Ottimo video e grazie. Anch'io gestisco le mie amate api, seguendo il metodo biologico. Secondo la mia esperienza, non trovo per nulla efficaci le tavolette di timolo. In particolare apilifevar. Anzi mandano le api in "confusione totale". Per via del forte profumo/odore. Adesso dopo il blocco stò facendo degli spruzzati di acqua deminerlizata ed ossalico. La temperatura nella mia zona, pre dolomiti è ben superiore ai 10 gradi notturni. Possiedo solo 20 arnie,quindi opto per questa soluzione laboriosa ma molto efficace.
L'uso di apilifevar oltre alle temperature richiede precauzioni per i saccheggi e anche non avere in apiario nuclei deboli. Però, se le temperature sono giuste, per mia esperienza è molto efficace.
Buonasera Romano, grazie per i suoi video, sono un prezioso aiuto per gli apicoltori che vogliono imparare le basi per gestire delle arnie 🙏 Per caso è in programma anche un video su come stringere le famiglie prima dell'inverno?
Apilife Var ho riprovato ad usarlo a settembre visto che c'erano le temperature adatte,ma oltre a non funzionare,una regina ha pensato bene di sciamare alla 17 di un sabato pomeriggio e meno male che ero sul posto altrimenti non me ne sarei accorto ed ho potuto recuperarla e reinserirla nell'arnia.Non lo userò mai più!Avevo una reinfestazione anomala ed a metà ottobre sono dovuto correre ai ripari,ho usato Apistan e pare che abbia funzionato:probabilmente non sarà necessario di fare il gocciolato,tanto le strisce le lascerò fino a metà dicembre.
Buongiorno,anche io chiederei il perché non si fa gocciolato sulle stesse api? Quando lo stesso prodotto consiglia (senza blocco) tre trattamenti con cadenza settimanale.... grazie video molto interessanti
Il gocciolato tradizionale con apibioxal non dovrebbe essere ripetuto perché la soluzione ha ph molto acido e potrebbe causare danni alle stesse api. Per quanto riguarda il fare tre trattamenti con cadenza settimanale con prodotti diversi con i quali si può ripetere, senza fare il blocco della covata è chiaro che chi vende pensa a guadagnare, ma un solo trattamento dopo il blocco è molto, molto più efficace!
No non lo ho mai sperimentato perché ho notato che il numero assoluto di acari che cadono dipende da tanti fattori: grado di infestazione con dipendenza dalla zona in cui si opera, andamento stagionale e anche famiglia di api. Poi dipende anche dall'intervento estivo di blocco: quando e come è stato fatto. Per darle un'idea per mia esperienza nell'anno peggiore ho fatto 4 trattamenti tampone in ottobre, nelle migliori zero trattamenti con gradi di infestazione diversissimi. Ne ho dedotto che non mi interessa solo la correlazione fra covata ed efficacia del trattamento in ragione degli acari presenti (se ci sono pochi acari un trattamento in cui ne cadono anche solo 40-60 è efficace!). Ho notato che l'efficacia inizia quando la covata cala da due a zero favi e questo mi basta ragionando in modo pragmatico e concreto. Attenzione però!!!! !!!!!!!!!!! Tutto questo vale se e solo se il blocco della covata è stato fatto a fine giugno anche con effetto trappola (favo orizzontale) e il trattamento al ventiquattresimo giorno e se il calo della covata avviene in ottobre, perché se il siamo in clima caldo e il calo della covata avviene in gennaio cambia tutto !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! L'apicoltura è una attività complessa e multifattoriale regolata da molte variabili...
@NeslerRomano grazie davvero per tutto lo scritto da cui imparo veramente. Io sono un apicoltore hobbista da pochi anni e trovo difficile capire come meglio comportarsi. Mi pare però che il blocco di covata ad agosto e trattamento con ossalico (io ho le api al nord in Brianza ) sia fondamentale per portare quasi a zero l'infestazione e portarle fino a novembre per i sublimati. È d'accordo ?
