Come dici tu, alla fine dipende tutto dalla persona. Come difficoltà la penso così: sicuramente è più facile laurearsi rispetto a ingegneria, medicina ecc.. ma è poi più difficile lavorare, quindi vale la pena farlo solo se si è veramente interessati, perché il lavoro non è assicurato. Ogni volta penso a Rick Du Fer, nonostante la sua laurea in filosofia guarda che bel lavoro che si è creato, ripeto dipende dalla persona, se sei poco spigliato o intraprendente fai medicina che perlomeno hai un lavoro "sicuro"
Io studio comunicazione d’impresa alla IULM, laurearsi è facile, poco da dire…ma laurearsi bene è tutt’altro discorso. La preparazione che da questo ambito sul quadro economico mondiale è la più aggiornata in assoluto, perché è un settore che richiede costante costante aggiornamento. Inoltre amo il fatto che sia estremamente eclettico come percorso, dall’economia alla sociologia, dalla statistica al neuromarketing etc etc. Sono super d’accordo con te Ale, la chiave è partire dall’uni per poi estendere il proprio sapere in maniera sempre più acuta e complessa, alla fine è così per tutto: la passione muove ogni cosa, se hai passione e ambizione anche trovare il lavoro diventa più semplice
Ciao Ale, l'anno scorso decisi di iscrivermi ad economia aziendale, credevo fosse la materia giusta per avere un lavoro assicurato. Ma non riuscivo a memorizzare nulla, non era per me. Quest'anno ho deciso di fare scienze della comunicazione (influnezata anche dal liceo di scienze umane che ho frequentato). La materia è bellissima studia la società, l'uomo, come agisce, i vari modi di comunicare. Più che astratta la percepisco come una disciplica concreta e facilmente comprensibile poiché ricca di esperimenti e studi di vario genere che variano tantissimo. Ho scelto questa facoltà seguendo il cuore, e credo sia quella giusta. Penso che scienze della comunicazione, in Italia, sia molto sottovalutata. All'estero gli sbocchi lavorativi sono molti, specie per quanto riguarda i social network, i media (fornisce le basi anche per intreprendere una carriera da giornalista), lavorare in politica etc... insomma è una materia più colorata e dinamica rispetto all'economia (è il mio punto di vista). Bellissimo video complimenti!❤️
Il tuo video è stato un colpo al cuore. Laureata in SDC nel 2017, ho sempre trovato davvero difficoltà nel proseguire questo percorso: laurea screditata da molti, a volte totalmente ignorata da chi era lì a selezionarti. Forse è stata fatta in un periodo sbagliato, forse in un momento storico in cui la comunicazione sta cambiando, ma proprio per questo merita le attenzioni di un qualsiasi fenomeno sociale e culturale in mutamento. Il rischio è che facoltà come SDC rischino di risultare obsolete e di fornire un bagaglio culturale che fatica ad adattarsi al presente. Presente che non ti da grandi aspettative lavorative, perché spesso “il mio falegname con 30mila lire la fa meglio”.
credo che il motivo per cui la comunicazione in generale (e per estensione anche la facoltà stessa) sia considerata inutile o non degna di essere studiata, risieda proprio nella stessa natura di questa scienza, poiché la comunicazione è uno strumento sì potentissimo, ma al contempo estremamente subdolo e invisibile. Essa è spesso un supporto, una cornice, non si presenta quasi mai fine a se stessa, quindi si pensa che per questa sua natura di supporto essa debba automaticamente passare in secondo piano. In realtà, proprio questa apparente debolezza è la forza della comunicazione, che meno è visibile, meno è evidente e più riesce nel suo scopo. Se le varie aziende facessero marketing rivelando il lavoro di marketing che c’è dietro ogni campagna, allora sarebbe come giocare a carte scoperte. La comunicazione ha bisogno di nascondersi e di sembrare inutile appunto per non far capire i sotterfugi e gli inganni che è in grado e che ha bisogno di creare. Quindi insomma, tanto meglio per noi che la gente ci fraintenda; forse è proprio questa la nostra arma. E sì faccio comunicazione 😹
Da studentessa di comunicazione, io la vedo così: sicuramente uscire da una triennale del genere e trovare subito lavoro è pressoché difficile, a meno che non vengano integrati nel privato ulteriori corsi da autodidatta, ma se nell'interesse di una persona c'è la volontà di lavorare nel campo dei media e nei settori come il cinema, la televisione, il marketing o le pratiche curatoriali,allora non c'è facoltà più azzeccata, anche perchè è brutto da dire ma gli anni dalla seconda guerra mondiale in poi, non si studiano a scuola, ed è difficile capire come muoversi nei nostri giorni, se non si sanno i meccanismi che stanno alla base della nostra società... poi sicuramente questa facoltà permette di capire quale disciplina è la più interessante e da lì ci si può specializzare con un master o una magistrale. Io credo che come facoltà, (se fatta bene), sia quella che più al passo con i nostri tempi.
io penso che comunicazione non sia una facoltà per tutti. o meglio, magari lo è, ma per laurearsi bene e godersi davvero fino a fondo quella facoltà, bisogna avere una grande apertura mentale, astratta, appunto. e questo secondo me è fondamentale per diventare cittadini attivi che non si fanno imbrogliare e soprattutto per mantenere vivi certi valori che chi studia magari materie più scientifiche, va piano piano a dimenticare
Grande Ale! Stessa cosa della PNL: Comunicazione è iniziata come laurea top, ma è diventata una laurea che non si avvicina alla realtà. È un mix tra psicologia, linguistica e lettere ma senza portare esperienze reali sul campo. L'idea è bellissima: creare grandi comunicatori capaci di usare i nuovi media. Purtroppo la realtà è che linguistica è molto più seria dal punto di vista teorico. Un'altra occasione mancata. momento top 8:32. Next step: Ma linguistica è utile?! (Spoiler: ADC è laureato in linguistica)
Sono al terzo anno di SdC e secondo me uno dei più grandi difetti di questa facoltà è il fatto che i corsi non vengano mai accompagnati da laboratori dove provare mettere in pratica ciò che studiamo sui libri. Proprio questo particolare si ricollega ad un problema molto più grande che riguarda l'istruzione italiana in generale, ovvero il fatto che questo tipo di istruzione è qualitativamente migliore rispetto ad altri paesi europei e non ma allo stesso tempo è fin troppo teorica. Poi sono d'accordo sul fatto che Scienze della Comunicazione sia molto più facile rispetto ad altri corsi di laurea (es. Medicina) ma è anche vero che se fosse così semplice come molti dicono allora ci ritroveremmo circondati da laureati in comunicazione e non ci sarebbe quel famoso calo degli studi di cui sentiamo parlare ogni anno.
Riguardo la parte finale io credo che non sia così, semplicemente siccome la prospettiva lavorativa non è rosea la gente non ci si iscriverebbe comunque, piuttosto magari qualcuno andrebbe già a lavorare a 18 anni
Beh ma non tutte le persone amano perdere tempo inutilmente. Tanti non si iscrivono a" lauree facili" perché spesso tanti corsi universitari sono piuttosto inutili, quindi perché perdere tempo? Io non mi iscriverei mai ad un corso "perché è facile" alla fine cosa ci guadagno esattamente? Aver perso tempo inutilmente per 3 o 5 anni? Meglio andare a lavorare e portare a casa uno stipendio e diventare indipendenti a questo punto piuttosto che stagnare al università senza un motivo o una meta a parte il discorso "faccio questo corso perché è facile". Se c'è gente che ragiona così io sinceramente mi sento male per loro.
La cosa più triste è che c'è l'idea che gli studenti di comunicazione scelgano la facoltà proprio perché è "facile", mentre non si pensa che si possa davvero essere interessati alla disciplina 🥲
Mi sono laureata nel 2017 in SdC, posso dirti che in Italia c’è un ignoranza allucinante sullo scopo di questa laurea. La maggior parte pensano che tu ti sia laureata per fare il costumer service o I call center. Poi anche il corso è fatto male, ce troppa teoria e poca pratica. Ad esempio penso che la percentuale di studenti in SdC che abbia avuto durante gli studi esperienze in uno studio televisivo, radio o giornali, sia bassissima. Il più delle volte succede che ti laurei e devi pagarti dei corsi a parte. Ad esempio corsi di montaggio, scrittura creativa ecc. Altra cosa sbagliatissima, non mettere in nessun corso l’anno all’estero obbligatorio. Nel nostro caso sarebbe obbligatorio sapere almeno due lingue, la tua e un altra. Io ho 30 anni e posso dirti che ad oggi sto pagando un corso d’inglese profumatamente perché voglio andare all’estero, proprio perché in passato non ho avuto queste possibilità. Ma so che sarà difficile riuscire a fare il lavoro inerente alla laurea, tuttavia considerando che fino ad oggi più che commessa, babysitter e segretaria, non ho trovato, ne vale la pena tentare 😉
"Dipende", lo diceva continuamente il mio professore di Semiotica, Dario Mangano, professore ordinario all'Università degli Studi di Palermo, nonchè da poco coordinatore del mio corso di laurea: "Scienze della Comunicazione per i Media e le Istituzioni". Ormai fotto con valanghe di dicerie da anni, la verità, secondo me calzante a chiunque abbia un minimo di intelletto efficiente, è che il mondo è cambiato e sta cambiando, specialmente qua in Italia, qualsiasi comune mortale che becchi in giro, e non solo, è un esperto esistenzialista legato a qualsiasi e dico qualsiasi discorso/teoria/concetto/contesto legato al passato o ai giorni nostri. A parer mio i percorsi accademici, specialmente nel nostro paese, subiscono inevitabilmente la costante considerazioni di una mandria esasperante di idioti ignoranti che parlano solo ed esclusivamente per APPARIRE e non per INFORMARE, è questo il punto. Io non giudico futuri medici, futuri ingegneri o futuri economisti, ma loro, magari in grande percentuale, hanno sempre e comunque trovato opportuno parlare di me e di quello che faccio, questo perché al contrario di come faccio io, lasciare vivere in pace la gente con le proprie scelte di vita è decisamente di una difficoltà molto elevata. Io personalmente ho a dir poco amato il mio percorso accademico, ho avuto a che fare con professionisti di un certo calibro, tutto a portata di un ateneo pubblico, che normalmente ha le sue pecche organizzative, ma questo poco importa ai fini del proprio percorso umano. Quello che voglio dire in toto, è che la Comunicazione è una disciplina per pochi, non serve solo a fare i giornalisti o gli addetti stampa, o i social media manager, la comunicazione è come se fosse un paio d'occhiali di ultima generazione che ti danno una nuova e inedita concezione della realtà che studenti delle più prestigiose facoltà non potranno mai conoscere, perché? Perché non è per tutti, perché in un paese di pecoroni quale il nostro a me è capitato almeno 500 volte di intrattenere discussioni con studenti di ingegneria, economia, medicina, è capire in velocità supersonica quanto fossero insoddisfatti e tristi di vivere la realtà che stavano vivendo, perché il loro obiettivo primario nella loro vita non era quello di diventare quello che sono, ma di cercare una facoltà da intraprendere per vedere le facce dei genitori compiaciuti, fare la festa di laurea dove la gente finge di volergli bene e di divertirsi, cominciare poi a dedicarsi a qualcosa che non gli interessa per poi fare due figli, prendere un cane, una macchina, una casa, consumare e morire. Io non sono fatto così, sono ormai 8 anni che mi dedico e continuo a dedicarmi alla musica per passione, sono un laureando in Comunicazione perché quando la conobbi mi innamorai di quello che mi donava da un punto di vista percettivo e umano, cosa del tutto opposta al mio percorso liceale che mi ha fatto toccare il fondo per 5 anni proprio perché vivevo ascoltando gli altri e non me stesso, prendendomi un marcissimo diploma di ITC che ogni tanto uso per pulirmi il culo quando a casa non ho la carta igienica. Non vedo la realtà con gli stessi occhi dormienti di prima e la cosa mi appaga, sono abbastanza convinto che qualsiasi altra facoltà non riuscirebbe mai ad attivare questo processo di veglia, anzi alimenterebbe ancora di più il mio dormire, dentro questo cazzo di Matrix dove tutti vengono confezionati e venduti al sistema. Ho cominciato a trasformare il modo in cui vedo il mondo in un'opportunità professionale, ed è proprio grazie a questo che vedo la luce in fondo al tunnel, perché se ci fate caso, tutto può comunicare qualcosa, la comunicazione vive nelle vostre vite, in quello che vedete continuamente, un semaforo comunica, una posata comunica, una strada comunica, un cartello, un palazzo, una porta, qualsiasi cosa vediate vi comunica la sua funzione e la rappresentazione della loro funzione all'interno della realtà, la stessa che VOI potete avere, se smettete di dare rilevanza alle opinioni di tutti quanti, e cominciate a dare concreta priorità alla vostra, di opinione. Mi manca poco, dopo mi piacerebbe fare una magistrale in arte cinematografica a Roma, perché si, un Comunicatore vero intende la realtà così bene che può anche raccontarla, nei suoi prodotti audiovisivi di qualsiasi genere, altri miei colleghi faranno i Data Analyst, i Ricercatori Sociali, Pubblicitari, Scrittori, Grafici, Web Designers, Direttori di Musei e Teatri, Sceneggiatori, Sociologi, Linguisti, e credetemi potrei andare avanti per ore, ormai con quello che stanno diventando i social e soprattutto le testate giornalistiche, in pochi hanno il desiderio di divenire giornalisti o social media manager, ma ovviamente c'è chi ha ancora questo pallino, come è giusto che sia. Gli sbocchi professionali legati alla Comunicazione sono di stampo creativo, se sapete scrivere, se sapete dirigere, se sapete organizzare, se sapete parlare bene (e non mi riferisco al linguaggio colloquiale e a tutte quelle stronzate da sottosviluppati), se sapete analizzare, pubblicare, gestire, questa è la vostra scelta numero uno. E per una volta dico, per una sola volta, piantatela di farvi le paranoie, spegnete la bocca degli altri e cominciate ad ascoltare voi stessi, avete solo una cazzo di vita, solo un giro nella giostra, godetevelo, cercate di soddisfare a pieno le vostre volontà, diventate quello che siete, perché questo è l'unico modo per rendervi conto, alla fine del giro, di essere stati vivi più che mai.
