Mr. Marra boldrin al Cerbero Podcast è difficile eh? Asd. Però DuFer e Wesa potreste farli! Sono bravi entrambi :P o Shy. Insomma gli Argomentatori. Certo, m’immagino Tutubo che ogni 3 per 2 sparerebbe cazzate per bilanciare xD nel podcast sembra che Simone sia sempre critico e dia il meglio con ciò che lo indigna, mentre quando c’è qualcuno che gli piace si mette a fare il depe per noia ahahah. Beh comunque c’è qualche speranza di vedere questi ospiti al Podcast :)?
vitaondemand beh io credo che Simone faccia il depe perché le sue idee su certi temi le ha già ampiamente espresse nelle prime live: immigrazione, politica, economia, retribuzioni ecc (per esempio, nella live con Donadel credo che non abbia mai parlato proprio perché la sua visione sui temi affrontati e quella di Donadel erano proprio le stesse, quindi magari credeva che non fosse necessario dare lo stesso pensiero di Donadel). Che poi, se si mettesse a parlare di politica-economia con Boldrin ne uscirebbe completamente distrutto, è fattuale.
@@finmat95 Non era un partito liberista. E il fatto che il popolo sia stupido e non abbia capito cosa votare non significa che non vi sia la necessità di quel tipo di cultura politica.
@@finmat95 L’ho scritto, in Italia c’è necessità di una cultura politica seria e scientifica. I populisti (che siano comunisti, grillini, fascisti o sovranisti sempre populisti sono) hanno anche stufato con la loro egemonia sul paese. È ora di andare avanti e diventare finalmente un paese davvero europeo.
Premetto che sono laureato in scienze biologiche, ma vivendo e lavorando in Inghilterra mi fa un po' scalpore questa minimizzazione dei percorsi di studi italiani e della serietá degli studenti come se all'estero fossero tutti fenomeni: non ho idea di come funzioni negli Stati Uniti dove insegna il professor Boldrin, ma nel Regno Unito l'universitá é una pagliacciata, un'autentica passeggiata di salute dove bisogna impegnarsi per non ottenere la laurea se non con un paio di rarissime eccezioni, loro stessi la definiscono pay to gain. Nel Regno Unito nessuno é cosí matto da precludere un percorso professionale a meno che non stiamo parlando di medici, ricercatori, avvocati e branche estremamente specializzate, addirittura ci sono banchieri e consulenti senior delle big four laureati in filosofia. A me sembra che in Italia semmai la situazione del mondo del lavoro sia cosí disastrata da poter permettere eccessivo cherry picking alle aziende, le quali richiedono credenziali dettagliatissime per posti di lavoro che potrebbe ricoprire anche una scimmia o addirittura degli stage.
"che potrebbe ricoprire anche una scimmia o addirittura degli stage". Mi è piaciuto questo sorpasso della scimma sullo stagista :). Scherzi a parte, ha perfettamente ragione. Io che ho la fortuna di avere un profilo abbastanza richiesto sono passato da selezioni in cui dopo avermi chiesto la Luna in termini di competenze, mi proponevano stipendi addirittura minori di quello che già prendevo. Sugli studi, non so come possa essere all'estero in generale, io quando misi piede alla LSE trovai un abisso tra l'accessibilità di contenuti che avevo nella mia università (dove potevi farti spiegare tutto) e la iper-specializzazione settoriale dei corsi offerti da loro. Ebbi l'impressione che (almeno per l'economia) la formazione italiana fosse più completa, sebbene il respiro internazionale di quell'ateneo poi giochi il vero ruolo fondamentale. Questa mia impressio fu confermata poi negli anni dal bombardamento continuo su Linkedin per posti di lavoro a Londra, Amsterdam, Francoforte, Lussemburgo: il laureato italiano di solito ha un'ottima preparazione e accetta paghe inferiori.
@@Hypnos157 hai mai fatto ujn esame scritto dove hai a disposizione solo 1/2 pagine per la risoluzione di esercizi? Oppure tesine con un numero massimo di parole (tipo 3000)? Quando faccio le call con gli inglesi, 30 minuti sono 30 minuti e deve uscire fuori tutto quello che si deve dire. Quando le facciamo con gli italiani, diventano sempre 1 ora e non si riescono mai a concludere tutti gli argomenti Chiaro ora il concetto?
Sono felice di vedere Michele in altri canali, spero che il suo messaggio venga compreso specialmente dai ragazzi giovani. Essere critici nell' analizzare un problema o una situazione é molto utile non solo per capire meglio quello che mi sta attorno ma ti aiuta a migliorare professionalmente. Wishful thinking é il tuo nemico quando si tratta di sviluppare te stesso.
"a chi ha voglia di fare poco spetta una vita miserevole", ragionamenti lucidi quelli di Michele Boldrin, ma anche da lucidi si possono dire frasi infelici, nel 2015 lessi un rapporto ocse che riscontrava un rapporto causale fra malattia e povertà, persino maggiore a quello più noto fra accesso all'istruzione e povertà. Quindi direi che la frase tendenzialmente andrebbe modificata in "a chi ha una pessima salute, (sopratutto psicologica) spetta una vita miserevole". Quello che il tal Boldrin non sottolinea nella sua lettura del mondo e dell'Italia in salsa liberale, è che lui nonostante i suoi successi con il suo accesso all'istruzione, storia familiare, salute e momento storico, resta comunque un privilegiato, il mantra del "se sei povero è colpa tua", invece che un pensiero filosofico mi sembra più che altro una giustificazione morale al tenersi ben stretti "i schei".Piuttosto preferisco Un liberismo più schietto e chiaro di matrice Thatcheriana: "la società non esiste esistono solo gli individui". Almeno quello sarebbe un giocare a carte scoperte.
infatti è risaputo che gli schiavi lavoravano meno dei padroni, i plebei dei patrizi, i proletari dei capitalisti... per fortuna che c'è boldrin che ci spiega come va il mondo... sinceramente con il cuore in mano conosco persone povere che si fanno un culo quadrato facendo tre lavori per un totale di 18 ore al giorno di lavoro... ma siccome sono sfruttati dagli stronzi ricchi che intanto non fanno un cazzo ... restano poveri... ah Boldrin... ma vaf...
@@andreainzaghi7373 Trovo adesso. Qualche cenno. Un testo del Koyré: dal mondo del pressappoco al mondo della precisione. La modernità si afferma realizzando questa tendenza. E Galileo alla base della sua scienza non pone la logica aristotelica o quella stoica (riscoperta e ricostruita nel Medio Evo) o una qualsivoglia logica naturalis ma la matematica e, precisamente, la geometria. Una logica oggi non consiste che di formule ben formate e di una precisa sintassi di tali proposizioni (congiunzioni, disgiunzioni, implicazioni...). Non c'è però più posto per l'esperienza e per l'intuizione. Tutto vi diventa parte di un calcolo esatto - proprio come voleva Leibniz. E come capirà non c'è più posto per l'analogia e per qualsiasi generalizzazione di un caso singolo. La logica formale non conosce casi singolari. Analogie, similitudini, iperboli sono ammesse e quasi di casa (salvo che in diritto penale) in molte altre attività e discipline. Ed è probabile che voi non parlaste dell'analogia a rigor di logica. Ora non ho tempo, ma rileggerò.
OILA che sorpresona rick! Hai definitivamente tirato fuori il coniglio dal cilindro . Gran bell'intervista, l'ho apprezzata particolarmente perché anch'io seguo attentamente da tempo il Prof. Boldrin, dalle sue interviste alle ospitate in tv, finanche al suo canale youtube (a cui sono iscritto) in cui carica dibattiti in live con Forchielli. Non me lo sarei aspettato di ritrovarlo qui , gran bel colpo *:-)*
Sono finalmente riuscito a far conoscere questo video a una persona che lo ha apprezzato e ha intenzione di guardarne altri. Grazie ancora a Rick per aver fatto questa intervista :)
Video stratosferico Rick, complimenti, hai alzato il livello un'altra volta. spero di sentire ancora interviste così, magari anche con un po' più di dibattito
Bellissima l'osservazione sulla "simpatia per il furbastro e truffaldino". Secondo me ci avete preso in pieno, su tal punto; come nei film americani, c'è tolleranza e una certa simpatia per il violento e rozzo che risolve tutto facendo un macello. Il cinema come specchio dei popoli e/o delle loro aspirazioni irrazionali. :) Complimenti.
Da residente all'estero, mi trovo d'accordo su tutto, sono argomenti su cui ho ragionato un sacco di volte anche io. L'unico punto su cui sospenderei il giudizio é la "colpevolezza" dei giovani italiani, che io ritengo siano in parte davvero vittime del sistema e della cultura; in contrapposizione a paesi come l'inghilterra dove dopo aver studiato filosofia ci sono comunque piú sbocchi lavorativi, proprio grazie a una struttura piú adatta all'inserimento nel mondo "reale". Il problema che sembra quasi irrisolvibile é come un paese possa superare i propri limiti culturali, che in fin dei conti definiscono e plasmano il paese in sé. Proposte: ritorno in massa degli italiani all'estero per apportare nuovi punti di vista; una integrazione piú efficacie dell'immigrazione, con lo stesso obiettivo.
la cultura è semplicemente un caso , dato da storia ed eventi particolari, si tratta anche di scelte però, l'italia si è ritrovata ad avere in questo periodo forse la cultura peggiore, perchè è anche tra quelle più influenti, nel panorama occidentale, è ovvio che una nazione è fatta in un certo modo a causa del suo substrato culturale e di scelte più o meno collettive, che formano la cultura complessiva, ma il risultato finale dice che gli italiani sono peggio perchè i propri pregi sono largamente inutili allo sviluppo socio-economico odierno, e i difetti culturali rendono troppo disfunzionale il sistema, in nord europa invece i difetti non hanno questo effetto, quindi in italia bisogna rifiutare anche i pregi, perchè sono comunque correlati all'influenza negativa dei vizi.
Grazie mille Rick per questa intervista. Il desiderio di patrimonio "materiale" che non genera nulla se non l'apparire in contrasto con il patrimonio "culturale" che invece genera reddito e ricchezza è un concetto molto interessante. Se avrò un figlio risparmierò per offrigli un dottorato all'estero (se lo vorrà fare) piuttosto che un appartamento. Anche se concettualmente sono concorde con questa visione, resto sempre dell'idea che non la si debba estremizzare, altrimenti rischiamo di creare una società troppo sbilanciata e una società sbilanciata significa tensioni sociali. Credo che sia bisogno di ripartire dalla cultura per formare la società e successivamente abbassare l'assistenzialismo, in questa Italia troppo disomogenea il tentativo di portare tutti in pari è comunque lodevole, gli investimenti pubblici se fatti in maniera oculata posso generare ricchezza e cambiare la mentalità delle persone. Boldrin vede un ruolo per lo stato di solo "garante della giustizia", io invece ho più una visione di stato "protezionista" dell'equità sociale, concetto ben diverso dall'assistenzialismo. Sulla mentalità italiana ahimè, c'è molto lavoro da fare. PS: Rimanendo affascinato dalle testi, come risponderebbe il dott. Boldrin o anche tu Rick a questo video? www.corriere.it/dataroom-milena-gabanelli/quanto-costa-mandare-figlio-all-universita/898a5864-2c64-11e8-aa71-9a5a346d5f9b-va.shtml
Curriculum vitae .Cato Institute sostiene una filosofia politica di chiaro stampo libertario, caldeggiando un ruolo limitato per il governo negli affari interni ed esteri, a tutto favore di una piena economia di mercato. Tale posizione politica si sostanzia nel supporto ad una serie di politiche-bandiera, tra cui: abolizione delle leggi sul salario minimo; opposizione all'assistenza sanitaria universale; privatizzazione di molte agenzie governative (tra cui il servizio postale ed il sistema scolastico); politica estera non-interventista.Boldrin complimenti. Ma quale cultura.
Io ho una laurea quinquennale in archeologia, una Scuola di Specializzazione, un master in restauro architettonico e Progettazione ma se per motivi vari non "scavo" o non scrivo un trattato (su cosa poi? Bisogna avere del materiale per scrivere articoli, saggi, addirittura trattati e di solito questi materiali sono monopolio delle università nepotiste) non sono un'archeologa. Molto facile parlare quando si è in un posizione protetta.
Bravo Rick, ottimo crossover. Mi ero giusto fissata con i suoi Drin Drin assieme a Forchielli in queste settimane. Comunque Boldrin è una delle poche persone che sembrano pessimiste e motivanti allo stesso tempo. Boh, fa uno strano effetto.
Probabilmente solo essendo crudamente realisti si può dare al discorso una base concettuale in grado di stimolare efficacemente un atteggiamento virtuoso. Hai visto www.google.it/url?sa=t&source=web&rct=j&url=m.youtube.com/watch%3Fv%3D3ev7GXzFTPg&ved=0ahUKEwiCnM2ty__ZAhUFtxQKHe0xDiUQtwIIJzAB&usg=AOvVaw04ePOBI1P5jEtqJfO5k0xa ?
Sì l'ho visto, ma ripete sempre le stesse cose. Diciamo che ha trovato una buona formuletta e su quello ci ha basato un business. Ma di certo non è ai livelli di un economista che ha fatto ricerca di alto livello per tutta la vita.
Nel video percepisco molta stima nei confronti del sistema neoliberista... anch'io penso che la concorrenza sia giusta e che chi merita, si impegna, lavora, debba avere di piú...ma non troppo, a un certo punto il surplus deve andare in solidarietà, e quindi in tasse per assistere chi é stato meno fortunato. Non colpa mia se sono nato scemo e tu sei nato intelligente, se non sono stato educato in un certo modo mentre tu si, se parto da solide basi costruite dai genitori o no, ecc...il merito di chi ce l'ha fatta è in gran parte dettato dalla fortuna, anche solo di essere nato nella parte giusta del mondo. E ripeto, viva la concorrenza e il lavoro, ma serve redistribuzione, tanta. Da come parla il prof sembra che se tutti si impegnassero arriverebbero a 2000 euro al mese come ridere...la realtà é che la maggior parte dovrá essere felice se arriverà a 1500...Io dico che i ragazzi SONO vittime del sistema, un sistema che permette al piú forte di sfruttare il piú debole, sempre di piú...gente costretta a lavorare a 3 euro all' ora
Sulle radici della cultura italiana "dei furbi" e quella del "zero senso civico" sarebbe interessante riprendere anche "Le basi morali di una società arretrata" di Banfield, dove si parla del c.d. familismo amorale..
6:42 la tua generazione e anche la mia sono state influenzate dal sogno americano molto più che quelle precedenti, col risultato che abbiamo aspettative troppo alte da noi stessi. Sul fatto che si prediliga la forma alla sostanza penso sia un retaggio scolastico (non so se poi lo avete detto): i licei, soprattutto il classico, hanno questa impronta. Chi esce dalle scuole superiori tecniche, per esempio, questo mindset non lo ha, ha un approccio molto più pragmatico.
Dissento. E molto. In un sistema che funziona, in una meritocrazia, dove le competenze e la voglia di fare vanno a braccetto con il successo sociale, il discorso del Signor Boldrin avrebbe un senso, ma la realtà é ben diversa. Clientelismo, raccomandazioni, diritti ereditari, ecc. riducono "il filosofo" a fare il cameriere, per campare. Gente magari meno meritevole, meno fortunata (eh si, serve anche quella), meno raccomandata, fa fatica ad emergere. Questo inficia forse il suo valore intrinseco? Tu Rick oltre alla preparazione indubbia hai anche doti innate di showman, hai carisma, hai trovato una nicchia (vedremo quanto proficua sul lungo termine), ma ci sono "geni" morti in miseria e "fuchi" che se la godono (e fanno danni dai corridoi nel potere)... Silvio subito santo, quindi?
