E' stato un piacere immenso come tutte le volte che saliamo a bordo di questi capolavori.....mi farei venire i crampi al braccio pur tenere alzata la botola e di udire quella musica che mi riporta indietro di 20 anni e anche di più, quando insieme a mio nonno sulle "5000" de Roma mi divertivo a sentire il cambio posto dopo la metà dell'autobus, cosi staccato dal motore che ruggiva sotto l'autista....
Al di là del magnifico suono del motore, fin da piccolo mi ha sempre attratto il movimento dell'albero di trasmissione. E qui si sente bene il suono della "u" prodotta dal cambio.
Gli autobus degli anni sessanta, settanta ed ottanta erano particolarmente affascinanti in tutto, inclusi i suoni e i rumori che producevano. Da bambino mi ricordo in particolare, a Roma, oltre ai FIAT 418, anche i loro predecessori, ossia i FIAT 410, poi i FIAT 421, nonchè i Lancia Esagamma 718, questi ultimi poi con un fascino davvero unico.
@@tubaSiBemolleDa una brochure della FIAT sui 418 risulta che il cambio manuale fosse disponibile, a richiesta, solo sui 418 AC. Comunque anche l'automatico Voith era un ottimo cambio, anche se poco adatto alle discese.
Se non sbaglio: Svenska Rotor maskiner, trasmissione automatica con convertitore di coppia a doppia rotazione, praticamente un due rapporti con fattore di moltiplicazione 8.
Bellissimo, non l'avevo mai sentito "cantare" così! Da noi erano tutti con il cambio Voith a 2 rapporti, mai visti col DRS.... (anche questo col contagiri immancabilmente fuori uso, com'era quasi "d'obbligo") :-))
Da noi a Roma, invece, solo venti unità ebbero il cambio Voith, tutte le altre il DRS. Ne abbiamo avute tantissime unità, durate oltre venti anni. Veicoli robusti ed affidabili.
A Roma ne avemo avuti più de 600 fra Cameri, Portesi e Pistoiesi. Certo er contagiri (i 418 furono i primi bus romani ad averlo) era sempre scollegato, più che altro per i costi di manutenzione, visto che era sostanzialmente inutile per i conducenti.
Io a suo tempo girai molto pure tra Reggio e Modena e pure lì i 418 hanno abbondato. Quasi 50 a Reggio, tutti Menarini, e addirittura 79 a Modena, fra urbani e suburbani, con carrozzerie Cameri, Menarini e anche alcuni della CAM, che era de quelle parti. Lessi pure de due articolati Macchi
@@tubaSiBemolleil manuale era il più adatto su percorsi cò pendenze elevate, per esempio a San Remo li presero così. In città con linee pianeggianti un cambio automatico con 2 velocità era sufficiente
Come direbbe il Dogui "Vieni cara, esaltiamoci con l'autobus. Fa ballare l'occhio sul tic: da capolinea a capolinea 25 minuti e 36 secondi, Alboreto is nothing"
Ad ascoltarlo con molta attenzione, in questo motore distinguo tre vocali: la A come dominante dei cilindri, la U del cambio quando viaggia a velocità medio/alta, la I non so da cosa (mi piacerebbe saperlo). Tuttavia la vocale I (il cosiddetto fischio) era più forte nell'IVECO Effeuno.
Luìs barbìs la "U" io ricordo che si sentiva soprattutto quando rallentava e/o frenava. La "I" invece direi sia il suono della marcia a regime a velocità sostenuta
Lo so che esiste la U del freno motore, bella e forte. Però io mi riferivo alla U intermittente e soffusa del cambio, subito dopo l'innesto del terzo rapporto di velocità.
