La Francia brucia spesso, possiamo capire perche'?
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- Опубліковано 28 чер 2024
- Lo chiediamo ad Adriano Palma, che ci offre delle risposte non scontante o convenzionali.
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/ @micheleboldrin
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Art by Susanna Panfili / susannapanfili
Liberi Oltre le Illusioni: / liberioltre .
Ero a Lione la settimana scorsa, il centro città era letteralmente a ferro e fuoco. La sensazione (puramente aneddotica) che ho avuto è stata quella di una grande "simulazione di rivoluzione" a scopo ricreativo.
Mi spiego: niente marce, niente striscioni, pochi slogan cantilenati e tantissime risate nel caos. I ragazzi correvano sorridendo con molotov in mano, con la refurtiva di qualche negozio rapinato. Ogni cosa che capitava a tiro veniva incendiata, dalle auto ai cassonetti alle fermate dei bus.
Si giocava letteralmente alla guerra, alla rivolta, a guardie e ladri.
A 13 anni mi sono trovato coinvolto sinceramente per caso in uno scontro tra tifosi nella mia cittadina: fumogeni, petardi, botte, fughe. In quei giorni, quella mi sembrò la serata più divertente della mia vita. Quella adrenalina, la "battaglia", la sensazione di fare qualcosa "da uomini" (che gli uomini moderni non fanno più) rendevano la cosa inebriante e ricordo il desiderio che ricapitasse presto.
A Lione ho visto esattamente quello, ma del tutto fuori scala. Un'occasione di fare casino, capitata tra capo e collo a persone che hanno tutto l'interesse e il divertimento nel coglierla.
L'altra cosa che mi ha colpito era la calma, almeno apparente, delle forze dell'ordine. Non nel senso che non fossero violenti, erano evidentemente agguerriti a loro volta. Ma nel senso che sembravano abituati a trovarsi in quel tipo di situazione, ben coordinati, metodici e per nulla "stupiti" del bordello più totale che avevano intorno
Bello spaccato, molto interessante, non ho visto dal vivo le proteste ma ho avuto sensazioni simili riguardo alla "simulazione". La parte di gamification la trovo comunque molto plausibile e calzante con quello che racconti oltre che con l'origine social delle proteste e per l'età anagrafica dei participanti. Bel racconto 🙂
beh, anche solo vedendo i video in rete le mie conclusioni sono identiche alle tue, ogni volta che qualche sinistrello ha provato a dare una caratura di giustizia sociale a questo casino mi vergognavo per loro 🤦♂
Ho vissuto a Parigi negli anni 1992-2000 : la percezione mentale di "due mondi contrapposti", tra Parigi infra-muros e (alcune, molte) periferie, era già nettissima. Chi vive in banlieue è etichettato - ed etichetta il mondo dei "bianchi" in modo speculare. La rivolta di oggi è figlia (in senso letterale) dell'esperienza di quella generazione. A Bruxelles, dove sono adesso, non è che vada molto meglio. Ma a Parigi il potere è più visibile e incarnato nella figura del Presidente, questo favorisce ed esaspera queste esplosioni irrazionali. E tanti soffiano sul fuoco...
