La censura di Facebook

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  • Опубліковано 5 лис 2024
  • Come sapete, l'argomento della censura mi interessa molto. In questo video rifletto sui criteri che i social network, in particolare Facebook, usano per bannare gli utenti in seguito all'uso di alcune parole tabù.
    Vi invito come sempre a commentare per aiutarmi a riflettere su questo tema, soprattutto se non siete d'accordo con me!
    Per fare lezione con me:
    yasminapani.it...
    Per sostenermi nell'attività di divulgazione:
    / yasminapani

КОМЕНТАРІ • 227

  • @HabusReloaded
    @HabusReloaded 3 роки тому +44

    Su Twitter e Twitch probabilmente la situazione è anche peggio. Questa ipersensibilità e ipermoralizzazione odierna senza riuscire a discernere il contesto (perlopiù sul digitale, ma come hai fatto ben notare sta iniziando a trapelare anche nel reale) comincia a diventare davvero preoccupante secondo me. Oltre al fatto che applicare i canoni della “giustizia sociale americana” ad altre realtà, risulta molto disonesto intellettualmente.

    • @YasminaPani
      @YasminaPani  3 роки тому +11

      Concordo, e come molto di ciò che è americano, è anche ipocrita.

    • @JSON48057
      @JSON48057 3 роки тому +4

      Ma è una violazione della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea, perché tutti hanno il diritto di esprimersi. Solo alle autorità competenti possono stabilire determinati comportamenti, le aziende devono rispettare come tutti questi principi fondamentali. Almeno in teoria dovrebbero rispettare questi principi fondamentali, ma invece c'è chi non li rispetta e c'è chi davanti l'evidenza non si indigna. Se accade tutto questo è perché invece di informarci sulle leggi, ed intervenire per motivazioni serie, polemizziamo.

    • @fabioderose
      @fabioderose 20 днів тому

      @@JSON48057 la penso anche io così: possibile che la magistratura non intervenga? Rompono il c..zo al ristoratore che mette il Duce sui tovaglioli e poi glissano su questa macroscopica lesione alla libertà d'opinione.

    • @matteoa1017
      @matteoa1017 8 днів тому

      Questo commento è invecchiato male. Ora Twitter/X è passato da un estremo all'altro

  • @OrientaleSiculaYT
    @OrientaleSiculaYT 3 роки тому +38

    Ho iniziato ad accusare il colpo della censura a mezzo perifrasi quando si è cominciato a parlare di "collaboratori scolastici", "operatori ecologici", "non udenti", "non vedenti", "diversamente abili" ecc.: ero ancora una ragazzina e già amici omosessuali per primi dicevano che certe forme di perbenismo coatto ipocrita davano loro fastidio, e preferivano essere chiamati con le parole con la "fr-" ecc. piuttosto che fare le prime donne isteriche.
    La comunicazione necessita di mille sfumature, concordo pienamente. Peraltro, secondo la sociologia anche le connotazioni negative hanno una funzione catartica - quando non sfocino nell'odio o nella violenza.
    Il problema è sempre, come rilevi tu e come rileva ogni persona mediamente dotata di intelletto, che viene demonizzata la parola o l'immagine anziché l'intento comunicativo.
    Così trovi a piede libero sui social anche nostri colleghi che inneggiano, anche violentemente, a LVI, e per quanto ne segnali i contenuti questi non vengono trovati scorretti, mentre, se parli di LVI con metodo storicamente corretto in funzione conoscitiva, vieni censurato, per quante richieste di verifica tu possa inoltrare alla piattaforma.
    Oppure trovi nudi inappropriati rispetto alle politiche dei social, coperti con bollini e striscioline che nulla nascondono, e ti trovi censurata la Maya desnuda, la Venere callipigia, L'origine del mondo e altre opere d'arte.
    E poi critichiamo le mutande messe ai nudi michelangioleschi.

    • @manu6572
      @manu6572 3 роки тому +4

      Ciao! Ti mando mille applausi per il tuo sensatissimo commento: hai scritto quello che avrei scritto io, mi hai risparmiato fatica!

    • @OrientaleSiculaYT
      @OrientaleSiculaYT 3 роки тому +3

      @@manu6572 Grazie: mi fa piacere che condivida il commento, mi amareggia che questo sia condivisibile...

    • @YasminaPani
      @YasminaPani  3 роки тому +7

      Come sempre non posso che concordare con tutto quello che dici.

    • @OrientaleSiculaYT
      @OrientaleSiculaYT 3 роки тому +2

      @@YasminaPani ❤️

    • @anonimo6603
      @anonimo6603 3 роки тому +7

      Mi ricordo quando mia madre ha sentito parlare di "operatori ecologici" per la prima volta, si è sentita presa in giro. (Faceva la spazzina.)

  • @vins1979
    @vins1979 3 роки тому +20

    Con te, si limitano a stabilire aprioristicamente il tuo credo politico. Con me, arrivano a stabilire addirittura il mio orientamento sessuale. Sovente su Facebook molti debosciati (e molte debosciate!) mi danno del "maschio bianco ETERO". Io allora mi rinchiudo in un mutismo impenetrabile e rifletto su tutti gli errori della mia vita...

    • @YasminaPani
      @YasminaPani  3 роки тому +7

      Succede anche a un mio caro amico! Lo trovo molto divertente (e deprimente allo stesso tempo)

  • @AntonioGazzaneo91
    @AntonioGazzaneo91 3 роки тому +5

    Per come la vedo è qualcosa di mirato...Se crei afasia linguistica, disabitui alla comunicazione spontanea, isolando le persone e rafforzando in esse una visione manichea della realtà, quindi disabitui alla tolleranza e disabitui alla formulazione di una necessaria contro-tesi critica (e quindi lettura critica) verso chi la pensa diversamente da te. Cosi', con subdola violenza, vengono sedimentate le tensioni sociali. E' una strategia americana di dominio del popolo/guerra tra poveri, non europea. Ancora brava, è un piacere ascoltarti.

    • @navarre2k1
      @navarre2k1 3 роки тому +1

      Se non ricordo male c'è un romanzo in cui si descrive una nuova lingua che si realizza togliendo volta volta parole dal vocabolario

    • @AngelusFromHell
      @AngelusFromHell Рік тому

      @@navarre2k1 si tratta di "1984" di Orwell.

    • @raffaelenotarianni7605
      @raffaelenotarianni7605 5 місяців тому

      Ci risiamo con la"strategia americana" ; semmai è un prodotto della loro cultura, della loro irredimibile violenza sociale ,delle molte ferite storiche che permangono.

    • @raffaelenotarianni7605
      @raffaelenotarianni7605 5 місяців тому

      Ps : e poi basta con questo antiamericanismo d'accatto !!!

  • @dan6506
    @dan6506 3 роки тому +3

    L'occidente ha disperatamente bisogno di DONNE di questo calibro.
    Spero ce ne siano più di quel che sembra guardando in giro.
    Grazie. Iscritto 🤜🏻💥🤛🏻

  • @riccardoleoni9599
    @riccardoleoni9599 3 роки тому +17

    Uso la parola "N" continuamente sul posto di lavoro quando interagisco con i colleghi stranieri... loro mi hanno sempre spiegato che ciò che li offende è l'intenzione e (quasi) mai la parola... dovresti sentire come si divertono a chiamarsi "N" tra di loro ahahahah! Se si vuole attuare una repressione dei comportamenti offensivi bisognerebbe proprio partire dalle "intenzioni"... ma dubito fortemente che ci si possa avvalere di un algoritmo.

    • @iome6720
      @iome6720 2 роки тому +1

      Io restrizioni di 28 giorni perché, parlando di cinghiali sotto un articolo che chiedeva una opinione, ho scritto che può essere necessario un abbattimento selettivo.
      Credo sia vietata per la parola "abbattere". Anche la parola sterco sembra vietata e quindi altri 28 giorni.
      Mi è sembrato talmente folle che mi sono cancellata.

    • @cosettapessa6417
      @cosettapessa6417 Рік тому

      @@iome6720 brava 👏

  • @fabiob3403
    @fabiob3403 3 роки тому +3

    Dopo tutto la lingua è uno strumento, e come un coltello, puoi usarlo per fare tutto, per mangiare, lavorare e ferire gli altri, è chiaro che a furia di smussarlo alla fine non ci tagli nemmeno il burro.
    Sembra quasi che questa censura venga proposta e portata avanti da persone che non hanno la maturità emotiva di saper affrontare la realtà, e che vittimisticamente si nascondono dietro a queste "soluzioni" infantili.
    PS. Bellissimo canale, complimenti.

  • @dusk6159
    @dusk6159 3 роки тому +4

    Tema triste e attuale, soprattutto da quando le parole tabù e processi automatici hanno preso piede.
    L'hai gestito al meglio, ottimo video!

  • @davidegricini9799
    @davidegricini9799 3 роки тому +8

    Amo discutere, soprattutto con chi la pensa diversamente da me, a prescindere dall'argomento. Noto però che spesso e volentieri si arriva sempre, in un modo o nell'altro, a cercare di demonizzare gli argomenti altrui. Forse dovremmo applicarci di più al dibattito, soprattutto a livello scolastico, invece che all'uso della moralità spiccia...

    • @JonathanLivingston87
      @JonathanLivingston87 2 роки тому

      Penso che discutere su fb sia come giocare a beach volley sugli scogli. Amo anche io la discussione in sé e per sé, ma in un luogo permeato di apparenza come i social ho capito molto presto non avrei trovato nessuna sostanza (nel 90% dei casi almeno).

  • @MrBergo54
    @MrBergo54 3 роки тому +2

    Complimenti per il video. Spesso si viene bannati (soprattutto su Facebook) a causa di segnalazioni di contatti "amici". Però l'idea di non discutere per non essere coinvolto in una eventuale shitstorm è vera. Io spesso non commento per evitare ripercussioni da persone che scrivono quasi senza pensare.

