Concordo molto, di eletttroniche oggi è piena la casa, gli uffici, etc. PC, stampanti, piani cottura ad induzione, TV, etc... Tutte cose un po' più "rognose" da proteggere rispetto alle lampadine e motori induzione di un tempo... Il vecchio AC lo considererei ancora utile nelle applicazioni "tradizionali", vedi molte macchine utensili, resistenze di riscaldamento, soffianti, lampadine non elettroniche, etc. etc.. Per il resto, casa in primis, credo che un tipoA oggi sia il minimo sindacale adeguato ai tempi correnti..
Eccelente video Alessio, fosse stato ancora meglio spiegare ai clienti quanto sia importante l'impianto di messa a terra coordinato col differenziale. Ci sono clienti proprietari di case e appartamenti vecchi che sono sprovvisti di un impianto di messa a terra, che però preferiscono lasciar perdere di fare questo impianto, perché lo considerano inutile, non capendo l'importanza, tra l'altro essendo tirchi cercano un tirafili che non capisce come lui una mazza e il pericolo è in agguato.
Ciao Alessio... Ma. Sai quanti tirafili conosco che non sanno quale è la. Differenza tra Interruttore differenziale e Interruttore magnetotermico... Figuriamoci se vuoi spiegargli il differenziali di diversa tipologia... Oppure i magnetotermici 2p diversi dall 1p+N
Un differenziale efficiente mi sembra apra in 50 ms. Quale corrente può passare in un corpo umano nel caso peggiore di contatto diretto a 230v? 50ms sono tali da essere insufficienti?
Esiste la curva di sicurezza "corrente-tempo" che indica per quanto tempo è sopportabile un determinato valore di corrente attraverso il corpo umano in riferimento alla popolazione sana. Ovviamente fanno eccezione quei casi particolari come neonati, anziani, cardiopatici, ecc.
@@ilprofessionistaelettrico si, lo so, le ho guardate le curve. Ma mi chiedevo che impedenze possa offrire un corpo a piedi nudi a pavimento oppure sul terreno, per capire quale corrente effettiva ci si può beccare con un contatto diretto con la mano. E adesso cercando ho trovato tra i 1000 e 2000 ohm a 230v tra mano e piede. Ed ecco che ne esce una corrente tra i 100 e 200 mA , cioè esattamente un ordine di grandezza superiore al tollerabile .
Ciao Alessio, chiarissimo come sempre, volevo chiederti una cosa, finora pensavo, meglio credevo, che i differenziali di tipo A nei confronti di perturbazioni provenienti dalla linea Enel sostanzialmente non fossero diversi da quelli di tipo AC; infatti quando mi trovo in problematiche simili consiglio quelli detti "antiperturbazione" o "super immunizzati"; con relativi costi non indifferenti. Mentre quelli recenti di tipo F gia sono "immunizzati". Puoi chiarirmi? ti ringrazio Giovanni
Nella realtà dei fatti, ciò che "spacciano" come "immunizzati" o "antiperturbazione" o altri termini esotici, in genere sono solo differenziali che hanno un leggero ritardo all'intervento
Molto bene Alessio. Secondo te esiste qualche pinza per rilevare le dispersioni che sia sufficientemente affidabile? potresti indicare marca e modello? Grazie
@@ettorerossi9856 certo, cerca Pinza amperometrica digitale per correnti disperse, ne trovi quante ne vuoi, la migliore è sempre la solita marca F, ma preparati al salasso.
Perchè l'elettricista medio, che si fa scegliere solo per il prezzo basso, propone quelli in quanto costano meno. Siccome c'è richiesta, i produttori continuano a farli.
ciao, come hai detto il differenziale di tipo "F" ha un leggero ritardo nell'intervento in caso di guasto. in tale evenienza detto ritardo non si traduce in una minore sicurezza per chi tocca, ad esempio, la carcassa di una lavatrice andata accidentalmente in tensione?
