Un vero applauso a questo ragazzo, che con una fluidità immensa, una semplicità imparagonabile, riesce a spiegare argomenti complessi di storia, noti in alcuni casi e per nulla conosciuti in altri ( i più interessanti), dando un quadro completo dell'argomento dal principio alla fine.
In realtà di progetti coloniali dell'Italia unita ce ne furono altri e molto presto, anche se trovare materiale non è facile. Il primo risale addirittura a Cavour (e il fatto che morì poco dopo la fine dell'impresa garibaldina la dice lunga quanto fosse stato precoce il pensiero): il ministro piemontese aveva concordato col Portogallo l'affitto del porto di Principe (odierna Sao Tomé e Principe) per farne una base di penetrazione in quella che è oggi la Nigeria e allora non era occupata; l'Inghilterra in qualche modo lo venne a sapere e bloccò precocemente il tutto andando loro a iniziare l'occupazione della Nigeria. L'altro tentativo fu affidato a un famoso esploratore italiano dell'epoca, Giovanni Emilio Cerruti, in quelle che allora erano conosciute come Indie Orientali e a quanto pare riuscì a negoziare una sorta di pacifica occupazione di un porto in Borneo da un governante locale, ma non se ne fece nulla, verosimilmente per il costo e la lontananza.
Per non parlare della grande occasione perduta del Granducato di Toscana nel XVII secolo, ovvero della possibilità, da parte di Ferdinando I de Medici, di poter ottenere il controllo di quella che allora era la Guyana, una terra che di fatto era ancora in gran parte selvaggia e non reclamata ne dalla Spagna ne dal Portogallo. A quanto pare il navigatore inglese Robert Thornton si mise volontariamente al servizio del Granduca di Toscana per creare di fatto una colonia toscana in quei territori ma la mancanza di fondi e la morte di Ferdinando I decretarono di fatto la fine della spedizione. La questione delle Indie Orientali è ancora oggi considerata come uno dei più grandi fallimenti della politica estera italiana, sopra tutto se pensiamo a quanto diventerà essenziale il controllo di quei territori tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo. Per non parlare del fatto che l'Italia era molto più benvoluta in quelle zone rispetto a Inghilterra o Francia. Altro grande fallimento fu l'impossibilità, subito dopo la creazione dell'Eritrea, dell'occupazione del porto di Aden in Yemen che, di fatto, avrebbe reso l'Italia padrona dell'accesso al Mar Rosso.
Questa pillola mi ha riportato alla memoria la mia prof di italiano, storia e geografia delle medie, la signora Pancirolli, che amava moltissimo la storia, soprattutto dal Risorgimento alla seconda guerra mondiale. La lezione sullo schiaffo francese mi è rimasta particolarmente impressa perché la prof aveva un bellissimo modo di raccontare: partecipava tanto e ci coinvolgeva, e la classe rimase malissimo nel sentire il comportamento francese nei confronti dell'Italia, come se quell'avvenimento fosse contemporaneo. E niente, mi hai sbloccato un gran bel ricordo. Grazie! PS Per noi sardi la Tunisia è il nostro dirimpettaio. Quando vivevo in Svezia avevo fatto amicizia con un ragazzo tunisino con cui spesso parlavamo dei rapporti tra la Sardegna e la Tunisia fai tempi fenici e cartaginesi, e pare che alcune zone di Cagliari e Tunisi di somiglino abbastanza. Prima o poi andrò in loco a verificare. Grazie ancora e like.
Grazie Gioele. Un tuffo nella memoria di famiglia. Mio nonno nacque a Sfax, figlio dell'ultima ondata migratoria dalla Sicilia Occidentale alla Tunisia. Legame forte con la città di Trapani. Pensa che nella chiesa cattolica di La Goulette si venera la Madonna di Trapani con un simulacro che è la replica esatta della statua custodita presso il santuario di Trapani
Questo episodio spiega il perché della colonizzazione della Libia nel 1911 : anche allora la Francia stava per precederci. Mettiamoci in testa che i francesi non sono nostri amici ma al contrario i nostri peggiori avversari. Se siamo riusciti a diventare uno stato unitario così tardi è stato sempre per l'interferenza francese sull'Italia fin dai tempi di Carlomagno.
@@federicomontuori9543 guarda che è vero , i francesi c'hanno sempre messo i bastoni tra le ruote ma in generale la Francia fa il galletto con tutti anche con Spagna, Inghilterra e Germania
@@federicomontuori9543 chi ha distrutto il primo Regno d'Italia? Chi ha impedito a Federico ll di unificare l'Italia conquistando lo stato della chiesa? Cosa che si è puntualmente ripetuta per secoli ogniqualvolta qualcuno ci ha provato fino a porta Pia solo perché i Francesi erano stati sonoramente battuti a Sedan? Ce li abbiamo sempre avuti contro. Anche l'alleanza con Napoleone III non l'abbiamo pagata cara? E i nostri governanti ancora vanno li col cappello in mano.
Sotto molti punti di vista la Tunisia sarebbe stata una colonia perfetta per l'Italia. Vicina al territorio nazionale, con una grossa minoranza italiana, rilevante strategicamente per il controllo delle rotte mediterranee e ricca dal punto di vista agricolo (e quindi potenziale valvola di sfogo per l'emigrazione). Una cosa molto diversa dalle colonie nel corno d'Africa (che senza il controllo del canale di Suez erano praticamente inutili). Data l'esuberanza demografica italiana dell'epoca la Tunisia sarebbe potuta addirittura diventare colonia di popolamento e potenzialmente una parte stabile dello stato nazionale anche se va detto che i francesi ci provarono in Algeria ma non funzionò).
La Tunisia è ancora rilevante per gli interessi italiani e viceversa. Ovviamente francesi e inglesi si metteranno sempre di mezzo con tutti i mezzi a loro disposizione, un nord Africa stabile beneficerebbe solamente i paesi del Mediterraneo.
se l'Italia avesse colonizzato la Tunisia e fosse rimasta neutrale nella seconda guerra mondiale, probabilmente oggi sarebbe parte del territorio metropolitano italiano, considerando le possibili politiche demografiche
Bismarck favorì l'espansione francese in Africa illudendosi che così avrebbero dimenticato la perdita della Lorena e dell'Alsazia. Questo, ed altri fatti, dimostra l'incapacità e la pusillanimità della classe politica italiana. Hai ben spiegato i fatti.
Pillola molto bella come sempre. A questo punto potresti iniziare una miniserie per ogni paese europeo sull'imperialismo/colonialismo nel XIX secolo, sarebbe molto interessante.
Se l'Italia si fosse impossessata della Tunisia, sarebbe diventata padrona della "strettoia " del Canale di Sicilia; anche le altre grandi potenze, Regno Unito in testa, non l'avrebbero mai permesso.
E sti cazzi della Tunisia noi gli Abbiamo strappato il mondiale del '38 a casa loro 😂😂 ovviamente non cita la finale di Berlino perché non voglio girare ulteriormente il dito sulla piaga
A parte la dominazione romana, evidenziata dalla centuriazione agricola della fertile valle della Medjerda, bisogna ricordare la breve dominazione sulla Tunisia di Ruggero II di Sicilia, che per qualche anno regno su di un vero e proprio "regno di Africa" con una minoritaria ma consistente popolazione cristiana che parlava un volgare latino, fu la dinastia berbera degli Almohadi a cacciare i Normanni dal Nord Africa, evacuando i pochi cristiani rimasti in Sicilia.
