Emanuale Felice rispetto totale. Disposto a confrontarsi e mette in discussione le sue idee, al giorno d'oggi da far notare comunque. Ed onore al prof per quanto riesce ad essere diretto e chiaro.
Professor Boldrin, la questione dell' impoverimento della classe media è da chiarire. Contatti chi ha studiato la cosa e si faccia dare i dati. Credo di non essere l'unico che vorrebbe vederci chiaro. Non molli Prof. E grazie infinite.
Ho studiato la cosa, da 20 anni :) Ho messo sopra i link ai lavori di Brandolini. Son certo che Emanuele finira' per convenire con me, i dati non mentono se li si studia con pazienza ... vede, io dal 2012 scrivo poco (meglio, pubblico poco) perche' faccio altro. Ma studio ed annoto ed i miei studenti lo sanno ...
@@MicheleBoldrin ma ci mancherebbe. Lo so che parla solo per cognizione di causa. Ero curioso di capire a quali evidenze nello specifico si riferiva il Prof Felice e chiedevo un suo commento. Grazie per il link e magari riprenda l'argomento la prossima volta.
@@MicheleBoldrin sarebbe comunque godibilissimo, e qualcuno tra noi che sarebbe ben lieto di produrre, in un secondo tempo e non solo per Pinker, una versione con sottotitoli si troverebbe (quasi) di sicuro. Grazie ancora prof, già ora il suo canale è il top dell'offerta culturale su YT Italia.
Quello che vuole dire Emanuele è che oggi il mondo è diviso in 2 correnti di pensiero: La Libertà che nasce dalla rivoluzione francese e dalla creazione degli USA. Contro la corrente di pensiero Asiatica, Confuciana e Taoista, che mette in primo piano, l'equilibrio delle cose, e poi dopo, con meno importanza c'è la libertà dell'individuo. L'idea di libertà che è stata diffusa in tutta europa da Napoleone, e si è diffusa in USA, ma non è mai arrivata nella maggior parte del mondo. In quasi tutto il mondo la libertà personale è assecondata alla libertà del collettivo (che è un po' un ossimoro).
Ah ecco. Spero non voglia dire questo, Emanuela. Sa, Inter-Juve va bene (forse) per capire il calcio italiano. Ma per capire la storia del mondo e' una cagata.
@@dusk6159 sì ma qui si salta da un topic ad un altro senza concludere niente, con Luciano si parla di fatti, lui lo vedo sul pezzo, Felice lo vedo confuso e/o paraculo, perciò quello che dice è irrilevante.
Nella discussione precedente Emanuele Felice non mi aveva convinto troppo, ma in questa l'ho rivalutato molto. E' bello vedere una discussione tra due punti di vista contrapposti di persone interessanti.
A me sembra che abbia detto le solite cose. Si sta male e la gente vota male. Con parole colorite ma è quello che sento al bar dal genio del quartiere.
@@utherdent7228 il punto non è necessariamente cosa dici ma anche come lo dici. Dipende da come sai sostenere le tue argomentazioni e come sai esporle in maniera convincente ed organica ad altre informazioni che sei in grado di portare, ad esempio quando cita Vecchi per lo studio sul ceto medio.
@@gm-123-0 è proptio il come il problema di felice. E anche il cosa. Sul ceto medio poi dispiace ma ha ragione boldrin. Tra l'altro ci hanno fatto pure un panel a libei oltre
Non lo so. A me sembra il solito che prima fa un ragionamento banale con parole semplici, poi gli tocca precisare, puntualizzare e chiarire. Poi, dopo aver trovato una sintesi che ti metta d'accordo, il mese dopo ci ricasca. Giusto un paio di settimane fa ci é ricascato parlando di lega come un partito liberale.
Attenzione, un occidentale che non conosce la cultura orientale (il confucianesimo) non può osservare con i giusti mezzi le nazioni orientali. Nell'estremo oriente non è necessario usare i carri armati per sottomettere i popoli. Sono migliaia di anni che il confucianesimo plasma le menti delle persone, un cittadino orientale nasce e cresce in un mondo di regole scritte e non che lo rendono identico al vicino, le caratteristiche individuali sono messe da parte e fortemente represse. È per questo motivo che non è necessaria la violenza, c'è già la violenza sociale. Così è in Cina, in Giappone, in Corea... P.S. Gli asiatici sono dei consumatori perfetti.
prof. Boldrin Sulla Cina mi pare che abbia frainteso il problema posto da Felice e sia un pò partito per un' altra tangente sul capitalismo, sorry . Nessuno sano di mente può mettere in dubbio che la Cina è migliorata dai tempi di Mao, enormemente e per fortuna. Resta il fatto che ha un Politburo di 5/9 (cinque /nove) persone con un' economia che potrebbe diventare molto presto la più importante del pianeta, con tutto quello che ne consegue, come ben sa e meglio di me , in termini di rapporti di forza politico, culturali, ,militari , di regole internazionali sui commerci e via dicendo .. La visione di questo Politburo espressione del PCC? Non ci metterei la mano sul fuoco che è o sarà molto liberal democratica come fin qui l abbiamo concepita noi occidentali con tutti i distinguo (o a HK e Taiwan..) , per usare un eufemismo. Non che lei abbia sostenuto questo, ma non vederci forse la sfida storica più rilevante lanciata al nostro modello , probabilmente dei prossimi decenni , mi sembra molto riduttivo. Aggiungiamo che da noi molte forze politiche vorrebbero rispondere a tono , usando questa sfida per proporre la visione "illiberale di democrazia" come loro stessi la definiscono, perché più adatta ed efficiente ,sempre parole loro (vedi dichiarazioni dei vari Trump Le Pen , Salvini, e quelli che flirtano con la visione di Putin) . Io ho interpretato che Felice volesse parlare di queste due differenti visioni di società, anche se non ho letto i suoi libri . Saluti.
