Auto elettrica e fake news: sfatiamo un po' di miti -
Вставка
- Опубліковано 21 лип 2024
- Sono tante, forse anche troppe, le informazioni sbagliate o imprecise che girano attorno all’auto elettrica. È vero che inquina di più delle vetture a combustione? Ed è vero che cancellerà posti di lavoro e penalizzerà l’industria europea a favore di quella cinese? Ovviamente no.
Per dare questa e altre risposte, il vicedirettore Fabio De Rossi intervista tre fra i massimi esperti del settore durante gli Electric Days 2023, terza edizione del più grande evento sulla mobilità sostenibile in Italia, promosso da InsideEVs e Motor1 al Laghetto dell’Eur, a Roma, durante il weekend del 5-7 maggio.
Leggi l'articolo: insideevs.it/news/666961/elec...
Seguici sui social:
/ insideevsitalia
/ insideevsitalia
/ insideevsitalia - Авто та транспорт
Ricordo quando si imprecava contro i robot industriali che avrebbero ridotto posti di lavoro. Certo, l'avranno anche fatto, ma:
Hanno eliminato posti lavoro generalmente pesanti e ripetitivi, hanno creato cmq posti lavoro indiretti a maggior valore aggiunto (robotica) e cmq oggi sarebbe impensabile produrre un auto senza robot. Oggi rifacciamo la stessa recita per le elettriche. Non innovare vuol dire sparire...
Ottimo intervento Antonio. Come in ogni progresso tecnologico vi sarà la perdita di posti di lavoro ormai obsoleti, la creazione di nuovi tecnologicamente più avanzati e spesso, come in questo caso, in numero maggiore rispetto a quelli persi e, forse la cosa più importante, la creazione di nuova ricchezza. Come ogni progresso tecnologico spaventa le persone, dall'oggetto più piccolo, a quello più grande, ma quando un nuovo prodotto è così nettamente superiore a quello che sostituisce, la diffusione sarà innarestabile e prima avverrà, meglio sarà sotto tutti i punti di vista, economico, sociale, ambientale.
@@meteogeek Quello che mi inquieta un poco è che una certa classe politica, cinicamente, cavalchi l'onda di un ignoranza e paura diffusa e rischi di condannare il Paese ad una caricatura "turistica". Come se un "decreto italico" potesse fermare i processi economico&sociali mondiali in atto.
@@antoniofiori6023 Fermorestando la mia volontà di non fare alcun discorso politico, è fur di dubbio che le decisioni del governo possano accelerare o rallentare quella che è una transizione ormai irrefrenabile. Nel primo caso eviteremo di creare ulteriore divario dai paesi più sviluppati d'Europa, nel secondo caso questo divario aumenterà ulteriormente e le generazioni future rimpiangeranno l'occasione persa. Purtroppo uno dei mali peggiori del paese è proprio la scarsa cultura e l'ignoranza della popolazione non solo su questo tema, ma su tutti quelli che sono e saranno i temi che condizioneranno il futuro economico e sociale del paese.
@@meteogeek certo ...il problema che temo è dove li creerà... da noi o in Cina o se va bene in Germania con le le megafactory tipo quella di Tesla?
@@antoniogobbo6896 Dove le decisioni e le strategie pluriennali in campo economico ed industriale saranno lungimiranti, pertanto quasi sicuramente non da noi in Italia. Per collegarmi all'esempio di Tesla da te fatto, la ragione di base per la quale la Giga Factory sia stata costruita lì e non in altri paesi europei è proprio la strategia economico/industriale del paese, che ha posto la Germania come paese nel quale l'investimento sarebbe stato più vantaggioso. Ci fossero le stesse condizioni in Italia, e non ci sono, non vi sarebbe alcun motivo per cui Tesla o altri giganti dell'industria automobilistica non possano fare grandi investimenti anche nel nostro Paese. Dal punto di vista del know-how non abbiamo nulla da invidiare a nessuno. Altro esempio, per uscire dal campo delle automobili, è Intel: grandi investimenti in Europa, Italia compresa, ma al nostro paese è stata riservata solo una piccola fetta di questi investimenti e la fetta maggiore è andata ancora una volta in Germania ed in Francia.
Qui è pieno di esperti improvvisati, che si sono diplomati in qualche ora su internet. Ma fateci il piacere... Commentare non è obbligatorio.
Una precisazione: gli studi sul minor consumo di energia nel ciclo di vita sono stati fatti su auto elettriche di peso e potenza EQUIVALENTI ad auto termiche prese come riferimento.
