Sono neurodivergente e l'ho scoperto, strano ma vero, grazie ai social: dopo una vita passata ad essere "quella intelligente ma strana" adesso so come funziono😄, per cui grazie ADC e grazie Dr. Rosso per parlarne❤
Lui secondo me mi sembra una persona ormale ha un lavoro ben retribuito una moglie Vgli manca la capacità di socializzazione.Fa bene ad andare in palestra.Gli sconsiglio di fare palestra in casa da. Solo😊
Donatella, le diagnosi non si fanno dai video su UA-cam. So che sei in buona fede ma ti segnalo che sentirsi dire "mi sembra una persona normale" non è piacevole.
Ma di cosa stai parlando? Dimostri un'ignoranza e una mancanza di sensibilità spaventose. Sei tu uno specialista di questo campo? Uno psichiatra? Uno psicologo? Come ti permetti di andartene in giro a sparare sentenze e diffondere inutili complottismi? Non ha poi nessun senso neanche la tua posizione, la società si inventa etichette per prendere i sussidi? Quel che dici è del tutto privo di senso.
ADHD di tipo combinato, diagnosticata 10 giorni fa. Condivido in pieno, ti da una prospettiva diversa avere questa nuova consapevolezza. Mi ha dato una chiave di lettura 😊
In una puntata di lifestyle science mi sembrava come se non volessi essere lì in quel momento. Grazie a questi video ho imparato che, dietro a comportamenti un po’ strani e che reputo maleducati potrebbe esserci una spiegazione più complessa del semplice “Che stronzo!” Grazie ad entrambi ❤
Ti ho sempre visto collaborare con tanti divulgatori che seguivo ma mai mi sono soffermata su di te. Ieri con il video sulla tua neurodivergenza mi hai proprio catturata, forse per il tuo stesso motivo con Immanuel (video che per altro ho adorato ed empatizzato a mia volta). Ed ora mi ritrovo qui, non solo ad adorare la moltitudine di contenuti che porti, ma a sentirmi più vicino alla tua persona e a vederti per quello che sei, apprezzandoti ancora di più. Crediamo che spogliandoci delle nostre vulnerabilità allontaneremo le persone, ed è così, allontaniamo quelle che per il nostro percorso di crescita ci fanno solo che male, e allo stesso tempo ne avviciniamo di incredibilmente preziose. Grazie Alessandro per avere il coraggio di condividere tutto ciò, continua così ❤
Video magistrale. Non ho neanche le parole per descrivere l'importanza e il peso che ha nella mia vita e che sono sicuro avrà nella società per quanto mai esaustivo state migliorando il mondo. Attendo con ansia altri contenuti del genere Grazie!❤
Complimenti per la domanda che hai posto sul come poter gestire la propria vita quando non si è riusciti a costruire quello che hai costruito tu. Tante persone non possono permettersi di affrontare un percorso diagnostico perché non sono finanziariamente indipendenti. Da statistiche risulta una percentuale spaventosa di persone autistiche che non hanno un lavoro. I colloquio di lavoro risultano estremamente complessi, così come la sopravvivenza in ritmi e ambienti che non tengono conto delle caratteristiche delle persone nello spettro. C'è la libera professione, ma i risultati sono collegati a quanto si è lavorato alle proprie doti comunicative (se sei bravo perché hai studiato ma non ti sai vendere non vai lontano, anche perché fatichi a fare esperienza). Il lifestyle è un punto fondamentale, certamente, ma estremamente complesso per chi è sensibile agli stimoli sensoriali e vive in un contesto troppo stimolante. Le soluzioni sono sartoriali come avete detto, ma quelle trovate da uno possono aprire a nuove riflessioni e opportunità. Se deciderai di dedicare tempo ed energie alla condivisione su questi temi ti ringrazio.
Ho vissuto lo stesso percorso, partito anch’esso dal video di Immanuel Casto. Apprezzo principalmente il tuo equilibrio nel raccontarti. Nonostante la mia mente funzioni con una lucidità affine alla tua, ho faticato a mantenerlo e ho vissuto varie crisi e momenti di down durante il primo periodo, soprattutto in merito al dilemma di cui parli tu del “grazie al masking ho superato i miei limiti”. Mi sono sentito molto più debole dopo aver preso coscienza della condizione. In ogni caso, grazie per dar voce all’argomento, in maniera così efficace! Con la collaborazione di professionisti come Valerio, che offrono sostegno divulgativo su questi argomenti così vacui per molti. Personalmente ho scoperto che la mia funzione autistica è più complessa per la parte emotiva relazionale e sensoriale, ma la più bastarda è la parte adhd, che mi incasina nel quotidiano. La co-occorrenza è molto frequente, non so se tu stia approfondendo, sarebbe molto interessante un ragionamento in merito all’argomentato. (magrìtte)
Grazie a entrambi!!! Ho 54 anni e ho appena ricevuto la diagnosi...mi ritrovo in moooolti aspetti...persino nel tuo modo, Alessandro, di parlare, esprimerti, usare il tono di voce, il tuo ritmo, le"pause"...mi sono sentita a casa...perciò, guarderò con molto interesse i tuoi contributi,che probabilmente, adatterò, per me sulle mie specifiche caratteristiche, ma mi saranno utili, come già il tuo consiglio su un piano...io mi perdo quando non strutturo il tempo e, poi mi sento anche in colpa per questo, al lavoro, invece sono sempre sul pezzo...ok, tutto questo per RINGRAZIARTI tantissimo!!!
Ho ascoltato tutto il video e mi siete piaciuti un sacco,poi ho letto tutti i commenti...caro Alessandro hai una pazienza infinita, a volte le persone meriterebbero rispostacce ma fai bene così. Anche io Asperger di 61 anni diagnosticata nel 2021, meglio tardi che mai!
Avevo già commentato sotto il tuo video della diagnosi. Anche qui mi rivedo in tutto. Penso sia un privilegio per gli spettatori del video poter assistere in tempo reale a questa scoperta di sè, in un percorso spesso disordinato ma che ora sta trovando una sua direzione anche grazie all'aiuto di un team di professionisti e di persone care. Grazie, perchè ci mostri che una scoperta di sè così importante può essere vissuta positivamente, al netto delle ovvie difficoltà
Grazie di creare questi contenuti. Grazie di rendere pubblico un percorso difficile e intenso. Ci vuole molto coraggio. Ognuno trova la sua strada. Ma la strada è fatta di tanti indizi che possiamo cogliere e mettere insieme: nell'ottica della ricerca dei perché riguardo il sentirsi strani e con l'approccio avventuroso e avventuriero nei confronti di questo viaggio, conoscere le esperienze degli altri è fondamentale. In qualsiasi tappa o momento ci si trovi. Possono essere stimolanti, utili a non sentirsi poi così soli, esempi di soluzioni pratiche da sperimentare nel processo di conoscenza profonda di sé stessi e del proprio particolare funzionamento. È un po' come il tuo metodo di studio, Alessandro: sicuramente è valido scientificamente, è una guida da seguire, ma poi ognuno ci mette del suo, calibrandolo. L'importante, secondo me, è essere fiduciosamente attivi e non passivi. In ogni ambito della nostra vita.
Caspita, ti sei posto le mie stesse domande. ❤️ E il dottore ha descritto il mio disagio. Tuttavia ho subito mobbing nonostante avessi detto che avevo una neuroatipicità. Soffro troppo negli ambienti di lavoro, il loro modo di fare gruppo lo trovo molto superficiale e negativo a volte.
Occhio che a volte può essere una tua percezione magari dovuta anche al tuo modo di concepire la diversità. Magari dovresti valutare in che termini li vedi diversi da te così da poter capire le strategie che puoi usare per non creare disadattamento .
Grazie dell’ottimo video. Per futuri approfondimenti personalmente troverei molto interessante sapere di più sulle cause delle varie neurodivergenze, se si tratta di fattori prevalentemente genetici o ambientali per esempio. Grazie mille ancora
è molto strano vedere che viene pubblicata una serie di video su quello che hai fatto e hai provato a riguardo, quando anch'io sono appena stato diagniosticato adhd dislessico con tratti di personalità particolari ...grazie di tutto, scriverò la mia esperienza sotto l'altro video per divulgazione 🥰
Da due mesi ormai, sono valutato da un equipe specializzata in disturbi dello spettro in adulti, sono al terzo incontro, non so se il quarto sarà l'ultimo, ma so che mi sto avvicinando ad una diagnosi (o a un nulla di fatto). Mi sono rivolto a loro per tutte le ragioni di cui si parla in questo video, come negli altri, e come in quello di Manuel Cuni (e di altri ancora). Sono abbastanza arrabbiato con la scuola, con la famiglia, con il mondo del lavoro, con i bulli, e più in generale con la maggior parte di questa società disfunzionale, che nei miei riguardi, hanno fatto una scelta precisa: hanno scelto di sapere sempre, hanno scelto di non avere mai dubbi, perché hanno avuto paura di trovarsi di fronte a qualcosa o qualcuno di sconosciuto, hanno avuto paura di approfondire e di mettere in dubbio il proprio "sapere". Sono stato definito malato, fissato, esagerato, con manie di protagonismo (o di controllo, o altro), sono stato evitato, sono stato maltrattato, per essermi allontanato da situazioni troppo rumorose, per il mio modo di guardare o di non guardare, per le mie risposte, per i miei ragionamenti, e tanto altro che non sto qui ad elencare. Ho subito e sto subendo tutto questo, perché la stragrande maggioranza delle persone che mi circondano, hanno scelto la strada più "semplice", quella di trasformarmi in un problema: già, è colpa mia, il problema sono io. Io capisco perfettamente quando Alessandro dice di essere fortunato 27:25 (ma sei stato anche bravo nel "cavalcare" queste fortune), e apprezzo davvero tanto la domanda che fa a Valerio: "Chi è come me, ma non ha le mie stesse fortune, cosa può fare?" (29:30) Tutto veramente bello e interessante, specialmente quando Valerio parla di come la società rende i "diversi" (poveri, autistici, etc) un "problema", ma quel "troverò un lavoro" detto un po' così alla leggera a 36:57 (giusto per dare un po' di contesto), in un momento come questo, dove anche i neurotipici sono in difficoltà, o senza lavoro, magari perché nati e cresciuti nel posto sbagliato, beh ...non mi sembra giusto. Per porre in essere un CAMBIAMENTO RADICALE, ponderatamente miscelato alla RESILIENZA, il tutto necessariamente basato sulla CONSAPEVOLEZZA, sono altrettanto necessarie due cose: VOLONTÀ e POSSIBILITÀ. Se una delle due manca, non si va da nessuna parte. Se poi "troverò un lavoro" significa farsi sfruttare da 5 euro l'ora in giù, per 8 o più ore al giorno, a nero o grigio (dichiarando meno della metà delle ore effettivamente lavorate), senza mai avere una reale opportunità di diventare economicamente indipendenti, di poter uscire di casa, di avviare un idea, socialmente auto-emarginati perché, prima ancora di essere divergenti, si è così poveri che non ci si può permettere neanche di uscire a prendere una pizza in compagnia ...se "troverò un lavoro" significa questo, allora scusate tanto.