Bellissima conversazione, trovo che però, questa volta, il prof Boldrin abbia voluto trovare un contrasto dove, forse non c'era. Non credo che il buon Felice si possa accomunare ai vari mascalzoni che ci vogliono far credere nella decrescita felice contro la globalizzazione e il capitalismo. Ha fatto una critica ad una tendenza ben precisa che in alcune zone del mondo ha preso piede o che forse c'è da sempre ma negli ultimi anni tende ad estendersi ed evolversi, quello che lui chiama capitalismo illiberale, e su questo non credo che si possa essere in disaccordo, se non altro in linea generale. Comunque sia bravi, a tutti e due.
Secondo me il professor Felice ha un modo di parlare lento e macchinoso che lo penalizza molto, nell'altro video era molto più evidente rispetto a questo. Credo sia molto valido, più di quanto appare (anche se comunque non sfigura affatto).
Ho la sensazione che ci siano paesi in cui il popolo (i cittadini o gli elettori ) accetti una limitazione dei propri diritti in cambio di una soluzione dei problemi di sussistenza. Come sempre è accaduto in fasi di crisi economiche. Solo che le crisi come ci spiegate hanno cicli sempre più brevi. L'uomo forte è la speranza di Cina, Stati Uniti, Russia e di molti paesi anche europei, a cominciare dall'Italia. Non sono tra chi grida continuamente al rischio dittatura. Tuttavia i diritti conquistati dal dopoguerra in poi - a mio modesto parere - sono un patrimonio inalienabile. Ed è questo tesoro che costituisce la fonte del liberalismo democratico in cui l'iniziativa individuale deve essere temperata per evitare i danni che produce agli altri e alla terra che ci ospita. Una spia può rilevare il peggioramento della democrazia liberale, basta tenere d'occhio i tentativi di limitare l'espressione , l'opinione, l'informazione, la libertà delle persone, dei loro usi e costumi. Anche ricorrendo a forme di condizionamento virale come la vicenda di Cambridge Analityca dimostra.
Per restare in Italia basti vedere come Salvini si tenga strette le forze dell'ordine e non disdegni gli attacchi alla magistratura. Purtroppo l'italiano medio vuole la pappa pronta e preferisce avere un uomo forte che si prenda le responsabilità al proprio posto
Un altro frullato estivo. Ingredienti: una dose di filosofia morale; 2 dosi di geopolitica light; un tocco di etica; 3 dosi di sociologia dei consumi ben stagionata; 1 dose di politica economica statistics-free: aneddotica storica a piacere (stile “lo sapevi?” Settimana Enigmistica). Frullare 20 minuti. ... Consiglio al Prof. Boldrin: chiedere agli interlocutori di avvalersi di slides con bullet points e grafica alla americana, per riassumere la sequenza e le connessioni dei ragionamenti (?) che si sforza di guidare.
Prof, una piccola idea derivante da questi confronti con Emanuele Felice: perché non fare una serie di commenti alla serie del 1980 "Free to Choose" di Milton Friedman (disponibile su UA-cam)? Praticamente ogni singolo aspetto della vostra conversazione è stato lì affrontato e sviscerato.
Min 46 M. Boldrin: Mostrami i dati è facile E. Felice: Miché, poi magari ne riparliamo (PS: NON HO MESSO LE VIRGOLETTE PERCHE' NON E' TESTUALE... ma per chi ha voglia di riascoltare è una parafrasi onesta)
1:04 sono morto E. Felice: l'ho scritto porca puttana, l'ho scritto in maniera inequivocabile M. Boldrin: mi permetto di dubitarne.. Cmq bella chiacchierata grazie a entrambi!
Osservazione del pivello di Relazioni Internazionali: oggi il pericolo che corre la liberal democrazia è quello di perdere (se non è già stato perso) il suo potere di soft power nei confronti di quei paesi che sono in bilico tra sistemi democratici (anche se poco liberali) e autoritarismi/dittature militari ecc. Oggi, mi pare, si sia spezzata la relazione tra benessere economico e democrazia liberale e che quindi il mondo abbia smesso di intraprendere quella direzione che ci si aspettava prendesse dopo l'89. La realtà è che i paesi democratici sono sempre quelli, anzi, forse sono un po' meno rispetto 10 anni fa. Oggi la Cina è l'esempio lampante di come può esserci benessere economico senza diritti civili ed oggi fa molto più soft power questa idea che quella europea. La democrazia, mi sembra di vedere, è l'eccezione alla regola e non quel percorso di elevazione che si pensava arrivasse tramite le famose "ondate di democratizzazione", terminate ed arenatisi oramai da 15 anni.
