Ho un impianto civile in un' abitazione di circa 200mq su due piani, di circa 27 anni, con vari magnetotermici ed un unico differenziale, che inoltre da 3/4 anni è stato sostituito con un riarmo automatico da 30mA cl.A si. Interventi comunque non eseguiti da me. Mi hanno chiamato perché le due motocondensanti Daikin (una con 4 split ed 1con 1 split) lo fanno saltare spesso. Dopo aver visionato l'impianto e fatto alcune verifiche strumentali, ho deciso di creare due nuove dorsali dedicate alle due macchine e di proteggere ciascuna con il proprio magnetotermico-differenziale collegato a monte di quello esistente, in serie al magnetotermico generale. Anche per ragioni di spazio, ho deciso di mettere due N+1xC16A 4,5KA-30mA, ma sono in dubbio se mettere due: A si, F, oppure B. Qualche consiglio? Grazie e Buona Giornata a tutti.
Ciao, se i condizionatori sono inverter servirebbe il tipo F, se di tipo on-off anche tipo A. Però in caso di sostituzione installeranno molto probabilmente uno con inverter, e col tipo F sarebbe già pronto l’impianto.
Scusa se disturbo, dici cose giuste ma anche bischerate. Esempio la protezione di un interruttore differenziale Idn 0.03A. non è sempre prescritta nella strutture civili. Viene considerata dove esistono necessità di protezione supplementare da contatti diretti, esempio dove vi sono luoghi particolari esempio bagni e docce... o altre circostanze prescritte. Sembra grottesco ma se in una scuola senza bagni o docce, posso utilizzare altro differenziale superiore a Idn 0.03A, basta che il suo intervento sia coordinato con la tensione di conttto limite valutata 25-50 V. e resistenza di terra.Mi insegni che un differenziale che per convenzione interviene o dovrebbe, quando la sua corrente regolata Idn supera il 100% della sua sensibilità, nella circostanza di un contatto diretto, quindi valutando la resistenza statistica del corpo umano, e nell'esempio una Idn 0.03A, una corrente di guasto a terra, con una resistenza inferiore a 1666 Ohm, e il corpo umano con questa resistenza statistica inferiore, fa appunto intervenire l'interruttore in un tempo che non dovrebbe superare un certo limite normato. Qiuindi nella tua competenza e simpatia, mi permetto di suggerire di esplicitare effettivamente come possono essere utilizzati i differenziali. Anche se è vero che ai fini della sicurezza: melius est abundare quam deficere. Grazie dell'attenzione, e sito simpatico, nella considerazione che essere ignoranti è un diritto ma non un dovere, ti porgo distinti saluti.
Buongiorno, ho visto i tuoi video e volevo farti i complimenti. ho un problema e mi piacerebbe avere un tuo consiglio. Ho un impianto composto da pulsanti retroilluminati in modo che a luci spente i led rimangano accesi, ho tre relè del tipo 26.01.8.230.0000 in una scatola di derivazione dove sono collegati da diversi punti tre gruppi di pulsanti da due per accendere 5 lampade in una sala. Ho messo un condensatore consigliato da l'elettricista compatibile con questo tipo di relè, ma quando i pulsanti prima si accende una lampadina poi niente. Dopo vari tentativi luci non si accendono e un relè rimane incollato producendo un rumore continuo, che smette solo quando tolgo corrente all'impianto.Puoi darmi un consiglio affinché funzioni il tutto? Grazie
Purtroppo Luigi non riusciamo a darti un supporto tramite un semplice messaggio. L'unico consiglio che possiamo quindi darti è di contattare un elettricista professionista e di fargli verificare l'impianto. Dopo un controllo potrà capire cosa effettivamente c'è che non va e risolvere.
@@ilprofessionistaelettrico non volevo chiamare l’elettricista volevo un consiglio da te. Lo so che chiamando l’elettricista probabilmente risolve il mio problema.