Posso condividere in parte, soprattutto che nel nostro paese il merito spesso passi in secondo piano in favore di relazioni/raccomandazioni ma: la competenza passa anche attraverso le soft skill, la capacità di comunicare è importante quanto il contenuto perché se non sei in grado di far comprendere agli altri ciò che produci e come questo abbia un impatto su di loro non puoi incolpare gli altri. Inoltre come è stato detto tu puoi fare il filosofo o l'artista ma se ciò che tu produci gli altri non lo vogliono puoi anche essere un genio ma resterai incompreso. Infine una considerazione basata su esperienze personali, molte persone che si lamentano della mancanza di meritocrazia spesso in un mercato competitivo che si basa sulle skill probabilmente non farebbero comunque ciò che vorrebbero.
1) è evidente in Italia la glorificazione della cultura umanistica (che poi molte volte è solo "rettorica") contro un'analfabetismo totale in materia economica. 2) Di geni veri ne nascono molto pochi: basare una società sulla possibilitá che forse tu sei un genio non è una cosa cosí geniale 3) in un paese senza lavoro, lamentarsi del proprio lavoro gia sarebbe un passo in avanti.
Malus234 Non funziona così solo in Italia. Sarà un'ovvietà, ma "tutto il mondo é paese", a volte più, a volte meno. Dipende da quanto riesci a vivere lo zeitgeist. Madonna ne é un esempio. Io non condivido che un direttore di banca prenda milioni, così come un giocatore di calcio, mentre un infermiere, un docente, un netturbino, siano "working poor". Ognuno contribuisce al benessere sociale a modo suo, con il proprio talento. Il problema, secondo me, é che il liberalismo ha promosso l'individuo a discapito del cittadino. La società deve decidere se essere mutualistica o competitiva. Il divario fra ricchissimi e poverissimi non può che corrodere il tessuto sociale, fino alla dua disfatta. A me non preoccupano gli incapaci nullafacenti, ma gli incapaci in posizioni chiave, le cui decisioni provocano danni a più livelli. Quando la chiave di lettura é il benessere economico (pil) anziché il benessere dell'individuo, non ci può essere un lieto fine.
Il Sistema Nervoso Sono contro lo stato sociale/assistenziale, ma anche contro il libero mercato e l'idea balzana che questo si autoregoli, attraverso la concorrenza e la domanda e l'offerta. Il ruolo delli stato deve essere ridisegnato, abolendo partiti e elezioni, ma allestendo una struttura a 4 (giuridico, legislativo, esecutivo, audit), formata da individui che si occupino della res publica al 100% senza possibilità di inciuci e tornaconti. I poteri sono separati e diversificati=nessun centro di potere, solo talenti ed eccellenze a confrlonto e in collaborazione.
Ciao, io non commento spesso i video che guardo, ma questo mi ha emozionato e voglio intervenire... Complimenti, è molto stimolante e interessante, e tuttavia non condivido quella che mi pare essere la tesi di fondo! Cerco di spiegare perchè: il grande Smith (Adam) era ossessionato in realtà soprattutto da una cosa, dalla PRODUTTIVITA', e meno di quanto si crede dal mercato, che era per lui solo un mezzo (attraverso la competizione per il profitto) per aumentare la produttività stessa. Questa ossessione (e le sue conseguenze) ci ha portato all'attuale situazione di estrema abbondanza di beni di consumo, davvero vantaggiosa e storicamente inedita. Ci ha portato anche alla "società delle macchine" in cui quello della disoccupazione tecnologica è un problema devastante. Nel mondo attuale ci troviamo di fronte al paradosso per cui si lavora non più per produrre quello che "alla grossa" potremmo definire il necessario, ovvero lo strettamente tale e qualcosa di più, in quanto tutto ciò è oramai prodotto da una piccola fascia di popolazione, bensì per produrre beni superflui che dobbiamo tuttavia vendere per fornire un reddito (da lavoro) a coloro che quei beni producono, sempre peraltro con l'assillo della disoccupazione tecnologica incalzante e quindi col rischio di perdere la loro fonte di reddito! In sostanza, secondo me, l'economia attuale è una lotta del sistema per autoreplicarsi, più che per dare maggiore benessere agli utenti finali (come invece nelle intenzioni di A. Smith). Se non capiamo questo, che cioè [ INCISO DOVEROSO: MI RENDO CONTO CHE IL MIO DISCORSO E' DAVVERO TAGLIATO CON L'ACCETTA E COME TALE PUO' ESSERE FACILMENTE CRITICATO, MA HA UN VALORE ESSENZIALMENTE TENDENZIALE! ] le forze produttive attuali hanno reso obsoleta l'organizzazione sociale della produzione quale è esistita fin qui, come diceva Marx già due secoli fa circa -- se non capiamo questo non abbiamo capito nulla... E di questo non ho sentito menzione nel vostro discorso. Poi che la scuola e la società e la cultura italiane siano retrograde e tardo-ottocentesche, classiste nel senso più illiberale del termine, questo è verissimo e personalmente lo sottoscrivo. Tuttavia anche credere che la ricetta liberale dell'impegno assoluto per la crescita del PIL (ovvero appunto della produttività) sia da prendere come verità assoluta, mi sembra molto discutibile. L'economia di domani sarà, secondo me, un'economia della libera collaborazione, e non più del bisogno e quindi del lavoro obbligatorio. La forma merce sarà in gran parte abbandonata (lo dice anche Severino, ma qui ci sarebbe da parlare ore... e prima di lui lo disse Marx) perchè vi sarà una costante "scarsità di scarsità" di beni e quindi, appunto, la forma merce non avrà più molto senso. Altrimenti, se non opereremo una trasformazione in questo senso, andremo avanti a chiedere impegno crescente per produrre e vendere merci sempre più inutili, a gente sempre più sfruttata e sottopagata (e poi come si vende ai poveri!?) perché sempre più spesso sostituita in tutti i campi (anche quelli più "umani"") dall'automazione. Se non cambiamo paradigma sarà l'inferno, non il paradiso... SCUSATE LA PROLISSITA' MA POTREI PARLARE ANCORA A LUNGO...
adriano torricelli nel discorso che fai hai solo dimenticato l'unico fenomeno che distrugge tutto il tuo modello, il free riding, in un mondo cooperativo dove non c'è bisogno di aumentare Pil etc se hai studiato economia vuol dire che non c'è nemmeno bisogno di lavorare e qualcuno sfruttando la cooperazione potrebbe approfittarne e vivere alle spalle dei volentierosi o pensi che nasciamo tutti buoni e altruisti?. Se poi non intendevi questo allora non hai ben chiaro come funziona l'economia e quindi critichi in modo errato qualcosa che non comprendi. Quale è delle due?
Però Michele Boldrin è sicuramente una persona di talento, che ha avuto le capacità e la forza di volontà per prendere in mano la propria vita, andarsene all'estero e avere una carriera di successo. Io credo che non tutte le persone abbiano queste capacità. Mi rendo conto che sia una visione un po' cinica, ma secondo me la maggior parte dell'umanità sta a metà strada tra Boldrin e chi pretende il posto nella forestale. Non nasciamo tutti uguali, non tutti abbiamo la forza di auto-realizzarci. Non credi, Rick, che lo Stato (se ha senso che esista) dovrebbe preoccuparsi anche di redistribuire la ricchezza per garantire una certa forma di giustizia sociale (cosa diversa, a mio avviso, dall'assistenzialismo)? Poi certo, la ricchezza prima di essere redistribuita va creata, ma questo mi sento di darlo per scontato.
Esatto, tutta la grande massa di mediocri che non sono in grado di inventarsi, che non possiedono particolari doti e abilità da vendere sul mercato che devono fare? Schiattare male? Purtroppo a volte la risposta alla domanda "che cosa so fare che interessa alla gente?" è "ben poco" per non dire "niente".
scusa ma secondo te come fanno in paesi che crescono il triplo o quadruplo, come vietnam, australia, polonia o irlanda? non sono mica tutti geni. anzi, direi che mediamente gli italiani sono meno mediocri di tanti altri paesi in crescita. semplicemente la persona media in quei paesi sente una forte necessità di acquisire skill e lavorare di brutto, e lo fa. in italia non si vuole studiare e lavorare seriamente.
vero fino a un certo punto. ho lavorato sia in germania e olanda che est europa. in entrambi i casi ho trovato una serietà del lavoro e sforzo di essere produttivi enormemente superiori a quelli italiani. eppure i primi stanno più che bene (ci puoi pure aggiungere irlanda, australia, singapore, etc) ma lavorano di brutto lo stesso. un italiano, invece di trovarlo naturale, si farebbe la domanda "chi glielo fa fare?", e sta lì la radice del problema.
“Se dopo i 18 anni uno continua a scrivere poesie o è un poeta o è un idiota (risata)…” cioè se vende è un artista, se non le vende è un idiota? Quindi l’Arte la decide il mercato?!
l'arte non la decide il mercato, ma lo status di artista senz'altro sì. se nessuno caga la tua arte né in vita né da morto non sei un artista, accettalo e fine.
L'arci-italiano per definizione è nell'immaginario collettivo è Alberto Sordi- Basta vedere i suoi film, che hanno rispecchiato e rispecchiano tuttora l'italiano medio.
Forse domande che avessero stuzzicato di più le falle del pensiero di Boldrin (e sicuramente ce ne sono) sarebbero state più interessanti di un tacito (neanche tanto alla fine) assenso ad ogni sua frase. Non lo appoggio, ma come mai tanti americani (lontani dalla logica italiana tanto denigrata) hanno votato Trump secondo voi?
Da una parte ci sono degli americani che votano sempre repubblicano chiunque sia il candidato e anche questa volta hanno votato Trump nonostante fosse Trump. Avrebbero votato anche una pianta di ficus se avesse vinto le primarie dei repubblicani. Mentre Hillary non ha avuto i voti delle minoranze etniche che invece in passato erano andate a votare per Obama. Nel midwest chi ha votato Trump è quella classe media che non ha visto aumentare il proprio reddito negli ultimi anni e ha visto però dare vantaggi alle minoranze che stanno nel low income. Sono persone per lo più senza laurea, con redditi medi e un'età che varia tra l'uomo di mezza età e quella del pensionato. Sono persone che non stanno male e rappresentano la coda di una generazione di conservatori che sta piano piano scomparendo e che nelle elezioni dei prossimi anni sarà sempre meno influente. Aggiungi la manipolazione dei russi e lo scandalo delle mail della Clinton ed hai la vittoria di Trump.
LostinMilan mi sembra riduttivo ricondurre tutto a una botta di cu.lo di trump, posto il fatto che le ragioni che hai posto non siano sbagliate probabilmente. Ma il recente scandalo di facebook mi pare abbia definitivamente scagionato i russi, onnipresenti ormai in qualsiasi elezione che abbia esiti inattesi.
Non mi sembra di aver parlato della fortuna di Trump o di aver ridotto tutto a una singola cosa. Riguardo allo scandalo di Cambridge Analytica ci sono numerosi legami con i russi che stanno passando sotto la lente scrutatrice di Robert Meuller.
È una chiacchierata e come tale va presa. Non ci sono argomentazioni, solo un attempato signore che si diverte a dire le proprie colorite opinioni a un signore non attempato che ride, rapito dalla stima. Non ci sono argomentazioni, fatti, o spiegazioni, ma solo opinioni. Va bene, ma sicuramente non avvicina qualcuno al pensiero di Boldrin.
non ci bisogna spiegare in un ora ,che il liceo classico o la laurea in filosofia non ti permette di trovare un lavoro .quale azienda vorrebbe un laureato in filosofia .
Bel video, interessante anche se non condivido. Trovo in parte gli stessi problemi presenti sul video del capitalismo parte 1, si fa come se tutti avessero le stesse identiche opportunità, cosa non vera, chiaramente uno nato in zone depresse del sud no ha le stesse possibilità di uno nato al nord, ed è una questione sottostimata sia in questo che nell'altro video, anzi in realtà non è neppure affrontata mi pare, o lo si fa seguendo il ragionamento per cui al sud c'è una mentalità parassitaria... Insomma, dai, la questione è molto più complessa, mi sembrano discorsi alla lega nord anni '90. Se vuoi lavorare guadagni, non funziona proprio così. Fortissimi tassi di disoccupazione, dovuti anche a un tessuto criminale che in alcuni casi ha forza pari o superiore allo stato, creano anche la ricerca spasmodica dell'impiego fisso, ma anche del lavoro in generale (nero quindi), arrivare a dire che al sud sono poveri perché non hanno voglia di lavorare mi sembra quantomai grossolano. Poi certo c'è gente che non vuole lavorare, come dappertutto. Altro punto credo importante è che se si lasciasse ampio spazio alle leggi di mercato, quindi in soldoni, a una selezione per cui se serve a far guadagnare ok, se no ciao, verrebbero sepolte le materie umanistiche, che verrebbero relegate a episodici filmati sulla rete, qualche corso di scrittura creativa, per carità attività di tutto rispetto, ma non ci sarebbero posti per fare ricerche e studi seri, per quello serve l'università e lo stato che salvaguardi questa importantissima 'inutilità'. Poi ci sono tanti punti che potrei toccare ma ora non mi dilungo, attendo altri video, seguo con piacere.
Anche se non tutti hanno le stesse identiche opportunità di partenza il punto è che finora nessun sistema economico diverso dal capitalismo (socialismo, terza via fascista, teoria della decrescita...) ha tolto un maggior numero di persone dalla miseria e inoltre sostenere a tutti i costi il bisogno di redistribuire le ricchezze a favore dei più svantaggiati comporta chiedersi non solo che queste ricchezze prima di tutto esistano ma anche che ci siano mezzi per crearne abbastanza e in continuazione. Inoltre concordo che fortissimi tassi di disoccupazione al Sud non sono solo dovuti a una mentalità parassitaria ma la causa principale non è certo il tessuto criminale che semmai ne è una conseguenza. Una delle cause più grandi secondo me è l'abolizione delle gabbie salariali che permettevano di spostare la contrattazione dei salari nelle aziende (A metà anni '60 la disoccupazione al sud era ridotta sotto il 10% e non esisteva il gap costo/lavoro produttività per definizione, questa massima convergenza tra nord e sud non ci fu mai più proprio a causa dell'abolizione delle gabbie salariali e la creazione dello statuto ordinario delle regioni). Inoltre devi ricordare che anche a decidere quanti finanziamenti dare ai ricercatori e docenti di filosofia piuttosto che ai collezionisti di tappi di bottiglie è in sostanza il mercato, più precisamente il mercato delle idee degli elettori che vota parlamentari che decidono quanti finanziamenti dare a scuola e ricerca.
Sul fatto che esista un sistema corporativistico ed esistano inefficienze, ruberie e furberie all'interno dello Stato, legate anche a imprese private fallimentari per la collettività, vedi per esempio il caso Alitalia, credo che si possa essere tutti d'accordo. Non sono però più d'accordo quando si utilizzano queste giustificazioni per attaccare e distruggere lo Stato. Lo Stato comunque deve esserci e deve esercitare il suo ruolo,il mercato da solo non può risolvere tutti i problemi anche perché spesso li crea.
Dal parrucchiere - Moglie del titolare: "E' uno schifo, ma vi pare che mio marito, dopo 40 anni di contributi, ha fatto la simulazione sul sito dell'INPS ed andrà a prendere 600€ di pensione!" ... al momento del conto poi... Cliente: "Quanto le devo?" Moglie del titolare: "45€... va bene se faccio fattura da 10€?" ...viva la cultura italiana...
Assolutamente d'accordo con Boldrin. Ma mi rimane solo un piccolo dubbio, x cultura assistenziale in senso negativo, cosa inglobiamo? Tutto? Anche ad esempio un disabile grave sussidiato da una pensione da fame? La mia non è una domanda ironica. Vorrei conoscere le posizione di Boldrin su questi temi. Perché sebbene condivido il suo punto di vista temo molto quando una ideologia, una volta fatta propria, viene spinta agli estremi oltre ogni buon senso.