Buonasera Romano, come sempre video interessante. Domanda da neofita, ho 4 alveari e non avendo il sublimatore, come intervento tampone, potrebbe essere una alternativa fare uno spruzzato con acido ossalico? Grazie
Salve, grazie per il nuovo video. Parla di ApiLife Var, ma di Apiguard invece che ne pensa? Lo ha mai usato? A differenza di ApiLife Var ha solo il timolo. Grazie, saluti.
Buongiorno sig. Romano innanzitutto ho visto il suo nuovo libro e sarà il mio regalo di Natale da leggere durante le feste. Sono un apicoltore amatoriale, ho dalle 4 alle 6 arnie a conduzione biologica e parlando di trattamenti sto pensando che sembra quasi obbligatorio l'acquisto di un sublimatore che alla fine è l'unico che permette trattamenti tampone se servono in ogni condizione nelle 4 stagioni perché tutti gli altri dal formico ad apilife hanno sempre range di temperature sempre vincolanti. Consideri che il mio trattamento principale consiste nel blocco di covata estioi e invernale con gocciolato.Sbaglio ?
Buonasera, grazie per la nuova lezione e per la cartolina vista Marzola, se non sbaglio!😍 Nell'entroterra ligure siamo riusciti a completare, con temperature miti, 4 cicli di ApiLifeVar... Quanto possiamo stare tranquilli nei prossimi mesi? La covata è ancora su 3/4 favi e nei due anni passati non c'è stato un vero e proprio blocco naturale.. A suo parere, ripetere i sublimati, è una valida alternativa all'ingabbio invernale? Grazie
Buongiorno 👋Una domanda : perchè non si può fare il gocciolato sulle stesse api ? Non lo avevo ancora colto tra le varie informazioni. Grazie, grazie per le informazioni e gli insegnamenti !!! 👏👏
Alcuni prodotti da gocciolare possono essere usati più volte anche in tempi ravvicinati (lo specificano le istruzioni) altri invece no perché la soluzione molto acida provocherebbe danni eccessivi alle stesse api. In ogni caso trattare molte volete in tempi ravvicinati ha sempre un certo impatto negativo sulle famiglie dipendente dal tipo di trattamento.
Ma all'interno dell'alveare non c'è comunque una temperatura vicina ai 30 gradi anche se fuori è più bassa? Io ho fatto un ciclo completo di api life var da fine agosto con l'ultima dose al 20 settembre circa. Ho trattato entrambi gli apiari che tengo. La caduta di acari è stata significativa in molte arnie ma in molte altre è stata modesta. I conteggi mi hanno dato da poche decine fino al centinaio buono di acari. Ho fatto il trattamento perchè quest'anno ho fatto il blocco partendo da metà giugno in un apiario e fine giugno nel secondo. Perciò tra metà giugno e la fine di giugno ho fatto l'ossalico gocciolato. In quella occasione le cadute erano mediamente inferiori perciò ho ritenuto che l'efficacia sia stata modesta per cui ho optato per un secondo trattamento per non arrivare al blocco invernale con una carica di varroa elevata.
Non lo dice solo lo Stracci. E non esistono solo le Api cubane resistenti a quanto pare.... basterebbe togliersi il prosciutto dagli occhi e documentarsi ma evidentemente a qualcuno piace che la situazione rimanga quella deprimente di questo video dove un operatore del settore apistico parla di varroa e parla di varroa e parla di varroa.....senza dire che se c'è tanta Varroa e ce ne sarà sempre di più è solo colpa degli apicoltori che non hanno fatto altro che spargere prodotti chimici senza alcun programma di selezione alla resistenza alla varroa e alle virosi.....video veramente sconfortante.....mamma mia
le cose sono più complicate di come si potrebbe pensare perché alcune sottospecie di api (di solito più aggressive (africanizzate) o molto meno produttive) dimostrano una maggiore resistenza alla varroasi (questo non vuol dire necessariamente che sopravvivano senza trattamenti). Le sottospecie adatte al clima Europeo sono tutte poco resistenti per ora ... Solo poche isole sono indenni da varroasi in Europa.
