Giorgio Agamben - "La voce"

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  • Опубліковано 26 лис 2024

КОМЕНТАРІ • 18

  • @FaustoFabio1
    @FaustoFabio1 3 роки тому +4

    evocativo spurio... ah ci son piu cose in cielo e terra Orazio di quante ne sogni la tua philosophia... Agamben lectio magister .. un faro in questi tempi oscuri. grazie

  • @mohamedmohamef575
    @mohamedmohamef575 3 роки тому +3

    Bellissimo seminario.Grazie Professore Georgio AGAMBEN.E.B.M

  • @SalvatoreAntoine
    @SalvatoreAntoine 5 місяців тому

    stupendo grazie

  • @TheBreeze...
    @TheBreeze... 3 місяці тому

    Anche il nominativo è fuori dalla frase (sentence), che di fatto non è nata come costrutto sintattico fondamentale ma è un costrutto di una esternalizzazione puramente testuale o subparagrafica...

  • @salvatorecocco1051
    @salvatorecocco1051 5 років тому +14

    Manca la seconda parte del seminario

    • @gaetanoditria4068
      @gaetanoditria4068 5 років тому +7

      Potete, per favore, pubblicare la seconda parte?

  • @lucaflacco7885
    @lucaflacco7885 4 роки тому +6

    Qalcuno ha trovato la seconda parte del seminario ? Grazie sin d'ora per ogni indicazione.

  • @Juanji24
    @Juanji24 Рік тому +5

    le pubblicità che interrompono sono un abominio

  • @annadifeo515
    @annadifeo515 2 роки тому

    Lo ascolto a tratti da diverso tempo, la necessità del lavoro e altri sfaceli mi obbligano così. Ma anche se a tratti, mi fa l'ascolto molto bene.

  • @ilariacesari154
    @ilariacesari154 4 роки тому

    Seconda parte pleaseeee

  • @marcoxator57
    @marcoxator57 3 роки тому +5

    [1:14:44] e infatti, chi ti conosce aveva già capito che quell'intervento ti avrebbe fatto incazzare :D [1:34:55] E' lì che voce e vocativo si con-fondono (o che il vocativo si risolve in pura voce): nella poesia come nel parlare autentico (cui il dialetto costitutivamente appartiene), in quanto il vocare rinuncia al nominare e chiama (convoca) la lingua stessa a esporsi nel suo essere in tensione, attraversata dalla moltitudine di idioletti che la configurano senza mai comporla e definirla come grammatica. E' la linea di fuga della lingua da una morte 'a piè di lettera', lo scarto in cui si mostra nella sua pura comunicabilità, come avviene anche nella traduzione, quelle rare volte in cui il traduttore non fa il suo 'mestiere' ma svolge il suo 'compito'..

    • @flavioballarin4912
      @flavioballarin4912 Рік тому

      Adoro Agamben, però mi è un po' dispiaciuto per come ha trattato quel signore, anche perché si capisce che era un suo lettore e ammiratore.

    • @cristianaltomare6089
      @cristianaltomare6089 Рік тому

      Darrida?

  • @andreasimonitto1130
    @andreasimonitto1130 2 роки тому

    Bel seminario!!!!

  • @sergioanzaghi5190
    @sergioanzaghi5190 4 роки тому +2

    La voce filosofica (vocativo) legge la vita poi la chiama ?

  • @FaustoFabio1
    @FaustoFabio1 3 роки тому +1

    nella lingua sanscrita ogni parola ogni fone' era simbolo del significante.... anzi il suono era espressione di esso...

    • @tommasoscarponi9963
      @tommasoscarponi9963 2 роки тому

      Mi interessa molto: ha dei riferimenti bibliografici da indicarmi?