Direi che l'ondata di politici eccentrici ed incompetenti che hanno invaso la scena politica mondiale negli ultimi tempi (May, Johnson, Trump, Salvini, Trudeau, Bolsonaro...) siano i primi campanelli d'allarme che dimostrano che dare troppo potere e troppa libertà alla massa può essere controproducente. Non dico di virare su sistemi autoritari in pieno stile Cina o Russia, ma se non riusciamo a garantire un livello minimo di istruzione ed educazione civica per tutti i cittadini bisognerebbe rendere la democrazia un po' meno democratica. Siamo nell'epoca delle fake news, e d'altronde come diceva Aristotele "Ogni popolo ha i governanti che si merita"
Interessante, più del precedente. Istruttivo il prof Felice: fa affermazioni generiche (tipo "la classe media si è impoverita") con l'aria di dirti " è così, dai, lo sanno tutti" ma se incalzato sfugge ("non ho i dati, ne riparleremo"). Mi ricorda la superficialità dei talk show e dei giornali.
Lo ripeto, Michele: indipendentemente da quel che ha scritto in un articolo, secondo me Emanuele è un bravo ragazzo. Se gli perdoni quello, invece di riportare il discorso sempre lì, a mio avviso verrebbero fuori belle discussioni.
Su classemedia molto interessante ultimo paper di Thomas Manfredi, in cui viene sottolineato come per appartenere alla classe media servono maggiori skills, o meglio che è aumentata la propensione di lavori/professioni ad alta competenza a portare ad appartenere alla classe media.
IMHO l'economia e la tecnica si sono evolute applicando il metodo scientifico (scartiamo quello che vediamo che non funziona e proviamone di nuove) mentre la politica non è mai riuscita ad applicare niente di simile, cazzo le proposte sono sostanzialmente uguali da 100 anni...
@@BooyahL o mi basta anche citare le politiche di innovazione della Germania sul piano infrastrutturale. Perché date tutto per scontato come se i politici fossero tutti dei nullafacenti e tutti uguali e i tecnocrati sarebbero coloro che "rinnoverebbero e cambierebbero radicalmente la società"?
@@riccardo1180 eh ma fammi un esempio allora, costruire infrastrutture é una cosa innovativa? C'è un processo di trial n error dietro? Io é per quello che dico che non è mai diventata una materia scientifica la politica
Ho ascoltato con grandissimo ritardo (e in un contesto politico ormai radicalmente mutato). L'impressione complessiva è che Felice (al netto delle gravi approssimazioni di linguaggio e di concetto) sia sostenitore di un vagheggiato Stato Etico liberale, e che nemmeno si accorga (ammettendo la buona fede, che sarebbe da dimostrare) che di altro non si tratta se non di un colossale equivoco (lo stesso di quando si dichiara "socialista liberale"). Sembra uno dei tanti casi del "mimetismo ideologico" così in voga nella versione 2.0 del socialismo, che dopo aver fallito miseramente tutti i confronti con la sua controparte liberal-capitalista finge di convertirsi al modello liberale del nemico e usa il grimaldello della difesa dei diritti etici del cittadino (sociali, civili, sessuali, ecologici, ...) per raggiungere lo stesso obiettivo di sempre, ovvero l'allargamento dello Stato a discapito della libertà degli individui. Interessante il meccanismo psicologico per cui Felice dichiara di essere un anticomunista al di sopra di ogni sospetto, ma quando deve attaccare i propri nemici ideologici proprio non riesce a non usare la superabusata accusa di nazismo (peraltro del tutto ingiustificata). Dibattito comunque interessante, soprattutto per la capacità di Boldrin di lasciare che Felice esplicitasse le sue argomentazioni, incastrandolo poi nella sua incapacità di sostenerle e anche solo di precisarle (imbarazzante per un ordinario).
Bravo Emanuele centri perfettamente il punto: visione dell'uomo e della felicità. Pensare che ognuno persegua la "sua" idea di felicità come se questa non fosse culturalmente determinata è molto naif. Tutti aspirano a stare meglio? Cosa vuol dire meglio? Possibilità di accesso a beni materiali? Se chiediamo a un indio amazzonico se preferisce il meglio di bolsonaro ossia il trasferimento forzoso in città oppure libero massacro da parte degli allevatori cosa pensi risponderebbero? Io che ci ho vissuto 2 anni posso testimoniare che lo star meglio che hai in mente è cucito su di te e la società da cui sei come tutti co-prodotto. Il perseguire benessere materiale non è nella "natura" umana ma nella sua cultura e le culture hanno perseguito o perseguono anche altro.
Boh secondo me una figura intellettuale può assumere pose e toni diversi nella scrittura di un libro (prodotto di nicchia, in cui immagino lo scrittore abbia ampia libertà di esprimersi) versus nella scrittura di un articolo di opinione (prodotto inteso per essere fruito da quanta più gente, in più ci metti l'argomento della scarsa qualità della stampa italiana e quindi...). certo in un mondo ideale l'intellettuale non dovrebbe mai crearsi due o più profili, ma succede... La cosa positiva è che a giudicare dai commenti, Felice sembra essere apprezzato anche per i suoi libri.