Nelle banlieue francesi, a maggioranza nordafricana, la cultura tra i giovanissimi è molto semplice: microcriminalità, odio verso lo stato la polizia e le istituzioni, misoginia, voglia di lavorare zero, belle macchine vestiti di lussoesaltazione della violenza tra bande, sogno di farla franca facendo la vita ce fanno, cioè microspaccio o rapine. In tutto ciò la cultura hip ho è la cartina tornasole. Tik tok aiuta molto a capire il fenomeno
Tutto molto simile alla situazione degli afroamericani infatti le similitudini con il caso Floyd non sono poche. Saccheggi ed incendi come nel 2020 negli usa
Ho 17 anni per questo ne parlo con abbastanza sicurezza anche se mi piacerebbe molto confrontarmi
Tutto questo discorso per fare capire che queste persone sono perfettamente coscienti della qualità di vita europea e vogliono i suoi privilegi senza sforzo, un modo quasi vendicativo. Un'altra cosa è che vedono gli europei come idoti ed effemminato, pronti a chinare il capo ai potenti. Non c'è molta differenza con una fetta di giovani europei, però in questo caso bianchi
questa di gangsterismo, esibizione del lusso e hip hop è la cultura dei giovanissimi punto. vale nelle banlieu come tra i figli di papà della Milano bene. poi c'è chi lo fa veramente e chi no, ma musica e tiktok non aiutano a capire proprio nulla perché quei contenuti sono fruiti trasversalmente
l'hip hop è una prigione mentale
La Francia ha abolito lo Ius Soli con qualche decennio di ritardo, ci avessero ascoltati prima... 🙂
Non conosco bene la situazione francese ma in Belgio il problema delle 'seconde generazioni' si configura cosi' (generalizzando molto): il personale docente è prevalentemente femminile; nelle famiglie musulmane insegnano ai ragazzi che le donne non valgono niente; di conseguenza i ragazzi non danno retta alle insegnanti e spessissimo non completano gli studi. In seguito cercano un lavoro confortevole e ben retribuito, ma ovviamente non lo trovano perché non hanno le qualifiche, ma raccontano invece che è colpa del razzismo.
Quindi l'Islam c'entra, anche se non per ragioni prettamente teologiche.
@@ElPavesaroTergestin Sono uno dei suddetti figli di immigrati musulmani nato in italia. Queste mirabolanti teorie di come la cultura e la religione dei nostri genitori ci abbia portato a non ascoltare le donne è a dir poco ridicola. Il marcio dell'umanità sarai te che giudichi una questione così complessa dalle storielle dei tuoi amichetti e definendo interi gruppi di essere umani come "marci". Il problema c'è , ma non è in questi ragazzi.
@@jacksertal3039' il bello della società occidentale : non puoi sostituire le parole mussulmano con ebreo, altrimenti ti linciano e ti accusano di razzismo
Ma dei musulmani si può dire ciò che si vuole
Pensa se avesse scritto quello che ha scritto della religione islamica per quella ebraica : pensa che scandalo sarebbe
@@ilcavallucciomarino2020 Non é nemmeno minimamente ciò che ho scritto prima. Però visto che chiedi( ma ribadisco, la domanda non ha alcun nesso da quello che ho scritto prima) credo che le religioni si possano interpretare in molti modi. Adesso nel mondo musulmano c'é un chiaro problema con il ruolo della donna. ( Io non sono musulmano). Ci tengo a ripetere che la domanda che mi hai posto non ha alcun senso all'interno della "conversazione" , questo credo che voglia dire che tu non abbia capito proprio niente
@@ilcavallucciomarino2020tu invece vorresti negare che l'Europa ha un problema con l'antisemitismo?
Che pure i musulmani sono semiti
@@cindarella-vd7rk confusa come sempre confusa
Mi ricordo che agli albori di questa situazione storica che io collocherei alla fine dei 90 inizio 2000 c'era in Olanda un politico che sarebbe stato molto influente riguardo la regolazione di queste problematiche: Pim Fortuyn che poi è stato vittima di un delitto, professor Palma, lei lo conosce? Sarebbe bello approfondirne la figura; penso che un altra cosa da approfondire riguardo le radici storiche e la probabile soluzione in tempo utile siano le rivendicazioni inascoltate dei no global al g8 del 2001. Una cosa che poi ho letto nel mio flusso twitter è che alcuni hanno denunciato l'intervento di black bloc in queste violenze francesi, ve lo volevo segnalare! Buona continuazione e grazie per fare cultura.
