Sentire che il sardo ha un forte attaccamento al latino è molto bello e vero. Mi piace non solo parlarlo ma ascoltarlo e spero che reintroducano a breve i corsi di lingua sarda.
Lo scopo del documentario non è la distinzione/graduatoria o primato tra lingue e dialetti. Lo scopo è d'offrire un viaggio più acustico che visivo riguardante la permanenza/dissolvenza dell'uso del dialetto, peraltro in un periodo storico in cui la diffusione dell'italiano "omogeneo-televisivo" aveva il sopravvento sull'uso diffuso del dialetto entro le mura domestiche o in zone non urbane. Essendo passati oltre 40 anni, quel documentario può essere pari a testimonianza storiografica.
Molto interessante. Ma sbagliavano a definirli dialetti, sono lingue. E' ovvio che in quegli anni si volesse sminuirne la dignità, dato che la politica era promuovere l'italiano come lingua nazionale. Sentire i discorsi nel film per comprendere.
+paolomath é giusto definirli dialetti come "varianti di una lingua madre" ma non dialetti dell'italiano.Qui sta l'errore!Un esempio,il mio bresciano non é una lingua ma un dialetto variante della LINGUA LOMBARDA.Quindi il dialetto teoricamente non é un termine che sminuisce cosí come la politica italiana ci ha insegnato,é solo un termine scientifico della sociolinguistica.
Non sono un'esperto (se lei lo e' sarei interessanto a saperne di piu'), ma da quel che ho letto non pare che nella linguistica contemporanea si riconosca una distinzione oggettiva tra lingue e dialetti. Sembrano piuttosto due estremi in un continuo, per cui e' naturale che idee politiche o nazionali intervengano a proporre la loro definizione. Es: www.economist.com/blogs/economist-explains/2014/02/economist-explains-8 Saluti
Quante fesserie... Il napoletano è una lingua. Così come il veneto. E lo dice pure l'unesco. Chi studia linguistica sa che, scientificamente, la differenza tra lingua e dialetto è puramente sociologica.
+kobayashimaruaikiken allora io studiando linguistica ti posso dire questo:il dialetto non é un termine dispregiativo,é un termine che intende spiegare le varietá linguistiche di una lingua comune,come i dialetti lombardi ed alcuni delle vicine regioni che sono dialetti della LINGUA LOMBARDA.Semplicemente la politica italiana con ovvie intenzioni unificatrici ci ha insegnato ad intendere il termine dialetto come "mezza lingua".
+Lorenzo De Angeli il punto però che vuole farti presente è che sono comunque lingue a sé stanti Il sardo ha le sue varianti, ma sono varianti del sardo. Non posso e non possiamo dire il dialetto sardo, perché sarebbe un errore: non c'è un difetto nella completezza dal punto di vista grammaticale. Di per sé è giusto ricordare come queste lingue si son formate e quali sono i dialetti che derivano dall'italiano e quali invece da altre lingue presenti in Italia. In ogni caso ciò che noi sappiamo e vediamo ora è diverso sicuramente da questo servizio che ha comunque una sua valenza! è storia ed educazione allo stesso tempo. I vecchi che dicono che è importante parlarlo ha un motivo: rispetto
fratm stavano negli anni 60 che vai trovando tu ora che studi linguistica, li si promuoveva l'italiano come lingua nazionale; altrimenti al posto dell italiano avremmo studiato napoletano a scuola.
L'arbereshe dialetto romanzo? Molto difficile far coincidere un gruppo di immigrati albanesi in differenti zone dell'Italia del Centro Sud arrivati nel Basso medioevo con una comunità neolatina. Sardo e friulano sono lingue che stentano ad avere una koiné unica, ciò nonostante sono convenzionalmente considerate lingue. Napoletano lingua romanza? Semplicemente ridicolo per motivi interni e esterni. L'esistenza di importanti tradizioni dialettali, anche più larghe di una zona ben precisa, non giustifica la loro posizione come lingue. Che dire del veneziano, che si parlava fino a Cipro e veniva usato normalmente in letteratura, o del genovese, arrivato in zone della Tunisia? Non è necessario frammentare per coltivarsi il proprio orticello alla faccia degli altri, ma trovare la corretta posizione di ogni parlata
Che documento eccezionale.....grazie a chi lo ha caricato e a chi ai tempi lo ha realizzato.....meraviglioso......
Sentire che il sardo ha un forte attaccamento al latino è molto bello e vero. Mi piace non solo parlarlo ma ascoltarlo e spero che reintroducano a breve i corsi di lingua sarda.
Grazie da condividerlo! Eccellente materiale!!!
un giorno nel futuro sapremo che gioielli inestimabili contiene questa documentazione.
