Il concetto di gruppo

Benvenuti a lezione con sentocheposso nella playlist dedicata alla Psicologia Sociale dei Gruppi.
In questa lezione cominceremo a parlare del CONCETTO DI GRUPPO.
Il termine gruppo deriva dal germanico «kruppa» che significa nodo, groviglio, rete
Emerge immediatamente una ambivalenza:
• il nodo è qualcosa che riunisce che tiene insieme moltissimi elementi
• il nodo è qualcosa che imprigiona, che lega, che immobilizza
Che cos’è un gruppo?
L’elemento chiave:
è un DESTINO COMUNE (es. Ebrei nell’Europa nazista)
la STRUTTURA SOCIALE sotto forma di relazioni di status e di ruolo (es. famiglia)
è l’INTERAZIONE FACCIA A FACCIA
è l’AUTOCATEGORIZZAZIONE (quando 2 o più persone percepiscono sé stessi, come membri della stessa categoria sociale)
è la RELAZIONE CON ALTRI GRUPPI (occorre che la sua esistenza sia riconoscibile da almeno un’altra persona)
Definire un gruppo
I fatti di gruppo si distinguono dai fatti psichici individuali perché si riferiscono a una pluralità o un conglomerato di individui
Si ritiene che occorrano almeno tre individui per costituire un gruppo (due formano una coppia)
KURT LEWIN (1948):
Un gruppo è una totalità dinamica cioè una entità diversa dalla somma degli individui che la compongono
Per la definizione di un gruppo il criterio è l’esistenza di una interazione e di una interdipendenza (del destino e/o del compito) tra i membri
Nb:
La somiglianza non è sufficiente per definire un gruppo
Non ci sono limitazioni numeriche
SHERIF (1969)
Un gruppo è una struttura in cui i membri sono legati da rapporti di status e di ruoli in cui si delineano norme e valori comuni
La condizione essenziale è l’interazione nel tempo tra individui con motivazione, interessi e problemi comuni
Sentirsi parte del gruppo
TURNER (1982)
Un gruppo esiste quando 2 o più persone percepiscono sé stessi come membri della stessa categoria sociale
TAJFEL (1972)
L’appartenenza al gruppo è contemporaneamente cognitiva e emozionale
BROWN (2000)
Un gruppo esiste quando 2 o più persone definiscono sé stessi come membri e quando la sua esistenza è riconosciuta da almeno un’altra persona
COME POSSIAMO STUDIARE I GRUPPI?
Wilhem Doise (1982) ha individuato quattro diversi livelli di analisi:
LIVELLO INTRAINDIVIDUALE: studia le modalità con cui un individuo analizza la realtà e costruisce una immagine del mondo sociale che lo circonda
IL LIVELLO INTRAGRUPPO: studia le dinamiche interpersonali tra più soggetti che fanno parte di uno stesso gruppo
IL LIVELLO INTERGRUPPO: studiare le relazioni che esistono tra gruppi sociali diversi
IL LIVELLO COLLETTIVO: focalizza l’attenzione sui processi sociali legati al contesto culturale e storico in cui gli individui si trovano ad operare
C’è qualcosa nei gruppi che sia di più della esistenza degli individui che li compongono?
ALLPORT (1924):
Sottolinea che non esiste una psicologia dei gruppi che non sia una psicologia degli individui
Non si può parlare di «mente di gruppo» perché non è possibile parlare di questa entità che si suppone dotata di consapevolezza separatamente dagli individui che la compongono
MEAD (1934), SHERIF (1936), ASCH (1952), LEWIN (1952):
Hanno sottolineato il carattere reale e distintivo del gruppi sociali ritenendoli dotati di proprietà uniche che emergono dalla rete di relazioni tra i singoli membri
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FontI:
• Brown, R. (2005). Psicologia sociale dei gruppi. Il Mulino.
• Palmonari, A., & Cavazza, N. (Eds.). (2012). Ricerche e protagonisti della psicologia sociale. Il Mulino.
• Quaglino, G. P., Casagrande, S., & Castellano, A. M. (1992). Gruppo di lavoro, lavoro di gruppo: un modello di lettura della dinamica di gruppo, una proposta di intervento nelle organizzazioni. Raffaello Cortina.
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