Io sono nata e cresciuta a Trieste nel 1965. Mio padre era di Parenzo, mia madre tedesca e mia nonna austriaca. Trieste è una città incredibilmente complessa: c'è chi rimpiange l'Austria, chi si sente più italiano degli italiani, chi ha frequentato scuole miste tipo elementari di lingua Italiana, medie di lingua tedesca per finire a studiare presso un dei due italianissimi licei classici o i due altrettanto italianissimi licei scientifici. Poi l'Università piena di fermenti, ideologie, dibattiti. Ora vivo in Abruzzo dopo anni in Inghilterra, tuttavia, ogni volta che ci ritorno, respiro quell'aria turbolenta, parlo un dialetto che ne è lo specchio, in cui parole slovene si intrecciano a parole tedesche sullo sfondo di un dialetto graffiante che non ha la cantilena dei dialetti veneti. Incontro gruppi attivisti che mi fermano per strada parlandomi di un ritorno al TLT, mi rivedo con amici e mi rendo conto che anche i nostri cognomi sono diversi: molti terminano in -ich. Trieste sarà sempre Trieste? Così sconnessa, orgogliosa e delusa? Incapace di emergere da un passato brutale e recente, così separata eppure così unita nella sua convinzione che Trieste non è il Friuli, non è né questo né quest'altro, senza capire cos'è. Ci si batte per troppe piccole cose, ci si indigna davanti alla fine del "tram di Opcina" e poi ci si perde nelle osmize dove, dopo "un litro de quel bon" ci raccontiamo la nostra storia personale e, brevemente, ci si sente semplicemente triestini avulsi da ogni altro contesto. Perché tutti hanno una storia di foibe, di rappresaglie, di cambiamenti forzati di cognomi stranieri che dovevano essere italianizzati, si discute con passione e poca cognizione davanti ad una porcina di Pepi S'ciavo. Orgogliosissimi del nostro teatro, si va all'Opera. Poi, tutto ritorna come prima.
@@mminlovewithflo non sono di trieste e nemmeno ho parenti li ma per qualche ragione l'ho respirata andandoci almeno 100 volte e per me ha un aroma suo che a me è sempre piaciuto. Sarà che lo conosco ma mi è molto familiare. non vedo come vederci della "slavità".. ci vedo una sua anima che ha respirato austria (parecchia) yougoslavia per forza e un 65% di italianià.. più che in calabria ad esempio.. ci torno sempre molto volentieri. ricordo gli yugoslavi che venivano a Trieste a fare le spese negli anni '70 credo. Ricordo i i triestini che con la "prepusniza" si andavano a comprare le stecche di sigarette e a fare il pieno :) e ricordo i doganieri yugoslavi: cattivi come il male!! Purtroppo è ancora l'immagine che mi viene in mente quando penso ad una persona di quelle parti.
Da triestina ti ringrazio. Col magone ho sentito di nuovo risuonare le parole di mia nonna, nata sotto l'Austria da genitori partigiani italiani, che mi raccontava sempre con le lacrime dei rischi e della trepidanza con cui visse questo agognato passaggio. Che storia!
Addorittura le riprese in zona, sono davvero felice di vedere come passo dopo passo, stai puntanto ad un livello di qualità altissimo. Davvero complimenti.
Mia nonna è di Pola, ma dopo la guerra scappò a Milano con tutta la famiglia (cognome: Uichich) dove conobbe mio nonno, scappato da Trieste con la madre per paura di una invasione titina. Diciamo che dai racconti, sul finire della guerra non tirava proprio un bel clima. Scapparono perché erano consapevoli, ma non d'accordo, delle porcherie e le atrocità che i fascisti fecero in Jugoslava (campi di concentramento, stupri, omicidi) e sapevano bene che in caso di invasione i Titini non ci sarebbero andati per il sottile: italiano = fascista, anche se era gente nata e cresciuta li con tutt'altra idea politica
visto pero' come si sono comportati i banditi della canaglia slavocomunista allora e nella guerra di dissoluzione della Jugoslavia, in fatto di porcherie ci hanno abbondantemente superato, vedi il tribunale dell'Aja
@@rosarioloffredo4787 uno o più torti, per quanto riprovevoli, non ne cancellano un altro. C è da dire che non tutti sono come il Negus in Etiopia, che una volta ripreso il potere perdonò le stragi e angherie italiane, vietò ai suoi di vendicarsi e lasciò vivere li gli italiani che lo avessero voluto. In genere odio chiama odio...
@@geenogerletti7604 si, lo so per quanto riguarda il Negus. Molti personaggi etiopici erano favorevoli all'occupazione italiana, come un esempio, l'ambasciatore etiopico a Roma dichiaro ' che si aspettava che noi portassimo ordine, progresso, modernizzazione, dopodichè no saremmo sfuggiti alla sorte che ebbero gli inglesi in America. Abebe' Aregai, un capo che resistette 5 anni, affermo' che il nemico piu' pericoloso era stato il duca d'Aosta perchè con il suo buon governo spegneva nei suoi connazionali il desiderio di indipendenza. Ho visionato cio' che fece l'Italia in Africa. Le spese sopravvanzavano ampiamente quelle in Italia. Malgrado certi provvedimenti italiani, i matrimoni misti in Etiopia, Somalia, Eritrea furono numerosissimi fregandosene dei provvedimenti di Starace. Consideriamo poi, che gli abissini esercitavano lo schiavismo (ufficialmente abolito nel 1932) pallottole dum-dum vietate come i gas dalla convenzione di Ginevra, torture e decapitazione di prigionieri, stragi di civili (cantieri della Gondrand) torture verso gli etiopici che si facevano preti, per non fare i soldati (le etnie dominanti erano amhara e scioani). ma in Africa era un tipo diversa di guerra, magari di repressione coloniale. Da noi si era in Europa, si trovavano di fronte i tradizionali nemici, italiani e slavi. Poi si trattavano di guerre anche ideologiche. Non si trattava di conquistare una citta' o una provincia ma di idee. Il cervello non lo si puo' cambiare e nemmeno le idee. La soluzione per questo e quella estrema.
il miglior commento che ho letto...compilmenti.... come sempre i poteri forti hanno fatto disastri e le conseguenze sono cadute sul popolo.....gli istriani stavano bene insieme e non avevano problemi tra loro...e in istria c erano anche slavi non solo italiani...questo c e lo dimentichiamo sempre...e andavano d amore e d accordo...la politica ha fatto il resto
Toccante. E' davvero insolito vedere trattato il nostro tema così bene da una persona non del luogo (mi veniva da scrivere "da un italiano". La forza dell'abitudine). I miei complimenti più sinceri.
Mio nonno é stato il primo Governatore del TLT zona A: Edmondo Puecher. Ringrazio per l'ottimo servizio che mi ha fatto ricordare tutte le atmosfere e i discorsi che sentivo fare dai "grandi".
Edmondo Puecher fu un socialista - si diceva più correttamente austro-marxista - italiani di lingua e di costumi . Rimase a Trieste dove parteciò alla battaglia per il Porto Franco appena occupata dall'Italia. Il suo compagno, Pittoni, invece preferì andarsene a Vienna dove diresse l'Arbeiter Zeitung. Durante una polemica con i capo del club jugoslavo al Reichsrat, mons. Korosec , che piangeva il fatto che trieste non fosse finita in meni jugoslave , rispose : " Giù le mani da Trieste "!.
Ho fatto una ulteriore ricerca, in effetti un Governatore non fu mai nominato. Edmondo Puecher (mio nonno) dopo il secondo conflitto mondiale ricoprì la carica di Presidente delle Cooperative Operaie e di Presidente del Consiglio di Zona durante l’amministrazione del G.M.A. Fu anche uno dei Costituenti.
Mio nonno era di Parenzo mi nonna di dignano . Ci son cresciuto con queste storia . Alla morte di mio nonno nel dopoguerra , mia nonna andò in un campo profughi a Tortona in Italia. Ma gli istriani non dimenticarono mai la loro terra rossa.
Sono uno studente normalissimo a cui piace tantissimo la storia e il tuo canale per questo è il top. Vorrei che durante le lezioni di storia, quando arriviamo ad argomenti che te hai portato, la prof mettesse dei tuoi video perché meriti ed insegni benissimo ma credo che questo potrà rimanere solo come un desiderio...
Proponiglielo. So che che alcuni professori hanno mostrato in classe video di Breaking Italy, non vedo perché non potrebbero mostrare anche video di Nova Lectio
@@davidedavide3049 si, ma io intendo anche che ci arrivino da soli e scoprino loro questo canale, come hanno scoperto altri video/serie/film. Questo è quello che intendo
@@davidedavide3049 Ehi, io sono un 44enne e seguo molto youtube, in particolar modo quei canali che meritano davvero per lo sforzo profuso nel produrre contenuti di qualità. Credo che il problema sia più che altro nell'incapacità di coloro i quali sono preposti alla creazione dei programmi di studio di tener presente proposte alternative.
Un ottimo rapporto che mi ha riportato indietro di molti anni nella mia vita. Io sono spagnola e ho un dottorato in lingue latine e ho avuto la grande fortuna di conoscere due persone adorabilie da Trieste e di passare molto tempo con loro, che erano nati all'inizio del XX secolo. In breve,io non ho mai visto i triestini come italiani in nessun senso, né la città di Trieste come una città italiana; il loro fisico e la loro anima non erano italiani anche se finirono per amare molto la loro nuova patria. All'epoca io ero molto giovane (35 anni) e ora sono una signora molto più anziana e ho ascoltato con emozione questa parte della storia europea, senza giudicarla perché la storia si studia, non si giudica. Vi rendo i miei più espressivi ringraziamenti per aver realizzato questo video su Trieste e per avermi portato dei bellissimi ricordi di questa parte d'Europa. I miei amici triestini saranno sempre con me, nella mia mente, nel mio cuore e faranno parte di me per sempre perché hanno condizionato abbastanza la mia vita, anche se la mia personalità si era già formata quando li ho rincontrati. Un grande abbraccio e tutto il mio affetto per lei e per tutti i cari triestini.
Io mi sento italiano. Amo la lingua, la cultura, l'arte, l'essere italiano. Ma quando si dice questo si sottointende sempre che ciò appartenga a una Stato Nazionale. E allora come la mettiamo : una Grossdeutscheland con Germania, Austra, e cantoni tedesci della Svizzera . ? No ci possono essere stati con la stessa lingua e cultura senza essere per nulla uniti.
Quella di Trieste è una storia intricata e poco documentata dai media nostrani....una città che come Berlino visse la guerra fredda sulla propria carne
Io, essendo uno della Minoranza Slovena in Friuli, posso dire che mi sento fiero si essere uno "Slavo-Italiano" in Italia perché mi fa sentire unico e quando arrivano nel mio paese turisti, sia Italiano che Sloveni, rimangono entrambi stupiti nel ritrovarsi in una realtà, che non si aspettavano, più unira che rara. Quindi concludo con: Jaz sem Italjinec. Jaz sem Slovenec. JÄ SI DËN ROZOJANSKË!!!!! ZBUGËN!!! Sono Italiano. Sono Sloveno. SONO RESIANO!!!!!! SALUTI!!!
Voi della Val di Resia siete una cosa davvero più unica che rara, spesso separati anche dagli stessi Sloveni che vivono nel Collio a Gorizia o nel Carso a Trieste. Comunque bella zona la Val di Resia, cerco sempre di passarci se faccio escursioni verso l'Isonzo/Soča in Slovenia (il fiume più bello d'Europa secondo me)
Mi fa piacere...io sono Sardo è orgoglioso di essere Italiano(anche se certe volte la politica me ne fa pentire) ....stimo i popoli di origine Slava...e per me anche gli immigrati dall'ex Jugoslavia che i nativi slavi di Trieste sono Italiani al 100 %
@@davidetoffoletto9981 Non c'entra niente l'etnia di nostalgici di Tito ci sono anche tra molti Italiani della penisola....sono quelli che tanto deridono il duce ma preferiscono il duce Jugoslavo.......sono feccia da estirpare come in Rhodesia facevano con i ribelli Marxisti...conosco gente Serba e Croata che di Tito non ne vogliono sentire parlare le foibe non punirono solo le minoranze Italiane ma anche i collaborazionisti Slavi,i Cetnici,Domobranci,Ustascia e minoranze di Ungheresi,Rumeni,Tedeschi,Bulgari ecc ecc
Sono nato a Trieste e attualmente vivo e lavoro qui, quindi non posso altro che dire: video interessantissimo! Era davvero da tanto che non guardavo qualche tuo video (dannato algoritmo e dannato studio), ma devo farti i complimenti! Sei migliorato un sacco. Ti seguivo da quando la tua passione nella storia si percepiva solo dai total war :))
Volevo ricordare a tutti quanti, che Trieste, e sempre stata italiana, come tutte le città istriane, basta guardare la cartina geografica del giornalista e scrittore Edoardo Sumsel
@@nubespolidori7714 trieste è assolutamente Italia! Se non fosse che odio la guerra andrei a riprendermi anche le altre città italiane. Nella mia infanzia si prendeva ancora Capodistria tv. Avevo dei vicini siciliani che si emozionavano a guardare quella televisione italiana. Dicevano cose tipo: "Guarda! Sono italiani, parlano italiano!" Io avevo solo 5-6 anni e non capivo il motivo di tanta emozione. In età adulta poi l'ho capito viaggiando per l'Italia, quell'Italia di cui tanti notano le differenze e non le cose in comune. Trieste è diversa da altre città italiana, forse un po' statica ed appisolata per i miei gusti dinamici, almeno 10 anni fa era così, ma è molto bella e anche se include diverse etnie più un certo numero di immigrati meridionali di vecchia data ormai più triestini dei triestini, mi è sembrata abbastanza pacifica. Mi vien male a pensare ad una Trieste caduta nelle grinfie di quel caos yugoslavo.
Complimenti per i video, bene realizzati, ma sopratutto equilibrati e con grande capacità di sintesi. Anche i miei erano profughi Istriani finiti in Australia dove negli anni 70/80 gli Italiani erano la più grande comunità in Australia... sarebbe interessante approffondire
Complimenti per i tuoi video storici, sempre equilibrati. Una piccola critica però vorrei farla nella mancata citazione di Gorizia (una miniatura di Berlino) a cui tocco' in piccolo il sacrificio nazionale della sua provincia con la spartizione tra Italia e Jugoslavia che fu riproposta con la Zona A e B.