La Tunisia doveva essere italiana per i numerosi motivi che avete lucidamente citato. La nostra classe politica si fece minimizzare dall’aggressività francese. La forza militare francese non era così forte come sembrava , ancora segnata dalla guerra persa con la Prussia nel 1871. Ma a livello diplomatico il concerto europeo non accreditava ancora il Regno d’Italia come una grande potenza e quindi nessuna potenza si oppose alla intollerabile aggressività francese in Tunisia.
non sono favorevole al colonialismo ma va sottolineato come da sempre la francia non perde occasione di metterci i bastoni tra le ruote. il prossimo che mi parla di "cugini,, d'oltralpe con me passa un brutto quarto d'ora!!!
“La crudeltà è la forza dei codardi!” “Ci sono cinque gradi per diventare saggi: tacere, ascoltare, ricordarsi, agire, studiare!” (Proverbi tunisini). Al Presidente statunitense Theodore Roosevelt,...”Tu sei come il vento ed io come il leone, tu crei la tempesta, la sabbia punge i miei occhi e la terra è arsa, io ruggisco e ti sfido,...ma tu non mi senti,...però fra noi c’è una grande differenza, io come il leone devo rimanere nel mio posto, tu come il vento non sai mai quale sia...il tuo posto!” (Firmato Mulay Ahmad Muhammad al-Raysuni, il Magnifico,...Signore del Rif e Sultano dei Berberi). Alsalam ealaykum warahmat Allah wabarakatuh!
I miei nonni e mia mamma sono fuggiti dalla Tunisia nel 1960 subito dopo l'indipendenza del paese. Mia mamma aveva solo 6 mesi ma i miei nonni mi hanno raccontato un sacco di storie legate alla loro vita in Tunisia, peccato che sono mancati entrambi da poco altrimenti gli avrei fatto ascoltare questa interessante pillola di storia che racconta proprio un pezzo importante della loro vita.
Tra l'altro mia nonna andava nella stessa scuola di Claudia Cardinale, tanti anni fa mi ha fatto vedere una foto che le ritrae entrambe con grande orgoglio.
@@aaronbartolini5455 commento estremamente ignorante la Tunisia all'epoca era composta da un nutrito gruppo d'Italiani ed erano ben visto dalla popolazione locale , prima di fare il cazzaro informati che fai più bella figura 👍 non ci sarebbe stata nessuna schiavitù
@@Dio-solaire-D.-Ethelo-Brando caro non è ignoranza l'ho visto il video so che c'era una buona minoranza di italiani in tunisia,il rischio sarebbe stato che,con il controllo politico italiano,la tunisia avrebbe favorito gli italiano a discapito delle genti locali. Un po' come è successo ai nativi americani
@@aaronbartolini5455 assolutamente no... La popolazione era ben contenta locale di aver dei italiani in Tunisia sta cosa viene detta anche nel video ... Senza considerare che c'erano già diversi trattati commerciali ... Non ha proprio senso parlare dei pelle rossa sono situazioni completamente diverse
@@Dio-solaire-D.-Ethelo-Brando va bene ma sappi che essere tristi di una mancata dominazione di un paese a me non piace,ogni paese deve deve avere la possibilità di autogestirsi indipendentemente.
Ciao Gioele, ammetto di essere un appassionato di colonialismo in generale ma anche italiano, infatti volevo chiederti se potevi dedicare una pillola anche all'esploratore Giovanni Cerruti, il quale compì numerosi viaggi tra le isole indonesiane. A presto 👋
Ottima puntata Gioele su un momento chiave della nostra storia. Spiega come abbiamo fatto a stringere alleanza con l'Austria pochi anni appena dopo la fine delle Guerre d'Indipendenza.
GIUSTA OSSERVAZIONE: LA COLONIA DEI GENOVESI TABARKINI. CHE IN SEGUITO ALLA VITTORIA SPAGNOLA DI TUNISI ( PASSATA ALLA STORIA COME L'IMPRESA DI TUNISI DI CARLO V, [ RICERCARE SU ENCICLOPEDIE L'INTERESSNTISSIMA STORIA, CHE RIGUARDA I TRIONFALI FESTEGGIAMENTI DI QUEST'ULTIMO A PALERMO E NAPOLI, DOVE ESISTE LA BELLISSIMA RINASCIMENTALE PORTA CAPUANA ). ESSI VENIVANO DAL BORGO DEI PESCATORI DI PEGLI, E SI STABILIRONO LI' , A TABARKA. PER LA PESCA DEL CORALLO ROSSO, PER CIRCA DUE SECOLI. DOPO AGLI INIZI '700,SI TRASFERIRONO NELLA SARDEGNA DEL RE CARLO FELICE DI SAVOIA, STAVOLTA PER LA PESCA DEL PREGIATO TONNO ROSSO FINITO IL PROTETTORATO SPAGNOLO DS TEMPO, ED AUMENTATE LE ANGHERIE TUNISINE ( SE NE FACESSERO UNA RAGIONE , QUST'ULTIMI SU CERTI MALUMORI D'INSOFFERENZA PER I COSIDETTI ATTACCHI EUROPEI OTTOCENTESCHI, QUANDO LORO E GLI ALTRI STATI MAGREBINI CI HANNO VESSATO PER CIRCA 900 ANNI. NOI NEL SUD LE CHIAMIAMO INCURSIONI DEI SARACENI (TUTTI PIRATI!), CHE CI HANNO SEMPRE TERRORIZZATI. NON SI POTEVA USCIRE FUORI , FINO AL 1830, A PESCARE IN SANTA PACE, MA SEMPRE CON ILCUORE INGOLA , PERCHÉ C'ERA SEMPRE UNA TARTANA SARACENA , IN AGGUATO. SIAMO PIENI DI LUOGHI E STORIE LEGATI A QUESTI AVVENIMENTI TERRIFICANTI. Recentemente è stato pubblicato la fantastica ( e tragica ) storia DEL MARINAIO SORRENTINO MARIANO STINGA (1751- 1814) ,CHE RAPITO E PORTATO A TUNISI, PER LA SUA ABILITÀ , DIVENNE FIDATO CONSIGLIERE DEL BEY REGNANTE, E POI AMMAZZATO, DOPO CHE FU QUST'ULTIMO AVVELENATO DA PARENTI IN UNA CONGIURA, PERCHÉ ACCUSATO INGIUSTAMENTE DI AVERLO AVVELENATO AL BIRGO DEI PESCATORI DELLA MARINA DI PIANO DI SORRENTO, SU DI UNA PARETE DI UN EDIFICIO C'È UNA LAPIDE IN CERAMICA DI VIETRI, IN CUI SI COMMEMORA LA SUA VITA. ED E STATO PUBBLICATO UNA SUA BIOGRAFIA, DA UNA CASA EDITRICE LOCALE.
Qualche piccolo inciampo su nomi e date, come ad es. quelle su Garibaldi, per il resto interessante. Mancava però una premessa sul quadro europeo e mondiale.
La politica estera espansionistica francese in nord Africa è sempre stata la stessa...che ci fosse la monarchia o la terza repubblica...in questo campo la politica non aveva visto un cambio nonostante il cambio di regime
Ovvio, si presume che gli interessi di una Nazione(vera e seria)non cambino col cambiare dei "regimi" che la "reggono". Solo in Italia succede questo. Non siamo(mai lo siamo stati)in grado di farci rispettare da nessuno.