Tutti parlano di efficienza energetica .. giusto ma pero nessuno parla di come distribuirla (dato che l'assorbimento aumentera sia per via delle case green con l'obbligo delle pompe di calore sia per l'aumento dei climatizzatori per via dell'aumento delle temparature) qualcuno pensa che con gli impianti fotovoltaici, magari uno su condomi da 10 piani, si riesca a supperire localmente questo consumo? O occorrera rifare la rete di distribuzione e le centraline di trasformazione adeguandole? E se si in quanti "decenni" sara fatto?
Le pompe di calore le usiamo spesso qua in Scandinavia, ed io nella mia hytte ne ho montata una. Questa hytte (quella che vedi nell'avatar) non e' allacciata alla rete elettrica, dato che il punto piu vicino d'allaccio dista circa 6 km, e in mezzo vi e' un bosco , mentre quello a 5 km, ho di mezzo il lago. Ho montato pannelli solari per aver la corrente,e direi che va tutto bene, dato che riesco ad immagazzinarla per i periodi con poca luce.
@@hygge-eller-kos_thechoise io ho una caldaia a condensazione che funziona perfettamente e costa la metà di una pompa di calore .. a proposito pare che da noi l'elettricità aumentera di un bel altro 10% a settembre.
@@antoniogobbo6896 Basta darsi da fare allora, pompa di calore e pannelli solari, cosi se non arriva il gas ve ne fregate e se aumenta l'elettricita, non vi crea problemi. Il top sarebbe aver una casa passiva (edificio o villa), in quel sistema tutto puo decuplicarsi, ma non modo da esser totalmente indipendenti.
@@hygge-eller-kos_thechoise sinceramente se non arrjvasse il gas sarei più preoccupato per la mancanza dj elettrjcità del paese (l'elettricità jn Italia è prodotta in gran parte da centrali a gas) che del mio riscaldamento (andrei a casa mia in liguria e lj sj "sopravvive" anche con la stufetta ekettrjca)
Comunque la soluzione tutto elettrico è assurdamente costosa, un conto se come me i pannelli li si hanno per "aiutare" il consumo dei climatizzatori in estate un conto usarla per il riscaldamento... vorrebbe dire una pompa di calore da 7 - 8000 euro, un impianto fitovoltaico da 8 - 10 kw (io al massimo a sud posso esporre 4kw ) + una batteria da 9kw costo circa 20k, poi rifare l'impianto dj riscaldamento coi pannelli radianti e li credo che meno di 15 - 20k non mi costerebbe ... insomma sarebbe una botta da 40 - 45000 euro se non di più e l'ammortamento sarebbe non in anni ma in decenni ... non ha senso.
Le colonnine di ricarica dovrebbero essere come le pompe di benzina, carico e pago con Bancomat o c/c non con abbonamenti mensili che ti obbligamo a costi fissi e a consumare i kw residui altrimenti te li fregano.
Già alcuni operatori permettono di fare ciò e in brevissimo tempo tutte le colonnine verranno adeguate ai pagamenti tramite pos. La normativa in merito è da poco entrata in vigore e senza quella gli operatori non potevano implementare i pagamenti diretti. A ciò si aggiungerà, a breve, alcuni già lo permettono (A2A), il pagamento diretto tramite la registrazione di una propria carta o un proprio conto direttamente nell'auto, esattamente come accade con Tesla. Ciononostante il pagamento tramite pos avrà sempre delle tariffe maggiori rispetto a quelle degli abbonamenti i quali, pertanto, con un minimo di organizzazione, restano, a mio parere, la scelta migliore. In definitiva, è un non problema.
@@menestrello6159 Cosa intendi per Supercharger multimarca? Vi sono già centinaia di punti di ricarica in Italia (e altri centinaia verranno installati nei prossimi mesi) con potenze anche superiori a quelle dei Supercharger e che, essendo in roaming (o multimarca se vogliamo), possono essere utilizzati con card/app/abbonamenti di qualunque gestore e presto, come scritto in precedenza, saranno tutti abilitati al pagamento diretto tramite l'auto o pos. Potrei non avere capito il senso del tuo messaggio, in tal caso, perdonami.
già oggi le colonnine funzionano a consumo ma con costi chiaramente maggiori, faccio l'esempio di evway che ti sblocca in roaming ogni colonnina e paghi con paypal senza scadenza ma a 80 cent al kw su enelx. Se ho un'elettrica la ricarico a casa è quello il bello di possederne una, spendo meno e ho la comodità di gestire gli spostamenti quotidiani con la ricarica notturna anche di un normale contatore 3kw. Per le gite "fuori porta" si pagherà di più ma senz'altro meno del gasolio/benzina
@@_username_ Ottimo intervento!
