Berkeley - Metafisica immaterialistica.

Поділитися
Вставка
  • Опубліковано 5 січ 2025

КОМЕНТАРІ • 19

  • @fenomenologicamente
    @fenomenologicamente  4 роки тому

    Per lezioni private, contattami qui: liberolibro93@gmail.com

  • @andreastivaletta7358
    @andreastivaletta7358 4 роки тому

    Ciao Paolo. Solo una curiosità... Ma per Berkeley cosa succederebbe ad un individuo che si sia prefigurato l'araba fenice se la dovesse incontrare sensibilmente nella realtà? In cosa aumenterebbe il senso dell'universo se l'attualizzazione da possibile diventasse reale?

    • @fenomenologicamente
      @fenomenologicamente  4 роки тому +1

      Per Berkeley il possibile È reale! Come potrebbe essere un pensato non esistente in atto? E poi, chi mi dà il criterio che mi permetta di intendere la materia come qualcosa che non è pensato? In questi primi paragrafi Berkeley è lucidissimo, poi si perde per strada...

    • @andreastivaletta7358
      @andreastivaletta7358 4 роки тому

      @@fenomenologicamente Possiamo allora dire che tutte le possibilità della materia sono conoscibili a priori, tanto che la materia non potrà mai aggiungerci nulla?

    • @fenomenologicamente
      @fenomenologicamente  4 роки тому

      @@andreastivaletta7358 Non c'è nessun a priori in Berkeley, quantomeno non nella struttura argomentativa dei primi 7 paragrafi qui letti. Dove trovi un a priori in quello che ho letto?

    • @andreastivaletta7358
      @andreastivaletta7358 4 роки тому

      @@fenomenologicamente La mia è una constatazione: se, come mi hai precisato il possibile è reale tanto reale che la materia stessa non potrebbe aggiungervi nulla a posteriori, con il suo concreto "dare materia" al possibile, allora il possibile deve già comprendere a priori ogni possibile aspetto della materia

    • @fenomenologicamente
      @fenomenologicamente  4 роки тому

      @@andreastivaletta7358 I predicati che appartengono all'ente sono quelli che vengono percepiti. Il significato della materialità è uno tra i tanti, non criterio che segna il passaggio dalla non esistenza alla esistenza. Certo, ogni significato può essere posto, ma entro certi modi e limiti, e la precisazione di questi limiti e modi deriva dall'offrirsi empirico dell'ente alla coscienza...a posteriori. Questo risulta chiaro dai passi che ho letto qui. Nessun a priorismo dogmatico.

  • @linoleummusic8537
    @linoleummusic8537 4 роки тому

    Ok... ma l esistenza dell altra coscienza che si suppone percepisca il tavolo quando la mia coscienza non lo percepisce, come fa a esistere se io non la percepisco? In sostanza non penso che la filosofia di Berkley riesca a scongiurare il solipsismo che ne è il presupposto teoretico...

    • @fenomenologicamente
      @fenomenologicamente  4 роки тому

      Giusto! L'unico realismo coerente è il solipsismo. All'altezza dei sette paragrafi qui letti il solipsismo non è una minaccia per Berkeley, ma anzi è la conseguenza naturale del suo discorso. Conseguenza che lui non vorrà seguire per sciocche ragioni apologetiche.