  • @Soraph
    @Soraph 3 роки тому +2

    In genere osservo le tue pubblicazioni e non condivido un pensiero su youtube ma questo tema è molto importante e purtroppo mi tocca da vicino, crea problemi anche nei luoghi di lavoro dove è facile trovare gli ipersensibili(zzati) che vivendo la vita sociale su piattaforme digitali in modo praticamente passivo (come ad esempio la giornata spesa a ri-condividere il pensiero distorto di qualcuno che ha la massima espressione comunicativa in una immagine fuori contesto con un citazione a caso attribuita a qualcuno dal nome famoso) cercano di applicare questi paletti ovunque intorno a loro.
    Questo chiaramente non significa che passo la giornata ad aprire il vocabolario delle offese di facebook, o social network affini, e cercare di costruirci un saggio breve o monologo, mi ritrovo però a dover fare molta attenzione non tanto alle persone a cui mi sto rivolgendo ma alle lunghe orecchie di chi transita o è nella stessa stanza/ambiente.
    Credo fosse stato Jordan Peterson a riproporre il tema, già tempo addietro, sottolineando appunto come l'esprimere una opinione automaticamente porta a qualcuno che si offende, tematica sempre stata attuale a che ho potuto vedere guardando registrazioni, ad esempio, dei comici passati come ad esempio George Carlin.
    Grazie per il video!

  • @angelone592
    @angelone592 2 роки тому

    Perfetto! C'è da aggiungere che chi scrive su Facebook spesso è gente frustrata che cerca solamente la scusa per attacare gli altri. Poi, proprio loro che dicono che le parole sono importanti e chiedono la censura di quelle ritenute offensive, sono i primi a scrivere irripetibili insulti e minacce di morte se non sono d'accordo con te.

  • @upicciotto5748
    @upicciotto5748 25 днів тому

    Tutta la mia stima per l’onestà intellettuale che dimostri in ogni video ✌️

  • @skinrocker
    @skinrocker 3 роки тому +2

    Divoro i tuoi video, uno dopo l'altro, sei bravissima!!

  • @bulgakor
    @bulgakor 3 роки тому +18

    Mi sono cancellato da Facebook tre anni fa proprio per questo aspetto della censura e si anche per la privacy.
    È vero che esiste la censura da parte della piattaforma, ma anche la censura morale che viene dai contatti stessi che sono pronti a segnalarti solo perchè hai espresso un pensiero che hanno trovato offensivo.

    • @YasminaPani
      @YasminaPani  3 роки тому +6

      Verissimo. C'è un clima di intolleranza molto preoccupante.

    • @iome6720
      @iome6720 2 роки тому

      @@YasminaPani se posso permettermi, a me pare che sia censura nel senso pieno del termine. Di più, sembra che i social puntino ad una sorta di moralizzazione che non mi piace per niente. Un'amica ha avuto il ban per aver scritto spermatozoi mente spiegava la fecondazione assistita in termini medici (sempre che sia stato per il termine spermatozoi, ma non lo sapremo mai). La poverina è androloga, ha studiato 12 anni per esserlo ed ora pare che un fluido umano sia impronunciabile

  • @andsalomoni
    @andsalomoni 3 роки тому +2

    E' successo anche a me con dei commenti su youtube. Ci sono "parole proibite", indipendentemente dal SENSO che assumono nella frase di cui fanno parte, che gli algoritmi di youtube rilevano cancellando poi il commento in cui appaiono.
    Si può aggirare la censura spezzando le parole proibite in tronconi - con maggiore o minor senso compiuto - di modo che l'algoritmo non le riconosca come parole a sè stanti. Es. "inferi ori tà".
    La censura è "l'ultimo rifugio degli incapaci", parafrasando uno che scriveva fantascienza.
    E contro la censura si è sempre in legittima difesa.

  • @lucaceccotti8851
    @lucaceccotti8851 2 роки тому

    Sono d'accordo con te, io studio altro e di certo di linguaggio conosco ben poco ma non credo mi manchi la logica , questa censura per assurdo sta incrementando l'intolleranza , si respira nell' aria, personalmente mi sento infastidito nel dover modificare in certe occasioni il mio modo di esprimermi anche se assolutamente non offensivo , solo per non essere " discriminato" (addirittura!!) da chi ascolta.
    Questo obbligo nel dover piegare , modificare il nostro modo di comunicare crea irrequietezza e a mio parere peggiora le cose.
    Ma non disperiamo ,adesso va di moda l'inglese e potremmo allegramente parlare di blacks e cocklovers.

  • @massimilianovitone
    @massimilianovitone 3 роки тому

    Salve Yasmina, è sempre stimolante ascoltare le sue opinioni.
    Sono d'accordo con lei, personalmente considero la censura una trappola evolutiva.
    Credo sia abbastanza evidente che per detonatore il valore concettuale negativo di una parola la scelta peggiore è seppellire quella parola perché è come seppellire una mina.
    Giustamente lei cita la satira che è per sua natura bastian contrario, scomoda, spesso volgare.
    In questo periodo mi ritorna spesso in mente un brano Rap che ad un certo punto recita più o meno così: "se tutto intorno è bene, chi difende il male quando il bene si prepara ad attaccare?"

  • @johncross5339
    @johncross5339 3 роки тому +26

    Ma per caso la parola-con-la-N è *Napoletano* ?!

    • @sergejcancelo
      @sergejcancelo 3 роки тому +3

      Novarese!

    • @YasminaPani
      @YasminaPani  3 роки тому +2

      ahahahaha

    • @YasminaPani
      @YasminaPani  3 роки тому +7

      @@sergejcancelo avendo vissuto molti anni in Piemonte novarese in effetti l'ho sentito come insulto 😂

    • @pelobiancopelo1629
      @pelobiancopelo1629 8 місяців тому

      speriamo che le N grandi stiano per nero ..a me piacciono tanto gli interracial porn anal vanno promossi!!!

  • @rockwillneverdie66
    @rockwillneverdie66 6 місяців тому

    L'unica fede politica che traspare dai tuoi video è l'intelligenza. Brava, brava, e ancora brava! 💖 Io, nutrizionista, quando rispondevo su FB a qualche commento ad articoli sul body positive, docendo che non c'è niente da elogiare ed esaltare nell'obesità in quanto patologia e che comporta gravi rischi per la persona, mi sono sempre beccato di "grassofobico". Quando replicavo "allora secondo te cosa devo dire a un mio paziente, bravo continui a mangiare come un cavallo e se ne freghi del rischio ictus a 30 anni?". A quel punto sparivano tutti i fenomeni (tutta gente che, probabilmente, come titolo di studio, avevano solo la presupponenza).

  • @AkirarulezZ
    @AkirarulezZ Рік тому

    Comincio il commento, poi viene più lungo del previsto e per paura di sbagliare a scrivere poi lo cancello.
    Comunque hai ragione tu, secondo me.

  • @cesareideemusicali
    @cesareideemusicali 3 роки тому

    Molto interessante il brano di Edoardo Bennato, Signor Censore, dove tratta questo argomento. Per il resto hai detto tutto tu.

  • @Vane.B.1986
    @Vane.B.1986 Рік тому

    ❤️ che riflessione obbiettiva e intelligente. Ti amiamo!

  • @AnnalisaQueen
    @AnnalisaQueen Рік тому

    Ti seguo da poco e ti ringrazio per questi video sempre interessanti. Purtroppo la censura sta diventando un problema sempre più grosso, non solo sui social ma riguarda ormai anche gli altri media per non parlare poi dell'irritante abitudine delle persone di dover categorizzare gli altri a tutti i costi. Per quanto riguarda la censura e le fake news comunque io suggerisco sempre di guardare questo capolavoro del Dott. Stefano Vendrame: ua-cam.com/video/qYPBg9OJkNI/v-deo.html :)

  • @massimomartinelli9601
    @massimomartinelli9601 8 місяців тому +1

    Io penso naturalmente di dover chiamare le persone come gradiscono essere chiamate. Detto questo però è fastiosa la radicalità e la supponenza con cui si demonizzano certe parole senza riflettere anche suila realtà delle discriminazioni e dei pregiudizi che rappresentano , e che non dipendono necessariamente dalla cosciente attribuzione alla parola di un valore offensivo. Tempo fa ebbi una discussione con una netfriend -una scrittrice e una persona colta e intelligente - su un post nel quale, parlando di un testo di Elias Canetti, sentiva il bisogno di "spiegare" e "giustificare" , con aria un po' imbarazzata, il grande scrittore per l'uso disinvolto della parola Zigeuner, Zingaro, spiegando in maniera molto ingessata la necessità di una contestualizzazione storica.
    A me sembrava una cosa filistea e un po' sciocca:, visto che fino a ieri , ma proprio ieri, "zingaro" in italiano non era una parola dispregiativa, un peggiorativo, sebbene si riferisse a un gruppo disprezzato da molti. Si potrebbero citare le traduzioni italiane di Notre Dame de Paris , dove l'eroina è la Zingara Esmeralda, le Zingarelle della Traviata e quelle del Trovatore che non sono personaggi negativi e, nella cultura popolare degli ultimi decenni , gli "Zingari" di Amici miei, il "Cuore Zingaro" di Nada e Nicola di Bari, o il popolarissimo personaggio televisivo degli anni novanta della zingara, interpretato da Cloris Brosca. A un certo punto abbiamo ritenuto che fosse un insulto, e preferiamo dire Rom, che poi credo sarebbe meglio dire Romanes, perché, mi pare di capire,, è un termine che include non solo i Rom ma anche i Sinti e altre popolazioni. Ripeto, io chiamo la gente come vuol essere chiamata, però non mi pare che la parola Rom abbia determinato una riduzione del razzismo, dell'emarginazione , del corto circuito del nomadismo imposto. I politici della Lega e della Destra hanno imparato a dire Rom con lo stesso carico di disprezzo e lo stesso invito ad aver paura con cui hanno costruito le loro fortune quando dicevano zingari, i ragazzi maleducati si insultano l'un l'altro dandosi del Rom assai più di quanto facessero con la parola zingaro, e non credo che in un preserale per famiglie il personaggio della Rom avrebbe altrettanto successo della zingara di Cloris Brosca.
    Altrettanto per negro, dove c'è anzi un curioso rapporto dialettico con l'americano. Nell'inglese americano la parola nigger, originariamente termine dialettale del Sud, ha assunto verso la fine dell'ottocento un violento significato spregiativo. Invece la parola standard che ne veniva storpiata,"negro", fino agli anni settanta era del tutto accettata, usata alternativamente ad altre parole come black, colored o afro-american.Basti pensare che uno dei movimenti per i diritti dei neri più radicali, attivo negli anni '30 e affiliato al Partito Comunista, era in National Negro Congress, e se qualcuno ha voglia di ascoltare per intero il discorso di Martin Luther King alla Marcia su Washington del 1962 - quello di cui tutti ricordano l'ultima parte "I had a Dream"-vedrà che nella prima parte King fa un'analisi della condizione sociale e psicologica dei neri dove ripete continuamente "The american negro". Poi negli anni 70, soprattutto per l'influenza della critica a questo termine (ma anche a Colored) fatta dalla Nation of Islam, negro non è che sia diventato un insulto (come lo è nigger tuttora usato dai razzisti che vogliono coscientemente insultare persone di pelle nera) , ma una parola che era poco opportuno usare.
    E in italiano? Noi abbiamo sempre usato negro come termine che descriveva le persone di pelle nera, senza un valore dispregiativo (poi ovviamente molti disprezzavano i neri).
    Basti pensare che un romanzo antirazzista come Black Boy di Richard Wright è stato tradotto da Bruno Fonzi come Ragazzo Negro, e se vi andate a vedere i telegiornali sull'assassinio di Martin Luther King i giornalisti dell'epoca, gente colta e progressista come Andra Barbato, lo definivano invariabilmente "Leader negro".
    Conseguentemente , nigger non era mai tradotto con negro, perché il lettore o lo spettatore non ne avrebbe colto l'intento offensivo. O lo si lasciava in originale con una nota del traduttore , o magari si scriveva "negraccio" come fece Bruno Oddera nella traduzione del "Mio dolce compagno" di David Wistheimer, mentre nei doppiaggi dei film ci si metteva Muso Nero o Sporco Negro. Poi negli anni 70, man mano che "negro" in America era usato sempre più raramente, si è prima cominciato a tradurre nigger semplicemente con negro ( ricordo di averlo notato per la prima volta leggendo la traduzione dell'autobiografia di Muhammad Alì, "I più grande") e poi pian piano a bandire come dispregiativa la parola negro dall'italiano (a volte con effetti curiosi: non darò troppe spiegazioni perché ho già scritto troppo, ma se vi andate a cercare il film "Il colore della libertà", ambientato nell'Alabama degli anni '60, lo trovate su Sky, guardate la scena della caffetteria, prima in originale e poi come viene resa in itaiano).
    Da ragazzo imparai moltissimo sul Movimento dei diritti civili degli anni '60 leggendo "I nuovi americani", un bel saggio del 1968 diella professoressa Loretta Valtz Mannucci, una studiosa italoamericana bilingue. Il saggio era scritto in un italiano splendido, ma che a volte aveva curiose tracce di "traduzione" dal politicamente corretto, e ciò nonostante la professoressa Valtz scriveva invariabilmente "negri". In un saggio del 1981 parlava invece di Neri, non so se influenzata dalla progressiva tabuizzazione di negro nell'inglese d'America o dal fatto che in Italiano si cominciasse a considerarlo un termine ingiurioso, nonché, se riferito a un contesto USA, una traduzione di nigger.
    L'uso linguistico si evolve, non c'è niente di strano, ma pure tutto questo moralismo a buon mercato scoccia. Meno male che Riccardo Muti ha rifiutato di cambiare la parola "negra" nel Ballo in Maschera.