Sei molto focalizzato, come un laser potentissimo; per cui, infondendo la stragrande parte delle energie in qualcosa, riesci meravigliosamente; ma quando non c'è l'obiettivo, fai fatica a focalizzare; l'energia non ha obiettivo, vaga... E o esce troppo o non esce... Occorre morbidezza, depotenziando, magari all'occorrenza, quel laser, normalizzandolo un po', adattandosi ad essere come gli altri, comuni esseri umani che popolano la terra, banalmente neurotipici 😀 Ha senso sì divulgare contenuti e strategie di gestione, importante spunto, che ciascuno poi adatta a sé, nella misura in cui vuole e capisce, rielabora, sviluppa
confermo che il livello di autismo conta di meno rispetto all'ambiente circostante e alle esperienze di vita. Certo se arriviamo a livello di persone non verbali, che neanche riescono a parlare, è ovvio che è un handicap grave, ma escludendo quegli eccessi la neurodiversità non è di per sé un problema così grave. Un ambiente non accogliente aggrava molto i sintomi, e porta a sviluppare altre psicopatologie. Anche le dipendenze spesso sono una fuga da una situazione stressante, ad esempio il porno o il gioco possono rilassarti, e anche darti la sensazione di essere in controllo e di avere potere. Mentre se ti trovi di fronte a una donna reale, o se devi guadagnarti i soldi lavorando, non hai scorciatoie, non puoi nasconderti dietro uno schermo. La strumentalizzazione è un'altra cosa di cui bisognerebbe parlare di più, e che poi può essere fatta o subita. Tu puoi dire "sono autistico e non posso fare certe cose" per evitare di fare tutto ciò che non ti va, o per evitare di dire semplicemente che una certa cosa non ti piace, o per non fare neanche un piccolo sforzo per adattarti al mondo e alle persone. Ad esempio una donna può voler uscire a cena, tu le spieghi che non ti piacciono gli ambienti rumorosi, pieni di persone che parlano, magari con anche la musica in sottofondo... e lei cerca un ambiente più tranquillo, ma tu rifiuti comunque a prescindere, perchè non vuoi fare neanche quel piccolo sforzo. Oppure puoi elemosinare affetto, tempo, attenzioni o sesso dicendo che sei depresso, che nessuno ti vuole, che non sai come uscirne, cercando di usare l'autismo per fare pietà e per giustificare il fatto che sei nato così, hai un cervello diverso e quindi non ha senso chiederti di cambiare. Ma la strumentalizzazione può essere anche al contrario. Ad esempio una donna che impara a conoscerti e sa quali sono le tue debolezze, sa che sei solo e che vorresti una donna, vorresti delle esperienze fisiche che non hai mai avuto, magari non hai nemmeno mai baciato o tenuto la mano a una donna... se tu hai i soldi, puoi trovare quella che ti spenna qualche migliaio di euro per farti vivere un paio di piccole esperienze sessuali, magari neanche rapporti completi e gratificanti, perchè sa che tanto tu non hai esperienza, sei debole e ti accontenterai di tutto, perchè sei disperato. Anche per questo sono molto importante le persone che hai intorno, e come dicevi è anche molto una questione di fortuna, perchè puoi trovare qualcuno che ti vuole bene e sa trovare la chiave per farti sentire meglio e migliorare te stesso e la tua vita, ma puoi pure trovare qualcuno che ti distrugge, ti sfrutta, ti deprime, distrugge quel poco di autostima che potevi avere da giovane, e ti fa vivere in una gabbia da cui non sai come andartene, né sai a chi chiedere aiuto. Una delle difficoltà che ho io, ma che credo che sia comune, è che fatico molto a creare nuove relazioni; anche perchè per me le relazioni possono essere solo profonde, non mi interessano le chiacchiere, i rapporti superficiali e d'interesse. Quindi anche se un rapporto non va, per me è estremamente difficile tagliare, perchè penso "poi rimango solo, e devo ricominciare tutto da capo facendomi conoscere da zero, dovendo spiegare tutte le mie difficoltà, dovendo (almeno all'inizio) uscire in ambienti dove non sono a mio agio...". E quindi preferisco prolungare l'agonia di un rapporto sbagliato o infruttuoso, perchè almeno è una persona che conosco. Così come mi viene nostalgia e voglia di ricontattare persone che mi hanno ferito o addirittura mi odiano, perchè almeno le conosco, so i loro punti forti e deboli, so come si esprimono e più o meno come interpretare i loro discorsi, so come intendono la vita". Invece ogni persona nuova è un rebus da risolvere, ed essere avventurosi come dice Valerio è difficile proprio per questo, per vivere l'avventura devi lasciarti andare, mentre l'istinto dell'autistico è di sentirsi in pericolo, e di dover razionalizzare e interpretare tutti i comportamenti che ha intorno, tutte le persone, cercare di capire tutti i significati delle parole e dei gesti, le dietrologie, le parole non dette, i sottintesi, le aspettative... E bisogna anche affrontare la falsità umana, perchè anche se tu chiedi agli altri di essere espliciti, di parlare chiaro, di dire che desideri e che problemi hanno, non è detto che quelle persone siano sincere, mentre sfortunatamente tu tendi ad esserlo sempre, e quindi è molto più frequente trovare persone che cercano di fregarti o sfruttarti (e che ci riescono).
Voglio diventare professoressa nelle scuole secondarie di primo e secondo grado; non immaginate quanto ritenga preziosi ed interessanti questi vostri contenuti. Importantissima la questione sull'inclusività. In futuro spero di agire nel mio lavoro tenendo ben presenti tutte quelle che possono essere le peculiarità di ognuno di noi, indipendentemente dalla loro etichetta, che si possa trattare di neurodivergenze o qualsiasi altra cosa. Grazie!
Quesito fondamentale: come intraprendo un percorso di diagnosi? A quale professionista mi devo rivolgere? Grazie per tutto quello che fate per la community
Se potessi raccontare la mia vita da funambolo... per potermi adattare e rimanere in equilibrio... ma soprattutto per poter conservare e giocare con il mio mondo fantastico... e quanta, quanta, quanta... cattiveria subita... La diversità può essere un vero dono a tantissimi livelli... Paradossalmente sono gli altri che intercettano subito le qualità spiccate ma anche la genuinità di come vengono vissute... Per molti normotipi abituati a costruire con sacrificio e fatica la genuinità viene percepita come ingenuità, casualità o colpo di fortuna... Questo è uno dei motivi per cui spesso i neuro divergenti vengono odiati, bullizzati con il tentativo di essere fermati. Alcune volte usati per scaricare la rabbia per la mancanza di spontaneità di chi vede nel rigore, nel formalismo di come ci si comporta e bisogna apparire in società anche senza essere realmente onesti... È importante il voto più alto... o raggiungere una certa posizione sociale per poter dire...io sono... Io valgo... Per me conta portare fuori e realizzare quello che vedo dentro... È sull'immediato poco importa di quanto verrà valorizzato e apprezzato dagli altri... Certo quando tutti mi dicono ma come hai fatto, brava ecc... Vedo tante luci come uccellini che mi girano intorno alla testa...sorrido e non riesco più a parlare... Quando mi succede questo... capisco che sono emozioniata...
A me è successo proprio così con il COVID la separazione da mio marito la convivenza con mia nonna malata ho avuto uno stress post traumatico o barnout ed è esploso tutto...in quel momento uno psichiatra giovane dell' Usl ha capito che ero curata per altri problemi che non erano proprio i miei e piano piano da SOLA ho approfondito fino a scoprire l'Autismo Nel mio paese delle persone che fanno le OSS mi hanno etichettato MATTA sono rimasta veramente allibita dell' ignoranza che c'è su tanti disturbi o disabilità proprio da parte degli appartenenti al settore che dovrebbero avere empatia sensibilità aiutare capire
Io non sono mai stato diagnosticato ma mi rendo conto di avere molte stranezze dal punto di vista sociale, questi video mi stanno mettendo la pulce nell'orecchio.
É proprio questo il problema ambienti tossici fanno ammalare le persone,inutile lavorare poi sul singolo che sviluppa patologie mentali se di base é l'ambiente malato a procurarle,ci sono casi e casi ma la società di oggi é davvero oggettivamente decadente.
Beh finalmente se ne parla di cio io sono neurodivergente, anche se non e' autismo, ma disprassia. Ci sono cose simili difficoltà nel movimento, e nella socialità.
Ciao Vale. È davvero quasi impossibile non mettere un like ai tuoi video e guardarne diversi ogni giorno (anche quelli da ischia!). Approposito di ricevere una diagnosi psichiatrica corretta, quali sono i centri più accreditati in Italia? Ne esistono anche al Sud?
Complimenti per il video e il contenuto trattato in modo chiaro. Faccio una domanda un po' provocatoria, che nasce dell'affermazione del dottore sul fatto che negli anni venivano fatte duagnosi sbagliate e di conseguenza le terapie ersno inutili se non addurittura nocive. Come faccio a rivolgermi a specialisti qualificati e certificati con tranquillità e fiducia se sono stati proprio questi specialiati qualificati e certificati a fare diagnosi sbagliate e prescrivere cure errate ai pazienti?
È una domanda legittima. Purtroppo, come per tutte le professioni, ci sono professionisti e professioniste eccellenti e altri... meno. Non ci sono soluzioni semplici, ci si deve informare il più possibile e cercare le persone più specializzate e accreditate.
quando senti fortemente il bisogno di isolarti, la persona più cara a te come prende questa cosa? ti sei mai isolato durante i momenti di bisogno di persone a te care? come l'hanno presa? ti senti in colpa?
Mia moglie mi conosce e capisce quando ho bisogno di isolarmi. Detto questo, non significa che sia facile e che non ci siano state negli anni tensioni o momenti difficili. Sì, mi sento in colpa talvolta.
Bellissimo contenuto, grazie! Una domanda per il dott. Rosso: Preso atto che è giusto assecondare le proprie emozioni e sensazioni per ricercare e "costruirsi" un ambiente a propria misura che faccia star bene, esiste un confine che ci permetta di non eccedere, arrivando ad esempio ad evitare ogni cosa che ci faccia provare disagio o dolore fino a isolarci completamente dalla socialità? E come troviamo questa soglia? Ad esempio, se provo un fortissimo disagio nell'andare a far la spesa nei supermercati, oggi posso decidere di fare la spesa online, e questo potenzialmente potrei replicarlo per quasi ogni situazione. Non esiste un rischio nel medio- lungo periodo nel protrarre un atteggiamento così accomodante?
Anche io sono meno brava a mascherare di quanto non pensassi, mi viene da ridere perché stasera ho guardato la registrazione di una lezione che ho fatto online e ho pensato "azz, ma si vede lontano un miglio che sto pensando ad altro, come fa la gente a non innervosirsi?"
