Bravissimo! Questa volta non era un argomento spemplice, ma Lei lo ha spiegato in modo chiarissimo. Condivido le Sue considerazioni finali .... Ho sempre pensato che, in base ai generi musicali ascoltati, l'ideale sarebbe avere due impianti distinti, soprattutto per le diversità sonore dell'amplificatore e dei diffusori. Diffisori che, a mio parere, dovrebbero ricalcare le peculiarità dell'amplificatore. Avere un impianto "cristallino" e uno "sfumato" sarebbe l'optimum.
Grazie per i complimenti. Sono sempre da stimolo per andare avanti !! Mi fa piacere che condivide il mio pensiero finale. Alla fine non esiste la soluzione migliore in assoluto, tanto vale poter provare e godere delle diverse soluzioni a seconda delle necessità 👌😊
Bella la tua spiegazione sul fattore di smorzamento. Condivido quello che hai espresso in merito ai tipi di musica da ascoltare in base alla tipologia di amplificazione da usare per i vari generi musicali,mi manca solo il classe D, che ad oggi non ho ancora ascoltato. GRAZIE
Grazie del complimento e del commento. Ti auguro di provare presto un classe D di qualità in modo da poterne apprezzare "l'identità" di questa tipologia di amplificazione che ha sicuramente il suo perché. Se un giorno lo proverai, mi farà piacere se vorrai condividere la tua esperienza qui sul canale. Grazie ancora.
@@DEPALOAUDIOelettronicaeradio Scusa un consiglio se vuoi......La Classe D per acquistare un Amplificatore, su che prezzi mi puoi indirizzare circa. Perchè vedo Ampli cinesi che costano 100€ ......e su UA-cam i commenti sono molto buoni..... ma mi sembra un prezzo un pò basso. Io possiedo diffusori da 83db con 15 Ohm e 88 db con 8 Ohm. Grazie
@@donaz1500 Se una persona vuole ascoltare musica e migliorare i propri ascolti acquistando prodotti audio, non può che avere a prescindere la mia approvazione. Al giorno d'oggi è difficile trovare persone che vogliono migliorare i propri ascolti. Comunque a parte questo veniamo alla tua richiesta. Di solito cerco di fare valutazioni tecniche e non basate strettamente sul prezzo, detto questo però, tieni presente che un amplificatore in classe D di "soli" 100 euro, ti fa essere proprio su una fascia non solo entry level, ma proprio economy. Ora va bene se non hai nulla, o se non hai diffusori o sorgenti di qualità ma vuoi "provare" la classe D e avere una bella spinta, insomma fare un piccolo "upgrade" giusto per iniziare a fiutare la classe D. Però tieni presente che per quanto le recensioni possano essere ottime, un classe D ha bisogno di un buon progetto di base, avere un ottimo "filtraggio" e una buona componentistica. Per quanto la Cina riesce ad essere competitiva, capisci bene che un ampli da 100 euro, al netto dei guadagni di tutti gli intermediari, spedizioni, ecc avrà di fatto un costo di pochissimi euro. Ho ascoltato ampli in classe D di marche diverse e costi diversi (oltre il migliaio di euro) come NAD, Yamaha, ecc ma anche altri ben sotto i 1000 euro....La differenza c'è, non così elevata come la differenza di costo, ma c'è. Detto questo credo che anche in ambito strettamente economico, la classe D possa dir la sua. Pertanto, rispondendo alla tua domanda, dipende da te e da come vuoi "investire" i tuoi soldi. Se non hai modo di provare l'ampli prima di acquistarlo, allora non conviene neanche investire certe cifre. Puoi provare con uno economico "giusto per", magari ne rimarrai entusiasta e in futuro deciderai eventualmente di fare un uprgrade ulteriore. Ma se dovessi rimane insoddisfatto de suono, beh, non dare la colpa alla classe D ma al prodotto specifico. Quello che voglio dirti è: va bene un ampli in classe D da 100 euro per "provare" se non hai modo di fare ascolti diretti pre-acquisto. Ma non aspettarti chiaramente grandi cose, magari ne rimarrai soddisfatto (l'ho visto accadere) e andrai bene così o deciderai più avanti di migliorare ancora, ma se non dovessi rimanere soddisfatto ti dico in anticipo che dipenderà dal prodotto e non dalla classe di amplificazione. Fà il possibile per fare una prova di ascolto, se riesci, di qualche ampli in classe D...altrimenti prova con poco.
@@DEPALOAUDIOelettronicaeradio Mi hai dato delle risposte chiare e ben definire. Ora ti dico io ho 3 impianti ad oggi, Un impianto è un Finale Valvolare due finali le 2 11 Nos General Elettric, due valvole intermedie 2 A3 Rca sempre NOS, una raddrizzatrice 5v4g Soviet, e 2 PT8 Nos Philips in ingresso. sprigiona 10/15 Watt max. con il suo PRE sempre Valvolare tutto auto costruito (non da me) suona che è una Meraviglia, l'ho acquistato nel 2008, e pilota diffusori con circa 98/100 db tre vie con Tweeter a Tromba di 10cm tondo, un medio da 25cm, un Woofer da 30 cm tutto della CIARIO, sono diffusori a torre abbastanza imponenti. Il secondo impianto è UN integrato Accuphase E-560 classe A di 30 Watt e pilota delle Falcon Ls3/5 Gold Badge di nuova costruzione 2022 con 83 db e un Subwoofer della REL un modello di 15anni fa circa con cono un Woofer di 20cm direzionato sotto verso il pavimento. il Terzo è sempre un Integrato della casa Italiana Audio Analogue 70 Maestro Rev2 che pilota delle Monitor Audio 20 SEC di 88db 2 vie di 30anni fa circa, che suonano ancora in modo impeccabile! Poi ho altre 3 coppie di diffusori Rogers Studio1 monitor sempre di circa 40anni, le GoldenEar Seven a torre di nuova costruzione, e una coppia di Monitor Audio le nanette One. ho delle sorgenti analogiche tipo 3 PIATTI 2 Tecnics, uno il SL 1200 MK2, UNo SL Ma1 tutto automatico, Uno Gold Note Mediterraneo con braccio ceramico b7, montano tutti e tre testine Audiotecnica le storiche AT 20 SLa. sempre come fonte analogica ho una Radio Tuner la Marantz la 2130, UN Audiocassette la NAKAMICHI Dragon che suona in maniera incredibile, quando i nastri sono incisi bene. Mentre come lettori CD ho UN Marantz KI Pearl LITE del 2010 con Dac incorporato, e UN YAMAHA CDX-1110 una macchina da 15Kg di peso e sostanza! come DAC esterno ho preso un anno fa S:L.S.M D0300 e suona Molto ma Molto bene....abbinando un WiiM Mini che è una bomba!.Tutto questo per dire che la Classe D mi manca, da ascoltare.............??? seguirò il tuo consiglio per un Amplificatore di sostanza e qualità senza ormai spendere fucilate di soldi, perchè ho visto che il mercato HI-FI è impazzito! PS.se per caso mi sai indirizzare qualche modello/marca ben costruita.......e dal rapporto prezzo/qualità te ne sarei grato.