Buongiorno professore. Siamo zona Telve(iscritto apival). Ho messo le strisce apivar a fine settembre... Quindi imamgino che è come gli abbia dato acqua fresca... Ho le famiglie in blocco tranne una, volevo aspettare che sfarfallino... poi faccio subito gocciolato di ossalico?
premetto che non sono esperto in materia perché ho un sublimatore professionale che uso ormai da più di un decennio. Per pochi alveari vanno bene anche i sublimatori che vanno con la batteria tipo quella della macchina e hanno il padellino, costano poco ma sono anche molto lenti. Non appena hai anche solo 20-30 alveari il lavoro diventa molto lento.
Buongiorno Professor Nesler, avrei un quesito da sottoporLe. Ho dieci arnie e per l'anno prossimo avrei necessità di cambiare postazione in quanto la collocazione non è più adatta. Come e quando è più indicato spostarle ( circa 40 metri ) senza procurare danno ? Mi trovo nel Veneto ( prov Verona alt. 122 mt) La ringrazio per l' attenzione e resto in attesa di leggerLa
La prima soluzione (onerosa, ma la più sicura) consiste nello spostare temporaneamente l'apiario lontano (più di 3 Km in linea d'aria tenerlo lì un mesetto per poi spostarlo nella nuova posizione. La seconda soluzione funziona solo nei climi freddi: in inverno dopo un lungo periodo in cui le api non volano più, si sposta l'apiario prima che torni caldo e riprendano a volare. Però funziona bene solo nelle zone in cui in inverno le api non volano per uno o due mesi: questo perché durante i primi voli molte api si ri-orientano.
@NeslerRomano La ringrazio per il cortese e sollecito riscontro !! Era quello che temevo, speravo solo ci fosse qualche soluzione alternativa non a mia conoscenza. Grazie ancora e buona giornata ☀️🌼🐝🍯
Prima che mi sia chiesto nei commenti specifico che nella disamina dei prodotti ammessi nel biologico che si possono usare in autunno non ho citato l'acido formico nelle sue varie forme commerciali non perché non vada bene, ma perché, dovendo operare su molte arnie, esso ha costi più alti rispetto ai due prodotti qui citati. Per chi avesse poche arnie anche una formulazione di acido formico va bene perché esso ha il difetto di far diminuire la covata, ma in autunno questo non è uno svantaggio, anzi ...
Grazie. Come vedi l'uso del formico flash usando apifor60 (nella dose di 50 ml per famiglia da versare su un cartoncino in cellulosa appoggiato sopra i favi e con coprifavo rovesciato) ?? Ad ottobre potrebbe avere un senso farlo o più utile in altri periodi dell'anno?
@@aldebaran6423 Non ho esperienza di uso di questo prodotto e quindi non sono in grado di dire nulla di serio e preciso. Ne ho solo sentito parlare bene...
Buongiorno, apibioxal con glicerolo può essere ripetuto 2 volte a distanza di 5gg dopo il blocco della covata se le temperature lo permettono . io mi trovo in Puglia
@@NeslerRomano Si la mia era una domanda, scusami ma avevo dimenticato il punto interrogativo alla fine . Chiedevo conferma sulla possibilità di fare 2 gocciolati consecutivi, Grazie per le delucidazioni, sempre esaustivo e gentile.
Un tale Stracci, che lei sicuramente conoscerà, vanta di aver selezionato ceppi di api resistenti alla varroa che non necessitano di trattamenti. A me sembra un millantatore, lei che ne pensa ?