    • @massimomartinelli9601
      @massimomartinelli9601 8 місяців тому

      La parola ha fatto il suo effetto : quando ho pigiato il tasto "pubblica" mi è arrivato un mememnto "aiutacia a mantenere un tono educato: sei sicuro che il tuo intervento rispetti gli standard" e l'alternativa fra pubblicare comunque o fare qualche modifica

  • @giorgioguerra5320
    @giorgioguerra5320 3 роки тому +3

    Abbiamo paura dell'algoritmo. Viviamo in quello che potrebbe essere un racconto intermedio con le suggestioni di 1984 e una puntata di black mirror

  • @GERARDOARTdiAlvinoG
    @GERARDOARTdiAlvinoG 3 роки тому +2

    Questo video è stato "brodo caldo per l'anima..."

  • @AlessandroGianniniprof1992
    @AlessandroGianniniprof1992 Рік тому

    Finalmente qualcuno che dà voce a quello che penso (perchè lo subisco) da anni. Qualunque critica io faccia sui social alla loro ideologia, ecco che divento "fascista omofobo". Laddove anche un analfabeta si dovrebbe accorgere che le mie critiche vengono DA SINISTRA. Detto ciò esprimo qui una mia opinione/sensazione: tutto questo bailamme intollerante e censorio NON è concepito per colpire "la destra" e poi, per stupida superficialità, finisce per farti venire paura di parlare anche a sinistra. Tutto questo bailamme è, secondo me, FATTO APPOSTA per organizzare subdolamente l'inquisizione contro l'enorme massa di sinistra che non si riconosce nella """""sinistra"""" liberal attuale. Hai forse tu mai visto un fascio-nazi-omofobo vero censurato? E anche lo fosse, quando mai un fascista omette di vomitare le sue scemenze per "paura di essere giudicato/censurato"?? Solo le persone intelligenti possono essere intimorite e represse da una simile inquisizione morale: i nazi e gli ignoranti continuano a dar fiato alle loro bocche razziste e omofobe lo stesso in tutta tranquillità... per di più, il pericolo di questa inquisizione è che molti, forse più di quanto pensiamo, sono indotti a pensare che, visto che tale censura viene "da sinistra", allora, forse, il """"movimento""" ha ragione, e "quello che sbaglia" sono io che "non sono sufficientemente sensibile" o magari sono "succube del patriacato senza accorgermene". In soldoni: temo che questo clima ideologico (ovviamente inutile per contrastare i razzi-omofobi) "funzioni" per omologare, reprimere e colpevolizzare noialtri sinistri.... concludo con un paragone alquanto ardito: il genderismo sta a noi sinistri di oggi come Stalin stava a quei bolscevichi che si "auto-criticavano" e piangendo riconoscevano i propri "errori"... e infatti cosa altro serve tutto questo se non a farci "auto-criticare" tutto, dalla Rivoluzione Francese "sessista" alla minigonna sessantottina "sessualizzante gender-stereotipante" e alle tette al vento "oggettificanti la donna"???? (le ultime due cazzate citate non arrivano a dirle esplicitamente, che io sappia, perchè a farlo la massa si sveglierebbe, ma l'aria che tira è quella, tutti i presupposti portano lì, alla ri-colpevolizzazione della sessualità, e non solo di quella maschile...).

    • @YasminaPani
      @YasminaPani  Рік тому

      Che l'effetto sia quello, lo credo anche io, ma che sia stato pensato e organizzato apposta no. Credo che alla base ci sia il bisogno di sentirsi attivisti senza fare sforzi, sentire di stare dalla parte dei buoni, dal lato opposto rispetto ai cattivi. È principalmente una questione egoica, secondo me

    • @AlessandroGianniniprof1992
      @AlessandroGianniniprof1992 Рік тому +1

      @@YasminaPani questo che dici tu è, certamente, il motivo (misero) che spinge i (tristi) supporters del genderismo a accusare tutti (che bello poterlo scrivere ammodo!) di essere "cattivi" per sentirsi "buoni". Ma questo atteggiamento domina perchè è supportato e appoggiato dai media, dai social (la censura...) e dalla politica (in una parola: dal Capitale). E da quando "sensibilizzare contro il razzismo e le discriminazioni" è una preoccupazione per il Capitale? Da quando esiste, la preoccupazione del Capitale è quella di prevenire, annacquare (ma anche sputtanare facendola diventare deficiente...) qualsiasi opposizione (anche solo potenziale). E tale opposizione potrebbe venire solo da sinistra... ma forse hai ragione tu, e io sto vedendo dietro a tutto questo motivazioni troppo serie.

  • @tonafix2290
    @tonafix2290 3 роки тому +4

    Io non sono mai stato bannato da Facebook...ho bannato io Facebook dalla mia vita. Nel lontano 2012...e non mi è mai mancato.

  • @matteonow3862
    @matteonow3862 3 роки тому +1

    Vabbé, visto che siamo in vena di licenze poetiche, dichiaro di aver messo un
    "Mi piace...a pecora!!" XD

  • @dly209
    @dly209 3 роки тому

    Sono completamente d'accordo. Anch'io rinuncio a discutere su alcuni temi, in particolare su parità di genere, plurali neutri ad minchiam e politica (sul reddito di cittadinanza nello specifico), ammesso che i social network siano il luogo giusto per poterlo fare. La ragione è la stessa: la shitstorm sistematica, le "parole messe in bocca", il talebanismo di alcune persone ormai totalmente polarizzate. E' un meccanismo secondo me spontaneo, cioè individuale mosso dai singoli account-influencer e legato al concetto di "echo chamber" e "safe space" all'americana.
    Abbiamo tutti esultato quando FB ha chiuso le pagine di FN e Casa Pound perché non ci piacciono e infondo rappresentano "i cattivi". Io mi domando cosa accadrà quando inizieranno a censurare pagine di sinistra perchè "comuniste" e perché il comunismo è anche una dittatura autoritaria e oppressiva. Oppure quando inizieranno a censurare qualsiasi pensiero non liberal-non allineato al pensiero politico conservatore. Le prospettive sono davvero inquietanti.

    • @YasminaPani
      @YasminaPani  3 роки тому

      Quando si tratta di cose come Casa Pound il problema è molto delicato, perché si tratta effettivamente di un partito fascista. Il punto però è che se con vari cavilli e truschini riescono a esistere come partito, allora devono poter esistere anche su Facebook. Non ha senso rimuoverne la pagina, anche perché li rendi solo più forti. La strada non è mai la censura, anche quando viene istintivo, appunto, esultare se viene applicata.

  • @davbig74
    @davbig74 8 місяців тому

    Pio e Amedeo avevano ragione da vendere. Ovviamente la discriminazione non dipende minimamente dalle parole ma esclusivamente dagli atteggiamenti, e dover anche solo spiegare un concetto così semplice è allucinante! Ho due cugini neri e con uno di loro ci siamo sempre reciprocamente presi in giro per i rispettivi colori, con simpatia, rispetto e affetto!

    • @YasminaPani
      @YasminaPani  8 місяців тому

      Tra persone che si conoscono però è diverso

    • @davbig74
      @davbig74 8 місяців тому

      @@YasminaPani, esatto. Quindi l'intenzione è fondamentale; specialmente quando si tratta di parole che non sono di per sé delle offese ma che vengono oggi percepite come tali perché qualcuno ha iniziato a pronunciarle con intenzione ingiuriosa.

