Sono stato a New York proprio 1 mese fa, Credetemi ,andate negli States e ringrazierete a vita di essere nati in Italia, Mangiano sempre bevono delle cose improponibili in Italia sia al gusto e sia a livello salutare. Il loro cibo non ha sapore ne odori se non quello della friggitrice. Il problema principale di tutto ciò è che al mio rientro in Italia il mio corpo mi richiedeva di mangiare a delle ore improbabili e avevo dei crampi allo stato di fame mai avuto in vita mia come se fossi andato in astinenza di qualcosa. Quindi ogni volta che vi arrabbiate di stare in Italia di essere nati in questo paese,bhe viaggiate e vi renderete conto della fortuna che avete di essere nati in Italia.
Ben detto, condivido. Spesso chi si lamenta dell'Italia proponendo esempi oltreconfine o non ha mai vissuto all'estero oppure non riesce a distinguere la realtà dalla propaganda implicita delle serie TV, che dipingono paesi culturalmente forti come gli USA come se fossero dei paradisi in Terra. Sono stato in Cina varie volte, e tra confezioni di merendine gonfie d'aria e cibi del fast-food che ugualmente non sapevano di nulla, ho sempre ringraziato che almeno i ristoranti locali avessero cibo più fresco.
Negli ultimi anni anche l'Italia sta prendendo una brutta piega. Troppo sale e troppe farine raffinate. Ci vantiamo della dieta mediterranea, che in realtà non segue quasi nessuno.
@@robertoricci3393 ah quello è verissimo! però è anche vero, che almeno in teoria, siamo meno "sfortunati" di quegli statunitensi, che magari per trovare un pò di frutta e verdura (non si sa come trattata) devono magari spendere un botto di soldi e o andare a prenderla a decine di km: poi certo concordo, in ogni elemento processato - come letto nel video- ci può essere di tutto anche da noi e non solo in USA.
In un paese dove non esiste nessun senso di bene comune, governato dalla mafia e da tante "mafie", dove regnano raccomandazioni, clientelismo e sfruttamento e dove non ce futuro per i giovani. Una gran fortuna!
Personalmente abito in Texas e la situazione è ben più semplice di quel che sembra: gli americani non cucinano, non sanno cucinare e non hanno nemmeno voglia di imparare. La stragrande maggioranza dei miei colleghi mi danno del matto perché io mi preparo sempre pranzo e cena from "scratch" quindi con ingredienti base. Qui quello che vogliono fare è arrivare in casa e piazzare un piatto pronto dentro il microonde e via. Mangiare bene in America è possibilissimo senza spendere molti soldi... chiaro che se vai da un Central Market o Whole Foods tutto ti costa il triplo (compreso una lattuga a 7$) ma se si va in un normale supermercato si trova davvero di tutto e ad un prezzo accessibile. Spendo molto meno io rispetto a chi va da McDonald's tutti i giorni... Un grosso problema inoltre è l'educazione alimentare. Qui la prima cosa che fanno alla mattina è andarsi a comprare una bibita alla spina da un litro prima di entrare al lavoro, cosa che in Italia è impensabile. Per quanto riguarda lo studio in merito ai "Food Deserts" credo fortemente che sia poco chiaro. Infatti conosco molti posti sperduti negli Stati Uniti in cui magari abitano 50 persone e non c'è nemmeno una stazione di benzina. Chiaramente lì non si troveranno mai supermercati o groceries ma il cibo è comunque reperibile in loco, magari dal tuo vicino di casa. Difatti sono proprio quelle le città in cui ci sono agricoltori, cacciatori, contadini e allevatori. Morale della favola: i fast-food qua crescono come funghi non perché la gente non ha soldi o non è sufficientemente acculturata, ma perché tra la pigrizia e la salute sceglieranno sempre la pigrizia.
La cultura è anche quella alimentare e mi pare chiaro dal tuo commento che non ci sia e che non vogliono farsela. Ho sentito interviste di americani convinti che noi italiani siamo dei malati di palestra per non essere tutti obesi nella patria di pizza, focaccia e cornetti. Quando gli è stato fatto notare che per l'italiano medio quelli elencati non sono alimenti consumati quotidianamente, ma che anzi si tende a preferire sempre un buon pasto in casa le reazioni erano sconcertate. Lo trovo molto triste.
E vero. Sono Americano e molti popoli qui sono pigro e preferiscono il cibo spazzatura. Sano cibo e disponibile ma le persone mancanza disciplina e preferiscono McDonald's ogni giorno.
Caro Lorenzo io vivo in California, sulla costa, e sinceramente la maggior parte delle persone obese sono purtroppo i messicani, e tu sai benissimo che cucina povera hanno, e sono il Paese che bevono piu' chiamiamola soda al mondo. Anche io vado nei supermercati che dici tu e mi cucino e trovo quasi tutto come in Italia, quello che manca lo trovo su Internet, vengo spesso in Texas e la carne che avete voi le bistecche purtroppo sono una cosa che in Italia per trovarla devi pagarla almeno il doppio, certo anche qui in California si trova ma costa di piu', ma questo nessuno lo dice. Con tutte le altre cose sono d'accordo con te. Un saluto.
Anno 2006 Viaggio in California, bellissimo momento, bellissima terra, bellissima esperienza. Lavoro su un piccolo battello sul Sacramento river, incontro tanta gente, alleno il mio inglese, miglioro molto sull'ascolto. Riesco a interagire con tutti, parlo con chiunque, racconto volentieri di me e dei miei famigliari. Un episodio mi colpì e vi giuro che non lo scorderò mai: Io 18 anni, conosco un famiglia molto carina, bel modo di fare, madre, padre, primogenito di 21 anni e secondogenita di 13 anni. Avevano un dettaglio loro malgrado: erano tutti obesi. Seriamente obesi. Una domenica pomeriggio mi trovo a parlare con loro dei miei nonni e dei miei momenti passati con loro, nello specifico parlo dell'orto che coltivavano. Li vedo sconvolti, mi interrompono e mi dicono "MA COLTIVATE IL VOSTRO CIBO?? CI DISPIACE TANTO CHE NON AVETE I SOLDI PER COMPRARNE NEI SUPERMARKET...." Un forte disagio li colpiva, una netta ignoranza se vogliamo e in parte almeno spiegava la loro condizione. Non erano una famiglia disagiata economicamente anzi, e nessun problema legato al denaro li interessava. Resta comunque un ottimo ricordo di tutti. Grazie del video, argomento molto importante.
In effetti , questo è il ritratto che viene fuori da tutti quelli che hanno avuto a che fare con persone di questo paese , boriosi e saccenti , profondamente ignoranti della loro stessa ignoranza , che ovviamente , si manifesta nel loro desiderio di "esportazione di democrazia" ..
@@tbayjraw71 furi dalle grandi città si trova una buona fetta di orti privati, nel mio paese di orgine praticamente ogni casa ha l'orto, anche i mie suoceri che vivono a piacenza lo hanno (ovviamente vivono in periferia in una bifamigliare con giardini, non in una palazzina del centro)
Sono Italo americano e vivo in California. Innanzitutto voglio fare i complimenti per questo video, è 100% accurato e veritiero. Posso solo aggiungere come ci sia una netta differenza tra gli Stati sulle coste e il centro degli Stati Uniti. Vivendo nel sud della California Ho notato come l’ampia diversità di culture e popoli incida in maniera positiva sull’alimentazione quotidiana. Le varie culture arricchiscono la cultura culinaria dei Californiani, esempio il cibo messicano o koreano. Dando così più varietà nella scelta dell’alimentazione. Cosa che in stati più “Americani” di tendenza conservatrice, limitano In maniera significativa. Di conseguenza, non avendo un bagaglio culturale culinario profondo, sono limitati nelle scelte e nella conoscenze. Triste realtà.
Meno male, sarebbe il colmo se la gente mangiasse male anche in uno State dall'agricoltura così fiorente come la California (basti pensare ai pomodori).
Beh, la California è in generale più ricca... Esiste comunque una differenza fra le coste californiane e l'interno dello Stato, al confine con il Nevada per esempio. Poi credo che determinati argomenti stiano più a cuore ai democratici, che ai repubblicano
Ampia diversità tra domino's pizza, Mc Donald, e qualche altra catena fusion più esotica... in california sono stato ed è pieno di persone in sovrappeso quasi quanto a New York. Inoltre la varietà di pietanze non c'entra nulla, esistono macronutrienti e metodi di cottura/consumo, in occidente si consumano troppe granaglie e zuccheri e troppa poca verdura cruda e carne sana (cotta in modo semplice, non impanata o arrosto...), queste 2 cose basterebbero a risolvere tutto.
Non so quanto può essere vero, non c'era nulla di male nella cultura culinaria americana tradizionale. Non diventi obeso a colpi di fette di torta di mele. Si può invece argomentare che gli immigrati recenti, essendo ancora legati alle proprie origini culinarie, sono meno influenzati dall'onnipresente cibo spazzatura e dalla cultura del mangiare fuori casa (che nei paesi poveri è una cosa rara, da celebrazioni quasi).
Non va scordato che comunque negli usa esiste una cultura culinaria ma mi è sempre sembrato sia nell'est del paese. In città come new Orleans o nei posti con ad esempio le influenza della cucina creola i gusti sono interessanti.
Sono americano, nato e cresciuto nell'Ohio. Mio padre non c'era e perciò mia madre era obbligata ad avere due lavori. Ricordo bene la vergogna che provavo quando compravo le cose al supermercato con i food stamp (l'allora versione di SNAP) per mia madre. E ricordo anche la sensazione di andare a dormire ancora con fame perché non c'era abbastanza cibo per due adolescenti e due ragazzini di tipo 9/10 anni. Non succedeva ogni notte, ma è successo abbastanza spesso che è rimasto impresso nella mia memoria. Quindi non deve sorprendervi che tutta la mia famiglia ha dei problemi con l'obesità. This is America...
Capisco ... Comunque,i vostri concittadini che vedo per lavoro (vendo vino pregiato ) sono tutti in forma ! Ed hanno soldi da spendere Quindi la correlazione,povertà / cibo malsano è corretta ,a mio avviso Speriamo che un giorno tutto questo cambi ...deve avvenire una rivoluzione culturale
@@gabrielepasqualoni7362 Sì, e il problema della povertà e il suo impatto sulla composizione corporea potrebbe seguire le persone nella vita anche fino a quando hanno scapato dalla tagliola della povertà. Io sonno un esempio di questo. Devo fare uno sforzo ridicolo per mantenere un peso salutare. Quindi, secondo me, la correlazione è ancora più forte di quello che Simone ha dimostrato nel video.
Mi dispiace molto. Apprezzo tantissimo che tu riesca ad aprirti e a confidarti riguardo questo problema, perchè non è da tutti. Un problema simile lìho riscontrato in Ungheria, quando ho fatto 4 mesi di Erasmus a Budapest. Non tutti i supermercati abbondavano di frutta e verdura, ma l'alcol e i dolci spesso occupavano molto spazio purtroppo.
Complimenti per il tuo italiano! Parli veramente bene! :) Mi dispiace tantissimo per la tua storia e per il tuo vissuto, deve essere stato orribile, spero che ora stiate meglio!
non dimenticherò mai quando, giocando a GTA San Andreas, entrai al fast food e il prezzo dell'insalata era 10 dollari.. verificando che la cosa non era una trovata del videogame, cominciai a farmi alcune domande sulla società americana ..
E io non dimenticherò ma la pasta al pesto che mangiai in un ristorante italiano a NY (anch'io viaggio per lavoro) una sera che volevo mangiare bene. Un po' di pasta che faceva capolino da un sugo tipo maionese, colore verde pisello. 50 dollari (25 anni fa). In pratica un mangiare italiano per americani....
Ottimo video, per di più azzeccato in un periodo di eccessi alimentari. Va anche detto che: 1- I bambini americani nel 2050, saranno tutti diabetici per via dell'eccesso di zuccheri nelle loro diete (dolcetti e tutto il resto). 2- Spesso e volentieri in alcuni supermercati americani, non è possibile nemmeno trovare alimenti sani, in quanto sono composti quasi esclusivamente da corsie frigo e tra alette di pollo, costine, roba supermegaiper fritta e rifritta e stramegasuper fritta, salse e chi più ne ha più ne metta, trovare una roba sana è come trovare un ago in un pagliaio. 3- Nemmeno nelle scuole si fa una sensibilizzazione delle diete, in quanto anche lì vengono serviti alimenti precotti e confezionati, pronti, spesso e volentieri, a essere sbattuti in forno o nel microonde... e anche lì sono conservanti... 4- I fast food... vi siete mai chiesti perché, ANCHE IN ITALIA, i fast food hanno sempre un'area dedicata ai bambini come aree gioco, scivoli, piscine di palline, tavoli multimediali, playgrounds... e nei menù dedicati ai bambini ci siano sempre giocattoli come "premio"? Il loro compito è creare un ricordo piacevole nel bambino, che così andrà a rompere le palle ai genitori perchè anche il giorno dopo lo portino al fast food. In USA il più grande distributore di giocattoli non è Hasbro, Mattel o Spin Master, ma McDonald's!!!
un mio amico d'infanzia s'è trasferito a Boston. Lavorava nel negozio di frutta e verdura dello zio in un bel quartiere. Negli anni c'è stato un forte incremento di abitanti ispanici e di colore ed il negozio è miseramente fallito. Riconvertito in negozio di liquori son diventati ricchi. E' solo una storia come altre che raccontano le tante verità della vita
Anno 2016, viaggio di nozze in west coast. All'epoca non ero ancora vegetariano, ma cercavo ugualmente di soddisfare un regime alimentare sano. La cosa che più ci sconvolse fu la totale irreperibilità di cibo fresco. Pranzi e cene obbligati in fast food, oppure in ristoranti convenzionati, che per la maggior parte erano catene alimentari tipo Danny's. Chilometri percorsi camminando nelle città, senza trovare un supermercato che vendesse verdura e frutta. Non vi dico quando era il momento di andare in bagno... che fatica, e zero soddisfazione! Unica eccezione in California: nel tour era compresa la visita ad una green farm, isolata nel nulla della campagna a nord di S.Francisco. Non vedevamo frutta e verdura fresca da due settimane, ci siamo lanciati su questi cachi, queste mele, quest'uva come se fosse la cosa più preziosa del mondo!
Sono comunque eccezioni. Io ho vissuto diversi anni in Florida. Stato con cibo spazzatura per eccellenza. Ci sono per' tantissime catene tipo Walmart, con grandissimi reparti frutta e verdura. La questione secondo me e' molto piu' culturale. E come cita nel video, gli afro americani sono i piu' propensi ad essere obesi. Il loro piatto nazionale in florida sono le chicken wings. La verdura gli anelli di cipolla fritta con 5 cm di impanatura. La verdura non sanno nemmeno cosa sia. Ma c'e'. Ho girato in altri stati, e le opzioni ci sono sempre. Ma a scuola insegnano le cagate. A loro davvero servirebbe l'educazione alimentare. Ed attenzione..siamo sulla stessa strada. Le mamme non cucinano piu' (sarebbe sessista). Pure in italia, la patria del cibo , e' pieno di bambini omino Michelin. Io ho passato i quaranta. A scuola ai miei tempi, forse ce n'era uno per classe. Tutto parte da casa.
Questa stessa esperienza della totale irreperibilità del cibo fresco e di frutta e verdura l'ha vissuta anche mio figlio a Shangai durante tutto un anno accademico... per fortuna laggiù c'erano molti ristoranti vietnamiti o cmq che proponevano menù con alte percentuali di vegetali, e sia lui che altri ragazzi italiani erano loro clienti abituali
@@FT-jh2pu Da anni noto che gli adolescenti sono molto più in carne di noi degli anni 80. Ragazzine già con la cellulite a 12 anni. 😳Per forza. Cibo spazzatura venduto dai fastfood spuntati come funghi in Italia negli ultimi decenni e pigrizia mentale ( stimolata moltissimo dal cellulare) che di certo non li stimola allo sport...
Sto facendo la tesi di laurea sullo sport come misura di risparmio per il servizio sanitario nazionale, proprio in chiave di prevenzione di malattie legate all'obesità. Grazie mille per questo video e per aver citato le fonti, siete d'ispirazione anche per me
Ci guadagnano troppo le multinazionali per sperare di poter cambiare la situazione. Nessun governo metterà come priorità la salute del popolo davanti a denaro facile e veloce.
Ma sono malattie legate all'obesità o in generale a una cattiva alimentazione? Poichè un errore diffuso è quello di ritenere il proprio peso-forma l'unico indice di buona condizione di salute, sottovalutando così i rischi di un'alimentazione scorretta che non causa necessariamente accumulo di grassi nell'organismo, quindi obesità.
Sì, che sarebbe in pratica ragionare in modo preventivo, riflettere sul concetto stesso di sport. Preso non come sfida ma stile di vita diverso, con un ritmo naturale che adesso intendiamo come andare in palestra........... La tua tesi ha argomenti sconfinati, puoi parlare di neuroscienze, antropologia, farmacologia nel senso peggiore. Sono argomenti pericolosi per medici che danno medicine a casaccio senza misurare la QOL
@@carloartificialintelligence la tua domanda, se posso permettermi, è mal posta ma in funzione del sistema attuale. Nel senso che la medicina moderna si basa su numeretti, statistiche... Non applicabili a ritroso in modo appunto matematico all'individuo. Esempio paradossale: una persona ha le LDL alte di famiglia ma nessuno mai, della sua famiglia, ha sviluppato una malattia cardiaca. Una persona che mangia in modo assassino ha le LDL basse. La seconda è senza 1 fattore di rischio per l'accumulo di colesterolo nelle arterie. Mentre la prima sì.... Ma allora?? Basti vedere sul sito dell'OMS come viene considerato il benzopirene (ma pure benzantracene...). Tra virgolette c'è scritto "fattore di rischio" per lo sviluppo di patologia tumorale... Cioè non riescono a capire come è possibile che persone con uno stile di vita sanissimo sviluppino tumori, mentre il 50% di chi si trincia di sigarette non ha NULLA. Ma che vuol dire quindi, in numeri? Che ci sono in giro i vecchietti che hanno fatto la guerra, fumato 3 pacchetti di MS al giorno.... Bevuto come gli assassini e stanno ancora lì. Io invece devo prendermi non si sa quanta roba per stare quasi bene. Questa è la realtà
@@bender8100 : siamo sostanzialmente d'accordo, volevo solo mettere in guardia le persone (soprattutto donne) dal ritenere che aver raggiunto il proprio peso ideale significhi automaticamente avere un'alimentazione sana ed equilibrata. Probabilmente la tua ricerca è focalizzata sulla correlazione tra obesità e malattie del sistema cardiocircolatorio ecc., a questo tendeva la mia domanda.
Questo discorso mi ha ricordato di una lezione di storia dell'arte contemporanea all'Accademia Albertina in cui la professoressa ci spiegava lo shock alimentare che colpisce sopratutto le donne immigrate dall'Africa che arrivano qui in condizioni pietose e che presto di ritrovano ad essere sovrappeso, in pratica il cambio di dieta e la non conoscenza dei nostri alimenti e anche dei prezzi le spingono a comperare cose a poco prezzo, concentrandosi su pasta, riso e pane e poco altro e questo cambio repentino tende a far loro prendere peso, la dieta si impoverisce (i loro corpi sono abituati a cibi diversi, cucina diversa, modi di cucinare diversi) ma i chili si accumulano e ricordo di esserci rimasta malissimo perchè è un argomento che non viene mai preso in considerazione quando si parla di immigrazione. E niente, c'entra poco col video ma volevo condividere ^-^'
In USA ci vado spesso per lavoro, li giro praticamente tutti e ho conoscenze diretta di alcuni fenomeni di sui si parla nel video, mancano però due aspetti di fondo, ed è che il sistema ammette la pigrizia estrema dal punto di vista alimentare - le persone NON si sbattono a cucinare, preferiscono acquistarlo pronto e chi cucina per vendere si attenta farlo buono prima che sano; sempre il sistema considera l'alimentazione come un accessorio; se nei luoghi di lavoro è normale fare una pausa di mezz'ora con incluso il lunch meeting, diventa impossibile per la persona prendersi il tempo di fare una pausa alimentare corretta e poi riprendere a lavorare. Da tecnico specializzato nessuno mi viene a dire nulla quando all'ora di pranzo saluto tutti e vado a mangiare da persona circa civilizzata: un messicano che fa pollo e verdure alla griglia (fajita) con due fagioli e un po' di riso si trova ovunque. Praticamente nessun americano invece lo fa, e qui è una scelta, non sono le condizioni. Capiamoci, a volte il fast food tocca anche a me perché per svariati motivi non ho alternative - e anche qua ci sono delle regole da seguire: due panini, no patatine e no soda, bevo l'acqua che ho in macchina e che compro a casse al supermercato o in area di servizio, ma cerco di evitarlo come la peste infatti quando vado in US alla fine dimagrisco. a mio avviso mangiare bene richiede impegno, l'americano medio non lo mette, ed ecco il risultato; esempio ulteriore il discorso dei bambini: da quando in qua mangiano quello che vogliono? mangiano quello che gli viene dato; la sola idea che quotidianamente un bambino possa decidere cosa vuole mangiare per me è letteralmente follia con buona pace di psicologi e compagnia bella. Che poi non è che la qualità della frutta e della verdura presente nei supermercati sia esattamente tutta questa meraviglia, come d'altronde in Italia.
Non credo che alcun psicologo ritenga giusto che un bambino possa decidere cosa vuole mangiare, anche se alcuni esperimenti dimostrano che in generale i bambini cresciuti senza essere condizionati dai genitori sono istintivamente più in grado degli adulti di orientarsi verso un tipo di alimentazione equilibrata.
Noi da bambini mangiavamo quello che decidevano gli adulti ,tutto sano buono e fatto in casa ! Avevamo l'orto e prendevamo pollame e co. Da una contadina in zona ,formaggi dal pecoraio ecc facevamo vino ,salse di pomodoro e conserve varie tutte in casa ,un gran lavoro a cui partecipavano noi tutti ...e tutto ciò nella periferia Romana ,al confine con la campagna ...oggi sono sovrappeso ,non obeso ...più che altro perché non faccio più attività fisica come un tempo
Gli USA non hanno mai attraversato periodi di carestie come da noi in Europa, non sono stati messi a dura prova da guerre mondiali che hanno colpito il loro territorio. Sono cresciuti nel consumismo più sfrenato, non conoscono la privazione, la sobrietà, la vita regolata. L'Italia conserva il ricordo della civiltà contadina, del bracciante nostro antenato che andava al lavoro recando con sè pane e rape, pane e cipolle, pane e fichi. In Italia si mangia relativamente sano perché abbiamo ereditato da nostri nonni il valore dell'alimentazione "povera" ed equilibrata.
In Italia si mangia sano??? Guarda i dati per favore…siamo i più obesi d’Europa. Comunque la Guerra Civile Americana è nota per essere stata di una crudeltà mai vista. Non sai minimamente di che parli
Ho viaggiato in tre stati americani, Arizona, Nevada e California, ho percorso 3200 km nel mio viaggio, guidando io, non ho mai incontrato un solo supermercato, cercavo delle semplicissime banane da mettere in auto per stuzzicare nelle zone di nulla, per nulla intendo proprio nulla, tu la strada ed una enorme speranza che il mezzo non ti abbandoni, niente, l'unico posto dove vendevano cibo erano le stazioni di servizio, naturalmente solo cibo spazzatura, inesistente il fresco. Tralasciando la mia esperienza, nell'acquisto di case negli USA, al primo posto delle richieste c'è il barbecue, poi l'aria condizionata ed infine la piscina, ora un breve cenno sulla carne madre in USA, le vacche li vengono nutrite a mais non a erba, quindi si creano delle muffe all'interno delle sacche che contengono il cibo ancora da ruminare, insomma non scrivo oltre perché dovrei entrare in dettagli schifosi, sappiate solo che sono letteralmente imbottite di farmaci ed ormoni e che quella carne in Europa ti garantirebbe un ergastolo se la commercializzassi... È tutto da rifare il sistema USA, non si salva nulla...
@@MttSls perché adoravo gli USA, sono fantastici sotto tanti aspetti, purtroppo non tutti positivi, ho visto un mix di bello e brutto portato agli estremi, gli USA sono estremi, sia nel bene che nel male, questo è quanto... Poi detto tra noi, non è normale vedere più negozi di armi che supermercati, ovvero io non lo ritengo logico, ma sono estremi, quando vai li prendi tutto il pacchetto, non solo quello che vorresti...
@@yanavjiqoike6686 strade larghe, auto grosse, parcheggi ovunque, tanto spazio, vedi l'Italia come un caffè ristretto da bar e gli USA come un bicchiere da caffè moka a casa... Poi ci sono questi parchi di sequoie bellissimi, grattacieli enormi e altissimi, hotel di 5000 camere, insomma e tutto grosso enorme, come le calorie, ci sono ristoranti a Los Angeles di cibo italiano, dove ho mangiato i migliori spaghetti al cartoccio di sempre, certo che un pranzo li ti costa quanto 40 hamburger, quindi si hanno diversi grossi problemi negli USA, e sono davvero molto grossi, come tutto in America...
