Piccolo OT: Faccio i complimenti ad Emanuele perchè (a differenza di tantissimi altri e altre che nn accettano o fuggono alla prima occasione) ci mette la faccia, si mette in gioco e discute le proprie idee e teorie. Uno così è comunque da ascoltare e rispettare. E lo dico nonostante non condivida una buona parte di esse (soprattutto quelle degli scorsi video). Bravo anche prof che porta sempre dibattiti interessanti
E però io ho sentito almeno un paio di volte una nota quasi di provocazione nel rispondere a Michele un po' così, alla carlona, accuratamente evitando di applicare un minimo di logica economica nel suo pensiero. Insomma, insegni politica economica, non scienze delle merendine...
@@SimoneCarp mah a me é sembrato un confronto giusto per il contesto (siamo pur sempre su YT e nn in un dibattito a qualche evento ufficiale/universitario). Per i miei gusti ci si parlava un po' troppo sopra (prof Boldrin pure lei ahah nn se fa 🤣) però nn vi era a priori un accordo 10min ciascuno. Poi, ripeto: la maggior parte manco risponde agli inviti. Lui accetta e si mette in gioco. Avercene di gente cosí. Il confronto aiuta a far crescere sia i partecipanti sia il pubblico
Pienamente d'accordo. Veramente una persona in gamba e intellettualmente coraggiosa, perché ha avuto voglia di confrontarsi per ben 1.30h (piu tutte le altre volte) pubblicamente con chi la pensa diversamente da lui.
Vero, è bello quando una persona con le conoscenze si mette a discutere, perché da solo si fa poco. L'aspetto brutto è quello di non affrontare l'economia con i numeri: se 2+2 fa 4 perché è matematica ecc, 2+2 non può essere diverso da 4 giustificandolo con la visione politica, altrimenti si risolverà ben poco o forse nulla.
Mi fa piacere rivedere il prof. Felice sul canale. Vengono sempre fuori confronti eccezionali. Personalmente poi trovo che Michele abbia colto ed esposto più precisamente come stanno le cose in Italia e come si potrebbero risolvere per davvero le cause del declino italiano
Complimenti per il dibattito, franco e attento, come deve essere, e non banale. Questo è quello che manca in Italia, la possibilità di esprimere opinioni diverse con il giusto tempo per le argomentazioni e, sempre, il rispetto della persona che si ha davanti. Grazie ad entrambi
La rabbia è tanta. E il dibattito degli ultimi 10 anno ruota attorno all'aumentare le pensioni. Qui è necessaria una battaglia di idee che contrasti la forza di questi partiti delle pensioni.
@@marcorock4093 Ripagare gli interessi sul debito è comunque una spesa, con l'avanzo primario non ci fai un cazzo se devi spenderlo per ripagarti i debiti, no? Il debito pubblico è più del 150% del PIL, non è basso per nulla, anche perché il patto di stabilità firmato con la UE ci impone di riportarlo al 60%
Prof Boldrin mi interessa molto quello che dice al minuto 45 su come il peso delle pensioni abbia modificato le decisioni sugli investimenti e sulla scelta di lavoro. Intende che la pressione fiscale necessaria per sostenere quella spesa pensionistica si è concretizzata con tasse alte sui redditi da lavoro e da capitale che quindi ha distorto gli incentivi a fare investimenti? E riguardo la scelta di occupazione, la prospettiva di ottenere pensioni più generose nel settore pubblico ha attirato molte persone a cercare impiego appunto nel settore pubblico? O intendeva altro?
Penso che intenda dire che, visti l'enorme fabbisogno di INPS e le pensioni in ripartizione, la contribuzione incida significativamente sui salari lordi, riducendo il compenso netto dei lavoratori attuali. Questo storna risorse alle imprese e incentiva i ragazzi più bravi e intraprendenti ad andare via, in paesi in cui, a parità di salario lordo, si trovano in tasca più soldi.
A 01:07:44 inizia uno dei momenti intellettualmente più eccitanti. Michele lo inchioda letteralmente dopo averlo stanato, giocato, e letteralmente tirato fuori dalla sua gabbia di retorica pseudo intellettuale di sinistra alla quale, mea culpa, ho creduto per anni.
Non so come si possa sostenere che in questo dialogo EF sia apparso più preciso e argomentativo di MB. Gli argomenti utilizzati dal primo sono di estrema genericità (con conseguente vacuità) e capisco bene l'attributo di "comizio". La leadership comunicativa di MB non è solo questione di personalità: quando si hanno dati alla mano e esperienza, è quello che ti solidifica. Insomma, così espressa, la posizione di EF è la classica lezione che alla fine ti lascia con "E quindi? Nel concreto che abbiamo scoperto? È soprattutto, che si fa?"
Grazie Prof. Boldrin, avevo già visto il video con "Franz" da lei citato e anche i precedenti, tutti molto interessanti. Non avevo molti dubbi che lei avesse ragione. Se legge bene però il mio era un commento non sui contenuti, ma sul suo approccio alla discussione che non mi era sembrato in linea con il suo stile dialettico. Era stato un po' troppo "debordante e aggressivo", nei confronti di qualcuno che sbagliando o meno provava comunque a stare su dei numeri, tutto qua ... Un caro saluto a lei e tutta la banda di Liberi Oltre che seguo sempre con entusiasmo.
quante imprecisioni: il recupero di evasione se non destinato completamente a diminuzione della tassazione equivale ad aumento della pressione fiscale; il contrasto di interessi sulle detrazioni/deduzioni non si può confrontare con le spese mediche (esenti iva) e comunque se si decidesse di agevolare i pagamenti con carta bisognerebbe per essere efficace avere una soglia di detrazione maggiore del vantaggio dell'imprenditore, non considerando in ogni caso che sulla parte delle transazioni già attualmente con carta di credito non si avrebbe alcun vantaggio (anzi....)
Prof Boldrin, su parte evasione fiscale ha parlato di letteratura o studi che concordano sul collegamento fra evasione e dimensione aziendale. Potrebbe condividere qualche ricerca o qualche dato? che non trovo quasi niente (se non articoli di giornale di riassunto). Grazie
se lo stato estrae e controlla direttamente il 45-47% del PIL, in questa quota è ricompresa il 45-47% (assumendo l'uniformità della pressione fiscale su tutti gli operatori economici) della ricchezza generata dalle aziende di stato. ma il restante 53-55% di tale ricchezza può legittimamente sommarsi alla quota di PIL controllata dalla politica, in quanto nella disponibilità di amministratori diretta emanazione della politica. se il contributo delle aziende partecipate al PIL fosse contasse per un 30%, il 14% sarebbe già conteggiato nel PIL controllato dallo stato estratto tramite prelievo fiscale, ma anche il restante 16% andrebbe sommato alla quota di PIL sotto controllo diretto degli amministratori pubblici. il totale del PIL sotto la diretta disponibilità del ceto politico verrebbe così ad ammontare a circa il 61-63%. questo totale dipende tutto dalla quantificazione del contributo al PIL delle aziende pubbliche o parapubbliche, ma il ragionamento di Boldrin è assolutamente corretto e la stima di circa i due terzi della ricchezza nazionale nella diretta disponibilità del ceto politico non è lontana dalla realtà.
Molto bene, Boldrín ha fatto confusione e sovraestimato la % PIL controllata dallo stato e Felice ha ragione che tassazione e controllo diretto andrebbero separati anche se poi la tassazione incide anche sui redditi prodotti da aziende direttamente contollate dallo stato che riduce la % di reddito che lo stato controlla rispetto al PIL. In ogni caso quando si arriva al 61-63% del PIL controllato dallo stato non si puó parlare a culo come fanno molti giornalai italiani che sono le politiche "neoliberiste" che danneggiano la crescita di PIL e di lavoro. L'Italia ha una economia molto socialista e pochissimo liberale e i dati sopra lo dimostrano.
Un confronto veramente interessante. Siete ideologicamente agli antipodi ma vi rispettate. Peccato che Roventini non abbia il coraggio di confrontarsi :( Anche in quel caso ne nascerebbe un bel dibattito.
Paradisi fiscali europei, tassazione rendite, web tax... boh... Posso permettermi di chiedere al simpatico e disponibile Felice se, immagino abbia dei risparmi, abbia mai personalmente investito e gestito tali investimenti? O se, in alternativa o in aggiunta, abbia mai gestito una propria attività? O se, in qualche modo, abbia mai vissuto di entrate non provenienti da stipendio da lavoro dipendente? Grazie
non sono contraria ad un aumento di spesa su istruzione e ricerca, ma se già ci sono laureati che non vengono assorbiti dall'economia italiana ed emigrano, non rischieremmo di produrre semplicemente più laureati magari meglio istruiti a vantaggio di altri paesi?
Quella è una parte della soluzione, l'altra è permettere ai laureati maggiormente preparati (post riforma) di poter usare le loro energie per poter fare impresa o essere assunti da imprese più competitive grazie alle dimensioni maggiori e alla concorrenza più accentuata.
Dando un occhiata rapida a google.. In italia si laureano qualcosa come 210.000 persone all anno ( 2012 ).. nel 2017 secondo alcune statistiche se ne sono andati 28.000 laureati quindi siamo sul 13%.. sono tantissimi ma la stragrande maggioranza per varie ragioni resta in italia. Sarebbe interessante un dato disaggregato sui laureati STEM
Trovo sempre lucido e conseguenziale il ragionamento di Boldrin, ma considero Felice come un tentativo di "messa a terra" di alcuni concetti e quando si arriva lì ci si trova davanti a svariati muri di cemento. Usando Felice anche solo come una delle infinite possibilità, mi viene da pensare che si possa solo decidere come schiantarsi contro il muro...il bici, a piedi a craniate, in auto...quando troviamo un modo per aprirci una porta?
Mah... Emanuele Felice ha dei modi talmente garbati ed ha un viso talmente simpatico che non mi va di fare commenti taglienti. Però un economista alcune cose basilari non può non saperle, qualunque siano gli argomenti di cui si occupa più di sovente. Al di là delle opinioni mi pare che ogni tanto emergano dei veri e propri buchi perdonabili in un cialtrone come me, non in un economista.
Esiste anche una rendita da fattori produrtivi: io imprenditore investo in Italia se la normativa fiscale non mi strangola di tasse, e guadagno altrimenti chiudo e vado altrove, con tanti saluti al lavoro quindi lotte sociali, carico fiscale diretto (IRES, IRAP) oltre ad indiretto (IVA) generato dall’azienda. Senza contare il fatto di mettere “fuori mercato” le persone che non potranno comprarsi beni e servizi e vivere. Questo per rispondere a Felice. Poi sulla casa dovrebbe conoscere il rapporto delle Entrate “immobili in Italia” (l’ultimo è del 2019) così capisce con dati e numeri a cosa si riferisce!
Emanuele ha ragione, è sbagliato partire dalla quota di tassazione e poi aggiungere il PIL prodotto da ENEL, ENI e delle aziende pubbliche, in quanto anche il PIL prodotto dalle aziende pubbliche è tassato e dunque sommi due volte la stessa cosa.
