a tinte grottesche unito all'ambientazione rende il tutto perfetto, dialoghi scritti in punta di penna ed interpretazioni magistrali. Un piccolo gioiello, mi ha ricordato molto lo stile polanskiano alla "carnage" ma col tutto trasportato in questa isola Irlandese che come hai detto tu risulta (volutamente) essere quasi un mondo parallelo, mondo dal quale l'unica vera persona intelligente e CORAGGIOSA decide di fuggire. Un abbraccio!
Bro io sto aspettando ancora le monografie che devi fare. Vedi di farle grazie.
A me Colm è sembrato quasi invidioso nei confronti di Padraic. Certo lo considera ignorante e superficiale ma non è questo a disturbarlo quanto piuttosto la sua serenità. Colm al contrario sente di avere una missione da compiere, un lascito per l'umanità da produrre per illudersi di non star buttando i suoi anni. Quello che vorrebbe fare è tornare a passare le serate alla taverna con Padraic ma semplicemente non può farlo (nonostante tenti di autosabotarsi tagliandosi le dita) perché la morte li circonda (vecchia/guerra civile) e sa che è rimasto poco tempo. Colm si sente migliore dell'amico perché l'ha capito ma sa anche che non avrà mai la forza di abbandonare l'isola. In questo senso l'unico personaggio positivo è quello della sorella di Padraic, un po' come Moraldo nei Vitelloni.
Il finale mi ha ricordato quello de Il grande Lebowski, la morte insensata di un innocente quasi a dire "vivi come ti pare che domani tocca a te".
volevo tantissimo vederlo al cinema ma non sono riuscita, l'ho visto l'altro giorno su Disney+, mi è piaciuto davvero tanto anche se ancora ho bisogno di elaborare. interessantisisma la tua lettura sulla noia che può essere un motore della creatività e dell'introspezione ma anche un catalizzatore degli istinti peggiori. A me ha toccato molto il tema dell'amicizia forse perchè l'ho visto in un periodo che questo tema mi tocca tanto, del valore che diamo a chi ci sta attorno e a come noi costruiamo un'immagine di noi stessi attraverso gli altri e degli altri attraverso di noi.
Marra fai Decision to leave, sono molto curioso di conoscere il tuo giudizio
farai una recensione di "Bussano alla porta"?
Film meraviglioso.
Che ti avvolge, come fa il vento in Irlanda.🖤
Recensirai anche Tár? Mi ha travolto, la Blanchett IMMENSA, però ho proprio bisogno di qualcuno capace che ci ragioni sopra.
Grazie!
Mi accodo!
Io ho amato le scenografie e Farrel l'ho trovato davvero in parte, una bella scoperta questo film.
Ero molto indeciso se spendere dei soldi per questo film. Mi aveva incuriosito il trailer che presentava una storia normale, troppo semplice all'apparenza, e mi aveva affascinato. Tuttavia, dopo questo video mi sa che dovrò andarci per forza di cose, grazie Davide :)
mi piacerebbe sentire la tua opinione riguardo "everything everywhere all at once"
Le tue recensioni sono sempre il top, tuttologi imparate da Mr Marra
Ciao Marra o pubblico di Marra, se esistesse un modo per avere fissi nella programmazione delle sale i grandi autori (cronenberg, fellini, kubrick e via dicendo) gli appassionati e magari anche neofiti andrebbero oppure la sala sta perdendo a dismisura troppo pubblico?
Ho trovato interessante il parallelismo, nemmeno troppo velato, tra il litigio dei due protagonisti e la guerra che imperversa al di là del Mare.
Il conflitto tra i due come metafora del conflitto bellico. Come spesso la motivazione scatenante, possa essere già di per sè difficilmente comprensibile, e poi addirittura con il tempo ne si perda traccia, smarrendo anche il senso di un litigio che innesca una spirale di azioni e reazioni dettate dall’eco e slegate dalla motivazione scatenante.
Altri temi tutti molto profondi: la semplicità è la bontà groppo spesso fraintesi per stupidità o superficialità. Un elitarietà che diventa invece arroganza e superbia.
Dall’altra parte invece il coraggio di seguire ciò che si sente anche se questo va contro “la normalità” le regole non scritte socialmente accettate..
