AVVISO IMPORTANTE: Ciao gente, vi scrive Davide del 02 luglio 2021. Il video che state guardando (o avete appena guardato) contiene varie inesattezze e imprecisioni, dovute al fatto che quando lo feci (nel gennaio 2019) ne sapevo molto meno di oggi (non che ora sia un esperto, per carità, è innegabile però che le mie conoscenze oggi siano molto più vaste; per non parlare della mia abilità nel reperire informazioni da fonti accademiche/divulgative, che allora era molto scarsa). Vi consiglio dunque di non fidarvi molto di quanto sentite in questo video. Non che sia tutto sbagliato, anzi, ma, come ho detto, alcune cose non sono spiegate bene o a fondo (e alcune sono proprio sbagliate, tipo alcuni raddoppiamenti attribuiti a caratteristiche regionali quando in realtà si tratta di raddoppiamento fonosintattico). Ho pensato di rendere questo video privato, ma per ora non l'ho fatto. Tuttavia visto che continua a ricevere visualizzazioni (l'algoritmo di UA-cam è misterioso) e visti i vostri numerosi commenti, alcuni anche critici (giustamente), mi sembrava doveroso mettere questo avviso. Magari in futuro rifarò questo video con le mie competenze attuali. Per il momento vi consiglio di andare a vedervi i miei video più recenti, che sono decisamente più accurati (o almeno lo penso ora, magari tra altri 3 anni mi imbarazzeranno pure quelli e sarà un eterno ciclo. Se c'è una cosa che ho capito negli anni è che "più sai, più sai di non sapere; meno sai, meno pensi di sapere").
Io leggo il post solo adesso. Forse l'imprecisazione maggiore è stata l'affermazione che "Al sud" si parla in questo modo o nell'altro ecc... Non è giusto generalizzare. Alcuni parlano in quel modo, altri parlano con le precisioni che la lingua richiede. Questo succede per i vari contesti che ogni "Individuo" sviluppa nel suo percorso di vita ma che non voglio puntualizzare qui.
Ma aggiungere correzioni direttamente nel video, no? Diciamo che sarebbe più facile rimuoverlo del tutto visto che le correzioni da fare sarebbero troppe, per non parlare della generalizzazione che fai sulle persone di mezza Italia. In base alla mia esperienza al nord quasi nessuno è consapevole della propria influenza dialettale nel parlare l’italiano, come ad esempio la pronuncia errata delle vocali e il raddoppiamento fonosintattico assente, ma tutti sono pronti a correggere le influenze dialettali del sud. Troppi stereotipi in questo video, io lo rimuoverei, ma se ti fa monetizzare tienilo pure… contribuirà alle tante bufale che girano su internet.
Grazie per la professionalità, la bravura e la sensibilità ✌️ È normale per una persona come te notare oggi le "lacune" di ieri che non vedevi prima: significa che sei in costante crescita. Grazie anche per questo video da una calabrese di origini liguri che ha trascorso praticamente metà della propria vita (ho 40 anni) a Roma: w l'Italia!! 🇮🇹
Quel aforismo alla fine del tuo commento mi ricorda l'effetto dunning Kruger, che spiega scientificamente la stessa cosa. È un grafico a linee che mostra la correlazione tra informazioni conosciute e quanto si ritiene di sapere (e fa più una U che una linea dritta)
1:39 - Essere vs stare 2:09 - Verbo trans. (+a) + persona 3:21 - Troncamento degli infiniti 4:07 - Uso del passato remoto 5:32 - Uso delle consonanti doppie 8:09 - La pronuncia italiana standard 9:20 - Pronuncia della "s"
Complimenti per il video. La tua preparazione e passione sono tangibili. Tuttavia, se posso permettermi di darti un consiglio, eviterei di presentare temi come l'uso improprio della preposizione "a" dopo verbi transitivi o del verbo "stare" al posto di "essere" come modi di parlare del sud. Anche nei nostri licei questi erano considerati errori gravi. La lista non terminerebbe qui. L' italiano "standard", se ben studiato, si parla in tutta la penisola, da Brennero a Lampedusa. Parola di un meridionale purista della lingua.
Nella lingua veneta non esiste il passato remoto, non esistono le doppie per quello litighiamo con le doppie quando usiamo l'italiano. Speriamo di non essere contaminati dalle parlate del centro sud che non ci appartengono. Poi l'accademia della crusca ha approvato il modo di dire tipicamente meridionale "esci il cane" e allora m'incazzo
Ciao. Puoi, per piacere, fare qualche video sul intonazione? Penso di melodia della frase. Per esempio ho sentito la gente da Firenze che quasi si ferma per una seconda prima della fine della frase. Per me, come straniero, e molto difficile di distinguere quelle "melodie" italiane. Grazie mille.
Sono siciliana e il passato remoto lo sento principalmente nel dialetto parlato da alcune persone anziane. Per quando riguarda me, io lo utilizzo in italiano parlato e scritto quando la grammatica italiana lo richiede
Ciao, io sono d'Argentina e stavo per fare un commento sul "passato remoto", ma vedo che l'argomento si è un po' complicato e riguarda solo le differenze nord-sud del vostro paese. Comunque si impara da tutto.
Oggi ho sc operto Podcast Italiano e mi sento felice, penso di poter migliorare la mia lingua. Sono argentino ma parlo l´italiano da bambino, lo imparai a scuola. Visitai l´Italia tré volte e mi sentii molto felice lá parlando italiano. Personalmente, io parlo come quelli del sud in termini di pronuncia ed uso dei tempi verbali. Grazie tante.
@@giovaneitalia8312 Grazie tante, ma non lascieró mai il passato remoto, anche uso il passato prossimo, per esempio se dico "oggi ho mangiato", ne l´accento meridionale.
ATTENZIONE! Riguardo la pronuncia di "ns" al nord ho detto un'imprecisione. In realtà spesso la pronuncia non è /nz/ (come in transitivo) ma /ns/ come in ansia, penso. Anzi, direi che la pronuncia /nz/ è un'eccezione alla regola. Al sud invece la pronuncia è /ts/ (/pentso/, /antsia/) come ho detto nel video. Inoltre volevo chiedervi di nuovo di condividere Podcast Italiano con amici, parenti, conoscenti che stanno imparando l'italiano. Il "passaparola" è molto importante e in questo 2019 vorrei che il mio progetto crescesse in numeri e pubblico. Grazie mille :)
Puoi dirmi una parola con /s/ dopo la n, per favore? Ho scritto salsa e sorso, ma transizione aveva un /z/ (eccezione). (Non parlo italiano molto bene, è voglio imparale il modo di parlare come parlano in Milano, quindi prendi i noti). Ho imparato spagnolo per sett'anni, e ho cominciato ad imparale l'italiano l'anno scorso. Mi piace molto come si parla in Milano e Lombardia, e vorrebbe trovare un modo per trovare informazione sull'accento Milanese. Mi farebbe molte piacere se potrebbe aiutarmi con questo. Sai come posso imparare come un milanese parla italiano standard? Ho cercato per giorni, ma non posso trovare molte informazione. Solo c'è informazione sul il dialetto milanese e non il modo di parlare italiano standard come un milanese.
In realtà c'è almeno un'eccezione per la "NS" al nord Italia e riguarda il Trentino (inteso come provincia di Trento, poi non so se sia così anche in altre zone), presumo per retaggio dal mondo tedesco. Mi spiego: qui quella che tu consideri un'eccezione alla regola invece è invece presente in molte parole contenenti "ns" (intendo la pronuncia tipo "nz" come in transitivo), che viene usata per esempio in parole come senso, ascensore, difensore, pensione, tensione, censimento... e molte altre, anche se non in tutte chiaramente (penso, ad esempio, si dice normalmente pentso).
Ciao Davide, sono un italiano argentino, cioe´ nato in Argentina, figlio di molisani, ed imparai l´italiano a scuola, ma in casa nostra pero´ parlavamo l´albanese. Sono un innamorato della lingua italiana e preferisco como parlano nel Sud . Io uso il passato remoto quando ci sia bisogno, non direi mai per esempio "Cristoforo Colombo ha scoperto America" come si fosse la settimana scorsa, e come ascoltai una volta a Milano. I tuoi video sono molto interesanti. Ti lascio un saluto d´Argentina e grazie tante.
Il fatto del passato remoto è molto estremizzato, noi al sud lo usiamo spesso ma non per cose successe ieri o stamattina, semmai per cose successe il mese scorso o la settimana scorsa
Cara amica non è estremizzato io posso dirti che nel Nord Italia nessuno dirà l anno scorso andai a Roma e mi piacque molto, io in 48 anni non ho mai sentito un italiano del Nord parlare così. Ma tutti direbbero sono andato a Roma e mi è piaciuta molto. Ovviamente è scorretto il secondo modo.
Io sono siciliano e non ho mai sentito nessuno dire "stamattina andai...", è un po' uno stereotipo che avete voi del nord sul modo di parlare dei meridionali; ti posso assicurare che anche qui il passato remoto è praticamente scomparso. Inoltre ti farei anche qualche obiezione sul troncamento dei verbi, nel dialetto siciliano i verbi non vengono troncati perciò in Sicilia non abbiamo questa abitudine neanche quando parliamo in italiano ma conoscendo altri meridionali non ho mai notato questo fenomeno; a me sembra più un fenomeno linguistico tipico del centro Italia (Lazio, Toscana, Umbria).
Sì, quanto dici sul passato remoto mi è stato fatto notare anche da qualcun'altro. Penso in Campania si usi ancora molto. Purtroppo non conosco molti siciliani, grazie per la tua testimonianza. Tieni però presente che son caratteristiche generali, poi chiaro che né sud né nord sono monoliti. E in ogni caso a me piace molto il passato remoto e mi spiace che al nord sia praticamente scomparso dal parlato
Ma come si fa a dire che il passato remoto è scomparso? Semplicemente in italiano è il tempo della narrazione. Si usa ad esempio nei romanzi. E' ovvio che nella vita di tutti i giorni sia molto raro! Non è scomparso, ma semplicemente non è corretto usarlo come in castigliano col preterito.
@@zaqwsx23 Per me il linguaggio quotidiano è quello che conta, si può fare lo stesso discorso con i pronomi egli, ella, essi ecc, nei fatti sono usati solo nella letteratura.
@@sergiorusso9892 Quei pronomi sono usati nella vecchia letteratura. Oggi nessuno scriverebbe "egli, ella, essi" in un libro, a meno che non li metta nei dialoghi tra personaggi d'epoca. Il passato remoto è sempre stato il tempo della narrazione. Non è una novità. Se scrivi un romanzo lo devi usare. Nei dialoghi invece non è necessario. Io lo uso nel parlato solo se racconto una storia successa un po' di tempo fa.
Su "essere a casa" e "stare a casa" io li uso in modo specifico: se "sono a casa" voglio dire che "mi trovo a casa", ma se dico "sto a casa" voglio dire che "rimango a casa". Dove sei ora? Sono a casa. Cosa fai domenica? Per domenica non ho niente in programma: credo che me ne starò a casa...
Che interessante! Grazie per la tua spiegazione. Ovviamente sono uno straniero ed ogni tanto ho sentito queste differenze pero' pensavo che tutti parlavano italiano standard. Davide, sei un insegnante fantastico!
Sono differenze utili per uno straniero da conoscere per una maggiore comprensione, ma ti suggerisco di cercare di parlare un italiano standard e non vergognarti del tuo accento straniero che è molto più naturale e simpatico per noi da ascoltare piuttosto che cercare di parlare come un romano, un milanese, un fiorentino, ecc...
Ottime spiegazioni Davide! Grazie mille. Mi piacciono tantissimo i tuoi video, bravo, bravo, bravo. Oltre ad essere dei video interessanti, parli con molta chiarezza. Ammiro molto il tuo lavoro!
Veramente a Napoli usiamo il passato remoto se un'azione è lontana. Tipo "il mese scorso", "l'anno scorso", "due anni fa", "nel 1998".... Di certo non quando diciamo "stamattina", "ieri" o "l'altro ieri". Chiaramente mi riferisco all'italiano parlato a Napoli e non al dialetto napoletano.