Boldrin dice un'altra inesattezza sulle retribuzioni del pubblico impiego. E'vero che la media delle retribuzioni del pubblico impiego è in linea con il privato,e dovrebbe essere al di sotto perchè è "parzialmente"vero che il privato è "relativamente più produttivo"(sul concetto di produttività bisognerebbe aprire un capitolo a parte,perchè in dottrina è molto controverso,e il calcolo della produttività nei servizi,così come impostato, è molto opinabile come metodologia;comunque facciamo finta che sia vero,con la metodologia attuale,che la produttività del privato sia superiore al pubblico) ma nel pubblico impiego le statistiche sulla retribuzione media sono viziate dalla enorme sproporzione esistente tra le retribuzioni del livello Dirigenziale (alti gradi delle forze armate,Comandanti Forze dell'Ordine,Magistrati, Primari Ospedalieri,Dirigenti Ministeri,Direttori Asl,Dirigenti Ammintrazioni Locali e del Parastato,etc),queste sì superiori ai privati,e quelle dei dipendenti pubblici di medio livello. Un Funzionario di Ente Locale in Italia,Laureato,guadagna meno di 1500 euro al mese; Gli insegnanti e le forze dell'ordine in Italia (un poliziotto tedesco e Francese guadagnano 400-500 euro in più al mese; un insegnante francese guadagna anche 1000 euro al mese in più). Un dipendente pubblico di medio livello in Italia guadagna meno del livello corrispondente del privato.
Oltre che arrogante e petulante (son descrizioni, mio caro Paolino, descrizioni ... lo che gli arroganti, ignoranti e petulanti che vorrebbero essere diventati quello che invece non sono riusciti a diventare si offendono quando gli si ricorda i fatti, ma fatti sono...) sei per caso anche dipendente pubblico? Perche' allora direi che il tipo antropologico c'e' tutto ... P.S. Non perdero' piu' tempo a risponderti. Ho visto il tuo maldestro tentativo d'insistere su tassazione italiana e pensioni, che conferma proprio la petulanza dell'ignorante. Non sei neanche in grado di seguire il filo logico degli argomenti. Quelli come te sono parte della rovina italiana. E certamente, tesoro, lo scandalo delle pensioni italiane con la sinistra, politica e sindacale, c'entra nulla. Anzi, i sindacati e la sinistra han sempre voluto alzare l'eta' pensionabile, certo. Infatti, lo stanno facendo ora con quota 100, giusto?
@@MicheleBoldrin La risposta che mi ha dato mi ha fatto perdere tutta la stima che avevo per lei,lei non è un Economista,ma un politico,e come diceva Peppino de Filippo nel film:"Toto'Peppino e la Malafemmina":" e, ho detto tutto"! Io le ho citato ed inviato il link ufficiale Eurostat che mostra la tabella ed il grafico della pressione fiscale al 2018 che comprova il mio ragionamento. Lei mi risponde insultando. Inutile perdere più tempo,a mai più risentirci,non leggerò,ne seguirò nessuno dei suoi video perché ho capito che lei argomenta come un politico,le consiglio di fondare un partito,anzi un partitino!
arriveremo al punto che per legge agli over75 gli spareremo un colpo alla nuca. altrimenti non si risolve. e quindi sarebbe simpatico avere un minimo di lungimiranza per trovare soluzioni più soft, diciamo
Per me che di economia ne ho masticata sempre pia è sta una discussione davvero interessante. Sinceramente quando avete parlato degli incentivi all’uso della carta di credito che colpisce il risparmio mi stava per esplodere il cervello. Aspetto il secondo round ehhhmmmm dibattito.
Ma disincentivare il risparmio, non implica sostanzialemente disincentivare gli investimenti privati? Io investo in startups perchè ci sono dei soldi che non mi servono immediatamente. Non credo di aver afferrato la differenza tra disincentivare e tassare il risparmio, forse perchè non sono un economista ma un fisico, e per me (in modo naive) è la somma che fa il totale. Se ho uno sconto di tasse spendendo i miei soldi, per il mio bilancio familiare è lo stesso che tassare di più i soldi che non spendo. Certo dipende da quanto, ma nel limite in cui l'incentivo tende a zero tutto resta invariato, no?
59'46": "perché la web tax sarebbe una tassa sulle rendite?" "rendita nel senso che non pagano le tasse". la differenza tra fare gli economisti in america e in italia.
@@gianfrancosavino6366 eccone un altro che schiuma dalla bocca; ho l'impressione che se segui i video del prof. Boldrin al solo scopo di confermare i tuoi bias, forse non hai ben compreso lo spirito con cui li fa.
Emanuele è simpatico e non mi sembra una cattiva persona, ma veramente uno così incopetente insegna in un'università italiana? Lo dico senza nessun astio personale, vi prego di credermi; non attacco la persona, ma il fatto, evidente oltre che tragicomico, che non abbia la minima idea di quello di cui parla e sia del tutto impreparato tecnicamente nelle risposte che dà alle osservazioni di Boldrin.
Ragionevole l’impostazione di Emanuele sul PIL. Quella di Michele è semplicemente diversa. Sul resto in effetti ho sentito solo slogan politici polverosi da parte dell’ospite
Emanuele Felice dovrebbe spiegare perche' a fronte di un' iva al 22% e di una detrazione ex-post del 19% l'utente dovrebbe essere incentivato a chiedere la fattura all'operatore sanitario. Posso capire che funzioni (limitatamente) per le ristrutturazioni (22% versus 50-60% ma sbrodolato su un numero incongruo di anni peraltro) ma in generale il supposto contrasto di interessi non contrasta proprio un tubo.
Boldrin-Felice: (Prima stagione) "Analisi positiva". (Seconda stagione) "Analisi normativa". Prossimamente solo su Netflix!! P.S. Ovviamente il canone mensile sarà di 30 euro grazie alla web-Tax...
Rendere detraibili alcune spese non è detto che incentivi le persone a non usare il nero. Se la detrazione arriva in un secondo momento e non subito in molti preferirebbero avere il risparmio subito col nero. E per gli incapienti che si fa? Anche loro sono in maggioranza al Sud e non pagano IRPEF, non potendo scaricare niente continuerebbero ad usare il nero. Ho fatto due anni di esperienza nei caf e vi dico che la dichiarazione dei redditi è quasi incomprensibile per dei laureati in economia e che il sistema delle detrazioni andrebbe semplificato: anziché aggiungerne altre al listone che spesso non vengono nemmeno conosciute e richieste dagli italiani imbroglioni ed evasori, lo sconto andrebbe applicato direttamente in fattura e poi vediamo se gli italiani sono sempre così evasori e imbroglioni.
Boldrin io ti adoro ma per carità di dio procurati un microfono decente. Seguire un dibattito così interessante dovendo riascoltare ogni due per tre ciò che si dice è stata un'agonia. Un saluto al caro Emanuele.
Io concordo con Emanuele sul fatto che l evasione fiscale andrebbe combattuta limitando l uso del contante, anzi fosse per me lo eliminerei completamente.
Mi sembra di capire che la discussione sia "quale é la percentuale della economia italiana che é controllata dalla politica?" Questo é un concetto molto importante che dovrebbe essere meglio elaborato e documentato per arrivare ad una cifra consensuale. Le implicazioni politiche potranno quindi seguire,
Secondo me è piuttosto difficile toccare pensioni già assegnate, e possibilmente ingiusto.. In un certo senso è davvero un "contratto". Se uno decide di andare in pensione a tot anni e prendere tot, piuttosto che continuare a lavorare, non gli si può poi cambiare le carte in tavola, né chiedere di tornare a lavorare a 80 anni. Probabilmente sii può fare (ad es con qualche sistema di indennizzi), ma è tutt'altro che banale. Bellissima discussione comunque, una delle migliori.
Ti sembra allora giusto che una persona nasca e sia condannato a pagare molti soldi per errori che non ha commesso. A me non sembra ingiusto. I giovani sarebbero meno poveri di ora mentre i pensionati lo serebbero di più. È giusto così perché i pensionati sono protetti dalla povertà facendola scivolare sulle spalle dei giovani come me. Poi chiediti come mai non si facciano figli e si guadagni così poco.
Lol alla lotta dell'evasione delle partita iva... tassano al 35-40% persone con dei redditi miseri, anche sotto i 40/30000 euro, e questo viene a dire che vuole accanirsi ancora di più su di loro? Capisco che c'è preparazione tecnica ma vive in un altro mondo. Sai cosa ho fatto io (e cosa fanno le persone)? Mi sono trasferito in un altro paese in Europa e le mie tasse vanno tutte a loro, che sono stati capaci di costruire un sistema di tassazione quanto meno decente. L'italia da me non vede più un euro. Così fanno anche altre persone normodotate, vanno via. Vanno dove vengono pagate meglio e tassate meno. Tra 20 anni vediamo quante persone ci sono Italia a pagare qualcosa che non è possibile ripagare, tra cui quelle cazzo di pensioni!
Sono d'accordo con Emanuele Felice: il problema è che lo stato italiano non funziona. Le tasse sono un finto problema (questo lo aggiungo io). Io in UK non pago meno tasse che in Italia. Ma quando ho avuto bisogno di dilazionarle è bastata una telefonata, poi ho sbagliato a pagare e mi è stato comunicato subito, online, con una multa di meno di 40 pound. Se fosse successo in Italia aspetterebbero 20 anni e mi chiederebbero miliardi di interessi. Quando ho avuto bisogno dell'NHS mi sono registrato sul momento, non ho mai fatto code, non ho mai avuto un referto cartaceo in mano. Chiunque sia disposto ad accettare la situazione italiana basta che si paghino meno tasse... deve essere interdetto per il suo bene. Bisogna avere i servizi che servono, non pagare di meno. I due obiettivi sono mutualmente esclusivi.
Però ragazzi... dire platealmente che il problema pensioni si andrà a risolvere nel 2050 (per altro portando a sostegno della tesi la Fornero che da SEMPRE combatte per far capire che se arriviamo fin laggiù in queste condizioni ci saranno più centri anziani che università) la trovo un'operazione un po' banalotta. Sinceramente non capisco come Emanuele Felice non conceda a Boldrin il punto dopo che gli viene illustrato il passaggio sulle pensioni. Mi è sembrato un po' ideologico. Non voglio essere polemico è solo un osservazione.
Martin Haberl semplicemente dice che sostenere che sia possibile abbassare le pensioni acquisite è un’idiozia. Felice dice semplicemente che essendo politicamente utopico realizzare un piano del genere è assurdo contemplarla come possibile soluzione per aumentare gli stipendi reali.
@@MatteoCarbone_83 È vero dice così. Di risposta Boldrin gli fa notare che non è incostituzionale andare a modificare le pensioni, ma che nel caso si compia un'azione di quel tipo si dovrebbe garantire l'equità di trattamento per tutti i soggetti pensionati. Cioè la Corte sanziona le riforme che creano squilibri, ma assolutamente non dice nulla contro le riforme che vogliono tagliare o aumentare le pensioni retroattivamente. Se ci pensi ha senso sennò uno Stato non potrebbe alzare o abbassare le Tasse, perchè (come dice il professore) esse potrebbero essere impugnate dagli agenti economici come un diritto acquisito e potrebbero lamentarsi che non possono essere privati del beneficio di avere un certo livello di tassazione.