Vivo nel MidWest ad un’ora e mezza da Indianapolis. Una ragazza Indiana, una ragazza californiana ed io andiamo ogni mese a Indianapolis per comprare cibo decente... è davvero dura trovare cibo buono e che faccia bene allo stesso tempo
@@yanavjiqoike6686 sto facendo un periodo di ricerca. Vivere in Italia non sempre è la scelta migliore per il proprio lavoro. Sono sicura non la sorprende
Anni fa ho avuto il piacere di lavorare con Michael Pollan, autore de "L'enigma dell'onnivoro" e altri libri sull'alimentazione. Questo simpaticissimo autore americano, che senza mezze parole ammette che le tradizioni alimentari sono immensamente migliore in Italia che in America, tra le tante cose interessanti che ha detto ha affermato che Wall Street vuole che le aziende crescano del 5% annuo, ma la popolazione USA cresce solo dell'1,5% annuo. C'è quindi un unico modo per rispettare quei parametri: educare la gente a mangiare di piú. Diceva poi tanti altri aneddoti interessanti, se vuoi li racconto in privato, purtroppo sarebbe lungo scriverli qui.
È curioso, si abbotta il tacchino finché non scoppia, quanto siamo spietati come specie. Comunque ottimo commento, dev'essere stata una bell'esperienza lavorare alla realizzazione di libri che trattano un tema abbastanza delicato come questo 👍🏻
@@yuripalmieri75 Perdonami la pignoleria, io non ho lavorato alla realizzazione di libri: sono interprete e traduttore, ho tradotto il signor Pollan durante degli eventi pubblici qui in Italia
In realtà a me sembra peggiorate negli ultimi 5-6 anni prepandemia e leggermente migliorate solo dopo pandemia, basta vedere che il cibo che va di moda tra i più giovani sono il sushi degli all you can eat, fast food a base di burgers e fritti e ovviamente i kebab, la gente che ammassa a mangiare negli all you can eat la cosa che più mi fa salire tristezza in modo assoluto
peccato sarebbe stato interessante leggerli. Cmq quello che hai scritto è la prova che viene fatto in maniera fraudolenta e consapevole per fare profitto e creare dipendenza. I bambini manco quelli italiani sanno che il junk food porta dipendenza e si diventa addicted allo zuccero ma anche ai carbodrati a napoli (in alcuni ceti sociali per fortuna stanno scomparendo) c'è ancora la cultura della pizza come se facesse bene, ed anche in tv dicono solo caxxate. La pizza non fa bene , gli impasti sono pieni di carboidrati con lievitazione chimica e veloce, ma si illudono chiedendo magari che sia con le melanzane (fritte) o con le verdure (fritte) spesso e volentieiri con quelle panze giganti come quella simpatica della mia ex moglie che per fortuna ho lasciato 13 anni fa per la sua grande ignoranza anche da questo punto di vista e che ha cresciuto nostra figlia che a 13 anni pesa (dato di ieri) 83 kg. Ma il cattivo sono io ovviamente. Purtroppo quelle persone in america o appunto la signora dell'esempio è anche convinta di fare la cosa giusta quando , purtroppo, queste persone mi disgustano. Non si può morire a 40 , 50 anni e poi lamentarsi con lo stato almeno in italia ma l'arroganza americana e di tanti altre persone che fanno il gioco di questi produttori di spazatura è enorme come i loro deretani.
Ho discusso una tesi sull'obesità in gravidanza un mese fa e adesso sto facendo il viaggio di laurea negli States, tutto vero, posso aggiungere che: 1. La popolazione su cui focalizzare l'attenzione sono i ragazzi. Giovani obesi sono più predisposti a sviluppare sindromi metaboliche e passarle alle generazioni future. Avere madre e padre obesi aumenta il rischio di un neonato di 11 volte di diventare obeso in età adulta. 2. A livello internazionale si devono tassare maggiormente i cibi che mettono in pericolo la salute pubblica. 3. Etichette nutrizionali più intuitive si sono dimostrate utili nell'aumentare la consapevolezza alimentare in fase d'acquisto. 4. I fast food producano una quantità spropositata di rifiuti, che spesso e volentieri non vengono differenziati.
La questione etichette la trovo un argomento molto importante e poco discusso. Ci sono etichette fatte molto bene, che ti permettono di capire subito cosa stai mangiando, ce ne sono altre invece che ti costringono a fare una pagina di calcoli se vuoi tenere il conto di calorie e macronutrienti. Diciture come "valori riferiti a 100 g di prodotto finito preparato secondo le istruzioni" però il prodotto finito non peserà 100 g e non è semplicissimo farsi un'idea a priori di quanto peserà. Oppure "valori per porzione" e la porzione indicata corrisponde ad una quantità che realisticamente non mangeresti. O ancora l'indicazione della percentuale sul fabbisogno giornaliero, e scritto in piccolo si riferisce ad un fabbisogno giornaliero di 2500 kcal; qualcuno ingenuamente potrebbe pensare che sia il fabbisogno medio, mentre è più realisticamente il fabbisogno di un maschio adulto di stazza robusta e con una vita attiva. Ancora più inutile e fuorviante se stiamo parlando di un alimento il cui target principale sono i bambini. Per non parlare di tutti gli stratagemmi per rendere poco leggibile la lista degli ingredienti, dalle diciture vaghe al non specificare che quella lista di 5 cose diverse con nomi poco riconoscibili sono tutti zuccheri. Mi lascia poi basita che non siano presenti in etichetta il contenuto di potassio e fosforo (necessari nella dieta, ma tossici in dosi eccessive) ed anche la presenza di tossine naturali (come quelle in alcuni semi e frutta a guscio, che sì fanno bene in dosi normali, ma preferirei comunque sapere se mangiarne una tazza piena rischia di mandarmi sottoterra!)
Questi dati purtroppo non sono nuovi; se ricordate il film "Super Size Me" di Morgan Spurlock oltre che a mangiare per un mese al McDonald, andava a sviscerare in parte i dati della dieta americana, ed una cosa che mi aveva lasciato perplesso era proprio il come mangiavano gli adolescenti nelle mense scolastiche, in cui i cuochi dicevano "il nostro utensile preferito per cucinare è il taglierino" perchè la maggior parte dei cibi era derivato da prodotti industriali precotti e preconfezionati.
Avevevo visto 2 documentari sul problema dell'obesità nei paesi più svantaggiati, e ricordo che il primo (agghiacciante) era su un piccolo paesino del Messico in cui la coca cola veniva venduta a meno dell'acqua minerale in bottiglia e la gente la beveva al posto dell'acqua. L'altro parlava di come la mc donalds avesse messo piede in India vendendo le peggio schifezze ai bambini per l'assenza di alcune normative alimentari. Se ne parla troppo poco di queste cose 😞
Cocacola si appropria delle riserve idriche e le sfrutta per la sua produzione industriale, senza dare benefici alla popolazione locale. Succede anche in Italia nello stabilimento di Nogara, quest'anno per la crisi idrica hanno limitato l'utilizzo di acqua dei comuni cittadini ma non hanno sfiorato la multinazionale.
non c'è bisogno di andare in un paesino in Messico, nel centro di Manhattan trovi tranquillamente piccoli store in cui l'unica acqua minerale in vendita (in genere rigorosamente "di marca" e "alla moda") costa ampiamente più della cocacola. Ho acquistato l'anno scorso 6 bottiglie d'acqua da un litro pagandole 24 dollari. fotografai lo scontrino.
L'americano medio non cucina, preferisce di gran lunga comprare il cibo, questo fa lievitare non poco la spesa anche per il junk food. Nelle scuole spesso e volentieri vengono serviti pasti non propriamente salutari, ed e' anche (e sopratutto) una questione di cultura alimentare, che non si insegna a scuola e tantomeno nelle famiglie. Il fattore etnico conta parecchio, se prendiamo i latinoamericani, spesso vengono da paesi dove mettere in fila pranzo e cena e' questione di fortuna, arrivano negli Stati Uniti e si trovano ogni ben di Dio e si abbuffano ed ingrassano. Se non esistono supermercati con verdura fresca in certe zone delle citta' e', molto spesso, dovuto al fatto che non avrebbero mercato, e non per il costo degli alimenti, che, se paragonato alla quantita' di dollari che si spendono nei fast food o in junk food e' pressoche' identico. Complimenti per il video :)
Quando sono stato negli States mi sono anche accorto di come i prodotti sani siano spesso più cari dei junk food. Per fare un esempio, mi ricordo di un fast food, Wendy's, che faceva un'opzione chiamata 4for4, ovvero quattro prodotti per quattro dollari.
Ho notato la stessa cosa ormai una decina di anni fa quando sono andata là una settimana in ferie. Per curiosità avevo girato per supermercati (a new york) e ok, ny di suo è uno dei posti più cari in assoluto e ok, ma se una mela ti costa due volte il fritto preconfezionato, il problema non è nemmeno più il non poter raggiungere il supermercato, è non poter raggiungere la cifra necessaria a mangiare decentemente...
4 mesi zaino in spalla nel '95 - coast 2 coast Vero vero! Ripemsandoci credo di aver mangiato hamburger ogni singolo giorno. L'insalata si aggirava sui 30$, quando un pasto completo tipo menù fast food, che ti riempie per un giorno intero lo trovi anche per 5, di $! In generale é un grande laboratorio a cielo aperto. Forse qualcuno avrebbe cmq col tempo dovuto sperimentare, l'American Way, ma oggi mi dico che la massoneria ha mostrato in ogni maniera, insostenibilità del loro mondo nuovo.
Gli Stati uniti sono il paese degli estremismi su ogni settore. Da colonia stiamo assorbendo tanto: non vorrei che dietro l'elevatissimo prezzo attuale di frutta e verdura, nonostante l'abbondanza, ci sia la volontà di andare verso quella direzione fino ad arrivare ad esempio a rendere più conveniente un pacco di patatine che un chilo di mele
Ci stiamo mano mano avvicinando anche noi a queste cattive abitudini, la fretta, il poco tempo a disposizione, la pigrizia, ci fa scegliere sempre più spesso cibi pronti!
Non sono totalmente d’accordo, personalmente invece percepisco che con la diffusione dei food influencer sul web e di Masterchef ci sia un ritorno alla cucina, a volte anche più nobile, da parte di tutte le categorie, soprattutto i più giovani.
Sì, infatti io ne sono una vittima. Ma mi accorgo che non ne ho colpa, perché di fatto la mia vita è diventata troppo indaffarata per avere il tempo di prepararmi da mangiare. Mi sono trovato imprigionato in un sistema di vita sbagliato per errori commessi non da me, e di cui devo subire io lo scotto, a causa dell'egoismo, della stupidità, della pigrizia altrui. Di fatto, dovremmo renderci conto che il nostro sistema di vita fondato sullo spreco, sul superfluo e sul troppo comodo (cioè sul pigro) è oggettivamente sbagliato e porta a una miseria morale e materiale di cui tanti non si rendono conto, se non quando si accorgono di essere profondamente infelici.
Già vedo aumentare il numero di bambini in sovrappeso, rispetto a un decennio fa. Sento genitori giustificarsi con "Come faccio a dirgli di no? Gli piace tanto mangiare!". Non puoi aspettarti da un bambino goloso che si sappia regolare da solo! Deve essere l'adulto a dire questo sì, questo no, di questo puoi prenderne solo uno. Deve essere l'adulto ad insistere che bisogna mangiare anche la verdura, anche se non è il tuo cibo preferito, bisogna farlo per la salute. Il bambino che è venuto al mondo poppando latte, che è dolce e grasso, ha una spinta istintiva verso ciò che è dolce e grasso, non sarà il bambino a dirti "No, non voglio la torta, dammi l'insalata". Questa è la pigrizia dei genitori, perché è più facile accontentarli sempre piuttosto che insegnare e mettere limiti, è più facile risolvere un litigio offrendo un dolcetto in segno di pace piuttosto che parlare di emozioni e relazioni sane, è più facile cedere al capriccio piuttosto che educarli a gestire la frustrazione.
Video interessantissimo raga. Aggiungerei anche a detta di mio padre prima a cui ho parlato di questo video, il fatto che gli aerei statunitensi abbiano dovuto aumentare le dimensioni dei proprio posti a sedere peer l'incremento evidente delle dimensioni corporee. Questo argomento l'ho trattato all'università in nutrizione, e anche noi Italiani nonostante siamno ritenuti la cucina più salutare al mondo (se non una delle prime), grazie alla tanto decantata dieta mediterranea, abbiamo ad esempio in Campania una obesità del 19%, soprattutto numeri alti nelle zone più povere d'Italia come il Sud. Nella mia città natale Cesena dove vivo da sempre, ho visto code di centinaia di metri fuori dai Mc'donalds durante Halloween 2021, mi sono impressionato. Ho letto alcuni commenti dove si dice che L'obesità è un fattore di ignoranza e poca consapevolezza, e sono daccordo, un fatto sicuramente anche culturale, infatti come già alcune persone hanno evidenziato, zone dove le culture diverse si incontrano, creano aree maggiormente predisposte a una scelta etnica culinaria più salutare e meno incline a seguire quello che è chiamato standard. Nel video poi parla di qualità del cibom ad esempio domanda che a me sta a cuore perchè mi ritengo quasi integralista su questo argomento, volevo soffermarmi sul cambiamento dell'alimentazione nostrana Italiana negli ultimi 30 anni. Grandi aziende Italiane senza fare nomi tanto sono tutte uguali bene o male nel loro modus operandi, spingono per prodotti che ritengo ovviamente di qualità inferiori paragonati a prodotti dello stesso tipo, ad esempio tornando al discorso fast food come Il MC'donands o tanti altri, vengono usati carni intensive o polli super modificati geneticamente per poter esprimere il mloro massimo potenziale genetico per la crescita repentina in un dato ponderale e staturale, c'è proprio una specie di questi pèolli chiamato Browl che cresce velocissimamente, ma deve essere opprtunatamente dopata con ormoni anabolizzanti, e 'uso di lampade accese 24 ore al giorno di tempo, queste povere bestie crescono senza muscolatura perchè non hanno la possibiliotà di movimento, e quindi l'articolazione che cresce tanto, non viene sostenuta dal muscolo che invece è troppo debole per sostenere tutto querl peso. Questi sono fatti criminali che nel mio piccolo da laureato in Scienze Motorie cerco di diffondere, ma penso che ci sia ancora ad oggi un'ignoranza sconfinata su questi argomenti. Quindi questo concetto è legato alla qualità intrinseca proteica del cibo che mangiamo, un pollo da batteria non sarà mai a parità di peso qualitativamente come quello allevato VERAMEMENTE a terra, le proteine introdotte nella giornata sono le stesse, come peso in grammi, ma a livello organolettico c'è una differenza enorme, proprio per la vita differente di questi animali chen hanno fatto, correre, mangiare erba, fare un ciclo regolare di sonno, e quindi una produzione oromonale che rispecchia il ciclo circadiano biologico naturale della vita e non un prodotto artificiale. Mi prendono per pazzo, mi deridoono per queste constatazioni, questo è un fatto culturale ovviamente , ma in molti hanno dimenticato quello che mangiavano i loro nonni, abituati a mangiare cibo di qualità derivante dalle campagne. Poi nel dopo guerra nato il business, e siccome la richiesta totale di pollame o carne è aumentata , non si è scelto a livello politico di proseguire con allevamementi tradizonali, e si è dato sfogo a questa tipologia di allevamemnti industriali, dove il benessere animale non è garantito. Ho divagato un pò, ma spero che possa interessare a qualcuno e magari diventare insieme piano piano resilienti, verso uno stato che fa gli interessi dei grandi ,rispetto alle vere esigenze della popolazione. Un saluto, Dottor Jacopo Antoccia
Concordo.....ormai la gente va a comprare il petto di pollo e non si rende conto che questo petto è più grande di un pollo intero adagiato un po' più in là sul banco 😂😂😂😂. Neppure se morissero di vecchiaia i polli allevati in cortile arriverebbero ad avere petti di quelle dimensioni.
Negli hotel italiani chiedono se hanno i letti con materassi per americani... Materassi adatti a pesi ben superiori nella media rispetto al resto del mondo
Hai pienamente ragione, il circolo vizioso fra bisogno di cibo, offerta dello stesso e la sua reperibilità lo hai descritto magistralmente. Un'altra dimostrazione che il "mercato" non si autoregola ma tende allo sfruttamento intensivo fino ad esaurimento di un settore indipendentemente se tale sfruttamento sia positivo per la società o meno. Alle Big Food non gliene frega nulla se tu cliente muori d'infarto, diabete od altro... purché finché sei in vita acquisti i loro prodotti. L' America è un grande paese!😡😡😡😡😡😡
A ottobre sono stato a NY e da bravo Gymbro mangiavo al whoole foods market . I prezzi erano allucinanti un pranzo che normalmente faccio tutti i giorni con un circa 100g di riso , 150g di pollo o altra carne magra e un 200g di verdure veniva la bellezza 30$ poiché era tutto cotto a vapore quindi i pesi erano gonfiati dall'acqua trattenuta dai cibi. Un panino allo shake shack di equivalenti kcal 7$. Inoltre nei supermarket qualsiasi cibo sano era al doppio del prezzo rispetto alla controparte sfiziosa . Senza poi parlare del reparto frutta e verdura che ad esempio delle comuni mele erano a 10$ al kg ( i prezzi erano alla libra e quindi vanno fatti X2 per fare un rapporto simile alla nostra realtà)
Dalla mia esperienza come studente in usa posso dire che questo video è vero a metà : le famiglie americane non cucinano in casa, non c'è questa tradizione come da noi. Piuttosto che mettersi ai fornelli preferiscono andare a mangiare fuori tutti i giorni. In più i ristoranti americani non sono come i nostri, sono delle catene di ristoranti uguali l'un con l'altro anche nel menu, quindi si mangia sempre la stessa solfa : paninazzi, carne e pasta cn lo schifo dentro.
Vivo in America nei dormitori del college, condivido l’appartamento con due americani e niente sono super pigri in tutto. Giocano tutto il giorno alla play senza uscire dalla loro camera, il weekend bevono un macello e non cucinano mai. Condivido con loro frigo e freezer e non hanno nessun tipo di alimento nel frigo. Hanno solamente prodotti surgelati nel freezer che ogni tanto scaldano bel microonde. Per pranzo mangiano ogni giorno al subway che si trova dentro il college. In America manca educazione, i ragazzi sono troppo più stupidì rispetto a noi internazionali, non ragionano, hanno tutti problemi psicologici, sono pigri e mangiano malissimo. Fiero di essere nato in Italia, la cultura europea è semplicemente troppo superiore a quella americana. L’unico pregio di questo paese è che per un ragazzo di 21 anni come me che pratica uno sport può ambire ad opportunità enormi. Allo stesso tempo però la qualità della vita fa schifo, finirò il mio percorso studio calcio qui poi me ne tornerò in Europa per cercare nuove esperienze e conoscere una cultura migliore. Questo paese e ottimo se usato da trampolino per una carriera professionale, per il resto viva l’Europa.
Una volta quando eravamo a Philadelphia mia madre prese dei lamponi freschi da dividere in un mini supermercato all'angolo, pagati sui 13/14 dollari. Magari sono scammate per turisti ma per farvi capire nei fast food con la stessa cifra ci facevamo un pasto in due.
Solitamente io qui in Italia lamponi, fichi, fragole e ciliegie che coltivo nel mio orto spesso li regalo o a volte purtroppo devo buttarli perché non so cosa farmene
Io nel mio piccolo da più di 1 anni, ho iniziato ad acquistare prodotti biologici km0 da produttori locali! La mia salute è migliorata di molto e sapete una cosa? I prezzi non sono così diversi. Ora mi sono appassionato anche a Alimurgia (si vado a raccogliere erbe spontanee che utilizzo nelle mie insalate o zuppe o altro) non mangio più carne e la mia acidità di stomaco è calata a picco a favore di un ambiente basico. Mangio cmq uova di qualità e qualche latticino sempre bio che conosco di produttori. Poco tempo fa mangiavo panini con würstel e cheddar a pranzo, carne mattina pomeriggio e sera, quintali di sale e zuccheri no stop, poca verdura e cibi pieni di ogm e raffinati, ora cereali integrali bio con poco glutine. Ma ragazzi vi dico questo perché non è vero che le cose più buone sono nel cibo spazzatura, io a distanza di tempo quando mangio una mela , miele o anche una pizza perché no apprezzo 1000 volte di più quello che mangio e le mie pupille ringraziano, il corpo all’inizio deve disintossicarsi da tutto quello zucchero sale dei cibi spazzatura e poi vi assicuro che anche una pera vi cambia la giornata. Non bisogna essere talebani in cucina .. ma smart per voi, per chi vi sta intorno , per l’ambiente per tutto. E poi sapete una cosa? Non c’è cosa più bella di dare i miei soldi ad aziende agricole che con passione e tanti sforzi danno un alternativa a quei 3/4 nomi che orbitano nella grande distribuzione alimentare che non fanno che pensare a riempire le loro tasche, avvelenare il poveretto che gli da i soldi e ormai che ci siamo impattare enormemente sull’ambiente quando esistono persone che muoiono di fame. Sapete chi possiede il grano e tutti i cereali del mondo? Cargill che si vede anche nel video… bene sapete che grandi vendono a 2 soldi nei super mercati? Grandi Bianchi raffinati selezionati per il basso costo di produzione, la velocità di produzione e sopratutto l’assenza quasi totale di nutrienti a favore proprio per la sua velocità di produzione di un quantitativo di glutine altissimo? Celiachia in aumento? Intolleranza al glutine? Malattie che prima non esistevano dato che erano presenti granì antichi integrali con molte fibre, poco glutine e in generale più densi di nutrienti. Ecco io quando possibile ricerco questo genere di prodotti che ancora esistono e sono felice di contribuire a mio modo.
negli USA le patate fritte vengono considerate verdure come l'insalata e pomodoro fresco, da li capisci come sono messi, messi molto male, grazie alla forza delle multinazionali di prodotti già pronti
Veramente non capisco come hai "solo" 852.000 iscritti con questi contenuti che davvero fanno riflettere ... posso dirti solo GRAZIE mille per il tuo lavoro.
Ottimo video! Colgo l’occasione per dare lo spunto di affrontare questo argomento sul piano dell’Italia: ormai non c’è più dubbio, mangiamo sempre peggio e i nostri bambini sono secondi solo alla Grecia per obesità. Abbiamo completamente dimenticano cereali e legumi che hanno fatto parte della nostra dieta per secoli e abbiamo sostituito tutto con pasta in grandi quantità (prima di mangiava solo la domenica), un sacco di carne etc. E, paradossalmente, più si va a sud e più l’obesità aumenta. Abbiamo politici che rivendicano la dieta mediterranea come arma di propaganda, ma negli ospedali oncologici vengono ancora servite le fettine di carne rossa e la stragrande maggioranza dei medici non ha vere nozioni di nutrizione. Siamo messi meglio degli americani, ma comunque la loro strada l’abbiamo ben imboccata.
La questione carne rossa negli ospedali oncologici non ha minimamente senso in quanto è dimostrato scientificamente che la carne rossa non è cancerogena,ma lo diventa solo tramite una cottura errata, e sinceramente non penso proprio che negli ospedali servino carne bruciata ai malati. Qua hai sbagliato proprio, si vede i medici ne sanno leggermente più di te.
@@MrCortecciaV La pasta comune era un cereale... Il processo di raffinazione delle farine e l'essicazione ultra rapida a cui è sottoposta, la rendono dannosa per la salute.
Sono stato in America per un viaggio accademico quest'anno. Purtroppo il budget per il cibo era molto limitato, e quindi nonostante stessi in albergo avevo pensato di fare un salto al supermercato (distante 2 fermate della metro nonostante fossimo in una delle città più grandi) per vedere se avevano qualcosa di pronto. Vidi le pesche col cartello 2.70$ e pensai: perfetto. Solo poi mi accorsi che erano 2.70$ *l'una*, non al kilo/oncia. Alla fine mi sono comprato un tubo extra large di Pringles per 2.30$, e il resto della settimana sono stato 3 volte da McDonald's. Il cibo salutare, sia al supermercato che nei ristoranti, era assolutamente fuori dalla mia portata
Da tecnologo alimentare da poco laureato ti posso dire che questo video è davvero il top, ben fatto anche per le persone che hanno scarsa conoscenza in materia. Ci vorrebbero più video di divulgazione come questa data la disinformazione di questi tempi!
Il canale sta diventando una vera fonte di informazione di primario interesse, il vostro servizio è importante, non il primo certamente sull'argomento, e sicuramente non l'ultimo, ma sicuramente di fondamentale importanza. Ci tenevo solo a ringraziarvi per i contenuti. Buona serata
Vittorio Gassmann, il nostro celebre attore, lavorò per molti anni negli Stati Uniti. Si sposò con una americana, l' attrice Shelley Winters, dalla quale ebbe la figlia Paola. Poi rientrò in Italia e, ogni volta che parlava con qualcuno, circa il paese nord americano, era solito dire: "USA E GETTA". Io ho la nonna paterna che era nata a Philadelphia. Sono stato molte volte in quel paese, dove ho parecchi parenti, potevo ottenere la Green Card Permanente, ma non la richiesi e NON vivrei MAI negli USA. Un paese dove comandano solo i dollari. Le persone sono dotate di poco senso del' ironia, non ridono ma shignazzano a comando. Permalosi e molto ignoranti dei fatti e dei paesi che non siano il loro. Un paese finto, di plastica, e anche molto guerrafondaio. Caliamo un velo pietoso sulla loro cucina. Disgusting and unhealthy. Donne e uomini di venti o quaranta anni che hanno dei sederi e dei ventri più grandi di un elefante.