Se non vado errato, il cambio idraulico OM-SRM DRS 0,9 Var. 14 MS 80 dei FIAT 418 era una evoluzione di quello che montavano gli autobus Lancia Esagamma 718, il quale ultimo era a variazione continua del rapporto di moltiplicazione della coppia, dal valore massimo di 1:85 allo spunto fino alla presa diretta 1:1. Per passare in quest'ultima posizione, però, esisteva un automatismo che faceva alzare il pedale dell'acceleratore al momento opportuno, mettendo conseguentemente il motore al minimo, ed il cambio a quel punto andava in diretta. Quello dei 418 aveva invece un convertitore idraulico di coppia a doppia e semplice rotazione per la marcia alle basse e medie velocità, mentre alle alte velocità il convertitore idraulico veniva escluso automaticamente da un giunto meccanico ad attrito che realizzava la marcia in presa diretta, eliminando la necessità di andare col motore al minimo dei giri nel passaggio in quest'ultima posizione. Gli IVECO Effeuno, invece, come pure i successivi Turbocity e gli INBUS 210, avevano cambi di tipo diverso, in genere i ZF 4 HP500 a 4 marce automatiche o il Voith DIWA 851 a tre marce, sempre automatiche, che avendo anche il retarder consentirono l'eliminazione del freno motore. Tornando al FIAT 418, esisteva pure la versione con cambio meccanico manuale a 5 velocità, che era preferita da alcune aziende di trasporto effettuanti servizi su percorsi essenzialmente ripidi, poichè in discesa si poteva sfruttare meglio l'effetto frenante anche del freno motore.
che orchestra :)
E' stato un piacere immenso come tutte le volte che saliamo a bordo di questi capolavori.....mi farei venire i crampi al braccio pur tenere alzata la botola e di udire quella musica che mi riporta indietro di 20 anni e anche di più, quando insieme a mio nonno sulle "5000" de Roma mi divertivo a sentire il cambio posto dopo la metà dell'autobus, cosi staccato dal motore che ruggiva sotto l'autista....
Le 5000 però erano i Fiat 421.
I 418 erano dalla serie 4200 in poi.
Con le meravigliose carrozzerie Cameri, Breda-Pistoiesi e Portesi
@@Senna-78 infatti ho detto che mi divertivo a sentire il canto del cambio che era lì poco dopo il centro del bus sui 421..
Il 418 col cambio DRS ha un sound magnifico.
Uno dei suoni della mia infanzia
Al di là del magnifico suono del motore, fin da piccolo mi ha sempre attratto il movimento dell'albero di trasmissione. E qui si sente bene il suono della "u" prodotta dal cambio.
Gli autobus degli anni sessanta, settanta ed ottanta erano particolarmente affascinanti in tutto, inclusi i suoni e i rumori che producevano. Da bambino mi ricordo in particolare, a Roma, oltre ai FIAT 418, anche i loro predecessori, ossia i FIAT 410, poi i FIAT 421, nonchè i Lancia Esagamma 718, questi ultimi poi con un fascino davvero unico.
..il 410 è il mio preferito, naturalmente col Cambio Fiat-Marelli (NON il voith)..
E gli inbus con i loro suoni
@@giancane1970 Certo. Come anche gli Effeuno.
@@tubaSiBemolleDa una brochure della FIAT sui 418 risulta che il cambio manuale fosse disponibile, a richiesta, solo sui 418 AC. Comunque anche l'automatico Voith era un ottimo cambio, anche se poco adatto alle discese.
@@Steve68C08 Ho scritto 410. Non mi risulta che i 418 avessero il Fiat-Marelli.
Se non sbaglio: Svenska Rotor maskiner, trasmissione automatica con convertitore di coppia a doppia rotazione, praticamente un due rapporti con fattore di moltiplicazione 8.
Che sinfonia fantastica!!
Bellissimo, non l'avevo mai sentito "cantare" così! Da noi erano tutti con il cambio Voith a 2 rapporti, mai visti col DRS....
(anche questo col contagiri immancabilmente fuori uso, com'era quasi "d'obbligo") :-))
Da noi a Roma, invece, solo venti unità ebbero il cambio Voith, tutte le altre il DRS. Ne abbiamo avute tantissime unità, durate oltre venti anni. Veicoli robusti ed affidabili.
A Roma ne avemo avuti più de 600 fra Cameri, Portesi e Pistoiesi.