@@martinhaberl4146 discorsi da chi vive in una villa in collina ma non è così. In Italia ci sono 16 milioni di pensionati, di questi 10 sono poveri, e solo 1,4 sono relativamente agiati. Non è una questione di corte costituzionale è una questione che se fai un taglio lineare a tutte le pensioni scateni la guerra oltre ad aumentare enormemente la povertà. Mi sembra totalmente assurdo doverne discutere. Inoltre pensi che se tagli 4 ti rimane in mano 4?? No caro, se tagli 4 azzeri i consumi di 4 e hai meno entrate per 2. Quindi in mano ti rimane 2 dopo che hai tagliato 4 e ti stato dovresti essere talmente bravo a reinvestire quel 2 che hai mano per fare in mondo che renda tre volte il sul valore e ottenere 6 investendo 2. Capisci quanto è retorico ogni discorso che contempla soluzioni da bacchetta magica?
@@MatteoCarbone_83 L'altra faccia della medaglia è che conseguentemente al taglio delle pensioni avresti un alleggerimento degli oneri delle imprese che sarebbero stimolate naturalmente ad alzare gli stipendi netti. Questo porta nel breve periodo ad un momento difficile e duro per i pensionati (e persone come la Fornero ne erano ben consapevoli), ma nel lungo periodo l'aumento del reddito più che compensa l'iniziale sacrificio dei pensionsati. Come immagino avrai capito hai una coperta troppo corta che ti puoi permettere di tirare, ma devi decidere se tenere scoperta la testa o i piedi.
Le posizioni non possono ma debbono essere coniugate, anche perché le cose si incastrano benissimo. Tecnico + politico = pensioni ^ evasione - tasse. In definitiva le pensioni si possono abbassare ed a questo é dato legittimità da uno stato più etico che sviluppa una concreta lotta all'evasione abbassando anche di conseguenza le tasse ed investendo in istruzione. Se facesse un po meno a pugni (il Prof ne dà più che altro...) ci arriverete anche voi che siete che siete più intelligenti di me!
Professore ho provato a contattarla via mail, anche tramite Facebook ma probabilmente troppo ottimisticamente ;) Mi sono riconosciuto nel video sulle omelie inutili in cui parla di giovani che dovrebbero attivarsi per prendersi con gli artigli ciò che è loro.
@Vittorio Apicella infatti era questo che non mi tornava: Pil annuo, capitalizzazione è pluriennale. P.S.: sono comunque d'accordo con il Professore che il valore del "controllato" dal pubblico sia almeno 2/3
Scusate ma, per come l'ho capita io, un premio o una detrazione fiscale sugli acquisti tracciabili, per avere un effetto positivo, deve necessariamente creare una convenienza per il consumatore a non accettare sconti pagando a nero. Ora, se il carico fiscale totale sulle transizioni è, per il commerciante, dal 30 al 40 per 100, né deriva che questi può applicare realisticamente uno sconto di almeno il 20 per 100, quindi il premio per il consumatore dovrebbe essere almeno vicino a questo 20% per creare concorrenza di interessi. Dunque dovremmo scaricare il 20% indiscriminatamente da tutte le transazioni? l'effetto marginale di questo sarebbe incredibile, ovvero tutti quelli che avrebbero comunque pagato 'in chiaro' devono beneficiare della stesso incentivo e quindi sarebbe un gioco evidentemente in perdita per lo stato, a meno che non si ipotizzi che più del 50% delle transazioni in Italia stia attualmente avvenendo in nero.. Nel qual caso, unicamente, potrebbe essere conveniente per lo stato. Siccome nn è così ragionevolmente, gli unici settori di mercato in cui è pensabile un applicazione efficiente di questi incentivi sarebbero quelli dove si stima un evasione di più del 50% come ad esempio le ripetizioni agli studenti. Correggetemi se il ragionamento è fallace.
Dopodiché io sono d'accordissimo con lo storytelling di Boldrin, però dovete supportare le parole con numeri granitici, andare a spanne indebolisce le vostre certezze.
Quindi secondo Emanuele Felice dovremmo vedere le sole aziende con la scritta Azienda Pubblica? Quindi dobbiamo escludere tutti i magheggi di varie aziende? Allora mi viene da pensare che tutti i soldi dati a Fiat, senza controllare rigidamente i risultati sia stato qualcosa di giusto, e quindi è altrettanto giusto la faccenda Alitalia?
Non voglio mancare di rispetto al prof. Felice - che mi sembra una brava persona - ma mi chiedo come possa un ordinario di politica economica sostenere quanto segue (qualcuno mi corregga se ho mal compreso): 1) di non voler incrementare la pressione fiscale italiana, pur destinando solo il 50% del recupero dell'evasione fiscale alla riduzione di imposte e contributi. By definition, il resto si tradurrebbe in maggiori entrate fiscali dello stato - e, quindi, maggiore pressione fiscale. 2) negare l'incremento di tassazione marginale sul risparmio nel caso di detrazioni fiscali sui consumi. Anche accettando una riduzione del gettito fiscale (cosa che, comunque, Felice mi pare voler escludere), ogni euro non consumato (soprattutto se questi euro non consumati diventassero pochi) rischierebbe di essere soggetto ad aliquote marginali ben superiori alla pressione fiscale attuale. Ora: magari (soprattutto sul punto 2)) Felice ha ragione e io non ho capito cosa intendeva, ma in tal caso credo che dovrebbe dettagliare un po' meglio la sua posizione.
Boldrin cosa ne pensa del fatto che l'80 e passa percento dell'evasione fiscale deriva dalla mancata dichiarazione dei redditi di LIBERI PROFESSIONISTI? E NON DI DIPENDENTI? Poi allora i commercianti non si lamentino quando vanno all'ospedale e non trovano un sistema in grado di curarli efficientemente!!! Se tu paghi le tasse e ti infastidiscono gli evasori cosa ti incazzi a fare quando si parla di recupero dagli evasori!!!!
Gli assegni staccati dal Presidente dell'INPS purtroppo derivano in parte dalla tassazione ordinaria, non è vero che non ci sono nella parte di PIL sottoposta a tassazione
Domanda probabilmente stupida su ultima parte ma mi lancio: IVA al 25% e cashback del 5% su pagamenti elettronici (percentuali modificabili ma seguendo il principio di aumento dell’aliquota e rimborso a compensazione)? Visto che gli amici dell’avvocato del popolo e del sindaco di Roma hanno creato l’infrastruttura. Non tasserei così i risparmi ma restituirei l’aumento di imposta sui consumi. Ovviamente nulla di risolutivo, d’accordo a 100% su tema dimensionale, ma vorrei capire i contro
No prof. Boldrin, stavolta non sono d'accordo con quanto sostiene circa la possibilità di combattere l'evasione fiscale né sul discorso delle pensioni attuali che lei ritiene essere troppo elevate.. Per quanto riguarda le pensioni esistenti non provo nemmeno ad argomentare il mio punto di vista. Per quanto riguarda l'evasione fiscale io non dico che esiste un metodo superefficace ma credo che l'adozione di piccole misure puntuali potrebbe dare qualche risultato, senza preoccuparsi a priori delle conseguenze negative (tipo tassazione del risparmio) che comunque potrebbero essere sanate con successivi aggiustamenti: Sono stanca di vivere in un paese dove, ad esempio, il grande luminare dell'oculistica mi propone per un piccolo intervento "se vuole la fattura sono 2.500 euro, senza sono 1.200". Comunque grazie per questi spunti di riflessione che ci offrite.
Boldrin decisamente più vicino al mondo reale,il professor Emanuele Felice,un accademico ,un teorico,più lontano dalle questioni economiche di una merciaia di bottega in un piccolo paese.
Insomma alla fine il problema dell'Italia è l'idraulico, il dentista o il ristoratore. BOHHH Chi è andato in pensione a 36 anni ha acquisito il diritto e dunque non si tocca.
Devo fermarmi per ora a metà. Noto che secondo Felice, se uno Stato controllasse il 100% della produzione ma fosse così inefficiente da produrre zero valore aggiunto, l'intervento pubblico in economia risultante dal suo calcolo sarebbe zero. E noto anche che non è a suo agio nel considerare la dimensione economica e quella finanziaria del sistema pensionistico, né il ruolo svolto da quei volumi di contributi e prestazioni (oltre ai loro squilibri) nel tempo e nelle scelte individuali o collettive.
E ora che ho finito la seconda parte posso tranquillamente dire che non concordo con chi apprezza il coraggio al confronto di Felice. Ha ampiamente dimostrato di saper solo buttare in chiacchiera qualunquista qualsiasi discorso (e il suo invito finale a parlare "dei massimi sistemi" è figlia proprio del qualunquismo di cui è maestro), di parlare per slogan e comizi (dopo aver criticato la controparte per le sue affermazioni "politiche"), di non rendersi conto che è assolutamente impreparato sulla maggior parte delle cose di cui si è messo a parlare. Questo non è coraggio, ma scarsa intelligenza e poco interesse nella propria reputazione.
Con tutto il rispetto per il prof Felice, che mi sembra una brava persona aperta al confronto, devo dire che i suoi ragionamenti suonano in gran parte accecati dall'ideologia 😕
Quello di Boldrin, invece, quando dice che si può tranquillamente ridurre le pensioni acquisite, è invece un pensiero equilibrato e assolutamente non ideologico 🤣🤣 Certo se vuoi scatenare la guerra sociale e mandare i populisti al potere con il 70% dei voti puoi. Poi ti svegli tutto sudato e scopri che governare non è farsi le pugnette su UA-cam.
@@MatteoCarbone_83 ciao, io ho 20 anni e non credo che avrò la stessa pensione quando sarò vecchio di quelli che la hanno ora... la pensione non può essere un diritto acquisito, sennò non si potrebbero mai fare riforme, no?
@@MatteoCarbone_83 Ma cosa c'entra governare? cosa c'entra l'ideologia? Boldrin ha passato metà video a dire che non sta facendo un ragionamento politico ma economico. Cioè lui dice da economista che una delle cause della "crisi" è che spendiamo in pensioni e quindi bisognerebbe ridurre la spesa in pensioni. Se poi questo è o no una cosa fattibile è un discorso politico legato ad altro: legislazione, consenso, cultura.