Il nostro consiglio è di chiamare l'elettricista. Indicazioni diverse da noi non le riceverai. Tu stai dicendo: io ho mal di pancia, che medicina devo prendere? E noi ti rispondiamo: fai delle analisi dal dottore. Tu: io il dottore non lo voglio chiamare, voglio un consiglio ad cazzum. Noi consigli ad cazzum non ne diamo. Soorattutto quando si parla di impianti elettrici visto la loro pericolosità.
Buongiorno Professionista elettrico. Mi chiamo Antonio e, sto vedendo ora ( scoprendo ora forse è piu corretto ) i tuoi video interessantissimi. In questo video hai detto che con un differenziale 0.03 , se si ha il fotovoltaico salta ogni tre per due.... Siccome sto valutando di revisionare il mio quadro elettrico ( fatto 15 anni fa ), e avendo da poco realizzato un impianto fotovoltaico con accumulo e inverter Toroidale, questa tua notizia mi ha mandato in tilt.... Hai forse fatto qualche video dove spieghi un problema del genere ?... se si posso avere un riferimento per cercarlo ?. Oppure posso avere un tuo consiglio ?...per i differenziali metto tutti 0.3 al posto del 0.03 ?... grazie se vorrai dare riscontro in qualsiasi modo.....grazie
Il differenziale da 0,3 A va solo sul circuito dell'inverter del FTV. Gli altri devono rimanere da 0,03. Per maggiori informazioni vedi il libro NON APRITE QUELLA 503 che trovi a questo link: offerta.ilprofessionistaelettrico.it/non-aprite-quella-503/
Pare che tu abbia le idee abbastanza confuse. Parti da qui per chiarirtele 😉 www.ilprofessionistaelettrico.it/la-corretta-scelta-e-installazione-dei-dispositivi-elettrici-nei-quadri_dettaglio-corso_56.php
Domanda: su un impianto industriale dove sono obbligato a fare la selettività tra differenziali ? Mettiamo caso che il cavo parta dalla cabina e il cavo è a doppio isolamento basterebbe installare un solo differenziale a fine circuito ?
Se parliamo di cabina dell'utente si tratta di sistema TN e i differenziali potrebbero anche non servire come spiegato in questo vecchio video ua-cam.com/video/BV21V893rq0/v-deo.html
Buongiorno amico caro, Ti voglio chiedere al di la' delle norme ecc. ecc. Ho in garage un contratto enel di di 1'5 KW. Voglio mettere sotto il contatore un Magnetotermico differenziale salvavita da 16 A accoppiato ad un magnetotermico da 16A per le prese e interruttori di marca b ticino , il tutto servito con impianto di terra. Va bene cosi' mi puoi dare un consiglio in merito. Ti ringrazio e ti auguro buon lavoro.
Buongiorno, grazie per il prezioso contributo che sta dando al settore elettrico. Volevo chiedere se vi siano normative europee e internazionali che prescrivano l’installazione del differenziale da 30 mA sul circuito luci nei locali ad uso abitativo e locali con altra destinazione d’uso.