@@generaleduosicilianoitalic9697 Non vi è distinzione tra dialetto e lingua La differenza consiste soltanto nella più limitata diffusione del dialetto rispetto alla lingua nella sua minore importanza politica, spesso collegata a un minore prestigio sociolinguistico.
thanks for this amazingly useful and fascinating video. thanks God we've got to have the lockdown and I can binge watch your videos! grazie per questo video incredibilmente utile e affascinante. grazie a Dio dobbiamo avere l'isolamento e posso abbuffarmi a guardare i tuoi video!
Molto bravo e molto piacevole da ascoltare anche per un italiano. Lei fa delle analisi molto interessanti ed esempi appropriati. Sarebbe qualche volta pertinente portare dei "testimonials" (di persona o con video) che dimostrino le teorie che espone (cadenze, influenze, modi di dire etc). Indubbiamente le differenze fonetiche e grammaticali ci sono (o "ci stanno") in tutte le lingue. P.es. l'accento scozzese rispetto all'inglese classico è un altro mondo, si fa non poca fatica a capire. Ottimo lavoro! Congrats!
Bel video! Mi hai fatto capire un sacco di cose, essendo un italoargentino ho vissuto tanti anni in Italia, al nord...Madonna! Faccio un mix tra cadenze del nord, sud (amici di giù) e il mio spagnolo che tra l'altro anche questo è particolare della provincia di Mendoza...aiutooo che casino! 😥😂😂
Non c'è niente di più sexy al mondo, parlare italiano con accento argentino come la mitica Belen Rodriguez che è certamente bella, ma ha la marcia in più nella sua voce rispetto a tante altre belle, così ha stregato gli italiani
C’è anche un’altra differenza, cioè che al Sud, (a Napoli poi non so se succede anche in altre Regioni) spesso si pronuncia la “s “all’inizio delle parole come “sh”, “shcuola”, ma anche in mezzo “rishcaldare”
Sei bravissimo, Davide! Ti ho sentito parlare russo e sono rimasta scioccata, ti ho preso per un russo che voleva far finta di essere uno straniero. Hai una perfetto pronuncia sia quella russa che italiana!
You prob won't see this, but I always thought your current (2020) distance from the camera is too close. But in this older video, the distance is just right. If you did an "Am I sitting too close to the camera?" poll, I would guess your followers would vote for this distance. Just nitpicking. Keep up the good work
Ciao a tutti, sono pugliese e qui il passato remoto si usa non come il siciliano o se vogliamo in inglese, ossia per una azione conclusa e finita, ma per cose accadute in tempi lontani fino ad anni prima. Esempio: Dieci anni fa andai a Parigi. Oppure "ricordo che alle elementari visitammo lo zoo". Penso non sia tanto male usarlo, 🙂 ma con parsimonia.
@@PodcastItaliano no, in dialetto forse si usa perciò credo che solo persone con un basso livello di istruzione potrebbero per un meccanismo di traslazione. Però ecco per eventi recenti no.
qua in sicilia lo usano principalmente le persone anziane, che generalmente parlano molto di più il dialetto. Difficile sentir parlare al passato remoto un ragazzo/a
Io sono pugliese e mi capita di coniugare i verbi al passato remoto per indicare azioni svolte qualche giorno prima o anche ieri. Quindi è vero che noi frequentemente usiamo questo tempo verbale. Ovviamente la Puglia è lunga ed esistono modi di parlare molto diversi a distanza di pochi chilometri.
Il passato remoto nel sud italia, nella maggior parte dei dialetti di Lingua Napoletana/Pugliese e Siciliana, viene utilizzato per eventi ormai passati rispetto la giornata che si sta vivendo. E' impensabile, da pugliese, dire "Prima andai fuori"... ma manco in dialetto è così.
Beh voglio ricordare e premettere che il volgare siciliano fu adottato da un gruppo di eruditi, letterati e poeti che presero poi il nome di scuola poetica siciliana; in questo periodo il siciliano acquistò grandissimo prestigio e fu considerato il più importante volgare d'Italia. La Sicilia, insieme al "fiorentino" e forse a qualche altra regione, concorse all' eliminazione dell' uso del cosmopolitico latino medioevale, creando le premesse per lo sviluppo di una lingua letteraria. Il siciliano ha influito tantissimo sulla formazione dell'attuale lingua comune. La cosiddetta Scuola siciliana, che assunse un ruolo d' avanguardia nella formazione della prima espressione poetica italiana. Primi in Italia furono i poeti di Sicilia (Jacopo da Lentini, Guido delle Colonne, Cielo d'Alcamo, D'Aquino, Verga). Quindi sinceramente fa un po' ridere il tuo leggero sottolineare come al nord ci siano fonetiche più similari all'italiano "standard" dopo che la vera prima letteratura italiana è praticamente stata "siciliana". La vera lingua italiana sarebbe dovuta essere (forse) proprio il siciliano. Lo stesso Dante riteneva il siciliano l’unica lingua meritevole di diventare lingua comune di tutti i parlanti del Belpaese, anche se poi sparò anche delle baggianate sul siciliano poiché favoreggiava per il suo fiorentino. Adesso ti faccio degli appunti, anche se apparirò aspro, lo so. In primis, sono in disaccordo con l'uso passato remoto al sud. Ovvero, almeno in sicilia, non lo usiamo praticamente mai come espresso nel video. Se dicessi "stamattina andai al mare" mi riderebbero in faccia ahah. Ma sinceramente non l'ho mai sentito pronunciare a nessun siciliano, nemmeno parlando di eventi accaduti 40 anni prima... Seconda cosa, le parole tronche qui non esistono per niente :) Semmai a Roma. In merito alla frase "Chiamo a Giovanni" ecc.. beh direi che potrebbe esserci un qualcosa di scorretto, ma molto meglio del "la Giovanna, la Francesca" che sento pronunciare moltissimo solo al nord, che sinceramente è terribile da sentire e che nel video non menzioni assolutamente. Per quanto riguarda le influenze spagnole, si al sud ci sono, ma più che altro solo grammaticalmente. Abbiamo anche tantissime influenze francesi, ma anche greche e arabe. Le vere cantilene e influenze spagnole le sentiamo soprattutto in Veneto ad esempio, dove all'orecchio di un siciliano suonano come "spagnoli lombardi" . Per il resto, complimenti perché fai bei video e ti esprimi bene.
Condivido la sua obiezione sull'uso del passato remoto in Sicilia, in effetti "stamane andai al mare" non si può sentire e non è usato. Sono del nord-est ma contemporaneamente appassionato della Sicilia. Commento per dire che la parlata siciliana (all'interno delle differenze isolane) è una delle più piacevoli e articolate. I libri dello straordinario Camilleri li ho consumati...
@@albertorudi5168 Grazie per le tue parole. Ovviamente non pretendo e non dico che il siciliano sia il dialetto più bello o che sia il migliore. Ho fatto qualche appunto al video, specie per il passato remoto e per altre caratteristiche espresse un po' confusamente nel video. Mi fa piacere che tu apprezzi molto Camilleri. Lo definirei una sorta di degno "erede" di Pirandello, anche se i due sono abbastanza diversi. Ho letto quasi tutti i libri di Montalbano, oltre ad aver visto tutti i suoi film. Mi coinvolge molto, soprattutto per il cuore che ci mette nel descrivere, ad esempio, i paesaggi di mare soleggiati tipici della sicilia, o i piatti autoctoni, spesso ricorrenti nei suoi libri, come gli arancini, i cannoli, il pesce in quella famosa terrazza, il vino ecc... Non è mai banale e riesce a estrarre con efficacia il potenziale della lingua siciliana, rendendola quasi familiare anche a chi non la conosce. In fondo, la bellezza della vita sta proprio nelle piccole cose, le più semplici e che spesso sono quelle più grandiose. E nei suoi racconti ci sono vari momenti in cui, ad esempio, il commissario si rilassa cenando e meditando osservando il mare dalla sua terrazza, nuotando come quasi a liberarsi sei suoi cattivi pensieri.
@@albertorudi5168 in Sicilia il passato remoto lo usiamo solo nel dialetto, ma quando parliamo in italiano non si usa quasi mai, almeno chè non si parli di di qualcosa accaduta anni fa, come è giusto usarlo. "Ieri sono andato al mare" "un mese fa sono andato in montagna" ma se già è passato un anno allora dirò "andai". E se "sono a casa" non dico nemmeno "sto a casa" ma "sono a casa". Il tizio del video conosce poco il sud.
Ciao, innanzitutto complimenti per il tuo canale. Sono un insegnante di italiano per stranieri e, rullo di tamburi..... sono napoletano. Quindi permettermi di fare alcune precisazioni: il passato remoto al sud lo usiamo quando serve, forse giusto in Sicilia ne fanno un abuso. Io insegno in Belgio e pensa che nei programmi ministeriali c'é scritto di fare solo un accenno al passato remoto, mentre è largamente usato nella letteratura e nella cronaca. Lo trovo assurdo! Non ho mai sentito nessuno dire anzia, tranzitivo.... forse ti riferisci alla sola Roma. Vero che tronchiamo gli infiniti ma solo se siamo in situazioni informali. L'uso della preposizione a.... ma dipende!
Grazie Luigi! Riguardo al passato remoto: non ho detto che ne venga fatto un abuso al sud, dico solo che al nord è praticamente assente nel linguaggio parlato mentre al sud è ancora in vita. A me personalmente piace e lo uso anche, ma sono il solo tra i miei amici. A mio modesto parere non è fondamentale insegnarlo se non ai livelli più avanzati, in quanto abbastanza complicato morfologicamente e non così usato nel parlato. è vero che nella letteratura è onnipresente, ma secondo me è più facile imparare a riconoscerlo e a capirlo mediante l'esposizione passiva. Poi dipende anche da quale varietà si vuole imparare e, eventualmente, dove si vuole andare in Italia. A Milano non servirà saper usarlo, a Palermo sarà come minimo necessario comprenderlo. Però si tratta solamente della mia opinione. "Anzia" e "tranzitivo" si dicono a Roma ma anche in varie regioni del centro-sud. Ho fatto un test (cerca il video sugli 11 accenti sul mio canale) ed è emerso che molte persone dalla Toscana in giù pronunciano proprio così le combinazioni ns, rs, ecc. Sul troncamento degli infiniti, beh, chiaramente si tratta di una varietà diafasica colloquiale, è chiaro che a un colloquio di lavoro o a un esame sarebbe preferibile evitare. Penso lo stesso sia valido per la preposizione a, ma non vivendo al sud non saprei. Quanto è comune? è considerata molto scorretta?
Podcast Italiano si per la preposizione a almeno in Campania é largamente usata (io stesso la uso quando parlo in contesti informali) anche se ti dicono che comunque grammaticalmente è sbagliato. Per la didattica del passato remoto, beh io insegno principalmente ai livelli più alti e lo faccio imparare specialmente per i moduli di scrittura e lettura. Per chi si ferma a un livello intermedio sono d’accordo con te che comunque almeno debbano saperlo riconoscere. Rimane però il mio disappunto su alcuni programmi ministeriali non italiani.
l'uso del passato remoto (vivaddio!) è un magnifico retaggio del latino, in cui non esiste la differenza tra passato remoto e passato prossimo, entrambi raggruppati nel perfetto. Da questo deriva anche una certa eleganza nell'eloquio se adoperato correttamente.
per quanto riguarda la 's', al sud è 'forte' perchè deriva dalla esse 'liquida', retaggio fonetico greco. Secondo me è molto più corretta in tante parole, rispetto alla 's' dolce in uso prevalentemente al nord. Da un po' quest'ultima ha prevalso in Italia, per cui puoi sentire un romano che erroneamente dice "trentasei" ( il numero) e pronuncia quella esse come 'dolce'. Insomma tanti possono essere gli esempi
Per quanto riguarda le doppie, alcuni esempi che hai fatto sono corretti in dizione, come "ho (d)detto". Inoltre, non hai parlato degli "errori" che vengono commessi al Nord, come l'utilizzo dell'articolo determinativo di fronte ai nomi propri (soprattutto femminili).
@@dioio8415 Vivo in Italia da 2 anni e la maggior parte delle persone non è così facile da capire. Il suo modo di parlare è vantaggioso per gli studenti.
Nelle Marche come in diverse zone del sud la C diventa G dolce. Cucina: cugina (Per es. come parla Benedetta su food network. È marchigiana. La stessa cosa Calabria e Sicilia, prendi Malgioglio).