@@thebighundred4610 Boldrin fa giustamente un ragionamento politico e non tecnico quando dice che il 70% dell'economia italiana è in mano allo stato incorporando le tasse nel computo. Non è un ragionamento che ha senso dal punto di vista puramente analitico, ma ha senso inquadrato in un quadro ideologico ultraliberista che non prende minimamente in carico le esternalità positive del welfare, per carità lecito, ma non venite a dirmi che sia un'analisi tecnica. In questo quadro paventare soluzioni applicabili solo in un mondo ideale di persone perfettamente razionali, o ancor peggio, in un mondo illiberale in cui non sia prevista la componente umana (riferendomi all'impossibilità pratica e politica di procedere con tale folle piano) è UN ARGOMENTARE STRUMENTALMENTE ideologico. Io ho assistito a una conversazione polarizzata e poco utile, di due persone arroccate nei loro preconcetti. Sinceramente si è capito solo che Boldrin attribuisce alla spesa pubblica la gran parte delle difficoltà economiche del nostro paese, concentrando nel calderone inps gran parte di questo peso. Sicuramente c'è dell'altro che in un'ora di video poteva essere tranquillamente sviscerato.
@@MatteoCarbone_83 perchè non entri te nel dibattito a sviscerare per bene queste cause, daresti un'ottima visione estranea al "quadro ideologico ultralibersita"
art. 47 Cost. "La Repubblica incoraggia e tutela il risparmio" Prof. Felice: tasserei/scoraggerei risparmio (non le rendite generate dal risparmio - che vengono tassate -, ma il RISPARMIO) mah..
@@lucamissori8644 forse mi sono spiegato male, correggimi se sbaglio. Se da privato, con il mio risparmio, acqisto 100 in azioni e vendo a 110, lo stato su quel 10 di plusvalenza (capital gain) vuole le tasse. Questo intendevo dire, forse velocemente e imprecisamente, con l'espressione "rendite generate dal risparmio" (investito), che eventualmente sono REDDITO. Ma se, stando al ragionamento finale del video, arriviamo ad ammettere di tassare il mero risparmio (ossia la somma che, a differenza di prima non ho investito per 100 azioni e quindi non mi darà reddito), dove minchia andiamo a finire?Non ti sembra che siamo già abbastanza tassati?
Enrico Toson guarda sulle tasse con me sfondi una porta aperta. Non ne posso più. L’esempio che hai fatto riguarda le azioni e i titoli di stato che hanno una tassazione ancora a parte e specifica. Ce ne è poi un’altra sui risparmi tout cour portata al 26% dal governo Renzi e colpisce i soldi che noi teniamo nei conti e che generano interessi. Questa sarebbe la rendita vera e propria.
@@lucamissori8644 perdonami, gli interessi - nel TUIR - sono REDDITO di capitale; i capital gain sono REDDITO DIVERSO (inteso come categoria). Nella tua risposta iniziale mi hai detto che rendite e risparmio sono la stessa cosa. Il problema è che NON sono la stessa cosa. Le "rendite" impropriamente (da me) così definite inizialmente sono il frutto dell'investimento, quindi REDDITO. Il RISPARMIO è reddito meno consumo. Quindi RENDITA e RISPARMIO non sono la stessa cosa. Sulle varie aliquote che colpiscono le singole manifestazioni di capacità contributiva o economica (siano interessi o capital gain nei nostri eaempi), possiamo discutere mezzo secolo ma non è interessante (secondo me).
Enrico Toson mi sono espresso male, il risparmio in astratto non e rendita, il fisco invece considera come rendita i risparmi della gente in banca o nei fondi e li tassa considerandoli rendite. Poi ci sono i capital gain.
Non ho problemi a definirmi e considerarmi ignorante ma sono incredulo e meravigliato dei commenti favorevoli e comprensivi nei confronti di questo sopravvalutato "economista", non risponde in concreto a nessuna delle considerazioni di Boldrin, solo luoghi comuni e pressapochismo, semplicemente " un politico"
Il fanciullo è molto scaltro nella rettorica ma totalmente vuoto nei contenuti... al ventesimo "io non lo so" è gentile Boldrin a proseguire il confronto, che infatti assume dei toni sempre più lunari, con l'apice nel contrasto di interessi fatto con carta di credito in contanti, e "l'analisi" che rende meno conveniente il risparmio senza tassare.
In realtà incidono in parte sul PIL, in quanto pur non rientrando propriamente nel PIL entrano nel reddito disponibile dunque vanno ad incidere sul prodotto nazionale tramite i consumi. In sostanza una parte più o meno ampia(a seconda della propensione marginale al consumo) dei trasferimenti viene consumata ed i consumi fanno parte del PIL
Boldrin, stavolta non mi sei piaciuto.... Sul PIL in mano allo Stato hai fatto un discorso più politico che tecnico e poi hai accusato l'altro di non ragionare da economista ma da tecnico sulle pensioni. Insomma Ti ho visto un po' in difficoltà... ti seguo sempre comunque insieme alla tua banda di eroi nel deserto...
Nove mesi dopo i miei calcoli fatti a spanne sono stati confermati dall'analisi dei CPT fatta da Francesco Forti (trova i video sul canale di Liberi Oltre). Ed era chiarissimo gia' allora, proprio tecnicamente, nulla di politico. Forse dovrebbe riascoltare e vedra' che la Contabilita' Nazionale e' chiarissima.
Emanuele lo vedo un "pò" in difficoltà questa volta , è che ha quel mood da Troisi che non ti puoi incazzare e fondamentalmente sembra ben disposto a cambiare idea.
Opinione di un operaio e di sinistra: 1) se si fa un paragone tra l'oggi e i "mitici" anni 60-70 in cui l'Italia andava a 1000. Il dato fondamentale è che molte fabbriche sono andate via. Per forza che il PIL cala! Senza giudizi sulla Globalizzazione ma questo comunque è un fatto; 2) ammesso, e non concesso, che le pensioni italiane siano una voce troppo incidente sul Pil nazionale . Non pensate che sia positivo che siano soldi che vengono distribuiti sul territorio e quindi generino economia? (a parte quei pochi che scappano in Portogallo). 3) L'italia ha i suoi bei problemi di sicuro ma anche gli altri paesi europei li hanno. Allora il declino è Italiano o Europeo? N.B.: Non sto dicendo che le cose stanno bene come sono, anzi, Ma che vi siete fossilizzati solo sul problema dello stato. Secondo me la questione del declino Italiano (ma anche europeo) è la mancanza di lavoro. Allora la domanda è: cosa fare per riportare "la produzione" in Italia? E' ancora possibile o dobbiamo rassegnarci tutti e andare a lavorare in Croazia per 400 euro al mese? Non voglio fare polemica ma capire che cosa sta succedendo...
1) le imprese vanno dove le condizioni sono più favorevoli, problema comune che hanno tutti i paesi developed come il nostro. Non è auspicabile la reversibilità del fenomeno a patto che non si voglia avere salari rumeni o vietnamiti. 2) le pensioni non generano nulla, sono trasferimenti e come tutti i trasferimenti tali restano, spostano solo reddito prodotti da A (contribuente) a B (pensionato); poteva spenderlo A, Z o i marziani non cambiava niente, spero di rendere l'idea. 3) Negli ultimi vent'anni il paese tra i 27 che è cresciuto meno è l'Italia. Il problema è italiano.
Se sei operaio davvero tutto questo non ti aiuta, dovresti unirti nella battaglia di Liberi e Oltre. So che è difficile quanto ti hanno riempito la testa di favole ma prova a capire, per il tuo bene.
la differenza con gli anni 60/70 è che allora un'alloggio dignitoso e 2 figli li potevi mantenere con 1 stipendio da operaio da 8/9 ore al giorno. Oggi avere 2 figli e un'alloggio dignitoso (ovviamente con gli standard attuali no cesso di ringhiera) è molto più oneroso in tempo e risorse. Un nucleo familiare è obbligato ad avere 2 stipendi per avere gli stessi standard. Io sono dell'idea che sono periodi non paragonabili e soprattutto sono dell'idea che il periodo tra i '60 e i '90 sia stata una parentesi di vero benessere collettivo e sociale che ormai è chiusa. Fa male ma questo è. Costa meno produrre all'estero? Si va all'estero. Questa è la faccia "cattiva" del capitalismo che comunque è il sistema che ci ha portato a vivere fino a 90 anni e a star meglio in termini assoluti rispetto al passato.
Okay, non tocchiamo quello, non tocchiamo nulla, io però liberamente deciderò di potrare la mia attività economica e le relative tasse altrove. A un certo punto tanti faranno come me, tanti hanno già fatto come me e chi le pagherà le pensioni e i diritti acquisiti?
La follia e' aver concesso pensioni totalmente disconnesse dall'ammontare dei contributi versati... non esiste alcun obbligo dello Stato di mantenere privilegi acquisiti...
ok allora diciamo che sono diritti acquisiti anche quelli di coloro che lavorano da circa 15/18 anni e che hanno creduto in questo sistema pensionistico (oppure i diritti acquisiti sono solo di quelli che non hanno versato contributi?)
Piccolo OT: Faccio i complimenti ad Emanuele perchè (a differenza di tantissimi altri e altre che nn accettano o fuggono alla prima occasione) ci mette la faccia, si mette in gioco e discute le proprie idee e teorie. Uno così è comunque da ascoltare e rispettare. E lo dico nonostante non condivida una buona parte di esse (soprattutto quelle degli scorsi video). Bravo anche prof che porta sempre dibattiti interessanti
E però io ho sentito almeno un paio di volte una nota quasi di provocazione nel rispondere a Michele un po' così, alla carlona, accuratamente evitando di applicare un minimo di logica economica nel suo pensiero. Insomma, insegni politica economica, non scienze delle merendine...
@@SimoneCarp mah a me é sembrato un confronto giusto per il contesto (siamo pur sempre su YT e nn in un dibattito a qualche evento ufficiale/universitario). Per i miei gusti ci si parlava un po' troppo sopra (prof Boldrin pure lei ahah nn se fa 🤣) però nn vi era a priori un accordo 10min ciascuno.
Poi, ripeto: la maggior parte manco risponde agli inviti. Lui accetta e si mette in gioco. Avercene di gente cosí. Il confronto aiuta a far crescere sia i partecipanti sia il pubblico
@@MattiaRebelEkPoletti sì, questo è vero :)
Pienamente d'accordo.
Veramente una persona in gamba e intellettualmente coraggiosa, perché ha avuto voglia di confrontarsi per ben 1.30h (piu tutte le altre volte) pubblicamente con chi la pensa diversamente da lui.
Vero, è bello quando una persona con le conoscenze si mette a discutere, perché da solo si fa poco.
L'aspetto brutto è quello di non affrontare l'economia con i numeri: se 2+2 fa 4 perché è matematica ecc, 2+2 non può essere diverso da 4 giustificandolo con la visione politica, altrimenti si risolverà ben poco o forse nulla.
Piacevolissimo e utilissimo confronto. Spero che questa rubrica prosegua con continuità
Devo ammettere che i video con il prof Felice sono sempre molto interessanti.
Mi fa piacere rivedere il prof. Felice sul canale.
Vengono sempre fuori confronti eccezionali.
Personalmente poi trovo che Michele abbia colto ed esposto più precisamente come stanno le cose in Italia e come si potrebbero risolvere per davvero le cause del declino italiano
Complimenti per il dibattito, franco e attento, come deve essere, e non banale. Questo è quello che manca in Italia, la possibilità di esprimere opinioni diverse con il giusto tempo per le argomentazioni e, sempre, il rispetto della persona che si ha davanti.