@@donaz1500 Beh...complimenti per il tuo, anzi per i tuoi ottimi impianti 👏👏👏👏👏👏Quello che più apprezzo è il primo, perché totalmente valvolare, autocostruito e con diffusori ad alta efficienza !!! Ma anche gli altri non scherzano l'Accuphase (uno dei miei marchi preferiti) e anche l'audio analogue. Anche i diffusori mi sembrano molto "ben abbinati". Ho capito quindi che ascolti musica ad un certo livello qualitativo. Riconfermo a maggior ragione, il consiglio che ti ho dato in precedenza. Non starei sul troppo economico se vuoi provare la classe D. Mi sbilancio un pò. La HYPEX, fa ottimi amplificatori in classe D, dal rapporto qualità prezzo eccezionale !!! Se vuoi cimentarti nell'autocostruzione, altrimenti la ROUGE AUDIO con il suo N7X produce un ampli integrato con all'interno i moduli HYPEX NCx500. Se vai di autocostruzione riesci a stare sotto i 1000 euro...poco più se prendi l'ampli già "assemblato"....altrimenti, senza andare sui McIntosh o su robe più "esoteriche"...NAD ha ottimi integrati in classe D... vi sono anche altre marche, ma si sale di Budget....
Grazie per condividere la tua conoscenza in modo comprensibile. Io in questo periodo ascolto con un piccolo amplificatore autocostruito, lo ZCA ,penso con pochissimo fattore di smorzamento. Anticipo che non ho la competenza per esprimere giudizi, ma con due piccole casse monovia fino ad un certo volume è sicuramente piacevole da ascoltare .👋
Grazie a te per il commento e per aver condiviso la tua esperienza su questo canale. Complimenti per l'amplificatore autocostruito. Direi che è già una grande soddisfazione di per sé, se suona bene ancor di più 👍La distorsione armonica cresce esponenzialmente con l'aumentare del volume, ci sta quindi che in alto perda un pò. Che amplificatore hai costruito? Mosfet?
L'amplificatore è lo ZCA di Mark Houston. Ho cercato di utilizzare componenti più uguali possibili per i 2 canali, praticamente ho realizzato un dual mono con due alimentatori separati. I finali sono Mosfet. @@DEPALOAUDIOelettronicaeradio
Nella mia esperienza ho imparato che i numeri di targa sono relativi . Avevo un integrato blasonato famoso per avere un grandissimo fattore di smorzamento , ma ottenuto con un loro brevetto senza contro reazione ,ora sono passato ad un valvolare da 25 watt e posso dire che non c’è paragone , controlla i bassi molto bene , sono molto più articolati , una musicalità incredibile ,valvole tutta la vita !!
I numeri di targa esprimono dati tecnici...ma poi ovvio che questi vanno relazionati a tutto il resto, non interpretati, ma proprio messi in relazione a tutto il resto...il ché non è facile. Il valvolare...se fatto bene, di qualità e piace...beh, non se ne potrà fare a meno...un altro mondo...una vera e propria "scoperta" che cambia gli ascolti.... Grazie per il commento. Qual è questo valvolare che ti ha fatto innamorare?
@@DEPALOAUDIOelettronicaeradio E’ il Fezz audio Titania , pero’ la versione profondamente modificata dall’importatore il Sig Ricci di Acme chiamato Supertitania , poi rivalvolato con valvole Nos KR e Philips . Ho acquistato anche il nuovo dac a valvole sempre di Fezz che si chiama Equinox ,un prodotto veramente notevole !!
La spiegazione restituita è stata da te eseguita non solo in modo corretto, soprattutto con giusti e pochi tecnicismi, da renderla così comprensibile per tutti. Non è affatto scontato! Bravo! 😊
Grazie mille davvero per la tua "analisi" del video. Mi fa davvero piacere. Grazie anche per la fedeltà e continuità con cui segui il canale. Ne sono davvero "onorato" 😊👌👏
Ottimo video su una delle caratteristiche meno conosciute di un amplificatore. Volevo solo fare delle precisazioni o se mi consenti integrazioni. I classe D lavorando in commutazione sono dotati di semiconduttori mosfet non proprio transistor o bjt. L'altra osservazione riguarda il come ottenere un fattore di smorzamento alto abbassando al minimo la controreazione, ovvero parallelizzandi i transistor o mosfet dello stadio finale, chiaramente più finali vengono impiegati e più il costo lievita. Riguardo i valvolari il discorso è diverso, in questo caso è il trasformatore d'uscita che pilota il carico, non c'è un controllo fisico del carico della valvola finale. Correttissimo non basarsi esclusivamente sul dumping factor nella scelta di un amplificatore. Comunque anche il diffusore spesso è causa di oscillazioni del cono fuori controllo, specialmente quelli bassi reflex una volta che si scende sotto la frequenza di accordo. Per quanto mi riguarda preferisco amplificatori valvolari o ibridi valvole mosfet, quest'ultimi un connubio poco "pubblicizzato" ma che racchiude a mio avviso il miglior compromesso tra musicalità e potenza.
Grazie per il commento, l'apprezzamento al video e le tue considerazioni. Permettimi di precisarti un paio di cose. I semiconduttori a TRANSISTOR sono una grande famiglia, che racchiude al loro interno, BJT, FET, JFET, MOSFET, IGBT, ecc ecc...Pertanto i mosfet sono dei transistor. Inoltre la controreazione negativa, va aumentata (non diminuita) per ottenere valori alti di damping factor. Quello di aumentare gli stadi mettendoli in parallelo è un altra tecnica che ha anche altri vantaggi, oltre ad aumentare il damping factor, ma anche alcuni svantaggi...Per il resto condivido le tue opinioni soprattutto quella degli ibridi...hanno il loro perché, magari un giorno ci dedicherò un video....grazie.
@@DEPALOAUDIOelettronicaeradio Forse riguardo la controreazione mi sono spiegato male, intendevo dire che parallelizzano i finali si può abbassare la contro reazione. Riguardo alla famiglia dei transistor è corretto quello che scrivi ma io specificherei meglio il tutto, magari descrivendoli come "stato solido". Da tecnico elettronico e appassionato di progettazione diy, quando si parla di transistor intendo bjt, ecco perché ho ritenuto opportuno l'integrazione.
@@giannimarcantoni5223 Ah ecco, ora ho capito meglio il discorso che hai fatto, ovvero ridurre la controreazione parallelizzando i finali...certo, è così. Capisco, in effetti nel gergo tecnico "comune" quando si parla di transistor si "intendono" direttamente i BJT...ma ricordiamoci comunque che TRANSISTOR sono una grande famiglia fatta non solo dei bipolari (BJT) ma tutti gli altri...cmq grazie del consiglio e suggerimenti 👍👍
Un ultima domanda. Quindi più è alta l'impedenza del diffusore acustico, e, a parità di amplificatore, maggiore è il fattore di smorzamento? Gra,Grazie
@@DEPALOAUDIOelettronicaeradio Bravoo. Ho un integrato che suona leggermente più alto dal canale dx. Per centrare la scena devo tenere il balance un pochino a favore del canale sx, che si sente meno. I potenziometri sono ok. In passato hanno sostituito un finale t b686 con uno equivalente t b688 e la resistenza di polarizzazione. Monta di serie un t d716 e un t b686 per canale. Può essere quel t 2sb688 a procurare la cosa, o la resistenza? Grazie
@@DEPALOAUDIOelettronicaeradio ho comperato un oscilloscopio e ho scoperto che: il canale dx guadagna di più fino a circa metà tensione in uscita, poi a guadagnare di più è il canale sx. Tensione misurata rms su carico fittizio con resistenze da 8ohm. Ho anche sostituito i quattro transistor finali, pnp e npn, con dei nuovi toshiba 2SB686 e 2sd716, ma non cambia il problema. Ps. Ho rimesso i transistor vecchi, secondo me suonano meglio. Cosa potrebbe essere ad invertire l'aumento di guadagno? Fisiologica? Potenziometro volume?Yamaha-a-450 natural sound
Un ridotto fattore di smorzamento era necessario quando gli ampli non ce la facevano. Ora, per ex, se a 50Hz il wooferello esce dal traferro, quando rientrerà produrrà un picco, extracorrente, che potrebbe mettere in difficoltà le protezioni dell'ampli. Invece di progettare protezioni serie, con costante di tempo, basta aumentare l'impedenza di uscita. Le protezioni normali tagliano i picchi di corrente per proteggere i finali, e questo è il vero problema. Esistono anche amplificatori con resistenza di uscita negativa. Infine un suono "confusionario" rende semplice e piacevole l'ascolto con le risonanze ambientali ed i posizionamenti "buffi" che si usano in Hi-Fi.