Michele Albo guarda, in realtà una parentela c’è: io e Flavio Felice siamo cugini di secondo/terzo grado. Anche se non ci siamo mai incontrati dal vivo (però una volta mi scrisse che frequentava molto mio nonno, un vecchio socialista). Non so comunque quanto ci sia affinità di pensiero - lui è cattolico
@@EmanueleFelice Grazie della risposta Emanuele, Flavio è un filosofo liberal-cattolico-illuminista. Raffinato commentatore critico delle encicliche e sostenitore della economia sociale di mercato. Ecco perché ho notato affinità "ideologica" tra te e Flavio.
@@EmanueleFelice approfitto qui visto che ha risposto. Mi pare una persona intelligente che ha colto in maniera non banale alcuni punti e ho apprezzato questa e la precedente discussione con il prof. Detto questo noto che in certi titoli e tweet pare vuole rimarcare un'appartenenza di sx. La invito a ragionare che se a cuore come diceva nel caso pd+5s, di valutare profondamente se abbracciare e aiutare il progetto liberi oltre, senza paura di scontentare la sua area di provenienza, un po' sulla falsariga di quanto successo in Spagna con Ciudadanos aldila' delle terribili strategie di alleanza poi scelte, unisce social liberali e liberal dem. Non possono sempre altri a fare e noi a chiedere gli altri di fare al posto nostro. Si metta in gioco come ha dimostrato di saper fare accettando il confronto forse con l'osso più duro del panorama politico intellettuale italiano. Mi perdonerete entrambi dei consigli non richiesti. Grazie.
Ma, esattamente, il Prof. Felice che cosa aggiunge intellettualmente, alle considerazioni di Benedetto Croce e di Luigi Einaudi nel 'Liberalismo e liberismo'? A parte gli esempi 'attualizzati' e i supposti pericoli, dov'è la novità?
Mi dispiace Professore, a mio modesto parere dare spazio al Prof. Felice va contro quella che mi sembra essere la filosofia del canale, cioè combattere le fake news e i luoghi comuni non supportati da un controfattuale. Il Felice continua a usare frasi fatte, roboanti, molto trendy sui media, quando però gli si chiede una definizione, una spiegazione, di dare coerenza a ciò che dice, appare furbescamente evasivo. Emblematico il passaggio dal minuto 42 in poi: Felice usa la frase fatta "Il ceto medio italiano si è impoverito", senza poi essere in grado di dare una definizione tecnico/economica di ceto medio e impoverimento (non sa neanche spiegare se l'impoverimento riguarda la ricchezza o il reddito) e invitato a fare share dei dati svicola con "Magari un'altra volta". Mi spiace, ma tra un Felice e un Borghi non vedo differenze.
Emanuale Felice rispetto totale. Disposto a confrontarsi e mette in discussione le sue idee, al giorno d'oggi da far notare comunque. Ed onore al prof per quanto riesce ad essere diretto e chiaro.
Vivaci e interessati queste conversazioni con Felice, le sto recuperando solo ora. Sarebbe bello se ne faceste altre.
Una bella discussione! Avvincente e a ritmi veloci, molto interessante. Bei disaccordi. Spero che Felice diventi ospite fisso.
FANTASTICO! Il prof mette l'accento sulle parole. Le parole vanno pesate. Saggio! Una meraviglia!
Ah, per gli interessati, i paper di Andrea Brandolini (fra cui quelli sulla diseguaglianza in Italia) li trovate qui.
qui dove?
Può mettere il link in descrizione?
Tra l'altro serve x indicizzazione Google.
ideas.repec.org/e/pbr18.html
sorry, fretta
@@MicheleBoldrin grazie
Niente da fare, ormai sono dipendente da questo canale. Grazie Michele
Onestà intellettuale, davvero. Grazie ad entrambi!
Professor Boldrin, la questione dell' impoverimento della classe media è da chiarire.
Contatti chi ha studiato la cosa e si faccia dare i dati. Credo di non essere l'unico che vorrebbe vederci chiaro.
Non molli Prof. E grazie infinite.
Sul canale di liberi oltre c'è un intero panel su questo argomento con esperti del settore e statistiche
Ho studiato la cosa, da 20 anni :) Ho messo sopra i link ai lavori di Brandolini. Son certo che Emanuele finira' per convenire con me, i dati non mentono se li si studia con pazienza ... vede, io dal 2012 scrivo poco (meglio, pubblico poco) perche' faccio altro. Ma studio ed annoto ed i miei studenti lo sanno ...
@@MicheleBoldrin ma ci mancherebbe. Lo so che parla solo per cognizione di causa. Ero curioso di capire a quali evidenze nello specifico si riferiva il Prof Felice e chiedevo un suo commento.
Grazie per il link e magari riprenda l'argomento la prossima volta.
Complimenti per la capacità di confrontarsi! Ad averne di dibattiti così
Un suo dibattito con Steven Pinker sarebbe fantastico.
