Coltivare e custodire il territorio è quanto di più importante per il futuro nostro e della collettività. Gli obiettivi sono tanti ma bisogna darsi le priorità facendo una scaletta che permetta di segnare le tappe. E tappa dopo tappa si arriva ai grandi obiettivi. Il lavoro se è vissuto con piacere diventa totalizzante ma il piacere si alimenta con i cambiamenti e quindi ad esempio con l'alternanza al dovere. Una torta a fine pasto rende più bello il pranzo pur sapendo che non puoi vivere solo di dolci. Devi pertanto sforzarti di ricavare tempo per creare l'alternanza tra lavoro e tempo libero. Programmazione non basta. Bisogna anche far crescere collaboratori a cui delegare lavori che altrimenti sarebbero sulle tue spalle. L'aiuto ed il ricambio di energia ti farà scoprire il desiderio di coltvare altro tempo, oltre l'azienda!
Salve, io non ho una azienda agricola ma coltivo da decenni un orto particolarmente grande e quindi con varietà di verdure variegate e soprattutto con diversi approcci alle lavorazioni e qualche esperimento condotto sulle pratiche della coltivazione di ortaggi. Ho letto (non moltissimo) e seguito video (molto) riguardo al tema della agricoltura rigenerativa e affini e ho maturato a riguardo alcune idee. La principale convinzione è che si possono mettere in campo alcuni dei principali principi di questo approccio solo se si dispone di uno spazio "importante" e fondi economici sostanziosi. Ad esempio l'uso del compost che determina una spesa iniziale molto importante e successivamente continui rifornimenti da terzi (in pratica è impossibile auto-produrre compost sufficiente con gli scarti, seppure "arricchiti", prodotti nell'anno. Analoga considerazione per tutto il resto che serve: sementi, coperture, macerati, etc... . La cosa funziona in piccola scala se si punta all'auto-produzione ma per una azienda che deve ricavare profitto la cosa la vedo dura e molto molto incerta. Non ho esperienza di zootecnia per cui mi astengo, anche se vedo che le aziende che gravitano attorno alla mia zona (collina-montagna) puntano ad avere almeno 50 capi come minimo e mi dicono di starci molto ma molto stretti e soprattutto con moltissimo lavoro manuale e impegno in prima persona. Non so proprio se 5 mucche consentano un qualche guadagno... Comunque ripeto che non posso definirmi "agricoltore" per cui altri con più esperienza specifica potranno darti dei consigli più mirati e pertinenti. Buon lavoro.
Da quello che ho potuto imparare per ora, si può fare anche su una scala più ridotta, ti saprò dire in futuro come è andata. Per quanto riguarda il numero di animali, 5 vacche non sono sufficienti. Io sono agli inizi e sono in attesa di costruire il mio caseificio, fatto questo, il numero di animali aumenterà e ho intenzione di migliorare la stalla. Quello che vi sto mostrando nei video al momento non è altro che una versione molto molto prematura del mio progetto. Ho ereditato le vacche da mio padre quindi sto continuando a gestirle come ho sempre fatto quando erano ancora le sue in attesa di poter crescere.
Buonassera io ho avuto lo stesso problema con una limounsine che era al pascolo dove aveva perso la coda l'aveva morsicata il cane tranquillo il pezzo rimasto torna alla normalità!!! Ciao
Riguardo le mosche... Prendi delle bottiglie,mettici i tappi gialli x catturare gli insetti,riempi a metà con acqua e scarti di sardine,ridurrai di molto l'invasione
Tranquillo non gli succede niente, si può sistemare ma con il tempo però non ritorna come prima. Questo succede nei giovani tori che tirando il salto capita che cadono indietro rompendosi la coda
Quella difficoltà di non saper staccare è uguale per tutti noi che abbiamo un'attività agricola e con animali. Non si può staccare se sei solo, ora non penserei come uscirne, ma come viverla questa cosa. È come avere una famiglia numerosa, non puoi uscire ma stare lì è il tuo posto oggi.
Capisco il tuo punto di vista e sono d'accordo. Ho scelto questa strada e sono conscio del bene e del male che ne deriva, ma crearsi una parte di giornata dove non si lavora è l'unico modo per renderla sostenibile, a mio parere. Il mio problema, però, non è quello di non avere tempo per lo svago quanto il non stare li a sentirmi in colpa quando me lo prendo o il non sapere quando smettere di pensare al lavoro. Tuttavia, credo di aver trovato un equilibrio di recente.