Sono d'accordo, naturalezza e calore sono fantasie audiofile. Il suono reale è veloce e controllato. Lo sfocamento applicato dai valvolari e sistemi con poco controllo serve per nascondere e amalgamare i difetti della riproduzione incluso l'ambiente.
@@ardabomdue1781non è difficile aumentare il fattore di smorzamento basta usare 4 finali (o più) anziché una sola coppia. Se i finali sono ben selezionati il suono migliora notevolmente ma molti preferiscono non sentire i difetti delle produzioni musicali e dunque preferiscono amplificatori che mascherano i difetti e abbelliscono anche le registrazioni più scadenti. Anche la controreazione può migliorare il suono per esempio la serie di corrente su ciascun singolo stadio migliora mentre la controreazione che va a prendere il segnale in uscita e la riporta in ingresso attraverso più stadi tende a peggiorare il suono ed è sconsigliabile usarne tanta anche se ha il vantaggio di minimizzare i difetti dei condensatori di accoppiamento tra i vari stadi dunque un pochino è meglio metterla anche quella senza esagerare. Oramai riguardo agli ampli sappiamo tutto ma nonostante ciò ci sono ancora in giro degli ampli tanto costosi quanto merdosi. Riguardo alla corrente che torna indietro da un woofer il problema esce fuori con woofer molti grandi e poco con gli 8 pollici o meno. Anni fa la Philips metteva un paio di diodi per proteggere i finali un po' sotto dimensionati che usava e funzionavano senza andare a inventarsi protezioni strane...e poi anche la rete di zobel qualcosina fa anche se un ampli fatto veramente bene non ha bisogno di zobel
Buonasera , la seguo da non molto tempo e colgo l’occasione per farle una domanda. Una nota azienda : Hegel pubblicizza i suoi amplificatori affermando che hanno un fattore di smorzamento 4000 . In pratica io penso che il segnale venga completamente ricostruito, allora di che parliamo ? Di alta fedeltà ? Se poi usano una circuitazione particolare per arrivare a questi valori . In definitiva useranno una camionata di controreazione uccidendo il segnale , quindi lo devono ricostruire 🤷♂️🤷♂️🤷♂️. Che ne pensa ???
Buonasera, innanzitutto la ringrazio del commento e della domanda. L'argomento "elevato fattore di smorzamento Hegel" meriterebbe una trattazione più approfondita. Non faccio un video specifico per evitare pubblicità. In ogni caso voglio rispondere alla sua gentile domanda. Aumentare la controreazione è uno dei modi principali per ridurre l'impedenza di uscita e quindi elevare il fattore di smorzamento. Ma è solo uno dei modi, seppur uno dei principali. Veniamo ad Hegel, per quanto ne so ed ho avuto modo di analizzare, non si tratta di ampli con controreazione a manetta e basta. E' proprio una loro "filosofia progettuale" vogliono distinguersi (e direi che ci riescono bene) per avere ampli con un fattore di smorzamento elevato, mantenendo discrete potenze e una elevata fedeltà. Sicuramente hanno una controreazione notevole, ma le dico che non è poi così esagerata come potrebbe sembrare dal loro damping factor. Nei loro circuiti attuano una serie di soluzioni sia abbastanza semplici e note, che altre più complesse e "nascoste" per arrivare a raggiungere quel famigerato valore di 4000 (che non è per nulla fisiologico nella classicità dei circuiti). Quindi è tutta la progettazione basata per raggiungere quel livello li. Controreazione non comune e usuale ma effettuata nei "punti giusti", scelta accurata dei componenti, studio della corretta polarizzazione dei driver/finali in relazione al feedback e damping factor, parallelizzazione di più finali e qualche altra "variante" circuitale soggetta anche a brevetto, per ottenere quei valori li. Personalmente ne ho ascoltato qualcuno. Non voglio darle troppi pareri soggettivi, ma di sicuro le posso dire che non certo "suonano male" anzi.... l'elevato damping factor non è avvertibile istantaneamente come l'elevato valore di 4000 suggerirebbe, ma merita un ascolto attento..successivamente si riesce davvero ad apprezzare tale caratteristica e qualità. Ovvio la pulizia del suono e il controllo (sopratutto in gamma bassa dove il DF risulta efficace) possono facilmente trascendere nel "piatto e freddo"...ma qui entriamo nelle scelte e nei gusti soggettivi. Concludo dicendole che personalmente li trovo di grande qualità e davvero degni di nota per le loro performance. Detto questo, al momento, pur riconoscendone sinceramente la loro "bontà", non rappresentano la mia scelta "primaria", che trova invece appagamento verso altre tipologie circuitali sia datate e collaudate, che ultramoderne. Hegel ha questa caratteristica propria del DF elevato. Se mi permette, le consiglio, qualora dovesse averne la possibilità, di fare una prova d'ascolto accurata. Magari i suoi timori troveranno conferma, oppure potrebbe scoprire un modo di "suonare" nuovo ed estremamente piacevole. Spero di aver, anche in minima parte, risposto alla sua domanda. Grazie.