Purtroppo lo stiamo vivendo anche nel nostro paese questo problema. I dati del Istituto Superiore di Sanità riporta che il 43% della popolazione adulta è in eccesso ponderale, di cui il 33% è in sovrappeso e il 10% è obeso. Questi dati sono allarmanti in futuro da noi 1 su 2 sarà grasso, mentre l'obesità potrebbe salire al 15%. Il problema di base è che ormai mangiare correttamente significa per la popolazione comune "stare a dieta", mentre in realtà vuol dire prenderdi cura di se stessi. Poi per carità fare aperitivo, andare al fast food una volta ogni tanto non uccide, però non deve diventare un abitudine. Naturalmente è sempre un eccesso di calorie a farci ingrassare, se uno regola le porzioni potrebbe anche andarci spesso, però sappiamo che sono porcherie che apportano molte calorie e non ci danno sazietà perciò è più facile eccedere, mentre le verdure vi sfido a mangiarle in eccesso
Ragazzi, io il problema l' ho avuto a Londra ( ma non in Irlanda) vacanza al risparmio ci costrinse a mangiare almeno una volta al giorno da MC Donald. 10 giorni di vacanza culturale e 1.000.000 di acne mai avuta in vita mia. Vivo a Palermo, Sicilia, non vado mai al MC Donald al massimo lo street food molto nostrano, pane con la Milza o pane e panelle.
Il miglior amico del mio ex compagno che vive da anni negli Stati Uniti (in California in particolare), una delle volte che è tornato in Italia per stare con la famiglia mi aveva raccontato che dipende da stato a stato sul fatto che la popolazione diventa o meno obesa; lui ad esempio mi aveva detto che in California stanno più attenti all'alimentazione e allo sport rispetto magari all'illinois
Senza andare tanto lontano, si vive lo stesso problema qui in Inghilterra, dove si predilige il junk food, fast food, cibi precotti da microonde e bevande zuccherate (e birra) . Non a caso la gente in sovrappeso qui abbonda. Io rimango meravigliato quando non le persone qui non abbiano la voglia di fare 2 spaghetti al pomodoro
sono stato in irlanda… una roba assurda sembrava l’america dublino. cheesburger e patatine sono stati il 50% dei miei pranzi, il resto tramezzini confezionati e altra roba grassa
@@francescoparmitani6359 vero. Io più volte in Scozia e non riuscivo a trovare un tramezzino senza salse, un semplice pane e prosciutto crudo. La maionese, poi, dappertutto.
Concordo ma in Italia la situazione non è affatto diversa, l'eccesso di latticini e insaccati non è affatto salutare e sempre più adolescenti riempiono i fast food, i dolci vengono trattati alla stregua di un frutto a fine pasto, e le bevande zuccherate sono parte integrante della dieta. Deve intervenire la scuola o la prossima sarà una generazione stracolma di ammalati.
Sono stato ad hunslow (undicesima zona della metro di londra) parecchi anni fa e mi sono spaventato da quanto costasse un normalissimo pacco di pasta rispetto a qui, per non parlare di cibi conservati come le passate italiane che vengono venduti a caro prezzo come "cibi etnici". Parlo di 15 anni fa, ora non so come possa essere cambiata la situazione
Quando hanno cominciato a diffondersi molti MC e kebabbari in città a BS mio nonno mi disse: " meglio una bistecca di qualità a settimana di un kebab o un hamburger tutti i giorni". Parole sante😌
Mi immagino all'epoca che ragionamenti così sarebbero stati etichettati come da "boomer", forse anche oggi, ma questo prova che non dobbiamo ignorare un concetto o un consiglio solo perchè è "vecchio"...
@@lucadibattista4864 ma che si fottano quei bambini segaioli... è grazie ai boomer che ora hanno quello che hanno, intanto i boomer hanno combattuto per i loro diritti, questi bambini di oggi danno a loro la colpa per il mondo per come è oggi, da passivi quali sono.
@@GravityZx si se lo prepari te a casa con prodotti di qualità ma quello dei rotoloni che trovi dai kebabbari è carne di scarto spesso se guardi bene ci sono dentro pure peli e cartilagine e una marea di grasso che se non cuociono abbastanza fa pure parecchio schifo. ( Però è halal 😅) la carne del MC Donald in confronto è prima scelta. E senza contare che a volte pur di risparmiare 30 c.di euro di verdure tagliate che avanzano invece che buttarle le tengono per il giorno dopo. Tra l'altro verdure come le cipolle che assorbono germi e batteri circostanti e andrebbero sempre tagliate al momento
@@GravityZx lo pensavo anch'io. Ma la stragrande maggioranza dei rotoloni di kebab son fatti in Germania con ingredienti di qualità dubbia, e mesi prima di arrivare qui. E la carne tenuta al caldo per troppo tempo va soggetta a putrefazione. Soprattutto il centro del rotolo, che, se c'è poco smercio, sta giorni già scongelato senza essere sottoposto a un calore sufficiente alla sterilizzazione. Così almeno mi è stato detto, poi non voglio creare allarmismi. Personalmente non ho mai avuto problemi col kebab, salvo, a volte, una digestione un po' lunga...
Quando vivevo in Inghilterra ho proproo notato che i cibi accessibili a chi aveva reddito basso,erano proprio quelli che chiamo junk food,io stessa,proprio per un periodo di difficoltà economiche,mi recavo a mangiare nei fast food perché costavano poco e mi son sempre chiesta com'era possibile che 1 insalata al supermercato costi cosí tanto,in pratica,essere sani é una cosa da ricchi,senza contare che poi se hai problemi di salute,manco ti curano ma questa é 1altra storia.
Scusa un attimo: tu nei PERIODI "POVERI" andavi a mangiare nei fast food?????? Io a Londra mi sono comprato un confezione di ritagli di pancetta, ho trovato in offerta un plateu di uova, prendevo le verdure di scarto dai negozi e campavo così, cucinandomi le cose, non sarà stato molto salutare ma sicuramente meglio che mangiare sempre nei fast food, oppure quando facevo il cameriere negli eventi in combutta con altri colleghi facevamo sparire interi piatti che poi ci dividavamo. Se parli così mi sà che non hai idea di cosa sia un "periodo povero" a Londra..... Non avevi lo sbatti e basta dai, abituata alla mamma che ti prepara da mangiare probabilmente, ne ho incontrati tanti sù là come te. Ps Inoltre se vai dai banchetti che vendono cibo a Camden Town quando sono in chiusura ti regalano un sacco di cibo, io non lo facevo perché é una gara con altri nella stessa situazione ma sapevo che c'era anche questa possibiltà.
@@SirPano85 non sai neanche quello che ho passato, nell'ultimo periodo ho scoperto le mense dei poveri e grazie a loro,ho potuto tornare a mangiare,distribuivano la spesa a chi ne aveva bisogno e mi hanno aiutata tanto,mi sá che quello che non sá cosa vuol dire fare la fame,non avere i soldi per fare la spesa non sono io e quello che passava il governo non era sufficiente ma non ho voglia di stare quá a spiegare quello che ho passato,perchè lo sò solo io e le persone che mi sono state vicine.
@@mariesarascaravaggi9226 Mi dispiace ma evidentemente abbiamo principi diversi, io non chiedo l'elemosina, piuttosto non mangio, la mensa dei poveri non mi vedrà mai e i fast food erano un lusso al di là delle mie possibilità, ti posso garantire che quando cammini per strada e senza accorgertene ti fermi a guardare la gente che mangia in un ristorante ti rendi conto di tante cose. Quando sono riuscito a tornare in Italia e ho aperto il frigo a casa dei miei mi sono scese le lacrime, non ci potevo credere, sembrava una cornucopia.... Non critico la tua esperienza, dico solo che hai mancato delle opportunità, anche a me fu ripetutamente consigliato di addossarmi allo stato in UK ma ho preferito ingeniarmi e sopravvivere con le mie forze. Ora grazie alla mia attitudine e ad un po' di fortuna questi sono problemi lontani, ma mi hanno insegnato molto.
Vivo in Texas da qualche mese. Qui c'é tutto. É veramente il Paese dei Balocchi. In senso letterale. Unico problema: le gestione del cibo. Anche al supermarket non é facile trovare cibi poco processati. Vivo di insalate e carni bianche o pesce. Ho tagliato completamente l'alcool. La carne rossa é buonissima al gusto, dal primo secondo hai proprio la sensazione di avere la bocca "imburrata". In Europa non mi succede. Cerco quindi di mangiarne il meno possibile. La recente inflazione ha comunque portato a crescere anche i prezzi ai Fast Food. É argomento giornaliero fra i colleghi.
Qui in UK il governo sta facendo un trial per permettere ai GP (medici di casa), di poter prescrivere frutta e verdura per poterli fare avere gratis ai meno abbienti. Il problema anche qui è che chi vive di benefit riesce più facilmente a mangiare da McDonald's per pochi pounds che fare una spesa bilanciata.
Da dietista e studente universitario, questo video è molto interessante. Dovrebbero parlarne nelle Università, spero di poterlo fare io stesso una volta informatomi a dovere. Grazie infinite.
Concordo pienamente: io questo video lo mostrerei addirittura nelle scuole elementari e medie. Mi spiace solo che il suo valentissimo e preparatissimo autore, benché figlio della terra dove è nato l'italiano, la Toscana, abbia usato orrendi anglicisimi come "alimento PROCESSATO" (anziché dire "alimento lavorato/elaborato") oppure "hanno PERFORMATO meglio" (in corretto italiano si deve dire "hanno ottenuto risultati migliori").
L'ambiente universitario è uno dei contesti in cui si mangia peggio: vedo coi miei occhi persone che nn fanno colazione, tirano avanti mangiando prevalentemente cibo delle macchinette e saltano pasti come se fosse una cosa normale.
@@SHNEWSdeiCampioni ma più che lo stile di vita dello studente universitario io mi preoccuperei di chi, oltre a mangiare in modo “discutibile” (e lo dico da dietista, che vedo molti colleghi che hanno un rapporto scorretto col cibo), dovrà in futuro educare i suoi pazienti a mangiare meglio e ad avere un rapporto più sano col cibo
@@paolobitta5575 assolutamente d'accordo, pensai la stessa cosa di una mia conoscente ai limiti dell'anoressia che si iscrisse alla facoltà di medicina (avendo tra l'altro in famiglia una tradizione di medici)...
Ero negli Usa a 20 anni, ed ero già una salutista convinta in quegli anni '70! Difficile trovare cibo sano allora e inorridita di incontrare così tanti obesi, grandi obesi. Ora il video dice che sono addirittura aumentati! 10 anni fa sono stata in India 3 mesi e riuscire a comprare prodotti senza l'aggiunta di zucchero era un'impresa davvero ardua. Lo stesso l'anno prima in Brasile, ma essendoci rimasta solo un mese ho patito meno per la situazione. Dieci anni dopo, qui in Italia, mi ritrovo quasi lo stesso problema! 😮😮😮 Andare da natura si è ridicolo, xé costa tutto tantissimo - e obiettivamente, nn è nemmeno tutto così sano come si vuol far credere... Ho imparato a fare ancora di più tutto in casa, pane e yogurt/kefir compreso. A essere ancora più essenziale e minimalista. E mi va bene. Sono soddisfatta di farcela. Ma è comunque sconcertante vedere come tutto nei supermercati è peggiorato! E nessuno sembra farci poi tanto caso! 😧😒😒
Hey nova: un argomento a parer mio molto interessante. Il problema delle armi in america e il confronto con la svizzera. Perché l'America e la svizzera hanno così tante armi ma la svizzera non ha problemi di sparatorie come l' america? Se ti va potrebbe essere un bel argomento
È triste pensare che questo video mi ha spiegato più cose sulla giusta alimentazione che 10 anni di nutrizione studiata a scuola che troppo spesso semplifica l'obesità come un semplice "mangiare troppo"
la vedo al contrario,arzigogolare la cosa fino a pensare che salvo casi affetti da patologia l'obesita' sia dovute a cose diverse dal mangiar troppo e/o non fare attivita' fisica onestamente credo che creare possibili scuse non sia una buona soluzione per risolvere un problema troppi con le "ossa grosse"
Non riesco ad immaginare che a scuola l'educazione alimentare venga proposta in modo così superficiale. Ho insegnato per più di un decennio nella scuola dell'obbligo in Lombardia, e lì l'educazione alimentare è impartita con metodo, dal gruppo di docenti competenti (scienze biologiche, ed. fisica, ed. tecnica) coadiuvati da un esperto nutrizionista. Forse gli insegnanti che hai avuto non erano particolarmente motivati o competenti in materia.
@@alessiagiordano8898 è difficile allontanarsi tantissimo, dal programma di chimica al liceo (che però è solo allo scientifico) a educazione fisica a scienze, anche alle medie, ci vuole veramente una serie di cattivissimi insegnanti per non vedersela insegnata
Non so dove ma di recente ho letto di uno studio che mostrava come, tra le tante cause, la dipendenza psicologica e affettiva fosse uno dei motivi per il quale quasi tutti gli americani prediligono e amano il fast food. Praticamente è come dire che a tutti noi italiani piace la pasta, alla fine pensateci stareste 1/2 settimane senza mangiarne un piatto? Sia perché è buona (se vi piace chiaramente) sia perché magari hai dei ricordi con un certo piatto x che ne so, perché te lo preparava la mamma da piccolo? Anche perché è tradizione italiana. Idem per gli americani e il McDonald's, non sapete quanto sono affezionati a questa tradizione, io non pensavo andassero sul serio a pranzo li tutti i giorni, comunque se non ci pranzano passano al drive in per prendere sempre qualcosina. È davvero un peccato, un problema che si rifiutano di riconoscere e di conseguenza affrontare, se per il cibo avessero la stessa passione che hanno per le armi probabilmente cucinerebbero meglio di noi
Non è solo un problema di cibo. L'obesità degli Americani è multifattoriale. Il solo consumo di cibo-spazzatura, per quanto sia impattante, da solo non spiegherebbe un tasso così elevato di obesità diffusa su tutto il territorio, e le cause vanno ricercate anche altrove. Dobbiamo partire da un presupposto: le calorie CONTANO, per quanto negli ultimi anni, o per meglio dire decenni, abbiano provato a convincerci del contrario. E alla fine della giornata, ciò che ci fa ingrassare (o dimagrire, o rimanere sempre uguali) è la semplice aritmetica: calorie introdotte - calorie consumate. Se il risultato di questa operazione aritmetica è positivo ingrassiamo, se è negativo dimagriamo, se è zero restiamo uguali. PUNTO. A meno di non avere disfunzioni metaboliche o patologie più o meno gravi, è questa semplice operazione che fa il risultato, giorno dopo giorno. Nelle calorie consumate, tolto il metabolismo basale, rimane "quanto ci muoviamo". E qui sta il secondo, fondamentale fattore che incide sull'obesità dei cittadini americani. Quello che forse non comprendiamo noi europei e che non si affronta in questo video, incentrato solo sul cibo, è che gli Americani sono al 100% car-dipendent. Non è come da noi dove la macchina è, sì, un mezzo fondamentale, ma non sempre necessariamente irrinunciabile: negli USA senza auto letteralmente non vivi. "Car or death!". Se si escludono New York e altre poche grandi metropoli, le città americane sono del tutto prive di trasporto pubblico: letteralmente, non c'è! Inoltre, qualunque città americana, che sia di piccole o medie dimensioni, è concepita a compartimenti stagni: c'è il quartiere esclusivamente residenziale, quello lavorativo dove sono situate le Aziende, quello industriale, quello commerciale, la scuola per i figli, tutti distanti tra loro chilometri e raggiungibili solo in auto. Per un americano l'idea di uscire da casa e andare a piedi a fare la spesa o usare i mezzi pubblici per andare a lavoro, o anche solo andare al bar sotto casa è semplicemente inimmaginabile, perché il bar sotto casa banalmente non c'è, non esiste, il centro commerciale per fare la spesa è distante chilometri dal quartiere residenziale e raggiungibile solo in auto, idem per la scuola dei figli e per il posto di lavoro. Col tempo questa dipendenza dalla macchina ha assunto proporzioni letteralmente patologiche: oramai non si scende dall'auto nemmeno per prelevare al bancomat o per mangiare il cibo spazzatura del fast food, perché si fa tutto rimanendo con il c**o poggiato sul sedile: vedi i vari Mac-Drive e non solo. Il risultato di questa auto-dipendenza è che se provate a passeggiare in un centro di una qualsiasi cittadina americana, che non sia New York o San Francisco, a qualunque ora del giorno vedrete solo auto sulle strade e nessuno, letteralmente NESSUNO camminare a piedi! Addirittura questa insana abitudine ha finito per condizionare la concezione stessa delle città, per nulla foot-friendly, scoraggiandone letteralmente la fruizione "pedonale": assenza di marciapiedi, spazi concepiti esclusivamente per le auto, ecc. E col tempo questo ha influenzato la mentalità degli Americani che sono diventati del tutto auto-dipendenti. Di fatto, l'automobile per l'americano medio ha finito per diventare un'appendice del proprio corpo, un sostituto delle proprie gambe. E quando per forza di cose l'americano è costretto ad abbandonare la propria auto, non è più capace di percorrere con le proprie gambe una distanza che superi i venti metri, cioè la distanza media dal proprio garage alla porta d'ingresso di casa. Se pensate che stia esagerando, vi porto la testimonianza di un mio amico che l'anno scorso è stato ad Orlando e mi ha raccontato che nel parco divertimenti praticamente tutti all'ingresso noleggiavano la carrozzina motorizzata per spostarsi all'interno del parco. Manco le gambe per camminare da un'attrazione all'altra usavano: parcheggiavano l'auto e salivano sulla carrozzina. Allucinante!!!! Ora capite bene che se un popolo che già si alimenta male, non muove neanche le gambe per bruciare almeno una piccola parte delle tante calorie che ingurgita, non ci dobbiamo meravigliare se poi ha una percentuale così elevata di obesi
feci un viaggio in negli USA nel 2022 , ho trovato schifoso il fatto di dover pagare una bottiglia d'acqua naturale più di una bibita gasata a parità di volume
Da quello che vedo qui in Brasile il problema è anche quello che bevono... praticamente quello che chiamano refrigerante e succhi o the in polvere, che bevono tranquillamente al posto dell'acqua. .
Io ho iniziato a dimagrire, senza cambiare dieta, quando ho smesso di bere bevande gassate e zuccherate e sono tornato alla normale h2o (più qualche birra ogni tanto)
@@stefano_etrusco non è una differenza da poco, una lattina di coca cola ha circa 150 calorie alla fine della settimana se si sommano tutte quelle bevute la differenza calorica non è cosa di poco conto
Una volta nel caffe mettevo anche 2 cucchiaini di zucchero, poi nel the a colazione...pian piano lo eliminato ora un caffè zuccherato non mi piace! E non lo fatto x dimagrire ma xche ne assumiamo troppo
La realtà americana descritta in questo interessante video temo stia lentamente diventando comune anche al nostro paese. Avendo vissuto fra Italia e USA per decenni mi è sempre venuto spontaneo paragonare le due realtà, notare le liste chilometriche di ingredienti apposte su ogni prodotto, l'aggiunta smisurata di zuccheri in tanti cibi, adulterare cibi basilari come la farina ( privata di tanti nutrienti ed arricchita da altri) e l'acqua che cibo non è ma che contribuisce alla dieta di tutti ( distillata e poi rimineralizzata con quanto desiderato dal produttore). Da un po' di tempo controllavo la lista ingredienti di due semplici piatti che sono offerti sul mio posto di lavoro : pasta al pomodoro e petto di pollo con patate. Perchè in entrambi vi è aggiunta di zucchero???La risposta mi è stato spiegato è semplice: lo zuccero da assuefazione e senso di sazietà per cui le porzioni possono essere più piccole, cre a dipendenza, attira. Tutto vero, spero solo che da questa parte dell'oceano rimanga comunque una possibilità di scelta. Mi permetto di puntualizzare alcune inesattezze su grocery stores, convenience stores e discount. Le dedinizioni sono un po diverse da quelle descritte
Cavolo, cosa mi hai fatto tornare in mente - l'acqua demineralizzata venduta con le bustine di sali minerali a parte...No va beh, la prima volta che lo vidi rimasi a bocca aperta. Il top erano le offerte sulle soda, che a momenti costavano meno dell'acqua.
@@yanavjiqoike6686 Per grocery store negli Stati Uniti si intende un supermercato dove oltre al cibo si vendono anche altri tipi di merce. Per convenience store si intende un esercizio commerciale decisamente più piccolo di un supermercato che vende prevalentemente snaks, caffè, giornali , biglietti della lotteria e qualche oggetto non alimentare. Sono per intenderci i negozi che si vedono spesso presso i distributori di benzina. Discount store in USA non è praticamente usato e laddove lo sia è abbastanza fuorviante, sia perchè si può intendere un esercizio tipo quelli dell catene europee di discount, sia uno grande esercizio tipo Walmart o Target. Ribadisco però sia un termine praticamente inutilizzato
Gordon Ramsey con Hell's Kitchen ci aveva aperto gli occhi e visto giusto, quando faceva vedere lo schifo che molti ristoranti avevano e le enormi spese che sostengo per poi servire roba immangibile. In un sacco di episodi si vede come Gordon risolleva le sorti del locale cambiando materie prime e facendo piatti più salutari.
@@creepysmilingcarl9742 non solo ma ce ne stavano un sacco che usavano tonnelate di polpa di granchio "ibernata" pur di risparmiare sulle materie prime, robe folli pur di risparmiare
Video molto interessante, complimenti! Nel 2018 sono andata in vacanza a NY e sono rimasta sconvolta da quanto esposto anche nel video: una differenza abissale fra cibi relativamente più sani e il cibo spazzatura. Situazione che amaramente mi ha fatto pensare che il classismo in America è presente anche a livello alimentare... sei povero, ti invoglio a mangiare da schifo con prezzi molto molto "stracciati" per cibo da fast food rispetto a frutta e verdura ad esempio. Allucinante!!!
Io rimango sempre impressionato dai galloni di latte o succo di frutta e se ci pensi fanno impressione rispetto alle nostre bottiglie E dire che gli americani mangiano male dimostra che non è uno stereotipo basta vedere i video dentro i supermercati americani
Avete sollevato un argomento interesantissimo, vorrei spendere due parole riguardo l'italia. Indubbiamente sotto questo punto di vista andiamo molto meglio, il problema è che negli ultimi anni si sta assistendo ad una inversione di tendenza, i dati del MS dicono che nei prossimi 25 anni il numero di diabetici sia destinato a raddoppiare, andando a creare un pesante impatto economico sul sistema sanitario nazionale, infatti riguardo il diabete ormai si parla letteralmente di epidemia, il diabete è e sarà la malattia principale di questo secolo.
ciao, secondo me con le abnormi quantità di sale che ci mangiamo in praticamente ormai ogni cosa, le malattie che guideranno questo secolo saranno molto più ictus e infarti.
Sicuramente ci sono tutti questi problemi, ma secondo me molto è legato anche alla loro mentalità. Basta leggere qualche commento qua e là per scoprire che quasi nessuno sa cucinare, o per lo meno così dicono, e nessuno beve della semplice acqua. Se non bevono bibite extra-zuccherate in forma di finti succhi, allora è cocacola, pepsi, ecc... e per di più anche quando bevono acqua, l'acqua deve avere un dolcificante di qualche sorta che dia all'acqua il gusto di altro (ex. acqua al sapore di fragole, mirtilli, ecc...)! La mia faccia nel vedere i trucchi che usano per far bere roba con meno zuccheri ai figli era inspiegabile (inclusi contenitori in plastica richiusi con il ferro da stiro o la piastra per capelli). Dicono che non sopportano il cibo che non ha "un forte sapore", motivo per cui le dosi assurde di condimenti e zuccheri che usano sono quasi una necessità per loro, perché pare il gusto del cibo normale non faccia per i loro palati.
Bellissimo video..! Essendo uno chef e amante di alimentazione ero a conoscenza di questo problema che ormai affligge gli Stati Uniti da decenni. Un'altra cosa che so per esperienza indiretta è che il "sogno americano" è puramente uno stereotipo, che tra l'inesistenza di una sanità pubblica gratuita tra l'ignoranza allarmante sul tema alimentazione e su tassazioni di proprietà immobiliari imbarazzanti hanno anche loro le loro belle gatte da pelare. Certamente noi italiani siamo celebri per lamentarci in continuazione per qualsiasi motivo ma se andiamo fuori dai confini nazionali la situazione non è che sia migliore (non parlo di politica); In certi casi penso che siamo anche fortunati...
Chi lo ha fatto è un idiota. È risaputo, ed è un dato incontrovertibile, forse conviene parlare di status sociale, anziché di istruzione, ma per proprietà transitiva, anche le altre due son collegate
Il valore dei tuoi contenuti è superiore alla loro qualità (di per sé alta). Ti auguro un felice natale ed auguro a tutti coloro che soffrono di queste problematiche di iniziare a trovare le risorse (economiche, motivazionali e sociali) per invertire la rotta. Purtroppo anche il nostro paese risente di questa piaga che condanna all'infelicità e vulnerabilità sanitaria.
Sono proprio contento che abbiate fatto questo video, sono stato per un periodo in america per lavoro ed ho avuto veramente un sacco di problemi con il cibo. Non c'è modo di mangiare sano o "normale". Ed ogni volta che lo dico qui in italia nessuno mi crede. Il cibo in US è costosissimo e per lo piu considerabile come junk food.
