Il film mi è piaciuto molto e mi ritrovo tanto con la tua analisi dettagliata. Ricollegandomi al tema dei doppi e degli specchi/finestre che fai, secondo me c'è una scena molto coerente in tutto questo ed anzi forse è addirittura esplicativa di tutto quello che avverrà (come se la regista te lo avesse voluto dire prima) Al minuto 43 circa tutti i personaggi sono in sala a fare colazione ed iniziano a parlare del doppio di Shelley. Mentre la sorella ne parla ci sono due inquadrature fantastiche. Nella prima, nell'esatto momento in cui si fa riferimento al doppio, Oliver è inquadtrato attraverso uno specchio ed ha un'aria strana tra l'interessato e il colpevole . Successivemante quando la sorella prosegue con la storia e fa riferimento al doppio di Shelleyche viene visto dalla finestra, esattamente in quell'istante, nella finestra dietro di lei passa una figura che secondo me è Felix (è simile, cammina nello stesso modo ed indossa la stessa camicia rosa che ha a colazione, non penso sia una casualità) o meglio il suo doppio. Il tutto, con il senno di poi, a farti intendere che Oliver vuole prendere e prenderà il posto di Felix divorandolo vampiristicamente fino a rimpiazzarlo (sia lui che la sua famiglia)
Non sono d’accordo che la trama sia così ben congegnata e “convincente” come dici. Ci sono vari punti che non lo sono e che un bravo giallista indicherebbe subito. In particolare 2 (ma in realtà sono di più): 1) veniamo a sapere alla fine che Felix non era morto per overdose ma era stato avvelenato da Oliver. Qui l’assurdità è pretendere che la polizia non avesse fatto nessuna autopsia sul cadavere di Oliver e che quindi venga sepolto credendo al sospetto indotto da Oliver circa la morte per overdose. 2) La conclusione è davvero inverosimile: vediamo che molti anni dopo (circa 14, cioè il tempo che intercorre tra l’estate del 2006 e la fine della pandemia) Oliver incontra in un caffè Elspeth e ovviamente tutto ricomincia. Nella confessione finale a Elspeth a letto e priva di sensi Oliver “confesserebbe” che anche quell’incontro casuale con Elspeth era “preparato”. Oliver può naturalmente essere venuto a sapere che Elspeth era vedova, ma da lì ad attendere più di 10 anni (facendosi una vita, lavorando ecc.) per aspettare il momento giusto e spostarsi nella città dove viveva la donna, individuare il bar frequentato e preparare l’incontro casuale, beh ce ne vuole. Non impossibile. Ma allora lo devi far vedere un po’ allo spettatore. Troppo facile risolvere tutto con una confessione finale. Un giallista boccerebbe simili scorciatoie come roba da giallo di terz’ordine. Per il resto se la trama è rubata da vari libri, anche diverse inquadrature sono state letteralmente copiate, in particolare da “Call me by your name” di Guadagnino. Insomma: un successo poco meritato e frutto della solita gonfiatura del marketing.
