Ilenia voglio davvero ringraziarti per la qualità dei tuoi contenuti, che è cresciuta (partendo comunque già alta) insieme a te. Mi è sempre piaciuta la capacità che hai di unire argomenti seri e la giuste dose di leggerezza, sei una fonte di ispirazione ❤️
Sempre piacevoli i GRWM (sin da quando usavi le mani per spalmare tutto 😂😂). Piccolo suggerimento, se riesci, recupera Gli spiriti dell’isola in sala, film stupendo.
Visto "The Whale". Molto bello ma a volte sembrava volesse farti piangere per forza. Il risultato è che io mi sono commossa, ma non mi ha poi fatto piangere più di tanto. È la storia di un suicidio, non della obesità in sé e per sé. Quindi le polemiche che leggo sono senza senso.
Bellissimo The whale! Ho amato anche la metafora con Moby Dick, romanzo che purtroppo ho abbandonato più volte e con cui mi è venuta voglia di riprovarci😍 Brendan deve vincere l'Oscar
A me questa cosa che la rappresentazione dei corpi e delle vite delle persone clinicamente obese deve essere per forza e sempre positiva sembra semplicemente ridicola e mi fa incazzare come poche cose al mondo. Sappiamo bene che spesso l’essere obesi è legato a disturbi alimentari, meccanismi disfunzionali e dolorosi. È un modo di lasciarsi andare e di annientarsi come tanti altri cazzo. Non va condannato né giudicato assolutamente, ma perché dovremmo cancellare queste storie? Io parlo da persona bulimica, quindi non esattamente estranea al rapporto tossico col cibo e sensibile all’argomento. Io voglio vedere la bulimia rappresentata come una cosa dolorosa, perché lo è! Il cibo può essere una droga, lo sappiamo benissimo. Può essere una valvola di sfogo pericolosa e insidiosa dove concentrare la sofferenza. Dobbiamo smettere di rappresentare le dipendenze, per esempio da droghe pesanti, come elementi dolorosi e invalidanti? Perché? Questo è il politicamente corretto che mi fa schifo.
E aggiungo che dal momento che viviamo in una società in cui, sono d’accordo, esiste un forte pregiudizio e una forma di discriminazione verso i corpi grassi, rappresentare l’obesità come un elemento di sofferenza è realistico anche e proprio per questo motivo. Volete la storia di una persona grassa che vive il proprio corpo con serenità e self-love nonostante il giudizio altrui? Ok: non è questa la storia. Qual è il problema? Perché mai tutte le narrazioni dovrebbero incontrare il nostro desiderio? La storia di una persona che si ammazza, letteralmente, di cibo dovrebbe contenere un messaggio positivo sul rapporto col proprio corpo e con il cibo? In quale universo?
1:00 Se non hai ancora scoperto Dermot Kennedy, ti consiglio con tutto il cuore il suo primo album “Without fear”. Considerando che ti piace Capaldi… qualcosa mi dice che Kennedy potrebbe essere una ossessione ancora più grande :)
Grazie mille per i tuoi video sempre stupendi! Per quanto riguarda The Whale il problema è che ormai il body positive sostiene che anche se pesi 250 kg vai bene.. vedi Tess Holiday, purtroppo è molto seguita e tutte queste influencer che parlano di fat acceptance stanno rovinando molte persone sensibili e/o adolescenti.. quindi è " normale" che sarebbero arrivate le critiche! Non vedo l'ora di vederlo, un abbraccio : D
Ma soprattutto un corpo grasso del genere (vedi obesità) non può a prescindere essere rappresentato in maniera positiva, come si potrebbe dire lo stesso di un corpo estremamente sotto peso. Non c'è nulla di positivo nello squilibrio grave di un corpo e non parlo certamente di estetica.
Sei sicura di ciò che dici? La dignità non può essere garantita anche ad un corpo affetto da grave obesità (e depressione)? Indipendentemente dall’intento del regista, a me sembra che i corpi grassi vengano esclusivamente rappresentati e considerati negativamente… e anche solo pensare che una persona non meriti una rappresentazione diversa, perché grassa, lo trovo molto fuori luogo.