Conoscevo di questa storia, più che altro l' indignazione dei nazionalisti contro i francesi .Cairoli aveva ragione ma ovviamente il nazionalismo parolaio che imperava nei circoli intellettuali borghesi infiammava gli animi, questi galantuomini si indignavano perché la Francia aveva occupato la Tunisia al loro posto , una roba da fuori di testa . Con quale diritto decidi che quel territorio ti appartiene? A Si perché una volta c'era l'Impero romano. Comunque bella pillola anche se consiglierei all' estensore dell'articolo di considerare una prospettiva più ampia .
E si certo, perché i nazionalisti c'erano solo in Italia, mentre in Francia non ce n'era nemmeno l'ombra. E poi la Francia aveva tutto il diritto di decidere che quel territorio l'apparteneva, vero? Questa doppio standard nel giudicare il comportamento colonialista di due Paesi non è che un altro esempio di tipica autodenigrazione all'italiana o è semplice malafede?
@@giuseppezagheni9479 non c'entra un cazzo informati prima di dire tali cavolate , il punto è che in Tunisia c'erano molte famiglie italiane da molti prima dell'unità d'Italia , quindi indignazione era più che lecita , non mi interessa Roma non è questo il punto del video
Certo che nella storia d'Italia una costante c'è e NON cambia: trattasi del "vorrei ma non posso/non riesco" elevato a linea politica che guida i GOVERNI (tutti), e consentitemi l'uso di espressioni così altisonanti ...
Vous regrettez de n'avoir pas coloniser la Tunisie ce discours ne vous avance à rien à la Tunisie est souverain plus aucun pays ne pourrait 28:38 lui manquer de respect w la Tunisie libre musulmane.
@@laBibliotecadiAlessandria vous détournez le sujet la France a colonisé la plupart des pays AFRICAINS, elle a profite des biens de ces pays jusqu'à ces derniers temps l'Italie est loin des conquêtes de la France W l'indépendance de toute l'Afrique qui a été pillé de long en large.
La guerra di Algeria come molte altre guerre coloniali della prima metà dell'Ottocento andò a rilento perché il gap tecnologico tra nazioni europee e nazioni extraeuropee non era ancora così marcato, la conoscenza del territorio rendeva molto difficile conquistare e controllare l'entroterra, nell'Africa nera poi subentravano anche malattie mortali che decimavano i conquistatori europei oltre alla diversità del clima (che ad esempio rendeva impossibile coltivare specie vegetali europee). Dal 1850 in poi però situazione cambiò completamente, le armi e le navi diventarono sempre più avanzate e fuori dalla portata di stati pre-industriali, le ferrovie e le linee telegrafiche permettevano di controllare il territorio e coordinare gli attacchi molto meglio, per non parlare del fatto che la rivoluzione industriale permetteva di mantenere eserciti sempre più numerosi e tecnologicamente avanzati. Ecco che soltanto chi si mise in pari come il Giappone e il Siam riuscì a resistere. tutti gli altri vennero sottomessi.
Gli ebrei erano presenti anche in molte città dell'Italia meridionale e in Sicilia. Quando queste regioni divennero dominio spagnolo furono anche loro costretti ad abbandonare le proprie città e in parte finirono anche loro in Tunisia
Dobbiamo confessare che senza la presenza di Italo Balbo in Libia non sarà mai un paese unito con un nome Libia. Siamo tutti noi libici sappiamo questo c’è a volte il negativo ma c’è sempre anche il positivo..
Ennesimo ma non primo esempio di miopia della pitica italiana che da sempre praticamente non riesce a vedere oltre il proprio naso ...con il beneplacito di tutti i pacifisti del buontempo .
Ottima la sintesi ed ottima la cronologia che, secondo me, aiutano a comprendere l’epoca. Ho captato un’accenno al ruolo della Germania (unificata da poco) nel congresso di Berlino del 1878 nel quale, discretamente, il governo tedesco e Bismarck in particolare, favorirono l’espansione francese in Tunisia a scapito degli interessi italiani, senza tuttavia opporsi ufficialmente a questi ultimi, anzi favorendoli anch’essi. Non ricordo su quale testo né tantomeno l’autore, tuttavia lessi che l’operato tedesco fu particolarmente ambivalente e subdolo. Il motivo: oltre a distogliere l’esercito francese dalle sue frontiere orientali come è stato ben detto nel video, era soprattutto creare zizzania tra gli stati europei ed in particolare tra la Francia ed i suoi potenziali alleati, l’Italia ne era uno. Quindi isolare la Francia. Il gioco riuscì se si pensa alle conseguenze immediate. La creazione della triplice alleanza ne fu una; una guerra commerciale a base di dazi, tra Italia e Francia un’altra, con conseguente durevole inimicizia. Solo nel 1898 (credo) la Francia riuscì ad uscire dal suo isolamento con un trattato di alleanza con la Russia, negli anni successivi anche i rapporti con la Gran Bretagna, piuttosto tesi sino allora, divennero più amichevoli (1902 Entente cordiale, se non erro). Poi, non ultimo, da considerare la facilità relativa nell’invadere il territorio tunisino dall’Algeria vicina. Uno sbarco di truppe italiane sarebbe stato sicuramente più difficile ed oneroso.
Verissimo dal punto di vista politico. Dal punto di vista militare, invece, anche i francesi agirono con uno sbarco, peraltro Provenienti dal territorio metropolitano e non dall'Algeria
@@laBibliotecadiAlessandria Grazie per la precisazione, ero più che convito che la vicinanza dell’Algeria (francese) avesse avuto un ruolo non indifferente. A questo punto penso che le differenti situazioni finanziarie dei due paesi abbiano inciso, e non poco, nella celerità delle decisioni e delle operazioni. Ricordo che oltre al Cairoli, non poche erano le opposizioni ad impegni oltremare che avrebbero gravato sulle finanze statali italiane.
Ciao, c'è una bibliografia a riguardo? Sto scrivendo la tesi sulla decolonizzazione e nei primi capitoli sto analizzando i vari colonialismi (dalle scoperte, passando per il '600, fino all'imperialismo).
Direi che è probabile, forse con più successo dei francesi visto che la penetrazione era pacifica e portava mutui benefici. Ma chissà, non si fa la storia con i se e i ma.
@@imperitalica all'epoca le persone più importanti parlavano italiano, forse se si prendeva la Tunisia ancora oggi poteva essere ancora italiana o per lo meno la costa , tipo le due città spagnole in Marocco
𝗦𝗳𝗮𝘅 Guardando la mappa della Tunisia il nome della città mi ha incuriosito, quindi ho cercato informazioni. In arabo il nome è Ṣafāqis Nel dialetto tunisino è Ṣfāqes Nella lingua berbera tamazight è Sifaks - ⵙⵉⴼⴰⴽⵙ - Una curiosità: l'italiano "ciao" (informale) o più raramente l'italiano "arrivederci" sono usati dai tunisini". en.wikipedia.org/wiki/Tunisian_Arabic#Distinctive_features
Voglio farti vincere la scommessa quindi mi lamento perché hai usato un termine inglese, magari faccio anche il fascista di turno e inizio a elencare tutti i termini inventati per la "pulizia linguistica" durante il ventennio...
