VERDUN 1916: LA PIÙ DURA BATTAGLIA DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE. PETAIN CONTRO VON FALKENHAYN
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- Опубліковано 2 лип 2023
- Il documentario che vedremo oggi, appartiene - come altri, già visti qui sulla Linea della Memoria, alla serie televisiva americana “Clash of Warroris” diretta nel 2002 da Jonathan Martin e scritta da Ian Passingham per la britannica Nugus/Martin production Ltd. L’episodio è il quindicesimo è si intitola «Petain vs von Falkenhayn - Verdun».
Alistair Horne, nel suo, volume dal titolo Il prezzo della gloria, Verdun 1916, nota come la tristemente famosa battaglia - che deve il proprio nome alla piccola cittadina che sorge nel Grand Est francese, - sia ancor oggi quella che ha registrato il maggior numero di caduti per metro quadro. Una - tra virgolette - densità di vittime che la avvicina ad un’altra famosa battaglia della storia; quella di Stalingrado che - qualche storico - ha appunto voluto ribattezzare, la Verdun russa. Oggi ci occupiamo della Battaglia di Verdun, combattuta tra il 21 febbraio e il 19 dicembre del 1916, una delle più lunghe e sanguinose battaglie di logoramento della storia. Una battaglia di logoramento non punta esplicitamente alla conquista di una città o di un settore del fronte. Questi semmai possono essere i risultati secondari della strategia principale che è quella di costringere l’avversario a consumare non solo tutte le sue risorse materiali, costituite da uomini e mezzi ma anche di fiaccare il suo morale facendogli perdere fiducia nella vittoria così da strappargli l’iniziativa e da obbligarlo magari a trattare o addirittura a deporre le armi. Prima di tutto però, come sempre, permettetemi di rigraziare per la La grande guerra è, prima di tutto, uno scontro di potenza demografica e industriale, una continua battaglia di materiali, per usare un termine coniato dai tedeschi, ricomprendendo nella parola materiale anche quello umano. Dunque svanita l’illusione di un conflitto rapido e manovrato, i contendenti realizzano che per battere l’avversario devono costringerlo a gettare sul campo e ad esaurire tutte le risorse di cui dispone in uomini e mezzi. La crudele logica sottesa alla battaglia di Verdun è semplicemente
questa. Per tutta la durata della guerra i contendenti vivono nell’illusoria certezza che l’altra parte sia costantemente sul punto di esaurire le proprie risorse. Già nel dicembre del 1915, sul nostro fronte, il generale Luigi Cadorna, in una lettera inviata alla figlia scrive: «La presente guerra non può finire che per esaurimento di uomini e mezzi, e l'Austria è molto più vicina di noi ad arrivarci. È spaventoso ma è così». A quell’epoca la vita umana ha un valore ben diverso da quello che le attribuiamo oggi cosa che permette al colonnello Angelo Gatti, diarista del Comando Supremo durante la Grande Guerra, di fare senza problemi affermazioni che al giorno d’oggi suonerebbero terrificanti come definire le 70.000 vittime italiane della X battaglia dell’Isonzo - che ci ha portato a conquistare tre montagnole e due linee di trincee - una spesa soddisfacente. «La ragione vera» - scriverà Gatti - per la quale noi «abbiamo finora vinto» e «sicuramente vinceremo, è questa: che noi abbiamo un tale serbatoio di uomini che, anche sciuparne […] non intacca fino ad un certo punto, nulla della nostra potenza.» Gatti rileva addirittura come i generali italiani si preoccupino più del consumo di munizioni che non di quello di uomini. Convinzioni condivise a tutte le latitudini sulla base delle quali Erich Georg Sebastian Anton von alkenhayn, si ritrova prigioniero della stessa, tragica, illusione: si convince cioè che i francesi siano sul punto di cedere e che certamente si arrenderanno se infliggerà loro un numero sufficiente di vittime. È convinto che se riuscirà ad attirare il grosso dell’esercito di Parigi in punto del fronte adatto allo scopo potrà costringerlo a dissanguarsi fino all’ultimo uomo, sottoponendolo a pesanti e bombardamenti e ad attacchi mirati.