Come può il personaggio di Neesom, voler eliminare la sua amicizia con l’amico e mantenere quella col poliziotto che è una persona schifosa senza valori??
Una pellicola strana ma che ti lascia con diversi interrogativi stimolanti. No??
L'atmosfera della guerra civile irlandese, gli spari che si sentono in lontananza e le varie testimonianze che arrivano anche al paesino secondo me servono anche al regista per esemplificare come la degenerazione dei rapporti umani che vediamo in piccolo sull'isola sia la stessa che, in grande, porta alla guerra: i protagonisti che si causano videndevolmente dolori e sofferenze continue (penso alla seconda parte) sono mossi dallo stesso principio di autodistruzione che anima gli scontri i cui spari risuonano durante tutto il film, a mio modo di vedere
sior marra deve assolutamente guardare Aftersun, potrebbe commuoverla perchè parla di paternità🥺
Meraviglia di film
Daje a treeeniii
❤
Film veramente bellissimo, personaggi perfetti, ambientazione magnifica e non esiste noia nella visione !!
Film bellissimo, è divertente, emotivo e mi ha fatto riflettere su me stesso. Per questo film sono cambiate alcuni aspetti della mia vita. Consigliatissimo👍
Allora mi ero ripromesso di vederlo e l’ho fatto. È Incredibile, questo film ha la capacità di farti immedesimare quasi in tutti i suoi interpreti. Prima parteggi per la legittima richiesta di Colm, poi ti chiedi cosa lo trattiene li, e come se il film ti ascoltasse ottieni la risposta da Siobhan. Infine ribaltone e ti schieri con Padraic.
Bellissimi i dialoghi sull’impurità tra il prete e Colm; il bue che dice cornuto all’asino. Stupendo l’utilizzo della “strega”, centellinata ma assurdamente ingombrante, anche sul finale, che secondo me lascia non così tante interpretazioni. L’unica via per Colm di far terminare il conflitto e “accogliere” quella distesa d’acqua.
Recensione top
Top rece, hai visto Everything Everywhere all at once? Lo avevano rimesso nei cinema settimana scorsa
Non l’ho visto
Io l'ho trovato un film bellissimo sotto tutti i punti di vista, ci ripenso anche spesso. Sarebbe bello che Colin Farrell vincesse l'oscar perché il suo ruolo è proprio sui generis, ha svolto un lavoro a mio avviso sublime. Ad ogni modo, credo che lo vincerà Brendon Fraser: gli americani non sanno resistere alle trasformazioni fisiche!
Visto ieri sera, film magistrale per quel che mi riguarda, una tragedia shakesperiana mai noiosa, con dialoghi incredibili, regia e fotografia da manuale, recitazione impeccabile e che mi ha lasciato una pesante sensazione di sconforto nelle ore successive alla visione.
Marra mi potresti consigliare in che ordine vedere i film di fellini?
Parti dai vitelloni , poi la dolce vita e da lì puoi sbizzarirti , 8 e mezzo tienitelo tra gli ultimi insieme ad amarcord
Ennesimo visto da solo al cinema che mi è piaciuto tantissimo. E ovviamente ennesima recensione di spessore. Marra certezza!
Film bellissimo, che in lingua originale acquista ancora più valore data la comicità dell'accento
A me ha ricordato molto sia i racconti di Joyce sia le tragedie greche
La cosa che ho preferito di più è stato che Farrell sia stata la chiave per lo sviluppo delle composizioni del violinista, e alla fine credo abbiano trovato un modo per annoiarsi di meno insieme.
P.s. Farrell vendicativo manco John wick per il suo cane
Bellissimo film
Io non riesco a trovare un difetto in questo film,per me é un capolavoro.
Il film parla di noia e pigrizia nello smuoversi.