Molto interessante. Queste somiglianze tra la lingua spagnola e l'italiano parlato nel sud dell'Italia, non potrebbero essere legate al fatto che gli spagnoli ebbero una lunga influenza e persino una presenza nel Regno di Napoli?
Ciao Davide, grazie anche di questo video, lo trovo molto utile come tutti gli altri. Ho un'idea per quanto riguarda l'uso di "a" dopo i verbi transitivi quando l'oggetto e una persona. Non e che l'uso di "a" sia rimasto dai tempi della dominazione spagnola? La prima volta che abbia incontrato questo fenomeno e stato a Napoli dove per tanti decenni (se non sbaglio) ci sono stati re Spagnoli. che ne dici?
Sicuramente a Napoli dicono cummigo/cuttigo per dire con me/te e usano il verbo tenere al posto di avere, idem per il verbo stare al posto di essere...poi ci sono tanti che si chiamano pure Lopez di cognome
Ciao, da romana sono abbastanza d'accordo su tutto quello che hai detto. Aggiungerei per Roma la tendenza a pronunciare la "s" come "sc" (per esempio qui "dieci" si pronuncia "diesci"). Inoltre a volte stranamente le doppie vengono dimezzate, soprattutto le "R". Per esempio, "errore" diventa "erore", ma c'è anche "machina" invece di "macchina". La parola "terribile" viene completamene ribaltata e diventa "teribbile". Ancora: "gl" viene contratto con "j". Infine, si troncano anche i nomi propri, quando ci si rivolge a qualcuno. Ad esempio Alessandra potrebbe diventare "Alessà", Nicola "Nicò", Donatella "Donatè", ecc. A casa mia si è sempre usato l'italiano e noi non diremmo mai "machina" o "erore", neanche in un contesto non formale. Però mi accorgo di pronunciare "sc" invece di "c". Penso comunque che ci siano differenze tra quartiere e quartiere. Il passato remoto qui a Roma non lo usa mai nessuno nel linguaggio parlato. Una cosa che ho notato da parte di alcuni italiani del nord è la difficoltà a capire la differenza tra "gli" e "li" laddove "gli" è usato non come articolo ma come pronome.
Video interessante , personalmente credo che una delle differenze più importanti nel linguaggio colloquiale tra nord è il sud, è che al nord si utilizza molto l'articolo determinativo davanti al nome proprio.
Bravo Davide! Adoro i tuoi video! solo un paio di commenti sull'influenza dello spagnolo nel sud italia che anche io ho notato. Mi domando se l'influenza borbonica durante il regno delle due Sicilie abbia lasciato le tue influenze. Inloltre, per quanto riguarda l'uso del passato remoto in spagnolo, concordo con te che in Spagna si usa di piú il passato prossimo che il remoto, ma in America Latina é l'esatto contrario. Il passato prossimo non lo sento quasi mai!
It's kind of strange that you had to use the word 'varieties' for the different accents of the two main dialects. It seems that in Italy you use the word dialect for any language that is related to Italian, but isn't the standard Tuscan one. From a linguistic perspective, a dialect is a variation of a language which can still be understood by speakers of the "standard" and vice versa. When you can no longer understand the different variety, then it's typically considered a separate language, especially if it has a separate development from the standard historically. But I'm learning more and more that politics are very important in Italy when it comes to the different languages, and which ones get the status of being called a language.
Well, in italian linguistics "dialects" are used to talk about the italian regional languages. If you're interested in the the whole "dialect" vs "language" debate (with comments on the Italian situation), check out my friend Luke Ranieri's latest video: ua-cam.com/video/zUlNhs8rJ_g/v-deo.html&t
Non hai menzionato un'altra cosa che caratterizza la parlata del nord, l'articolo "la" prima di un nome femminile "ho chiamato la Maria" ecc.. al sud non si usa proprio
Può fare un altro video parlando su dialetti, è un argomento monto interessante, vedere come parlano i ogni regioni, ma so che è una cosa difficili da fare.
Piccola precisazione, il centro non è accorpabile al sud per alcune di queste differenze: Verbo trans. (+a) + persona non viene usato se non per alcuni casi straordinari, e soprattutto per il passato remoto, dove è usato correttamente al centro, a differenza del nord e del sud dove si sbaglia per difetto o per eccesso.
Ciao! Da pugliese (con decine di contatti di altre regioni del sud) devo dirti che non ho mai sentito “chiamare a”, “guardare a”... credo sia banalmente un errore linguistico, forse lo commettono alcuni del Sud, ma certo non si può dire che sia diffuso al Sud. Qual è la tua fonte su questa e altre caratteristiche delle parlate del sud? Lo stesso vale per il passato remoto, assolutamente non così diffuso, benché l’abbia sentito a volte. Ma non tanto da farne un “hallmark” del Sud, direi :) invece confermo il raddoppiamento delle consonanti, assolutamente vero. Sulla Zeta anche devo dire mai sentita; in nessuna regione del sud o del centro... mentre sulla Esse sono proprio d’accordo. Comunque bel lavoro e bel canale!
Diciamo che le nuove generazioni parlano un italiano molto più neutro rispetto a qualche decennio fa complice più che la scuola la televisione e oggi anche internet
@@giovaneitalia8312 bah insomma ... i ragazzi che parlano molto il dialetto spesso si esprimono in un italiano improbabile ancora oggi . Comunque credo non sia corretto fare un video esplicativo dividendo semplicemente in nord-sud . Le cose dette sembrano più luoghi comuni che vere certezze linguistiche . Se consideriamo già solo il sud , c'è una forte differenza tra i dialetti derivati dalla lingua napoletana ( come il barese , tarantino , lucano ..) e quelli dalla lingua siciliana ( che comprende vari idiomi siciliani , calabresi fino al Salento) ; queste differenze dialettali influiscono poi molto sulla "parlata " dell'italiano ma dire , per esempio , che al sud si abbonda di passato remoto è falso , i siciliani lo usano molto ma nel dialetto non nell'italiano parlato , a Napoli è moderatamente usato nel dialetto ma raramente in italiano ...
Ciao Davide,volevo solo complimentarmi con te,sono argentino ma sono anche discendente diretto di italiani (del sud) e insegno la lingua da un paio di anni,quindi come potrai immaginare sono un appassionato e ti seguo perché il tuo contenuto mi sembra interessantissimo!
Una differenza che trovo come straniero tra nord e sud è proprio la "Z", mi avesse piaciuto vedere un tuo analisi. E anch'io amo l'accento di Roma, Grazie Prof come sempre
Grazie tantissimo per i tuoi video e lavoro. Quando ascolto italiano è più facile per me di capire la gente di nord italia. È probabilmente come gli accenti scozzese e inglese qui nel regno unito. Parliamo più veloce in Scozia e l'accento e più forte.
comunque il troncamento dei verbi (dobbiamo andà) è tipicamente romano ma non si usa assolutamente al sud, dove al massimo si usano molto i troncamenti dei nomi propri Michè per Michele ad esempio
io sono campano e se parlo con i miei amici dico tranquillamente "devo andá a mangiá" o "che ti devo dí?". Tronchiamo, hai voglia, non succede solo a Roma :) Ovvio, parliamo sempre di situazioni colloquiali, non è che vai a fare un esame all'università e dici "Professó, che le devo dí?". Piuttosto, un'ulteriore precisazione sarebbe che dipende molto dal registro. Anche parlando con amici, se stiamo facendo un discorso molto serio e complicato, che so, si parla ad esempio di politica, generalmente si tende a troncare meno. È davvero molto una questione di registro.
Io sono in sud e sento " casa" con esse come in " sento" non sento " caza". Nel sud della Italia sento sempre " dissi" e "disse" invece di " ho detto " o " dicevo, diceva" 5:50 sto in sud. Tubbo , libbera(-o) ecc
Ciao. Ho visto il tuo video ,tutto vero ! Un esempio di errore frequente sulle consonati doppie qui ,in Abruzzo, è della stessa parola Abruzzo che vedo molte volte scritta con 2 b !🤣
Hace 10 años estudie por 3 meses la lingua Italiana y tuve la oportunidad de practicar lo aprendido durante una semana con unos amigos de suiza que visitaban Cuba. Hoy veo tu video y lo he entendido al 99%, gracias a que l'italiano y lo spagnolo se parecen muchisimo y gracias a aquellas clases del pasado. Hehehe. Eres precioso.
6:39 in questo modo una parola come "pesce" se pronunciata da un settentrionale potrebbe assomigliare o essere uguale alla pronuncia di "pece" di un romano o ciociaro, forse anche in grande parte della Campania ma non sono sicuro
In generale tutto ciò che dici in questo video riguardo il sud è legato alla pronuncia di persone con un forte accento locale,posso confermarti il raddoppio delle consonanti e il suono s come caratteristiche tipiche ed incondizionate di una persona del sud che parla italiano. Invece per quanto riguarda la a si tratta di dialetto, e non viene usato quando si parla normalmente in italiano, il troncamento degli Infiniti e il verbo stare vengo usati solo in caso di un linguaggio colloquiale, mentre il passato remoto nell' esempio da te presentato e completamente sbagliato e non viene usato , può essere presente in frasi riguardanti un passato molto vicino come ieri o l' altro ieri (ma questa è una cosa tipicamente siciliana , non del sud in generale). Riguardo il nord non posso dire nulla(non ho esperienza), solo che ci siamo dimenticati il tu che in qualsiasi situazione e contesto diventa te , e l' articolo davanti ai nomi che non manca mai...😂😂
Sono campano. Premetto che non ci ho mai riflettuto ma ascoltando i tuoi esempi trovo che “chiamo/vedo a un amico” non suoni molto naturale, credo che la preposizione a in questo caso si usi perlopiù quando ci si riferisce a una persona in particolare (“chiamo a Giovanni”). Penso che questa sia la tendenza nell’uso dialettale e di conseguenza nel nostro italiano regionale. Parlo per la mia zona, non so per quanto riguarda il resto del sud.
Il passato remoto solo i campani e se non sbaglio i sardi lo utilizzano! Quando hai parlato delle doppie un calabrese come me si è svegliato! Pensa che per anni dicevo costruzioni mentre i miei compagni di classe lo esprimevano con due ZZ forti. Mi facevano sentire un alieno. Bel video! 😉
l'uso della a non è affatto così comune al sud. io vivendo a Brescia invece spesso sento gente del nord dire andiamo "alla" o dalla Francesca(Giovanna o quello che sia). andà lo dicono a Roma e nel centro italia, al sud poco. nessuno dice oggi andai al mercato, forse in qualche parte della sicilia
Carissimo Davive, ti volevo chiedere di fare un video parlando dell'uso del passato remoto ed altre coniugazione verbali che trovo siano molto difficile da trovare. Ad esempio quelli con «ebbi» non so nemmeno cosa sia hahahaha Un abbracione dal Portogallo
Grazie Davide!! Ho una domanda: posso dire "sono imparando l'italiano"; or devo dire "sto imparando l'italiano"? Devo dire che sei assolutamente stupendo! :)
@@giovaneitalia8312 The problem is that I don't know which word is standard Italian or which word is from parents dialect, I made the mistake of speaking Italian to a Somalian lady and she absolutely ripped me to shreds because she spoke perfect Italian and every word I used was poorly pronounced. Mama Mia !
@@vincentrathbone26 continue to watch this chanel because he speaks a very good italian and i suggest you also to follow "easy italian", do not worry if sometimes you get wrong or different, i's normal for everybody. Try to arrive at 1500, better 2000 words of your vocabulary and you can say to speak your second language well. There is another channel vey good for vocabulary i can suggest you, begin with these titles "200 italian words", and then with "300 italian words", then "400 italian words" and so on till "1800 words". I' m studing greek by these 2 channels because there is the equivalent in other languages and i 'm feeling very good because i can also refreshing my english while studing greek.
Mi piace l'accento di Napoli. Ricordo come guardavo "Casa Surace" (se l'ho scritto corretto) quando non sapevo quasi niente. Forse anche da quel momento l'ho ricordato come una manera di parlare più corretta e più comuna. Poi ho capito che non era l'italiano standart ma mi piace comunque
Visto che ti vedo interessato agli accenti regionali, ti consiglio i libri di Luciano Canepari, dove ne parla estensivamente, anche se alcuni tratti sono molto generalizzati e sono, in realtà, meno impiegati di quanto possa sembrare (soprattutto dalle nuove generazioni).