@@menestrello6159 Quasi tutte le colonnine di tutti i marchi sono in roaming e già oggi puoi ricaricare senza alcun abbonamento, usando l'app o la tessera che preferisci. Tutte le nuove colonnine hanno la possibilità di pagare anche tramite pos e le "vecchie" le stanno adeguando. In tempi molto brevi sarà attivata anche la tecnologia Plug and charge, ovvero registri il metodo di pagamento sull'app dell'auto, colleghi la vettura alla colonnina e non devi fare altro; automaticamente l'importo verrà prelevato sul tuo metodo di pagamento registrato, esattamente come avviene con i Supercharger Tesla. Questa tecnologia non è proprietaria di un singolo operatore ma anch'essa sarà attivata nelle colonnine di ogni operatore. In tutto ciò gli abbonamenti continueranno ad esistere e saranno economicamente convenienti, ad esempio, in occasione di lunghi viaggi in cui si prevedere di consumare un tot di kWh. Capisco che l'esistenza di più operatori, più tipologie di colonnine e più metodi di utilizzo e pagamento della ricarica possano creare inizialmente confusione e timore ma, in realtà, offrono all'utilizzatore la possibilità di scegliere come preferisce ricaricare e pagare e, inoltre, essendovi molta concorrenza, ciò permette anche di mantenere delle tariffe sia a consumo, sia in abbonamento, più vantaggiose. Conosco persone che hanno una Tesla e non hanno mai caricato ai Supercharger perché, per i motivi sopra enunciati, trovano più comode e/o più economiche le colonnine di altri operatori. È sufficiente provare e ti garantisco che, per quanto possa sembrare tutto molto complesso e inutilmente articolato, nella realtà è tutto molto semplice, ci si abitua in pochissimo tempo e ogni utilizzatore, in base alle proprie esigenze (che sono molto variegate), può cucirsi addosso il metodo di fruizione della ricarica che più preferisce.
Errata corrige, ci vorrebbero 34,722 Km^2 di pannelli solari.
Mi pare di aver letto che in Cina mettono dazi sulle auto estere mentre noi no come noto. Con questa situazione (già di suo le auto cinesi costano meno per il noto minor costo del lavoro perché meno tutelato ecc) é praticamente una battaglia persa mantenere il nostro tessuto industriale. A me pare che ci sia in atto un’harakiri senza apparentemente senso. Qua non c’entra essere pro o contro la globalizzazione ma se anche si volesse fare la si deve fare partendo da situazioni simili o sicuramente con un principio di reciprocità che dovrebbe essere sacrosanto.
Non a caso negli USA hanno messo un dazio sulle auto elettriche prodotte con meno del 55% dei componenti prodotti con materie prime non americane ... Europei e cinesi sono avvertiti.
Veramente i produttori cinesi che importano in Europa pagano un dazio del 10%
@@Baffacof vero però considerando il loro costo del lavoro e il fatto che al lato pratico detengono il monopolio della produzione di batterie e di altri componenti elettronico necessari per le auto elettriche il 10% di dazi non dico sia irrilevante ma comunque è molto basso.
@@Baffacof giusta precisazione. Noi gli facciamo pagare il 10% mentre sembra che loro ci (a noi europei) facciano pagare dal 15 al 25%. Considerando poi che le condizioni lavorative cinesi sono chiaramente non paragonabili a quelle europee (ergo già c’é una concorrenza “sleale” alla fonte) il danno per noi é presto che fatto.
Ma in tutte le aree dismesse , scarmagnp Olivetti , san Giorgio Pininfarina non potrebbero essere usate come gigafactory?
Certo ... chissà perché Musk l'ha fatta in Germania e non da noi ... fatti sta domanda e datti una risposta!!!
@@antoniogobbo6896 Beh diciamo che in Germania ha avuto i suoi problemi , forse per questo sta guardando alla Francia ,visto che uk è off-limits causa Brexit
@@danielecolombo8702 in Italia manco ci guarda per venire in vacanza .... e di sicuro cose così, che che ne dicano gli "esperti", non mi fanno certo ben sperare per il futuro "elettrico" italiano.
@@antoniogobbo6896 Però vengono in Idra x Gigapress , in CFC per i materiali compositi, in STM per il carburo di silicio e per Brembo , tutte eccellenze usate nel mondo elettrico
@@danielecolombo8702 ok ma è come se mi parlassi della Ferrari per le auto o gli yacht per la nautica dei quali in Italia c'è l'eccellenza ... ma con queste eccellenze non riesci purtroppo minimamente a compensare i posti di lavoro che perdi sulle "normalità"
Ma per piacere..