Dear ITALIANS,We LOVE YOU.I can t imagine our life without italian fashion,Tex WILER,Mark,Zagor,Tim and Dasti,Linea,Allan FORD,Giuliano GEMMA,Bud Spencer.ranco Nero,Leonard Mann...Your INFLUENCE in our life is Huge.From Yugoslav(Serbia now)with love.
E mi trovai così, nel Carso triestino, a piangere ascoltando questo video. Chi non è di qui non può capire il dolore che questa faccenda a portato a tanta gente. Chi non è di qui non può capire come ancora OGGI la questione fa male. Ti ringrazio per questo video
Mia nonna ha scelto di spostarsi dalla zona b, alla zona a diventando italiana. Per qualche anno ha vissuto in baracche come profuga, compresa mia madre. Ancora oggi quando vuole fare visita ai parenti sloveni ci chiede di portarla in zona b...
Mio nonno scappò dalla Iugoslavia quando era appena un bambino, mi ha raccontato molto della storia di Trieste. Sono fiero di essere un triestino, sono fiero e felice di vivere in questa bellissima città.
@@davidetoffoletto9981 be, ancora oggi si puo avvertire un po di discriminazione verso di noi diciamo. Non da parte dei croati Istriani ma da parte di quelli che sono venuti a vivere qui dalle altre regioni della croazia
@@thereita1052 no, perche' anche i croati hanno subito massacri e perdite da parte di tito. Siamo rimasti in circa 15.000, esiste il bilinguismo e la scuola italiana.
Tutto vero e ben detto. Mi dispiace moltissimo che noi siamo rimasti fuori dall Italia. I miei nonni mi contavano delle storie e vicende vissute. Saluti da Pola.
@@andreaarru7162 Che cazzo stai fumando , invece di pensare come salvare Italia che si sta spaccando tu parli delle teme che sono fuori de tua capacita mentale
@@chetzdunchien beh a raccontarla tutta c’è stata due volte una slavizzazione forzata: prima dell’unità d’Italia da parte dell’arciduca d’Austria per contrastare il sentimento nazionalista Italiano nel periodo Risorgimentale, e dopo la seconda guerra mondiale da parte di Tito
Qui nel '900 si è sofferto da ambo le parti. E pensare che ancora oggi c'è qualcuno che, invece di camminare assieme verso la pace e l'amicizia, fa riemergere questi vecchi rancori caricandoli di significato politico, vero modo di mancare di rispetto a tutti coloro che hanno sofferto.
Non so come, ma ogni volta che sono stato a Trieste e poi, per lavoro, ho dovuto varcarne la frontiera ho sempre provato un'istantanea e improvvisa nostalgia dell'Italia. Roma
Bravo Simone! Sono di Trieste e apprezzo molto che hai fatto un video sulla mia città! P.s. non vedo l'ora arrivi il video sulla storia del Kosovo, perche è un video che ci farebbe divertire assai nella sezione commenti
Sisisisii! mi unisco :) vorrei anche io un bel video su Serbia/Kosovo, per farmi un po' di chiarezza ed avere più informazioni. Mi piacerebbe ascoltare anche altre "campane".. Diciamo che quello che si trova in giro sul web non soddisfa mai il mio sapere 🙆♀️🙆♀️😝
@@federicadilauro8490 good :-) Questo di Mieli è abbastanza imparziale cmnq www.raiplay.it/video/2019/11/cultura---passato-e-presente-la-crisi-del-kosovo-con-la-profssa-silvia-salvatici-e439d6ca-98c1-4f85-94b7-ab62ae9d1ab2.html Ma credo sia giusto trattare anche su yt che ha un impatto mediatico maggiore
@@federicadilauro8490 se vuoi posso scrivertelo qua sotto. È una discussione molto lunga, inizio dicendo che tutti i monasteri e chiese in Kosovo sono state costruite dal 1100 in poi e che il popolo albanese non esisteva ancora come regno ma diviso in clan mentre la serbia aveva un regno e successivamente ha avuto pure un'impero, secondo dei dati dell'epoca nel territorio del Kosovo vivevano per il 100% serbi. È tutto così finché nel 1400 i turchi ottomani arrivano e iniziano a conquistare piano piano la Serbia,Bulgaria,etc.., il popolo albanese viene conquistato pure, e accettò la religione imposta dagli ottomani ovvero quella musulmana, mentre i serbi non accettarono e rimasero al cristianesimo, subendo numerose persecuzioni durate 400 anni, il popolo albanese ne approfittò e appoggiato dagli ottomani piano piano iniziò a spostarsi verso il Kosovo,una specie di emigrazione diciamo, e così nel tempo il grafico demografico cambiò e arrivò nel 1900 ad essere 60%serbi 40%albanesi, con la prima guerra mondiale il popolo serbo perse 1.500.000 di persone che erano il 25% della popolazione e portò ad avere nel Kosovo 50%serbi 50%albanesi, non cambiò nulla fino alla 2 guerra mondiale dove si ripete la stessa storia il popolo serbo perse quasi 2 milioni di persone e finita la guerra per la prima volta nella storia il popolo albanese iniziò ad essere in maggioranza, nella guerra del 99' invece la serbia si ritrovò tutta la Nato contro, che appoggiò gli albanesi, nel 2008 il Kosovo si autoproclama indipendente, ma non lo è ancora, devono accettarlo tutti i paesi ma come dovresti intuire la serbia non accetterà MAI, perché non possono rubarci un territorio per cui abbiamo dato tutto, è come se a voi rubassero il Lazio(esempio). Spero di averti chiarito le idee se non hai capito qualcosa puoi chiedermi tutto.
Bravissimo Simone, sono Jugoslavia e ti ringrazio per tue pillole di storia poco conosciuta! Forse conoscere meglio storia aiuta a capire meglio anche fatti attuali! 👍👍👍
Nei cinquanta quando andavo a scuola a Prato, non c'era scritto niente sulla storia Italiana su questi fatti, specialmente riguardo alle Fobie. Grazie per avermi dato la possibilita di imparare.
Ridi e scherzi ma la Corsica formalmente è territorio italiano, occupato dalla Francia con l abuso dei trattati di versallies del 1768. I genovesi avevano concesso loro solo l uso gratuito dei porti corsi e altri benefici economici fino a che la repubblica non avesse saldato i suoi debiti. Tutto ciò a patto che l una e l altra non si attaccasero a vicenda. Guarda un po te, poco dopo i francesi attaccarono Genova e occuparono la Corsica. Ad oggi c'è una forzata francesizzazione dell isola specie nella parte nord, ma a sud nei dintorni di Bonifacio è altra storia. Altro video per Nova la questione Corsa insomma ahaah
Ti seguo sempre. Un altro ottimo video! Mia madre aveva 13 anni quando il 22 settembre 1946 sul penultimo pirascafo per trieste lasciò la sua città e l'istria. Sono stati momenti duri....
Interessante caro Luca Iacobone la tua storia dell'esodo dall'Istria. Mi piacerebbe approfondire, ti passo un mio video nel campo profughi di Padriciano (Trieste): ua-cam.com/video/mft2ETyU3Uk/v-deo.html
@@elvishacin2926 elvis the pelvis... le legge razziali sono state un errore. Ma è stato un errore anche quello della pulizia etnica perpetrata dagli slavi. O no? Scusa il comunisti di Tito erano brava gente, non si possono toccare... Vuoi che ti faccia vedere l'Attestato di battesimo di mia nonna? Nata a pirano d'Istria nel 1893 da genitori con cognome italiano? Io spero per te elvis the pelvis, che poi che nome è non lo so, forse perché non ci vuoi mettere la faccia, ma dicevo spero per te di non provare mai l'esperienza della mia famiglia. Me lo auguro per te
@@76yago La mia non era una presa di difesa pro titini,forse sono stato involontariamente frainteso. Il mio commento si riferiva che, bisognorebbe imparare dai sbagli dei nostri predecessori politici compresi e costruire un futuro senza conflitti comunque mi chiamo elvis da anagrafe e sono stato nella Folgore poi in Libano come secondo uomo della scorta del Generale Franco Angioni, per cui potrà dedurre che non godo della simpatia diretta dei comunisti o altri estremisti....Saluti e Buona Epifania
@@elvishacin2926 gli errori? Basta aprire un libro di storia è capire quanti errori si sono fatti nei millenni. Li da parte dei Titini c'era solo odio e voglia di rivalsa. Le leggi razziali sono stati un errore? Certo! ... ragazzo della folgore non sei l'unico che ha fatto il militare. Buon cammino
SCAZZONE!!! Grande video come sempre . Sarà che sono di parte in quanto sono di Monfalcone e la storia che hai raccontato fa parte del mio territorio. Non vedo l'ora di sentirti raccontare la storia dell'esodo Giuliano che fa parte della storia della mia famiglia. Siccome ti piacerebbe fare della riprese dal vivo ti consiglio di andare a Trieste in via Torino al museo della comunità Istriana e al magazzino 18 al porto vecchio.
Parlemo anche de que che xe finidi nelle foibe... Le mulete Italiane violentate per giorni dai sciavi e poi copade>>>> La storia sta zita su questo, i parla solo dei poveri ebrei
Sono contento che qualcuno parli di questo periodo storico, io sono di Trieste e vivo in questa città (non so cosa pensano i cittadini italiani di questa zona) la politica locale e i vari dibattiti popolari si incagliano sempre in questo periodo, I partiti nazionali ci marciano sopra senza rendersene conto di questo. Ogni santissima volta si aprono ferite facendo provocazioni inutili (esempio Tajani in un discorso sulle foibe conclude "viva Istria e Dalmazia italiane") diciamo che a Trieste dovranno passare ancora generazioni affinché il conflitto psicologico tra Italiani e Sloveni finisca.
@Sebbo h assolutamente no, nel censimento austriaco del 1880 la componente slovena era il 2% della popolazione. Lo dice anche nel video, voi siete cresciuti perché l'Austria voleva cancellare le minoranze Italiane dentro il suo impero.. nel 1910 grazie alle massicce migrazioni, voi eravate già il 25% (ma solo in campagna..)
Grazie per questa storia che no conoscevo. Sarebbe opportuno che questo fosse riportato anche nei libri per gli studenti anzichè fargli imparare a memoria delle date riguardanti storie che non sono mai esistite. .
Ottimo servizio, completo ed esaustivo. Su un tema che, per ragioni di politica interna/internazionale, per tanto tempo in Italia non se ne é parlato. Io, pur avendo una passione per la storia, quando mi sono trovato a fare il servizio militare in una Gorizia divisa in due mi resi conto di ignorare completamente questa situazione.
Ho seguito con piacere la rievocazione della storia della mia città anche perché, essendo nato nel 1944, è anche la mia storia e quella della mia famiglia. La grande Storia si riverbera poi in tantissime piccole storie che spesso condizionano la vita di chi non assurgerà agli onori (o disonori) della memoria per le loro azioni. Ricordo che con gli altri bambini andavamo a rompere le scatole alle sentinelle americane, a guardia dell'ingresso di una caserma, per farci dare le gomme da masticare e, più tardi, nella stessa caserma andavo a fare i compiti con un compagno di scuola, esule dall'Istria, che viveva in una "scatola" di legno e faesite ricavata in un grande ambiente che prima era stato una scuderia di cavalleria. E questo assieme a decine di altre famiglie di profughi. Il grande Tito, ancora oggi acclamato da tanti coglioni, non ha rovinato la vita di tanti italiani ma ha affamato il suo popolo per tanti anni mentre, personalmente, si riempiva il culo assieme a Jovanka ed ai suoi "eletti". Quando si andava in visita a qualcuno nella Zona B, gli si portava pasta e caffè, perché erano cose che non si potevano permettere; noi invece si passava dalla macelleria e si comprava filetto perché costava poco e questo lo facevano anche gli sloveni rimasti in Italia perché qui stavano bene e nessuno li buttava nelle foibe, come facevano i loro "fratelli di sangue". L'Italia poi non ha brillato per come ha gestito le cose a Trieste; se Winterton si è ben dimostrato uno stronzo, non di meno lo è stato Giovanni Palamara (prefetto a Trieste dal 29.10.54 al 10.10.61). Trieste è stata depredata delle sue "perle": i cantieri, la fabbrica macchine, la raffineria dell'Aquila tanto per ricordare le principali; voleva fare un bacino di carenaggio per le super.petroliere da centomila tonnellate che erano diventate di moda ma Venezia si è opposta per non subire la concorrenza. Ultima caxxata memorabile, ad opera di Mattarella, è stata la buffonata della visita al monumento alla memoria dei dinamitardi nazionalisti sloveni e la cessione del palazzo progettato da Fabiani agli sloveni locali. Palazzo che era sede di nazionalisti slavi, carichi di armi ed esplosivi destinate a fare la festa agli italiani in nome del comunismo.
Ottimo video manca solo un dettaglio secondo me e cioè che l'entrata dei soldati jugoslavi a Trieste è stato favorito dagli accordi che avevano preso con i partigiani italiani del gruppo dei garibaldini. Questi accordi prevedevano la cessione dell'intera Venezia Giulia a Belgrado
C'è n'è sono diversi, ma tutti di parte, e nel finale di solito o sono incompleti o raccontano qualche bugia, purtroppo, ma si può arrivare alla verità leggendo documenti internazionali originali, che per fortuna si trovano sul web, ma ci vuole parecchia pazienza e voglia.
Complimenti vivissimi, così andrebbero fatte le lezioni di storia! Mai visto prima un riassunto così equilibrato e imparziale di questo tema delicatissimo, bravo!
Buon giorno, Sono particolarmente felice per aver notato che il mio commento precedente è miracolosamente riapparso, potenza del Web. Anche se avrei preferito avere un contradditorio nei confronti degli argomenti da me citati. Probabilmente non c'è interesse da parte di chi ha seguito l'argomento, di arrivare alla conoscenza della verità, o poca voglia di verificare la veridicità della documentazione e la fonte o per convenienza ideologica e perciò accettazione delle bugie che ci vengono propinate.. Pazienza.
