il nostro amato Conservatore è sempre bravissimo, e soprattutto intellettualmente onesto! ormai ho finito gli aggettivi superlativi... complimenti al Conservatore!!!!
Grazie : un aspetto della guerra che veramente merita and meritera’approfondimenti . Prudenza quando necessitava semplice rapidità e attacchi senza senso quando necessitava semplicemente essere obiettivi.
Mi complimento per il lavoro straordinario che fate costantemente. Dato che vi seguo da parecchio tempo, mi permetto di suggerire di integrare le spiegazioni con delle mappe. Naturalmente questa non è una critica. Grazie ancora
Va considerato i precedenti storici delle campagne del nuovo stato Italiano, dalla 3 guerra d'indipendenza ad Adua apparte la pausa Libica del 1911 diciamo favorevole anche se non risolta. La paura di fallire che ci perseguitava. Certo se al posto nostro ci fossero stati i Tedeschi sicuramente l'Austria avrebbe preso una bella batosta da subito.
Bravissimi. Ps. "verso Tolmino villaggio oggi in territorio sloveno". Basta questo particolare per avere contezza del valore di quella "inutile strage" (B. XV)
Ordini dati il 22 maggio da Cadorna mi sembrano già velleitari. Gli austriaci avevano preparato la loro difesa su posizioni forti per tempo, protetti dal confine, perché loro avevano ben chiaro che l'Italia sarebbe stata il nemico. Quando invece il governo italiano disse a Cadorna che il nemico sarebbe stato l'Austria e non la Francia? Fritz Weber racconta i primi giorni di guerra sul fronte dei forti trentini, quando la fanteria italiana attaccava il suo forte accompagnata dalla banda, ignara dei reticolati, accampata in piena vista del forte. La guerra era in corso da 10 mesi, c'era stato il precedente della guerra russo-giapponese, lo stato del nostro esercito era noto dalla guerra in Libia, c'era del tempo per preparare piani e truppe alla guerra di trincea. Cadorna era stato nominato anche perché non si era compromesso con la guerra di Libia, non c'era andato. Nella sua carriera aveva comandato solo caserme e mai un reparto operativo. C'era ben altro che ordini diramati il 22 maggio, al solo scopo di dire: ma io ve lo avevo detto.
quadro desolante dei comandi italiani, mi piacerebbe un filmato che tratti specificatamente le gerarchie militari la preparazione bellica e i criteri con cui venivano designati strateghi e comandanti, visto che sembra di capire che competenza e spirito combattivo non erano tra i requisiti premianti per la carriera militare.
Comunque io mi sono fatto l’idea che Cadorna il mestiere lo conosceva, ma che non conosceva se stesso, ne il suo nemico, per usare le parole di Sun Tzu. Quindi la colpa è comunque sua, ma anche di chi doveva addestrare e preparare gli uomini, ci troviamo di nuovo di fronte alle cose fatte all’italiana….
Cadorna doveva misurarsi con un sistema, quello del Regio Esercito, i cui limiti gli erano noti. Per il resto concordiamo con Lei: era un perfetto conoscitore delle tattiche e delle strategie in uso all'epoca. Un cordiale saluto.
Ecco che finalmente spuntano i nomi dei responsabili. A parte il caso Nava, non conoscevo i nomi dei pirla in oggetto. Cadorna era un "buono" (con gli alti gradi): questi tipi andavano congedati con disonore o, meglio, degradati a soldato semplice e mandati in linea.
Non successe allora, non succede oggi, non succederà mai. I gradi e le carriere politiche fanno avanzare quelli che possono far contare più morti. Ultimo della serie " La Mummia". Lui ne conta almeno 7500.
Bravi a parole, l’esercito era stato addestrato per queste manovre? Aveva i mezzi per effettuare queste manovre? Mi sa di no, quindi la prima lacuna del generale è che non conosce lo stato dei suoi uomini….
Il ponte stradale fu lasciato intero per permettere L esodo di tutti i fedeli all impero la maggioranza dei quali era PROPRIO di lingua italiana… per il resto documentario perfetto come sempre! Bravissimo 👍
il nostro amato Conservatore è sempre bravissimo, e soprattutto intellettualmente onesto! ormai ho finito gli aggettivi superlativi... complimenti al Conservatore!!!!
Grazie : un aspetto della guerra che veramente merita and meritera’approfondimenti . Prudenza quando necessitava semplice rapidità e attacchi senza senso quando necessitava semplicemente essere obiettivi.
Taliani
Grazie per aver affrontato questo argomento che mi ha sempre incuriosito molto. Un'insieme di errori che ci sono costati terribilmente...
Un video esplicativo davvero eccezionale 👏👏👏
Mi complimento per il lavoro straordinario che fate costantemente. Dato che vi seguo da parecchio tempo, mi permetto di suggerire di integrare le spiegazioni con delle mappe.
Naturalmente questa non è una critica.