Il leggero ritardo ce l'ha il differenziale di tipo Selettivo e non il tipo F. Il leggero ritardo di intervento riesce comunque a rispettare le richieste normative (si parla di decine o al massimo centinaia di millesimi di secondo di ritardo)
Scusate la mia ignoranza non sono un elettricista ma ho un diploma industriale in elettrotecnica, come fa un differenziale AC a non rilevare una dispersione di tipo pulsante? Cioè perché non dovrebbe rilevarla visto che c’è comunque una dispersione e quindi una “differenza” di correnti a monte della linea? In caso potresti farci un video dedicato? Grazie a chi risponde
Ogni dispositivo ha il suo compito. E' un po' come pensare che un rivelatore di fumo di un impianto antincendio possa rilevare l'aumento di calore nell'ambiente. Non è così. Il suo compito è rilevare la presenza di fumo, fine. Se c'è necessità di rilevare anche l'aumento di calore, serve un dispositivo in grado di farlo.
Perché il tipo AC è un oggetto puramente elettromeccanico, la f.e.m. sulla bobina di sgancio si genera di sicuro, ma solo sulla semionda mancante. Pertanto è dimezzata in intensità e non riesce ad aprire. I tipo A , che non conosco nella circuiteria, lavorano sulle semionde . Rilevano la corrente di soglia su entrambe le semionde. Ciò può essere fatto mediante raddrizzatori . Per i tipo B e F, che lavorano sopra i 50 Hz o in continua, devono avere dell' elettronica a bordo . In continua non c è infatti f.e.m. indotta nella bobina di sgancio, se non nei transitori.
Non solo non rileva una dispersione di tipo pulsante ma va pure in saturazione il toroide e se a quella si aggiunge una consueta dispersione in AC non rileva più nemmeno quella!
Il magnetotermico ha una lettera prima del numero che rappresenta la sua corrente nominale. Le lettere più comuni sono: B, C, D e K. Ad es. C16 significa che è un magnetotermico da 16 A con curva caratteristica di intervento di tipo C. I tipi di differenziale sono invece gli AC, A, F e B
@@ilprofessionistaelettrico Quindi nel video sono tutti differenziali puri? E nel caso invece di un interruttore magnetotermico e differenziale allo stesso tempo qual è la dicitura?
In realtà ci sono studi universitari che dimostrano come solo il 7% delle persone acquisti basandosi esclusivamente sul prezzo. Il problema "guardano solo il prezzo" è legato al fatto che l'elettricista medio non è in grado di far percepire ai clienti ciò che sta offrendo. La diretta conseguenza è che il cliente rimane solo con un parametro su cui basarsi ovvero il prezzo. Gli Elettricisti che invece sono formati ai massimi livelli, riescono a far percepire la differenza della loro soluzione rispetto a quella della concorrenza e quindi vengono scelti anche se hanno prezzi notevolmente maggiori. Un esempio di un nostro studente: preventivo da 33 mila euro accettato, contro i 18 mila dell'altro elettricista...
Se il professionista sa argomentare bene come e perché in quel caso specifico bisogna adottare certe soluzioni e non altre, la questione pecuniaria si riduce spesso a scegliere tra prendere il materiale da un fornitore piuttosto che un altro o chiedere al professionista di pensare anche al materiale... In alcuni casi se si è proprio fuori budget, ci si mette d'accordo se fare il lavoro in 2 volte, fare una finanziaria, o altro per trovare un punto di incontro...
Un differenziale selettivo che riconosca anche le dispersioni non prettamente sinusoidali è tendenzialmente la soluzione migliore perchè comunque non scatta come invece farebbe il differenziale istantaneo. E se scatta, anche se viene riarmato, crea un disservizio
In genere sono almeno in classe A, ma c'è qualche costruttore che li realizza anche di tipo AC. La vera differenza del differenziale selettivo è che ha un leggero tempo di ritardo all'intervento.