È un gran peccato non poter rispondere direttamente per smentire.
NON AVRETE NULLA E SARETE FELICI! Quindi niente lavoro, niente soldi in banca, niente casa e sopratutto niente auto, a meno che siete ricchi e potrete! Amen !
mi sa che hai un tantino travisato il senso di quella frase 🤣
se così non fosse non mi spiegherei perché gli illuminati l'abbiano detta in modo così esplicito.
il senso doveva essere: "per mettere un freno al consumismo dilagante è meglio noleggiare ciò che serve invece che comprarlo per poi tenerlo a prendere polvere in cantina per la maggior parte del tempo"
Forse il professore non è a conoscenza , o fa finta di non essere a conoscenza di quanto terreno agricolo sia stato tolto a favore del fotovoltaico. Cito solo una regione o meglio una provincia, Rovigo. Elenco alcuni comuni e tutti impianti importanti : Zelo, Trecenta, San Bellino , Porto Viro, Badia Polesine, Pincara. Questi sono alcuni impianti e non li cito tutti, che visto dall’alto sono una esagerazione in fatto di ettari e non sono affatto terreni destinati a cementificazione in quanto terreno puramente agricolo. Quindi almeno questa domanda rivolta al professore non è una FakeNews .
Non è vero neanche la risposta sulla disponibilità di corrente.
Ma siete capaci di fare due conti, invece di raccontare un sacco di frottole? Se ci fosse in circolazione 1000000 di auto elettriche che percorrano mediamente 50000 Km all'anno, facendo una media di consumo di 1 KW per 6 Km, quanti Kw verrebbero consumati in un anno? Semplice: 50000 : 6 = 8333,33 Kwh anno in totale sarebbero 8333,33 X 1.000.000 = 8.333.330.000 per produrre i quali, quante centrali da 1000KWh ci vorrebero? Sapendo che una centrale da 1000 KWh produce in un anno 8.760.000 KWh, facendo 8.333.330.000 : 8.760.000 = 951 centrali in più. avete un'idea di quanto verrebbero a costare? E non mi si parli del nucleare. Una centrale nucleare costa almeno 10 volte di più di una a gas e 20 volte di più di una a carbone. In oltre, avete idea di quante linee ad alta tensione ci vorrebbero in piu? E poi dove sarebbe il vantaggio ecologico, dato che le centrali a gas bruciano metano e quelle a carbone, il carbone ? E non mi si dica che potrebbero essere sostituite dal fotovoltaico, sapendo che un m^2. di fotovoltaico produce mediamente 200W. ci vorrebbero 41.666,65 Km^2 di pannelli solari. Vi sembra una cosa possibile?
Hai sparato numeri a caso... La maggior parte degli italiani fa 10/15.000 km l'anno, non 50.000; io quindi non per sentito dire, faccio 6 km al kW solo in autostrada poche volte l'anno principalmente in estate per le ferie dove tengo i 110/120 kmh perché tutto il resto dell'anno faccio i 9 km a kW; già da qui sballa tutto il ragionamento. Poi abbi pazienza, vuoi saperne di più degli studiosi intervistati?
@@sandrovergnani8871 - Allora mi spiega come mai in Svizzera hanno limitato la circolazione delle elettriche?
Ma dove pensate che si andrà a prendere l'energia elettrica per caricare le batterie?
arriverà dal cielo....come la "manna" per gli ebrei :D
@@minchiominchioli5409 - infatti.