Io capisco la noia e la solitudine anche se per motivi diversi: io ho avuto e ancora ho un po', problemi di socializzazione e ansia,non è facile..più simile al cinema di Wenders che a questo
Link recensione di Luca il fisioterapista
non sono d'accordo il film a parer mio parla di rapporti morti e di un benessere falso (il protagonista che si fa vanto dell suo amore per la sorella e della sua gentilezza, non è in grado di notare la sofferenza della sorella da quanto è sucube lui stesso della positività, lo stesso per la sua gentilezza di cui si vanta che alla fine si consuma in atti vendicativi contro il suo amico) , in tutto ciò il musicista sceglie di trovare un dialogo (non è arrogante ma anzi è colpito quando il suo amico è in disaccorso con lui) con il suo amico senza saperne bene il motivo ("non mi vai piu a genio"), lui è colpito dalla sua rabbia, dalla sua ricerca di giustizia (scena del pugno al poliziotto) dalla sua vera gentilezza e anche se ormai vecchio è disposto a morire per un cambiamento, mentre il protagonista seguendo fino alla fine la sua idea di positivitá finisce per oscurare la luce che portava luo in quell'isola (rapporto con il figlio del poliziotto: in lui vedeva qualcosa di non marcio in quell'isola ma che alla fine lo delude come tutti i compaesani).
l'isola è completamente stagnante (padre poliziotto che incarna la giustizia fa molestie su suo figlio e tutti lo sanno ma nessuno fa niente), l'amico invece fino alla fine dimostra i suoi valori e fino alla fine cerca il cambiamento accettando addirittura di morire.
il titolo del film come il brano che stava componendo è un inno
il film mi ha lasciato una profonda sensazione di vita, il musicista fin da quando ha smesso di parlare al suo amico aveva gia preso in considerazione che poteva morire, lui non ha ripensamenti su un suo errore ma proprio perché era una amicizia importante che ci ha smesso di parlare
Grandissimo film , mistero il fatto che ne sia stato riconosciuto il valore dall' academy con tutte quelle nomination
Vabbè McDonagh è apprezzato da anni in quei lidi
Sí ma non è possibile che siccome tutti sti film vengono portati in Italia solo perchè candidati agli Oscar o ad altri premi io devo andare praticamente ogni sera al cinema (tra l'altro un'ora di macchina praticamente per un cinema decente) per non perdermeli. Potrebbero svegliarsi anche prima o spalmarli un pò meglio invece che distribuirli tutti insieme appena leggono che sono candidati agli Oscar
Credo che sia la prima volta che non capisco un film, perché ad un certo punto mi sono addormentato, ed è la prima volta che mi succede...
PS. Curioso di sentirti su BUSSANO ALLA PORTA!!
Lo recensisco nei prossimi giorni
CAPOLAVORO. Senza mezzi termini.
Da vedere in originale, in italiano sembrano dei laureati, questo contrasta palesemente con il livello linguistico e culturale dei personaggi.
Fotografia e regia da sega a due mani, grande sceneggiatura.
Mi ha aperto la mente e ogni singola scena mi ha fatto riflettere.
Non sono così d’accordo sul fatto che i personaggi si disinteressino alla guerra, piuttosto sembrano impotenti e impossibilitati a comprenderla (sia per la distanza fisica, sia per il loro livello culturale).
La comunità dell’isola rappresenta proprio l’impotenza dell’uomo davanti alla storia e agli eventi più grandi di lui.
Rappresenta l’ignavia più relativa al migliorare la propria condizione che alla curiosità rispetto a quello che succede sulla terra ferma.