Hai dimenticato una cosa: quasi nessuno beve acqua. Si bevono quasi solo bevande zuccherate. E se invece di due litri d'acqua al giorno ne bevi due di Cola o simili, sono parecchi cucchiai di zucchero al giorno in più.
è anche vero che negli Stati Uniti c'è una grande attenzione alle etichette, che già da anni esprimono i valori nutrizionali degli alimenti (noi ci siamo arrivati molto dopo). E se certamente è condivisibile la teoria riportata nel video, cioè che ci sia una connessione tra obesità e povertà (o disagio sociale), è anche evidente come gli americani siano mediamente più grassi rispetto agli europei indipendentemente dal ceto sociale (basta farsi un giro in una qualunque città per accorgersene). Quindi favorire l'accesso a cibi sani a un maggior numero di persone aiuterebbe a contenere il problema ma non lo risolverebbe alla radice, per quello credo serva un profondo lavoro sulla cultura alimentare degli Stati Uniti che vive di un grande paradosso: in quel Paese ci sono contemporaneamente le persone più grasse e più in forma del mondo. E' la persona media che sembra mancare.
La prima volta che sono stato negli Usa, era intorno al 1995 e vidi magliette in vendita con una quantità di X (prima della L) mai vista prima. Oggi California e Stato di NY si sono quasi ripuliti. Gli stati interni (ricordo benissimo Atlanta, la città della Coca Cola..) invece sono ancora esageratamente oversize.
@@antoniopalumbo7326 come sempre la verità sta nel mezzo, e dipende molto dallo stile di vita di ciascuno. Ma che gli zuccheri, in tutte le loro forme siano per molti una dipendenza, non lo dico solo io. Per non parlare degli alimenti 0% fat, in cui guarda caso, tolti i grassi aggiungono zuccheri, perchè altrimenti non saprebbe di niente.
Perché ingrassare e non prendersi cura di sé quando esiste un intero settore dell'internet esageratamente votato a spingerti a diventare un gigachad che cammina?
be', ad esempio perche' gigachad non esiste è l'intero settore va avanti a filtri per le foto e farmaci lo dico da persona felicemente dentro il settore
Perché quello stesso settore promuove un modello inesistente con filtri ,simulazioni e uso di ormoni, che fanno deprimere chi li guarda pensando che il problema è lui o lei che non riesce a raggiungere certi standard di bellezza o di prestazioni sportive. Molte persone con un fisico atletico o normale soffrono di dismorfofobia, cioè si vedono sempre meno atletici, meno belli o meno prestanti della media, perché prendono certe pagine instagram come fossero la realtà, senza capire che la realtà è ben diversa e che quelli sono professionisti che passano la vita in palestra e a prendere ormoni, non è che fanno solo esercizi per stare bene come le persone normali. È una deformazione della realtà, quelli che chiamano "gigachad" passano 24 ore al giorno ad impegnarsi per essere tali.
@@RomanStraightEdge ha perfettamente spiegato quello che io non essendo in grado di aprimere il concetto in maniera altrettanto eccezionale ho liquidato con due righe chapeau
Complimenti al team per aver puntato i riflettori sull'influenza delle grandi multinazionali dei fast food, che spesso sono le prime ad incolpare il singolo individuo, nonostante il loro lobbying e i milioni che versano in pubblicità o per ostacolare proposte governative per una migliore salute alimentare. Purtroppo nell'iper individualista America si preferisce dare priorità all'approfittatore che si arricchisce a scapito della popolazione generale e si riempie la bocca di "libertà".
@@cristianbellanto6944 infatti non ho scrito "per aver fatto i nomi delle grandi multinazionali" ma "per aver puntato i riflettori sull'influenza delle grandi multinazionali".
Il senso del gusto in America sembra essere molto diverso dal nostro. Se noi vogliamo mangiare una bistecca, è la bistecca stessa ad essere il gusto principale. Invece in america devono necessariamente modificare tutto. Una bistecca per loro ha sapore se viene riempita di salsa barbecue, di qualche intruglio strano, insomma alla fine la bistecca sa di tutto tranne che di quello che deve sapere. Hanno sete? Bene, non riescono ad accettare il fatto che l'acqua non debba avere nessun sapore, nessun odore. Devono per forza metterci qualche retrogusto strano (acqua alla pesca, acqua alla fragola, acqua con qualche sapore, e ovviamente un tocco di zucchero). Poi ovviamente ci sono anche americani molto benestanti e colti che sanno bene ciò che scelgono e come si mangia. Ma spendono anche molto in ristoranti specifici
Diciamo anche che c'è un pesante fattore culturale: vacanze on the road circa 15 anni fa nell'est degli USA e Canada... Quasi tutti nella provincia profonda vivono in casette unifamiliari anche povere ma tutte con un pezzetto di terreno davanti o dietro. Ce ne fosse uno che si fa l'orto! Cavoli, pomodori e zucchine crescono ovunque, qualche pianta di mele può crescere nei giardini dal Texas all'Ontario.
Bellissimo video, la mia tesi di laurea magistrale verteva proprio sull'insicurezza alimentare non dichiarata, ossia la sbagliata concezione che la sicurezza alimentare fosse assicurata anche solo dal fatto che il cibo arrivava sulla tavola, non tenendo conto della qualità. Sarebbe interessante confrontare questi dati con quelli Italiani o comunque europei dei paesi più sottoposti ad influenza USA, che di fatto, seppur in minor misura (almeno per l'Italia) che già ho trattato dimostrano una tendenza del nostro paese, sempre maggiore ad avvicinarci a questo sistema sbagliato di alimentazione. Una sorta di avvertimento, perché i segnali ci sono tutti.
Parlo da persona che provvede all'alimentazione di una famiglia di tre persone, tra cui un bambino di sette anni. Credo che il discorso che sto per fare si possa applicare in linea generale. Per mangiare sano ci vogliono alcune condizioni: -Tempo -Soldi o possibilità di reperire cibo base, non processato in maniera economica ( si ha un orto, il papà pescatore, il vicino ha i polli, lo zio è contadino ecc.) Perché, mi dispiace dirlo, il pesce due o tre volte a settimana costa molto di più delle patatine fritte e dei wurstel - nozioni base sull'alimentazione - saper cucinare Tutto questo dipende sia da fattori individuali ma molto anche da fattori sociali, economici e culturali. Questo ovunque, negli USA, in Italia, in Uganda... ovunque
E bisogna anche considerare che i controlli sugli alimenti in America sono molto meno severi rispetto a quelli che abbiamo in Europa. Tra tutte le schifezze chimiche che mettono dentro il cibo, ci sono delle sostanze che in Europa sono vietate. Per questo la qualità dei cibi anche sani come frutta e verdura è più bassa.
In questo caso hai ragione che i controlli sugli alimenti sono molto meno severi, però forse il paese più "duro" nell'applicare/far rispettare le regole è l'Italia. Ad esempio in Germania dove vivo sono pessimi i cibi e non hanno tutte le informazioni possibili immaginabili che li puoi trovare su prodotti italiani un esempio stupido l'acqua del LIDL confrontata con quello italiano e veramente scarso nelle informazioni.
Esattamente, sono ammesse una serie di sostanze tipo: additivi, conservanti, pesticidi e ormoni nelle carni che qui sono vietatissimi. Eppure hanno più volte tentato di farci mangiare loro materie prime. Quando leggo : provenienza Usa, non compro. Arrivano migliaia di quintali di noci dalla California, per carità saranno semplici noci: noi non produciamo noci???
@@moonlight1437 infatti cè una differenza enorme tra le mandorle di campobasso e quelle californiane. Cmq anche questa guerra in ucraina è pericolosa, perché il grano dovremmo importarlo dagli usa.
Ironicamente però se noi Europei vogliamo esportare cibo negli Stati Uniti dobbiamo essere sottoposti a una quantità di controlli addizionali, molto più rigidi e costosi dei nostri, oltre che inutili, imposti dalla Food and Drug Administration. Nonostante i controlli alimentari interni in Europa e in Italia soprattutto siano molto più rigidi che quelli americani per aziende americane, noi siamo vessati da questi controlli severissimi che fanno salire i costi e riducono i volumi di vendita: non perché ci siano effettivamente ragioni di sicurezza, ma solo perché così la quantità di prodotto che arriva in America non è sufficiente per impattare significativamente sulle vendite delle aziende americane.
Sono abbonato ad un canale che trasmette football americano, le pubblicità (che sono tantissime) al 90% sono sul cibo (spesso fast food ) e il restante 10% assicurazioni
Sto notando ultimamente l'avvento di questi foodpornari/foodbloggari che immergono la faccia dentro la cioccolata e la crema al pistacchio, coni gelato con dentro panzerotti e bomboloni coperti di nutella, tutto esageratissimo e da voltastomaco; e ho riflettuto sul fatto che stiamo diventando sempre più americani, anche sul modo di parlare... boomer, gigachad, cringe ecc ecc.... e proprio oggi (vivo in Spagna) ho visto la nuova pubblicità del nuovo Big Mac con 4 hamburger... siamo fottuti... stiamo copiando sempre di più la società più stupida del pianeta... come si può definire qualcuno che imita uno stupido? mah... tristezza.
Aggiunto al recente video sugli oppiacei il quadro statunitense risulta molto degradante se consideriamo la grossa influenza economica e sociale che hanno avuto negli ultimi anni. Leggendo alcuni vostri commenti aggiungerei che una delle cause è anche la concorrenza sleale, qui solo in parte discusso. Il fast food è lì perchè costa poco, sa proporre le offerte migliori e sono economici per i giovani che di conseguenza ne diventano degli affezionati. Chiaro che magari da noi il problema si sposta più in città, ma in questa settimana in Italia il mccafè propone caffè a 50 cent e cappuccini ad 1 euro. Io ho un'attività ed il prezzo ora è tra 1,20 ed 1,30 per un espresso (prezzo comandato e deciso dagli autogrill che girano a 1,50). Chi ama il caffè e lavora probabilmente non ci va, ma un ragazzo di 14/15 si ed è la partenza per crearsi l'"affezionato" doc. Negli USA la parola "verdura" è stata distrutta da tempo (dagli anni 50 per esattezza), è stata distrutta la voglia di cucinare e sono stati distrutti quelli che aprono qualcosa che sia diverso. Riducono la gente alle malattie, allevano e ammazzano animali in quantità industriale, inquinano. Mi fermo qui perchè mi sto avvelenando.
ti seguo dai tempi di scazzoni di Rome, veramente complimenti per l’escalation qualitativa e la crescita di supporto, anche se mi manca “benvenuti su ATTILA TOTAL WAR”, e chi ti conosce bene l’ha letto con la tua voce.
Vi dico che ho 38 anni e ho girato tutto il mondo!!! Tutto sta per tutto!!! Ho provato tutte le cucine Asia, Africa, Americhe,Russia ecc ecc.... vi assicuro che come si mangia in Italia a prescindere dal sano o meni non si mangia da nessun altra parte...sapori distinti capacità nel cucinare profumi completamente diversi e buoni.... non so e non capirò mai il perché...
È soggettivo il gusto: consideri la cucina italiana superiore perché sei italiano. Se fossi giapponese, cinese, indiano o francese la penseresti diversamente. Ma indubbiamente la cucina italiana è uns delle migliori
A questo, per i pochi che magari si convincono del problema, aggiungiamo la nuova politica del body positive, che spinge ad "accettarsi" persone sovrappeso e tendenti all'obesità (che ricordiamo essere una sindrome) e che avrebbero le possibilità sociali ed economiche per tornare in salute. Con questa semplice mossa che finge di strizzare l'occhio all'inclusività, si va incontro alla scarsa voglia di fare fatica per muovere le chiappette e mangiare in maniera consapevole ed in più si genera fatturato per le multinazionali del cibo.
I 3 paradossi del cibo 1) Fame e obesità Per ogni persona denutrita vi sono oggi nel mondo due persone obese o in sovrappeso. E anche se di malnutrizione si muore dieci volte più che di obesità, il troppo cibo (o il cibo sbagliato) costituisce comunque un fattore di rischio in rapida crescita. Mentre 36 milioni di persone ogni anno muoiono per denutrizione e carestie, 3,4 milioni muoiono a causa del loro eccesso di peso. È il paradosso di un sistema in cui l’accesso agli alimenti non è uniforme. A livello mondiale, il fenomeno dell'obesità è quasi raddoppiato rispetto al 1980 e continua a crescere in proporzioni epidemiche: la percentuale di adulti con un indice di massa corporea (IMC) superiore a 25 (che equivale al sovrappeso, mentre si considera obeso chi ha un IMC da 30 in su) supera il 30 per cento. Inoltre il 44 per cento dei casi di diabete, il 23 per cento degli infarti cardiaci e circa quattro tumori su 10 sono attribuibili a un eccesso di cibo o a una cattiva alimentazione. È evidente che esiste uno squilibrio globale: se una parte della popolazione mangia troppo (e male), un’altra mangia troppo poco. Per annullare questo paradosso bisogna che i governi promuovano politiche per un accesso più egualitario al cibo. 2) Persone, animali o automobili? Un terzo dei raccolti agricoli di cereali è impiegato per produrre mangimi per animali e biocarburanti nonostante il dilagare della fame e della malnutrizione. La domanda globale di biocarburanti arriverà a 172 miliardi di litri nel 2020, richiedendo la conversione di altri 40 milioni di ettari di terreni a questo tipo di coltura. Questa situazione può aggravare la carenza mondiale di cibo. A ciò si aggiunge il fabbisogno di acqua: a fronte di 4.000 bambini che muoiono ogni giorno per il mancato accesso all’acqua potabile, occorrono 15.000 litri per produrre un chilo di carne di manzo. Su tutto ciò si innesta la speculazione finanziaria: le materie prime alimentari sono oggetto di quotazioni influenzate dal mercato finanziario che possono allontanarsi dai costi reali di produzione. Per questo è necessario sviluppare politiche che promuovano forme di agricoltura e produzione sostenibili, e riequilibrare la proporzione tra terreni destinati a biocarburanti o mangimi e quelli per la produzione di cibo. È importante anche spingere le autorità di controllo e finanziarie a regolare la speculazione finanziaria sugli alimenti, rimediando alle fluttuazioni dei prezzi e dei costi nei mercati nell’ottica di garantire la sicurezza alimentare. 3) C’è chi spreca e chi ha fame Ogni anno si sprecano 1,3 miliardi di tonnellate di cibo commestibile, ovvero un terzo della produzione globale di alimenti e quattro volte la quantità necessaria a nutrire i 795 milioni di persone denutrite nel mondo. È un dato di fatto che all’origine degli sprechi vi sono problemi nelle modalità con cui i cibi vengono prodotti e distribuiti, per esempio nell’industria e nella grande distribuzione, ma anche cattive abitudini individuali, che possono essere modificate con un po’ di attenzione e pianificazione. I governi dovrebbero aiutare e favorire chi propone pratiche virtuose (come la ridistribuzione tra i più poveri degli alimenti in scadenza che i supermercati butterebbero via) in grado di ridurre lo spreco di cibo e di affrontare le cause del fenomeno. La cooperazione ed eventuali accordi a lungo termine tra agricoltori, produttori e distributori di cibo può favorire la pianificazione e la previsione della domanda dei consumatori, in modo che la produzione segua il reale fabbisogno della popolazione.
Video molto interessante. Vi ringrazio, avete trattato un tema molto importante di cui purtroppo non si sente parlare spesso. Vorrei pero' aggiungere che secondo me il contesto sociale gioca una grande parte: in America sopratutto, l'obesita' viene accettata e difesa, bisognerebbe invece educare le persone e smettere di legittimare quest'ultima e iniziare veramente a preoccuparsi della propria condizione fisica.
Michael Moore nel lontano 2004 affrontava l'argomento: Super Size Me. Potrebbe essere un valido approfondimento al topic. Purtroppo nonostante il clamore dell'epoca per il film documentario circa i junk food ci si ritrova ad affrontare gli stessi problemi ed a notare che poco è stato fatto.
0:51 scusa Simò ma non ti possiamo credere: ci dici che non ne sai molto in materia dopo averci mostrato tale possenza nel bicipite? No dai, non è possibile
Questo video tratta u n tema così ampio e compless, a cui non è dato il giusto spazio neanche negli ambienti universitari che vanno a formare professionisti del settore alimentare/nutrizionale (parlo per esperienza, dato che gran parte della mia conoscenza su questo specifico aspetto l’ho sviluppata una volta finita la magistrale in alimentazione). Sta diventando sempre più chiaro come l’ambiente alimentare (the food environment), definibile proprio come l’insieme di condizioni sociali, economiche, fisiche e di esposizione al marketing con cui un individuo si interfaccia, abbia un ruolo centrale nel determinare le scelte alimentari individuali. Purtroppo questo non succede solo negli Stati Uniti o nell’America Latina (dove l’esposizione al food marketing raggiunge veramente livelli criminali, l’ho potuto vedere con i miei occhi in regioni urbano-marginali svantaggiate del Guatemala), ma si sta diffondendo a macchia d’olio in tutti i centro urbanizzati del mondo. Basti pensare che nel Regno Unito, da cui escono diversi dati su questo argomento, le famiglie nelle fasce più basse di reddito devono spendere circa il 70% del loro introito netto per mangiare seguendo le linee guida alimentari UK. Questo, aggiunto alla maggiore esposizione di fast food nelle zone più economicamente svantaggiate, limiti temporali dati dalla famiglia e il lavoro, e una mancanza di scelte più sane nelle vicinanze (banalmente densità di supermercati nella zona), rende ovviamente più facile la scelta di affidarsi a junk food, perché più accessibili, veloci e all’apparenza meno costosi. È chiaro che queste informazioni e video fatti bene come questo ci mostrano come la stigmatizzazione dell’obesità come “scelta individuale” o “mancanza di forza di volontà” sia una sciocchezza totale e sia una visione molto miope della questione (nessuno nega che le scelte siano fatte dall’individuo, ma sicuramente le scelte hanno diverse influenze esplicite ed implicite), però allo stesso tempo palesano chiaramente quanto sia necessario un intervento più strutturato, politico, per risolvere la questione e mettere le persone nelle condizioni di fare le scelte migliori possibili. Una verità che temo ci vorrà molto prima che venga riconosciuta. Complimenti veramente per aver reso così chiaro un tema così complesso! Video davvero bene fatto!
mi sono venuti i brividi quando sono stata a new york per un paio di settimane, ho chiesto ad una ragazza di lí perchè gli americani mangiassero così male e mi ha risposto “se non hai soldi preferisci dare ai tuoi figli formaggio fuso che farli morire di fame”
@@action0x01 certo che sentirvi piagnucolare su un vaccino sviluppato per il vostro bene fa ridere. goditi la terapia intensiva mentre i vaccinati stanno con i decimi di febbre a casa loro, bacini xoxo
Ottimo video ragazzi, complimenti per gli argomenti variegati e sempre di attualità! L’aver trattato tale problematica avendo cura di includere “qualsiasi causa” (che sia economico-sociale-politica) in maniera chiara e di facile fruizione, fa del vostro lavoro sempre più utile a noi che seguiamo il canale…”sapere” farà sempre rima con “potere” fino a quando esisterà NovaLectio!!!😂😂💪🏻😎
Ottimo video, peccato che noi siamo sempre più colonizzati dalla cultura (se si può definire tale) americana. Almeno sul cibo e almeno per ora però fortunatamente siamo piuttosto self confident sul nostro modo di mangiare.
Ci sono poche cose più imbarazzanti di un commento come il tuo che tenta di fare il Che Guevara anti-colonialista americano e finisce con usare proprio parole inglesi completamente a caso invece di parole italiane che esprimono lo stesso identico concetto, tra l’altro toppando completamente il significato perché “self confident” non c’entra assolutamente nulla col concetto che hai provato ad esprimere. Il classico eroe anti-americano da tastiera che poi compra l’iPhone, usa Instagram e compra su Amazon come tutti gli altri. Però ehi, a te non la si fa, tu sei proprio il campione dell’anticolonialismo dei maledetti Yankee😂
Tutto questo senza aggiungere che l’Italia è tra i paesi più europei più in difficoltà sui disturbi alimentari. Insomma, oltre ad aver espresso dati sbagliati, l’hai anche fatto con le parole sbagliate e condendo il tutto con ipocrisia q.b. Spettacolo, veramente
Penso ci sia un’altra cosa da sottolineare. Questo fenomeno continuerà purtroppo solo a peggiorare nel tempo a causa della carenza di cibo dovuto al cambiamento climatico e la conseguente diminuzione dei raccolti. Il cibo cosiddetto ‘sano’ sara sempre più costoso e sempre meno persone potranno permetterselo.
A chi fosse interessato ad approfondire consiglio la visione di un documentario dal titolo "Fed Up", che amplia l'argomento dell'ottimo video qui sopra e racconta di come e perché l'industria del cibo abbia vinto la sua guerra contro la salute degli americani ingrassando a dismisura il suo portafogli. E' uscito diversi anni fa ma credo si trovi ancora su UA-cam anche sottotitolato in italiano.
Sono stato a New York proprio 1 mese fa,
Credetemi ,andate negli States e ringrazierete a vita di essere nati in Italia,
Mangiano sempre bevono delle cose improponibili in Italia sia al gusto e sia a livello salutare.
Il loro cibo non ha sapore ne odori se non quello della friggitrice.
Il problema principale di tutto ciò è che al mio rientro in Italia il mio corpo mi richiedeva di mangiare a delle ore improbabili e avevo dei crampi allo stato di fame mai avuto in vita mia come se fossi andato in astinenza di qualcosa.
Quindi ogni volta che vi arrabbiate di stare in Italia di essere nati in questo paese,bhe viaggiate e vi renderete conto della fortuna che avete di essere nati in Italia.
verissimo
Ben detto, condivido. Spesso chi si lamenta dell'Italia proponendo esempi oltreconfine o non ha mai vissuto all'estero oppure non riesce a distinguere la realtà dalla propaganda implicita delle serie TV, che dipingono paesi culturalmente forti come gli USA come se fossero dei paradisi in Terra. Sono stato in Cina varie volte, e tra confezioni di merendine gonfie d'aria e cibi del fast-food che ugualmente non sapevano di nulla, ho sempre ringraziato che almeno i ristoranti locali avessero cibo più fresco.
Negli ultimi anni anche l'Italia sta prendendo una brutta piega. Troppo sale e troppe farine raffinate. Ci vantiamo della dieta mediterranea, che in realtà non segue quasi nessuno.
@@robertoricci3393 ah quello è verissimo! però è anche vero, che almeno in teoria, siamo meno "sfortunati" di quegli statunitensi, che magari per trovare un pò di frutta e verdura (non si sa come trattata) devono magari spendere un botto di soldi e o andare a prenderla a decine di km: poi certo concordo, in ogni elemento processato - come letto nel video- ci può essere di tutto anche da noi e non solo in USA.
In un paese dove non esiste nessun senso di bene comune, governato dalla mafia e da tante "mafie", dove regnano raccomandazioni, clientelismo e sfruttamento e dove non ce futuro per i giovani. Una gran fortuna!
Personalmente abito in Texas e la situazione è ben più semplice di quel che sembra: gli americani non cucinano, non sanno cucinare e non hanno nemmeno voglia di imparare. La stragrande maggioranza dei miei colleghi mi danno del matto perché io mi preparo sempre pranzo e cena from "scratch" quindi con ingredienti base. Qui quello che vogliono fare è arrivare in casa e piazzare un piatto pronto dentro il microonde e via. Mangiare bene in America è possibilissimo senza spendere molti soldi... chiaro che se vai da un Central Market o Whole Foods tutto ti costa il triplo (compreso una lattuga a 7$) ma se si va in un normale supermercato si trova davvero di tutto e ad un prezzo accessibile. Spendo molto meno io rispetto a chi va da McDonald's tutti i giorni...
Un grosso problema inoltre è l'educazione alimentare. Qui la prima cosa che fanno alla mattina è andarsi a comprare una bibita alla spina da un litro prima di entrare al lavoro, cosa che in Italia è impensabile.
Per quanto riguarda lo studio in merito ai "Food Deserts" credo fortemente che sia poco chiaro. Infatti conosco molti posti sperduti negli Stati Uniti in cui magari abitano 50 persone e non c'è nemmeno una stazione di benzina. Chiaramente lì non si troveranno mai supermercati o groceries ma il cibo è comunque reperibile in loco, magari dal tuo vicino di casa. Difatti sono proprio quelle le città in cui ci sono agricoltori, cacciatori, contadini e allevatori.
Morale della favola: i fast-food qua crescono come funghi non perché la gente non ha soldi o non è sufficientemente acculturata, ma perché tra la pigrizia e la salute sceglieranno sempre la pigrizia.
La cultura è anche quella alimentare e mi pare chiaro dal tuo commento che non ci sia e che non vogliono farsela. Ho sentito interviste di americani convinti che noi italiani siamo dei malati di palestra per non essere tutti obesi nella patria di pizza, focaccia e cornetti. Quando gli è stato fatto notare che per l'italiano medio quelli elencati non sono alimenti consumati quotidianamente, ma che anzi si tende a preferire sempre un buon pasto in casa le reazioni erano sconcertate. Lo trovo molto triste.
La pigrizia fa tanto, anche io sembro strana agli occhi dei miei colleghi perché mi porto sempre da mangiare, e sono in Italia...
Credo tu abbia ragione....