@@moneferrando per me non c'è risposta. Nel mio caso è una fusione unica tra il senso di colpa, il senso del dovere, la consapevolezza che oggi è così, la fortuna di gestirsi il tempo e la sfortuna di non avere un orario di lavoro. Tutta una divertente schizofrenica sana macedonia insomma.
Ciao allora io sono un allevatore di 38 anni e lo faccio dall'età di 25 anni ..mi sono sposato a 28 anni e ho 2 figli...ti devi dare gli orari ..io ad esempio ore 4 sveglia ore 7 colazione con la mia famiglia e poi via a lavorare nei campi fino a l'una fino alle 15 con la famiglia e si ritorna con i bovini fino alle 19 ..cena e a dormire 😂..se c'è una festa la sera anche fino a l'una di notte stessa ora cioè alle 4 sveglia 😅e cosi via...purtroppo però nn riesco ad andare in ferie..ciao e complimenti che sei un bravo ragazzo
Eh si, alla fine è questione di darsi un'inizio e una fine e rispettarli il quanto più possibile. Ho iniziato a farlo e ho già notato un miglioramento. Ovviamente bisogna un po' sacrificarsi per quanto riguarda le ferie ma è una conseguenza delle nostre scelte.
Bravooooo. Io sto x intraprendere un passo simile al tuo. 20 manze gravide già acquistate, devono solo arrivare. Teniamo duro ed avremo risultati
Io ti seguo dal Marocco ed anche altri amici miei ti seguono quindi coraggio caro Andrea sei un grande 💪💪
Coltivare e custodire il territorio è quanto di più importante per il futuro nostro e della collettività. Gli obiettivi sono tanti ma bisogna darsi le priorità facendo una scaletta che permetta di segnare le tappe. E tappa dopo tappa si arriva ai grandi obiettivi.
Il lavoro se è vissuto con piacere diventa totalizzante ma il piacere si alimenta con i cambiamenti e quindi ad esempio con l'alternanza al dovere. Una torta a fine pasto rende più bello il pranzo pur sapendo che non puoi vivere solo di dolci. Devi pertanto sforzarti di ricavare tempo per creare l'alternanza tra lavoro e tempo libero. Programmazione non basta. Bisogna anche far crescere collaboratori a cui delegare lavori che altrimenti sarebbero sulle tue spalle. L'aiuto ed il ricambio di energia ti farà scoprire il desiderio di coltvare altro tempo, oltre l'azienda!
Salve, io non ho una azienda agricola ma coltivo da decenni un orto particolarmente grande e quindi con varietà di verdure variegate e soprattutto con diversi approcci alle lavorazioni e qualche esperimento condotto sulle pratiche della coltivazione di ortaggi. Ho letto (non moltissimo) e seguito video (molto) riguardo al tema della agricoltura rigenerativa e affini e ho maturato a riguardo alcune idee.
La principale convinzione è che si possono mettere in campo alcuni dei principali principi di questo approccio solo se si dispone di uno spazio "importante" e fondi economici sostanziosi. Ad esempio l'uso del compost che determina una spesa iniziale molto importante e successivamente continui rifornimenti da terzi (in pratica è impossibile auto-produrre compost sufficiente con gli scarti, seppure "arricchiti", prodotti nell'anno. Analoga considerazione per tutto il resto che serve: sementi, coperture, macerati, etc... . La cosa funziona in piccola scala se si punta all'auto-produzione ma per una azienda che deve ricavare profitto la cosa la vedo dura e molto molto incerta.
Non ho esperienza di zootecnia per cui mi astengo, anche se vedo che le aziende che gravitano attorno alla mia zona (collina-montagna) puntano ad avere almeno 50 capi come minimo e mi dicono di starci molto ma molto stretti e soprattutto con moltissimo lavoro manuale e impegno in prima persona. Non so proprio se 5 mucche consentano un qualche guadagno...
Comunque ripeto che non posso definirmi "agricoltore" per cui altri con più esperienza specifica potranno darti dei consigli più mirati e pertinenti.
Buon lavoro.
