Una STORIA DELLA MUSICA che devi LEGGERE!
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- Опубліковано 18 січ 2023
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Davide Daolmi - Storia della musica (dalle Origini al Seicento)
amzn.to/3XJO3zG
Andre Malvano - Storia della musica (dal Settecento all'età contemporanea)
amzn.to/3QNXUSZ
Se hai una libreria di fiducia tanto meglio
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grazie mille a Claudio Capriolo che fu il primo a consigliarmelo! - Розваги
Daolmi è un grande, ho seguito il suo corso di musica medievale alla statale per 3 anni di fila perchè l'orario coincideva con la mia pausa pranzo ed ero li vicino. Ogni anno aveva un focus diverso, molto interessanti.
Immagino! Mi sembra un bellissimo modo per trascorrere la pausa pranzo!
Ho avuto la fortuna di seguire qualche suo corso, un musicologo d’eccezione! Libro consigliatissimo
Evvai! Grazie mille! Mi unisco al coro
Lieto di avertelo segnalato 😉
Buona serata, caro Maestro.
Grande Claudio! Scelta azzeccatissima!
Negli ultimi mesi, dopo il tuo messaggio me lo hanno scritto tanti altri del settore. Un caro saluto!
Ciao Mastro, volevo consigliare agli studenti o appassionati di Storia della Musica il manuale "Musiche nella Storia" dall'età di Dante alla grande guerra di Piperno, Chegai, Rostagno, Senici.
Bellissimo! Ce l'ho! Lo riprenderò a breve.
Grazie mille
Condivido la tua recensione, il volume é molto sintetico e documentatissimo, con saperi talora afferenti anche a discipline diverse. Ho seguito un corso stupendo di Davide Daolmi in Statale a Milano (Storia delle teorie misicali, sul'Early Music Revival e le rappresentazioni moderne della musica antica). Davvero interessante e arricchito da uno sguardo obliquo, una critica riflessiva, onesta e profonda su molti aspetti di questo fenomeno. Grazie Mastro 😊
Grazie mille per la testimonianza! Chissà che bello! Si, veramente un testo agile e approfondito!
Sì, molto! Grazie@@mastroelia buona continuazione.
Eccellente, cercavo proprio qualcosa del genere. Grazie
Guarda, funziona benissimo come testo! Mi è stato consigliato anche da molti del settore
Non c'è niente di meglio di un po' di bibliografia per fare il punto, grande Mastro.
Siempre! Grazie mille Mattia #algoritmo
@@mastroelia ahahah
ciao, intanto grazie per il tuo contributo ai fini della "conoscenza" .... per quanto riguarda le scale musicali, tutte, occidentali e ed orientali, il loro utilizzo, la storia e tutto quello che c'è da sapere ... hai un testo da consigliare ? ancora, grazie !
Grazie mille a te! Io ne ho parlato in qualche video. Attualmente non credo esista una pubblicazione esaustiva e divulgativa su questo prezioso tema. Più che altro richiede saperi molto diversi tra loro. Studiosi come R. Dumbrill ad esempio hanno esplorato le possibili scale mesopotamiche (a sette suoni), esistono poi lavori connessi alla sfera Occidentale (Medioevo, Rinascimento e oltre), e ci sono riferimenti per il mondo islamico e anche quello bizantino. Nel Settecento autori come il gesuita Padre Amiot (di cui parlerò sicuramente) hanno cominciato a scrivere con più serietà anche riferimenti cinesi. Tuttavia credo che non esista al momento una pubblicazione meticolosa e allo stesso tempo rigorosa accademicamente sull'insieme di queste "scale". È probabile che nell'Ottocento e inizio Novecento qualcuno abbia trattato il tema. Ma non saprei al momento fornirti riferimenti più precisi. Sarebbe molto interessante uno studio moderno. Una comparazione seria
beh, davo per scontato l'esistenza di un testo di questo genere ma a quanto pare così non è ! le diverse culture si raccontano da sempre attraverso l'arte, nel caso specifico della musica lo hanno fatto e lo continuano a fare utilizzando comunque "le scale" . Attraverso le scale musicali riconosciamo un popolo, una cultura, una religione .