Se Garibaldi fosse rimasto in Tunisia? La storia sarebbe stata diversa. Del resto gli italiani che emigrano in Tunisia per le condizioni di vita suona strano
Una piccola parte, l'enclave dell'isola di Tabarka , in seguito alla vittoria spagnola dell'impresa di Tunisi, per cui l'imperatore Carlo V al ritorno di là si fermò prima a Palermo per i grandiosi festeggiamenti, poi a Napoli, capitale del Vicereame, inglobato nell' Impero spagnolo asburgico. Importantissimo centronevralgico geopolitico spagnolo nello scacchiere mediterraneo. Sono Napoletana e faccio rilevare che una delle porte di accesso alla città ancora esistente in città è la rinascimentale PORTA CAPUANA, sotto cui passo' in trionfo CARLO V ed il suo corteo. Tale Porta fu costruita sulla via che portava a Capua, sostituendola con quella antica, che era spostata più indietro ( o avanti, non ricordo), di epoca magnogreca, facente parte della possente cerchia muraria che proteggeva ka città. Contro cui nulla pote' il grande Annibale ed il suo enorme esercito. P.S. Egli era Cartaginese, quindi di stirpe punica semitica. La stessa a cui appartengono , parzialmente, i Tunisini... '
Comunque anche antecedentemente, in epoca normanna , una parte di essa fece parte del Regno di Sicilia, sotto la dinastia degli Altavilla. Per pochi decenni, se ricordo bene.
La pillola della Guyana colonizzata dal Granducato di Toscana è stata la prima che ho visto. Tornando all'argomento, ancora oggi sono molti gli italiani in Tunisia e anche i legami tra la stessa e l'Italia sono moltissimi. Vorrei solo citare Mazzara del Vallo, vero e proprio piccolo avamposto tunisino in Sicilia.
@@yard6788 aimé no c'è che tutti i cittadini tunisini che seguo per lavoro devono rifare tutto il percorso scolastico perché nn esiste equipollenza dei titoli e spesso ho ragazze che hanno più competenze e now how delle stesse coetanee italiane... Mentre ti posso dire che esiste invece con il Marocco
@@yard6788 i patti bilaterali hanno lo scopo di relazioni internazionali di due paesi per facilitare nn solo il commercio... E l'assurdità che persone che hanno studiato e si sono formate in Tunisia in Francia hanno equipollenza in Italia no.....
Un vero applauso a questo ragazzo, che con una fluidità immensa, una semplicità imparagonabile, riesce a spiegare argomenti complessi di storia, noti in alcuni casi e per nulla conosciuti in altri ( i più interessanti), dando un quadro completo dell'argomento dal principio alla fine.
Grazie!
Gioele è troppo bravo...
In realtà di progetti coloniali dell'Italia unita ce ne furono altri e molto presto, anche se trovare materiale non è facile. Il primo risale addirittura a Cavour (e il fatto che morì poco dopo la fine dell'impresa garibaldina la dice lunga quanto fosse stato precoce il pensiero): il ministro piemontese aveva concordato col Portogallo l'affitto del porto di Principe (odierna Sao Tomé e Principe) per farne una base di penetrazione in quella che è oggi la Nigeria e allora non era occupata; l'Inghilterra in qualche modo lo venne a sapere e bloccò precocemente il tutto andando loro a iniziare l'occupazione della Nigeria. L'altro tentativo fu affidato a un famoso esploratore italiano dell'epoca, Giovanni Emilio Cerruti, in quelle che allora erano conosciute come Indie Orientali e a quanto pare riuscì a negoziare una sorta di pacifica occupazione di un porto in Borneo da un governante locale, ma non se ne fece nulla, verosimilmente per il costo e la lontananza.
poi quando abbiamo cercato di strappare l angola ai portoghesi
Per non parlare della grande occasione perduta del Granducato di Toscana nel XVII secolo, ovvero della possibilità, da parte di Ferdinando I de Medici, di poter ottenere il controllo di quella che allora era la Guyana, una terra che di fatto era ancora in gran parte selvaggia e non reclamata ne dalla Spagna ne dal Portogallo.
A quanto pare il navigatore inglese Robert Thornton si mise volontariamente al servizio del Granduca di Toscana per creare di fatto una colonia toscana in quei territori ma la mancanza di fondi e la morte di Ferdinando I decretarono di fatto la fine della spedizione.
La questione delle Indie Orientali è ancora oggi considerata come uno dei più grandi fallimenti della politica estera italiana, sopra tutto se pensiamo a quanto diventerà essenziale il controllo di quei territori tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo.
Per non parlare del fatto che l'Italia era molto più benvoluta in quelle zone rispetto a Inghilterra o Francia.
Altro grande fallimento fu l'impossibilità, subito dopo la creazione dell'Eritrea, dell'occupazione del porto di Aden in Yemen che, di fatto, avrebbe reso l'Italia padrona dell'accesso al Mar Rosso.
@@princekopa9142 gioele ci ha fatto un video
Questa pillola mi ha riportato alla memoria la mia prof di italiano, storia e geografia delle medie, la signora Pancirolli, che amava moltissimo la storia, soprattutto dal Risorgimento alla seconda guerra mondiale. La lezione sullo schiaffo francese mi è rimasta particolarmente impressa perché la prof aveva un bellissimo modo di raccontare: partecipava tanto e ci coinvolgeva, e la classe rimase malissimo nel sentire il comportamento francese nei confronti dell'Italia, come se quell'avvenimento fosse contemporaneo.
E niente, mi hai sbloccato un gran bel ricordo.
Grazie!
PS
Per noi sardi la Tunisia è il nostro dirimpettaio. Quando vivevo in Svezia avevo fatto amicizia con un ragazzo tunisino con cui spesso parlavamo dei rapporti tra la Sardegna e la Tunisia fai tempi fenici e cartaginesi, e pare che alcune zone di Cagliari e Tunisi di somiglino abbastanza. Prima o poi andrò in loco a verificare.
Grazie ancora e like.
come si fa a rimanere male del comportamento dei francesi nei confronti dell'italia??? sono da sempre i nostri peggiori nemici!!
Grazie del tuo ricordo!
Grazie Gioele. Un tuffo nella memoria di famiglia. Mio nonno nacque a Sfax, figlio dell'ultima ondata migratoria dalla Sicilia Occidentale alla Tunisia. Legame forte con la città di Trapani. Pensa che nella chiesa cattolica di La Goulette si venera la Madonna di Trapani con un simulacro che è la replica esatta della statua custodita presso il santuario di Trapani
Grazie di averlo ricordato
Questo episodio spiega il perché della colonizzazione della Libia nel 1911 : anche allora la Francia stava per precederci. Mettiamoci in testa che i francesi non sono nostri amici ma al contrario i nostri peggiori avversari. Se siamo riusciti a diventare uno stato unitario così tardi è stato sempre per l'interferenza francese sull'Italia fin dai tempi di Carlomagno.
Abbiamo altri deliri nazionalisti di altri tempi signore?