E vero. Sono Americano e molti popoli qui sono pigro e preferiscono il cibo spazzatura. Sano cibo e disponibile ma le persone mancanza disciplina e preferiscono McDonald's ogni giorno.
Caro Lorenzo io vivo in California, sulla costa, e sinceramente la maggior parte delle persone obese sono purtroppo i messicani, e tu sai benissimo che cucina povera hanno, e sono il Paese che bevono piu' chiamiamola soda al mondo. Anche io vado nei supermercati che dici tu e mi cucino e trovo quasi tutto come in Italia, quello che manca lo trovo su Internet, vengo spesso in Texas e la carne che avete voi le bistecche purtroppo sono una cosa che in Italia per trovarla devi pagarla almeno il doppio, certo anche qui in California si trova ma costa di piu', ma questo nessuno lo dice. Con tutte le altre cose sono d'accordo con te. Un saluto.
Anno 2006
Viaggio in California, bellissimo momento, bellissima terra, bellissima esperienza.
Lavoro su un piccolo battello sul Sacramento river, incontro tanta gente, alleno il mio inglese, miglioro molto sull'ascolto.
Riesco a interagire con tutti, parlo con chiunque, racconto volentieri di me e dei miei famigliari.
Un episodio mi colpì e vi giuro che non lo scorderò mai:
Io 18 anni, conosco un famiglia molto carina, bel modo di fare, madre, padre, primogenito di 21 anni e secondogenita di 13 anni. Avevano un dettaglio loro malgrado: erano tutti obesi. Seriamente obesi.
Una domenica pomeriggio mi trovo a parlare con loro dei miei nonni e dei miei momenti passati con loro, nello specifico parlo dell'orto che coltivavano.
Li vedo sconvolti, mi interrompono e mi dicono "MA COLTIVATE IL VOSTRO CIBO?? CI DISPIACE TANTO CHE NON AVETE I SOLDI PER COMPRARNE NEI SUPERMARKET...."
Un forte disagio li colpiva, una netta ignoranza se vogliamo e in parte almeno spiegava la loro condizione.
Non erano una famiglia disagiata economicamente anzi, e nessun problema legato al denaro li interessava.
Resta comunque un ottimo ricordo di tutti. Grazie del video, argomento molto importante.
Il sistema è il problema, su questo non ci piove
In effetti , questo è il ritratto che viene fuori da tutti quelli che hanno avuto a che fare con persone di questo paese , boriosi e saccenti , profondamente ignoranti della loro stessa ignoranza , che ovviamente , si manifesta nel loro desiderio di "esportazione di democrazia" ..
Tra l'altro,coltivando l'orto ,non si risparmia affatto ... è senz'altro un fatto culturale .
È normale che sono stupito. Nessuno coltiva il proprio cibo neppure in Italia
@@tbayjraw71 furi dalle grandi città si trova una buona fetta di orti privati, nel mio paese di orgine praticamente ogni casa ha l'orto, anche i mie suoceri che vivono a piacenza lo hanno (ovviamente vivono in periferia in una bifamigliare con giardini, non in una palazzina del centro)
Sono Italo americano e vivo in California. Innanzitutto voglio fare i complimenti per questo video, è 100% accurato e veritiero. Posso solo aggiungere come ci sia una netta differenza tra gli Stati sulle coste e il centro degli Stati Uniti. Vivendo nel sud della California Ho notato come l’ampia diversità di culture e popoli incida in maniera positiva sull’alimentazione quotidiana. Le varie culture arricchiscono la cultura culinaria dei Californiani, esempio il cibo messicano o koreano. Dando così più varietà nella scelta dell’alimentazione. Cosa che in stati più “Americani” di tendenza conservatrice, limitano In maniera significativa. Di conseguenza, non avendo un bagaglio culturale culinario profondo, sono limitati nelle scelte e nella conoscenze. Triste realtà.
Meno male, sarebbe il colmo se la gente mangiasse male anche in uno State dall'agricoltura così fiorente come la California (basti pensare ai pomodori).
Beh, la California è in generale più ricca...
Esiste comunque una differenza fra le coste californiane e l'interno dello Stato, al confine con il Nevada per esempio.
Poi credo che determinati argomenti stiano più a cuore ai democratici, che ai repubblicano
Ampia diversità tra domino's pizza, Mc Donald, e qualche altra catena fusion più esotica... in california sono stato ed è pieno di persone in sovrappeso quasi quanto a New York. Inoltre la varietà di pietanze non c'entra nulla, esistono macronutrienti e metodi di cottura/consumo, in occidente si consumano troppe granaglie e zuccheri e troppa poca verdura cruda e carne sana (cotta in modo semplice, non impanata o arrosto...), queste 2 cose basterebbero a risolvere tutto.
Non so quanto può essere vero, non c'era nulla di male nella cultura culinaria americana tradizionale. Non diventi obeso a colpi di fette di torta di mele. Si può invece argomentare che gli immigrati recenti, essendo ancora legati alle proprie origini culinarie, sono meno influenzati dall'onnipresente cibo spazzatura e dalla cultura del mangiare fuori casa (che nei paesi poveri è una cosa rara, da celebrazioni quasi).
Non va scordato che comunque negli usa esiste una cultura culinaria ma mi è sempre sembrato sia nell'est del paese. In città come new Orleans o nei posti con ad esempio le influenza della cucina creola i gusti sono interessanti.
Sono americano, nato e cresciuto nell'Ohio. Mio padre non c'era e perciò mia madre era obbligata ad avere due lavori. Ricordo bene la vergogna che provavo quando compravo le cose al supermercato con i food stamp (l'allora versione di SNAP) per mia madre. E ricordo anche la sensazione di andare a dormire ancora con fame perché non c'era abbastanza cibo per due adolescenti e due ragazzini di tipo 9/10 anni. Non succedeva ogni notte, ma è successo abbastanza spesso che è rimasto impresso nella mia memoria. Quindi non deve sorprendervi che tutta la mia famiglia ha dei problemi con l'obesità. This is America...
Capisco ... Comunque,i vostri concittadini che vedo per lavoro (vendo vino pregiato ) sono tutti in forma ! Ed hanno soldi da spendere
Quindi la correlazione,povertà / cibo malsano è corretta ,a mio avviso
Speriamo che un giorno tutto questo cambi ...deve avvenire una rivoluzione culturale
@@gabrielepasqualoni7362 Sì, e il problema della povertà e il suo impatto sulla composizione corporea potrebbe seguire le persone nella vita anche fino a quando hanno scapato dalla tagliola della povertà. Io sonno un esempio di questo. Devo fare uno sforzo ridicolo per mantenere un peso salutare. Quindi, secondo me, la correlazione è ancora più forte di quello che Simone ha dimostrato nel video.
Mi dispiace molto. Apprezzo tantissimo che tu riesca ad aprirti e a confidarti riguardo questo problema, perchè non è da tutti. Un problema simile lìho riscontrato in Ungheria, quando ho fatto 4 mesi di Erasmus a Budapest. Non tutti i supermercati abbondavano di frutta e verdura, ma l'alcol e i dolci spesso occupavano molto spazio purtroppo.
Complimenti per il tuo italiano! Parli veramente bene! :) Mi dispiace tantissimo per la tua storia e per il tuo vissuto, deve essere stato orribile, spero che ora stiate meglio!
@@matteobuda9430 Grazie! No, adesso, il mio mondo è completamente diverso.
non dimenticherò mai quando, giocando a GTA San Andreas, entrai al fast food e il prezzo dell'insalata era 10 dollari.. verificando che la cosa non era una trovata del videogame, cominciai a farmi alcune domande sulla società americana ..
L'unico piatto che non fa ingrassare Cj 😂
Non a caso GTA l'ho sempre vista come una saga dedita a satirizzare gli Stati Uniti...
@@TheMisanthroPunk beh insomma con tutte quelle salse , tanto vale mangiare un giocattolo
All you had to do was follow the goddamn number 9 CJ...
E io non dimenticherò ma la pasta al pesto che mangiai in un ristorante italiano a NY (anch'io viaggio per lavoro) una sera che volevo mangiare bene. Un po' di pasta che faceva capolino da un sugo tipo maionese, colore verde pisello. 50 dollari (25 anni fa). In pratica un mangiare italiano per americani....
Ottimo video, per di più azzeccato in un periodo di eccessi alimentari. Va anche detto che:
1- I bambini americani nel 2050, saranno tutti diabetici per via dell'eccesso di zuccheri nelle loro diete (dolcetti e tutto il resto).
2- Spesso e volentieri in alcuni supermercati americani, non è possibile nemmeno trovare alimenti sani, in quanto sono composti quasi esclusivamente da corsie frigo e tra alette di pollo, costine, roba supermegaiper fritta e rifritta e stramegasuper fritta, salse e chi più ne ha più ne metta, trovare una roba sana è come trovare un ago in un pagliaio.
3- Nemmeno nelle scuole si fa una sensibilizzazione delle diete, in quanto anche lì vengono serviti alimenti precotti e confezionati, pronti, spesso e volentieri, a essere sbattuti in forno o nel microonde... e anche lì sono conservanti...
4- I fast food... vi siete mai chiesti perché, ANCHE IN ITALIA, i fast food hanno sempre un'area dedicata ai bambini come aree gioco, scivoli, piscine di palline, tavoli multimediali, playgrounds... e nei menù dedicati ai bambini ci siano sempre giocattoli come "premio"? Il loro compito è creare un ricordo piacevole nel bambino, che così andrà a rompere le palle ai genitori perchè anche il giorno dopo lo portino al fast food. In USA il più grande distributore di giocattoli non è Hasbro, Mattel o Spin Master, ma McDonald's!!!
un mio amico d'infanzia s'è trasferito a Boston. Lavorava nel negozio di frutta e verdura dello zio in un bel quartiere. Negli anni c'è stato un forte incremento di abitanti ispanici e di colore ed il negozio è miseramente fallito. Riconvertito in negozio di liquori son diventati ricchi. E' solo una storia come altre che raccontano le tante verità della vita
Anno 2016, viaggio di nozze in west coast. All'epoca non ero ancora vegetariano, ma cercavo ugualmente di soddisfare un regime alimentare sano. La cosa che più ci sconvolse fu la totale irreperibilità di cibo fresco. Pranzi e cene obbligati in fast food, oppure in ristoranti convenzionati, che per la maggior parte erano catene alimentari tipo Danny's. Chilometri percorsi camminando nelle città, senza trovare un supermercato che vendesse verdura e frutta. Non vi dico quando era il momento di andare in bagno... che fatica, e zero soddisfazione! Unica eccezione in California: nel tour era compresa la visita ad una green farm, isolata nel nulla della campagna a nord di S.Francisco. Non vedevamo frutta e verdura fresca da due settimane, ci siamo lanciati su questi cachi, queste mele, quest'uva come se fosse la cosa più preziosa del mondo!
Sono comunque eccezioni. Io ho vissuto diversi anni in Florida. Stato con cibo spazzatura per eccellenza. Ci sono per' tantissime catene tipo Walmart, con grandissimi reparti frutta e verdura. La questione secondo me e' molto piu' culturale. E come cita nel video, gli afro americani sono i piu' propensi ad essere obesi. Il loro piatto nazionale in florida sono le chicken wings. La verdura gli anelli di cipolla fritta con 5 cm di impanatura. La verdura non sanno nemmeno cosa sia. Ma c'e'. Ho girato in altri stati, e le opzioni ci sono sempre. Ma a scuola insegnano le cagate. A loro davvero servirebbe l'educazione alimentare. Ed attenzione..siamo sulla stessa strada. Le mamme non cucinano piu' (sarebbe sessista). Pure in italia, la patria del cibo , e' pieno di bambini omino Michelin. Io ho passato i quaranta. A scuola ai miei tempi, forse ce n'era uno per classe. Tutto parte da casa.
Questa stessa esperienza della totale irreperibilità del cibo fresco e di frutta e verdura l'ha vissuta anche mio figlio a Shangai durante tutto un anno accademico... per fortuna laggiù c'erano molti ristoranti vietnamiti o cmq che proponevano menù con alte percentuali di vegetali, e sia lui che altri ragazzi italiani erano loro clienti abituali
@@FT-jh2pu Da
anni noto che gli adolescenti sono molto più in carne di noi degli anni 80. Ragazzine già con la cellulite a 12 anni. 😳Per forza. Cibo spazzatura venduto dai fastfood spuntati come funghi in Italia negli ultimi decenni e pigrizia mentale ( stimolata moltissimo dal cellulare) che di certo non li stimola allo sport...
"Non vi dico quando era il momento di andare in bagno" 😂😂😂 è vero, frutta e verdura fanno "massa" e le fibre danno la spinta.
@@FT-jh2pue cazzate in TV per eccellenza come l allunaggio
Sto facendo la tesi di laurea sullo sport come misura di risparmio per il servizio sanitario nazionale, proprio in chiave di prevenzione di malattie legate all'obesità. Grazie mille per questo video e per aver citato le fonti, siete d'ispirazione anche per me
Ci guadagnano troppo le multinazionali per sperare di poter cambiare la situazione. Nessun governo metterà come priorità la salute del popolo davanti a denaro facile e veloce.
Ma sono malattie legate all'obesità o in generale a una cattiva alimentazione? Poichè un errore diffuso è quello di ritenere il proprio peso-forma l'unico indice di buona condizione di salute, sottovalutando così i rischi di un'alimentazione scorretta che non causa necessariamente accumulo di grassi nell'organismo, quindi obesità.
Sì, che sarebbe in pratica ragionare in modo preventivo, riflettere sul concetto stesso di sport. Preso non come sfida ma stile di vita diverso, con un ritmo naturale che adesso intendiamo come andare in palestra........... La tua tesi ha argomenti sconfinati, puoi parlare di neuroscienze, antropologia, farmacologia nel senso peggiore. Sono argomenti pericolosi per medici che danno medicine a casaccio senza misurare la QOL
@@carloartificialintelligence la tua domanda, se posso permettermi, è mal posta ma in funzione del sistema attuale. Nel senso che la medicina moderna si basa su numeretti, statistiche... Non applicabili a ritroso in modo appunto matematico all'individuo. Esempio paradossale: una persona ha le LDL alte di famiglia ma nessuno mai, della sua famiglia, ha sviluppato una malattia cardiaca. Una persona che mangia in modo assassino ha le LDL basse. La seconda è senza 1 fattore di rischio per l'accumulo di colesterolo nelle arterie. Mentre la prima sì.... Ma allora?? Basti vedere sul sito dell'OMS come viene considerato il benzopirene (ma pure benzantracene...). Tra virgolette c'è scritto "fattore di rischio" per lo sviluppo di patologia tumorale... Cioè non riescono a capire come è possibile che persone con uno stile di vita sanissimo sviluppino tumori, mentre il 50% di chi si trincia di sigarette non ha NULLA. Ma che vuol dire quindi, in numeri? Che ci sono in giro i vecchietti che hanno fatto la guerra, fumato 3 pacchetti di MS al giorno.... Bevuto come gli assassini e stanno ancora lì. Io invece devo prendermi non si sa quanta roba per stare quasi bene. Questa è la realtà
@@bender8100 : siamo sostanzialmente d'accordo, volevo solo mettere in guardia le persone (soprattutto donne) dal ritenere che aver raggiunto il proprio peso ideale significhi automaticamente avere un'alimentazione sana ed equilibrata. Probabilmente la tua ricerca è focalizzata sulla correlazione tra obesità e malattie del sistema cardiocircolatorio ecc., a questo tendeva la mia domanda.
Questo discorso mi ha ricordato di una lezione di storia dell'arte contemporanea all'Accademia Albertina in cui la professoressa ci spiegava lo shock alimentare che colpisce sopratutto le donne immigrate dall'Africa che arrivano qui in condizioni pietose e che presto di ritrovano ad essere sovrappeso, in pratica il cambio di dieta e la non conoscenza dei nostri alimenti e anche dei prezzi le spingono a comperare cose a poco prezzo, concentrandosi su pasta, riso e pane e poco altro e questo cambio repentino tende a far loro prendere peso, la dieta si impoverisce (i loro corpi sono abituati a cibi diversi, cucina diversa, modi di cucinare diversi) ma i chili si accumulano e ricordo di esserci rimasta malissimo perchè è un argomento che non viene mai preso in considerazione quando si parla di immigrazione. E niente, c'entra poco col video ma volevo condividere ^-^'
Grazie, non sapevo. Intristisce, sì...
In USA ci vado spesso per lavoro, li giro praticamente tutti e ho conoscenze diretta di alcuni fenomeni di sui si parla nel video, mancano però due aspetti di fondo, ed è che il sistema ammette la pigrizia estrema dal punto di vista alimentare - le persone NON si sbattono a cucinare, preferiscono acquistarlo pronto e chi cucina per vendere si attenta farlo buono prima che sano; sempre il sistema considera l'alimentazione come un accessorio; se nei luoghi di lavoro è normale fare una pausa di mezz'ora con incluso il lunch meeting, diventa impossibile per la persona prendersi il tempo di fare una pausa alimentare corretta e poi riprendere a lavorare. Da tecnico specializzato nessuno mi viene a dire nulla quando all'ora di pranzo saluto tutti e vado a mangiare da persona circa civilizzata: un messicano che fa pollo e verdure alla griglia (fajita) con due fagioli e un po' di riso si trova ovunque. Praticamente nessun americano invece lo fa, e qui è una scelta, non sono le condizioni. Capiamoci, a volte il fast food tocca anche a me perché per svariati motivi non ho alternative - e anche qua ci sono delle regole da seguire: due panini, no patatine e no soda, bevo l'acqua che ho in macchina e che compro a casse al supermercato o in area di servizio, ma cerco di evitarlo come la peste infatti quando vado in US alla fine dimagrisco.
a mio avviso mangiare bene richiede impegno, l'americano medio non lo mette, ed ecco il risultato; esempio ulteriore il discorso dei bambini: da quando in qua mangiano quello che vogliono? mangiano quello che gli viene dato; la sola idea che quotidianamente un bambino possa decidere cosa vuole mangiare per me è letteralmente follia con buona pace di psicologi e compagnia bella.
Che poi non è che la qualità della frutta e della verdura presente nei supermercati sia esattamente tutta questa meraviglia, come d'altronde in Italia.
Ci vivo da 7 anni in Usa e non posso che darti ragione.
Interessante
Non credo che alcun psicologo ritenga giusto che un bambino possa decidere cosa vuole mangiare, anche se alcuni esperimenti dimostrano che in generale i bambini cresciuti senza essere condizionati dai genitori sono istintivamente più in grado degli adulti di orientarsi verso un tipo di alimentazione equilibrata.
Noi da bambini mangiavamo quello che decidevano gli adulti ,tutto sano buono e fatto in casa ! Avevamo l'orto e prendevamo pollame e co. Da una contadina in zona ,formaggi dal pecoraio ecc facevamo vino ,salse di pomodoro e conserve varie tutte in casa ,un gran lavoro a cui partecipavano noi tutti ...e tutto ciò nella periferia Romana ,al confine con la campagna ...oggi sono sovrappeso ,non obeso ...più che altro perché non faccio più attività fisica come un tempo
Come mai lavori in USA?
Gli USA non hanno mai attraversato periodi di carestie come da noi in Europa, non sono stati messi a dura prova da guerre mondiali che hanno colpito il loro territorio. Sono cresciuti nel consumismo più sfrenato, non conoscono la privazione, la sobrietà, la vita regolata. L'Italia conserva il ricordo della civiltà contadina, del bracciante nostro antenato che andava al lavoro recando con sè pane e rape, pane e cipolle, pane e fichi. In Italia si mangia relativamente sano perché abbiamo ereditato da nostri nonni il valore dell'alimentazione "povera" ed equilibrata.
Gli US non sono solo gli stati ricchi e avvantaggiati. Qualche decennio fa non navigavano nell oro in Oklahoma, Alabama etc..
B'è oddio, hanno affrontato la Grande Depressione, ma a grandi linee il tuo ragionamento regge...
Beh oddio ...
In Italia si mangia sano??? Guarda i dati per favore…siamo i più obesi d’Europa. Comunque la Guerra Civile Americana è nota per essere stata di una crudeltà mai vista. Non sai minimamente di che parli
@@giacomomorosini1507: trasmetterò i complimenti a chi mi ha progettato.
Ho viaggiato in tre stati americani, Arizona, Nevada e California, ho percorso 3200 km nel mio viaggio, guidando io, non ho mai incontrato un solo supermercato, cercavo delle semplicissime banane da mettere in auto per stuzzicare nelle zone di nulla, per nulla intendo proprio nulla, tu la strada ed una enorme speranza che il mezzo non ti abbandoni, niente, l'unico posto dove vendevano cibo erano le stazioni di servizio, naturalmente solo cibo spazzatura, inesistente il fresco.
Tralasciando la mia esperienza, nell'acquisto di case negli USA, al primo posto delle richieste c'è il barbecue, poi l'aria condizionata ed infine la piscina, ora un breve cenno sulla carne madre in USA, le vacche li vengono nutrite a mais non a erba, quindi si creano delle muffe all'interno delle sacche che contengono il cibo ancora da ruminare, insomma non scrivo oltre perché dovrei entrare in dettagli schifosi, sappiate solo che sono letteralmente imbottite di farmaci ed ormoni e che quella carne in Europa ti garantirebbe un ergastolo se la commercializzassi...
È tutto da rifare il sistema USA, non si salva nulla...
Commento interessante, come mai hai viaggiato tanto in usa?
@@MttSls perché adoravo gli USA, sono fantastici sotto tanti aspetti, purtroppo non tutti positivi, ho visto un mix di bello e brutto portato agli estremi, gli USA sono estremi, sia nel bene che nel male, questo è quanto...
Poi detto tra noi, non è normale vedere più negozi di armi che supermercati, ovvero io non lo ritengo logico, ma sono estremi, quando vai li prendi tutto il pacchetto, non solo quello che vorresti...
@@MrerBeppe quali sono gli aspetti fantastici?
Vero. Non si salva nulla.
@@yanavjiqoike6686 strade larghe, auto grosse, parcheggi ovunque, tanto spazio, vedi l'Italia come un caffè ristretto da bar e gli USA come un bicchiere da caffè moka a casa...
Poi ci sono questi parchi di sequoie bellissimi, grattacieli enormi e altissimi, hotel di 5000 camere, insomma e tutto grosso enorme, come le calorie, ci sono ristoranti a Los Angeles di cibo italiano, dove ho mangiato i migliori spaghetti al cartoccio di sempre, certo che un pranzo li ti costa quanto 40 hamburger, quindi si hanno diversi grossi problemi negli USA, e sono davvero molto grossi, come tutto in America...
Vivo nel MidWest ad un’ora e mezza da Indianapolis. Una ragazza Indiana, una ragazza californiana ed io andiamo ogni mese a Indianapolis per comprare cibo decente... è davvero dura trovare cibo buono e che faccia bene allo stesso tempo
Incredibile!
Perché vivi là?,… Non è meglio vivere in Italia?
@@yanavjiqoike6686 sto facendo un periodo di ricerca. Vivere in Italia non sempre è la scelta migliore per il proprio lavoro. Sono sicura non la sorprende
scusi un mercato degli agricoltori non ce lo avete?
Anni fa ho avuto il piacere di lavorare con Michael Pollan, autore de "L'enigma dell'onnivoro" e altri libri sull'alimentazione. Questo simpaticissimo autore americano, che senza mezze parole ammette che le tradizioni alimentari sono immensamente migliore in Italia che in America, tra le tante cose interessanti che ha detto ha affermato che Wall Street vuole che le aziende crescano del 5% annuo, ma la popolazione USA cresce solo dell'1,5% annuo. C'è quindi un unico modo per rispettare quei parametri: educare la gente a mangiare di piú. Diceva poi tanti altri aneddoti interessanti, se vuoi li racconto in privato, purtroppo sarebbe lungo scriverli qui.
È curioso, si abbotta il tacchino finché non scoppia, quanto siamo spietati come specie. Comunque ottimo commento, dev'essere stata una bell'esperienza lavorare alla realizzazione di libri che trattano un tema abbastanza delicato come questo 👍🏻
@@yuripalmieri75 Perdonami la pignoleria, io non ho lavorato alla realizzazione di libri: sono interprete e traduttore, ho tradotto il signor Pollan durante degli eventi pubblici qui in Italia
Puoi raccontarne qualcuno nei commenti
In realtà a me sembra peggiorate negli ultimi 5-6 anni prepandemia e leggermente migliorate solo dopo pandemia, basta vedere che il cibo che va di moda tra i più giovani sono il sushi degli all you can eat, fast food a base di burgers e fritti e ovviamente i kebab, la gente che ammassa a mangiare negli all you can eat la cosa che più mi fa salire tristezza in modo assoluto
peccato sarebbe stato interessante leggerli. Cmq quello che hai scritto è la prova che viene fatto in maniera fraudolenta e consapevole per fare profitto e creare dipendenza. I bambini manco quelli italiani sanno che il junk food porta dipendenza e si diventa addicted allo zuccero ma anche ai carbodrati a napoli (in alcuni ceti sociali per fortuna stanno scomparendo) c'è ancora la cultura della pizza come se facesse bene, ed anche in tv dicono solo caxxate. La pizza non fa bene , gli impasti sono pieni di carboidrati con lievitazione chimica e veloce, ma si illudono chiedendo magari che sia con le melanzane (fritte) o con le verdure (fritte) spesso e volentieiri con quelle panze giganti come quella simpatica della mia ex moglie che per fortuna ho lasciato 13 anni fa per la sua grande ignoranza anche da questo punto di vista e che ha cresciuto nostra figlia che a 13 anni pesa (dato di ieri) 83 kg. Ma il cattivo sono io ovviamente. Purtroppo quelle persone in america o appunto la signora dell'esempio è anche convinta di fare la cosa giusta quando , purtroppo, queste persone mi disgustano. Non si può morire a 40 , 50 anni e poi lamentarsi con lo stato almeno in italia ma l'arroganza americana e di tanti altre persone che fanno il gioco di questi produttori di spazatura è enorme come i loro deretani.