Grazie ancora
Grazie per il consiglio e per l'apprezzamento. Le inviamo un cordiale saluto da parte di tutto lo staff del museo e dell'Istituto Storico Trevigiano.
Purtroppo la titubanza in guerra soprattutto in determinati periodi dovrebbe essere inesistente....
Un caro saluto e grazie.
grazie
Va considerato i precedenti storici delle campagne del nuovo stato Italiano, dalla 3 guerra d'indipendenza ad Adua apparte la pausa Libica del 1911 diciamo favorevole anche se non risolta. La paura di fallire che ci perseguitava. Certo se al posto nostro ci fossero stati i Tedeschi sicuramente l'Austria avrebbe preso una bella batosta da subito.
È evidentissimo che la prudenza era conseguenza della paura. Ed erano generali!
Bravissimi. Ps. "verso Tolmino villaggio oggi in territorio sloveno". Basta questo particolare per avere contezza del valore di quella "inutile strage" (B. XV)
A Tolmino nessuno parlava italiano.
Ordini dati il 22 maggio da Cadorna mi sembrano già velleitari. Gli austriaci avevano preparato la loro difesa su posizioni forti per tempo, protetti dal confine, perché loro avevano ben chiaro che l'Italia sarebbe stata il nemico.
Quando invece il governo italiano disse a Cadorna che il nemico sarebbe stato l'Austria e non la Francia?
Fritz Weber racconta i primi giorni di guerra sul fronte dei forti trentini, quando la fanteria italiana attaccava il suo forte accompagnata dalla banda, ignara dei reticolati, accampata in piena vista del forte.
La guerra era in corso da 10 mesi, c'era stato il precedente della guerra russo-giapponese, lo stato del nostro esercito era noto dalla guerra in Libia, c'era del tempo per preparare piani e truppe alla guerra di trincea. Cadorna era stato nominato anche perché non si era compromesso con la guerra di Libia, non c'era andato. Nella sua carriera aveva comandato solo caserme e mai un reparto operativo. C'era ben altro che ordini diramati il 22 maggio, al solo scopo di dire: ma io ve lo avevo detto.
quadro desolante dei comandi italiani, mi piacerebbe un filmato che tratti specificatamente le gerarchie militari la preparazione bellica e i criteri con cui venivano designati strateghi e comandanti, visto che sembra di capire che competenza e spirito combattivo non erano tra i requisiti premianti per la carriera militare.
Comunque io mi sono fatto l’idea che Cadorna il mestiere lo conosceva, ma che non conosceva se stesso, ne il suo nemico, per usare le parole di Sun Tzu. Quindi la colpa è comunque sua, ma anche di chi doveva addestrare e preparare gli uomini, ci troviamo di nuovo di fronte alle cose fatte all’italiana….
Cadorna doveva misurarsi con un sistema, quello del Regio Esercito, i cui limiti gli erano noti. Per il resto concordiamo con Lei: era un perfetto conoscitore delle tattiche e delle strategie in uso all'epoca. Un cordiale saluto.
Scusa una domanda, ma noi non abbiamo dichiarato guerra alla Germania nel 1916, come mai c'erano truppe tedesche nel giugno 1915 sul fronte italiano?
Ecco che finalmente spuntano i nomi dei responsabili. A parte il caso Nava, non conoscevo i nomi dei pirla in oggetto. Cadorna era un "buono" (con gli alti gradi): questi tipi andavano congedati con disonore o, meglio, degradati a soldato semplice e mandati in linea.
Non successe allora, non succede oggi, non succederà mai. I gradi e le carriere politiche fanno avanzare quelli che possono far contare più morti. Ultimo della serie " La Mummia". Lui ne conta almeno 7500.
In realtà non lo era per nulla
W il museo della grande guerra di Vittorio Veneto
In conclusione, un paio hanno fatto di testa loro.
Pirozzi
Grazie non conoscevo il nome di questo generale
perche nn ci andava lui il "general" cadorna all assalto delle trincee nemiche ???????
Non fate caso a me, sono qui per godermi la pochezza dei commenti...
Lei è comunque il benvenuto. Un cordiale saluto da tutto lo staff del Museo.
E per questi errori madornali Cadorna ha "meritato" l'enorme mausoleo in riva al lago Maggiore, nella sua città natale, Verbania.
Sempre pavidi gli italiani.🙄
commento insensato
Bravi a parole, l’esercito era stato addestrato per queste manovre? Aveva i mezzi per effettuare queste manovre? Mi sa di no, quindi la prima lacuna del generale è che non conosce lo stato dei suoi uomini….
Nessun Esercito all'epoca era addestrato per queste manovre per un semplice motivo: non c'era alcuna manovra...
Il ponte stradale fu lasciato intero per permettere L esodo di tutti i fedeli all impero la maggioranza dei quali era PROPRIO di lingua italiana… per il resto documentario perfetto come sempre! Bravissimo 👍