  • @imbuttussotusso9558
    @imbuttussotusso9558 3 роки тому +4

    è tutto un trucco per limitare volta per volta la libertà di espressione

  • @anonimo6603
    @anonimo6603 3 роки тому +1

    Riguardo al discorso di come la lingua ci plasma, cosa che sinceramente vorrei che mi fosse dimostrata, se non erro questo è stato ripreso anche dal mondo vegan, in quanto ho sentito persone di questo ambiente parlare di come rimuovere termini come "porcoddio" in quanto l'uso di "porco" in questo modo ci fa perdere sensibilità verso gli animali.
    Trovo una cosa molto divertente in tutto questo e che tale sensibilità è nata proprio in un contesto in cui si usano tali termini, il che mi fa vedere il tutto in modo molto paradossale. Ma pazienza, sarò io.
    -
    (Questa gente dovrebbe leggersi "le armi della persuasione", altro che "lingua che ci plasma", non uscirebbero più di casa.)

    • @YasminaPani
      @YasminaPani  3 роки тому +1

      Questa dell'offesa ai maiali mi mancava 😂

  • @giuliacrespi8425
    @giuliacrespi8425 3 роки тому +1

    Grazie del video, sono molto d'accordo.

  • @andsalomoni
    @andsalomoni 3 роки тому +3

    Non sono persone, sono algoritmi. Data la mole enorme di dati in circolazione, sarebbe IMPOSSIBILE per chiunque setacciare tutto in cerca di parole proibite.
    Le persone entrano in gioco quando fai un ricorso, per verificare se la "censura" è giustificata o no - e forse neanche in tal caso.

    • @topogigio7709
      @topogigio7709 3 роки тому

      guarda che gli algoritmi sono fatti da persone, non si sono autoprodotti, da persone che per non contrastare il pensiero unico dominante hanno inserito parametri che bloccano, o meglio dire censurano, sistematicamente notizie scomode, guarda caso tutto ciò che riguarda il pensiero liberal dei cosidetti "democrat" anche le scemenze più incredibili passano in automatico, quelli con altre opinioni la censura è assicurata

    • @andsalomoni
      @andsalomoni 3 роки тому

      @@topogigio7709 Ma certo che sono fatti da persone, avevo detto di no?
      Fatti apposta per fare quello che persone in carne ed ossa non riuscirebbero a fare.
      Grazie per averci illuminato al riguardo.

  • @ventus68
    @ventus68 3 роки тому +1

    Noi non ci siamo fatti mai, antropologicamente, alcune domande. A) Perché molti termini offensivo hanno a che fare con la sfera sensuale? Perché testa di ginocchio non è offensivo e un altro organo anatomicamente assolutamente equipollente al ginocchio sì? Se non entriamo in profondità sulle radici delle nostre rappresentazioni sia linguistiche che verbali non andremo mai lontano. Sul discorso dei social si apre un altro fronte. Ovviamente da secoli in occidente alcuni gruppi umani sono stati classificati dal colore della pelle. E' ovvio che una cultura umana penso alla cinese (chi sa perché legata al colore giallo) e' molto di più e definire un gruppo dal colore della pelle è una forma di stereotipo. Ma questo stereotipo non si combatte con le perifrasi. Magari la gente ora dirà nativi americani ma continuerà a pensare pellerossa fino a far diventare offensivo nativo americano e allora dovrai cercare un'altra perifrasi perché hai solo cambiato la buccia della pensiero ma non la sostanza.

  • @dantejuan02
    @dantejuan02 Рік тому

    Condivido tutto!

  • @LucisTorment
    @LucisTorment 3 роки тому +5

    Purtroppo l'obiezione "è una piattaforma privata" è molto forte. Perché è vero che è parte integrante della vita, ma qual è la discriminante allora? Chi decide quando una cosa privata deve essere controllata da un altro organo (es: lo stato)? E quali sono i parametri per deciderlo?

    • @emilios6119
      @emilios6119 3 роки тому +5

      Qualora una azienda opera in uno stato deve rispettare le leggi dello stato, anche se privata. Per questo principio deve sottostare all art. 21, ovvero libertà di espressione. Per questo motivo non può censurare un pensiero sulla base di un codice interno. Inoltre queste piattaforme non sono editori e di conseguenza NON POSSONO in alcun modo limitare le argomentazioni degli utenti dal momento in cui non hanno alcuna responsabilità su di questi. Qualora alcuni utenti dovessero compiere un reato spetta alla polizia postale il compito di intervenire secondo la legge.

    • @LucisTorment
      @LucisTorment 3 роки тому +1

      @@emilios6119 Mi spiace, ma la censura di una piattaforma privata non viola la libertà d'espressione. Facebook non è la stampa (che è la sola ed essere esente da censure). In altre parole, tu puoi dire e fare quello che vuoi, ma se lo fai sulla mia piattaforma io posso legalmente moderare i miei contenuti, censurandoti.
      Questo è lo stato attuale dei fatti almeno, motivo per cui chi viene bannato da FB non può denunciarlo e vincere la causa.

    • @emilios6119
      @emilios6119 3 роки тому +3

      @@LucisTorment secondo il suo ragionamento, sarebbe legale in Italia aprire una piattaforma sulla quale si vendono armi o organi, in quanto privata. La censura limita la libertà di espressione e di conseguenza va contro l art 21 e dunque le libertà costituzionalmente riconosciute.
      È inutile festeggiare la costituzione solo quando compie gli anni se poi la buttiamo sotto i piedi quando la si dovrebbe rispettare nelle battaglie alle multinazionali.

    • @LucisTorment
      @LucisTorment 3 роки тому +3

      @@emilios6119 lol va beh mischiamo tutto con tutto allora. il primo è un diritto il secondo è un divieto. I diritti hanno dei limiti nel momento in cui violano le libertà degli altri. Secondo il tuo ragionamento avendo io libertà d'espressione verbale e scritta posso scrivere sui muri della città o entrare in chiesa e fare un sermone su satana. Non puoi, perché non sono luoghi tuoi, sono privati, come facebook.

    • @YasminaPani
      @YasminaPani  3 роки тому +4

      Ognuno naturalmente ha la propria visione delle cose. Per come vedo io la società e lo Stato, sì, dev'essere quest'ultimo a controllare anche le piattaforme private, soprattutto nel momento in cui sono più grosse e influenti della stampa e della televisione. Naturalmente nella società in cui viviamo questa visione dello Stato è quasi folle, me ne rendo conto, ma per me rimane l'unica che può veramente tutelare i cittadini.

  • @jegosfig
    @jegosfig 3 роки тому +1

    Permetti una ruchiesta?
    Sarebbe veramente interessante un bel video sulle lingue indoeuropee, personalmente sono molto incuriosito all'argomento però purtroppo sul argomento finora ho trovato solo materiale altamente ideologico, ed in alternativa cose troppo specialistiche.

  • @sergejcancelo
    @sergejcancelo 3 роки тому +1

    Ti ho lasciato un altro "mi piace"

  • @gabrielescheggia3742
    @gabrielescheggia3742 3 роки тому +1

    Non offenderti se te lo dico, ma sei proprio bella! :D
    D'obbligo per me farlo notare, dal momento che per ora non ho visto commenti inerenti al tuo aspetto...
    Qualcuno dovrà pur portare in alto lo stendardo del patriarcato!
    Spero di finire nel prossimo libro di Michela Murgia, dopo averti messo al corrente di ciò che segue : non solo ascolto attentamente ciò che dici, ma guardo con altrettanto interesse le tue soffici TETTE..
    me ne compiaccio? Sì :D

  • @Micol4748light
    @Micol4748light 4 місяці тому

    Una volta, sotto a un post che parlava di odori sgradevoli sugli autobus tedeschi, Facebook mi disse di aver censurato un commento che poteva risultare offensivo. Scelsi, consapevolmente, di vedere questo commento, affrontando il pericolo di rimanere offesa. Il terribile commento diceva: "Questi tedeschi scorreggioni!"😂😂
    Viceversa, 2 volte ho provato a segnalare a Facebook dei post oggettivamente offensivi, ma in entrambi i casi l'algoritmo mi rispose che non c'era nessuna violazione dei termini della community.
    Nel primo caso, si trattava di un noto consigliere comunale triestino che invitava le donne che avevano organizzato una manifestazione sul diritto all'aborto a "trovarsi un uomo che insegni loro come comportarsi".
    Nel secondo, una pagina religiosa affermava che il terremoto di Amatrice era stata una GIUSTA punizione divina per il paese per aver approvato le unioni civili omosessuali.
    A me sembra strano che ci siano delle persone dietro ai lavori di controllo dei contenuti... mi sembra più probabile che siano tutti algoritmi che cercano parole chiave senza vedere il contesto.

  • @antonioperra9862
    @antonioperra9862 2 роки тому

    Molto interessante, una volta in fb ho postato una foto di una cascatella " Spindulu s'ascedu" che appare come una in fase di minzione, poco dopo è stata rimossa da fb ..

    • @gabrielsalvemini7489
      @gabrielsalvemini7489 2 роки тому

      Facebook e tutta una ipocrisia totale mi hanno l'imitato un sacco di volte perché dicevo la verità e cose vere a Facebook dà fastidio la verità.

  • @occhidimatto
    @occhidimatto 3 роки тому

    A me sorprende come nonostante millenni di storia le societá sembrano destinate a ripetere continuamente gli stessi errori. Magari in forme diverse ma fondamentalmente gli stessi. Ammetto che al liceo apprezzavo poco la letteratura e la storia ma ora mi rendo conto di quanto fossero moderne le vicende e gli argomenti che si studiavano. Di contro ci si rende conto di quanto siamo arretrati a livello sociale oggi, nell'epoca della massima (dis)informazione.
    É inoltre avvilente vedere persone costrette a mettere le mani avanti continuamente per prevenire le accuse di cui parli. Ad esempio se non avessi citato il problema della fede politica non avrei minimamente collegato il tuo discorso a tale ambito. Evidentemente lo hai fatto per delle tue esperienze negative in tal senso.

    • @YasminaPani
      @YasminaPani  3 роки тому +1

      Dal momento che mi esprimo contro lo schwa e che parlo a favore dei diritti maschili, sì, ho tantissime esperienze negative in tal senso!