@@fanicopiano67 in realtà non sono completamente d'accordo. L'idea di scala associata ad un determinato popolo è frutto degli ultimi secoli, di una fascinazione esotica molto filmica. Il musicologico Taruskin sottolineava ad esempio come la scelta del passaggio semitono + semitono e mezzo (tipo Do Do# Mi) da parte di un compositore servisse principalmente a sottolineare un elemento "lontano", esotico appunto. Tale passaggio nel nostro immaginario è "arabeggiante", "indiano". Eppure è usato spesso per descrivere un elemento straniero, remoto. Verdi lo usa nell'Aida, oppure Rachmaninov lo usa per descrivere una ragazza della Georgia. Insomma a seconda del punto di vista può assumere diverse connotazioni. È molto interessante se ci pensi. Un altro spunto curioso potremmo trovarlo nelle antiche harmoniae greche, dove i vari toponimi "Frigio", "lidio" ecc erano stati decisi dai teorici senza che necessariamente vi fosse un nesso reale tra quei territori e le sequenze. Oggi il nostro immaginario sonoro è principalmente costruito sulla musica da film, dove per necessità si sono andati ad identificare degli stilemi sonori riferiti a situazioni e popolazioni diverse.
Tutto questo non toglie chiaramente la frastagliata storia delle sequenze arabo musulmane, indiane, indonesiane, armene, cinesi e via dicendo.
si ... condivido la tua analisi che entra nel dettaglio ! tuttavia credo sia un dato di fatto che alcuni popoli, soprattutto orientali, si raccontano attraverso l'utilizzo di determinate scale .... la scala pentatonica per esempio, una scala sì utilizzata in molte culture/generi musicali, è tuttavia una peculiarità della musica cinese. Rimane il fatto che l'argomento è molto vasto e occorrerebbe veramente un trattato .... magari potresti pensarci su ;) ... grazie !
@@fanicopiano67 haha sì sì, beh un videozzo sicuramente lo farò su questo tema! Grazie mille
Caro Elia, grazie per i tuoi video.
Io penso che la storia della Musica non s'impari sui libri ma con l'ascolto. La musica é esperienza pura, come il vino. Puoi leggere cataste di Libri sul barolo, ma non ne saprai nulla sino a quando non l'avrai assaggiato. Prima di invitare alla lettura devi invitare quindi all' ascolto, e GUIDARE l'ascolto. Sennò é tutto inutile.
Bravo comunque vai avanti col tuo progetto!
Sono d'accordo! Tuttavia penso anche che in totale digiuno di cultura musicale da qualche parte si debba cominciare. Se una persona decide di leggere questo testo tradurrà le righe in ricerca discografica. Comunque la Storia della musica non riguarda solo il suono in sé, ma anzitutto la presenza di esso all'interno delle società, nel tempo e nello spazio. Per cui i contesti, i territori, i sovrani godono di un interesse speciale. Perché si ascoltava e faceva musica. Domanda altrettanto Interessante. Poi certamente quando la composizione inizierà ad avere un ruolo estetico centrale ed "autonomo" il discorso potrà mutare. Qui mi limito a segnalare un testo vivace e abile nel trasmettere informazioni serie. Piano piano anche qui, nel mio piccolo, cercherò di passare il messaggio dell'ascolto. Ma sto anche trattando ancora un periodo nebuloso, con poche notazioni e dove le esecuzioni scarseggiano o sono talvolta dubbie.
@@mastroelia Se una persona del nostro tempo si approccia ad un organum di Perotinus non ne capisce nulla. Qui potrebbe essere il tuo ruolo: introdurre l' uomo della strada all' ascolto. Potrebbe anche essere un buon business per te, in Italia saresti l'unico. Io apprezzo molto le "Lezioni di musica" su Rai3, ma su UA-cam non c'è nulla. Guarda i molti esempi che ci sono invece in inglese.
@@Hoehenwege grazie mille! Ci vuole tempo per fare tutto, e sono da solo a ricercare, riprendere e montare. In ogni caso quando ho pubblicato l'episodio sull'Organum, Conductus e mottetto di Notre-Dame in cui avevo fatto ascoltare Leonino mostrando una chiave di lettura, e comparando il Viderunt all'originale monodico. Ci tengo a questo discorso, pian piano farò uscire tutto
@@mastroelia Ti capisco. Hai dalla tua uno stile personale particolarissimo - misto di
Ironia, humor, leggerezza - che ti distingue da altri. Ma il lavoro di backoffice é tanto.