@@federicomontuori9543 guarda che è vero , i francesi c'hanno sempre messo i bastoni tra le ruote ma in generale la Francia fa il galletto con tutti anche con Spagna, Inghilterra e Germania
@@federicomontuori9543 chi ha distrutto il primo Regno d'Italia? Chi ha impedito a Federico ll di unificare l'Italia conquistando lo stato della chiesa? Cosa che si è puntualmente ripetuta per secoli ogniqualvolta qualcuno ci ha provato fino a porta Pia solo perché i Francesi erano stati sonoramente battuti a Sedan? Ce li abbiamo sempre avuti contro. Anche l'alleanza con Napoleone III non l'abbiamo pagata cara? E i nostri governanti ancora vanno li col cappello in mano.
Sono più avversari che nemici. Anche perché se i francesi sono nemici, gli inglesi e i turchi cosa sono? Arci nemici , tipo fumetti?🤣
@@Nome_utente_generico beh oddio gli inglesi dopotutto non sono mai stato un vero problema a differenza della Francia
Sotto molti punti di vista la Tunisia sarebbe stata una colonia perfetta per l'Italia. Vicina al territorio nazionale, con una grossa minoranza italiana, rilevante strategicamente per il controllo delle rotte mediterranee e ricca dal punto di vista agricolo (e quindi potenziale valvola di sfogo per l'emigrazione). Una cosa molto diversa dalle colonie nel corno d'Africa (che senza il controllo del canale di Suez erano praticamente inutili).
Data l'esuberanza demografica italiana dell'epoca la Tunisia sarebbe potuta addirittura diventare colonia di popolamento e potenzialmente una parte stabile dello stato nazionale anche se va detto che i francesi ci provarono in Algeria ma non funzionò).
La Tunisia è ancora rilevante per gli interessi italiani e viceversa. Ovviamente francesi e inglesi si metteranno sempre di mezzo con tutti i mezzi a loro disposizione, un nord Africa stabile beneficerebbe solamente i paesi del Mediterraneo.
La Tunisia è più piccola e sarebbe stata "assorbita" più velocemente dell'Algeria
se l'Italia avesse colonizzato la Tunisia e fosse rimasta neutrale nella seconda guerra mondiale, probabilmente oggi sarebbe parte del territorio metropolitano italiano, considerando le possibili politiche demografiche
Diciamo che la geopolitica non è stata mai il punto forte degli italiani e la cosa dura ancora oggi.
Bismarck favorì l'espansione francese in Africa illudendosi che così avrebbero dimenticato la perdita della Lorena e dell'Alsazia.
Questo, ed altri fatti, dimostra l'incapacità e la pusillanimità della classe politica italiana.
Hai ben spiegato i fatti.
Pillola molto bella come sempre. A questo punto potresti iniziare una miniserie per ogni paese europeo sull'imperialismo/colonialismo nel XIX secolo, sarebbe molto interessante.
Se l'Italia si fosse impossessata della Tunisia, sarebbe diventata padrona della "strettoia " del Canale di Sicilia; anche le altre grandi potenze, Regno Unito in testa, non l'avrebbero mai permesso.
E sti cazzi della Tunisia noi gli Abbiamo strappato il mondiale del '38 a casa loro 😂😂 ovviamente non cita la finale di Berlino perché non voglio girare ulteriormente il dito sulla piaga
😸😸😸😸
Una cosa ho capito: non siamo mai stati ben governati da nessuno
A parte la dominazione romana, evidenziata dalla centuriazione agricola della fertile valle della Medjerda, bisogna ricordare la breve dominazione sulla Tunisia di Ruggero II di Sicilia, che per qualche anno regno su di un vero e proprio "regno di Africa" con una minoritaria ma consistente popolazione cristiana che parlava un volgare latino, fu la dinastia berbera degli Almohadi a cacciare i Normanni dal Nord Africa, evacuando i pochi cristiani rimasti in Sicilia.
Di questa dominazione normanna puoi segnalarmi qualche pubblicazione?
Io non ricordo nessuna occupazione Normanna della Tunisia
@@Dio-solaire-D.-Ethelo-Brando c'è stata, cerca su wikipedia:" regno normanno d'africa".
SACROSANTA VERITÀ. ESSO NON È MAI CITATO DAI LIBRI SCOLASTICI PERCHÉ SCORRETTO ALLA VULGATA IMPERANTE. CIOÈ POLITICALLY UNCORRECT.
Daje ! Le miniserie estive sono sempre le migliori !
ma quindi il fatto che i francesi irrompano i coloni (cit) dove l'Italia ha affari, non è una novità odierna 🤣
La Tunisia doveva essere italiana per i numerosi motivi che avete lucidamente citato.
La nostra classe politica si fece minimizzare dall’aggressività francese. La forza militare francese non era così forte come sembrava , ancora segnata dalla guerra persa con la Prussia nel 1871. Ma a livello diplomatico il concerto europeo non accreditava ancora il Regno d’Italia come una grande potenza e quindi nessuna potenza si oppose alla intollerabile aggressività francese in Tunisia.
non sono favorevole al colonialismo ma va sottolineato come da sempre la francia non perde occasione di metterci i bastoni tra le ruote. il prossimo che mi parla di "cugini,, d'oltralpe con me passa un brutto quarto d'ora!!!
“La crudeltà è la forza dei codardi!” “Ci sono cinque gradi per diventare saggi: tacere, ascoltare, ricordarsi, agire, studiare!” (Proverbi tunisini). Al Presidente statunitense Theodore Roosevelt,...”Tu sei come il vento ed io come il leone, tu crei la tempesta, la sabbia punge i miei occhi e la terra è arsa, io ruggisco e ti sfido,...ma tu non mi senti,...però fra noi c’è una grande differenza, io come il leone devo rimanere nel mio posto, tu come il vento non sai mai quale sia...il tuo posto!” (Firmato Mulay Ahmad Muhammad al-Raysuni, il Magnifico,...Signore del Rif e Sultano dei Berberi). Alsalam ealaykum warahmat Allah wabarakatuh!
I miei nonni e mia mamma sono fuggiti dalla Tunisia nel 1960 subito dopo l'indipendenza del paese.
Mia mamma aveva solo 6 mesi ma i miei nonni mi hanno raccontato un sacco di storie legate alla loro vita in Tunisia, peccato che sono mancati entrambi da poco altrimenti gli avrei fatto ascoltare questa interessante pillola di storia che racconta proprio un pezzo importante della loro vita.
Tra l'altro mia nonna andava nella stessa scuola di Claudia Cardinale, tanti anni fa mi ha fatto vedere una foto che le ritrae entrambe con grande orgoglio.
Grazie di aver condiviso la storia
Se si prendeva la Tunisia la storia poteva prendere una piega diversa , vabbè uno dei tanti rimorsi che abbiamo noi italiani
Se non aver invaso e schiavizzato la tunisia è un rimorso...🙃
@@aaronbartolini5455 commento estremamente ignorante la Tunisia all'epoca era composta da un nutrito gruppo d'Italiani ed erano ben visto dalla popolazione locale , prima di fare il cazzaro informati che fai più bella figura 👍 non ci sarebbe stata nessuna schiavitù
@@Dio-solaire-D.-Ethelo-Brando caro non è ignoranza l'ho visto il video so che c'era una buona minoranza di italiani in tunisia,il rischio sarebbe stato che,con il controllo politico italiano,la tunisia avrebbe favorito gli italiano a discapito delle genti locali.