  • @robertogiorgi7027
    @robertogiorgi7027 Рік тому

    Perfettamente d'accordo

  • @dariob4997
    @dariob4997 3 роки тому

    Molto d'accordo sull'inutilita` delle censura. Se e` vero che certi termini portano una carica negativa dovuta al loro storico largo impiego in contesti discriminatori, l'uso di tali termini va limitato tramite l'educazione e non ex lege.
    Sulla regolamentazione dei social mi trovi invece scettico. Pur capendo l'ansia di chi lavora sui social, regolamentare queste piattaforme significa dare un potere spropositato ai governi, che gia` mi pare ne abbiano abbastanza.
    FB & Co hanno dato a moltissime persone per la prima volta nella storia l'opportunita` di interagire e scambiare contenuti col mondo intero in modo gratuito. Chi controlla queste piattaforme esercita un potere discrezionale che diventa vieppiu` antipatico quanto piu` esse diventano parte della nostra quotidianita`: ma e` il prezzo da pagare per avere uno strumento accessibile a tutti e relativamente libero.
    Pensate che solo una trentina di anni fa, quando ero bambino io, chi non veniva ammesso nella ristretta cerchia delle TV nazionali e dei grandi giornali non aveva nessuna possibilita` di divulgare contenuti su vasta scala. ''Regolamentare'' i social significherebbe tornare ad un sistema in cui un cui un clu di cento persone controlla interamente l'informazione.

    • @YasminaPani
      @YasminaPani  3 роки тому

      Facebook e gli altri social network hanno un potere enorme, e non possiamo sottrarglielo. A questo punto preferisco che tale potere sia controllato dallo Stato invece di essere in mano ai capricci di un privato. Ma questo è il mio orientamento politico in generale. Che poi io non dico mica che i social debbano essere statali, ovviamente rimangono di chi li ha inventati o comprati; ma le regole a cui devono sottostare dovrebbe deciderle lo Stato, tanto quanto le decide per le televisioni private (che poi nei fatti lo Stato in Italia sia totalmente assente ecc ecc è un altro problema). Rimarrebbero comunque gratuiti come lo sono ora.

    • @dariob4997
      @dariob4997 3 роки тому

      @@YasminaPani non vorrei entrare troppo nel campo delle fedi politiche, ma lo stato ha gia` un potere enorme sulle nostre vite.
      Il fatto che i social media siano controllati da privati rappresenta almeno un elemento di diluzione di tale potere. Dare allo stato facolta` di regolamentare direttamente i social significa di fatto metterli sotto il controllo governativo, come gia` avviene con gli editori mainstream e avere quindi una censura ancora piu` pressante e monodirezionale (e non e` un caso che la richiesta di regolamentazione venga proprio da quegli ambienti che hanno promosso certe battaglie).
      Quando mi riferivo alla gratuita` del servizio, volevo evidenziare che in fondo l'esercizio arbitrario del ban da parte di Zuckerberg & Co e` quasi un peccato veniale, se si pensa che chiunque puo` divulgare un messaggio comprando uno spazio su un quotidano e pagando. FB puo` legalmente cacciarci in modo piu` o meno discrezionale perche` siamo ospiti non paganti a casa sua.

  • @massimomartinelli9601
    @massimomartinelli9601 8 місяців тому

    Cosa succede se si scrive su Facebook il testo di "Pianto Antico"?

  • @lessiniaflowers
    @lessiniaflowers 2 роки тому

    Brava!

  • @fabiopatane9160
    @fabiopatane9160 2 роки тому

    Ho appena ascoltato la sua introduzione. Noto che, nonostante sia linguista, perseveri nell'errore - diffuso- di sovrapporre significato letterale e connotazioni di una parola. Se, dopo decenni di Repubblica, "Presidente del Consiglio" assumesse in Italia connotazioni negative, suggerendo responsabilità criminali, riterrebbe opportuno che Mario Draghi pretendesse un neologismo o un eufemismo per descrivere la sua carica.. ?

    • @YasminaPani
      @YasminaPani  2 роки тому

      Crede sul serio che io ignori la differenza tra connotazione e denotazione? Che, oltretutto, è anche il tema del video, dato che la censura di Facebook agisce sul significato denotativo (che non è sinonimo di "letterale", le faccio sapere) e non su quello connotativo? Quest'ultimo infatti è profondamente collegato al parlante, al contesto comunicativo e all'intento: non ne esiste uno univoco per ogni parola.

  • @cc1191
    @cc1191 3 роки тому +1

    Solo dal titolo del video ho capito che sarà bello. Me lo lascio per dopo

  • @JSON48057
    @JSON48057 3 роки тому

    La morale non la si può imporre, ed usare i mezzi come la censura per imporla diventa una violenza fine a se stessa. Poi se a imporre la morale è un'azienda, avvalendosi della censura siamo in piena violazione di tutte le leggi internazionali.
    Tutti abbiamo un diritto di esprimerci, nei limiti consentiti, senza prevaricare le altrui opinioni.
    Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea
    I popoli europei nel creare tra loro un'unione sempre più stretta hanno deciso di condividere un futuro di pace fondato su valori comuni.
    Consapevole del suo patrimonio spirituale e morale, l'Unione si fonda sui valori indivisibili e universali di dignità umana, di libertà, di uguaglianza e di solidarietà; l'Unione si basa sui principi di democrazia e dello stato di diritto. Essa pone la persona al centro della sua azione istituendo la cittadinanza dell'Unione e creando uno spazio di libertà, sicurezza e giustizia. L'Unione contribuisce al mantenimento e allo sviluppo di questi valori comuni, nel rispetto della diversità delle culture e delle tradizioni dei popoli europei, dell'identità nazionale degli Stati membri e dell'ordinamento dei loro pubblici poteri a livello nazionale, regionale e locale; essa cerca di promuovere uno sviluppo equilibrato e sostenibile e assicura la libera circolazione delle persone, dei beni, dei servizi e dei capitali nonché la libertà di stabilimento. A tal fine è necessario, rendendoli più visibili in una Carta, rafforzare la tutela dei diritti fondamentali alla luce dell'evoluzione della società, del progresso sociale e degli sviluppi scientifici e tecnologici.
    La presente Carta riafferma, nel rispetto delle competenze e dei compiti della Comunità e dell'Unione e del principio di sussidiarietà, i diritti derivanti in particolare dalle tradizioni costituzionali e dagli obblighi internazionali comuni agli Stati membri, dal trattato sull'Unione europea e dai trattati comunitari, dalla Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali, dalle carte sociali adottate dalla Comunità e dal Consiglio d'Europa, nonché i diritti riconosciuti dalla giurisprudenza della Corte di giustizia delle Comunità europee e da quella della Corte europea dei diritti dell'uomo. Il godimento di questi diritti fa sorgere responsabilità e doveri nei confronti degli altri come pure della comunità umana e delle generazioni future. Pertanto, l'Unione riconosce i diritti, le libertà ed i principi enunciati qui di seguito.
    Strumenti di tutela
    Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo
    Articolo 19
    Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere.
    Ogni individuo ha diritto a non essere molestato per le proprie opinioni.
    Ogni individuo ha il diritto alla libertà di espressione; tale diritto comprende la libertà di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee di ogni genere, senza riguardo a frontiere, oralmente, per iscritto, attraverso la stampa, in forma artistica o attraverso qualsiasi altro mezzo di sua scelta.
    L'esercizio delle libertà previste al paragrafo 2 del presente articolo comporta doveri e responsabilità speciali. Esso può essere pertanto sottoposto a talune restrizioni che però devono essere espressamente stabilite dalla legge ed essere necessarie:
    a) al rispetto dei diritti o della reputazione altrui;
    b) alla salvaguardia della sicurezza nazionale, dell'ordine pubblico, della sanità o della morale pubbliche.
    Articolo 29
    Nell'esercizio dei suoi diritti e delle sue libertà, ognuno deve essere sottoposto soltanto a quelle limitazioni che sono stabilite dalla legge per assicurare il riconoscimento e il rispetto dei diritti e delle libertà degli altri e per soddisfare le giuste esigenze della morale, dell'ordine pubblico, e del benessere generale in una società democratica.
    Questi diritti e queste libertà non possono in nessun caso essere esercitati in contrasto con i fini e principi delle Nazioni Unite.
    Articolo 10 CEDU - Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali
    Ogni persona ha diritto alla libertà di espressione. Tale diritto include la libertà di opinione e la libertà di ricevere o di comunicare informazioni o idee senza ingerenza alcuna da parte delle autorità pubbliche, e senza considerazione di frontiera.
    Il presente articolo non impedisce che gli Stati sottopongano a un regime di autorizzazione le imprese di radiodiffusione.
    L'esercizio di queste libertà, comportando doveri e responsabilità, può essere sottoposto a determinate formalità, condizioni, restrizioni o sanzioni previste dalla legge e costituenti misure necessarie in una società democratica, per la sicurezza nazionale, l'integrità territoriale o l'ordine pubblico, la prevenzione dei disordini e dei reati, la protezione della salute e della morale, la protezione della reputazione o dei diritti altrui, o per impedire la divulgazione di informazioni confidenziali o per garantire l'autorità e la imparzialità del potere giudiziario.
    Tutela della libertà di espressione nell'Unione Europea
    Art. 6-7 TUE
    L'articolo 6, paragrafo 1 del trattato sull'Unione europea (TUE) elenca i principi comuni agli Stati membri: libertà, democrazia, rispetto dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali, nonché dello stato di diritto. Tale lista pone la persona al centro della costruzione europea e qualsiasi persona può riconoscersi in essa, indipendentemente dalla propria origine nazionale o socioculturale. Il rispetto di detti principi comuni è una condizione di appartenenza all'Unione, e gli articoli 7 TUE (introdotto dal trattato di Amsterdam, modificato poi a Nizza) e 309 TCE (trattato che istituisce la Comunità europea) danno alle istituzioni gli strumenti atti a garantire il rispetto dei valori comuni da parte di ogni Stato membro. A differenza del trattato di Amsterdam, che prevedeva una possibilità d'intervento dell'Unione soltanto a posteriori, nell'eventualità di violazione grave e persistente dei valori comuni, il trattato di Nizza ha previsto all'articolo 7 TUE un meccanismo preventivo in caso di evidente rischio di violazione grave, rendendo in tal modo molto più operativi gli strumenti di cui l'Unione già disponeva.
    Articolo 11 - Carta di Nizza.
    Ogni individuo ha diritto alla libertà di espressione. Tale diritto include la libertà di opinione e la libertà di ricevere o di comunicare informazioni o idee senza che vi possa essere ingerenza da parte delle autorità pubbliche e senza limiti di frontiera.
    La libertà dei media e il loro pluralismo sono rispettati.