Ah vabe quello è un sogno ahaha
Magari in autunno lo chiamo ... ma sarebbe in inglese :(
@@MicheleBoldrin sarebbe comunque godibilissimo, e qualcuno tra noi che sarebbe ben lieto di produrre, in un secondo tempo e non solo per Pinker, una versione con sottotitoli si troverebbe (quasi) di sicuro. Grazie ancora prof, già ora il suo canale è il top dell'offerta culturale su YT Italia.
@@MicheleBoldrin Appoggio la mozione Pinker :)
Prof, lo faccia in inglese, prometto che glieli faccio io i subtitles!
Quello che vuole dire Emanuele è che oggi il mondo è diviso in 2 correnti di pensiero:
La Libertà che nasce dalla rivoluzione francese e dalla creazione degli USA.
Contro la corrente di pensiero Asiatica, Confuciana e Taoista, che mette in primo piano, l'equilibrio delle cose, e poi dopo, con meno importanza c'è la libertà dell'individuo. L'idea di libertà che è stata diffusa in tutta europa da Napoleone, e si è diffusa in USA, ma non è mai arrivata nella maggior parte del mondo.
In quasi tutto il mondo la libertà personale è assecondata alla libertà del collettivo (che è un po' un ossimoro).
Ah ecco. Spero non voglia dire questo, Emanuela. Sa, Inter-Juve va bene (forse) per capire il calcio italiano. Ma per capire la storia del mondo e' una cagata.
Queste discussioni con Felice ti tengono sempre col fiato sospeso (nel bene e nel male)
Ps: la seconda debunkerata con il signor Ernesto quando esce?
Presto, perdonateci. Abbiamo avuto cose da fare entrambi. Ma le 'debunkerate" arriveranno di certo!
Con Ernesto si parla di cose concrete, coma la maggior parte dei video del canale, con Felice.... Boh... Tanta confusione
Product differentiation
@@dusk6159 sì ma qui si salta da un topic ad un altro senza concludere niente, con Luciano si parla di fatti, lui lo vedo sul pezzo, Felice lo vedo confuso e/o paraculo, perciò quello che dice è irrilevante.
Ancora un video o due e Emanuele Felice entra nel club più mercato e meno Stato
Un bel club di merda (preciso subito che non sono un socialista, non iniziate a rompere i coglioni)
metto mi piace pure prima di vederlo, queste puntate sono una garanzia
Nella discussione precedente Emanuele Felice non mi aveva convinto troppo, ma in questa l'ho rivalutato molto. E' bello vedere una discussione tra due punti di vista contrapposti di persone interessanti.
A me sembra che abbia detto le solite cose. Si sta male e la gente vota male. Con parole colorite ma è quello che sento al bar dal genio del quartiere.
@@utherdent7228 il punto non è necessariamente cosa dici ma anche come lo dici. Dipende da come sai sostenere le tue argomentazioni e come sai esporle in maniera convincente ed organica ad altre informazioni che sei in grado di portare, ad esempio quando cita Vecchi per lo studio sul ceto medio.
@@gm-123-0 è proptio il come il problema di felice. E anche il cosa.
Sul ceto medio poi dispiace ma ha ragione boldrin. Tra l'altro ci hanno fatto pure un panel a libei oltre
Non lo so. A me sembra il solito che prima fa un ragionamento banale con parole semplici, poi gli tocca precisare, puntualizzare e chiarire. Poi, dopo aver trovato una sintesi che ti metta d'accordo, il mese dopo ci ricasca. Giusto un paio di settimane fa ci é ricascato parlando di lega come un partito liberale.
Attenzione, un occidentale che non conosce la cultura orientale (il confucianesimo) non può osservare con i giusti mezzi le nazioni orientali. Nell'estremo oriente non è necessario usare i carri armati per sottomettere i popoli. Sono migliaia di anni che il confucianesimo plasma le menti delle persone, un cittadino orientale nasce e cresce in un mondo di regole scritte e non che lo rendono identico al vicino, le caratteristiche individuali sono messe da parte e fortemente represse. È per questo motivo che non è necessaria la violenza, c'è già la violenza sociale. Così è in Cina, in Giappone, in Corea...
P.S.
Gli asiatici sono dei consumatori perfetti.
al Bress ho vissuto due anni e mezzo nelle Filippine e concordo
Confronto molto interessante, grazie
prof. Boldrin Sulla Cina mi pare che abbia frainteso il problema posto da Felice e sia un pò partito per un' altra tangente sul capitalismo, sorry . Nessuno sano di mente può mettere in dubbio che la Cina è migliorata dai tempi di Mao, enormemente e per fortuna. Resta il fatto che ha un Politburo di 5/9 (cinque /nove) persone con un' economia che potrebbe diventare molto presto la più importante del pianeta, con tutto quello che ne consegue, come ben sa e meglio di me , in termini di rapporti di forza politico, culturali, ,militari , di regole internazionali sui commerci e via dicendo .. La visione di questo Politburo espressione del PCC? Non ci metterei la mano sul fuoco che è o sarà molto liberal democratica come fin qui l abbiamo concepita noi occidentali con tutti i distinguo (o a HK e Taiwan..) , per usare un eufemismo. Non che lei abbia sostenuto questo, ma non vederci forse la sfida storica più rilevante lanciata al nostro modello , probabilmente dei prossimi decenni , mi sembra molto riduttivo. Aggiungiamo che da noi molte forze politiche vorrebbero rispondere a tono , usando questa sfida per proporre la visione "illiberale di democrazia" come loro stessi la definiscono, perché più adatta ed efficiente ,sempre parole loro (vedi dichiarazioni dei vari Trump Le Pen , Salvini, e quelli che flirtano con la visione di Putin) . Io ho interpretato che Felice volesse parlare di queste due differenti visioni di società, anche se non ho letto i suoi libri . Saluti.