Si é francesi non se tuo bisnonno era Asterix ma se ti senti tale e se rispetti le regole della repubblica
😂
non bisogna trascurare la questione che le scuole delle periferie sono molto meno organizzate, belle, utili agli studenti, che le scuole dove vanno i benestanti. Questo è un po' anche in italia. Scuole di tutti i gradi. Non vedo un impegno delle istituzioni di dare almeno parità di dignità e di mezzi agli scolari di qualsiasi estrazione sociale.
Interessantissimo.
Live molto interessante.
Una cosa che non c'entra niente: mesi fa Adriano aveva nominato un libro che lo aveva colpito molto, "Works" di Vitaliano Trevisan, io incuriosito l'ho letto e ho trovato uno dei miei nuovi libri preferiti che sicuramente rileggerò più e più volte, tra l'altro, primo caso di questo tipo che mi succede con uno scrittore italiano contemporaneo. Vi ho trovato un infinità di temi che secondo me potrebbero essere una base per una live interessantissima.
molto interessante la menzione sul fatto che in Francia, per forma costituzionale, ci sia un "re" e che questo generi un riflesso popolare più sensibile e concentrato (non organizzato), come una valvola di sfogo, riguardo le dinamiche analizzate nel video
Molto interessante. Sono d’accordo che si sta creando un terreno molto favorevole alle destre (quelle brutte) e che non si capisce come invertire la tendenza.
Le "destre", pur avendo ideologie che non condivido in toto, sono ormai molto più vicine ai problemi dei cittadini di quanto non lo sia la sinistra (... o presunta tale...).
De facto, la destra dà risposte più pragmatiche e realistiche.
Il punto è che l'arrivo di tanti stranieri, prima di essere una possibile opportunità, sono un problema che va gestito.
Prof. Boldrin, ho ascoltato con interesse questo intervento (e altre sue dissertazioni), non in diretta e mi scuso del fatto che intervengo ma non sono abbonato al suo canale. Se ci sarà occasione mi piacerebbe discutere con Lei (brevemente, anche per 15-20 min per non annoiare troppo il pubblico del suo canale) per scambiare alcune mie considerazioni su realtà sociali che ho riscontrato negli anni che ho vissuto negli US, e alcune dinamiche che ho potuto osservare (in modo superficiale) a Parigi.
Ho un dilemma. Per quanto sia contrario ai metodi violenti utilizzati dalla polizia francese in questo ed altri casi del passato nei confronti di individui ritenuti potenzialmente pericolosi che non rispettino l’alt da loro imposto, mi chiedo quanto questo approccio repressivo sia influenzato dai fatti terroristici del passato e all’obbiettivo di scongiurarli. Se in un altro caso l agente avesse terminato un potenziale terrorista sarebbe stato mitizzato? Se non l’avesse fermato in tempo sarebbe stata la polizia francese inefficace nel combattere il terrorismo? Quale sarebbe l approccio migliore per scongiurare eventuali atti criminali/terrorisiti e allo stesso tempo evitare comportamenti violenti ingiusti? Non ho risposta e il limite mi sembra confuso
Ci sono sempre regole d'ingaggio che certamente considerano molte probabilità tra cui anche il terrorismo. Se non le rispetti commetti un crimine. Ho visto il filmato. Non c'era alcuna necessità. Il poliziotto semplicemente non era adatto.
Comunque avere un culetto come sigla è un tocco di classe ahah
Ben venga l'uso della statistica per capire se ci siano problemi sistemici, anche dal lato della polizia, bisogna però guardare tutti gli aspetti insieme e non fermarsi solo su un numero o sull'altro.
Per parlare di cose concrete e capire se la polizia si sta comportando male oppure no, bisogna per esempio vedere qual è il rate di criminalità violenta in diverse fasce demografiche e determinare se la risposta della polizia è tipicamente proporzionata oppure no, che per esempio nel caso emblematico statunitense smonta sul nascere gran parte delle lamentazioni di BLM (o per meglio dire smonterebbe, se usassimo i numeri anziché gli aneddoti e i video virali).
