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Sig.r Davide Le scrivo gentilmente chiederle se sarebbe possibile che lei mi desse il suo indirizzo email perché vorrei fare botte e risposte di una faccenda. Cordiali saluti
Grazie,finalmente qualcuno che si interessa,si prende a cuore il vassallaggio della nostra lingua dall inglese.Eservilismo della peggior specie,quello diimpoverire spaventosamente l italiano con i peggiori anglismi che offre il mercato angloamericano.Questo signore con pacatezza ci ha resi edotti,se ancora non lo sapessimo,dei pericoli che corre la nostra lingua,di essere fagocitati da una terminologia sempre più invadente che noi adottiamo supinamente,senza capirci un acca eaffossando nel contempo le nostre parole equivalenti e chiare come il sole.E non capendo più niente,io ho 85 anni e mi sento come un analfabeta in questa jungla di termini,che a noi non dicono nulla e ci inebetiscono. REAGIAMo PER FAVORE
Sono francese, parlo un po' l'inglese e mi sembra stupido il fatto di usare l'espressione smart-working. Litteralmente vuol dire "lavoro intelligente" allora che lo scopo è dire "lavorare a casa". Sto imparando l'italiano, nel futuro proverò di evitare di usare queste brutte parole. La lingua italiana non ha bisogna di questo, è già bella e piuttosto completa. Buon video.
Bravo. Per di più noi negli USA, non si dice ‘smart-working’ ma ‘telecommuting.’ Infatti, quando leggevo i giornali in italiano, non sapevo cos’era lo smart-working, Smart-working negli USA non è usato. La lingua Italiana è più bella dell’inglese. 👍🏻 🇮🇹
sono d'accordo, tanto più che in italiano, prima di questa pandemia durante la quale abbiamo cominciato a usare "smartworking", esisteva il bellissimo termine italiano "telelavoro" per descrivere la stessa cosa.
@Envrac footing peut être remplacé par aller courir ou faire de la course, dressing par garde-robe, et reporting par journalisme de terrain. Le problème est réglé.
Perfettamente d'accordo. Per quale motivo dobbiamo rischiare di giungere a parlare l'Itanglese, quando poi non ne abbiamo bisogno? Tra l'altro, e questo lo sottolineo, l'Italiano è più vario terminologicamente dell'Inglese, tant'è che un termine può avere svariati significati. In Inglese, un termine ha un solo significato e quello si usa. Diventa assurdo far man bassa da una Lingua che ha meno espressioni, pur avendo noi un maggior numero di parole. Io non sono contro l'Inglese (tra l'altro lo parlo), però non odio neanche la mia lingua madre. Perciò rivalutiamo l'Italiano, per favore.
Una riflessione importante, senza dubbio. Io sono stato in Italia come straniero tre volte e mi sembra che si usano troppe parole inglese, anche a livello accademico.
Ciao! Guarda, io sono rumeno, però parlo italiano, inglese, spagnolo e pochissimo francese. Per me, l’italiano è la lingua più bella del mondo. Perciò sono perfettamente d’accordo con te e mi fa pena questo “smarimento” dell’italiano nei confronti dell’inglese, nei nostri giorni.
@@MsGiselle27 Ciao, Giselle! ognuno ha la propria esperienza, non posso parlare per gli altri... Quando ero giovane, nel ’91-’92 avevamo in Romania i canali Mediaset, e con questo ho cominciato a capire l’italiano. Quando arrivai in Italia, nel 2000, capivo il 30%, più o meno, di quello che si parlava, però non sapevo parlare. Poi, in 6 mesi, vivendo lì, ho raggiunto un livello conversazionale. Non somo rimasto in Italia, però ci sono andato/tornato spesso e così ho “conservato” le conoscenze (adesso lavoro in un progetto con una banca di Milano, perciò uso l’italiano). Con lo spagnolo è andata un poco diversamente. Ho cominciato 2 anni e mezzo fa, e come già sapevo italiano e un poco di francese, potevo capire il 30-40%. Come non ho vissuto in Spagna e non ho studiato tutto il tempo, il progresso è stato più lento... però direi che sono arrivato almeno al livello B2/C1. Il portoghese non l’ho mai studiato, però il portoghese di Brasile mi pare più facile come pronuncia e, con quello che già so dello spagnolo, direi che posso capire il 30%, però non l’ho mai parlato. Ho sentito anch’io di rumeni che hanno imparato facilmente il portoghese (quello di Brasile, piuttosto). Ho anche un’amica brasiliana, però con lei parlo spagnolo e le insegno lezioni di rumeno. Un saluto, Florin
Beh anche il rumeno è una lingua molto musicale....e antica....tutte le lingue romanze sono belle.....anche se l'italiano e il dacorumeno sono le più belle, oltre il latino......la migliore. Noi italiani abbiamo l'abitudine di immettere anglicismi inutile..adoro l'inglese....ma allora impariamo a parlarlo invece di distruggere la lingua di Dante.
@@florinbanica7149 Salut Florin! Sunt francez dar am învàtat si eu multe limbi stràini, inclus limba românà (totus vorbesc mai bine italiana, e mai usoarà pentru mine, mai aproape de franceza). De fapt, despre subiectul videoului am o întrebare: ti se pare cà sunt atât de mult de anglicismi în limba românà ca în italiana sau mai putin (sau mai mult)?
Bravo, bravo, bravo, bravo, bra-vis-si-mo!!!! Che soddisfazione che mi dai: un giovane italiano che ha compreso la gravità del fenomeno, spiegandolo benissimo! In realtà, è la pigrizia il nostro problema, ma è colpa dei mezzi d'informazione televisivi, radiofonici e giornalistici, sia cartacei che in Rete, i quali ci inondano di codesti termini inglesi in modo sovrabbondante e ridondante, laddove in italiano i termini adatti esistono già, ma non vengono usati; per lo stesso motivo della nostra pigrizia, se i mezzi d'informazione usassero termini nel nostro idioma, noi useremmo quegli stessi termini proposti, con buona pace degli angli(ci)smi, di cui potremmo fare a meno, come fanno (secondo me giustamente), i cugini francesi e spagnoli - vedi "tuìt" (tweet) o "Liga de Campeones" (Champion's League), o "confinamiento" (Lockdown) sui rotocalchi iberici - , tanto per fare tre esempi... Altro che "sold out" al posto di "tutto esaurito", come si diceva fino a dieci anni fa: io il "soldàut" l'ho fatto a militare! ^_^ Perdonami la battuta finale, con intento distensivo. Ancora bravo, per come hai esposto il problema in corso: occorrerebbe sì, che ci fosse un organo disciplinare linguistico nazionale come in Francia e Spagna. :-)
Bravo! L’incapacità dell’italiano per adattare parole straniere mi ha stupito da quando ho imparato la lingua, negli anni 70. Il computer, la leadership, il flipper e via dicendo. Quando tornai in Italia, negli anni 80, non dicevano più “esportazioni italiane”, ma “Made in Italy”. Roba de matti! Durante il confinamento, parlavo con i miei amici italiani e risultava strano: mentre io tentavo di tradurre in italiano le parole relative alla pandemia, loro usavano “prestiti” crudi dall’inglese.
Computer non è un termine della lingua inglese ma della lingua italiana che deriva , a sua volta , dal latino “ computo . “ Anche altre parole come “ sponsor “ sono parole italiane . Io invece di mouse dico topo e vengo capito benissimo . Sono convinto che l’inglese o la sua versione dialettale che è l’americano passerà di moda , non l’italiano ! L’ italiano è moltissimo studiato in Russia , in Cina , in India : in Russia non studiano più l’inglese e poco lo studiano in Cina , per motivi anche politici ; studiano invece la lingua italiana ! L’ hindi , lingua parlata da un miliardo di persone e studiata da 400 milioni di persone è meno parlata nel mondo dell’italiano . Credo che quelli che più studiano e danno valore alla propria lingua abbiano un futuro : gli Ebrei dopo 2000 anni studiano l’ebraico antico : lingue morte sono quelle lingue che non si conoscono. La lingua italiana avrà nuova linfa , più per merito degli stranieri che la studiano che per gli italiani : se i potenti mezzi a disposizione vengono correttamente adoperati , certamente saranno utili per la diffusione della Lingua e delle idee in tutti i settori .
In truth, it confuses me when other languages insert English words as a student. Why? Because the words are irregular and speaking them, I break total immersion and say it with my normal American accent. for example: When I first found out that people say "buon weekend", I was extremely confused. I know fine settimana is very long compared to weekend, but the fact that it's "il weekend" which in turn makes it "il fine settimana" causes me stop and think about word grammar agreement instead of having a flowing conversation. Happens with Greek too. My greek teacher told me a lot of words come from English and break regular grammar rules which in turn breaks a flowing conversation.
Mi è piaciuto molto, grazie! È un tema importantissimo da affrontare secondo me. Purtroppo la stessa cosa succede nel mio paese (Bulgaria). Vivo ormai da anni in Scozia, ma quando torno a casa o soprattutto quando leggo i giornali bulgari su internet, vedo tante parole inglesi che spesso fanno i testi più difficile da capire. Lasciamo perdere quanto suona brutto e innaturale 😶 E la cosa peggiore è che nella maggior parte dei casi c'è una parola bulgara che esprime perfettamente il concetto, ma non viene usata perché l'inglese è più "figo". Spero che un giorno ci rendiamo conto che una lingua non possa essere inferiore o superiore ad un'altra. Scusate la lunghezza del commento 😅 È un tema che mi sta molto a cuore.
Direi che non stiamo meglio di recente però, almeno la mia impressione è che persone si sforzino di usare parole già esistenti nel bulgaro (quanto veramente bulgare sono esse è già un altro tema - essendo una lingua così piccola, la nostra è sempre stata ripiena di forestierismi). Forse mi confondo o non mi muovo nei giusti circoli sociali però non abbiamo ancora raggiunto il livello di "Il government ha aperto un nuovo hub vaccinale per dei caregiver e gli over 60" o "Il nuovo workflow è adattato per facilitare un delivery più smart dei goals". E mi sembra che la maggioranza delle persone non vuole che questo succedesse. Come ho detto, questo può comunque essere una mia osservazione sbagliata. Comunque anch'io vivo in Scozia, in che città sei? :)
@@moonrider997 Hai ragione, la situazione da noi è un po' migliore di quello che descrive Davide. Io parlavo piuttosto dei giornali, perché lì si trovano alcune parole ed espressioni davvero strane. (Per esempio, qualche anno fa ho visto l'assurdo "фасцинирам", da "fascinate".) E poi ci sono degli pseudo-anglicismi abbastanza divertenti, come "home office" per dire "working from home" 😃 Però sì, c'è anche la consapevolezza che dobbiamo preservare la nostra lingua e spero che questa crescerà sempre di più 🙂
@@WaffleTraveller sì, è complicato dire se stiamo meglio o peggio. Decisamente usiamo anche noi tanti anglicismi dove non ne abbiamo bisogno - мениджър in posto di началник, маунтин байк in posto di планински велосипед, селъри invece di целина/кервиз, e tanti altri. Però abbiamo adottato con successo parole/frasi come мишка per dire mouse, приложение invece di application, социална мрежа invece di social network, поверителност invece di privacy, бисквитка invece di cookie, le parole летище e самолет invece di airport e airplane. E comunque negli ultimi anni osservo più e più persone che si rendono conto delle parole estranee e cercono sostituzioni native. Pure le medie (almeno quelle serie) non usano più anglicismi a caso - la frase национална карантина è quasi così diffusa quanto локдаун per quanto ho visto. Anche se nemmeno quella anteriore ha delle origini slave. Non so com'è la situazione negli ambienti professionali nelle grandi città però visto che pure gli annunci di lavoro li scrivono in inglese... Pure io come persona che vive all'estero forse faccio più sforzo cosciente di minimizzare l'uso di forestierismi visto che sono incessantemente circondato dall'inglese. Non so, però vedo la luce bianca alla fine del tunnel. :) Per quanto riguarda i pseudo-anglicismi, questi non sono da oggi - pensa come рейс (race) è finito a significare autobus, митинг (meeting) ha finito significando manifestazione, ecc. E parole di questo tipo hanno emerso un po' dappertutto, pensa di pullman in italiano o Handy in tedesco. :)
@@moonrider997 Questo commento è bellissimo perché lo può capire solo qualcuno che sa sia l'italiano che il bulgaro, ovvero una percentuale bassissima dell'umanità.