Buonasera , la ringrazio per la sua risposta. Ho ascoltato parecchie volte gli Hegel , precisamente i top di gamma da 300 watt il vecchio e 301 watt il nuovo. Un amico lo possiede , devo dire che non mi ha mai entusiasmato. Probabilmente perché l’amico ha dei seri problemi in ambiente. Infatti già prima il suono nella sua stanza era poco trasparente, con diffusori Kef top di gamma , 4 woofer da 16 in d’appolito, più il famoso medio concentrico di Kef con membrana in metallo. Al cambio amplificatore non è cambiato quasi nulla . Poi ha cambiato i diffusori Borresen da 10000 euro e anche qui non ci siamo. Quindi credo che forse , dico forse l’Hegel potrebbe suonare anche bene ma nel suo ambiente e diffusori non ci siamo. Avendo investito una discreta somma lui il suono se lo fa piacere , non so se mi spiego . Comunque , io mi chiamo Pierluigi D’Angelo, sono di Montesilvano (PE) e ho questa passione da 35 anni ; inoltre a causa dei prezzi folli di ora , ma anche degli anni precedenti, mi sono dato alla auto costruzione . Valvole in primis . Riparo anche qualche amplificatore di qualche amico , costruisco anche phono , pre linea , il giradischi, diffusori , amplificatori a valvole di bassa potenza accoppiati con altoparlanti ad alta sensibilità/efficienza . Non rimpiango le elettroniche in vendita , le lascio agli audiofili ( che io chiamo audioti ) . Quando vengono a casa mia se ne vanno sempre con la coda fra le gambe . Interpreto il loro pensiero : ma questo come fa a far suonare questi apparecchi ( anche vintage , fino agli anni ‘80 ma anche prima hanno inventato tutto , oggi solo scopiazzature , fatte anche male ; per avere un suono discreto bisogna fare un mutuo) Non ci siamo proprio. Mi ha fatto piacere dialogare con Lei e sono sicuro che le scriverò ancora . Buona serata 👋👋👋👋👋👋
@@pierluigidangelo2437 Sig. D'Angelo, la ringrazio per la sua presentazione e per aver condiviso con me e con il canale la sua esperienza e la sua opinione. Un altro aspetto interessante di UA-cam è proprio la possibilità di condividere opinioni ed esperienze e conoscere altri appassionati di alta fedeltà. Tornando al suo commento, beh...sinceramente non mi stupisce che non sia rimasto entusiasmato dall'Hegel del suo amico, nonostante il "parco diffusori" di ottima qualità, mi viene da pensare che acusticamente parlando, l'ambiente del suo amico sia molto "frenato" e "assorbente" a livello acustico. Il che tende a "spegnere" un pò il "carattere" di alcuni impianti. Come le dicevo precedentemente, l'elevata capacità di controllare i bassi (per via dell'elevato fattore di smorzamento) può far apparire ad un primo ascolto il suono un pò "piatto e freddo" (la prenda in senso molto ampio) ed un ambiente come quello del suo amico, probabilmente acuisce questa caratteristica. L'ambiente è molto determinante a livello acustico (tratterò sicuramente l'argomento in futuro) e l'impianto deve essere ben integrato con esso. Le faccio i miei complimenti per essersi dato all'autocostruzione. Sono convinto che dia un valore aggiunto notevole agli ascolti per la soddisfazione di aver costruito con le proprie mani il proprio amplificatore. Oltretutto è anche estremamente didattico e permette di conoscere molteplici aspetti tecnici che riguardano l'elettronica applicata al campo audio. L'accoppiata valvole/altoparlanti alta efficienza poi, la fa salire ad un livello di ascolto davvero superiore. La ringrazio nuovamente per i suoi commenti e le faccio i miei complimenti per la sua passione e la sua dedizione all'autocostruzione e riparazione. Mi fa davvero sempre tanto tanto piacere vedere che ci sono ancora persone, che non solo amano la musica e si dedicano al mondo Hi-fi, ma che si spingono anche oltre dedicandosi all'autocostruzione e riparazione. Buona serata e alla prossima !! 😉😉👍👍👌👌
@@pierluigidangelo2437 se vuoi ottenere uno smorzamento elevato ti consiglio la circuitazione a triplo inseguitore di emettitore (quella che usava Bartolomeo Aloia) con almeno 8 coppie di bjt finali complementari col più simile hfe possibile. Una coppia di finali di solito ha uno smorzamento da 25 a 100 (dipende dalla controreazione applicata) però già mettendo 2 coppie lo smorzamento raddoppia e così via .. Viene da se che maggiore è il numero di coppie usate e proporzionalmente aumenta lo smorzamento. Dal mio punto di vista fattori superiori a 100 sono utili solo per woofer grandi e in bass reflex.... Casse chiuse e woofer da 8 pollici o meno basta 50... Vogliamo esagerare con 200? ok ma 4000 che senso ha?
In teoria vengono "mangiate" dall'impedenza di uscita dell'ampli. Pertanto più e bassa, più saranno assorbite e quindi "smorzeranno" le vibrazioni....Ovviamente c'è una spiegazione molto più approfondita a livello tecnico - fisico. Perdoni il linguaggio poco didattico, ma cerco di rendere chiari i concetti...
Amp valvolatry ha un suono più naturale? Io ritengo che abbiano un suono ruffianò è tutto altro che naturale. Questione di gusti, va bene ma non si può dire che hanno un suono più naturale.
Possiedo un mosfet da 50 kg con 2 ohm dichiarati che ha il fattore di smorzamento basso come un valvolare. Il suono è armonico sempre come un valvolare, ma i diffusori bisogna usare la sospensione pneumatica.
Ognuno porta l'acqua al proprio mulino ma, chi ci dice cosa é meglio? Bisognerebbe confrontare di volta in volta con esecuzioni dal vivo, la riproduzione hifi con elevato o meno, fattore di smorzamento. Personalmente un fattore di smorzamento medio, lo preferisco ad uno molto alto. Poi bisogna vedere con quali diffusori ci si confronta.
Sicuramente ognuno porta l'acqua al suo mulino, anche perché il "meglio" in senso assoluto non esiste. Il compromesso alla fine rappresenta in moltissimi casi la scelta migliore. Ma è anche bello conoscere e provare gli altri "estremi". Grazie del commento!😊
Ma aumentando la contro reazione negativa non serve solo a diminuite il guadagno di amplificazione? Non sarebbe più corretto parlare di aumento del guadagno dell’ amplificatore ad anello aperto? Come strategia per aumentare il fattore di smorzamento?
La retroazione non ha lo scopo di ridurre il guadagno, quello al massimo è un effetto collaterale. La retroazione ha lo scopo di "migliorare" alcuni parametri dell'amplificatore, tra cui per esempio, alcuni di ns interesse sono la distorsione armonica, la banda passante e il fattore di smorzamento. Quest'ultimo aumenta perché la retroazione riduce l'impedenza di uscita dell'amplificatore e quindi aumenta il damping factor.
Lo smorzamento si aumenta in due modi 1) aumentando la controreazione 2) aggiungendo più coppie di finali in parallelo. Io preferisco la seconda maniera. A parita fi circuitazione Il BJT smorza più del mosfet.
Gli Hegel sono famosi per l'alto fattore di smorzamento, a volte 4000. Quale sarebbe un numero di smorzamento accettabile per un amplificatore? Grazie!
Più il fattore di smorzamento è basso, e più suona meglio (armoniche). Il problema di frenare i woofer lo si risolve fisicamente con diffusori chiusi. Direi che è una scelta obbligatoria.
Gli Hegel hanno ottimi prodotti, circuitazioni particolari ed elevatissimi fattori di smorzamento...il suono che ne esce è proprio una loro caratteristica...vanno ascoltati ed eventualmente "confrontati" con altri per determinarne eventualmente la scelta. Mah, in linea di massima diciamo che il fattore di smorzamento non dovrebbe mai scendere sotto qualche decina (15-20), altrimenti poi abbiamo proprio dei problemi.
@@DEPALOAUDIOelettronicaeradioSi dice in giro che piú elevato é il fattore di smorzamento e piú un amplificatore puó pilotare diffusori difficili... Mah, in tutti i modi grazie per i suoi video.
@@Joezappa La teoria dice questo, e di fatto nella realtà, rappresenta un grosso "aiuto" nel "pilotare" i diffusori....ma nella complessità dell'elettronica audio, non è l'unico fattore determinante nel pilotaggio dei diffusori...molto fa proprio lo "schema circuitale" e la cura dell'alimentazione...la classe D, se ben realizzata è sicuramente agevolata sotto questo aspetto...ma ti assicuro che ci sono ampli a transistor nella solita classe AB eccezionali, che non fanno fatica a pilotare diffusori...
Grazie. Ottima capacità comunicativa. Oltre altri talenti.
Grazie mille per i generosi, apprezzati e graditissimi complimenti 😉👍👌😊👏
Video molto chiaro e, come sempre, molto equilibrato
Grazie davvero !! Sono felice che il mio lavoro venga apprezzato. 😊👍😉
Bravissimo! Questa volta non era un argomento spemplice, ma Lei lo ha spiegato in modo chiarissimo. Condivido le Sue considerazioni finali .... Ho sempre pensato che, in base ai generi musicali ascoltati, l'ideale sarebbe avere due impianti distinti, soprattutto per le diversità sonore dell'amplificatore e dei diffusori. Diffisori che, a mio parere, dovrebbero ricalcare le peculiarità dell'amplificatore. Avere un impianto "cristallino" e uno "sfumato" sarebbe l'optimum.