In verità speravo che si cercasse di rispondere alla domanda del perché queste cose succedono per lo più in Francia - a prescindere dalla causa scatenante (politica o sociale che sia) - e perché in Italia, al confronto, siamo anestetizzati a tutto. Il prof. Palma ha dato uno spunto interessante, però: la questione del Presidenzialismo, e quindi del "Re" da decapitare, quale capro espiatorio di tutto. Mi chiedo se basti questo o se sia qualcosa ancor più culturale
I francesi vengono cresciuti ed educati col mito della rivoluzione
In italia non esiste quel livello di oppressione e razzismo
Noo la pausa no !! Palma è importante per me Io sono ammalato di Parkison e ascolto molto volentieri Adriano Palma . Permetti Palma sono mal amati in Francia è tutto qui !!! e le Cite che ha Gettizzato la piu parte
Mi pare che il prof.Palma tenda a minimizzare il fenomeno scambiandolo inconsciamente(e anche partigianamente) con la situazione italiana.Le insurrezioni sociali,perchè di questo si tratta, in Francia hanno raramente toccato questi picchi di violenza come oggi e imputare tutto ciò ai soliti metodi repressivi della polizia fascistoide di turno,che è sicuramente un dato presente, significa semplificare il dibattito tanto quanto quelli che dicono che l'islam sia incompatibile con l'occidente.Poi ricordo per il prof., che reputa ingiustificati i mezzi e le capacità aumentate di repressione della polizia francese contro i manifestanti "ragazzini",che è lo stesso paese dove sono avvenuti gli attentati terroristi islamici più violenti della storia recente.
Ciao 🤩
Il contesto è diverso, ma anche in Cile negli ultimi anni gruppi di ragazzi molto giovani provenienti dalle periferie si sono inseriti nelle proteste dell'Estallido social o nelle manifestazioni mapuche distruggendo negozi, assalendo autobus, rubando, ma senza un fine ideologico e hanno continuato oltre il periodo delle manifestazioni. Non sono gruppi organizzati, non hanno legami con i manifestanti, ciò che li caratterizza è la giovanissima età, l'assenza di una visione politica o sociale e la provenienza da quartieri poveri dove è in aumento il problema del narcotraffico (il Cile fino a pochi anni fa era uno dei paesi latino americani più tranquilli in questo senso).
Belllissima live sono convinto che di organizzato non ci sia nulla se non estemporaneo su socilal e poi la gente si unisce quando vede gruppo. sono veramente anarchici nel senso di privi di organizzazione e pinaificicazione organizzata.
Vorrei aggiungere che i cosiddetti partiti di "estrema sinistra" si sono espressi qualche volta a favore e qualche volta no. Per esempio un deputato del partito comunista francese aveva proposto di bloccare i social. Mentre un deputato della FI in televisione si è rifiutato di condannarli.
Per quanto riguarda i religiosi, per quanto ne so la maggior parte hanno chiamato a calmarsi.
1:05:20 "Il nascosto" quale film sarebbe? Se Palma si riferisce a "Niente da nascondere" (regista austriaco che conosce bene la Francia), non è girato tutto in una casa. Se non è quello, che film è? Non riesco a trovarlo
caché, haneke
@@adrianopaoloshaulgershompa3132 Ok, quindi è Niente da nascondere (nome ita di Caché). Ma non è girato tutto in una casa
@@Johnny_Savage la famiglia protagonista viene filmata in casa da fuori. vedo nessuna rilevanza del dettaglio filmico rispetto al punto.