Sono d’accordo!!! La lingua italiana é più bella, non può essere cambiata per una questioni di moda. Ti ringrazio tantissimo per suoi contenuti davvero importanti.
Ho seguito con molta attenzione l'argomento di stasera. Sono olandese e mi chiedo come la lingua italiana possa essere insegnata a persone straniere se ci sono tante parole in inglese. Tutti penseranno che il mondo non può fare a meno della lingua inglese e gli inglese se ne vanteranno, mi pare.
Introducir palabras foráneas provoca una reacción física de rechazo como las incoherencias estéticas. Aunque el siglo XX ha puesto de moda la mezcla, en el lenguaje es una horterada de pretenciosos y pedantes. Lo que demuestra realmente el nivel cultural es la precisión y creatividad en el uso de palabras de la propia lengua. El gran Alberto Sordi ya caricaturizaba la obsesión por el inglés en 'un americano a Roma'. Soy español y veo los vídeos de Davide (me encanta su vocalización y la calidez de su voz) ,porque adoro e intento aprender el italiano ( siento no tener todavía el dominio para emplearlo en los comentarios). Tenéis una gran suerte al hablar una lengua tan bella. Por favor, cuidadla intentando no traicionarla con palabras foráneas.
Premetto che questo video rispecchia al 100% la mia opinione . Fra le altre cose, ho scoperto il canale grazie a questo video. Tuttavia vorrei aggiungere alcune opinioni del tutto personali (da non esperto di linguistica). Secondo me questo problema dimostra: - Una sorta di complesso d'inferiorità patologico degli italiani nei confronti dell'inglese . C'è bisogno di sentirsi più "fighi", o dovrei cool, degli altri. Sicuramente il "train manager" è un lavoro più prestigioso di quello del comune capotreno, mentre sistemare i conti della Stato tramite "spending review" porterà a risultati migliori di una revisione della spesa pubblica. L'(ab)uso di anglicismi è un qualcosa per "chi ne sa" è "studiato", non di certo non alla portata dei comuni mortali. Ironia a parte, parlare correntemente l'inglese non è scontanto nemmeno fra le generazioni più giovani. Sapere l'inglese per davvero in Italia è più l'eccezione che la regola a differenza di altri paesi (quelli scandinavi per esempio). - La mancanza totale di capire il vero significato del termine inglese, cercare una traduzione corrispettiva in italiano (se possibile). Lo definirei una specie di servilismo acritico. Forse questo "servilismo" è un riflesso legato alla forma mentis del sistema scolastico italiano che insegna, fin dai primi anni, a memorizzare passivamente nozioni invece di ragionare in modo critico/costruttivo e quindi attivo. Se ci mettiamo anche i dati drammatici seull'analfabetismo funzionale, la frittata è fatta. - Un danno anche nei confronti dell'inglese stesso. Questo abuso di angliscismi in italiano porta implicitamente a sbagliare la pronuncia/l'utilizzo di quelle parole in inglese (esempio: non pronunicare l'acca od usare smartwork invece di telework, ecc). - Forse non sappiamo ancora usare l'italiano e non lo sentiamo "nostro". Se ci pensiamo bene, l'italiano è la prima "lingua straniera" dell'italia. Storicamente parlando, l'italiano è stata la lingua dei letterati e delle elite. L'italiano unisce il Paese solo dal secondo dopoguerra: quindi un lasso di tempo breve. Infine concludo dicendo che mi fa ridere quando i media nostrani si riempiono il petto d'orgoglio perchè la lingua italiana è molto apprezzata e studiata all'estero ma allo stesso tempo la sfregiano quotidianamente con una violenza cieca ed illogica.
Bravo! Qui, in Spagna si dice "retransmisión" al "streaming". Tutti siamo qui nella stessa battaglia: adattare sí; parole esatte, no. Saluti! ¡Muchos saludos desde España! Saluti da Málaga!
In toscano e in romanesco comunque si continua ad aggiungere una vocale alla fine parole straniere uscenti in consonante (epentesi), così come si è sempre fatto storicamente!
Anche al di fuori del romanesco e del toscano, mia nonna umbra pronuncia ogni termine che chiosa in consonante chiudendolo in "e": filme, autobusse e così via. Ho notato che anche confrontando la pronuncia del termine "film" tra anglofoni e italofoni, quest'ultimi aggiungono come una "e" quasi muta, simile alla "schwa" che i movimenti femministi volevano introdurre per esprimere il neutro
Forse questo sarebbe l'unico modo per integrare i forestierismi nella nostra lingua: adeguarli alla nostra fonetica! Del resto, è ciò che ha portato _beaf steak_ a diventare _bistecca,_ oppure _chewing-gum_ a _gigomma_ in alcuni dialetti. Non sono neanche piú delle parole straniere ormai, per quanto si sono bene adattate. Alla fin fine è questo il problema ultimo degli anglicismi odierni: _sono brutti!_
Complimenti per aver trattato un argomento molto sottovalutato ma in verità delicato. Io stesso odio usare i termini stranieri se non strettamente necessario, non lo ritengo etico e mi rendo poi conto come il lessico che ne esce è fortemente deviato. L'italiano è affascinante e va preservato. Bravo, continua così
Ciao Davide. Io sono Australiano ma vivo in Francia da 30 anni. Anche in Francia ci sono anglicismi ma molti meno dell'italia. I Francesi vedono con disprezzo l'uso degli anglicismi e spesso esiste una parola con lo stesso significato in Francese. È vero che a volte una parole non esiste sopratutto nell'informatico o il mondo degli affari. The lockdown perché non si usa in confinamento. Sono bellissime le lingue italiana francese sapgnola. Non lasciatele andare a rotoli. Bravo Davide. Hai fatto bene! Ciao
En français les anglicisme sont souvent des termes utiles car il permettent une distinction et une nuance. Par exemple la fin de la semaine serait le jeudi-vendredi et le weekend le samedi-dimanche. Pour autant, le monde des affaires utilisent bien trop de termes anglais juste pour paraître "brancher" c'est insupportable.
@@maten146 Au Québec ils disent littéralement la fin de semaine au lieu de weekend , et c'est tout à fait compréhensible et les Québécois sont contents ! Ce n'est pas une excuse . On peut tolérer certains anglicismes comme podcast , email , ...etc Sachant que les anglicismes qui nous viennent sont à la base des mots français et moi j'aimerais qu'on adopte la version française , l'origine française de ces anglicismes.
ottimo video, che sottoscrivo al 100%! E poi, Davide, per noi, i tuoi seguaci (stavo per dire fan!), tu SEI un linguista, SEI uno studioso, SEI un esperto, SEI un grande!
che dire, Davide? hai riassunto la questione in modo magistrale. mi trovo d'accordo con te su tutta la linea. non sono mai stato contrario ai forestierismi, anzi, trovo che la fobia dei forestierismi a volte sia eccessiva e ingiustificata perché in tutte le lingue ci sono tantissimi termini di origine straniera. però non posso che concordare sul fatto che la situazione ci stia sfuggendo di mano, per via di pigrizia e "provincialismo", come l'hai chiamato tu, o questa percezione che italiano = vecchio e sfigato, ma inglese = moderno e figo.
Perfetto! Sto imparando l'italiano perché è la lingua madre dei miei bisnonni. Fin da quando ero adolescente, mi sono appassionato alla lingua, alla musica e alla cultura italiana e voglio poter visitare presto l'Italia. Hai assolutamente ragione! Non c'è motivo di continuare a cambiare la propria lingua madre, adottandola e standardizzandola con parole straniere, l'italiano è italiano e basta! Sono brasiliano e sono stupito di quante parole i brasiliani vogliano adottare dall'inglese e rendere comuni in Brasile. Sembra un complesso bastardo, come se le cose degli altri fossero sempre migliori delle nostre. Dobbiamo valorizzare ciò che è nostro!
Anche il greco moderno, oltre al francese e lo spagnolo, è una lingua che adatta e sopratutto traduce i termini stranieri, senza che ciò risulti “imbarazzante”. Condivido appieno la battaglia e da qualche anno mi sforzo ogni giorno di non sostituire le parole italiane esistenti con quelle inglesi, la cosa triste è che sia uno sforzo.
Guarda che sei bravo nelle tue spiegazioni. Ancora di più mi stupisce il fatto che tu sia cosí analítico senza cadere nel criticismo che ho purtroppo visto da altri insegnanti. Non smettere di entusiasmarci!
Estudié dos cursos básicos en la Dante Alighieri y quedé sorprendido de la cantidad de anglicismos que la profesora nos enseñaba. Una lástima pues a como lo dice Davide el italiano es una lengua bellísima. No parece un idioma, parece más bien una canción. La pronunciación es tan agradable al oído. Tienen una hermosa lengua. Usen palabras propias de este maravilloso idioma. Un saludo desde Costa Rica. 🇨🇷 🇮🇹
Concuerdo. Es una verdadera lástima lo que ha sucedido con el italiano que es un idioma tan musical. Los anglicismos aparecen e interrumpen la cadencia y flujo de una oración. Lo mismo pasa con el español. Leí hace poco una observación de un estudiante de español, cuya lengua materna era el inglés, en un video de anglicismos, él comentó que el idioma español era muy ordenado con un ritmo regular en su sonoridad, a diferencia del inglés que era muy desordenado, irregular y con sonidos disruptivos. "El idioma español es tan cuadrado que la invasión de una palabra inglesa le interrumpe el sentido". Pero nosotros somos incapaces de percibirlo, parece que solamente los que nos contemplan y escuchan desde afuera pueden notar estos detalles.
Ciao Davide, acá en Buenos Aires también utilizamos en nuestro lenguaje muchas palabras en inglés, demasiadas. Hay que agiornarse todo el tiempo! Excelente tu canal! Bacio
Ciao - Sono molto molto contento di vedere che un giovane come te si accorge di questa realta. Anche in Francia esiste questo fonomeno. Forze un puo di meno ma veramente troppo secondo me. Una volta mi arrabiavo sempre à sentire "open space" (espace ouvert) - "event" (évenement) - "checking" (vérification) etc.... Ora o smesso perchè mi faceva male. Se uno mi dice :"ho messo il documento sul "drive" per te." Io faccio finta di non aver capito et rispondo "penso che tu abbia voluto dire "plateforme" vero ? - non ringraziarmi, mi fa sempre piacere ad aiutare uno che non padroneggia molto bene il francese". Corraggio e mille scuse per il mio italiano scritto approssimativo. Spero veramente che gli italiano si sveglino su questo argomento !!!!!!!!!!!!
Quando ho cominciato a imparare l´italiano, ho notato subito questo uso eccessivo degli anglicismi. Penso che sia dannoso a lungo termini. È comprensibile in alcuni casi perché non ci sono parole equivalenti, ma non credo che sia la maggiore parte dei usi.
Vorrei davvero congratularmi con te per questo video. Penso che sia molto equilibrato e ragionevole. È un soggetto con delle sfumature e lo hai affrontato di maniera approfondita e concisa. A proposito, hai ragione: a me piace moltissimo il suono (ovvero i suoni) del italiano. Dunque gli anglicismi non adattati sono propio dissonanti eppure cacofonici. Tra l'altro, direi che la quantità degli anglicismi nello spagnolo differiscono dipendendo della regione. Quindi ad esempio in Argentina si dice "mouse", ma diversamente dalla Spagna, ci si dice "estacionamiento" invece di "parking" o "aparcamiento" (versione adattata).
Sono d'accordo. Prima anch'io non ci facevo caso, ma ora che il fenomeno ha assunto secondo me questa preoccupante accelerazione sono talmente schifato che non solo non uso questi termini, ma per una forma di ribellione utilizzo termini italiani al posto di quelli inglesi ormai consolidati.