Mi è piaciuto ma non l'ho adorato. Ciò che adoro di McDonagh come scrittore è come riesce a unire un linguaggio sboccato e scorretto (stile David Mamet e Tarantino) con inaspettati momenti di umanità e empatia. Banshees l'ho trovato più agrodolce e meno divertente, mi aspettavo risate al veleno come nella 1° parte di Tre manifesti. Mi sono identificato molto con Colin Farrell, che qui riprende il suo ruolo da omino gentile di The Lobster, ma stavolta tormentato da un senso di mediocrità dopo la rottura con Colm, il quale invece ho trovato davvero un enigma. Lui rompe con Pádraic per dedicarsi di più alla musica, eppure, di tutti i metodi che usa che minacciarlo, decide di privarsi del suo stesso talento musicale tagliandosi le dita; preferisce stare con un pezzo di m***a come il poliziotto invece che con una persona forse noiosa ma almeno di buon cuore; fa tanto il superiore intellettualmente ma non sa che Mozart in realtà è 18° secolo invece che 17°. Nonostante Pádraic lo abbia avvisato che avrebbe incendiato la sua casa, lui prima si fa trovare lì, poi il giorno dopo esce fuori; forse lui si aspettava che, dopo la morte dell'asinella, Pádraic gli avrebbe ucciso il cane e invece se ne prende cura, e Colm commosso decide di vivere ancora per un po'? Il perchè Colm cambi idea non l'ho capito del tutto (qualcuno ha una teoria?) ma ho capito quello che McDonagh voleva dire: questi conflitti, che siano una guerra civile o una scaramuccia fra due vecchi amici, cominciano per motivi futili e forse alla fine i due oppositori rimarranno sì vivi ma avranno perso tutto, e chi è innocente e puro come l'asinella e il ragazzino Dominic ci rimette con la morte, come predetto dalla strega; chi ha invece un po' di sale in zucca, come la sorella, preferisce levare le tende e lasciare i due combattere.
Concordo sull'effetto bomba "ritardato" di alcuni film, capita spesso anche a me, ed è successo proprio con quest'opera di McDonagh. Nel giro di una settimana sono passato da "Uhm... sono un po' perplesso" a "Che cazzo di film ha fatto McDonagh?". Attendevo questa tua recensione! 😉
Film che mi ha deluso parecchio, non riesco veramente a capire l'esaltazione generale che c'è stata nei confronti della scrittura, a tratti l'ho trovata pessima, con una ridondanza nei dialoghi fastidiosa. Peccato, anche perchè avevo apprezzato parecchio i lavori precedenti del regista, qui mi sembra che ci sia stato un bel passo indietro, non per quanto riguarda la tecnica, che rimane ineccepile, ma proprio di scrittura dei personaggi, che ho trovato uno più insopportabile dell'altro.
Bella recensione as usual, non ti seguo sul cerbero ma sono sicuramente interessanti le tue analisi sul cinema, fai bene a continuarle ❤🎉
Ti consiglio di recuperare anche bussano alla porta quando possibile
Davvero stupendo. Farrel e Gleeson mostruosi, storia interessante e originale, una regia strepitosa e un montaggio eccezionale. È aperto anche a 1000 chiavi di lettura, ma secondo me nel complesso è una metafora dell'insensatezza dei conflitti, che a primo impatto si può anche non comprendere ed è questo che rende il film unico nel suo genere.
SPOILER
Quando compare Dominic per la prima volta parla del fatto che abbia trovato un bastone col gancio. Io ho notato che quello stesso bastone ce l'ha anche la vecchia, che si potrebbe interpretare come la Morte in persona. Perciò, quando fa vedere che ha trovato quel bastone forse sta a significare che il suo destino, ovvero la morte, è già segnato
Io l'ho trovato un filmone. Il bello è che vengo preso per il culo dai miei amici che lo hanno trovato troppo lento e con poche cose da dire. Mi sa che devo cambiare amici ahaha
Locanda come unica piazza del villaggio...non ti veniva 😁
Mi piace molto quest'orario per caricare i video
Film introspettivo magniloquente, tutta l estetica é uno stato d animo rappresentato con cura maniacale, semplicemente bellissimo e superiore a fabelmans
Ps: la carrozzina di Asia nascosta da Marra per la preservazione della sua purulenta virilità é un tocco di classe 😂
Film assurdo. Non cè una trama, cè piú allegoria che in una parabola, cè una sorta di imitazione di look dei film scandinavi ma quello che ti rimane poi sono due divi su un isola. Se hai visto un qualsiasi film piú onesto di questo,(e piú bello, il che non dovrebbe essere difficile) ti rimarrá solo la sensazione di aver assisitito a una recita scolastica. Stessa morale tagliata con l'accetta.
Il paragone lo avrei fatto con Accattone
Film dell'anno
Film di una noia mortale, ho dovuto guardare transformers 4 per riprendermi un attimo
Davide, l’ho visto in prima al festival di Venezia con Giulia davanti che prendeva appunti, l’ho pure salutata
Grande Giuglia
Film clamoroso