Mi spiace ma per la prima volta sono in totale disaccordo con il Prof Palma. Il disagio giovanile delle terze/quarte generazioni è solo il caso più recente di Francia che brucia. Ma in tempi recentissimi ci sono stati altri eventi simili, dai Gilet Gialli alle proteste per le pensioni. In tutti questi casi la protesta si è fatta violenta, in modi che sono imparagonabili a quelli di qualsiasi altro paese europeo. Io proteste simili con quel tipo di distruzione in Italia le ho viste forse 2 volte (G8 ed Expo nel 2015). Idem in Belgio, dove vivo, e ho assistito di persona alle proteste dei Gillet Gialli belgi o a disordini delle Seconde Generazioni (quest'ultimi sono spesso legati al calcio). Ma in Francia siamo su atro livello e la protesta violenta è sdoganata, se non dai partiti politici certamente da ampie parti della popolazione.
Credo in parte il fenomeno si possa spiegare col mito della rivoluzione francese che viene costruito in Francia a tutti i livelli della società
Viva la rivoluzione sort of
Discussione davvero interessante. Peccato che alcuni commenti al video siano surreali. Molto curiosa di sentire le prossime puntate.
Elenco forse presuntuoso delle cause secondo il mio parere sono :mancanza d integrazione nelle 3 generazioni. Problema islamico che ha in se diversi dogmi di fede incompatibili con la società francese (poposta macron imam di stato per controllare il fenomeno )ed in fine popolazione rivoltosa giovane per davvero che guarda al presente e non al futuro cosa che in italia nn si può comprendere dato che siamo un paese vecchio e i giovani ragionano come la massa essendo netta minoranza assimilata alla società. Quest insieme porta alle rivolte delle origini apparentemente più disparate ma che nascono in un miloux culturale e sociale di questo tipo
Lo dico pure a te, prova a sostituire a islamico la parola judeo in quello che hai scritto, forse ti renderai conto di quanto sei antisemita, sì pure i musulmani sononsemiti
@@cindarella-vd7rk poi ci racconterai di quando i giudei dettero fuoco a tutto - non so cosa ti passa per la testa ma intuisco che come sempre sia qualcosa di sbagliato. Dovresti chiarire dove vuoi andare a parare.
@@francescodarin8100genio : gli ebrei venivano accusati di altro, non di dare fuoco alle vetrine
Sempre antisemitismo era
Tu consiglio di cercare un po' di vignette articolibsatiricibdel tempo, vedrai che non sono così dissimili dai commenti che leggi sotto questo video
@@francescodarin8100infatti veniva detto che erano egemoni in borsa per loro..
@@angelosica93 direi che sia una vera questione complessa
consiglierei l'ebreo Carlo Ginzburg e buona parte di tutto quello che ha scritto.
Grande Michele! Ti ammiro tanto. Mi piacerebbe fare una live con te ma purtroppo non sono uno youtuber. Continua così 🤗
secondo me , criteri come lotta di classe ecc. sono otto/novecenteschi, inadatti a capire. Due cose della vostra rappresentazione m'han colpito : l'esclusione di caratterizzazioni razziali , religiose ed economiche e, soprattutto che i protagonisti siano molto giovani e, come dire, vivano in famiglia, dopo i saccheegi tornano dalla mamma; inoltre sono francesi. MMi pare che si stìano raccogliendo i disastri della generazione sessantottina ( i genitori) che a furia di demolire ( la famiglia, l'autorità,, la scuola, la società) hanno allevato i figli sul nulla. Che fare ? Lavoro lungo educativo, Intanto ,nell'attesa,rendiamo responsabili le famiglie, facciamogli pagare i danni dei figli e ricostruire un nesso eziologico tra comportamenti e responsabilità e 'poi cominciamo ad agire nelle scuole, Ora basta ho scritto troppo. saluti
Potete raccontarla come volete, ma l'integrazione francese è un totale fallimento.
La Francia diventerà un paese Islamico con una grande parte di popolazione araba e africana che vive in Francia, parla francese ma non si sente veramente francese.
Mio commento tattico
Alla domanda del titolo, la risposta secca è: perché l'integrazione di quelle persone non c'è stata. È uno degli effetti collaterali di qualsiasi impero (vero, o come nel caso francese ambito).
