Ep.2 Notte Prima Degli Esami, Antonello Venditti | ATTRIBUTI Podcast
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- Опубліковано 17 жов 2024
- Analizziamo insieme una delle più belle canzoni della storia della musica italiana, Notte prima degli esami di Antonello Venditti, il giorno prima del fatidico... esame di Maturità.
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Saverio, "notte di sogni, di coppe e di campioni" é riferita alla Roma, che nel 1984 giocò la finale della Coppa dei Campioni (l'attuale Champions League) proprio allo stadio Olimpico di Roma. Purtroppo perdendo ai calci di rigore.
Capolavoro indimenticabile
Lei è una persona di una sensibilità straordinaria.👏👏
E sei proprio bravo.ti ascolto pur non sapendo nulla di musica.
Iscritta
Grazie!!!
È incredibile vedere e sentire un autore ed artista come Saverio Grandi commuoversi al racconto di una Italia che si forse davvero n c'è più...canzoni d'amore, citazioni, storie di vita, politica, se ben fatto è cmq molto bello.
Nn c'entra nulla forse con lo stupendo racconto che ho appena ascoltato, ma sulle canzoni e la politica ricordo sempre il compianto e dimenticato troppo spesso Stefano Rosso e la sua Bologna 77
Avevo 14 anni, la maturità sarebbe arrivata presto, nn solo quella scolastica, ma quella dovuta agli schiaffi della vita.
Grazie Saverio, Grazie davvero. Complimenti, Pod cast formula strepitosa❤ 14:12
Commento e illustrazione da 100 e lode!!! Con l’unico appunto che le cosiddette “bombe delle sei” sono in realtà dei buonissimi bomboloni alla crema… tipicamente romani. Negli anni ‘80-90 era tradizione andarli a mangiare appena sfornati nei chioschi dopo una notte di baldoria! ❤
Questa canzone è una di quelle che mi fanno partire le lacrime e non mi rendo mai conto del perché... é straordinaria, si, mi commuovo anche io.
Bellissima questa tua analisi. Riesci a far vivere e sentire il brano in modo diverso, più in profondità. Grazie maestro 🎶
Grazie a te!
Grande video per una canzone epica. Un audiofilm incredibile, con tanto di flashback, primi piani e campi lunghi, metafore, simboli, i pensieri giovanili guizzanti da un flusso di coscienza che diventa la coscienza collettiva di tutti, giovani ed ex giovani, rianimata e "triggerata" da immagini emozionali irresistibili. Grazie Saverio per il dovuto tributo ad una canzone senza tempo, senza confini, senza maschere, senza... peccato originale.
Saverio ma quanto ci fai emozionare??? La tua umiltà sia d'esempio per le nuove generazioni. Un abbraccio
Sei un grande Saverio, mi sono commosso anche io... quell' estate vidi Venditti in concerto a Modena... spettacolare
Grazie Saverio sai emozionarti e farci emozionare 👏👏
Una classe intera di Liceo Classico l'ha cantata ieri sera ed io che ero presente, oltre che musicista, come potevo non emozionarmi. Grazie Saverio... ❤
Bello bello bello, avanti così Saverio, aspettiamo nuovi episodi in cui si parli di musica e non solo!
Ma quanto fanno bene queste emozioni,il tuo modo di spiegare,semplicemente grazie per questo fantastico episodio.In bocca al lupo a tutti i maturandi.
Grande Saverio, splendida analisi come sempre. Mi hai fatto riaffiorare le emozioni che ho provato quando ho sentito questa canzone per la prima volta!
è bello ascoltarti ! Grazie !
ti voglio bene ! non ho altro di dire
@Saverio, mi hai emozionato e mi sono commosso insieme a te, negli stessi punti della narrazione di questo brano meraviglioso, iconico.
Se tutte le canzoni, quelle belle come questa, venissero raccontate, sempre, così, forse potremmo avere la speranza di non perdere per strada tutta l'arte autoriiale e compositiva che ancora oggi scuote energicamente il centro emozionale, facendo sobbalzare il cuore di bellissimi sentimenti.
Mi sono emozionato, tanto quanto la volta che raccontasti "la sera dei miracoli" di Lucio Dalla, altro brano che amo, soprattutto la versione live da "Dallamericaruso"; mai uscita, mai ristampata su cd, ahimè., ahinoi.
Grazie, fantastico Saverio.
Saverio,
ma questo è un capolavoro.
Questa canzone ha un potere evocativo immenso… E’ un inno per ricordi indelebili. Grande Saverio!
Venditti è un fenomeno! Può piacere o meno, ma è indubbiamente un maestro. Pensiamo a "Cinzia e Piero ", canzone, a mio avviso, strutturalmente vicina a "Notte prima degli esami": ti racconta il dramma dell'eroina, passando per la storia d'amore di 2 ragazzi, sposati di fretta perché in attesa di un figlio, per arrivare a parlare del concerto di Bob Marley a S. Siro dell'80. Tutto visto dagli occhi dell'autore. Si omaggia Marley, descrivendo il contesto sociale dell'epoca, attraverso le emozioni che hanno provato quei giovani nell'attesa e nel presenziare a quello che ai tempi fu un evento. "E lo stadio era pieno''
veramente un film, pieno zeppo di immagini bellissime, e di vita di tutti i giorni, nelle quali perdersi ed immedesimarsi. Analizzandola saltano fuori tutti questi aspetti, grazie Saverio.