Molto interresante, grazie! I'm American and I can't really hear the difference between a double consonant and a single consonant. Do you know any resources for training your ear to hear this? I imagine it's like hearing the difference between u and ü in German. It took me over a year of living in Austria to get to the point where I could hear it, but I did get there! :-)
I'm not a teacher but i can tell you some advices and examples. As i have been seen the "english" people have some issues about the italian "ch" and "r". The double "r" in italian It could be prounance like "Harry" . For "ch" you have to prounance It like your "K" , it's perferct the example with "Keys" , the way you prounance "K" is the same as "Ch". For the double "s" It's quite tricky to explain, i'm not sure but u should speak the italian "ss" in the same way as "dissing" , Just cut the "ng" and the job it's done( if u wanna be sure about the right prounance of the italian "i" ,it's like in " dissing " , i'm saying this just beacause i know that all americans have some issues to speak words or name with "a" "i" "e" all together).
Grazie mille caro Davide. Noi argentini siamo tutti un po´italiani, per esempio io, non essendo di origine italiano studiai in una scuola italiana a Buenos Aires ed imparai l´italiano da bambino, dunque mi sento un po´italiano, e parlo la lingua normalmente. Anche la cucina argentina é basicamente italiana, qui normalmente la domenica mangiamo gli spaghetti al sugo. Qui si mangiano le lasagne, i gnocchi, e cosí via. Grazie a Dio ho potuto visitare l´Italie alcune volte e lá mi sento come in casa mia. Saluti da Cordoba, Argentina.
Guardo diversi video e ascolto podcasts in italiano e penso che autori come te sono dal nord, mi piaciono molto. L'accento di Ericka è molto bello, diverso dal tuo accento, vorrei sapere da quale regione proviene, non so se perché è una ragazza molto aggraziata. Penso che mi piacciano di più i tuoi video, sembri molto professionale ed eloquente, penso lo stesso di Ericka. Congratulazioni e grazie Mille!👌🌹
Parlo spagnollo e per me é molto dificile dire "chiamo un amico" in vece di "chiamo a un amico" perche non mi esce senza la "a". Mi sembra scoretto. Sono corrette le due frasi?
ulilissimo video, grazie, Davide! Per quanto riguarda gli accenti in italiano, mi piacciono quelli del sud, o per lo meno cosí mi sembra:) Come parlano al Sud Italia ha qualcosa di bello secondo me, forse se puó paragonarlo con, per esempio, il modo di parlare in Andalusia in Spagna. Un po' meno giusto, con cattiva pronuncia, ma secondo me ha qualcosa di 'cool'. Tra l'altro, mi piace tanto la pronuncia dello suono 'ci' in 'amici' nel accento romano.
Ciao Davide, I'm a language nerd as well, piacere! Io parlo da veneto che ha però uno zio siciliano, un'amica siciliana e una molisana e ti direi che - le differenze che hai menzionato tra italiano del nord e del sud sono nella maggior parte dei casi pertinenti e corrette; - rispetto al sud, noi al nord pronunciamo effettivamente le consonanti doppie con meno enfasi, però, per quanto riguarda in particolare il caso veneto che hai citato della pronuncia di "sottosopra" come "sotosopra", direi che riguarda soprattutto quei veneti che parlano in maniera molto aderente al dialetto, dove praticamente non si pronuncia alcuna doppia; io, però, non direi mai "sotosopra", mi suonerebbe troppo dialettale e, quindi, scorretto in italiano; - sulla questione dell'uso del passato remoto al sud, ti confermo che la mia amica siciliana lo usa anche per azioni recentissime; una volta, riferendo una conversazione avuta il giorno precedente, ha detto: "e lei mi disse che...", al che tutti i "nordici" presenti sono sobbalzati per la stranezza. La mia amica conosce il dialetto, ma essendo una persona di cultura medio-alta conosce molto bene e utilizza come prima lingua l'italiano, cosa che quindi esclude una conoscenza scarsa o lacunosa dell'italiano e avvalla, invece, la tesi che in contesti quotidiani l'uso del passato remoto (magari pur sempre su traccia del dialetto) è ancora estremamente ampio. Non ti so dire, però, se l'uso del passato remoto sia altrettanto diffuso nelle altre regioni del sud come in Sicilia. Farò più attenzione la prossima volta in cui parlerò con la mia amica molisana; - per quanto riguarda, infine, la pronuncia del sud di "ns" come "nz", direi che è un fenomeno relativamente diffuso, legato all'influenza del dialetto locale/regionale, ma la pronuncia della "z" non mi pare essere così pronunciata come esposto nel video, bensì, da quel che ricordo di una conversazione con l'amica molisana dove si parlava molto di "anzia", il suono della "s" è a metà tra la z di "zanzara" e la z inglese. Queste volevano solo essere alcune precisazioni basate sulla mia esperienza personale di parlante e ascoltatore. Grazie per i tuoi video e la tua professionalità. I wish you all the best for this new year 🥰
Seja com sotaque do norte ou do sul, eu entendo 100% do que se fala em italiano. E também do que se escreve em italiano. Mas não falo corretamente, vou tentando. Mas sem sombra de dúvida, italiano é a llingua mais bela do mundo. A mim me parece que a fonetica italiana é a que mais se aproxima da brasileira, até mesmo se comparada ao portugues de Portugal.
Ciao Davide, congratulations on yr knowledge about italian accents! Following all yr videos regarding this subject, dreaming of acquiring an italian accent as neutral as possible! :) Grazie mille Baci dal Brasile
Una cosa che come brasiliano ho sentito, è la pronuncia della "c" seguita di vocali. Non so se è universale, má della Toscana al Nord, sento come mi hanno insegnato, esempio..Dieci- c+i=tchi. Già a Roma o sotto Roma, sento qualcosa come "Dieschi".
Da piemontese (nonostante alias anglofono) parlante anche dialetto, trovo che il mancato raddoppio delle consonanti sia un fenomeno essenzialmente del nord-est, più tipicamente veneto. Al contrario in Piemonte, specialmente dove il dialetto viene parlato più "largo" si ha semmai un raddoppio delle vocali. Tipico esempio la classica frase (con cui a volte veniamo presi bonariamente in giro) "ti piace la menta?" che, pronunciata da un piemontese, sembra diventare qualcosa di simile a: "ti piaace la meenta?" (perdona per la non precisione, non sono ferrato in fonetica)
How should I speak then? I'm from Oregon. I live in California. My friends are from Northern Italy. My Grandfather is from Sicily (came to the USA in 1900)
I agree and suggest you that do not forget to speak with your natural accent cause of you will be much more simpathic and all italians will want to know and help you
Grazie per il tuo canale molto utile. Sono un statiunitese d'estrazione siciliana. Quando ero bambino, i miei parenti parlavano spesso in dialetto a casa, ma anche il cosidetto "talianu veru" a volte. Per favore puoi commentare su 2 cose? (1) L'uso di vocali "aperte" e "chiuse" (la "o" e la "e") tra nord e sud; (2) La pronuncia di "z" come /dz/, /ts/ o /z/ tra nord e sud. Grazie, e per cortesia scusa la mia grammatica.
La “z” non si pronuncia mai /z/. È la “s” che si pronuncia /z/ davanti ad alcune consonanti (b, d, g, v - l, m, n, r) oltre che tra vocali per quanto riguarda l’uso regionale al nord. In toscana non sempre la “s” si pronuncia /z/ tra vocali, dipende dalla parola. La dizione standard segue grosso modo l’uso toscano. Al sud di solito la “s” è sempre /s/ tra vocali, anche se alcuni per affettazione utilizzano la /z/ intervocalica. A volte per ipercorrettismo si può sentire anche in parole composte come “sacrosanto”, che va pronunciato /sakrosanto/ e non /sakrozanto/.
@@mattiamele3015 : Grazie per il riposto. Ecco qualche esempio. Al sud: zio = /tsio/ o /dzio/ ? ,manzo = /'mandzo/ o /'mantso/ o /'manzo/? cosa = /'kosa/ o /'koza/?
Momento, Davide. Vuoi dire che raccontando una fiaba a un bambino non si userà il passato remoto nel Nord? E che un professore di storia in classe non userà il passato remoto parlanto di avvenimenti storici? Ma anche RACCONTANDO avvenimenti più vicini. Scusa, a me non pare che il passato remoto sia morto. Semplicemente è destinato a un uso specifico. CHE NE PENSI TU?
AVVISO IMPORTANTE:
Ciao gente, vi scrive Davide del 02 luglio 2021. Il video che state guardando (o avete appena guardato) contiene varie inesattezze e imprecisioni, dovute al fatto che quando lo feci (nel gennaio 2019) ne sapevo molto meno di oggi (non che ora sia un esperto, per carità, è innegabile però che le mie conoscenze oggi siano molto più vaste; per non parlare della mia abilità nel reperire informazioni da fonti accademiche/divulgative, che allora era molto scarsa). Vi consiglio dunque di non fidarvi molto di quanto sentite in questo video. Non che sia tutto sbagliato, anzi, ma, come ho detto, alcune cose non sono spiegate bene o a fondo (e alcune sono proprio sbagliate, tipo alcuni raddoppiamenti attribuiti a caratteristiche regionali quando in realtà si tratta di raddoppiamento fonosintattico). Ho pensato di rendere questo video privato, ma per ora non l'ho fatto. Tuttavia visto che continua a ricevere visualizzazioni (l'algoritmo di UA-cam è misterioso) e visti i vostri numerosi commenti, alcuni anche critici (giustamente), mi sembrava doveroso mettere questo avviso.
Magari in futuro rifarò questo video con le mie competenze attuali. Per il momento vi consiglio di andare a vedervi i miei video più recenti, che sono decisamente più accurati (o almeno lo penso ora, magari tra altri 3 anni mi imbarazzeranno pure quelli e sarà un eterno ciclo. Se c'è una cosa che ho capito negli anni è che "più sai, più sai di non sapere; meno sai, meno pensi di sapere").
Io leggo il post solo adesso. Forse l'imprecisazione maggiore è stata l'affermazione che "Al sud" si parla in questo modo o nell'altro ecc...
Non è giusto generalizzare. Alcuni parlano in quel modo, altri parlano con le precisioni che la lingua richiede. Questo succede per i vari contesti che ogni "Individuo" sviluppa nel suo percorso di vita ma che non voglio puntualizzare qui.
Allora levalo!
Ma aggiungere correzioni direttamente nel video, no? Diciamo che sarebbe più facile rimuoverlo del tutto visto che le correzioni da fare sarebbero troppe, per non parlare della generalizzazione che fai sulle persone di mezza Italia. In base alla mia esperienza al nord quasi nessuno è consapevole della propria influenza dialettale nel parlare l’italiano, come ad esempio la pronuncia errata delle vocali e il raddoppiamento fonosintattico assente, ma tutti sono pronti a correggere le influenze dialettali del sud. Troppi stereotipi in questo video, io lo rimuoverei, ma se ti fa monetizzare tienilo pure… contribuirà alle tante bufale che girano su internet.
Grazie per la professionalità, la bravura e la sensibilità ✌️ È normale per una persona come te notare oggi le "lacune" di ieri che non vedevi prima: significa che sei in costante crescita.
Grazie anche per questo video da una calabrese di origini liguri che ha trascorso praticamente metà della propria vita (ho 40 anni) a Roma: w l'Italia!! 🇮🇹
Quel aforismo alla fine del tuo commento mi ricorda l'effetto dunning Kruger, che spiega scientificamente la stessa cosa. È un grafico a linee che mostra la correlazione tra informazioni conosciute e quanto si ritiene di sapere (e fa più una U che una linea dritta)
1:39 - Essere vs stare
2:09 - Verbo trans. (+a) + persona
3:21 - Troncamento degli infiniti
4:07 - Uso del passato remoto
5:32 - Uso delle consonanti doppie
8:09 - La pronuncia italiana standard
9:20 - Pronuncia della "s"
Podcast Italiano thanks so much for taking the time to write out the timestamps, it makes the video way easier to learn from!
@@corneroftheroom3896 Prego!