Intanto la Cina va avanti a colpi di imprese statali, quelle cose che secondo i liberisti non si devono fare.
Il video più bello del canale, complimenti.
Bellissima conversazione, trovo che però, questa volta, il prof Boldrin abbia voluto trovare un contrasto dove, forse non c'era. Non credo che il buon Felice si possa accomunare ai vari mascalzoni che ci vogliono far credere nella decrescita felice contro la globalizzazione e il capitalismo. Ha fatto una critica ad una tendenza ben precisa che in alcune zone del mondo ha preso piede o che forse c'è da sempre ma negli ultimi anni tende ad estendersi ed evolversi, quello che lui chiama capitalismo illiberale, e su questo non credo che si possa essere in disaccordo, se non altro in linea generale. Comunque sia bravi, a tutti e due.
La critica era il mettere troppa carne al fuoco...
Secondo me il professor Felice ha un modo di parlare lento e macchinoso che lo penalizza molto, nell'altro video era molto più evidente rispetto a questo. Credo sia molto valido, più di quanto appare (anche se comunque non sfigura affatto).
Ho la sensazione che ci siano paesi in cui il popolo (i cittadini o gli elettori ) accetti una limitazione dei propri diritti in cambio di una soluzione dei problemi di sussistenza. Come sempre è accaduto in fasi di crisi economiche. Solo che le crisi come ci spiegate hanno cicli sempre più brevi. L'uomo forte è la speranza di Cina, Stati Uniti, Russia e di molti paesi anche europei, a cominciare dall'Italia. Non sono tra chi grida continuamente al rischio dittatura. Tuttavia i diritti conquistati dal dopoguerra in poi - a mio modesto parere - sono un patrimonio inalienabile. Ed è questo tesoro che costituisce la fonte del liberalismo democratico in cui l'iniziativa individuale deve essere temperata per evitare i danni che produce agli altri e alla terra che ci ospita. Una spia può rilevare il peggioramento della democrazia liberale, basta tenere d'occhio i tentativi di limitare l'espressione , l'opinione, l'informazione, la libertà delle persone, dei loro usi e costumi. Anche ricorrendo a forme di condizionamento virale come la vicenda di Cambridge Analityca dimostra.
Per restare in Italia basti vedere come Salvini si tenga strette le forze dell'ordine e non disdegni gli attacchi alla magistratura. Purtroppo l'italiano medio vuole la pappa pronta e preferisce avere un uomo forte che si prenda le responsabilità al proprio posto
Mi è piaciuta la conversazione.
Un altro frullato estivo. Ingredienti: una dose di filosofia morale; 2 dosi di geopolitica light; un tocco di etica; 3 dosi di sociologia dei consumi ben stagionata; 1 dose di politica economica statistics-free: aneddotica storica a piacere (stile “lo sapevi?” Settimana Enigmistica). Frullare 20 minuti. ... Consiglio al Prof. Boldrin: chiedere agli interlocutori di avvalersi di slides con bullet points e grafica alla americana, per riassumere la sequenza e le connessioni dei ragionamenti (?) che si sforza di guidare.
Prof, una piccola idea derivante da questi confronti con Emanuele Felice: perché non fare una serie di commenti alla serie del 1980 "Free to Choose" di Milton Friedman (disponibile su UA-cam)? Praticamente ogni singolo aspetto della vostra conversazione è stato lì affrontato e sviscerato.
Per quel che potete farvene della mia " valutazione"... l'ho preferito al confronto precedente..
PS: come sempre, GRAZIE!
Min 46
M. Boldrin: Mostrami i dati è facile
E. Felice: Miché, poi magari ne riparliamo
(PS: NON HO MESSO LE VIRGOLETTE PERCHE' NON E' TESTUALE... ma per chi ha voglia di riascoltare è una parafrasi onesta)
1:04 sono morto
E. Felice: l'ho scritto porca puttana, l'ho scritto in maniera inequivocabile
M. Boldrin: mi permetto di dubitarne..
Cmq bella chiacchierata grazie a entrambi!
Una bella chiacchierata con Alberto Alesina/Giavazzi??
Vabbè, troppo tardi
Mattia Perra seriamente... RIP
Osservazione del pivello di Relazioni Internazionali: oggi il pericolo che corre la liberal democrazia è quello di perdere (se non è già stato perso) il suo potere di soft power nei confronti di quei paesi che sono in bilico tra sistemi democratici (anche se poco liberali) e autoritarismi/dittature militari ecc. Oggi, mi pare, si sia spezzata la relazione tra benessere economico e democrazia liberale e che quindi il mondo abbia smesso di intraprendere quella direzione che ci si aspettava prendesse dopo l'89. La realtà è che i paesi democratici sono sempre quelli, anzi, forse sono un po' meno rispetto 10 anni fa. Oggi la Cina è l'esempio lampante di come può esserci benessere economico senza diritti civili ed oggi fa molto più soft power questa idea che quella europea. La democrazia, mi sembra di vedere, è l'eccezione alla regola e non quel percorso di elevazione che si pensava arrivasse tramite le famose "ondate di democratizzazione", terminate ed arenatisi oramai da 15 anni.