La nona edizione della CEI 64-8 che verrà pubblicata a breve, prescriverà il 30 mA sui circuiti luce delle abitazioni. Ci sono poi altre casistiche in cui è richiesto un differenziale non superiore a 30 mA ma non è possibile descriverle in un semplice commento
L'interruttore differenziale e stato creato principalmente per i contatti diretti. E poi e importante conoscere la differenza tra corrente e tensione. Questa è cattiva informazione
Hai pienamente ragione sull'ultima affermazione: la tua è cattiva informazione, anzi cattivissima visto che il differenziale non è stato creato principalmente per i contatti diretti bensì per i contatti indiretti. Niente paura! Presto sarà disponibile il libro NON APRITE QUELLA 503 in cui potrai finalmente capire come stanno davvero le cose 😉
Rispetto ad altre cause di incidenti o infortuni relativamente al vivere quotidiano, possiamo affermare che la morte causata da una corrente di 30 mA che accidentalmente ti becchi per colpa di una lavatrice obsoleta, toccando una sua parte metallica, non so neanche se sia mai accaduta. I nostri avi hanno vissuto tranquillamente con impianti che lasciamo perdere... Quindi eviterei di fare terrorismo per chi vive in un appartamento con impianto elettrico ante '90. Quando hai messo un nuovo quadro a norma che assicura un adeguato sezionamento e protezione in caso di sovracorrenti, metti un differenziale 30mA per prese e uno per le luci, e se proprio non ci capisci nulla li compri tutti da 6KA (così indirettamente scarti anche materiale scadente), hai già fatto il 99% del lavoro, e chiunque firma una Di.Re. con le leggi attuali, rischia zero anche se non controlla proprio nulla a valle del quadro ! Eviterei tante chiacchiere più che altro accademiche e filosofiche che servono in primis a gonfiare le parcelle, e soprattutto, a fare terrorismo per vendere un nuovo impianto... Che se davvero volessimo fare seriamente una verifica di integrità, isolamento cavi, prese, dispersioni etc. di un impianto di 50 anni fa (pensiamo a quando non si usavano neanche i corrugati con i cavi direttamente murati!), è quasi sicuro che nessuno lo sia al 100%, e forse davvero ti potrebbe costare meno rifarlo da capo ! Quindi o obblighi da normative a rifarlo ed amen, oppure si accetta lo status quo, come saggiamente ha previsto la norma 37/08. Che poi diciamola tutta se metti un differenziale 30mA su un circuito che ha dispersioni a terra, scatterà ogni 5 minuti ! Quindi è il proprietario dell'immobile che rifà l'impianto per sfinimento !!! :-) E se lo stabile fosse davvero isolato da terra (quindi i differenziali non scattano), non ci sarebbe dispersione ne pericolo per l'uomo perché siamo in una condizione di "equipotenziale", come l'uccellino sul cavo dell'alta tensione ! :-)
Mi viene il dubbio di sapere come portare la terra nei condomini dei centri abitati se i Comuni non danno i permessi di mettere i pozzetti per le paline nei marciapiedi. Bel dilemma.
380V tensione concatenata di un sistema trifase, 220V tensione di fase, ma questo tempo fa, da ormai un bel po' di anni i valori sono 400V e 230V rispettivamente
a me sinceramente non interessa affatto la selettività, preferisco un differenziale da 30mA come minimo di tipo A ma meglio se F/B a monte di tutto il quadro, così se c'è una dispersione, di qualsivoglia genere, anche se effettivamente scomodo/disagevole preferisco che si disattivi la corrente in TUTTA la casa, non voglio zone in cui si fa "finta" di niente perchè ok, li non c'è guasto e di fatto e non c'è nulla che non vada ci mancherebbe, ma non si sa mai...idiosincrasia psicologica? Sicuro, ma anche la sanità mentale è sicurezza 😂
In pratica preferisci disalimentare l'intero impianto anzichè limitarti alla porzione soggetta al guasto nonostante una disalimentazione completa non offra nessuna sicurezza aggiuntiva ma solo la perdita di comfort. Non ne capiamo il motivo, ma ognuno è libero di pensarla come vuole.
@@ilprofessionistaelettrico come detto "psicologia", fisse personali, per quello specificavo ;). Ci mancherebbe, è il tuo discorso non fa una grinza, non il mio ;) C'è però anche una questione secondaria di ordine meramente pratico/logistico, non so se ti è capitato: a volte è difficile trovare, chessò, un magnetotermico differenziale per proteggere una determinata linea della tipologia/amperaggio che vuoi, mentre i differenziali puri li trovi praticamente in qualsivoglia combinazione di specifiche quindi con uno a monte hai risolto. Certo puoi fare una combo e abbinare magnetotermico + differenziale puro linea per linea e avere la selettività di cui sopra, in questo modo con qualsivoglia specifica ti serva, ma con un solo prodotto alla fine semplifichi l'impianto, la sicurezza è cmq preservata, "ti levi la malattia e AMEN" come si dice dalle mie parti
...ma sei serio? Con la selettività continui ad avere corrente (e servizio) dove non c'é pericolo,e trovi il guasto in poco tempo.E spendo meno di elettricista.