Grazie ad entrambi
Io adoro il contraddittorio serio e questo video è stato molto interessante.
La rabbia è tanta. E il dibattito degli ultimi 10 anno ruota attorno all'aumentare le pensioni. Qui è necessaria una battaglia di idee che contrasti la forza di questi partiti delle pensioni.
7:16
Boldrin mette gli EAR RAPE nei suoi video come nelle UA-cam Poop XD
Anche se parteggio chiaramente per una delle due parti (chissà quale), devo dire che ho trovato il confronto molto interessante.
Boldrin vuole convincere un dipendente pubblico che lo stato spende troppo.
Ma spende troppo per cosa? Se facciamo avanzo primario da 30 anni non credo che lo stato spenda molto
@@marcorock4093 in effetti il debito pubblico e' molto basso
@@starfab77 il problema è il debito privato che è al 180%
@@marcorock4093 Ripagare gli interessi sul debito è comunque una spesa, con l'avanzo primario non ci fai un cazzo se devi spenderlo per ripagarti i debiti, no? Il debito pubblico è più del 150% del PIL,
non è basso per nulla, anche perché il patto di stabilità firmato con la UE ci impone di riportarlo al 60%
Prof Boldrin mi interessa molto quello che dice al minuto 45 su come il peso delle pensioni abbia modificato le decisioni sugli investimenti e sulla scelta di lavoro. Intende che la pressione fiscale necessaria per sostenere quella spesa pensionistica si è concretizzata con tasse alte sui redditi da lavoro e da capitale che quindi ha distorto gli incentivi a fare investimenti? E riguardo la scelta di occupazione, la prospettiva di ottenere pensioni più generose nel settore pubblico ha attirato molte persone a cercare impiego appunto nel settore pubblico? O intendeva altro?
Penso che intenda dire che, visti l'enorme fabbisogno di INPS e le pensioni in ripartizione, la contribuzione incida significativamente sui salari lordi, riducendo il compenso netto dei lavoratori attuali. Questo storna risorse alle imprese e incentiva i ragazzi più bravi e intraprendenti ad andare via, in paesi in cui, a parità di salario lordo, si trovano in tasca più soldi.
Confronto veramente interessante!
Che bello il quadro sullo sfondo di Michele!
A 01:07:44 inizia uno dei momenti intellettualmente più eccitanti. Michele lo inchioda letteralmente dopo averlo stanato, giocato, e letteralmente tirato fuori dalla sua gabbia di retorica pseudo intellettuale di sinistra alla quale, mea culpa, ho creduto per anni.
Bravissimi entrambi
Prof però chiudila qualche scheda del browser che ti esplode il pc!
Saluto a Emanuele Felice di cui recentemente ho letto il libro sulla storia economica italiana, veramente interessante!
Non so come si possa sostenere che in questo dialogo EF sia apparso più preciso e argomentativo di MB. Gli argomenti utilizzati dal primo sono di estrema genericità (con conseguente vacuità) e capisco bene l'attributo di "comizio". La leadership comunicativa di MB non è solo questione di personalità: quando si hanno dati alla mano e esperienza, è quello che ti solidifica. Insomma, così espressa, la posizione di EF è la classica lezione che alla fine ti lascia con "E quindi? Nel concreto che abbiamo scoperto? È soprattutto, che si fa?"
Grazie Prof. Boldrin, avevo già visto il video con "Franz" da lei citato e anche i precedenti, tutti molto interessanti. Non avevo molti dubbi che lei avesse ragione. Se legge bene però il mio era un commento non sui contenuti, ma sul suo approccio alla discussione che non mi era sembrato in linea con il suo stile dialettico. Era stato un po' troppo "debordante e aggressivo", nei confronti di qualcuno che sbagliando o meno provava comunque a stare su dei numeri, tutto qua ... Un caro saluto a lei e tutta la banda di Liberi Oltre che seguo sempre con entusiasmo.
quante imprecisioni: il recupero di evasione se non destinato completamente a diminuzione della tassazione equivale ad aumento della pressione fiscale; il contrasto di interessi sulle detrazioni/deduzioni non si può confrontare con le spese mediche (esenti iva) e comunque se si decidesse di agevolare i pagamenti con carta bisognerebbe per essere efficace avere una soglia di detrazione maggiore del vantaggio dell'imprenditore, non considerando in ogni caso che sulla parte delle transazioni già attualmente con carta di credito non si avrebbe alcun vantaggio (anzi....)
Prof Boldrin, su parte evasione fiscale ha parlato di letteratura o studi che concordano sul collegamento fra evasione e dimensione aziendale. Potrebbe condividere qualche ricerca o qualche dato? che non trovo quasi niente (se non articoli di giornale di riassunto). Grazie
se lo stato estrae e controlla direttamente il 45-47% del PIL, in questa quota è ricompresa il 45-47% (assumendo l'uniformità della pressione fiscale su tutti gli operatori economici) della ricchezza generata dalle aziende di stato. ma il restante 53-55% di tale ricchezza può legittimamente sommarsi alla quota di PIL controllata dalla politica, in quanto nella disponibilità di amministratori diretta emanazione della politica. se il contributo delle aziende partecipate al PIL fosse contasse per un 30%, il 14% sarebbe già conteggiato nel PIL controllato dallo stato estratto tramite prelievo fiscale, ma anche il restante 16% andrebbe sommato alla quota di PIL sotto controllo diretto degli amministratori pubblici. il totale del PIL sotto la diretta disponibilità del ceto politico verrebbe così ad ammontare a circa il 61-63%. questo totale dipende tutto dalla quantificazione del contributo al PIL delle aziende pubbliche o parapubbliche, ma il ragionamento di Boldrin è assolutamente corretto e la stima di circa i due terzi della ricchezza nazionale nella diretta disponibilità del ceto politico non è lontana dalla realtà.
Molto bene, Boldrín ha fatto confusione e sovraestimato la % PIL controllata dallo stato e Felice ha ragione che tassazione e controllo diretto andrebbero separati anche se poi la tassazione incide anche sui redditi prodotti da aziende direttamente contollate dallo stato che riduce la % di reddito che lo stato controlla rispetto al PIL. In ogni caso quando si arriva al 61-63% del PIL controllato dallo stato non si puó parlare a culo come fanno molti giornalai italiani che sono le politiche "neoliberiste" che danneggiano la crescita di PIL e di lavoro. L'Italia ha una economia molto socialista e pochissimo liberale e i dati sopra lo dimostrano.
Un confronto veramente interessante.
Siete ideologicamente agli antipodi ma vi rispettate. Peccato che Roventini non abbia il coraggio di confrontarsi :(
Anche in quel caso ne nascerebbe un bel dibattito.
Cappannonno cappannonno in realtà se leggi Emanuele Felice scopri che è molto più liberale di quanto sembra
Paradisi fiscali europei, tassazione rendite, web tax... boh... Posso permettermi di chiedere al simpatico e disponibile Felice se, immagino abbia dei risparmi, abbia mai personalmente investito e gestito tali investimenti? O se, in alternativa o in aggiunta, abbia mai gestito una propria attività? O se, in qualche modo, abbia mai vissuto di entrate non provenienti da stipendio da lavoro dipendente? Grazie
Emanuele Felice mi ha causato un tale climax di sofferenza cerebrale che ho sperato che quello di 1:25:06 fosse un porcone...
anche a me!!!
Il prof asfalta sempre tutti, lui sì che ha la ruspa!
non sono contraria ad un aumento di spesa su istruzione e ricerca, ma se già ci sono laureati che non vengono assorbiti dall'economia italiana ed emigrano, non rischieremmo di produrre semplicemente più laureati magari meglio istruiti a vantaggio di altri paesi?
Quella è una parte della soluzione, l'altra è permettere ai laureati maggiormente preparati (post riforma) di poter usare le loro energie per poter fare impresa o essere assunti da imprese più competitive grazie alle dimensioni maggiori e alla concorrenza più accentuata.
Dando un occhiata rapida a google.. In italia si laureano qualcosa come 210.000 persone all anno ( 2012 ).. nel 2017 secondo alcune statistiche se ne sono andati 28.000 laureati quindi siamo sul 13%.. sono tantissimi ma la stragrande maggioranza per varie ragioni resta in italia. Sarebbe interessante un dato disaggregato sui laureati STEM
Istruzione e ricerca vorrebbe appunto dire dare da lavoro a laureati e dottorati, visto che è essenzialmente quello che vanno a fare all'estero.
Trovo sempre lucido e conseguenziale il ragionamento di Boldrin, ma considero Felice come un tentativo di "messa a terra" di alcuni concetti e quando si arriva lì ci si trova davanti a svariati muri di cemento. Usando Felice anche solo come una delle infinite possibilità, mi viene da pensare che si possa solo decidere come schiantarsi contro il muro...il bici, a piedi a craniate, in auto...quando troviamo un modo per aprirci una porta?
Mah... Emanuele Felice ha dei modi talmente garbati ed ha un viso talmente simpatico che non mi va di fare commenti taglienti. Però un economista alcune cose basilari non può non saperle, qualunque siano gli argomenti di cui si occupa più di sovente. Al di là delle opinioni mi pare che ogni tanto emergano dei veri e propri buchi perdonabili in un cialtrone come me, non in un economista.
Esiste anche una rendita da fattori produrtivi: io imprenditore investo in Italia se la normativa fiscale non mi strangola di tasse, e guadagno altrimenti chiudo e vado altrove, con tanti saluti al lavoro quindi lotte sociali, carico fiscale diretto (IRES, IRAP) oltre ad indiretto (IVA) generato dall’azienda. Senza contare il fatto di mettere “fuori mercato” le persone che non potranno comprarsi beni e servizi e vivere. Questo per rispondere a Felice. Poi sulla casa dovrebbe conoscere il rapporto delle Entrate “immobili in Italia” (l’ultimo è del 2019) così capisce con dati e numeri a cosa si riferisce!
Emanuele ha ragione, è sbagliato partire dalla quota di tassazione e poi aggiungere il PIL prodotto da ENEL, ENI e delle aziende pubbliche, in quanto anche il PIL prodotto dalle aziende pubbliche è tassato e dunque sommi due volte la stessa cosa.
Boldrin dice un'altra inesattezza sulle retribuzioni del pubblico impiego. E'vero che la media delle retribuzioni del pubblico impiego è in linea con il privato,e dovrebbe essere al di sotto perchè è "parzialmente"vero che il privato è "relativamente più produttivo"(sul concetto di produttività bisognerebbe aprire un capitolo a parte,perchè in dottrina è molto controverso,e il calcolo della produttività nei servizi,così come impostato, è molto opinabile come metodologia;comunque facciamo finta che sia vero,con la metodologia attuale,che la produttività del privato sia superiore al pubblico) ma nel pubblico impiego le statistiche sulla retribuzione media sono viziate dalla enorme sproporzione esistente tra le retribuzioni del livello Dirigenziale (alti gradi delle forze armate,Comandanti Forze dell'Ordine,Magistrati, Primari Ospedalieri,Dirigenti Ministeri,Direttori Asl,Dirigenti Ammintrazioni Locali e del Parastato,etc),queste sì superiori ai privati,e quelle dei dipendenti pubblici di medio livello. Un Funzionario di Ente Locale in Italia,Laureato,guadagna meno di 1500 euro al mese; Gli insegnanti e le forze dell'ordine in Italia (un poliziotto tedesco e Francese guadagnano 400-500 euro in più al mese; un insegnante francese guadagna anche 1000 euro al mese in più). Un dipendente pubblico di medio livello in Italia guadagna meno del livello corrispondente del privato.