Da quello che ho potuto imparare per ora, si può fare anche su una scala più ridotta, ti saprò dire in futuro come è andata. Per quanto riguarda il numero di animali, 5 vacche non sono sufficienti. Io sono agli inizi e sono in attesa di costruire il mio caseificio, fatto questo, il numero di animali aumenterà e ho intenzione di migliorare la stalla. Quello che vi sto mostrando nei video al momento non è altro che una versione molto molto prematura del mio progetto. Ho ereditato le vacche da mio padre quindi sto continuando a gestirle come ho sempre fatto quando erano ancora le sue in attesa di poter crescere.
Belli i video anche i paesaggi di che parte dell' italia
Sono di genova!
Buonassera io ho avuto lo stesso problema con una limounsine che era al pascolo dove aveva perso la coda l'aveva morsicata il cane tranquillo il pezzo rimasto torna alla normalità!!! Ciao
Ciao, grazie per la testimonianza. Speriamo!
Riguardo le mosche...
Prendi delle bottiglie,mettici i tappi gialli x catturare gli insetti,riempi a metà con acqua e scarti di sardine,ridurrai di molto l'invasione
No impossibile 😢💪🌹
Tranquillo non gli succede niente, si può sistemare ma con il tempo però non ritorna come prima. Questo succede nei giovani tori che tirando il salto capita che cadono indietro rompendosi la coda
OK buono a sapersi, ti ringrazio!
Se vuoi ogni tanto qualche consiglio contattami pure io sono nato in mezzo alle vacche😅 io allevo prezzate rosse
Se vuoi ti posso lasciare il mio numero
Si infatti al mio toro capito ' quando era più piccolo cadde all'indietro 😅ma adesso si è ripreso
Quella difficoltà di non saper staccare è uguale per tutti noi che abbiamo un'attività agricola e con animali. Non si può staccare se sei solo, ora non penserei come uscirne, ma come viverla questa cosa.
È come avere una famiglia numerosa, non puoi uscire ma stare lì è il tuo posto oggi.
Capisco il tuo punto di vista e sono d'accordo. Ho scelto questa strada e sono conscio del bene e del male che ne deriva, ma crearsi una parte di giornata dove non si lavora è l'unico modo per renderla sostenibile, a mio parere. Il mio problema, però, non è quello di non avere tempo per lo svago quanto il non stare li a sentirmi in colpa quando me lo prendo o il non sapere quando smettere di pensare al lavoro. Tuttavia, credo di aver trovato un equilibrio di recente.
@@moneferrando per me non c'è risposta. Nel mio caso è una fusione unica tra il senso di colpa, il senso del dovere, la consapevolezza che oggi è così, la fortuna di gestirsi il tempo e la sfortuna di non avere un orario di lavoro. Tutta una divertente schizofrenica sana macedonia insomma.
video cosi lunghi richiedono piu tempo pero sono molto belli
Mi fa molto piacere saperlo, grazie!!!😁
Ciao allora io sono un allevatore di 38 anni e lo faccio dall'età di 25 anni ..mi sono sposato a 28 anni e ho 2 figli...ti devi dare gli orari ..io ad esempio ore 4 sveglia ore 7 colazione con la mia famiglia e poi via a lavorare nei campi fino a l'una fino alle 15 con la famiglia e si ritorna con i bovini fino alle 19 ..cena e a dormire 😂..se c'è una festa la sera anche fino a l'una di notte stessa ora cioè alle 4 sveglia 😅e cosi via...purtroppo però nn riesco ad andare in ferie..ciao e complimenti che sei un bravo ragazzo
Eh si, alla fine è questione di darsi un'inizio e una fine e rispettarli il quanto più possibile. Ho iniziato a farlo e ho già notato un miglioramento. Ovviamente bisogna un po' sacrificarsi per quanto riguarda le ferie ma è una conseguenza delle nostre scelte.
Di dove sei?
Hai vacche da latte?
@@simolazza2578 pugliese...si ho vacche da latte
@@moneferrando Io nn so se tu sei sposato...ma ti posso garantire che se hai una famiglia devi darti per forza gli orari😅e lo so sono sacrifici🤷♂️
@@antoniodisanto9738 si sono sposato e ho figli e mi faccio un culo così 😁