  • @giorgiograbbi
    @giorgiograbbi 3 роки тому +1

    Si sta arrivando ad "infantilizzare" la lingua sui social, solo parole buone, belle, senza possibilità di aggiungere livelli di lettura. Però quando si esce dal social tutte le parole "proibite" ci sono, perchè assomiglia al proibizionismo, di facciata non si può, dietro al banco si. Domanda, se in un testo di un opera letteraria sono presenti alcune di queste parole "proibite", l'algoritmo cancella tutto?

    • @YasminaPani
      @YasminaPani  3 роки тому +1

      Se pubblichi una poesia o un estratto in cui sono presenti queste parole, ti viene rimosso il post.

  • @lucianocrimi
    @lucianocrimi Рік тому

    A me è capitato di dire una frase che esprimeva l'inferiorità femminile, sono stato bannato. Poi ho detto la stessa identica frase ma al maschile e non è successo nulla.

  • @robertorinaldi882
    @robertorinaldi882 3 роки тому

    il fuoco e l'esposizione automatica sono una scelta? credo sia molto meglio metterle fisse, tanto per quel poco che ti avvicini all'obbiettivo durante il video rimani a fuoco lo stesso.

  • @flaviomartignoni9524
    @flaviomartignoni9524 3 роки тому +1

    Posso dirti solo una cosa: per motivazioni VIA VIA SEMPRE PIU' IDIOTE, questo 2021 sono stato sospeso 6 volte da quel social di merda. Attualmente sono bloccato 30 giorni.

    • @YasminaPani
      @YasminaPani  3 роки тому

      Succede costantemente anche a un mio amico. Una delle cose più drammatiche secondo me in questi casi è il fatto che frasi ironiche vengano interpretate letteralmente, e quindi si è condannati per incitamento all'odio o altre idiozie simili

  • @gerardoattianese8944
    @gerardoattianese8944 2 роки тому

    Io non capisco l ostracismo verso di me da parte di alcuni social

  • @MicheleOrietti
    @MicheleOrietti 4 місяці тому

    Cara Yasmina,
    nessuno prende più una posizione, proprio per evitare la censura sociale.
    Tu non sei di destra, ma oggi per questa sinistra sei di destra per come ti esprimi. ( Semplicemente come persona pensante😂).
    È arrivata l'era della censura fascista del politicamente corretto, del sessismo femminista, della vita sui social😅.
    Tu fai un errore cara Yasmina, credi ancora che giovani e vecchi vivano nella realtà.
    Ormai la gente, vedi covid, vive delle notizie dei social, non apre la più manco la finestra per guardare se piove. Guarda il cellulare!!
    Buona giornata, ti apprezzo sempre.
    Grazie che esisti

  • @giulianademedici691
    @giulianademedici691 3 роки тому

    Anch'io trovo faticoso discutere: ascoltare veramente e farsi ascoltare veramente sono entrambe attività piuttosto faticose. Penso che in generale la comunicazione vera e la relazione vera che ne nasce siano faticose e comportino( tranne in pochissimi momenti magici) una certa dose di fraintendimento e di frustrazione..Sui social penso che questa dose sia maggiore perché si tratta di comunicazione solo scritta, come tu con molta chiarezza sottolinei.Io stessa scrivendo qui ti do direttamente del tu, mentre se ti parlassi di persona chiederei prima se ti fa piacere che te lo dia. Gli appelli al senso critico, all' apertura mentale, all' ascolto vero ed alla riflessione prima di scrivere, come quelli contenuti nel tuo intervento, sono sacrosanti, non so però quanto possano essere efficaci .Spero di sbagliarmi, ma mi sa che convincano quelli già convinti ...

    • @YasminaPani
      @YasminaPani  3 роки тому

      Credo che tu abbia ragione: purtroppo di fatto parlo solo a chi già la pensa come me!

  • @Nypar85
    @Nypar85 3 роки тому

    Mi aggancio alla prima parte del video. In realtà il livello tecnologico raggiunto attualmente nel mondo dell'intelligenza artificiale permette di considerare più o meno accuratamente il contesto che ruota attorno ad una parola. Se si "spiega" ad una macchina (fornendo un sufficiente numero di esempi) in quali casi la frase è da ritenersi censurabile e quando non è censurabile, si è in grado di far riconoscere automaticamente le frasi da censurare. Da qui sorgono due problemi: il primo è che il poter disporre di un numero sufficientemente grande di frasi già catalogate presuppone diverse persone che si leggono frasi e (coerentemente gli uni con gli altri) segnalano se sono da censurare o meno. Questo è il problema minore, perchè il mondo dei social è innondato da frasi scritte e basterebbe che tutte le frasi segnalate come da censurare dagli utenti venissero poi controllate da qualcuno che ne determini l'effettiva censurabilità per avere nel giro di poco tempo un numero significativo di esempi. Ma qui entra in gioco il problema maggiore: chi decide quali testi vadano censurati? E con quale criterio? E chi controlla che ci sia uniformità?

    • @YasminaPani
      @YasminaPani  3 роки тому +1

      Sono senz'altro vecchia sotto questo profilo, ma l'idea che un'intelligenza artificiale possa comprendere le sfumature della comunicazione umana al pari di una persona continua sempre a sembrarmi risibile. E a prescindere: non è giusto. Se questo lavoro deve farlo qualcuno, allora che siano le persone, calcolando ovviamente che nessuno è mai obiettivo al 100%. Motivo per cui, appunto, salta subito all'occhio il problema di cosa debba essere censurato e chi lo debba decidere.

    • @Nypar85
      @Nypar85 3 роки тому

      Ti dirò che non è sbagliato quello che dici, perchè la macchina non sa (e non saprà) cogliere le sfumature della comunicazione al pari di una persona umana (perchè una macchina non è mai meglio dell'uomo, è solo più veloce e più coerente con se stessa), però negli ultimi anni nell'ambito della linguistica computazionale ci sono state delle evoluzioni impensabili.
      Considera poi che il mondo dei social dispone dei mezzi economici e della materia prima in abbondanza (i testi) per migliorare ancora e avvicinarsi alla lettura umana.
      Poi è vero che trattandosi di lingua scritta, se una frase ha un contesto poco chiaro da dare più interpretazioni tra due o più persone, è probabile che anche l'intelligenza artificiale sbaglierà.

  • @AsenathWaiteDerby
    @AsenathWaiteDerby Рік тому

    Anche ciò che è informazione Vera e ciò che è informazione Falsa varia a seconda della narrazione che si vuole dare

  • @mizhard
    @mizhard 3 роки тому

    Ciao.
    T'invito a fare un giochino stupido. Dal cellulare vai su Google Maps e fai la ricerca vocale di "via Ada N36r1 a Quartu Sant'Elena". Il risultato è abbastanza ridicolo e ha l'effetto opposto a quello (forse) nelle intenzioni di Google.

  • @manuelfantoni5262
    @manuelfantoni5262 3 роки тому +1

    Benvenuta nell'era del pensiero unico.

  • @claudiovergnani
    @claudiovergnani 3 роки тому +5

    Non si può che concordare, razionalmente. Ma non credo che la censura dei social sia razionale, è solo politica e mira sic et simpliciter a tacitare chi dissente dal pensiero unico. Che è poi lo scopo di qualunque censura nella storia dell'umanità.

  • @alessandromartina644
    @alessandromartina644 Рік тому

    Si parla molto della parola che comincia con N, ma io son stato bannato per un mese per aver scritto white trash in un commento in cui spiegavo semplicemente cosa significasse. Ovviamente mi sono cancellato da fb cosi come da tutti i social a parte youtube, che trovo invece piuttosto comodo.

  • @lorenzoroggi638
    @lorenzoroggi638 6 місяців тому

    Il problema, ma lo sai, è che se quella è una piattaforma privata e tu ci compi un reato, è possibile che esista una correità, anche perché adesso non so ma fino a non molto tempo fa, non so adesso, la proprietà dei contenuti diventava di facebook. Ovvio che vogliano tutelarsi. non credo nel gomblotto.

    • @YasminaPani
      @YasminaPani  6 місяців тому

      Non so come funzioni la legge in questo senso

  • @gabriele4740
    @gabriele4740 3 роки тому

    La censura di FB e Instagram, o meglio le loro "linee guida", posto che sono regolamenti arbitrari, in realtà sono determinati da due istanze: una, riguarda i contenuti che sono dannosi per la società (questa istanza è quella minore e del tutto secondaria); la seconda, che è quella realmente importante, riguarda i contenuti che sono dannosi per il social network cioè per l'azienda (e per le sue "politiche aziendali").
    Il danno all'azienda può consistere essenzialmente in due tipi di contenuti: quelli che offendono una certa tipologia di clienti (cioè gruppi di utenti, ovvero i clienti non paganti), e quindi danneggiano l'azienda riducendo il suo parco utenti o esponendola ad azioni legali e limiti di legge; e quelli che danneggiano gli sponsor, cioè fanno diminuire il ritorno degli utenti paganti, quello cioè che mettono la pubblicità.
    La proibizione del nudo è una conduzione strettamente legata agli sponsor e alla monetizzazione dei contenuti pubblicitari. Per varie ragioni succede che in un canale dove circolano immagini di nudo, il valore degli spazi pubblicitari crolla, il canale diventa meno remunerativo per gli sponsor.