L'ascoltai prima della mia maturità e oggi l'ho riascoltata alla vigilia della maturità di mio figlio... Toccante come sempre.
Riguardo "le bombe delle sei non fanno male", da romano credo che Venditti si riferisse ai dolci (appunto le bombe, dolci fritti con zucchero) e all'abitudine, assieme ai cornetti ripieni venduti direttamente dai forni, di comprarle a tardissima notte, praticamente mattina, d'estate quando i giovani romani si godono un po' più la città e le temperature meno torride della notte. Ovviamente poi si va a dormire, da lì forse la frase "è solo il giorno che muore".
Come la vedo io, in un pezzo la melodia è sempre trainante e il testo è sempre (o quantomeno spesso) trainato. Detto questo, il testo di questa canzone non lo capisco (del resto Claudia non la conosco, i pini di Roma non li ho mai visti, ecc.), ma poco importa xchè quello che è importante è l'idea e l'atmosfera che Venditti vuole trasmettere e che mi ha trasmesso; poi io (alla melodia) ci appiccico le mie emozioni e i miei ricordi della mia notte prima degli esami.
Bellissima. Altra canzone quasi sconosciuta di A. Venditti e' "Maria Maddalena"... 🙂
Ciao Saverio. Bellissimo questo video. Scrivo un pò di cose. perdonami se sono lungo 😅😅😅
Per questa canzone prima o poi ci si passa tutti. Ed é forse questa la sua vera forza. Io credo che il vero "ritornello" sia il giro di piano iniziale. Perché é quello che la rende immediatamente ricoboscibile e immortale allo stesso tempo. Tecnicamente parlando una cosa che mi é sempre piaciuta di questo brano é il fatto che utilizza tutti gli accordi del giro armonico. Credo che il maestro Venditti sia partito dal testo. E poi da lí sia partito a costruire tutto il resto. Tant'é vero che la medodia é quasi parlata e spesso tende ad uscire di metrica. "Notte di mamma e di papà col biberon..."
"Notte di giovani attori di pizze fredde e di calzoni.."
sembrano uguali. ma lui fa dei veri e propri miracoli per farli entrare. Per quello che dico che ha fatto prima il testo.
Quan parla delle segretarie con gli occhiali credo si riferisca alla Giulia della sua canzone del78 ..che aveva gli occhiali. Che stava con un altro a scapito di Antonello. E che a sto punto l'altro se lo sarà pure sposato😅 ..evidentemente era un buon avvocato.
L'ultimo pezzo é quello parla del palco. E credo che si riferisse al fatto che Venditti doveva cantare dopo la finale di Coppa Campioni nell'84 Roma Liverpool che aimé perdemmo ai rigori..Coppe e campioni che ritornano sapientemente nel testo. Ah. L'ultima e poi mi taccio. Gli aereinfra New York e Mosca erano un allegoria della guerra fredda. Perdonami Saverio che sono stato troppo logorroico😅😅😅
Venditti da Fiorello ha confermato chi erano i quattro: Venditti, De Gregori, Lo Cascio, Bassignano. Una delle mie preferite è L'Orso Bruno, ma sono talmente tante che l'elenco sarebbe lungo.
se posso darti un suggerimento, per uno dei prossimi episodi, "io dal mare" di Baglioni che secondo me è un pezzo stratosferico
Ciao Saverio, Probabilmente il riferimento del pianoforte su una spalla ci rimanda a bomba o non bomba dove fa una citazione simile
Bisognerebbe insegnare a scuola l'arte dello scrivere una canzone e andrebbe fatto come in questi video bellissimi.
Arriva per tutti il giorno in cui non si crede più a Babbo Natale.
Forse (e qui azzardo un'ipotesi) ripetendo la frase "è solo un giorno che muore" vuole sottolineare che si tratta di più giorni.
"è solo un giorno che muore, è solo un giorno che muore, è solo..." ad libitum.
La frase potrebbe risultare anche sibillina (ibis redibis non morirens in bello).
è solo, un giorno che muore.
è solo un giorno, che muore.
Ce l'ha, ce li ha, gli attributi. Che canzoni, eh? Come si fa a non emozionarsi?
"I pini di roma" sono un'opera di Respighi, riferimento classico e realtà allo stesso tempo
@@carlopelusomusic wow non lo sapevo. Grazie
Perchè certe canzoni che detestiamo continuano a girarci nella testa? A me succede con "Sweet Mama Fix" dei Larry Martin Factory. Detesto quel brano, ma ha qualcosa di ipnotico, di surreale. Quando componete vi concentrate su un determinato focus all'interno del pezzo per stimolare, magari anche a livello inconscio, l'attenzione dell'ascoltatore? Un po' come fanno i registi con le aperture di campo o le panoramiche al contrario? Come si fa a rendere interessante un pezzo orribile come "Sweet Mama Fix", lento, angosciante e cantato da schifo con una voce totalmente sgradevole?
Saverio, non ti capisco, ti fai affascinare dai testi ma non sciorini nulla di musica e accordi Vendittiani!
Prossimo giro