Luglio 2023 Ila seconda nave container per il trasporto di auto va a fuoco nel giro degli ultimi 18 mesi a causa dell ev. La lezione che se ne evince? Una volta che le batterie prendono fuoco non si possono piu' spegnere, non esiste nessuna tecnica per riuscire in un tale fondamentale intento. Pertanto le batterie delle ev rappresentano un pericolo di tale entita' da far propendere per un divieto globale o perlomeno un sostanziale ridimensionamento degli ambiti di impiego. La nave container in cuestione ha continuato a bruciare nel corso degli ultimi 5 giorni e non si esclude che potrebbe affondare causando un enorme danno ambientale. Cosa che sarebbe ironica dato che i piccoli burocrati EU ce vogliono imporre le ev sulla base di motivazioni ecologiche (evidentemente motivazioni farlocche). Sul versante ecologico cuesti sono i desolanti dati delle ev 1- devastazione di vaste aree in paesi del 3 mondo in cui le miniere necessarie per estrarre la lunga lista di materaiali necessari per la costruzione delle batterie si trovano 2- una volta costruite le batterie sono delle potenziali bombe che se dovessero prendere fuoco non possono essere spente in alcun modo. bombe di tale energia da poter potenzialmente far affondare navi oppure far crollare edifici o ponti. Si calcola che le temperature sprigionate possono toccare i 5000 gradi 3- a fine vita la narrativa del cosidetto riciclo delle batterie allo stato attuale e' solo una farsa. L'ennesima
Lo sai che quella cosa era gia stata smontata ? No ?Vai a leggere le notizie (cerca pero' un sito affidabile, altrimenti ti raccontano che son stati gli alieni del pianeta ummo
Grazie alle infinite fake news dei no-elettrico (la cui fonte di informazione è al bar e dal barbiere, ah scusate, anche l'autorevole Facebook) siamo stati superati pure dalla Romania (notizia di stamane) in quanto a vendita di auto elettriche
Non è vero...il ciclo di produzione dell' auto elettrica è esattamente uguale alla produzione di un auto termica....come faccio a saperlo? 37 anni di lavoro nell'ambito automotive....anche in Tesla Berlino
Ci vorrebbe un dibattito e non una comunicazione a senso unico. Invitate Fabio Castellucci il prossimo giro. Uno preparato che possa controbattere, numeri alla mano. Con una cosa del genere il dubbio rimane. Sembra uno spot per vendere auto elettriche più che una trasmissione per capire a fondo il fenomeno.
Chi e' il personaggio ? E' un bufalone che se lo passano solo canali social media e blog negazionisti e complottisti, quelli del '''non esiste il sars cov-2 '' ,,,,, Il vaccino uccide ,, e tante altre (scusami il termine) minchiate per dementi. Suvvia, se si vuole avere un dibattito, serve portare persone che conoscono bene la materia in questione, non negazionisti, altrimenti ne esce una guerra, e l' Italia viene additata come paese del quinto mondo. Perche ? Perche se porti queste persone al cospetto internazionale, ci perde tutto il paese, e scappano tutti gli investimenti.
in effetti potrebbe essere utile per far capire a tutti che Castellucci inventa i dati per sostenere le sue teorie complottiste
ua-cam.com/video/fIJl0iJWK80/v-deo.html
Riguardo al minuto 5. Si ma i minerali per produrre le batterie si trovano, scavano, sintetizzano con che cosa? Saranno sempre di facile reperibilità? Bulldozer Caterpillar a gasolio, e siti industriali che vanno a scavare sempre più in profondità. Quindi minerali=petrolio, sempre più difficili da reperire. Le macchine elettriche non sono ecologiche e sostenibili e non salveranno il mondo. Punto. Poi se vi piace l’elettrico compratevelo senza incentivi, perché le case automobilistiche ogni anno fanno fatturati da record e gli stati sono sempre più indebitati andando a tagliare su sanità, scuola e servizi
il tuo è un discorso incompleto, il punto che a molti sfugge è che NON esiste nessuna tecnologia ad impatto zero, quello che si può fare è ridurre. dire che A inquina e quindi non va usato non ha senso, ha senso dire che se devo scegliere tra A e B e A ha un minore impatto, allora è preferibile.
Invece il petrolio lo trovano nei giardini, vero ? Non distruggono l'ambiente per perforare, perche tutti lo hanno nel giardino ? Ecco, guarda prima questa versione, poi potrai guardare al futuro. Trivellazione, pozzi, raffinerie, stoccaggio, trasporto via mare (tramite petroliere), e poi via su gomma con le cisterne , e questi camion non sono elettrici, bensi utilizzano gasolio. Penso quindi che l'impatto sia maggiore. In piu ? Beh, una vettura elettrica quando e' ferma non consuma, mentre quella benzina diesel, gpl o metano consuma sempre quando la chiave del contatto e' su on.
@@hygge-eller-kos_thechoise impatta di più sull’ambiente prelevare un liquido come il petrolio oppure un solido come il litio per il quale devi frantumare e setacciare, usando agenti chimici dannosi, quantità enormi di terreno?
@@nicolagianaroli2024 Secondo te il litio, come se ci fossero milioni di miniere sparse nel globo, e questo litio si preleva da piu di cent'anni. Comunque anche a te vale lo stesso ringraziamento dello sceicco : grazie mio fedele schiavetto, grazie al mio oro nero, io creo NEOM !! Grazie miei fedeli schiavetti del mio oro nero !! Mi raccomando, continuate a usare la mia benzina 😁😁😁
E' ora di fare un po' di "Armaroli debunking".