Sei il numero 1 avrei voluto avere un professore come te, non quello mio che avevo prima che nn mi ha insegnato nulla quando si andava a fare l'impianti nn mi diceva nulla, dico che dopo 6 mesi avevo lasciato, in più mi pagava una schifezza, ho studiato da solo ma ancora ho tanto da imparare, quello che so e che mi piace tanto fare l'elettricista, ma studiare fa sempre bene anche quando si è professionisti c'è sempre da imparare, per fare parte del circolo cosa serve??
Tanta voglia di essere percepito come un Elettricista Professionista 😉 I requisiti per poter far parte del Circolo li trovi qui: elettricistiilluminati.it/
Negli impianti PV consiglio differenziali in classe B (anche se costosi) o i nuovi in classe F. Così si possono usare anche gli 0,03. Il problema degli impianti PV sono le risalite della continua, specialmente pulsata, dovuta ai circuiti PWM che agiscono sugli IGBT dell’AFE dell’inverter. Prima questo non accadeva grazie alla presenza dei trasformatori di isolamento.
Ci dispiace dirtelo, ma il consiglio che dai non è condivisibile perchè un differenziale di tipo B non è immune da scatti intempestivi come lasci intendere, quindi uno 0,03 può non essere idoneo. Se poi lo richiede l'inverter, a quel punto servono delle accortezze perchè il differenziale di tipo B non è installabile in qualsiasi punto dell'impianto.
@@ilprofessionistaelettrico il classe B solo sulla linea PV, meglio oggi i classe F. perché dovrebbe non essere immune? Quali sarebbero le cause degli scatti intempestivi? Attenzione, la mia è una curiosità ed è interessante un confronto. Oltretutto i classe B e i classe F, ancor di più, sono costruiti proprio per essere inseriti in presenza di inverter.
Il motivo per cui il differenziale di tipo B non è immune la puoi ricavare da questo video: ua-cam.com/video/va4qT6f8DrI/v-deo.html Il tipo B inoltre non puoi installarlo in un qualsiasi punto dell'impianto. Non solo perchè viene prescritto normativamente dal 1999 (vedi CEI EN 50178) ma anche perchè in caso di dispersioni in corrente continua ci potrebbero essere dei seri pericoli dovuti al malfunzionamento di altri differenziali. Tutti argomenti che Alessio spiega dettagliatamente nei suoi corsi di formazione per gli elettricisti 😉
PS nel video inoltratomi afferma proprio che a protezione della colonnina di ricarica, laddove sono presenti convertitori statici è obbligatorio il differenziale di tipo B.
Speriamo di cuore che tu non sia un elettricista perchè se fai un'affermazione del genere, non osiamo immaginare cosa potrai mai comprendere quando leggi le istruzioni di montaggio delle apparecchiature con tutto ciò che ne consegue...
Ho un impianto civile in un' abitazione di circa 200mq su due piani, di circa 27 anni, con vari magnetotermici ed un unico differenziale, che inoltre da 3/4 anni è stato sostituito con un riarmo automatico da 30mA cl.A si. Interventi comunque non eseguiti da me. Mi hanno chiamato perché le due motocondensanti Daikin (una con 4 split ed 1con 1 split) lo fanno saltare spesso. Dopo aver visionato l'impianto e fatto alcune verifiche strumentali, ho deciso di creare due nuove dorsali dedicate alle due macchine e di proteggere ciascuna con il proprio magnetotermico-differenziale collegato a monte di quello esistente, in serie al magnetotermico generale. Anche per ragioni di spazio, ho deciso di mettere due N+1xC16A 4,5KA-30mA, ma sono in dubbio se mettere due: A si, F, oppure B. Qualche consiglio? Grazie e Buona Giornata a tutti.