Complimenti per il video. La tua preparazione e passione sono tangibili. Tuttavia, se posso permettermi di darti un consiglio, eviterei di presentare temi come l'uso improprio della preposizione "a" dopo verbi transitivi o del verbo "stare" al posto di "essere" come modi di parlare del sud. Anche nei nostri licei questi erano considerati errori gravi. La lista non terminerebbe qui. L' italiano "standard", se ben studiato, si parla in tutta la penisola, da Brennero a Lampedusa. Parola di un meridionale purista della lingua.
Nella lingua veneta non esiste il passato remoto, non esistono le doppie per quello litighiamo con le doppie quando usiamo l'italiano. Speriamo di non essere contaminati dalle parlate del centro sud che non ci appartengono. Poi l'accademia della crusca ha approvato il modo di dire tipicamente meridionale "esci il cane" e allora m'incazzo
@@schwarzy1762 ti incazzi per nulla era strano non fosse accettato fino ad oggi
sono brasiliano e sto imparando italiano, lingua bellissima
Buona fortuna! Di che città?
Anche io
Sono di Itabirito, vicino a Belo Horizonte e Ouro Preto
@@filipeitaliano8973 Somos 3
Ciao. Puoi, per piacere, fare qualche video sul intonazione? Penso di melodia della frase. Per esempio ho sentito la gente da Firenze che quasi si ferma per una seconda prima della fine della frase. Per me, come straniero, e molto difficile di distinguere quelle "melodie" italiane. Grazie mille.
Sono siciliana e il passato remoto lo sento principalmente nel dialetto parlato da alcune persone anziane. Per quando riguarda me, io lo utilizzo in italiano parlato e scritto quando la grammatica italiana lo richiede
Ciao, io sono d'Argentina e stavo per fare un commento sul "passato remoto", ma vedo che l'argomento si è un po' complicato e riguarda solo le differenze nord-sud del vostro paese. Comunque si impara da tutto.
Oggi ho sc operto Podcast Italiano e mi sento felice, penso di poter migliorare la mia lingua. Sono argentino ma parlo l´italiano da bambino, lo imparai a scuola. Visitai l´Italia tré volte e mi sentii molto felice lá parlando italiano. Personalmente, io parlo come quelli del sud in termini di pronuncia ed uso dei tempi verbali. Grazie tante.
Ciao, bravissimo, ma se vuoi che il tuo linguaggio sia più vicino all'italiano di oggi, lascia perdere il passato remoto, suona molto più naturale
@@giovaneitalia8312 Grazie tante, ma non lascieró mai il passato remoto, anche uso il passato prossimo, per esempio se dico "oggi ho mangiato", ne l´accento meridionale.
@@timurtarrion6880 fai come vuoi
ATTENZIONE! Riguardo la pronuncia di "ns" al nord ho detto un'imprecisione. In realtà spesso la pronuncia non è /nz/ (come in transitivo) ma /ns/ come in ansia, penso. Anzi, direi che la pronuncia /nz/ è un'eccezione alla regola. Al sud invece la pronuncia è /ts/ (/pentso/, /antsia/) come ho detto nel video.
Inoltre volevo chiedervi di nuovo di condividere Podcast Italiano con amici, parenti, conoscenti che stanno imparando l'italiano. Il "passaparola" è molto importante e in questo 2019 vorrei che il mio progetto crescesse in numeri e pubblico. Grazie mille :)
Puoi dirmi una parola con /s/ dopo la n, per favore? Ho scritto salsa e sorso, ma transizione aveva un /z/ (eccezione). (Non parlo italiano molto bene, è voglio imparale il modo di parlare come parlano in Milano, quindi prendi i noti). Ho imparato spagnolo per sett'anni, e ho cominciato ad imparale l'italiano l'anno scorso. Mi piace molto come si parla in Milano e Lombardia, e vorrebbe trovare un modo per trovare informazione sull'accento Milanese. Mi farebbe molte piacere se potrebbe aiutarmi con questo.
Sai come posso imparare come un milanese parla italiano standard? Ho cercato per giorni, ma non posso trovare molte informazione. Solo c'è informazione sul il dialetto milanese e non il modo di parlare italiano standard come un milanese.
In realtà c'è almeno un'eccezione per la "NS" al nord Italia e riguarda il Trentino (inteso come provincia di Trento, poi non so se sia così anche in altre zone), presumo per retaggio dal mondo tedesco. Mi spiego: qui quella che tu consideri un'eccezione alla regola invece è invece presente in molte parole contenenti "ns" (intendo la pronuncia tipo "nz" come in transitivo), che viene usata per esempio in parole come senso, ascensore, difensore, pensione, tensione, censimento... e molte altre, anche se non in tutte chiaramente (penso, ad esempio, si dice normalmente pentso).
Ciao Davide, sono un italiano argentino, cioe´ nato in Argentina, figlio di molisani, ed imparai l´italiano a scuola, ma in casa nostra pero´ parlavamo l´albanese. Sono un innamorato della lingua italiana e preferisco como parlano nel Sud . Io uso il passato remoto quando ci sia bisogno, non direi mai per esempio "Cristoforo Colombo ha scoperto America" come si fosse la settimana scorsa, e come ascoltai una volta a Milano. I tuoi video sono molto interesanti. Ti lascio un saluto d´Argentina e grazie tante.
Il fatto del passato remoto è molto estremizzato, noi al sud lo usiamo spesso ma non per cose successe ieri o stamattina, semmai per cose successe il mese scorso o la settimana scorsa
Sono stato diverse volte in Sicilia e l'ho sentito usare esattamente come descritto nel video
@@nowekant93 Man mano che si va verso sud l'uso si estremizza. A Napoli è come dice Sava Sabos. In Sicilia come dice lei.
Cara amica non è estremizzato io posso dirti che nel Nord Italia nessuno dirà l anno scorso andai a Roma e mi piacque molto, io in 48 anni non ho mai sentito un italiano del Nord parlare così. Ma tutti direbbero sono andato a Roma e mi è piaciuta molto. Ovviamente è scorretto il secondo modo.
Io sono siciliano e non ho mai sentito nessuno dire "stamattina andai...", è un po' uno stereotipo che avete voi del nord sul modo di parlare dei meridionali; ti posso assicurare che anche qui il passato remoto è praticamente scomparso.
Inoltre ti farei anche qualche obiezione sul troncamento dei verbi, nel dialetto siciliano i verbi non vengono troncati perciò in Sicilia non abbiamo questa abitudine neanche quando parliamo in italiano ma conoscendo altri meridionali non ho mai notato questo fenomeno; a me sembra più un fenomeno linguistico tipico del centro Italia (Lazio, Toscana, Umbria).
Sì, quanto dici sul passato remoto mi è stato fatto notare anche da qualcun'altro. Penso in Campania si usi ancora molto. Purtroppo non conosco molti siciliani, grazie per la tua testimonianza. Tieni però presente che son caratteristiche generali, poi chiaro che né sud né nord sono monoliti. E in ogni caso a me piace molto il passato remoto e mi spiace che al nord sia praticamente scomparso dal parlato
@@PodcastItaliano Che ci vuoi fare le lingue cambiano, l'importante è farsi capire.
Ma come si fa a dire che il passato remoto è scomparso? Semplicemente in italiano è il tempo della narrazione. Si usa ad esempio nei romanzi. E' ovvio che nella vita di tutti i giorni sia molto raro! Non è scomparso, ma semplicemente non è corretto usarlo come in castigliano col preterito.
@@zaqwsx23 Per me il linguaggio quotidiano è quello che conta, si può fare lo stesso discorso con i pronomi egli, ella, essi ecc, nei fatti sono usati solo nella letteratura.
@@sergiorusso9892 Quei pronomi sono usati nella vecchia letteratura. Oggi nessuno scriverebbe "egli, ella, essi" in un libro, a meno che non li metta nei dialoghi tra personaggi d'epoca. Il passato remoto è sempre stato il tempo della narrazione. Non è una novità. Se scrivi un romanzo lo devi usare. Nei dialoghi invece non è necessario. Io lo uso nel parlato solo se racconto una storia successa un po' di tempo fa.
Su "essere a casa" e "stare a casa" io li uso in modo specifico: se "sono a casa" voglio dire che "mi trovo a casa", ma se dico "sto a casa" voglio dire che "rimango a casa".
Dove sei ora? Sono a casa.
Cosa fai domenica? Per domenica non ho niente in programma: credo che me ne starò a casa...
Questo è l'uso del nord
@@silvia76955 Beh, è così che parlo io; forse sarà perché è là che sono nato... 😏
@@silvia76955 No. E' italiano standard.
@@silvia76955 lo stesso che nel sud della Sardegna
Che interessante! Grazie per la tua spiegazione. Ovviamente sono uno straniero ed ogni tanto ho sentito queste differenze pero' pensavo che tutti parlavano italiano standard. Davide, sei un insegnante fantastico!
Sono differenze utili per uno straniero da conoscere per una maggiore comprensione, ma ti suggerisco di cercare di parlare un italiano standard e non vergognarti del tuo accento straniero che è molto più naturale e simpatico per noi da ascoltare piuttosto che cercare di parlare come un romano, un milanese, un fiorentino, ecc...
Your UA-cam Chanel is really helping me to improve my Italian language grazie
Utile ed interessante, grazie!
Vorrei sapere un po più sull'uso del pronome di trattamento voi al singolare nel sud...
Ottime spiegazioni Davide! Grazie mille. Mi piacciono tantissimo i tuoi video, bravo, bravo, bravo. Oltre ad essere dei video interessanti, parli con molta chiarezza. Ammiro molto il tuo lavoro!
Grazie mille, Davide, per i tuoi podcast e video!
Veramente a Napoli usiamo il passato remoto se un'azione è lontana.
Tipo "il mese scorso", "l'anno scorso", "due anni fa", "nel 1998"....
Di certo non quando diciamo "stamattina", "ieri" o "l'altro ieri".
Chiaramente mi riferisco all'italiano parlato a Napoli e non al dialetto napoletano.
Il mese scorso non è un'azione lontana
Avevo un amico, contadino di Siena. Parlava cosi: ieri andai - e cosi via. Scusate il mio italiano, sono Americano.
Io lo uso anche per “ieri”
Il Napoletano è una lingua non un dialetto
@@generaleduosicilianoitalic9697 Non vi è distinzione tra dialetto e lingua La differenza consiste soltanto nella più limitata diffusione del dialetto rispetto alla lingua nella sua minore importanza politica, spesso collegata a un minore prestigio sociolinguistico.
Ricordo che in prima elementare scrivevo per esempio "sabbato" perché io lo sentivo così 😂😂
Deberías hacer un video acerca de la influencia del español y el catalán en los dialectos e idiomas del sur de Italia. Saludos desde México.
Video molto interessante. Ho imparato molte cose. Come sempre con questo canale: contenuto di qualità !
thanks for this amazingly useful and fascinating video. thanks God we've got to have the lockdown and I can binge watch your videos!
grazie per questo video incredibilmente utile e affascinante. grazie a Dio dobbiamo avere l'isolamento e posso abbuffarmi a guardare i tuoi video!
Grazie! Sono brasiliano e sto imparando l'italino. Tu parla molto bene. Tu sei meraviglioso. Grazie mille.
Molto bravo e molto piacevole da ascoltare anche per un italiano. Lei fa delle analisi molto interessanti ed esempi appropriati. Sarebbe qualche volta pertinente portare dei "testimonials" (di persona o con video) che dimostrino le teorie che espone (cadenze, influenze, modi di dire etc). Indubbiamente le differenze fonetiche e grammaticali ci sono (o "ci stanno") in tutte le lingue. P.es. l'accento scozzese rispetto all'inglese classico è un altro mondo, si fa non poca fatica a capire. Ottimo lavoro! Congrats!
Bel video! Mi hai fatto capire un sacco di cose, essendo un italoargentino ho vissuto tanti anni in Italia, al nord...Madonna! Faccio un mix tra cadenze del nord, sud (amici di giù) e il mio spagnolo che tra l'altro anche questo è particolare della provincia di Mendoza...aiutooo che casino! 😥😂😂
Non c'è niente di più sexy al mondo, parlare italiano con accento argentino come la mitica Belen Rodriguez che è certamente bella, ma ha la marcia in più nella sua voce rispetto a tante altre belle, così ha stregato gli italiani
Большое спасибо, Davide! Sono molto interessata di quello che spieghi.
