Gipo Farassino - La diana (poesia Nino Costa)

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  • Опубліковано 20 сер 2016
  • Gipo Farassino legge "La diana" (La sveglia, incitamento all'azione), poesia di Nino Costa (Torino 1886 - 1945) scritta in dialetto piemontese.
    Quattordicesima poesia del LP "La Patria cita" del 1974 "Poesie piemontesi dette da Gipo Farassino" curato da Massimo Scaglione, con i commenti musicali di Romano Farinatti.
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    La diana
    Voi ch'i deurme ant le casòte solitarie dle montagne
    con le fiòche për traponta, con le fèje për compagne;
    j’è già l’ vent dla primavera ch’a traversa ij castagné.
    Dësvijeve, fieuj... alé!
    Voi ch’i seugne ant le cassin-e spatarà su dla colin-a
    mentre ij gai a fan la crija sla nebiëtta marzolin-a;
    pié ij faussèt e le tisòire, ché la vis l’è già da poé.
    Dësvijeve, fieuj... alé!
    E voiautri dla pianura, teste libere e viròire,
    ch’ì v’amuse con le ranze, ch'i v’antren-e con le slòire;
    daspërtut për la campagna j'è ‘n travaj d’ancaminé.
    Dësvijeve, fieuj... alé!
    Gioventù dle nòstre fabriche, gioventù dle nòstre scòle,
    ch’i v'arvire quand ch’as cerca d’angabieve ant le paròle,
    l’è sonaje l’ora vòstra da sla ponta dij cioché.
    Dësvijeve, fieuj... alé!
    L’è sent’ani ch’i durmoma sël pajon d'j’antiche glòrie,
    ch’i stermoma le miserie con la cuerta dle memòrie;
    soma stofi ‘d fé la guardia ‘nt la garita dël tropié.
    Dësvijomse, fieuj... alé!
    Di për di ‘nt la gran comedia j’è ‘n senari ch’as dësbela
    torna a seurtje l’acqua viva sot la fiòca ch’a dësgela:
    j’è quaicòsa ‘nt l’aria neuva ch’a prinsipia a maduré.
    Dësvijomse, fieuj... alé!
    Nino Costa
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    La diana (La sveglia, incitamento all'azione)
    Voi che dormite nelle baite solitarie delle montagne
    con la neve per trapunta, con le pecore per compagne;
    c'è già il vento della primavera che attraversa i castagneti.
    Svegliatevi, ragazzi... alé!
    Voi che sognate nelle cascine sparse sulla collina
    mentre i galli cantano nella nebbietta marzolina;
    prendete i falcetti e le forbici, perché la vite è da potare.
    Svegliatevi, ragazzi... alé!
    E voi della pianura, teste libere e stravaganti,
    che vi divertite con le falci, che vi allenate con gli aratri;
    in tutta la campagna c'è un lavoro da iniziare.
    Svegliatevi, ragazzi... alé!
    Gioventù delle nostre fabbriche, gioventù delle nostre scuole,
    che vi ribellate quando si cerca d'ingabbiarvi nelle parole,
    è suonata l'ora vostra dalla punta dei campanili.
    Svegliatevi, ragazzi... alé!
    Son cent'anni che dormiamo sul pagliericcio d'antiche glorie,
    che nascondiamo le miserie con la coperta delle memorie;
    siamo stanchi di far la guardia nella garitta del fante.
    Svegliamoci, ragazzi... alé!
    Giorno per giorno nella gran commedia uno scenario si sfacela
    torna a uscire l'acqua viva sotto la neve che disgela:
    c'è qualcosa nell'aria nuova che comincia a maturare.
    Svegliamoci, ragazzi... alé!
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КОМЕНТАРІ • 6

  • @brunoaschero8875
    @brunoaschero8875 Рік тому +1

    Grandissimo , unico 💞💞💞

  • @fulviosalme2807
    @fulviosalme2807 Рік тому +1

    Stupendo!!!@

  • @giacomoallemandi7965
    @giacomoallemandi7965 6 років тому +1

    A l'è bel sente un Grand Nino Costa recità da Gipo!!

  • @lungoilfiume
    @lungoilfiume  2 роки тому

    Ma quand as dësvijeran ij Piemontèis?
    Andoa son finì?
    Badòla, fagnan, strangé, a ven-o comandé a cà nosta e noi ij stoma ciuto!
    Travajoma come ëd négher (as fà për dì) për manten-e sta maraja ch'a ven sì për fé gnente e sensa anrichì nòsta coltura e nòste tradission.
    Ij soma pròpi dij balengo!
    Ij meritoma pròpi dë sparì, come a sparìss, pòch për vòlta, nòsta Lenga Piemontèisa.
    Mi, comsissìa, i continuerài a stimolé le përson-e cariànd ëd video ch'a difondo la coltura Piemontèisa.
    Auguri ëd bon an, as fà për dì!
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    Traduzione per forestieri e giovani piemontesi italianizzati dai loro genitori!
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    Ma quando si sveglieranno i Piemontesi?
    Dove sono finiti?
    Stupidi, fannulloni, stranieri, vengono a comandare in casa nostra e noi stiamo zitti!
    Lavoriamo come negri (si fa per dire) per mantenere questa accozzaglia che viene qui per non fare nulla e senza arricchire la nostra cultura e le nostre tradizioni.
    Siamo proprio degli sciocchi!
    Meritiamo di sparire, come sta scomparendo, poco a poco, la nostra Lingua Piemontese.
    Io, comunque, continuerò a stimolare le persone caricando video che diffondono la cultura Piemontese.
    Auguri di buon anno, si fa per dire!