Ho discusso una tesi sull'obesità in gravidanza un mese fa e adesso sto facendo il viaggio di laurea negli States, tutto vero, posso aggiungere che:
1. La popolazione su cui focalizzare l'attenzione sono i ragazzi. Giovani obesi sono più predisposti a sviluppare sindromi metaboliche e passarle alle generazioni future. Avere madre e padre obesi aumenta il rischio di un neonato di 11 volte di diventare obeso in età adulta.
2. A livello internazionale si devono tassare maggiormente i cibi che mettono in pericolo la salute pubblica.
3. Etichette nutrizionali più intuitive si sono dimostrate utili nell'aumentare la consapevolezza alimentare in fase d'acquisto.
4. I fast food producano una quantità spropositata di rifiuti, che spesso e volentieri non vengono differenziati.
In che modo il punto 2 avrebbe qualche effetto, considerando che spesso la domanda è inelastica? Alla fine non andresti solo a tassare i poveri?
in italia il dato istat sull ignoranza cresce ed e un popolo che non conosce origini etniche ne culturali
La questione etichette la trovo un argomento molto importante e poco discusso. Ci sono etichette fatte molto bene, che ti permettono di capire subito cosa stai mangiando, ce ne sono altre invece che ti costringono a fare una pagina di calcoli se vuoi tenere il conto di calorie e macronutrienti.
Diciture come "valori riferiti a 100 g di prodotto finito preparato secondo le istruzioni" però il prodotto finito non peserà 100 g e non è semplicissimo farsi un'idea a priori di quanto peserà. Oppure "valori per porzione" e la porzione indicata corrisponde ad una quantità che realisticamente non mangeresti. O ancora l'indicazione della percentuale sul fabbisogno giornaliero, e scritto in piccolo si riferisce ad un fabbisogno giornaliero di 2500 kcal; qualcuno ingenuamente potrebbe pensare che sia il fabbisogno medio, mentre è più realisticamente il fabbisogno di un maschio adulto di stazza robusta e con una vita attiva. Ancora più inutile e fuorviante se stiamo parlando di un alimento il cui target principale sono i bambini.
Per non parlare di tutti gli stratagemmi per rendere poco leggibile la lista degli ingredienti, dalle diciture vaghe al non specificare che quella lista di 5 cose diverse con nomi poco riconoscibili sono tutti zuccheri.
Mi lascia poi basita che non siano presenti in etichetta il contenuto di potassio e fosforo (necessari nella dieta, ma tossici in dosi eccessive) ed anche la presenza di tossine naturali (come quelle in alcuni semi e frutta a guscio, che sì fanno bene in dosi normali, ma preferirei comunque sapere se mangiarne una tazza piena rischia di mandarmi sottoterra!)
Questi dati purtroppo non sono nuovi; se ricordate il film "Super Size Me" di Morgan Spurlock oltre che a mangiare per un mese al McDonald, andava a sviscerare in parte i dati della dieta americana, ed una cosa che mi aveva lasciato perplesso era proprio il come mangiavano gli adolescenti nelle mense scolastiche, in cui i cuochi dicevano "il nostro utensile preferito per cucinare è il taglierino" perchè la maggior parte dei cibi era derivato da prodotti industriali precotti e preconfezionati.
Vero, brividi...
Avevevo visto 2 documentari sul problema dell'obesità nei paesi più svantaggiati, e ricordo che il primo (agghiacciante) era su un piccolo paesino del Messico in cui la coca cola veniva venduta a meno dell'acqua minerale in bottiglia e la gente la beveva al posto dell'acqua. L'altro parlava di come la mc donalds avesse messo piede in India vendendo le peggio schifezze ai bambini per l'assenza di alcune normative alimentari. Se ne parla troppo poco di queste cose 😞
Cocacola si appropria delle riserve idriche e le sfrutta per la sua produzione industriale, senza dare benefici alla popolazione locale.
Succede anche in Italia nello stabilimento di Nogara, quest'anno per la crisi idrica hanno limitato l'utilizzo di acqua dei comuni cittadini ma non hanno sfiorato la multinazionale.
@@alessioWe dove posso trovare informazioni al riguardo?
non c'è bisogno di andare in un paesino in Messico, nel centro di Manhattan trovi tranquillamente piccoli store in cui l'unica acqua minerale in vendita (in genere rigorosamente "di marca" e "alla moda") costa ampiamente più della cocacola. Ho acquistato l'anno scorso 6 bottiglie d'acqua da un litro pagandole 24 dollari. fotografai lo scontrino.
Puoi mandare i link dei documentari?
@@_ilsegugio_ Avrei bevuto quella del rubinetto...o non potevi?
L'americano medio non cucina, preferisce di gran lunga comprare il cibo, questo fa lievitare non poco la spesa anche per il junk food. Nelle scuole spesso e volentieri vengono serviti pasti non propriamente salutari, ed e' anche (e sopratutto) una questione di cultura alimentare, che non si insegna a scuola e tantomeno nelle famiglie.
Il fattore etnico conta parecchio, se prendiamo i latinoamericani, spesso vengono da paesi dove mettere in fila pranzo e cena e' questione di fortuna, arrivano negli Stati Uniti e si trovano ogni ben di Dio e si abbuffano ed ingrassano.
Se non esistono supermercati con verdura fresca in certe zone delle citta' e', molto spesso, dovuto al fatto che non avrebbero mercato, e non per il costo degli alimenti, che, se paragonato alla quantita' di dollari che si spendono nei fast food o in junk food e' pressoche' identico.
Complimenti per il video :)
Quando sono stato negli States mi sono anche accorto di come i prodotti sani siano spesso più cari dei junk food. Per fare un esempio, mi ricordo di un fast food, Wendy's, che faceva un'opzione chiamata 4for4, ovvero quattro prodotti per quattro dollari.
Quando sono andato a New York ho trovato l’acqua che costava più della Cocacola
Ho notato la stessa cosa ormai una decina di anni fa quando sono andata là una settimana in ferie. Per curiosità avevo girato per supermercati (a new york) e ok, ny di suo è uno dei posti più cari in assoluto e ok, ma se una mela ti costa due volte il fritto preconfezionato, il problema non è nemmeno più il non poter raggiungere il supermercato, è non poter raggiungere la cifra necessaria a mangiare decentemente...
Ma pure qua eh... non devi allontanarti purtroppo :(
@@PollyTicallycorrect vivi in una grande città?
4 mesi zaino in spalla nel '95 - coast 2 coast Vero vero! Ripemsandoci credo di aver mangiato hamburger ogni singolo giorno. L'insalata si aggirava sui 30$, quando un pasto completo tipo menù fast food, che ti riempie per un giorno intero lo trovi anche per 5, di $! In generale é un grande laboratorio a cielo aperto. Forse qualcuno avrebbe cmq col tempo dovuto sperimentare, l'American Way, ma oggi mi dico che la massoneria ha mostrato in ogni maniera, insostenibilità del loro mondo nuovo.
Gli Stati uniti sono il paese degli estremismi su ogni settore. Da colonia stiamo assorbendo tanto: non vorrei che dietro l'elevatissimo prezzo attuale di frutta e verdura, nonostante l'abbondanza, ci sia la volontà di andare verso quella direzione fino ad arrivare ad esempio a rendere più conveniente un pacco di patatine che un chilo di mele
Purtroppo è già così se ci pensi...
Ci stiamo mano mano avvicinando anche noi a queste cattive abitudini, la fretta, il poco tempo a disposizione, la pigrizia, ci fa scegliere sempre più spesso cibi pronti!
Non sono totalmente d’accordo, personalmente invece percepisco che con la diffusione dei food influencer sul web e di Masterchef ci sia un ritorno alla cucina, a volte anche più nobile, da parte di tutte le categorie, soprattutto i più giovani.
Sì, infatti io ne sono una vittima. Ma mi accorgo che non ne ho colpa, perché di fatto la mia vita è diventata troppo indaffarata per avere il tempo di prepararmi da mangiare. Mi sono trovato imprigionato in un sistema di vita sbagliato per errori commessi non da me, e di cui devo subire io lo scotto, a causa dell'egoismo, della stupidità, della pigrizia altrui.
Di fatto, dovremmo renderci conto che il nostro sistema di vita fondato sullo spreco, sul superfluo e sul troppo comodo (cioè sul pigro) è oggettivamente sbagliato e porta a una miseria morale e materiale di cui tanti non si rendono conto, se non quando si accorgono di essere profondamente infelici.
Già vedo aumentare il numero di bambini in sovrappeso, rispetto a un decennio fa. Sento genitori giustificarsi con "Come faccio a dirgli di no? Gli piace tanto mangiare!".
Non puoi aspettarti da un bambino goloso che si sappia regolare da solo! Deve essere l'adulto a dire questo sì, questo no, di questo puoi prenderne solo uno. Deve essere l'adulto ad insistere che bisogna mangiare anche la verdura, anche se non è il tuo cibo preferito, bisogna farlo per la salute. Il bambino che è venuto al mondo poppando latte, che è dolce e grasso, ha una spinta istintiva verso ciò che è dolce e grasso, non sarà il bambino a dirti "No, non voglio la torta, dammi l'insalata".
Questa è la pigrizia dei genitori, perché è più facile accontentarli sempre piuttosto che insegnare e mettere limiti, è più facile risolvere un litigio offrendo un dolcetto in segno di pace piuttosto che parlare di emozioni e relazioni sane, è più facile cedere al capriccio piuttosto che educarli a gestire la frustrazione.
Video interessantissimo raga.
Aggiungerei anche a detta di mio padre prima a cui ho parlato di questo video, il fatto che gli aerei statunitensi abbiano dovuto aumentare le dimensioni dei proprio posti a sedere peer l'incremento evidente delle dimensioni corporee.
Questo argomento l'ho trattato all'università in nutrizione, e anche noi Italiani nonostante siamno ritenuti la cucina più salutare al mondo (se non una delle prime), grazie alla tanto decantata dieta mediterranea, abbiamo ad esempio in Campania una obesità del 19%, soprattutto numeri alti nelle zone più povere d'Italia come il Sud.
Nella mia città natale Cesena dove vivo da sempre, ho visto code di centinaia di metri fuori dai Mc'donalds durante Halloween 2021, mi sono impressionato.
Ho letto alcuni commenti dove si dice che L'obesità è un fattore di ignoranza e poca consapevolezza, e sono daccordo, un fatto sicuramente anche culturale, infatti come già alcune persone hanno evidenziato, zone dove le culture diverse si incontrano, creano aree maggiormente predisposte a una scelta etnica culinaria più salutare e meno incline a seguire quello che è chiamato standard.
Nel video poi parla di qualità del cibom ad esempio domanda che a me sta a cuore perchè mi ritengo quasi integralista su questo argomento, volevo soffermarmi sul cambiamento dell'alimentazione nostrana Italiana negli ultimi 30 anni.
Grandi aziende Italiane senza fare nomi tanto sono tutte uguali bene o male nel loro modus operandi, spingono per prodotti che ritengo ovviamente di qualità inferiori paragonati a prodotti dello stesso tipo, ad esempio tornando al discorso fast food come Il MC'donands o tanti altri, vengono usati carni intensive o polli super modificati geneticamente per poter esprimere il mloro massimo potenziale genetico per la crescita repentina in un dato ponderale e staturale, c'è proprio una specie di questi pèolli chiamato Browl che cresce velocissimamente, ma deve essere opprtunatamente dopata con ormoni anabolizzanti, e 'uso di lampade accese 24 ore al giorno di tempo, queste povere bestie crescono senza muscolatura perchè non hanno la possibiliotà di movimento, e quindi l'articolazione che cresce tanto, non viene sostenuta dal muscolo che invece è troppo debole per sostenere tutto querl peso.
Questi sono fatti criminali che nel mio piccolo da laureato in Scienze Motorie cerco di diffondere, ma penso che ci sia ancora ad oggi un'ignoranza sconfinata su questi argomenti.
Quindi questo concetto è legato alla qualità intrinseca proteica del cibo che mangiamo, un pollo da batteria non sarà mai a parità di peso qualitativamente come quello allevato VERAMEMENTE a terra, le proteine introdotte nella giornata sono le stesse, come peso in grammi, ma a livello organolettico c'è una differenza enorme, proprio per la vita differente di questi animali chen hanno fatto, correre, mangiare erba, fare un ciclo regolare di sonno, e quindi una produzione oromonale che rispecchia il ciclo circadiano biologico naturale della vita e non un prodotto artificiale.
Mi prendono per pazzo, mi deridoono per queste constatazioni, questo è un fatto culturale ovviamente , ma in molti hanno dimenticato quello che mangiavano i loro nonni, abituati a mangiare cibo di qualità derivante dalle campagne.
Poi nel dopo guerra nato il business, e siccome la richiesta totale di pollame o carne è aumentata , non si è scelto a livello politico di proseguire con allevamementi tradizonali, e si è dato sfogo a questa tipologia di allevamemnti industriali, dove il benessere animale non è garantito.
Ho divagato un pò, ma spero che possa interessare a qualcuno e magari diventare insieme piano piano resilienti, verso uno stato che fa gli interessi dei grandi ,rispetto alle vere esigenze della popolazione.
Un saluto,
Dottor Jacopo Antoccia
Concordo.....ormai la gente va a comprare il petto di pollo e non si rende conto che questo petto è più grande di un pollo intero adagiato un po' più in là sul banco 😂😂😂😂. Neppure se morissero di vecchiaia i polli allevati in cortile arriverebbero ad avere petti di quelle dimensioni.
Negli hotel italiani chiedono se hanno i letti con materassi per americani...
Materassi adatti a pesi ben superiori nella media rispetto al resto del mondo
Hai pienamente ragione, il circolo vizioso fra bisogno di cibo, offerta dello stesso e la sua reperibilità lo hai descritto magistralmente. Un'altra dimostrazione che il "mercato" non si autoregola ma tende allo sfruttamento intensivo fino ad esaurimento di un settore indipendentemente se tale sfruttamento sia positivo per la società o meno. Alle Big Food non gliene frega nulla se tu cliente muori d'infarto, diabete od altro... purché finché sei in vita acquisti i loro prodotti. L' America è un grande paese!😡😡😡😡😡😡
Se non ricordo male, in Idiocracy si vedeva pure un gran numero di ciccioni e ora capisco che non era una cosa a caso...
Oltretutto, sai come ci gode l'industria farmaceutica...
A ottobre sono stato a NY e da bravo Gymbro mangiavo al whoole foods market . I prezzi erano allucinanti un pranzo che normalmente faccio tutti i giorni con un circa 100g di riso , 150g di pollo o altra carne magra e un 200g di verdure veniva la bellezza 30$ poiché era tutto cotto a vapore quindi i pesi erano gonfiati dall'acqua trattenuta dai cibi. Un panino allo shake shack di equivalenti kcal 7$. Inoltre nei supermarket qualsiasi cibo sano era al doppio del prezzo rispetto alla controparte sfiziosa . Senza poi parlare del reparto frutta e verdura che ad esempio delle comuni mele erano a 10$ al kg ( i prezzi erano alla libra e quindi vanno fatti X2 per fare un rapporto simile alla nostra realtà)
Dalla mia esperienza come studente in usa posso dire che questo video è vero a metà : le famiglie americane non cucinano in casa, non c'è questa tradizione come da noi. Piuttosto che mettersi ai fornelli preferiscono andare a mangiare fuori tutti i giorni. In più i ristoranti americani non sono come i nostri, sono delle catene di ristoranti uguali l'un con l'altro anche nel menu, quindi si mangia sempre la stessa solfa : paninazzi, carne e pasta cn lo schifo dentro.
Io amo l'Italia, l'ho sempre amata e sono fiera della mia patria .....e sarà così per sempre
Vivo in America nei dormitori del college, condivido l’appartamento con due americani e niente sono super pigri in tutto. Giocano tutto il giorno alla play senza uscire dalla loro camera, il weekend bevono un macello e non cucinano mai. Condivido con loro frigo e freezer e non hanno nessun tipo di alimento nel frigo. Hanno solamente prodotti surgelati nel freezer che ogni tanto scaldano bel microonde. Per pranzo mangiano ogni giorno al subway che si trova dentro il college. In America manca educazione, i ragazzi sono troppo più stupidì rispetto a noi internazionali, non ragionano, hanno tutti problemi psicologici, sono pigri e mangiano malissimo. Fiero di essere nato in Italia, la cultura europea è semplicemente troppo superiore a quella americana. L’unico pregio di questo paese è che per un ragazzo di 21 anni come me che pratica uno sport può ambire ad opportunità enormi. Allo stesso tempo però la qualità della vita fa schifo, finirò il mio percorso studio calcio qui poi me ne tornerò in Europa per cercare nuove esperienze e conoscere una cultura migliore. Questo paese e ottimo se usato da trampolino per una carriera professionale, per il resto viva l’Europa.
Una volta quando eravamo a Philadelphia mia madre prese dei lamponi freschi da dividere in un mini supermercato all'angolo, pagati sui 13/14 dollari. Magari sono scammate per turisti ma per farvi capire nei fast food con la stessa cifra ci facevamo un pasto in due.
Solitamente io qui in Italia lamponi, fichi, fragole e ciliegie che coltivo nel mio orto spesso li regalo o a volte purtroppo devo buttarli perché non so cosa farmene
Io nel mio piccolo da più di 1 anni, ho iniziato ad acquistare prodotti biologici km0 da produttori locali! La mia salute è migliorata di molto e sapete una cosa? I prezzi non sono così diversi. Ora mi sono appassionato anche a Alimurgia (si vado a raccogliere erbe spontanee che utilizzo nelle mie insalate o zuppe o altro) non mangio più carne e la mia acidità di stomaco è calata a picco a favore di un ambiente basico. Mangio cmq uova di qualità e qualche latticino sempre bio che conosco di produttori. Poco tempo fa mangiavo panini con würstel e cheddar a pranzo, carne mattina pomeriggio e sera, quintali di sale e zuccheri no stop, poca verdura e cibi pieni di ogm e raffinati, ora cereali integrali bio con poco glutine. Ma ragazzi vi dico questo perché non è vero che le cose più buone sono nel cibo spazzatura, io a distanza di tempo quando mangio una mela , miele o anche una pizza perché no apprezzo 1000 volte di più quello che mangio e le mie pupille ringraziano, il corpo all’inizio deve disintossicarsi da tutto quello zucchero sale dei cibi spazzatura e poi vi assicuro che anche una pera vi cambia la giornata. Non bisogna essere talebani in cucina .. ma smart per voi, per chi vi sta intorno , per l’ambiente per tutto. E poi sapete una cosa? Non c’è cosa più bella di dare i miei soldi ad aziende agricole che con passione e tanti sforzi danno un alternativa a quei 3/4 nomi che orbitano nella grande distribuzione alimentare che non fanno che pensare a riempire le loro tasche, avvelenare il poveretto che gli da i soldi e ormai che ci siamo impattare enormemente sull’ambiente quando esistono persone che muoiono di fame. Sapete chi possiede il grano e tutti i cereali del mondo? Cargill che si vede anche nel video… bene sapete che grandi vendono a 2 soldi nei super mercati? Grandi Bianchi raffinati selezionati per il basso costo di produzione, la velocità di produzione e sopratutto l’assenza quasi totale di nutrienti a favore proprio per la sua velocità di produzione di un quantitativo di glutine altissimo? Celiachia in aumento? Intolleranza al glutine? Malattie che prima non esistevano dato che erano presenti granì antichi integrali con molte fibre, poco glutine e in generale più densi di nutrienti. Ecco io quando possibile ricerco questo genere di prodotti che ancora esistono e sono felice di contribuire a mio modo.
negli USA le patate fritte vengono considerate verdure come l'insalata e pomodoro fresco, da li capisci come sono messi, messi molto male, grazie alla forza delle multinazionali di prodotti già pronti
Veramente non capisco come hai "solo" 852.000 iscritti con questi contenuti che davvero fanno riflettere ... posso dirti solo GRAZIE mille per il tuo lavoro.
Il sapere è per pochi il resto scieglie tik tok per sculettare
@@Marko4534 *sceglie
Ottimo video! Colgo l’occasione per dare lo spunto di affrontare questo argomento sul piano dell’Italia: ormai non c’è più dubbio, mangiamo sempre peggio e i nostri bambini sono secondi solo alla Grecia per obesità. Abbiamo completamente dimenticano cereali e legumi che hanno fatto parte della nostra dieta per secoli e abbiamo sostituito tutto con pasta in grandi quantità (prima di mangiava solo la domenica), un sacco di carne etc. E, paradossalmente, più si va a sud e più l’obesità aumenta. Abbiamo politici che rivendicano la dieta mediterranea come arma di propaganda, ma negli ospedali oncologici vengono ancora servite le fettine di carne rossa e la stragrande maggioranza dei medici non ha vere nozioni di nutrizione. Siamo messi meglio degli americani, ma comunque la loro strada l’abbiamo ben imboccata.
al sud erano più obesi del nord anche prima , non per ignoranza ma per disponibilità\tipologia di cibi . Comunque per la cronaca la pasta è un cerale.
La questione carne rossa negli ospedali oncologici non ha minimamente senso in quanto è dimostrato scientificamente che la carne rossa non è cancerogena,ma lo diventa solo tramite una cottura errata, e sinceramente non penso proprio che negli ospedali servino carne bruciata ai malati. Qua hai sbagliato proprio, si vede i medici ne sanno leggermente più di te.
Era la carne che si mangiava solo alla domenica
Oddio la vera cosa non sono i cereali, dato che la pasta col pomodorino è cereali. Ma il fatto che non si mangi più frutta e verdura
@@MrCortecciaV La pasta comune era un cereale... Il processo di raffinazione delle farine e l'essicazione ultra rapida a cui è sottoposta, la rendono dannosa per la salute.
Sono stato in America per un viaggio accademico quest'anno. Purtroppo il budget per il cibo era molto limitato, e quindi nonostante stessi in albergo avevo pensato di fare un salto al supermercato (distante 2 fermate della metro nonostante fossimo in una delle città più grandi) per vedere se avevano qualcosa di pronto.
Vidi le pesche col cartello 2.70$ e pensai: perfetto.
Solo poi mi accorsi che erano 2.70$ *l'una*, non al kilo/oncia.
Alla fine mi sono comprato un tubo extra large di Pringles per 2.30$, e il resto della settimana sono stato 3 volte da McDonald's. Il cibo salutare, sia al supermercato che nei ristoranti, era assolutamente fuori dalla mia portata
@@stefanoballiero8319 seh vabbè. Sono stato in molti altri paesi e non era così.
Ma parlare a cazzo di gente che non conosci è una passione?
il sistema economica è diverso, tu non hai uno stipendio americano
Da tecnologo alimentare da poco laureato ti posso dire che questo video è davvero il top, ben fatto anche per le persone che hanno scarsa conoscenza in materia. Ci vorrebbero più video di divulgazione come questa data la disinformazione di questi tempi!
Beh, si. Tempo fa vidi "l'originale" in Inglese. Diciamo che Simone ha preso spunto, tradotto e decorato il video pre-esistente.
Il canale sta diventando una vera fonte di informazione di primario interesse, il vostro servizio è importante, non il primo certamente sull'argomento, e sicuramente non l'ultimo, ma sicuramente di fondamentale importanza. Ci tenevo solo a ringraziarvi per i contenuti. Buona serata
Vittorio Gassmann, il nostro celebre attore, lavorò per molti anni negli Stati Uniti. Si sposò con una americana, l' attrice Shelley Winters, dalla quale ebbe la figlia Paola. Poi rientrò in Italia e, ogni volta che parlava con qualcuno, circa il paese nord americano, era solito dire: "USA E GETTA". Io ho la nonna paterna che era nata a Philadelphia. Sono stato molte volte in quel paese, dove ho parecchi parenti, potevo ottenere la Green Card Permanente, ma non la richiesi e NON vivrei MAI negli USA. Un paese dove comandano solo i dollari. Le persone sono dotate di poco senso del' ironia, non ridono ma shignazzano a comando. Permalosi e molto ignoranti dei fatti e dei paesi che non siano il loro. Un paese finto, di plastica, e anche molto guerrafondaio. Caliamo un velo pietoso sulla loro cucina. Disgusting and unhealthy. Donne e uomini di venti o quaranta anni che hanno dei sederi e dei ventri più grandi di un elefante.