Ciao (Hola) Davide, sono straniero in Italia da quando tu eri un piccolo bambino (22 anni proprio oggi 🙈)Volevo dire quando ero nel mio paese e anche quando sono appena arrivato in Italia guardando i "film" in italiano ero così sbalordito di questa sonorità, di queste cadenze, di queste accenti diversi insomma di questa bellissima musica che si crea al sentire parlare in italiano e che si riesce a distinguere solo se sei straniero, ancora oggi la mia opinione non è cambiata, sono d'accordo con te, è proprio un vero peccato trovare tutti queste parole straniere soprattutto inglesi, sono anche d'accordo della riflessione che ha fatto Draghi( che è uno che parla bene l'inglese)"Chissà perché dobbiamo usare queste parole in inglese"? Esperiamo che i politici diano più attenzione a questo fenomeno, anche perché sono loro che fanno più fatica a usare queste parole 🤓 ma soprattutto hanno il potere di controllare questa "invasione"....Grazie Davide per la sua bella riflessione.
Hai molta ragione! In spagnolo ci sono anche molti anglismi, ma generalmente se vuoi introdurre dei anglismi non necessari e non comuni, sei guadato come elitista o pretenzioso. Comunque, lo spagnolo è anche molto diverso tra diverse regioni, e forse lo spagnolo da Puerto Rico è ancora più anglicizzato del italiano.
👏👏👏Tanta saggezza Davide!! 🤔. Talmente d’accordo con te...sembra ridicolo ascoltare i politici parlando , pronunciando male, molto male parole in inglese!! Ma perché? Tu lo hai detto... è pigrizia...quasi l’identità di la modernità...Peccato! 😢😢 Complimenti per la riflessione, mi ho piaciuto tantissimo.Sono straniera e ti seguo sempre...👍👍👍 Grazie mille...Saluti dall’Argentina!! 🇦🇷. 🇮🇹
Davide, questo è il video più interessante che hai mai fatto. Io parlo lo Spagnolo come madre lingua e mi dispiace tanto che ci siano tante parole inglese messe nella nostra lingua. Amo l'inglese perché l'ho imparato da giovane, ma ogni lingua deve essere parlata con le sue parole. Io imparo l'Italiano e l'adoro, ma mi fa arrabiare quando ascolto tantissime parole inglese . L'Italiano é la lingua più bella perché è molto musicale. Ho chiesto a un professore di Italiano perché usava tante parole in Inglese e la risposta è stata: "ahhh tu sei una purista?". Non è che io sono purista, è che nessuna lingua dovessi prendere parole dal Inglese. Complimenti per il tuo video
Ciao Davide ! Sono contento di sentirti parlare degli anglicismi nell’italiano. Sono 100% d’accordo con te. Mi piace l’italiano e mi piace anche l’inglese, ma non mi piace mescolare tutto, e sono molto triste d’incontrare sempre più anglicismi in italiano. Sono francese e abbiamo lo stesso problema nella nostra lingua. Te l’avevo già scritto sotto il video precedente. Tuttavia abbiamo l’Académie française e diverse leggi che proteggono il francese. Per esempio, è obbligatorio il francese nei testi ufficiali, e non sarebbe possibile scrivere ”jobs act”. A proposito questo è una legge del 1539 (Ordonnance de Villers-Cotterêts), il più vecchio testo legislativo ancora in uso in Francia ! E poi, sebbene i commercianti provano sempre a venderti qualcosa usando termini inglesi per sembrare più originali o moderni, i Francesi hanno una coscienza molto svilupata della loro identità, della loro storia, della loro cultura e del loro patrimonio, anche linguistico, e resistono all’invasione dei forestierismi. Sono attenti a tutti questi abusi e possono addirittura spedire una denuncia a l’organismo che sorveglia lo stato della lingua e che viene incaricato di creare un lessico francese per tutte le nuove nozioni. Ma sono i francofoni del Quebec i più accaniti a diffendere la lingua francese, forse perché sono circondati dai ”nemici”. Hanno tanti organismi e leggi per proteggere il francese ! Ad esempio hanno inventato la parola courriel al posto di mail o email. È una contrazione di courrier e électronique. Si è molto diffuso questo termine, perfino in Francia, sebbene non a completamente sostituito l’inglese. Ma paradossalmente usano anche tanti anglicismi senza accorgersene, come chum, chill, joke, anyway o fun, che non usiamo mai (magari fun). In conclusione sono molto deluso di constatare che gl’Italiani non siano più consapevoli della richezza della loro lingua che a me pare un vero tesoro. Dovrebbero diffendere la loro lingua come lo facciamo perché la loro cultura è cosi, se non più, bella e importante della nostra ! Ma sono sicuro che reagiranno anche loro. Grazie per aver affrontato questo argomento interessante e importante !
. Per inglesismi io intendo ovviamente i casi che al 99.988% le parole in italiano vengono inutilmente sostituite in inglese. Esempi come location, report, mission, break, brand ecc..Insomma, una lunghissima lista. Una
Caro Davide, ho iniziato a seguirti per aiutare i miei studenti ad imparare l'italiano, trovando sempre podcast utili, ben fatti e coinvolgenti che i miei studenti apprezzano. La mia stima nei tuoi confronti aumenta ancora ad ogni altro podcast che dedichi alla cultura in senso lato. Complimenti!
Otra problema que esconde al uso en demasía de los anglicismos, es que dejaremos de pensar en nuestra lengua madre. Los italianos dejarán de pensar en italiano y pensarán en inglés, pierden así su cultura e historia. Es mejor usar los equivalentes en nuestros idiomas. Saludos.
Video molto interesante ! Ho provato da fare una lista delle parole inglese che usiamo ogni giorno in Francia : weekend, smartphone, camping, best seller, jean, brushing, briefing, design, flyer, pickpocket, email, baby sitter, coach, fastfood, parking... Ci sono tanti !!!
Complimenti per il tuo video, mi è piaciuto molto. Senza entrare troppo nello specifico, vorrei fare una precisazione. Come hai detto tu, la lingua la facciamo noi, è questione di volerlo. Io penso che non sia così ridicolo cercare di tradurre gli anglicismi in abuso, e questo perché oggi, grazie a tutte le risorse linguistiche e accademiche di cui disponiamo (manuali di grammatica, bibliografia di esperti, materiali didattici e teorici di qualsiasi genere, nonché agli stessi strumenti della comunicazione 2.0 che ci circonda), abbiamo sviluppato una CONSAPEVOLEZZA METALINGUISTICA che in passato non sarebbe mai stata possibile, e che, secondo me, vale la pena sfruttare, invece che accettare passivamente, sempre, che la lingua muta e cambia. Sì, la lingua muta e cambia, ma non è la sola in questo scenario di attori sociali, ci siamo anche noi stessi.
Concordo pienamente, hai fatto bene a fare un video a riguardo. Prima ammetto che non mi interessava, adesso comincio un po' a preoccuparmi. Uso l'inglese ogni singolo giorno per comunicare, visto che non vivo più in Italia, e quando guardo video o notizie in italiano mi stupisco sempre tantissimo . Tralasciando il fatto che adesso vanno di moda parole come cringe/cringiare e al 50% l'ho sentito usare in modo sbagliato .
Excelente video. Creo que conservar la identidad es muy importante. En lengua español se han aceptado terminos en ingles pero , en general, se busca de usar la palabra correspondiente al espanol. En Argentina, a nivel normativo, actos públicos y documentos legales, es obligatorio el uso del español. Creo que los medios de comunicación son fundamentales en esto.
qui in Montevideo ( parliamo espagnuolo rioplatense) pode verse " tax free" " black friday" " sale" " merry christmas" " parking" nos Shopping Centers . Molti anni fa , gli ezpressione francese , erano la forma de mostrare " distinzione "
Sono d'accordo al 100%! C'è lo stesso fenomeno in francese, in effetti. I quebecchesi, per proteggersi dalla lingua inglese, devono tradurre assolutamente tutto in francese. Così a volte noi francesi prendiamo in giro i quebecchesi perché le traduzioni possono essere estranee a noi francesi, ma penso che sia una cosa necessaria e meravigliosa. Penso che l'italiano e il francese siano lingue abbastanza ricche da poter inventare i propri termini senza dover necessariamente ricorrere all'inglese.
Che video fantastico Davide! Non lo sapevo che esisteva questo problema in italiano quindi il video era splendidissimo! In Danimarca abbiamo lo stesso problema con la lingua, secondo me. Perché noi non abbiamo i regulativi, ma anche perché siamo un piccolo paese di sei milioni persone... Qualche anno fa pensavo di fare un podcast su quest'argomento in danese! Penso che quest'argomento sia molto interessante da discutere per conservare le lingue "deboli" (oppure "exposed").
Muy interesante la situación de los Anglicanismos! Por supuesto esto también ocurre en el español, y en realidad hay muchos canales en UA-cam como por ejemplo uno llamado "Linguriosa" que analizan la inclusión del inglés en la lengua y de cómo esto puede poner en riesgo al lenguaje de "perder su integridad" (Sono sicuro che possiamo capirci, allo stesso modo in cui vedo i video di Davide senza sottotitoli e lo capisco ) ☺
Pero si para linguiriosa ni siquiera le importa si el español es inundado de anglicismos. Ella misma le dijo que todo el mundo hable como le dé la gana. Ella no defiende el español de los anglicismos.
Grazie Davide! Mi è piaciuto tantissimo questo video, tu hai ragione. L’inglese piace anche a me, ma non vuol dire che devo usarlo quando parlo l’italiano! Abbiamo lo stesso problema col portoghese in Brasile, molte parole inglese ... Abbracci
Sono d'accordo e mi sembra un intervento molto sensato, però credo che varrebbe la pena anche fare un video sugli italianismi nelle altre lingue. Io abito in Brasile e qui va molto di moda il suffisso -eria (calcato sull'italiano) per i negozi per una questione di marketing, che a sua volta deriva dal prestigio sociale della lingua e della cultura italiana nella società brasiliana. Oppure il menu di Starbucks, che basa molti dei nomi dei propri prodotti sull'italiano (frappuccino, latte, venti), quando invece la materia prima (cioè, il caffè) viene da paesi come Brasile, Indonesia, Kenya, Colombia, ecc. Credo che sarebbe un video interessante per promuovere questa discussione su cos'è un "prestito" accettabile o no...
Ciao Davide (: , sono una studentessa di scienze della comunicazione di Firenze (e tra l'altro una volta hai intervistato una mia prof😂 (Vera Gheno)) e devo dire che hai fatto davvero un ottima analisi correlando benissimo questa questione degli anglicismi alla politica e ai mezzi di comunicazione , specialmente nell'ambito dell'informazione, davvero bravo i tuoi video sono sempre di qualità , interessanti 😁
La cosa peggiore è quando la gente pronuncia gli anglicismi crudi con la giusta pronuncia inglese (o almeno ci prova), questo porta a deformare direttamente il suono della lingua e con così tante parole fa veramente schifo sentire ogni volta questo cambio di pronuncia innaturale.
Mi chiamo Fernanda sono brasiliana, i miei antenati sono tutti italiani, ho già la cittadinanza e studio l'italiano, il francese , lo spagnolo e sono veramente d'accordo con te. 👏🏼👏🏼👏🏼
Entiendo cuando hablas italiano, pero no puedo escribirlo. Tienes razón, en español adaptamos muchos extranjerismos, tanto al oral como por escrito, para que suenen "en español". Pero en muchos casos no lo hacemos, a pesar de que la RAE ha intentado por todos los medios a su alcance, incluso registrando las palabras en el diccionario, para que las castellanicemos a su manera. Así, nadie, absolutamente nadie escribirá "cederrón" o "güisqui". En otros casos se ha dado por vencida y ha aceptado la escritura en la lengua de origen, aunque a veces le pone la tilde según donde se acentúe.
Stiamo sbagliando tutto con questi forestierismi: più che un linguaggio moderno in Italia stiamo acquistando un linguaggio da analfabeti, perdendo di vista il valore della nostra lingua. Scusate, io sono uno che adora parlare le lingue straniere, ma se devo parlare con gli italiani perché devo usare parole non tradotte in italiano? Lo trovo un cattivo messaggio nei confronti di chi vuole imparare l'italiano, e per i nostri connazionali usare dei forestierismi.
È proprio per questo che non leggo riviste italiane, odio questi forestierismi, nonostante che parli anche l'inglese. Non capisco in che senso le parole inglesi siano più fighe o più moderne se non si possono nemmeno pronunciare in modo corretto.
Il problema è anche che stiamo sostituendo e non arricchendo, la nostra lingua foneticamente comprensibile, con una lingua irregolare che ha parole come " aisle" " phlegm" e " quay" e mi fermo qui. La bellezza dell'italiano è anche la regolarità nella fonetica.