Oltre che arrogante e petulante (son descrizioni, mio caro Paolino, descrizioni ... lo che gli arroganti, ignoranti e petulanti che vorrebbero essere diventati quello che invece non sono riusciti a diventare si offendono quando gli si ricorda i fatti, ma fatti sono...) sei per caso anche dipendente pubblico? Perche' allora direi che il tipo antropologico c'e' tutto ...
P.S. Non perdero' piu' tempo a risponderti. Ho visto il tuo maldestro tentativo d'insistere su tassazione italiana e pensioni, che conferma proprio la petulanza dell'ignorante. Non sei neanche in grado di seguire il filo logico degli argomenti.
Quelli come te sono parte della rovina italiana. E certamente, tesoro, lo scandalo delle pensioni italiane con la sinistra, politica e sindacale, c'entra nulla. Anzi, i sindacati e la sinistra han sempre voluto alzare l'eta' pensionabile, certo. Infatti, lo stanno facendo ora con quota 100, giusto?
@@MicheleBoldrin La risposta che mi ha dato mi ha fatto perdere tutta la stima che avevo per lei,lei non è un Economista,ma un politico,e come diceva Peppino de Filippo nel film:"Toto'Peppino e la Malafemmina":" e, ho detto tutto"! Io le ho citato ed inviato il link ufficiale Eurostat che mostra la tabella ed il grafico della pressione fiscale al 2018 che comprova il mio ragionamento. Lei mi risponde insultando. Inutile perdere più tempo,a mai più risentirci,non leggerò,ne seguirò nessuno dei suoi video perché ho capito che lei argomenta come un politico,le consiglio di fondare un partito,anzi un partitino!
arriveremo al punto che per legge agli over75 gli spareremo un colpo alla nuca. altrimenti non si risolve. e quindi sarebbe simpatico avere un minimo di lungimiranza per trovare soluzioni più soft, diciamo
Ma l'episodio successivo?
Per me che di economia ne ho masticata sempre pia è sta una discussione davvero interessante. Sinceramente quando avete parlato degli incentivi all’uso della carta di credito che colpisce il risparmio mi stava per esplodere il cervello. Aspetto il secondo round ehhhmmmm dibattito.
Da quando Boldrin ha detto 'cippirimerlo' la mia giornata è cambiata
Ma disincentivare il risparmio, non implica sostanzialemente disincentivare gli investimenti privati? Io investo in startups perchè ci sono dei soldi che non mi servono immediatamente. Non credo di aver afferrato la differenza tra disincentivare e tassare il risparmio, forse perchè non sono un economista ma un fisico, e per me (in modo naive) è la somma che fa il totale. Se ho uno sconto di tasse spendendo i miei soldi, per il mio bilancio familiare è lo stesso che tassare di più i soldi che non spendo.
Certo dipende da quanto, ma nel limite in cui l'incentivo tende a zero tutto resta invariato, no?
Andate avanti voglio almeno una seconda puntata.
59'46": "perché la web tax sarebbe una tassa sulle rendite?" "rendita nel senso che non pagano le tasse". la differenza tra fare gli economisti in america e in italia.
Stima per Felice, ma questa frase é molto rossobruna
un minuto dopo ammette di aver detto un'imprecisione. avercene.
@@fabregas982 chiedo venia
@@fabregas982 avercene?? abbiatene, abbiatene pure, se vi contentate di così poco...
@@gianfrancosavino6366 eccone un altro che schiuma dalla bocca; ho l'impressione che se segui i video del prof. Boldrin al solo scopo di confermare i tuoi bias, forse non hai ben compreso lo spirito con cui li fa.
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Emanuele è simpatico e non mi sembra una cattiva persona, ma veramente uno così incopetente insegna in un'università italiana? Lo dico senza nessun astio personale, vi prego di credermi; non attacco la persona, ma il fatto, evidente oltre che tragicomico, che non abbia la minima idea di quello di cui parla e sia del tutto impreparato tecnicamente nelle risposte che dà alle osservazioni di Boldrin.
Sarò sincero: a 'sto giro, mi ha convinto di più Emanuele Felice.
Ma è comunque un video molto interessante, vorrei più dibattiti di questo tipo
in cosa esattamente?
@@lorenzom7237 intendevo astolfo
Ragionevole l’impostazione di Emanuele sul PIL. Quella di Michele è semplicemente diversa. Sul resto in effetti ho sentito solo slogan politici polverosi da parte dell’ospite
Emanuele Felice dovrebbe spiegare perche' a fronte di un' iva al 22% e di una detrazione ex-post del 19% l'utente dovrebbe essere incentivato a chiedere la fattura all'operatore sanitario. Posso capire che funzioni (limitatamente) per le ristrutturazioni (22% versus 50-60% ma sbrodolato su un numero incongruo di anni peraltro) ma in generale il supposto contrasto di interessi non contrasta proprio un tubo.
Boldrin-Felice:
(Prima stagione) "Analisi positiva".
(Seconda stagione) "Analisi normativa".
Prossimamente solo su Netflix!!
P.S. Ovviamente il canone mensile sarà di 30 euro grazie alla web-Tax...
Rendere detraibili alcune spese non è detto che incentivi le persone a non usare il nero. Se la detrazione arriva in un secondo momento e non subito in molti preferirebbero avere il risparmio subito col nero. E per gli incapienti che si fa? Anche loro sono in maggioranza al Sud e non pagano IRPEF, non potendo scaricare niente continuerebbero ad usare il nero. Ho fatto due anni di esperienza nei caf e vi dico che la dichiarazione dei redditi è quasi incomprensibile per dei laureati in economia e che il sistema delle detrazioni andrebbe semplificato: anziché aggiungerne altre al listone che spesso non vengono nemmeno conosciute e richieste dagli italiani imbroglioni ed evasori, lo sconto andrebbe applicato direttamente in fattura e poi vediamo se gli italiani sono sempre così evasori e imbroglioni.
Boldrin io ti adoro ma per carità di dio procurati un microfono decente. Seguire un dibattito così interessante dovendo riascoltare ogni due per tre ciò che si dice è stata un'agonia. Un saluto al caro Emanuele.
Io concordo con Emanuele sul fatto che l evasione fiscale andrebbe combattuta limitando l uso del contante, anzi fosse per me lo eliminerei completamente.
Mi sembra di capire che la discussione sia "quale é la percentuale della economia italiana che é controllata dalla politica?" Questo é un concetto molto importante che dovrebbe essere meglio elaborato e documentato per arrivare ad una cifra consensuale. Le implicazioni politiche potranno quindi seguire,
Secondo me è piuttosto difficile toccare pensioni già assegnate, e possibilmente ingiusto.. In un certo senso è davvero un "contratto". Se uno decide di andare in pensione a tot anni e prendere tot, piuttosto che continuare a lavorare, non gli si può poi cambiare le carte in tavola, né chiedere di tornare a lavorare a 80 anni. Probabilmente sii può fare (ad es con qualche sistema di indennizzi), ma è tutt'altro che banale. Bellissima discussione comunque, una delle migliori.
Ti sembra allora giusto che una persona nasca e sia condannato a pagare molti soldi per errori che non ha commesso. A me non sembra ingiusto. I giovani sarebbero meno poveri di ora mentre i pensionati lo serebbero di più. È giusto così perché i pensionati sono protetti dalla povertà facendola scivolare sulle spalle dei giovani come me. Poi chiediti come mai non si facciano figli e si guadagni così poco.
Quindi per FELICE, la mancata tassazione sulla prima casa sarebbe UNA RENDITA.
Sono sbalordito...
Lol alla lotta dell'evasione delle partita iva... tassano al 35-40% persone con dei redditi miseri, anche sotto i 40/30000 euro, e questo viene a dire che vuole accanirsi ancora di più su di loro? Capisco che c'è preparazione tecnica ma vive in un altro mondo. Sai cosa ho fatto io (e cosa fanno le persone)? Mi sono trasferito in un altro paese in Europa e le mie tasse vanno tutte a loro, che sono stati capaci di costruire un sistema di tassazione quanto meno decente. L'italia da me non vede più un euro. Così fanno anche altre persone normodotate, vanno via. Vanno dove vengono pagate meglio e tassate meno. Tra 20 anni vediamo quante persone ci sono Italia a pagare qualcosa che non è possibile ripagare, tra cui quelle cazzo di pensioni!
Sono d'accordo con Emanuele Felice: il problema è che lo stato italiano non funziona. Le tasse sono un finto problema (questo lo aggiungo io). Io in UK non pago meno tasse che in Italia. Ma quando ho avuto bisogno di dilazionarle è bastata una telefonata, poi ho sbagliato a pagare e mi è stato comunicato subito, online, con una multa di meno di 40 pound. Se fosse successo in Italia aspetterebbero 20 anni e mi chiederebbero miliardi di interessi. Quando ho avuto bisogno dell'NHS mi sono registrato sul momento, non ho mai fatto code, non ho mai avuto un referto cartaceo in mano. Chiunque sia disposto ad accettare la situazione italiana basta che si paghino meno tasse... deve essere interdetto per il suo bene. Bisogna avere i servizi che servono, non pagare di meno. I due obiettivi sono mutualmente esclusivi.
Però ragazzi... dire platealmente che il problema pensioni si andrà a risolvere nel 2050 (per altro portando a sostegno della tesi la Fornero che da SEMPRE combatte per far capire che se arriviamo fin laggiù in queste condizioni ci saranno più centri anziani che università) la trovo un'operazione un po' banalotta.
Sinceramente non capisco come Emanuele Felice non conceda a Boldrin il punto dopo che gli viene illustrato il passaggio sulle pensioni.
Mi è sembrato un po' ideologico.
Non voglio essere polemico è solo un osservazione.
Martin Haberl semplicemente dice che sostenere che sia possibile abbassare le pensioni acquisite è un’idiozia.
Felice dice semplicemente che essendo politicamente utopico realizzare un piano del genere è assurdo contemplarla come possibile soluzione per aumentare gli stipendi reali.
@@MatteoCarbone_83 non è politicamente utopica, è utopica per la politica attuale del nostro paese. e non è l'unica cosa cosa utopica purtroppo
@@MatteoCarbone_83 È vero dice così.
Di risposta Boldrin gli fa notare che non è incostituzionale andare a modificare le pensioni, ma che nel caso si compia un'azione di quel tipo si dovrebbe garantire l'equità di trattamento per tutti i soggetti pensionati.
Cioè la Corte sanziona le riforme che creano squilibri, ma assolutamente non dice nulla contro le riforme che vogliono tagliare o aumentare le pensioni retroattivamente.