Ciao Simone, complimenti per i tuoi video, si vede che c'è dietro un grande lavoro. Se ti è possibile, sarebbe molto interessante vedere un video sulla storia di San Marino con focus sul fatto che il piccolo stato è riuscito a salvarsi dall'unificazione dell'Italia. In quegli anni i capitani reggenti sul monte titano non dormivano sonni tranquilli... Grazie ancora per i tuoi video
Gracie da un canadese con radici a Cherso. I always pass through Trieste en route to other parts of Istria and appreciate learning more of the regional history.
@@davidetoffoletto9981 I miei genitori sono di Cherso è venuto in Canada attraverso l'Italia campo profughi (Napoli) nel 1960. Nato in Canada, ma la mia prima lingua era l'italiano. I miei genitori non parlavano mai serbo croato. I am trying to learn more the language…
@@gparsr adesso in Croazia raccontano la bugia che questi posti sono sempre stati abitati dai slavi... Io abito molto vicino al confine con l'Istria ed ho visitato l'Isola di Cherso, veramente belle. È Italia
Grazie a te per questa lezione, sei riuscito a spiegare bene in pochi minuti un argomento che in un libro che ho appena finito di leggere sullo stesso argomento ci ho messo un mese. Ho realizzato che il futuro della divulgazione dei fatti passa attraverso la parola con contorno di immagini Non ti lascerò più. Troppo bravo.
Ti ringrazio. Io sono figlio di mamma slovena, profuga e papà era istriano di Montona d'Istria. Nessuno mai parla di questa pagina d'orrore italiana così come le foibe furono nascoste perché scomode allo stesso governo italiano. Ho deciso di supportare il tuo progetto e spero manderai qualche merchandise qua in Scotland. E comunque sempre ORGOGLIO GIULIANO! ORGOGLIO ISTRIANO! TRIESTE E ISTRIA ITALIANE!
@@giakon1 non conosci la storia e non hai avuto gente infoibata. Ma che sto a parlare a un troll comunista filo conte. Col cognome furlano tra l'altro, la gente più razzista che abbia mai visto(ho vissuto in bassa friulana e ho subito razzismo per le mie origini, ho vissuto in Japan, South Korea, London e ora Edinburgh ZERO razzismo).
Siccome nei commenti leggo di tante giustificazioni per i titini e per la linea anti-italiana, vorrei dire a questi che per comprendere meglio la situazione di quei territori bisognerebbe prima analizzare la storia già a partire dal periodo austroungarico, quando gli austroungarici inondarono le zone che dall'Istria vanno fino alla Dalmazia con gli slavi che abitavano le zone più continentali, accompagnando il tutto con una modifica dei toponimi e cognomi e catasto in lingua serbo-croata, il tutto per abbattere il sentimento di italianità e la centralità delle aristocrazie veneziane che ancora fungevano da faro d'identità per gli italiani delle zone. Riassumiamo tutto in 6 punti con annesse fonti usate, magari vi invoglierà ad approfondire. Innanzitutto: “nazifascismo” è un termine errato nonché abusato, evitatelo, lo dice lo stesso De Felice. 1) INIZIO: AUSTRIA-UNGHERIA. Francesco Giuseppe I, Kaiser d'Austria, avviò la repressione asburgica ed il tentativo di snazionalizzazione e sostituzione etnica già da quando l'Austria occupava il Lombardo-Veneto, con un Radetzky che all'epoca, tra repressioni e deportazioni, giunse anche a minacciare gli italiani di far ripetere in Italia le cosiddette “Stragi di Galizia”; snazionalizzazione che si è successivamente ripetuta nelle terre istriane, fiumane e dalmate, mediante la germanizzazione e la slavizzazione completa, decisione presa dal Consiglio della Corona del 12 novembre 1866. Innumerevoli storici ne hanno trattato, come Luciano Monzali. Sempre Radetzky, a suo tempo (ricordiamo che morì nel non lontano 1858) disse ciò che anticipò le politiche austriache imperiali nei successivi decenni: «Bisogna slavizzare la Dalmazia per toglierla alla pericolosa signoria intellettuale di Venezia alla quale le popolazioni italiane si rivolgono con eccessiva ammirazione» poiché, al contrario degli slavi che si piegarono poiché sprovvisti di una base culturale ed identitaria solida, gli italiani non si piegavano. 2) METODI DI REPRESSIONE DELL'ITALIANITÀ. Gli imperi della storia spesso utilizzavano il Divide et Impera per assoggettare e sottomettere popolazioni resistenti, scatenando popolazioni “barbare” contro il proprio nemico (gli USA e la Russia lo fanno tutt'oggi). Un esempio di ciò può essere sia la decadente politica romana verso i germani, ma anche la miope politica della dinastia cinese Song Settentrionale quando utilizzò i mancesi Jin per combattere altri barbari, i Liao, ed i Xixia. Strategia che si ritorse contro agli stessi Song. Il Kaiser fece dunque questo: sfruttare i “barbari” slavi contro le popolazioni italiane autoctone di Trieste, Istria, Fiume e Dalmazia. Si procedette dunque a germanizzare documenti ufficiali ed a slavizzare i nomi, cognomi, nomi geografici e la cancellazione sistematica della cultura italiana nelle scuole nonché alla croatizzazione dell'amministrazione statale e dell'amministrazione politica nei suddetti territori. La Luogotenenza della Dalmazia giunse al punto d’emettere un decreto, nel 1912, che dichiarava abrogati per sempre i toponimi italiani di 39 località che erano state interamente croatizzate, ed una slavizzazione pervasiva riguardante nomi e cognomi personali, gli atti del catasto, i nomi e cognomi nei libri delle nascite, in quelli matrimoniali e dei certificati di morte, al fine di ottenere dei dati statistici, dei documenti ufficiali che, per una dimostrazione necessaria alla politica del Governo, sembrassero comprovare o la non esistenza o la graduale estinzione dell'italianità. Vennero slavizzati anche il clero e le parrocchie, introducendo la liturgia paleoslava in contrasto con la cattolica, lasciando il solo vescovo di Parenzo italiano poiché devoto al Kaiser. Nel 1910 il podestà di Sebenico addirittura invitava gli slavi a sparare sui civili italiani, e così accadde anche a Spalato ed a Traù. Inoltre esistevano già allora rapporti di rastrellamenti e deportazioni verso fosse comuni per italiani. Ma come la politica del Divide et Impera finì per ritorcersi contro ai Latini ed ai Song Settentrionali, così accadde agli austroungarici. Cito inoltre i seguenti: Ernesto Sestan; Gerd Pircher; Monzali (già citato); Attilio Tamaro ed il suo “Storia di Trieste”. 3) ASCESA SERBA ED INTEGRALISMO JUGOSLAVO Dopo la caduta austroungarica, gli slavi eliminarono l'influenza germanica, approfittarono del vuoto delle deboli politiche regie italiane e, nel 1919 riuscirono - con la Conferenza di Parigi del 1919 - a creare il Regno dei Serbi, Croati e Sloveni (anche detto Regno di SHS), il quale vide, per la prima volta, la presenza serba comandare oltre i territori del Regno di Serbia. La repressione sugli italiani, bosgnacchi, montenegrini, bulgari-macedoni ed albanesi di Kosovo era ai massimi. Nel 1929 le tensioni etniche tra gli stessi slavi (sloveni, croati e potere serbo) portarono il re serbo Alessandro ad assumere tutti i poteri dello Stato, abbandonare l'iniziativa del “tre popoli, uno Stato” (che vedeva rappresentati solo gli slavi) e forzò la cultura e lingua serbo-croata e la religione cristiana paleoslava in ogni ambito della vita, con massicce persecuzioni anti-italiane, antibosgnacche (anti-mussulmane), anti-albanesi, anti-macedoni/bulgare (la Bulgaria reclamava la Macedonia orientale in quanto abitata da maggioranza bulgara), anti-ungheresi e con repressione in generale a danni di cattolici e mussulmani anche tra i serbo-croati e sloveni e sistematico rimpiazzo delle culture non slave. Nacque così il Regno di Jugoslavia, guidato dalla dinastia reale serba Karađorđević. 4) OPPOSIZIONE ANTISERBA ED ANTIJUGOSLAVA. Attivi in Jugoslavia, contro l'imperialismo serbo, vi furono il Partito Croato dei Diritti comandato da Ante Pavelić, il quale operò per la creazione di uno Stato croato e per la restituzione delle terre italiane al Regno d'Italia, posizione che avvicinarono lui e gli Ustascia al Partito Fascista Italiano ed alla Corona dei Savoia nell'ottica di una definitiva pacificazione balcanica occidentale. In Macedonia era attiva l'Organizzazione Rivoluzionaria Interna, la quale voleva riannettere i territori macedoni orientali al Regno di Bulgaria. Il popolo albanese - da sempre in contrasto con gli imperialismi serbi - era in perenne lotta per il Kosovo albanese. 5) CADUTA DELLA JUGOSLAVIA. Mussolini colse al balzo l'occasione della crescente instabilità jugoslava, ed assieme alla Germania, la Romania, l'Ungheria di Miklós Horthy, la Bulgaria, agli albanesi del Protettorato Italiano d'Albania ed alle forze rivoluzionarie (tra le quali i croati di Ante Pavelić) ed alle diverse minoranze etniche balcaniche, invasero il decadente regno assolutista serbo-jugoslavo. I territori italiani tornarono all'Italia e Mussolini ripristinò la cultura e la millenaria identità italiana di quelle terre, gli albanesi di Kosovo poterono ricongiungersi con gli altri albanesi del Protettorato Italiano d'Albania, ed i bulgari di macedonia tornarono alla Bulgaria. Nacque la Croazia di Pavelić, che inglobò anche i territori etnicamente bosgnacchi, e vennero annullate tutte le precedenti politiche di slavizzazione (che ricordiamo andavano avanti dal periodo austroungarico). A questo punto vengono fuori i cetnici (lealisti alla corona serba) ed i comunisti del croato Tito a fomentare le rivolte ed i rigurgiti jugoslavi tra le minoranze slave. Dunque vennero costruite le prime prigioni per i miliziani e terroristi slavi - che cercavano di anticipare quello che poi sarà il futuro genocidio su base etnica (quello attuato da Tito) - e collaborazionisti. Gli orrori compiuti dagli slavi (specialmente cetnici e comunisti) verso i civili si facevano sempre più barbarici, e non tardò ad arrivare la dura e tragica risposta italiana (e tedesca). {CONTINUA NEI COMMENTI}
6) DOPO LA SECONDA GUERRA MONDIALE: LA RSF JUGOSLAVA. Dopo la Guerra, la fazione di Tito riuscì a conquistare i territori precedentemente annessi alla Jugoslavia, ed instaurò la Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia. La repressione etnica contro gli italiani, ma anche contro bosgnacchi, albanesi, bulgari ed ungheresi raggiunsero caratteri di genocidio in ottica di totale pulizia etnica in campi di sterminio, nelle fosse comuni e nelle foibe. Vennero presi di mira i croati che militarono con Pavelić, ma soprattutto anche i semplici civili croati filo-italiani od imparentati con gli italiani. Vennero forzate intere comunità di decine e decine di migliaia di persone a lasciare le proprie terre con il fucile sempre puntato alla schiena. Qui ritorna la slavizzazione completa ed integrale, nonché fu dunque questo l'origine dell'esodo forzato degli italiani, vittime del vuoto di potere italiano e della compiacenza di alcune fazioni interne al Partito Comunista italiano (il quale chiuse e chiude ancora gli occhi dinanzi agli stessi comunisti italiani massacrati dai titini) con nomi “illustri”, come quello di Sandro Pertini, e di un odierno Marco Rizzo che anch'esso fa il negazionista e che addirittura appoggia la Serbia nei conflitti dal '91 al 2001, nonostante il perpetrarsi di crimini contro l'umanità da parte delle forze serbe, le quali oggi, tornano a minacciare il Kosovo albanese. Stessi comunisti italiani che trattavano gli esuli giuliani come traditori ed ingrati per esser fuggiti - in realtà espulsi - dalla “grande RSF Jugoslava”, negando loro aiuti, diritti, ostacolandoli, spesso arrivando alla violenza, mentre l'ANPI (da sempre branca del Partito Comunista) e la politica italiana cancellavano dalla storiografia, dai media, dai libri e dalle cronache tutto ciò che accadeva in quelle terre italiane, bollando il tutto come “reazione al nazifascismo”, e denigrando chi invece parlava come meri “nazifascisti” sputando su tutte le vittime per mano slava. La “grande RSF Jugoslava” fu un fallimento oltre che un secondo esperimento imperialista e criminale slavo in terra balcanica, e gli effetti si notano tutt'oggi, ed ogni persona che la esalta, che ne giustifica od addirittura che ne nega i crimini commessi è un criminale. P.S. Che non vengano dimenticati nemmeno i crimini inglesi nella Trieste del 1956 sugli italiani, ed i crimini al confine tra Austria ed RSF di Jugoslavia, quando i soldati inglesi respinsero i profughi che fuggivano dalle persecuzioni etniche e politiche aprendo il fuoco sui rifugiati, condannandoli al massacro per mano rossa titina.
Gli Slavi ci sono stati da un bel po', prova di cui è lo stesso nome di Gorizia - Gorica che in sloveno significa "piccolo monte". E poi, è da notare come per voi, tutti gli slavi sono serbo-croati, noi sloveni praticamente non esistiamo. Lo sloveno è stato parlato a capodistria e dintorni, seppur come lingua di minoranza, già ai tempi di Pier Paolo Vergerio. Ovviamente, tutti gli eventi del XX. secolo hanno portato a una situazione demografica ben diversa, non lo nego, ma negare l'esistenza di sloveni nella regione è triste. Per quanto riguarda SHS e la Jugoslavia - anche gli sloveni furono repressi, specialmente dopo l'istituzione della cosìddetta "dittatura del 6 gennaio", quando venimmo dichiarati tutti serbi e le nostre lingue dialetti della lingua serba. E poi che colpa ne abbiamo noi se il Kaiser austriaco ci ha usati come pedine contro gli italiano? Perché diamine allora i fascisti strinsero un'alleanza con la Germania guidata da Hitler, un'austriaco che tra l'altro disprezzava gli italiani oltre a tutti gli slavi. E poi è Hitler che è venuto sul nostro territorio, a Maribor e a ha detto: "Fatemi questa terra di nuovo tedesca". Prima di esso, nessuno toccò i tedesci in Slovenia (i Gottscheer). Ma la Francia occupasse la Liguria e il Piemonte e lì sopprimesse brutalmente gli italiani e la loro lingua e 20 anni dopo, con quelle regioni ancora occupate, arrivassero gli spagnoli a Napoli e il loro re dicesse "Fatemi questa terra di nuovo spagnola", a voi piacerebbe? Voi non porreste resistenza?