Nope Rick DuFer, non riesco proprio a seguirti in questo video, quello che hai scritto qui sotto: "la filosofia è adatta a chi ha voglia di ascoltare e mettere in discussione le proprie opinioni" vale solo per chi ascolta, o vale anche per i tuoi ospiti? Perchè questo signore, per chi ha altre idee, non si riesce proprio ad ascoltare, a prescindere dai contenuti, parla con la supponenza di chi ha la verità in tasca, non è schietto, è arrogante, e fa chiaramente capire che chi non è daccordo con lui è perchè è ignorante (indicando come bugiardi quelli che invece hanno la competenza di ribattere punto per punto, naturalemente non in questo video, visto che non sono presenti). Mi piacerebbe vederlo, Boldrin, in un dialogo con Mauro Scardovelli, Boldrin cagherebbe sul dialogo andandosene via impettito come il famoso piccione, mentre i tanto vituperati Bagnai (premiato come miglior blog di economia in questo paese da anni) Borghi, Zanni e altri, tacciati di essere "bugiardi" (come pure un blog come ByoBlu, che fa informazione da 10 anni, contribuendo a creare "opinioni", facendo ragionare la gente su argomenti che non ti portano visualizzazione, e che era pronto a dare spazio anche a lui) oggi sono entrati in parlamento dalla porta principale, pronti a fare qualcosa di concreto per questo paese, quindi, caro il mio Boldrin, carriera si può fare in molti modi, anche i boss mafiosi fanno carriera, è quello che lasci alla società a fare la differenza, tu lasci solo una camionata di insulti e offese. Quando sarà passata la tua generazione, il mondo sarà migliore, e si ricorderanno di quelli come te, come folli megalomani privi di empatia, che per scopi di carriera personale hanno rischiato di far collassare un'intera società.
Per avere una cultura bisogna avere studiato molto e con piacere. Per giudicare della serietà di un autore non bisogna fermarsi alla sua simpatia o antipatia. Borghi non sa spiegare le sue paradossali teorie per quanto alzi la voce. Bagnai, ormai Prof. Ordinario, scrive sussiegoso, tormentandoti con infinite digressioni e affaticando così più del necessario il lettore. Non sempre onesto nel riferire autori e confronti e nel distinguere teorie e descrizioni empiriche. ByoBlu è sempre a caccia di conferme delle sue convinzioni e dei supposti vizi dell'avversario. Ma a volte incorre in svarioni veramente patetici. Non ritrovandomi più bannato è bene che non ne ricordi qui uno che mi è rimasto particolarmente impresso. Lascerei da parte il poligrafo Scardovelli. Ricorderei piuttosto che Keynes da molto non è più le dernier cri. Negli anni '70 con le crisi petrolifere si vericò un fenomeno impossibile secondo i suoi schemi: la stagflazione, ossia la comparsa insieme di stagnazione e inflazione. D'altra parte la sua teoria generale non considera tutte le interrelazioni comportate dalla globalizzazione, situazione già attuale fino alla prima guerra mondiale
@@stefanomirra3612 E' molto difficile (o troppo facile) discutere ponendosi da fuori del mondo. Conviene essere coscienti del proprio essere nel mondo; ma non abbandonarsi mai al conformistico senso comune; e contro questa tentazione far valere sempre il buon senso ossia una sintesi non semplicistica fra spirito critico, teoreticità e al tempo stesso empiricità della scienza. Ma al tempo stesso sapere riconoscere le ragioni dell'arte e della religione e non confondere le motivazioni della propaganda con quelle della storia che non è intesa ad accusare e a condannare i suoi protagonisti ma aintendere le ragioni degli eventi al di là anche delle intenzioni degli autori.
Sinceramente qui da me in Germania, la pubblica amministrazione non sta messa meglio...Io spero che almeno la metà di quelli che parlano male del nostro paese parlando di corruzione e inefficienza, abbiano vissuto almeno 5 anni di fila fuori... Il resto sono le solite chiacchiere. In Italia il furbastro è più facile da beccare, proprio perché si chiacchiera molto, mentre negli altri paesi fanno le stesse cose, ma in silenzio, ed è più difficile che vengano presi. In Italia le serate sono occupate da "Chi l'ha visto", "Quarto Grado", ed altre porcate varie che fanno soldi facendo "chiacchiericcio" sulle disgrazie altrui. Quando secondo la mia personale cultura, di fronte a certi eventi ci vuole un rispettoso silenzio e lasciar fare il loro lavoro ai giudici senza fuga di notizie in diretta televisiva... I problemi dell'Italia al livello economico sono altri e riguardano sopratutto le scelte che sono state fatte. La propaganda esiste in tutti i paesi e in egual misura, oppure il "YES WE CAN!" di Obama non era forse una forma di propaganda sotto forma di slogan? L'insegnamento della cultura nelle scuole italiane, che ha creato persone come Michele Boldrìn ed altri personaggi che primeggiano nel mondo, è tutt'altro che esente da critiche, ma rimane la più ricca e la migliore del mondo per l'eredità e i risultati che porta. Anche voi due siete italiani. Volete risolvere i problemi dell'Italia? Cominciate a riconsiderare l'interesse nazionale, a non fare più differenze di trattamento fra nord e sud e fra regioni, a non odiare né schifare il vostro popolo né rinnegare la storia del vostro popolo (quella bella e quella brutta) ed accettare che è parte di voi. Quindi molto di quello che dite è vero ed è giusto, ma lo strazio è che l'Italia è piena di paradossi. Fidatevi anche qui in Germania nessuno ha voglia di fare niente, la differenza è che veniamo pagati bene. Se la gente la sottopaghi e non dai garanzie di diritti sul lavoro poi è ovvio che le persone cercano di vivere di sussistenza o cerca in ogni modo di fregare il sistema, un sistema di sfruttamento sottopagato. In italia la gente lavora per 3-6 €all'ora, invece che criticarla dovreste dargli una MEDAGLIA all'Onore! Qui in Germania la paga minima è di 9€ all'ora e si lavora 8 ore non 12 e ci sono due giorni liberi a settimana non mezza giornata di domenica, e la gente non ha voglia di lavorare lo stesso, figurati che voglia dovrebbero avere di lavorare in italia che lavorano e non possono nemmeno arrivare a fine mese! Quindi chi riesce a fregare questo sistema dove gli italiani sono infelici è ovvio che poi viene visto come un furbo invece che come un criminale e che viene ammirato ed invidiato dagli altri! Perché è meglio essere disonesto ma dare da mangiare ai tuoi figli, invece che essere onesto e mandarli a letto a pancia vuota o fargli perdere il tetto sulla testa! Chi non ha mai toccato la povertà dovrebbe stare in silenzio ed è quello che da adesso faccio anch'io, nonostante l'abbia toccata e grazie al cielo invece che passare alla disonestà, ho scelto di andarmene e lottare per crearmi un futuro dove possibile. Inoltre di assistenza ce n'è molta di più qui che in italia, se perdi il lavoro ti danno soldi e ti mandano altre offerte di lavoro, e prima dell'€ era anche meglio, quando c'era il marco.
Il liberismo economico, ancora? Ma e' già agonizzante. Parlate dell'era dei computer che e' già storia; oggi la frontiera sono i computer quantistici. la vostra e' una lezione di storia. I problemi urgenti non sono quelli di ieri ma quelli di domani: l'ia e l'ia e l'umanità, modelli di produzione e consumo a riciclo totale, elaborare una umanità che funzioni senza il "lavoro" in accezzione classica. Parli di reddito di cittadinanzea ma quello proposto e' un sussidio disoccupazionale con regole filo germaniche. E quanta superficialità verso l'Italia e gli italiani. Noi che siamo presenti nel mondo nella ricerca ai livelli piu' avanzati dell'umanità avremmo saltato la scienza del corrente secolo? Ma dai su, mi guardavo forum per tanto cosi'.
andrea inzaghi Hai messo insieme un po’ di cazzate eh, primo: non prendere un caso particolare per elevarlo alla generalità, soddisfatto che dei ragazzi napoletani abbiano avuto questo successo ma un Albert Einstein in 100 anni non è paragonabile a 1000 fisici all’anno (capiscimi). Secondo: cosa c’entra il fatto che la “sua generazione” ha fatto dei disastri? Allora condanniamo tutti quelli nati durante il Ventennio perché hanno supportato in una maniera o nell’altra Mussolini? No.
La retorica "se sei povero è perché sei pigro" è ampiamente superata. Davvero si crede che tutta l'Italia è fatta da intellettualoidi lontani dalla realtà rovinati dal Liceo Classico? L'italiana senza dubbio è un paese in cui il "liberismo" non ha mai espresso i suoi aspetti positivi, ma è da stupidi crede che il problema sia "l'assistenzilismo" e la la cultura umanistica. La meritocrazia è un arma a doppio taglio perché capire cose è il "merito" non è scontato. Interessante che come esempio si è preso la Danimarca è uno dei Paesi in cui lo Stato e molto più presente nella vita delle persone in modo "assistenzialisti".
nel video qualcuno ha per caso detto che se sei povero è perché sei pigro? È stato forse detto che il problema sia la cultura umanistica (sicuramente poi io direi una cosa simile eh)? Non è che forse hai ascoltato questo video (e non credo tutto, visto che è pubblico da meno tempo di quanto dura) con i paraorecchie? :)
Rick DuFer perché è stato detto che alcune persone non vogliono fare nulla? Così per fare due chiacchiere? Dire che in Italia tutti sono signori che vanno la sera a fumare sigaro e parlare di Seneca? Qual è il pensiero alla base? Sono frasi buttate a caso? Quindi è un video a caso? Il discorso sui forstali che pensiero fa intendere? Vuoi dire che non siete stati didascalici nel esprimere "niente soldi ai fannuloni" o "se sei povero è un po' perché non ti dai una mossa"? Certo non avete detto in modo estremamente esplicito tutto questo. Guarderò ancora il video, ma per piacere non trattare con sufficienza quello che ho scritto perché non è affatto solo quello che ho capito io. Forse ho usato espressioni che enfatizzano degli aspetti di quello che avete detto, ma sei abbastanza intelligente da capire che non è una critica sterile. Come sempee grazie rick, magari si può perdere il fatto che aprezzo tantissimo il tuo lavoro in questi scambi "vivaci".
Sottoscrivo molto di quello che argomenta Boldrin. La tradizione chiesastica e statalistica del Paese lo ingolfa, culturalmente lo ingolfa. Niente verifica dei fatti e tanta retorica ideologica, perfino le celebrate canzoni d autore ne sono zeppe (il Vecchioni del "ragazzo sogna" ne è emblematico). E molto giusta l osservazione, per altro già nota da tempo, della filmografia cinico/autocelebrativa: il grande Risi lo dichiarava in maniera praticamente esplicita, il protagonista smargiasso grossolano e furbastro de Il Sorpasso era presentato dal regista stesso come un "modello". Non comprendo solo la breve nota sugli italiani che "si sono montati la testa" producendo Ferrari e Alfa Romeo...perché? Sono il nostro orgoglio! Opere d'arte.
Attenzione con l'esempio di UBER. In Italia avere un Taxi costa quanto una casa, ora. E' ovvio che chi ha investito del capitale lì si sentirebbe frodato se arriva il primo ragazzino con la smart a fargli concorrenza. Altra questione: fare l'autista richiede tutta una serie di questioni (avere un mezzo adatto, competenze ecc.). Uber ovviamente non richiede nulla o quasi di tutto ciò. Scarica tutto su driver e sul cliente. E' un po' come dire: facciamo l'app che ognuno è cuoco, vieni a casa che ti faccio il pranzo... non funziona così (a proposito, l'app in questione esiste davvero... IN CINA)
non che non abbiano delle ragioni( boldrin non è stupido), ma il cinismo e l'eccessiva semplificazione portata avanti da questi due personaggi nel video rasenta la follia. Per boldrin, al solito, chi non la pensa come lui è ovviamente ignorante.
Alcuni punti di vista apprezzabili anche se a volte il professore pare troppo facilone. Ad esempio quando parla del cameriere-filosofo (10-11esimo minuto) mi è parsa quasi fastidiosa la sua logica perché probabilmente faceva un paragone con la sua storia personale, "avere tempo" può andar bene per molti neolaureati ma non per tutti. Ognuno ha il proprio trascorso, le proprie disponibilità economiche e il raggio d'azione cambia da persona a persona soprattutto in base al posto dove si vive. Però è una verità sacrosanta che in questo Paese si gioca troppo al vittimismo. Comunque Boldrin ha destato il mio interesse e lo seguirò per confrontarmi e relazionarmi con la mia visione del mondo, anche se "Fermare il declino" non è proprio il migliore dei biglietti da visita. La frase "chi continua a scrivere poesie dopo i diciotto anni o è un poeta o è un cretino" è di Benedetto Croce. Grazie del video, sempre interessante Rick.
se non hai disponibilità di soldi e di tempo, non PUOi fare filosofia così, tanto per. Purtroppo le materie umanistiche le fai se puoi permettertelo, perché altrmonenti non avrebbe senso. Non puoi voler fare vfilosofia e poi renderti conto che non hai le possibiltià o la voglia di fare una carriera accademica, che è una delle poche possibilità.. conosco molti che si iscrivono a materie umanistiche con la illusione che con la laurea si finisca tutto. ma che cazzo, non è così!! cosa puoi fare nel mondo reale con la sola laurea in filosofia? è semmai l'inizio di un percorso accademico per diventare un pensatore ( sennò per cosa uno va a fare filosofia???) oppure vai ad insegnare e bon. Sono le uniche credo. chi non vede questa verità si autoillude. Ha ragione Boldrin, studiare le materie umanistiche è un lusso, è di chi può iniziare poi una carriera da borsista o phd application in giro per il mondo e avere le palle di farlo. Se fai filosofia e poi non vuoi fare ste robe, cosa ci sei andato a fare?? vai a scrivere nei giornali oppure insegni, e che non si lamenti.
Sono perplesso, in realtà mi piace Boldrin come personaggio, adoro i discorsi che fa a livello culturale ma non sono convinto di ciò che afferma all'atto pratico. Sul laureato in filosofia che fa il cameriere "scrivi un saggio qualcosa, se piace sei un filosofo etc" ma Boldrin ha presente che per scrivere qualcosa e farsi apprezzare bisogna trovare qualcuno disposto a pubblicarci, autofinanziarci farsi pubblicità etc? Ha presente che la visibilità si paga, e anche pagando non è per niente facile da ottenere? (e che trallaltro è pure difficile capire se non sei stato cagato per i tuoi contenuti o perchè non sei abbastanza capace a pubblicizzarti?). Da ignorante ciò che continua a non convincermi di questa questione del mercato che si autoregola da solo è proprio una questione di semplici numeri. Io non vedo posti di lavoro sufficienti per tutti qui in italia (dove vivo io non ce n'è nemmeno per un quarto, e ci sono comunque città messe peggio) poi se tagliamo anche lavori che non ti danno reddito sufficiente per vivere (per vivere intendo pagare l'affitto, mangiare e pagarsi il mezzo per andare a lavoro, senza contare che vorrei discutere sul senso di una vita atta solo a faticare per sopravvivere, ma evito per non andare pesantemente offtopic) siamo a posto. Insomma lo specializzarsi nel lavoro porta comunque al far lavorare meno persone. Inoltre continuo a ripetere che molte persone sono limitate e non sono in grado di specializzarsi più di tanto, cosa devono fare queste persone, morire? Mi sembra evidente che in quanto veneto ti sfugga che le possibilità che hai avuto tu di studiare e di realizzarti non le hanno avute tutti e nemmeno le capacità che hai sono da tutti (questa seconda cosa non dipende dalla regione). Eppure a quanto affermi riesci a tirar su poco di più di quello che ti serve per vivere, adessa pensa a uno che ha metà delle tue doti e metà delle tue possibilità, secondo te come vive? Ora qui a parte il discorso se l'assistenzialismo (che sia in reddito di cittadinanza o in altre forme) è o non è fattibile, il problema è che DEVE esserlo, in qualche modo. Lo vuoi un consiglio da un ignorante(che sarei io)? Se hai modo fatti un mese di volontariato alla caritas in una regione che non sia lombardia o veneto, limitati ad ascoltare le storie di varie famiglie finite in rovina senza fargli questi discorsi (che ti fanno la pelle, mica no). Scommettiamo che questa esperienza cambierebbe completamente il tuo modo di pensarla in merito?