Grazie per i video.
molto interessante , grazie della pubblicazione.
Bello. Molto, molto bello!
Sarebbe interessante se ne girassero uno anche ai giorni nostri.
Lo scopo del documentario non è la distinzione/graduatoria o primato tra lingue e dialetti. Lo scopo è d'offrire un viaggio più acustico che visivo riguardante la permanenza/dissolvenza dell'uso del dialetto, peraltro in un periodo storico in cui la diffusione dell'italiano "omogeneo-televisivo" aveva il sopravvento sull'uso diffuso del dialetto entro le mura domestiche o in zone non urbane. Essendo passati oltre 40 anni, quel documentario può essere pari a testimonianza storiografica.
Sarebbe davvero interessante se fosse fatto ora un programma così..
Molto interessante. Ma sbagliavano a definirli dialetti, sono lingue. E' ovvio che in quegli anni si volesse sminuirne la dignità, dato che la politica era promuovere l'italiano come lingua nazionale. Sentire i discorsi nel film per comprendere.
+paolomath é giusto definirli dialetti come "varianti di una lingua madre" ma non dialetti dell'italiano.Qui sta l'errore!Un esempio,il mio bresciano non é una lingua ma un dialetto variante della LINGUA LOMBARDA.Quindi il dialetto teoricamente non é un termine che sminuisce cosí come la politica italiana ci ha insegnato,é solo un termine scientifico della sociolinguistica.
Non sono un'esperto (se lei lo e' sarei interessanto a saperne di piu'), ma da quel che ho letto non pare che nella linguistica contemporanea si riconosca una distinzione oggettiva tra lingue e dialetti. Sembrano piuttosto due estremi in un continuo, per cui e' naturale che idee politiche o nazionali intervengano a proporre la loro definizione.
Es: www.economist.com/blogs/economist-explains/2014/02/economist-explains-8
Saluti
Quante fesserie...
Il napoletano è una lingua. Così come il veneto.
E lo dice pure l'unesco.
Chi studia linguistica sa che, scientificamente, la differenza tra lingua e dialetto è puramente sociologica.
+kobayashimaruaikiken allora io studiando linguistica ti posso dire questo:il dialetto non é un termine dispregiativo,é un termine che intende spiegare le varietá linguistiche di una lingua comune,come i dialetti lombardi ed alcuni delle vicine regioni che sono dialetti della LINGUA LOMBARDA.Semplicemente la politica italiana con ovvie intenzioni unificatrici ci ha insegnato ad intendere il termine dialetto come "mezza lingua".
+Lorenzo De Angeli il punto però che vuole farti presente è che sono comunque lingue a sé stanti Il sardo ha le sue varianti, ma sono varianti del sardo. Non posso e non possiamo dire il dialetto sardo, perché sarebbe un errore: non c'è un difetto nella completezza dal punto di vista grammaticale.
Di per sé è giusto ricordare come queste lingue si son formate e quali sono i dialetti che derivano dall'italiano e quali invece da altre lingue presenti in Italia.
In ogni caso ciò che noi sappiamo e vediamo ora è diverso sicuramente da questo servizio che ha comunque una sua valenza! è storia ed educazione allo stesso tempo.
I vecchi che dicono che è importante parlarlo ha un motivo: rispetto
fratm stavano negli anni 60 che vai trovando tu ora che studi linguistica, li si promuoveva l'italiano come lingua nazionale; altrimenti al posto dell italiano avremmo studiato napoletano a scuola.
Chi sa dirmi nome della canzone all'inizio?È bellissima!
Per caso qualcuno sa qual'è il nome della canzone all'inizio del filmato?
Come si chiama la canzone prima?
L'arbereshe dialetto romanzo? Molto difficile far coincidere un gruppo di immigrati albanesi in differenti zone dell'Italia del Centro Sud arrivati nel Basso medioevo con una comunità neolatina. Sardo e friulano sono lingue che stentano ad avere una koiné unica, ciò nonostante sono convenzionalmente considerate lingue. Napoletano lingua romanza? Semplicemente ridicolo per motivi interni e esterni. L'esistenza di importanti tradizioni dialettali, anche più larghe di una zona ben precisa, non giustifica la loro posizione come lingue. Che dire del veneziano, che si parlava fino a Cipro e veniva usato normalmente in letteratura, o del genovese, arrivato in zone della Tunisia? Non è necessario frammentare per coltivarsi il proprio orticello alla faccia degli altri, ma trovare la corretta posizione di ogni parlata
zenocosini9999 I
Documentario senza una credibilità. Il Napoletano è una lingua romanza. Non un dialetto.