Argomento importantissimo e tutto sacrosanto,ci tengo però a sottolineare (e già l'ho fatto presente in altro video)che per quanto sia necessario tutto ciò non bisogna perdere di vista che ci si sta addentrando in una situazione scivolosa: abbiamo tutti gli elementi che ci stanno portando verso emozioni,idee,ideologie ripudiate nel secolo scorso....lo spettro dell'uomo forte è dietro l'angolo. Definire(per quanto sia necessario)il livello di efficienza in linea con il contesto ahimè quasi sempre ricondotto all' EFFICIENTISMO AZIENDALE(purtroppo anche nelle scuole primarie)dove una società rivive la paura del "diverso"e dello "straniero",del "nemico" perché non parte del branco...una roba che apre scenari che possono andare fuori controllo! Una realtà dove i diritti sono picconati sistematicamente e i sindacati e parti sociali son sempre più deboli..in un prox futuro mica tanto distopico le aziende e affini chiederanno la scheda sanitaria pre e dopo assunzione di un lavoratore (se non lo fanno già in maniera illecita)."La macchina deve funzionare,non deve essere difettosa(cit.Midnight Express _Fuga di Mezzanotte) Non siamo pronti,oggi più che mai,alla differenziazione per capacità, peculiarità del singolo! E questo è l'aspetto buio ma c'è auspicabilmente una via d'uscita... l'innovazione tecnologica che cavalcata bene può "democratizzare "le coscienze, può essere una opportunità...dove il singolo ,nella sua diversità,ha modo di accorciare le distanze con altre coscienze e fare massa critica... perché diversamente,se ci si pone in maniera reazionaria al progresso,il prezzo da pagare sarebbe l'alienazione oltre il disadattamento. Valerio Rosso grande lavoro di sensibilizzazione...e credo che lui abbia ben presente tutto l'aspetto politico e sociologico, già approfondito nel video della disattenzione di massa e l'élite. P.S.in un sistema lavoro,spesso e a dosi controllate,si fa sentire al subordinato un lieve senso di inadeguatezza per creare un rapporto di dipendenza psicologica...da ex sindacalista con corsi conosco i meccanismi ed in generale posso consigliare a tutti quelli che vivono un disallineamento la chiave di volta che sembra banale....uscite dalla logica della ricerca di compiacimento,non cercate sempre il consenso...sbattetevene i coxxoni del giudizio altrui,e Ve lo dice uno che ha fatto un lavoro di anni(e occasioni perse)...la vita e foxxutamente breve per viverla in funzione del giudizio altrui
Eccoci qua.. finalmente avete uscito il discorsone...!! Sapevo sin da subito che avevi dei comportamenti Alessandro che in qualche modo mi appartenevano, E con la professionalità impeccabile di Valerio dal fatidico primo incontro sul divano quando ti ha "distrutto" da lì a poco sapevo che avreste parlato di diagnosi autistica/Asperger.. Proprio come l'ho ricevuta anche io, certificata 2 anni fa di livello 1 (lieve) . Ti assicuro che io avendo 37 anni (stratega indiscusso di problem solving), necessito di un "manuale di istruzion"i per acquisire una routine che renda efficiente e produttiva la mia giornata senza cadere nella rigidità ! (Ho visto i video sul live style, routine, e tutti gli altri video che hai e avete pubblicato, di te Alessandro di Valerio e il mitico Andrea, ho anche comprato mnemonica, mi manca solo il metodo studio e poi sarò immortale!!) A parte gli scherzi dico questo perché ho visto i contenuti sui come migliorare con le abitudini e come apportare un giusto approccio riguardo ai pilastri di cui parla Valerio. Sono sempre stato interessato all'automiglioramento e sono un' ottimo osservatore e rifletto molto sui miei comportamenti e su quelli degli altri e alla fine sono giusto ad una conclusione... come dice Valerio siamo in grado di autostrumentalizzare questa nostra capacità di focalizzarci su qualcosa e andare dritti quasi innarestabili verso l'obiettivo ( e questa è la nostra forza e il nostro asso nella manica.. non ci fermiamo finché non raggiungiamo il risultato ) però solo in determinate condizioni.. di focus quando " si batte la fiacca " o è un periodo di pausa ,mettiamo per esempio le vacanze estive universitarie o nelle festività , per un periodo di tempo in cui non c'è un urgenza che pulsa, allora lì... L'OBLIO !! La forza di volontà viene meno le motivazioni si ci sono sempre ma la forza di volontà che ci faceva spingere si offusca le intenzioni e si perde di vista ciò che davvero ci interessa e vogliamo portare avanti.. Non sto parlando di routine o di affrontare il ritorno alle abitudini.. ma parlo della rigidità che affrontiamo nel restare all'interno di una abitudine. Faccio un esempio se un'abitudine prevede che da 0 a 100 una che so.. una modalità di svolgere un' azione come mantenere la casa in ordine ecco,.. o mantenere una dieta.. arrivano i problemi quando queste diventano o più che altro le trasformiamo in qualche maniera, estremamente rigide e si passa da un estremo all altro! Riprendendo l'esempio del da 0 a 100 non c'è mai uno svolgere quell attività con un intensità del 50% su per giù, in modo equilibrato.. no! Si passa ad esserlo intenso tra il 5% blando ,scarsamente motivato il minimo necessario se non in modo assente ad un 95% (aggiungerei anche 100%) di intensità estrema! E questo può essere fantastico se ti poni degli obiettivi perché non li si molla quando si va ai mille all'ora e il più delle volte portiamo a casa dei risultati sorprendenti !! Ma a che costo?!? Il o tutto o niente credo che sia il vero tallone d' Achille (per il resto sono entusiasta anzi mi sento quasi fortunato ad essere neurodivergente) però questo o tutto o niente ,0 o 100 , ci ostacola sia per gli sforzi estremi intervallati da vuoti imbarazzanti con assenza di totale motivazione, (quasi apatia) E tutto si traduce in un concetto: EQUILIBRIO Sia nei comportamenti che utilizziamo con gli altri e allo stesso modo in cui noi ci comportiamo con noi stessi Penso sia questo il vero nodo che rende invalidante questa nostra condizione molto prestante per tanti versi ma deludenti per mancanza di autocontrollo o consapevolezza del fatto che esistono delle strategie che non siamo alle volte in grado di vedere eppure sono lì davanti ai nostri occhi e ci serve solo che qualcuno ce le indichi e poi noi diventiamo maestri nel possedere le abilità nelle mancanze che prima ci opprimevano . Mi viene in mente una frase tratta dal libro " anche le formiche nel loro piccolo s'incazzano". Alla domanda; preferisci vivere un giorno da leone o cento da pecora ? E l'autore risponde, 50 da orsacchiotto !!
Salve, spero che tu possa aiutarmi. Ho avuto una difficile relazione di tre anni con una donna. Ho pensato da un certo punto in poi di trovarmi in una relazione tossica dal momento che oltre alle difficoltà di comunicazione mi sono sentito completamente inadeguato e confuso di fronte alla graniticita‘ delle posizioni della mia compagna. Poi pian piano ho incominciato ad osservare alcuni atteggiamenti che si ripetevano ed alcune caratteristiche comportamentali (tra le tante, il non guardarmi mai direttamente negli occhi, cosa che mi creava una profonda frustrazione). Ho incominciato a leggere e a notare e ho trovato che molti suoi atteggiamenti corrispondevano ad un modo di essere diversi, in pratica quello che viene indicato come un modo di essere neurodivergente. Ho avuto per moltissimo tempo grande difficoltà e paura di confessarle questa mia scoperta, questi miei pensieri. Paura che potesse offendersi. Avrei voluto in modo molto amorevole renderla consapevole che il suo comportamento poteva corrispondere ad un soggetto “aspie”, insomma in qualche modo confrontarmi con lei circa le nostre difficoltà di comunicazione, parlarne apertamente per cercare di ricostruire una intesa ormai sempre più inesistente - nonostante l‘amore che io sentissi per lei. Tutto ciò non si è verificato per paura e incapacità da parte mia di comunicarle il mio sospetto. La relazione è ormai chiusa o forse c’è ancora qualche spiraglio. Ti chiedo - dal momento che sei diventato consapevole della tua neurodivergenza, ma anche serenamente consapevole nella tua prospettiva di crescita e apertura al confronto - come e cosa potrei fare io per renderla consapevole o quanto meno invitarla a interrogarsi sulle cause delle nostre incomprensioni e incompatibilità, senza ferirla, offenderla e finire disperatamente per rinforzare il muro di incomprensione fra di noi? Grazie!
Ciao Nicola, intanto ti ringrazio per aver condiviso un'esperienza tanto personale, mi dispiace per le difficoltà che hai attraversato in questa complessa relazione. Non ho le competenze per darti dei consigli in merito, quello che posso dirti è che forse non sta a te indirizzare questa donna verso una diagnosi, forse puoi utilizzare ciò che hai capito per comprenderla meglio, accettarla e imparare a comunicare con lei in modo più efficace.
@@alessandrodeconcini-adc lo vorrei ardentemente. Ma l’atteggiamento di chiusura che lei ha sviluppato sempre di più nei miei confronti nel corso della nostra relazione (e qui avrei bisogno di raccontarti tutti i passaggi) non mi mette in condizione di sottopormi ad ulteriori mortificazioni della mia persona. Avrei bisogno di un attimo di consapevolezza da parte sua circa gli ostacoli che si ergono alla nostra comprensione per poter avere un minimo di innesco di dialogo costruttivo e chiarificatore. Ti ringrazio comunque della tua attenzione. Grazie ancora
Ale ti ho scoperto, le calze dicono del perché la notte non ci sei mai, e casualmente ti sei trasferito a milano, la nuova ghotam, rivelati batman ADC!!!
a me a 31 anni è stata diagnosticata la dsa, di cui 3 dis. / di cui 2 gravi lessia e ortografia, perchè frequentavo la scuola serale, e a 40 l'adhd di tipo combinato livello medio - grave. il tutto dopo un forte esaurimento nervoso per varie vissicitudini, per cui soffrivo e soffro di insonnia e fortissima agitazione. p.s. comunque a me da piccolo batman era il mio super eroe preferito dopo flash, visto che non mai stato veloce a fare niente. p.p.s. c'è una o uo pschiatra che mi puoi consigliare per l'aspeto medicale per la mia adhd?
Questa live vorrei farlo vedere a mio marito che mi recrimina di isolarmi quando sono in mezzo alla gente. Ho difficoltà a tollerare a lungo tempo di stare con le stesse persone. Mi innervosisco e ho bisogno di isolarmi. Anche io uso il cellulare. Quando ero più piccola facevo a pezzetti la carta, o scrivevo compulsivamente il mio nome.
Ciao, a livello di empatia come ti definiresti? Io ho il sospetto di essere autistica ma mi sento estremamente empatica perché assorbo tutte le emozioni di chi mi sta intorno.
Non li chiamerei proprio "campanelli d'allarme", non si tratta dei sintomi di una malattia. La neurodivergenza si manifesta in molte forme, trovi in descrizione al video fonti che descrivono i comportamenti tipici e le manifestazioni delle persone autistiche.
Ciao, posso chiederti a chi ti sei rivolto per la diagnosi e se è un percorso solo in presenza o anche online? Vorrei indagare su di me, ma al momento vivo all'estero e non so a chi rivolgermi, preferirei qualcuno in italia
Credo che sia quasi sempre un percorso che prevede almeno qualche passaggio dal vivo. Io mi sono rivolto a una specialista consigliatami da Valerio, non so onestamente se sia possibile farlo a distanza
Io avrei una curiosità da chiedere , ma alcuni comportamenti di Alessandro come quelli di ammutolirsi all'improvviso, non potrebbe essere legato ad un altro tratto umano come per esempio l'introversione ?
Le due cose possono tranquillamente coesistere. È molto molto difficile distinguere dove finisca la neurodivergenza e inizi il carattere, è un quadro complesso. Non devi immaginare l'autismo come una sorta di malattia che mi fa fare delle cose specifiche, non è come, che ne so, avere il singhiozzo o starnutire, è semplicemente il modo in cui ragiono e funziono, è integrato con la mia mente.
Scusa adc da tempo ( a causa delle medicine o un cambio di medicine) ho l'apatia, tralasciando che mi sti facendo seguire da un neuropsichiatra, essere apatico non mi fa venire voglia di fare niente e non è come quando una persona dice "non ho voglia di lavorare" e poi va a lavoro, perchè io non ho voglia di fare niente e non riesco ad andare a lavoro, infatti sto sempre a casa a guardare il telefono 16h al giorno. ho letto che la dopamina è il neurotrasmettitore della motivazione, se io non ho voglia di fare niente e la mia voglia non è stimolabile significa che mi manca dopamina e il mio cervello non la sta più creando? GRAZIE
Purtroppo non conoscendo il tuo quadro clinico e le medicine che assumi è impossibile rispondere in maniera sensata. Ti conviene rivolgere queste domande al tuo psichiatra che sicuramente saprà che effetti possono avere i farmaci che assumi!
devi considerare anche come molte delle cose che fai influenzino il modo con cui questi neurotrasmettitori svolgano il loro lavoro, da qui il video sul lifestyle che sicuramente può aiutare se vuoi approfondire ti consiglio andrew huberman (se non ho sbagliato il nome ahah) neurologo però porta contenuti in inglese e comunque tratta in manier super approfondita di tools e delle dinamiche di queste funzioni organistiche e cognitive. Comunque sia in linea generale per la dopamina c'è un discorso comportamentale ovvero cosa fai durante la giornata (social (cellulare), attività fisica, ingaggiamento sociale ed esposizione al sole mattiniera) con di prospettiva mentale (mindset, obbiettivi etc.) e le varie neurodivergenze se presenti. Ovviamente il tutto va approfondito con esperti, come deconcini denota.
Se si è veri appassionati si possono collezionare orologi bellissimi su tutte le fasce di prezzo. L'importante è comprare perché ci piace davvero, non per fare i fighi o sfoggiare. Ho pezzi molto costosi e altri da 20 euro e sono tutti scelti sulla base del mio gusto, non di quello degli altri 🙂
Non sono ancora arrivato a vedere tutto il video, ma la domanda che mi ponevo, qualora non avesse già trovato risposta più avanti nel video è: una eventuale diagnosi di neurodivergenze può impattare nel trovare lavoro? È un qualcosa che può escludere da concorsi pubblici o assunzioni private? Io penso di no, però ho questo dubbio che mi frena da valutare una diagnosi su me stesso perché mi rivedo molto in queste caratteristiche.