Concordo che la trama non è delle piu coerenti, però secondo me un film non è da giudicare solo in quanto "plausibile" e "realistico". Altrimenti generi interi come la fantascienza non avrebbe mai visto la luce. Personalmente ho interpretato Saltburn più come uno studio sull'ossessione, non so, però è innegabile che il film è ben fatto: ogni inquadratura un quadro, ogni dettaglio pianificato (che se te lo vai a rivedere ogni volta noti un nuovo pezzo del puzzle) e gli attori sono tutti bravissimi. Detto ciò non credo farà la storia eh, non è stato nemmeno nominato agli Oscar a quanto ne so
Ciao, penso che il punto 1 si spieghi semplicemente perché pensavano tutti che il responsabile per la morte di Felix per overdose fosse Farleigh, dato che era lui ad aver portato lì la coca. Il padre di Felix glielo dice esplicitamente: lo fa andare via e non lo denuncia per non rovinargli la vita. Niente denuncia, niente indagini, niente autopsia. Non si è mai parlato di polizia nel film. Quindi non capisco questa osservazione. Diciamo che Oliver in questo caso ha rischiato parecchio, ma come è capitato altre volte nel film. Il secondo punto potrebbe essere più credibile, ma non penso sia così difficile per uno come Oliver sapere dove prende il caffè una signora che fa parte di una dinastia altolocata e molto famosa... E poi lo ha detto lui che è andato ad abitare lì, ma chi lo dice che sia vero? Può aver mentito anche in quel caso. È Oliver. Le inquadrature copiate da Guadagnino (io non le ho notate ma non ho assolutamente questo occhio per i dettagli) potrebbero fare parte di molte citazioni messe apposta per la mia generazione (sono nata nel 1995) e quella successiva alla mia: la pettinatura di Farleigh è decisamente simile a quella di Corbin Bleu di High School Musical (film, non a caso, del 2006...), mentre il sorriso insanguinato di Oliver è un palese richiamo al Joker di Todd Phillips. Mi verrebbe da azzardare che anche il richiamo al vampiro sia un omaggio (anche una presa per i fondelli amorevole secondo me) a Twilight e pure l'attrazione omolatente di Oliver per Felix sia un richiamo a tutte le storie omosessuali per adolescenti che vanno di moda da 10 anni a questa parte. Tu hai citato Call Me By Your Name, non è un caso... Io ho avuto paura di dover guardare una copia sbiadita di Rosso, Bianco e Sangue Blu.
Detto ciò, concordo con te che la trama non sia assolutamente niente di originale e neanche il cast. Per me il film ha ricordato molto anche Una Donna Promettente, della stessa regista, per via del piano congegnato che per prendere vita ha bisogno di tempo (molto tempo...). Ma anche il Teorema di Pasolini, per via dell'invasione da parte di un ospite che manipola la famiglia sessualmente e psicologicamente. Solo che l'ospite ci riesce, Oliver no... E infatti li ammazza tutti. A parte Farleigh e il padre. Il cast è bello ma capisci che fine fanno già dalla scelta degli attori: Barry Keoghan è bravo ma fa sempre ruoli da matto o disturbato, Jacob Elordi è diventato famoso per Euphoria, dove interpreta circa lo stesso personaggio di Felix.
D'accordo su tutto tranne che per il fatto che vorremmo tutti essere amici dei personaggi. Nel film i personaggi di Saltburn vengono immediatamente presentati come cinici e disincantati e a tratti odiosi. La regista ci fa prendere subito le distanze da loro.
a me è sembrato un film vuoto, che poi giocando alle interpretazioni potrei dire che la Fennell mirava a lasciare proprio questa sensazione, quella che appartiene alla gioia illusoria di conquistare begli oggetti senza vita, facendosi il vuoto attorno. Se invece la prendo in modo meno generoso, credo che il film sia una bella costruzione pensata per attirare il pubblico dei giovanissimi, dandogli un contesto "instagrammabile", scene trasgressive pensate per sostenere interamente l'hype del film, e generose visioni sexy del corpo degli attori. Senza questi elementi iper sopra le righe, secondo me il film perde la sua attrattiva, per questo ho preferito molto di più Il Talento di Mr Ripley, dove ho trovato una migliore costruzione di questo identico tema, con un Jude Law immensamente più carismatico di Felix e con una costruzione più armoniosa dei personaggi.
Io non sono d'accordo su nulla di quanto espresso, ma rispetto la tua opinione ovviamente anche se secondo me stai descrivendo un film talmente diverso dalla realtà che lo hai "scritto" meglio tu di quanto fatto da loro. Ad esempio, la scena del sasso è palesemente scritta e montata per rappresentare/descrivere Oliver e non per farci capire che in realtà il padre non sia morto; palese sovralettura che va oltre il linguaggio cinematografico
Palese non direi, anzi vedendo il film più volte ti rendi conto di quante falle ci sono fin dall'inizio nelle bugie di oliver, e il sasso che cade nel vomito sembra un'altra conferma più "soprannaturale" della sua disonestà. Dato che quasi ogni dettaglio sembra pianificato in sto film, credo che anche questo sia voluto. Però oh, liberi tutti di pensarla come si vuole 🙌
![Lp. Сердце Вселенной #60 РОЖДЕНИЕ ЛОЛОЛОШКИ [Финал] • Майнкрафт](http://i.ytimg.com/vi/YoR0pAV9FVQ/mqdefault.jpg)
Il film mi è piaciuto molto e mi ritrovo tanto con la tua analisi dettagliata.