@@ilprofessionistaelettrico allora se ho a valle del montante principale e dunque nel centralino diversi tipi di differenziali , a seconda del tipo di guasto il differenziale selettivo potrebbe non intervenire quando dovrebbe, e questo è un problema, A questo punto tanto vale abbinare un modulo di riarmo automatico ad un differenziale di tipo tale da riconoscere tutte le correnti di dispersione che riescono a riconoscere gli interruttori a valle , ad esempio B o F, tenendo presente il suo funzionamento del sistema a riarmo automatico... O forse sbaglio qualcosa?
buon giorno Alessio, ho una situazione un pò anomala, la mia villetta ha due salvavita, uno principale per la casa ed un'altro gestisce l'esterno. ambedue da 16 A. mai successo prima ma adesso accendo il forno e quando va in temperatura salta il salvavita, controllo tutte le resistenze e nessuna anomalia. porto il forno fuori lo accendo, ci cucino un bel po, nessun problema. riporto il forno a casa e continua a saltare il salvavita. a questo punto il tecnico ipotizza che visto che nel salvavita di casa è collegato anche il fv da 2,85 kw esso non sia idoneo alla potenza in entrata. io non sono molto convinto anche perchè prima non era mai successo ed anche perchè io per prova ho acceso la piastra da 2800 kw piu' tutti i condizionatori e non è successo nulla. un vero mistero
Con tutta probabilità hai un differenziale da 0,03 A (ovvero 30 mA). Tale dispositivo è troppo sensibile quando c'è un inveter di un fotovoltaico. Se così fosse, è evidente che chi ti ha realizzato l'impianto fotovoltaico non è un Elettricista illuminato ma uno dei tanti che ci da un tanto al kg. E se avesse sbagliato così clamorosamente un interruttore, chissà cos'altro potrebbe aver combinato nell'impianto...
Perché no. L'immunità ai disturbi impulsivi (sovratensioni transitorie ecc..) di un differenziale di classe A è dovuta al filtro che monta il costruttore all'interno del differenziale. Sono differenziali in classe A a immunità rinforzata.
Un differenziale di tipo A può essere meno sensibile ai disturbi grazie all'elettronica di cui è dotato. Ciò non significa che sia "immune" ai disturbi di tipo impulsivo, anzi, è probabile che uno di questi disturbi, come una sovratensione di origine atmosferica, lo possa danneggiare. Sul discorso "immunità rinforzata" ti suggeriamo di leggere il libro NON APRITE QUELLA 503 non appena tornerà disponibile. Scoprirai che l'immunità rinforzata non sempre corrisponde a caratteristiche tecniche troppo sofisticate...
Il discorso non fa una piega, purtroppo penso che la maggior parte delle abitazioni in Italia siano dotate di differenziale AC…..(io monto solo quello in classe A, non esiste l’AC e se lo richiede sicuramente un classe F o B…)anche perché dopo sono anche caz… miei se succede qualcosa😄) ciao
Fu un brevetto della Bticino. In un epoca in cui gli impianti erano tendenzialmente costruiti in modo meno sicuro di oggi, parlare di "salvavita" era una buona azione di marketing
grazie spiegazione semplice e molto dettagliata
Concordo molto, di eletttroniche oggi è piena la casa, gli uffici, etc. PC, stampanti, piani cottura ad induzione, TV, etc... Tutte cose un po' più "rognose" da proteggere rispetto alle lampadine e motori induzione di un tempo... Il vecchio AC lo considererei ancora utile nelle applicazioni "tradizionali", vedi molte macchine utensili, resistenze di riscaldamento, soffianti, lampadine non elettroniche, etc. etc.. Per il resto, casa in primis, credo che un tipoA oggi sia il minimo sindacale adeguato ai tempi correnti..
Poi vai al Brico e non trovi un tipo A neppure morire.
@@rockybalboa2484 internet è tuo amico (a volte...)
Eccelente video Alessio, fosse stato ancora meglio spiegare ai clienti quanto sia importante l'impianto di messa a terra coordinato col differenziale. Ci sono clienti proprietari di case e appartamenti vecchi che sono sprovvisti di un impianto di messa a terra, che però preferiscono lasciar perdere di fare questo impianto, perché lo considerano inutile, non capendo l'importanza, tra l'altro essendo tirchi cercano un tirafili che non capisce come lui una mazza e il pericolo è in agguato.