Sleepleonheart stai parlando a uno che veniva da una poverissima famiglia di operai e che lavorava già da ragazzino per pagarsi gli studi nel petrolchimico. Penso lui abbia molto più a mente di te cosa sia la povertà e il fare carriera senza soldi e per merito.
Finanza ed Economia ehm, stiamo mettendo a confronto un epoca in cui bastava uscire di casa ed essere di buona volontà per trovare lavoro con oggi. Oggi per trovare lavoro bisogna investire (economicamente) su se stessi. Se poco poco la tua famiglia non può o non vuole (non ci si pensa mai ma c'é pure chi c'ha i genitori stronzi) non ti alzerai mai dalla condizione precaria. Per quanto riguarda il discorso Caritas forse non si capisce ma ce l'ho con Rick non col professor Boldrin
Finanza ed Economia ad alcuni indubbiamente, ma a tanti no. Il problema é che non si può continuare a ragionare a "noi e voi" e non si possono sentire frasi del genere, che se pure hanno fondi di verita piuttosto estesi detti a persone che si sbattono ma non concludono un cazzo sia anche per "incapacità" (che c'é, chi non é capace e non ha modi di diventarlo cosa deve morire?) o per questioni svantaggiate assortite (inserisci sud italia, povertà e situazioni familiari assurde a piacere) ti mandano solo che in bestia.
@Eubulydes Sarà pure una chiacchierata ma non approvo nemmeno le "premesse" se sono queste. Per il resto Rick se pur io non condivida varie sue idee svolge il suo lavoro egregiamente. @Venetian Princess tipo il non aver avuto camorra e mafie varie infiltrate a tutti i livelli nelle amministrazioni pubbliche, non avere IRAP da capogiro (che ti mandano in coma le aziende). Tutto ciò che è di dominio pubblico è accessibile solo tramite conoscenza, privato certi settori se apri qualcosa che fai concorrenza a chi non devi, le autorizzazioni ce l'hai con 6 mesi di ritardo minimo (tempo in cui paghi affitti, contributi imps e tasse varie senza produrre utili) e se gli gira male ti danno anche fuoco al negozio. Se poco poco hai bisogno di autorizzazioni particolari per aprire stai in braccio a cristo, etc etc... Troppo comodo dire che non c'è voglia di fare un cazzo (che è comunque in parte vero, ma non ti preoccupare che chi ha bisogno di lavorare per vivere la voglia la trova) quando poi non le si vivono certe situazioni. Quello che ti sfugge è che al di là di quello che dici tu dell'adattarsi le amministrazioni al nord l'hanno permesso, al centro sud no. Indi "l'adattarsi" del sud è stato emigrare al nord.
Io mi sono fermato all'affermazione del minuto 10:50 sul "pulisci i tavoli? per me sei un cameriere". E se pulissi i culi? cosa sarei? Troppo ego e ipocrisia dal professore filosofo vero che è stato nei programmi televisivi lui.
@@llawliet5235 ciò che forma la ricchezza è il patrimonio, una quantità stock...se hai un debito di 100.000,00€ e hai un’auto d’epoca che non usi e vale 100.000,00€, la puoi vendere per ripagare il debito. Si può ripagare il debito con una quantità stock, ma il tuo patrimonio ne risentirà, a differenza di un pagamento in cash flow (flussi di cassa), che, se non lo sai, per il futuro sono ipotetici e frutto di stime. Ovviamente questo non vale per uno Stato, e quando si parla di debito pubblico lo si ripaga con il saldo del bilancio dello Stato se in Attivo (l’ Avanzo Primario), e questa si che è una quantità Flow, ma non è detto che con una parte di patrimonio (quantità stock) non si possa ripagare un’altra quantità stock.
Denigra giustamente i furbastri e la cultura del fottere l'altro e due secondi dopo pensa di fare fessi gli ascoltatori facendo intendere di aver sentito parlare di un libro del quale non è minimamente a conoscenza. Boldrin,ma va a ciapà i ratt.
ottimo lavoro , su uno o due punti siete stati un po' troppo sbrigativi. e ti incoraggio vivamente a continuare con questi confronti rivolgendoti ad ampio spettro e senza discriminazioni sulle personalità della cultura e..non conosco superficialmente il prof B. e condivido appieno la tesi secondo cui in italia ( //un ragionamento analogo potrebbe essere esteso a tutto l'occidente) la società, nell'analisi dei fatti che la riguardano è sopraffatta da un retaggio culturale che si insinua come nervatura principale di una struttura mentale, che le impdisce di riflettere lucidamente sulla falsità oggettiva di alcune convinzioni (imperanti. Fanne altri))
Non so, personaggione questo Boldrin, ma posso dire la mia? Un pelino tronfio.. una persona che ogni due secondi ti deve dire cosa gli è successo l'altro giorno e come questo _sia_ la verità, che parla in continuazione di sè e di quanto spaccasse i culi alle medie.. non so. Pare che sappia tutto lui e buonanotte a tutti, che ci stiamo ancora a fare qui? Mi rendo conto che se si ponesse in maniera diversa sarei molto, molto più interessato alle sue idee ultime ma la voglia mi passa presto con chi si pone con così scarsa umiltà. Limite mio.
esatto, prova a concentrati su quello che ti può essere utile ed evita l'interferenza col pensiero che ti sorge spontaneo "cazzo, questo vuole saperne più di me e vuole anche farmelo pesare". Gli accademici a volte sono anche questo.
Classici complessi di inferiorità italici, che ansia. Ma non riuscite mai ad ascoltare uno che parla e parla di sé e magari con orgoglio senza urlare all'umiltà? Spero di sbagliarmi sul tuo conto.
Questi video sono interessantissimi. Mi permetto di fare una sola critica (Forse per deformazione professionale): Perchè non curare un minimo la qualità del video? L'inquadratura, la scenografia ecc. Secondo me li renderebbe ancora più piacevoli. Pensateci. ;) P.S.: La citazione attribvuita a Saramago è in realtà di Benedetto Croce ;););)
Ancora una volta si parla di economia in maniera supponente e superficiale, si ragiona per slogan e luoghi comuni. Gli italiani sono dipinti come incapaci bambini che traggono sostentamento dalla spesa pubblica improduttiva e vivono in maniera burocratica, procedendo in maniera automatica da uno scalino all'altro, mentre i popoli esteri hanno capito come funziona veramente il mondo, abbracciando i mercati (talmente tanto che lo stato cinese spende 150 miliardi di dollari per finanziare l'industria dei semiconduttori. Come si riconcilia questo con la pratica libertaria?). E ancora una volta si parla di economia italiana senza un minimo riferimento all'unione monetaria europea, come se fosse un dato marginale, inutile. La colpa è nostra, dobbiamo smetterla di fare le vittime, il sistema non c'entra. Si passa da un estremo all'altro, chi non vuole essere sfruttato è un nullafacente che ambisce all'arruolamento nella guardia forestale di Trapani, sovranità monetaria significa autarchia, immigrazione controllata significa fascismo. Dovrebbe questo essere un canale di filosofia? Un canale di dialogo e ragionamento?
Certo che questo è un canale di filosofia, Il problema è che la filosofia è adatta a chi ha voglia di ascoltare e mettere in discussione le proprie opinioni, non a chi ripete come un pappagallo le cose imparate a memoria sul blog di bagnai.
Io sono prontissimo a mettere in discussione anche la sfericità del globo terrestre, non vedo perché dovrei credere che la moneta unica sia per forza di cose sbagliata, semplicemente mi piego all'evidenza statistica e macroeconomica (i dati sono lì per tutti, oggettivi). Mi rammarica molto questa grande divisione ideologica, quasi religiosa, sull'argomento, che non permette dialogo fra i due blocchi contrapposti, e che sembra contaminare aree di discussione apparentemente periferiche. Che l'euro sia una moneta sbagliata non lo dice Bagnai, o almeno, Bagnai non ha inventato proprio nulla, ha semplicemente fatto da tramite tra gli articoli accademici e una parte di opinione pubblica, dal momento che la letteratura scientifica economica non è esattamente accessibile a chiunque, quindi se credi che chi è contrario all'euro sia un pappagallo parlante ti intimerei a rivedere l'interpretazione di questo fatto. Ti chiedo solo di non improvvisarti tuttologo, in quanto questa stortura colpisce particolarmente le persone colte e intelligenti, e di non certi gli stolti. Ti sei meritato ogni singolo iscritto, e di certo non devo dirti io cosa pubblicare sul tuo canale, ma mi sembra quantomeno opportuno dover ribattere con un commento a video che trattano di economia in maniera a dir poco banale.
i dati sono oggettivi, non l'interpretazione, e la sfida Bagnai vs. Boldrin sta li a dimostrarlo: basta confrontare le pubblicazioni e il cv di entrambi per rendersi conto che forse Boldrin ha un pelino in più di competenza. Ma questo su youtube evidentemente non conta.
ivoavido1, ma, la sovranità monetaria non è autarchia...è "solo" il poter provvedere allo stato sociale, cosa che non possono fare i mercati che, tra l'altro, non possiamo affrontare..per questo ci hanno fatti €ntrare, per spolparci vivi con l'€conomia, invece che con le armi. Meglio andare a leggere un po' di trattati firmati dai nostri politici a Maastricht e Lisbona, caro "prof." DuFer....
Mi è venuta una cosa in mente a proposito del che accettiamo la gavetta piuttosto delle competenze ...logicamente poi non c'è da meravigliarsi se la colpa viene data ai "poteri forti",sbaglio di grosso? Da dire che non credo a questi poteri forti ,ma appunto sei tu col tuo curriculum (nel senso più lato) a farti il tuo futuro. Capisco a pieno il discorso che avete intrapeso all'inizio parlando di discolpa tramite populismo e nazionalismo. Ma se fosse davvero la meritocrazia che esiste oggi nel sistema a schiacciarci,chi mi vieta di negare il sudore ? Visto che tanto poi non hai la certezza matematica che tutto vada come vuoi. Allora è forse il caso di metterci paletti più bassi? Non dobbiamo più laurearci perchè tanto poi ci tocca essere martoriati oppure dobbiamo laurearci,praticantare,leccare il culo e il tutto condito dalla speranza di riuscire dopo granchi su granchi? Non penso fosse questa la società che voleva ogni buon uomo.
Il discorso intorno al min 30 è simile a quello che fece Zizek: speriamo nella vittoria di Trump in modo tale che la sinistra rinsavisca. La fra su chi scrive poesia dopo i 18 anni non era di Benedetto Croce?
Ma prendere in considerazione il fatto che non possono esserci vincitori senza i vinti e che non possono vincere tutti no?! Mi sembra un modo di pensare molto in voga ultimamente... Sembra che se uno si impegni abbia la strada spianata...non è vero. Non sempre... Se sei nato nel posto giusto, hai avuto l'educazione giusta, hai avuto le possibilità giuste, hai conosciuto le persone giuste, hai le capacità, l'intelligenza... Ma i perdenti cosa devono fare? Lavorare 8 ore al giorno a 400 euro al mese e stare zitti?
amazon ha cominciato a vendere macchine...bravissimo, niente da dire, ha creato un servizio fantastico.....ma serve redistribuzione....in qualche modo bisogna redistribuire parte di quella ricchezza...è giusto che Bezos prenda un sacco di soldi, come tutti i magnati che sono diventati ricchi per capacità intelligenza ecc...ma una fetta deve tornare ai perdenti.
Dopo 2 anni mi ricompare in home questo video.
Che dire, l'inizio di una storia leggendaria
Boldrin*, un cognome che non discrimina nessun sesso
medusa ombrello ahahhahahah devastante
i veneti sono avanti
nessun genere *
nessun sess*
Mi ero perso questo video, magnifico.
Mr. Marra boldrin al Cerbero Podcast è difficile eh? Asd. Però DuFer e Wesa potreste farli! Sono bravi entrambi :P o Shy. Insomma gli Argomentatori. Certo, m’immagino Tutubo che ogni 3 per 2 sparerebbe cazzate per bilanciare xD nel podcast sembra che Simone sia sempre critico e dia il meglio con ciò che lo indigna, mentre quando c’è qualcuno che gli piace si mette a fare il depe per noia ahahah. Beh comunque c’è qualche speranza di vedere questi ospiti al Podcast :)?
vitaondemand beh io credo che Simone faccia il depe perché le sue idee su certi temi le ha già ampiamente espresse nelle prime live: immigrazione, politica, economia, retribuzioni ecc (per esempio, nella live con Donadel credo che non abbia mai parlato proprio perché la sua visione sui temi affrontati e quella di Donadel erano proprio le stesse, quindi magari credeva che non fosse necessario dare lo stesso pensiero di Donadel).
Che poi, se si mettesse a parlare di politica-economia con Boldrin ne uscirebbe completamente distrutto, è fattuale.
Non fa nulla. Una poppata di oppio. E. 6 a posto.
@@vitaondemand qui dopo che sono stati in live tutti e tre nell'arco di un mese, grande crescita quella del cerbero
Giovanni Romano TOP
Rivogliamo Fare per fermare il declino
Anche Disfare per accelerare il declino
@@paolobignardi2131 🤣🤣 basta che succeda qualcosa! Basta limbo
instablaster
@@finmat95 Non era un partito liberista. E il fatto che il popolo sia stupido e non abbia capito cosa votare non significa che non vi sia la necessità di quel tipo di cultura politica.
@@finmat95 L’ho scritto, in Italia c’è necessità di una cultura politica seria e scientifica. I populisti (che siano comunisti, grillini, fascisti o sovranisti sempre populisti sono) hanno anche stufato con la loro egemonia sul paese. È ora di andare avanti e diventare finalmente un paese davvero europeo.
Premetto che sono laureato in scienze biologiche, ma vivendo e lavorando in Inghilterra mi fa un po' scalpore questa minimizzazione dei percorsi di studi italiani e della serietá degli studenti come se all'estero fossero tutti fenomeni: non ho idea di come funzioni negli Stati Uniti dove insegna il professor Boldrin, ma nel Regno Unito l'universitá é una pagliacciata, un'autentica passeggiata di salute dove bisogna impegnarsi per non ottenere la laurea se non con un paio di rarissime eccezioni, loro stessi la definiscono pay to gain. Nel Regno Unito nessuno é cosí matto da precludere un percorso professionale a meno che non stiamo parlando di medici, ricercatori, avvocati e branche estremamente specializzate, addirittura ci sono banchieri e consulenti senior delle big four laureati in filosofia. A me sembra che in Italia semmai la situazione del mondo del lavoro sia cosí disastrata da poter permettere eccessivo cherry picking alle aziende, le quali richiedono credenziali dettagliatissime per posti di lavoro che potrebbe ricoprire anche una scimmia o addirittura degli stage.
Grazie...
"che potrebbe ricoprire anche una scimmia o addirittura degli stage". Mi è piaciuto questo sorpasso della scimma sullo stagista :).
Scherzi a parte, ha perfettamente ragione. Io che ho la fortuna di avere un profilo abbastanza richiesto sono passato da selezioni in cui dopo avermi chiesto la Luna in termini di competenze, mi proponevano stipendi addirittura minori di quello che già prendevo.