Da Alto Atesino posso dire che capisco e sento molto la situazione triestina del dopoguerra e devo dire che ancora oggi è, come Bolzano, una realtà a sé stante che giustifica la relativa autonomia economica ed amministrativa.
Interessantissimo. Mi piacerebbe moltissimo se potessi fare un video sui vespri sardi culminati il 28 aprile del 1794 con la cacciata dei piemontesi. È una pagina di storia di cui al di fuori della Sardegna non si parla mai ma è molto interessante. Se mai ti pungesse vaghezza... Tänka på det. Tack, hejdå.
Grazie per questa serie di documentari molto ben strutturati e curati, che avvicinano le nuove generazioni ad un frammento importante di storia italiana spesso trascurato dai "principali" libri di testo e programmi scolastici. Sul tuo canale c'è tutto il necessario per introdursi alla questione e quindi diventarne sensibili e critici.
Io non ho problemi, soprattutto con la lingua italiana. E conosco bene le fandonie, il cui significato lo si può scoprire consultando un onesto vocabolario. E so anche che ne sono state raccontate tantissime, soprattutto dagli irredentisti di ogni latitudine e longitudine. Ma qui cascano male, perché nella comunità vigila il motto "amicus Plato, amicus Socrates, sed prehonoranda veritas". Ma le "fandogne", proprio non sono riuscito a trovarle, nel vocabolario.
Complimenti finalmente un video obiettivo su come veramente sono andate le cose in quel bruttissimo periodo per il nostro paese. grazie infinite da un esule istriano
Consiglio di cercarvi qualche libro di Lorenzo Gayda su Trieste e la questione Jugoslavia, è una storia lunga iniziata con gli Asburgo che volevano distruggere le minoranze italiane favorendo quelle slovene in una terra destinata a diventare italiana.
Ciao Simone, il video è splendido come sempre! Da veneto quale sono mi permetto di dire che le città di Trieste, Pola, Fiume, Zara, Cherso e Lussino (isole) sono considerate italiane per i domini secolari della repubblica di San Marco! Per questo a mio modo di vedere le cose sono venete e non italiane, come per esempio Foscolo è nato a Zante isola greca sotto il dominio Veneto eppure viene considerato italiano, quando potrebbe essere considerato greco al massimo! (per me è veneto) Detto questo, amico mio, la mia non è una polemizzazione ma una riflessione! Che invito a fare a tutti! Buona giornata e continua così che sei un fenomeno! 🎉💪
guarda che Trieste viveva sotto il controllo di Venezia e trattata malissimo, a Trieste c'erano due partiti, uno filoveneziano e uno filoasburgico. Venezia aveva attaccato e occupato Trieste piu' volte, per questo motivo si diede spontaneamente in dedizione all'Austria con cui rimase per 600 anni, diventando uno dei mercati mondiali e uno dei maggiori porti europei. Detto questo preferisco l'Italia, anche se il ritorno dell'Italia coincise con il proseguo del decadimento iniziato dopo la Grande Guerra
@@rosarioloffredo4787 non sono infortunato su come effettivamente i Veneziani trattasero i triestini, lo ammetto, se mi puoi fornire delle fonti mi farebbe molto piacere! 👍👍👍
@@leonardoandretta4110 Secondo il tuo ragionamento l'Argentario è proprietà esclusiva dei fiorentini, il meridione dei napoletani, la Corsica dei genovesi e via dicendo... Che bella visione
i miei nonni materni erano sloveni e dopo la prima guerra mondiale la zona è diventata italiana e gli italiani si sono subito dati da fare per italianizzare la zona cambiando i nomi dei paesi e vietando la lingua slovena così i miei nonni hanno deciso di lasciare la zona trasferendosi in Francia per poi tornare una volta finita la seconda guerra mondiale.
sì sì, e prima degli Italiani voi avete voluto uccidere gli Italiani innocenti con l'aiuto dell'Austria «Sua Maestà ha espresso il preciso ordine che si agisca in modo deciso contro l'influenza degli elementi italiani ancora presenti in alcune regioni della Corona e, occupando opportunamente i posti degli impiegati pubblici, giudiziari, dei maestri come pure con l’influenza della stampa, si operi nel Tirolo del Sud, in Dalmazia e sul Litorale per la germanizzazione e la slavizzazione di detti territori a seconda delle circostanze, con energia e senza riguardo alcuno. Sua maestà richiama gli uffici centrali al forte dovere di procedere in questo modo a quanto stabilito.» (Francesco Giuseppe I d'Austria, consiglio della Corona del 12 novembre 1866[7][8].)
@@davidetoffoletto9981 si si, no no, was it me was it you? so whatever comes before justifies what comes afterwards? I have no time for digging In the dirt , just leave it here thank you.
Complimenti per i tuoi video approfondimenti di storia precisi ed appassionati mai leziosi. Divenni appassionato di storia quando il nostro prof. di letteratura all'ITIS si accorse che a pochi mesi dall'esame di maturità eravamo totalmente ignoranti in questa materia. Non toccava a Lui insegnarla, così ci propose di rientrare per alcune lezioni al pomeriggio. Scoprimmo così con nostra grande sorpresa, che la storia NON era una mera sequela di date, guerre e personaggi da tenere noiosamente a memoria, ma qualcosa di vivo che pulsava ancora e che usciva dal passato per creare il nostro presente e il nostro futuro. Quell'insegnate lo chiamammo in seguito non proff, ma maestro di vita. Complimenti ancora perché sempre così andrebbe sempre insegnata la storia!
Anzitutto complimenti per il video. Una sola precisazione sul mancato referendum: De Gasperi non accettò di indirlo non solo per la questione dell'Alto Adige ma anche perché nell'Istria occupata dalla Jugoslavia non ci sarebbe stata una garanzia di trasparenza e correttezza della consultazione, al di là delle garanzie internazionali.
Questa è la storia, ma io nei 40 giorni di Tito a Trieste, io c'ero, piccola ma non deficente, e i miei ricordi di quei 40 giorni sono molto ben delineati nella mia mente 😢 😢 😢 😢 😢
Grazie per fare questo video! Sono Capodistriana e la questione dei confini era sempre una questione dolente per tutte le parti. La situazione sta migliorando, ma ce sempre un pò di rancore nella gente. è scifoso come varie parti hanno mutilato questa bellismima regione. Se vuoi approfondire il discordo,ti consiglio anche di informarti sulle Foibe di Basovizza e la Risiera di San Sabba a Trieste. Il fatto e che sia il communismo sia il fascismo hanno fatto atrocità assurde nell'Istria. Da Capodistriana per me sia slavi che italiano li riteno fratelli e sorelle i quali condividiamo il territorio più bello del mondo!
Ma sei Slovena oppure Veneziana-Istriana? molte persone hanno avuto il cognome italianizzato/slavizzato, non si capisce mai bene l'origine. Comunque complimenti per l'Italiano, saluti da Caorle (Venezia), praticamente davanti casa tua dall'altra parte dell'Adriatico...
@@davidetoffoletto9981 si, è vero, tantissime persone hanno cognomi o italianizzati o slovenizzati, dipende da che parte sono 'caduti' dopo la guerra. Grazie Dario e saluti anche a te. Io sono di origini slovene.
grazie a te per questo bellissimo scorcio di storia. Avevo mio nonno militare a Fiume, quella che allora era Rijeka.Nel 1972 , quando avevo 13 anni, andai a visitare quei posti e sebbene fossi in vacanza in un campeggio a Pola, tutt'intorno erano ancora molto evidenti i segni degli anni trascorsi e della loro povertà.Che emozione!
Sotto l'impero austro-ungarico gli abitanti di Trieste non erano italiani ma venetofoni, Venezia aveva colonizzato per secoli la la costa orientale dell'adriatico e non a caso lo chiamava golfo di Venezia
@@lamontagna9036 Venezia non è mai stata italiana ma veneziana :-) se proprio insisti puoi dire non sbagliando filo romana nel senso che bisanzio era l'impero romano d'oriente :-))))
Una piccola correzione (6:56). Si dice "Istra je naša" (femminile) e "Trst je naš" (maschile), perche in Sloveno e Croato l'Istria e Trieste non sono di stessa genere. "Trst je naš" significa "Trieste e nostrO".
Io sono nata e cresciuta a Trieste nel 1965. Mio padre era di Parenzo, mia madre tedesca e mia nonna austriaca. Trieste è una città incredibilmente complessa: c'è chi rimpiange l'Austria, chi si sente più italiano degli italiani, chi ha frequentato scuole miste tipo elementari di lingua Italiana, medie di lingua tedesca per finire a studiare presso un dei due italianissimi licei classici o i due altrettanto italianissimi licei scientifici. Poi l'Università piena di fermenti, ideologie, dibattiti. Ora vivo in Abruzzo dopo anni in Inghilterra, tuttavia, ogni volta che ci ritorno, respiro quell'aria turbolenta, parlo un dialetto che ne è lo specchio, in cui parole slovene si intrecciano a parole tedesche sullo sfondo di un dialetto graffiante che non ha la cantilena dei dialetti veneti. Incontro gruppi attivisti che mi fermano per strada parlandomi di un ritorno al TLT, mi rivedo con amici e mi rendo conto che anche i nostri cognomi sono diversi: molti terminano in -ich. Trieste sarà sempre Trieste? Così sconnessa, orgogliosa e delusa? Incapace di emergere da un passato brutale e recente, così separata eppure così unita nella sua convinzione che Trieste non è il Friuli, non è né questo né quest'altro, senza capire cos'è. Ci si batte per troppe piccole cose, ci si indigna davanti alla fine del "tram di Opcina" e poi ci si perde nelle osmize dove, dopo "un litro de quel bon" ci raccontiamo la nostra storia personale e, brevemente, ci si sente semplicemente triestini avulsi da ogni altro contesto. Perché tutti hanno una storia di foibe, di rappresaglie, di cambiamenti forzati di cognomi stranieri che dovevano essere italianizzati, si discute con passione e poca cognizione davanti ad una porcina di Pepi S'ciavo. Orgogliosissimi del nostro teatro, si va all'Opera. Poi, tutto ritorna come prima.
grazie. Questa è la vera, l'unica Trieste.
@@mminlovewithflo non sono di trieste e nemmeno ho parenti li ma per qualche ragione l'ho respirata andandoci almeno 100 volte e per me ha un aroma suo che a me è sempre piaciuto. Sarà che lo conosco ma mi è molto familiare. non vedo come vederci della "slavità".. ci vedo una sua anima che ha respirato austria (parecchia) yougoslavia per forza e un 65% di italianià.. più che in calabria ad esempio.. ci torno sempre molto volentieri. ricordo gli yugoslavi che venivano a Trieste a fare le spese negli anni '70 credo. Ricordo i i triestini che con la "prepusniza" si andavano a comprare le stecche di sigarette e a fare il pieno :) e ricordo i doganieri yugoslavi: cattivi come il male!! Purtroppo è ancora l'immagine che mi viene in mente quando penso ad una persona di quelle parti.
ben scritto
@@striref quelli con il cognome che finisce in ich hanno origini croate o slovene.
@@mimma6992 no se finisce con -ich è tedesco, se finisce con (ć oppure č) è slavo
Da triestina ti ringrazio.
Col magone ho sentito di nuovo risuonare le parole di mia nonna, nata sotto l'Austria da genitori partigiani italiani, che mi raccontava sempre con le lacrime dei rischi e della trepidanza con cui visse questo agognato passaggio.
Che storia!
No te son la sola
Addorittura le riprese in zona, sono davvero felice di vedere come passo dopo passo, stai puntanto ad un livello di qualità altissimo.
Davvero complimenti.
Mia nonna è di Pola, ma dopo la guerra scappò a Milano con tutta la famiglia (cognome: Uichich) dove conobbe mio nonno, scappato da Trieste con la madre per paura di una invasione titina.
Diciamo che dai racconti, sul finire della guerra non tirava proprio un bel clima. Scapparono perché erano consapevoli, ma non d'accordo, delle porcherie e le atrocità che i fascisti fecero in Jugoslava (campi di concentramento, stupri, omicidi) e sapevano bene che in caso di invasione i Titini non ci sarebbero andati per il sottile: italiano = fascista, anche se era gente nata e cresciuta li con tutt'altra idea politica
visto pero' come si sono comportati i banditi della canaglia slavocomunista allora e nella guerra di dissoluzione della Jugoslavia, in fatto di porcherie ci hanno abbondantemente superato, vedi il tribunale dell'Aja
@@rosarioloffredo4787 uno o più torti, per quanto riprovevoli, non ne cancellano un altro.
C è da dire che non tutti sono come il Negus in Etiopia, che una volta ripreso il potere perdonò le stragi e angherie italiane, vietò ai suoi di vendicarsi e lasciò vivere li gli italiani che lo avessero voluto. In genere odio chiama odio...