Salve. Un I'd di Tipo B (32A), sarebbe indicato per la piastra ad induzione. Grazie
Ciao Alessio... Ma. Sai quanti tirafili conosco che non sanno quale è la. Differenza tra Interruttore differenziale e Interruttore magnetotermico... Figuriamoci se vuoi spiegargli il differenziali di diversa tipologia... Oppure i magnetotermici 2p diversi dall 1p+N
Molto bravo e' competente.
Un differenziale efficiente mi sembra apra in 50 ms. Quale corrente può passare in un corpo umano nel caso peggiore di contatto diretto a 230v? 50ms sono tali da essere insufficienti?
Esiste la curva di sicurezza "corrente-tempo" che indica per quanto tempo è sopportabile un determinato valore di corrente attraverso il corpo umano in riferimento alla popolazione sana. Ovviamente fanno eccezione quei casi particolari come neonati, anziani, cardiopatici, ecc.
@@ilprofessionistaelettrico si, lo so, le ho guardate le curve. Ma mi chiedevo che impedenze possa offrire un corpo a piedi nudi a pavimento oppure sul terreno, per capire quale corrente effettiva ci si può beccare con un contatto diretto con la mano. E adesso cercando ho trovato tra i 1000 e 2000 ohm a 230v tra mano e piede. Ed ecco che ne esce una corrente tra i 100 e 200 mA , cioè esattamente un ordine di grandezza superiore al tollerabile .
Ciao Alessio, complimenti per il video 💪🔝
Ciao Alessio, chiarissimo come sempre, volevo chiederti una cosa, finora pensavo, meglio credevo, che i differenziali di tipo A nei confronti di perturbazioni provenienti dalla linea Enel sostanzialmente non fossero diversi da quelli di tipo AC; infatti quando mi trovo in problematiche simili consiglio quelli detti "antiperturbazione" o "super immunizzati"; con relativi costi non indifferenti. Mentre quelli recenti di tipo F gia sono "immunizzati". Puoi chiarirmi? ti ringrazio Giovanni
Nella realtà dei fatti, ciò che "spacciano" come "immunizzati" o "antiperturbazione" o altri termini esotici, in genere sono solo differenziali che hanno un leggero ritardo all'intervento
Molto bene Alessio.
Secondo te esiste qualche pinza per rilevare le dispersioni che sia sufficientemente affidabile? potresti indicare marca e modello?
Grazie
Siamo in una posizione tale per cui preferiamo evitare l'indicazione pubblica di marche e/o prodotti
Ok, capisco, ma secondo te esiste qualche cosa di sufficientemente affidabile che non legga le patate?
@@ettorerossi9856 certo, cerca Pinza amperometrica digitale per correnti disperse, ne trovi quante ne vuoi, la migliore è sempre la solita marca F, ma preparati al salasso.
Buongiorno Alessio, video interessantissimo come sempre. Mi sorge spontanea una domanda, perché vengono ancora venduti se pericolosi?.....
Perchè l'elettricista medio, che si fa scegliere solo per il prezzo basso, propone quelli in quanto costano meno.
Siccome c'è richiesta, i produttori continuano a farli.
ciao, come hai detto il differenziale di tipo "F" ha un leggero ritardo nell'intervento in caso di guasto. in tale evenienza detto ritardo non si traduce in una minore sicurezza per chi tocca, ad esempio, la carcassa di una lavatrice andata accidentalmente in tensione?
Il leggero ritardo ce l'ha il differenziale di tipo Selettivo e non il tipo F.
Il leggero ritardo di intervento riesce comunque a rispettare le richieste normative (si parla di decine o al massimo centinaia di millesimi di secondo di ritardo)
Alessio secondo te per proteggere un inverter fotovoltaico che tipologia di Differenziale andrebbe bene? Per me il tipo F......
Sei d'accordo?
Il differenziale di tipo F è meglio dell'AC e dell'A, quindi offre una protezione migliore, quindi ben venga
Scusate la mia ignoranza non sono un elettricista ma ho un diploma industriale in elettrotecnica, come fa un differenziale AC a non rilevare una dispersione di tipo pulsante? Cioè perché non dovrebbe rilevarla visto che c’è comunque una dispersione e quindi una “differenza” di correnti a monte della linea? In caso potresti farci un video dedicato? Grazie a chi risponde
Ogni dispositivo ha il suo compito. E' un po' come pensare che un rivelatore di fumo di un impianto antincendio possa rilevare l'aumento di calore nell'ambiente. Non è così. Il suo compito è rilevare la presenza di fumo, fine.
