LA GRANDE CACCIA DELL'U-BOOT 9 - 22 SETTEMBRE 1914 - CANALE DELLA MANICA
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- Опубліковано 14 січ 2024
- Il 22 settembre 1914, la marina da guerra tedesca ottiene una spettacolare vittoria, affondando nel giro di un'ora ben tre vascelli inglesi, tutti colati a picco dall'U-9 del Kapitänleutnant Otto Weddigen. Si trattava di 3 dei 6 vecchi incrociatori della classe Cressy. Oltre alla nave omonima, vengono colpite anche l'Aboukir e lo Hogue. Erano unità ormai obsolete il cui gruppo di combattimento era stato battezzato dai marinai col nomignolo di Live Bait Squadron ovvero lo ''squadrone delle esche vive'', quasi fossero vittime sacrificali destinate ad attirare l'attenzione dei predatori. Nondimeno la loro perdita ebbe vasta eco sulla stampa. Le tre navi britanniche fanno parte del 7° Squadrone Incrociatori della Royal Navy, e sono di pattuglia nel mare del Nord quando vengono intercettate dall'U-9 che ha a bordo 6 siluri. Il compito dell'Aboukir, dello Hogue e del Cressy è quello di dare supporto a cacciatorpediniere e sommergibili della Harwich Force, la squadra navale che fa base nel porto omonimo e che è impegnata nella lotta contro le navi germaniche lungo il canale della Manica. Una quarta unità parte dello squadrone, la Euryalus - sulla quale è imbarcato il comandante della formazione, - il contrammiraglio Arthur Christian, ha fatto ritorno in porto per rifornirsi di combustibile. Le tre navi hanno l'ordine di procedere a zig-zag e di non scendere sotto i 12-13 nodi di velocità. Le vecchie macchine dei tre incrociatori non sono però in grado di mantenere una simile andatura ed inoltre, in quel braccio di mare, fino ad allora non è mai stato segnalato alcun U-Boot. Per queste ragioni l'ordine viene ignorato. I vascelli navigano in linea retta e a bassa velocità. L'U-9 ha lasciato l'arcipelago di Helgoland, il 20 settembre e si è diretto a sud, verso le acque fiamminghe. Il tempo però non è buono e il battello à obbligato a rimanere in immersione, ad una profondità di circa 18 metri, per l'intera notte del primo giorno di navigazione. Incrocia nell'area delle Broad Fourteens, con l'obiettivo di attaccare
il traffico commerciale alleato di fronte a Ostenda. Il mattino del 22 settembre l'U-9 naviga a circa 25 miglia a sud-ovest del porto olandese di Scheveningen ed è in rotta verso la base. La sua sembra non essere stata una caccia fortunata ma verso le
6 del mattino ecco che all'orizzonte appaiono gli alberi di tre navi da battaglia. Weddigen ordina subito l’immersione e porta il battello a quota periscopica avvinandosi furtivo ai vascelli britannici. All'inizio gli paiono tre incrociatori leggeri della classe Town. Nella luce del mattino, le vedette inglesi non riescono a scorgere il periscopio del sommergibile tedesco che lancia contro di loro il primo siluro alle 6 e 20 da una distanza di 500 metri. Al termine della sua corsa, l'arma centra in pieno l'Aboukir: la sala macchine si allaga in pochi minuti e l'incrociatore deve fermarsi. Il comandante John Drummond crede di avere urtato una mina e - purtroppo per loro - chiede alle altre due unità di fermarsi per prestargli soccorso. Nessuno a bordo delle navi inglesi ha scorto l'U-9 che continua furtivo a scivolare nell'acqua a poche centinaia di metri dai due incrociatori superstiti. Lo Houge il Cressy si avvicinano al punto in cui l'Aboukir sta colando a picco e iniziano a soccorrere i naufraghi. L'Houge cala le sue scialuppe in mare. Il comandante Otto Weddigen a quel punto fa emergere l'U-9. Lentamente, ha manovrato per girare intorno all'Aboukir che sta affondando allo scopo di portarsi sull'altro lato. Si trova a soli 270 metri dalla fiancata dello Houge quando lancia una coppia di siluri. Il comandante inglese Wilmot Nickolson, si crede al sicuro perché l'Houge è fermo oltre l'Aboukir, sulla fiancata opposta rispetto a quella dove si è verificata la prima esplosionbe che ha condannato l'incrociatore gemello.
Purtroppo per lui si tratta di una sicurezza illusoria. L'equipaggio della nave inglese avvista infine l'U-Boot e Nickolson, da l'ordine di aprire il fuoco. Ormai però è troppo tardi: qualche istante dopo i due siluri squarciarono la fiancata dell'incrociatore e il suo comandante è costretto a dare l'ordine di abbandonare la nave. Nemmeno cinque minuti più tardi, anche lo Houge è inghiottito dall'oceano dopo essersi capovolto. Sono le 7 e 15 del mattino. Alle 7 e 20 Weddigen va all'attacco dell'ultimo vascello inglese rimasto sul campo. Weddigen si è servito dei lanciasiluri poppieri per scagliare altre due torpedini contro la nave avversaria. Le armi entrano in acqua quando la poppa del sommergibile tedesco si trova ad oltre 900 metri dall'incrociatore britannico. Uno dei due siluri va perduto ma il secondo raggiunse la nave. Il danno non sarebbe grave ma l'U-9 vira è punta contro il Cressy. Weddigen riduce la distanza sino a 500 metri ed infine lancia l'ultimo siluro che gli rimane.