Ricollegandomi al tema dei doppi e degli specchi/finestre che fai, secondo me c'è una scena molto coerente in tutto questo ed anzi forse è addirittura esplicativa di tutto quello che avverrà (come se la regista te lo avesse voluto dire prima) Al minuto 43 circa tutti i personaggi sono in sala a fare colazione ed iniziano a parlare del doppio di Shelley. Mentre la sorella ne parla ci sono due inquadrature fantastiche. Nella prima, nell'esatto momento in cui si fa riferimento al doppio, Oliver è inquadtrato attraverso uno specchio ed ha un'aria strana tra l'interessato e il colpevole . Successivemante quando la sorella prosegue con la storia e fa riferimento al doppio di Shelleyche viene visto dalla finestra, esattamente in quell'istante, nella finestra dietro di lei passa una figura che secondo me è Felix (è simile, cammina nello stesso modo ed indossa la stessa camicia rosa che ha a colazione, non penso sia una casualità) o meglio il suo doppio. Il tutto, con il senno di poi, a farti intendere che Oliver vuole prendere e prenderà il posto di Felix divorandolo vampiristicamente fino a rimpiazzarlo (sia lui che la sua famiglia)
Non sono d’accordo che la trama sia così ben congegnata e “convincente” come dici. Ci sono vari punti che non lo sono e che un bravo giallista indicherebbe subito. In particolare 2 (ma in realtà sono di più): 1) veniamo a sapere alla fine che Felix non era morto per overdose ma era stato avvelenato da Oliver. Qui l’assurdità è pretendere che la polizia non avesse fatto nessuna autopsia sul cadavere di Oliver e che quindi venga sepolto credendo al sospetto indotto da Oliver circa la morte per overdose. 2) La conclusione è davvero inverosimile: vediamo che molti anni dopo (circa 14, cioè il tempo che intercorre tra l’estate del 2006 e la fine della pandemia) Oliver incontra in un caffè Elspeth e ovviamente tutto ricomincia. Nella confessione finale a Elspeth a letto e priva di sensi Oliver “confesserebbe” che anche quell’incontro casuale con Elspeth era “preparato”. Oliver può naturalmente essere venuto a sapere che Elspeth era vedova, ma da lì ad attendere più di 10 anni (facendosi una vita, lavorando ecc.) per aspettare il momento giusto e spostarsi nella città dove viveva la donna, individuare il bar frequentato e preparare l’incontro casuale, beh ce ne vuole. Non impossibile. Ma allora lo devi far vedere un po’ allo spettatore. Troppo facile risolvere tutto con una confessione finale. Un giallista boccerebbe simili scorciatoie come roba da giallo di terz’ordine. Per il resto se la trama è rubata da vari libri, anche diverse inquadrature sono state letteralmente copiate, in particolare da “Call me by your name” di Guadagnino. Insomma: un successo poco meritato e frutto della solita gonfiatura del marketing.
Concordo che la trama non è delle piu coerenti, però secondo me un film non è da giudicare solo in quanto "plausibile" e "realistico". Altrimenti generi interi come la fantascienza non avrebbe mai visto la luce. Personalmente ho interpretato Saltburn più come uno studio sull'ossessione, non so, però è innegabile che il film è ben fatto: ogni inquadratura un quadro, ogni dettaglio pianificato (che se te lo vai a rivedere ogni volta noti un nuovo pezzo del puzzle) e gli attori sono tutti bravissimi. Detto ciò non credo farà la storia eh, non è stato nemmeno nominato agli Oscar a quanto ne so
Ciao, penso che il punto 1 si spieghi semplicemente perché pensavano tutti che il responsabile per la morte di Felix per overdose fosse Farleigh, dato che era lui ad aver portato lì la coca. Il padre di Felix glielo dice esplicitamente: lo fa andare via e non lo denuncia per non rovinargli la vita. Niente denuncia, niente indagini, niente autopsia. Non si è mai parlato di polizia nel film. Quindi non capisco questa osservazione. Diciamo che Oliver in questo caso ha rischiato parecchio, ma come è capitato altre volte nel film.