Devo essere onesto: non lo so. Dubito che ci sia un'esclusione da concorsi o assunzioni, sarebbe palesemente discriminatorio e illegale, ma non è impossibile che ci siano persone ignoranti con pregiudizi. Detto questo, non hai alcun obbligo di dirlo a un potenziale datore di lavoro.
@monicabob3937 quello che descrivi, Monica, è credibile ma anche sbagliato. I tuoi colleghi dovrebbero capirti al punto da sapere che possono fidare. Ovviamente non viviamo nel mondo delle fate e non tutti hanno la stessa apertura, la stessa capacità empatica e lo stesso interesse negli altri, ma penso che essere chiari e diretti in questi aspetti di noi possa aiutare a costruire un mondo più inclusivo.
ale a quali centri dovrei rivolgermi se volessi seguire il tuo percorso di conoscenza di una possibile neurodivergenza? (e soprattutto, a livello di costi di cosa parliamo? ahahaahh)
Anche a me hai dato una rispostaccia sotto un tuo video...In ogni caso secondo me il tuo problema è "solo" la fobia sociale. Io lo sono e mi riconosco nelle cose che dici (anche per quanto riguarda le rispostacce) e col tempo si migliora. Comunque il suggerimento di Valerio riguardo al "rimanere versatile" è effettivamente molto utile perché ha me ha salvato la vita almeno dal punto di vista lavorativo. E ora che dico che finalmente a 38 anni ho un tempo indeterminato, penso che non voglio rimanere a godermi il posto fisso, ma ho bisogno di versatilità appunto, che penso però troverò all'esterno. Un'ultima cosa, qualcuno non pensa che il termine neurodivergenze sia un po' "troppo"?!
Arrivavo a casa da scuola distrutto e iper stressato. Avevo sempre bisogno di andare a dormire nel pomeriggio, non perché non dormissi di notte ma proprio perché ero troppo stressato e stanco. Facevo enorme fatica a svolgere i compiti e a studiare oltre che a seguire in classe.
Io a 38 anni ho il forte sospetto di essere autistica. Solo, non ho ben capito il discorso dell'empatia se sia presente o meno nelle persone autistiche. Nel mio caso è fin troppo sviluppata, praticamente assorbo tutte le emozioni di chi mi circonda tanto da avere attacchi d'ansia.
Posso parlarne con il mio nuovo psichiatra?mi fu diagnosticato il doc psicotico 12 anni fa ma in tutti questi anni e con tutte le medicine +psicoterapia non sono mai guarito,sono diverso dagli altri in tante cose anche nel doc..
Ciao Alessandro, perché con alcuni tuoi video se esco da youtube continuo a vederli in piccolo da una parte dello schermo (es: quando esci da netflix) e con altri creator no?😅
Analisi alternativa della problematica dello psicoterapeuta Amico Colaianni partendo dal presente video: ua-cam.com/video/_pLEAKuT7pg/v-deo.htmlsi=CIvVEpYOzYMCd75M
Io avevo chiesto al mio medico di base, di indicarmi uno psicologo, ho la fibromialgia e altri disturbi, ma lui mi ha liquidato dicendo che non ne conosceva. È sconcertante, mi sento in alto mare, abbandonata a me stessa.
C'è tutta una cultura di stereotipi e preconcetti che ci fa pensare che sia una cosa brutta, negativa o addirittura inaccettabile, ma secondo me è piuttosto positiva: tutte le persone che più ammiro e a cui più voglio bene si sono scoperte autistiche, è molto più facile quando conosci altre persone autistiche e vedi che non solo non hanno nulla di male ma anzi sono fantastiche
29:34 Mia risposta, molto ovvia in realtà. Cosa possiamo fare senza privilegi? Una vita di merda. Simple as that. Io per l'appunto non avendo avuto ciò che lui definisce giustamente come fortuna, ho avuto una marea infinita di problemi. Innanzitutto il fatto banale di essere considerati normali quando non lo si è, perché si presuppone e si richiede lo stesso livello di adattamento e di risultati (che non si possono ottenere). E non avendo questi presupposti, ma per di più essendo in ambienti magari ostili, le cose sono solo destinate a diventare drammatiche. Puoi avere problemi sociali e sul lavoro, e andare in depressione, creando circoli viziosi che anche con la psicoterapia ti puoi portare dietro per anni (come dice lo psichiatra, la diagnosi diventa tale quando si incontra un ambiente che non è inclusivo). Puoi avere svariati problemi che diventano oltretutto circoli viziosi, immancabili, poiché quando cominciano ad andarti male alcune cose e vedi che fatichi a uscirne, poi cominciano ad andarti male tutte. Dobbiamo avere un premio, un contentino anche, per continuare a essere motivati. Ma se collezioni fallimenti è chiaro che prima o poi crolli. E questo è fin troppo facile. Senza contare che nelle relazioni sociali tutti gli elementi sono interconnessi, per cui avere per esempio una precarietà lavorativa di certo non ti aiuta a trovare una compagna, che ti giudicherà di certo meno attraente dell'uomo sicuro ecc. Insomma, inutile dilungarsi. Avere sto problemi è una merda, senza mezzi termini e mezze misure. E io ho buttato una larga parte della mia vita a causa di tutto questo, e di cose che non ho vissuto se non molto male, proprio perché oltre ad avere avuto problemi non ho avuto nemmeno privilegi. E chissà quanti altri hanno passato, passato e passeranno lo stesso...
Quello che scrivi è vero in parte e mi dispiace tantissimo per la tua esperienza, però credo che sia sbagliato vedere questa situazione come definitiva. Sì, di sicuro se sei autistico e non hai le fortune e i privilegi che ho avuto io puoi vivere situazioni molto difficili, ma ora che sei adulto e ti conosci puoi lavorare per migliorare la tua vita. Non tutti hanno la fortuna di poter ottenere il meglio, ma tutti possono fare qualcosa per migliorare la propria situazione.
Credo proprio di avere un disturbo dello spettro autistico. Molte peculiarità caratteriali,che hai elencato in questo video ed in quello in cui tratti i tuoi disturbi,coincidono con le mie.Questa cosa mi spaventa molto.
Non ti spaventare e, soprattutto, non ti suggestionare. Potresti essere neurodivergente come no, impossibile saperlo solo perché ti ritrovi in alcune peculiarità sentite da un video UA-cam. Non autoconvincerti di nulla, resta sereno e se lo ritieni necessario affronta un percorso diagnostico con un/una professionista. Tu rimani sempre tu, non te lo dimenticare.
@@alessandrodeconcini-adc Dovrei affrontarlo sicuramente, ma procrastino ad oltranza per paura del cambiamento. Grazie per il tuo tempo e per i video che stai pubblicando. 🙏
Pure io stessa cosa. Ho il sospetto ma non voglio affrontare la cosa al momento. Però non sono spaventata della cosa in sé, perché spiegherebbe molte cose. A me spaventa il dover affrontare il percorso diagnostico.@@golfettoh
Se uno fosse stato divergente, con conseguente disadattamento da, ad esempio, il complesso sociale, abbastanza compatto, della germania nazista? Se avesse avuto attacchi di panico o disagio per il non sapersi integrare con quella societá? Integrarsi, adattarsi e "convergere" non mi pare un gran valore..divergere invece si. Io direi di divergere, sempre.
Cmq non tutti possono permettersi la tua vita, e il tuo amico non ha risposto alla tua domanda. Essere consapevoli è una risposta ipocrita e poco utile. E ti assicuro che molta gente rinuncia a scoprire certe cose perché i costi sono troppo alti
ALESSANDRO ti posso assicurare che tu sei straneurotipico; cioè ti "posizioni" nei normali percentuali della Bell Curve, come d'altronde anche Valerio. Ti suggerisco di vedere i video di un canale di nicchia di una persona effettivamente neuro divergente che si chiama Abel Abel sono e che ha scritto anche un libro sul tema: how to handle neurotipicals, guida di sopravvivenza per neuro divergenti. Poi dici anche a Vale di come non basta applicare le linee guida antipsicosi dell'OMS senza fare prima una attenta analisi del soggetto. Le persone ai Bassi percentili vengono rovinate presunte diagnosi.
Gabriele, ma tu ti rendi conto di quanto fuori luogo sia dopo aver visto un video online andare a sindacare percorsi diagnostici fatti da professionisti del settore? Tu puoi assicurare quello che vuoi ma non è con le assicurazioni nei commenti youtube che si fanno le diagnosi.
Sono neurodivergente e l'ho scoperto, strano ma vero, grazie ai social: dopo una vita passata ad essere "quella intelligente ma strana" adesso so come funziono😄, per cui grazie ADC e grazie Dr. Rosso per parlarne❤
Lui secondo me mi sembra una persona ormale ha un lavoro ben retribuito una moglie Vgli manca la capacità di socializzazione.Fa bene ad andare in palestra.Gli sconsiglio di fare palestra in casa da. Solo😊
Donatella, le diagnosi non si fanno dai video su UA-cam.
So che sei in buona fede ma ti segnalo che sentirsi dire "mi sembra una persona normale" non è piacevole.
Ma di cosa stai parlando? Dimostri un'ignoranza e una mancanza di sensibilità spaventose.
Sei tu uno specialista di questo campo? Uno psichiatra? Uno psicologo?
Come ti permetti di andartene in giro a sparare sentenze e diffondere inutili complottismi?
Non ha poi nessun senso neanche la tua posizione, la società si inventa etichette per prendere i sussidi? Quel che dici è del tutto privo di senso.
Ti stimoooo😻💖!!
Uguale😂❤
Da un ragazzo neurodivergente... grazie , grazie per tutto quello che fate per noi.
ADHD di tipo combinato, diagnosticata 10 giorni fa. Condivido in pieno, ti da una prospettiva diversa avere questa nuova consapevolezza. Mi ha dato una chiave di lettura 😊
Super Cool! Grande Ale! ❤
In una puntata di lifestyle science mi sembrava come se non volessi essere lì in quel momento. Grazie a questi video ho imparato che, dietro a comportamenti un po’ strani e che reputo maleducati potrebbe esserci una spiegazione più complessa del semplice “Che stronzo!”
Grazie ad entrambi ❤
Ti ho sempre visto collaborare con tanti divulgatori che seguivo ma mai mi sono soffermata su di te. Ieri con il video sulla tua neurodivergenza mi hai proprio catturata, forse per il tuo stesso motivo con Immanuel (video che per altro ho adorato ed empatizzato a mia volta). Ed ora mi ritrovo qui, non solo ad adorare la moltitudine di contenuti che porti, ma a sentirmi più vicino alla tua persona e a vederti per quello che sei, apprezzandoti ancora di più. Crediamo che spogliandoci delle nostre vulnerabilità allontaneremo le persone, ed è così, allontaniamo quelle che per il nostro percorso di crescita ci fanno solo che male, e allo stesso tempo ne avviciniamo di incredibilmente preziose. Grazie Alessandro per avere il coraggio di condividere tutto ciò, continua così ❤
Video magistrale. Non ho neanche le parole per descrivere l'importanza e il peso che ha nella mia vita e che sono sicuro avrà nella società per quanto mai esaustivo state migliorando il mondo.
Attendo con ansia altri contenuti del genere
Grazie!❤
Siete bravissimi e mi ritrovo tanto nel bisogno di isolarmi e depressurizzarmi, nell' ansia sociale.
Complimenti per la domanda che hai posto sul come poter gestire la propria vita quando non si è riusciti a costruire quello che hai costruito tu.