Esiste anche la rappresentazione neutra: questa persona è obesa, non è una sua caratteristica né positiva né negativa, è semplicemente così Devo aggiungere: ovviamente non mi riferisco a questo film, che aveva uno scopo diverso, era solo per precisare
In The Whale il protagonista è rappresentato con rispetto e delicatezza, il suo corpo no. O meglio non ha una connotazione morale, solamente esiste: a volte è un ostacolo, a volte è una bomba ad orologeria, a volte è una protezione, a volte è un posto comodo su cui accoccolarsi e piangere. C'è anche un momento di riflessione su come la bellezza si esprima in un corpo grasso ma non patologico, quando si parla del passato. In quel momento e in molti altri Charlie ha grande dignità: è gentile, vede il meglio nelle persone, ha senso dell'umorismo, ha pazienza. Dice di essere disgustoso? Non è una valutazione estetica, è solo una manifestazione di quel senso di colpa che lo porta tra le altre cose a sviluppare depressione e dipendenza da cibo. Non a caso il disprezzo che provano gli altri personaggi verso di lui non è per il suo aspetto ma per quello che è successo anni prima (da diverse prospettive che non le indico perché sono spoiler). Ha ragione Ilenia a dire che chi ha criticato questo film non ha un problema di "come" ma di "cosa". Purché evidentemente non era pronta a vedere una storia di autodistruzione attraverso il cibo molto dura, che include la messa in scena abbuffate. Purché succede. Fa male vederlo, ma succede. Capisco e rispetto questa sensibilità, ma non condivido le critiche.
Grazie Alberto, hai detto tutto molto meglio di me. Io ho trovato la rappresentazione di Charlie radicale proprio perché spesso e paradossalmente va oltre il suo corpo (e tutto lo svolgimento del film è teso a questo, vedi finale di liberazione da ogni peso, da ogni dolore).
non sono d'accordo, la scelta dell'attore in the whale è assimilabile al blackface. ma va bene così, da donna normopeso posso capire che certe tematiche non ti tocchino. Lo pensavo anche io, prima di fermarmi ad ascoltare veramente chi questti problemi purtroppo li vive sulla propria pelle.
Ilenia voglio davvero ringraziarti per la qualità dei tuoi contenuti, che è cresciuta (partendo comunque già alta) insieme a te. Mi è sempre piaciuta la capacità che hai di unire argomenti seri e la giuste dose di leggerezza, sei una fonte di ispirazione ❤️
Sempre piacevoli i GRWM (sin da quando usavi le mani per spalmare tutto 😂😂).
Piccolo suggerimento, se riesci, recupera Gli spiriti dell’isola in sala, film stupendo.
Visto "The Whale". Molto bello ma a volte sembrava volesse farti piangere per forza. Il risultato è che io mi sono commossa, ma non mi ha poi fatto piangere più di tanto. È la storia di un suicidio, non della obesità in sé e per sé. Quindi le polemiche che leggo sono senza senso.
Bellissimo The whale! Ho amato anche la metafora con Moby Dick, romanzo che purtroppo ho abbandonato più volte e con cui mi è venuta voglia di riprovarci😍 Brendan deve vincere l'Oscar
A me questa cosa che la rappresentazione dei corpi e delle vite delle persone clinicamente obese deve essere per forza e sempre positiva sembra semplicemente ridicola e mi fa incazzare come poche cose al mondo. Sappiamo bene che spesso l’essere obesi è legato a disturbi alimentari, meccanismi disfunzionali e dolorosi. È un modo di lasciarsi andare e di annientarsi come tanti altri cazzo. Non va condannato né giudicato assolutamente, ma perché dovremmo cancellare queste storie? Io parlo da persona bulimica, quindi non esattamente estranea al rapporto tossico col cibo e sensibile all’argomento. Io voglio vedere la bulimia rappresentata come una cosa dolorosa, perché lo è! Il cibo può essere una droga, lo sappiamo benissimo. Può essere una valvola di sfogo pericolosa e insidiosa dove concentrare la sofferenza. Dobbiamo smettere di rappresentare le dipendenze, per esempio da droghe pesanti, come elementi dolorosi e invalidanti? Perché?
Questo è il politicamente corretto che mi fa schifo.
E aggiungo che dal momento che viviamo in una società in cui, sono d’accordo, esiste un forte pregiudizio e una forma di discriminazione verso i corpi grassi, rappresentare l’obesità come un elemento di sofferenza è realistico anche e proprio per questo motivo. Volete la storia di una persona grassa che vive il proprio corpo con serenità e self-love nonostante il giudizio altrui? Ok: non è questa la storia. Qual è il problema? Perché mai tutte le narrazioni dovrebbero incontrare il nostro desiderio? La storia di una persona che si ammazza, letteralmente, di cibo dovrebbe contenere un messaggio positivo sul rapporto col proprio corpo e con il cibo? In quale universo?