Buonasera, ho scritto ieri a caldo e cancellato il commento, la ributto giù. Nei fenomeni francesi vedo la vera creazione di un substrato culturale. Quello che sento è che il concetto di nazionalità che per me in primis ha sempre avuto un fondamento fumoso, quindi un non fondamento, grazie ai social network quindi alla comunicazione di massa personallizata e personalmente espressa si è creato un vero e proprio sistema di valori a cui le persone aderiscono per sentirsi appartenenti ad un determinato gruppo statale, a una nazione. Ovviamente il subset è scarno e ampio per tanti motivi, in primis per la vasta diffusione e la necessità di condivisibilità tra molte persone. In Italia per esempio questo oggetto è declinato nel cibo e nelle bellezze naturali, sei Italiano se cucini la pizza a casa con l'80% di idratazione e il lievito madre e se vai in vacanza ad agosto, meglio se al mare. In francia il sentimento è declinato storicamente, è francese chi è in grado di rivoltarsi violentemente, chi ha lo spirito rivoluzionario è un francese a tutti gli effetti. Da qui l'esigenza di rivoltarsi spesso, per ragioni anche controfattuali, tipo le proteste per le pensioni. La loro domanda è l'appartenenza è il riconoscersi francesi. Personalmente ci vedo questo, dulcis in fundo, secondo me le proteste durano poco e sono specialmente estive proprio perché non sono finalizzate al motivo per cui si protesta ma al protestare in sé. Grazie per gli spunti
Quello solo che mi domando spesso è se la situazione francese si possa presentare in futuro anche in Italia...della Francia in realtà mi interessa poco o nulla.
Penso di si...
In grandi aree metropolitane come Milano, Torino ed altre medio-grandi città del nord Italia le situazioni sono similari. Ghettizzazione nelle periferia con presenza di molti cittadini stranieri, già di seconda generazione e marcate differenze socioeconomiche col centro.
Penso sia troppo tardi per risolvere la situazione; come dicono nel video siamo su una polveriera.
Magari da noi la polizia non farebbe gesti come quello accaduto in Francia; penso che da noi un gesto del genere potrebbe avvenire per l'esasperazione di qualche cittadino che si trovasse a subire per l'ennesima volta un furto, una rapina o qualche danno......Milano secondo me è la polveriera numero 1 in Italia al momento
@@stefano7214"polveriera" ma dove?
Secondo me il problema "L'islam è compatibile con democrazia e diritti?" in realtà è tutto sommato secondario. La cosa interessante di quelli che dicono "ci sono problemi nell'Islam perché non accetta i diritti delle donne, la libertà religiosa e discorsi simili" è che in realtà gran parte di queste persone non sono affatto critici dell'Islam in quanto di fatto fanno coincidere "Islam = cultura dei paesi del Nord Africa e del Medio Oriente" e "democrazia e diritti = cultura europea e occidentale". Cosa enormemente imprecisa (la cultura è tutto ciò che una persona sa e impara e ci sono mille cose della cultura di quei paesi con scarso o nullo legame con l'Islam o comunque compatibili con democrazia e diritti) Il che è curioso perché se democrazia e diritti sono valori universali allora possono essere imparati da ogni uomo e non possono coincidere con una cultura locale e la tesi opposta che non esistono valori universali allora porta inevitabilmente al relativismo di "ogni valore vale l'altro", cosa appunto negata da chi parla di "superiorità dei valori occidentali". Penso che in Francia il problema sia più che altro l'integrazione pensata come "assimilazione" ovvero che l'immigrato debba integrarsi imparando in blocco la cultura del paese ospitante e perdendo tutta la cultura del paese di provenienza. Invece secondo me bisognerebbe puntare a un modello che evidenzia e dà priorità alla "cultura umana comune" (il fatto che ogni uomo ha bisogno di procurarsi da mangiare, di una casa, di stare in salute e di avere meno dolore possibile, di collaborare con altri uomini per fare queste cose e così via) e di usare poi questa "cultura umana comune" e le sue conseguenze per poi criticare (come è accaduto storicamente in passato in Europa e occidente) aspetti della cultura di provenienza (e anche quella di arrivo!) poco compatibili con diritti e democrazia (diritti delle donne, possibilità di abbandonare le proprie idee religiose e così via). In tal modo si capisce che questioni come "ma è giusto permettere di usare il velo in pubblico?" sono di scarsa importanza in quanto sarebbe come chiedersi se è giusto permettere alle donne di usare la gonna solo perché nei secoli passati le donne avevano meno diritti e usavano anche a quel tempo le gonne. Bisognerebbe semmai chiedersi di alzare la percentuale di donne anche di origine straniera che studiano e lavorano. Insomma bisogna essere più "pragmatici"...