    • @YasminaPani
      @YasminaPani  3 роки тому

      Tutto ciò mi starebbe anche bene se i social network non avessero ormai assunto un'importanza enorme nelle nostre vite

  • @lucianocrimi
    @lucianocrimi Рік тому

    Assomigli alla Gioconda di Leonardo

  • @massimocapitale
    @massimocapitale 3 роки тому

    Sarebbe bello confrontarmi con te, ma purtroppo tendo ad essere fin troppo d'accordo con quello che dici ahahah

    • @YasminaPani
      @YasminaPani  3 роки тому +1

      Ci sarà pur qualcosa su cui non concordiamo 🤣

    • @massimocapitale
      @massimocapitale 3 роки тому

      @@YasminaPani sicuramente, ma su questi argomenti finora no ahahah

  • @bloodycarmilla91
    @bloodycarmilla91 3 роки тому +2

    C'è un problema alla radice del tuo discorso, supponi che alla base della "censura" operata dai social ci sia un intenzione morale, mentre non è affatto così l'intento dei vari EULA (contratto d'uso) è di natura legale ed economica. Per quanto riguarda invece il monitoraggio esso avviene tramite algoritmo, solo in minimossima parte il controllo è effettuato da un operatore reale, che a differenza di quanto sostieni non è appaltato a a gente a caso. Questi sistemi non sono purtroppo ottimizzati ed è vero che a volte contenuti innocui vengono ingiustamente flaggati, tuttavia ciò non avviene per punire gli utenti non abbastanza "woke" ma piuttosto per garantire ai vari inserzionisti il fatto che non ci sia nessun rischio di danno d'immagine, es: la Ferrero ritirerebbe le sue pubblicità se si accorgesse che sono accanto ad un post che promuove L'apologia al fascismo. Per quanto invece riguarda la percezione della limitazione d'espressione ritengo sia un po' ridicola, è vero che alcuni termini che allertano l'algoritmo come stupro, omicidio, suicidio ecc limitano molto, come anche te giustamente sostieni, tuttavia spesso vedo che le personalità del web che lamentano "la limitazione espressiva" e la "censura" si concentrano su quei termini che sono considerati insulti, ed è mia opinione che, se non si riesce ad esprimere un concetto se non utilizzando insulti, probabilmente l'effettivo intento del discorso e proprio quello di insultare. Tanto che i vari Ben Shapiro o Jordan peterson esprimono agilmente tutti i loro discorsi reazionari senza incorrere in nessun tipo di moderazione da parte della piattaforma. Ci terrei a sottolineare che ogni azione intrapresa in merito sui social ha come fine quello di tutelare i suoi interessi economici e di garantire ai loro clienti un servizio pagato profumatamente, e tali clienti non siamo noi, sono le aziende che acquistano gli spazi pubblicitari e gli investitori che, se pur lungi dal dare alcun giudizio morale, hanno molto in antipatia i contenuti divisivi e "agitatori", poiché un mercato irrequieto è difficile da prevedere e non ha un rendimento garantito. In ultimo aggiungo che credo sia improprio usare il termine "censura" parlando di norme di comportamento all'interno di enti privati, almeno senza prima fare dei dovuti distinguo tra ciò che il termine effettivamente descrive e ciò che evoca, trovo che l'utilizzo di tale termine "un po' a casaccio" come si fa ora porti solo a sollevare un senso di allarmismo acritico.

    • @michelesanfilippo6557
      @michelesanfilippo6557 3 роки тому +1

      Il tuo discorso non regge perché è vero che i clienti sono le aziende e i motivi dunque economici, ma loro si adattano ad una morale comune per evitare danni di immagine! Magari alla Ferrero tutti i manager sono fascisti, ma non possono permettersi di essere associati a certe ideologie. Ad ogni modo ritengo che il problema più grave non siano le censure della piattaforma, piuttosto le shitstorm e la cancel culture adoperate dagli utenti! Quella sì sta prendendo una brutta piega, anche perché travalica i semplici termini tabù e abbraccia anche le opinioni.

    • @bloodycarmilla91
      @bloodycarmilla91 3 роки тому +1

      @@michelesanfilippo6557 nonostante tu dica che il mio discorso non regga procedi dandomi ragione, ok. Neanche ai nazisti fa comodo essere visti come nazisti, quali sono le reali prese di posizione morali delle grosse aziende è ininfluente, essere visti come reazionari fa male al bisnes e di questo si preoccupano. Per quanto riguarda la cancel colture fuori controllo, che fidati impatta i progressisti quanto i tradizionalisti, come dici è un problema causato da ute ti nei confronti di altri utenti, non vedo come i ceo dei social possano fare a prevenirle... E comunque il tema delle shitstorm non è inerente all'argomento...

    • @michelesanfilippo6557
      @michelesanfilippo6557 3 роки тому +2

      @@bloodycarmilla91 non ti ho dato ragione, penso che tu ti sia fermata troppo presto nel ragionamento dando una spiegazione troppo parziale. L'analogia tra Nazisti e aziende non ha senso perché i secondi si allineano ad un pensiero conforme alla sensibilità comune, qualsiasi esso sia (e nella germania nazista sicuramente era lo stesso dello stato). Il tuo discorso si ferma a: alle aziende conviene questo, quindi fanno leggittimamente questo; le domande invece sono: è giusto? È qualcosa che migliora la società? Ci sono persone penalizzate da questo, considerando che il web passa strettamente attraverso determinate piattaforme ed è diventato di vitale importanza per il singolo e la società stessa?
      Trovo il caso delle shitstorm pertinente perché si inquadra nel contesto più ampio della cancel culture. Non so se è possibile intervenire in questo caso, ma è comunque un problema e non credo sia una cosa intelligente fermarsi al: non si può fare niente.

    • @bloodycarmilla91
      @bloodycarmilla91 3 роки тому +1

      @@michelesanfilippo6557 vedo che non segui il filo del mio discorso, poco male, allora siccome per te l'interrogativo morale sul comportamento delle aziende sembra avere molto valore, permettimi di chiederti secondo che visione morale esse dovrebbero seguire e chi dovrebbe essere l'organo garante che controlli che tale morale venga rispettata.

    • @michelesanfilippo6557
      @michelesanfilippo6557 3 роки тому +2

      @@bloodycarmilla91 sei tu che non segui il mio. La morale a cui adeguarsi per essere politically correct nasce dalla società e la sua cultura, le aziende si limitano ad adattarsi. Il problema è l'ipermoralismo che detta delle linee guida troppo rigide e senza considerare il contesto. Non sto proponendo nessuna soluzione, tantomeno quella di chiedere alle aziende stesse di regolare qualcosa a livello sociale, sto solo evidenziando qualcosa a parer mio problematico.

  • @NFVblog
    @NFVblog Рік тому

    A me è capitato per un post stupidissimo che venivano estrapolate dal contesto e soprattutto il significato non era di natura offensiva

  • @tempoblu
    @tempoblu 6 місяців тому +1

    Mi spiace contraddirti ma quello che dici, non solo in questo video, è già realtà e non qualcosa che difficilmente potrebbe accadere domani in quanto la lingua si evolve etc etc.
    Un tre quattro anni fa in una partita di calcio un arbitro voleva allontanare una persona seduto in panchina perché faceva casino, si rivolse al quarto uomo, un suo aiutante, indicando con l'indice la persona da allontanare e dicendo tipo " quello..." ma dato che il quarto uomo non riusciva a capire disse " quello nero.."
    I giocatori di tutte e due le squadre si rifiutarono di continuare la partita; l'arbitro praticamente terminó la sua carriera esattamente in quel momento e fu fatto a pezzi da giornalisti, mondo del calcio etc etc, marchiato a vita come razzista, ma cosa era successo in realtà?
    Era successo che su quella cazzo di panchina c'erano tipo venti persone tutte bianche e una sola nera, quindi il dire " devi allontanare quello nero" dopo che per tre quattro volte il quarto uomo non aveva capito chi fosse la persona da allontanare non era stata altro che una frase logica, una frase pratica (si può dire frase pratica?) senza nessun razzismo subdolo inconscio o voluto.
    Cazzo, se uno volesse indicare un bianco in mezzo a trenta persone nere come direbbe per far prima? " Quello, il bianco.."conciso, diretto, sbrigativo, come se tu fossi in mezzo a trenta donne senza tette... 😁 " cazzo, quella con le tette megagalattiche.."
    L'arbitro tentò in tutti i modi di spiegare la cosa ma nulla: razzista a vita e fine carriera.
    Non solo quindi si è già arrivati ad un punto di non ritorno ma noto che più si va avanti e più quelle che parevano solo cazzate stanno diventando cose, situazioni, che portano conseguenze ed è inutile tentare di spiegare.

  • @AngelusFromHell
    @AngelusFromHell Рік тому

    Io son stato "redarguito" e limitato da FB per aver usato la copertina di "Liebe ist für alle da" degli Rammstein come copertina del mio profilo. 😑

    • @YasminaPani
      @YasminaPani  Рік тому +1

      Madonna! Tra l'altro bellissimo album

  • @MicheleOrietti
    @MicheleOrietti 4 місяці тому

    Ultimamente parlare con le persone, non solo è faticoso, evito direttamente.
    Se devo giustificare ogni parola che dico e come la dico, mi passa la voglia.
    Un gruppo di lobotomizzati,con cui parlare, è unidirezionale.
    A questo punto mi chiedo, a cosa serve un confronto se non puoi esprimerti ?😅

  • @iome6720
    @iome6720 2 роки тому

    Sinceramente mi domando perché, se uno vuole essere volgare, perché non può esserlo. Ho moderato un forum e le regole erano chiare, non si poteva scrivere niente che fosse vietato dalla legge o passibile di denuncia. Ciò che non è vietato significa che è permesso! Se io provassi scarsa simpatia per gli omosessuali non vedo ragione per non poterlo scrivere o se provassi fastidio per gli etero perché non scriverlo ovviamente senza offendere?
    A me pare che si tratti di censura vera e propria e che incanali la gente in maniera anomala. Mi sono cancellata dai social perché non voglio partecipare a storie simili.

    • @YasminaPani
      @YasminaPani  2 роки тому

      Beh però aspetta, cos'è il fastidio verso gli omosessuali? Cioè è per forza omofobia nel senso che non è che gli omosessuali siano tutti uguali, non è come dire mi danno fastidio le persone che urlano 😅

    • @iome6720
      @iome6720 Рік тому

      @@YasminaPani erano esempi se fossi omofoba, e non lo sono, perché non dirlo con educazione? Vietare o meglio censurare non trovi che spinga verso la rabbia verso chi si tenta di proteggere? Sono i toni che fanno la differenza vera.
      Comunque non c'entra coi miei commenti, ero stata bloccata per una frase su un articolo di dieta alimentare ed avevo semplicemente scritto "Meglio se mi fermo prima per non diventare un'acciuga"...ancora devo capire qual'era la parola incriminata.

  • @Montag83
    @Montag83 3 роки тому

    L'intelligenza artificiale è utile per fare una prima selezione ma poi ci vuole l'intervento umano. Avevo già letto delle condizioni in cui devono lavorare i selettori. E non ci credo che colossi come google, facebook etc... non abbiano il capitale per pagare moderatori madrelingua e farli lavorare in condizioni dignitose. In realtà con l'IA già si potrebbero fare selezioni molto più accurate e i reparti R&D di queste aziende lavorano principalmente su IA. Ci vedo più la volontà di spremere denaro o di fare tagli grossolani per tenersi buono il popolino.

