Lezione formidabile, nel doppio senso della parola: straordinaria, ma spaventosa. "La costellazione delle figure della tragedia ancora oggi copre il cielo della nostra anima e indica la via di tutte le verità". Spiegatelo a chi invoca dalla mattina alla sera le "nostre radici", da pulpiti di ogni tipo, e non ha la minima idea di cosa sta invocando.
Semplicemente magnifico! Attraverso l'analisi dettagliata dell'opera di un autore classico greco, ci viene restituito il senso più profondo di una parola che oggi si sente pronunciare troppo spesso: "patriarcato". È proprio così che le trame di tragedie lontane nel tempo vengono ricucite al tessuto logoro di guerre e di assurda violenza di un'epoca come la nostra, ma solo per riconsegnarci, in una luce di speranza, l'ultima immagine di questo meraviglioso ricamo di parole che invitano alla riflessione: l'uomo e la donna quali metà di un'intero che è già perfezione. Possano, davvero, essere in tanti a prestare ascolto al canto di una lezione magistrale come questa! Grazie sempre, Professore!
Caro Totó, tanta tanta ammirazione, davvero commovente il tuo modo di raccontare, grazie per farci rivivere queste vicende e farci riflettere… “Donna e Uomo sono le parti di un Intero, due metà, le due forme in cui Dio trova la sua perfezione” 👏👏👏
Che dire Professore, sono brani che colpiscono in profondita', che muovono quello che probabilmente portiamo dentro da sempre. Certo che dietro la figura che narra vedrei volentieri lo sfondo di un teatro greco. La narrazione impeccabile dell'attore mi proietta in quell'immagine, quello sfondo. Il richiamo al presente della parte finale, la guerra, la distruzione della stessa umanita', mi commuove. Sergio Blandi
Grazie, ottimo e chiaro sunto. Quanto è attuale il mondo classico!
Lezione formidabile, nel doppio senso della parola: straordinaria, ma spaventosa. "La costellazione delle figure della tragedia ancora oggi copre il cielo della nostra anima e indica la via di tutte le verità". Spiegatelo a chi invoca dalla mattina alla sera le "nostre radici", da pulpiti di ogni tipo, e non ha la minima idea di cosa sta invocando.
Semplicemente magnifico! Attraverso l'analisi dettagliata dell'opera di un autore classico greco, ci viene restituito il senso più profondo di una parola che oggi si sente pronunciare troppo spesso: "patriarcato". È proprio così che le trame di tragedie lontane nel tempo vengono ricucite al tessuto logoro di guerre e di assurda violenza di un'epoca come la nostra, ma solo per riconsegnarci, in una luce di speranza, l'ultima immagine di questo meraviglioso ricamo di parole che invitano alla riflessione: l'uomo e la donna quali metà di un'intero che è già perfezione. Possano, davvero, essere in tanti a prestare ascolto al canto di una lezione magistrale come questa! Grazie sempre, Professore!
Caro Totó, tanta tanta ammirazione, davvero commovente il tuo modo di raccontare, grazie per farci rivivere queste vicende e farci riflettere… “Donna e Uomo sono le parti di un Intero, due metà, le due forme in cui Dio trova la sua perfezione” 👏👏👏
Come sempre una indagine lucida. Grazie
Grazie Professore, è un riempimento dell' anima per me ascoltarla❤
Che dire Professore, sono brani che colpiscono in profondita', che muovono quello che probabilmente portiamo dentro da sempre. Certo che dietro la figura che narra vedrei volentieri lo sfondo di un teatro greco. La narrazione impeccabile dell'attore mi proietta in quell'immagine, quello sfondo. Il richiamo al presente della parte finale, la guerra, la distruzione della stessa umanita', mi commuove. Sergio Blandi