Se ci pensi ha senso sennò uno Stato non potrebbe alzare o abbassare le Tasse, perchè (come dice il professore) esse potrebbero essere impugnate dagli agenti economici come un diritto acquisito e potrebbero lamentarsi che non possono essere privati del beneficio di avere un certo livello di tassazione.
@@martinhaberl4146 discorsi da chi vive in una villa in collina ma non è così. In Italia ci sono 16 milioni di pensionati, di questi 10 sono poveri, e solo 1,4 sono relativamente agiati.
Non è una questione di corte costituzionale è una questione che se fai un taglio lineare a tutte le pensioni scateni la guerra oltre ad aumentare enormemente la povertà.
Mi sembra totalmente assurdo doverne discutere. Inoltre pensi che se tagli 4 ti rimane in mano 4?? No caro, se tagli 4 azzeri i consumi di 4 e hai meno entrate per 2. Quindi in mano ti rimane 2 dopo che hai tagliato 4 e ti stato dovresti essere talmente bravo a reinvestire quel 2 che hai mano per fare in mondo che renda tre volte il sul valore e ottenere 6 investendo 2.
Capisci quanto è retorico ogni discorso che contempla soluzioni da bacchetta magica?
@@MatteoCarbone_83
L'altra faccia della medaglia è che conseguentemente al taglio delle pensioni avresti un alleggerimento degli oneri delle imprese che sarebbero stimolate naturalmente ad alzare gli stipendi netti. Questo porta nel breve periodo ad un momento difficile e duro per i pensionati (e persone come la Fornero ne erano ben consapevoli), ma nel lungo periodo l'aumento del reddito più che compensa l'iniziale sacrificio dei pensionsati.
Come immagino avrai capito hai una coperta troppo corta che ti puoi permettere di tirare, ma devi decidere se tenere scoperta la testa o i piedi.
Le posizioni non possono ma debbono essere coniugate, anche perché le cose si incastrano benissimo. Tecnico + politico = pensioni ^ evasione - tasse. In definitiva le pensioni si possono abbassare ed a questo é dato legittimità da uno stato più etico che sviluppa una concreta lotta all'evasione abbassando anche di conseguenza le tasse ed investendo in istruzione. Se facesse un po meno a pugni (il Prof ne dà più che altro...) ci arriverete anche voi che siete che siete più intelligenti di me!
Professore ho provato a contattarla via mail, anche tramite Facebook ma probabilmente troppo ottimisticamente ;)
Mi sono riconosciuto nel video sulle omelie inutili in cui parla di giovani che dovrebbero attivarsi per prendersi con gli artigli ciò che è loro.
domanda forse stupida... capitalizzazione = a fatturato? è corretto prendere la capitazzazione? da ignorante
@Vittorio Apicella infatti era questo che non mi tornava: Pil annuo, capitalizzazione è pluriennale. P.S.: sono comunque d'accordo con il Professore che il valore del "controllato" dal pubblico sia almeno 2/3
Scusate ma, per come l'ho capita io, un premio o una detrazione fiscale sugli acquisti tracciabili, per avere un effetto positivo, deve necessariamente creare una convenienza per il consumatore a non accettare sconti pagando a nero. Ora, se il carico fiscale totale sulle transizioni è, per il commerciante, dal 30 al 40 per 100, né deriva che questi può applicare realisticamente uno sconto di almeno il 20 per 100, quindi il premio per il consumatore dovrebbe essere almeno vicino a questo 20% per creare concorrenza di interessi. Dunque dovremmo scaricare il 20% indiscriminatamente da tutte le transazioni? l'effetto marginale di questo sarebbe incredibile, ovvero tutti quelli che avrebbero comunque pagato 'in chiaro' devono beneficiare della stesso incentivo e quindi sarebbe un gioco evidentemente in perdita per lo stato, a meno che non si ipotizzi che più del 50% delle transazioni in Italia stia attualmente avvenendo in nero.. Nel qual caso, unicamente, potrebbe essere conveniente per lo stato. Siccome nn è così ragionevolmente, gli unici settori di mercato in cui è pensabile un applicazione efficiente di questi incentivi sarebbero quelli dove si stima un evasione di più del 50% come ad esempio le ripetizioni agli studenti. Correggetemi se il ragionamento è fallace.
Prof mi metta like
Dopodiché io sono d'accordissimo con lo storytelling di Boldrin, però dovete supportare le parole con numeri granitici, andare a spanne indebolisce le vostre certezze.
Che bello Boldrin che impazzisce sull'evasione fiscale
Quindi secondo Emanuele Felice dovremmo vedere le sole aziende con la scritta Azienda Pubblica? Quindi dobbiamo escludere tutti i magheggi di varie aziende?
Allora mi viene da pensare che tutti i soldi dati a Fiat, senza controllare rigidamente i risultati sia stato qualcosa di giusto, e quindi è altrettanto giusto la faccenda Alitalia?
Non voglio mancare di rispetto al prof. Felice - che mi sembra una brava persona - ma mi chiedo come possa un ordinario di politica economica sostenere quanto segue (qualcuno mi corregga se ho mal compreso):
1) di non voler incrementare la pressione fiscale italiana, pur destinando solo il 50% del recupero dell'evasione fiscale alla riduzione di imposte e contributi. By definition, il resto si tradurrebbe in maggiori entrate fiscali dello stato - e, quindi, maggiore pressione fiscale.
2) negare l'incremento di tassazione marginale sul risparmio nel caso di detrazioni fiscali sui consumi. Anche accettando una riduzione del gettito fiscale (cosa che, comunque, Felice mi pare voler escludere), ogni euro non consumato (soprattutto se questi euro non consumati diventassero pochi) rischierebbe di essere soggetto ad aliquote marginali ben superiori alla pressione fiscale attuale.
Ora: magari (soprattutto sul punto 2)) Felice ha ragione e io non ho capito cosa intendeva, ma in tal caso credo che dovrebbe dettagliare un po' meglio la sua posizione.
Boldrin cosa ne pensa del fatto che l'80 e passa percento dell'evasione fiscale deriva dalla mancata dichiarazione dei redditi di LIBERI PROFESSIONISTI? E NON DI DIPENDENTI?
Poi allora i commercianti non si lamentino quando vanno all'ospedale e non trovano un sistema in grado di curarli efficientemente!!!
Se tu paghi le tasse e ti infastidiscono gli evasori cosa ti incazzi a fare quando si parla di recupero dagli evasori!!!!
Gli assegni staccati dal Presidente dell'INPS purtroppo derivano in parte dalla tassazione ordinaria, non è vero che non ci sono nella parte di PIL sottoposta a tassazione
Tutto molto interessante ma,porco carne, date volume in uscita santiddio!
Domanda probabilmente stupida su ultima parte ma mi lancio: IVA al 25% e cashback del 5% su pagamenti elettronici (percentuali modificabili ma seguendo il principio di aumento dell’aliquota e rimborso a compensazione)? Visto che gli amici dell’avvocato del popolo e del sindaco di Roma hanno creato l’infrastruttura. Non tasserei così i risparmi ma restituirei l’aumento di imposta sui consumi. Ovviamente nulla di risolutivo, d’accordo a 100% su tema dimensionale, ma vorrei capire i contro
No prof. Boldrin, stavolta non sono d'accordo con quanto sostiene circa la possibilità di combattere l'evasione fiscale né sul discorso delle pensioni attuali che lei ritiene essere troppo elevate.. Per quanto riguarda le pensioni esistenti non provo nemmeno ad argomentare il mio punto di vista. Per quanto riguarda l'evasione fiscale io non dico che esiste un metodo superefficace ma credo che l'adozione di piccole misure puntuali potrebbe dare qualche risultato, senza preoccuparsi a priori delle conseguenze negative (tipo tassazione del risparmio) che comunque potrebbero essere sanate con successivi aggiustamenti: Sono stanca di vivere in un paese dove, ad esempio, il grande luminare dell'oculistica mi propone per un piccolo intervento "se vuole la fattura sono 2.500 euro, senza sono 1.200". Comunque grazie per questi spunti di riflessione che ci offrite.
Lei è una pensionata Claudia?
Nella scaletta dovrebbe essere aggiunto anche l'interminabile lasso di tempo impiegato per trovare la tabella :D
1:16:00 Emanuele Felice ha preannunciato il cashback di Stato....
Sulla retorica “evasione fiscale” Boldrin si è innervosito alquanto
Boldrin decisamente più vicino al mondo reale,il professor Emanuele Felice,un accademico ,un teorico,più lontano dalle questioni economiche di una merciaia di bottega in un piccolo paese.
Insomma alla fine il problema dell'Italia è l'idraulico, il dentista o il ristoratore. BOHHH Chi è andato in pensione a 36 anni ha acquisito il diritto e dunque non si tocca.
condivido il ragionamento del ragazzo e non quello del prof.
Devo fermarmi per ora a metà.
Noto che secondo Felice, se uno Stato controllasse il 100% della produzione ma fosse così inefficiente da produrre zero valore aggiunto, l'intervento pubblico in economia risultante dal suo calcolo sarebbe zero.
E noto anche che non è a suo agio nel considerare la dimensione economica e quella finanziaria del sistema pensionistico, né il ruolo svolto da quei volumi di contributi e prestazioni (oltre ai loro squilibri) nel tempo e nelle scelte individuali o collettive.
E ora che ho finito la seconda parte posso tranquillamente dire che non concordo con chi apprezza il coraggio al confronto di Felice.
Ha ampiamente dimostrato di saper solo buttare in chiacchiera qualunquista qualsiasi discorso (e il suo invito finale a parlare "dei massimi sistemi" è figlia proprio del qualunquismo di cui è maestro), di parlare per slogan e comizi (dopo aver criticato la controparte per le sue affermazioni "politiche"), di non rendersi conto che è assolutamente impreparato sulla maggior parte delle cose di cui si è messo a parlare.
Questo non è coraggio, ma scarsa intelligenza e poco interesse nella propria reputazione.
Con tutto il rispetto per il prof Felice, che mi sembra una brava persona aperta al confronto, devo dire che i suoi ragionamenti suonano in gran parte accecati dall'ideologia 😕
Quello di Boldrin, invece, quando dice che si può tranquillamente ridurre le pensioni acquisite, è invece un pensiero equilibrato e assolutamente non ideologico 🤣🤣
Certo se vuoi scatenare la guerra sociale e mandare i populisti al potere con il 70% dei voti puoi. Poi ti svegli tutto sudato e scopri che governare non è farsi le pugnette su UA-cam.
@@MatteoCarbone_83 ciao, io ho 20 anni e non credo che avrò la stessa pensione quando sarò vecchio di quelli che la hanno ora... la pensione non può essere un diritto acquisito, sennò non si potrebbero mai fare riforme, no?
@@MatteoCarbone_83 Ma cosa c'entra governare? cosa c'entra l'ideologia? Boldrin ha passato metà video a dire che non sta facendo un ragionamento politico ma economico. Cioè lui dice da economista che una delle cause della "crisi" è che spendiamo in pensioni e quindi bisognerebbe ridurre la spesa in pensioni. Se poi questo è o no una cosa fattibile è un discorso politico legato ad altro: legislazione, consenso, cultura.