@@geenogerletti7604 si, lo so per quanto riguarda il Negus. Molti personaggi etiopici erano favorevoli all'occupazione italiana, come un esempio, l'ambasciatore etiopico a Roma dichiaro ' che si aspettava che noi portassimo ordine, progresso, modernizzazione, dopodichè no saremmo sfuggiti alla sorte che ebbero gli inglesi in America. Abebe' Aregai, un capo che resistette 5 anni, affermo' che il nemico piu' pericoloso era stato il duca d'Aosta perchè con il suo buon governo spegneva nei suoi connazionali il desiderio di indipendenza. Ho visionato cio' che fece l'Italia in Africa. Le spese sopravvanzavano ampiamente quelle in Italia. Malgrado certi provvedimenti italiani, i matrimoni misti in Etiopia, Somalia, Eritrea furono numerosissimi fregandosene dei provvedimenti di Starace. Consideriamo poi, che gli abissini esercitavano lo schiavismo (ufficialmente abolito nel 1932) pallottole dum-dum vietate come i gas dalla convenzione di Ginevra, torture e decapitazione di prigionieri, stragi di civili (cantieri della Gondrand) torture verso gli etiopici che si facevano preti, per non fare i soldati (le etnie dominanti erano amhara e scioani). ma in Africa era un tipo diversa di guerra, magari di repressione coloniale. Da noi si era in Europa, si trovavano di fronte i tradizionali nemici, italiani e slavi. Poi si trattavano di guerre anche ideologiche. Non si trattava di conquistare una citta' o una provincia ma di idee. Il cervello non lo si puo' cambiare e nemmeno le idee. La soluzione per questo e quella estrema.
il miglior commento che ho letto...compilmenti....
come sempre i poteri forti hanno fatto disastri e le conseguenze sono cadute sul popolo.....gli istriani stavano bene insieme e non avevano problemi tra loro...e in istria c erano anche slavi non solo italiani...questo c e lo dimentichiamo sempre...e andavano d amore e d accordo...la politica ha fatto il resto
So your grandmother is from istra pula I was born in Labin istra beautiful state
Sono commosso. Da Triestino ho guardato il video con le lacrime agli occhi. Quando passi di qua x le riprese fischia che ci andiamo a bere qualcosa.
Toccante. E' davvero insolito vedere trattato il nostro tema così bene da una persona non del luogo (mi veniva da scrivere "da un italiano". La forza dell'abitudine). I miei complimenti più sinceri.
Mio nonno é stato il primo Governatore del TLT zona A: Edmondo Puecher. Ringrazio per l'ottimo servizio che mi ha fatto ricordare tutte le atmosfere e i discorsi che sentivo fare dai "grandi".
Un governatore del TLT non fu mai eletto
Edmondo Puecher fu un socialista - si diceva più correttamente austro-marxista - italiani di lingua e di costumi . Rimase a Trieste dove parteciò alla battaglia per il Porto Franco appena occupata dall'Italia. Il suo compagno, Pittoni, invece preferì andarsene a Vienna dove diresse l'Arbeiter Zeitung. Durante una polemica con i capo del club jugoslavo al Reichsrat, mons. Korosec , che piangeva il fatto che trieste non fosse finita in meni jugoslave , rispose : " Giù le mani da Trieste "!.
Ho fatto una ulteriore ricerca, in effetti un Governatore non fu mai nominato. Edmondo Puecher (mio nonno) dopo il secondo conflitto mondiale ricoprì la carica di Presidente delle Cooperative Operaie e di Presidente del Consiglio di Zona durante l’amministrazione del G.M.A. Fu anche uno dei Costituenti.
Mio nonno era di Parenzo mi nonna di dignano . Ci son cresciuto con queste storia . Alla morte di mio nonno nel dopoguerra , mia nonna andò in un campo profughi a Tortona in Italia. Ma gli istriani non dimenticarono mai la loro terra rossa.
Sei riuscito ad impararlo comunque il dialetto istro-veneto?
Sono uno studente normalissimo a cui piace tantissimo la storia e il tuo canale per questo è il top. Vorrei che durante le lezioni di storia, quando arriviamo ad argomenti che te hai portato, la prof mettesse dei tuoi video perché meriti ed insegni benissimo ma credo che questo potrà rimanere solo come un desiderio...
Proponiglielo. So che che alcuni professori hanno mostrato in classe video di Breaking Italy, non vedo perché non potrebbero mostrare anche video di Nova Lectio
@@davidedavide3049 si, ma io intendo anche che ci arrivino da soli e scoprino loro questo canale, come hanno scoperto altri video/serie/film. Questo è quello che intendo
@@il_ninja_di_vaaa Ne dubito, UA-cam è poco frequentato dalle persone sopra i 40/50 anni
@@davidedavide3049 Ehi, io sono un 44enne e seguo molto youtube, in particolar modo quei canali che meritano davvero per lo sforzo profuso nel produrre contenuti di qualità. Credo che il problema sia più che altro nell'incapacità di coloro i quali sono preposti alla creazione dei programmi di studio di tener presente proposte alternative.
@@novusordoseclorummcmlxxvi Non ho detto che nessun over 40 /50 segue UA-cam, ma le statistiche parlano chiaro, gli over 40/50 non sono molti
Un ottimo rapporto che mi ha riportato indietro di molti anni nella mia vita. Io sono spagnola e ho un dottorato in lingue latine e ho avuto la grande fortuna di conoscere due persone adorabilie da Trieste e di passare molto tempo con loro, che erano nati all'inizio del XX secolo. In breve,io non ho mai visto i triestini come italiani in nessun senso, né la città di Trieste come una città italiana; il loro fisico e la loro anima non erano italiani anche se finirono per amare molto la loro nuova patria. All'epoca io ero molto giovane (35 anni) e ora sono una signora molto più anziana e ho ascoltato con emozione questa parte della storia europea, senza giudicarla perché la storia si studia, non si giudica. Vi rendo i miei più espressivi ringraziamenti per aver realizzato questo video su Trieste e per avermi portato dei bellissimi ricordi di questa parte d'Europa. I miei amici triestini saranno sempre con me, nella mia mente, nel mio cuore e faranno parte di me per sempre perché hanno condizionato abbastanza la mia vita, anche se la mia personalità si era già formata quando li ho rincontrati.
Un grande abbraccio e tutto il mio affetto per lei e per tutti i cari triestini.
Io mi sento italiano. Amo la lingua, la cultura, l'arte, l'essere italiano. Ma quando si dice questo si sottointende sempre che ciò appartenga a una Stato Nazionale. E allora come la mettiamo : una Grossdeutscheland con Germania, Austra, e cantoni tedesci della Svizzera . ? No ci possono essere stati con la stessa lingua e cultura senza essere per nulla uniti.
Quella di Trieste è una storia intricata e poco documentata dai media nostrani....una città che come Berlino visse la guerra fredda sulla propria carne
Io, essendo uno della Minoranza Slovena in Friuli, posso dire che mi sento fiero si essere uno "Slavo-Italiano" in Italia perché mi fa sentire unico e quando arrivano nel mio paese turisti, sia Italiano che Sloveni, rimangono entrambi stupiti nel ritrovarsi in una realtà, che non si aspettavano, più unira che rara.
Quindi concludo con:
Jaz sem Italjinec.
Jaz sem Slovenec.
JÄ SI DËN ROZOJANSKË!!!!!
ZBUGËN!!!
Sono Italiano.
Sono Sloveno.
SONO RESIANO!!!!!!
SALUTI!!!
Voi della Val di Resia siete una cosa davvero più unica che rara, spesso separati anche dagli stessi Sloveni che vivono nel Collio a Gorizia o nel Carso a Trieste. Comunque bella zona la Val di Resia, cerco sempre di passarci se faccio escursioni verso l'Isonzo/Soča in Slovenia (il fiume più bello d'Europa secondo me)
ma voi siete un'altra cosa, vi rende onore, ma ti assicuro che gli sloveni a Trieste si comportano in ben altra maniera
@@rosarioloffredo4787 loro sono un'eccezione, gli Sloveni della zona di Trieste sono nazionalisti dichiarati e convinti titini
Mi fa piacere...io sono Sardo è orgoglioso di essere Italiano(anche se certe volte la politica me ne fa pentire) ....stimo i popoli di origine Slava...e per me anche gli immigrati dall'ex Jugoslavia che i nativi slavi di Trieste sono Italiani al 100 %
@@davidetoffoletto9981 Non c'entra niente l'etnia di nostalgici di Tito ci sono anche tra molti Italiani della penisola....sono quelli che tanto deridono il duce ma preferiscono il duce Jugoslavo.......sono feccia da estirpare come in Rhodesia facevano con i ribelli Marxisti...conosco gente Serba e Croata che di Tito non ne vogliono sentire parlare le foibe non punirono solo le minoranze Italiane ma anche i collaborazionisti Slavi,i Cetnici,Domobranci,Ustascia e minoranze di Ungheresi,Rumeni,Tedeschi,Bulgari ecc ecc
Sono nato a Trieste e attualmente vivo e lavoro qui, quindi non posso altro che dire: video interessantissimo! Era davvero da tanto che non guardavo qualche tuo video (dannato algoritmo e dannato studio), ma devo farti i complimenti! Sei migliorato un sacco. Ti seguivo da quando la tua passione nella storia si percepiva solo dai total war :))
Volevo ricordare a tutti quanti, che Trieste, e sempre stata italiana, come tutte le città istriane, basta guardare la cartina geografica del giornalista e scrittore Edoardo Sumsel
@@nubespolidori7714 trieste è assolutamente Italia! Se non fosse che odio la guerra andrei a riprendermi anche le altre città italiane.
Nella mia infanzia si prendeva ancora Capodistria tv.
Avevo dei vicini siciliani che si emozionavano a guardare quella televisione italiana. Dicevano cose tipo: "Guarda! Sono italiani, parlano italiano!"
Io avevo solo 5-6 anni e non capivo il motivo di tanta emozione.
In età adulta poi l'ho capito viaggiando per l'Italia, quell'Italia di cui tanti notano le differenze e non le cose in comune.
Trieste è diversa da altre città italiana, forse un po' statica ed appisolata per i miei gusti dinamici, almeno 10 anni fa era così, ma è molto bella e anche se include diverse etnie più un certo numero di immigrati meridionali di vecchia data ormai più triestini dei triestini, mi è sembrata abbastanza pacifica.
Mi vien male a pensare ad una Trieste caduta nelle grinfie di quel caos yugoslavo.
Complimenti per i video, bene realizzati, ma sopratutto equilibrati e con grande capacità di sintesi. Anche i miei erano profughi Istriani finiti in Australia dove negli anni 70/80 gli Italiani erano la più grande comunità in Australia... sarebbe interessante approffondire
Complimenti per i tuoi video storici, sempre equilibrati. Una piccola critica però vorrei farla nella mancata citazione di Gorizia (una miniatura di Berlino) a cui tocco' in piccolo il sacrificio nazionale della sua provincia con la spartizione tra Italia e Jugoslavia che fu riproposta con la Zona A e B.
verissimo
Dear ITALIANS,We LOVE YOU.I can t imagine our life without italian fashion,Tex WILER,Mark,Zagor,Tim and Dasti,Linea,Allan FORD,Giuliano GEMMA,Bud Spencer.ranco Nero,Leonard Mann...Your INFLUENCE in our life is Huge.From Yugoslav(Serbia now)with love.
In Slovenia and Croazia they say that almost everything you can see along the Eastern Adriatic Coast is something made by them....
@@davidetoffoletto9981 Si i palazzoni 😂
Such a nice message, really apriciated, Wish you the best my friend, have a nice One (love you too) :)
i'm Italian Kosovo Je Srbija :D
@@gianlucaori9778 ti sei risposto da solo
Ci potrai parlare della questione di Fiume e dell'Istria
Rijeka*
@@sib2682 caro mi dispiace ma per si chiama Fiume
Diego Manco rijeka é la tradizione di fiume in croato , stesso significato in lingue diverse. Comunque per noi italiani rimane fiume.
@@maxchitrizza ok scusa
@@maxchitrizza Ma non era Rejika?
Te lo giuro non ho la più pallida idea di come tu riesca ogni volta, e dico ogni, a beccare esattamente l’argomento che più mi interessa al momento
E mi trovai così, nel Carso triestino, a piangere ascoltando questo video. Chi non è di qui non può capire il dolore che questa faccenda a portato a tanta gente. Chi non è di qui non può capire come ancora OGGI la questione fa male. Ti ringrazio per questo video
👍
Una zavata carsolina e un bicer de teran e passa tutto .....
@@robyts07081965 😊😊😊😂😂😂🥂🍾 giusto.....
Grazie di queste informazioni che la scuola non ci ha mai dato.....pensa te povere persone che tragedia complimenti
@@nivesmariottel7192 hi
Mia nonna ha scelto di spostarsi dalla zona b, alla zona a diventando italiana. Per qualche anno ha vissuto in baracche come profuga, compresa mia madre. Ancora oggi quando vuole fare visita ai parenti sloveni ci chiede di portarla in zona b...
Mio nonno scappò dalla Iugoslavia quando era appena un bambino, mi ha raccontato molto della storia di Trieste. Sono fiero di essere un triestino, sono fiero e felice di vivere in questa bellissima città.
Fa schiva
Si, è una città stupenda!
Speravo davvero che un giorno uscisse questo video. Grande come sempre!
Saluti da Pola
com'è la situazione di voi Istriani-Veneti? saluti da Caorle, Venezia.. vostri fratelli, siamo la stessa gente
@@nicolatoneatto5874 per quel che riguarda il cognome confermo
@@davidetoffoletto9981 be, ancora oggi si puo avvertire un po di discriminazione verso di noi diciamo. Non da parte dei croati Istriani ma da parte di quelli che sono venuti a vivere qui dalle altre regioni della croazia
@@andrearabar3252 c'e chi nega i massacri titini li? quanti italiani rimangono in quelle zone (e quanta cultura italiana rimane)
@@thereita1052 no, perche' anche i croati hanno subito massacri e perdite da parte di tito. Siamo rimasti in circa 15.000, esiste il bilinguismo e la scuola italiana.
Tutto vero e ben detto. Mi dispiace moltissimo che noi siamo rimasti fuori dall Italia. I miei nonni mi contavano delle storie e vicende vissute. Saluti da Pola.
Ako si ti talijan onda sam ja sa Marsa
@@danijelcvitanovic7474
Ma sve je u redu , bio sam se malo naljutio sa talijanima , sad me je sve prošlo , ispričavam se
@@andreaarru7162
Che cazzo stai fumando , invece di pensare come salvare Italia che si sta spaccando tu parli delle teme che sono fuori de tua capacita mentale
@@chetzdunchien beh a raccontarla tutta c’è stata due volte una slavizzazione forzata: prima dell’unità d’Italia da parte dell’arciduca d’Austria per contrastare il sentimento nazionalista Italiano nel periodo Risorgimentale, e dopo la seconda guerra mondiale da parte di Tito
@@chetzdunchien E i tuoi dei crimini sciavi
Qui nel '900 si è sofferto da ambo le parti. E pensare che ancora oggi c'è qualcuno che, invece di camminare assieme verso la pace e l'amicizia, fa riemergere questi vecchi rancori caricandoli di significato politico, vero modo di mancare di rispetto a tutti coloro che hanno sofferto.