    • @YasminaPani
      @YasminaPani  3 роки тому

      Be', le aziende così grosse sono così grosse anche perché sfruttano i dipendenti, tendenzialmente (vedi Amazon)

    • @Montag83
      @Montag83 3 роки тому

      @@YasminaPani vero anche questo

  • @pelobiancopelo1629
    @pelobiancopelo1629 8 місяців тому

    le parole che non si possono dire ..posso dire ....................... almeno per la libertà di parola... hìhì
    Quanto alle quote rosa benissimo per un fascismo femminista ma meno per me che al potere, semmai ci volessi qualcuno, ci vorrei almeno chi mi pare visto che poi lo dovrò sopportare nel mio! hìhì
    Poi la donna fa più consumismo logico incoraggiarla e svestita a passeggio porta gente e quindi soldi agli acquisti ..lo sanno bene anche i protettori più umili.. hìhì
    Tratto dalla famosissima scuola peripatetica.. no dai scherzo mi rifaccio dagli insulti e dal nulla

  • @r.f.680
    @r.f.680 3 роки тому

    ho capito la parola🤣

  • @outis4
    @outis4 2 роки тому

    Beh, pensa/pensate che io mi sono visto bannato poichè, nel discutere con una persona trasferitasi all'estero che, come puntualmente accade con questo genere di persona che si sente arrivata e non più italiana, screditava gli italiani ed usò il famoso detto "tutti fr0000c1 col culo degli altri", censurando il termine. La ripresi ripetendo la frase non censurata dicendole sia che era un po' offensivo riportarla e sia che se proprio voleva far la splendida almeno poteva avere il coraggio di scriverla senza censura, se la riteneva una cosa corretta da citare, continuando poi dicendole che evidentemente oltre ad avere un problema latente verso gli omosessuali era chiaro anche quello verso il popolo della sua nazione d'origine. Ebbene, ban per me, richiesta la revisione da parte del comitato di fb con tanto di mia spiegazione che stavo per l'appunto criticando quella persona per razzismo e non offendendo io qualcuno, ban confermato. L'altra persona assolutamente intoccata. Ed era anche una donna, magari questo ha avuto qualche peso sulla scelta di sto presunto comitato di verifica di fb?! Chissà.

  • @erporcoiddio9650
    @erporcoiddio9650 3 роки тому

    Mi sto accorgendo che mi hanno cancellato il commento...

    • @YasminaPani
      @YasminaPani  3 роки тому +1

      Non mi è arrivata nemmeno la notifica

  • @daniele977
    @daniele977 3 роки тому +1

    Misandria? Posso accettarlo solo se mi si permette di criticare alcuni atteggiamenti femminili senza venir giudicato misogino.
    Equità.

  • @lucianocrimi
    @lucianocrimi Рік тому

    Prova a dire la parola "Violenza" su youtube. In un video veniva silenziata

  • @fabioderose
    @fabioderose 20 днів тому

    Io trovo che sia ingenua e molto pericolosa l'idea che sostieni secondo la quale sia giusto censurare le espressioni violente o il linguaggio d'odio. Per prima cosa , chi lo decide quanto un'affermazione debba essere odiosa e violenta perchè vada censurata? Il potere costituito lo farà sempre contro chiunque lo ostacoli. Hai mai letto Bakunin, Rosa Luxenburg e gli altri padri del comunismo compresi Marx&Engels? Li censuriamo? E la Bibbia e il Vangelo che incitano ai peggiori castighi contro gli empi? Come si fa a pretendere di censurare un sentimento? Nemmeno le dittature totalitarie e l'Inquisizione ci hanno mai provato perchè dovremmo farlo noi che sbandieriamo i valori dell'89? I comportamenti violenti vanno censurati e non le idee come c'è scritto nel Primo Emendamento della Costituzione americana. Vogliamo essere peggiori?

  • @RiccardoMoretti
    @RiccardoMoretti 3 роки тому

    Settimana scorsa Facebook censurato un mio post. Siete curiosi di sapere di cosa si trattava ? Basta andare sul mio blog La valigia dell'artista e dare un'occhiata all'ultimo articolo pubblicato.
    p.s. Sì, ha a che fare con donne nude...

  • @abiagio1
    @abiagio1 3 роки тому

    Domanda alla linguista: bannate o bandite? Se "to ban" è mettere al bando, perché non usare bandire? Chi è messo al bando è bandito, come ovviamente sai.

    • @YasminaPani
      @YasminaPani  3 роки тому +1

      Si potrebbe ovviamente usare "bandito", ma diciamo che ormai nessuno ti capirebbe: come spesso accade, quando un prestito entra nella lingua assume un significato specifico rispetto al significato generale ricoperto dal termine autoctono. Quindi "bandire" significa genericamente "mandar via, escludere" ecc, mentre "bannare" indica in modo specifico l'eliminazione da una piattaforma online.

  • @Hotarubi-dono
    @Hotarubi-dono 3 роки тому

    Sei una ventata d'aria fresca.

  • @pelobiancopelo1629
    @pelobiancopelo1629 8 місяців тому

    me mi hanno bannato dei post anche sui siti di scienza (fisica) parlando solo di idee di scienza .. ci dovevano essere idee buone ma non gratificanti per gli scienziatoni quelli che ogni giorno cambiano idee ..che occidente libero.... hìhì

  • @simonescotton7853
    @simonescotton7853 3 роки тому

    hai decisamente troppo pochi iscritti!

  • @francescomincigrucci4530
    @francescomincigrucci4530 5 місяців тому

    A parte che uno dotato di cervello, (e i fatti lo dimostrano)non è necessariamente senziente... ma non sono assolutamente d'accordo col censurare NIENTE! nemmeno le cose che tu ritieni estreme, perché visto che appunto sono canale riservati a persone adulte, non è che tutti debbano pagare per qualcuno che fa di questi strumenti un uso improprio. Dunque chi vede è libero di valutare con la sua testa.. poi si è arrivati a questo punto scandaloso (peggio che se fossimo in dittatura) proprio perché qualcuno ha deciso di censurare le cose estreme, e come giustamente fai notare tu stessa chi deve decidere cosa lo è e cosa non lo è??? Dunque se non si fosse capito io sono per un utilizzo libero a 360 gradi. Al limite metti degli avvisi per utenti minorenni...

  • @appioccu
    @appioccu 2 роки тому

    Sono bloccato per una settimana per odio razziale per aver scritto ironicamente ameri cani.

  • @filosofogreco7889
    @filosofogreco7889 3 роки тому

    Yasmina Pani 24 secondi fa.

  • @italiansubnow
    @italiansubnow 3 роки тому +1

    E' possibile che si dimentichi che TUTTI i cosiddetti social appartengono a privati, i quali possono decidere in proprio quali argomenti, immagini, parole ed epiteti accettare o meno? Usare i social è una concessione non un diritto.

    • @matteonow3862
      @matteonow3862 3 роки тому

      Quindi Lei é proprietario di un social media? Ci spieghi come ha fatto ad impadronirsene, Le sarei grato!

    • @italiansubnow
      @italiansubnow 3 роки тому

      @@matteonow3862 prego? Dove lo ha letto?

    • @matteonow3862
      @matteonow3862 3 роки тому +1

      @@italiansubnow
      Bene, una volta preso atto del fatto che soltanto poche persone detengono il controllo dei social media, condivido l'intenzione di Yasmina di regolamentarli secondo leggi fatte nell'interesse di tutti

    • @italiansubnow
      @italiansubnow 3 роки тому

      @@matteonow3862 Auspicabile, certo. Anche se somiglia all'ipotesi che siano gli ospiti in casa tua a decidere come ci si comporta. Il mio intervento non aveva alcuna intenzione critica nei confronti dell'intervento di Yasmina.

    • @andreaferrara1966
      @andreaferrara1966 3 роки тому

      @@italiansubnow interessante la metafora sul padrone di casa; allora, sempre in riferimento alla questione dei social che si arrogano il diritto di censurare e togliere la libertà di parola ai propri utenti, eventualmente cittadini di uno Stato in cui queste sono garantite, lei non troverebbe nulla da eccepire se detto padrone di casa ferisse o uccidesse un eventusle suo ospite. In fondo, siamo in casa sua e lui decide quel che più gli aggradi, con buona pace delle leggi dello Stato su cui quella casa è stata costruita.

  • @OldBuriani
    @OldBuriani 5 місяців тому

    Ne so qualcosa. Ripetutamente bloccato e poi definitivamente debellato. Mai più iscritto

  • @crimarzor
    @crimarzor Рік тому

    Hai chiesto commenti di chi non è d'accordo con te. "Mi dispiace" ma non è il mio caso, anzi ho visto il tuo video proprio perché immaginavo che fossi sulla mia stessa lunghezza d'onda. Censurare è SBA - GLIA - TO. SEMPRE! Anche quando le parole sono usate davvero in senso offensivo. Perché io non devo essere libero di insultare una persona che, per i più svariati motivi, mi sta sulle palle? Dove sta scritto che tutti dobbiamo volerci bene per forza?

    • @YasminaPani
      @YasminaPani  Рік тому

      Eh anche secondo me è così... ma purtroppo a seconda dell'insulto si viene puniti anche nel mondo reale

  • @terrasferica8825
    @terrasferica8825 5 місяців тому

    Sinceramente mi dispiace che hai fatto questo video due anni fa e io l'ho visto ora. Parto dalla parola neg...i, beh io ho 55 anni e quando ero giovane c'era la canzone molto allegra "Siamo i watussi siamo i watussi altissimi n..g i. Quindi pensa che per quelli che hanno la mia età viene abbastanza difficile dare una connotazione negativa a questa parola anche se sappiamo che oggi ce l'ha (ma solo in Italia). Facebook censura attraverso i BOT che altro non sono che software che ricercano in tutto il social determinate PAROLE che gli sono state fornite e censurano i post dove vi sono quelle parole. Essendo macchine non comprendono nemmeno lontanamente il contesto della frase: c'è stato un periodo che anche se scrivevi "Hit@ler i fa schifo" venivi censurato. Ho tra l'altro fatto caso che alcune parole che 2 anni fa erano oggetto di censura oggi non lo sono più quindi è evidente che il "catalogo" delle parole che non si possono inserire nei post pena la censura cambia col tempo. 2 anni fa i BOT avevano un catalogo oggi ne hanno un altro.

  • @cosettapessa6417
    @cosettapessa6417 Рік тому +1

    La parola è negro vero? Perché

    • @cosettapessa6417
      @cosettapessa6417 Рік тому

      Qui la lasciano. Invece nigger no

    • @cosettapessa6417
      @cosettapessa6417 Рік тому

      Invece adesso si? Io la vedo ma forse gli altri no. Comunque questa regolamentazione dettata da algoritmi che non sanno distinguere i contesti è una brutta china.