Neo sei proprio tu?!?! Eccellente argomentazione. Il 15 Settembre ho il test di ammissione per Comunicazione e la penso esattamente allo stesso modo su vari fronti da te citati.
@@riccardotavarelli grazie del paragone è uno dei complimenti migliori che io abbia mai ricevuto ahah, ad ogni modo volevo augurarti buona fortuna per il test, spero davvero che tu possa entrare con tutto il cuore.
Peccato non averlo letto 27 anni fa. Ho ascoltato gli altri ed ora lo rimpiango tutti i giorni. Però ho 16 mensilità e lavoro in una multinazionale. Lo so, molti sognano tutto questo e forse mi daranno della stronza per aver scritto quello che ho scritto: ma hai ragione. Per me è tardi, se per voi no, date retta a questo ragazzo.
Ai miei tempi (anni '90), per scienze delle merendine s'intendeva scienze della formazione.. e pure scienze motorie non scherzava... Biologia preparato in tre giorni... In altre facoltà in tre giorni ci leggi solo gli argomenti da studiare. Però come dici nel video la differenza la fanno l'approccio delle persone. Ci sono su YT professionisti incredibilmente preparati a prescindere dalla difficoltà del corso di laurea che hanno frequentato e conseguito, quindi giustamente DIPENDE 😉
@@ernsto4901 no, grazie, ho già dato 😂 tra università e concorsi ormai non he la fo piu' neanche ad aprire un libro.... Scherzo si cmq ci credo, anche perché dipende tanto dall'ateneo.
Anni fa studiavo in ingegneria elettronica. Non mi bastava un'armadio tra appunti, dispense, quaderni iniziati e mai finiti, vecchi libri trovati negli archivi segreti della biblioteca decifrabili soltanto avendo altri libri di altri archivi di altre biblioteche anch'esse segrete. Recuperati dopo lunghe attese perchè erano costantemente prenotati e ritirati dal secchione che viveva in biblioteca. Quello che alle 7 del mattino passava con 10 quaderni a occupare 10 posti. Gli armadi, uno per esame, erano tenuti chiusi dalla enorme calcolatrice t-89 Texas Instruments. Geogebra...ma vaff... Poi c'era lei, la mia ex, che con il suo libro di 60 pagine (copertina e prefazione comprese) "studiato" in 2 notti, andava all'esame per prendere SEMPRE 30 e lode. Con questo non voglio dire che scienze della comunicazione sia facile, anzi, voglio solo dire che a lei il suo l'armadio non dava problemi.
Hehehehe il punto è proprio quello che sollevo nel video: se vuoi approfondire e davvero investire sulle materie scienze della comunicazione non è affatto banale... ma se ti accontenti di studiare superficialmente i programmi d'esame la laurea non la si rifiuta a nessuno.
Sarei curiosissima di un video sulla facoltà di lingue: si dice che le lingue siano importanti, però da sole non bastano, e poi per studiarle non sia necessario iscriversi a una facoltà specifica, per non parlare del fatto che il livello linguistico acquisito non sia poi così alto e per impararle davvero bisogni fare pratica. Insomma, alcuni laureati sono contenti della loro scelta, altri la sconsigliano definendolo inutile o non sufficiente. La cosa mi ha incuriosita e mi piacerebbe sentire la tua opinione!
La metafora del microscopio è davvero bella! Guardi da vicino delle dinamiche comunicative, a tratti davvero interessanti devo dire, altre volte inutilmente, ti allontani dalle lente e ti sembrano piccolezze invece sono piccoli tasselli. Hai proprio ragione Ale (maledetto che stavolta ci ha azzeccato) io ho sempre considerato la laurea in comunicazione come un passaporto. C'è chi va vicino casa e non se ne fa nulla (vedi ex mc donald) e chi invece si ritrova dall'altra parte del mondo ( curare la comunicazione di un politivo o un partito o dentro le istituzioni europee) a fare la bella vita. PS: dopo aversti visto in tutina per i fake demo di logonauti, vederti mangiare mc donald è acqua fresca per noi corsisti adc.
Mi immagino il dialogo con il commercialista dei 20 euro spesi al McDonald, con lui che dice "ma questo non fa parte della vostra attività", e ale che risponde "tranquillo ho fatto un video UA-cam in cui si vede, è il video su scienze della comunicazione".
Come molti penso che la difficoltà di un percorso dipenda molto dalle nostre attitudini, studio economia (e me la cavo bene), probabilmente se dovessi studiare filosofia, lettere o facoltà ritenute più semplici quasi sicuramente avrei difficoltà. Se gran parte dipende dalla soggettività a mio parere é fondamentale valutare anche l'oggettiva difficoltà di un corso. Le stesse difficoltà che avrei studiando filosofia, perché é un tipo di studio diverso dal mio, probabilmente le avrei anche studiando medicina o ingegneria perché le ritengo più difficile della mia facoltà. È un discorso che non avrà mai una soluzione univoca perché tutti pensano che la propria facoltà sia la più difficile e in pochi ammettono che sotto certi punti di vista ci sono veramente facoltà più difficili di altre perché farlo sarebbe come ammettere di essere meno intelligenti di chi le frequenta.
Laureato in SdC a Bologna, fine anni '90. Ho fatto di tutto dopo: dal McDonald al call-center, dall'animatore turistico al croupier sulle navi da crociera. È bello essere giovani. Poi si cresce e si sbatte il muso contro la realtà. Ho ripreso il mio vecchio diploma del magistrale e ho partecipato al concorso docenti del 2012: l'ultimo concorso con diploma abilitante come requisito d'accesso. Adesso sono un docente di ruolo. Per il rotto della cuffia... fiuuuuu! Morale della favola: dopo il diploma cercatevi subito un lavoro e cominciate a fare esperienza, tanta esperienza. Sul CV le lauree contano un cazzo, l'esperienza conta tantissimo. Cominciate a guadagnare e ad essere indipendenti. Dopodiché, se proprio vi piace, prendetevi pure una laurea. Ma soprattutto, alle superiori: evitate i licei se potete farne a meno e orientatevi su percorsi professionali che vi rilascino una qualche abilitazione spendibile.
Purtroppo in Italia aver fatto tanti lavori ti rende poco appetibile ai colloqui ( parlo di colloqui per lavori che si pronunciano ancora in italiano)... Ste merdacce cercano gente che voglia nascere e morire nello stesso posto diocanarino
no è Filosofia la facoltà più facile, lo sanno tutti che basta dire "logos" "res-cogitans-e-res-extensa" (sì, come una parola sola) e altre parole latine un po' difficili per laurearsi ed essere in seguito assunti come scrittori di post presso celebri filosofi italiani tipo Fusaro
Ottimo spunto e ottima riflessione. Credo umilmente che in tutte le facoltà di laurea sia SEMPRE la singola persona a fare la differenza. Il livello del tuo posizionamento è direttamente proporzionale alla tua competenza. A parte i raccomandati ;) scherzo
Laureata in comunicazione a Bologna. Quello che ha detto Ale è giustissimo: non potete fermarvi ai libri (anche perchè memorizzare per tutta la vita le Teorie della comunicazione sotto le varie lenti delle varie discipline è parecchio dura). Passate ai fatti: osservate i vostri dintorni. Potreste non essere brillanti a livello accademico (teoria su teoria da ripetere a pappagallo), ma a livello lavorativo farete un salto in più: avrete un ragionamento più acuto e focalizzato. Riuscirete a portare al vostro lavoro (che sia d'azienda o in P.Iva) un surplus d'analisi. Altro consiglio: trovate una magistrale che vi sconfinferi, non andate a studiare la strada direttamente collegata (Semiotica) solo perchè sembra una mossa logica. Vi auguro un felice percorso
Andando al Dams faccio parte del club di scienze delle merendine e confermo che queste facoltà vengono molto fraintese. Da me ci sono molte persone che hanno mollato facoltà più "difficili" (es. Medicina, infermieristica) pensando che il Dams fosse facile, poi non danno neanche un esame. Magari è vero che si trova meno lavoro ma, soprattutto grazie alle possibilità che offre il web, ci sono più opportunità di crearsi il lavoro che si preferisce (anche se non è sempre facile)
@@alessandrodeconcini-adc premetto che da studente di filosofia posso comprendere il fattore soggettivo del metterci del proprio e anche la questione dell'aspetto lavorativo. Infatti, come anche ne abbiamo discusso settimana scorsa in live, sono molte le affinità con questa facoltà. Sono d'accordo sul fatto che per farla "fruttare lavorativamente" bisogna metterci del proprio. Sono d'accordo per Rick Dufer,😂(si scherza ovviamente)c'è anche Adrian Fartade, che un gran divulgatore che stimo moltissimo, che è laureato in filosofia.