Sugli studi, non so come possa essere all'estero in generale, io quando misi piede alla LSE trovai un abisso tra l'accessibilità di contenuti che avevo nella mia università (dove potevi farti spiegare tutto) e la iper-specializzazione settoriale dei corsi offerti da loro. Ebbi l'impressione che (almeno per l'economia) la formazione italiana fosse più completa, sebbene il respiro internazionale di quell'ateneo poi giochi il vero ruolo fondamentale. Questa mia impressio fu confermata poi negli anni dal bombardamento continuo su Linkedin per posti di lavoro a Londra, Amsterdam, Francoforte, Lussemburgo: il laureato italiano di solito ha un'ottima preparazione e accetta paghe inferiori.
Io ho studiato in Inghilterra. Noi in Italia siamo troppo prolissi soprattutto nelle discipline scientifiche.
@@Davidelombardi18 e quindi? Il tuo commento non vuol dire nulla. Che vuol dire "noi in Italia siamo troppo prolissi"? Mah
@@Hypnos157 hai mai fatto ujn esame scritto dove hai a disposizione solo 1/2 pagine per la risoluzione di esercizi? Oppure tesine con un numero massimo di parole (tipo 3000)?
Quando faccio le call con gli inglesi, 30 minuti sono 30 minuti e deve uscire fuori tutto quello che si deve dire.
Quando le facciamo con gli italiani, diventano sempre 1 ora e non si riescono mai a concludere tutti gli argomenti
Chiaro ora il concetto?
Sono felice di vedere Michele in altri canali, spero che il suo messaggio venga compreso specialmente dai ragazzi giovani. Essere critici nell' analizzare un problema o una situazione é molto utile non solo per capire meglio quello che mi sta attorno ma ti aiuta a migliorare professionalmente. Wishful thinking é il tuo nemico quando si tratta di sviluppare te stesso.
Starei ore ad ascoltare Boldrin! Discussioni sempre interessanti
"a chi ha voglia di fare poco spetta una vita miserevole", ragionamenti lucidi quelli di Michele Boldrin, ma anche da lucidi si possono dire frasi infelici, nel 2015 lessi un rapporto ocse che riscontrava un rapporto causale fra malattia e povertà, persino maggiore a quello più noto fra accesso all'istruzione e povertà. Quindi direi che la frase tendenzialmente andrebbe modificata in "a chi ha una pessima salute, (sopratutto psicologica) spetta una vita miserevole". Quello che il tal Boldrin non sottolinea nella sua lettura del mondo e dell'Italia in salsa liberale, è che lui nonostante i suoi successi con il suo accesso all'istruzione, storia familiare, salute e momento storico, resta comunque un privilegiato, il mantra del "se sei povero è colpa tua", invece che un pensiero filosofico mi sembra più che altro una giustificazione morale al tenersi ben stretti "i schei".Piuttosto preferisco Un liberismo più schietto e chiaro di matrice Thatcheriana: "la società non esiste esistono solo gli individui". Almeno quello sarebbe un giocare a carte scoperte.
Anziché contestare il caso fatto da Boldrin ne presenti uno diverso. Non c'è logica.
infatti è risaputo che gli schiavi lavoravano meno dei padroni, i plebei dei patrizi, i proletari dei capitalisti...
per fortuna che c'è boldrin che ci spiega come va il mondo...
sinceramente con il cuore in mano conosco persone povere che si fanno un culo quadrato facendo tre lavori per un totale di 18 ore al giorno di lavoro... ma siccome sono sfruttati dagli stronzi ricchi che intanto non fanno un cazzo ... restano poveri...
ah Boldrin... ma vaf...
@@andreainzaghi7373 Trovo adesso. Qualche cenno. Un testo del Koyré: dal mondo del pressappoco al mondo della precisione. La modernità si afferma realizzando questa tendenza. E Galileo alla base della sua scienza non pone la logica aristotelica o quella stoica (riscoperta e ricostruita nel Medio Evo) o una qualsivoglia logica naturalis ma la matematica e, precisamente, la geometria. Una logica oggi non consiste che di formule ben formate e di una precisa sintassi di tali proposizioni (congiunzioni, disgiunzioni, implicazioni...). Non c'è però più posto per l'esperienza e per l'intuizione. Tutto vi diventa parte di un calcolo esatto - proprio come voleva Leibniz. E come capirà non c'è più posto per l'analogia e per qualsiasi generalizzazione di un caso singolo. La logica formale non conosce casi singolari. Analogie, similitudini, iperboli sono ammesse e quasi di casa (salvo che in diritto penale) in molte altre attività e discipline. Ed è probabile che voi non parlaste dell'analogia a rigor di logica. Ora non ho tempo, ma rileggerò.
@@danilo4631 Facendo tutti "lavori" diversi è difficile stabilire chi lavori di più
OILA che sorpresona rick! Hai definitivamente tirato fuori il coniglio dal cilindro . Gran bell'intervista, l'ho apprezzata particolarmente perché anch'io seguo attentamente da tempo il Prof. Boldrin, dalle sue interviste alle ospitate in tv, finanche al suo canale youtube (a cui sono iscritto) in cui carica dibattiti in live con Forchielli. Non me lo sarei aspettato di ritrovarlo qui , gran bel colpo *:-)*
Sono finalmente riuscito a far conoscere questo video a una persona che lo ha apprezzato e ha intenzione di guardarne altri.
Grazie ancora a Rick per aver fatto questa intervista :)
Un bellissimo video, Rick. Ogni tanto ci ritorno e me lo gusto volentieri.
Video stratosferico Rick, complimenti, hai alzato il livello un'altra volta. spero di sentire ancora interviste così, magari anche con un po' più di dibattito
Vi seguo sempre.. bello rivedere questa vecchia (credo prima) chiacchierata.
L'inizio della leggenda di DuFer e Boldrini
A distanza di 4 anni che dire... eterna.
Mamma mia quanta verità, complimenti davvero! 😌
Wow, bellissimo dibattito.
Lungimirante.
Grazie
Bellissima l'osservazione sulla "simpatia per il furbastro e truffaldino". Secondo me ci avete preso in pieno, su tal punto; come nei film americani, c'è tolleranza e una certa simpatia per il violento e rozzo che risolve tutto facendo un macello. Il cinema come specchio dei popoli e/o delle loro aspirazioni irrazionali. :)
Complimenti.
Da residente all'estero, mi trovo d'accordo su tutto, sono argomenti su cui ho ragionato un sacco di volte anche io. L'unico punto su cui sospenderei il giudizio é la "colpevolezza" dei giovani italiani, che io ritengo siano in parte davvero vittime del sistema e della cultura; in contrapposizione a paesi come l'inghilterra dove dopo aver studiato filosofia ci sono comunque piú sbocchi lavorativi, proprio grazie a una struttura piú adatta all'inserimento nel mondo "reale".
Il problema che sembra quasi irrisolvibile é come un paese possa superare i propri limiti culturali, che in fin dei conti definiscono e plasmano il paese in sé. Proposte: ritorno in massa degli italiani all'estero per apportare nuovi punti di vista; una integrazione piú efficacie dell'immigrazione, con lo stesso obiettivo.
la cultura è semplicemente un caso , dato da storia ed eventi particolari, si tratta anche di scelte però, l'italia si è ritrovata ad avere in questo periodo forse la cultura peggiore, perchè è anche tra quelle più influenti, nel panorama occidentale, è ovvio che una nazione è fatta in un certo modo a causa del suo substrato culturale e di scelte più o meno collettive, che formano la cultura complessiva, ma il risultato finale dice che gli italiani sono peggio perchè i propri pregi sono largamente inutili allo sviluppo socio-economico odierno, e i difetti culturali rendono troppo disfunzionale il sistema, in nord europa invece i difetti non hanno questo effetto, quindi in italia bisogna rifiutare anche i pregi, perchè sono comunque correlati all'influenza negativa dei vizi.
Grazie mille Rick per questa intervista. Il desiderio di patrimonio "materiale" che non genera nulla se non l'apparire in contrasto con il patrimonio "culturale" che invece genera reddito e ricchezza è un concetto molto interessante.
Se avrò un figlio risparmierò per offrigli un dottorato all'estero (se lo vorrà fare) piuttosto che un appartamento.
Anche se concettualmente sono concorde con questa visione, resto sempre dell'idea che non la si debba estremizzare, altrimenti rischiamo di creare una società troppo sbilanciata e una società sbilanciata significa tensioni sociali. Credo che sia bisogno di ripartire dalla cultura per formare la società e successivamente abbassare l'assistenzialismo, in questa Italia troppo disomogenea il tentativo di portare tutti in pari è comunque lodevole, gli investimenti pubblici se fatti in maniera oculata posso generare ricchezza e cambiare la mentalità delle persone.
Boldrin vede un ruolo per lo stato di solo "garante della giustizia", io invece ho più una visione di stato "protezionista" dell'equità sociale, concetto ben diverso dall'assistenzialismo.
Sulla mentalità italiana ahimè, c'è molto lavoro da fare.
PS:
Rimanendo affascinato dalle testi, come risponderebbe il dott. Boldrin o anche tu Rick a questo video?
www.corriere.it/dataroom-milena-gabanelli/quanto-costa-mandare-figlio-all-universita/898a5864-2c64-11e8-aa71-9a5a346d5f9b-va.shtml
10:30 ragionamento sul filosofo-cameriere che sarebbe da mandare in onda come spot televisivo almeno un paio di volte al giorno. Esemplare!!
Grazie mille
Curriculum vitae .Cato Institute sostiene una filosofia politica di chiaro stampo libertario, caldeggiando un ruolo limitato per il governo negli affari interni ed esteri, a tutto favore di una piena economia di mercato. Tale posizione politica si sostanzia nel supporto ad una serie di politiche-bandiera, tra cui: abolizione delle leggi sul salario minimo; opposizione all'assistenza sanitaria universale; privatizzazione di molte agenzie governative (tra cui il servizio postale ed il sistema scolastico); politica estera non-interventista.Boldrin complimenti. Ma quale cultura.
Io ho una laurea quinquennale in archeologia, una Scuola di Specializzazione, un master in restauro architettonico e Progettazione ma se per motivi vari non "scavo" o non scrivo un trattato (su cosa poi? Bisogna avere del materiale per scrivere articoli, saggi, addirittura trattati e di solito questi materiali sono monopolio delle università nepotiste) non sono un'archeologa. Molto facile parlare quando si è in un posizione protetta.
Tutti i nodi vengono al pettine dopo anni che seguo entrambi vi ho ritrovato nel solito video
rieccomi mi riguardo il video dopo un anno e mezzo
Bravo Rick, ottimo crossover. Mi ero giusto fissata con i suoi Drin Drin assieme a Forchielli in queste settimane. Comunque Boldrin è una delle poche persone che sembrano pessimiste e motivanti allo stesso tempo. Boh, fa uno strano effetto.
Non riuscivo nemmeno io a spiegarmi questo strano effetto, ma tu sei riuscita a descrivermelo, hai ragione!
Probabilmente solo essendo crudamente realisti si può dare al discorso una base concettuale in grado di stimolare efficacemente un atteggiamento virtuoso. Hai visto www.google.it/url?sa=t&source=web&rct=j&url=m.youtube.com/watch%3Fv%3D3ev7GXzFTPg&ved=0ahUKEwiCnM2ty__ZAhUFtxQKHe0xDiUQtwIIJzAB&usg=AOvVaw04ePOBI1P5jEtqJfO5k0xa ?
Sì l'ho visto, ma ripete sempre le stesse cose. Diciamo che ha trovato una buona formuletta e su quello ci ha basato un business. Ma di certo non è ai livelli di un economista che ha fatto ricerca di alto livello per tutta la vita.
Per evitare equivoci: non intendo il video con Boldrin, ma quello linkato da Davide Luciani
Ah ah ah, chiarimento utile! Almeno per me :-D
Ottimo, interesanti opinioni...calca una realtà che non ha bisogno di argomentazione, solo attendersi ai fatti..
"Ciao a tutti ragazzi e benvenuti su questo nuovo video"
Che diversa valenza assumono queste parole nella bocca giusta...
Nel video percepisco molta stima nei confronti del sistema neoliberista... anch'io penso che la concorrenza sia giusta e che chi merita, si impegna, lavora, debba avere di piú...ma non troppo, a un certo punto il surplus deve andare in solidarietà, e quindi in tasse per assistere chi é stato meno fortunato. Non colpa mia se sono nato scemo e tu sei nato intelligente, se non sono stato educato in un certo modo mentre tu si, se parto da solide basi costruite dai genitori o no, ecc...il merito di chi ce l'ha fatta è in gran parte dettato dalla fortuna, anche solo di essere nato nella parte giusta del mondo. E ripeto, viva la concorrenza e il lavoro, ma serve redistribuzione, tanta. Da come parla il prof sembra che se tutti si impegnassero arriverebbero a 2000 euro al mese come ridere...la realtà é che la maggior parte dovrá essere felice se arriverà a 1500...Io dico che i ragazzi SONO vittime del sistema, un sistema che permette al piú forte di sfruttare il piú debole, sempre di piú...gente costretta a lavorare a 3 euro all' ora
In Italia si pagano una marea di tasse. Pensare che pagarne di più serva a far sparire lo sfruttamento è semplicemente folle
Non ci credo, seguo da tempo entrambi e ora insieme! chi se lo aspettava!
Peccato per me, che vi ho scoperto "relativamente tardi"....cogitata bellissima! Ma Fede.... dov'era per aggiustare l'audio?! 😜
L'inizio di tutto!!!
Sulle radici della cultura italiana "dei furbi" e quella del "zero senso civico" sarebbe interessante riprendere anche "Le basi morali di una società arretrata" di Banfield, dove si parla del c.d. familismo amorale..
6:42 la tua generazione e anche la mia sono state influenzate dal sogno americano molto più che quelle precedenti, col risultato che abbiamo aspettative troppo alte da noi stessi.
Sul fatto che si prediliga la forma alla sostanza penso sia un retaggio scolastico (non so se poi lo avete detto): i licei, soprattutto il classico, hanno questa impronta. Chi esce dalle scuole superiori tecniche, per esempio, questo mindset non lo ha, ha un approccio molto più pragmatico.
Ah sì, l'avete detto sulla scuola. Comunque bellissimo video.
Dissento. E molto. In un sistema che funziona, in una meritocrazia, dove le competenze e la voglia di fare vanno a braccetto con il successo sociale, il discorso del Signor Boldrin avrebbe un senso, ma la realtà é ben diversa. Clientelismo, raccomandazioni, diritti ereditari, ecc. riducono "il filosofo" a fare il cameriere, per campare. Gente magari meno meritevole, meno fortunata (eh si, serve anche quella), meno raccomandata, fa fatica ad emergere. Questo inficia forse il suo valore intrinseco? Tu Rick oltre alla preparazione indubbia hai anche doti innate di showman, hai carisma, hai trovato una nicchia (vedremo quanto proficua sul lungo termine), ma ci sono "geni" morti in miseria e "fuchi" che se la godono (e fanno danni dai corridoi nel potere)... Silvio subito santo, quindi?
solo in Italia liberismo = Berlusconi. Infatti nessuno lo ha citato nel video.
Posso condividere in parte, soprattutto che nel nostro paese il merito spesso passi in secondo piano in favore di relazioni/raccomandazioni ma: la competenza passa anche attraverso le soft skill, la capacità di comunicare è importante quanto il contenuto perché se non sei in grado di far comprendere agli altri ciò che produci e come questo abbia un impatto su di loro non puoi incolpare gli altri. Inoltre come è stato detto tu puoi fare il filosofo o l'artista ma se ciò che tu produci gli altri non lo vogliono puoi anche essere un genio ma resterai incompreso. Infine una considerazione basata su esperienze personali, molte persone che si lamentano della mancanza di meritocrazia spesso in un mercato competitivo che si basa sulle skill probabilmente non farebbero comunque ciò che vorrebbero.
1) è evidente in Italia la glorificazione della cultura umanistica (che poi molte volte è solo "rettorica") contro un'analfabetismo totale in materia economica.