Concordo in tutti i sensi e in ogni ambito
Da mettere in primo piano questo commento
👏👏👏👏
basta che qualcuno rinunci alla stella rossa Titina
@@operatorgoose4306 vallo a dire al sindaco di Fiume che l'ha fatta issare sul grattacielo Nordio... nel 2020!!
È bello vedere che non tutti hanno dimenticato questa questione. Aspetto il video sull'esilio Giuliano-Dalmata
Una questione molto difficile ed interessante, condita con un'ottima narrazione come sempre, grazie davvero simone!
Sono di Trieste e …. Complimenti!!! Video davvero ben fatto e ottimi contenuti
Non so come, ma ogni volta che sono stato a Trieste e poi, per lavoro, ho dovuto varcarne la frontiera ho sempre provato un'istantanea e improvvisa nostalgia dell'Italia.
Roma
Bravo Simone! Sono di Trieste e apprezzo molto che hai fatto un video sulla mia città!
P.s. non vedo l'ora arrivi il video sulla storia del Kosovo, perche è un video che ci farebbe divertire assai nella sezione commenti
Sarai mica Emanuel Gjoka?
@@christiankongjini7401 edhe ti qenke ketu haha ;) il mondo xe picio fratè
Sisisisii! mi unisco :) vorrei anche io un bel video su Serbia/Kosovo, per farmi un po' di chiarezza ed avere più informazioni. Mi piacerebbe ascoltare anche altre "campane".. Diciamo che quello che si trova in giro sul web non soddisfa mai il mio sapere 🙆♀️🙆♀️😝
@@federicadilauro8490 good :-)
Questo di Mieli è abbastanza imparziale cmnq www.raiplay.it/video/2019/11/cultura---passato-e-presente-la-crisi-del-kosovo-con-la-profssa-silvia-salvatici-e439d6ca-98c1-4f85-94b7-ab62ae9d1ab2.html
Ma credo sia giusto trattare anche su yt che ha un impatto mediatico maggiore
@@federicadilauro8490 se vuoi posso scrivertelo qua sotto. È una discussione molto lunga, inizio dicendo che tutti i monasteri e chiese in Kosovo sono state costruite dal 1100 in poi e che il popolo albanese non esisteva ancora come regno ma diviso in clan mentre la serbia aveva un regno e successivamente ha avuto pure un'impero, secondo dei dati dell'epoca nel territorio del Kosovo vivevano per il 100% serbi. È tutto così finché nel 1400 i turchi ottomani arrivano e iniziano a conquistare piano piano la Serbia,Bulgaria,etc.., il popolo albanese viene conquistato pure, e accettò la religione imposta dagli ottomani ovvero quella musulmana, mentre i serbi non accettarono e rimasero al cristianesimo, subendo numerose persecuzioni durate 400 anni, il popolo albanese ne approfittò e appoggiato dagli ottomani piano piano iniziò a spostarsi verso il Kosovo,una specie di emigrazione diciamo, e così nel tempo il grafico demografico cambiò e arrivò nel 1900 ad essere 60%serbi 40%albanesi, con la prima guerra mondiale il popolo serbo perse 1.500.000 di persone che erano il 25% della popolazione e portò ad avere nel Kosovo 50%serbi 50%albanesi, non cambiò nulla fino alla 2 guerra mondiale dove si ripete la stessa storia il popolo serbo perse quasi 2 milioni di persone e finita la guerra per la prima volta nella storia il popolo albanese iniziò ad essere in maggioranza, nella guerra del 99' invece la serbia si ritrovò tutta la Nato contro, che appoggiò gli albanesi, nel 2008 il Kosovo si autoproclama indipendente, ma non lo è ancora, devono accettarlo tutti i paesi ma come dovresti intuire la serbia non accetterà MAI, perché non possono rubarci un territorio per cui abbiamo dato tutto, è come se a voi rubassero il Lazio(esempio). Spero di averti chiarito le idee se non hai capito qualcosa puoi chiedermi tutto.
Bravissimo Simone, sono Jugoslavia e ti ringrazio per tue pillole di storia poco conosciuta! Forse conoscere meglio storia aiuta a capire meglio anche fatti attuali! 👍👍👍
complimenti per la perfetta sequenza temporale degli eventi e l'ottimo montaggio Video, sempre chiaro e mai noioso
Nei cinquanta quando andavo a scuola a Prato, non c'era scritto niente sulla storia Italiana su questi fatti, specialmente riguardo alle Fobie. Grazie per avermi dato la possibilita di imparare.
Ovviamente. Non si poteva parlarne per non mettere in imbarazzo i nostri "compagni"
Il corso degli eventi ci impone di chiederti un approfondimento sul conflitto armeno-azero nel Nagorno-Karabak
E adesso
mega raid contro la Corsica!
*Istria e Dalmazia
@Thomas Boi Nizza ok... Savoia sn francesi... non ce ne facciamo nulla
@Thomas Boi Nizza è colonia marocchina ormai
Ridi e scherzi ma la Corsica formalmente è territorio italiano, occupato dalla Francia con l abuso dei trattati di versallies del 1768. I genovesi avevano concesso loro solo l uso gratuito dei porti corsi e altri benefici economici fino a che la repubblica non avesse saldato i suoi debiti. Tutto ciò a patto che l una e l altra non si attaccasero a vicenda. Guarda un po te, poco dopo i francesi attaccarono Genova e occuparono la Corsica. Ad oggi c'è una forzata francesizzazione dell isola specie nella parte nord, ma a sud nei dintorni di Bonifacio è altra storia.
Altro video per Nova la questione Corsa insomma ahaah
@@diegomarchesini2141 impossibile biasimarti
Grazie, si sente la passione mentre spieghi gli avvenimenti
Ti seguo sempre. Un altro ottimo video! Mia madre aveva 13 anni quando il 22 settembre 1946 sul penultimo pirascafo per trieste lasciò la sua città e l'istria. Sono stati momenti duri....
Interessante caro Luca Iacobone la tua storia dell'esodo dall'Istria. Mi piacerebbe approfondire, ti passo un mio video nel campo profughi di Padriciano (Trieste): ua-cam.com/video/mft2ETyU3Uk/v-deo.html
volevo solo ricordare che fu mussolini a dettare la legge razziale proprio dalla piazza grande
@@elvishacin2926 elvis the pelvis... le legge razziali sono state un errore. Ma è stato un errore anche quello della pulizia etnica perpetrata dagli slavi. O no? Scusa il comunisti di Tito erano brava gente, non si possono toccare... Vuoi che ti faccia vedere l'Attestato di battesimo di mia nonna? Nata a pirano d'Istria nel 1893 da genitori con cognome italiano? Io spero per te elvis the pelvis, che poi che nome è non lo so, forse perché non ci vuoi mettere la faccia, ma dicevo spero per te di non provare mai l'esperienza della mia famiglia. Me lo auguro per te
@@76yago La mia non era una presa di difesa pro titini,forse sono stato involontariamente frainteso. Il mio commento si riferiva che, bisognorebbe imparare dai sbagli dei nostri predecessori politici compresi e costruire un futuro senza conflitti
comunque mi chiamo elvis da anagrafe e sono stato nella Folgore poi in Libano come secondo uomo della scorta del Generale Franco Angioni, per cui potrà dedurre che non godo della simpatia diretta dei comunisti o altri estremisti....Saluti e Buona Epifania
@@elvishacin2926 gli errori? Basta aprire un libro di storia è capire quanti errori si sono fatti nei millenni. Li da parte dei Titini c'era solo odio e voglia di rivalsa. Le leggi razziali sono stati un errore? Certo! ... ragazzo della folgore non sei l'unico che ha fatto il militare. Buon cammino
SCAZZONE!!! Grande video come sempre .
Sarà che sono di parte in quanto sono di Monfalcone e la storia che hai raccontato fa parte del mio territorio. Non vedo l'ora di sentirti raccontare la storia dell'esodo Giuliano che fa parte della storia della mia famiglia. Siccome ti piacerebbe fare della riprese dal vivo ti consiglio di andare a Trieste in via Torino al museo della comunità Istriana e al magazzino 18 al porto vecchio.
Parlemo anche de que che xe finidi nelle foibe... Le mulete Italiane violentate per giorni dai sciavi e poi copade>>>> La storia sta zita su questo, i parla solo dei poveri ebrei
Sono contento che qualcuno parli di questo periodo storico, io sono di Trieste e vivo in questa città (non so cosa pensano i cittadini italiani di questa zona) la politica locale e i vari dibattiti popolari si incagliano sempre in questo periodo, I partiti nazionali ci marciano sopra senza rendersene conto di questo. Ogni santissima volta si aprono ferite facendo provocazioni inutili (esempio Tajani in un discorso sulle foibe conclude "viva Istria e Dalmazia italiane") diciamo che a Trieste dovranno passare ancora generazioni affinché il conflitto psicologico tra Italiani e Sloveni finisca.
@Sebbo h Trieste slovena? Ma neanche per sogno
@Sebbo h assolutamente no, nel censimento austriaco del 1880 la componente slovena era il 2% della popolazione. Lo dice anche nel video, voi siete cresciuti perché l'Austria voleva cancellare le minoranze Italiane dentro il suo impero.. nel 1910 grazie alle massicce migrazioni, voi eravate già il 25% (ma solo in campagna..)
@Sebbo h Ma neanche per lo zero virgola
@Sebbo h Ma dove la vedi la cultura slovena nella città? E menomale aggiungo
@Sebbo h Se essere attento significa dire boiate non mi accorgo neanche di dove metto i piedi
Grazie.
Grazie per questa storia che no conoscevo. Sarebbe opportuno che questo fosse riportato anche nei libri per gli studenti anzichè fargli imparare a memoria delle date riguardanti storie che non sono mai esistite.
.
Simone non sai quello che hai fatto 🤣 preparati a insulti da vecchi indipendisti Triestini. Un abbraccio di supporto.
Brace yourselves, dove "brace" va letto all'italiana
@@NovaLectio hahaha
Ahahah confermo quello che dice 040( imagino triestin patoco). Verrai invaso da quelli del tlt. Prepara le armi
@@nicolatoneatto5874 ma coss te blateri!! Meglio Trieste di Udine o Gorizia! 🙄🤔🇮🇹
@@nicolatoneatto5874 va tranquillo che anche noi fazessimo a meno de voi 🤙
Stavo ascoltando la mia canzone preferita e mi è arrivata la notifica di questo video, quindi eccomi qua!
Appena tornato da una vacanza a Trieste e Slovenia.
Grazie per la qualità dei tuoi video sempre avvincenti
Complimenti, da un triestino,per aver trattato questo tema, per molti ancora delicato, con questa competenza
Ottimo servizio, completo ed esaustivo. Su un tema che, per ragioni di politica interna/internazionale, per tanto tempo in Italia non se ne é parlato. Io, pur avendo una passione per la storia, quando mi sono trovato a fare il servizio militare in una Gorizia divisa in due mi resi conto di ignorare completamente questa situazione.
verifica i documenti che ho inserito in alto, e scoprirai quale à la verità, nascosta al popolo italiano e triestino.
Ho seguito con piacere la rievocazione della storia della mia città anche perché, essendo nato nel 1944, è anche la mia storia e quella della mia famiglia. La grande Storia si riverbera poi in tantissime piccole storie che spesso condizionano la vita di chi non assurgerà agli onori (o disonori) della memoria per le loro azioni. Ricordo che con gli altri bambini andavamo a rompere le scatole alle sentinelle americane, a guardia dell'ingresso di una caserma, per farci dare le gomme da masticare e, più tardi, nella stessa caserma andavo a fare i compiti con un compagno di scuola, esule dall'Istria, che viveva in una "scatola" di legno e faesite ricavata in un grande ambiente che prima era stato una scuderia di cavalleria. E questo assieme a decine di altre famiglie di profughi. Il grande Tito, ancora oggi acclamato da tanti coglioni, non ha rovinato la vita di tanti italiani ma ha affamato il suo popolo per tanti anni mentre, personalmente, si riempiva il culo assieme a Jovanka ed ai suoi "eletti". Quando si andava in visita a qualcuno nella Zona B, gli si portava pasta e caffè, perché erano cose che non si potevano permettere; noi invece si passava dalla macelleria e si comprava filetto perché costava poco e questo lo facevano anche gli sloveni rimasti in Italia perché qui stavano bene e nessuno li buttava nelle foibe, come facevano i loro "fratelli di sangue". L'Italia poi non ha brillato per come ha gestito le cose a Trieste; se Winterton si è ben dimostrato uno stronzo, non di meno lo è stato Giovanni Palamara (prefetto a Trieste dal 29.10.54 al 10.10.61). Trieste è stata depredata delle sue "perle": i cantieri, la fabbrica macchine, la raffineria dell'Aquila tanto per ricordare le principali; voleva fare un bacino di carenaggio per le super.petroliere da centomila tonnellate che erano diventate di moda ma Venezia si è opposta per non subire la concorrenza. Ultima caxxata memorabile, ad opera di Mattarella, è stata la buffonata della visita al monumento alla memoria dei dinamitardi nazionalisti sloveni e la cessione del palazzo progettato da Fabiani agli sloveni locali. Palazzo che era sede di nazionalisti slavi, carichi di armi ed esplosivi destinate a fare la festa agli italiani in nome del comunismo.
l'immagine della bambina e la valigia con scritta "esule Giuliana" mi ha profondamente commosso
Ottimo video manca solo un dettaglio secondo me e cioè che l'entrata dei soldati jugoslavi a Trieste è stato favorito dagli accordi che avevano preso con i partigiani italiani del gruppo dei garibaldini. Questi accordi prevedevano la cessione dell'intera Venezia Giulia a Belgrado
Bisognerebbe fare un film-documentario su questo problema
C'è n'è sono diversi, ma tutti di parte, e nel finale di solito o sono incompleti o raccontano qualche bugia, purtroppo, ma si può arrivare alla verità leggendo documenti internazionali originali, che per fortuna si trovano sul web, ma ci vuole parecchia pazienza e voglia.