Tante persone non possono permettersi di affrontare un percorso diagnostico perché non sono finanziariamente indipendenti. Da statistiche risulta una percentuale spaventosa di persone autistiche che non hanno un lavoro. I colloquio di lavoro risultano estremamente complessi, così come la sopravvivenza in ritmi e ambienti che non tengono conto delle caratteristiche delle persone nello spettro. C'è la libera professione, ma i risultati sono collegati a quanto si è lavorato alle proprie doti comunicative (se sei bravo perché hai studiato ma non ti sai vendere non vai lontano, anche perché fatichi a fare esperienza).
Il lifestyle è un punto fondamentale, certamente, ma estremamente complesso per chi è sensibile agli stimoli sensoriali e vive in un contesto troppo stimolante.
Le soluzioni sono sartoriali come avete detto, ma quelle trovate da uno possono aprire a nuove riflessioni e opportunità. Se deciderai di dedicare tempo ed energie alla condivisione su questi temi ti ringrazio.
Ho vissuto lo stesso percorso, partito anch’esso dal video di Immanuel Casto. Apprezzo principalmente il tuo equilibrio nel raccontarti. Nonostante la mia mente funzioni con una lucidità affine alla tua, ho faticato a mantenerlo e ho vissuto varie crisi e momenti di down durante il primo periodo, soprattutto in merito al dilemma di cui parli tu del “grazie al masking ho superato i miei limiti”. Mi sono sentito molto più debole dopo aver preso coscienza della condizione.
In ogni caso, grazie per dar voce all’argomento, in maniera così efficace! Con la collaborazione di professionisti come Valerio, che offrono sostegno divulgativo su questi argomenti così vacui per molti.
Personalmente ho scoperto che la mia funzione autistica è più complessa per la parte emotiva relazionale e sensoriale, ma la più bastarda è la parte adhd, che mi incasina nel quotidiano. La co-occorrenza è molto frequente, non so se tu stia approfondendo, sarebbe molto interessante un ragionamento in merito all’argomentato.
(magrìtte)
...grazie, è bello ascoltarvi 😊
Grazie a entrambi!!! Ho 54 anni e ho appena ricevuto la diagnosi...mi ritrovo in moooolti aspetti...persino nel tuo modo, Alessandro, di parlare, esprimerti, usare il tono di voce, il tuo ritmo, le"pause"...mi sono sentita a casa...perciò, guarderò con molto interesse i tuoi contributi,che probabilmente, adatterò, per me sulle mie specifiche caratteristiche, ma mi saranno utili, come già il tuo consiglio su un piano...io mi perdo quando non strutturo il tempo e, poi mi sento anche in colpa per questo, al lavoro, invece sono sempre sul pezzo...ok, tutto questo per RINGRAZIARTI tantissimo!!!
Ho ascoltato tutto il video e mi siete piaciuti un sacco,poi ho letto tutti i commenti...caro Alessandro hai una pazienza infinita, a volte le persone meriterebbero rispostacce ma fai bene così.
Anche io Asperger di 61 anni diagnosticata nel 2021, meglio tardi che mai!
Avevo già commentato sotto il tuo video della diagnosi. Anche qui mi rivedo in tutto. Penso sia un privilegio per gli spettatori del video poter assistere in tempo reale a questa scoperta di sè, in un percorso spesso disordinato ma che ora sta trovando una sua direzione anche grazie all'aiuto di un team di professionisti e di persone care. Grazie, perchè ci mostri che una scoperta di sè così importante può essere vissuta positivamente, al netto delle ovvie difficoltà
Sono contento perché hai proprio colto il punto del messaggio che vorrei passare!
Grazie di creare questi contenuti. Grazie di rendere pubblico un percorso difficile e intenso. Ci vuole molto coraggio.
Ognuno trova la sua strada. Ma la strada è fatta di tanti indizi che possiamo cogliere e mettere insieme: nell'ottica della ricerca dei perché riguardo il sentirsi strani e con l'approccio avventuroso e avventuriero nei confronti di questo viaggio, conoscere le esperienze degli altri è fondamentale. In qualsiasi tappa o momento ci si trovi. Possono essere stimolanti, utili a non sentirsi poi così soli, esempi di soluzioni pratiche da sperimentare nel processo di conoscenza profonda di sé stessi e del proprio particolare funzionamento. È un po' come il tuo metodo di studio, Alessandro: sicuramente è valido scientificamente, è una guida da seguire, ma poi ognuno ci mette del suo, calibrandolo. L'importante, secondo me, è essere fiduciosamente attivi e non passivi. In ogni ambito della nostra vita.
Caspita, ti sei posto le mie stesse domande. ❤️ E il dottore ha descritto il mio disagio. Tuttavia ho subito mobbing nonostante avessi detto che avevo una neuroatipicità. Soffro troppo negli ambienti di lavoro, il loro modo di fare gruppo lo trovo molto superficiale e negativo a volte.
Occhio che a volte può essere una tua percezione magari dovuta anche al tuo modo di concepire la diversità. Magari dovresti valutare in che termini li vedi diversi da te così da poter capire le strategie che puoi usare per non creare disadattamento .
Bellissimo e interessantissimo video! Grande collaborazione!
Grazie Doc ancora
Felicissimo di aver visto questo video "in diretta" e poterlo rivedere ora. Dialogo molto utile ed interessante ❤
Ciao Tommaso! Alla prossima! ⭐
Bel video formativo e pieno di informazioni e spunti interessanti complimenti❤
Grazie dell’ottimo video. Per futuri approfondimenti personalmente troverei molto interessante sapere di più sulle cause delle varie neurodivergenze, se si tratta di fattori prevalentemente genetici o ambientali per esempio. Grazie mille ancora
è molto strano vedere che viene pubblicata una serie di video su quello che hai fatto e hai provato a riguardo, quando anch'io sono appena stato diagniosticato adhd dislessico con tratti di personalità particolari ...grazie di tutto, scriverò la mia esperienza sotto l'altro video per divulgazione 🥰
Da due mesi ormai, sono valutato da un equipe specializzata in disturbi dello spettro in adulti, sono al terzo incontro, non so se il quarto sarà l'ultimo, ma so che mi sto avvicinando ad una diagnosi (o a un nulla di fatto). Mi sono rivolto a loro per tutte le ragioni di cui si parla in questo video, come negli altri, e come in quello di Manuel Cuni (e di altri ancora).
Sono abbastanza arrabbiato con la scuola, con la famiglia, con il mondo del lavoro, con i bulli, e più in generale con la maggior parte di questa società disfunzionale, che nei miei riguardi, hanno fatto una scelta precisa: hanno scelto di sapere sempre, hanno scelto di non avere mai dubbi, perché hanno avuto paura di trovarsi di fronte a qualcosa o qualcuno di sconosciuto, hanno avuto paura di approfondire e di mettere in dubbio il proprio "sapere".
Sono stato definito malato, fissato, esagerato, con manie di protagonismo (o di controllo, o altro), sono stato evitato, sono stato maltrattato, per essermi allontanato da situazioni troppo rumorose, per il mio modo di guardare o di non guardare, per le mie risposte, per i miei ragionamenti, e tanto altro che non sto qui ad elencare.
Ho subito e sto subendo tutto questo, perché la stragrande maggioranza delle persone che mi circondano, hanno scelto la strada più "semplice", quella di trasformarmi in un problema: già, è colpa mia, il problema sono io.
Io capisco perfettamente quando Alessandro dice di essere fortunato 27:25 (ma sei stato anche bravo nel "cavalcare" queste fortune), e apprezzo davvero tanto la domanda che fa a Valerio: "Chi è come me, ma non ha le mie stesse fortune, cosa può fare?" (29:30)
Tutto veramente bello e interessante, specialmente quando Valerio parla di come la società rende i "diversi" (poveri, autistici, etc) un "problema", ma quel "troverò un lavoro" detto un po' così alla leggera a 36:57 (giusto per dare un po' di contesto), in un momento come questo, dove anche i neurotipici sono in difficoltà, o senza lavoro, magari perché nati e cresciuti nel posto sbagliato, beh ...non mi sembra giusto.
Per porre in essere un CAMBIAMENTO RADICALE, ponderatamente miscelato alla RESILIENZA, il tutto necessariamente basato sulla CONSAPEVOLEZZA, sono altrettanto necessarie due cose: VOLONTÀ e POSSIBILITÀ.
Se una delle due manca, non si va da nessuna parte.
Se poi "troverò un lavoro" significa farsi sfruttare da 5 euro l'ora in giù, per 8 o più ore al giorno, a nero o grigio (dichiarando meno della metà delle ore effettivamente lavorate), senza mai avere una reale opportunità di diventare economicamente indipendenti, di poter uscire di casa, di avviare un idea, socialmente auto-emarginati perché, prima ancora di essere divergenti, si è così poveri che non ci si può permettere neanche di uscire a prendere una pizza in compagnia ...se "troverò un lavoro" significa questo, allora scusate tanto.
Sempre video fenomenali e originali😻👌!
FANTASTICO😻💕!!
Oggi ho cominciato il percorso lifestyle science e vi ringrazio già da ora per questo percorso
Sei molto focalizzato, come un laser potentissimo; per cui, infondendo la stragrande parte delle energie in qualcosa, riesci meravigliosamente; ma quando non c'è l'obiettivo, fai fatica a focalizzare; l'energia non ha obiettivo, vaga... E o esce troppo o non esce... Occorre morbidezza, depotenziando, magari all'occorrenza, quel laser, normalizzandolo un po', adattandosi ad essere come gli altri, comuni esseri umani che popolano la terra, banalmente neurotipici 😀
Ha senso sì divulgare contenuti e strategie di gestione, importante spunto, che ciascuno poi adatta a sé, nella misura in cui vuole e capisce, rielabora, sviluppa
Essendo adhd e forse anche aspergher, sono felice che io non sia l’unica persona al mondo a pensare e fare le cose differentemente.
Anch'io:)
confermo che il livello di autismo conta di meno rispetto all'ambiente circostante e alle esperienze di vita. Certo se arriviamo a livello di persone non verbali, che neanche riescono a parlare, è ovvio che è un handicap grave, ma escludendo quegli eccessi la neurodiversità non è di per sé un problema così grave. Un ambiente non accogliente aggrava molto i sintomi, e porta a sviluppare altre psicopatologie. Anche le dipendenze spesso sono una fuga da una situazione stressante, ad esempio il porno o il gioco possono rilassarti, e anche darti la sensazione di essere in controllo e di avere potere. Mentre se ti trovi di fronte a una donna reale, o se devi guadagnarti i soldi lavorando, non hai scorciatoie, non puoi nasconderti dietro uno schermo.
La strumentalizzazione è un'altra cosa di cui bisognerebbe parlare di più, e che poi può essere fatta o subita. Tu puoi dire "sono autistico e non posso fare certe cose" per evitare di fare tutto ciò che non ti va, o per evitare di dire semplicemente che una certa cosa non ti piace, o per non fare neanche un piccolo sforzo per adattarti al mondo e alle persone. Ad esempio una donna può voler uscire a cena, tu le spieghi che non ti piacciono gli ambienti rumorosi, pieni di persone che parlano, magari con anche la musica in sottofondo... e lei cerca un ambiente più tranquillo, ma tu rifiuti comunque a prescindere, perchè non vuoi fare neanche quel piccolo sforzo. Oppure puoi elemosinare affetto, tempo, attenzioni o sesso dicendo che sei depresso, che nessuno ti vuole, che non sai come uscirne, cercando di usare l'autismo per fare pietà e per giustificare il fatto che sei nato così, hai un cervello diverso e quindi non ha senso chiederti di cambiare.
Ma la strumentalizzazione può essere anche al contrario. Ad esempio una donna che impara a conoscerti e sa quali sono le tue debolezze, sa che sei solo e che vorresti una donna, vorresti delle esperienze fisiche che non hai mai avuto, magari non hai nemmeno mai baciato o tenuto la mano a una donna... se tu hai i soldi, puoi trovare quella che ti spenna qualche migliaio di euro per farti vivere un paio di piccole esperienze sessuali, magari neanche rapporti completi e gratificanti, perchè sa che tanto tu non hai esperienza, sei debole e ti accontenterai di tutto, perchè sei disperato.