Prima di dare del "millantatore" a qualcuno bisognerebbe come minimo informarsi. Ceppi di api resistenti esistono e basterebbe documentarsi un po', studiare e capire che se si continua trattare le Api senza avviare una seria selezione dei ceppi resistenti le Api si indeboliranno sempre di più....come è avvenuto dagli anni 80 fino ad oggi in cui la Varroa si è nel tempo sempre più fortificata. Trattare soltanto produce varroa nel tempo sempre più selezionata alla resistenza ai principi chimici....gli apicoltori sono la principale causa di questa situazione.
Si sarebbe anche indicato perché l'unica controindicazione (calo della covata) a questa stagione avviene in ogni caso. I prodotti ad evaporazione controllata funzionano bene, non li ho presi in considerazione per il costo (importante per chi deve trattare molti alveari, poco rilevante per chi ne ha pochi)
Buongiorno Romano, grazie per i video sempre esaustivi . I trattamenti con ossalico sublimato con che temperature è meglio farli?io li faccio sempre tardo pomeriggio verso il tramonto con temperature anche sotto i 10gradi è corretto?
Buongiorno Romano, grazie per il nuovo video. Volevo sapere se conviene sempre attendere che tutti gli alveari siano in blocco per trattare, oppure è possibile anche farlo via via che vanno in blocco. Lo chiedo perché da me è probabile che ci sia una distanza di circa 1 mese fra il blocco di una famiglia e l'altra. Grazie
Buonasera professore. Mi serviva un consiglio. Sono a 750mt.di altitudine ho 4 nuclei fatti da me a giugno . Ho trattato con strisce apitraz a luglio per 42gg. Ora hanno ancora covata . Cosa mi consiglia di fare? Sono nucletti su 3/4 telai di api con regine locali 2024. Grazie
Professore! Finalmente un nuovo video! Mi stavo preoccupando..avrei Una domanda : in questa stagione così strana( abbiamo 26 gradi e gli agrumi in fiore ...😮) sono alla seconda settimana di apilife var come dovrò regolarmi per il trattamento in blocco ? Quando mettere artificialmente la regina in blocco se le temperature continuano ad essere alte?mi dia un consiglio.. Grazie del suo tempo , grazie del video e a presto , Sonia
Si finalmente ho ripreso, mi sono bloccato solo per terminare la revisione di un libro che uscirà a breve. Premetto che io non ho esperienza di blocco invernale perché nelle mie zone si va sempre in blocco naturale, dove tengo le api io in questo momento si va sicuramente in blocco naturale entro la metà di novembre. Se le temperature restassero alte io guarderei le fioriture facendo il blocco nel periodo in cui si prevede che esse raggiungano il livello minimo.
Sono apicoltore abito negli Stati Uniti. Grazie per i suoi video.
Ottimo video e grazie. Anch'io gestisco le mie amate api, seguendo il metodo biologico. Secondo la mia esperienza, non trovo per nulla efficaci le tavolette di timolo. In particolare apilifevar. Anzi mandano le api in "confusione totale". Per via del forte profumo/odore. Adesso dopo il blocco stò facendo degli spruzzati di acqua deminerlizata ed ossalico. La temperatura nella mia zona, pre dolomiti è ben superiore ai 10 gradi notturni. Possiedo solo 20 arnie,quindi opto per questa soluzione laboriosa ma molto efficace.
L'uso di apilifevar oltre alle temperature richiede precauzioni per i saccheggi e anche non avere in apiario nuclei deboli. Però, se le temperature sono giuste, per mia esperienza è molto efficace.
Buonasera Romano, grazie per i suoi video, sono un prezioso aiuto per gli apicoltori che vogliono imparare le basi per gestire delle arnie 🙏 Per caso è in programma anche un video su come stringere le famiglie prima dell'inverno?
Mi pare che qualche video su questo tema già ci sia ...
grazie
Apilife Var ho riprovato ad usarlo a settembre visto che c'erano le temperature adatte,ma oltre a non funzionare,una regina ha pensato bene di sciamare alla 17 di un sabato pomeriggio e meno male che ero sul posto altrimenti non me ne sarei accorto ed ho potuto recuperarla e reinserirla nell'arnia.Non lo userò mai più!Avevo una reinfestazione anomala ed a metà ottobre sono dovuto correre ai ripari,ho usato Apistan e pare che abbia funzionato:probabilmente non sarà necessario di fare il gocciolato,tanto le strisce le lascerò fino a metà dicembre.