Il prossimo video lo voglio sul Kazakistan lo attendo da sempre
Complimenti vivissimi, così andrebbero fatte le lezioni di storia! Mai visto prima un riassunto così equilibrato e imparziale di questo tema delicatissimo, bravo!
Grazie da un triestino per aver trattato in maniera così esaustiva un argomento per alcuni sconosciuto.
Da triestino queste cose le conosco da quando ero ragazzo
esaustiva, per niente
Buon giorno, Sono particolarmente felice per aver notato che il mio commento precedente è miracolosamente riapparso, potenza del Web. Anche se avrei preferito avere un contradditorio nei confronti degli argomenti da me citati. Probabilmente non c'è interesse da parte di chi ha seguito l'argomento, di arrivare alla conoscenza della verità, o poca voglia di verificare la veridicità della documentazione e la fonte o per convenienza ideologica e perciò accettazione delle bugie che ci vengono propinate.. Pazienza.
di cosa parli?
Io sono Triestino e devo dire che mi sono interessato a questo video.
Questo canale è fantastico! GRAZIE!
Ciao Simone, complimenti per i tuoi video, si vede che c'è dietro un grande lavoro.
Se ti è possibile, sarebbe molto interessante vedere un video sulla storia di San Marino con focus sul fatto che il piccolo stato è riuscito a salvarsi dall'unificazione dell'Italia. In quegli anni i capitani reggenti sul monte titano non dormivano sonni tranquilli...
Grazie ancora per i tuoi video
Gracie da un canadese con radici a Cherso. I always pass through Trieste en route to other parts of Istria and appreciate learning more of the regional history.
Sei un Italiano d'Istria?
@@davidetoffoletto9981 I miei genitori sono di Cherso è venuto in Canada attraverso l'Italia campo profughi (Napoli) nel 1960. Nato in Canada, ma la mia prima lingua era l'italiano. I miei genitori non parlavano mai serbo croato. I am trying to learn more the language…
@@gparsr adesso in Croazia raccontano la bugia che questi posti sono sempre stati abitati dai slavi... Io abito molto vicino al confine con l'Istria ed ho visitato l'Isola di Cherso, veramente belle. È Italia
Io che vivo nella zona di confine conosco bene questa storia
Mi fa piacere sentirti parlare dell'argomento
Grazie a te per questa lezione, sei riuscito a spiegare bene in pochi minuti un argomento che in un libro che ho appena finito di leggere sullo stesso argomento ci ho messo un mese.
Ho realizzato che il futuro della divulgazione dei fatti passa attraverso la parola con contorno di immagini
Non ti lascerò più.
Troppo bravo.
Ti ringrazio. Io sono figlio di mamma slovena, profuga e papà era istriano di Montona d'Istria. Nessuno mai parla di questa pagina d'orrore italiana così come le foibe furono nascoste perché scomode allo stesso governo italiano.
Ho deciso di supportare il tuo progetto e spero manderai qualche merchandise qua in Scotland. E comunque sempre ORGOGLIO GIULIANO! ORGOGLIO ISTRIANO! TRIESTE E ISTRIA ITALIANE!
@@giakon1 non conosci la storia e non hai avuto gente infoibata. Ma che sto a parlare a un troll comunista filo conte. Col cognome furlano tra l'altro, la gente più razzista che abbia mai visto(ho vissuto in bassa friulana e ho subito razzismo per le mie origini, ho vissuto in Japan, South Korea, London e ora Edinburgh ZERO razzismo).
Ti prego, fa un podcast 🙏🏻
Complimenti per l'ottimo video Simone, Trieste e una bellissima città ITALIANA io ci sono stato e mi sono sentito come a casa.
Complimenti per il video !!! Grande competenza e grande obiettività; BRAVO!!!!!
Complimenti!! Volevo chiederti una cosa: dove vai a cercare tutte quelle fonti ?? Perché ho notato che molte sono in inglese. Continua così
Siccome nei commenti leggo di tante giustificazioni per i titini e per la linea anti-italiana, vorrei dire a questi che per comprendere meglio la situazione di quei territori bisognerebbe prima analizzare la storia già a partire dal periodo austroungarico, quando gli austroungarici inondarono le zone che dall'Istria vanno fino alla Dalmazia con gli slavi che abitavano le zone più continentali, accompagnando il tutto con una modifica dei toponimi e cognomi e catasto in lingua serbo-croata, il tutto per abbattere il sentimento di italianità e la centralità delle aristocrazie veneziane che ancora fungevano da faro d'identità per gli italiani delle zone.
Riassumiamo tutto in 6 punti con annesse fonti usate, magari vi invoglierà ad approfondire.
Innanzitutto: “nazifascismo” è un termine errato nonché abusato, evitatelo, lo dice lo stesso De Felice.
1) INIZIO: AUSTRIA-UNGHERIA.
Francesco Giuseppe I, Kaiser d'Austria, avviò la repressione asburgica ed il tentativo di snazionalizzazione e sostituzione etnica già da quando l'Austria occupava il Lombardo-Veneto, con un Radetzky che all'epoca, tra repressioni e deportazioni, giunse anche a minacciare gli italiani di far ripetere in Italia le cosiddette “Stragi di Galizia”;
snazionalizzazione che si è successivamente ripetuta nelle terre istriane, fiumane e dalmate, mediante la germanizzazione e la slavizzazione completa, decisione presa dal Consiglio della Corona del 12 novembre 1866.
Innumerevoli storici ne hanno trattato, come Luciano Monzali.
Sempre Radetzky, a suo tempo (ricordiamo che morì nel non lontano 1858) disse ciò che anticipò le politiche austriache imperiali nei successivi decenni:
«Bisogna slavizzare la Dalmazia per toglierla alla pericolosa signoria intellettuale di Venezia alla quale le popolazioni italiane si rivolgono con eccessiva ammirazione» poiché, al contrario degli slavi che si piegarono poiché sprovvisti di una base culturale ed identitaria solida, gli italiani non si piegavano.
2) METODI DI REPRESSIONE DELL'ITALIANITÀ.
Gli imperi della storia spesso utilizzavano il Divide et Impera per assoggettare e sottomettere popolazioni resistenti, scatenando popolazioni “barbare” contro il proprio nemico (gli USA e la Russia lo fanno tutt'oggi).
Un esempio di ciò può essere sia la decadente politica romana verso i germani, ma anche la miope politica della dinastia cinese Song Settentrionale quando utilizzò i mancesi Jin per combattere altri barbari, i Liao, ed i Xixia.
Strategia che si ritorse contro agli stessi Song.
Il Kaiser fece dunque questo: sfruttare i “barbari” slavi contro le popolazioni italiane autoctone di Trieste, Istria, Fiume e Dalmazia.
Si procedette dunque a germanizzare documenti ufficiali ed a slavizzare i nomi, cognomi, nomi geografici e la cancellazione sistematica della cultura italiana nelle scuole nonché alla croatizzazione dell'amministrazione statale e dell'amministrazione politica nei suddetti territori.
La Luogotenenza della Dalmazia giunse al punto d’emettere un decreto, nel 1912, che dichiarava abrogati per sempre i toponimi italiani di 39 località che erano state interamente croatizzate, ed una slavizzazione pervasiva riguardante nomi e cognomi personali, gli atti del catasto, i nomi e cognomi nei libri delle nascite, in quelli matrimoniali e dei certificati di morte, al fine di ottenere dei dati statistici, dei documenti ufficiali che, per una dimostrazione necessaria alla politica del Governo, sembrassero comprovare o la non esistenza o la graduale estinzione dell'italianità.
Vennero slavizzati anche il clero e le parrocchie, introducendo la liturgia paleoslava in contrasto con la cattolica, lasciando il solo vescovo di Parenzo italiano poiché devoto al Kaiser.
Nel 1910 il podestà di Sebenico addirittura invitava gli slavi a sparare sui civili italiani, e così accadde anche a Spalato ed a Traù.
Inoltre esistevano già allora rapporti di rastrellamenti e deportazioni verso fosse comuni per italiani.
Ma come la politica del Divide et Impera finì per ritorcersi contro ai Latini ed ai Song Settentrionali, così accadde agli austroungarici.
Cito inoltre i seguenti: Ernesto Sestan; Gerd Pircher; Monzali (già citato); Attilio Tamaro ed il suo “Storia di Trieste”.
3) ASCESA SERBA ED INTEGRALISMO JUGOSLAVO
Dopo la caduta austroungarica, gli slavi eliminarono l'influenza germanica, approfittarono del vuoto delle deboli politiche regie italiane e, nel 1919 riuscirono - con la Conferenza di Parigi del 1919 - a creare il Regno dei Serbi, Croati e Sloveni (anche detto Regno di SHS), il quale vide, per la prima volta, la presenza serba comandare oltre i territori del Regno di Serbia.
La repressione sugli italiani, bosgnacchi, montenegrini, bulgari-macedoni ed albanesi di Kosovo era ai massimi.
Nel 1929 le tensioni etniche tra gli stessi slavi (sloveni, croati e potere serbo) portarono il re serbo Alessandro ad assumere tutti i poteri dello Stato, abbandonare l'iniziativa del “tre popoli, uno Stato” (che vedeva rappresentati solo gli slavi) e forzò la cultura e lingua serbo-croata e la religione cristiana paleoslava in ogni ambito della vita, con massicce persecuzioni anti-italiane, antibosgnacche (anti-mussulmane), anti-albanesi, anti-macedoni/bulgare (la Bulgaria reclamava la Macedonia orientale in quanto abitata da maggioranza bulgara), anti-ungheresi e con repressione in generale a danni di cattolici e mussulmani anche tra i serbo-croati e sloveni e sistematico rimpiazzo delle culture non slave.
Nacque così il Regno di Jugoslavia, guidato dalla dinastia reale serba Karađorđević.
4) OPPOSIZIONE ANTISERBA ED ANTIJUGOSLAVA.
Attivi in Jugoslavia, contro l'imperialismo serbo, vi furono il Partito Croato dei Diritti comandato da Ante Pavelić, il quale operò per la creazione di uno Stato croato e per la restituzione delle terre italiane al Regno d'Italia, posizione che avvicinarono lui e gli Ustascia al Partito Fascista Italiano ed alla Corona dei Savoia nell'ottica di una definitiva pacificazione balcanica occidentale.
In Macedonia era attiva l'Organizzazione Rivoluzionaria Interna, la quale voleva riannettere i territori macedoni orientali al Regno di Bulgaria.
Il popolo albanese - da sempre in contrasto con gli imperialismi serbi - era in perenne lotta per il Kosovo albanese.
5) CADUTA DELLA JUGOSLAVIA.
Mussolini colse al balzo l'occasione della crescente instabilità jugoslava, ed assieme alla Germania, la Romania, l'Ungheria di Miklós Horthy, la Bulgaria, agli albanesi del Protettorato Italiano d'Albania ed alle forze rivoluzionarie (tra le quali i croati di Ante Pavelić) ed alle diverse minoranze etniche balcaniche, invasero il decadente regno assolutista serbo-jugoslavo.
I territori italiani tornarono all'Italia e Mussolini ripristinò la cultura e la millenaria identità italiana di quelle terre, gli albanesi di Kosovo poterono ricongiungersi con gli altri albanesi del Protettorato Italiano d'Albania, ed i bulgari di macedonia tornarono alla Bulgaria.
Nacque la Croazia di Pavelić, che inglobò anche i territori etnicamente bosgnacchi, e vennero annullate tutte le precedenti politiche di slavizzazione (che ricordiamo andavano avanti dal periodo austroungarico).
A questo punto vengono fuori i cetnici (lealisti alla corona serba) ed i comunisti del croato Tito a fomentare le rivolte ed i rigurgiti jugoslavi tra le minoranze slave.
Dunque vennero costruite le prime prigioni per i miliziani e terroristi slavi - che cercavano di anticipare quello che poi sarà il futuro genocidio su base etnica (quello attuato da Tito) - e collaborazionisti.
Gli orrori compiuti dagli slavi (specialmente cetnici e comunisti) verso i civili si facevano sempre più barbarici, e non tardò ad arrivare la dura e tragica risposta italiana (e tedesca).
{CONTINUA NEI COMMENTI}
6) DOPO LA SECONDA GUERRA MONDIALE: LA RSF JUGOSLAVA.
Dopo la Guerra, la fazione di Tito riuscì a conquistare i territori precedentemente annessi alla Jugoslavia, ed instaurò la Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia.
La repressione etnica contro gli italiani, ma anche contro bosgnacchi, albanesi, bulgari ed ungheresi raggiunsero caratteri di genocidio in ottica di totale pulizia etnica in campi di sterminio, nelle fosse comuni e nelle foibe.
Vennero presi di mira i croati che militarono con Pavelić, ma soprattutto anche i semplici civili croati filo-italiani od imparentati con gli italiani.
Vennero forzate intere comunità di decine e decine di migliaia di persone a lasciare le proprie terre con il fucile sempre puntato alla schiena.
Qui ritorna la slavizzazione completa ed integrale, nonché fu dunque questo l'origine dell'esodo forzato degli italiani, vittime del vuoto di potere italiano e della compiacenza di alcune fazioni interne al Partito Comunista italiano (il quale chiuse e chiude ancora gli occhi dinanzi agli stessi comunisti italiani massacrati dai titini) con nomi “illustri”, come quello di Sandro Pertini, e di un odierno Marco Rizzo che anch'esso fa il negazionista e che addirittura appoggia la Serbia nei conflitti dal '91 al 2001, nonostante il perpetrarsi di crimini contro l'umanità da parte delle forze serbe, le quali oggi, tornano a minacciare il Kosovo albanese.
Stessi comunisti italiani che trattavano gli esuli giuliani come traditori ed ingrati per esser fuggiti - in realtà espulsi - dalla “grande RSF Jugoslava”, negando loro aiuti, diritti, ostacolandoli, spesso arrivando alla violenza, mentre l'ANPI (da sempre branca del Partito Comunista) e la politica italiana cancellavano dalla storiografia, dai media, dai libri e dalle cronache tutto ciò che accadeva in quelle terre italiane, bollando il tutto come “reazione al nazifascismo”, e denigrando chi invece parlava come meri “nazifascisti” sputando su tutte le vittime per mano slava.