Perché? Perché ci sono tantissimi termini tecnici e nuovi concetti nel mondo globalizzato in cui viviamo, e l'italiano (o meglio gli italiani) non riesce a coniare nuove parole per definire questi concetti. Prima ci renderemo conto che la gente non usa gli anglicismi perché è "cattiva", prima capiremo perché vengono usati così tanto in italiano.
@@hashcosmos2181 l'italiano, o meglio il popolo italiano non riesce a coniare questi nuovi termini perché non vuole, non perché siamo improvvisamente diventati un popolo demente ed incapace di adattarsi, e soprattutto pensiamo che usare inglesismi ci renda fichi e globalizzati. E poi, sostituire location al posto di luogo, o project al posto di progetto non ha nulla a che fare con l'impossibilità di coniare nuovi termini. Fai la stessa domanda ai francesi e del perché tutti i termini inglesi tecnici e non tecnici sono stati francesizzati, stesso per il tedesco, il cinese ed il russo.. Discorsi così ovvi che non avrebbero bisogno di una spiegazione, eppure in Italia si devono sempre sentire giustificazioni assurde da parte di chi ovviamente non ha cuore la preservazione di una lingua che non solo è bella, ma soprattutto chiara foneticamente.
[5/11] Oggi suona già strana l'espressione "indirizzo elettronico", che nemmeno è esaustiva, perchè in realtà si tratta di un indirizzo di posta elettronica. Al suo posto si usa il più breve "indirizzo email" o "indirizzo e-mail". Oggi si dice addirittura: , anche se purtroppo significa banalmente, sbagliando: .
La mia madrelingua non è l'italiano, ma visto che lo parlo un po', e provo a migliorarlo, da un tempo mi stavo chiedendo perché gli italiani usano gli anglicismi in eccesso. Sono d'accordo con Davide che in certe situazioni non possiamo non usarli, però in altri diversi casi c'è un'alternativa. Sempre mi stavo chiedendo perché usare "lockdown" anziché "quarantena". Lo stesso uso della parola "lockdoelwn" ho notato nello stato vicino - l'Ucraina.
Un saluto.Ho appena conosciuto questo interessante canale e l'ho aggiunto immediatamente alle mie iscrizioni la durante il primo da me consultato. Devo fare i complimenti per questo tipo di lavoro perché lo trovo veramente necessario, Anche se non so quanto potrà incidere in questo "mare monstrum" in cui la nostra lingua sta andando immergendosi. Cercando nelle liste video(mi sono dovuto controllare stavo scrivendo playlist😅) mi ritrovo questo video di qualche tempo fa che trovo veramente condivisibile, e ho trovato conferma di una mia personalissima opinione, per la quale l'adozione passiva di tutti questi anglicismi non è una proiezione alla modernità o verso la lingua inglese, anzi ne condivide la stessa medesima radice per la quale l'italiano mediamente non impara l'inglese, ovvero come ripeti spesso in questo video, una certa pigrizia culturale. Mi metto in prima linea perché io da un punto di vista delle lingue straniere sono estremamente carente, e anzi vivo la cosa con un certo complesso, tuttavia trovo davvero assurdo forzare anglicismi quando esistono parole adeguate in italiano e quando si potrebbero adattare tranquillamente. Come giustamente sostenevi forestierismi Sono un fenomeno assolutamente connaturato all'evoluzione delle lingue, e tutte le lingue ne sono coinvolte senza che sia motivo di vergogna o di senso di inferiorità, banalmente, tra le varie parole elencate come adattamenti dall'inglese c'era la parola sceriffo, Se non ricordo male essa stessa è un adattamento dell'inglese da una parola che addirittura dovrebbe essere araba "Sharif", mi pare, vado a memoria, abbiamo quindi una un inglesismo che deriva da un arabismo addirittura , quindi questo fenomeno di adattarsi è totalmente naturale e per nulla brutto o imbarazzante. Di nuovo complimenti per il tuo lavoro.
Io credo che alcune parole, quelle impossibili da tradurre, si possono lasciare così come sono, ma la maggior parte di queste si può tradurre o comunque adattare e bisognerebbe farlo, come succede in swahili. In swahili infatti (lingua bantu), ci sono diverse parole prese da altre lingue, molte vengono dall`arabo come kitabu (libro) , daftari (quaderno)/thamani (prezzo) che in swahili ha preso il significato di valore o prezioso, e diverse dall`inglese come per esempio jamu (marmellata), kompyuta (computer), keki (torta). Le parole prese da altre lingue non vengono tradotte ma adattate nella grafia mantenendo la pronuncia originale con piccolle varianti di suono, un pò come se scrivessimo in italiano COMPIUTER, MAUS, STRIMING SMARTFON ecc. Quello che succede è che la parola per esempio COMPUTER viene trascritta secondo le regole del swahili e quindi la C iniziale diventa una K, si scrive YU perchè appunto suona come YU e non come U, la R finale sparisce e la E diventa A perchè le parole non finiscono mai per consonante e non si usano mai lettere che non appartengono alla lingua, in swahili infatti le lettere Q e X non esistono e la C da sola non esiste ma è sempre e solo CH, ecco perchè la parola COMPUTER diventa KOMPYUTA. Kwaheri!
Nel spagnolo succede lo stesso, ma con una particolarità, ci sono tantissimi più anglicismi in sudamerica che in Spagna, però gli italiani usate tanti che quando vi ascolto mi fate ridere, perche io sto imparando ed vi dico, come è questo in italiano? E no lo sanno!!!!
Es cierto que hay más anglicismos en Hispanoamérica, pero eso es realmente en redes sociales. En la vida cotidiana se usa muy poco ya que se emplean las jergas, dependiendo de cada país americano.
Soy mexicano. Me parece que solamente en la frontera con Estados Unidos se habla con más anglicismos que en Italia. En el resto de México y en otros países hispanoamericanos se utilizan bastante menos. Es mi percepción.
Jajaja me pasa lo mismo, estoy aprendiendo italiano y me vuelo loca, siempre digo que para aprender el italiano uno debe antes aprender el inglés. De lo contrario es complicado
Aqui no Brasil o uso de anglicismos é algo mais recorrente na área de informática/ tecnologia, não é algo muito comum no falar cotidiano como vejo na língua Italina, a não ser casos mais pontuais como self service, delivery, etc. Mas mesmo assim, vejo muitos reclamando disso e sou de acordo, até porque no Brasil a parcela de pessoas que falam inglês é mínima, e termos mais técnicos podem confundir muito.
Concordo al 100%. Trovare questo abuso dell'inglese anche nelle leggi (gazzetta ufficiale che parla di o una tabella aci che parla di FRINGE BENEFIT) è secondo me da una parte un abominio linguistico, dall'altra va contro la vera funzione della comunicazione. Penso che comunicare sia la capacità di essere capito da piu persone possibili, mentre l'utilizzo di inglesismi, oltre tutte le casistiche giustamente sottolineate da te, sembra quasi un volersi parlare addosso. Lavoro spesso ad assemblee (stavo scrivendo convention 😅) sia itiane che straniere. Mi è capitato con una assemblea tedesca dove ogni tanto si percepiva la parola business (tra l'altro perfettamente prounciata) mentre una tipica assemblea italiana ê un continuo "il core business del competitor del nostro hub di intelligence ecc ecc" il tutto ovviamente pronunciato con un accento italiano (e spesso anche regionale). Sinceramente il troppo stroppia e oltre un tot sembra proprio uno stupro linguistico, soprattutto se operato da giornali, telegiornali e politici. Credo che sia diritto di tutto comprendere PROFONDAMENTE E AL 100% LE COSE DETTE PER INFORMAZIONI. O almeno se proprio si vuol usare il termine nuovo (perché infondo è conoscienza anche quella) che almeno ci sia l'obbligo di fianco ad una spiegazione o traduzione in lingua italiana.
Hai assolutamente regione. Questo succede in tanti paesi ma in italiano è ormai un abuso. In spagnolo ci sono senz'altro ma non così tanti. Per me in Spagna quello che mi dispiace è che la RAE sebbene, di solito, non include anglicismi, stà validando delle parole volgari- della strada che prima non erano accettate e che, per la verità, sentirle alla TV o in generale alla gente, mi dispiace, mi sembra un linguaggio povero. Grazie mille per il video. È stato molto interessante. Hai una grandissima conoscenza delle lingue. Complimenti Davide
Sarebbe stato un tema da portare in auge col Dante dì, quest'anno abbiamo celebrato colui che è considerato "il creatore della lingua italiana", quale occasione migliore? Io lavoro nell'informatica quindi, come tu stesso hai detto, sono bombardato dagli anglicismi e mi sta bene usare l'inglese per parole tecniche specifiche informatiche come tablet, smartphone ma anche portrate, landscape, routing, eccetera però meeting e call sono tranquillamente traducibili con riunioni e chiamate e... e daje sù
Bellissimo video e penso che tu abbia ragione! Per assurdo, quando hai sostituito alcuni anglicismi con parole italiane, non capivo a cosa ti riferissi "lol"... (o meglio "rr")
Hai ragione e mi batto per questo da sempre. Il mio primo articolo per il giornale della scuola, al liceo, verteva su questo. Faccio solo sommessamente rilevare che - ironia della sorte - il tuo canale ha un titolo inglese.
Davvero grazie per questo video. Io personalmente non sopporto questo uso degli inglesismi o comunque l'utilizzo di parole o modi di dire stranieri nella lingua italiana tra italiani, lo trovo ridicolo talvolta, per esempio quando mi sembra che li usino per darsi delle arie, lo trovo quasi imbarazzante. Capisco quando si usano termini di altre lingue in alcuni contesti, come nella danza dove si usano termini in francese o nella musica classica dove si usano termini italiani in tutto il mondo eccetera, e non ho nulla contro l'inglese o le altre lingue, ANZI, è proprio perché amo l'identità di ogni lingua che la vedo così, ogni lingua è come una pennellata di colore, uno degli elementi che contribuiscono a mantenere l'identità di una cultura e proprio per questo volerle limitare ( o addirittura cancellare, atteggiamento che a volte vedo fare anche con i dialetti per esempio) per me è come voler rendere tutto grigio... che incontro culturale c'è se le culture o comunque alcuni elementi di queste diventano tutte uguali? E ovviamente questa cosa mi dà ancora più fastidio nella mia lingua madre perché c'è in più la componente emotiva essendo parte della mia identità culturale. Ma non solo nella mia lingua, per esempio io studio coreano e mi accorgo che anche lì ci sono molte parole inglesi, il che a volte mi fa impazzire, perché io penso ma io voglio imparare il coreano, non l'inglese! Infatti anche lì cerco sempre di usare la versione coreana di una parola che magari la maggior parte dei coreani ormai usa in inglese. Ma ripeto, non perché ho qualcosa contro l'inglese ma perché quando imparo e studio inglese, faccio quello... quando imparo e studio il coreano, voglio immergermi nella cultura coreana, che sono anche i suoni della loro lingua! Stessa cosa con la mia lingua madre quindi e stessa cosa, immagino, per gli stranieri che vogliono imparare l'italiano. Inoltre spesso l'uso in questo modo lo trovo irrispettoso perché come dicevi tu non è giusto se una persona non sa l'inglese (ed è un suo diritto non saperlo). Non solo per avere notizie o per avere chiara una legge, ma anche per esempio in un contesto come quello dei negozi, cioè...vedi i commessi che buttano una parola in inglese ogni quattro con i clienti 😒 ma tu commesso non puoi sapere se quel cliente non sa manco una parola di inglese e lo metti in imbarazzo, non lo trovo per niente giusto! Che poi mi fa incavolare ancora di più perché la cosa assurda è che in questo scenario è il cliente a sentirsi in imbarazzo se non sa l'inglese nella sua città, ma scherziamo? Scusa il trasporto ma ho assistito a scene così e mi sono troppo dispiaciuta per quelle persone. Anche nei social, spesso per mi sono ritrovata ad avere qualche scambio di idee con gente con cui si discuteva sotto un post a caso magari, quindi che non conoscevo, e loro buttavano qui e lì parole o addirittura intere frasi in inglese (e a me dava così fastidio che rispondevo inserendo qui e lì frasi e parole in coreano!). Una grande colpa ce l'hanno la politica e i media, che sembrano quasi voler incentivare questa cosa in modo oserei dire propagandistico a volte, anche se devo dire che molte persone la pensano come te (ho sentito persone die confinamento o isolamento al posto di lockdown per esempio). Certo, c'è chi come una spugna assorbe tutto dalla politica e i media senza farsi domande. In conclusione, posto che ognuno è libero di fare ciò che vuole, io però spero almeno a livello istituzionale che si ricominci a sentire l'importanza di questo bene culturale, perché la lingua è un bene culturale come tutti gli altri, e di far riscoprire la bellezza insita nella lingua italiana. Ci farebbe anche bene a tutti un po' a livello di autostima, visto che noto un certo atteggiamento anche troppo reverenziale nei confronti dell'estero. Difendere la propria cultura, riscoprirla, vederne la bellezza e sentirla in ciò che facciamo e diciamo non vuol dire odiare le altre, anzi! Apprezzare se stessi e ciò che si è anche il primo modo per poter poi apprezzare gli altri! Avere una propria identità non vuol dire tornare ai tempi del fascismo, quello era un estremismo perverso...ma l'esatto opposto può diventare altrettanto estremo e non è la risposta, credo che non si debba avere paura di amare la propria identità o la propria lingua solo perché qualche pazzo nel passato ha strumentalizzato in maniera malsana il concetto di identità per scopi dittatoriali e folli. Scusa per questo commento infinito, scritto anche di getto e un po' di pancia e forse con un po' troppo trasporto haha e grazie ancora per il video.