Detto da una che non ha mai amato la filosofia, per non dire che sbuffavo proprio a suon di "che palle" : è una facoltà che ti insegna a pensare e a fare collegamenti. La differenza la fa, anche qui, come uno decide di utilizzare e investire su queste capacità.
@@giuMK2 ecco, come volevasi dimostrare, non avevo idea che Adrian fosse laureato in filosofia! Lui ha usato i suoi studi per diventare un ottimo divulgatore, tralaltro in un ambito completamente diverso!
io faccio scienze della comunicazione a bologna ed è un indirizzo che da è da quando sono alle medie che desideravo di fare. Ora scopro con sto video che siamo destinati a lavorare al mc e non mi sembra affatto giusto, mica studio architettura o ingegneria: loro si che devono finire a lavorare al mc ahahahahahhaa. No a parte gli scherzi raga ma sul serio ahaha ? SDC è tipo il paradiso perché è vero che non studiamo come in giurisprudenza o economia ma cavolo se abbiamo possibilità lavorative. Se provi a pensare a qualsiasi tipo di lavoro in qualsiasi tipo di azienda devi per forza saper comunicare con gli altri e chi meglio di noi per farlo? SDC è l'indirizzo del futuro
Non è proprio così rosea come credi il mercato del lavoro per i laureati in comunicazione, apparte qualche agenzia in particolare forse pubblicitaria è molto difficile trovare lavoro solo con quella laurea e lo dico per esperienza personale.
Si è vero ! Secondo me la differenza con altri lavori è: per ad atre professioni es. Infermiere basta in linea di massima che tu abbia il titolo, che permetta all'azienda di avere il numero legale per non chiudere, e ti assumono, mentre per un'azienda "di comunicazione" puoi anche non avere il titolo ma devi essere ... Non dico un fuoriclasse, ma valere , altrim anche se non ti assumono non saranno costretti a chiudere. Non so se ho reso l'idea
Pensare che avrei voluto fare scienza della comunicazione nel 1999... Adesso a 42 anni mi sono iscritto a psicologia ma credo che i due argomenti siano collegati alla fine...
3 più due e sei solo laureato. Poi un anno di pratica e ancora niente , poi esame di stato, e sei semplicemente psicologo, ma tutti cercano psicoterapeuta... Poi costi alti altri 4 anni e diventi terapista. Ma ancora non ti conosce nessuno... Questo se non salti nemmeno un esame come tempistica... Nel frattempo hai minimo 52/53 anni, mettiamo pure che dopo qualche anno ne hai 55, ti sembra razionale iniziare un'attività da libero professionista a quell'età? Ha non vuoi fare il libero prof. Allora farai la fame con 10 12 anni di studio serissimo sulle spalle... bbbbba fai un po' te, fai... 😂🎉🎉🎉🎉
@@ernsto4901 non per forza devo fare lo psicoterapeuta. E ci sono tanti studi universitari che si possono fare per crescere anche economicamente. Poi se lei vuole fare solo il bastian contrario, resti dove sta 🤷 non per forza dobbiamo vedere le cose da una stessa prospettiva.
Mentre alcuni nerd si interrogano su quanto facile sia studiare comunicazione, altrettanti stanno comprando un iphone dopo aver letto “se non hai un iphone non hai un iphone” scritta da qualche ex studente di comunicazione. (Si lo so che i nerd comprano android, era un esempio)
È bello come in molti non si rendano conto che giudicare la difficoltà di un cdl sia una cosa inutile e una perdita di tempo. In Italia viene considerato difficile tutto ciò che è scientifico per via della grande presenza di materie umanistiche all'interno delle scuole, quindi un medico ti sa parlare di Spinoza, Bacone, ecc, ma uno laureato in filosofia non ti sa parlare delle differenze tra virus e retrovirus. In questo caso il problema è nella scuola, non nell'Università. Fatta questa piccola parentesi, come si può mettere in paragone due cdl totalmente differenti? "Ingegneria è più difficile di lettere", non lo metto in dubbio, ma dubito che un ingegnere possa superare linguistica generale senza aprire un libro, ciò vuol dire che lettere è più difficile? No, vuol dire che sono diversi. Non vi sono bastate le scuole per capire che paragonare due cose fondamentalmente differenti non porta a niente? E dai...
Questo ovviamente non è un commento diretto al video che trovo completo, ma è rivolto a tutti i commenti ignoranti che dimostrano supponenza. Personalmente preferirei morire piuttosto che farmi curare da un medico che in giro va a dire che tutto ciò che non è medicina fa schifo e non serve
Dando per scontato la bontà di quanto hai detto aggiungo che vedendo questo video mi è venuta una gran voglia di un bel panino di McDonald. ...capacità cominicativa? 😁😁😁
Conosco persone che sono iscritte a scienze della comunicazione. Qualcuno già sa cosa fare ma la maggior parte non hanno idea di cosa vogliono fare! E molti l'hanno scelta proprio perché è semplice, persone a cui semplicemente serviva la laurea. E sinceramente credo davvero che sia più facile.
Se la affronti così di sicuro è facile e di sicuro è poco utile. Studiare una cosa solo perché non hai idee e vuoi la vita semplice è la peggiore strategia possibile
Io ho fatto Giurisprudenza perché non sapevo cosa fare, ma io miei volevano un avvocato. Risultato: mollata a 4 esami dalla fine, infiniti rimpianti e una vita infelice lavorativamente non per i 4 esami ma per tutti quelli fatti e per non aver creduto che non tutti gli umanisti muoiono di fame.
Scienze politiche, altra laurea considerata facile dai più, e lo è in effetti. La selezione alcune facoltà la fanno all'ingresso o in itinere, altre la fanno post laurea per riuscire a trovare un lavoro coerente con quanto si è studiato. P.s. sono "scienziato politico".
Vedendo questo video pessimisticamente mi chiedo se l'idea della facoltà di Scienze della Comunicazione che aveva Eco, nobilissima, si sia davvero realizzata fino in fondo, a prescindere dal Dams
I posti erano semplicemente 250, dunque i 500 che non entrarono non è che furono bocciate; semplicemente non erano utilmente collocate in graduatoria. Nessuna cattiveria di Eco, che nemmeno era in commissione (a parte che la prova era a risposta multipla e dunque non c'era niente da valutare). Era un concorso, non un esame. Viepiù, già esisteva il corso di laurea alla Sapienza, a Palermo, a Fisciano e alla Lumsa. Infine, corsi di laurea magistrale, non «magistrali». Magistrale è infatti la laurea, non il corso.
Termine "facoltà" usato a sproposito per indicare i corsi di laurea (e i corsi di studio in genere). Confusione tra le discipline umanistiche e le scienze sociali.
Ciao, Alessandro. Ho una domanda alquanto singolare: se dovessi dare dei consigli, in ambito accademico, ad un diciottenne, sia che esso si approcci al primo anno di università che all'ultimo di superiori, quali sarebbero?. Altro dilemma amletico: ritieni utile, per il tipo di studenti sopracitato, l'avvio di uno studio generale delle discipline STEM per sviluppare le capacità di problem-solving?.
@@gobbobeso Fortunatamente, le discipline di carattere scientifico sono quelle che più mi aggradano; tra tutte, la matematica è quella che più mi affascina , mentre per esempio la biologia mi annoia abbastanza.
Io sono dell',idea che ognuno debba scegliere il proprio percorso, ho fatto un video in cui do proprio dei consigli su come valutare le varie facoltà e possibilità, eccolo: ua-cam.com/video/qwGLBzfTSz0/v-deo.html
Alessandro io rifletterei meglio sull'intera argomentazione del "è troppo teorico". In ogni facoltà il momento teorico è ineliminabile e importante, la pratica la si fa bene e anche piú velocemente ed efficacemente se e quando è fondata su una teoria costruita bene, che riesca a dare conto in termini formali delle innumerevoli situazioni reali che si possono presentare in quell'ambito. È impensabile non astrarre e non costruire una teoria che riesca a racchiudere in sé il particolare della pratica concreta. Questa operazione intellettuale è facile? No, non lo è MAI, in nessun caso. Per questo esistono le Università che si sforzano di far capire da anni quanto le teorie non siano scontate, siano molto difficili da formulare e capire, cosí come da sostenere. A volte è proprio necessario cambiarle e sostituirle con altre teorie che siano piú attinenti alle prove. In poche parole, va bene fare pratica, ma se non hai una solida conoscenza teorica di certe cose...diventa un mapazzone di cose sconnesse. La teoria è fondamentale e importante, ovunque.
Certo, nessuno vuole eliminare la teoria, ci mancherebbe. Ma perché lasciare sempre e solo la teoria all'università e sempre e solo la pratica al "dopo"? Teoria e pratica vanno fatte insieme e portate avanti in parallelo se si vogliono ottenere risultati eccellenti.
@@alessandrodeconcini-adc Tu cosa suggeriresti per fare anche pratica in una facoltà umanistica? Comincia da SdC e poi magari proponi anche per Lettere, Filosofia ecc.
Lavori in congiuntura con le aziende, tirocini, laboratori pratici di scrittura e copywriting, progettazione di campagne marketing, analisi di casi studio pratici con lavori di gruppo e proposte, laboratori di social media managing... Praticamente ogni genere di attività che si studia a SdC può trovare casi pratici e contemporanei da studiare e può prestarsi a analisi, laboratori e casi studio. Per filosofia si tratta ovviamente di un problema differente ma si può lavorare sull'argomentazione, sulla produzione di testi critici, sulla simulazione di dibattiti e ragionamenti. Per lettere ancora scrittura, analisi letteraria, contesti di applicazione didattica per chi seguirà la strada dell'insegnamento, esperienza in biblioteca. È solo questione di pensarci, organizzare e avere le risorse e la volontà
onestamente, anche se fosse davvero così facile, quale sarebbe il problema? dobbiamo tutti diventare medici e ingegneri? attenzione che la concorrenza aumenta ;)
Potresti fare un video anche breve dove fai un'analisi della facoltà di filosofia?🙏 A me piacerebbe molto iscrivermi, ma ho paura di non riuscire a trovare lavoro
@@alessandrodeconcini-adc Per questo motivo mi sa che alla fine farò la speaker radiofonica all'università di Cusano, ho fatto un bel po' di ricerche in merito e sono arrivata a questo. Spero solo che il mondo della radio sia in continua evoluzione e non vada a ritroso, su questo invece sapresti qualcosa?
Provocazione: se le lauree umanistiche sono le più facili, è più difficile trovare lavoro, ma allora chi lo trova ed è ben piazzato, non si dimostra tanto bravo se non più del laureato stem?