Buongiorno,anche io chiederei il perché non si fa gocciolato sulle stesse api? Quando lo stesso prodotto consiglia (senza blocco) tre trattamenti con cadenza settimanale.... grazie video molto interessanti
Il gocciolato tradizionale con apibioxal non dovrebbe essere ripetuto perché la soluzione ha ph molto acido e potrebbe causare danni alle stesse api. Per quanto riguarda il fare tre trattamenti con cadenza settimanale con prodotti diversi con i quali si può ripetere, senza fare il blocco della covata è chiaro che chi vende pensa a guadagnare, ma un solo trattamento dopo il blocco è molto, molto più efficace!
@NeslerRomano grazie ..,mi ha fatto molto piacere la sua disponibilità immediata
Grazie per il video. Hai mai fatto una correlazione tra la stima del numero di celle opercolate e numero di varroe cadute?
No non lo ho mai sperimentato perché ho notato che il numero assoluto di acari che cadono dipende da tanti fattori: grado di infestazione con dipendenza dalla zona in cui si opera, andamento stagionale e anche famiglia di api. Poi dipende anche dall'intervento estivo di blocco: quando e come è stato fatto. Per darle un'idea per mia esperienza nell'anno peggiore ho fatto 4 trattamenti tampone in ottobre, nelle migliori zero trattamenti con gradi di infestazione diversissimi. Ne ho dedotto che non mi interessa solo la correlazione fra covata ed efficacia del trattamento in ragione degli acari presenti (se ci sono pochi acari un trattamento in cui ne cadono anche solo 40-60 è efficace!). Ho notato che l'efficacia inizia quando la covata cala da due a zero favi e questo mi basta ragionando in modo pragmatico e concreto.
Attenzione però!!!! !!!!!!!!!!!
Tutto questo vale se e solo se il blocco della covata è stato fatto a fine giugno anche con effetto trappola (favo orizzontale) e il trattamento al ventiquattresimo giorno e se il calo della covata avviene in ottobre, perché se il siamo in clima caldo e il calo della covata avviene in gennaio cambia tutto !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! L'apicoltura è una attività complessa e multifattoriale regolata da molte variabili...
@NeslerRomano grazie davvero per tutto lo scritto da cui imparo veramente. Io sono un apicoltore hobbista da pochi anni e trovo difficile capire come meglio comportarsi. Mi pare però che il blocco di covata ad agosto e trattamento con ossalico (io ho le api al nord in Brianza ) sia fondamentale per portare quasi a zero l'infestazione e portarle fino a novembre per i sublimati. È d'accordo ?
@@claudioclaudio9563 Si il blocco di covata è fondamentale. Io lo inizio a inizio luglio e tratto a fine luglio. Anche i tempi sono importanti.
Buonasera Romano, come sempre video interessante.
Domanda da neofita, ho 4 alveari e non avendo il sublimatore, come intervento tampone, potrebbe essere una alternativa fare uno spruzzato con acido ossalico?
Grazie
Salve, grazie per il nuovo video. Parla di ApiLife Var, ma di Apiguard invece che ne pensa? Lo ha mai usato? A differenza di ApiLife Var ha solo il timolo. Grazie, saluti.
Lo ho provato qualche volta, ma fra i due preferisco ApiLife var, mi sembra funzioni meglio.
Buongiorno sig. Romano innanzitutto ho visto il suo nuovo libro e sarà il mio regalo di Natale da leggere durante le feste.