Grazie Davide per il tuo video, mi è piaciuto molto. Magari tuo lavoro aiuti a fermare un po' questa tendenza. Questo che hai detto su le parole che nascondono il vero significato è vero anche nel mio paese. Alcune persone usano ad esempio "second hand" invece di "usado".
Grazie per questo video! Ho 26 anni, e mi ha fatto tanto piacere scoprire qualcuno che condivide la mia passione per le lingue, e le mie preoccupazioni per la nostra, di lingua. Ci sono talmente tanti anglismi che in molti trovano stravagante il modo normale di parlare in italiano e in inglese del 21esimo secolo. Gli amici e le persone che conosco trovano molto divertenti le presentazioni dei miei lavori, sia quando mi esprimo in italiano, sia quando lo faccio in inglese (in questo caso mi diverto molto a imitare un marcato accento britannico normativo 🤣: è l'inglese piú europeo, e quindi quello in cui mi riconosco di piú). Aspetto altri video come questi. Ciao!
Non uso mai anglicismi! Conosco praticamente tutte o quasi le alternative in lingua italiana e le poche volte che non mi sovviene un termine consulto proprio " alternative agli anglicismi" del citato Zoppetti. Ho avuto diverse compagne straniere americane, russe e di altri paesi ...tutte mi hanno detto che la nostra lingua è bellissima. Salviamo la nostra lingua. Complimenti per il video sei stato bravo.
Sì infatti ho appena letto del “green pass” in Italia. Hai proprio ragione che è strano usare un termine straniero per un concetto così importante per tutti da capire.
Bravissimo. Comunque, "computer", che tutti ritengono "inglese", in realtà deriva dal latino "computare", che significa contare, calcolare. Anziché "personal computer" (a proposito anche "personal" deriva dal Latino) dovremmo dire "elaboratore personale"..... Fax è latino e dovremmo scriverlo "fac s." COME IO FACCIO SEMPRE. ...e potrei andare avanti all'infinito..... SIAMO NOI CHE ABBIAMO INSEGNATO AGLI INGLESI A PARLARE !!!!! La verità è che siamo un popolo senza DIGNITÀ.
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Attenzione! All'inizio ho scritto "Draghi" con la d minuscola, chiedo scusa per l'errore.
La petizione:
attivisti.italofonia.info/proposte/legge-vivalitaliano-2021/
Dizionario AAA (Alternative agli anglicismi) di Zoppetti:
aaa.italofonia.info/
Fonti:
Vari articoli tratti dal blog di Antonio Zoppetti:
diciamoloinitaliano.wordpress.com
Il forum (fòro) Cruscate e la sezione "forestierismi", un luogo fantastico per gli appassionati di lingua italiana.
Consiglio questa pagina: www.achyra.org/cruscate/viewtopic.php?t=6777
Gli articoli di Bruno Migliorini e Arrigo Castellani riportati in questa lista; www.achyra.org/forestierismi/bibliography.shtml
La lingua italiana e le lingue romanze di fronte agli anglicismi, libro frutto di un convegno organizzato dall'Accademia della Crusca.
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Italiano Urgente: 500 anglicismi tradotti in italiano sul modello dello spagnolo di Gabriele Valle:
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"È irresistibile l’ascesa degli anglismi?" di Tullio de Mauro
www.internazionale.it/opinione/tullio-de-mauro/2016/07/14/irresistibile-l-ascesa-degli-anglismi
Forestierismi nell'Enciclopedia dell'Italiano Treccani:
www.treccani.it/enciclopedia/forestierismi_%28Enciclopedia-dell%27Italiano%29/
Buonasera sig.r Davide Gemello
Complementi per il podcast però ciò che mi piace a lei è che le sue spiegazioni sono sempre a braccio.
Sig.r Davide Le scrivo gentilmente chiederle se sarebbe possibile che lei mi desse il suo indirizzo email perché vorrei fare botte e risposte di una faccenda.
Cordiali saluti
Ho firmato solo oggi ma temo che questa proposta non sia stata proprio discussa o sbaglio?
Grazie,finalmente qualcuno che si interessa,si prende a cuore il vassallaggio della nostra lingua dall inglese.Eservilismo della peggior specie,quello diimpoverire spaventosamente l italiano con i peggiori anglismi che offre il mercato angloamericano.Questo signore con pacatezza ci ha resi edotti,se ancora non lo sapessimo,dei pericoli che corre la nostra lingua,di essere fagocitati da una terminologia sempre più invadente che noi adottiamo supinamente,senza capirci un acca eaffossando nel contempo le nostre parole equivalenti e chiare come il sole.E non capendo più niente,io ho 85 anni e mi sento come un analfabeta in questa jungla di termini,che a noi non dicono nulla e ci inebetiscono. REAGIAMo PER FAVORE
una domanda:
Gli anglicismi non sono a loro volta dei latinismi o meglio degli adattamenti del latino ?
Sono francese, parlo un po' l'inglese e mi sembra stupido il fatto di usare l'espressione smart-working. Litteralmente vuol dire "lavoro intelligente" allora che lo scopo è dire "lavorare a casa". Sto imparando l'italiano, nel futuro proverò di evitare di usare queste brutte parole. La lingua italiana non ha bisogna di questo, è già bella e piuttosto completa. Buon video.
Bravo. Per di più noi negli USA, non si dice ‘smart-working’ ma ‘telecommuting.’ Infatti, quando leggevo i giornali in italiano, non sapevo cos’era lo smart-working, Smart-working negli USA non è usato. La lingua Italiana è più bella dell’inglese. 👍🏻 🇮🇹
sono d'accordo, tanto più che in italiano, prima di questa pandemia durante la quale abbiamo cominciato a usare "smartworking", esisteva il bellissimo termine italiano "telelavoro" per descrivere la stessa cosa.
In italiano si usa anche "telelavoro", ma spesso giornalisti eccetera preferiscono "smart working", sulla scia degli "smartphone".
@Envrac footing peut être remplacé par aller courir ou faire de la course, dressing par garde-robe, et reporting par journalisme de terrain. Le problème est réglé.
@@lucchese20 Esatto, sembra logico l'utilisazione della parte "tele" che mostra chiaramente la caratteristica di distanza.
Finalmente un intervento intelligente, documentato e argomentato sul tema. Condivido al cento per cento le tesi sostenute.
Perfettamente d'accordo. Per quale motivo dobbiamo rischiare di giungere a parlare l'Itanglese, quando poi non ne abbiamo bisogno? Tra l'altro, e questo lo sottolineo, l'Italiano è più vario terminologicamente dell'Inglese, tant'è che un termine può avere svariati significati. In Inglese, un termine ha un solo significato e quello si usa. Diventa assurdo far man bassa da una Lingua che ha meno espressioni, pur avendo noi un maggior numero di parole. Io non sono contro l'Inglese (tra l'altro lo parlo), però non odio neanche la mia lingua madre. Perciò rivalutiamo l'Italiano, per favore.
Es como poner un McDonald's dentro del Coliseo :(
sí, no manches :'c
Si esatto :(
@@jaimexcoronel o regaetton en los años 80s X'D
@@jaimexcoronel Tú sí me entiendes :'3
Unitevi al nostro gruppo su Facebook Viva l'italiano Abbasso l'itanglese
Una riflessione importante, senza dubbio. Io sono stato in Italia come straniero tre volte e mi sembra che si usano troppe parole inglese, anche a livello accademico.
Assolutamente d'accordo. Vi è la necessità di ripulire la nostra lingua dagli anglicismi
Sono d'accordo con te. Una legge italiana chiamata Jobs act è ridicolo! Alejandro dall'Uruguay
In realtà non si chiama così, ma per tutti è noto come "jobs act"
Ciao! Guarda, io sono rumeno, però parlo italiano, inglese, spagnolo e pochissimo francese. Per me, l’italiano è la lingua più bella del mondo. Perciò sono perfettamente d’accordo con te e mi fa pena questo “smarimento” dell’italiano nei confronti dell’inglese, nei nostri giorni.
Complimenti per il tuo risultato. Sei bravissimo.
Ciao caro. Io conosco alcuni rumeni che sentono una facilità di capire portoghese??? Mi dici tu, ti riesce capirla??
@@MsGiselle27 Ciao, Giselle!
ognuno ha la propria esperienza, non posso parlare per gli altri...
Quando ero giovane, nel ’91-’92 avevamo in Romania i canali Mediaset, e con questo ho cominciato a capire l’italiano. Quando arrivai in Italia, nel 2000, capivo il 30%, più o meno, di quello che si parlava, però non sapevo parlare. Poi, in 6 mesi, vivendo lì, ho raggiunto un livello conversazionale. Non somo rimasto in Italia, però ci sono andato/tornato spesso e così ho “conservato” le conoscenze (adesso lavoro in un progetto con una banca di Milano, perciò uso l’italiano).
Con lo spagnolo è andata un poco diversamente. Ho cominciato 2 anni e mezzo fa, e come già sapevo italiano e un poco di francese, potevo capire il 30-40%. Come non ho vissuto in Spagna e non ho studiato tutto il tempo, il progresso è stato più lento... però direi che sono arrivato almeno al livello B2/C1.
Il portoghese non l’ho mai studiato, però il portoghese di Brasile mi pare più facile come pronuncia e, con quello che già so dello spagnolo, direi che posso capire il 30%, però non l’ho mai parlato. Ho sentito anch’io di rumeni che hanno imparato facilmente il portoghese (quello di Brasile, piuttosto). Ho anche un’amica brasiliana, però con lei parlo spagnolo e le insegno lezioni di rumeno.
Un saluto,
Florin
Beh anche il rumeno è una lingua molto musicale....e antica....tutte le lingue romanze sono belle.....anche se l'italiano e il dacorumeno sono le più belle, oltre il latino......la migliore. Noi italiani abbiamo l'abitudine di immettere anglicismi inutile..adoro l'inglese....ma allora impariamo a parlarlo invece di distruggere la lingua di Dante.
@@florinbanica7149 Salut Florin! Sunt francez dar am învàtat si eu multe limbi stràini, inclus limba românà (totus vorbesc mai bine italiana, e mai usoarà pentru mine, mai aproape de franceza). De fapt, despre subiectul videoului am o întrebare: ti se pare cà sunt atât de mult de anglicismi în limba românà ca în italiana sau mai putin (sau mai mult)?