Anche per questo sono molto importante le persone che hai intorno, e come dicevi è anche molto una questione di fortuna, perchè puoi trovare qualcuno che ti vuole bene e sa trovare la chiave per farti sentire meglio e migliorare te stesso e la tua vita, ma puoi pure trovare qualcuno che ti distrugge, ti sfrutta, ti deprime, distrugge quel poco di autostima che potevi avere da giovane, e ti fa vivere in una gabbia da cui non sai come andartene, né sai a chi chiedere aiuto.
Una delle difficoltà che ho io, ma che credo che sia comune, è che fatico molto a creare nuove relazioni; anche perchè per me le relazioni possono essere solo profonde, non mi interessano le chiacchiere, i rapporti superficiali e d'interesse. Quindi anche se un rapporto non va, per me è estremamente difficile tagliare, perchè penso "poi rimango solo, e devo ricominciare tutto da capo facendomi conoscere da zero, dovendo spiegare tutte le mie difficoltà, dovendo (almeno all'inizio) uscire in ambienti dove non sono a mio agio...". E quindi preferisco prolungare l'agonia di un rapporto sbagliato o infruttuoso, perchè almeno è una persona che conosco. Così come mi viene nostalgia e voglia di ricontattare persone che mi hanno ferito o addirittura mi odiano, perchè almeno le conosco, so i loro punti forti e deboli, so come si esprimono e più o meno come interpretare i loro discorsi, so come intendono la vita". Invece ogni persona nuova è un rebus da risolvere, ed essere avventurosi come dice Valerio è difficile proprio per questo, per vivere l'avventura devi lasciarti andare, mentre l'istinto dell'autistico è di sentirsi in pericolo, e di dover razionalizzare e interpretare tutti i comportamenti che ha intorno, tutte le persone, cercare di capire tutti i significati delle parole e dei gesti, le dietrologie, le parole non dette, i sottintesi, le aspettative... E bisogna anche affrontare la falsità umana, perchè anche se tu chiedi agli altri di essere espliciti, di parlare chiaro, di dire che desideri e che problemi hanno, non è detto che quelle persone siano sincere, mentre sfortunatamente tu tendi ad esserlo sempre, e quindi è molto più frequente trovare persone che cercano di fregarti o sfruttarti (e che ci riescono).
Grazie
Voglio diventare professoressa nelle scuole secondarie di primo e secondo grado; non immaginate quanto ritenga preziosi ed interessanti questi vostri contenuti. Importantissima la questione sull'inclusività. In futuro spero di agire nel mio lavoro tenendo ben presenti tutte quelle che possono essere le peculiarità di ognuno di noi, indipendentemente dalla loro etichetta, che si possa trattare di neurodivergenze o qualsiasi altra cosa. Grazie!
Ommadonna....già parli per slogan...includivita bla bla...povera scuola
Quesito fondamentale: come intraprendo un percorso di diagnosi? A quale professionista mi devo rivolgere? Grazie per tutto quello che fate per la community
devi andare da persone qualificate per questo tipo di diagnosi, a seconda di dove vivi potresti doverti anche spostare per trovarlo
Dice bene Matteo!
Dovremo mettere insieme una guida perché tanti ce lo stanno chiedendo
Se potessi raccontare la mia vita da funambolo...
per potermi adattare e rimanere in equilibrio...
ma soprattutto per poter conservare e giocare con il mio mondo fantastico...
e quanta, quanta, quanta...
cattiveria subita...
La diversità può essere un vero dono
a tantissimi livelli...
Paradossalmente sono gli altri che intercettano subito le qualità spiccate ma anche la genuinità di come vengono vissute...
Per molti normotipi abituati a costruire con sacrificio e fatica la genuinità viene percepita come ingenuità, casualità o colpo di fortuna...
Questo è uno dei motivi per cui spesso i neuro divergenti vengono odiati, bullizzati con il tentativo di essere fermati. Alcune volte usati per scaricare la rabbia per la mancanza di spontaneità di chi vede nel rigore, nel formalismo di come ci si comporta e bisogna apparire in società anche senza essere realmente onesti...
È importante il voto più alto...
o raggiungere una certa posizione sociale per poter dire...io sono... Io valgo...
Per me conta portare fuori e realizzare quello che vedo dentro...
È sull'immediato poco importa di quanto verrà valorizzato e apprezzato dagli altri...
Certo quando tutti mi dicono ma come hai fatto, brava ecc...
Vedo tante luci come uccellini che mi girano intorno alla testa...sorrido e non riesco più a parlare...
Quando mi succede questo... capisco che sono emozioniata...
Cmq amo il tuo modo di essere ❤ Non cambiare mai 🙌
A me è successo proprio così con il COVID la separazione da mio marito la convivenza con mia nonna malata ho avuto uno stress post traumatico o barnout ed è esploso tutto...in quel momento uno psichiatra giovane dell' Usl ha capito che ero curata per altri problemi che non erano proprio i miei e piano piano da SOLA ho approfondito fino a scoprire l'Autismo
Nel mio paese delle persone che fanno le OSS mi hanno etichettato MATTA sono rimasta veramente allibita dell' ignoranza che c'è su tanti disturbi o disabilità proprio da parte degli appartenenti al settore che dovrebbero avere empatia sensibilità aiutare capire
SUPER-BRAVISSIMI🖤🙏🏼
Belli e unici😎❤️🔥
Io non sono mai stato diagnosticato ma mi rendo conto di avere molte stranezze dal punto di vista sociale, questi video mi stanno mettendo la pulce nell'orecchio.
Non farti suggestionare, ma se pensi che possa valerne la pena approfondisci
Sei una persona molto fortunata pensa che io non posso curarmi perché o problemi economici
Valerio Rosso è un patrimonio da preservare
Sequel più aspettato di Avatar 2😂
Ci sono ambienti, non ultimo quello in cui globalmente viviamo oggi, da cui é UN ORGOGLIO disadattarsi..
É proprio questo il problema ambienti tossici fanno ammalare le persone,inutile lavorare poi sul singolo che sviluppa patologie mentali se di base é l'ambiente malato a procurarle,ci sono casi e casi ma la società di oggi é davvero oggettivamente decadente.
Beh finalmente se ne parla di cio io sono neurodivergente, anche se non e' autismo, ma disprassia. Ci sono cose simili difficoltà nel movimento, e nella socialità.
Ciao Vale. È davvero quasi impossibile non mettere un like ai tuoi video e guardarne diversi ogni giorno (anche quelli da ischia!). Approposito di ricevere una diagnosi psichiatrica corretta, quali sono i centri più accreditati in Italia? Ne esistono anche al Sud?
i calzini di batman sono assurdi
Li amo alla follia
Complimenti per il video e il contenuto trattato in modo chiaro.
Faccio una domanda un po' provocatoria, che nasce dell'affermazione del dottore sul fatto che negli anni venivano fatte duagnosi sbagliate e di conseguenza le terapie ersno inutili se non addurittura nocive.
Come faccio a rivolgermi a specialisti qualificati e certificati con tranquillità e fiducia se sono stati proprio questi specialiati qualificati e certificati a fare diagnosi sbagliate e prescrivere cure errate ai pazienti?
È una domanda legittima.
Purtroppo, come per tutte le professioni, ci sono professionisti e professioniste eccellenti e altri... meno.
Non ci sono soluzioni semplici, ci si deve informare il più possibile e cercare le persone più specializzate e accreditate.
Come possiamo fare il Primo passo al consiglio del minuto 31:05?
Grazie ad entrambi, i vostri dialoghi sono ricchi di speranza e di chiarezza, è quello di cui abbiamo bisogno tutti.❤
quando senti fortemente il bisogno di isolarti, la persona più cara a te come prende questa cosa? ti sei mai isolato durante i momenti di bisogno di persone a te care? come l'hanno presa? ti senti in colpa?
Mia moglie mi conosce e capisce quando ho bisogno di isolarmi. Detto questo, non significa che sia facile e che non ci siano state negli anni tensioni o momenti difficili.
Sì, mi sento in colpa talvolta.
Bellissimo contenuto, grazie!
Una domanda per il dott. Rosso:
Preso atto che è giusto assecondare le proprie emozioni e sensazioni per ricercare e "costruirsi" un ambiente a propria misura che faccia star bene, esiste un confine che ci permetta di non eccedere, arrivando ad esempio ad evitare ogni cosa che ci faccia provare disagio o dolore fino a isolarci completamente dalla socialità? E come troviamo questa soglia? Ad esempio, se provo un fortissimo disagio nell'andare a far la spesa nei supermercati, oggi posso decidere di fare la spesa online, e questo potenzialmente potrei replicarlo per quasi ogni situazione. Non esiste un rischio nel medio- lungo periodo nel protrarre un atteggiamento così accomodante?
Contattate Emanuela Masia, Il punto di vista di una donna autistica ad alto funzionamento sarebbe importante.
Anche io sono meno brava a mascherare di quanto non pensassi, mi viene da ridere perché stasera ho guardato la registrazione di una lezione che ho fatto online e ho pensato "azz, ma si vede lontano un miglio che sto pensando ad altro, come fa la gente a non innervosirsi?"
🤣👍
Sento avvicinarsi la collaborazione con Terconauti ❤️
Argomento
importantissimo e tutto sacrosanto,ci tengo però a sottolineare (e già l'ho fatto presente in altro video)che per quanto sia necessario tutto ciò non bisogna perdere di vista che ci si sta addentrando in una situazione scivolosa: abbiamo tutti gli elementi che ci stanno portando verso emozioni,idee,ideologie ripudiate nel secolo scorso....lo spettro dell'uomo forte è dietro l'angolo.
Definire(per quanto sia necessario)il livello di efficienza in linea con il contesto ahimè quasi sempre ricondotto all' EFFICIENTISMO AZIENDALE(purtroppo anche nelle scuole primarie)dove una società rivive la paura del "diverso"e dello "straniero",del "nemico" perché non parte del branco...una roba che apre scenari che possono andare fuori controllo!
Una realtà dove i diritti sono picconati sistematicamente e i sindacati e parti sociali son sempre più deboli..in un prox futuro mica tanto distopico le aziende e affini chiederanno la scheda sanitaria pre e dopo assunzione di un lavoratore (se non lo fanno già in maniera illecita)."La macchina deve funzionare,non deve essere difettosa(cit.Midnight Express _Fuga di Mezzanotte)
Non siamo pronti,oggi più che mai,alla differenziazione per capacità, peculiarità del singolo!
E questo è l'aspetto buio ma c'è auspicabilmente una via d'uscita... l'innovazione tecnologica che cavalcata bene può "democratizzare "le coscienze, può essere una opportunità...dove il singolo ,nella sua diversità,ha modo di accorciare le distanze con altre coscienze e fare massa critica... perché diversamente,se ci si pone in maniera reazionaria al progresso,il prezzo da pagare sarebbe l'alienazione oltre il disadattamento.
Valerio Rosso grande lavoro di sensibilizzazione...e credo che lui abbia ben presente tutto l'aspetto politico e sociologico, già approfondito nel video della disattenzione di massa e l'élite.
P.S.in un sistema lavoro,spesso e a dosi controllate,si fa sentire al subordinato un lieve senso di inadeguatezza per creare un rapporto di dipendenza psicologica...da ex sindacalista con corsi conosco i meccanismi ed in generale posso consigliare a tutti quelli che vivono un disallineamento la chiave di volta che sembra banale....uscite dalla logica della ricerca di compiacimento,non cercate sempre il consenso...sbattetevene i coxxoni del giudizio altrui,e Ve lo dice uno che ha fatto un lavoro di anni(e occasioni perse)...la vita e foxxutamente breve per viverla in funzione del giudizio altrui
Eccoci qua.. finalmente avete uscito il discorsone...!! Sapevo sin da subito che avevi dei comportamenti Alessandro che in qualche modo mi appartenevano, E con la professionalità impeccabile di Valerio dal fatidico primo incontro sul divano quando ti ha "distrutto" da lì a poco sapevo che avreste parlato di diagnosi autistica/Asperger..
Proprio come l'ho ricevuta anche io, certificata 2 anni fa di livello 1 (lieve) .