Interessata a
C’è anche un’altra differenza, cioè che al Sud, (a Napoli poi non so se succede anche in altre Regioni) spesso si pronuncia la “s “all’inizio delle parole come “sh”, “shcuola”, ma anche in mezzo “rishcaldare”
Sei bravissimo, Davide! Ti ho sentito parlare russo e sono rimasta scioccata, ti ho preso per un russo che voleva far finta di essere uno straniero. Hai una perfetto pronuncia sia quella russa che italiana!
Questo canale è stupendo, mi aiuta un sacco 🔝
I like your videos veru much! Especially all the linguistic subtleties and examples you present.
You prob won't see this, but I always thought your current (2020) distance from the camera is too close. But in this older video, the distance is just right. If you did an "Am I sitting too close to the camera?" poll, I would guess your followers would vote for this distance. Just nitpicking. Keep up the good work
Ciao a tutti, sono pugliese e qui il passato remoto si usa non come il siciliano o se vogliamo in inglese, ossia per una azione conclusa e finita, ma per cose accadute in tempi lontani fino ad anni prima. Esempio: Dieci anni fa andai a Parigi. Oppure "ricordo che alle elementari visitammo lo zoo". Penso non sia tanto male usarlo, 🙂 ma con parsimonia.
Grazie! Quindi non lo diresti in nessun caso per un'azione che hai fatto ieri o stamattina?
@@PodcastItaliano no, in dialetto forse si usa perciò credo che solo persone con un basso livello di istruzione potrebbero per un meccanismo di traslazione. Però ecco per eventi recenti no.
qua in sicilia lo usano principalmente le persone anziane, che generalmente parlano molto di più il dialetto. Difficile sentir parlare al passato remoto un ragazzo/a
Io sono pugliese e mi capita di coniugare i verbi al passato remoto per indicare azioni svolte qualche giorno prima o anche ieri. Quindi è vero che noi frequentemente usiamo questo tempo verbale. Ovviamente la Puglia è lunga ed esistono modi di parlare molto diversi a distanza di pochi chilometri.
Infatti, se il sud è "accusato" di abusare del tempo remoto, al nord si potrebbe criticare benissimo il fatto che quasi non lo usano.
Il passato remoto nel sud italia, nella maggior parte dei dialetti di Lingua Napoletana/Pugliese e Siciliana, viene utilizzato per eventi ormai passati rispetto la giornata che si sta vivendo. E' impensabile, da pugliese, dire "Prima andai fuori"... ma manco in dialetto è così.
Nei dialetti dell'estremo meridione tipo siciliano e salentino... Foggiano Barese no
Beh voglio ricordare e premettere che il volgare siciliano fu adottato da un gruppo di eruditi, letterati e poeti che presero poi il nome di scuola poetica siciliana; in questo periodo il siciliano acquistò grandissimo prestigio e fu considerato il più importante volgare d'Italia.
La Sicilia, insieme al "fiorentino" e forse a qualche altra regione, concorse all' eliminazione dell' uso del cosmopolitico latino medioevale, creando le premesse per lo sviluppo di una lingua letteraria. Il siciliano ha influito tantissimo sulla formazione dell'attuale lingua comune.
La cosiddetta Scuola siciliana, che assunse un ruolo d' avanguardia nella formazione della prima espressione poetica italiana. Primi in Italia furono i poeti di Sicilia (Jacopo da Lentini, Guido delle Colonne, Cielo d'Alcamo, D'Aquino, Verga).
Quindi sinceramente fa un po' ridere il tuo leggero sottolineare come al nord ci siano fonetiche più similari all'italiano "standard" dopo che la vera prima letteratura italiana è praticamente stata "siciliana". La vera lingua italiana sarebbe dovuta essere (forse) proprio il siciliano. Lo stesso Dante riteneva il siciliano l’unica lingua meritevole di diventare lingua comune di tutti i parlanti del Belpaese, anche se poi sparò anche delle baggianate sul siciliano poiché favoreggiava per il suo fiorentino. Adesso ti faccio degli appunti, anche se apparirò aspro, lo so. In primis, sono in disaccordo con l'uso passato remoto al sud. Ovvero, almeno in sicilia, non lo usiamo praticamente mai come espresso nel video. Se dicessi "stamattina andai al mare" mi riderebbero in faccia ahah. Ma sinceramente non l'ho mai sentito pronunciare a nessun siciliano, nemmeno parlando di eventi accaduti 40 anni prima...
Seconda cosa, le parole tronche qui non esistono per niente :) Semmai a Roma.
In merito alla frase "Chiamo a Giovanni" ecc.. beh direi che potrebbe esserci un qualcosa di scorretto, ma molto meglio del "la Giovanna, la Francesca" che sento pronunciare moltissimo solo al nord, che sinceramente è terribile da sentire e che nel video non menzioni assolutamente.
Per quanto riguarda le influenze spagnole, si al sud ci sono, ma più che altro solo grammaticalmente. Abbiamo anche tantissime influenze francesi, ma anche greche e arabe. Le vere cantilene e influenze spagnole le sentiamo soprattutto in Veneto ad esempio, dove all'orecchio di un siciliano suonano come "spagnoli lombardi" .
Per il resto, complimenti perché fai bei video e ti esprimi bene.
Si ma già parlare di dialetto del sud e dialetto del nord è sbagliatissimo
Condivido la sua obiezione sull'uso del passato remoto in Sicilia, in effetti "stamane andai al mare" non si può sentire e non è usato. Sono del nord-est ma contemporaneamente appassionato della Sicilia. Commento per dire che la parlata siciliana (all'interno delle differenze isolane) è una delle più piacevoli e articolate. I libri dello straordinario Camilleri li ho consumati...
@@albertorudi5168 Grazie per le tue parole. Ovviamente non pretendo e non dico che il siciliano sia il dialetto più bello o che sia il migliore. Ho fatto qualche appunto al video, specie per il passato remoto e per altre caratteristiche espresse un po' confusamente nel video. Mi fa piacere che tu apprezzi molto Camilleri. Lo definirei una sorta di degno "erede" di Pirandello, anche se i due sono abbastanza diversi. Ho letto quasi tutti i libri di Montalbano, oltre ad aver visto tutti i suoi film. Mi coinvolge molto, soprattutto per il cuore che ci mette nel descrivere, ad esempio, i paesaggi di mare soleggiati tipici della sicilia, o i piatti autoctoni, spesso ricorrenti nei suoi libri, come gli arancini, i cannoli, il pesce in quella famosa terrazza, il vino ecc...
Non è mai banale e riesce a estrarre con efficacia il potenziale della lingua siciliana, rendendola quasi familiare anche a chi non la conosce.
In fondo, la bellezza della vita sta proprio nelle piccole cose, le più semplici e che spesso sono quelle più grandiose. E nei suoi racconti ci sono vari momenti in cui, ad esempio, il commissario si rilassa cenando e meditando osservando il mare dalla sua terrazza, nuotando come quasi a liberarsi sei suoi cattivi pensieri.
@@albertorudi5168 in Sicilia il passato remoto lo usiamo solo nel dialetto, ma quando parliamo in italiano non si usa quasi mai, almeno chè non si parli di di qualcosa accaduta anni fa, come è giusto usarlo. "Ieri sono andato al mare" "un mese fa sono andato in montagna" ma se già è passato un anno allora dirò "andai". E se "sono a casa" non dico nemmeno "sto a casa" ma "sono a casa". Il tizio del video conosce poco il sud.
Ciao, innanzitutto complimenti per il tuo canale.
Sono un insegnante di italiano per stranieri e, rullo di tamburi..... sono napoletano. Quindi permettermi di fare alcune precisazioni:
il passato remoto al sud lo usiamo quando serve, forse giusto in Sicilia ne fanno un abuso.
Io insegno in Belgio e pensa che nei programmi ministeriali c'é scritto di fare solo un accenno al passato remoto, mentre è largamente usato nella letteratura e nella cronaca. Lo trovo assurdo!
Non ho mai sentito nessuno dire anzia, tranzitivo.... forse ti riferisci alla sola Roma.
Vero che tronchiamo gli infiniti ma solo se siamo in situazioni informali.
L'uso della preposizione a.... ma dipende!
Grazie Luigi!
Riguardo al passato remoto: non ho detto che ne venga fatto un abuso al sud, dico solo che al nord è praticamente assente nel linguaggio parlato mentre al sud è ancora in vita. A me personalmente piace e lo uso anche, ma sono il solo tra i miei amici. A mio modesto parere non è fondamentale insegnarlo se non ai livelli più avanzati, in quanto abbastanza complicato morfologicamente e non così usato nel parlato. è vero che nella letteratura è onnipresente, ma secondo me è più facile imparare a riconoscerlo e a capirlo mediante l'esposizione passiva. Poi dipende anche da quale varietà si vuole imparare e, eventualmente, dove si vuole andare in Italia. A Milano non servirà saper usarlo, a Palermo sarà come minimo necessario comprenderlo. Però si tratta solamente della mia opinione.
"Anzia" e "tranzitivo" si dicono a Roma ma anche in varie regioni del centro-sud. Ho fatto un test (cerca il video sugli 11 accenti sul mio canale) ed è emerso che molte persone dalla Toscana in giù pronunciano proprio così le combinazioni ns, rs, ecc.
Sul troncamento degli infiniti, beh, chiaramente si tratta di una varietà diafasica colloquiale, è chiaro che a un colloquio di lavoro o a un esame sarebbe preferibile evitare. Penso lo stesso sia valido per la preposizione a, ma non vivendo al sud non saprei. Quanto è comune? è considerata molto scorretta?
Podcast Italiano si per la preposizione a almeno in Campania é largamente usata (io stesso la uso quando parlo in contesti informali) anche se ti dicono che comunque grammaticalmente è sbagliato.
Per la didattica del passato remoto, beh io insegno principalmente ai livelli più alti e lo faccio imparare specialmente per i moduli di scrittura e lettura. Per chi si ferma a un livello intermedio sono d’accordo con te che comunque almeno debbano saperlo riconoscere. Rimane però il mio disappunto su alcuni programmi ministeriali non italiani.
Sono siciliano e non l utilizzo mai il passato remoto
l'uso del passato remoto (vivaddio!) è un magnifico retaggio del latino, in cui non esiste la differenza tra passato remoto e passato prossimo, entrambi raggruppati nel perfetto. Da questo deriva anche una certa eleganza nell'eloquio se adoperato correttamente.
per quanto riguarda la 's', al sud è 'forte' perchè deriva dalla esse 'liquida', retaggio fonetico greco. Secondo me è molto più corretta in tante parole, rispetto alla 's' dolce in uso prevalentemente al nord. Da un po' quest'ultima ha prevalso in Italia, per cui puoi sentire un romano che erroneamente dice "trentasei" ( il numero) e pronuncia quella esse come 'dolce'. Insomma tanti possono essere gli esempi
Per quanto riguarda le doppie, alcuni esempi che hai fatto sono corretti in dizione, come "ho (d)detto". Inoltre, non hai parlato degli "errori" che vengono commessi al Nord, come l'utilizzo dell'articolo determinativo di fronte ai nomi propri (soprattutto femminili).
Penso sia inevitabile che da piemontese gli saltino più "all'orecchio" gli errori del sud, perchè gli risultano più estranei
@@loiracitr E che non noti l'articolo davanti ai nomi femminili: a TO non si usa
Grazie! Your accent is so clear.
Sai, è italiano
@@dioio8415 Vivo in Italia da 2 anni e la maggior parte delle persone non è così facile da capire. Il suo modo di parlare è vantaggioso per gli studenti.
E la c intervocalica pronunciata "sc" al centrosud.
Al cento sud (Lazio Abruzzo Molise sì), al sud sud diventa G
Per es. A Roma ' cacio e pepe ' nel parlato diventa ' cascio e pepe' con una 'sc' leggera.
Nelle Marche come in diverse zone del sud la C diventa G dolce.
Cucina: cugina
(Per es. come parla Benedetta su food network. È marchigiana. La stessa cosa Calabria e Sicilia, prendi Malgioglio).
Bravo Davide, ottima panoramica sull'argomento!
Molto interessante. Queste somiglianze tra la lingua spagnola e l'italiano parlato nel sud dell'Italia, non potrebbero essere legate al fatto che gli spagnoli ebbero una lunga influenza e persino una presenza nel Regno di Napoli?
