Sera Primule....👋... a me piacciono molto questi video, con lettura dei passi....Deleuze ha scritto pure un libro con Guattari, "Che cos'è la filosofia?", anche Ortega sempre con lo stesso titolo.... inoltre anche il fatto che Platone abbia preso una flessione pessimistica nel suo pensiero riguardo la poltica e le sue esperienze disastrose. Scrive infatti... (Lettere VII, 324c - 324e) e poi si esprime così: (Teeteto 176a) Platone ha subito tanti bei traumi, poco ma sicuro. Primule ho appena finito di leggere Orilia, in seguito ordinerò il seguito, appunto, scritto da Dorato e ho già il libro di McTaggart (ancora da leggere). Primule, rivedrò e ascolterò un ultima volta il video con attenzione, ma non ci sto arrivando per ora: qual è il nome che manca nel libro di Dio in cui ci sono tutti i nomi? 👋👋👋
@@primulerossa409 😁 Cmq…il presentista, così pure il teorico B, avranno sempre lo stesso problema rispetto all’analisi token-riflessiva (così come per chiunque). Può il pensiero pensare se stesso? Mi piace molto come Cimmino si esprime . Ortega già aveva individuato questo problema: io non vedo il mio vedere… . Cioè il ricordo per Ortega, quello che Husserl chiama a modo suo . .
Ma, invece, pensando al tempo, mi è venuto in mente ciò che scriveva Nietzsche nella seconda parte dello Zarathustra, Della redenzione: cioè che . Da ciò mi sono spostato verso Bergson, Deleuze e Zizek. (Zizek, Organi senza corpo - la Scuola di Pitagora editrice 2015 p.61) Cioè Deleuze dice che esiste un , un passato assoluto dove (Zizek, Evento p.156). Quindi è come se già tutto fosse contenuto in questo . Zizek riprende vari esempi a partire da T.S. Eliot, che scrive
@adeln9424ci manca Walter Benjamin, le tesi sulla storia , poi anche Lacan , se ne può fare una live, se vuoi scrivimi così ci parli di Ortega, credo che hai la mia mail, pensaci
@@primulerossa409 Primule, molto gentile per l'invito, ma io non ho la vostra stessa cultura (dico vostra perché ho visto qualche live con persone che non conoscevo e con una conoscenza vasta), almeno 20 anni di meno di esperienza di vita e di studio: a malapena di Ortega posso parlare, e ancora, forse, neanche bene l'ho capito... Per questo chiedo, magari in futuro ci potresti fare qualche video... E chissà, forse un giorno parteciperò a qualche live... Saluti 👋
quando vedi il cavallo credi di essere il cavallo o sei auto-cosciente IMMEDIATA-MENTE di NON essere qual cavallo MA di essere il vedente del cavallo... Ma se sei auto-cosciente di essere il vedente e NON il veduto allora ogni vedente ha un vedere. Corretta invece la nota che la separazione ASTRATTA tra vedente e vedere sia un terzo ente che Appare successivamente e così via in PROgressium (e non REgressium) ogni volta che ci RI-penserai
Sera Primule....👋... a me piacciono molto questi video, con lettura dei passi....Deleuze ha scritto pure un libro con Guattari, "Che cos'è la filosofia?", anche Ortega sempre con lo stesso titolo....
inoltre anche il fatto che Platone abbia preso una flessione pessimistica nel suo pensiero riguardo la poltica e le sue esperienze disastrose. Scrive infatti...
(Lettere VII, 324c - 324e)
e poi si esprime così: (Teeteto 176a)
Platone ha subito tanti bei traumi, poco ma sicuro.
Primule ho appena finito di leggere Orilia, in seguito ordinerò il seguito, appunto, scritto da Dorato e ho già il libro di McTaggart (ancora da leggere).
Primule, rivedrò e ascolterò un ultima volta il video con attenzione, ma non ci sto arrivando per ora: qual è il nome che manca nel libro di Dio in cui ci sono tutti i nomi?
👋👋👋
Non ti aspetterai che rispondo alla domanda!😊
Anche "il dito di Dio" richiede una continuazione ed un'integrazione.
@@primulerossa409 😁
Cmq…il presentista, così pure il teorico B, avranno sempre lo stesso problema rispetto all’analisi token-riflessiva (così come per chiunque). Può il pensiero pensare se stesso? Mi piace molto come Cimmino si esprime
.
Ortega già aveva individuato questo problema: io non vedo il mio vedere…
.
Cioè il ricordo per Ortega, quello che Husserl chiama a modo suo .
.
Ma, invece, pensando al tempo, mi è venuto in mente ciò che scriveva Nietzsche nella seconda parte dello Zarathustra, Della redenzione: cioè che .
Da ciò mi sono spostato verso Bergson, Deleuze e Zizek.
(Zizek, Organi senza corpo - la Scuola di Pitagora editrice 2015 p.61)
Cioè Deleuze dice che esiste un , un passato assoluto dove (Zizek, Evento p.156). Quindi è come se già tutto fosse contenuto in questo . Zizek riprende vari esempi a partire da T.S. Eliot, che scrive
@adeln9424ci manca Walter Benjamin, le tesi sulla storia , poi anche Lacan , se ne può fare una live, se vuoi scrivimi così ci parli di Ortega, credo che hai la mia mail, pensaci
@@primulerossa409 Primule, molto gentile per l'invito, ma io non ho la vostra stessa cultura (dico vostra perché ho visto qualche live con persone che non conoscevo e con una conoscenza vasta), almeno 20 anni di meno di esperienza di vita e di studio: a malapena di Ortega posso parlare, e ancora, forse, neanche bene l'ho capito...
Per questo chiedo, magari in futuro ci potresti fare qualche video...
E chissà, forse un giorno parteciperò a qualche live...
Saluti
👋
quando vedi il cavallo credi di essere il cavallo o sei auto-cosciente IMMEDIATA-MENTE di NON essere qual cavallo MA di essere il vedente del cavallo... Ma se sei auto-cosciente di essere il vedente e NON il veduto allora ogni vedente ha un vedere.
Corretta invece la nota che la separazione ASTRATTA tra vedente e vedere sia un terzo ente che Appare successivamente e così via in PROgressium (e non REgressium) ogni volta che ci RI-penserai