Ciao, se i condizionatori sono inverter servirebbe il tipo F, se di tipo on-off anche tipo A. Però in caso di sostituzione installeranno molto probabilmente uno con inverter, e col tipo F sarebbe già pronto l’impianto.
Scusa se disturbo, dici cose giuste ma anche bischerate. Esempio la protezione di un interruttore differenziale Idn 0.03A. non è sempre prescritta nella strutture civili. Viene considerata dove esistono necessità di protezione supplementare da contatti diretti, esempio dove vi sono luoghi particolari esempio bagni e docce... o altre circostanze prescritte. Sembra grottesco ma se in una scuola senza bagni o docce, posso utilizzare altro differenziale superiore a Idn 0.03A, basta che il suo intervento sia coordinato con la tensione di conttto limite valutata 25-50 V. e resistenza di terra.Mi insegni che un differenziale che per convenzione interviene o dovrebbe, quando la sua corrente regolata Idn supera il 100% della sua sensibilità, nella circostanza di un contatto diretto, quindi valutando la resistenza statistica del corpo umano, e nell'esempio una Idn 0.03A, una corrente di guasto a terra, con una resistenza inferiore a 1666 Ohm, e il corpo umano con questa resistenza statistica inferiore, fa appunto intervenire l'interruttore in un tempo che non dovrebbe superare un certo limite normato. Qiuindi nella tua competenza e simpatia, mi permetto di suggerire di esplicitare effettivamente come possono essere utilizzati i differenziali. Anche se è vero che ai fini della sicurezza: melius est abundare quam deficere. Grazie dell'attenzione, e sito simpatico, nella considerazione che essere ignoranti è un diritto ma non un dovere, ti porgo distinti saluti.
Le bischerate le dici tu che non hai capito cosa viene detto nel video. Ti suggeriamo di riguardarlo con più attenzione
Buongiorno, ho visto i tuoi video e volevo farti i complimenti. ho un problema e mi piacerebbe avere un tuo consiglio. Ho un impianto composto da pulsanti retroilluminati in modo che a luci spente i led rimangano accesi, ho tre relè del tipo 26.01.8.230.0000 in una scatola di derivazione dove sono collegati da diversi punti tre gruppi di pulsanti da due per accendere 5 lampade in una sala. Ho messo un condensatore consigliato da l'elettricista compatibile con questo tipo di relè, ma quando i pulsanti prima si accende una lampadina poi niente. Dopo vari tentativi luci non si accendono e un relè rimane incollato producendo un rumore continuo, che smette solo quando tolgo corrente all'impianto.Puoi darmi un consiglio affinché funzioni il tutto?
Grazie
Purtroppo Luigi non riusciamo a darti un supporto tramite un semplice messaggio.
L'unico consiglio che possiamo quindi darti è di contattare un elettricista professionista e di fargli verificare l'impianto. Dopo un controllo potrà capire cosa effettivamente c'è che non va e risolvere.
@@ilprofessionistaelettrico non volevo chiamare l’elettricista volevo un consiglio da te. Lo so che chiamando l’elettricista probabilmente risolve il mio problema.
Il nostro consiglio è di chiamare l'elettricista. Indicazioni diverse da noi non le riceverai.
Tu stai dicendo: io ho mal di pancia, che medicina devo prendere?
E noi ti rispondiamo: fai delle analisi dal dottore.
Tu: io il dottore non lo voglio chiamare, voglio un consiglio ad cazzum.
Noi consigli ad cazzum non ne diamo. Soorattutto quando si parla di impianti elettrici visto la loro pericolosità.