Un po' come è successo ai nativi americani
@@aaronbartolini5455 assolutamente no... La popolazione era ben contenta locale di aver dei italiani in Tunisia sta cosa viene detta anche nel video ... Senza considerare che c'erano già diversi trattati commerciali ... Non ha proprio senso parlare dei pelle rossa sono situazioni completamente diverse
@@Dio-solaire-D.-Ethelo-Brando va bene ma sappi che essere tristi di una mancata dominazione di un paese a me non piace,ogni paese deve deve avere la possibilità di autogestirsi indipendentemente.
Darti dei prestiti con l obiettivo di metterti in ginocchio esattamente come oggi la storia si ripete
Ciao Gioele, ammetto di essere un appassionato di colonialismo in generale ma anche italiano, infatti volevo chiederti se potevi dedicare una pillola anche all'esploratore Giovanni Cerruti, il quale compì numerosi viaggi tra le isole indonesiane. A presto 👋
grazie Gioele, sempre preciso e puntuale col tuo modo di comunicare. davvero una bella pillola, dottore!!! 😄
Viva l' Ultimo Bey di Tunisi, primo e unico Rè della Tunisia, Muhammad VIII, chiamato anche Lamine Bey.
Non vedo l'ora della guerra italo-turca credo che sia tra la guerra che mi hanno più affascinato
QUESTA PUNTATA LA STAVO ASPETTANDO DA UNA VITA, GRAZIE GIOELE.
Ottima puntata Gioele su un momento chiave della nostra storia. Spiega come abbiamo fatto a stringere alleanza con l'Austria pochi anni appena dopo la fine delle Guerre d'Indipendenza.
Non che ci voglia molto semplicemente la Germania aveva bisogno di un alleato nel Mediterraneo
In Sardegna abbiamo la storia di Carloforte, ci sono molte analogie con la Tunisia in epoca pre unitaria.
GIUSTA OSSERVAZIONE: LA COLONIA DEI GENOVESI TABARKINI. CHE IN SEGUITO ALLA VITTORIA SPAGNOLA DI TUNISI ( PASSATA ALLA STORIA COME L'IMPRESA DI TUNISI DI CARLO V, [ RICERCARE SU ENCICLOPEDIE L'INTERESSNTISSIMA STORIA, CHE RIGUARDA I TRIONFALI FESTEGGIAMENTI DI QUEST'ULTIMO A PALERMO E NAPOLI, DOVE ESISTE LA BELLISSIMA RINASCIMENTALE PORTA CAPUANA ). ESSI VENIVANO DAL BORGO DEI PESCATORI DI PEGLI, E SI STABILIRONO LI' , A TABARKA. PER LA PESCA DEL CORALLO ROSSO, PER CIRCA DUE SECOLI. DOPO AGLI INIZI '700,SI TRASFERIRONO NELLA SARDEGNA DEL RE CARLO FELICE DI SAVOIA, STAVOLTA PER LA PESCA DEL PREGIATO TONNO ROSSO FINITO IL PROTETTORATO SPAGNOLO DS TEMPO, ED AUMENTATE LE ANGHERIE TUNISINE ( SE NE FACESSERO UNA RAGIONE , QUST'ULTIMI SU CERTI MALUMORI D'INSOFFERENZA PER I COSIDETTI ATTACCHI EUROPEI OTTOCENTESCHI, QUANDO LORO E GLI ALTRI STATI MAGREBINI CI HANNO VESSATO PER CIRCA 900 ANNI. NOI NEL SUD LE CHIAMIAMO INCURSIONI DEI SARACENI (TUTTI PIRATI!), CHE CI HANNO SEMPRE TERRORIZZATI. NON SI POTEVA USCIRE FUORI , FINO AL 1830, A PESCARE IN SANTA PACE, MA SEMPRE CON ILCUORE INGOLA , PERCHÉ C'ERA SEMPRE UNA TARTANA SARACENA , IN AGGUATO. SIAMO PIENI DI LUOGHI E STORIE LEGATI A QUESTI AVVENIMENTI TERRIFICANTI. Recentemente è stato pubblicato la fantastica ( e tragica ) storia DEL MARINAIO SORRENTINO MARIANO STINGA (1751- 1814) ,CHE RAPITO E PORTATO A TUNISI, PER LA SUA ABILITÀ , DIVENNE FIDATO CONSIGLIERE DEL BEY REGNANTE, E POI AMMAZZATO, DOPO CHE FU QUST'ULTIMO AVVELENATO DA PARENTI IN UNA CONGIURA, PERCHÉ ACCUSATO INGIUSTAMENTE DI AVERLO AVVELENATO
AL BIRGO DEI PESCATORI DELLA MARINA DI PIANO DI SORRENTO, SU DI UNA PARETE DI UN EDIFICIO C'È UNA LAPIDE IN CERAMICA DI VIETRI, IN CUI SI COMMEMORA LA SUA VITA. ED E STATO PUBBLICATO UNA SUA BIOGRAFIA, DA UNA CASA EDITRICE LOCALE.
Ma la Tunisia non si era mica indebitata con gli stati europei a causa dei tentativi di modernizzazione da parte del Bei? 14:04
Anche
ovviamente 1834-35 per Garibaldi
bravo, senza le "arie di qualche prof.saputello, fai un ottimo lavoro
Qualche piccolo inciampo su nomi e date, come ad es. quelle su Garibaldi, per il resto interessante.
Mancava però una premessa sul quadro europeo e mondiale.
Video molto interessante e utile, ma dove posso trovare le fonti di questo?
Mi spiace, dopo tutto questo tempo non ricordo più i libri
complimenti bella pillola. E dici bene che la storia, così poco conosciuta, è più grande della fantasia di qualsiasi regista.
in quegli anni il nord africa era una zona cosmopolita...francesi,italiani greci ebrei,ecc tutti andavano a cercar fortuna
Vero
Si usava già commissariare le nazioni
La Francia non ci ha mai voluto bene, neanche quando siamo stati alleati...
Gli interessi geopolitici di francesi e italiani non possono che essere contrapposti e sarà sempre così
Essi sono gelosi ed invidiosi. NA SE UN GIORNO NOI ITALIANI CI SVEGLIEREMO GUERRIERI E NON PIÙ ARTISTI E POETI...
Ottima idea come serie! Farai anche qualcosa sulle motivazioni della sconfitta italiana in Abissinia (la prima sconfitta)?
Ci arriviamo pian pianino
Potresti fare un video sulla storia della Repubblica marinara di Genova?
Qualcosa sulla prima guerra mondiali
Video davvero molto interessante. Abbiamo peccato di ingenuità
Lezione, come sempre, utilissima.
Queste sono belle cose interessanti che quasi nessuno sa . Io non so .
La politica estera espansionistica francese in nord Africa è sempre stata la stessa...che ci fosse la monarchia o la terza repubblica...in questo campo la politica non aveva visto un cambio nonostante il cambio di regime
Ovvio, si presume che gli interessi di una Nazione(vera e seria)non cambino col cambiare dei "regimi" che la "reggono".
Solo in Italia succede questo.
Non siamo(mai lo siamo stati)in grado di farci rispettare da nessuno.
