Céline Dion e La divisione mente- corpo:una grande bugia del nostro tempo

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  • Опубліковано 5 жов 2024
  • Recensione di un documentario che avrebbe potuto porsi domande più interessanti sulla malattia che ha impedito a una cantante internazionale di cantare.
    Studi su collegamenti tra malattie neurologiche e trauma infantile:
    Morsy, S.M., Huepe-Artigas, D., Kanan, Richard A.A., et al. (2021). The relationship between psychosocial trauma type and conversion (functional neurological) disorder symptoms: A cross-sectional study.
    Articolo utile per capirci di più:
    Stateofmind.it/2020/11/implicazioni-neurologiche-ptsd/
    #psicologia #celinedion #celebrity #ansiadaprestazione #performance #psicorece #camillahennigpsi #psicoterapia #primevideo #trauma #traumainfantil #disturbineurologici
  • Наука та технологія

КОМЕНТАРІ • 6

  • @stradali-q9t
    @stradali-q9t 18 днів тому +1

    La domanda "faziosa" inerente alla psiconeuroendocrinoimmunologia...carissima, purtroppo occorreranno decenni perché venga presa in considerazione...
    Bellissimo video! Brava!!

  • @antonella628
    @antonella628 2 місяці тому

    Assolutamente d’accordo con te, anche se non ho visto il documentario. Avendo lavorato per anni con lo Shiatsu e la medicina cinese e poi con l’ipnosi regressiva spirituale, confermo appieno la necessità di valutare l’individuo nella sua interezza. Purtroppo, la separazione fa parte del mondo, e non soltanto a livello di patologie. C’è solo da sperare nel risveglio individuale e globale. 😊

    • @Camychannn
      @Camychannn  2 місяці тому +1

      C'è da sperare davvero! La medicina cinese su alcune cose è molto più avanti di noi, sicuramente nell'integrazione mente-corpo.

  • @Soultinkerx
    @Soultinkerx 2 години тому +1

    "Quando il corpo dice no" di Gabor Maté fa riferimento ad alcuni degli studi citati, se non ricordo male. Diciamo che oggi se ne parla molto di più rispetto a quindici anni fa, il problema nel rendere la discussione mainstream - a mio parere - è che non si sa come evitare la trappola della colpevolizzazione della persona affetta da malattia. Se ci pensiamo, è lo stesso meccanismo per cui adesso che si tende a parlare di cosa porta le vittime di femminicidio a stare in relazione con i carnefici, il più delle volte c'è qualcuno nella discussione che si solleva dicendo: "ah, ma allora stai dicendo che è colpa della vittima". Bisognerebbe trovare il modo di portare il dibattito al livello successivo e in questo i professionisti della salute mentale sono fondamentali.
    Per quanto riguarda Celine Dion, concordo in toto con le considerazioni nel video. Secondo me, il documentario è decisamente rappresentativo di quella cifra drammatica che la contraddistingue da sempre; forse mirava più a far capire al suo pubblico la profondità del problema, in tal senso mi è arrivato un po' come una giustificazione, quasi a voler dire "è proprio vero che sto male, ma farò di tutto per...". Si è espressa in modo molto forte anche sul montaggio, voleva che ci fossero le scene più pesanti. Devo dire che la prima domanda che mi sono posta è stata se la lunga malattia e morte del marito potesse avere qualcosa a che fare con la sua sindrome. Un uomo che era anche colui che l'ha scoperta, produttore, manager, compagno. Tutto in uno insomma e per 40 anni di vita...un'identità pubblica e privata costruita con lui. Non so, mi chiedo se oltre il lutto, anche tutto questo possa avere un significato.

    • @Camychannn
      @Camychannn  Годину тому +1

      Anche io ho pensato al lutto del marito, citato brevemente (troppo brevemente) nel documentario. Sicuramente i punti da collegare sono molti e si è persa l’occasione per farlo.
      Sono anche d’accordo sul tema che lei solleva, la differenza tra colpevolizzazione e responsabilizzazione è sottile, ma esiste e una ricerca di equilibrio in terapia è proprio quella tra esternalizzare tutto (“è più forte di me, non posso farci niente”) e colpevolizzarsi (“se sono malata è una colpa”).