Cattura,
2000km2 possono essere plausibili per la sola energia elettrica, per l'energia primaria totale (insomma, quella che correttamente è necessaria per noni violare il primo principio della termodinamica durante la produzione degli efuel, necessari come è stato detto dove la densità energetica delle batterie al litio non è sufficiente, esempio voli a lungo raggio ma anche per produrci le scarpe e la lavatrice) è ragionevole passare a 6000km2.
Si tratta di 100m2 a persona.
Chiaramente Armaroli se li può permettere visto che abita in una casa indipendente, casa che a sua volta consuma una quantità di suolo non sostenibile (soprattutto per mantenere la biodiversità).
Chi abita a Portici (12000 abitanti/km2) invece mediamente no e si troverebbe a vivere in uno scenario alla Blade Runner (Blade Runner 2049 infatti indica correttamente i campi fotovoltaici come un elemento della distopia).
E anche solo 2000km2 (o 30m2 per abitante) di materiali critici (che naturalmente non vediamo, perchè ci fa tutto la Cina), escludendo il consumo di suolo, pongono già dubbi sulla loro sostenibilità.
Storage,
escludendo i biofuel anche in inverno causa consumo di suolo (come è stato detto), si tratta di portare molta energia dall'estate all'inverno.
Se 40kWh di storage per abitante (l'equivalente medio di storage su EV per abitante in uno scenario pessimistico di trasporti pubblici non utilizzabili, ad esempio da una casa isolata alla Armaroli, cioè 2 EV per famiglia di 3 persone) possono coprire 12 ore, per coprire ipotizziamo anche solo 2 settimane invernali (ipotesi di bonaccia nebbiosa persistente) serve più di 1MWh di storage per abitante (25/30 volte lo storage necessario su EV), 70/80TWh di storage per tutta la nazione.
Qui Armaroli ha citato lo storage ma ha visibilmente glissato sui numeri necessari.
Per dire, 1MWh di storage per abitante sono 5 tonnellate per abitante (300 milioni di tonnellate per tutta la nazione) di materiali critici utilizzati presumibilmente non più di una volta all'anno (vedi la voce Stabilizzazione della rete, subito sotto), di fronte a questi valori i 30/100m2 di materiali critici per la cattura impallidiscono decisamente.
Stabilizzazione rete,
qui Armaroli "ha fatto la battuta" (e se la poteva decisamente risparmiare), la rete non è collassata perchè la UE è "corsa ai ripari" attivando delle centrali (ovviamente, a combustibili fossili) di "riserva". Altrettando ovviamente, tutto questo ha un costo e lo paghiamo in bolletta alla voce "Corrispettivo Mercato Capacità".
La California è il contro esempio, infatti la rete collassa regolarmente e i ricchi Californiani caricano la loro Tesla con i generatori diesel portatili.
Costi (appunto),
www.ilsole24ore.com/art/bollette-nodo-oneri-ecco-ricetta-dell-authority-ridurre-spesa-ADuplau,
è ragionevole pensare che nelle bollette abbiamo già speso circa 200 miliardi per fornire sussidi alle tecnologie di cattura diretta (la maggior parte andati in Cina dove compriamo gli oggetti necessari, sarà anche colpa nostra che non abbiamo "innovato" come dovremmo fare ora con le EV ma di fatto è così, oppure più probabilmente sarà perchè in Cina non si fanno scrupoli a costruire questi oggetti con le tecnologie più sporche ma che ce li fanno costare meno...) ma se andate su electricitymap, anche solo per l'elettricità i risultati NON si vedono (spostarsi, per confronto, in alto a sinistra sullla mappa...).
Il 40% citato da Armaroli somma la cattura diretta più l'idroelettrico (che da sempre si sostiene economicamente da solo, se si escludono i costi sociali causati ad esempio dai morti del Vajont...), ovvero quella roba che lui chiama impropriamente "rinnovabili"; togliendo l'idroelettrico la restante cattura diretta, per 200 miliardi, ha ottenuto risultati molto più modesti.
Bullizzazione rete,
Sempre da elecricitymap i grafici mostrano che nelle giornate di sabato e domenica la Francia (sempre in alto a sinistra della mappa) è stata costretta a dimmare la produzione da nucleare (CO2 6g/kWh) per lasciare spazio alla cattura diretta (CO2 20-50g/kWh), con evidente detrimento delle sue performance (siamo sempre circa 10 volte meglio della Germania ma tant'è, la Francia con la Germania spesso non si accontenta di vincere 10 a 0).