Se c'è necessità di rilevare anche l'aumento di calore, serve un dispositivo in grado di farlo.
Perché il tipo AC è un oggetto puramente elettromeccanico, la f.e.m. sulla bobina di sgancio si genera di sicuro, ma solo sulla semionda mancante. Pertanto è dimezzata in intensità e non riesce ad aprire. I tipo A , che non conosco nella circuiteria, lavorano sulle semionde . Rilevano la corrente di soglia su entrambe le semionde. Ciò può essere fatto mediante raddrizzatori . Per i tipo B e F, che lavorano sopra i 50 Hz o in continua, devono avere dell' elettronica a bordo . In continua non c è infatti f.e.m. indotta nella bobina di sgancio, se non nei transitori.
Non solo non rileva una dispersione di tipo pulsante ma va pure in saturazione il toroide e se a quella si aggiunge una consueta dispersione in AC non rileva più nemmeno quella!
Come si fa a distinguere un differenziale puro da un differenziale magnetotermico? Quelli di cui si parla nel video a quale tipologia appartengono?
Il magnetotermico ha una lettera prima del numero che rappresenta la sua corrente nominale.
Le lettere più comuni sono: B, C, D e K.
Ad es. C16 significa che è un magnetotermico da 16 A con curva caratteristica di intervento di tipo C.
I tipi di differenziale sono invece gli AC, A, F e B
@@ilprofessionistaelettrico Quindi nel video sono tutti differenziali puri? E nel caso invece di un interruttore magnetotermico e differenziale allo stesso tempo qual è la dicitura?
Per i magnetotermici differenziali vale la stessa cosa: la parte differenziale sarà sempre una fra le possibili ovvero di tipo AC, A, F o B
Bravo Alessio a fare informazione 👏👏 ma tanto l'utente finale guarda solo i money 💵 purtroppo. Quindi... tirafili fate i buoni e informatevi.
In realtà ci sono studi universitari che dimostrano come solo il 7% delle persone acquisti basandosi esclusivamente sul prezzo.
Il problema "guardano solo il prezzo" è legato al fatto che l'elettricista medio non è in grado di far percepire ai clienti ciò che sta offrendo. La diretta conseguenza è che il cliente rimane solo con un parametro su cui basarsi ovvero il prezzo.
Gli Elettricisti che invece sono formati ai massimi livelli, riescono a far percepire la differenza della loro soluzione rispetto a quella della concorrenza e quindi vengono scelti anche se hanno prezzi notevolmente maggiori.
Un esempio di un nostro studente: preventivo da 33 mila euro accettato, contro i 18 mila dell'altro elettricista...
Se il professionista sa argomentare bene come e perché in quel caso specifico bisogna adottare certe soluzioni e non altre, la questione pecuniaria si riduce spesso a scegliere tra prendere il materiale da un fornitore piuttosto che un altro o chiedere al professionista di pensare anche al materiale...
In alcuni casi se si è proprio fuori budget, ci si mette d'accordo se fare il lavoro in 2 volte, fare una finanziaria, o altro per trovare un punto di incontro...
Un differenziale selettivo che riconosca anche le dispersioni non prettamente sinusoidali è tendenzialmente la soluzione migliore perchè comunque non scatta come invece farebbe il differenziale istantaneo.
E se scatta, anche se viene riarmato, crea un disservizio
Un video sintetico ma essenziale,
Una domanda : ma i differenziali selettivi , che correnti di dispersione vedono?
In genere sono almeno in classe A, ma c'è qualche costruttore che li realizza anche di tipo AC.
La vera differenza del differenziale selettivo è che ha un leggero tempo di ritardo all'intervento.