Ho scoperto pillole di storia da pochi mesi...ma a poco a poco me le devo guardare tutte
Like se sei gasato per questa nuova miniserie 👍🏻👄
Conoscevo di questa storia, più che altro l' indignazione dei nazionalisti contro i francesi .Cairoli aveva ragione ma ovviamente il nazionalismo parolaio che imperava nei circoli intellettuali borghesi infiammava gli animi, questi galantuomini si indignavano perché la Francia aveva occupato la Tunisia al loro posto , una roba da fuori di testa . Con quale diritto decidi che quel territorio ti appartiene? A Si perché una volta c'era l'Impero romano. Comunque bella pillola anche se consiglierei all' estensore dell'articolo di considerare una prospettiva più ampia .
E si certo, perché i nazionalisti c'erano solo in Italia, mentre in Francia non ce n'era nemmeno l'ombra. E poi la Francia aveva tutto il diritto di decidere che quel territorio l'apparteneva, vero? Questa doppio standard nel giudicare il comportamento colonialista di due Paesi non è che un altro esempio di tipica autodenigrazione all'italiana o è semplice malafede?
@@giumas1693 Certo che è malafede .
@@giuseppezagheni9479 semplicemente in Tunisia c'erano famiglie italiane quindi è più che giusto indignazione
@@Dio-solaire-D.-Ethelo-Brando Perché? Indignazione di cosa
Non mi dire che sei uno di quelli che... Una volta era impero romano
@@giuseppezagheni9479 non c'entra un cazzo informati prima di dire tali cavolate , il punto è che in Tunisia c'erano molte famiglie italiane da molti prima dell'unità d'Italia , quindi indignazione era più che lecita , non mi interessa Roma non è questo il punto del video
Il governo Cairoli mi ricorda gli attuali governi
Bravissimo
Certo che nella storia d'Italia una costante c'è e NON cambia: trattasi del "vorrei ma non posso/non riesco" elevato a linea politica che guida i GOVERNI (tutti), e consentitemi l'uso di espressioni così altisonanti ...
Vous regrettez de n'avoir pas coloniser la Tunisie ce discours ne vous avance à rien à la Tunisie est souverain plus aucun pays ne pourrait 28:38 lui manquer de respect w la Tunisie libre musulmane.
Temo non abbia proprio compreso il video o abbia solo letto il titolo
@@laBibliotecadiAlessandria vous détournez le sujet la France a colonisé la plupart des pays AFRICAINS, elle a profite des biens de ces pays jusqu'à ces derniers temps l'Italie est loin des conquêtes de la France W l'indépendance de toute l'Afrique qui a été pillé de long en large.
Ma cosa c'entra col video?
@@laBibliotecadiAlessandria on a marre d'être considéré toujours le pauvre petit Tunisien.
Vabbè, ho capito che non ha capito un sega del video, ma parla per dare aria alla bocca. Arrivederci, possibilmente a mai più
C'è anche lo schiaffo al papa .
La guerra di Algeria come molte altre guerre coloniali della prima metà dell'Ottocento andò a rilento perché il gap tecnologico tra nazioni europee e nazioni extraeuropee non era ancora così marcato, la conoscenza del territorio rendeva molto difficile conquistare e controllare l'entroterra, nell'Africa nera poi subentravano anche malattie mortali che decimavano i conquistatori europei oltre alla diversità del clima (che ad esempio rendeva impossibile coltivare specie vegetali europee).
Dal 1850 in poi però situazione cambiò completamente, le armi e le navi diventarono sempre più avanzate e fuori dalla portata di stati pre-industriali, le ferrovie e le linee telegrafiche permettevano di controllare il territorio e coordinare gli attacchi molto meglio, per non parlare del fatto che la rivoluzione industriale permetteva di mantenere eserciti sempre più numerosi e tecnologicamente avanzati.
Ecco che soltanto chi si mise in pari come il Giappone e il Siam riuscì a resistere. tutti gli altri vennero sottomessi.
"Oh Hammamet, la mia prigione più bella sei tu. Silvio, consentimi, che prima o poi vedrai... Ci vieni anche tu!"
Al solito nel Mediterraneo i francesi ci buggerano facilmente...complimenti meritati comunque a Biblioteca di Alessandria
Gli ebrei erano presenti anche in molte città dell'Italia meridionale e in Sicilia. Quando queste regioni divennero dominio spagnolo furono anche loro costretti ad abbandonare le proprie città e in parte finirono anche loro in Tunisia
E così per colpa loro hanno fatto i confini tra La Libia e Tunisia eravamo un paese senza confini!! 🇱🇾🇹🇳
Anche prima i territori erano divisi in potentati diversi. Anzi la Libia addirittura in 2 parti
Dobbiamo confessare che senza la presenza di Italo Balbo in Libia non sarà mai un paese unito con un nome Libia. Siamo tutti noi libici sappiamo questo c’è a volte il negativo ma c’è sempre anche il positivo..
Molto bella questa pillola!
Grazie
Vorrei sapere qualcosa anche sulle famiglie libiche deportate in Italia e naturalizzate
W Lamine Bey primo e unico Rè di Tunisia.
Quando parleremo della Tunisia, parleremo anche di lui
mi viene in mente il Generale Maletti in Sudafrica.... rapportato a quando parlavi di Calligaris
Ennesimo ma non primo esempio di miopia della pitica italiana che da sempre praticamente non riesce a vedere oltre il proprio naso ...con il beneplacito di tutti i pacifisti del buontempo .
Al Bardo, oltre al Museo, c?'è anche la sede del Parlamento tunisino
Sono rimasto piacevolmente stupito dalla visione moderna antimperialista di Cairoli.
Caioroli uno di noi
Un glande. E i francesi e gli inglesi ringraziarono.
17:41 Benedetto, benedetto, benedetto Cairoli! (...) ^^
Ottima la sintesi ed ottima la cronologia che, secondo me, aiutano a comprendere l’epoca.
Ho captato un’accenno al ruolo della Germania (unificata da poco) nel congresso di Berlino del 1878 nel quale, discretamente, il governo tedesco e Bismarck in particolare, favorirono l’espansione francese in Tunisia a scapito degli interessi italiani, senza tuttavia opporsi ufficialmente a questi ultimi, anzi favorendoli anch’essi.
Non ricordo su quale testo né tantomeno l’autore, tuttavia lessi che l’operato tedesco fu particolarmente ambivalente e subdolo. Il motivo: oltre a distogliere l’esercito francese dalle sue frontiere orientali come è stato ben detto nel video, era soprattutto creare zizzania tra gli stati europei ed in particolare tra la Francia ed i suoi potenziali alleati, l’Italia ne era uno. Quindi isolare la Francia. Il gioco riuscì se si pensa alle conseguenze immediate. La creazione della triplice alleanza ne fu una; una guerra commerciale a base di dazi, tra Italia e Francia un’altra, con conseguente durevole inimicizia. Solo nel 1898 (credo) la Francia riuscì ad uscire dal suo isolamento con un trattato di alleanza con la Russia, negli anni successivi anche i rapporti con la Gran Bretagna, piuttosto tesi sino allora, divennero più amichevoli (1902 Entente cordiale, se non erro). Poi, non ultimo, da considerare la facilità relativa nell’invadere il territorio tunisino dall’Algeria vicina. Uno sbarco di truppe italiane sarebbe stato sicuramente più difficile ed oneroso.
