Io avevo portato un esame da 12 crediti su questo testo, quello su wittgenstein e due saggi di Putnam - esame memorabile, forse il più bello che ho fatto
Da appassionato e studente di Filosofia, ringrazio entrambi per gli ottimi contenuti che riuscite ad offrire. È davvero stimolante seguire un video del genere
Uguale 🤣 Pensa che sono andato a vedere se per caso esistesse qualche altro personaggio/persona di cui io non fossi a conoscenza. Ma a quanto pare stavamo sottovalutando la vasta conoscenza culturale di Palma
E nel caso delle città ad esempio, in Italia si dice Napoli, ma nei paesi anglofoni Naples, in quelli germanici Neapel oppure Firenze che in quelli inglesi diventa Florence e via dicendo. Non puoi avere un designatore unico qui? Simile non uguale nel caso di Birmania e Myanmar. Il caso più eclatante di tutti potrebbe essere Costantinopoli, Bisanzio, Istanbul che fanno tutte riferimento allo stesso luogo, ma in epoche diverse. Parlando dell'epoca romana non avrebbe senso chiamarla Istanbul ad esempio.
quindi? il problema che Lei suggerisce a suo avviso cosa indica o richiede che cosa? chei nomi di città non so non possono essere rigidi? che le città hanno solo descrizioni? Nel caso le interessi a mio avviso due cose sono da vedere: che cosa sia una traduzione nel caso di un nome e se le città siano oggetti o funzioni- personalmente alla seconda sono incline a dire funzioni, alla prima che non vi siano traduzioni dei nomi di città e probabilmente nemmeno delle persone
Si professore, ma per una persona che sa di cosa parliamo è ovvio intendere lo stesso luogo, ma ad un osservatore che non potrebbe sembrare posti diversi, per questo dico che potrebbe non essere rigido. Sulla parola in sé non saprei sinceramente. Però come vede il caso di Costantinopoli, Bisanzio, Istanbul, li parliamo certo della stessa città, ma il significato della scelta del nome è storico, inquadra situazioni diverse, se non erro in Grecia ancora non la chiamano Istanbul.
@@marcoasprone662 penso non parliamo della stessa cosa; cosa chiama "significato"? per é converso di denotazione. Sia come sia a suo avviso Bisanzio e Istanbul hanno la medesima denotazione o no? hanno il medesimo significato o no?
Prof, brevemente, da come la penso io le rispondo no e no, ma Bisanzio e Istanbul fisicamente sono la stessa cosa. Mi perdoni per domande, da Ingegnere sono curioso, ma ammetto la pochissima conoscenza della filosofia, che però mi affascina.
scusate ma la distinzione di kripke necessario/non necessario non è una riproposizione della dicotomia analitico/sintetico kantiana, smontata da Quine?
@@adrianopaoloshaulgershompa3132 , certo che ho interesse nei nomi, ho ascoltato tutto il video e ritengo che Kripke sbagli. I termini rigidi sono vuoti, come le idee di Platone. Ribadisco, giochi di parole.
@@adrianopaoloshaulgershompa3132 , non capisco perché mi insulti e perché mi dai del lei tenendo le distanze. Qui si dialoga. Tornando al merito, sinceramente non trovo che Kripke dica nulla di nuovo, anzi continua quella tradizione di reificazione che fanno i filosofi nominalisti. E mi pare che tu lo abbia criticato come lo sto criticando io, ma posso sbagliarmi.
Io avevo portato un esame da 12 crediti su questo testo, quello su wittgenstein e due saggi di Putnam - esame memorabile, forse il più bello che ho fatto
Da appassionato e studente di Filosofia, ringrazio entrambi per gli ottimi contenuti che riuscite ad offrire. È davvero stimolante seguire un video del genere
Grazie per il video, molto istruttivo ed interessante
Grazie mille!
Ho dato un esame all'università su questo testo. Bei ricordi
Sentire Palma dire improvvisamente "Lelouch VI di Britannia" mi ha ucciso 😂
(Stavo ascoltando la discussione senza guardare il video)
Uguale 🤣
Pensa che sono andato a vedere se per caso esistesse qualche altro personaggio/persona di cui io non fossi a conoscenza. Ma a quanto pare stavamo sottovalutando la vasta conoscenza culturale di Palma
Mio commento tattico 👍
E nel caso delle città ad esempio, in Italia si dice Napoli, ma nei paesi anglofoni Naples, in quelli germanici Neapel oppure Firenze che in quelli inglesi diventa Florence e via dicendo. Non puoi avere un designatore unico qui? Simile non uguale nel caso di Birmania e Myanmar. Il caso più eclatante di tutti potrebbe essere Costantinopoli, Bisanzio, Istanbul che fanno tutte riferimento allo stesso luogo, ma in epoche diverse. Parlando dell'epoca romana non avrebbe senso chiamarla Istanbul ad esempio.
quindi? il problema che Lei suggerisce a suo avviso cosa indica o richiede che cosa? chei nomi di città non so non possono essere rigidi? che le città hanno solo descrizioni? Nel caso le interessi a mio avviso due cose sono da vedere: che cosa sia una traduzione nel caso di un nome e se le città siano oggetti o funzioni- personalmente alla seconda sono incline a dire funzioni, alla prima che non vi siano traduzioni dei nomi di città e probabilmente nemmeno delle persone
uno dei problemi che é tutto meno semplice é che cosa Lei per identificare una "parola", se vuole metta ad esame "napoli" é "naples" o no?
Si professore, ma per una persona che sa di cosa parliamo è ovvio intendere lo stesso luogo, ma ad un osservatore che non potrebbe sembrare posti diversi, per questo dico che potrebbe non essere rigido. Sulla parola in sé non saprei sinceramente. Però come vede il caso di Costantinopoli, Bisanzio, Istanbul, li parliamo certo della stessa città, ma il significato della scelta del nome è storico, inquadra situazioni diverse, se non erro in Grecia ancora non la chiamano Istanbul.
@@marcoasprone662 penso non parliamo della stessa cosa; cosa chiama "significato"? per é converso di denotazione. Sia come sia a suo avviso Bisanzio e Istanbul hanno la medesima denotazione o no?
hanno il medesimo significato o no?
Prof, brevemente, da come la penso io le rispondo no e no, ma Bisanzio e Istanbul fisicamente sono la stessa cosa. Mi perdoni per domande, da Ingegnere sono curioso, ma ammetto la pochissima conoscenza della filosofia, che però mi affascina.
scusate ma la distinzione di kripke necessario/non necessario non è una riproposizione della dicotomia analitico/sintetico kantiana, smontata da Quine?
no
Kripke è il classico reificatore. Il sacerdote non potendo o volendo conquistare cose con la spada, conquista parole con le parole.
@@adrianopaoloshaulgershompa3132 , certo che ho interesse nei nomi, ho ascoltato tutto il video e ritengo che Kripke sbagli. I termini rigidi sono vuoti, come le idee di Platone. Ribadisco, giochi di parole.
@@adrianopaoloshaulgershompa3132 , non capisco perché mi insulti e perché mi dai del lei tenendo le distanze. Qui si dialoga. Tornando al merito, sinceramente non trovo che Kripke dica nulla di nuovo, anzi continua quella tradizione di reificazione che fanno i filosofi nominalisti. E mi pare che tu lo abbia criticato come lo sto criticando io, ma posso sbagliarmi.
@@adrianopaoloshaulgershompa3132 , grazie, anche a te.