@@ilprofessionistaelettrico allora se ho a valle del montante principale e dunque nel centralino diversi tipi di differenziali , a seconda del tipo di guasto il differenziale selettivo potrebbe non intervenire quando dovrebbe, e questo è un problema,
A questo punto tanto vale abbinare un modulo di riarmo automatico ad un differenziale di tipo tale da riconoscere tutte le correnti di dispersione che riescono a riconoscere gli interruttori a valle , ad esempio B o F, tenendo presente il suo funzionamento del sistema a riarmo automatico...
O forse sbaglio qualcosa?
Sbagli qualcosa
Ma il differenziale di tipo AC dovrebberlo toglierlo dal mercato
buon giorno Alessio, ho una situazione un pò anomala, la mia villetta ha due salvavita, uno principale per la casa ed un'altro gestisce l'esterno. ambedue da 16 A. mai successo prima ma adesso accendo il forno e quando va in temperatura salta il salvavita, controllo tutte le resistenze e nessuna anomalia. porto il forno fuori lo accendo, ci cucino un bel po, nessun problema. riporto il forno a casa e continua a saltare il salvavita. a questo punto il tecnico ipotizza che visto che nel salvavita di casa è collegato anche il fv da 2,85 kw esso non sia idoneo alla potenza in entrata. io non sono molto convinto anche perchè prima non era mai successo ed anche perchè io per prova ho acceso la piastra da 2800 kw piu' tutti i condizionatori e non è successo nulla. un vero mistero
Con tutta probabilità hai un differenziale da 0,03 A (ovvero 30 mA). Tale dispositivo è troppo sensibile quando c'è un inveter di un fotovoltaico.
Se così fosse, è evidente che chi ti ha realizzato l'impianto fotovoltaico non è un Elettricista illuminato ma uno dei tanti che ci da un tanto al kg. E se avesse sbagliato così clamorosamente un interruttore, chissà cos'altro potrebbe aver combinato nell'impianto...
Grazie molto Alessio , sei il top
Ciao Alessio, com’è possibile riconoscerli? È esplicitamente indicato sul frontale dell’interruttore? Grazie.
Si possono riconoscere tramite la sigla oppure tramite il simbolo posto sul fronte dell'interruttore
Hanno il simbolo delle onde elettroche mostrato nel video stampato sopra e in ogni caso dal codice ti trovi la scheda tecnica su internet
Un differenziale di tipo A è meno sensibile ai disturbi, perché è costruito appositamente per essere immune ai disturbi di tipo impulsivo.
No
Perché no. L'immunità ai disturbi impulsivi (sovratensioni transitorie ecc..) di un differenziale di classe A è dovuta al filtro che monta il costruttore all'interno del differenziale. Sono differenziali in classe A a immunità rinforzata.
Un differenziale di tipo A può essere meno sensibile ai disturbi grazie all'elettronica di cui è dotato.
Ciò non significa che sia "immune" ai disturbi di tipo impulsivo, anzi, è probabile che uno di questi disturbi, come una sovratensione di origine atmosferica, lo possa danneggiare.
Sul discorso "immunità rinforzata" ti suggeriamo di leggere il libro NON APRITE QUELLA 503 non appena tornerà disponibile.
Scoprirai che l'immunità rinforzata non sempre corrisponde a caratteristiche tecniche troppo sofisticate...
Il discorso non fa una piega, purtroppo penso che la maggior parte delle abitazioni in Italia siano dotate di differenziale AC…..(io monto solo quello in classe A, non esiste l’AC e se lo richiede sicuramente un classe F o B…)anche perché dopo sono anche caz… miei se succede qualcosa😄) ciao
maledetto il giorno in cui gli diedero il nome di "salvavita" . c'è gente veramente convinta che possa salvare la vita
Fu un brevetto della Bticino. In un epoca in cui gli impianti erano tendenzialmente costruiti in modo meno sicuro di oggi, parlare di "salvavita" era una buona azione di marketing
@@ilprofessionistaelettrico talmente una buona azione di marketing che ha "convinto" anche tantissimi installatori
...non tifi Ferrari. A quel punto sei talmente depresso che infili le dita a monte del differenziale per finire l'agonia!