Grazie per i complimenti. Sono sempre da stimolo per andare avanti !! Mi fa piacere che condivide il mio pensiero finale. Alla fine non esiste la soluzione migliore in assoluto, tanto vale poter provare e godere delle diverse soluzioni a seconda delle necessità 👌😊
Chiaro come sempre, complimenti, attendo il prossimo video
Grazie mille per i complimenti e la fedeltà al canale !! 😉👍👌😊
Bella la tua spiegazione sul fattore di smorzamento. Condivido quello che hai espresso in merito ai tipi di musica da ascoltare in base alla tipologia di amplificazione da usare per i vari generi musicali,mi manca solo il classe D, che ad oggi non ho ancora ascoltato. GRAZIE
Grazie del complimento e del commento. Ti auguro di provare presto un classe D di qualità in modo da poterne apprezzare "l'identità" di questa tipologia di amplificazione che ha sicuramente il suo perché. Se un giorno lo proverai, mi farà piacere se vorrai condividere la tua esperienza qui sul canale. Grazie ancora.
@@DEPALOAUDIOelettronicaeradio Scusa un consiglio se vuoi......La Classe D per acquistare un Amplificatore, su che prezzi mi puoi indirizzare circa. Perchè vedo Ampli cinesi che costano 100€ ......e su UA-cam i commenti sono molto buoni..... ma mi sembra un prezzo un pò basso. Io possiedo diffusori da 83db con 15 Ohm e 88 db con 8 Ohm. Grazie
@@donaz1500 Se una persona vuole ascoltare musica e migliorare i propri ascolti acquistando prodotti audio, non può che avere a prescindere la mia approvazione. Al giorno d'oggi è difficile trovare persone che vogliono migliorare i propri ascolti. Comunque a parte questo veniamo alla tua richiesta. Di solito cerco di fare valutazioni tecniche e non basate strettamente sul prezzo, detto questo però, tieni presente che un amplificatore in classe D di "soli" 100 euro, ti fa essere proprio su una fascia non solo entry level, ma proprio economy. Ora va bene se non hai nulla, o se non hai diffusori o sorgenti di qualità ma vuoi "provare" la classe D e avere una bella spinta, insomma fare un piccolo "upgrade" giusto per iniziare a fiutare la classe D. Però tieni presente che per quanto le recensioni possano essere ottime, un classe D ha bisogno di un buon progetto di base, avere un ottimo "filtraggio" e una buona componentistica. Per quanto la Cina riesce ad essere competitiva, capisci bene che un ampli da 100 euro, al netto dei guadagni di tutti gli intermediari, spedizioni, ecc avrà di fatto un costo di pochissimi euro. Ho ascoltato ampli in classe D di marche diverse e costi diversi (oltre il migliaio di euro) come NAD, Yamaha, ecc ma anche altri ben sotto i 1000 euro....La differenza c'è, non così elevata come la differenza di costo, ma c'è. Detto questo credo che anche in ambito strettamente economico, la classe D possa dir la sua. Pertanto, rispondendo alla tua domanda, dipende da te e da come vuoi "investire" i tuoi soldi. Se non hai modo di provare l'ampli prima di acquistarlo, allora non conviene neanche investire certe cifre. Puoi provare con uno economico "giusto per", magari ne rimarrai entusiasta e in futuro deciderai eventualmente di fare un uprgrade ulteriore. Ma se dovessi rimane insoddisfatto de suono, beh, non dare la colpa alla classe D ma al prodotto specifico. Quello che voglio dirti è: va bene un ampli in classe D da 100 euro per "provare" se non hai modo di fare ascolti diretti pre-acquisto. Ma non aspettarti chiaramente grandi cose, magari ne rimarrai soddisfatto (l'ho visto accadere) e andrai bene così o deciderai più avanti di migliorare ancora, ma se non dovessi rimanere soddisfatto ti dico in anticipo che dipenderà dal prodotto e non dalla classe di amplificazione. Fà il possibile per fare una prova di ascolto, se riesci, di qualche ampli in classe D...altrimenti prova con poco.
@@DEPALOAUDIOelettronicaeradio Mi hai dato delle risposte chiare e ben definire. Ora ti dico io ho 3 impianti ad oggi,
Un impianto è un Finale Valvolare due finali le 2 11 Nos General Elettric, due valvole intermedie 2 A3 Rca sempre NOS, una raddrizzatrice 5v4g Soviet, e 2 PT8 Nos Philips in ingresso. sprigiona 10/15 Watt max. con il suo PRE sempre Valvolare tutto auto costruito (non da me) suona che è una Meraviglia, l'ho acquistato nel 2008, e pilota diffusori con circa 98/100 db tre vie con Tweeter a Tromba di 10cm tondo, un medio da 25cm, un Woofer da 30 cm tutto della CIARIO, sono diffusori a torre abbastanza imponenti. Il secondo impianto è UN integrato Accuphase E-560 classe A di 30 Watt e pilota delle Falcon Ls3/5 Gold Badge di nuova costruzione 2022 con 83 db e un Subwoofer della REL un modello di 15anni fa circa con cono un Woofer di 20cm direzionato sotto verso il pavimento. il Terzo è sempre un Integrato della casa Italiana Audio Analogue 70 Maestro Rev2 che pilota delle Monitor Audio 20 SEC di 88db
2 vie di 30anni fa circa, che suonano ancora in modo impeccabile! Poi ho altre 3 coppie di diffusori Rogers Studio1 monitor sempre di circa 40anni, le GoldenEar Seven a torre di nuova costruzione, e una coppia di Monitor Audio le nanette One. ho delle sorgenti analogiche tipo 3 PIATTI 2 Tecnics, uno il SL 1200 MK2, UNo SL Ma1 tutto automatico, Uno Gold Note Mediterraneo con braccio ceramico b7, montano tutti e tre testine Audiotecnica le storiche AT 20 SLa. sempre come fonte analogica ho una Radio Tuner la Marantz la 2130, UN Audiocassette la NAKAMICHI Dragon che suona in maniera incredibile, quando i nastri sono incisi bene. Mentre come lettori CD ho UN Marantz KI Pearl LITE del 2010 con Dac incorporato, e UN YAMAHA CDX-1110 una macchina da 15Kg di peso e sostanza! come DAC esterno ho preso un anno fa S:L.S.M D0300 e suona Molto ma Molto bene....abbinando un WiiM Mini che è una bomba!.Tutto questo per dire che la Classe D mi manca, da ascoltare.............??? seguirò il tuo consiglio per un Amplificatore di sostanza e qualità senza ormai spendere fucilate di soldi, perchè ho visto che il mercato HI-FI è impazzito!
PS.se per caso mi sai indirizzare qualche modello/marca ben costruita.......e dal rapporto prezzo/qualità te ne sarei grato.
@@donaz1500 Beh...complimenti per il tuo, anzi per i tuoi ottimi impianti 👏👏👏👏👏👏Quello che più apprezzo è il primo, perché totalmente valvolare, autocostruito e con diffusori ad alta efficienza !!! Ma anche gli altri non scherzano l'Accuphase (uno dei miei marchi preferiti) e anche l'audio analogue. Anche i diffusori mi sembrano molto "ben abbinati". Ho capito quindi che ascolti musica ad un certo livello qualitativo. Riconfermo a maggior ragione, il consiglio che ti ho dato in precedenza. Non starei sul troppo economico se vuoi provare la classe D. Mi sbilancio un pò. La HYPEX, fa ottimi amplificatori in classe D, dal rapporto qualità prezzo eccezionale !!! Se vuoi cimentarti nell'autocostruzione, altrimenti la ROUGE AUDIO con il suo N7X produce un ampli integrato con all'interno i moduli HYPEX NCx500. Se vai di autocostruzione riesci a stare sotto i 1000 euro...poco più se prendi l'ampli già "assemblato"....altrimenti, senza andare sui McIntosh o su robe più "esoteriche"...NAD ha ottimi integrati in classe D... vi sono anche altre marche, ma si sale di Budget....