Purtroppo lo stiamo vivendo anche nel nostro paese questo problema. I dati del Istituto Superiore di Sanità riporta che il 43% della popolazione adulta è in eccesso ponderale, di cui il 33% è in sovrappeso e il 10% è obeso. Questi dati sono allarmanti in futuro da noi 1 su 2 sarà grasso, mentre l'obesità potrebbe salire al 15%. Il problema di base è che ormai mangiare correttamente significa per la popolazione comune "stare a dieta", mentre in realtà vuol dire prenderdi cura di se stessi. Poi per carità fare aperitivo, andare al fast food una volta ogni tanto non uccide, però non deve diventare un abitudine. Naturalmente è sempre un eccesso di calorie a farci ingrassare, se uno regola le porzioni potrebbe anche andarci spesso, però sappiamo che sono porcherie che apportano molte calorie e non ci danno sazietà perciò è più facile eccedere, mentre le verdure vi sfido a mangiarle in eccesso
Ragazzi, io il problema l' ho avuto a Londra ( ma non in Irlanda) vacanza al risparmio ci costrinse a mangiare almeno una volta al giorno da MC Donald. 10 giorni di vacanza culturale e 1.000.000 di acne mai avuta in vita mia. Vivo a Palermo, Sicilia, non vado mai al MC Donald al massimo lo street food molto nostrano, pane con la Milza o pane e panelle.
Il miglior amico del mio ex compagno che vive da anni negli Stati Uniti (in California in particolare), una delle volte che è tornato in Italia per stare con la famiglia mi aveva raccontato che dipende da stato a stato sul fatto che la popolazione diventa o meno obesa; lui ad esempio mi aveva detto che in California stanno più attenti all'alimentazione e allo sport rispetto magari all'illinois
parafrasando John Beluschi si potrebbe dire "io odio gli obesi dell'illinois"
Senza andare tanto lontano, si vive lo stesso problema qui in Inghilterra, dove si predilige il junk food, fast food, cibi precotti da microonde e bevande zuccherate (e birra) . Non a caso la gente in sovrappeso qui abbonda. Io rimango meravigliato quando non le persone qui non abbiano la voglia di fare 2 spaghetti al pomodoro
sono stato in irlanda… una roba assurda sembrava l’america dublino. cheesburger e patatine sono stati il 50% dei miei pranzi, il resto tramezzini confezionati e altra roba grassa
@@francescoparmitani6359 vero. Io più volte in Scozia e non riuscivo a trovare un tramezzino senza salse, un semplice pane e prosciutto crudo. La maionese, poi, dappertutto.
@@ant7827 Mangia sano, mangia naturale e italiano.
Concordo ma in Italia la situazione non è affatto diversa, l'eccesso di latticini e insaccati non è affatto salutare e sempre più adolescenti riempiono i fast food, i dolci vengono trattati alla stregua di un frutto a fine pasto, e le bevande zuccherate sono parte integrante della dieta. Deve intervenire la scuola o la prossima sarà una generazione stracolma di ammalati.
Sono stato ad hunslow (undicesima zona della metro di londra) parecchi anni fa e mi sono spaventato da quanto costasse un normalissimo pacco di pasta rispetto a qui, per non parlare di cibi conservati come le passate italiane che vengono venduti a caro prezzo come "cibi etnici". Parlo di 15 anni fa, ora non so come possa essere cambiata la situazione
Quando hanno cominciato a diffondersi molti MC e kebabbari in città a BS mio nonno mi disse: " meglio una bistecca di qualità a settimana di un kebab o un hamburger tutti i giorni". Parole sante😌
Mi immagino all'epoca che ragionamenti così sarebbero stati etichettati come da "boomer", forse anche oggi, ma questo prova che non dobbiamo ignorare un concetto o un consiglio solo perchè è "vecchio"...
@@lucadibattista4864 ma che si fottano quei bambini segaioli... è grazie ai boomer che ora hanno quello che hanno, intanto i boomer hanno combattuto per i loro diritti, questi bambini di oggi danno a loro la colpa per il mondo per come è oggi, da passivi quali sono.
Secondo me il kebab non è poi così insalubre
@@GravityZx si se lo prepari te a casa con prodotti di qualità ma quello dei rotoloni che trovi dai kebabbari è carne di scarto spesso se guardi bene ci sono dentro pure peli e cartilagine e una marea di grasso che se non cuociono abbastanza fa pure parecchio schifo. ( Però è halal 😅) la carne del MC Donald in confronto è prima scelta. E senza contare che a volte pur di risparmiare 30 c.di euro di verdure tagliate che avanzano invece che buttarle le tengono per il giorno dopo. Tra l'altro verdure come le cipolle che assorbono germi e batteri circostanti e andrebbero sempre tagliate al momento
@@GravityZx lo pensavo anch'io. Ma la stragrande maggioranza dei rotoloni di kebab son fatti in Germania con ingredienti di qualità dubbia, e mesi prima di arrivare qui. E la carne tenuta al caldo per troppo tempo va soggetta a putrefazione. Soprattutto il centro del rotolo, che, se c'è poco smercio, sta giorni già scongelato senza essere sottoposto a un calore sufficiente alla sterilizzazione. Così almeno mi è stato detto, poi non voglio creare allarmismi. Personalmente non ho mai avuto problemi col kebab, salvo, a volte, una digestione un po' lunga...
Confermo tutto da americano. Vivere bene da queste parti è veramente un privilegio.
American dream
Quando vivevo in Inghilterra ho proproo notato che i cibi accessibili a chi aveva reddito basso,erano proprio quelli che chiamo junk food,io stessa,proprio per un periodo di difficoltà economiche,mi recavo a mangiare nei fast food perché costavano poco e mi son sempre chiesta com'era possibile che 1 insalata al supermercato costi cosí tanto,in pratica,essere sani é una cosa da ricchi,senza contare che poi se hai problemi di salute,manco ti curano ma questa é 1altra storia.
Scusa un attimo: tu nei PERIODI "POVERI" andavi a mangiare nei fast food?????? Io a Londra mi sono comprato un confezione di ritagli di pancetta, ho trovato in offerta un plateu di uova, prendevo le verdure di scarto dai negozi e campavo così, cucinandomi le cose, non sarà stato molto salutare ma sicuramente meglio che mangiare sempre nei fast food, oppure quando facevo il cameriere negli eventi in combutta con altri colleghi facevamo sparire interi piatti che poi ci dividavamo. Se parli così mi sà che non hai idea di cosa sia un "periodo povero" a Londra..... Non avevi lo sbatti e basta dai, abituata alla mamma che ti prepara da mangiare probabilmente, ne ho incontrati tanti sù là come te.
Ps Inoltre se vai dai banchetti che vendono cibo a Camden Town quando sono in chiusura ti regalano un sacco di cibo, io non lo facevo perché é una gara con altri nella stessa situazione ma sapevo che c'era anche questa possibiltà.
@@SirPano85 non sai neanche quello che ho passato, nell'ultimo periodo ho scoperto le mense dei poveri e grazie a loro,ho potuto tornare a mangiare,distribuivano la spesa a chi ne aveva bisogno e mi hanno aiutata tanto,mi sá che quello che non sá cosa vuol dire fare la fame,non avere i soldi per fare la spesa non sono io e quello che passava il governo non era sufficiente ma non ho voglia di stare quá a spiegare quello che ho passato,perchè lo sò solo io e le persone che mi sono state vicine.
@@mariesarascaravaggi9226 Mi dispiace ma evidentemente abbiamo principi diversi, io non chiedo l'elemosina, piuttosto non mangio, la mensa dei poveri non mi vedrà mai e i fast food erano un lusso al di là delle mie possibilità, ti posso garantire che quando cammini per strada e senza accorgertene ti fermi a guardare la gente che mangia in un ristorante ti rendi conto di tante cose. Quando sono riuscito a tornare in Italia e ho aperto il frigo a casa dei miei mi sono scese le lacrime, non ci potevo credere, sembrava una cornucopia.... Non critico la tua esperienza, dico solo che hai mancato delle opportunità, anche a me fu ripetutamente consigliato di addossarmi allo stato in UK ma ho preferito ingeniarmi e sopravvivere con le mie forze.
Ora grazie alla mia attitudine e ad un po' di fortuna questi sono problemi lontani, ma mi hanno insegnato molto.
Vivo in Texas da qualche mese.
Qui c'é tutto. É veramente il Paese dei Balocchi. In senso letterale.
Unico problema: le gestione del cibo. Anche al supermarket non é facile trovare cibi poco processati. Vivo di insalate e carni bianche o pesce. Ho tagliato completamente l'alcool.
La carne rossa é buonissima al gusto, dal primo secondo hai proprio la sensazione di avere la bocca "imburrata". In Europa non mi succede. Cerco quindi di mangiarne il meno possibile.
La recente inflazione ha comunque portato a crescere anche i prezzi ai Fast Food. É argomento giornaliero fra i colleghi.
Qui in UK il governo sta facendo un trial per permettere ai GP (medici di casa), di poter prescrivere frutta e verdura per poterli fare avere gratis ai meno abbienti. Il problema anche qui è che chi vive di benefit riesce più facilmente a mangiare da McDonald's per pochi pounds che fare una spesa bilanciata.
Da dietista e studente universitario, questo video è molto interessante. Dovrebbero parlarne nelle Università, spero di poterlo fare io stesso una volta informatomi a dovere. Grazie infinite.
Concordo pienamente: io questo video lo mostrerei addirittura nelle scuole elementari e medie. Mi spiace solo che il suo valentissimo e preparatissimo autore, benché figlio della terra dove è nato l'italiano, la Toscana, abbia usato orrendi anglicisimi come "alimento PROCESSATO" (anziché dire "alimento lavorato/elaborato") oppure "hanno PERFORMATO meglio" (in corretto italiano si deve dire "hanno ottenuto risultati migliori").
Da respiratore di ossigeno, hai ragione.
L'ambiente universitario è uno dei contesti in cui si mangia peggio: vedo coi miei occhi persone che nn fanno colazione, tirano avanti mangiando prevalentemente cibo delle macchinette e saltano pasti come se fosse una cosa normale.
@@SHNEWSdeiCampioni ma più che lo stile di vita dello studente universitario io mi preoccuperei di chi, oltre a mangiare in modo “discutibile” (e lo dico da dietista, che vedo molti colleghi che hanno un rapporto scorretto col cibo), dovrà in futuro educare i suoi pazienti a mangiare meglio e ad avere un rapporto più sano col cibo
@@paolobitta5575 assolutamente d'accordo, pensai la stessa cosa di una mia conoscente ai limiti dell'anoressia che si iscrisse alla facoltà di medicina (avendo tra l'altro in famiglia una tradizione di medici)...
Ero negli Usa a 20 anni, ed ero già una salutista convinta in quegli anni '70! Difficile trovare cibo sano allora e inorridita di incontrare così tanti obesi, grandi obesi. Ora il video dice che sono addirittura aumentati!
10 anni fa sono stata in India 3 mesi e riuscire a comprare prodotti senza l'aggiunta di zucchero era un'impresa davvero ardua. Lo stesso l'anno prima in Brasile, ma essendoci rimasta solo un mese ho patito meno per la situazione.
Dieci anni dopo, qui in Italia, mi ritrovo quasi lo stesso problema! 😮😮😮
Andare da natura si è ridicolo, xé costa tutto tantissimo - e obiettivamente, nn è nemmeno tutto così sano come si vuol far credere...
Ho imparato a fare ancora di più tutto in casa, pane e yogurt/kefir compreso. A essere ancora più essenziale e minimalista. E mi va bene. Sono soddisfatta di farcela.
Ma è comunque sconcertante vedere come tutto nei supermercati è peggiorato! E nessuno sembra farci poi tanto caso! 😧😒😒
Hey nova: un argomento a parer mio molto interessante. Il problema delle armi in america e il confronto con la svizzera. Perché l'America e la svizzera hanno così tante armi ma la svizzera non ha problemi di sparatorie come l' america? Se ti va potrebbe essere un bel argomento
Perchè la Svizzera non ha un'elevata presenza di 13/52.
@@gastone2168 siamo ormai a 12/60
Perché la Svizzera non ha l'indice GINI degli USA e ha, soprattutto, un welfare degno di questo nome.
Peraltro, la giurisprudenza svizzera non tratta l'uso delle armi come quella statunitense.
Forse uno dei motivi è perché gli Stati Uniti hanno 30 volte la popolazione della Svizzera
È triste pensare che questo video mi ha spiegato più cose sulla giusta alimentazione che 10 anni di nutrizione studiata a scuola che troppo spesso semplifica l'obesità come un semplice "mangiare troppo"
la vedo al contrario,arzigogolare la cosa fino a pensare che salvo casi affetti da patologia l'obesita' sia dovute a cose diverse dal mangiar troppo e/o non fare attivita' fisica
onestamente credo che creare possibili scuse non sia una buona soluzione per risolvere un problema
troppi con le "ossa grosse"
Basta ascoltare a scuola 2-3 ore al giorno per capire che non è vero
Non riesco ad immaginare che a scuola l'educazione alimentare venga proposta in modo così superficiale. Ho insegnato per più di un decennio nella scuola dell'obbligo in Lombardia, e lì l'educazione alimentare è impartita con metodo, dal gruppo di docenti competenti (scienze biologiche, ed. fisica, ed. tecnica) coadiuvati da un esperto nutrizionista. Forse gli insegnanti che hai avuto non erano particolarmente motivati o competenti in materia.
@@xXXNaruAceXXx magari a te è stato spiegato meglio, la mia esperienza personale peró è questa
@@alessiagiordano8898 è difficile allontanarsi tantissimo, dal programma di chimica al liceo (che però è solo allo scientifico) a educazione fisica a scienze, anche alle medie, ci vuole veramente una serie di cattivissimi insegnanti per non vedersela insegnata
Non so dove ma di recente ho letto di uno studio che mostrava come, tra le tante cause, la dipendenza psicologica e affettiva fosse uno dei motivi per il quale quasi tutti gli americani prediligono e amano il fast food.
Praticamente è come dire che a tutti noi italiani piace la pasta, alla fine pensateci stareste 1/2 settimane senza mangiarne un piatto? Sia perché è buona (se vi piace chiaramente) sia perché magari hai dei ricordi con un certo piatto x che ne so, perché te lo preparava la mamma da piccolo? Anche perché è tradizione italiana.
Idem per gli americani e il McDonald's, non sapete quanto sono affezionati a questa tradizione, io non pensavo andassero sul serio a pranzo li tutti i giorni, comunque se non ci pranzano passano al drive in per prendere sempre qualcosina.
È davvero un peccato, un problema che si rifiutano di riconoscere e di conseguenza affrontare, se per il cibo avessero la stessa passione che hanno per le armi probabilmente cucinerebbero meglio di noi
Non è solo un problema di cibo. L'obesità degli Americani è multifattoriale. Il solo consumo di cibo-spazzatura, per quanto sia impattante, da solo non spiegherebbe un tasso così elevato di obesità diffusa su tutto il territorio, e le cause vanno ricercate anche altrove.
Dobbiamo partire da un presupposto: le calorie CONTANO, per quanto negli ultimi anni, o per meglio dire decenni, abbiano provato a convincerci del contrario. E alla fine della giornata, ciò che ci fa ingrassare (o dimagrire, o rimanere sempre uguali) è la semplice aritmetica: calorie introdotte - calorie consumate. Se il risultato di questa operazione aritmetica è positivo ingrassiamo, se è negativo dimagriamo, se è zero restiamo uguali. PUNTO.
A meno di non avere disfunzioni metaboliche o patologie più o meno gravi, è questa semplice operazione che fa il risultato, giorno dopo giorno. Nelle calorie consumate, tolto il metabolismo basale, rimane "quanto ci muoviamo". E qui sta il secondo, fondamentale fattore che incide sull'obesità dei cittadini americani.
Quello che forse non comprendiamo noi europei e che non si affronta in questo video, incentrato solo sul cibo, è che gli Americani sono al 100% car-dipendent. Non è come da noi dove la macchina è, sì, un mezzo fondamentale, ma non sempre necessariamente irrinunciabile: negli USA senza auto letteralmente non vivi. "Car or death!".
Se si escludono New York e altre poche grandi metropoli, le città americane sono del tutto prive di trasporto pubblico: letteralmente, non c'è! Inoltre, qualunque città americana, che sia di piccole o medie dimensioni, è concepita a compartimenti stagni: c'è il quartiere esclusivamente residenziale, quello lavorativo dove sono situate le Aziende, quello industriale, quello commerciale, la scuola per i figli, tutti distanti tra loro chilometri e raggiungibili solo in auto. Per un americano l'idea di uscire da casa e andare a piedi a fare la spesa o usare i mezzi pubblici per andare a lavoro, o anche solo andare al bar sotto casa è semplicemente inimmaginabile, perché il bar sotto casa banalmente non c'è, non esiste, il centro commerciale per fare la spesa è distante chilometri dal quartiere residenziale e raggiungibile solo in auto, idem per la scuola dei figli e per il posto di lavoro. Col tempo questa dipendenza dalla macchina ha assunto proporzioni letteralmente patologiche: oramai non si scende dall'auto nemmeno per prelevare al bancomat o per mangiare il cibo spazzatura del fast food, perché si fa tutto rimanendo con il c**o poggiato sul sedile: vedi i vari Mac-Drive e non solo. Il risultato di questa auto-dipendenza è che se provate a passeggiare in un centro di una qualsiasi cittadina americana, che non sia New York o San Francisco, a qualunque ora del giorno vedrete solo auto sulle strade e nessuno, letteralmente NESSUNO camminare a piedi! Addirittura questa insana abitudine ha finito per condizionare la concezione stessa delle città, per nulla foot-friendly, scoraggiandone letteralmente la fruizione "pedonale": assenza di marciapiedi, spazi concepiti esclusivamente per le auto, ecc. E col tempo questo ha influenzato la mentalità degli Americani che sono diventati del tutto auto-dipendenti. Di fatto, l'automobile per l'americano medio ha finito per diventare un'appendice del proprio corpo, un sostituto delle proprie gambe. E quando per forza di cose l'americano è costretto ad abbandonare la propria auto, non è più capace di percorrere con le proprie gambe una distanza che superi i venti metri, cioè la distanza media dal proprio garage alla porta d'ingresso di casa.
Se pensate che stia esagerando, vi porto la testimonianza di un mio amico che l'anno scorso è stato ad Orlando e mi ha raccontato che nel parco divertimenti praticamente tutti all'ingresso noleggiavano la carrozzina motorizzata per spostarsi all'interno del parco. Manco le gambe per camminare da un'attrazione all'altra usavano: parcheggiavano l'auto e salivano sulla carrozzina. Allucinante!!!!
Ora capite bene che se un popolo che già si alimenta male, non muove neanche le gambe per bruciare almeno una piccola parte delle tante calorie che ingurgita, non ci dobbiamo meravigliare se poi ha una percentuale così elevata di obesi
Bella analisi! Molto interessante
feci un viaggio in negli USA nel 2022 , ho trovato schifoso il fatto di dover pagare una bottiglia d'acqua naturale più di una bibita gasata a parità di volume
Da quello che vedo qui in Brasile il problema è anche quello che bevono... praticamente quello che chiamano refrigerante e succhi o the in polvere, che bevono tranquillamente al posto dell'acqua. .
È un problema di tutta l'america latina
Sono stato un mese in brasile e lí consumano un sacco di carne
Io ho iniziato a dimagrire, senza cambiare dieta, quando ho smesso di bere bevande gassate e zuccherate e sono tornato alla normale h2o (più qualche birra ogni tanto)
@@stefano_etrusco non è una differenza da poco, una lattina di coca cola ha circa 150 calorie
alla fine della settimana se si sommano tutte quelle bevute la differenza calorica non è cosa di poco conto
Una volta nel caffe mettevo anche 2 cucchiaini di zucchero, poi nel the a colazione...pian piano lo eliminato ora un caffè zuccherato non mi piace! E non lo fatto x dimagrire ma xche ne assumiamo troppo
La realtà americana descritta in questo interessante video temo stia lentamente diventando comune anche al nostro paese. Avendo vissuto fra Italia e USA per decenni mi è sempre venuto spontaneo paragonare le due realtà, notare le liste chilometriche di ingredienti apposte su ogni prodotto, l'aggiunta smisurata di zuccheri in tanti cibi, adulterare cibi basilari come la farina ( privata di tanti nutrienti ed arricchita da altri) e l'acqua che cibo non è ma che contribuisce alla dieta di tutti ( distillata e poi rimineralizzata con quanto desiderato dal produttore). Da un po' di tempo controllavo la lista ingredienti di due semplici piatti che sono offerti sul mio posto di lavoro : pasta al pomodoro e petto di pollo con patate. Perchè in entrambi vi è aggiunta di zucchero???La risposta mi è stato spiegato è semplice: lo zuccero da assuefazione e senso di sazietà per cui le porzioni possono essere più piccole, cre a dipendenza, attira. Tutto vero, spero solo che da questa parte dell'oceano rimanga comunque una possibilità di scelta. Mi permetto di puntualizzare alcune inesattezze su grocery stores, convenience stores e discount. Le dedinizioni sono un po diverse da quelle descritte
Cavolo, cosa mi hai fatto tornare in mente - l'acqua demineralizzata venduta con le bustine di sali minerali a parte...No va beh, la prima volta che lo vidi rimasi a bocca aperta. Il top erano le offerte sulle soda, che a momenti costavano meno dell'acqua.
Lo zucchero maschera la mediocre qualità del prodotto.
Puoi spiegarci meglio le differenze?
@@yanavjiqoike6686 Per grocery store negli Stati Uniti si intende un supermercato dove oltre al cibo si vendono anche altri tipi di merce. Per convenience store si intende un esercizio commerciale decisamente più piccolo di un supermercato che vende prevalentemente snaks, caffè, giornali , biglietti della lotteria e qualche oggetto non alimentare. Sono per intenderci i negozi che si vedono spesso presso i distributori di benzina. Discount store in USA non è praticamente usato e laddove lo sia è abbastanza fuorviante, sia perchè si può intendere un esercizio tipo quelli dell catene europee di discount, sia uno grande esercizio tipo Walmart o Target. Ribadisco però sia un termine praticamente inutilizzato
@@d8889 Il convenienz store sarebbe una sorta di bar o il tabacchino
Gordon Ramsey con Hell's Kitchen ci aveva aperto gli occhi e visto giusto, quando faceva vedere lo schifo che molti ristoranti avevano e le enormi spese che sostengo per poi servire roba immangibile. In un sacco di episodi si vede come Gordon risolleva le sorti del locale cambiando materie prime e facendo piatti più salutari.
intendi kitchen nightmares
@@creepysmilingcarl9742 non solo ma ce ne stavano un sacco che usavano tonnelate di polpa di granchio "ibernata" pur di risparmiare sulle materie prime, robe folli pur di risparmiare
@@revenge1767 giusto! pardon
e un po come rimozione forzata a miami ovvero e tutta finzione
Video molto interessante, complimenti! Nel 2018 sono andata in vacanza a NY e sono rimasta sconvolta da quanto esposto anche nel video: una differenza abissale fra cibi relativamente più sani e il cibo spazzatura. Situazione che amaramente mi ha fatto pensare che il classismo in America è presente anche a livello alimentare... sei povero, ti invoglio a mangiare da schifo con prezzi molto molto "stracciati" per cibo da fast food rispetto a frutta e verdura ad esempio. Allucinante!!!
Io rimango sempre impressionato dai galloni di latte o succo di frutta e se ci pensi fanno impressione rispetto alle nostre bottiglie
E dire che gli americani mangiano male dimostra che non è uno stereotipo basta vedere i video dentro i supermercati americani
Avete sollevato un argomento interesantissimo, vorrei spendere due parole riguardo l'italia. Indubbiamente sotto questo punto di vista andiamo molto meglio, il problema è che negli ultimi anni si sta assistendo ad una inversione di tendenza, i dati del MS dicono che nei prossimi 25 anni il numero di diabetici sia destinato a raddoppiare, andando a creare un pesante impatto economico sul sistema sanitario nazionale, infatti riguardo il diabete ormai si parla letteralmente di epidemia, il diabete è e sarà la malattia principale di questo secolo.
ciao, secondo me con le abnormi quantità di sale che ci mangiamo in praticamente ormai ogni cosa, le malattie che guideranno questo secolo saranno molto più ictus e infarti.
ce il dato istat sull ignoranza che trascina l italia nel fosso non e l obesita in usa il vero problema
Sicuramente ci sono tutti questi problemi, ma secondo me molto è legato anche alla loro mentalità. Basta leggere qualche commento qua e là per scoprire che quasi nessuno sa cucinare, o per lo meno così dicono, e nessuno beve della semplice acqua. Se non bevono bibite extra-zuccherate in forma di finti succhi, allora è cocacola, pepsi, ecc... e per di più anche quando bevono acqua, l'acqua deve avere un dolcificante di qualche sorta che dia all'acqua il gusto di altro (ex. acqua al sapore di fragole, mirtilli, ecc...)! La mia faccia nel vedere i trucchi che usano per far bere roba con meno zuccheri ai figli era inspiegabile (inclusi contenitori in plastica richiusi con il ferro da stiro o la piastra per capelli). Dicono che non sopportano il cibo che non ha "un forte sapore", motivo per cui le dosi assurde di condimenti e zuccheri che usano sono quasi una necessità per loro, perché pare il gusto del cibo normale non faccia per i loro palati.
Bellissimo video..!
Essendo uno chef e amante di alimentazione ero a conoscenza di questo problema che ormai affligge gli Stati Uniti da decenni.
Un'altra cosa che so per esperienza indiretta è che il "sogno americano" è puramente uno stereotipo, che tra l'inesistenza di una sanità pubblica gratuita tra l'ignoranza allarmante sul tema alimentazione e su tassazioni di proprietà immobiliari imbarazzanti hanno anche loro le loro belle gatte da pelare.
Certamente noi italiani siamo celebri per lamentarci in continuazione per qualsiasi motivo ma se andiamo fuori dai confini nazionali la situazione non è che sia migliore (non parlo di politica);
In certi casi penso che siamo anche fortunati...