Sono un apicoltore amatoriale, ho dalle 4 alle 6 arnie a conduzione biologica e parlando di trattamenti sto pensando che sembra quasi obbligatorio l'acquisto di un sublimatore che alla fine è l'unico che permette trattamenti tampone se servono in ogni condizione nelle 4 stagioni perché tutti gli altri dal formico ad apilife hanno sempre range di temperature sempre vincolanti. Consideri che il mio trattamento principale consiste nel blocco di covata estioi e invernale con gocciolato.Sbaglio ?
@@stefano4103 È una buona scelta, esistono anche piccoli sublimatori a batteria, un po' lenti ma per poche arnie vanno bene.
Buonasera, grazie per la nuova lezione e per la cartolina vista Marzola, se non sbaglio!😍
Nell'entroterra ligure siamo riusciti a completare, con temperature miti, 4 cicli di ApiLifeVar...
Quanto possiamo stare tranquilli nei prossimi mesi?
La covata è ancora su 3/4 favi e nei due anni passati non c'è stato un vero e proprio blocco naturale..
A suo parere, ripetere i sublimati, è una valida alternativa all'ingabbio invernale?
Grazie
Se non vanno in blocco è meglio ingabbiare ...
Buongiorno 👋Una domanda : perchè non si può fare il gocciolato sulle stesse api ? Non lo avevo ancora colto tra le varie informazioni. Grazie, grazie per le informazioni e gli insegnamenti !!! 👏👏
Alcuni prodotti da gocciolare possono essere usati più volte anche in tempi ravvicinati (lo specificano le istruzioni) altri invece no perché la soluzione molto acida provocherebbe danni eccessivi alle stesse api. In ogni caso trattare molte volete in tempi ravvicinati ha sempre un certo impatto negativo sulle famiglie dipendente dal tipo di trattamento.
@@NeslerRomano Grazie ! Anche noi trattiamo meno possibile.
Ma all'interno dell'alveare non c'è comunque una temperatura vicina ai 30 gradi anche se fuori è più bassa?
Io ho fatto un ciclo completo di api life var da fine agosto con l'ultima dose al 20 settembre circa. Ho trattato entrambi gli apiari che tengo. La caduta di acari è stata significativa in molte arnie ma in molte altre è stata modesta. I conteggi mi hanno dato da poche decine fino al centinaio buono di acari.
Ho fatto il trattamento perchè quest'anno ho fatto il blocco partendo da metà giugno in un apiario e fine giugno nel secondo. Perciò tra metà giugno e la fine di giugno ho fatto l'ossalico gocciolato. In quella occasione le cadute erano mediamente inferiori perciò ho ritenuto che l'efficacia sia stata modesta per cui ho optato per un secondo trattamento per non arrivare al blocco invernale con una carica di varroa elevata.
Perché due gocciolati (1 metà ottobre e 1 primi di novembre) non vanno bene?
Due gocciolati ravvicinati non è ideale, sarebbe meglio due sublimati se vicini.
Sign nesler per caso ha visto l ultimo video di stracci riguardo il fatto che a cuba non trattano le api contro la varroa
😂🧤🚫🌞
Non lo dice solo lo Stracci. E non esistono solo le Api cubane resistenti a quanto pare.... basterebbe togliersi il prosciutto dagli occhi e documentarsi ma evidentemente a qualcuno piace che la situazione rimanga quella deprimente di questo video dove un operatore del settore apistico parla di varroa e parla di varroa e parla di varroa.....senza dire che se c'è tanta Varroa e ce ne sarà sempre di più è solo colpa degli apicoltori che non hanno fatto altro che spargere prodotti chimici senza alcun programma di selezione alla resistenza alla varroa e alle virosi.....video veramente sconfortante.....mamma mia
le cose sono più complicate di come si potrebbe pensare perché alcune sottospecie di api (di solito più aggressive (africanizzate) o molto meno produttive) dimostrano una maggiore resistenza alla varroasi (questo non vuol dire necessariamente che sopravvivano senza trattamenti). Le sottospecie adatte al clima Europeo sono tutte poco resistenti per ora ... Solo poche isole sono indenni da varroasi in Europa.