Grazie,sempre molto esaustivo, professionale,competente e corretto 👍.
Grazie mille per i graditissimi complimenti...troppo buono 😉👌👍👏
Complimenti per il video, esaustivo come al solito continua così!!!!
Grazie mille per i complimenti e il commento. Mi fa sempre molto piacere. Grazie davvero 😉👌😊
Grazie per condividere la tua conoscenza in modo comprensibile. Io in questo periodo ascolto con un piccolo amplificatore autocostruito, lo ZCA ,penso con pochissimo fattore di smorzamento. Anticipo che non ho la competenza per esprimere giudizi, ma con due piccole casse monovia fino ad un certo volume è sicuramente piacevole da ascoltare .👋
Grazie a te per il commento e per aver condiviso la tua esperienza su questo canale. Complimenti per l'amplificatore autocostruito. Direi che è già una grande soddisfazione di per sé, se suona bene ancor di più 👍La distorsione armonica cresce esponenzialmente con l'aumentare del volume, ci sta quindi che in alto perda un pò. Che amplificatore hai costruito? Mosfet?
L'amplificatore è lo ZCA di Mark Houston. Ho cercato di utilizzare componenti più uguali possibili per i 2 canali, praticamente ho realizzato un dual mono con due alimentatori separati. I finali sono Mosfet. @@DEPALOAUDIOelettronicaeradio
Nella mia esperienza ho imparato che i numeri di targa sono relativi . Avevo un integrato blasonato famoso per avere un grandissimo fattore di smorzamento , ma ottenuto con un loro brevetto senza contro reazione ,ora sono passato ad un valvolare da 25 watt e posso dire che non c’è paragone , controlla i bassi molto bene , sono molto più articolati , una musicalità incredibile ,valvole tutta la vita !!
I numeri di targa esprimono dati tecnici...ma poi ovvio che questi vanno relazionati a tutto il resto, non interpretati, ma proprio messi in relazione a tutto il resto...il ché non è facile.
Il valvolare...se fatto bene, di qualità e piace...beh, non se ne potrà fare a meno...un altro mondo...una vera e propria "scoperta" che cambia gli ascolti....
Grazie per il commento. Qual è questo valvolare che ti ha fatto innamorare?
@@DEPALOAUDIOelettronicaeradio E’ il Fezz audio Titania , pero’ la versione profondamente modificata dall’importatore il Sig Ricci di Acme chiamato Supertitania , poi rivalvolato con valvole Nos KR e Philips . Ho acquistato anche il nuovo dac a valvole sempre di Fezz che si chiama Equinox ,un prodotto veramente notevole !!
La spiegazione restituita è stata da te eseguita non solo in modo corretto, soprattutto con giusti e pochi tecnicismi, da renderla così comprensibile per tutti.
Non è affatto scontato!
Bravo! 😊
Grazie mille davvero per la tua "analisi" del video. Mi fa davvero piacere. Grazie anche per la fedeltà e continuità con cui segui il canale. Ne sono davvero "onorato" 😊👌👏
Ottimo video su una delle caratteristiche meno conosciute di un amplificatore. Volevo solo fare delle precisazioni o se mi consenti integrazioni. I classe D lavorando in commutazione sono dotati di semiconduttori mosfet non proprio transistor o bjt. L'altra osservazione riguarda il come ottenere un fattore di smorzamento alto abbassando al minimo la controreazione, ovvero parallelizzandi i transistor o mosfet dello stadio finale, chiaramente più finali vengono impiegati e più il costo lievita. Riguardo i valvolari il discorso è diverso, in questo caso è il trasformatore d'uscita che pilota il carico, non c'è un controllo fisico del carico della valvola finale. Correttissimo non basarsi esclusivamente sul dumping factor nella scelta di un amplificatore. Comunque anche il diffusore spesso è causa di oscillazioni del cono fuori controllo, specialmente quelli bassi reflex una volta che si scende sotto la frequenza di accordo. Per quanto mi riguarda preferisco amplificatori valvolari o ibridi valvole mosfet, quest'ultimi un connubio poco "pubblicizzato" ma che racchiude a mio avviso il miglior compromesso tra musicalità e potenza.
Grazie per il commento, l'apprezzamento al video e le tue considerazioni. Permettimi di precisarti un paio di cose. I semiconduttori a TRANSISTOR sono una grande famiglia, che racchiude al loro interno, BJT, FET, JFET, MOSFET, IGBT, ecc ecc...Pertanto i mosfet sono dei transistor. Inoltre la controreazione negativa, va aumentata (non diminuita) per ottenere valori alti di damping factor. Quello di aumentare gli stadi mettendoli in parallelo è un altra tecnica che ha anche altri vantaggi, oltre ad aumentare il damping factor, ma anche alcuni svantaggi...Per il resto condivido le tue opinioni soprattutto quella degli ibridi...hanno il loro perché, magari un giorno ci dedicherò un video....grazie.
@@DEPALOAUDIOelettronicaeradio
Forse riguardo la controreazione mi sono spiegato male, intendevo dire che parallelizzano i finali si può abbassare la contro reazione. Riguardo alla famiglia dei transistor è corretto quello che scrivi ma io specificherei meglio il tutto, magari descrivendoli come "stato solido".
Da tecnico elettronico e appassionato di progettazione diy, quando si parla di transistor intendo bjt, ecco perché ho ritenuto opportuno l'integrazione.
@@giannimarcantoni5223 Ah ecco, ora ho capito meglio il discorso che hai fatto, ovvero ridurre la controreazione parallelizzando i finali...certo, è così. Capisco, in effetti nel gergo tecnico "comune" quando si parla di transistor si "intendono" direttamente i BJT...ma ricordiamoci comunque che TRANSISTOR sono una grande famiglia fatta non solo dei bipolari (BJT) ma tutti gli altri...cmq grazie del consiglio e suggerimenti 👍👍
Grazie
Grazie a te!
Un ultima domanda. Quindi più è alta l'impedenza del diffusore acustico, e, a parità di amplificatore, maggiore è il fattore di smorzamento? Gra,Grazie
@@AlessandroPerantoni In teoria si, lo si evince anche dalla formula matematica....esatto
@@DEPALOAUDIOelettronicaeradio Bravoo. Ho un integrato che suona leggermente più alto dal canale dx. Per centrare la scena devo tenere il balance un pochino a favore del canale sx, che si sente meno. I potenziometri sono ok. In passato hanno sostituito un finale t b686 con uno equivalente t b688 e la resistenza di polarizzazione. Monta di serie un t d716 e un t b686 per canale. Può essere quel t 2sb688 a procurare la cosa, o la resistenza? Grazie
@@DEPALOAUDIOelettronicaeradio ho comperato un oscilloscopio e ho scoperto che: il canale dx guadagna di più fino a circa metà tensione in uscita, poi a guadagnare di più è il canale sx. Tensione misurata rms su carico fittizio con resistenze da 8ohm. Ho anche sostituito i quattro transistor finali, pnp e npn, con dei nuovi toshiba 2SB686 e 2sd716, ma non cambia il problema. Ps. Ho rimesso i transistor vecchi, secondo me suonano meglio. Cosa potrebbe essere ad invertire l'aumento di guadagno? Fisiologica? Potenziometro volume?Yamaha-a-450 natural sound
Un ridotto fattore di smorzamento era necessario quando gli ampli non ce la facevano. Ora, per ex, se a 50Hz il wooferello esce dal traferro, quando rientrerà produrrà un picco, extracorrente, che potrebbe mettere in difficoltà le protezioni dell'ampli. Invece di progettare protezioni serie, con costante di tempo, basta aumentare l'impedenza di uscita. Le protezioni normali tagliano i picchi di corrente per proteggere i finali, e questo è il vero problema. Esistono anche amplificatori con resistenza di uscita negativa. Infine un suono "confusionario" rende semplice e piacevole l'ascolto con le risonanze ambientali ed i posizionamenti "buffi" che si usano in Hi-Fi.