Il secondo punto potrebbe essere più credibile, ma non penso sia così difficile per uno come Oliver sapere dove prende il caffè una signora che fa parte di una dinastia altolocata e molto famosa... E poi lo ha detto lui che è andato ad abitare lì, ma chi lo dice che sia vero? Può aver mentito anche in quel caso. È Oliver.
Le inquadrature copiate da Guadagnino (io non le ho notate ma non ho assolutamente questo occhio per i dettagli) potrebbero fare parte di molte citazioni messe apposta per la mia generazione (sono nata nel 1995) e quella successiva alla mia: la pettinatura di Farleigh è decisamente simile a quella di Corbin Bleu di High School Musical (film, non a caso, del 2006...), mentre il sorriso insanguinato di Oliver è un palese richiamo al Joker di Todd Phillips.
Mi verrebbe da azzardare che anche il richiamo al vampiro sia un omaggio (anche una presa per i fondelli amorevole secondo me) a Twilight e pure l'attrazione omolatente di Oliver per Felix sia un richiamo a tutte le storie omosessuali per adolescenti che vanno di moda da 10 anni a questa parte. Tu hai citato Call Me By Your Name, non è un caso... Io ho avuto paura di dover guardare una copia sbiadita di Rosso, Bianco e Sangue Blu.
Detto ciò, concordo con te che la trama non sia assolutamente niente di originale e neanche il cast. Per me il film ha ricordato molto anche Una Donna Promettente, della stessa regista, per via del piano congegnato che per prendere vita ha bisogno di tempo (molto tempo...). Ma anche il Teorema di Pasolini, per via dell'invasione da parte di un ospite che manipola la famiglia sessualmente e psicologicamente. Solo che l'ospite ci riesce, Oliver no... E infatti li ammazza tutti. A parte Farleigh e il padre.
Il cast è bello ma capisci che fine fanno già dalla scelta degli attori: Barry Keoghan è bravo ma fa sempre ruoli da matto o disturbato, Jacob Elordi è diventato famoso per Euphoria, dove interpreta circa lo stesso personaggio di Felix.
D'accordo su tutto tranne che per il fatto che vorremmo tutti essere amici dei personaggi. Nel film i personaggi di Saltburn vengono immediatamente presentati come cinici e disincantati e a tratti odiosi. La regista ci fa prendere subito le distanze da loro.
Ciao, concordo anche io. Per me non è gradevole nessun personaggio, a cominciare da Oliver.
Analisi perfetta! Grazie ❤
analisi interessantissima♡
Bravissima❤
sì, vampiro energetico è il termine esatto
a me è sembrato un film vuoto, che poi giocando alle interpretazioni potrei dire che la Fennell mirava a lasciare proprio questa sensazione, quella che appartiene alla gioia illusoria di conquistare begli oggetti senza vita, facendosi il vuoto attorno. Se invece la prendo in modo meno generoso, credo che il film sia una bella costruzione pensata per attirare il pubblico dei giovanissimi, dandogli un contesto "instagrammabile", scene trasgressive pensate per sostenere interamente l'hype del film, e generose visioni sexy del corpo degli attori. Senza questi elementi iper sopra le righe, secondo me il film perde la sua attrattiva, per questo ho preferito molto di più Il Talento di Mr Ripley, dove ho trovato una migliore costruzione di questo identico tema, con un Jude Law immensamente più carismatico di Felix e con una costruzione più armoniosa dei personaggi.
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Io non sono d'accordo su nulla di quanto espresso, ma rispetto la tua opinione ovviamente anche se secondo me stai descrivendo un film talmente diverso dalla realtà che lo hai "scritto" meglio tu di quanto fatto da loro. Ad esempio, la scena del sasso è palesemente scritta e montata per rappresentare/descrivere Oliver e non per farci capire che in realtà il padre non sia morto; palese sovralettura che va oltre il linguaggio cinematografico
Palese non direi, anzi vedendo il film più volte ti rendi conto di quante falle ci sono fin dall'inizio nelle bugie di oliver, e il sasso che cade nel vomito sembra un'altra conferma più "soprannaturale" della sua disonestà. Dato che quasi ogni dettaglio sembra pianificato in sto film, credo che anche questo sia voluto. Però oh, liberi tutti di pensarla come si vuole 🙌