Buongiorno Professionista elettrico. Mi chiamo Antonio e, sto vedendo ora ( scoprendo ora forse è piu corretto ) i tuoi video interessantissimi. In questo video hai detto che con un differenziale 0.03 , se si ha il fotovoltaico salta ogni tre per due.... Siccome sto valutando di revisionare il mio quadro elettrico ( fatto 15 anni fa ), e avendo da poco realizzato un impianto fotovoltaico con accumulo e inverter Toroidale, questa tua notizia mi ha mandato in tilt.... Hai forse fatto qualche video dove spieghi un problema del genere ?... se si posso avere un riferimento per cercarlo ?. Oppure posso avere un tuo consiglio ?...per i differenziali metto tutti 0.3 al posto del 0.03 ?... grazie se vorrai dare riscontro in qualsiasi modo.....grazie
Il differenziale da 0,3 A va solo sul circuito dell'inverter del FTV. Gli altri devono rimanere da 0,03.
Per maggiori informazioni vedi il libro NON APRITE QUELLA 503 che trovi a questo link: offerta.ilprofessionistaelettrico.it/non-aprite-quella-503/
Grazie mille Alessio 🤗🤗🤗
Io ancora non ho capito, se ho un contatore da 3 KW che potenza differenziale vado a installare? Il 16 o il 25?
Pare che tu abbia le idee abbastanza confuse.
Parti da qui per chiarirtele 😉
www.ilprofessionistaelettrico.it/la-corretta-scelta-e-installazione-dei-dispositivi-elettrici-nei-quadri_dettaglio-corso_56.php
Complimenti per tutti i video.
Domanda: su un impianto industriale dove sono obbligato a fare la selettività tra differenziali ? Mettiamo caso che il cavo parta dalla cabina e il cavo è a doppio isolamento basterebbe installare un solo differenziale a fine circuito ?
Se parliamo di cabina dell'utente si tratta di sistema TN e i differenziali potrebbero anche non servire come spiegato in questo vecchio video ua-cam.com/video/BV21V893rq0/v-deo.html
top come sempre 🎉
Buongiorno amico caro,
Ti voglio chiedere al di la' delle norme ecc. ecc. Ho in garage un contratto enel di di 1'5 KW. Voglio mettere sotto il contatore un Magnetotermico differenziale salvavita da 16 A accoppiato ad un magnetotermico da 16A per le prese e interruttori di marca b ticino , il tutto servito con impianto di terra. Va bene cosi' mi puoi dare un consiglio in merito. Ti ringrazio e ti auguro buon lavoro.
"Ci vuole un... differenziale così!!!" 🤣😂🤣
Buongiorno, grazie per il prezioso contributo che sta dando al settore elettrico. Volevo chiedere se vi siano normative europee e internazionali che prescrivano l’installazione del differenziale da 30 mA sul circuito luci nei locali ad uso abitativo e locali con altra destinazione d’uso.
La nona edizione della CEI 64-8 che verrà pubblicata a breve, prescriverà il 30 mA sui circuiti luce delle abitazioni.
Ci sono poi altre casistiche in cui è richiesto un differenziale non superiore a 30 mA ma non è possibile descriverle in un semplice commento
@@ilprofessionistaelettrico Grazie per il riscontro.
Molto interessante e ben spiegato, se invece dal contatore mi arriva la bifase come posso risolvere?
L'interruttore differenziale e stato creato principalmente per i contatti diretti.
E poi e importante conoscere la differenza tra corrente e tensione.
Questa è cattiva informazione
Hai pienamente ragione sull'ultima affermazione: la tua è cattiva informazione, anzi cattivissima visto che il differenziale non è stato creato principalmente per i contatti diretti bensì per i contatti indiretti.