Grazie per il commento...per la maggior parte, condivisibile 👍
Sono d'accordo, naturalezza e calore sono fantasie audiofile. Il suono reale è veloce e controllato. Lo sfocamento applicato dai valvolari e sistemi con poco controllo serve per nascondere e amalgamare i difetti della riproduzione incluso l'ambiente.
@@ardabomdue1781non è difficile aumentare il fattore di smorzamento basta usare 4 finali (o più) anziché una sola coppia.
Se i finali sono ben selezionati il suono migliora notevolmente ma molti preferiscono non sentire i difetti delle produzioni musicali e dunque preferiscono amplificatori che mascherano i difetti e abbelliscono anche le registrazioni più scadenti.
Anche la controreazione può migliorare il suono per esempio la serie di corrente su ciascun singolo stadio migliora mentre la controreazione che va a prendere il segnale in uscita e la riporta in ingresso attraverso più stadi tende a peggiorare il suono ed è sconsigliabile usarne tanta anche se ha il vantaggio di minimizzare i difetti dei condensatori di accoppiamento tra i vari stadi dunque un pochino è meglio metterla anche quella senza esagerare.
Oramai riguardo agli ampli sappiamo tutto ma nonostante ciò ci sono ancora in giro degli ampli tanto costosi quanto merdosi.
Riguardo alla corrente che torna indietro da un woofer il problema esce fuori con woofer molti grandi e poco con gli 8 pollici o meno.
Anni fa la Philips metteva un paio di diodi per proteggere i finali un po' sotto dimensionati che usava e funzionavano senza andare a inventarsi protezioni strane...e poi anche la rete di zobel qualcosina fa anche se un ampli fatto veramente bene non ha bisogno di zobel
Buonasera , la seguo da non molto tempo e colgo l’occasione per farle una domanda. Una nota azienda : Hegel pubblicizza i suoi amplificatori affermando che hanno un fattore di smorzamento 4000 . In pratica io penso che il segnale venga completamente ricostruito, allora di che parliamo ? Di alta fedeltà ? Se poi usano una circuitazione particolare per arrivare a questi valori . In definitiva useranno una camionata di controreazione uccidendo il segnale , quindi lo devono ricostruire 🤷♂️🤷♂️🤷♂️. Che ne pensa ???
Buonasera, innanzitutto la ringrazio del commento e della domanda. L'argomento "elevato fattore di smorzamento Hegel" meriterebbe una trattazione più approfondita. Non faccio un video specifico per evitare pubblicità. In ogni caso voglio rispondere alla sua gentile domanda. Aumentare la controreazione è uno dei modi principali per ridurre l'impedenza di uscita e quindi elevare il fattore di smorzamento. Ma è solo uno dei modi, seppur uno dei principali. Veniamo ad Hegel, per quanto ne so ed ho avuto modo di analizzare, non si tratta di ampli con controreazione a manetta e basta. E' proprio una loro "filosofia progettuale" vogliono distinguersi (e direi che ci riescono bene) per avere ampli con un fattore di smorzamento elevato, mantenendo discrete potenze e una elevata fedeltà.
Sicuramente hanno una controreazione notevole, ma le dico che non è poi così esagerata come potrebbe sembrare dal loro damping factor. Nei loro circuiti attuano una serie di soluzioni sia abbastanza semplici e note, che altre più complesse e "nascoste" per arrivare a raggiungere quel famigerato valore di 4000 (che non è per nulla fisiologico nella classicità dei circuiti). Quindi è tutta la progettazione basata per raggiungere quel livello li. Controreazione non comune e usuale ma effettuata nei "punti giusti", scelta accurata dei componenti, studio della corretta polarizzazione dei driver/finali in relazione al feedback e damping factor, parallelizzazione di più finali e qualche altra "variante" circuitale soggetta anche a brevetto, per ottenere quei valori li. Personalmente ne ho ascoltato qualcuno. Non voglio darle troppi pareri soggettivi, ma di sicuro le posso dire che non certo "suonano male" anzi.... l'elevato damping factor non è avvertibile istantaneamente come l'elevato valore di 4000 suggerirebbe, ma merita un ascolto attento..successivamente si riesce davvero ad apprezzare tale caratteristica e qualità. Ovvio la pulizia del suono e il controllo (sopratutto in gamma bassa dove il DF risulta efficace) possono facilmente trascendere nel "piatto e freddo"...ma qui entriamo nelle scelte e nei gusti soggettivi. Concludo dicendole che personalmente li trovo di grande qualità e davvero degni di nota per le loro performance. Detto questo, al momento, pur riconoscendone sinceramente la loro "bontà", non rappresentano la mia scelta "primaria", che trova invece appagamento verso altre tipologie circuitali sia datate e collaudate, che ultramoderne. Hegel ha questa caratteristica propria del DF elevato. Se mi permette, le consiglio, qualora dovesse averne la possibilità, di fare una prova d'ascolto accurata. Magari i suoi timori troveranno conferma, oppure potrebbe scoprire un modo di "suonare" nuovo ed estremamente piacevole. Spero di aver, anche in minima parte, risposto alla sua domanda. Grazie.