Ilenia 😣 Sono a casa in malattia col Covid, per fortuna ci sei tu a tenermi compagnia ❤
Ciao Ilenia il rossetto MLBB di Clio sta per "my lips but better" 😉❤️
Ciao Ilenia video molto carino e molto fantastico complimenti lo adoro tantissimo ciao alla prossima ❤️❤️❤️
Bella l’atmosfera di questo video!
1:00 Se non hai ancora scoperto Dermot Kennedy, ti consiglio con tutto il cuore il suo primo album “Without fear”. Considerando che ti piace Capaldi… qualcosa mi dice che Kennedy potrebbe essere una ossessione ancora più grande :)
Sempre ottimi consigli ❤️
Grazie mille per i tuoi video sempre stupendi! Per quanto riguarda The Whale il problema è che ormai il body positive sostiene che anche se pesi 250 kg vai bene.. vedi Tess Holiday, purtroppo è molto seguita e tutte queste influencer che parlano di fat acceptance stanno rovinando molte persone sensibili e/o adolescenti.. quindi è " normale" che sarebbero arrivate le critiche! Non vedo l'ora di vederlo, un abbraccio : D
E la ragazza che stava singhiozzando sul finale The Whale mi sa che ero io ✋
10:30 gemelle
I prodotti di espressoh sembrano ottimi 🥰
Bella e brava! 🥰🥰
gli incontri alla libreria hoepli continuano o sono finiti ?
Ile hanno aperto uno store di Glossier a Londra, vieni a farti un girooo! :D
Non dovete dirmeloooooo ❤
È una lavatrice quella che sento in sottofondo Ile?? 🤣🤣🤣
Always and forever 😂
Ma soprattutto un corpo grasso del genere (vedi obesità) non può a prescindere essere rappresentato in maniera positiva, come si potrebbe dire lo stesso di un corpo estremamente sotto peso. Non c'è nulla di positivo nello squilibrio grave di un corpo e non parlo certamente di estetica.
Sei sicura di ciò che dici? La dignità non può essere garantita anche ad un corpo affetto da grave obesità (e depressione)?
Indipendentemente dall’intento del regista, a me sembra che i corpi grassi vengano esclusivamente rappresentati e considerati negativamente… e anche solo pensare che una persona non meriti una rappresentazione diversa, perché grassa, lo trovo molto fuori luogo.
Esiste anche la rappresentazione neutra: questa persona è obesa, non è una sua caratteristica né positiva né negativa, è semplicemente così
Devo aggiungere: ovviamente non mi riferisco a questo film, che aveva uno scopo diverso, era solo per precisare
In The Whale il protagonista è rappresentato con rispetto e delicatezza, il suo corpo no. O meglio non ha una connotazione morale, solamente esiste: a volte è un ostacolo, a volte è una bomba ad orologeria, a volte è una protezione, a volte è un posto comodo su cui accoccolarsi e piangere.
C'è anche un momento di riflessione su come la bellezza si esprima in un corpo grasso ma non patologico, quando si parla del passato.
In quel momento e in molti altri Charlie ha grande dignità: è gentile, vede il meglio nelle persone, ha senso dell'umorismo, ha pazienza. Dice di essere disgustoso? Non è una valutazione estetica, è solo una manifestazione di quel senso di colpa che lo porta tra le altre cose a sviluppare depressione e dipendenza da cibo. Non a caso il disprezzo che provano gli altri personaggi verso di lui non è per il suo aspetto ma per quello che è successo anni prima (da diverse prospettive che non le indico perché sono spoiler).
Ha ragione Ilenia a dire che chi ha criticato questo film non ha un problema di "come" ma di "cosa". Purché evidentemente non era pronta a vedere una storia di autodistruzione attraverso il cibo molto dura, che include la messa in scena abbuffate. Purché succede. Fa male vederlo, ma succede. Capisco e rispetto questa sensibilità, ma non condivido le critiche.
Grazie Alberto, hai detto tutto molto meglio di me. Io ho trovato la rappresentazione di Charlie radicale proprio perché spesso e paradossalmente va oltre il suo corpo (e tutto lo svolgimento del film è teso a questo, vedi finale di liberazione da ogni peso, da ogni dolore).
@@IleniaZodiaco Grazie a te :) il tuo canale è sempre spunto di ottime riflessioni!
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non sono d'accordo, la scelta dell'attore in the whale è assimilabile al blackface. ma va bene così, da donna normopeso posso capire che certe tematiche non ti tocchino. Lo pensavo anche io, prima di fermarmi ad ascoltare veramente chi questti problemi purtroppo li vive sulla propria pelle.
@LECREAZIONIDIGIOVANNA