Buongiorno professore. Siamo zona Telve(iscritto apival). Ho messo le strisce apivar a fine settembre... Quindi imamgino che è come gli abbia dato acqua fresca... Ho le famiglie in blocco tranne una, volevo aspettare che sfarfallino... poi faccio subito gocciolato di ossalico?
Il trattamento va fatto subito non appena tutte le arnie non hanno più covata.
Ciao Romano e ben "rivisti"! Ho pochi alveari, che tipo di apparecchio mi consigli per sublimato?
premetto che non sono esperto in materia perché ho un sublimatore professionale che uso ormai da più di un decennio. Per pochi alveari vanno bene anche i sublimatori che vanno con la batteria tipo quella della macchina e hanno il padellino, costano poco ma sono anche molto lenti. Non appena hai anche solo 20-30 alveari il lavoro diventa molto lento.
@@NeslerRomano grazie!
il tuo lo colleghi ad un generatore a benzina?
Buongiorno Professor Nesler, avrei un quesito da sottoporLe. Ho dieci arnie e per l'anno prossimo avrei necessità di cambiare postazione in quanto la collocazione non è più adatta. Come e quando è più indicato spostarle ( circa 40 metri ) senza procurare danno ? Mi trovo nel Veneto ( prov Verona alt. 122 mt)
La ringrazio per l' attenzione e resto in attesa di leggerLa
La prima soluzione (onerosa, ma la più sicura) consiste nello spostare temporaneamente l'apiario lontano (più di 3 Km in linea d'aria tenerlo lì un mesetto per poi spostarlo nella nuova posizione. La seconda soluzione funziona solo nei climi freddi: in inverno dopo un lungo periodo in cui le api non volano più, si sposta l'apiario prima che torni caldo e riprendano a volare. Però funziona bene solo nelle zone in cui in inverno le api non volano per uno o due mesi: questo perché durante i primi voli molte api si ri-orientano.
@NeslerRomano La ringrazio per il cortese e sollecito riscontro !! Era quello che temevo, speravo solo ci fosse qualche soluzione alternativa non a mia conoscenza.
Grazie ancora e buona giornata ☀️🌼🐝🍯
Prima che mi sia chiesto nei commenti specifico che nella disamina dei prodotti ammessi nel biologico che si possono usare in autunno non ho citato l'acido formico nelle sue varie forme commerciali non perché non vada bene, ma perché, dovendo operare su molte arnie, esso ha costi più alti rispetto ai due prodotti qui citati. Per chi avesse poche arnie anche una formulazione di acido formico va bene perché esso ha il difetto di far diminuire la covata, ma in autunno questo non è uno svantaggio, anzi ...
Grazie. Come vedi l'uso del formico flash usando apifor60 (nella dose di 50 ml per famiglia da versare su un cartoncino in cellulosa appoggiato sopra i favi e con coprifavo rovesciato) ?? Ad ottobre potrebbe avere un senso farlo o più utile in altri periodi dell'anno?
@@aldebaran6423 Non ho esperienza di uso di questo prodotto e quindi non sono in grado di dire nulla di serio e preciso. Ne ho solo sentito parlare bene...
Buongiorno, apibioxal con glicerolo può essere ripetuto 2 volte a distanza di 5gg dopo il blocco della covata se le temperature lo permettono .
io mi trovo in Puglia
Certo, è vero, però il sublimato è meno impattante per le api e dovendo ripetere sicuramente preferisco quello.
@@NeslerRomano Si la mia era una domanda, scusami ma avevo dimenticato il punto interrogativo alla fine .
Chiedevo conferma sulla possibilità di fare 2 gocciolati consecutivi, Grazie per le delucidazioni, sempre esaustivo e gentile.
da quanto ne so anche con il glicerolo non può essere ripetuto sulle stesse api
Un tale Stracci, che lei sicuramente conoscerà, vanta di aver selezionato ceppi di api resistenti alla varroa che non necessitano di trattamenti. A me sembra un millantatore, lei che ne pensa ?