Dipende tutto da cosa intendi con "bravo". Di sicuro il laureato umanistico ha un ingresso più complesso nel mondo del lavoro, quindi si dimostra più fortunato o più intraprendente o più brillante o un mix di tutte queste cose
Se una persona è preparata in un certo ambito che non è utile ( io direi al capitale...) al mondo , il corso di studi può anche essere facile , almeno ci campano i docenti e tutto l'indotto... Che glie frega di farlo pure difficile... Mentre se un titolo ti assicura benessere, col cazzo che te lo regalano... Mi sembra ovvio ciò che dico... Se è "inutile" ( estremizzo) te lo do tranquillamente se è utilissimo, un attimo , paga, oppure fatti il culo, di certo non te lo regalo, e cmq sempre e solo dopo amici parenti e amanti...
Ciao Alessandro, è ormai qualche anno che ti seguo e ho sempre seguito i tuoi video con interesse; ma data la mia giovane età (sto per affrontare il terzo liceo) non ho mai toccato uno dei tuoi corsi. Recentemente è uscito sistema adc scuola, ma non avendo bisogno di particolari strategie per eccellere alle superiori non ho considerato l’acquisto. Il mio problema nello studio è infatti una grande disorganizzazione, che finora non mi ha mai causato grandi problemi ma che mi farebbe piacere risolvere, soprattutto per una questione di crescita personale. Mi sorge dunque spontanea una domanda, dovrei acquistare il corso sistema adc adesso, a distanza di 3 anni dall’università, o dovrei aspettare perché troppo focalizzato su quel tipo di struttura (quindi preparazione di esami periodica) e rendendo meno utile il metodo di studio insegnato, optando quindi magari sull’approfondire altri aspetti (pensavo infatti all’acquisto di mnemonica) e rimandare l’acquisto di sistema adc. Cosa ne pensi?
Personalmente ti consiglio di acquistare Sistema ADC Scuola, non Sistema ADC Universitari. Fino a domani Scuola è in sconto, e poi fra tre anni potrai acquistare quello per l'università con lo sconto di tutto ciò che hai speso per Scuola, quindi lo fai per tre anni praticamente gratis ;)
Il vero vantaggio di Scienze della Comunicazione, facoltà molto facile e completamente inutile, è che insegna come convincere efficacemente gli altri che non è una facoltà molto facile e completamente inutile.
risposta breve: si. Risposta lunga: bla bla bla, dipende da te, c'é tanto da espandere, POTENZIALITA INFINITE, é intelligente ma non si applica, non ci sono piu le mezze stagioni signora mia, si stava meglio quando si stava peggio... si. Peró comprendo che ha le sue potenzialitá per davvero.
Ho 37 anni e mi sono laureto in SDC. Mi domando ma COME TI PERMETTI a giudicare, a sentenziare.... no dai scherzo... quella laurea la ho davvero e posso sottoscrivere quello che dici in toto. Quando ti laurei in SDC non ti cerca nessuno, le persone non sono disposte a pagare per qualcosa che fruiscono gratuitamente. Se non qualche agenzia pubblicitaria che ti offre 4 banane. In questi anni ho avuto la certezza empirica che le lauree, non sono per niente tutte uguali, e che è davvero ipocrita e disonesto non dirlo chiaramente subito ad un 18enne. Le riclassificherei in 3 livelli Lauree Nobili (MATERIE STEM ing., chimica, fisica, medicina, farmacia e similari) ti aprono le porte del paradiso e del lavoro. Si, anche se sei una capra a comunicare. Lauree base (legge, economia, ing. sicurezza, ing. gestionale, lingue...), con una di queste qualcosa combinate, seppur non certo come per le prime (eccezioni escluse) Lauree gioco (sdc, lettere, filosofia, storia, scienze politiche, relazioni pubbliche...) se come me nella vita hai bisogno di lavorare per guadagnare... stateci lontano. Ovviamente le eccezioni ci sono, ma non pensate che nel mondo del lavoro ci sia la gente che voglia riempirvi d'oro per sentire le vostre ca**ate. La gente vi paga per risolvergli i problemi. CONCLUDENDO Bisognerebbe essere onesti con i giovani e non prenderli in giro solo per compiacere qualche proprietario di qualche ateneo amico dei politici, rovinando intere generazioni e un paese intero. No, non penso di esagerare. Bisognerebbe essere CHIARI durante l'orientamento a fine superiori, mostrando dati e salari, poi uno sceglie, ma ben consapevole. Ad esempio io mi sarei buttato su una laurea nobile con il senno del poi. Mi fecero credere che con SDC avrei lavorato in tv o in radio con stipendi da record, ma l'unica cosa che raccattai fu uno stage gratuito in una radio milanese a fare le fotocopie. Da cui scappai. Non posso dire che non mi sia servita a nulla, e comunque penso di essermela cavata bene alla fine, però quando ci penso, oggi so che avrei potuto sfruttare molto meglio la fortuna che mi diedero i miei genitori di poter avere un'istruzione di alto livello. Mi sembra di avergli fatto perdere soldi se devo essere sincero. Per la difficoltà non saprei, alcuni esami non erano affatto facili, altri delle barzellette. Tanti sacrifici tutti i giorni 3 ore di treno. Non esisteva zoom. Non posso più tornare indietro e ormai la mia barca ha preso la sua rotta, ma se qualche giovane possa passare di qui, spero di avergli dato un GRANDE consiglio. Saluti
Sono totalmente d'accordo al liceo c'è tutt'altro che chiarezza sull'orientamento universitario, anzi non ti dicono proprio nulla. Ti ringrazio molto per aver speso tempo a scrivere questo commento perché io mi devo iscrivere all'università e la mia prima idea era proprio scienze delle comunicazioni ( mi piace molto l'idea alla base di questa facoltà e mi piacerebbe fare il giornalista sportivo), ma dopo questo video e il tuo commento le mie certezze iniziano a vacillare
Avrei voluto leggere il tuo commento 3 anni fa quando iniziai il percorso universitario in SDC, ormai sono vicina alla laurea e non ha senso buttare tutto all'aria, ma col senno di poi avrei fatto tutt'altro...
@@CriCrock00 se riesci a tenere duro ti consiglio di fare la laurea magistrale in tutt'altra materia (si, si può fare). Ad esempio ECONOMIA. Alla fine risulteresti laureata in economia. Può essere che ti chiedano di fare qualche esame integrativo, ovvero che non ti riconoscano tutta la triennale, ma solo un 70% degli esami.... tornassi indietro NON ci penserei 2 volte a questa scappatoia. E' non farti intimidire da chi ti dirà che è "difficile" e che non ce la puoi fare.... tutte cazzate
@@niccolozurlo5466 è più credibile un giornalista sportivo laureato in economia con specializzazione "management sportivo" che un giornalista di SDC. E mal che vada con una laurea in economia... fai il manager (a che livello lo deciderai tu in base a quanto peso vorrai dare alla tua vita privata)
@@Paolo_Ferraris aaah non sapevo ci fosse questa possibilità dopo economia, grazie milla dell'idea, purtroppo davvero so pochissimo sulle varie università e la scelta è difficile
@@1IIms a me sembra il contrario, per esperienza personale vedo offerte di lavoro, i quali requisiti, qualsiasi settore esso sia, richiedono sempre ingegneria. Del tipo ambito economico, accettiamo candidati con laurea in economia (master, PhD ecc.), Finanza, ingegneria
Punto primo Sapere che non è una scienza Punto due Se sei intelligente e impegnato trovi la tua strada Punto tre Se vuoi farla facile..... è facile......ma inutile
🏰 SCOPRI IL VIDEOCORSO COMPLETO SUL METODO DI STUDIO
► Sistema ADC: www.alessandrodeconcini.com/tutti-i-corsi/metodo-di-studio/studenti-universita
Come dici tu, alla fine dipende tutto dalla persona. Come difficoltà la penso così: sicuramente è più facile laurearsi rispetto a ingegneria, medicina ecc.. ma è poi più difficile lavorare, quindi vale la pena farlo solo se si è veramente interessati, perché il lavoro non è assicurato. Ogni volta penso a Rick Du Fer, nonostante la sua laurea in filosofia guarda che bel lavoro che si è creato, ripeto dipende dalla persona, se sei poco spigliato o intraprendente fai medicina che perlomeno hai un lavoro "sicuro"
Esattamente.
(Anche se ormai il lavoro "sicuro" non esiste per nessuno)
Io studio comunicazione d’impresa alla IULM, laurearsi è facile, poco da dire…ma laurearsi bene è tutt’altro discorso. La preparazione che da questo ambito sul quadro economico mondiale è la più aggiornata in assoluto, perché è un settore che richiede costante costante aggiornamento. Inoltre amo il fatto che sia estremamente eclettico come percorso, dall’economia alla sociologia, dalla statistica al neuromarketing etc etc. Sono super d’accordo con te Ale, la chiave è partire dall’uni per poi estendere il proprio sapere in maniera sempre più acuta e complessa, alla fine è così per tutto: la passione muove ogni cosa, se hai passione e ambizione anche trovare il lavoro diventa più semplice
Si veccio bravo ahaha
L'importante è crederci.
Ciao Ale, l'anno scorso decisi di iscrivermi ad economia aziendale, credevo fosse la materia giusta per avere un lavoro assicurato. Ma non riuscivo a memorizzare nulla, non era per me. Quest'anno ho deciso di fare scienze della comunicazione (influnezata anche dal liceo di scienze umane che ho frequentato). La materia è bellissima studia la società, l'uomo, come agisce, i vari modi di comunicare. Più che astratta la percepisco come una disciplica concreta e facilmente comprensibile poiché ricca di esperimenti e studi di vario genere che variano tantissimo. Ho scelto questa facoltà seguendo il cuore, e credo sia quella giusta. Penso che scienze della comunicazione, in Italia, sia molto sottovalutata. All'estero gli sbocchi lavorativi sono molti, specie per quanto riguarda i social network, i media (fornisce le basi anche per intreprendere una carriera da giornalista), lavorare in politica etc... insomma è una materia più colorata e dinamica rispetto all'economia (è il mio punto di vista).