Ti assicuro che io avendo 37 anni (stratega indiscusso di problem solving), necessito di un "manuale di istruzion"i per acquisire una routine che renda efficiente e produttiva la mia giornata senza cadere nella rigidità !
(Ho visto i video sul live style, routine, e tutti gli altri video che hai e avete pubblicato, di te Alessandro di Valerio e il mitico Andrea, ho anche comprato mnemonica, mi manca solo il metodo studio e poi sarò immortale!!) A parte gli scherzi dico questo perché ho visto i contenuti sui come migliorare con le abitudini e come apportare un giusto approccio riguardo ai pilastri di cui parla Valerio. Sono sempre stato interessato all'automiglioramento e sono un' ottimo osservatore e rifletto molto sui miei comportamenti e su quelli degli altri e alla fine sono giusto ad una conclusione... come dice Valerio siamo in grado di autostrumentalizzare questa nostra capacità di focalizzarci su qualcosa e andare dritti quasi innarestabili verso l'obiettivo ( e questa è la nostra forza e il nostro asso nella manica.. non ci fermiamo finché non raggiungiamo il risultato ) però solo in determinate condizioni.. di focus quando " si batte la fiacca " o è un periodo di pausa ,mettiamo per esempio le vacanze estive universitarie o nelle festività , per un periodo di tempo in cui non c'è un urgenza che pulsa, allora lì... L'OBLIO !! La forza di volontà viene meno le motivazioni si ci sono sempre ma la forza di volontà che ci faceva spingere si offusca le intenzioni e si perde di vista ciò che davvero ci interessa e vogliamo portare avanti..
Non sto parlando di routine o di affrontare il ritorno alle abitudini.. ma parlo della rigidità che affrontiamo nel restare all'interno di una abitudine. Faccio un esempio se un'abitudine prevede che da 0 a 100 una che so.. una modalità di svolgere un' azione come mantenere la casa in ordine ecco,.. o mantenere una dieta.. arrivano i problemi quando queste diventano o più che altro le trasformiamo in qualche maniera, estremamente rigide e si passa da un estremo all altro! Riprendendo l'esempio del da 0 a 100 non c'è mai uno svolgere quell attività con un intensità del 50% su per giù, in modo equilibrato.. no! Si passa ad esserlo intenso tra il 5% blando ,scarsamente motivato il minimo necessario se non in modo assente ad un 95% (aggiungerei anche 100%) di intensità estrema! E questo può essere fantastico se ti poni degli obiettivi perché non li si molla quando si va ai mille all'ora e il più delle volte portiamo a casa dei risultati sorprendenti !! Ma a che costo?!? Il o tutto o niente credo che sia il vero tallone d' Achille (per il resto sono entusiasta anzi mi sento quasi fortunato ad essere neurodivergente) però questo o tutto o niente ,0 o 100 , ci ostacola sia per gli sforzi estremi intervallati da vuoti imbarazzanti con assenza di totale motivazione, (quasi apatia) E tutto si traduce in un concetto: EQUILIBRIO
Sia nei comportamenti che utilizziamo con gli altri e allo stesso modo in cui noi ci comportiamo con noi stessi
Penso sia questo il vero nodo che rende invalidante questa nostra condizione molto prestante per tanti versi ma deludenti per mancanza di autocontrollo o consapevolezza del fatto che esistono delle strategie che non siamo alle volte in grado di vedere eppure sono lì davanti ai nostri occhi e ci serve solo che qualcuno ce le indichi e poi noi diventiamo maestri nel possedere le abilità nelle mancanze che prima ci opprimevano .
Mi viene in mente una frase tratta dal libro " anche le formiche nel loro piccolo s'incazzano".
Alla domanda; preferisci vivere un giorno da leone o cento da pecora ?
E l'autore risponde, 50 da orsacchiotto !!
❤
Salve, spero che tu possa aiutarmi. Ho avuto una difficile relazione di tre anni con una donna. Ho pensato da un certo punto in poi di trovarmi in una relazione tossica dal momento che oltre alle difficoltà di comunicazione mi sono sentito completamente inadeguato e confuso di fronte alla graniticita‘ delle posizioni della mia compagna. Poi pian piano ho incominciato ad osservare alcuni atteggiamenti che si ripetevano ed alcune caratteristiche comportamentali (tra le tante, il non guardarmi mai direttamente negli occhi, cosa che mi creava una profonda frustrazione). Ho incominciato a leggere e a notare e ho trovato che molti suoi atteggiamenti corrispondevano ad un modo di essere diversi, in pratica quello che viene indicato come un modo di essere neurodivergente. Ho avuto per moltissimo tempo grande difficoltà e paura di confessarle questa mia scoperta, questi miei pensieri. Paura che potesse offendersi. Avrei voluto in modo molto amorevole renderla consapevole che il suo comportamento poteva corrispondere ad un soggetto “aspie”, insomma in qualche modo confrontarmi con lei circa le nostre difficoltà di comunicazione, parlarne apertamente per cercare di ricostruire una intesa ormai sempre più inesistente - nonostante l‘amore che io sentissi per lei.
Tutto ciò non si è verificato per paura e incapacità da parte mia di comunicarle il mio sospetto. La relazione è ormai chiusa o forse c’è ancora qualche spiraglio. Ti chiedo - dal momento che sei diventato consapevole della tua neurodivergenza, ma anche serenamente consapevole nella tua prospettiva di crescita e apertura al confronto - come e cosa potrei fare io per renderla consapevole o quanto meno invitarla a interrogarsi sulle cause delle nostre incomprensioni e incompatibilità, senza ferirla, offenderla e finire disperatamente per rinforzare il muro di incomprensione fra di noi? Grazie!
Ciao Nicola, intanto ti ringrazio per aver condiviso un'esperienza tanto personale, mi dispiace per le difficoltà che hai attraversato in questa complessa relazione.
Non ho le competenze per darti dei consigli in merito, quello che posso dirti è che forse non sta a te indirizzare questa donna verso una diagnosi, forse puoi utilizzare ciò che hai capito per comprenderla meglio, accettarla e imparare a comunicare con lei in modo più efficace.
@@alessandrodeconcini-adc lo vorrei ardentemente. Ma l’atteggiamento di chiusura che lei ha sviluppato sempre di più nei miei confronti nel corso della nostra relazione (e qui avrei bisogno di raccontarti tutti i passaggi) non mi mette in condizione di sottopormi ad ulteriori mortificazioni della mia persona. Avrei bisogno di un attimo di consapevolezza da parte sua circa gli ostacoli che si ergono alla nostra comprensione per poter avere un minimo di innesco di dialogo costruttivo e chiarificatore. Ti ringrazio comunque della tua attenzione. Grazie ancora
Ciao Alessandro, come gestivi i tuoi attacchi di panico in pubblico? Come li gestiresti o gestisci adesso?
Ti ho risposto sotto l'altro video 😉
@@alessandrodeconcini-adc grazie 😉
Ale ti ho scoperto, le calze dicono del perché la notte non ci sei mai, e casualmente ti sei trasferito a milano, la nuova ghotam, rivelati batman ADC!!!
Mi hai scoperto!!!
posso chiederti che gioco o app usi quando senti il bisogno di isolarti?
Ne ho tanti, ultimamente un giochino chiamato Brick Breakers. Non ha niente di speciale eh, è un giochino a caso
Buongiorno, vorrei sapere se è possibile avere un disturbo dello spettro autistico senza però avere difficoltà nel socializzare. Grazie mille.
Direi di sì
a me a 31 anni è stata diagnosticata la dsa, di cui 3 dis. / di cui 2 gravi lessia e ortografia, perchè frequentavo la scuola serale, e a 40 l'adhd di tipo combinato livello medio - grave. il tutto dopo un forte esaurimento nervoso per varie vissicitudini, per cui soffrivo e soffro di insonnia e fortissima agitazione.
p.s.
comunque a me da piccolo batman era il mio super eroe preferito dopo flash, visto che non mai stato veloce a fare niente.
p.p.s.
c'è una o uo pschiatra che mi puoi consigliare per l'aspeto medicale per la mia adhd?
Non so consigliarvi nomi specifici di psichiatri purtroppo!
@@alessandrodeconcini-adc grazie lo stesso
Questa live vorrei farlo vedere a mio marito che mi recrimina di isolarmi quando sono in mezzo alla gente.
Ho difficoltà a tollerare a lungo tempo di stare con le stesse persone. Mi innervosisco e ho bisogno di isolarmi.
Anche io uso il cellulare. Quando ero più piccola facevo a pezzetti la carta, o scrivevo compulsivamente il mio nome.
Ciao, a livello di empatia come ti definiresti? Io ho il sospetto di essere autistica ma mi sento estremamente empatica perché assorbo tutte le emozioni di chi mi sta intorno.
Qual sono i campanelli d'allarme per chi ha sindrome asperger?
Non li chiamerei proprio "campanelli d'allarme", non si tratta dei sintomi di una malattia.
La neurodivergenza si manifesta in molte forme, trovi in descrizione al video fonti che descrivono i comportamenti tipici e le manifestazioni delle persone autistiche.
Ciao, posso chiederti a chi ti sei rivolto per la diagnosi e se è un percorso solo in presenza o anche online? Vorrei indagare su di me, ma al momento vivo all'estero e non so a chi rivolgermi, preferirei qualcuno in italia
Credo che sia quasi sempre un percorso che prevede almeno qualche passaggio dal vivo. Io mi sono rivolto a una specialista consigliatami da Valerio, non so onestamente se sia possibile farlo a distanza
@@alessandrodeconcini-adcposso chiederti il nome?
Purtroppo mi ha chiesto di evitare di mettere il nome online!
Io avrei una curiosità da chiedere , ma alcuni comportamenti di Alessandro come quelli di ammutolirsi all'improvviso, non potrebbe essere legato ad un altro tratto umano come per esempio l'introversione ?
Le due cose possono tranquillamente coesistere.
È molto molto difficile distinguere dove finisca la neurodivergenza e inizi il carattere, è un quadro complesso.
Non devi immaginare l'autismo come una sorta di malattia che mi fa fare delle cose specifiche, non è come, che ne so, avere il singhiozzo o starnutire, è semplicemente il modo in cui ragiono e funziono, è integrato con la mia mente.
Scusa adc da tempo ( a causa delle medicine o un cambio di medicine) ho l'apatia, tralasciando che mi sti facendo seguire da un neuropsichiatra, essere apatico non mi fa venire voglia di fare niente e non è come quando una persona dice "non ho voglia di lavorare" e poi va a lavoro, perchè io non ho voglia di fare niente e non riesco ad andare a lavoro, infatti sto sempre a casa a guardare il telefono 16h al giorno. ho letto che la dopamina è il neurotrasmettitore della motivazione, se io non ho voglia di fare niente e la mia voglia non è stimolabile significa che mi manca dopamina e il mio cervello non la sta più creando? GRAZIE
Purtroppo non conoscendo il tuo quadro clinico e le medicine che assumi è impossibile rispondere in maniera sensata.
Ti conviene rivolgere queste domande al tuo psichiatra che sicuramente saprà che effetti possono avere i farmaci che assumi!
devi considerare anche come molte delle cose che fai influenzino il modo con cui questi neurotrasmettitori svolgano il loro lavoro, da qui il video sul lifestyle che sicuramente può aiutare se vuoi approfondire ti consiglio andrew huberman (se non ho sbagliato il nome ahah) neurologo però porta contenuti in inglese e comunque tratta in manier super approfondita di tools e delle dinamiche di queste funzioni organistiche e cognitive. Comunque sia in linea generale per la dopamina c'è un discorso comportamentale ovvero cosa fai durante la giornata (social (cellulare), attività fisica, ingaggiamento sociale ed esposizione al sole mattiniera) con di prospettiva mentale (mindset, obbiettivi etc.) e le varie neurodivergenze se presenti. Ovviamente il tutto va approfondito con esperti, come deconcini denota.
che orologio indossavi nel video? grazie
Reverso Tribute Duoface, di Jaeger-LeCoultre
@@alessandrodeconcini-adc un bel pezzo, complimenti! Io ho cominciato da poco, quindi roba entry level, bella anche la mappa di padova.