Bravo, bravo, bravo, bravo, bra-vis-si-mo!!!! Che soddisfazione che mi dai: un giovane italiano che ha compreso la gravità del fenomeno, spiegandolo benissimo! In realtà, è la pigrizia il nostro problema, ma è colpa dei mezzi d'informazione televisivi, radiofonici e giornalistici, sia cartacei che in Rete, i quali ci inondano di codesti termini inglesi in modo sovrabbondante e ridondante, laddove in italiano i termini adatti esistono già, ma non vengono usati; per lo stesso motivo della nostra pigrizia, se i mezzi d'informazione usassero termini nel nostro idioma, noi useremmo quegli stessi termini proposti, con buona pace degli angli(ci)smi, di cui potremmo fare a meno, come fanno (secondo me giustamente), i cugini francesi e spagnoli - vedi "tuìt" (tweet) o "Liga de Campeones" (Champion's League), o "confinamiento" (Lockdown) sui rotocalchi iberici - , tanto per fare tre esempi... Altro che "sold out" al posto di "tutto esaurito", come si diceva fino a dieci anni fa: io il "soldàut" l'ho fatto a militare! ^_^ Perdonami la battuta finale, con intento distensivo. Ancora bravo, per come hai esposto il problema in corso: occorrerebbe sì, che ci fosse un organo disciplinare linguistico nazionale come in Francia e Spagna. :-)
Bravo!
L’incapacità dell’italiano per adattare parole straniere mi ha stupito da quando ho imparato la lingua, negli anni 70. Il computer, la leadership, il flipper e via dicendo.
Quando tornai in Italia, negli anni 80, non dicevano più “esportazioni italiane”, ma “Made in Italy”. Roba de matti!
Durante il confinamento, parlavo con i miei amici italiani e risultava strano: mentre io tentavo di tradurre in italiano le parole relative alla pandemia, loro usavano “prestiti” crudi dall’inglese.
Supongo que antes de los ingleses los italianos no sabían lo que era el liderazgo jajaja
Il filosofo Diego Fusaro invece di "green pass" usa l' espressione : "infame tessera verde".
Computer non è un termine della lingua inglese ma della lingua italiana che deriva , a sua volta , dal latino “ computo . “ Anche altre parole come “ sponsor “ sono parole italiane . Io invece di mouse dico topo e vengo capito benissimo . Sono convinto che l’inglese o la sua versione dialettale che è l’americano passerà di moda , non l’italiano ! L’ italiano è moltissimo studiato in Russia , in Cina , in India : in Russia non studiano più l’inglese e poco lo studiano in Cina , per motivi anche politici ; studiano invece la lingua italiana ! L’ hindi , lingua parlata da un miliardo di persone e studiata da 400 milioni di persone è meno parlata nel mondo dell’italiano . Credo che quelli che più studiano e danno valore alla propria lingua abbiano un futuro : gli Ebrei dopo 2000 anni studiano l’ebraico antico : lingue morte sono quelle lingue che non si conoscono. La lingua italiana avrà nuova linfa , più per merito degli stranieri che la studiano che per gli italiani : se i potenti mezzi a disposizione vengono correttamente adoperati , certamente saranno utili per la diffusione della Lingua e delle idee in tutti i settori .
In truth, it confuses me when other languages insert English words as a student. Why? Because the words are irregular and speaking them, I break total immersion and say it with my normal American accent.
for example: When I first found out that people say "buon weekend", I was extremely confused. I know fine settimana is very long compared to weekend, but the fact that it's "il weekend" which in turn makes it "il fine settimana" causes me stop and think about word grammar agreement instead of having a flowing conversation.
Happens with Greek too. My greek teacher told me a lot of words come from English and break regular grammar rules which in turn breaks a flowing conversation.
Hai ragione. L'italiano è una lingua bellissima di parlare e di ascoltare.
D'accordo!
Anche la cultura italiana è preservata !
Anche la cultura italiana è preservata
@@magdabiassuttidelecave3618 Che cosa significa?
È vero,solo le parole inglesi parlate “all’italiana”non si possono sentire
Mi è piaciuto molto, grazie! È un tema importantissimo da affrontare secondo me. Purtroppo la stessa cosa succede nel mio paese (Bulgaria). Vivo ormai da anni in Scozia, ma quando torno a casa o soprattutto quando leggo i giornali bulgari su internet, vedo tante parole inglesi che spesso fanno i testi più difficile da capire. Lasciamo perdere quanto suona brutto e innaturale 😶 E la cosa peggiore è che nella maggior parte dei casi c'è una parola bulgara che esprime perfettamente il concetto, ma non viene usata perché l'inglese è più "figo". Spero che un giorno ci rendiamo conto che una lingua non possa essere inferiore o superiore ad un'altra.
Scusate la lunghezza del commento 😅 È un tema che mi sta molto a cuore.
Direi che non stiamo meglio di recente però, almeno la mia impressione è che persone si sforzino di usare parole già esistenti nel bulgaro (quanto veramente bulgare sono esse è già un altro tema - essendo una lingua così piccola, la nostra è sempre stata ripiena di forestierismi). Forse mi confondo o non mi muovo nei giusti circoli sociali però non abbiamo ancora raggiunto il livello di "Il government ha aperto un nuovo hub vaccinale per dei caregiver e gli over 60" o "Il nuovo workflow è adattato per facilitare un delivery più smart dei goals". E mi sembra che la maggioranza delle persone non vuole che questo succedesse. Come ho detto, questo può comunque essere una mia osservazione sbagliata.
Comunque anch'io vivo in Scozia, in che città sei? :)
@@moonrider997 Hai ragione, la situazione da noi è un po' migliore di quello che descrive Davide. Io parlavo piuttosto dei giornali, perché lì si trovano alcune parole ed espressioni davvero strane. (Per esempio, qualche anno fa ho visto l'assurdo "фасцинирам", da "fascinate".) E poi ci sono degli pseudo-anglicismi abbastanza divertenti, come "home office" per dire "working from home" 😃 Però sì, c'è anche la consapevolezza che dobbiamo preservare la nostra lingua e spero che questa crescerà sempre di più 🙂
@@WaffleTraveller sì, è complicato dire se stiamo meglio o peggio. Decisamente usiamo anche noi tanti anglicismi dove non ne abbiamo bisogno - мениджър in posto di началник, маунтин байк in posto di планински велосипед, селъри invece di целина/кервиз, e tanti altri. Però abbiamo adottato con successo parole/frasi come мишка per dire mouse, приложение invece di application, социална мрежа invece di social network, поверителност invece di privacy, бисквитка invece di cookie, le parole летище e самолет invece di airport e airplane. E comunque negli ultimi anni osservo più e più persone che si rendono conto delle parole estranee e cercono sostituzioni native. Pure le medie (almeno quelle serie) non usano più anglicismi a caso - la frase национална карантина è quasi così diffusa quanto локдаун per quanto ho visto. Anche se nemmeno quella anteriore ha delle origini slave. Non so com'è la situazione negli ambienti professionali nelle grandi città però visto che pure gli annunci di lavoro li scrivono in inglese... Pure io come persona che vive all'estero forse faccio più sforzo cosciente di minimizzare l'uso di forestierismi visto che sono incessantemente circondato dall'inglese.
Non so, però vedo la luce bianca alla fine del tunnel. :)
Per quanto riguarda i pseudo-anglicismi, questi non sono da oggi - pensa come рейс (race) è finito a significare autobus, митинг (meeting) ha finito significando manifestazione, ecc. E parole di questo tipo hanno emerso un po' dappertutto, pensa di pullman in italiano o Handy in tedesco. :)
Comunque forse la perdita più triste è la parola юноша, che ormai da tempo è quasi sempre sostituita da тийнейджър (teenager, adolescente)...
@@moonrider997 Questo commento è bellissimo perché lo può capire solo qualcuno che sa sia l'italiano che il bulgaro, ovvero una percentuale bassissima dell'umanità.
Sono d’accordo!!! La lingua italiana é più bella, non può essere cambiata per una questioni di moda.
Ti ringrazio tantissimo per suoi contenuti davvero importanti.
Ho seguito con molta attenzione l'argomento di stasera. Sono olandese e mi chiedo come la lingua italiana possa essere insegnata a persone straniere se ci sono tante parole in inglese. Tutti penseranno che il mondo non può fare a meno della lingua inglese e gli inglese se ne vanteranno, mi pare.
Purtroppo è una brutta realtà del nostro paese
Si ha bisogno dell’Inglese per forza di cose😅.
Esattamente come il Latino ai suoi tempi🤷🏻♂️
Introducir palabras foráneas provoca una reacción física de rechazo como las incoherencias estéticas. Aunque el siglo XX ha puesto de moda la mezcla, en el lenguaje es una horterada de pretenciosos y pedantes. Lo que demuestra realmente el nivel cultural es la precisión y creatividad en el uso de palabras de la propia lengua. El gran Alberto Sordi ya caricaturizaba la obsesión por el inglés en 'un americano a Roma'. Soy español y veo los vídeos de Davide (me encanta su vocalización y la calidez de su voz) ,porque adoro e intento aprender el italiano ( siento no tener todavía el dominio para emplearlo en los comentarios). Tenéis una gran suerte al hablar una lengua tan bella. Por favor, cuidadla intentando no traicionarla con palabras foráneas.
Premetto che questo video rispecchia al 100% la mia opinione . Fra le altre cose, ho scoperto il canale grazie a questo video.
Tuttavia vorrei aggiungere alcune opinioni del tutto personali (da non esperto di linguistica). Secondo me questo problema dimostra:
- Una sorta di complesso d'inferiorità patologico degli italiani nei confronti dell'inglese . C'è bisogno di sentirsi più "fighi", o dovrei cool, degli altri. Sicuramente il "train manager" è un lavoro più prestigioso di quello del comune capotreno, mentre sistemare i conti della Stato tramite "spending review" porterà a risultati migliori di una revisione della spesa pubblica. L'(ab)uso di anglicismi è un qualcosa per "chi ne sa" è "studiato", non di certo non alla portata dei comuni mortali. Ironia a parte, parlare correntemente l'inglese non è scontanto nemmeno fra le generazioni più giovani. Sapere l'inglese per davvero in Italia è più l'eccezione che la regola a differenza di altri paesi (quelli scandinavi per esempio).
- La mancanza totale di capire il vero significato del termine inglese, cercare una traduzione corrispettiva in italiano (se possibile). Lo definirei una specie di servilismo acritico. Forse questo "servilismo" è un riflesso legato alla forma mentis del sistema scolastico italiano che insegna, fin dai primi anni, a memorizzare passivamente nozioni invece di ragionare in modo critico/costruttivo e quindi attivo. Se ci mettiamo anche i dati drammatici seull'analfabetismo funzionale, la frittata è fatta.
- Un danno anche nei confronti dell'inglese stesso. Questo abuso di angliscismi in italiano porta implicitamente a sbagliare la pronuncia/l'utilizzo di quelle parole in inglese (esempio: non pronunicare l'acca od usare smartwork invece di telework, ecc).
- Forse non sappiamo ancora usare l'italiano e non lo sentiamo "nostro". Se ci pensiamo bene, l'italiano è la prima "lingua straniera" dell'italia. Storicamente parlando, l'italiano è stata la lingua dei letterati e delle elite. L'italiano unisce il Paese solo dal secondo dopoguerra: quindi un lasso di tempo breve.
Infine concludo dicendo che mi fa ridere quando i media nostrani si riempiono il petto d'orgoglio perchè la lingua italiana è molto apprezzata e studiata all'estero ma allo stesso tempo la sfregiano quotidianamente con una violenza cieca ed illogica.
Dovresti ripubblicare questo video. È davvero sempre peggio in questo senso la situazione attuale della stampa e dell'informazione in Italia.
Bravo! Qui, in Spagna si dice "retransmisión" al "streaming".
Tutti siamo qui nella stessa battaglia: adattare sí; parole esatte, no.
Saluti! ¡Muchos saludos desde España! Saluti da Málaga!
In toscano e in romanesco comunque si continua ad aggiungere una vocale alla fine parole straniere uscenti in consonante (epentesi), così come si è sempre fatto storicamente!
E famo bbene
Anche al di fuori del romanesco e del toscano, mia nonna umbra pronuncia ogni termine che chiosa in consonante chiudendolo in "e": filme, autobusse e così via. Ho notato che anche confrontando la pronuncia del termine "film" tra anglofoni e italofoni, quest'ultimi aggiungono come una "e" quasi muta, simile alla "schwa" che i movimenti femministi volevano introdurre per esprimere il neutro
Forse questo sarebbe l'unico modo per integrare i forestierismi nella nostra lingua: adeguarli alla nostra fonetica!