Bellissimo video complimenti!❤️
Il tuo video è stato un colpo al cuore. Laureata in SDC nel 2017, ho sempre trovato davvero difficoltà nel proseguire questo percorso: laurea screditata da molti, a volte totalmente ignorata da chi era lì a selezionarti. Forse è stata fatta in un periodo sbagliato, forse in un momento storico in cui la comunicazione sta cambiando, ma proprio per questo merita le attenzioni di un qualsiasi fenomeno sociale e culturale in mutamento. Il rischio è che facoltà come SDC rischino di risultare obsolete e di fornire un bagaglio culturale che fatica ad adattarsi al presente. Presente che non ti da grandi aspettative lavorative, perché spesso “il mio falegname con 30mila lire la fa meglio”.
credo che il motivo per cui la comunicazione in generale (e per estensione anche la facoltà stessa) sia considerata inutile o non degna di essere studiata, risieda proprio nella stessa natura di questa scienza, poiché la comunicazione è uno strumento sì potentissimo, ma al contempo estremamente subdolo e invisibile. Essa è spesso un supporto, una cornice, non si presenta quasi mai fine a se stessa, quindi si pensa che per questa sua natura di supporto essa debba automaticamente passare in secondo piano. In realtà, proprio questa apparente debolezza è la forza della comunicazione, che meno è visibile, meno è evidente e più riesce nel suo scopo. Se le varie aziende facessero marketing rivelando il lavoro di marketing che c’è dietro ogni campagna, allora sarebbe come giocare a carte scoperte. La comunicazione ha bisogno di nascondersi e di sembrare inutile appunto per non far capire i sotterfugi e gli inganni che è in grado e che ha bisogno di creare. Quindi insomma, tanto meglio per noi che la gente ci fraintenda; forse è proprio questa la nostra arma. E sì faccio comunicazione 😹
Da studentessa di comunicazione, io la vedo così: sicuramente uscire da una triennale del genere e trovare subito lavoro è pressoché difficile, a meno che non vengano integrati nel privato ulteriori corsi da autodidatta, ma se nell'interesse di una persona c'è la volontà di lavorare nel campo dei media e nei settori come il cinema, la televisione, il marketing o le pratiche curatoriali,allora non c'è facoltà più azzeccata, anche perchè è brutto da dire ma gli anni dalla seconda guerra mondiale in poi, non si studiano a scuola, ed è difficile capire come muoversi nei nostri giorni, se non si sanno i meccanismi che stanno alla base della nostra società... poi sicuramente questa facoltà permette di capire quale disciplina è la più interessante e da lì ci si può specializzare con un master o una magistrale. Io credo che come facoltà, (se fatta bene), sia quella che più al passo con i nostri tempi.
in che modo è utile per chi è interessato al mondo del cinema?
io penso che comunicazione non sia una facoltà per tutti. o meglio, magari lo è, ma per laurearsi bene e godersi davvero fino a fondo quella facoltà, bisogna avere una grande apertura mentale, astratta, appunto. e questo secondo me è fondamentale per diventare cittadini attivi che non si fanno imbrogliare e soprattutto per mantenere vivi certi valori che chi studia magari materie più scientifiche, va piano piano a dimenticare
Concordo
Grande Ale! Stessa cosa della PNL: Comunicazione è iniziata come laurea top, ma è diventata una laurea che non si avvicina alla realtà. È un mix tra psicologia, linguistica e lettere ma senza portare esperienze reali sul campo. L'idea è bellissima: creare grandi comunicatori capaci di usare i nuovi media. Purtroppo la realtà è che linguistica è molto più seria dal punto di vista teorico. Un'altra occasione mancata. momento top 8:32. Next step: Ma linguistica è utile?! (Spoiler: ADC è laureato in linguistica)
Secondo me dopo questo video servirebbe un video anche su Scienze Politiche, con un analisi approfondita come in questo video. Veramente Bravo ADC❤️
Sono al terzo anno di SdC e secondo me uno dei più grandi difetti di questa facoltà è il fatto che i corsi non vengano mai accompagnati da laboratori dove provare mettere in pratica ciò che studiamo sui libri. Proprio questo particolare si ricollega ad un problema molto più grande che riguarda l'istruzione italiana in generale, ovvero il fatto che questo tipo di istruzione è qualitativamente migliore rispetto ad altri paesi europei e non ma allo stesso tempo è fin troppo teorica. Poi sono d'accordo sul fatto che Scienze della Comunicazione sia molto più facile rispetto ad altri corsi di laurea (es. Medicina) ma è anche vero che se fosse così semplice come molti dicono allora ci ritroveremmo circondati da laureati in comunicazione e non ci sarebbe quel famoso calo degli studi di cui sentiamo parlare ogni anno.
mi hai tolto le parole di bocca. finalmente qualcuno che lo dice
Riguardo la parte finale io credo che non sia così, semplicemente siccome la prospettiva lavorativa non è rosea la gente non ci si iscriverebbe comunque, piuttosto magari qualcuno andrebbe già a lavorare a 18 anni
Beh ma non tutte le persone amano perdere tempo inutilmente. Tanti non si iscrivono a" lauree facili" perché spesso tanti corsi universitari sono piuttosto inutili, quindi perché perdere tempo? Io non mi iscriverei mai ad un corso "perché è facile" alla fine cosa ci guadagno esattamente? Aver perso tempo inutilmente per 3 o 5 anni? Meglio andare a lavorare e portare a casa uno stipendio e diventare indipendenti a questo punto piuttosto che stagnare al università senza un motivo o una meta a parte il discorso "faccio questo corso perché è facile". Se c'è gente che ragiona così io sinceramente mi sento male per loro.
La cosa più triste è che c'è l'idea che gli studenti di comunicazione scelgano la facoltà proprio perché è "facile", mentre non si pensa che si possa davvero essere interessati alla disciplina 🥲
Purtroppo alcuni ragionano davvero così. E sono quelli a cui la facoltà non servirà a nulla
Mi sono laureata nel 2017 in SdC, posso dirti che in Italia c’è un ignoranza allucinante sullo scopo di questa laurea. La maggior parte pensano che tu ti sia laureata per fare il costumer service o I call center. Poi anche il corso è fatto male, ce troppa teoria e poca pratica. Ad esempio penso che la percentuale di studenti in SdC che abbia avuto durante gli studi esperienze in uno studio televisivo, radio o giornali, sia bassissima. Il più delle volte succede che ti laurei e devi pagarti dei corsi a parte. Ad esempio corsi di montaggio, scrittura creativa ecc. Altra cosa sbagliatissima, non mettere in nessun corso l’anno all’estero obbligatorio. Nel nostro caso sarebbe obbligatorio sapere almeno due lingue, la tua e un altra. Io ho 30 anni e posso dirti che ad oggi sto pagando un corso d’inglese profumatamente perché voglio andare all’estero, proprio perché in passato non ho avuto queste possibilità. Ma so che sarà difficile riuscire a fare il lavoro inerente alla laurea, tuttavia considerando che fino ad oggi più che commessa, babysitter e segretaria, non ho trovato, ne vale la pena tentare 😉
Credo che il discorso sia ampliamente applicabile a ogni ambito escluso quello scientifico, sanitario ed ingegneristico.
"Dipende", lo diceva continuamente il mio professore di Semiotica, Dario Mangano, professore ordinario all'Università degli Studi di Palermo, nonchè da poco coordinatore del mio corso di laurea: "Scienze della Comunicazione per i Media e le Istituzioni".
Ormai fotto con valanghe di dicerie da anni, la verità, secondo me calzante a chiunque abbia un minimo di intelletto efficiente, è che il mondo è cambiato e sta cambiando, specialmente qua in Italia, qualsiasi comune mortale che becchi in giro, e non solo, è un esperto esistenzialista legato a qualsiasi e dico qualsiasi discorso/teoria/concetto/contesto legato al passato o ai giorni nostri.
A parer mio i percorsi accademici, specialmente nel nostro paese, subiscono inevitabilmente la costante considerazioni di una mandria esasperante di idioti ignoranti che parlano solo ed esclusivamente per APPARIRE e non per INFORMARE, è questo il punto.
Io non giudico futuri medici, futuri ingegneri o futuri economisti, ma loro, magari in grande percentuale, hanno sempre e comunque trovato opportuno parlare di me e di quello che faccio, questo perché al contrario di come faccio io, lasciare vivere in pace la gente con le proprie scelte di vita è decisamente di una difficoltà molto elevata.
Io personalmente ho a dir poco amato il mio percorso accademico, ho avuto a che fare con professionisti di un certo calibro, tutto a portata di un ateneo pubblico, che normalmente ha le sue pecche organizzative, ma questo poco importa ai fini del proprio percorso umano.
Quello che voglio dire in toto, è che la Comunicazione è una disciplina per pochi, non serve solo a fare i giornalisti o gli addetti stampa, o i social media manager, la comunicazione è come se fosse un paio d'occhiali di ultima generazione che ti danno una nuova e inedita concezione della realtà che studenti delle più prestigiose facoltà non potranno mai conoscere, perché? Perché non è per tutti, perché in un paese di pecoroni quale il nostro a me è capitato almeno 500 volte di intrattenere discussioni con studenti di ingegneria, economia, medicina, è capire in velocità supersonica quanto fossero insoddisfatti e tristi di vivere la realtà che stavano vivendo, perché il loro obiettivo primario nella loro vita non era quello di diventare quello che sono, ma di cercare una facoltà da intraprendere per vedere le facce dei genitori compiaciuti, fare la festa di laurea dove la gente finge di volergli bene e di divertirsi, cominciare poi a dedicarsi a qualcosa che non gli interessa per poi fare due figli, prendere un cane, una macchina, una casa, consumare e morire.
Io non sono fatto così, sono ormai 8 anni che mi dedico e continuo a dedicarmi alla musica per passione, sono un laureando in Comunicazione perché quando la conobbi mi innamorai di quello che mi donava da un punto di vista percettivo e umano, cosa del tutto opposta al mio percorso liceale che mi ha fatto toccare il fondo per 5 anni proprio perché vivevo ascoltando gli altri e non me stesso, prendendomi un marcissimo diploma di ITC che ogni tanto uso per pulirmi il culo quando a casa non ho la carta igienica. Non vedo la realtà con gli stessi occhi dormienti di prima e la cosa mi appaga, sono abbastanza convinto che qualsiasi altra facoltà non riuscirebbe mai ad attivare questo processo di veglia, anzi alimenterebbe ancora di più il mio dormire, dentro questo cazzo di Matrix dove tutti vengono confezionati e venduti al sistema.
Ho cominciato a trasformare il modo in cui vedo il mondo in un'opportunità professionale, ed è proprio grazie a questo che vedo la luce in fondo al tunnel, perché se ci fate caso, tutto può comunicare qualcosa, la comunicazione vive nelle vostre vite, in quello che vedete continuamente, un semaforo comunica, una posata comunica, una strada comunica, un cartello, un palazzo, una porta, qualsiasi cosa vediate vi comunica la sua funzione e la rappresentazione della loro funzione all'interno della realtà, la stessa che VOI potete avere, se smettete di dare rilevanza alle opinioni di tutti quanti, e cominciate a dare concreta priorità alla vostra, di opinione.
Mi manca poco, dopo mi piacerebbe fare una magistrale in arte cinematografica a Roma, perché si, un Comunicatore vero intende la realtà così bene che può anche raccontarla, nei suoi prodotti audiovisivi di qualsiasi genere, altri miei colleghi faranno i Data Analyst, i Ricercatori Sociali, Pubblicitari, Scrittori, Grafici, Web Designers, Direttori di Musei e Teatri, Sceneggiatori, Sociologi, Linguisti, e credetemi potrei andare avanti per ore, ormai con quello che stanno diventando i social e soprattutto le testate giornalistiche, in pochi hanno il desiderio di divenire giornalisti o social media manager, ma ovviamente c'è chi ha ancora questo pallino, come è giusto che sia.
Gli sbocchi professionali legati alla Comunicazione sono di stampo creativo, se sapete scrivere, se sapete dirigere, se sapete organizzare, se sapete parlare bene (e non mi riferisco al linguaggio colloquiale e a tutte quelle stronzate da sottosviluppati), se sapete analizzare, pubblicare, gestire, questa è la vostra scelta numero uno.
E per una volta dico, per una sola volta, piantatela di farvi le paranoie, spegnete la bocca degli altri e cominciate ad ascoltare voi stessi, avete solo una cazzo di vita, solo un giro nella giostra, godetevelo, cercate di soddisfare a pieno le vostre volontà, diventate quello che siete, perché questo è l'unico modo per rendervi conto, alla fine del giro, di essere stati vivi più che mai.