Questo è paradossale, perchè a parità di numero reattori il nucleare ha un LCOE marginale negativo (cioè diminuendo l'output a parità di reattori aumenta il costo totale, perchè lo stress termico meccanico richiede più manutenzione agli stessi reattori).
E' assurdo che la cattura diretta sia autorizzata a "fare il bulletto" anche quando va a sostituire una fonte non solo a più basse emissioni di CO2 ma anche a costo marginale negativo.
Questo (e anche la voce ASOS in bolletta, vedi sopra, con i suoi NON effetti) è il risultato della propaganda di gente come Armaroli.
VERE soluzioni,
se vogliamo abbassare I COSTI IN BOLLETTA (non il LCOE, soprattutto se il LCOE lo misuri autorizzando alcune fonti intermittenti a "fare il bullo" e le altre fonti, più affidabili e anche più carbon neutral, ad adeguarsi ad esse a prescindere dal loro LCOE marginale) e, contemporaneamente, decarbonizzare non solo la produzione elettrica ma anche (col calore residuo di cui ha parlato Armaroli, appunto) buona parte dell'energia primaria, copriamo il carico di base con una fonte non solo low a carbon intensity e a low material intensity ma anche affidabile/non intermittente come il nucleare (così non solo si recupera meglio il suo costo capitale che ad oggi, per motivi solo burocratici, è più alto, ma si abbassano anche i suoi costi operativi e di manutenzione) e i picchi con le tecnologie di cattura diretta e infine, solo per stabilizzare la rete alle variazioni di carico, con una quantità limitata di storage a batterie e/o idroelettrico pompato (tutti caratterizzati in modo preponderante da costi capitale, che anche qui si recupererebbero meglio utilizzandoli in modo più intensivo, ad esempio soli 40kWh invece di 1MWh di storage per abitante ma ciclati circa una volta al giorno invece di una volta all'anno).
Post Scriptums,
PS non parliamo di costi capitali esorbitanti,
con i 10,5 milardi all'anno spesi per 20 anni ad incentivare la cattura diretta ora avremmo una flotta di 20 reattori da 30GW totali che coprirebbe il carico di base (incluse le ricariche EV, naturalmente notturne, una EV si carica di notte quando non la si usa, non di giorno quando i pannelli PV forse produrranno pure ma la EV magari la si usa anche), con un effetto molto più dirompente nel far virare verso il verde i colori di elecricitymap (vedere sempre in alto a sinistra nella mappa).
PPS non parliamo di rischi esorbitanti, ourworldindata.org/grapher/death-rates-from-energy-production-per-twh,
lasciamo parlare i numeri al loro posto.
PPPS non sopporto le righe nere dei termosifoni (che vorrei alimentati in teleriscaldamento da reattori nucleari, invece mi tocca rimanere sulla caldaietta a gas, ma sto comunque provando le PDC, se al piano di sotto non mi sclerassero per il rumore...) sulle pareti di casa (e soprattutto i relativi effetti sui miei polmoni) quindi ho una EV (che mi diverto molto a guidare e che carico a Torino di notte, ovviamente con VERI/NON "certificati rinnovabili" elettroni nucleari francesi, 6g/KWh=1g/Km, Armaroli mi può tranquillamente fare le pippe, e io abito pure in un condominio quindi non consumo suolo e non attento alla biodiversità come fa lui) e anche dei pannelli PV sul tetto di casa dei miei genitori (non posso evadere le tasse perchè ho il sostituto di imposta, un po' di sussidi me li merito anch'io però) e, per finire, le "scorie nucleaaaaariiiii" a pochissimi chilometri di distanza (Saluggia/VC) dalla stessa casa (casa che peraltro non ha le righe nere dei termosifoni).
Risultato: i miei genitori non hanno tre occhi, invece hanno entrambi più di 80 anni e si mangiano spesso una banana (radioattività della stessa: "addirittura" 100 Bequerel/kg).
Chi abita a Portici potrebbe essere un fautore dell' energia geotermica che parte da Pozzuoli e arriva a Stromboli
se posso riassumere, serve il nucleare, inutile girarci attorno più di tanto.
@Scasc condivido pure le virgole! Ma Armaroli nei pochi dibattiti dove non è acclamato come un Guru e trova qualcuno che gli fa questi appunti, si irrigidisce e diventa prepotente...