Quali sono le fonti di queste dichiarazioni? Non riesco a trovare alcun riferimento nell'infobox.
"Salutare al dottore" a quale "sud" fa riferimento?
Cambia da zona a zona, non si può parlare di un sud specifico
Ciao Davide, grazie anche di questo video, lo trovo molto utile come tutti gli altri. Ho un'idea per quanto riguarda l'uso di "a" dopo i verbi transitivi quando l'oggetto e una persona. Non e che l'uso di "a" sia rimasto dai tempi della dominazione spagnola? La prima volta che abbia incontrato questo fenomeno e stato a Napoli dove per tanti decenni (se non sbaglio) ci sono stati re Spagnoli. che ne dici?
Sicuramente a Napoli dicono cummigo/cuttigo per dire con me/te e usano il verbo tenere al posto di avere, idem per il verbo stare al posto di essere...poi ci sono tanti che si chiamano pure Lopez di cognome
Ciao, da romana sono abbastanza d'accordo su tutto quello che hai detto. Aggiungerei per Roma la tendenza a pronunciare la "s" come "sc" (per esempio qui "dieci" si pronuncia "diesci"). Inoltre a volte stranamente le doppie vengono dimezzate, soprattutto le "R". Per esempio, "errore" diventa "erore", ma c'è anche "machina" invece di "macchina". La parola "terribile" viene completamene ribaltata e diventa "teribbile".
Ancora: "gl" viene contratto con "j". Infine, si troncano anche i nomi propri, quando ci si rivolge a qualcuno. Ad esempio Alessandra potrebbe diventare "Alessà", Nicola "Nicò", Donatella "Donatè", ecc.
A casa mia si è sempre usato l'italiano e noi non diremmo mai "machina" o "erore", neanche in un contesto non formale. Però mi accorgo di pronunciare "sc" invece di "c". Penso comunque che ci siano differenze tra quartiere e quartiere.
Il passato remoto qui a Roma non lo usa mai nessuno nel linguaggio parlato.
Una cosa che ho notato da parte di alcuni italiani del nord è la difficoltà a capire la differenza tra "gli" e "li" laddove "gli" è usato non come articolo ma come pronome.
Ciao Davide! Forse potresti fare un video esclusivamente dei dialetti del nord, specialmente del ligure che non l'ho potuto mai trovare su UA-cam!
Ciao! Purtroppo non sono esperto del ligure...
Video interessante , personalmente credo che una delle differenze più importanti nel linguaggio colloquiale tra nord è il sud, è che al nord si utilizza molto l'articolo determinativo davanti al nome proprio.
A dire il vero sono rimasti solo i nonni a farlo... e io quando parlavo con i nonni.
Infatti! Io ho vissuto parecchi anni in Friuli e si usava tantissimo mettere l'articolo davanti ai nomi propri!
@@danighezzi veramente in Romagna ancora è usanza davanti ai nomi femminili
Bravo Davide! Adoro i tuoi video! solo un paio di commenti sull'influenza dello spagnolo nel sud italia che anche io ho notato. Mi domando se l'influenza borbonica durante il regno delle due Sicilie abbia lasciato le tue influenze. Inloltre, per quanto riguarda l'uso del passato remoto in spagnolo, concordo con te che in Spagna si usa di piú il passato prossimo che il remoto, ma in America Latina é l'esatto contrario. Il passato prossimo non lo sento quasi mai!
Hope the Live can get streamed this weekend!
It's kind of strange that you had to use the word 'varieties' for the different accents of the two main dialects. It seems that in Italy you use the word dialect for any language that is related to Italian, but isn't the standard Tuscan one. From a linguistic perspective, a dialect is a variation of a language which can still be understood by speakers of the "standard" and vice versa. When you can no longer understand the different variety, then it's typically considered a separate language, especially if it has a separate development from the standard historically. But I'm learning more and more that politics are very important in Italy when it comes to the different languages, and which ones get the status of being called a language.
Well, in italian linguistics "dialects" are used to talk about the italian regional languages. If you're interested in the the whole "dialect" vs "language" debate (with comments on the Italian situation), check out my friend Luke Ranieri's latest video: ua-cam.com/video/zUlNhs8rJ_g/v-deo.html&t
Non hai menzionato un'altra cosa che caratterizza la parlata del nord, l'articolo "la" prima di un nome femminile "ho chiamato la Maria" ecc.. al sud non si usa proprio
Sono d’accordo io dico esempio l’ ingargiola esempio banale per far capire
Fanno così solo in Liguria, Lombardia e in Friuli Venezia Giulia
Can you speak between the difference in the use of essere and estare, because I'm spanish and I still can't get it
Può fare un altro video parlando su dialetti, è un argomento monto interessante, vedere come parlano i ogni regioni, ma so che è una cosa difficili da fare.
Piccola precisazione, il centro non è accorpabile al sud per alcune di queste differenze: Verbo trans. (+a) + persona non viene usato se non per alcuni casi straordinari, e soprattutto per il passato remoto, dove è usato correttamente al centro, a differenza del nord e del sud dove si sbaglia per difetto o per eccesso.
Hai ragione, grazie per la precisazione!
esatto si parla sempre di nord e sud ma non apparteniamo a nessuna delle due categorie
Ciao! Da pugliese (con decine di contatti di altre regioni del sud) devo dirti che non ho mai sentito “chiamare a”, “guardare a”... credo sia banalmente un errore linguistico, forse lo commettono alcuni del Sud, ma certo non si può dire che sia diffuso al Sud. Qual è la tua fonte su questa e altre caratteristiche delle parlate del sud? Lo stesso vale per il passato remoto, assolutamente non così diffuso, benché l’abbia sentito a volte. Ma non tanto da farne un “hallmark” del Sud, direi :) invece confermo il raddoppiamento delle consonanti, assolutamente vero. Sulla Zeta anche devo dire mai sentita; in nessuna regione del sud o del centro... mentre sulla Esse sono proprio d’accordo. Comunque bel lavoro e bel canale!
Diciamo che le nuove generazioni parlano un italiano molto più neutro rispetto a qualche decennio fa complice più che la scuola la televisione e oggi anche internet
@@giovaneitalia8312 bah insomma ... i ragazzi che parlano molto il dialetto spesso si esprimono in un italiano improbabile ancora oggi . Comunque credo non sia corretto fare un video esplicativo dividendo semplicemente in nord-sud . Le cose dette sembrano più luoghi comuni che vere certezze linguistiche . Se consideriamo già solo il sud , c'è una forte differenza tra i dialetti derivati dalla lingua napoletana ( come il barese , tarantino , lucano ..) e quelli dalla lingua siciliana ( che comprende vari idiomi siciliani , calabresi fino al Salento) ; queste differenze dialettali influiscono poi molto sulla "parlata " dell'italiano ma dire , per esempio , che al sud si abbonda di passato remoto è falso , i siciliani lo usano molto ma nel dialetto non nell'italiano parlato , a Napoli è moderatamente usato nel dialetto ma raramente in italiano ...
Ciao Davide,volevo solo complimentarmi con te,sono argentino ma sono anche discendente diretto di italiani (del sud) e insegno la lingua da un paio di anni,quindi come potrai immaginare sono un appassionato e ti seguo perché il tuo contenuto mi sembra interessantissimo!
Una differenza che trovo come straniero tra nord e sud è proprio la "Z", mi avesse piaciuto vedere un tuo analisi. E anch'io amo l'accento di Roma, Grazie Prof come sempre
Genio !!! Grazie per tutto quello che fai per noi !!!
Grazie mille Davide, sei molto bravo 😁
Grazie tantissimo per i tuoi video e lavoro. Quando ascolto italiano è più facile per me di capire la gente di nord italia. È probabilmente come gli accenti scozzese e inglese qui nel regno unito. Parliamo più veloce in Scozia e l'accento e più forte.
Quindi al nord parlano più veloce e tu li capisci meglio?
Therefore in the north they speak faster and you understand them better?
La lingua italiana al nord subisce più l'influenza celtica/anglosassone, al sud subisce più l'influenza ispanica/greca
@@pasqualesimonelli1513 beh diciamo che gli accenti spesso siano più chiaro nel nord.
Tu sei de dove? Milano?
comunque il troncamento dei verbi (dobbiamo andà) è tipicamente romano ma non si usa assolutamente al sud, dove al massimo si usano molto i troncamenti dei nomi propri Michè per Michele ad esempio
io sono campano e se parlo con i miei amici dico tranquillamente "devo andá a mangiá" o "che ti devo dí?". Tronchiamo, hai voglia, non succede solo a Roma :) Ovvio, parliamo sempre di situazioni colloquiali, non è che vai a fare un esame all'università e dici "Professó, che le devo dí?". Piuttosto, un'ulteriore precisazione sarebbe che dipende molto dal registro. Anche parlando con amici, se stiamo facendo un discorso molto serio e complicato, che so, si parla ad esempio di politica, generalmente si tende a troncare meno. È davvero molto una questione di registro.
@@affeofen da me in Puglia non si usa invece tranne appunto per i nomi propri
Io sono in sud e sento " casa" con esse come in " sento" non sento " caza". Nel sud della Italia sento sempre " dissi" e "disse" invece di " ho detto " o " dicevo, diceva"
5:50 sto in sud. Tubbo , libbera(-o) ecc
Io "dissi" o "disse" sarebbe como diciamo in portuguese. "Io ho detto" e': "Eu disse".
Le conessione tra le lingue (su tutti) mi piaciono tantissimo.
Caza lo si sente soprattutto in Calabria e nel entro terra siculo
Ciao. Ho visto il tuo video ,tutto vero ! Un esempio di errore frequente sulle consonati doppie qui ,in Abruzzo, è della stessa parola Abruzzo che vedo molte volte scritta con 2 b !🤣
Hace 10 años estudie por 3 meses la lingua Italiana y tuve la oportunidad de practicar lo aprendido durante una semana con unos amigos de suiza que visitaban Cuba. Hoy veo tu video y lo he entendido al 99%, gracias a que l'italiano y lo spagnolo se parecen muchisimo y gracias a aquellas clases del pasado. Hehehe. Eres precioso.
Davide, sono molto interessanti i tuoi video, sono molto chiari e mi aiutano molto a cpire meglio l'italiano.
Interessantissimo! Ho imparato tanto. Grazie Davide.
6:39 in questo modo una parola come "pesce" se pronunciata da un settentrionale potrebbe assomigliare o essere uguale alla pronuncia di "pece" di un romano o ciociaro, forse anche in grande parte della Campania ma non sono sicuro
In generale tutto ciò che dici in questo video riguardo il sud è legato alla pronuncia di persone con un forte accento locale,posso confermarti il raddoppio delle consonanti e il suono s come caratteristiche tipiche ed incondizionate di una persona del sud che parla italiano. Invece per quanto riguarda la a si tratta di dialetto, e non viene usato quando si parla normalmente in italiano, il troncamento degli Infiniti e il verbo stare vengo usati solo in caso di un linguaggio colloquiale, mentre il passato remoto nell' esempio da te presentato e completamente sbagliato e non viene usato , può essere presente in frasi riguardanti un passato molto vicino come ieri o l' altro ieri (ma questa è una cosa tipicamente siciliana , non del sud in generale).
Riguardo il nord non posso dire nulla(non ho esperienza), solo che ci siamo dimenticati il tu che in qualsiasi situazione e contesto diventa te , e l' articolo davanti ai nomi che non manca mai...😂😂
Sono campano. Premetto che non ci ho mai riflettuto ma ascoltando i tuoi esempi trovo che “chiamo/vedo a un amico” non suoni molto naturale, credo che la preposizione a in questo caso si usi perlopiù quando ci si riferisce a una persona in particolare (“chiamo a Giovanni”). Penso che questa sia la tendenza nell’uso dialettale e di conseguenza nel nostro italiano regionale. Parlo per la mia zona, non so per quanto riguarda il resto del sud.
Il passato remoto solo i campani e se non sbaglio i sardi lo utilizzano! Quando hai parlato delle doppie un calabrese come me si è svegliato!