Niente paura! Presto sarà disponibile il libro NON APRITE QUELLA 503 in cui potrai finalmente capire come stanno davvero le cose 😉
Rispetto ad altre cause di incidenti o infortuni relativamente al vivere quotidiano, possiamo affermare che la morte causata da una corrente di 30 mA che accidentalmente ti becchi per colpa di una lavatrice obsoleta, toccando una sua parte metallica, non so neanche se sia mai accaduta. I nostri avi hanno vissuto tranquillamente con impianti che lasciamo perdere... Quindi eviterei di fare terrorismo per chi vive in un appartamento con impianto elettrico ante '90. Quando hai messo un nuovo quadro a norma che assicura un adeguato sezionamento e protezione in caso di sovracorrenti, metti un differenziale 30mA per prese e uno per le luci, e se proprio non ci capisci nulla li compri tutti da 6KA (così indirettamente scarti anche materiale scadente), hai già fatto il 99% del lavoro, e chiunque firma una Di.Re. con le leggi attuali, rischia zero anche se non controlla proprio nulla a valle del quadro ! Eviterei tante chiacchiere più che altro accademiche e filosofiche che servono in primis a gonfiare le parcelle, e soprattutto, a fare terrorismo per vendere un nuovo impianto... Che se davvero volessimo fare seriamente una verifica di integrità, isolamento cavi, prese, dispersioni etc. di un impianto di 50 anni fa (pensiamo a quando non si usavano neanche i corrugati con i cavi direttamente murati!), è quasi sicuro che nessuno lo sia al 100%, e forse davvero ti potrebbe costare meno rifarlo da capo ! Quindi o obblighi da normative a rifarlo ed amen, oppure si accetta lo status quo, come saggiamente ha previsto la norma 37/08. Che poi diciamola tutta se metti un differenziale 30mA su un circuito che ha dispersioni a terra, scatterà ogni 5 minuti ! Quindi è il proprietario dell'immobile che rifà l'impianto per sfinimento !!! :-) E se lo stabile fosse davvero isolato da terra (quindi i differenziali non scattano), non ci sarebbe dispersione ne pericolo per l'uomo perché siamo in una condizione di "equipotenziale", come l'uccellino sul cavo dell'alta tensione ! :-)
Mi viene il dubbio di sapere come portare la terra nei condomini dei centri abitati se i Comuni non danno i permessi di mettere i pozzetti per le paline nei marciapiedi. Bel dilemma.
Non sono elettricista anche si mi interessa chiedo 380 220 che cos'è tre fasi
380V tensione concatenata di un sistema trifase, 220V tensione di fase, ma questo tempo fa, da ormai un bel po' di anni i valori sono 400V e 230V rispettivamente
a me sinceramente non interessa affatto la selettività, preferisco un differenziale da 30mA come minimo di tipo A ma meglio se F/B a monte di tutto il quadro, così se c'è una dispersione, di qualsivoglia genere, anche se effettivamente scomodo/disagevole preferisco che si disattivi la corrente in TUTTA la casa, non voglio zone in cui si fa "finta" di niente perchè ok, li non c'è guasto e di fatto e non c'è nulla che non vada ci mancherebbe, ma non si sa mai...idiosincrasia psicologica? Sicuro, ma anche la sanità mentale è sicurezza 😂
In pratica preferisci disalimentare l'intero impianto anzichè limitarti alla porzione soggetta al guasto nonostante una disalimentazione completa non offra nessuna sicurezza aggiuntiva ma solo la perdita di comfort.
Non ne capiamo il motivo, ma ognuno è libero di pensarla come vuole.
@@ilprofessionistaelettrico come detto "psicologia", fisse personali, per quello specificavo ;). Ci mancherebbe, è il tuo discorso non fa una grinza, non il mio ;) C'è però anche una questione secondaria di ordine meramente pratico/logistico, non so se ti è capitato: a volte è difficile trovare, chessò, un magnetotermico differenziale per proteggere una determinata linea della tipologia/amperaggio che vuoi, mentre i differenziali puri li trovi praticamente in qualsivoglia combinazione di specifiche quindi con uno a monte hai risolto. Certo puoi fare una combo e abbinare magnetotermico + differenziale puro linea per linea e avere la selettività di cui sopra, in questo modo con qualsivoglia specifica ti serva, ma con un solo prodotto alla fine semplifichi l'impianto, la sicurezza è cmq preservata, "ti levi la malattia e AMEN" come si dice dalle mie parti
...ma sei serio?