@@ElPavesaroTergestinsono d'accordo in parte con questa visione però tendo ad essere meno "binario" nella questione "universalismo versus relativismo". Secondo me i valori di democrazia e diritti sorti in occidente hanno sia aspetti "universali" legati all'uomo in generale sia aspetti "locali" legati a culture di certi luoghi ed epoche. Dunque dovremmo chiederci "in luoghi del mondo al di fuori dell'occidente ci sono situazioni analoghe (ma non uguali!) a quelle occidentali che possono far sorgere valori analoghi (ma non uguali!) a quelli occidentali di democrazia e diritti e che dunque noi occidentali possiamo accettare anche se non condividere? Insomma dobbiamo pensare i valori come delle lingue, ci sono lingue diverse con parole diverse però i significati delle parole sono più o meno simili...
Essere più pragmatici, significa dire che la mia cultura sparirà.Qual'e' la mia cultura? Quella dove mai un genitore si sia svegliato al mattino pensando; allora oggi comprerò le uova il pane e poi farò asportare il clitoride a mia figlia. Con l'arrivo di musulmani ed africani , pratica largamente diffusa ed ignorata.
@@davidecampanella251 mi ricordo che un antropologo aveva teorizzato che le pratiche delle mutilazioni genitali femminili attraverso l'immigrazione in occidente potrebbero tranquillamente trasformarsi in normali trattamenti di chirurgia estetica come piercing e simili che, con relative sicurezze sanitarie, oggi sono enormemente diffusi in occidente e legali anche in ragazzine di 14 anni. Alla fin fine ci sono molte più cose culturali che uniscono tutti gli homo sapiens (ad esempio il bisogno di mangiare, di avere casa e simili) di quelle che dividono e proprio partendo da quelle che uniscono possiamo guadagnarci tutti invece di fare un "al lupo, al lupo" in cui alla fine c'è il rischio di essere più clementi per le cose brutte che fanno anche certi "nostri" occidentali...
@@multivac85 ti ricordo che asportando il clitoride,si perde una funzione fisiologica ; come vedere e sentire.Non è un trattamento estetico . Faccio fatica pensare che lo si faccia liberamente.E' un modello culturale presente in molti paesi non occidentali che preferisco non condividere.L'antropologo magari è favorevole anche alla schiavitù chissà.
@@davidecampanella251 guarda che questa trasformazione della mutilazione dei genitali femminili in riti di fatto del tutto medicalmente innocui per la donna è qualcosa che già avviene in varie comunità, cerca su Google gli articoli "Sulla sunna rituale" di Francescomaria Tedesco e "Il rito alternativo: le tensioni tra femminismo e multiculturalismo" di
Eleonora Ghizzi Gola. Come vedi io non sto difendendo le mutilazioni genitali femminili ma sto dicendo che è molto più interessante vedere le critiche a questa pratica che però non provengono da "occidentali" ma dall'interno della cultura in cui è presente questa pratica. Inoltre come ho già detto parlo di "cultura di questi paesi" che non coincide con l'Islam (e dunque anche se ammettiamo che "non può esistere un Islam moderato" la cosa è irrilevante). Una persona ad esempio dell'Iran che nasce musulmano ma poi, partendo dalla cultura del suo paese, finisce per criticare parti di essa e si dichiara non più musulmano ma ateo comunque rimane dentro la cultura del suo paese in quanto non usa elementi della "cultura occidentale" per compiere questa critica. Questo il punto, si deve essere liberi di criticare l'Islam ma appunto l'Islam non coincide con la "cultura dei paesi del Nord Africa e del Medio Oriente" se no si perdono di vista altri ottimi mezzi per criticarlo presenti in quella cultura di quei paesi...