Neo sei proprio tu?!?! Eccellente argomentazione. Il 15 Settembre ho il test di ammissione per Comunicazione e la penso esattamente allo stesso modo su vari fronti da te citati.
@@riccardotavarelli grazie del paragone è uno dei complimenti migliori che io abbia mai ricevuto ahah, ad ogni modo volevo augurarti buona fortuna per il test, spero davvero che tu possa entrare con tutto il cuore.
Bel discorso, complimenti!!!
@@dara_petrova ti ringrazio💘💘
Peccato non averlo letto 27 anni fa. Ho ascoltato gli altri ed ora lo rimpiango tutti i giorni. Però ho 16 mensilità e lavoro in una multinazionale. Lo so, molti sognano tutto questo e forse mi daranno della stronza per aver scritto quello che ho scritto: ma hai ragione. Per me è tardi, se per voi no, date retta a questo ragazzo.
Ai miei tempi (anni '90), per scienze delle merendine s'intendeva scienze della formazione.. e pure scienze motorie non scherzava... Biologia preparato in tre giorni... In altre facoltà in tre giorni ci leggi solo gli argomenti da studiare. Però come dici nel video la differenza la fanno l'approccio delle persone. Ci sono su YT professionisti incredibilmente preparati a prescindere dalla difficoltà del corso di laurea che hanno frequentato e conseguito, quindi giustamente DIPENDE 😉
Formazione oggi. Esame di botanica , provalo? Posso inviarti il materiale ... Ti ricrederesti...
@@ernsto4901 no, grazie, ho già dato 😂 tra università e concorsi ormai non he la fo piu' neanche ad aprire un libro.... Scherzo
si cmq ci credo, anche perché dipende tanto dall'ateneo.
Anni fa studiavo in ingegneria elettronica. Non mi bastava un'armadio tra appunti, dispense, quaderni iniziati e mai finiti, vecchi libri trovati negli archivi segreti della biblioteca decifrabili soltanto avendo altri libri di altri archivi di altre biblioteche anch'esse segrete. Recuperati dopo lunghe attese perchè erano costantemente prenotati e ritirati dal secchione che viveva in biblioteca. Quello che alle 7 del mattino passava con 10 quaderni a occupare 10 posti. Gli armadi, uno per esame, erano tenuti chiusi dalla enorme calcolatrice t-89 Texas Instruments. Geogebra...ma vaff...
Poi c'era lei, la mia ex, che con il suo libro di 60 pagine (copertina e prefazione comprese) "studiato" in 2 notti, andava all'esame per prendere SEMPRE 30 e lode. Con questo non voglio dire che scienze della comunicazione sia facile, anzi, voglio solo dire che a lei il suo l'armadio non dava problemi.
Hehehehe il punto è proprio quello che sollevo nel video: se vuoi approfondire e davvero investire sulle materie scienze della comunicazione non è affatto banale... ma se ti accontenti di studiare superficialmente i programmi d'esame la laurea non la si rifiuta a nessuno.
Sarei curiosissima di un video sulla facoltà di lingue: si dice che le lingue siano importanti, però da sole non bastano, e poi per studiarle non sia necessario iscriversi a una facoltà specifica, per non parlare del fatto che il livello linguistico acquisito non sia poi così alto e per impararle davvero bisogni fare pratica.
Insomma, alcuni laureati sono contenti della loro scelta, altri la sconsigliano definendolo inutile o non sufficiente.
La cosa mi ha incuriosita e mi piacerebbe sentire la tua opinione!
Ottimo consiglio, ci lavorerò
Scuola interpreti . Difficile ma super spendibile
La metafora del microscopio è davvero bella! Guardi da vicino delle dinamiche comunicative, a tratti davvero interessanti devo dire, altre volte inutilmente, ti allontani dalle lente e ti sembrano piccolezze invece sono piccoli tasselli. Hai proprio ragione Ale (maledetto che stavolta ci ha azzeccato) io ho sempre considerato la laurea in comunicazione come un passaporto. C'è chi va vicino casa e non se ne fa nulla (vedi ex mc donald) e chi invece si ritrova dall'altra parte del mondo ( curare la comunicazione di un politivo o un partito o dentro le istituzioni europee) a fare la bella vita. PS: dopo aversti visto in tutina per i fake demo di logonauti, vederti mangiare mc donald è acqua fresca per noi corsisti adc.
🤣❤️
Mi immagino il dialogo con il commercialista dei 20 euro spesi al McDonald, con lui che dice "ma questo non fa parte della vostra attività", e ale che risponde "tranquillo ho fatto un video UA-cam in cui si vede, è il video su scienze della comunicazione".
🤣 ho avuto conversazioni più strane col commercialista
Come molti penso che la difficoltà di un percorso dipenda molto dalle nostre attitudini, studio economia (e me la cavo bene), probabilmente se dovessi studiare filosofia, lettere o facoltà ritenute più semplici quasi sicuramente avrei difficoltà. Se gran parte dipende dalla soggettività a mio parere é fondamentale valutare anche l'oggettiva difficoltà di un corso. Le stesse difficoltà che avrei studiando filosofia, perché é un tipo di studio diverso dal mio, probabilmente le avrei anche studiando medicina o ingegneria perché le ritengo più difficile della mia facoltà. È un discorso che non avrà mai una soluzione univoca perché tutti pensano che la propria facoltà sia la più difficile e in pochi ammettono che sotto certi punti di vista ci sono veramente facoltà più difficili di altre perché farlo sarebbe come ammettere di essere meno intelligenti di chi le frequenta.
Laureato in SdC a Bologna, fine anni '90. Ho fatto di tutto dopo: dal McDonald al call-center, dall'animatore turistico al croupier sulle navi da crociera. È bello essere giovani. Poi si cresce e si sbatte il muso contro la realtà. Ho ripreso il mio vecchio diploma del magistrale e ho partecipato al concorso docenti del 2012: l'ultimo concorso con diploma abilitante come requisito d'accesso. Adesso sono un docente di ruolo. Per il rotto della cuffia... fiuuuuu!
Morale della favola: dopo il diploma cercatevi subito un lavoro e cominciate a fare esperienza, tanta esperienza. Sul CV le lauree contano un cazzo, l'esperienza conta tantissimo. Cominciate a guadagnare e ad essere indipendenti. Dopodiché, se proprio vi piace, prendetevi pure una laurea. Ma soprattutto, alle superiori: evitate i licei se potete farne a meno e orientatevi su percorsi professionali che vi rilascino una qualche abilitazione spendibile.
Purtroppo in Italia aver fatto tanti lavori ti rende poco appetibile ai colloqui ( parlo di colloqui per lavori che si pronunciano ancora in italiano)... Ste merdacce cercano gente che voglia nascere e morire nello stesso posto diocanarino
no è Filosofia la facoltà più facile, lo sanno tutti che basta dire "logos" "res-cogitans-e-res-extensa" (sì, come una parola sola) e altre parole latine un po' difficili per laurearsi ed essere in seguito assunti come scrittori di post presso celebri filosofi italiani tipo Fusaro
confermo tutto faccio filosofia
Turbocapitalismo, non deve mai mancare.
È vero. È così che si è laureato Rick Dufer
@@alessandrodeconcini-adc ah, ma è anche laureato?
Lol a me.
Livia Tonoli non diciamo fesserie per cortesia, un testo di filosofia del linguaggio o di Stiegler è tutto tranne che facile
Ottimo spunto e ottima riflessione. Credo umilmente che in tutte le facoltà di laurea sia SEMPRE la singola persona a fare la differenza. Il livello del tuo posizionamento è direttamente proporzionale alla tua competenza. A parte i raccomandati ;) scherzo
Laureata in comunicazione a Bologna. Quello che ha detto Ale è giustissimo: non potete fermarvi ai libri (anche perchè memorizzare per tutta la vita le Teorie della comunicazione sotto le varie lenti delle varie discipline è parecchio dura). Passate ai fatti: osservate i vostri dintorni. Potreste non essere brillanti a livello accademico (teoria su teoria da ripetere a pappagallo), ma a livello lavorativo farete un salto in più: avrete un ragionamento più acuto e focalizzato. Riuscirete a portare al vostro lavoro (che sia d'azienda o in P.Iva) un surplus d'analisi. Altro consiglio: trovate una magistrale che vi sconfinferi, non andate a studiare la strada direttamente collegata (Semiotica) solo perchè sembra una mossa logica.
Vi auguro un felice percorso
Hai fatto testo Tolc SU ?
@@amiramouna8355 No, dovetti entrare con una prova ma non era a sbarramento, era propedeutico per capire se avresti avuto gli OFA o meno
Ma università di Padova si deve fare test Tolc SU Cosi scritto in sito
Perché laurea di communicazione accesso programmato
Perquello non ho capito se faccio Tolc SU o non
Andando al Dams faccio parte del club di scienze delle merendine e confermo che queste facoltà vengono molto fraintese. Da me ci sono molte persone che hanno mollato facoltà più "difficili" (es. Medicina, infermieristica) pensando che il Dams fosse facile, poi non danno neanche un esame. Magari è vero che si trova meno lavoro ma, soprattutto grazie alle possibilità che offre il web, ci sono più opportunità di crearsi il lavoro che si preferisce (anche se non è sempre facile)
💪
Si ma il lavoro te lo crei da solo
Adesso manca soltanto..."Ma la facoltà di filosofia è davvero inutile"
Non è inutile, è dannosa! Pensa a Rick Dufer
@@alessandrodeconcini-adc premetto che da studente di filosofia posso comprendere il fattore soggettivo del metterci del proprio e anche la questione dell'aspetto lavorativo. Infatti, come anche ne abbiamo discusso settimana scorsa in live, sono molte le affinità con questa facoltà. Sono d'accordo sul fatto che per farla "fruttare lavorativamente" bisogna metterci del proprio. Sono d'accordo per Rick Dufer,😂(si scherza ovviamente)c'è anche Adrian Fartade, che un gran divulgatore che stimo moltissimo, che è laureato in filosofia.
Detto da una che non ha mai amato la filosofia, per non dire che sbuffavo proprio a suon di "che palle" : è una facoltà che ti insegna a pensare e a fare collegamenti.
La differenza la fa, anche qui, come uno decide di utilizzare e investire su queste capacità.
@@giuMK2 ecco, come volevasi dimostrare, non avevo idea che Adrian fosse laureato in filosofia!
Lui ha usato i suoi studi per diventare un ottimo divulgatore, tralaltro in un ambito completamente diverso!
Inoltre bisogna anche aggiungere che l'economia nasce dalla filosofia
io faccio scienze della comunicazione a bologna ed è un indirizzo che da è da quando sono alle medie che desideravo di fare. Ora scopro con sto video che siamo destinati a lavorare al mc e non mi sembra affatto giusto, mica studio architettura o ingegneria: loro si che devono finire a lavorare al mc ahahahahahhaa. No a parte gli scherzi raga ma sul serio ahaha ? SDC è tipo il paradiso perché è vero che non studiamo come in giurisprudenza o economia ma cavolo se abbiamo possibilità lavorative. Se provi a pensare a qualsiasi tipo di lavoro in qualsiasi tipo di azienda devi per forza saper comunicare con gli altri e chi meglio di noi per farlo? SDC è l'indirizzo del futuro
💪🔥
Non è proprio così rosea come credi il mercato del lavoro per i laureati in comunicazione, apparte qualche agenzia in particolare forse pubblicitaria è molto difficile trovare lavoro solo con quella laurea e lo dico per esperienza personale.