@@thebighundred4610 Boldrin fa giustamente un ragionamento politico e non tecnico quando dice che il 70% dell'economia italiana è in mano allo stato incorporando le tasse nel computo. Non è un ragionamento che ha senso dal punto di vista puramente analitico, ma ha senso inquadrato in un quadro ideologico ultraliberista che non prende minimamente in carico le esternalità positive del welfare, per carità lecito, ma non venite a dirmi che sia un'analisi tecnica. In questo quadro paventare soluzioni applicabili solo in un mondo ideale di persone perfettamente razionali, o ancor peggio, in un mondo illiberale in cui non sia prevista la componente umana (riferendomi all'impossibilità pratica e politica di procedere con tale folle piano) è UN ARGOMENTARE STRUMENTALMENTE ideologico.
Io ho assistito a una conversazione polarizzata e poco utile, di due persone arroccate nei loro preconcetti. Sinceramente si è capito solo che Boldrin attribuisce alla spesa pubblica la gran parte delle difficoltà economiche del nostro paese, concentrando nel calderone inps gran parte di questo peso. Sicuramente c'è dell'altro che in un'ora di video poteva essere tranquillamente sviscerato.
@@MatteoCarbone_83 perchè non entri te nel dibattito a sviscerare per bene queste cause, daresti un'ottima visione estranea al "quadro ideologico ultralibersita"
Ma negli USA, e tasse sono uguali per ogni stato e decisi fa un ente al di sopra di tutti?
Ci sono tasse statali, locali e federali
art. 47 Cost. "La Repubblica incoraggia e tutela il risparmio"
Prof. Felice: tasserei/scoraggerei risparmio (non le rendite generate dal risparmio - che vengono tassate -, ma il RISPARMIO)
mah..
Enrico Toson rendite e risparmio sono la stessa cosa
@@lucamissori8644 forse mi sono spiegato male, correggimi se sbaglio. Se da privato, con il mio risparmio, acqisto 100 in azioni e vendo a 110, lo stato su quel 10 di plusvalenza (capital gain) vuole le tasse. Questo intendevo dire, forse velocemente e imprecisamente, con l'espressione "rendite generate dal risparmio" (investito), che eventualmente sono REDDITO. Ma se, stando al ragionamento finale del video, arriviamo ad ammettere di tassare il mero risparmio (ossia la somma che, a differenza di prima non ho investito per 100 azioni e quindi non mi darà reddito), dove minchia andiamo a finire?Non ti sembra che siamo già abbastanza tassati?
Enrico Toson guarda sulle tasse con me sfondi una porta aperta. Non ne posso più. L’esempio che hai fatto riguarda le azioni e i titoli di stato che hanno una tassazione ancora a parte e specifica. Ce ne è poi un’altra sui risparmi tout cour portata al 26% dal governo Renzi e colpisce i soldi che noi teniamo nei conti e che generano interessi. Questa sarebbe la rendita vera e propria.
@@lucamissori8644 perdonami, gli interessi - nel TUIR - sono REDDITO di capitale; i capital gain sono REDDITO DIVERSO (inteso come categoria). Nella tua risposta iniziale mi hai detto che rendite e risparmio sono la stessa cosa. Il problema è che NON sono la stessa cosa. Le "rendite" impropriamente (da me) così definite inizialmente sono il frutto dell'investimento, quindi REDDITO. Il RISPARMIO è reddito meno consumo. Quindi RENDITA e RISPARMIO non sono la stessa cosa. Sulle varie aliquote che colpiscono le singole manifestazioni di capacità contributiva o economica (siano interessi o capital gain nei nostri eaempi), possiamo discutere mezzo secolo ma non è interessante (secondo me).
Enrico Toson mi sono espresso male, il risparmio in astratto non e rendita, il fisco invece considera come rendita i risparmi della gente in banca o nei fondi e li tassa considerandoli rendite. Poi ci sono i capital gain.
Tassare il risparmio???????????
Uno dei due è perso nella nebbia e non è Boldrin.
Non ho problemi a definirmi e considerarmi ignorante ma sono incredulo e meravigliato dei commenti favorevoli e comprensivi nei confronti di questo sopravvalutato "economista", non risponde in concreto a nessuna delle considerazioni di Boldrin, solo luoghi comuni e pressapochismo, semplicemente " un politico"
Il fanciullo è molto scaltro nella rettorica ma totalmente vuoto nei contenuti... al ventesimo "io non lo so" è gentile Boldrin a proseguire il confronto, che infatti assume dei toni sempre più lunari, con l'apice nel contrasto di interessi fatto con carta di credito in contanti, e "l'analisi" che rende meno conveniente il risparmio senza tassare.
Macchissène fotte...date il riferimento e stop. Chi ha voglia lo trova da solo.
Love u
Ma dai....ma gli fa le super cazzole a Boldrin. sono spaventato dal fato che....Bo, spaventato da tutto.
Il signor Felice dice "A", poi ribadisce che il suo pensiero è "B", completamente opposto ad "A". Veramente insopportabile
il microfonoooooooo
Qui entrambi i professori tralasciano un dettaglio non da poco... i trasferimenti (pensioni, assistenza) NON SI CONTANO NEL PIL!!!
In realtà incidono in parte sul PIL, in quanto pur non rientrando propriamente nel PIL entrano nel reddito disponibile dunque vanno ad incidere sul prodotto nazionale tramite i consumi. In sostanza una parte più o meno ampia(a seconda della propensione marginale al consumo) dei trasferimenti viene consumata ed i consumi fanno parte del PIL
Michele ha la vocazione
Stavolta Boldrin è apparso un po' nebbioso e poco preciso. Al contrario Emanuele Felice è stato più preciso e argomentativo.
Prima analisi economica poi politica.
Lo so anch'io che non sono nessuno.
Ogni volta il prof. Felice prova a distaccarsi da antiche emozioni comunisti ma non ci riesce. Il prof. Boldrin penso ci sia riuscito anni fa.
Boldrin, stavolta non mi sei piaciuto.... Sul PIL in mano allo Stato hai fatto un discorso più politico che tecnico e poi hai accusato l'altro di non ragionare da economista ma da tecnico sulle pensioni. Insomma Ti ho visto un po' in difficoltà... ti seguo sempre comunque insieme alla tua banda di eroi nel deserto...
Nove mesi dopo i miei calcoli fatti a spanne sono stati confermati dall'analisi dei CPT fatta da Francesco Forti (trova i video sul canale di Liberi Oltre).
Ed era chiarissimo gia' allora, proprio tecnicamente, nulla di politico. Forse dovrebbe riascoltare e vedra' che la Contabilita' Nazionale e' chiarissima.
Molto confuso questo signore
Emanuele lo vedo un "pò" in difficoltà questa volta , è che ha quel mood da Troisi che non ti puoi incazzare e fondamentalmente sembra ben disposto a cambiare idea.
il ragazzo è un politico anche molto confuso..capisco meglio alcune ultime uscite
Opinione di un operaio e di sinistra:
1) se si fa un paragone tra l'oggi e i "mitici" anni 60-70 in cui l'Italia andava a 1000. Il dato fondamentale è che molte fabbriche sono andate via. Per forza che il PIL cala! Senza giudizi sulla Globalizzazione ma questo comunque è un fatto;
2) ammesso, e non concesso, che le pensioni italiane siano una voce troppo incidente sul Pil nazionale . Non pensate che sia positivo che siano soldi che vengono distribuiti sul territorio e quindi generino economia? (a parte quei pochi che scappano in Portogallo).
3) L'italia ha i suoi bei problemi di sicuro ma anche gli altri paesi europei li hanno. Allora il declino è Italiano o Europeo?
N.B.: Non sto dicendo che le cose stanno bene come sono, anzi, Ma che vi siete fossilizzati solo sul problema dello stato.
Secondo me la questione del declino Italiano (ma anche europeo) è la mancanza di lavoro.
Allora la domanda è: cosa fare per riportare "la produzione" in Italia? E' ancora possibile o dobbiamo rassegnarci tutti e andare a lavorare in Croazia per 400 euro al mese?
Non voglio fare polemica ma capire che cosa sta succedendo...
1) le imprese vanno dove le condizioni sono più favorevoli, problema comune che hanno tutti i paesi developed come il nostro. Non è auspicabile la reversibilità del fenomeno a patto che non si voglia avere salari rumeni o vietnamiti.
2) le pensioni non generano nulla, sono trasferimenti e come tutti i trasferimenti tali restano, spostano solo reddito prodotti da A (contribuente) a B (pensionato); poteva spenderlo A, Z o i marziani non cambiava niente, spero di rendere l'idea.
3) Negli ultimi vent'anni il paese tra i 27 che è cresciuto meno è l'Italia. Il problema è italiano.
2) Se tutta la mia pensione la spendo su amazon, che soldi faccio girare in italia?
Se sei operaio davvero tutto questo non ti aiuta, dovresti unirti nella battaglia di Liberi e Oltre. So che è difficile quanto ti hanno riempito la testa di favole ma prova a capire, per il tuo bene.
la differenza con gli anni 60/70 è che allora un'alloggio dignitoso e 2 figli li potevi mantenere con 1 stipendio da operaio da 8/9 ore al giorno. Oggi avere 2 figli e un'alloggio dignitoso (ovviamente con gli standard attuali no cesso di ringhiera) è molto più oneroso in tempo e risorse. Un nucleo familiare è obbligato ad avere 2 stipendi per avere gli stessi standard. Io sono dell'idea che sono periodi non paragonabili e soprattutto sono dell'idea che il periodo tra i '60 e i '90 sia stata una parentesi di vero benessere collettivo e sociale che ormai è chiusa. Fa male ma questo è. Costa meno produrre all'estero? Si va all'estero. Questa è la faccia "cattiva" del capitalismo che comunque è il sistema che ci ha portato a vivere fino a 90 anni e a star meglio in termini assoluti rispetto al passato.
@@gnamgnam2428 Tanta confusione...
Ancora questo
Tagliare retroattivamente le pensioni, siamo alla follia
Okay, non tocchiamo quello, non tocchiamo nulla, io però liberamente deciderò di potrare la mia attività economica e le relative tasse altrove. A un certo punto tanti faranno come me, tanti hanno già fatto come me e chi le pagherà le pensioni e i diritti acquisiti?
@@vihai tanto il declino è lento, saremo già morti, sorrido mentre affogo
E' una follia solo perché è incostituzionale, le porcate fatte nel passato con le pensioni hanno impiccato il futuro dei giovani di oggi
La follia e' aver concesso pensioni totalmente disconnesse dall'ammontare dei contributi versati... non esiste alcun obbligo dello Stato di mantenere privilegi acquisiti...
ok allora diciamo che sono diritti acquisiti anche quelli di coloro che lavorano da circa 15/18 anni e che hanno creduto in questo sistema pensionistico (oppure i diritti acquisiti sono solo di quelli che non hanno versato contributi?)