Come al solito siete TOP! GRAZIE
Narrazione quella del signor Stefano Gambarotto assolutamente ineccepibile per completezza e precisione, arricchita oltretutto da un'esposizione cadenzata ma molto chiara.. ..un video di qualità davvero rimarchevole, inserito in un canale prezioso ed imprescindibile se si vuole conoscere fini in fondo la Grande guerra, scevro oltretutto di sensazionalismi e di effetti speciali, ma asciutto e stringato nella sua condivisibile essenzialità. Un saluto di apprezzamento per l'ottimo lavoro svolto da Saverio di Cisternino((Brindisi), grandissimo appassionato da alcuni decenni della prima guerra mondiale.
La ringraziamo davvero per il suo apprezzamento e le inviamo un cordiale saluto. Lo staff del Museo della Battaglia di Vittorio Veneto.
Ottimo lavoro come sempre e ottimo video 😊😊😊😊 complimenti 😊😊😊da FARE VEDERE A TUTTI GLI STUDENTI NELLE SCUOLE 😊😊😊😊😊😊
Bravissimi come sempre.
👏👏👏👏
Grazie!
Ma come è possibile arrivare a tanto, mi è inconcepibile. Bel video, come sempre.
La cultura di quel tempo era molto diversa dalla nostra. La morte di migliaia di persone in battaglia era giudicato una fatto "normale" e "moralmente accettabile". Cordiali saluti
Magistrali, come sempre 👏👏👏
Grazie per l'apprezzamento. Un cordiale saluto.
Complimenti per il canale. Le sue spiegazioni sono sempre eccezionali. I video interamente fatti da lei sono molto meglio dei documentari che a volte inserisce. Sarebbe meraviglioso se fosse sempre lei a spiegare, anche se capisco che si tratta di una mole di lavoro gigantesca.
Da questo secondo video si comincia forse a capire l'errore dei tedeschi: in un primo momento seguendo la strategia Falkenhayn hanno evitato di sfondare il fronte (pur essendo relativamente facile) e conquistare la città per attirare a Verdun le riserve francesi.
Pian piano però si è trasformata nella solita guerra d'attrito indipendentemente dalle intenzioni e la conquista è diventata l'obiettivo.
Per me rimane l'enigma di quando e come si sia verificata la trasformazione. Chissà, forse la potenza delle artiglierie francesi non era contemplata nei piani iniziali: i francesi si facevano sì massacrare ma distruggevano le truppe tedesche assedianti per cui si cercò la vittoria "tradizionale" attraverso la conquista.
Sono ipotesi personali, per me il mistero rimane.
Ottimo. Avv. Filippo Maria Torresi
Grazie.
Come capita frequentemente la cosa migliore del filmato è il suo commento.
Verdun fu una strage inutile anche dal punto di vista strettamente bellico.
La guerra si decise sul fronte occidentale, ma trovo che gli storici francesi ed anglosassoni sottovalutino eccessivamente gli altri fronti ed in particolare quello italiano. Bisognerebbe cercare di reagire a questa visione miope.
Buongiorno
Nel complimentarvi per il canale al quale mi sono iscritto devo informarvi che nel sonoro in sottofondo si sente un fastidioso fruscio.
Grazie per la segalazione. Cordiali saluti.
Vorrei capire chi ha fatto il montaggio del video. Non capisco perché la voce cambi ogni qualvolta si pronuncia il nome dei vari personaggi... L'effetto è molto strano e destabilizzante... Come se vi fossero due narratori che si sovrappongono...
E’ lo spirito di VON VOLKENHEIM!
Disturbano i collage audio tra nomi tedeschi e spiegazioni ma conoscendo i vostri sforzi nel diffondere la storia… scuse accettate
Porgi tu le scuse a dei professionisti che lavorano seriamente per noi tutti, mentre tu meramente rompi le tole.
@@francescotoni26dove lo vedi il lavoro serio? In dei collage malfatti? Ahahah a boomer una cosa se va fatta va fatta bene
Che assumino qualche giovanotto che sappia editare bene i video e diventano un canale top
i soliti poveri soldati mandati al macello davanti le mitragliatrici😮