Verissimo dal punto di vista politico. Dal punto di vista militare, invece, anche i francesi agirono con uno sbarco, peraltro Provenienti dal territorio metropolitano e non dall'Algeria
@@laBibliotecadiAlessandria Grazie per la precisazione, ero più che convito che la vicinanza dell’Algeria (francese) avesse avuto un ruolo non indifferente. A questo punto penso che le differenti situazioni finanziarie dei due paesi abbiano inciso, e non poco, nella celerità delle decisioni e delle operazioni. Ricordo che oltre al Cairoli, non poche erano le opposizioni ad impegni oltremare che avrebbero gravato sulle finanze statali italiane.
Ci parlerai dei tabarkini? O lo hai già fatto?
Già Carloforte e Calasetta in Sardegna 😉
Non ancora, anche se ho già il materiale
7:50 Garibaldi fra il 1934 e il 1935
Si, è corretto sotto, un secolo prima ovviamente
Ciao, c'è una bibliografia a riguardo? Sto scrivendo la tesi sulla decolonizzazione e nei primi capitoli sto analizzando i vari colonialismi (dalle scoperte, passando per il '600, fino all'imperialismo).
Intendi sulla Tunisia o sul colonialismo in generale?
Questa faccenda un pò già la conoscevo... :)
Menomaleeeeeeeee !!!! Per una volta almeno nella nostra travagliata storia ci è andata bene.....
Bel video e argomento "super" le campagne del Regno nell'Africa orientale e la famosa disfatta sono interessantissime
Garibaldi ? Allora 1834/35 e non 1934/35
1834- 1835 !!! No 1934-1935
Si, è corretto a video con cartello
Anche Libia. Una puntata.per.la storia di Maro ?
"Costruendo degli uliveti"
Si volaaaa
Great video, very beautiful +👍🔔
Lungimiranza politica italiana ne abbiamo?
Bella idea, recupero gli arretrati 👍🏻
Gioele, secondo te se fosse stata colonizzata da noi italiani la Tunisia sarebbe diventata italofona? Come le varie ex colonie francesi?
Direi che è probabile, forse con più successo dei francesi visto che la penetrazione era pacifica e portava mutui benefici. Ma chissà, non si fa la storia con i se e i ma.
Cioè? Guarda che era già in parte italofona
@@Dio-solaire-D.-Ethelo-Brando però dicono che lì non si parla italiano
Direi di sì, magari l'autonomia ottenuta dopo la seconda guerra mondiale sarebbe anche stata più pacifica
@@imperitalica all'epoca le persone più importanti parlavano italiano, forse se si prendeva la Tunisia ancora oggi poteva essere ancora italiana o per lo meno la costa , tipo le due città spagnole in Marocco
𝗦𝗳𝗮𝘅
Guardando la mappa della Tunisia il nome della città mi ha incuriosito, quindi ho cercato informazioni.
In arabo il nome è Ṣafāqis
Nel dialetto tunisino è Ṣfāqes
Nella lingua berbera tamazight è Sifaks - ⵙⵉⴼⴰⴽⵙ
-
Una curiosità: l'italiano "ciao" (informale) o più raramente l'italiano "arrivederci" sono usati dai tunisini".
en.wikipedia.org/wiki/Tunisian_Arabic#Distinctive_features
Sono usati da tantissimi popoli credo, evidentemente piace
1834!
7:52 fine 1834-1835
molto interessante come sempre.
😍❤️
Non vedo l ora di vedere la battaglia di Adua
Grande Gioele!
Voglio farti vincere la scommessa quindi mi lamento perché hai usato un termine inglese, magari faccio anche il fascista di turno e inizio a elencare tutti i termini inventati per la "pulizia linguistica" durante il ventennio...
😂
😸 😸
Sbaglio o una pillola sulla guerra di Etiopia é già uscita?
No, mai
Che bella serie!!!!!
Garibaldi tra 1924 e 1935?! Non mi pare.
È ovviamente 1834-35,un lapsus segnalato sotto al video
@@laBibliotecadiAlessandria nulla di che., era solo x segnalare.
Se Garibaldi fosse rimasto in Tunisia? La storia sarebbe stata diversa. Del resto gli italiani che emigrano in Tunisia per le condizioni di vita suona strano
In Tunisia c'erano molte famiglie ricche Siciliane che erano emigrate in Tunisia per motivi commerciali
Purtroppo in tante zone del paese si faceva la fame senza speranza. Almeno li una speranza c'era
Come colonia va bene anche la Sardegna?
Direi di no
Tuttologo de noialtri, te saluta MAZZUCCO!!! Ahahahahah
🤡
@@ML-mm2th ahahahahah
Che disagio
Nei secoli precedenti tutto il nordafrica aveva fatto parte del regno di Sicilia, quando questo era viceregno spagnolo
Tutto il nord Africa non credo, mi spiace. Parte della Tunisia per pochi anni si
Una piccola parte, l'enclave dell'isola di Tabarka , in seguito alla vittoria spagnola dell'impresa di Tunisi, per cui l'imperatore Carlo V al ritorno di là si fermò prima a Palermo per i grandiosi festeggiamenti, poi a Napoli, capitale del Vicereame, inglobato nell' Impero spagnolo asburgico. Importantissimo centronevralgico geopolitico spagnolo nello scacchiere mediterraneo. Sono Napoletana e faccio rilevare che una delle porte di accesso alla città ancora esistente in città è la rinascimentale PORTA CAPUANA, sotto cui passo' in trionfo CARLO V ed il suo corteo. Tale Porta fu costruita sulla via che portava a Capua, sostituendola con quella antica, che era spostata più indietro ( o avanti, non ricordo), di epoca magnogreca, facente parte della possente cerchia muraria che proteggeva ka città. Contro cui nulla pote' il grande Annibale ed il suo enorme esercito.
P.S. Egli era Cartaginese, quindi di stirpe punica semitica. La stessa a cui appartengono , parzialmente, i Tunisini...
'
Comunque anche antecedentemente, in epoca normanna , una parte di essa fece parte del Regno di Sicilia, sotto la dinastia degli Altavilla. Per pochi decenni, se ricordo bene.
Fatto salvo qualche raro caso i politici italiani sono stati molto miopi e forse Cairoli non fu il peggiore
Ohila' Orso carissimo 😁👋❤❤❤
@@antonellaromano
Ahió Anto mia cara,
ti mando un abbraccio forte forte
La pillola della Guyana colonizzata dal Granducato di Toscana è stata la prima che ho visto.
Tornando all'argomento, ancora oggi sono molti gli italiani in Tunisia e anche i legami tra la stessa e l'Italia sono moltissimi. Vorrei solo citare Mazzara del Vallo, vero e proprio piccolo avamposto tunisino in Sicilia.
Garibaldi 1935?
Un lapsus, 1835 come segnalato sotto al video
A oggi Peccato che nn esistano rapporti bilaterali......tra Italia e Tunisia...
in realtà l italia il primo partner commerciale della Tunisia
@@yard6788 aimé no c'è che tutti i cittadini tunisini che seguo per lavoro devono rifare tutto il percorso scolastico perché nn esiste equipollenza dei titoli e spesso ho ragazze che hanno più competenze e now how delle stesse coetanee italiane... Mentre ti posso dire che esiste invece con il Marocco
@@shion_kim si ma io mi riferivo al commercio
@@yard6788 i patti bilaterali hanno lo scopo di relazioni internazionali di due paesi per facilitare nn solo il commercio... E l'assurdità che persone che hanno studiato e si sono formate in Tunisia in Francia hanno equipollenza in Italia no.....