Ad majora, comunque
Letto. Bel libro. Ma alla fine mi sono accorto che ad un certo punto del libro sparisce dalla storia l'Europa dell'est. I paesi slavi. Quel mondo rimasto nell'ortodossia orientale. Mancano fonti?
Ottima osservazione! Sicuramente la questione fonti è reale, ma penso che la risposta sia su più livelli. Da un lato le storie della musica si sono occupate maggiormente del versante cattolico, e poco nulla di quello bizantino/ortodosso. È una questione di punti di vista. Dall'altro va detto che la produzione musicale in Europa è ben diversa e variegata. Mentre ad Est a dominare ci son sempre di più i Califfati islamici. Sicuramente ci sono tanti punti di vista da esplorare. Se ti interessa avevo fatto un'intervista alla professoressa Tessari sulla "Musica Bizantina", la trovi sul canale. Grazie mille!
Buonasera prof sono Francesco
Buongiorno Francesco!
Non ho ancora trovato un libro di storia della musica che mi soddisfi. O sono troppo prolissi e dispersivi, oppure si focalizzano troppo su certi periodi storici rispetto ad altri. Non che vada meglio con i libri di teoria musicale, che trovo sempre incompleti sugli argomenti che contano. Questo che proponi, potrebbe essere interessante. Ciao.
Chiaro che quando si vuole approfondire un tema specifico un manuale come questo non può aiutarti. Ma se si cerca un testo "generico" questo vince per dettagli, schemi e chiarezza. Quello che mi ha convinto è l'equilibrio tra un imprescindibile contesto storico e i rispettivi temi musicali. Inoltre ha un approccio molto serio anche su temi quali l'oralità, oltre ad estendere il proprio interesse al mondo mesopotamico and co. Manca come prevedibile il mondo orientale (generalizzo). Tema intricatissimo. Prima o poi qualcosa spunterà anche con quel mondo. Se lo trovo da qualche parte spulcialo un po'. Un salutone
Curioso di mettere mano sui libri che segnali. Sono certo che ne vale la pena. Suggerirei di non dimenticare un super classico: Breve storia della musica, di Massimo Mila (lo acquistai per 2.800 lire!) 👋👋👋
Immancabile! L'ho ripreso giusto in questi giorni per vedere come imposta i Trovatori. Diciamo che se una persona intendesse approfondire l'antico non lo consiglierei per il semplice fatto che dopo poche pagine ci troviamo già nel Seicento per poi affrontare con accuratezza Classicismo and co. In ogni caso molto chiaro!
@@andreav.3835 Abbi pazienza, sei venuto a discutere seriamente o a cercare dissenso gratuito? Perché sinceramente non ne avrei voglia così 😉
@@andreav.3835 Grazie Andrea. Molto meglio. Sull'inutile astrusità di certe frasi siamo d'accordo. Alcune talvolta vanno rilette tante volte per cogliere un significato magari del tutto assente. Questo vale per molti saggi ahimè. Nel Daolmi ho trovato invece un racconto scorrevole, informato per cui piacevole. Che non è male considerando il tema
Ciaooo
Ciao ;)
Ciao io sonno della 1d
Benvenuto!
Grazie
E mi chiamo tommaso
Buonasera Tommaso
Ti o conosciuto su you tube sulla lim
Quindi è adatto anche a persone ignoranti in materia?
Diciamo che dipende da che cosa si ignora. Se ad esempio manca totalmente la terminologia base della musica per alcuni aspetti potrebbe risultare difficile. Idem per le vicende storiche. Se invece uno possedesse anche vaghe idee il testo aiuterà molto ad orientarsi. Il contesto è sempre ben spiegato. Si possono sempre saltare parti più astruse. 😉 Chi sarebbe il destinatario?
@@mastroelia Sarei io, ho studiato pianoforte
da ragazzina, poi fine…
@@Manu27299 ma si allora! 😉 Dipende sempre uno che cosa cerca. Il testo è dettagliato, ma non si perde e scorre
@@Manu27299 Scusa, ma se segui Maestro Elia non puoi essere "ignorante in materia" 🙂
@@ClaudioCapriolo Lo seguo ma faccio fatica, sono ancora traumatizzata dai video sulle scale greche 😱😂 Non so quante volte li ho ascoltati.