Ci sono stato, in USA, per lavoro.
È assolutamente corretto che è quasi impossibile trovare alimenti freschi, neanche il pane.
Giusto l’altro giorno mi hanno attaccato nei commenti di un post per aver correlato l’obesità al livello di istruzione evvabbè
Il livello d'istruzione spesso è legato al sistema che crea ignoranza e zucchero in tutti i cibi per poi alimentare le big Pharma. Tutto calcolato...
Chi lo ha fatto è un idiota. È risaputo, ed è un dato incontrovertibile, forse conviene parlare di status sociale, anziché di istruzione, ma per proprietà transitiva, anche le altre due son collegate
q
Tanto sesso
In realtà il video ha esplicato benissimo che non è la sola variabile da prendere in considerazione.
Hanno fatto benissimo ad attaccarti
Il valore dei tuoi contenuti è superiore alla loro qualità (di per sé alta). Ti auguro un felice natale ed auguro a tutti coloro che soffrono di queste problematiche di iniziare a trovare le risorse (economiche, motivazionali e sociali) per invertire la rotta. Purtroppo anche il nostro paese risente di questa piaga che condanna all'infelicità e vulnerabilità sanitaria.
Sono proprio contento che abbiate fatto questo video, sono stato per un periodo in america per lavoro ed ho avuto veramente un sacco di problemi con il cibo. Non c'è modo di mangiare sano o "normale". Ed ogni volta che lo dico qui in italia nessuno mi crede. Il cibo in US è costosissimo e per lo piu considerabile come junk food.
Hai dimenticato una cosa: quasi nessuno beve acqua. Si bevono quasi solo bevande zuccherate. E se invece di due litri d'acqua al giorno ne bevi due di Cola o simili, sono parecchi cucchiai di zucchero al giorno in più.
è anche vero che negli Stati Uniti c'è una grande attenzione alle etichette, che già da anni esprimono i valori nutrizionali degli alimenti (noi ci siamo arrivati molto dopo). E se certamente è condivisibile la teoria riportata nel video, cioè che ci sia una connessione tra obesità e povertà (o disagio sociale), è anche evidente come gli americani siano mediamente più grassi rispetto agli europei indipendentemente dal ceto sociale (basta farsi un giro in una qualunque città per accorgersene). Quindi favorire l'accesso a cibi sani a un maggior numero di persone aiuterebbe a contenere il problema ma non lo risolverebbe alla radice, per quello credo serva un profondo lavoro sulla cultura alimentare degli Stati Uniti che vive di un grande paradosso: in quel Paese ci sono contemporaneamente le persone più grasse e più in forma del mondo. E' la persona media che sembra mancare.
Infatti è uno dei paesi dove non esiste la classe media (in generale). O sei benestante o arrivi a stento a fine mese
Il miglior video che potevate fare sotto Natale complimenti ragazzi Un po' di sana consapevolezza ci vuole sempre👏👏👏👏
Mentre stavo mangiando la notifica tutto calcolato
La prima volta che sono stato negli Usa, era intorno al 1995 e vidi magliette in vendita con una quantità di X (prima della L) mai vista prima. Oggi California e Stato di NY si sono quasi ripuliti. Gli stati interni (ricordo benissimo Atlanta, la città della Coca Cola..) invece sono ancora esageratamente oversize.
Ripuliti ha scelto proprio una "bella" parola.
Ripuliti da chi/cosa?
@@antoniopalumbo7326 Ripuliti dai carboidrati 🙂
@@giovannialfano5979
Non sapevo che ci si deve ripulire dai carboidrati.
Solo i fissati vanno avanti a petto di pollo ed insalatina.
@@antoniopalumbo7326 come sempre la verità sta nel mezzo, e dipende molto dallo stile di vita di ciascuno. Ma che gli zuccheri, in tutte le loro forme siano per molti una dipendenza, non lo dico solo io. Per non parlare degli alimenti 0% fat, in cui guarda caso, tolti i grassi aggiungono zuccheri, perchè altrimenti non saprebbe di niente.
Bellissimo video! Complimenti per tutte le analisi strutturali, sociali e storiche che avete fatto! Bravi!
Perché ingrassare e non prendersi cura di sé quando esiste un intero settore dell'internet esageratamente votato a spingerti a diventare un gigachad che cammina?
be', ad esempio perche' gigachad non esiste è l'intero settore va avanti a filtri per le foto e farmaci
lo dico da persona felicemente dentro il settore
Perché quello stesso settore promuove un modello inesistente con filtri ,simulazioni e uso di ormoni, che fanno deprimere chi li guarda pensando che il problema è lui o lei che non riesce a raggiungere certi standard di bellezza o di prestazioni sportive. Molte persone con un fisico atletico o normale soffrono di dismorfofobia, cioè si vedono sempre meno atletici, meno belli o meno prestanti della media, perché prendono certe pagine instagram come fossero la realtà, senza capire che la realtà è ben diversa e che quelli sono professionisti che passano la vita in palestra e a prendere ormoni, non è che fanno solo esercizi per stare bene come le persone normali. È una deformazione della realtà, quelli che chiamano "gigachad" passano 24 ore al giorno ad impegnarsi per essere tali.
@@RomanStraightEdge Bravo
gigacosa?
@@RomanStraightEdge
ha perfettamente spiegato quello che io non essendo in grado di aprimere il concetto in maniera altrettanto eccezionale ho liquidato con due righe
chapeau
E giustamente, per coerenza, UA-cam sotto il video mi sponsorizza una nota azienda di delivery in collaborazione con un noto fastfood
Complimenti al team per aver puntato i riflettori sull'influenza delle grandi multinazionali dei fast food, che spesso sono le prime ad incolpare il singolo individuo, nonostante il loro lobbying e i milioni che versano in pubblicità o per ostacolare proposte governative per una migliore salute alimentare. Purtroppo nell'iper individualista America si preferisce dare priorità all'approfittatore che si arricchisce a scapito della popolazione generale e si riempie la bocca di "libertà".
STATI UNITI =🤮🤮🤮🤮🤮🤮🤮
Ma a che minuto fa i nomi delle multinazionali?
@@cristianbellanto6944 infatti non ho scrito "per aver fatto i nomi delle grandi multinazionali" ma "per aver puntato i riflettori sull'influenza delle grandi multinazionali".
Il senso del gusto in America sembra essere molto diverso dal nostro. Se noi vogliamo mangiare una bistecca, è la bistecca stessa ad essere il gusto principale. Invece in america devono necessariamente modificare tutto. Una bistecca per loro ha sapore se viene riempita di salsa barbecue, di qualche intruglio strano, insomma alla fine la bistecca sa di tutto tranne che di quello che deve sapere.
Hanno sete? Bene, non riescono ad accettare il fatto che l'acqua non debba avere nessun sapore, nessun odore. Devono per forza metterci qualche retrogusto strano (acqua alla pesca, acqua alla fragola, acqua con qualche sapore, e ovviamente un tocco di zucchero).
Poi ovviamente ci sono anche americani molto benestanti e colti che sanno bene ciò che scelgono e come si mangia. Ma spendono anche molto in ristoranti specifici
Con tutti i problemi che abbiamo in Italia e in Europa, sono sempre stato grato di essere nato qui, vedendo quel che succede negli altri continenti.
Insomma la mia cena di stasera con riso, mozzarella di bufala, carote e zucchine lesse e una banana negli USA per molti è un lusso
Diciamo anche che c'è un pesante fattore culturale: vacanze on the road circa 15 anni fa nell'est degli USA e Canada... Quasi tutti nella provincia profonda vivono in casette unifamiliari anche povere ma tutte con un pezzetto di terreno davanti o dietro. Ce ne fosse uno che si fa l'orto! Cavoli, pomodori e zucchine crescono ovunque, qualche pianta di mele può crescere nei giardini dal Texas all'Ontario.
È vero: la cultura dell'orticello privato è praticamente inesistente in USA pur disponendo di molto spazio
Bellissimo video, la mia tesi di laurea magistrale verteva proprio sull'insicurezza alimentare non dichiarata, ossia la sbagliata concezione che la sicurezza alimentare fosse assicurata anche solo dal fatto che il cibo arrivava sulla tavola, non tenendo conto della qualità. Sarebbe interessante confrontare questi dati con quelli Italiani o comunque europei dei paesi più sottoposti ad influenza USA, che di fatto, seppur in minor misura (almeno per l'Italia) che già ho trattato dimostrano una tendenza del nostro paese, sempre maggiore ad avvicinarci a questo sistema sbagliato di alimentazione. Una sorta di avvertimento, perché i segnali ci sono tutti.
Parlo da persona che provvede all'alimentazione di una famiglia di tre persone, tra cui un bambino di sette anni. Credo che il discorso che sto per fare si possa applicare in linea generale.
Per mangiare sano ci vogliono alcune condizioni:
-Tempo
-Soldi o possibilità di reperire cibo base, non processato in maniera economica ( si ha un orto, il papà pescatore, il vicino ha i polli, lo zio è contadino ecc.) Perché, mi dispiace dirlo, il pesce due o tre volte a settimana costa molto di più delle patatine fritte e dei wurstel
- nozioni base sull'alimentazione
- saper cucinare
Tutto questo dipende sia da fattori individuali ma molto anche da fattori sociali, economici e culturali. Questo ovunque, negli USA, in Italia, in Uganda... ovunque
impreciso su alcuni elementi, ma sostanzialmente corretto nel veicolare il messaggio sull'importanza dell'educazione alimentare
continuate così
dove
E bisogna anche considerare che i controlli sugli alimenti in America sono molto meno severi rispetto a quelli che abbiamo in Europa. Tra tutte le schifezze chimiche che mettono dentro il cibo, ci sono delle sostanze che in Europa sono vietate. Per questo la qualità dei cibi anche sani come frutta e verdura è più bassa.
In questo caso hai ragione che i controlli sugli alimenti sono molto meno severi, però forse il paese più "duro" nell'applicare/far rispettare le regole è l'Italia. Ad esempio in Germania dove vivo sono pessimi i cibi e non hanno tutte le informazioni possibili immaginabili che li puoi trovare su prodotti italiani un esempio stupido l'acqua del LIDL confrontata con quello italiano e veramente scarso nelle informazioni.
La UE è deludente e spesso corrotta dalle lobby, ma meno male che c'è. E in campo di legislazione alimentare, noi contiamo.
Esattamente, sono ammesse una serie di sostanze tipo: additivi, conservanti, pesticidi e ormoni nelle carni che qui sono vietatissimi. Eppure hanno più volte tentato di farci mangiare loro materie prime. Quando leggo : provenienza Usa, non compro. Arrivano migliaia di quintali di noci dalla California, per carità saranno semplici noci: noi non produciamo noci???
@@moonlight1437 infatti cè una differenza enorme tra le mandorle di campobasso e quelle californiane.
Cmq anche questa guerra in ucraina è pericolosa, perché il grano dovremmo importarlo dagli usa.
Ironicamente però se noi Europei vogliamo esportare cibo negli Stati Uniti dobbiamo essere sottoposti a una quantità di controlli addizionali, molto più rigidi e costosi dei nostri, oltre che inutili, imposti dalla Food and Drug Administration.
Nonostante i controlli alimentari interni in Europa e in Italia soprattutto siano molto più rigidi che quelli americani per aziende americane, noi siamo vessati da questi controlli severissimi che fanno salire i costi e riducono i volumi di vendita: non perché ci siano effettivamente ragioni di sicurezza, ma solo perché così la quantità di prodotto che arriva in America non è sufficiente per impattare significativamente sulle vendite delle aziende americane.
Per curiosità il video sulla felicità nel nord Europa quando uscirà? comunque ottimo video e molto interessante
A fine gennaio
Sono abbonato ad un canale che trasmette football americano, le pubblicità (che sono tantissime) al 90% sono sul cibo (spesso fast food ) e il restante 10% assicurazioni
Sto notando ultimamente l'avvento di questi foodpornari/foodbloggari che immergono la faccia dentro la cioccolata e la crema al pistacchio, coni gelato con dentro panzerotti e bomboloni coperti di nutella, tutto esageratissimo e da voltastomaco; e ho riflettuto sul fatto che stiamo diventando sempre più americani, anche sul modo di parlare... boomer, gigachad, cringe ecc ecc.... e proprio oggi (vivo in Spagna) ho visto la nuova pubblicità del nuovo Big Mac con 4 hamburger... siamo fottuti... stiamo copiando sempre di più la società più stupida del pianeta... come si può definire qualcuno che imita uno stupido? mah... tristezza.
Aggiunto al recente video sugli oppiacei il quadro statunitense risulta molto degradante se consideriamo la grossa influenza economica e sociale che hanno avuto negli ultimi anni. Leggendo alcuni vostri commenti aggiungerei che una delle cause è anche la concorrenza sleale, qui solo in parte discusso. Il fast food è lì perchè costa poco, sa proporre le offerte migliori e sono economici per i giovani che di conseguenza ne diventano degli affezionati. Chiaro che magari da noi il problema si sposta più in città, ma in questa settimana in Italia il mccafè propone caffè a 50 cent e cappuccini ad 1 euro. Io ho un'attività ed il prezzo ora è tra 1,20 ed 1,30 per un espresso (prezzo comandato e deciso dagli autogrill che girano a 1,50). Chi ama il caffè e lavora probabilmente non ci va, ma un ragazzo di 14/15 si ed è la partenza per crearsi l'"affezionato" doc. Negli USA la parola "verdura" è stata distrutta da tempo (dagli anni 50 per esattezza), è stata distrutta la voglia di cucinare e sono stati distrutti quelli che aprono qualcosa che sia diverso. Riducono la gente alle malattie, allevano e ammazzano animali in quantità industriale, inquinano.
Mi fermo qui perchè mi sto avvelenando.
ti seguo dai tempi di scazzoni di Rome, veramente complimenti per l’escalation qualitativa e la crescita di supporto, anche se mi manca “benvenuti su ATTILA TOTAL WAR”, e chi ti conosce bene l’ha letto con la tua voce.
Vi dico che ho 38 anni e ho girato tutto il mondo!!! Tutto sta per tutto!!! Ho provato tutte le cucine Asia, Africa, Americhe,Russia ecc ecc.... vi assicuro che come si mangia in Italia a prescindere dal sano o meni non si mangia da nessun altra parte...sapori distinti capacità nel cucinare profumi completamente diversi e buoni.... non so e non capirò mai il perché...
È soggettivo il gusto: consideri la cucina italiana superiore perché sei italiano. Se fossi giapponese, cinese, indiano o francese la penseresti diversamente. Ma indubbiamente la cucina italiana è uns delle migliori
Sarebbe interessante un video sul cibo in Europa, anche legato alla diffusione dei fast food e del marketing ad hoc.
A questo, per i pochi che magari si convincono del problema, aggiungiamo la nuova politica del body positive, che spinge ad "accettarsi" persone sovrappeso e tendenti all'obesità (che ricordiamo essere una sindrome) e che avrebbero le possibilità sociali ed economiche per tornare in salute. Con questa semplice mossa che finge di strizzare l'occhio all'inclusività, si va incontro alla scarsa voglia di fare fatica per muovere le chiappette e mangiare in maniera consapevole ed in più si genera fatturato per le multinazionali del cibo.
I 3 paradossi del cibo
1) Fame e obesità
Per ogni persona denutrita vi sono oggi nel mondo due persone obese o in sovrappeso. E anche se di malnutrizione si muore dieci volte più che di obesità, il troppo cibo (o il cibo sbagliato) costituisce comunque un fattore di rischio in rapida crescita. Mentre 36 milioni di persone ogni anno muoiono per denutrizione e carestie, 3,4 milioni muoiono a causa del loro eccesso di peso. È il paradosso di un sistema in cui l’accesso agli alimenti non è uniforme.
A livello mondiale, il fenomeno dell'obesità è quasi raddoppiato rispetto al 1980 e continua a crescere in proporzioni epidemiche: la percentuale di adulti con un indice di massa corporea (IMC) superiore a 25 (che equivale al sovrappeso, mentre si considera obeso chi ha un IMC da 30 in su) supera il 30 per cento. Inoltre il 44 per cento dei casi di diabete, il 23 per cento degli infarti cardiaci e circa quattro tumori su 10 sono attribuibili a un eccesso di cibo o a una cattiva alimentazione.
È evidente che esiste uno squilibrio globale: se una parte della popolazione mangia troppo (e male), un’altra mangia troppo poco. Per annullare questo paradosso bisogna che i governi promuovano politiche per un accesso più egualitario al cibo.
2) Persone, animali o automobili?
Un terzo dei raccolti agricoli di cereali è impiegato per produrre mangimi per animali e biocarburanti nonostante il dilagare della fame e della malnutrizione. La domanda globale di biocarburanti arriverà a 172 miliardi di litri nel 2020, richiedendo la conversione di altri 40 milioni di ettari di terreni a questo tipo di coltura.
Questa situazione può aggravare la carenza mondiale di cibo.
A ciò si aggiunge il fabbisogno di acqua: a fronte di 4.000 bambini che muoiono ogni giorno per il mancato accesso all’acqua potabile, occorrono 15.000 litri per produrre un chilo di carne di manzo.
Su tutto ciò si innesta la speculazione finanziaria: le materie prime alimentari sono oggetto di quotazioni influenzate dal mercato finanziario che possono allontanarsi dai costi reali di produzione.
Per questo è necessario sviluppare politiche che promuovano forme di agricoltura e produzione sostenibili, e riequilibrare la proporzione tra terreni destinati a biocarburanti o mangimi e quelli per la produzione di cibo. È importante anche spingere le autorità di controllo e finanziarie a regolare la speculazione finanziaria sugli alimenti, rimediando alle fluttuazioni dei prezzi e dei costi nei mercati nell’ottica di garantire la sicurezza alimentare.
3) C’è chi spreca e chi ha fame
Ogni anno si sprecano 1,3 miliardi di tonnellate di cibo commestibile, ovvero un terzo della produzione globale di alimenti e quattro volte la quantità necessaria a nutrire i 795 milioni di persone denutrite nel mondo. È un dato di fatto che all’origine degli sprechi vi sono problemi nelle modalità con cui i cibi vengono prodotti e distribuiti, per esempio nell’industria e nella grande distribuzione, ma anche cattive abitudini individuali, che possono essere modificate con un po’ di attenzione e pianificazione.
I governi dovrebbero aiutare e favorire chi propone pratiche virtuose (come la ridistribuzione tra i più poveri degli alimenti in scadenza che i supermercati butterebbero via) in grado di ridurre lo spreco di cibo e di affrontare le cause del fenomeno. La cooperazione ed eventuali accordi a lungo termine tra agricoltori, produttori e distributori di cibo può favorire la pianificazione e la previsione della domanda dei consumatori, in modo che la produzione segua il reale fabbisogno della popolazione.
Video molto interessante. Vi ringrazio, avete trattato un tema molto importante di cui purtroppo non si sente parlare spesso. Vorrei pero' aggiungere che secondo me il contesto sociale gioca una grande parte: in America sopratutto, l'obesita' viene accettata e difesa, bisognerebbe invece educare le persone e smettere di legittimare quest'ultima e iniziare veramente a preoccuparsi della propria condizione fisica.
Michael Moore nel lontano 2004 affrontava l'argomento: Super Size Me. Potrebbe essere un valido approfondimento al topic. Purtroppo nonostante il clamore dell'epoca per il film documentario circa i junk food ci si ritrova ad affrontare gli stessi problemi ed a notare che poco è stato fatto.
Non era Michael Moore, comunque bravo che lo conosci.
Purtroppo in molti nel paese dove è nata la dieta mediterranea seguono questo tipo di alimentazione 🤦🏻♂️
Assurdo infatti qui dove si mangia meglio al mondo il mcdonald's ha rovinato tutto
0:51 scusa Simò ma non ti possiamo credere: ci dici che non ne sai molto in materia dopo averci mostrato tale possenza nel bicipite? No dai, non è possibile
Questo video tratta u n tema così ampio e compless, a cui non è dato il giusto spazio neanche negli ambienti universitari che vanno a formare professionisti del settore alimentare/nutrizionale (parlo per esperienza, dato che gran parte della mia conoscenza su questo specifico aspetto l’ho sviluppata una volta finita la magistrale in alimentazione). Sta diventando sempre più chiaro come l’ambiente alimentare (the food environment), definibile proprio come l’insieme di condizioni sociali, economiche, fisiche e di esposizione al marketing con cui un individuo si interfaccia, abbia un ruolo centrale nel determinare le scelte alimentari individuali. Purtroppo questo non succede solo negli Stati Uniti o nell’America Latina (dove l’esposizione al food marketing raggiunge veramente livelli criminali, l’ho potuto vedere con i miei occhi in regioni urbano-marginali svantaggiate del Guatemala), ma si sta diffondendo a macchia d’olio in tutti i centro urbanizzati del mondo. Basti pensare che nel Regno Unito, da cui escono diversi dati su questo argomento, le famiglie nelle fasce più basse di reddito devono spendere circa il 70% del loro introito netto per mangiare seguendo le linee guida alimentari UK. Questo, aggiunto alla maggiore esposizione di fast food nelle zone più economicamente svantaggiate, limiti temporali dati dalla famiglia e il lavoro, e una mancanza di scelte più sane nelle vicinanze (banalmente densità di supermercati nella zona), rende ovviamente più facile la scelta di affidarsi a junk food, perché più accessibili, veloci e all’apparenza meno costosi.
È chiaro che queste informazioni e video fatti bene come questo ci mostrano come la stigmatizzazione dell’obesità come “scelta individuale” o “mancanza di forza di volontà” sia una sciocchezza totale e sia una visione molto miope della questione (nessuno nega che le scelte siano fatte dall’individuo, ma sicuramente le scelte hanno diverse influenze esplicite ed implicite), però allo stesso tempo palesano chiaramente quanto sia necessario un intervento più strutturato, politico, per risolvere la questione e mettere le persone nelle condizioni di fare le scelte migliori possibili. Una verità che temo ci vorrà molto prima che venga riconosciuta.
Complimenti veramente per aver reso così chiaro un tema così complesso! Video davvero bene fatto!
mi sono venuti i brividi quando sono stata a new york per un paio di settimane, ho chiesto ad una ragazza di lí perchè gli americani mangiassero così male e mi ha risposto “se non hai soldi preferisci dare ai tuoi figli formaggio fuso che farli morire di fame”
mi ricorda molto l'italia, "se puoi contare solo sullo stipendio preferisci prendere il siero sperimentale che far morire di fame i figli"
@@action0x01 cosa cazzo c'entra
@@action0x01 certo che sentirvi piagnucolare su un vaccino sviluppato per il vostro bene fa ridere. goditi la terapia intensiva mentre i vaccinati stanno con i decimi di febbre a casa loro, bacini xoxo
@@dalila-xw1vk Questa favoletta che racconti faceva fatica a reggere 2 anni fa.
Adesso è proprio ridicola e decisamente smentita dai fatti
@@action0x01 ci mancavano pure i novax .. sono passati 2 anni . quanto dovrebbe durare lo sperimentale??
Ottimo video ragazzi, complimenti per gli argomenti variegati e sempre di attualità!
L’aver trattato tale problematica avendo cura di includere “qualsiasi causa” (che sia economico-sociale-politica) in maniera chiara e di facile fruizione, fa del vostro lavoro sempre più utile a noi che seguiamo il canale…”sapere” farà sempre rima con “potere” fino a quando esisterà NovaLectio!!!😂😂💪🏻😎
Ottimo video, peccato che noi siamo sempre più colonizzati dalla cultura (se si può definire tale) americana. Almeno sul cibo e almeno per ora però fortunatamente siamo piuttosto self confident sul nostro modo di mangiare.
Ci sono poche cose più imbarazzanti di un commento come il tuo che tenta di fare il Che Guevara anti-colonialista americano e finisce con usare proprio parole inglesi completamente a caso invece di parole italiane che esprimono lo stesso identico concetto, tra l’altro toppando completamente il significato perché “self confident” non c’entra assolutamente nulla col concetto che hai provato ad esprimere. Il classico eroe anti-americano da tastiera che poi compra l’iPhone, usa Instagram e compra su Amazon come tutti gli altri. Però ehi, a te non la si fa, tu sei proprio il campione dell’anticolonialismo dei maledetti Yankee😂
Tutto questo senza aggiungere che l’Italia è tra i paesi più europei più in difficoltà sui disturbi alimentari. Insomma, oltre ad aver espresso dati sbagliati, l’hai anche fatto con le parole sbagliate e condendo il tutto con ipocrisia q.b. Spettacolo, veramente
@@marcot3868 infatti!!! 🤣🤣
@@marcot3868 Madonna, quanta acredine! Manco ti avessero offeso la mamma
Penso ci sia un’altra cosa da sottolineare. Questo fenomeno continuerà purtroppo solo a peggiorare nel tempo a causa della carenza di cibo dovuto al cambiamento climatico e la conseguente diminuzione dei raccolti. Il cibo cosiddetto ‘sano’ sara sempre più costoso e sempre meno persone potranno permetterselo.
A chi fosse interessato ad approfondire consiglio la visione di un documentario dal titolo "Fed Up", che amplia l'argomento dell'ottimo video qui sopra e racconta di come e perché l'industria del cibo abbia vinto la sua guerra contro la salute degli americani ingrassando a dismisura il suo portafogli. E' uscito diversi anni fa ma credo si trovi ancora su UA-cam anche sottotitolato in italiano.