Un altro colpo a bersaglio. Quindici minuti più tardi anche il Cressy cola a picco.
Raccontato come sempre in modo magistrale dott. Gasparotto. Alcune riflessioni. Sorprende che si parli ancora di "alberi". Occorre dire che il pericolo del sommergibile non era ancora entrato nelle menti dei naviganti. Il primo affondamento in assoluto, il Pathfinder, era di qualche giorno prima. Aggiungo che non esisteva alcun sistema di intercettazione a quei tempi e questo dava agli U Boot una libertà di azione inimmaginabile negli anni e decenni successivi. Infine il facile affondamento delle navi era dato dalla scarsa struttura a compartimenti stagni che sarebbero poi diventati un must negli anni a venire. Basti solo pensare a come era stato progettato il Titanic
Sapevo dell'impresa di questo sommergibile ma il modo di cui Lei espone i fatti storici è sbalorditiva, complimenti.
😊una storia veramente interessante..e ricco di particolari..!complimenti veramente
Bei video interessanti molto ben commentati,GRAZIE.
Ottimo video, Grazie !!!
La marina tedesca ha sempre avuto un ruolo fondamentale nella guerra in mare...
Molto interessante anche questa vicenda.
Un cordiale saluto e grazie.
Ottimo video, come sempre ben raccontato ed esposto con dovizia di particolari. Complimenti ancora.
Bellissimo video , molto interessante .
Video fatto benissimo! Complimenti 👏
si dovrebbe dedicare un video anche all'incrociatore Emden
Ottima idea. Le terremo presente. Un cordiale saluto da tutto lo staff del Museo della Battaglia di Vittorio Veneto
Per chi è minimamente esperto la storia è abbastanza conosciuta ma sicuramente per i meno interessati è una storia affascinante per non dire epica, un corsaro dei mari orientali nella prima guerra mondiale.
A proposito di corsari tedeschi della prima guerra mondiale, manca un video del incrociatore ausiliario See Adler comandato da von Luckner. E si potrebbe aggiungere un video anche del incrociatore ausiliario tedesco Atlantis della seconda guerra mondiale che ha catturato o affondato il maggior numero di prede di sempre. Cordiali saluti
Erano i primissimi tempi, con l' arrivo dei sonar certe prodezze diventatono rare e difficili.
Da qui al sonar ne aveva da passare...
@@massimocallegari4898 beh insomma il precursore del sonar l' ASDIC fu inventato ed entrò in funzione durante la prima guerra mondiale alla fine del 17 se non sbaglio.
Spero che presto parlerà della memorabile impresa del comandante Gunter Prien a Scapaflow
Buinasera a tutti, ciao Stefano, che dire un video interessante e ben raccontato come sempre, non conoscevo questo episodio, e anche oggi ho imparato qualcosa ☺️☺️😂👋👋
Come va Aurora? Meglio?
Molto interessante...non sapevo di questa azione. Era il periodo in cui una classe di navi fatta neanche 15 anni prima era già vecchia... ah: non penso che il comandante tedesco avesse visto gli alberi, quanto le grandi colonne di fumo ( carbone o nafta a seconda...ma sempre fumo nero era..con quattro fumaioli per nave poi...) emesse dagli incrociatori...
Gli "alberi" comunque li avevano e belli alti.
👍
I più grandi nella guerra sotyomarina
Sottomarina,errata corrige!
Servizio interessante, ma l' espressione "Navi da Battaglia", usata ripetutamente nello stesso per indicare i tre incrociatori, è impropria e fuorviante. Infatti tale espressione equivale a "Corazzate". Per tutto l' altro naviglio, quando non nominato nel suo specifico tipo, come "Incrociatori", "Torpediniere", "Cacciatorpediniere", "Dragamine", ecc., si dice semplicemente "Navi da Guerra" o "Navi Militari".
Che inutili tragedie.
Questo è innegabile. Un cordiale saluto.
Potreste appena vi sarà possibile fare un video sul Seeadler l'unica Nave tedesca non affondata durante la prima guerra mondiale @@lalineadellamemoria
@@lalineadellamemoria E se non è troppo parlare anche della storia dell'Eritrea nave coloniale italiana
Molto interessante Cap.Corv.Andrea Bartolomei,cong.🥉🏅
Ha giocato anche a favore l'imperizia dei comandanti inglesi!
Comunque visto il mezzo ancora nuovo come strategia onore al comandante tedesco!
a quei tempi i smg erano praticamente invisibili quando erano immersi