2) Di geni veri ne nascono molto pochi: basare una società sulla possibilitá che forse tu sei un genio non è una cosa cosí geniale
3) in un paese senza lavoro, lamentarsi del proprio lavoro gia sarebbe un passo in avanti.
Malus234 Non funziona così solo in Italia. Sarà un'ovvietà, ma "tutto il mondo é paese", a volte più, a volte meno. Dipende da quanto riesci a vivere lo zeitgeist. Madonna ne é un esempio. Io non condivido che un direttore di banca prenda milioni, così come un giocatore di calcio, mentre un infermiere, un docente, un netturbino, siano "working poor". Ognuno contribuisce al benessere sociale a modo suo, con il proprio talento. Il problema, secondo me, é che il liberalismo ha promosso l'individuo a discapito del cittadino. La società deve decidere se essere mutualistica o competitiva. Il divario fra ricchissimi e poverissimi non può che corrodere il tessuto sociale, fino alla dua disfatta. A me non preoccupano gli incapaci nullafacenti, ma gli incapaci in posizioni chiave, le cui decisioni provocano danni a più livelli. Quando la chiave di lettura é il benessere economico (pil) anziché il benessere dell'individuo, non ci può essere un lieto fine.
Il Sistema Nervoso Sono contro lo stato sociale/assistenziale, ma anche contro il libero mercato e l'idea balzana che questo si autoregoli, attraverso la concorrenza e la domanda e l'offerta.
Il ruolo delli stato deve essere ridisegnato, abolendo partiti e elezioni, ma allestendo una struttura a 4 (giuridico, legislativo, esecutivo, audit), formata da individui che si occupino della res publica al 100% senza possibilità di inciuci e tornaconti. I poteri sono separati e diversificati=nessun centro di potere, solo talenti ed eccellenze a confrlonto e in collaborazione.
Ciao, io non commento spesso i video che guardo, ma questo mi ha emozionato e voglio intervenire... Complimenti, è molto stimolante e interessante, e tuttavia non condivido quella che mi pare essere la tesi di fondo!
Cerco di spiegare perchè: il grande Smith (Adam) era ossessionato in realtà soprattutto da una cosa, dalla PRODUTTIVITA', e meno di quanto si crede dal mercato, che era per lui solo un mezzo (attraverso la competizione per il profitto) per aumentare la produttività stessa. Questa ossessione (e le sue conseguenze) ci ha portato all'attuale situazione di estrema abbondanza di beni di consumo, davvero vantaggiosa e storicamente inedita. Ci ha portato anche alla "società delle macchine" in cui quello della disoccupazione tecnologica è un problema devastante.
Nel mondo attuale ci troviamo di fronte al paradosso per cui si lavora non più per produrre quello che "alla grossa" potremmo definire il necessario, ovvero lo strettamente tale e qualcosa di più, in quanto tutto ciò è oramai prodotto da una piccola fascia di popolazione, bensì per produrre beni superflui che dobbiamo tuttavia vendere per fornire un reddito (da lavoro) a coloro che quei beni producono, sempre peraltro con l'assillo della disoccupazione tecnologica incalzante e quindi col rischio di perdere la loro fonte di reddito!
In sostanza, secondo me, l'economia attuale è una lotta del sistema per autoreplicarsi, più che per dare maggiore benessere agli utenti finali (come invece nelle intenzioni di A. Smith).
Se non capiamo questo, che cioè [ INCISO DOVEROSO: MI RENDO CONTO CHE IL MIO DISCORSO E' DAVVERO TAGLIATO CON L'ACCETTA E COME TALE PUO' ESSERE FACILMENTE CRITICATO, MA HA UN VALORE ESSENZIALMENTE TENDENZIALE! ] le forze produttive attuali hanno reso obsoleta l'organizzazione sociale della produzione quale è esistita fin qui, come diceva Marx già due secoli fa circa -- se non capiamo questo non abbiamo capito nulla... E di questo non ho sentito menzione nel vostro discorso.
Poi che la scuola e la società e la cultura italiane siano retrograde e tardo-ottocentesche, classiste nel senso più illiberale del termine, questo è verissimo e personalmente lo sottoscrivo. Tuttavia anche credere che la ricetta liberale dell'impegno assoluto per la crescita del PIL (ovvero appunto della produttività) sia da prendere come verità assoluta, mi sembra molto discutibile.
L'economia di domani sarà, secondo me, un'economia della libera collaborazione, e non più del bisogno e quindi del lavoro obbligatorio. La forma merce sarà in gran parte abbandonata (lo dice anche Severino, ma qui ci sarebbe da parlare ore... e prima di lui lo disse Marx) perchè vi sarà una costante "scarsità di scarsità" di beni e quindi, appunto, la forma merce non avrà più molto senso. Altrimenti, se non opereremo una trasformazione in questo senso, andremo avanti a chiedere impegno crescente per produrre e vendere merci sempre più inutili, a gente sempre più sfruttata e sottopagata (e poi come si vende ai poveri!?) perché sempre più spesso sostituita in tutti i campi (anche quelli più "umani"") dall'automazione. Se non cambiamo paradigma sarà l'inferno, non il paradiso...
SCUSATE LA PROLISSITA' MA POTREI PARLARE ANCORA A LUNGO...
adriano torricelli nel discorso che fai hai solo dimenticato l'unico fenomeno che distrugge tutto il tuo modello, il free riding, in un mondo cooperativo dove non c'è bisogno di aumentare Pil etc se hai studiato economia vuol dire che non c'è nemmeno bisogno di lavorare e qualcuno sfruttando la cooperazione potrebbe approfittarne e vivere alle spalle dei volentierosi o pensi che nasciamo tutti buoni e altruisti?. Se poi non intendevi questo allora non hai ben chiaro come funziona l'economia e quindi critichi in modo errato qualcosa che non comprendi. Quale è delle due?
Però Michele Boldrin è sicuramente una persona di talento, che ha avuto le capacità e la forza di volontà per prendere in mano la propria vita, andarsene all'estero e avere una carriera di successo. Io credo che non tutte le persone abbiano queste capacità. Mi rendo conto che sia una visione un po' cinica, ma secondo me la maggior parte dell'umanità sta a metà strada tra Boldrin e chi pretende il posto nella forestale. Non nasciamo tutti uguali, non tutti abbiamo la forza di auto-realizzarci. Non credi, Rick, che lo Stato (se ha senso che esista) dovrebbe preoccuparsi anche di redistribuire la ricchezza per garantire una certa forma di giustizia sociale (cosa diversa, a mio avviso, dall'assistenzialismo)? Poi certo, la ricchezza prima di essere redistribuita va creata, ma questo mi sento di darlo per scontato.
Esatto, tutta la grande massa di mediocri che non sono in grado di inventarsi, che non possiedono particolari doti e abilità da vendere sul mercato che devono fare? Schiattare male? Purtroppo a volte la risposta alla domanda "che cosa so fare che interessa alla gente?" è "ben poco" per non dire "niente".
scusa ma secondo te come fanno in paesi che crescono il triplo o quadruplo, come vietnam, australia, polonia o irlanda? non sono mica tutti geni. anzi, direi che mediamente gli italiani sono meno mediocri di tanti altri paesi in crescita. semplicemente la persona media in quei paesi sente una forte necessità di acquisire skill e lavorare di brutto, e lo fa. in italia non si vuole studiare e lavorare seriamente.
Venetian Princess va bene.
85cube secondo me ogni Paese ha la propria storia. Sicuramente chi vive in Paesi meno ricchi è spesso in uno stato di necessità più forte.
vero fino a un certo punto. ho lavorato sia in germania e olanda che est europa. in entrambi i casi ho trovato una serietà del lavoro e sforzo di essere produttivi enormemente superiori a quelli italiani. eppure i primi stanno più che bene (ci puoi pure aggiungere irlanda, australia, singapore, etc) ma lavorano di brutto lo stesso. un italiano, invece di trovarlo naturale, si farebbe la domanda "chi glielo fa fare?", e sta lì la radice del problema.
Ecco il giorno in cui Rick ha conosciuto il suo testimone di nozze :D
Complimenti, una chiacchierata davvero molto interessante!
“Se dopo i 18 anni uno continua a scrivere poesie o è un poeta o è un idiota (risata)…”
cioè se vende è un artista, se non le vende è un idiota? Quindi l’Arte la decide il mercato?!
l'arte non la decide il mercato, ma lo status di artista senz'altro sì. se nessuno caga la tua arte né in vita né da morto non sei un artista, accettalo e fine.
Interessante opinione secondo la quale un artista è artista indipendentemente dalla sua arte.
esatto, dato che arte per uno può essere mangiare la merda e per un altro essere michelangelo
Quindi, tornando allo "status di artista", se il pubblico si esalta a vederti ‘mangiare merda’ diventi un Michelangelo?!
Non è quello il senso della frase.
Gran bella intervista!
Bel video, complimenti!
Aaaaahhhh, un bel segone di 40 minuti. Piacevolissimo, grazie Rick per aver pensato criticamente anche oggi
Dove tutto è iniziato
36:39 lo diceva Benedetto Croce, citato spesso da De André
André? Fa rima con Dipré
grande Rick, hai scelto davvero un ospite di spessore internazionale. Bravissimo :)
È incredibile come, per la prima volta guardando un tuo video, io non sia d'accordo con nemmeno una sillaba di ciò che è stato detto
🤣🤣
L'arci-italiano per definizione è nell'immaginario collettivo è Alberto Sordi- Basta vedere i suoi film, che hanno rispecchiato e rispecchiano tuttora l'italiano medio.
Forse domande che avessero stuzzicato di più le falle del pensiero di Boldrin (e sicuramente ce ne sono) sarebbero state più interessanti di un tacito (neanche tanto alla fine) assenso ad ogni sua frase. Non lo appoggio, ma come mai tanti americani (lontani dalla logica italiana tanto denigrata) hanno votato Trump secondo voi?
Boldrin non sopporta trump
Stefano Parisella ottima osservazione
Da una parte ci sono degli americani che votano sempre repubblicano chiunque sia il candidato e anche questa volta hanno votato Trump nonostante fosse Trump. Avrebbero votato anche una pianta di ficus se avesse vinto le primarie dei repubblicani.
Mentre Hillary non ha avuto i voti delle minoranze etniche che invece in passato erano andate a votare per Obama.
Nel midwest chi ha votato Trump è quella classe media che non ha visto aumentare il proprio reddito negli ultimi anni e ha visto però dare vantaggi alle minoranze che stanno nel low income. Sono persone per lo più senza laurea, con redditi medi e un'età che varia tra l'uomo di mezza età e quella del pensionato. Sono persone che non stanno male e rappresentano la coda di una generazione di conservatori che sta piano piano scomparendo e che nelle elezioni dei prossimi anni sarà sempre meno influente.
Aggiungi la manipolazione dei russi e lo scandalo delle mail della Clinton ed hai la vittoria di Trump.
LostinMilan mi sembra riduttivo ricondurre tutto a una botta di cu.lo di trump, posto il fatto che le ragioni che hai posto non siano sbagliate probabilmente. Ma il recente scandalo di facebook mi pare abbia definitivamente scagionato i russi, onnipresenti ormai in qualsiasi elezione che abbia esiti inattesi.
Non mi sembra di aver parlato della fortuna di Trump o di aver ridotto tutto a una singola cosa.
Riguardo allo scandalo di Cambridge Analytica ci sono numerosi legami con i russi che stanno passando sotto la lente scrutatrice di Robert Meuller.
Ma che figo vedervi assieme!!!
Perfetto 👌…
È una chiacchierata e come tale va presa.
Non ci sono argomentazioni, solo un attempato signore che si diverte a dire le proprie colorite opinioni a un signore non attempato che ride, rapito dalla stima.
Non ci sono argomentazioni, fatti, o spiegazioni, ma solo opinioni.
Va bene, ma sicuramente non avvicina qualcuno al pensiero di Boldrin.
Non avvicina te magari, e tutti quelli che preferiscono le letture vittimistiche dove lo Stato deve concederti tutto.
argomentazioni, fatti, o spiegazioni ci sta, solo che tu ignori.
non ci bisogna spiegare in un ora ,che il liceo classico o la laurea in filosofia non ti permette di trovare un lavoro .quale azienda vorrebbe un laureato in filosofia .
Bel video, interessante anche se non condivido. Trovo in parte gli stessi problemi presenti sul video del capitalismo parte 1, si fa come se tutti avessero le stesse identiche opportunità, cosa non vera, chiaramente uno nato in zone depresse del sud no ha le stesse possibilità di uno nato al nord, ed è una questione sottostimata sia in questo che nell'altro video, anzi in realtà non è neppure affrontata mi pare, o lo si fa seguendo il ragionamento per cui al sud c'è una mentalità parassitaria... Insomma, dai, la questione è molto più complessa, mi sembrano discorsi alla lega nord anni '90. Se vuoi lavorare guadagni, non funziona proprio così. Fortissimi tassi di disoccupazione, dovuti anche a un tessuto criminale che in alcuni casi ha forza pari o superiore allo stato, creano anche la ricerca spasmodica dell'impiego fisso, ma anche del lavoro in generale (nero quindi), arrivare a dire che al sud sono poveri perché non hanno voglia di lavorare mi sembra quantomai grossolano. Poi certo c'è gente che non vuole lavorare, come dappertutto. Altro punto credo importante è che se si lasciasse ampio spazio alle leggi di mercato, quindi in soldoni, a una selezione per cui se serve a far guadagnare ok, se no ciao, verrebbero sepolte le materie umanistiche, che verrebbero relegate a episodici filmati sulla rete, qualche corso di scrittura creativa, per carità attività di tutto rispetto, ma non ci sarebbero posti per fare ricerche e studi seri, per quello serve l'università e lo stato che salvaguardi questa importantissima 'inutilità'. Poi ci sono tanti punti che potrei toccare ma ora non mi dilungo, attendo altri video, seguo con piacere.
Anche se non tutti hanno le stesse identiche opportunità di partenza il punto è che finora nessun sistema economico diverso dal capitalismo (socialismo, terza via fascista, teoria della decrescita...) ha tolto un maggior numero di persone dalla miseria e inoltre sostenere a tutti i costi il bisogno di redistribuire le ricchezze a favore dei più svantaggiati comporta chiedersi non solo che queste ricchezze prima di tutto esistano ma anche che ci siano mezzi per crearne abbastanza e in continuazione. Inoltre concordo che fortissimi tassi di disoccupazione al Sud non sono solo dovuti a una mentalità parassitaria ma la causa principale non è certo il tessuto criminale che semmai ne è una conseguenza. Una delle cause più grandi secondo me è l'abolizione delle gabbie salariali che permettevano di spostare la contrattazione dei salari nelle aziende (A metà anni '60 la disoccupazione al sud era ridotta sotto il 10% e non esisteva il gap costo/lavoro produttività per definizione, questa massima convergenza tra nord e sud non ci fu mai più proprio a causa dell'abolizione delle gabbie salariali e la creazione dello statuto ordinario delle regioni). Inoltre devi ricordare che anche a decidere quanti finanziamenti dare ai ricercatori e docenti di filosofia piuttosto che ai collezionisti di tappi di bottiglie è in sostanza il mercato, più precisamente il mercato delle idee degli elettori che vota parlamentari che decidono quanti finanziamenti dare a scuola e ricerca.
Ciao Riccardo, interessante questo tipo di format, sarebbe bello se potessi portare più tipologie di video simili.
Sul fatto che esista un sistema corporativistico ed esistano inefficienze, ruberie e furberie all'interno dello Stato, legate anche a imprese private fallimentari per la collettività, vedi per esempio il caso Alitalia, credo che si possa essere tutti d'accordo. Non sono però più d'accordo quando si utilizzano queste giustificazioni per attaccare e distruggere lo Stato. Lo Stato comunque deve esserci e deve esercitare il suo ruolo,il mercato da solo non può risolvere tutti i problemi anche perché spesso li crea.