Direi che l'ondata di politici eccentrici ed incompetenti che hanno invaso la scena politica mondiale negli ultimi tempi (May, Johnson, Trump, Salvini, Trudeau, Bolsonaro...) siano i primi campanelli d'allarme che dimostrano che dare troppo potere e troppa libertà alla massa può essere controproducente. Non dico di virare su sistemi autoritari in pieno stile Cina o Russia, ma se non riusciamo a garantire un livello minimo di istruzione ed educazione civica per tutti i cittadini bisognerebbe rendere la democrazia un po' meno democratica. Siamo nell'epoca delle fake news, e d'altronde come diceva Aristotele "Ogni popolo ha i governanti che si merita"
Interessante, più del precedente. Istruttivo il prof Felice: fa affermazioni generiche (tipo "la classe media si è impoverita") con l'aria di dirti " è così, dai, lo sanno tutti" ma se incalzato sfugge ("non ho i dati, ne riparleremo"). Mi ricorda la superficialità dei talk show e dei giornali.
Lo ripeto, Michele: indipendentemente da quel che ha scritto in un articolo, secondo me Emanuele è un bravo ragazzo. Se gli perdoni quello, invece di riportare il discorso sempre lì, a mio avviso verrebbero fuori belle discussioni.
ma sono solo io o emanuele felice é l’unico giovane con la voce e l’intonazione da vecchio! guardarlo e sentirlo é leggermente straniante...
❤❤❤❤❤
Su classemedia molto interessante ultimo paper di Thomas Manfredi, in cui viene sottolineato come per appartenere alla classe media servono maggiori skills, o meglio che è aumentata la propensione di lavori/professioni ad alta competenza a portare ad appartenere alla classe media.
Federico Gueli ehi ragazzi per quelli che come me sono ignoranti... postate il link! quello che dice quel paper é verissimo. verissimo.
IMHO l'economia e la tecnica si sono evolute applicando il metodo scientifico (scartiamo quello che vediamo che non funziona e proviamone di nuove) mentre la politica non è mai riuscita ad applicare niente di simile, cazzo le proposte sono sostanzialmente uguali da 100 anni...
Non credo che in tutti i paesi funzioni così. Cioè che la politica in altri sta al passo con i tempi, non certo il caso dell'Italia.
@@riccardo1180 quali sono state le innovazioni in politica negli ultimi 100 anni?
@@BooyahL in Cina e in Giappone tanto per fare un esempio.
@@BooyahL o mi basta anche citare le politiche di innovazione della Germania sul piano infrastrutturale. Perché date tutto per scontato come se i politici fossero tutti dei nullafacenti e tutti uguali e i tecnocrati sarebbero coloro che "rinnoverebbero e cambierebbero radicalmente la società"?
@@riccardo1180 eh ma fammi un esempio allora, costruire infrastrutture é una cosa innovativa? C'è un processo di trial n error dietro? Io é per quello che dico che non è mai diventata una materia scientifica la politica
Io aspetto il dibattito sulla questione del mezzogiorno con Felice
Arrivera' anche quello, dopo l'estate. Tempo al tempo :)
@@MicheleBoldrin Grazie mille! :)
Ho ascoltato con grandissimo ritardo (e in un contesto politico ormai radicalmente mutato).
L'impressione complessiva è che Felice (al netto delle gravi approssimazioni di linguaggio e di concetto) sia sostenitore di un vagheggiato Stato Etico liberale, e che nemmeno si accorga (ammettendo la buona fede, che sarebbe da dimostrare) che di altro non si tratta se non di un colossale equivoco (lo stesso di quando si dichiara "socialista liberale").
Sembra uno dei tanti casi del "mimetismo ideologico" così in voga nella versione 2.0 del socialismo, che dopo aver fallito miseramente tutti i confronti con la sua controparte liberal-capitalista finge di convertirsi al modello liberale del nemico e usa il grimaldello della difesa dei diritti etici del cittadino (sociali, civili, sessuali, ecologici, ...) per raggiungere lo stesso obiettivo di sempre, ovvero l'allargamento dello Stato a discapito della libertà degli individui.
Interessante il meccanismo psicologico per cui Felice dichiara di essere un anticomunista al di sopra di ogni sospetto, ma quando deve attaccare i propri nemici ideologici proprio non riesce a non usare la superabusata accusa di nazismo (peraltro del tutto ingiustificata).
Dibattito comunque interessante, soprattutto per la capacità di Boldrin di lasciare che Felice esplicitasse le sue argomentazioni, incastrandolo poi nella sua incapacità di sostenerle e anche solo di precisarle (imbarazzante per un ordinario).
Il professor Felice dove insegna?
Pescara
Mi mancano i Moschettieri...