Con la selettività continui ad avere corrente (e servizio) dove non c'é pericolo,e trovi il guasto in poco tempo.E spendo meno di elettricista.
Ciao
Poi il fatto di sommare tutti gli Magneto termici in un quadro avendo sempre 3 KW di potenza
Se ho un impianto centralizzato con 12 Magneto termici devo sommare per arrivare a3kw
Sei il numero 1 avrei voluto avere un professore come te, non quello mio che avevo prima che nn mi ha insegnato nulla quando si andava a fare l'impianti nn mi diceva nulla, dico che dopo 6 mesi avevo lasciato, in più mi pagava una schifezza, ho studiato da solo ma ancora ho tanto da imparare, quello che so e che mi piace tanto fare l'elettricista, ma studiare fa sempre bene anche quando si è professionisti c'è sempre da imparare, per fare parte del circolo cosa serve??
Tanta voglia di essere percepito come un Elettricista Professionista 😉
I requisiti per poter far parte del Circolo li trovi qui: elettricistiilluminati.it/
Che io sappia, anche senza cavo di protezione il differenziale comunque interviene
Ni
Negli impianti PV consiglio differenziali in classe B (anche se costosi) o i nuovi in classe F.
Così si possono usare anche gli 0,03. Il problema degli impianti PV sono le risalite della continua, specialmente pulsata, dovuta ai circuiti PWM che agiscono sugli IGBT dell’AFE dell’inverter. Prima questo non accadeva grazie alla presenza dei trasformatori di isolamento.
Ci dispiace dirtelo, ma il consiglio che dai non è condivisibile perchè un differenziale di tipo B non è immune da scatti intempestivi come lasci intendere, quindi uno 0,03 può non essere idoneo. Se poi lo richiede l'inverter, a quel punto servono delle accortezze perchè il differenziale di tipo B non è installabile in qualsiasi punto dell'impianto.
@@ilprofessionistaelettrico il classe B solo sulla linea PV, meglio oggi i classe F. perché dovrebbe non essere immune? Quali sarebbero le cause degli scatti intempestivi? Attenzione, la mia è una curiosità ed è interessante un confronto. Oltretutto i classe B e i classe F, ancor di più, sono costruiti proprio per essere inseriti in presenza di inverter.
Il motivo per cui il differenziale di tipo B non è immune la puoi ricavare da questo video: ua-cam.com/video/va4qT6f8DrI/v-deo.html
Il tipo B inoltre non puoi installarlo in un qualsiasi punto dell'impianto. Non solo perchè viene prescritto normativamente dal 1999 (vedi CEI EN 50178) ma anche perchè in caso di dispersioni in corrente continua ci potrebbero essere dei seri pericoli dovuti al malfunzionamento di altri differenziali.
Tutti argomenti che Alessio spiega dettagliatamente nei suoi corsi di formazione per gli elettricisti 😉
@@ilprofessionistaelettrico non in qualsiasi punto dell’impianto. Ho precisato a monte dell’impianto PV e a valle del misuratore M2.
PS nel video inoltratomi afferma proprio che a protezione della colonnina di ricarica, laddove sono presenti convertitori statici è obbligatorio il differenziale di tipo B.
Niente. La fai troppo complicata
Speriamo di cuore che tu non sia un elettricista perchè se fai un'affermazione del genere, non osiamo immaginare cosa potrai mai comprendere quando leggi le istruzioni di montaggio delle apparecchiature con tutto ciò che ne consegue...