Pensa che per anni dicevo costruzioni mentre i miei compagni di classe lo esprimevano con due ZZ forti. Mi facevano sentire un alieno. Bel video! 😉
l'uso della a non è affatto così comune al sud. io vivendo a Brescia invece spesso sento gente del nord dire andiamo "alla" o dalla Francesca(Giovanna o quello che sia). andà lo dicono a Roma e nel centro italia, al sud poco. nessuno dice oggi andai al mercato, forse in qualche parte della sicilia
Carissimo Davive, ti volevo chiedere di fare un video parlando dell'uso del passato remoto ed altre coniugazione verbali che trovo siano molto difficile da trovare. Ad esempio quelli con «ebbi» non so nemmeno cosa sia hahahaha Un abbracione dal Portogallo
Roma conta come nord o sud?
Grazie Davide!! Ho una domanda: posso dire "sono imparando l'italiano"; or devo dire "sto imparando l'italiano"? Devo dire che sei assolutamente stupendo! :)
"Sto imparando l'italiano" è la giusta versione :)
@@claudiastrinati4357 grazie!!
My Mum would use 4 or 5 different words for the same thing and now when I try to speak italian I never know which words to use.
I suggest you to use just the one for you is easier and leave the others only for the understanding
@@giovaneitalia8312 The problem is that I don't know which word is standard Italian or which word is from parents dialect, I made the mistake of speaking Italian to a Somalian lady and she absolutely ripped me to shreds because she spoke perfect Italian and every word I used was poorly pronounced. Mama Mia !
@@vincentrathbone26 continue to watch this chanel because he speaks a very good italian and i suggest you also to follow "easy italian", do not worry if sometimes you get wrong or different, i's normal for everybody. Try to arrive at 1500, better 2000 words of your vocabulary and you can say to speak your second language well. There is another channel vey good for vocabulary i can suggest you, begin with these titles "200 italian words", and then with "300 italian words", then "400 italian words" and so on till "1800 words". I' m studing greek by these 2 channels because there is the equivalent in other languages and i 'm feeling very good because i can also refreshing my english while studing greek.
@@giovaneitalia8312 grazie mille.
Mi piace l'accento di Napoli. Ricordo come guardavo "Casa Surace" (se l'ho scritto corretto) quando non sapevo quasi niente. Forse anche da quel momento l'ho ricordato come una manera di parlare più corretta e più comuna. Poi ho capito che non era l'italiano standart ma mi piace comunque
è un canale simpatico! Certo, si basa sui classici stereotipi nord-sud (soprattutto sud), però è simpatico :)
La maggior parte dei ragazzi di casa surace sono in realtà pugliesi!😊
Grazie Davide. Molto interessante!!
Complimenti!!! Sei bravissimo!!!!
Visto che ti vedo interessato agli accenti regionali, ti consiglio i libri di Luciano Canepari, dove ne parla estensivamente, anche se alcuni tratti sono molto generalizzati e sono, in realtà, meno impiegati di quanto possa sembrare (soprattutto dalle nuove generazioni).
Molto interessante vedere l'influenza dell'italiano del Sud nello spagnolo parlato in Argentina
Grazie!!! Ti ascolto sempre!
Molto interresante, grazie! I'm American and I can't really hear the difference between a double consonant and a single consonant. Do you know any resources for training your ear to hear this? I imagine it's like hearing the difference between u and ü in German. It took me over a year of living in Austria to get to the point where I could hear it, but I did get there! :-)
I'm not a teacher but i can tell you some advices and examples. As i have been seen the "english" people have some issues about the italian "ch" and "r". The double "r" in italian It could be prounance like "Harry" . For "ch" you have to prounance It like your "K" , it's perferct the example with "Keys" , the way you prounance "K" is the same as "Ch". For the double "s" It's quite tricky to explain, i'm not sure but u should speak the italian "ss" in the same way as "dissing" , Just cut the "ng" and the job it's done( if u wanna be sure about the right prounance of the italian "i" ,it's like in " dissing " , i'm saying this just beacause i know that all americans have some issues to speak words or name with "a" "i" "e" all together).
Thanks!
Grazie mille caro Davide. Noi argentini siamo tutti un po´italiani, per esempio io, non essendo di origine italiano studiai in una scuola italiana a Buenos Aires ed imparai l´italiano da bambino, dunque mi sento un po´italiano, e parlo la lingua normalmente. Anche la cucina argentina é basicamente italiana, qui normalmente la domenica mangiamo gli spaghetti al sugo. Qui si mangiano le lasagne, i gnocchi, e cosí via.
Grazie a Dio ho potuto visitare l´Italie alcune volte e lá mi sento come in casa mia.
Saluti da Cordoba, Argentina.
Eccelente Davide! Grazie mille.
Guardo diversi video e ascolto podcasts in italiano e penso che autori come te sono dal nord, mi piaciono molto. L'accento di Ericka è molto bello, diverso dal tuo accento, vorrei sapere da quale regione proviene, non so se perché è una ragazza molto aggraziata. Penso che mi piacciano di più i tuoi video, sembri molto professionale ed eloquente, penso lo stesso di Ericka. Congratulazioni e grazie Mille!👌🌹
Sono proprio dialeti oppure lingue diverse?
Parlo spagnollo e per me é molto dificile dire "chiamo un amico" in vece di "chiamo a un amico" perche non mi esce senza la "a". Mi sembra scoretto. Sono corrette le due frasi?
La prima è corretta, però nel linguaggio colloquiale anche molti italiani aggiungono la preposizione "a".
Drer solo al sud si dice
"chiamo A un amico" in italiano è un errore
ulilissimo video, grazie, Davide! Per quanto riguarda gli accenti in italiano, mi piacciono quelli del sud, o per lo meno cosí mi sembra:) Come parlano al Sud Italia ha qualcosa di bello secondo me, forse se puó paragonarlo con, per esempio, il modo di parlare in Andalusia in Spagna. Un po' meno giusto, con cattiva pronuncia, ma secondo me ha qualcosa di 'cool'. Tra l'altro, mi piace tanto la pronuncia dello suono 'ci' in 'amici' nel accento romano.
Otro video de liga románica porfa !❤
Complimenti! Il mio bisnonno e nato nella provincia di Frosinone. A volte, le pronuncie sono difficile per me a capire come detto in Ciociaria.
Ciao Davide, I'm a language nerd as well, piacere! Io parlo da veneto che ha però uno zio siciliano, un'amica siciliana e una molisana e ti direi che
- le differenze che hai menzionato tra italiano del nord e del sud sono nella maggior parte dei casi pertinenti e corrette;
- rispetto al sud, noi al nord pronunciamo effettivamente le consonanti doppie con meno enfasi, però, per quanto riguarda in particolare il caso veneto che hai citato della pronuncia di "sottosopra" come "sotosopra", direi che riguarda soprattutto quei veneti che parlano in maniera molto aderente al dialetto, dove praticamente non si pronuncia alcuna doppia; io, però, non direi mai "sotosopra", mi suonerebbe troppo dialettale e, quindi, scorretto in italiano;
- sulla questione dell'uso del passato remoto al sud, ti confermo che la mia amica siciliana lo usa anche per azioni recentissime; una volta, riferendo una conversazione avuta il giorno precedente, ha detto: "e lei mi disse che...", al che tutti i "nordici" presenti sono sobbalzati per la stranezza. La mia amica conosce il dialetto, ma essendo una persona di cultura medio-alta conosce molto bene e utilizza come prima lingua l'italiano, cosa che quindi esclude una conoscenza scarsa o lacunosa dell'italiano e avvalla, invece, la tesi che in contesti quotidiani l'uso del passato remoto (magari pur sempre su traccia del dialetto) è ancora estremamente ampio. Non ti so dire, però, se l'uso del passato remoto sia altrettanto diffuso nelle altre regioni del sud come in Sicilia. Farò più attenzione la prossima volta in cui parlerò con la mia amica molisana;
- per quanto riguarda, infine, la pronuncia del sud di "ns" come "nz", direi che è un fenomeno relativamente diffuso, legato all'influenza del dialetto locale/regionale, ma la pronuncia della "z" non mi pare essere così pronunciata come esposto nel video, bensì, da quel che ricordo di una conversazione con l'amica molisana dove si parlava molto di "anzia", il suono della "s" è a metà tra la z di "zanzara" e la z inglese.
Queste volevano solo essere alcune precisazioni basate sulla mia esperienza personale di parlante e ascoltatore. Grazie per i tuoi video e la tua professionalità. I wish you all the best for this new year 🥰
Seja com sotaque do norte ou do sul, eu entendo 100% do que se fala em italiano. E também do que se escreve em italiano. Mas não falo corretamente, vou tentando.
Mas sem sombra de dúvida, italiano é a llingua mais bela do mundo. A mim me parece que a fonetica italiana é a que mais se aproxima da brasileira, até mesmo se comparada ao portugues de Portugal.
Ciao Davide, congratulations on yr knowledge about italian accents!
Following all yr videos regarding this subject, dreaming of acquiring an italian accent as neutral as possible! :)
Grazie mille
Baci dal Brasile
Hai guardato il video sull'accento neutro? :)
Sì, sì, c'e un commento pure!
Una cosa che come brasiliano ho sentito, è la pronuncia della "c" seguita di vocali. Non so se è universale, má della Toscana al Nord, sento come mi hanno insegnato, esempio..Dieci- c+i=tchi. Già a Roma o sotto Roma, sento qualcosa come "Dieschi".
Da piemontese (nonostante alias anglofono) parlante anche dialetto, trovo che il mancato raddoppio delle consonanti sia un fenomeno essenzialmente del nord-est, più tipicamente veneto. Al contrario in Piemonte, specialmente dove il dialetto viene parlato più "largo" si ha semmai un raddoppio delle vocali. Tipico esempio la classica frase (con cui a volte veniamo presi bonariamente in giro) "ti piace la menta?" che, pronunciata da un piemontese, sembra diventare qualcosa di simile a: "ti piaace la meenta?" (perdona per la non precisione, non sono ferrato in fonetica)
How should I speak then? I'm from Oregon. I live in California. My friends are from Northern Italy. My Grandfather is from Sicily (came to the USA in 1900)
Just try to speak standard italian, if you learn it everyone will understand you
I agree 100% with Pasqui -- aim for the standard.
I agree and suggest you that do not forget to speak with your natural accent cause of you will be much more simpathic and all italians will want to know and help you
Molto, molto interessante, grazie !
Grazie per il tuo canale molto utile. Sono un statiunitese d'estrazione siciliana. Quando ero bambino, i miei parenti parlavano spesso in dialetto a casa, ma anche il cosidetto "talianu veru" a volte.
Per favore puoi commentare su 2 cose? (1) L'uso di vocali "aperte" e "chiuse" (la "o" e la "e") tra nord e sud; (2) La pronuncia di "z" come /dz/, /ts/ o /z/ tra nord e sud. Grazie, e per cortesia scusa la mia grammatica.
La “z” non si pronuncia mai /z/. È la “s” che si pronuncia /z/ davanti ad alcune consonanti (b, d, g, v - l, m, n, r) oltre che tra vocali per quanto riguarda l’uso regionale al nord. In toscana non sempre la “s” si pronuncia /z/ tra vocali, dipende dalla parola. La dizione standard segue grosso modo l’uso toscano. Al sud di solito la “s” è sempre /s/ tra vocali, anche se alcuni per affettazione utilizzano la /z/ intervocalica. A volte per ipercorrettismo si può sentire anche in parole composte come “sacrosanto”, che va pronunciato /sakrosanto/ e non /sakrozanto/.
@@mattiamele3015 : Grazie per il riposto. Ecco qualche esempio. Al sud: zio = /tsio/ o /dzio/ ? ,manzo = /'mandzo/ o /'mantso/ o /'manzo/? cosa = /'kosa/ o /'koza/?
Grazie! Sono russo. Il tuo video e` molto interessante! Ciao della Russia!
Momento, Davide. Vuoi dire che raccontando una fiaba a un bambino non si userà il passato remoto nel Nord? E che un professore di storia in classe non userà il passato remoto parlanto di avvenimenti storici? Ma anche RACCONTANDO avvenimenti più vicini. Scusa, a me non pare che il passato remoto sia morto. Semplicemente è destinato a un uso specifico. CHE NE PENSI TU?
molto interessante, Davide, grazie! e come parlano in Abruzzo, nel parte vicino il mare?
L'abruzzese è di fatto considerabile un dialetto meridionale: i.redd.it/ffntedbzkua21.png