Del resto, è ciò che ha portato _beaf steak_ a diventare _bistecca,_ oppure _chewing-gum_ a _gigomma_ in alcuni dialetti. Non sono neanche piú delle parole straniere ormai, per quanto si sono bene adattate.
Alla fin fine è questo il problema ultimo degli anglicismi odierni: _sono brutti!_
Anche in Ternano
Complimenti per aver trattato un argomento molto sottovalutato ma in verità delicato.
Io stesso odio usare i termini stranieri se non strettamente necessario, non lo ritengo etico e mi rendo poi conto come il lessico che ne esce è fortemente deviato.
L'italiano è affascinante e va preservato.
Bravo, continua così
You're right, usare useless anglicismi rischia di destroyare the beauty dell'italian e make it soundare molto bad.
@@masterjunky863 ... Fantastico ¢[°_°]
Italian is such a beautiful language ! Greetings from Brazil
Pero entonces dilo en portugués, no en inglés!
Ti capiamo anche se scrivi in portoghese! :)
L'italiano è una lingua troppo bella per questi brutti anglicismi
@@rickynoodles2816 totalmente d' accordo
Obrigado! O portugues brasileiro è bom demais!
Ciao Davide. Io sono Australiano ma vivo in Francia da 30 anni. Anche in Francia ci sono anglicismi ma molti meno dell'italia. I Francesi vedono con disprezzo l'uso degli anglicismi e spesso esiste una parola con lo stesso significato in Francese. È vero che a volte una parole non esiste sopratutto nell'informatico o il mondo degli affari. The lockdown perché non si usa in confinamento. Sono bellissime le lingue italiana francese sapgnola. Non lasciatele andare a rotoli. Bravo Davide. Hai fatto bene! Ciao
En français les anglicisme sont souvent des termes utiles car il permettent une distinction et une nuance.
Par exemple la fin de la semaine serait le jeudi-vendredi et le weekend le samedi-dimanche.
Pour autant, le monde des affaires utilisent bien trop de termes anglais juste pour paraître "brancher" c'est insupportable.
@@maten146
Au Québec ils disent littéralement la fin de semaine au lieu de weekend , et c'est tout à fait compréhensible et les Québécois sont contents !
Ce n'est pas une excuse .
On peut tolérer certains anglicismes comme podcast , email , ...etc
Sachant que les anglicismes qui nous viennent sont à la base des mots français et moi j'aimerais qu'on adopte la version française , l'origine française de ces anglicismes.
ottimo video, che sottoscrivo al 100%! E poi, Davide, per noi, i tuoi seguaci (stavo per dire fan!), tu SEI un linguista, SEI uno studioso, SEI un esperto, SEI un grande!
Troppo gentile! Ho ancora moltissimo da imparare, in realtà, ma faccio del mio meglio. Grazie comunque! ☺️
che dire, Davide? hai riassunto la questione in modo magistrale. mi trovo d'accordo con te su tutta la linea. non sono mai stato contrario ai forestierismi, anzi, trovo che la fobia dei forestierismi a volte sia eccessiva e ingiustificata perché in tutte le lingue ci sono tantissimi termini di origine straniera. però non posso che concordare sul fatto che la situazione ci stia sfuggendo di mano, per via di pigrizia e "provincialismo", come l'hai chiamato tu, o questa percezione che italiano = vecchio e sfigato, ma inglese = moderno e figo.
Perfetto! Sto imparando l'italiano perché è la lingua madre dei miei bisnonni. Fin da quando ero adolescente, mi sono appassionato alla lingua, alla musica e alla cultura italiana e voglio poter visitare presto l'Italia. Hai assolutamente ragione! Non c'è motivo di continuare a cambiare la propria lingua madre, adottandola e standardizzandola con parole straniere, l'italiano è italiano e basta! Sono brasiliano e sono stupito di quante parole i brasiliani vogliano adottare dall'inglese e rendere comuni in Brasile. Sembra un complesso bastardo, come se le cose degli altri fossero sempre migliori delle nostre. Dobbiamo valorizzare ciò che è nostro!
Grande. Grazie per questo video. Era ora che qualcuno sollevasse il problema, si dovrebbe portare a livello istituzionale!
Anche il greco moderno, oltre al francese e lo spagnolo, è una lingua che adatta e sopratutto traduce i termini stranieri, senza che ciò risulti “imbarazzante”. Condivido appieno la battaglia e da qualche anno mi sforzo ogni giorno di non sostituire le parole italiane esistenti con quelle inglesi, la cosa triste è che sia uno sforzo.
Guarda che sei bravo nelle tue spiegazioni. Ancora di più mi stupisce il fatto che tu sia cosí analítico senza cadere nel criticismo che ho purtroppo visto da altri insegnanti. Non smettere di entusiasmarci!
Estudié dos cursos básicos en la Dante Alighieri y quedé sorprendido de la cantidad de anglicismos que la profesora nos enseñaba. Una lástima pues a como lo dice Davide el italiano es una lengua bellísima. No parece un idioma, parece más bien una canción. La pronunciación es tan agradable al oído. Tienen una hermosa lengua. Usen palabras propias de este maravilloso idioma. Un saludo desde Costa Rica. 🇨🇷 🇮🇹
Concuerdo. Es una verdadera lástima lo que ha sucedido con el italiano que es un idioma tan musical. Los anglicismos aparecen e interrumpen la cadencia y flujo de una oración.
Lo mismo pasa con el español. Leí hace poco una observación de un estudiante de español, cuya lengua materna era el inglés, en un video de anglicismos, él comentó que el idioma español era muy ordenado con un ritmo regular en su sonoridad, a diferencia del inglés que era muy desordenado, irregular y con sonidos disruptivos.
"El idioma español es tan cuadrado que la invasión de una palabra inglesa le interrumpe el sentido".
Pero nosotros somos incapaces de percibirlo, parece que solamente los que nos contemplan y escuchan desde afuera pueden notar estos detalles.
Finalmente qualcuno che dice qualcosa di sensato! Grazie e viva la nostra lingua
A 700 anni dalla morte di Dante lui si sta rivoltando nella tomba per tutti questi anglicismi
E lui ha ragione. Il fatto che tanti Italiani usano questi brutti anglicismi è imbarazzante, siamo migliori di questo
Ciao Davide, acá en Buenos Aires también utilizamos en nuestro lenguaje muchas palabras en inglés, demasiadas. Hay que agiornarse todo el tiempo! Excelente tu canal!
Bacio
Ciao - Sono molto molto contento di vedere che un giovane come te si accorge di questa realta. Anche in Francia esiste questo fonomeno. Forze un puo di meno ma veramente troppo secondo me. Una volta mi arrabiavo sempre à sentire "open space" (espace ouvert) - "event" (évenement) - "checking" (vérification) etc.... Ora o smesso perchè mi faceva male. Se uno mi dice :"ho messo il documento sul "drive" per te." Io faccio finta di non aver capito et rispondo "penso che tu abbia voluto dire "plateforme" vero ? - non ringraziarmi, mi fa sempre piacere ad aiutare uno che non padroneggia molto bene il francese". Corraggio e mille scuse per il mio italiano scritto approssimativo. Spero veramente che gli italiano si sveglino su questo argomento !!!!!!!!!!!!
Ascoltarti parlando su nordVPN e intentando tradurre le parole é stato la meglior parte dal video 😂😂😂
Quando ho cominciato a imparare l´italiano, ho notato subito questo uso eccessivo degli anglicismi. Penso che sia dannoso a lungo termini. È comprensibile in alcuni casi perché non ci sono parole equivalenti, ma non credo che sia la maggiore parte dei usi.
Vorrei davvero congratularmi con te per questo video. Penso che sia molto equilibrato e ragionevole. È un soggetto con delle sfumature e lo hai affrontato di maniera approfondita e concisa.
A proposito, hai ragione: a me piace moltissimo il suono (ovvero i suoni) del italiano. Dunque gli anglicismi non adattati sono propio dissonanti eppure cacofonici.
Tra l'altro, direi che la quantità degli anglicismi nello spagnolo differiscono dipendendo della regione. Quindi ad esempio in Argentina si dice "mouse", ma diversamente dalla Spagna, ci si dice "estacionamiento" invece di "parking" o "aparcamiento" (versione adattata).
Dell'italiano*
Ti ringrazio per questo video, da molto tempo ho maturato le tue medesime conclusioni rispetto a queste problematiche.
Sono d'accordo. Prima anch'io non ci facevo caso, ma ora che il fenomeno ha assunto secondo me questa preoccupante accelerazione sono talmente schifato che non solo non uso questi termini, ma per una forma di ribellione utilizzo termini italiani al posto di quelli inglesi ormai consolidati.
Basado
Buon lavoro, Davide. Eloquente e preciso come al solito.
Ciao (Hola) Davide, sono straniero in Italia da quando tu eri un piccolo bambino (22 anni proprio oggi 🙈)Volevo dire quando ero nel mio paese e anche quando sono appena arrivato in Italia guardando i "film" in italiano ero così sbalordito di questa sonorità, di queste cadenze, di queste accenti diversi insomma di questa bellissima musica che si crea al sentire parlare in italiano e che si riesce a distinguere solo se sei straniero, ancora oggi la mia opinione non è cambiata, sono d'accordo con te, è proprio un vero peccato trovare tutti queste parole straniere soprattutto inglesi, sono anche d'accordo della riflessione che ha fatto Draghi( che è uno che parla bene l'inglese)"Chissà perché dobbiamo usare queste parole in inglese"? Esperiamo che i politici diano più attenzione a questo fenomeno, anche perché sono loro che fanno più fatica a usare queste parole 🤓 ma soprattutto hanno il potere di controllare questa "invasione"....Grazie Davide per la sua bella riflessione.
Hai molta ragione! In spagnolo ci sono anche molti anglismi, ma generalmente se vuoi introdurre dei anglismi non necessari e non comuni, sei guadato come elitista o pretenzioso. Comunque, lo spagnolo è anche molto diverso tra diverse regioni, e forse lo spagnolo da Puerto Rico è ancora più anglicizzato del italiano.
👏👏👏Tanta saggezza Davide!! 🤔. Talmente d’accordo con te...sembra ridicolo ascoltare i politici parlando , pronunciando male, molto male parole in inglese!! Ma perché? Tu lo hai detto... è pigrizia...quasi l’identità di la modernità...Peccato! 😢😢 Complimenti per la riflessione, mi ho piaciuto tantissimo.Sono straniera e ti seguo sempre...👍👍👍 Grazie mille...Saluti dall’Argentina!! 🇦🇷. 🇮🇹
Davide, questo è il video più interessante che hai mai fatto. Io parlo lo Spagnolo come madre lingua e mi dispiace tanto che ci siano tante parole inglese messe nella nostra lingua. Amo l'inglese perché l'ho imparato da giovane, ma ogni lingua deve essere parlata con le sue parole. Io imparo l'Italiano e l'adoro, ma mi fa arrabiare quando ascolto tantissime parole inglese . L'Italiano é la lingua più bella perché è molto musicale. Ho chiesto a un professore di Italiano perché usava tante parole in Inglese e la risposta è stata: "ahhh tu sei una purista?". Non è che io sono purista, è che nessuna lingua dovessi prendere parole dal Inglese. Complimenti per il tuo video
Y el un ignorante y un flojo...
A veces es necesario e inevitable incorporar palabras nuevas. Pero hacerlo por moda es de necios.