SDC, per quanto mi addolora dirlo, ha più possibilità all'estero
Si è vero ! Secondo me la differenza con altri lavori è: per ad atre professioni es. Infermiere basta in linea di massima che tu abbia il titolo, che permetta all'azienda di avere il numero legale per non chiudere, e ti assumono, mentre per un'azienda "di comunicazione" puoi anche non avere il titolo ma devi essere ... Non dico un fuoriclasse, ma valere , altrim anche se non ti assumono non saranno costretti a chiudere. Non so se ho reso l'idea
Bravissimo! Grazie della spiegazione. 🙂👍
Pensare che avrei voluto fare scienza della comunicazione nel 1999... Adesso a 42 anni mi sono iscritto a psicologia ma credo che i due argomenti siano collegati alla fine...
Non è mai troppo tardi per imparare, hai fatto bene :)
3 più due e sei solo laureato. Poi un anno di pratica e ancora niente , poi esame di stato, e sei semplicemente psicologo, ma tutti cercano psicoterapeuta... Poi costi alti altri 4 anni e diventi terapista. Ma ancora non ti conosce nessuno... Questo se non salti nemmeno un esame come tempistica... Nel frattempo hai minimo 52/53 anni, mettiamo pure che dopo qualche anno ne hai 55, ti sembra razionale iniziare un'attività da libero professionista a quell'età? Ha non vuoi fare il libero prof. Allora farai la fame con 10 12 anni di studio serissimo sulle spalle... bbbbba fai un po' te, fai... 😂🎉🎉🎉🎉
@@ernsto4901 non per forza devo fare lo psicoterapeuta. E ci sono tanti studi universitari che si possono fare per crescere anche economicamente. Poi se lei vuole fare solo il bastian contrario, resti dove sta 🤷 non per forza dobbiamo vedere le cose da una stessa prospettiva.
Mi piacerebbe vedere lo stesso tipo di video fatto sulla facoltà di psicologia. Sono proprio curioso
Lo faremo di sicuro!
Terapeuta formato 500€ al giorno se hai i clienti... Ops... Pazienti...
Ottimo video! Dopo scienze per la comunicazione quali sono le magistrali da poter scegliere?
Mentre alcuni nerd si interrogano su quanto facile sia studiare comunicazione, altrettanti stanno comprando un iphone dopo aver letto “se non hai un iphone non hai un iphone” scritta da qualche ex studente di comunicazione. (Si lo so che i nerd comprano android, era un esempio)
Io faccio scienze della comunicazione... Fatevi un esame di Lessico Semantica e Pragmatica e poi mi dite!
Alè... assolutamente SUPER Bravissimooooooo 👍🔝🔝🔝🔝❤️❤️❤️❤️❤️
In ogni ambito ci sono discriminazioni, nella maggior parte dei casi però sono dovute alla frustrazione.
È bello come in molti non si rendano conto che giudicare la difficoltà di un cdl sia una cosa inutile e una perdita di tempo.
In Italia viene considerato difficile tutto ciò che è scientifico per via della grande presenza di materie umanistiche all'interno delle scuole, quindi un medico ti sa parlare di Spinoza, Bacone, ecc, ma uno laureato in filosofia non ti sa parlare delle differenze tra virus e retrovirus. In questo caso il problema è nella scuola, non nell'Università.
Fatta questa piccola parentesi, come si può mettere in paragone due cdl totalmente differenti? "Ingegneria è più difficile di lettere", non lo metto in dubbio, ma dubito che un ingegnere possa superare linguistica generale senza aprire un libro, ciò vuol dire che lettere è più difficile? No, vuol dire che sono diversi.
Non vi sono bastate le scuole per capire che paragonare due cose fondamentalmente differenti non porta a niente? E dai...
Questo ovviamente non è un commento diretto al video che trovo completo, ma è rivolto a tutti i commenti ignoranti che dimostrano supponenza.
Personalmente preferirei morire piuttosto che farmi curare da un medico che in giro va a dire che tutto ciò che non è medicina fa schifo e non serve
Dando per scontato la bontà di quanto hai detto aggiungo che vedendo questo video mi è venuta una gran voglia di un bel panino di McDonald. ...capacità cominicativa? 😁😁😁
🤣
Conosco persone che sono iscritte a scienze della comunicazione. Qualcuno già sa cosa fare ma la maggior parte non hanno idea di cosa vogliono fare!
E molti l'hanno scelta proprio perché è semplice, persone a cui semplicemente serviva la laurea. E sinceramente credo davvero che sia più facile.
Se la affronti così di sicuro è facile e di sicuro è poco utile. Studiare una cosa solo perché non hai idee e vuoi la vita semplice è la peggiore strategia possibile
Io ho fatto Giurisprudenza perché non sapevo cosa fare, ma io miei volevano un avvocato. Risultato: mollata a 4 esami dalla fine, infiniti rimpianti e una vita infelice lavorativamente non per i 4 esami ma per tutti quelli fatti e per non aver creduto che non tutti gli umanisti muoiono di fame.
È bello muoversi nell'ignoto e nel caos... Poi magari il sentiero lo tracci tu ...
Per il futuro, visto che probabilmente di facoltà ne analizzerai molte, che ne dici di un video su relazioni internazionali?
Volentieri, ci penserò!
Facoltà molto bella se uno si impegna ed è motivato. Non penso proprio sia la più facile
Second te qual è la più facile ?
@@saadchahid8085 non riesco a rispondere, non conoscendo bene le altre
@@valentinacattaneo5560e quindi come fai a dire che non è la più facile? 😅😅
Ciao Alessandro, potresti fare un video su scienze politiche?
Faremo, faremo 💪
Scienze politiche, altra laurea considerata facile dai più, e lo è in effetti.
La selezione alcune facoltà la fanno all'ingresso o in itinere, altre la fanno post laurea per riuscire a trovare un lavoro coerente con quanto si è studiato.
P.s. sono "scienziato politico".
Esatto, hai espresso benissimo il punto. La selezione è dopo, quando si vede chi ha scaldato il banco o chi ha una marcia in più
Vedendo questo video pessimisticamente mi chiedo se l'idea della facoltà di Scienze della Comunicazione che aveva Eco, nobilissima, si sia davvero realizzata fino in fondo, a prescindere dal Dams
Non è una domanda da poco in effetti 🤔
I posti erano semplicemente 250, dunque i 500 che non entrarono non è che furono bocciate; semplicemente non erano utilmente collocate in graduatoria. Nessuna cattiveria di Eco, che nemmeno era in commissione (a parte che la prova era a risposta multipla e dunque non c'era niente da valutare). Era un concorso, non un esame.
Viepiù, già esisteva il corso di laurea alla Sapienza, a Palermo, a Fisciano e alla Lumsa.
Infine, corsi di laurea magistrale, non «magistrali». Magistrale è infatti la laurea, non il corso.
Quindi lauree triennali, e lauree magistrale?
Davvero Eco alla LUMSA?
non so se fare informatica o informatica della comunicazione digitale sono super indeciso consigli?
Termine "facoltà" usato a sproposito per indicare i corsi di laurea (e i corsi di studio in genere).
Confusione tra le discipline umanistiche e le scienze sociali.
Ciao, Alessandro. Ho una domanda alquanto singolare: se dovessi dare dei consigli, in ambito accademico, ad un diciottenne, sia che esso si approcci al primo anno di università che all'ultimo di superiori, quali sarebbero?. Altro dilemma amletico: ritieni utile, per il tipo di studenti sopracitato, l'avvio di uno studio generale delle discipline STEM per sviluppare le capacità di problem-solving?.
Potrà pure essere utile ma se non ti piace non ti porterà nessun risultato
@@gobbobeso Fortunatamente, le discipline di carattere scientifico sono quelle che più mi aggradano; tra tutte, la matematica è quella che più mi affascina , mentre per esempio la biologia mi annoia abbastanza.
Io sono dell',idea che ognuno debba scegliere il proprio percorso, ho fatto un video in cui do proprio dei consigli su come valutare le varie facoltà e possibilità, eccolo:
ua-cam.com/video/qwGLBzfTSz0/v-deo.html
@@alessandrodeconcini-adc Grazie per la risposta!. A proposito, ho appena acquistato "Vince chi impara".
Spero tu lo abbia solo scaricato visto che è gratuito 😉
Alessandro io rifletterei meglio sull'intera argomentazione del "è troppo teorico". In ogni facoltà il momento teorico è ineliminabile e importante, la pratica la si fa bene e anche piú velocemente ed efficacemente se e quando è fondata su una teoria costruita bene, che riesca a dare conto in termini formali delle innumerevoli situazioni reali che si possono presentare in quell'ambito. È impensabile non astrarre e non costruire una teoria che riesca a racchiudere in sé il particolare della pratica concreta. Questa operazione intellettuale è facile? No, non lo è MAI, in nessun caso. Per questo esistono le Università che si sforzano di far capire da anni quanto le teorie non siano scontate, siano molto difficili da formulare e capire, cosí come da sostenere. A volte è proprio necessario cambiarle e sostituirle con altre teorie che siano piú attinenti alle prove. In poche parole, va bene fare pratica, ma se non hai una solida conoscenza teorica di certe cose...diventa un mapazzone di cose sconnesse. La teoria è fondamentale e importante, ovunque.
Certo, nessuno vuole eliminare la teoria, ci mancherebbe.
Ma perché lasciare sempre e solo la teoria all'università e sempre e solo la pratica al "dopo"?
Teoria e pratica vanno fatte insieme e portate avanti in parallelo se si vogliono ottenere risultati eccellenti.
@@alessandrodeconcini-adc Tu cosa suggeriresti per fare anche pratica in una facoltà umanistica? Comincia da SdC e poi magari proponi anche per Lettere, Filosofia ecc.
Lavori in congiuntura con le aziende, tirocini, laboratori pratici di scrittura e copywriting, progettazione di campagne marketing, analisi di casi studio pratici con lavori di gruppo e proposte, laboratori di social media managing...
Praticamente ogni genere di attività che si studia a SdC può trovare casi pratici e contemporanei da studiare e può prestarsi a analisi, laboratori e casi studio.
Per filosofia si tratta ovviamente di un problema differente ma si può lavorare sull'argomentazione, sulla produzione di testi critici, sulla simulazione di dibattiti e ragionamenti.
Per lettere ancora scrittura, analisi letteraria, contesti di applicazione didattica per chi seguirà la strada dell'insegnamento, esperienza in biblioteca.
È solo questione di pensarci, organizzare e avere le risorse e la volontà
Ale ha fatto questo video in realtà solo perché aveva voglia di McDonald 😂
Palese
Fai un video sull'informatica
💪
onestamente, anche se fosse davvero così facile, quale sarebbe il problema? dobbiamo tutti diventare medici e ingegneri? attenzione che la concorrenza aumenta ;)
Nessun problema infatti
L' idea era bella e Umberto Eco ci aveva visto lungo ma sono gli stessi professori che insegnano a Sdc i primi a non crederci.
