Complimenti per le lezioni esaustive e chiare! Verrà citato come (unica) fonte per il mio approfondimento in vista della maturità:) Grazie grazie grazie
Questa lezione si potrebbe inserire come appendice al concetto fenomenologico di Husserl di "Leib", di corpo come condizione dell'apertura coscienziale. Parafrasando il professor Tuppini è come dire "io non 'ho' un corpo, io 'sono' un corpo come potenza d'azione, capacità esplorativa del mondo che mi circonda, movimento e intenzione" È come se l'astrazione di sé permetta (coniugando il discorso sul tema del femminismo) di astrarre anche la figura della donna dal ruolo sociale a cui il pensiero dominante l'ha reclusa.
Buongiorno, le sue lezioni sono sempre parole giuste al momento giusto. Ultimamente stavo leggendo alcuni articoli di Frank Fukuyama circa la sua crititca alle politiche identitarie, che trovo molto condivisibili. Mi pare di capire che Hannah Arent si dichiarava estranea al femminismo in quanto controproducente a risolvere i conflitti di classe, che anzi si trasformano in problemi secondari. Gradirei moltissimo la sua opinione al rispetto. Io vivo a Barcellona e posso constatare come in Spagna si sia passati dalla lotta verticale durante l'epoca degli ingignados a lotte orizzontali promosse tanto dai secessionisti catalani quanto dai moviemnti femministi, (destre e sinistre condividendo le stesse logiche) La famosa legge sulla "violenza di genere" spagnola discrimina pesantemente gli uomini aggravando le pene carcerarie per femminicidio rispetto ad un omicidio commesso da una donna al suo partner per gelosia. La stessa redattrice (socialista) che fece approvare questa legge disse "dovevamo scegliere fra la presunzione di innocenza ed un emergenza nazionale"... A mio parere si stanno intaccando acuni principi dondamentali della democrazia con la scusa dell'emergenza sia a destra che a sinistra
La ascolto sempre con molto piacere, e molti argomenti filosofici mi sono chiari grazie alle sue spiegazioni esaustive! Quando metterà la sua lezione su Simone De Beauvoir? Le piacerebbe fare un'analisi anche del libro "Il secondo sesso"? Sarebbe molto interessante e anche di grande aiuto (Ho un esame in programma ed è un libro particolarmente complesso e vasto). Spero leggerà il mio commento e che le interessi la mia proposta . Grazie per tutti i video che mette e metterà !
La questione femminile diventa inevitabilmente politica nella misura in cui la politica, come dimensione a struttura ancora molto connotata al maschile, non integra la sua voce e ne lede i diritti. Teniamo separato il femminismo che ha assunto derive non buone da quello che opera col fine di creare un mondo equo e solidale a misura di tutti: donne e uomini. Forse la filosofa tedesca poteva rimanere più periferica riguardo i temi piu intimamente femminili e le battaglie compiute dal basso, attraverso proprio quelle azioni che diventano politiche e che lei descrive in Vita Activa, per diverse ragioni. Consideriamo per esempio che la Arendt era in una posizione di vantaggio rispetto la maggioranza delle bambine e donne del popolo che nemmeno potevano avere accesso ad una sufficiente scolarizzazione. Penso che il suo pensiero abbia certamente contaminato l'ideologia femminista ma questo tenersene a margine mi sembra una posizione anche distante dalla sua speculazione circa l'importanza dell'agire politico e di quelle lotte che si combattono "sporcandosi le mani" , anche sbagliando...come a volte succede nei modi o nelle parole di alcuni movimenti femministi.
Bisogna sapere che le donne per essere credibili - spesso - devono affermare che la questione non sia prettamente ‘femminile‘, ergo, bene ha fatto a dichiararsi ‘non femminista‘, ma il progresso lo avremo quando anche questa gabbia verrà meno. Tutto ciò non toglie che l‘operato della Arendt si presti, come ben dici anche tu, alle lotte femministe, tra l’altro mi trovo moltissimo sulla sua linea. Un saluto enorme
h. arendt premessa al femminismo x giungere poi a Simone de Beauvoir la strada é lunga e complessa talvolta criticabile xche' priva di giudizio critico.
Complimenti per le lezioni esaustive e chiare! Verrà citato come (unica) fonte per il mio approfondimento in vista della maturità:) Grazie grazie grazie
Confesso di averla "sbirciata" anni fa senza capirci molto, adesso mi è molto più chiaro il senso delle sue opere. Grazie!