Se si è veri appassionati si possono collezionare orologi bellissimi su tutte le fasce di prezzo. L'importante è comprare perché ci piace davvero, non per fare i fighi o sfoggiare.
Ho pezzi molto costosi e altri da 20 euro e sono tutti scelti sulla base del mio gusto, non di quello degli altri 🙂
Non sono ancora arrivato a vedere tutto il video, ma la domanda che mi ponevo, qualora non avesse già trovato risposta più avanti nel video è: una eventuale diagnosi di neurodivergenze può impattare nel trovare lavoro? È un qualcosa che può escludere da concorsi pubblici o assunzioni private? Io penso di no, però ho questo dubbio che mi frena da valutare una diagnosi su me stesso perché mi rivedo molto in queste caratteristiche.
Devo essere onesto: non lo so.
Dubito che ci sia un'esclusione da concorsi o assunzioni, sarebbe palesemente discriminatorio e illegale, ma non è impossibile che ci siano persone ignoranti con pregiudizi.
Detto questo, non hai alcun obbligo di dirlo a un potenziale datore di lavoro.
@monicabob3937 quello che descrivi, Monica, è credibile ma anche sbagliato. I tuoi colleghi dovrebbero capirti al punto da sapere che possono fidare. Ovviamente non viviamo nel mondo delle fate e non tutti hanno la stessa apertura, la stessa capacità empatica e lo stesso interesse negli altri, ma penso che essere chiari e diretti in questi aspetti di noi possa aiutare a costruire un mondo più inclusivo.
ale a quali centri dovrei rivolgermi se volessi seguire il tuo percorso di conoscenza di una possibile neurodivergenza? (e soprattutto, a livello di costi di cosa parliamo? ahahaahh)
Al momento non so darti nomi specifici, prepareremo un contenuto magari su questo tema
Gentile Alessandro, è possibile sapere il nome della dottoressa alla quale ti sei rivolto per le neurodivergenze? Grazie
Non mi va onestamente di condividere online il suo nome senza prima chiederle il permesso! Spero che capirai
Anche a me hai dato una rispostaccia sotto un tuo video...In ogni caso secondo me il tuo problema è "solo" la fobia sociale. Io lo sono e mi riconosco nelle cose che dici (anche per quanto riguarda le rispostacce) e col tempo si migliora. Comunque il suggerimento di Valerio riguardo al "rimanere versatile" è effettivamente molto utile perché ha me ha salvato la vita almeno dal punto di vista lavorativo. E ora che dico che finalmente a 38 anni ho un tempo indeterminato, penso che non voglio rimanere a godermi il posto fisso, ma ho bisogno di versatilità appunto, che penso però troverò all'esterno. Un'ultima cosa, qualcuno non pensa che il termine neurodivergenze sia un po' "troppo"?!
Vorrei sottopormi a un test per capire se ho una qualche forma di adhd, a chi posso rivolgermi?
Partirei dal tuo medico di base per chiedere un consiglio! Poi puoi cercare centri con psicologi specializzati
8:36 Ciao! Grazie per questo video. Qua dici "ero perennemente sfinito" puoi spiegare meglio questo punto?
Arrivavo a casa da scuola distrutto e iper stressato. Avevo sempre bisogno di andare a dormire nel pomeriggio, non perché non dormissi di notte ma proprio perché ero troppo stressato e stanco.
Facevo enorme fatica a svolgere i compiti e a studiare oltre che a seguire in classe.
@@alessandrodeconcini-adc Grazie mille per la risposta... Ti capitava mai di aver bisogno di più tempo per completare un compito in classe?
@irisvecchio4105 no, di solito no
Io a 38 anni ho il forte sospetto di essere autistica. Solo, non ho ben capito il discorso dell'empatia se sia presente o meno nelle persone autistiche. Nel mio caso è fin troppo sviluppata, praticamente assorbo tutte le emozioni di chi mi circonda tanto da avere attacchi d'ansia.
Può tranquillamente esserlo.
Potresti essere, come me, una persona con un profilo PAS (in inglese HSP)
Posso parlarne con il mio nuovo psichiatra?mi fu diagnosticato il doc psicotico 12 anni fa ma in tutti questi anni e con tutte le medicine +psicoterapia non sono mai guarito,sono diverso dagli altri in tante cose anche nel doc..
Certo che puoi parlarne!
!
Literally me
Comunque…dal minuto 33 circa ADC monologa e non lascia mettere parola a Rosso
Bellissimo
Ho 20 anni, e mi è venuto qualche dubbio solo ora.🧐
Ciao Alessandro, perché con alcuni tuoi video se esco da youtube continuo a vederli in piccolo da una parte dello schermo (es: quando esci da netflix) e con altri creator no?😅
Non sono i miei video, sono le impostazioni dell'app di UA-cam 😉
@@alessandrodeconcini-adc con alcuni video succede e con altri no, perché?😅😩
Non ne ho idea 😅
Analisi alternativa della problematica dello psicoterapeuta Amico Colaianni partendo dal presente video:
ua-cam.com/video/_pLEAKuT7pg/v-deo.htmlsi=CIvVEpYOzYMCd75M
Le calze di batman >>>>
Chi è che diagnostica questi disturbi? Psicologo o psichiatra?
Entrambi possono farlo credo, bisogna specializzarsi e sapere come somministrare i test.
@@alessandrodeconcini-adc grazie!
Io avevo chiesto al mio medico di base, di indicarmi uno psicologo, ho la fibromialgia e altri disturbi, ma lui mi ha liquidato dicendo che non ne conosceva. È sconcertante, mi sento in alto mare, abbandonata a me stessa.
Prova a cercare online psicologi o psicologhe nella tua città!
Questo dubbio ce l'ho da tempo ma allo stesso tempo non voglio scoprire di essere autistica,sarei io in primis a non accettarmi
C'è tutta una cultura di stereotipi e preconcetti che ci fa pensare che sia una cosa brutta, negativa o addirittura inaccettabile, ma secondo me è piuttosto positiva: tutte le persone che più ammiro e a cui più voglio bene si sono scoperte autistiche, è molto più facile quando conosci altre persone autistiche e vedi che non solo non hanno nulla di male ma anzi sono fantastiche
29:34
Mia risposta, molto ovvia in realtà.
Cosa possiamo fare senza privilegi? Una vita di merda. Simple as that.
Io per l'appunto non avendo avuto ciò che lui definisce giustamente come fortuna, ho avuto una marea infinita di problemi.
Innanzitutto il fatto banale di essere considerati normali quando non lo si è, perché si presuppone e si richiede lo stesso livello di adattamento e di risultati (che non si possono ottenere).
E non avendo questi presupposti, ma per di più essendo in ambienti magari ostili, le cose sono solo destinate a diventare drammatiche. Puoi avere problemi sociali e sul lavoro, e andare in depressione, creando circoli viziosi che anche con la psicoterapia ti puoi portare dietro per anni (come dice lo psichiatra, la diagnosi diventa tale quando si incontra un ambiente che non è inclusivo). Puoi avere svariati problemi che diventano oltretutto circoli viziosi, immancabili, poiché quando cominciano ad andarti male alcune cose e vedi che fatichi a uscirne, poi cominciano ad andarti male tutte.
Dobbiamo avere un premio, un contentino anche, per continuare a essere motivati. Ma se collezioni fallimenti è chiaro che prima o poi crolli. E questo è fin troppo facile. Senza contare che nelle relazioni sociali tutti gli elementi sono interconnessi, per cui avere per esempio una precarietà lavorativa di certo non ti aiuta a trovare una compagna, che ti giudicherà di certo meno attraente dell'uomo sicuro ecc.
Insomma, inutile dilungarsi. Avere sto problemi è una merda, senza mezzi termini e mezze misure.
E io ho buttato una larga parte della mia vita a causa di tutto questo, e di cose che non ho vissuto se non molto male, proprio perché oltre ad avere avuto problemi non ho avuto nemmeno privilegi.
E chissà quanti altri hanno passato, passato e passeranno lo stesso...
Quello che scrivi è vero in parte e mi dispiace tantissimo per la tua esperienza, però credo che sia sbagliato vedere questa situazione come definitiva.
Sì, di sicuro se sei autistico e non hai le fortune e i privilegi che ho avuto io puoi vivere situazioni molto difficili, ma ora che sei adulto e ti conosci puoi lavorare per migliorare la tua vita.
Non tutti hanno la fortuna di poter ottenere il meglio, ma tutti possono fare qualcosa per migliorare la propria situazione.
Una sola domanda: ma "divergente" da QUALE "linea" retta o standard?
Tutto l'impianto scricchiola un po'..
Sul discorso della comunicazione non sono molto d'accordo perché non tutti capiscono e magari ti massacrano di critiche e sarcasmo.
ma che braccio c'ha valerio
È ENORME
@@alessandrodeconcini-adc il braccio o lui? in effetti il dottore sembra decisamente ingrassato, altro che dieta chetogenica....
È in formissima per la sua eta! Non mi pare sia ingrassato affatto rispetto all'ultima volta che l'ho visto
Credo proprio di avere un disturbo dello spettro autistico. Molte peculiarità caratteriali,che hai elencato in questo video ed in quello in cui tratti i tuoi disturbi,coincidono con le mie.Questa cosa mi spaventa molto.
perché ti spaventa?
Non ti spaventare e, soprattutto, non ti suggestionare.
Potresti essere neurodivergente come no, impossibile saperlo solo perché ti ritrovi in alcune peculiarità sentite da un video UA-cam.
Non autoconvincerti di nulla, resta sereno e se lo ritieni necessario affronta un percorso diagnostico con un/una professionista.
Tu rimani sempre tu, non te lo dimenticare.
@@alessandrodeconcini-adc Dovrei affrontarlo sicuramente, ma procrastino ad oltranza per paura del cambiamento. Grazie per il tuo tempo e per i video che stai pubblicando. 🙏
Pure io stessa cosa. Ho il sospetto ma non voglio affrontare la cosa al momento. Però non sono spaventata della cosa in sé, perché spiegherebbe molte cose. A me spaventa il dover affrontare il percorso diagnostico.@@golfettoh
@OHM2208 non dovrebbe spaventarti il percorso, è tutt'altro che qualcosa di negativo o fastidioso, anzi.
Se uno fosse stato divergente, con conseguente disadattamento da, ad esempio, il complesso sociale, abbastanza compatto, della germania nazista?
Se avesse avuto attacchi di panico o disagio per il non sapersi integrare con quella societá?
Integrarsi, adattarsi e "convergere" non mi pare un gran valore..divergere invece si.
Io direi di divergere, sempre.
Cmq non tutti possono permettersi la tua vita, e il tuo amico non ha risposto alla tua domanda. Essere consapevoli è una risposta ipocrita e poco utile. E ti assicuro che molta gente rinuncia a scoprire certe cose perché i costi sono troppo alti
ALESSANDRO ti posso assicurare che tu sei straneurotipico; cioè ti "posizioni" nei normali percentuali della Bell Curve, come d'altronde anche Valerio. Ti suggerisco di vedere i video di un canale di nicchia di una persona effettivamente neuro divergente che si chiama Abel Abel sono e che ha scritto anche un libro sul tema: how to handle neurotipicals, guida di sopravvivenza per neuro divergenti. Poi dici anche a Vale di come non basta applicare le linee guida antipsicosi dell'OMS senza fare prima una attenta analisi del soggetto. Le persone ai Bassi percentili vengono rovinate presunte diagnosi.
Abel Abelson
Gabriele, ma tu ti rendi conto di quanto fuori luogo sia dopo aver visto un video online andare a sindacare percorsi diagnostici fatti da professionisti del settore?
Tu puoi assicurare quello che vuoi ma non è con le assicurazioni nei commenti youtube che si fanno le diagnosi.
Ok però parlare con BaldRosso non fa passare la malattia. Forse la peggiora pure, viste le etichette che ama apporre qua e là
L'autismo non è una malattia, è un disturbo del neurosviluppo e, soprattutto, è una neurodivergenza.
Grazie
❤