La “grande RSF Jugoslava” fu un fallimento oltre che un secondo esperimento imperialista e criminale slavo in terra balcanica, e gli effetti si notano tutt'oggi, ed ogni persona che la esalta, che ne giustifica od addirittura che ne nega i crimini commessi è un criminale.
P.S.
Che non vengano dimenticati nemmeno i crimini inglesi nella Trieste del 1956 sugli italiani, ed i crimini al confine tra Austria ed RSF di Jugoslavia, quando i soldati inglesi respinsero i profughi che fuggivano dalle persecuzioni etniche e politiche aprendo il fuoco sui rifugiati, condannandoli al massacro per mano rossa titina.
mai sentito parlare del Placito del Risano? prova a vedere su Wikipedia
Gli Slavi ci sono stati da un bel po', prova di cui è lo stesso nome di Gorizia - Gorica che in sloveno significa "piccolo monte". E poi, è da notare come per voi, tutti gli slavi sono serbo-croati, noi sloveni praticamente non esistiamo. Lo sloveno è stato parlato a capodistria e dintorni, seppur come lingua di minoranza, già ai tempi di Pier Paolo Vergerio. Ovviamente, tutti gli eventi del XX. secolo hanno portato a una situazione demografica ben diversa, non lo nego, ma negare l'esistenza di sloveni nella regione è triste.
Per quanto riguarda SHS e la Jugoslavia - anche gli sloveni furono repressi, specialmente dopo l'istituzione della cosìddetta "dittatura del 6 gennaio", quando venimmo dichiarati tutti serbi e le nostre lingue dialetti della lingua serba.
E poi che colpa ne abbiamo noi se il Kaiser austriaco ci ha usati come pedine contro gli italiano? Perché diamine allora i fascisti strinsero un'alleanza con la Germania guidata da Hitler, un'austriaco che tra l'altro disprezzava gli italiani oltre a tutti gli slavi. E poi è Hitler che è venuto sul nostro territorio, a Maribor e a ha detto: "Fatemi questa terra di nuovo tedesca". Prima di esso, nessuno toccò i tedesci in Slovenia (i Gottscheer). Ma la Francia occupasse la Liguria e il Piemonte e lì sopprimesse brutalmente gli italiani e la loro lingua e 20 anni dopo, con quelle regioni ancora occupate, arrivassero gli spagnoli a Napoli e il loro re dicesse "Fatemi questa terra di nuovo spagnola", a voi piacerebbe? Voi non porreste resistenza?
ne ero completamente ignorante di tutto questo, grazie per questi video!
approfondisci, e aumenta le tue conoscenze, non fermarti mai solo all'apparenza
Ottimo lavoro! E davvero un piacere seguire questo canale...
... non mi è chiaro il saluto iniziale in islandese, ma tant’è..
Complimenti
Da Alto Atesino posso dire che capisco e sento molto la situazione triestina del dopoguerra e devo dire che ancora oggi è, come Bolzano, una realtà a sé stante che giustifica la relativa autonomia economica ed amministrativa.
Simone, se passi a Trieste si deve organizzare qualcosa coi tuoi fan locali eh!
Si una spaghettata😂
Li facciamo un tour con la boba de borgo
Da organizzare assolutamente....
Certo! Sono d'accordo! 😁
Ma proprio 💪🏻
Interessantissimo. Mi piacerebbe moltissimo se potessi fare un video sui vespri sardi culminati il 28 aprile del 1794 con la cacciata dei piemontesi. È una pagina di storia di cui al di fuori della Sardegna non si parla mai ma è molto interessante. Se mai ti pungesse vaghezza...
Tänka på det. Tack, hejdå.
Grazie per questa serie di documentari molto ben strutturati e curati, che avvicinano le nuove generazioni ad un frammento importante di storia italiana spesso trascurato dai "principali" libri di testo e programmi scolastici. Sul tuo canale c'è tutto il necessario per introdursi alla questione e quindi diventarne sensibili e critici.
Perdonami, ma occorre riconoscere una cosa:
questo video non fa solo divulgazione, fa educazione. Con buona pace della missione della tv pubblica.
Si possono divulgare cose veritiere ma anche fandogne
E cosa sarebbero le "fandogne"?
@@marcusgaudium
Se non lo sai è un problema tuo
Io non ho problemi, soprattutto con la lingua italiana. E conosco bene le fandonie, il cui significato lo si può scoprire consultando un onesto vocabolario. E so anche che ne sono state raccontate tantissime, soprattutto dagli irredentisti di ogni latitudine e longitudine. Ma qui cascano male, perché nella comunità vigila il motto "amicus Plato, amicus Socrates, sed prehonoranda veritas".
Ma le "fandogne", proprio non sono riuscito a trovarle, nel vocabolario.
Informazione sbagliata
comunque che perdita l'Istria e la Dalmazia, mamma mia...
abbiamo perso una zona geografica bellissima...
Sarebbe bello fare un video sulla questione dell' Istria e la Dalmazia
Complimenti finalmente un video obiettivo su come veramente sono andate le cose in quel bruttissimo periodo per il nostro paese. grazie infinite da un esule istriano
come sopra
Consiglio di cercarvi qualche libro di Lorenzo Gayda su Trieste e la questione Jugoslavia, è una storia lunga iniziata con gli Asburgo che volevano distruggere le minoranze italiane favorendo quelle slovene in una terra destinata a diventare italiana.
Ciao Simone, il video è splendido come sempre! Da veneto quale sono mi permetto di dire che le città di Trieste, Pola, Fiume, Zara, Cherso e Lussino (isole) sono considerate italiane per i domini secolari della repubblica di San Marco! Per questo a mio modo di vedere le cose sono venete e non italiane, come per esempio Foscolo è nato a Zante isola greca sotto il dominio Veneto eppure viene considerato italiano, quando potrebbe essere considerato greco al massimo! (per me è veneto) Detto questo, amico mio, la mia non è una polemizzazione ma una riflessione! Che invito a fare a tutti!
Buona giornata e continua così che sei un fenomeno! 🎉💪
guarda che Trieste viveva sotto il controllo di Venezia e trattata malissimo, a Trieste c'erano due partiti, uno filoveneziano e uno filoasburgico. Venezia aveva attaccato e occupato Trieste piu' volte, per questo motivo si diede spontaneamente in dedizione all'Austria con cui rimase per 600 anni, diventando uno dei mercati mondiali e uno dei maggiori porti europei. Detto questo preferisco l'Italia, anche se il ritorno dell'Italia coincise con il proseguo del decadimento iniziato dopo la Grande Guerra
@C. C. A. Effettivamente fiume è stato dominio Veneto solamente per due anni dal 1508 al 1509,ma comunque per altre città il discorso non cambia
@@rosarioloffredo4787 non sono infortunato su come effettivamente i Veneziani trattasero i triestini, lo ammetto, se mi puoi fornire delle fonti mi farebbe molto piacere! 👍👍👍
trieste era austriaca...bisogna studiare ancora un po
@@leonardoandretta4110 Secondo il tuo ragionamento l'Argentario è proprietà esclusiva dei fiorentini, il meridione dei napoletani, la Corsica dei genovesi e via dicendo... Che bella visione
Molto interessante. Dà quasi i brividi pensare quanto vicini siamo stati dal perdere Trieste alla Yugoslavia, e sarebbe stata una tragedia.
Questo ragazzo è mi simpatico e mi somiglia pure ,per questo lo stimo molto
Quindi il Rush B di Counterstrike è ispirato a questa faccenda?
i miei nonni materni erano sloveni e dopo la prima guerra mondiale la zona è diventata italiana e gli italiani si sono subito dati da fare per italianizzare la zona cambiando i nomi dei paesi e vietando la lingua slovena così i miei nonni hanno deciso di lasciare la zona trasferendosi in Francia per poi tornare una volta finita la seconda guerra mondiale.
sì sì, e prima degli Italiani voi avete voluto uccidere gli Italiani innocenti con l'aiuto dell'Austria
«Sua Maestà ha espresso il preciso ordine che si agisca in modo deciso contro l'influenza degli elementi italiani ancora presenti in alcune regioni della Corona e, occupando opportunamente i posti degli impiegati pubblici, giudiziari, dei maestri come pure con l’influenza della stampa, si operi nel Tirolo del Sud, in Dalmazia e sul Litorale per la germanizzazione e la slavizzazione di detti territori a seconda delle circostanze, con energia e senza riguardo alcuno. Sua maestà richiama gli uffici centrali al forte dovere di procedere in questo modo a quanto stabilito.»
(Francesco Giuseppe I d'Austria, consiglio della Corona del 12 novembre 1866[7][8].)
@@davidetoffoletto9981 si si, no no, was it me was it you? so whatever comes before justifies what comes afterwards?
I have no time for digging In the dirt , just leave it here thank you.
@@markpaulo269 ok, but you started first and this is an historical fact
Bravissimo sei un vero Prof!
Complimenti per i tuoi video approfondimenti di storia precisi ed appassionati mai leziosi.
Divenni appassionato di storia quando il nostro prof. di letteratura all'ITIS si accorse che a pochi mesi dall'esame di maturità eravamo totalmente ignoranti in questa materia. Non toccava a Lui insegnarla, così ci propose di rientrare per alcune lezioni al pomeriggio. Scoprimmo così con nostra grande sorpresa, che la storia
NON era una mera sequela di date, guerre e personaggi da tenere noiosamente a memoria, ma qualcosa di vivo che pulsava ancora e che usciva dal passato per creare il nostro presente e il nostro futuro.
Quell'insegnate lo chiamammo in seguito non proff, ma maestro di vita.
Complimenti ancora perché sempre così andrebbe sempre insegnata la storia!
Grazie ✌🏼🖤
Kosovo je srbija
@@sator3946 No zì, il confine Kosovo-Serbia è bello da guardare dai
@@sator3946 grazie
@@Antonio-zs6bh nope☹️😂
@@teodor4500 Anche per me il kosovo è Serbia, però il confine è fatto bene
Anzitutto complimenti per il video. Una sola precisazione sul mancato referendum: De Gasperi non accettò di indirlo non solo per la questione dell'Alto Adige ma anche perché nell'Istria occupata dalla Jugoslavia non ci sarebbe stata una garanzia di trasparenza e correttezza della consultazione, al di là delle garanzie internazionali.
Questa è la storia, ma io nei 40 giorni di Tito a Trieste, io c'ero, piccola ma non deficente, e i miei ricordi di quei 40 giorni sono molto ben delineati nella mia mente 😢 😢 😢 😢 😢
Veramente bravo.... molto molto chiaro 😊😊😊
Grazie per fare questo video! Sono Capodistriana e la questione dei confini era sempre una questione dolente per tutte le parti. La situazione sta migliorando, ma ce sempre un pò di rancore nella gente. è scifoso come varie parti hanno mutilato questa bellismima regione. Se vuoi approfondire il discordo,ti consiglio anche di informarti sulle Foibe di Basovizza e la Risiera di San Sabba a Trieste. Il fatto e che sia il communismo sia il fascismo hanno fatto atrocità assurde nell'Istria. Da Capodistriana per me sia slavi che italiano li riteno fratelli e sorelle i quali condividiamo il territorio più bello del mondo!
Ma sei Slovena oppure Veneziana-Istriana? molte persone hanno avuto il cognome italianizzato/slavizzato, non si capisce mai bene l'origine. Comunque complimenti per l'Italiano, saluti da Caorle (Venezia), praticamente davanti casa tua dall'altra parte dell'Adriatico...
@@davidetoffoletto9981 si, è vero, tantissime persone hanno cognomi o italianizzati o slovenizzati, dipende da che parte sono 'caduti' dopo la guerra.
Grazie Dario e saluti anche a te. Io sono di origini slovene.
Con Tito e Mussolini è ovvio che abbiate subito atrocità... Erano 2 dittatori spietati.
ho imparato più Storia su questo canale che in 13 anni di scuola
grazie a te per questo bellissimo scorcio di storia. Avevo mio nonno militare a Fiume, quella che allora era Rijeka.Nel 1972 , quando avevo 13 anni, andai a visitare quei posti e sebbene fossi in vacanza in un campeggio a Pola, tutt'intorno erano ancora molto evidenti i segni degli anni trascorsi e della loro povertà.Che emozione!
complimenti un lavoro ben fatto .grazie
0:43 la scritta "tito" c'è ancora!
E sempre resterà 😂
@@newteamstrafanic8668 Come in Italia rimaranno quelle di Mussolini e le statue di D'Annunzio...
Sul monte Cocusso
Sotto l'impero austro-ungarico gli abitanti di Trieste non erano italiani ma venetofoni, Venezia aveva colonizzato per secoli la la costa orientale dell'adriatico e non a caso lo chiamava golfo di Venezia
Errato. Era più simile all'entroterra friulano in origine. L'adattamento all'istro-veneto é avvenuto in epoca commerciale
Erano veneti quindi italiani.
Colonizzato? Colonizzato chi?
Venezia ha avuto Trieste solo per un piccolo periodo. In fine Trieste si è data all'Austria per mantenere la sua autonomia.
@@lamontagna9036 Venezia non è mai stata italiana ma veneziana :-) se proprio insisti puoi dire non sbagliando filo romana nel senso che bisanzio era l'impero romano d'oriente :-))))
Ecco perché Trieste ci tiene ad essere italiana, e ad avere la libertà.
Hanno combattuto più di chiunque altro per averla.
Grazie per questo video.
sei un ottimo divulgatore. Complimenti
Una piccola correzione (6:56). Si dice "Istra je naša" (femminile) e "Trst je naš" (maschile), perche in Sloveno e Croato l'Istria e Trieste non sono di stessa genere. "Trst je naš" significa "Trieste e nostrO".
Mia sorella deve partire per andare a studiare a Trieste, è un caso che è uscito questo video su Trieste?
dille di andare tranquilla...trieste e fantastica...
@Oh_ Norm meglio che tanta pioggia e più umido
Farai un video sulla Libia 1911-1943 quanto faceva parte colonie italiane
Complimenti per i video realizzati