Prima di dare del "millantatore" a qualcuno bisognerebbe come minimo informarsi. Ceppi di api resistenti esistono e basterebbe documentarsi un po', studiare e capire che se si continua trattare le Api senza avviare una seria selezione dei ceppi resistenti le Api si indeboliranno sempre di più....come è avvenuto dagli anni 80 fino ad oggi in cui la Varroa si è nel tempo sempre più fortificata. Trattare soltanto produce varroa nel tempo sempre più selezionata alla resistenza ai principi chimici....gli apicoltori sono la principale causa di questa situazione.
Credo che se fosse vero sarebbe diventato già da tempo il venditore di regine più famoso nel mondo. Chi vivrà vedrà
Si potrebbe fare il trattamento con acido formico ?
Si sarebbe anche indicato perché l'unica controindicazione (calo della covata) a questa stagione avviene in ogni caso. I prodotti ad evaporazione controllata funzionano bene, non li ho presi in considerazione per il costo (importante per chi deve trattare molti alveari, poco rilevante per chi ne ha pochi)
Grazie anche dalle mie api.@@NeslerRomano
Buongiorno Romano, grazie per i video sempre esaustivi .
I trattamenti con ossalico sublimato con che temperature è meglio farli?io li faccio sempre tardo pomeriggio verso il tramonto con temperature anche sotto i 10gradi è corretto?
Buongiorno Romano, grazie per il nuovo video. Volevo sapere se conviene sempre attendere che tutti gli alveari siano in blocco per trattare, oppure è possibile anche farlo via via che vanno in blocco. Lo chiedo perché da me è probabile che ci sia una distanza di circa 1 mese fra il blocco di una famiglia e l'altra. Grazie
Lei può fare anche mano a mano, così le abbatte gradualmente, ma l'ideale per evirare re-infestazioni, sarebbe alla fine trattarli in ogni caso tutti.
Buonasera professore.
Mi serviva un consiglio.
Sono a 750mt.di altitudine ho 4 nuclei fatti da me a giugno .
Ho trattato con strisce apitraz a luglio per 42gg.
Ora hanno ancora covata .
Cosa mi consiglia di fare?
Sono nucletti su 3/4 telai di api con regine locali 2024.
Grazie
A luglio quando ha trattato c'era covata? Se si quanta? A che quota opera e dove?
La covata dei nuclei è sempre stata diciamo un telaio da una parte quasi pieno e dall altra a metà.
Io sono di Bergamo.
Alta valle seriana
Bisogna certamente aspettare il blocco naturale e fare il trattamento invernale, se sono troppo piccoli riunire.
Ok grazie.
Ma se le unisco le regine cosa faccio?
Professore! Finalmente un nuovo video! Mi stavo preoccupando..avrei Una domanda : in questa stagione così strana( abbiamo 26 gradi e gli agrumi in fiore ...😮) sono alla seconda settimana di apilife var come dovrò regolarmi per il trattamento in blocco ? Quando mettere artificialmente la regina in blocco se le temperature continuano ad essere alte?mi dia un consiglio.. Grazie del suo tempo , grazie del video e a presto , Sonia
Si finalmente ho ripreso, mi sono bloccato solo per terminare la revisione di un libro che uscirà a breve. Premetto che io non ho esperienza di blocco invernale perché nelle mie zone si va sempre in blocco naturale, dove tengo le api io in questo momento si va sicuramente in blocco naturale entro la metà di novembre. Se le temperature restassero alte io guarderei le fioriture facendo il blocco nel periodo in cui si prevede che esse raggiungano il livello minimo.
@NeslerRomano un nuovo libro! Sono molto contenta, il suo manuale è un capolavoro unico nel suo genere .. Non vedo l'ora di leggere il prossimo !
Che tristezza....ormai parlate solo di varroa....
ua-cam.com/video/8LS1AAdwYuQ/v-deo.htmlsi=lvQoU7cvhpi7rieg