Avviso a tutti gli antisemiti ingenui del canale : prima di pubblicare i vostri commenti provate a sostituire a islamico la parola judeo, vedrete quanto siamo vicini agli anni 30, ma quelli del 900
Miope populista e fuori contesto
@cindarella-vd7rk capisco l'analogia e avverto anche io che ci possa essere un pericolo, soprattutto per quelli più esagitati, ma credo che ci siano delle differenze. Il giudaismo è la religione ebraica, che però rappresenta una minoranza, al più quindi il confronto potrebbe essere tra cristianesimo e islam: in effetti, in alcuni Stati musulmani i cristiani non sono visti molto bene. quando ci fu la strage a Charlie Hebdo, ci furono manifestazioni per la libertà: non sono sicuro che lo stesso cristianesimo oggi sia altrettanto difeso. In realtà però storicamente, a partire del Medio Evo, l'antisemitismo non riguarda tanto la religione giudaica ma gli ebrei in quanto tali, accusati di gestire il potere finanziario e visti come un pericolo, quando non addirittura ci si è inventati, come nel caso dei Protocolli dei Savi di Sion, dei complotti orditi dagli ebrei. I romani, con Tito e Adriano, il quale causò la diaspora e addirittura cambiò il nome a Gerusalemme, non perseguitarono gli ebrei per la loro religione, ma perché questi non accettavano l'autorità dei romani, come gli Zeloti. Al massimo, l'unica questione legata alla religione è l'accusa di deicidio che la Chiesa fece agli ebrei e che venne cancellata, solo durante il Concilio Vaticano II (e che fece peraltro indignare i cattolici più conservatori). Ma nessuno, che io sappia, odia gli ebrei per la loro religione in quanto tale. Tra l'altro, non sono pochi quelli che criticano lo Stato di Israele per la sua politica. Semmai è la Chiesa che da sempre è accusata di avere potere. Per come la vedo io, nei confronti dei musulmani c'è una diffidenza legata a fattori culturali e di percezione di un mondo, che magari si conosce poco e che sembra adottare regole non sempre conciliabili.
Se facessi la stessa cosa con gli ultimi libri della fallaci, questi potrebbero esser messi sullo stesso piano del mein kampf
@@andreaborgogno7281 già, il che dice molto della fallaci
@@cindarella-vd7rk Una grande giornalista, senza dubbio. Un pioniera di questo mestiere in Italia. Ma al di là di quanto dicono molti no, sull'Islam non aveva capito un cazzo. Le mancavano proprio le basi per analizzare una questione così complessa, oppure era talmente accecata dall'odio da confondere i propri fastidi personali con i problemi del mondo
Professore la stimo, ma D’Annunzio era e rimane un grande poeta. Leggere Alcyone è sempre bellissimo. A presto
Presumo si riferissero al fashion che seguono certi sostenitori della destra non al fatto che D'Annunzio fosse un poeta di scarsa qualità...
Se non sbaglio nel confronto con giubilei disse che anche come poeta non era sto granché, ma magari ricordo male
Possibile, la questione era comunque che si stavano riferendo al "Genio dell'università online" che vanta d'annunzio ed inneggia ideali di estrema destra, sono figure molto stereotipiche da alcuni punti di vista, a prescindere dal fatto che d'annunzio fosse apprezzabile o meno