Ha sicuramente ragione su di un punto: non ci si può diseredare da Heidegger soprattutto dopo essere cresciuti a pane e Heidegger. Io ho la speranza che, tra un paio di generazioni, l'oracolarità heideggeriana e tutte le sue manfrine sulla differenza ontologica, l'Essere con la E maiuscola ed il carattere reazionario e antimoderno (ed anche nazista ed antisemita come si scopre in questi anni soprattutto) della sua filosofia, oltre che dell'uomo, vengano stivate in un ripostiglio e scordate dai più, restando materiale soltanto per i collezionisti di errori ed orrori umani.
Daccordo con Dan. Heidegger ha portato a termine cento anni di pensiero e filosofia razzista e antisemita della vecchia Germania. Contribuendo al disanguamemto dei popoli europei; anticipando di almeno 100 anni l'estinzione dell'egemonia europea nel mondo; privando l'Europa e l'umanita di 2000 anni dell'elemento vitale e creativo dell'europeo ebraico. I limiti della nostra ragione ci proteggono dal concepire l'enormita di quel disastro per l'occidente.
Forse succederà che, nonostante le magagne heideggeriane, verrà ancora di più studiato, semplicemente perché chi filosoficamente lo osteggiava in nome di una battaglia rischiaratrice delle epoche metafisiche mediante la scienza è stato anche lui antisemita. Non solo ma anche perché tanti scientisti ignorano, ancora oggi volutamente, per continuare a fare la loro battaglietta pro scienza senza aggettivi, che il punto di non ritorno dell'umanità lo ha posto la scienza con la bomba atomica. Quindi, comunque si rigiri la frittata Heidegger sta li ingombrante come non mai. Come accade spesso nella storia, quello che sembrava un netto principio di demarcazione tra buoni e cattivi si rivela a ben vedere assai labile.
"Eredità avvelenata" è la definizione giusta, azzeccata! Con le cose indecenti che Heidegger ha scritto contro gli Ebrei e su le camere a gas (le minimizza) nei Quaderni neri, il filosofo cala un'ombra pesantissima anche su tutta la sua filosofia precedente che diventa "hundescheibe", prendendo in prestito una definizione sulla cultura di Brecht e poi adoperata da Adorno ne La dialettica negativa.
Questa cosi detta filosofa va ai limiti del mondo per dire quello che poteva dire con poco parole, e con ragione, su come affrontare i quaderni neri senza prima filtrare niente. Invece inventa termini e descrizioni per creare fantocci che poi procede a bruciare. Mentre parla di una attitudine aperta alla lettura e alla riflessione critica su tutto quello che Heideggerr ha messo nei quaderni neri, la stessa signora si mostra in molti incontri trovati su youtube, come incapace di ascoltare qualsiasi posizione or argomento col quale non sia immediatamente d'accordo, con tanto vigore e Imperiosità da zittire l'altro. Tradisce cosi una carenza di nobilita e sicurezza che possiamo chiamare di spirito.
itinerari non opere, bisogna prendere il pensiero di Heidegger e andare verso l' Essere nel nostro tempo, no alla metafisica onto-teo-logica, no alla volontà di potenza, sì ad un essere visto da un punto di vista non più sempre e solo umano ma anche vegetale e animale non umano . facciamo entrare le piante, gli animali non umani e le intelligenze artificiali nel mondo della filosofia. Tutti insieme verso l' essere . la rosa fiorisce perchè fiorisce - basta con la volontà di potenza, sì a capire il mistero dell' essere a partire anche dalle rose . W il pensiero aurorale, w il nuovo inizio e grazie Heidegger, pensatore eterno
Ha sicuramente ragione su di un punto: non ci si può diseredare da Heidegger soprattutto dopo essere cresciuti a pane e Heidegger. Io ho la speranza che, tra un paio di generazioni, l'oracolarità heideggeriana e tutte le sue manfrine sulla differenza ontologica, l'Essere con la E maiuscola ed il carattere reazionario e antimoderno (ed anche nazista ed antisemita come si scopre in questi anni soprattutto) della sua filosofia, oltre che dell'uomo, vengano stivate in un ripostiglio e scordate dai più, restando materiale soltanto per i collezionisti di errori ed orrori umani.
Daccordo con Dan. Heidegger ha portato a termine cento anni di pensiero e filosofia razzista e antisemita della vecchia Germania. Contribuendo al disanguamemto dei popoli europei; anticipando di almeno 100 anni l'estinzione dell'egemonia europea nel mondo; privando l'Europa e l'umanita di 2000 anni dell'elemento vitale e creativo dell'europeo ebraico. I limiti della nostra ragione ci proteggono dal concepire l'enormita di quel disastro per l'occidente.
Forse succederà che, nonostante le magagne heideggeriane, verrà ancora di più studiato, semplicemente perché chi filosoficamente lo osteggiava in nome di una battaglia rischiaratrice delle epoche metafisiche mediante la scienza è stato anche lui antisemita. Non solo ma anche perché tanti scientisti ignorano, ancora oggi volutamente, per continuare a fare la loro battaglietta pro scienza senza aggettivi, che il punto di non ritorno dell'umanità lo ha posto la scienza con la bomba atomica. Quindi, comunque si rigiri la frittata Heidegger sta li ingombrante come non mai. Come accade spesso nella storia, quello che sembrava un netto principio di demarcazione tra buoni e cattivi si rivela a ben vedere assai labile.
@@antoniofiorentinodistefano2940 ma lo hai letto o no? Mi sembra di no...
E' bravissima. GRAZIE
"Eredità avvelenata" è la definizione giusta, azzeccata!
Con le cose indecenti che Heidegger ha scritto contro gli Ebrei e su le camere a gas (le minimizza) nei Quaderni neri, il filosofo cala un'ombra pesantissima anche su tutta la sua filosofia precedente che diventa "hundescheibe", prendendo in prestito una definizione sulla cultura di Brecht e poi adoperata da Adorno ne La dialettica negativa.
“Non sottoscrivere nè proscrivere”
@@inoperoscio
Troppo comodo. Bisogna prendere posizione...di condanna netta.
Questa cosi detta filosofa va ai limiti del mondo per dire quello che poteva dire con poco parole, e con ragione, su come affrontare i quaderni neri senza prima filtrare niente. Invece inventa termini e descrizioni per creare fantocci che poi procede a bruciare. Mentre parla di una attitudine aperta alla lettura e alla riflessione critica su tutto quello che Heideggerr ha messo nei quaderni neri, la stessa signora si mostra in molti incontri trovati su youtube, come incapace di ascoltare qualsiasi posizione or argomento col quale non sia immediatamente d'accordo, con tanto vigore e Imperiosità da zittire l'altro. Tradisce cosi una carenza di nobilita e sicurezza che possiamo chiamare di spirito.
Vabbè però è una persona molto seria
itinerari non opere, bisogna prendere il pensiero di Heidegger e andare verso l' Essere nel nostro tempo, no alla metafisica onto-teo-logica, no alla volontà di potenza, sì ad un essere visto da un punto di vista non più sempre e solo umano ma anche vegetale e animale non umano . facciamo entrare le piante, gli animali non umani e le intelligenze artificiali nel mondo della filosofia. Tutti insieme verso l' essere . la rosa fiorisce perchè fiorisce - basta con la volontà di potenza, sì a capire il mistero dell' essere a partire anche dalle rose . W il pensiero aurorale, w il nuovo inizio e grazie Heidegger, pensatore eterno
Ottimo !