@@vittoriopodesta3549 e che ti aspetti Che faccia? Anche lui tiene famiglia
Potrei citare Frederisberg, enclave nel comune di Copenhagen : 110 mila abitanti su 8 km2, e il comune enclave, possiede persino un grande parco, e vi si trova lo zoo di KBH. Eppure ? Eppure la vettura elettrica e' quella piu venduta, e il 90% dei condomini ha gia installato dei punti di ricarica. Quindi direi che Portici puo benissimo farlo, in piu non e' lontano dal vulcano, quindi potrebbe sfruttare l'energia geotermica come proposta dall' utente @ danielecolombo
Smettetela di considerare Armaroli un esperto in questo settore, è un chimico NON un ingegnere ingegnere energetico.
la qualifica non è il problema, in realtà è fatuo e si appoggia solo sulla narrativa.
però bisognerebbe anche dire che la maggior parte degli ingegneri sono pro elettrico 😄
Elettrico 🤢
🤫🤫🤫
A parte la conduzione scarsa, ma questa non è colpa vostra, il male e che dite un mare di bestialità.
......"Il ramo
trasporto su strada incide all’incirca per il 71% di quello del
trasporto totale e rappresenta, alla fine, l’ 1,4% delle
emissioni totali di CO₂ mondiale19. La totale eliminazione di
19 Calcolo arrotondato: (fonte CO₂ emissions - Our World in Data);
produzione mondiale annua di CO₂ nel 2021 (da combustibili fossili e
industria): 37.000.000 Ktonn, produzione euopea annua di CO₂: 3.000.000
Ktonn. Settore trasporti europeo (25% del totale) 750.000 Ktonn. Settore
trasporti su strada (70% del settore trasporti) 525.000 Ktonn. Quindi il
settore trasporti su strada europeo pesa il 1,4% delle emissioni totali di CO₂
mondiali.
Ogni veicolo porterebbe quindi ad una misera riduzione di
gas serra pari al 1,4% del totale mondiale. Trattandosi però
di una sostituzione con veicoli elettrici, che producono
comunque emissioni perché l’energia elettrica dobbiamo
comunque produrla, la riduzione totale sarà realmente
insignificante a livello mondiale e, peraltro, totalmente
compensata e superata dall’incremento del numero delle
centrali a carbone che sta avvenendo in Cina"....
non ci sono miti da sfatare, l'handicap dell'elettrico è la ricarica e l'approvvigionamento dell'energia, e niente altro, e questi problemi sono irrisolvibili.
E il costo per l'acquisto dell'auto che si è raddoppiato
@@GinoGino6666 ...anche
Ed il fatto che se vanno a fuoco nel garage sotto casa ti ritrovi a vivere sotto un ponte in quanto la casa a sua volta viene distrutta
@@nicolagianaroli2024infatti a quelle a gasolio non succede mai eh???
@@ArianaitorVibes5224 le auto a gasolio che vanno a fuoco spesso le puoi spegnere usando un piccolo estintore senza nemmeno doverti affidare all'intervento dei vigili del fuoco. Una batteria al Litio che va a fuoco invece non la spegne nemmeno una brigata di pompieri. La stessa differenza che passa fra la notte ed il giorno
Il consumo di energia elettrica in Italia è di 310 terawattora all'anno. Se domani mattina i 32 milioni di auto che abbiamo in Italia diventassero tutti elettrici, consumerebbero altri 310 terawattora all'anno. Quindi noi dobbiamo raddoppiare la produzione di energia. Ci stiamo creando un problema da soli. E il mondo dell'automotive, spinto dai politici, sta scivolando verso questa cosa e nessuno ha il coraggio di dire che non è possibile. E tutto è guidato dai politici che stanno interpretando male il loro ruolo. Io m'aspetto che un politico mi dia l'obiettivo 'di inquinare zero, trova tu il modo di farlo'. Sarà con l'elettrico, l'idrogeno, la nitroglicerina... Però lascia fare all'industria l'industria. Se tu invece dici 'devi andare in elettrico', hai già fatto due cose: hai dato un commitment su una tecnologia e stai creando un problema energetico dall'altra parte. E cosa si sta facendo? Si riattivano le vecchie centrali a carbone che sono la soluzione meno efficiente che abbiamo per produrre energia".
10:29 la risposta alla tua domanda. Ma prima di scrivere commenti, lo vedete il video o leggete il titolo e commentate e basta? Comunque proprio in Italia i politici sono i primi a remare contro l'elettrico, e sono proprio i car maker (l'industria che dici) che hanno deciso l'elettrico per tutta una serie di vantaggi, ascolta per es il capo di Volvo Italia alla presentazione della nuova Volvo ex30.