Programmi scarni in che senso? Non è che la classe L-20 sfugga alla regola che i programmi vanno commisurati i crediti.
Io la farei solo per avere una laurea che comunque apre porte per diverse candidature e concorsi 😂
Potresti fare un video anche breve dove fai un'analisi della facoltà di filosofia?🙏 A me piacerebbe molto iscrivermi, ma ho paura di non riuscire a trovare lavoro
Ne abbiamo parlato con Rick Dufer in questo video:
ua-cam.com/video/aQCr9jxNBBM/v-deo.html
La maggior parte degli esami è, non «sono».
Tema: Dimostra che una comunicazione efficace è importante
Svolgimento: "Si sì sì sì sì vax vacciniamociii"
110L
🥲
Santiddio... Da star male
1. Termine "facoltà" usato a sproposito.
2. Scienze della comunicazione è area delle scienze sociali, non area umanistica.
Scienze sociali sono disumane!!!
Per diventare conduttrice televisiva pensi possa essere utile,
oppure è consigliabile un'altra facoltà?
È una carriera di cui davvero non so nulla purtroppo
@@alessandrodeconcini-adc Per questo motivo mi sa che alla fine farò la speaker radiofonica all'università di Cusano, ho fatto un bel po' di ricerche in merito e sono arrivata a questo. Spero solo che il mondo della radio sia in continua evoluzione e non vada a ritroso, su questo invece sapresti qualcosa?
Non sono un esperto di media, da quello che so la radio continua ad avere un nucleo di fruitori e appassionati abbastanza stabile
Per diventare conduttrice televisiva bisogna avere il fisico e qualcuno dice che bisognerebbe anche darla... Io non ci credo....
Farai anche scenze della Formazione?
Perché no!
Video molto interessante, ma quanto ho cringiato quando ho visto i medici cantare la canzone di Natale...
Mamma mia
Provocazione: se le lauree umanistiche sono le più facili, è più difficile trovare lavoro, ma allora chi lo trova ed è ben piazzato, non si dimostra tanto bravo se non più del laureato stem?
No, non faccio facoltà umanistica, e piuttosto che leggere d’Annunzio o Petrarca, preferisco Elettrotecnica, Meccanica Analitica o Analisi Complessa
Dipende tutto da cosa intendi con "bravo". Di sicuro il laureato umanistico ha un ingresso più complesso nel mondo del lavoro, quindi si dimostra più fortunato o più intraprendente o più brillante o un mix di tutte queste cose
@@alessandrodeconcini-adc O più raccomandato :/
Anche, certo.
Se una persona è preparata in un certo ambito che non è utile ( io direi al capitale...) al mondo , il corso di studi può anche essere facile , almeno ci campano i docenti e tutto l'indotto... Che glie frega di farlo pure difficile... Mentre se un titolo ti assicura benessere, col cazzo che te lo regalano... Mi sembra ovvio ciò che dico... Se è "inutile" ( estremizzo) te lo do tranquillamente se è utilissimo, un attimo , paga, oppure fatti il culo, di certo non te lo regalo, e cmq sempre e solo dopo amici parenti e amanti...
Si guadagna bene ?
Dipende da cosa fai e come. Di per sé non è tra le facoltà con i redditi medi più alti
@@alessandrodeconcini-adc grazie per la risposta
Ciao Alessandro, è ormai qualche anno che ti seguo e ho sempre seguito i tuoi video con interesse; ma data la mia giovane età (sto per affrontare il terzo liceo) non ho mai toccato uno dei tuoi corsi. Recentemente è uscito sistema adc scuola, ma non avendo bisogno di particolari strategie per eccellere alle superiori non ho considerato l’acquisto. Il mio problema nello studio è infatti una grande disorganizzazione, che finora non mi ha mai causato grandi problemi ma che mi farebbe piacere risolvere, soprattutto per una questione di crescita personale. Mi sorge dunque spontanea una domanda, dovrei acquistare il corso sistema adc adesso, a distanza di 3 anni dall’università, o dovrei aspettare perché troppo focalizzato su quel tipo di struttura (quindi preparazione di esami periodica) e rendendo meno utile il metodo di studio insegnato, optando quindi magari sull’approfondire altri aspetti (pensavo infatti all’acquisto di mnemonica) e rimandare l’acquisto di sistema adc.
Cosa ne pensi?
Personalmente ti consiglio di acquistare Sistema ADC Scuola, non Sistema ADC Universitari. Fino a domani Scuola è in sconto, e poi fra tre anni potrai acquistare quello per l'università con lo sconto di tutto ciò che hai speso per Scuola, quindi lo fai per tre anni praticamente gratis ;)
Marzia ha già detto tutto alla perfezione 😊
Non so come mai ma non avevo proprio idea che esistesse lo sconto su sistema adc se hai già acquistato scuola, grazie dell’informazione
Il vero vantaggio di Scienze della Comunicazione, facoltà molto facile e completamente inutile, è che insegna come convincere efficacemente gli altri che non è una facoltà molto facile e completamente inutile.
Nah dai. Non esageriamo
Risposta breve: sì
Risposta lunga: sì
E invece!
risposta breve: si.
Risposta lunga: bla bla bla, dipende da te, c'é tanto da espandere, POTENZIALITA INFINITE, é intelligente ma non si applica, non ci sono piu le mezze stagioni signora mia, si stava meglio quando si stava peggio... si.
Peró comprendo che ha le sue potenzialitá per davvero.
Ho 37 anni e mi sono laureto in SDC. Mi domando ma COME TI PERMETTI a giudicare, a sentenziare.... no dai scherzo... quella laurea la ho davvero e posso sottoscrivere quello che dici in toto.
Quando ti laurei in SDC non ti cerca nessuno, le persone non sono disposte a pagare per qualcosa che fruiscono gratuitamente.
Se non qualche agenzia pubblicitaria che ti offre 4 banane.
In questi anni ho avuto la certezza empirica che le lauree, non sono per niente tutte uguali, e che è davvero ipocrita e disonesto non dirlo chiaramente subito ad un 18enne.
Le riclassificherei in 3 livelli
Lauree Nobili (MATERIE STEM ing., chimica, fisica, medicina, farmacia e similari)
ti aprono le porte del paradiso e del lavoro. Si, anche se sei una capra a comunicare.
Lauree base (legge, economia, ing. sicurezza, ing. gestionale, lingue...),
con una di queste qualcosa combinate, seppur non certo come per le prime (eccezioni escluse)
Lauree gioco (sdc, lettere, filosofia, storia, scienze politiche, relazioni pubbliche...)
se come me nella vita hai bisogno di lavorare per guadagnare... stateci lontano. Ovviamente le eccezioni ci sono, ma non pensate che nel mondo del lavoro ci sia la gente che voglia riempirvi d'oro per sentire le vostre ca**ate.
La gente vi paga per risolvergli i problemi.
CONCLUDENDO
Bisognerebbe essere onesti con i giovani e non prenderli in giro solo per compiacere qualche proprietario di qualche ateneo amico dei politici, rovinando intere generazioni e un paese intero. No, non penso di esagerare.
Bisognerebbe essere CHIARI durante l'orientamento a fine superiori, mostrando dati e salari, poi uno sceglie, ma ben consapevole.
Ad esempio io mi sarei buttato su una laurea nobile con il senno del poi.
Mi fecero credere che con SDC avrei lavorato in tv o in radio con stipendi da record, ma l'unica cosa che raccattai fu uno stage gratuito in una radio milanese a fare le fotocopie. Da cui scappai.
Non posso dire che non mi sia servita a nulla, e comunque penso di essermela cavata bene alla fine, però quando ci penso, oggi so che avrei potuto sfruttare molto meglio la fortuna che mi diedero i miei genitori di poter avere un'istruzione di alto livello.
Mi sembra di avergli fatto perdere soldi se devo essere sincero.
Per la difficoltà non saprei, alcuni esami non erano affatto facili, altri delle barzellette. Tanti sacrifici tutti i giorni 3 ore di treno. Non esisteva zoom.
Non posso più tornare indietro e ormai la mia barca ha preso la sua rotta, ma se qualche giovane possa passare di qui, spero di avergli dato un GRANDE consiglio.
Saluti
Sono totalmente d'accordo al liceo c'è tutt'altro che chiarezza sull'orientamento universitario, anzi non ti dicono proprio nulla. Ti ringrazio molto per aver speso tempo a scrivere questo commento perché io mi devo iscrivere all'università e la mia prima idea era proprio scienze delle comunicazioni ( mi piace molto l'idea alla base di questa facoltà e mi piacerebbe fare il giornalista sportivo), ma dopo questo video e il tuo commento le mie certezze iniziano a vacillare
Avrei voluto leggere il tuo commento 3 anni fa quando iniziai il percorso universitario in SDC, ormai sono vicina alla laurea e non ha senso buttare tutto all'aria, ma col senno di poi avrei fatto tutt'altro...
@@CriCrock00 se riesci a tenere duro ti consiglio di fare la laurea magistrale in tutt'altra materia (si, si può fare). Ad esempio ECONOMIA. Alla fine risulteresti laureata in economia. Può essere che ti chiedano di fare qualche esame integrativo, ovvero che non ti riconoscano tutta la triennale, ma solo un 70% degli esami.... tornassi indietro NON ci penserei 2 volte a questa scappatoia. E' non farti intimidire da chi ti dirà che è "difficile" e che non ce la puoi fare.... tutte cazzate
@@niccolozurlo5466 è più credibile un giornalista sportivo laureato in economia con specializzazione "management sportivo" che un giornalista di SDC. E mal che vada con una laurea in economia... fai il manager (a che livello lo deciderai tu in base a quanto peso vorrai dare alla tua vita privata)
@@Paolo_Ferraris aaah non sapevo ci fosse questa possibilità dopo economia, grazie milla dell'idea, purtroppo davvero so pochissimo sulle varie università e la scelta è difficile
Beh, mi sembra naturale che a scienze della comunicazione basti andare all'esame, invertarsi qualcosa ma comunicarlo bene per farcela. Torna tutto.
Lol non è proprio così
@@alessandrodeconcini-adc Forse se alla fine del pessimo esame con Umberto Eco avessi risposto con questa battuta me la sarei cavata.
E' come andare in una scuola di sofistica e poi venire accusati di essere sofisti. Sarebbe assurdo.
per la gente l'unica laurea buona è medicina ed economia. il resto è ridicolizzato
E ingegneria
Vero
@@itsnexx. non tanto sai? Ultimamente meno meno meno
@@1IIms a me sembra il contrario, per esperienza personale vedo offerte di lavoro, i quali requisiti, qualsiasi settore esso sia, richiedono sempre ingegneria.
Del tipo ambito economico, accettiamo candidati con laurea in economia (master, PhD ecc.), Finanza, ingegneria
La gente dice e pensa anche un sacco di stupidate.
Pensa chi si è fatto 3 anni online....
In che senso?
ma dire che scienze della comunicazione è più facile è da clown
Risposta: si
Risposta ancora più breve: sì
Dimentichiamoci che esisti😂
Punto primo
Sapere che non è una scienza
Punto due
Se sei intelligente e impegnato trovi la tua strada
Punto tre
Se vuoi farla facile.....
è facile......ma inutile