Bravo Emanuele centri perfettamente il punto: visione dell'uomo e della felicità. Pensare che ognuno persegua la "sua" idea di felicità come se questa non fosse culturalmente determinata è molto naif. Tutti aspirano a stare meglio? Cosa vuol dire meglio? Possibilità di accesso a beni materiali? Se chiediamo a un indio amazzonico se preferisce il meglio di bolsonaro ossia il trasferimento forzoso in città oppure libero massacro da parte degli allevatori cosa pensi risponderebbero? Io che ci ho vissuto 2 anni posso testimoniare che lo star meglio che hai in mente è cucito su di te e la società da cui sei come tutti co-prodotto. Il perseguire benessere materiale non è nella "natura" umana ma nella sua cultura e le culture hanno perseguito o perseguono anche altro.
Quando sento parlare del senso della vita penso solo ai Monty Python
Se stabiliste prima il perimetro della discussione credo sarebbe piu' facile per chi ascolta e piu' efficace la comunicazione di entrambi.
Boh secondo me una figura intellettuale può assumere pose e toni diversi nella scrittura di un libro (prodotto di nicchia, in cui immagino lo scrittore abbia ampia libertà di esprimersi) versus nella scrittura di un articolo di opinione (prodotto inteso per essere fruito da quanta più gente, in più ci metti l'argomento della scarsa qualità della stampa italiana e quindi...).
certo in un mondo ideale l'intellettuale non dovrebbe mai crearsi due o più profili, ma succede...
La cosa positiva è che a giudicare dai commenti, Felice sembra essere apprezzato anche per i suoi libri.
Caspita Emanuele Felice, ho letto un suo libro
👍
"sono un socialista liberale ma sono per il libero mercato"
Ma Emanuele è figlio di Flavio? Perché, mi sembra, che ha molte affinità di riflessione e di pensiero con Flavio Felice.
Michele Albo guarda, in realtà una parentela c’è: io e Flavio Felice siamo cugini di secondo/terzo grado. Anche se non ci siamo mai incontrati dal vivo (però una volta mi scrisse che frequentava molto mio nonno, un vecchio socialista). Non so comunque quanto ci sia affinità di pensiero - lui è cattolico
@@EmanueleFelice Grazie della risposta Emanuele, Flavio è un filosofo liberal-cattolico-illuminista. Raffinato commentatore critico delle encicliche e sostenitore della economia sociale di mercato. Ecco perché ho notato affinità "ideologica" tra te e Flavio.
@@EmanueleFelice approfitto qui visto che ha risposto. Mi pare una persona intelligente che ha colto in maniera non banale alcuni punti e ho apprezzato questa e la precedente discussione con il prof. Detto questo noto che in certi titoli e tweet pare vuole rimarcare un'appartenenza di sx.
La invito a ragionare che se a cuore come diceva nel caso pd+5s, di valutare profondamente se abbracciare e aiutare il progetto liberi oltre, senza paura di scontentare la sua area di provenienza, un po' sulla falsariga di quanto successo in Spagna con Ciudadanos aldila' delle terribili strategie di alleanza poi scelte, unisce social liberali e liberal dem. Non possono sempre altri a fare e noi a chiedere gli altri di fare al posto nostro.
Si metta in gioco come ha dimostrato di saper fare accettando il confronto forse con l'osso più duro del panorama politico intellettuale italiano.
Mi perdonerete entrambi dei consigli non richiesti. Grazie.
Il punto di vista cristiano ortodosso suprematista imperiale russo ≠ neoliberismo
Ma, esattamente, il Prof. Felice che cosa aggiunge intellettualmente, alle considerazioni di Benedetto Croce e di Luigi Einaudi nel 'Liberalismo e liberismo'? A parte gli esempi 'attualizzati' e i supposti pericoli, dov'è la novità?
La novità è che all'epoca si andava verso l'acquisizione di nuovi diritti, oggi si va verso la perdita di diritti già acquisiti
chissà se riuscirai a portare a termine l'esorcismo professore
- bla bla blah...
+ dati puntuali
= > entropia
😂😂😂
Mi dispiace Professore, a mio modesto parere dare spazio al Prof. Felice va contro quella che mi sembra essere la filosofia del canale, cioè combattere le fake news e i luoghi comuni non supportati da un controfattuale. Il Felice continua a usare frasi fatte, roboanti, molto trendy sui media, quando però gli si chiede una definizione, una spiegazione, di dare coerenza a ciò che dice, appare furbescamente evasivo. Emblematico il passaggio dal minuto 42 in poi: Felice usa la frase fatta "Il ceto medio italiano si è impoverito", senza poi essere in grado di dare una definizione tecnico/economica di ceto medio e impoverimento (non sa neanche spiegare se l'impoverimento riguarda la ricchezza o il reddito) e invitato a fare share dei dati svicola con "Magari un'altra volta". Mi spiace, ma tra un Felice e un Borghi non vedo differenze.
A me pare il classico esempio di paraculismo.
"hai ragione ma.." ma un cazzo
sembrate due preti
Beh, meglio sembrare due preti che un bue idiota anche se "pio pio pio", non ti pare?
Ma che cazz vuol dire?