Certo er contagiri (i 418 furono i primi bus romani ad averlo) era sempre scollegato, più che altro per i costi di manutenzione, visto che era sostanzialmente inutile per i conducenti.
Io a suo tempo girai molto pure tra Reggio e Modena e pure lì i 418 hanno abbondato.
Quasi 50 a Reggio, tutti Menarini, e addirittura 79 a Modena, fra urbani e suburbani, con carrozzerie Cameri, Menarini e anche alcuni della CAM, che era de quelle parti.
Lessi pure de due articolati Macchi
..418 Manuale, vince.
@@tubaSiBemolleil manuale era il più adatto su percorsi cò pendenze elevate, per esempio a San Remo li presero così. In città con linee pianeggianti un cambio automatico con 2 velocità era sufficiente
Stupendo 😍
Mi chiedevo sempre cosa ci fosse sottocle botole degli autobus
Che reterder meraviglioso
tesoro mi porti al centro commerciale? certo cara, comincia a fare il biglietto
Come direbbe il Dogui "Vieni cara, esaltiamoci con l'autobus. Fa ballare l'occhio sul tic: da capolinea a capolinea 25 minuti e 36 secondi, Alboreto is nothing"
Ad ascoltarlo con molta attenzione, in questo motore distinguo tre vocali: la A come dominante dei cilindri, la U del cambio quando viaggia a velocità medio/alta, la I non so da cosa (mi piacerebbe saperlo).
Tuttavia la vocale I (il cosiddetto fischio) era più forte nell'IVECO Effeuno.
Luìs barbìs la "U" io ricordo che si sentiva soprattutto quando rallentava e/o frenava.
La "I" invece direi sia il suono della marcia a regime a velocità sostenuta
Lo so che esiste la U del freno motore, bella e forte. Però io mi riferivo alla U intermittente e soffusa del cambio, subito dopo l'innesto del terzo rapporto di velocità.
Se non vado errato, il cambio idraulico OM-SRM DRS 0,9 Var. 14 MS 80 dei FIAT 418 era una evoluzione di quello che montavano gli autobus Lancia Esagamma 718, il quale ultimo era a variazione continua del rapporto di moltiplicazione della coppia, dal valore massimo di 1:85 allo spunto fino alla presa diretta 1:1. Per passare in quest'ultima posizione, però, esisteva un automatismo che faceva alzare il pedale dell'acceleratore al momento opportuno, mettendo conseguentemente il motore al minimo, ed il cambio a quel punto andava in diretta. Quello dei 418 aveva invece un convertitore idraulico di coppia a doppia e semplice rotazione per la marcia alle basse e medie velocità, mentre alle alte velocità il convertitore idraulico veniva escluso automaticamente da un giunto meccanico ad attrito che realizzava la marcia in presa diretta, eliminando la necessità di andare col motore al minimo dei giri nel passaggio in quest'ultima posizione.
Gli IVECO Effeuno, invece, come pure i successivi Turbocity e gli INBUS 210, avevano cambi di tipo diverso, in genere i ZF 4 HP500 a 4 marce automatiche o il Voith DIWA 851 a tre marce, sempre automatiche, che avendo anche il retarder consentirono l'eliminazione del freno motore.
Tornando al FIAT 418, esisteva pure la versione con cambio meccanico manuale a 5 velocità, che era preferita da alcune aziende di trasporto effettuanti servizi su percorsi essenzialmente ripidi, poichè in discesa si poteva sfruttare meglio l'effetto frenante anche del freno motore.
@@luigipulisciano2315 si vero c'è anche quella. Ma è più lieve
8200 e 8220 il top del top!!
un cambio un pò stupido perchè manda il motore a 2000 giri quando di solito cambiano a 1500 normalmente
..ho avuto il piacere di viaggiare su alcuni 418 Manuali, questi sì, una vera meraviglia: suono 'tutto motore' e grandi prestazioni..
Il DRS 0.9 e il Voith Diwa 501 vennero concepiti soprattutto per i mezzi impiegati su linee pianeggianti