Dal parrucchiere -
Moglie del titolare: "E' uno schifo, ma vi pare che mio marito, dopo 40 anni di contributi, ha fatto la simulazione sul sito dell'INPS ed andrà a prendere 600€ di pensione!"
... al momento del conto poi...
Cliente: "Quanto le devo?"
Moglie del titolare: "45€... va bene se faccio fattura da 10€?"
...viva la cultura italiana...
Chiagni e fotti
Rick: "...è un neo-marxista"
Boldrin: [faccia a mezza via tra delusione e rassegnazione] "a nemo ben..."
i numerosi commenti che si dicono in disaccordo senza spiegare il perché dimostrano la tesi (ovvero che la causa è di pregiudizi culturali)
Wow ragazzi, sono passati 2 anni dalla prima collaborazione
Bel video!
Porta altri video di questo genere
Assolutamente d'accordo con Boldrin. Ma mi rimane solo un piccolo dubbio, x cultura assistenziale in senso negativo, cosa inglobiamo? Tutto? Anche ad esempio un disabile grave sussidiato da una pensione da fame? La mia non è una domanda ironica. Vorrei conoscere le posizione di Boldrin su questi temi. Perché sebbene condivido il suo punto di vista temo molto quando una ideologia, una volta fatta propria, viene spinta agli estremi oltre ogni buon senso.
Rick io ho fatto il liceo classico e sono d'accordo con voi, molti miei amici no e sono grillini o socialisti, come la mettiamo? LOL
Scacco matto! XD
Nope Rick DuFer, non riesco proprio a seguirti in questo video, quello che hai scritto qui sotto: "la filosofia è adatta a chi ha voglia di ascoltare e mettere in discussione le proprie opinioni" vale solo per chi ascolta, o vale anche per i tuoi ospiti?
Perchè questo signore, per chi ha altre idee, non si riesce proprio ad ascoltare, a prescindere dai contenuti, parla con la supponenza di chi ha la verità in tasca, non è schietto, è arrogante, e fa chiaramente capire che chi non è daccordo con lui è perchè è ignorante (indicando come bugiardi quelli che invece hanno la competenza di ribattere punto per punto, naturalemente non in questo video, visto che non sono presenti).
Mi piacerebbe vederlo, Boldrin, in un dialogo con Mauro Scardovelli, Boldrin cagherebbe sul dialogo andandosene via impettito come il famoso piccione, mentre i tanto vituperati Bagnai (premiato come miglior blog di economia in questo paese da anni) Borghi, Zanni e altri, tacciati di essere "bugiardi" (come pure un blog come ByoBlu, che fa informazione da 10 anni, contribuendo a creare "opinioni", facendo ragionare la gente su argomenti che non ti portano visualizzazione, e che era pronto a dare spazio anche a lui) oggi sono entrati in parlamento dalla porta principale, pronti a fare qualcosa di concreto per questo paese, quindi, caro il mio Boldrin, carriera si può fare in molti modi, anche i boss mafiosi fanno carriera, è quello che lasci alla società a fare la differenza, tu lasci solo una camionata di insulti e offese.
Quando sarà passata la tua generazione, il mondo sarà migliore, e si ricorderanno di quelli come te, come folli megalomani privi di empatia, che per scopi di carriera personale hanno rischiato di far collassare un'intera società.
Bere meno prima di scrivere servirebbe, insieme ai vari "filosofi del nulla" del momento.
Inutili trollate dell'una e ventidue di notte.
se se, buon declino con Borghi & co.
Per avere una cultura bisogna avere studiato molto e con piacere. Per giudicare della serietà di un autore non bisogna fermarsi alla sua simpatia o antipatia. Borghi non sa spiegare le sue paradossali teorie per quanto alzi la voce. Bagnai, ormai Prof. Ordinario, scrive sussiegoso, tormentandoti con infinite digressioni e affaticando così più del necessario il lettore. Non sempre onesto nel riferire autori e confronti e nel distinguere teorie e descrizioni empiriche. ByoBlu è sempre a caccia di conferme delle sue convinzioni e dei supposti vizi dell'avversario. Ma a volte incorre in svarioni veramente patetici. Non ritrovandomi più bannato è bene che non ne ricordi qui uno che mi è rimasto particolarmente impresso. Lascerei da parte il poligrafo Scardovelli. Ricorderei piuttosto che Keynes da molto non è più le dernier cri. Negli anni '70 con le crisi petrolifere si vericò un fenomeno impossibile secondo i suoi schemi: la stagflazione, ossia la comparsa insieme di stagnazione e inflazione. D'altra parte la sua teoria generale non considera tutte le interrelazioni comportate dalla globalizzazione, situazione già attuale fino alla prima guerra mondiale
@@stefanomirra3612 E' molto difficile (o troppo facile) discutere ponendosi da fuori del mondo. Conviene essere coscienti del proprio essere nel mondo; ma non abbandonarsi mai al conformistico senso comune; e contro questa tentazione far valere sempre il buon senso ossia una sintesi non semplicistica fra spirito critico, teoreticità e al tempo stesso empiricità della scienza. Ma al tempo stesso sapere riconoscere le ragioni dell'arte e della religione e non confondere le motivazioni della propaganda con quelle della storia che non è intesa ad accusare e a condannare i suoi protagonisti ma aintendere le ragioni degli eventi al di là anche delle intenzioni degli autori.
Sinceramente qui da me in Germania, la pubblica amministrazione non sta messa meglio...Io spero che almeno la metà di quelli che parlano male del nostro paese parlando di corruzione e inefficienza, abbiano vissuto almeno 5 anni di fila fuori... Il resto sono le solite chiacchiere.
In Italia il furbastro è più facile da beccare, proprio perché si chiacchiera molto, mentre negli altri paesi fanno le stesse cose, ma in silenzio, ed è più difficile che vengano presi.
In Italia le serate sono occupate da "Chi l'ha visto", "Quarto Grado", ed altre porcate varie che fanno soldi facendo "chiacchiericcio" sulle disgrazie altrui. Quando secondo la mia personale cultura, di fronte a certi eventi ci vuole un rispettoso silenzio e lasciar fare il loro lavoro ai giudici senza fuga di notizie in diretta televisiva...
I problemi dell'Italia al livello economico sono altri e riguardano sopratutto le scelte che sono state fatte. La propaganda esiste in tutti i paesi e in egual misura, oppure il "YES WE CAN!" di Obama non era forse una forma di propaganda sotto forma di slogan?
L'insegnamento della cultura nelle scuole italiane, che ha creato persone come Michele Boldrìn ed altri personaggi che primeggiano nel mondo, è tutt'altro che esente da critiche, ma rimane la più ricca e la migliore del mondo per l'eredità e i risultati che porta.
Anche voi due siete italiani.
Volete risolvere i problemi dell'Italia? Cominciate a riconsiderare l'interesse nazionale, a non fare più differenze di trattamento fra nord e sud e fra regioni, a non odiare né schifare il vostro popolo né rinnegare la storia del vostro popolo (quella bella e quella brutta) ed accettare che è parte di voi.
Quindi molto di quello che dite è vero ed è giusto, ma lo strazio è che l'Italia è piena di paradossi.
Fidatevi anche qui in Germania nessuno ha voglia di fare niente, la differenza è che veniamo pagati bene.
Se la gente la sottopaghi e non dai garanzie di diritti sul lavoro poi è ovvio che le persone cercano di vivere di sussistenza o cerca in ogni modo di fregare il sistema, un sistema di sfruttamento sottopagato.
In italia la gente lavora per 3-6 €all'ora, invece che criticarla dovreste dargli una MEDAGLIA all'Onore! Qui in Germania la paga minima è di 9€ all'ora e si lavora 8 ore non 12 e ci sono due giorni liberi a settimana non mezza giornata di domenica, e la gente non ha voglia di lavorare lo stesso, figurati che voglia dovrebbero avere di lavorare in italia che lavorano e non possono nemmeno arrivare a fine mese!
Quindi chi riesce a fregare questo sistema dove gli italiani sono infelici è ovvio che poi viene visto come un furbo invece che come un criminale e che viene ammirato ed invidiato dagli altri! Perché è meglio essere disonesto ma dare da mangiare ai tuoi figli, invece che essere onesto e mandarli a letto a pancia vuota o fargli perdere il tetto sulla testa!
Chi non ha mai toccato la povertà dovrebbe stare in silenzio ed è quello che da adesso faccio anch'io, nonostante l'abbia toccata e grazie al cielo invece che passare alla disonestà, ho scelto di andarmene e lottare per crearmi un futuro dove possibile.
Inoltre di assistenza ce n'è molta di più qui che in italia, se perdi il lavoro ti danno soldi e ti mandano altre offerte di lavoro, e prima dell'€ era anche meglio, quando c'era il marco.
cosa ne pensate degli hikikomori?
Il liberismo economico, ancora? Ma e' già agonizzante. Parlate dell'era dei computer che e' già storia; oggi la frontiera sono i computer quantistici. la vostra e' una lezione di storia. I problemi urgenti non sono quelli di ieri ma quelli di domani: l'ia e l'ia e l'umanità, modelli di produzione e consumo a riciclo totale, elaborare una umanità che funzioni senza il "lavoro" in accezzione classica. Parli di reddito di cittadinanzea ma quello proposto e' un sussidio disoccupazionale con regole filo germaniche. E quanta superficialità verso l'Italia e gli italiani. Noi che siamo presenti nel mondo nella ricerca ai livelli piu' avanzati dell'umanità avremmo saltato la scienza del corrente secolo? Ma dai su, mi guardavo forum per tanto cosi'.
andrea inzaghi Hai messo insieme un po’ di cazzate eh, primo: non prendere un caso particolare per elevarlo alla generalità, soddisfatto che dei ragazzi napoletani abbiano avuto questo successo ma un Albert Einstein in 100 anni non è paragonabile a 1000 fisici all’anno (capiscimi).
Secondo: cosa c’entra il fatto che la “sua generazione” ha fatto dei disastri? Allora condanniamo tutti quelli nati durante il Ventennio perché hanno supportato in una maniera o nell’altra Mussolini? No.
La retorica "se sei povero è perché sei pigro" è ampiamente superata. Davvero si crede che tutta l'Italia è fatta da intellettualoidi lontani dalla realtà rovinati dal Liceo Classico? L'italiana senza dubbio è un paese in cui il "liberismo" non ha mai espresso i suoi aspetti positivi, ma è da stupidi crede che il problema sia "l'assistenzilismo" e la la cultura umanistica. La meritocrazia è un arma a doppio taglio perché capire cose è il "merito" non è scontato. Interessante che come esempio si è preso la Danimarca è uno dei Paesi in cui lo Stato e molto più presente nella vita delle persone in modo "assistenzialisti".
nel video qualcuno ha per caso detto che se sei povero è perché sei pigro? È stato forse detto che il problema sia la cultura umanistica (sicuramente poi io direi una cosa simile eh)? Non è che forse hai ascoltato questo video (e non credo tutto, visto che è pubblico da meno tempo di quanto dura) con i paraorecchie? :)
dariodipersia Non credo che in Danimarca sia presente in modo " assistenzialista ".
Rick DuFer perché è stato detto che alcune persone non vogliono fare nulla? Così per fare due chiacchiere? Dire che in Italia tutti sono signori che vanno la sera a fumare sigaro e parlare di Seneca? Qual è il pensiero alla base? Sono frasi buttate a caso? Quindi è un video a caso? Il discorso sui forstali che pensiero fa intendere? Vuoi dire che non siete stati didascalici nel esprimere "niente soldi ai fannuloni" o "se sei povero è un po' perché non ti dai una mossa"? Certo non avete detto in modo estremamente esplicito tutto questo. Guarderò ancora il video, ma per piacere non trattare con sufficienza quello che ho scritto perché non è affatto solo quello che ho capito io. Forse ho usato espressioni che enfatizzano degli aspetti di quello che avete detto, ma sei abbastanza intelligente da capire che non è una critica sterile. Come sempee grazie rick, magari si può perdere il fatto che aprezzo tantissimo il tuo lavoro in questi scambi "vivaci".
È per la durata del video ti posso dire che spesso guardo i video con velocità 1.25. Spiegato l'arcano.
Christopher Vasques lo Stato Danese sostiene veramente tanto per ogni aspetto della vita. Questo aiuto come possiamo intenderlo?
Sottoscrivo molto di quello che argomenta Boldrin. La tradizione chiesastica e statalistica del Paese lo ingolfa, culturalmente lo ingolfa. Niente verifica dei fatti e tanta retorica ideologica, perfino le celebrate canzoni d autore ne sono zeppe (il Vecchioni del "ragazzo sogna" ne è emblematico). E molto giusta l osservazione, per altro già nota da tempo, della filmografia cinico/autocelebrativa: il grande Risi lo dichiarava in maniera praticamente esplicita, il protagonista smargiasso grossolano e furbastro de Il Sorpasso era presentato dal regista stesso come un "modello". Non comprendo solo la breve nota sugli italiani che "si sono montati la testa" producendo Ferrari e Alfa Romeo...perché? Sono il nostro orgoglio! Opere d'arte.
Era Croce non Saramago! :D. Bel video!!
verissimo, ma poi l'ha ripetuta qualcuno di più recente e non ricordo se Marquez o Saramago. Va beh, ci siamo capiti! :D
Attenzione con l'esempio di UBER. In Italia avere un Taxi costa quanto una casa, ora. E' ovvio che chi ha investito del capitale lì si sentirebbe frodato se arriva il primo ragazzino con la smart a fargli concorrenza. Altra questione: fare l'autista richiede tutta una serie di questioni (avere un mezzo adatto, competenze ecc.). Uber ovviamente non richiede nulla o quasi di tutto ciò. Scarica tutto su driver e sul cliente. E' un po' come dire: facciamo l'app che ognuno è cuoco, vieni a casa che ti faccio il pranzo... non funziona così (a proposito, l'app in questione esiste davvero... IN CINA)
Ottimo video
Dove tutto ebbe inizio
27:40 che schifo! Dove vogliamo andare se la situazione è la stessa di quarant'anni fa
Grande stima per boldrin
Sono passati 2 anni e purtroppo la realtà non ha ancora bussato alla porta.
Sono passati 4 anni e la realtà non ha ancora bussato alla porta. Emigrato da 3, la mia vita vale più dell'Italia onestamente.
non che non abbiano delle ragioni( boldrin non è stupido), ma il cinismo e l'eccessiva semplificazione portata avanti da questi due personaggi nel video rasenta la follia. Per boldrin, al solito, chi non la pensa come lui è ovviamente ignorante.
Alcuni punti di vista apprezzabili anche se a volte il professore pare troppo facilone. Ad esempio quando parla del cameriere-filosofo (10-11esimo minuto) mi è parsa quasi fastidiosa la sua logica perché probabilmente faceva un paragone con la sua storia personale, "avere tempo" può andar bene per molti neolaureati ma non per tutti. Ognuno ha il proprio trascorso, le proprie disponibilità economiche e il raggio d'azione cambia da persona a persona soprattutto in base al posto dove si vive. Però è una verità sacrosanta che in questo Paese si gioca troppo al vittimismo. Comunque Boldrin ha destato il mio interesse e lo seguirò per confrontarmi e relazionarmi con la mia visione del mondo, anche se "Fermare il declino" non è proprio il migliore dei biglietti da visita. La frase "chi continua a scrivere poesie dopo i diciotto anni o è un poeta o è un cretino" è di Benedetto Croce. Grazie del video, sempre interessante Rick.
se non hai disponibilità di soldi e di tempo, non PUOi fare filosofia così, tanto per. Purtroppo le materie umanistiche le fai se puoi permettertelo, perché altrmonenti non avrebbe senso. Non puoi voler fare vfilosofia e poi renderti conto che non hai le possibiltià o la voglia di fare una carriera accademica, che è una delle poche possibilità.. conosco molti che si iscrivono a materie umanistiche con la illusione che con la laurea si finisca tutto. ma che cazzo, non è così!! cosa puoi fare nel mondo reale con la sola laurea in filosofia? è semmai l'inizio di un percorso accademico per diventare un pensatore ( sennò per cosa uno va a fare filosofia???) oppure vai ad insegnare e bon. Sono le uniche credo. chi non vede questa verità si autoillude. Ha ragione Boldrin, studiare le materie umanistiche è un lusso, è di chi può iniziare poi una carriera da borsista o phd application in giro per il mondo e avere le palle di farlo. Se fai filosofia e poi non vuoi fare ste robe, cosa ci sei andato a fare?? vai a scrivere nei giornali oppure insegni, e che non si lamenti.