Questa lezione si potrebbe inserire come appendice al concetto fenomenologico di Husserl di "Leib", di corpo come condizione dell'apertura coscienziale. Parafrasando il professor Tuppini è come dire "io non 'ho' un corpo, io 'sono' un corpo come potenza d'azione, capacità esplorativa del mondo che mi circonda, movimento e intenzione"
È come se l'astrazione di sé permetta (coniugando il discorso sul tema del femminismo) di astrarre anche la figura della donna dal ruolo sociale a cui il pensiero dominante l'ha reclusa.
Assolutamente si!
Grazie!!! 🙏
Buongiorno, le sue lezioni sono sempre parole giuste al momento giusto. Ultimamente stavo leggendo alcuni articoli di Frank Fukuyama circa la sua crititca alle politiche identitarie, che trovo molto condivisibili. Mi pare di capire che Hannah Arent si dichiarava estranea al femminismo in quanto controproducente a risolvere i conflitti di classe, che anzi si trasformano in problemi secondari. Gradirei moltissimo la sua opinione al rispetto. Io vivo a Barcellona e posso constatare come in Spagna si sia passati dalla lotta verticale durante l'epoca degli ingignados a lotte orizzontali promosse tanto dai secessionisti catalani quanto dai moviemnti femministi, (destre e sinistre condividendo le stesse logiche) La famosa legge sulla "violenza di genere" spagnola discrimina pesantemente gli uomini aggravando le pene carcerarie per femminicidio rispetto ad un omicidio commesso da una donna al suo partner per gelosia. La stessa redattrice (socialista) che fece approvare questa legge disse "dovevamo scegliere fra la presunzione di innocenza ed un emergenza nazionale"... A mio parere si stanno intaccando acuni principi dondamentali della democrazia con la scusa dell'emergenza sia a destra che a sinistra
Più che la Beauvoir, Inserisci la Weil se puoi, una filosofa sorprendete e di vera ispirazione! ☺️
💐👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻
La ascolto sempre con molto piacere, e molti argomenti filosofici mi sono chiari grazie alle sue spiegazioni esaustive! Quando metterà la sua lezione su Simone De Beauvoir? Le piacerebbe fare un'analisi anche del libro "Il secondo sesso"? Sarebbe molto interessante e anche di grande aiuto (Ho un esame in programma ed è un libro particolarmente complesso e vasto). Spero leggerà il mio commento e che le interessi la mia proposta . Grazie per tutti i video che mette e metterà !
Questa donna mi ha conquistata. GRAZIE a lei prof che ce l'ha proposta. 🐛🦋🐝🐝
Sono contento
La questione femminile diventa inevitabilmente politica nella misura in cui la politica, come dimensione a struttura ancora molto connotata al maschile, non integra la sua voce e ne lede i diritti. Teniamo separato il femminismo che ha assunto derive non buone da quello che opera col fine di creare un mondo equo e solidale a misura di tutti: donne e uomini. Forse la filosofa tedesca poteva rimanere più periferica riguardo i temi piu intimamente femminili e le battaglie compiute dal basso, attraverso proprio quelle azioni che diventano politiche e che lei descrive in Vita Activa, per diverse ragioni. Consideriamo per esempio che la Arendt era in una posizione di vantaggio rispetto la maggioranza delle bambine e donne del popolo che nemmeno potevano avere accesso ad una sufficiente scolarizzazione. Penso che il suo pensiero abbia certamente contaminato l'ideologia femminista ma questo tenersene a margine mi sembra una posizione anche distante dalla sua speculazione circa l'importanza dell'agire politico e di quelle lotte che si combattono "sporcandosi le mani" ,
anche sbagliando...come a volte succede nei modi o nelle parole di alcuni movimenti femministi.
Bisogna sapere che le donne per essere credibili - spesso - devono affermare che la questione non sia prettamente ‘femminile‘, ergo, bene ha fatto a dichiararsi ‘non femminista‘, ma il progresso lo avremo quando anche questa gabbia verrà meno. Tutto ciò non toglie che l‘operato della Arendt si presti, come ben dici anche tu, alle lotte femministe, tra l’altro mi trovo moltissimo sulla sua linea. Un saluto enorme
Grazie Melania
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Matteo Saudino - BarbaSophia 😃
Appunto: non sarebbe corretto parlare di etica come strategia di giudizio privata e morale come strategia di scelta pubblica?!
La dimensione della nascita non appartiene affatto esclusivamente alla donna: essa si crea nella relazione tra donna e uomo.
Credo che Hannah Arendt si sarebbe opposta alla pratica dell’utero in affitto
Mi sa che sarebbe più corretto parlare di un femminismo arendtiano piuttosto che di un Arendt femminista
h. arendt premessa al femminismo x giungere poi a Simone de Beauvoir la strada é lunga e complessa talvolta criticabile xche' priva di giudizio critico.