Buonasera , la ringrazio per la sua risposta. Ho ascoltato parecchie volte gli Hegel , precisamente i top di gamma da 300 watt il vecchio e 301 watt il nuovo. Un amico lo possiede , devo dire che non mi ha mai entusiasmato. Probabilmente perché l’amico ha dei seri problemi in ambiente. Infatti già prima il suono nella sua stanza era poco trasparente, con diffusori Kef top di gamma , 4 woofer da 16 in d’appolito, più il famoso medio concentrico di Kef con membrana in metallo. Al cambio amplificatore non è cambiato quasi nulla . Poi ha cambiato i diffusori Borresen da 10000 euro e anche qui non ci siamo. Quindi credo che forse , dico forse l’Hegel potrebbe suonare anche bene ma nel suo ambiente e diffusori non ci siamo. Avendo investito una discreta somma lui il suono se lo fa piacere , non so se mi spiego . Comunque , io mi chiamo Pierluigi D’Angelo, sono di Montesilvano (PE) e ho questa passione da 35 anni ; inoltre a causa dei prezzi folli di ora , ma anche degli anni precedenti, mi sono dato alla auto costruzione . Valvole in primis . Riparo anche qualche amplificatore di qualche amico , costruisco anche phono , pre linea , il giradischi, diffusori , amplificatori a valvole di bassa potenza accoppiati con altoparlanti ad alta sensibilità/efficienza . Non rimpiango le elettroniche in vendita , le lascio agli audiofili ( che io chiamo audioti ) . Quando vengono a casa mia se ne vanno sempre con la coda fra le gambe . Interpreto il loro pensiero : ma questo come fa a far suonare questi apparecchi ( anche vintage , fino agli anni ‘80 ma anche prima hanno inventato tutto , oggi solo scopiazzature , fatte anche male ; per avere un suono discreto bisogna fare un mutuo)
Non ci siamo proprio. Mi ha fatto piacere dialogare con Lei e sono sicuro che le scriverò ancora . Buona serata 👋👋👋👋👋👋
@@pierluigidangelo2437 Sig. D'Angelo, la ringrazio per la sua presentazione e per aver condiviso con me e con il canale la sua esperienza e la sua opinione. Un altro aspetto interessante di UA-cam è proprio la possibilità di condividere opinioni ed esperienze e conoscere altri appassionati di alta fedeltà. Tornando al suo commento, beh...sinceramente non mi stupisce che non sia rimasto entusiasmato dall'Hegel del suo amico, nonostante il "parco diffusori" di ottima qualità, mi viene da pensare che acusticamente parlando, l'ambiente del suo amico sia molto "frenato" e "assorbente" a livello acustico. Il che tende a "spegnere" un pò il "carattere" di alcuni impianti. Come le dicevo precedentemente, l'elevata capacità di controllare i bassi (per via dell'elevato fattore di smorzamento) può far apparire ad un primo ascolto il suono un pò "piatto e freddo" (la prenda in senso molto ampio) ed un ambiente come quello del suo amico, probabilmente acuisce questa caratteristica. L'ambiente è molto determinante a livello acustico (tratterò sicuramente l'argomento in futuro) e l'impianto deve essere ben integrato con esso. Le faccio i miei complimenti per essersi dato all'autocostruzione. Sono convinto che dia un valore aggiunto notevole agli ascolti per la soddisfazione di aver costruito con le proprie mani il proprio amplificatore. Oltretutto è anche estremamente didattico e permette di conoscere molteplici aspetti tecnici che riguardano l'elettronica applicata al campo audio. L'accoppiata valvole/altoparlanti alta efficienza poi, la fa salire ad un livello di ascolto davvero superiore. La ringrazio nuovamente per i suoi commenti e le faccio i miei complimenti per la sua passione e la sua dedizione all'autocostruzione e riparazione. Mi fa davvero sempre tanto tanto piacere vedere che ci sono ancora persone, che non solo amano la musica e si dedicano al mondo Hi-fi, ma che si spingono anche oltre dedicandosi all'autocostruzione e riparazione. Buona serata e alla prossima !! 😉😉👍👍👌👌
@@pierluigidangelo2437 se vuoi ottenere uno smorzamento elevato ti consiglio la circuitazione a triplo inseguitore di emettitore (quella che usava Bartolomeo Aloia) con almeno 8 coppie di bjt finali complementari col più simile hfe possibile.
Una coppia di finali di solito ha uno smorzamento da 25 a 100 (dipende dalla controreazione applicata) però già mettendo 2 coppie lo smorzamento raddoppia e così via ..
Viene da se che maggiore è il numero di coppie usate e proporzionalmente aumenta lo smorzamento.
Dal mio punto di vista fattori superiori a 100 sono utili solo per woofer grandi e in bass reflex.... Casse chiuse e woofer da 8 pollici o meno basta 50... Vogliamo esagerare con 200? ok ma 4000 che senso ha?
Salve. Non ho capito che fine fanno le correnti spurie nell'amplificatore
In teoria vengono "mangiate" dall'impedenza di uscita dell'ampli. Pertanto più e bassa, più saranno assorbite e quindi "smorzeranno" le vibrazioni....Ovviamente c'è una spiegazione molto più approfondita a livello tecnico - fisico. Perdoni il linguaggio poco didattico, ma cerco di rendere chiari i concetti...
Amp valvolatry ha un suono più naturale? Io ritengo che abbiano un suono ruffianò è tutto altro che naturale. Questione di gusti, va bene ma non si può dire che hanno un suono più naturale.
Scusate in poche parole il fattore di smorzamento sareppe il controllo ?
Classe ab con fattore di smorzamento a 121db è consigliabile come ampl di potenza a 500w per canale
Possiedo un mosfet da 50 kg con 2 ohm dichiarati che ha il fattore di smorzamento basso come un valvolare.
Il suono è armonico sempre come un valvolare, ma i diffusori bisogna usare la sospensione pneumatica.
Immagino sia un autentico spettacolo per l'udito !!!😊👍😉
@@DEPALOAUDIOelettronicaeradio Suona meglio dei Mono Lamm Reference 1.2.
Ognuno porta l'acqua al proprio mulino ma, chi ci dice cosa é meglio?
Bisognerebbe confrontare di volta in volta con esecuzioni dal vivo, la riproduzione hifi con elevato o meno, fattore di smorzamento.
Personalmente un fattore di smorzamento medio, lo preferisco ad uno molto alto. Poi bisogna vedere con quali diffusori ci si confronta.
Sicuramente ognuno porta l'acqua al suo mulino, anche perché il "meglio" in senso assoluto non esiste. Il compromesso alla fine rappresenta in moltissimi casi la scelta migliore. Ma è anche bello conoscere e provare gli altri "estremi". Grazie del commento!😊
Ma aumentando la contro reazione negativa non serve solo a diminuite il guadagno di amplificazione? Non sarebbe più corretto parlare di aumento del guadagno dell’ amplificatore ad anello aperto? Come strategia per aumentare il fattore di smorzamento?
La retroazione non ha lo scopo di ridurre il guadagno, quello al massimo è un effetto collaterale. La retroazione ha lo scopo di "migliorare" alcuni parametri dell'amplificatore, tra cui per esempio, alcuni di ns interesse sono la distorsione armonica, la banda passante e il fattore di smorzamento. Quest'ultimo aumenta perché la retroazione riduce l'impedenza di uscita dell'amplificatore e quindi aumenta il damping factor.
Lo smorzamento si aumenta in due modi
1) aumentando la controreazione
2) aggiungendo più coppie di finali in parallelo.
Io preferisco la seconda maniera.
A parita fi circuitazione Il BJT smorza più del mosfet.
Gli amplificatori in classe d hanno fattori a 3 zeri.
Gli Hegel sono famosi per l'alto fattore di smorzamento, a volte 4000. Quale sarebbe un numero di smorzamento accettabile per un amplificatore?
Grazie!
Più il fattore di smorzamento è basso, e più suona meglio (armoniche).
Il problema di frenare i woofer lo si risolve fisicamente con diffusori chiusi.
Direi che è una scelta obbligatoria.
Si però poi i numerosi watt che dichiarano non si palesano nella realtà dei fatti
Gli Hegel hanno ottimi prodotti, circuitazioni particolari ed elevatissimi fattori di smorzamento...il suono che ne esce è proprio una loro caratteristica...vanno ascoltati ed eventualmente "confrontati" con altri per determinarne eventualmente la scelta. Mah, in linea di massima diciamo che il fattore di smorzamento non dovrebbe mai scendere sotto qualche decina (15-20), altrimenti poi abbiamo proprio dei problemi.
@@DEPALOAUDIOelettronicaeradioSi dice in giro che piú elevato é il fattore di smorzamento e piú un amplificatore puó pilotare diffusori difficili...
Mah, in tutti i modi grazie per i suoi video.
@@Joezappa La teoria dice questo, e di fatto nella realtà, rappresenta un grosso "aiuto" nel "pilotare" i diffusori....ma nella complessità dell'elettronica audio, non è l'unico fattore determinante nel pilotaggio dei diffusori...molto fa proprio lo "schema circuitale" e la cura dell'alimentazione...la classe D, se ben realizzata è sicuramente agevolata sotto questo aspetto...ma ti assicuro che ci sono ampli a transistor nella solita classe AB eccezionali, che non fanno fatica a pilotare diffusori...
Un fattore di smorazamento troppo elevato rende il suono piatto, asciutto, secco.
De gustibus... quello che per me e per lei può essere piatto, asciutto e secco, per altri può essere definito, dettagliato, preciso...