32:02 michè sta succedendo adesso dopo 4 anni. chissà se hai ragione... e ci svegliamo
DuFer & Boldrin ep. 0
Sono perplesso, in realtà mi piace Boldrin come personaggio, adoro i discorsi che fa a livello culturale ma non sono convinto di ciò che afferma all'atto pratico.
Sul laureato in filosofia che fa il cameriere "scrivi un saggio qualcosa, se piace sei un filosofo etc" ma Boldrin ha presente che per scrivere qualcosa e farsi apprezzare bisogna trovare qualcuno disposto a pubblicarci, autofinanziarci farsi pubblicità etc? Ha presente che la visibilità si paga, e anche pagando non è per niente facile da ottenere? (e che trallaltro è pure difficile capire se non sei stato cagato per i tuoi contenuti o perchè non sei abbastanza capace a pubblicizzarti?).
Da ignorante ciò che continua a non convincermi di questa questione del mercato che si autoregola da solo è proprio una questione di semplici numeri.
Io non vedo posti di lavoro sufficienti per tutti qui in italia (dove vivo io non ce n'è nemmeno per un quarto, e ci sono comunque città messe peggio) poi se tagliamo anche lavori che non ti danno reddito sufficiente per vivere (per vivere intendo pagare l'affitto, mangiare e pagarsi il mezzo per andare a lavoro, senza contare che vorrei discutere sul senso di una vita atta solo a faticare per sopravvivere, ma evito per non andare pesantemente offtopic) siamo a posto.
Insomma lo specializzarsi nel lavoro porta comunque al far lavorare meno persone. Inoltre continuo a ripetere che molte persone sono limitate e non sono in grado di specializzarsi più di tanto, cosa devono fare queste persone, morire?
Mi sembra evidente che in quanto veneto ti sfugga che le possibilità che hai avuto tu di studiare e di realizzarti non le hanno avute tutti e nemmeno le capacità che hai sono da tutti (questa seconda cosa non dipende dalla regione). Eppure a quanto affermi riesci a tirar su poco di più di quello che ti serve per vivere, adessa pensa a uno che ha metà delle tue doti e metà delle tue possibilità, secondo te come vive?
Ora qui a parte il discorso se l'assistenzialismo (che sia in reddito di cittadinanza o in altre forme) è o non è fattibile, il problema è che DEVE esserlo, in qualche modo.
Lo vuoi un consiglio da un ignorante(che sarei io)? Se hai modo fatti un mese di volontariato alla caritas in una regione che non sia lombardia o veneto, limitati ad ascoltare le storie di varie famiglie finite in rovina senza fargli questi discorsi (che ti fanno la pelle, mica no). Scommettiamo che questa esperienza cambierebbe completamente il tuo modo di pensarla in merito?
Sleepleonheart stai parlando a uno che veniva da una poverissima famiglia di operai e che lavorava già da ragazzino per pagarsi gli studi nel petrolchimico. Penso lui abbia molto più a mente di te cosa sia la povertà e il fare carriera senza soldi e per merito.
Finanza ed Economia ehm, stiamo mettendo a confronto un epoca in cui bastava uscire di casa ed essere di buona volontà per trovare lavoro con oggi. Oggi per trovare lavoro bisogna investire (economicamente) su se stessi. Se poco poco la tua famiglia non può o non vuole (non ci si pensa mai ma c'é pure chi c'ha i genitori stronzi) non ti alzerai mai dalla condizione precaria. Per quanto riguarda il discorso Caritas forse non si capisce ma ce l'ho con Rick non col professor Boldrin
Sleepleonheart purtroppo si parla e parla ma agli italiani piace questa trappola della povertà.
Finanza ed Economia ad alcuni indubbiamente, ma a tanti no. Il problema é che non si può continuare a ragionare a "noi e voi" e non si possono sentire frasi del genere, che se pure hanno fondi di verita piuttosto estesi detti a persone che si sbattono ma non concludono un cazzo sia anche per "incapacità" (che c'é, chi non é capace e non ha modi di diventarlo cosa deve morire?) o per questioni svantaggiate assortite (inserisci sud italia, povertà e situazioni familiari assurde a piacere) ti mandano solo che in bestia.
@Eubulydes
Sarà pure una chiacchierata ma non approvo nemmeno le "premesse" se sono queste. Per il resto Rick se pur io non condivida varie sue idee svolge il suo lavoro egregiamente.
@Venetian Princess tipo il non aver avuto camorra e mafie varie infiltrate a tutti i livelli nelle amministrazioni pubbliche, non avere IRAP da capogiro (che ti mandano in coma le aziende). Tutto ciò che è di dominio pubblico è accessibile solo tramite conoscenza, privato certi settori se apri qualcosa che fai concorrenza a chi non devi, le autorizzazioni ce l'hai con 6 mesi di ritardo minimo (tempo in cui paghi affitti, contributi imps e tasse varie senza produrre utili) e se gli gira male ti danno anche fuoco al negozio. Se poco poco hai bisogno di autorizzazioni particolari per aprire stai in braccio a cristo, etc etc...
Troppo comodo dire che non c'è voglia di fare un cazzo (che è comunque in parte vero, ma non ti preoccupare che chi ha bisogno di lavorare per vivere la voglia la trova) quando poi non le si vivono certe situazioni.
Quello che ti sfugge è che al di là di quello che dici tu dell'adattarsi le amministrazioni al nord l'hanno permesso, al centro sud no. Indi "l'adattarsi" del sud è stato emigrare al nord.
Io mi sono fermato all'affermazione del minuto 10:50 sul "pulisci i tavoli? per me sei un cameriere". E se pulissi i culi? cosa sarei? Troppo ego e ipocrisia dal professore filosofo vero che è stato nei programmi televisivi lui.
Purtroppo è più facile sopprimere le menti rispetto a farle accendere.
22:00 "la ricchezza non reddito". E quindi? Anche il debito è uno stock come le ricchezze degli italiani, non un flusso.
@@llawliet5235 ciò che forma la ricchezza è il patrimonio, una quantità stock...se hai un debito di 100.000,00€ e hai un’auto d’epoca che non usi e vale 100.000,00€, la puoi vendere per ripagare il debito.
Si può ripagare il debito con una quantità stock, ma il tuo patrimonio ne risentirà, a differenza di un pagamento in cash flow (flussi di cassa), che, se non lo sai, per il futuro sono ipotetici e frutto di stime.
Ovviamente questo non vale per uno Stato, e quando si parla di debito pubblico lo si ripaga con il saldo del bilancio dello Stato se in Attivo (l’ Avanzo Primario), e questa si che è una quantità Flow, ma non è detto che con una parte di patrimonio (quantità stock) non si possa ripagare un’altra quantità stock.
L'inizio di tutto ahahahah
Scommetto che dufer non inviterebbe mai Antonio Maria Rinaldi
Olmedo e il "Gordo Porcel"? Io li ricordo anche Emilio Disi. Film furbastro anni 80.
Denigra giustamente i furbastri e la cultura del fottere l'altro e due secondi dopo pensa di fare fessi gli ascoltatori facendo intendere di aver sentito parlare di un libro del quale non è minimamente a conoscenza.
Boldrin,ma va a ciapà i ratt.
Tanti bei spunti di riflessione, ma a tratti troppo supponente e qualunquista.
ottimo lavoro , su uno o due punti siete stati un po' troppo sbrigativi. e ti incoraggio vivamente a continuare con questi confronti rivolgendoti ad ampio spettro e senza discriminazioni sulle personalità della cultura e..non
conosco superficialmente il prof B. e condivido appieno la tesi secondo cui in italia ( //un ragionamento analogo potrebbe essere esteso a tutto l'occidente) la società, nell'analisi dei fatti che la riguardano è sopraffatta da un retaggio culturale che si insinua come nervatura principale di una struttura mentale, che le impdisce di riflettere lucidamente sulla falsità oggettiva di alcune convinzioni (imperanti.
Fanne altri))
questo video è ben più utile dell'orientamento universitario che si fa in quinto superiore.
Non so, personaggione questo Boldrin, ma posso dire la mia? Un pelino tronfio.. una persona che ogni due secondi ti deve dire cosa gli è successo l'altro giorno e come questo _sia_ la verità, che parla in continuazione di sè e di quanto spaccasse i culi alle medie.. non so. Pare che sappia tutto lui e buonanotte a tutti, che ci stiamo ancora a fare qui?
Mi rendo conto che se si ponesse in maniera diversa sarei molto, molto più interessato alle sue idee ultime ma la voglia mi passa presto con chi si pone con così scarsa umiltà. Limite mio.
esatto, prova a concentrati su quello che ti può essere utile ed evita l'interferenza col pensiero che ti sorge spontaneo "cazzo, questo vuole saperne più di me e vuole anche farmelo pesare". Gli accademici a volte sono anche questo.
Classici complessi di inferiorità italici, che ansia. Ma non riuscite mai ad ascoltare uno che parla e parla di sé e magari con orgoglio senza urlare all'umiltà? Spero di sbagliarmi sul tuo conto.
Questi video sono interessantissimi. Mi permetto di fare una sola critica (Forse per deformazione professionale): Perchè non curare un minimo la qualità del video? L'inquadratura, la scenografia ecc. Secondo me li renderebbe ancora più piacevoli. Pensateci. ;)
P.S.: La citazione attribvuita a Saramago è in realtà di Benedetto Croce ;););)
Ancora una volta si parla di economia in maniera supponente e superficiale, si ragiona per slogan e luoghi comuni. Gli italiani sono dipinti come incapaci bambini che traggono sostentamento dalla spesa pubblica improduttiva e vivono in maniera burocratica, procedendo in maniera automatica da uno scalino all'altro, mentre i popoli esteri hanno capito come funziona veramente il mondo, abbracciando i mercati (talmente tanto che lo stato cinese spende 150 miliardi di dollari per finanziare l'industria dei semiconduttori. Come si riconcilia questo con la pratica libertaria?).
E ancora una volta si parla di economia italiana senza un minimo riferimento all'unione monetaria europea, come se fosse un dato marginale, inutile. La colpa è nostra, dobbiamo smetterla di fare le vittime, il sistema non c'entra. Si passa da un estremo all'altro, chi non vuole essere sfruttato è un nullafacente che ambisce all'arruolamento nella guardia forestale di Trapani, sovranità monetaria significa autarchia, immigrazione controllata significa fascismo.
Dovrebbe questo essere un canale di filosofia? Un canale di dialogo e ragionamento?
Certo che questo è un canale di filosofia, Il problema è che la filosofia è adatta a chi ha voglia di ascoltare e mettere in discussione le proprie opinioni, non a chi ripete come un pappagallo le cose imparate a memoria sul blog di bagnai.
Io sono prontissimo a mettere in discussione anche la sfericità del globo terrestre, non vedo perché dovrei credere che la moneta unica sia per forza di cose sbagliata, semplicemente mi piego all'evidenza statistica e macroeconomica (i dati sono lì per tutti, oggettivi). Mi rammarica molto questa grande divisione ideologica, quasi religiosa, sull'argomento, che non permette dialogo fra i due blocchi contrapposti, e che sembra contaminare aree di discussione apparentemente periferiche.
Che l'euro sia una moneta sbagliata non lo dice Bagnai, o almeno, Bagnai non ha inventato proprio nulla, ha semplicemente fatto da tramite tra gli articoli accademici e una parte di opinione pubblica, dal momento che la letteratura scientifica economica non è esattamente accessibile a chiunque, quindi se credi che chi è contrario all'euro sia un pappagallo parlante ti intimerei a rivedere l'interpretazione di questo fatto.
Ti chiedo solo di non improvvisarti tuttologo, in quanto questa stortura colpisce particolarmente le persone colte e intelligenti, e di non certi gli stolti. Ti sei meritato ogni singolo iscritto, e di certo non devo dirti io cosa pubblicare sul tuo canale, ma mi sembra quantomeno opportuno dover ribattere con un commento a video che trattano di economia in maniera a dir poco banale.
i dati sono oggettivi, non l'interpretazione, e la sfida Bagnai vs. Boldrin sta li a dimostrarlo: basta confrontare le pubblicazioni e il cv di entrambi per rendersi conto che forse Boldrin ha un pelino in più di competenza. Ma questo su youtube evidentemente non conta.
ivoavido1, ma, la sovranità monetaria non è autarchia...è "solo" il poter provvedere allo stato sociale, cosa che non possono fare i mercati che, tra l'altro, non possiamo affrontare..per questo ci hanno fatti €ntrare, per spolparci vivi con l'€conomia, invece che con le armi. Meglio andare a leggere un po' di trattati firmati dai nostri politici a Maastricht e Lisbona, caro "prof." DuFer....
tu intanto studia: noisefromamerika.org/articolo/uscita-dall-euro-svalutazione-ripresa-riflessioni-dopo-week-end-dibattiti
5 anni, ma sembrano 25
mitico Michele
Mi è venuta una cosa in mente a proposito del che accettiamo la gavetta piuttosto delle competenze ...logicamente poi non c'è da meravigliarsi se la colpa viene data ai "poteri forti",sbaglio di grosso? Da dire che non credo a questi poteri forti ,ma appunto sei tu col tuo curriculum (nel senso più lato) a farti il tuo futuro. Capisco a pieno il discorso che avete intrapeso all'inizio parlando di discolpa tramite populismo e nazionalismo. Ma se fosse davvero la meritocrazia che esiste oggi nel sistema a schiacciarci,chi mi vieta di negare il sudore ? Visto che tanto poi non hai la certezza matematica che tutto vada come vuoi. Allora è forse il caso di metterci paletti più bassi? Non dobbiamo più laurearci perchè tanto poi ci tocca essere martoriati oppure dobbiamo laurearci,praticantare,leccare il culo e il tutto condito dalla speranza di riuscire dopo granchi su granchi? Non penso fosse questa la società che voleva ogni buon uomo.
Madò, Boldrin è il qualunquismo per laureandi in economia.
Il discorso intorno al min 30 è simile a quello che fece Zizek: speriamo nella vittoria di Trump in modo tale che la sinistra rinsavisca.
La fra su chi scrive poesia dopo i 18 anni non era di Benedetto Croce?
Ma prendere in considerazione il fatto che non possono esserci vincitori senza i vinti e che non possono vincere tutti no?! Mi sembra un modo di pensare molto in voga ultimamente... Sembra che se uno si impegni abbia la strada spianata...non è vero. Non sempre... Se sei nato nel posto giusto, hai avuto l'educazione giusta, hai avuto le possibilità giuste, hai conosciuto le persone giuste, hai le capacità, l'intelligenza... Ma i perdenti cosa devono fare? Lavorare 8 ore al giorno a 400 euro al mese e stare zitti?
amazon ha cominciato a vendere macchine...bravissimo, niente da dire, ha creato un servizio fantastico.....ma serve redistribuzione....in qualche modo bisogna redistribuire parte di quella ricchezza...è giusto che Bezos prenda un sacco di soldi, come tutti i magnati che sono diventati ricchi per capacità intelligenza ecc...ma una fetta deve tornare ai perdenti.