Ciao Davide ! Sono contento di sentirti parlare degli anglicismi nell’italiano. Sono 100% d’accordo con te. Mi piace l’italiano e mi piace anche l’inglese, ma non mi piace mescolare tutto, e sono molto triste d’incontrare sempre più anglicismi in italiano. Sono francese e abbiamo lo stesso problema nella nostra lingua. Te l’avevo già scritto sotto il video precedente. Tuttavia abbiamo l’Académie française e diverse leggi che proteggono il francese. Per esempio, è obbligatorio il francese nei testi ufficiali, e non sarebbe possibile scrivere ”jobs act”. A proposito questo è una legge del 1539 (Ordonnance de Villers-Cotterêts), il più vecchio testo legislativo ancora in uso in Francia ! E poi, sebbene i commercianti provano sempre a venderti qualcosa usando termini inglesi per sembrare più originali o moderni, i Francesi hanno una coscienza molto svilupata della loro identità, della loro storia, della loro cultura e del loro patrimonio, anche linguistico, e resistono all’invasione dei forestierismi. Sono attenti a tutti questi abusi e possono addirittura spedire una denuncia a l’organismo che sorveglia lo stato della lingua e che viene incaricato di creare un lessico francese per tutte le nuove nozioni. Ma sono i francofoni del Quebec i più accaniti a diffendere la lingua francese, forse perché sono circondati dai ”nemici”. Hanno tanti organismi e leggi per proteggere il francese ! Ad esempio hanno inventato la parola courriel al posto di mail o email. È una contrazione di courrier e électronique. Si è molto diffuso questo termine, perfino in Francia, sebbene non a completamente sostituito l’inglese. Ma paradossalmente usano anche tanti anglicismi senza accorgersene, come chum, chill, joke, anyway o fun, che non usiamo mai (magari fun). In conclusione sono molto deluso di constatare che gl’Italiani non siano più consapevoli della richezza della loro lingua che a me pare un vero tesoro. Dovrebbero diffendere la loro lingua come lo facciamo perché la loro cultura è cosi, se non più, bella e importante della nostra ! Ma sono sicuro che reagiranno anche loro. Grazie per aver affrontato questo argomento interessante e importante !
. Per inglesismi io intendo ovviamente i casi che al 99.988% le parole in italiano vengono inutilmente sostituite in inglese. Esempi come location, report, mission, break, brand ecc..Insomma, una lunghissima lista. Una
come sempre, un argomento molto interessante! 😲 Grazie! 👏👏👏
Caro Davide, ho iniziato a seguirti per aiutare i miei studenti ad imparare l'italiano, trovando sempre podcast utili, ben fatti e coinvolgenti che i miei studenti apprezzano. La mia stima nei tuoi confronti aumenta ancora ad ogni altro podcast che dedichi alla cultura in senso lato. Complimenti!
Ottimo video! Saluti dall'Argentina
Otra problema que esconde al uso en demasía de los anglicismos, es que dejaremos de pensar en nuestra lengua madre. Los italianos dejarán de pensar en italiano y pensarán en inglés, pierden así su cultura e historia. Es mejor usar los equivalentes en nuestros idiomas. Saludos.
Il Suo commento è estremamente vero 🙌🏼
Video molto interesante ! Ho provato da fare una lista delle parole inglese che usiamo ogni giorno in Francia : weekend, smartphone, camping, best seller, jean, brushing, briefing, design, flyer, pickpocket, email, baby sitter, coach, fastfood, parking... Ci sono tanti !!!
Complimenti per il tuo video, mi è piaciuto molto. Senza entrare troppo nello specifico, vorrei fare una precisazione. Come hai detto tu, la lingua la facciamo noi, è questione di volerlo.
Io penso che non sia così ridicolo cercare di tradurre gli anglicismi in abuso, e questo perché oggi, grazie a tutte le risorse linguistiche e accademiche di cui disponiamo (manuali di grammatica, bibliografia di esperti, materiali didattici e teorici di qualsiasi genere, nonché agli stessi strumenti della comunicazione 2.0 che ci circonda), abbiamo sviluppato una CONSAPEVOLEZZA METALINGUISTICA che in passato non sarebbe mai stata possibile, e che, secondo me, vale la pena sfruttare, invece che accettare passivamente, sempre, che la lingua muta e cambia. Sì, la lingua muta e cambia, ma non è la sola in questo scenario di attori sociali, ci siamo anche noi stessi.
Concordo pienamente, hai fatto bene a fare un video a riguardo. Prima ammetto che non mi interessava, adesso comincio un po' a preoccuparmi. Uso l'inglese ogni singolo giorno per comunicare, visto che non vivo più in Italia, e quando guardo video o notizie in italiano mi stupisco sempre tantissimo .
Tralasciando il fatto che adesso vanno di moda parole come cringe/cringiare e al 50% l'ho sentito usare in modo sbagliato .
La lingua italiana è troppo bella, è come una obra di arte, per favore, non usare più anglicismi, fratelli italiani 🙏
Opera*
@@pabloantinonewman5921 esattamente!
Eccellente
Sono completamente d'accordo. Gli anglofobi unitevi !!!
Hai ragione, Pablo.
Danke Davide. Mille grazie per il tuo aiuto!!!! 😊
Excelente video. Creo que conservar la identidad es muy importante. En lengua español se han aceptado terminos en ingles pero , en general, se busca de usar la palabra correspondiente al espanol. En Argentina, a nivel normativo, actos públicos y documentos legales, es obligatorio el uso del español. Creo que los medios de comunicación son fundamentales en esto.
qui in Montevideo ( parliamo espagnuolo rioplatense) pode verse " tax free" " black friday" " sale" " merry christmas" " parking" nos Shopping Centers . Molti anni fa , gli ezpressione francese , erano la forma de mostrare " distinzione "
Condivido appieno.
Peccato per la petizione ad oggi chiusa.
Grazie.
Sono d'accordo al 100%! C'è lo stesso fenomeno in francese, in effetti. I quebecchesi, per proteggersi dalla lingua inglese, devono tradurre assolutamente tutto in francese. Così a volte noi francesi prendiamo in giro i quebecchesi perché le traduzioni possono essere estranee a noi francesi, ma penso che sia una cosa necessaria e meravigliosa. Penso che l'italiano e il francese siano lingue abbastanza ricche da poter inventare i propri termini senza dover necessariamente ricorrere all'inglese.
Non ti dico "I love you".
Ti dico ti voglio benissimo!!!
Mi godo tanto i tuoi video!!!
Mille grazie di cuore. 😍❤
Amo questo video, Grazie, Davide. Sempre imparo moltissimo con te.
Che video fantastico Davide! Non lo sapevo che esisteva questo problema in italiano quindi il video era splendidissimo!
In Danimarca abbiamo lo stesso problema con la lingua, secondo me. Perché noi non abbiamo i regulativi, ma anche perché siamo un piccolo paese di sei milioni persone... Qualche anno fa pensavo di fare un podcast su quest'argomento in danese!
Penso che quest'argomento sia molto interessante da discutere per conservare le lingue "deboli" (oppure "exposed").
Muy interesante la situación de los Anglicanismos! Por supuesto esto también ocurre en el español, y en realidad hay muchos canales en UA-cam como por ejemplo uno llamado "Linguriosa" que analizan la inclusión del inglés en la lengua y de cómo esto puede poner en riesgo al lenguaje de "perder su integridad" (Sono sicuro che possiamo capirci, allo stesso modo in cui vedo i video di Davide senza sottotitoli e lo capisco ) ☺
Pero si para linguiriosa ni siquiera le importa si el español es inundado de anglicismos. Ella misma le dijo que todo el mundo hable como le dé la gana. Ella no defiende el español de los anglicismos.
Grazie Davide! Mi è piaciuto tantissimo questo video, tu hai ragione. L’inglese piace anche a me, ma non vuol dire che devo usarlo quando parlo l’italiano! Abbiamo lo stesso problema col portoghese in Brasile, molte parole inglese ... Abbracci
Sono d'accordo e mi sembra un intervento molto sensato, però credo che varrebbe la pena anche fare un video sugli italianismi nelle altre lingue. Io abito in Brasile e qui va molto di moda il suffisso -eria (calcato sull'italiano) per i negozi per una questione di marketing, che a sua volta deriva dal prestigio sociale della lingua e della cultura italiana nella società brasiliana. Oppure il menu di Starbucks, che basa molti dei nomi dei propri prodotti sull'italiano (frappuccino, latte, venti), quando invece la materia prima (cioè, il caffè) viene da paesi come Brasile, Indonesia, Kenya, Colombia, ecc. Credo che sarebbe un video interessante per promuovere questa discussione su cos'è un "prestito" accettabile o no...
Braqvo Davide! Hai fatto una buona ricerca per questa lezione.
Ciao Davide (: , sono una studentessa di scienze della comunicazione di Firenze (e tra l'altro una volta hai intervistato una mia prof😂 (Vera Gheno)) e devo dire che hai fatto davvero un ottima analisi correlando benissimo questa questione degli anglicismi alla politica e ai mezzi di comunicazione , specialmente nell'ambito dell'informazione, davvero bravo i tuoi video sono sempre di qualità , interessanti 😁
Ahah grazie! Salutami la prof, magari si ricorda di me! 😁
Da laureato in lingue e innamorato della lingua italiana, la penso da sempre come te. Bravissimo 👏
Bellissimo video! Non avrebbe potuto riassumere meglio la mia opinione. Grazie anche per la condivisione della petizione.
Il video è stato bravissimo . Sto imparando l’italiano, la sua lingua è bellissima.
La cosa peggiore è quando la gente pronuncia gli anglicismi crudi con la giusta pronuncia inglese (o almeno ci prova), questo porta a deformare direttamente il suono della lingua e con così tante parole fa veramente schifo sentire ogni volta questo cambio di pronuncia innaturale.
Ma invece non serve a tutelare la lingua visto che la pronuncia diversa denuncia chiaramente la natura forestiera della parola?
Mi chiamo Fernanda sono brasiliana, i miei antenati sono tutti italiani, ho già la cittadinanza e studio l'italiano, il francese , lo spagnolo e sono veramente d'accordo con te. 👏🏼👏🏼👏🏼
Al "vetusto" mi sono commosso. Grazie!
Bravo Davide, complimenti, un grande lavoro.
Entiendo cuando hablas italiano, pero no puedo escribirlo. Tienes razón, en español adaptamos muchos extranjerismos, tanto al oral como por escrito, para que suenen "en español". Pero en muchos casos no lo hacemos, a pesar de que la RAE ha intentado por todos los medios a su alcance, incluso registrando las palabras en el diccionario, para que las castellanicemos a su manera. Así, nadie, absolutamente nadie escribirá "cederrón" o "güisqui". En otros casos se ha dado por vencida y ha aceptado la escritura en la lengua de origen, aunque a veces le pone la tilde según donde se acentúe.
Stiamo sbagliando tutto con questi forestierismi: più che un linguaggio moderno in Italia stiamo acquistando un linguaggio da analfabeti, perdendo di vista il valore della nostra lingua. Scusate, io sono uno che adora parlare le lingue straniere, ma se devo parlare con gli italiani perché devo usare parole non tradotte in italiano? Lo trovo un cattivo messaggio nei confronti di chi vuole imparare l'italiano, e per i nostri connazionali usare dei forestierismi.
La cosa piu` atroce poi sono gli anglicismi inventati che piacciono tanto a politici e giornalisti.
Una vera tortura gratuita.
È proprio per questo che non leggo riviste italiane, odio questi forestierismi, nonostante che parli anche l'inglese. Non capisco in che senso le parole inglesi siano più fighe o più moderne se non si possono nemmeno pronunciare in modo corretto.
Il problema è anche che stiamo sostituendo e non arricchendo, la nostra lingua foneticamente comprensibile, con una lingua irregolare che ha parole come " aisle" " phlegm" e " quay" e mi fermo qui. La bellezza dell'italiano è anche la regolarità nella fonetica.
Perché? Perché ci sono tantissimi termini tecnici e nuovi concetti nel mondo globalizzato in cui viviamo, e l'italiano (o meglio gli italiani) non riesce a coniare nuove parole per definire questi concetti.
Prima ci renderemo conto che la gente non usa gli anglicismi perché è "cattiva", prima capiremo perché vengono usati così tanto in italiano.
@@hashcosmos2181 l'italiano, o meglio il popolo italiano non riesce a coniare questi nuovi termini perché non vuole, non perché siamo improvvisamente diventati un popolo demente ed incapace di adattarsi, e soprattutto pensiamo che usare inglesismi ci renda fichi e globalizzati. E poi, sostituire location al posto di luogo, o project al posto di progetto non ha nulla a che fare con l'impossibilità di coniare nuovi termini. Fai la stessa domanda ai francesi e del perché tutti i termini inglesi tecnici e non tecnici sono stati francesizzati, stesso per il tedesco, il cinese ed il russo.. Discorsi così ovvi che non avrebbero bisogno di una spiegazione, eppure in Italia si devono sempre sentire giustificazioni assurde da parte di chi ovviamente non ha cuore la preservazione di una lingua che non solo è bella, ma soprattutto chiara foneticamente.
Questo video merita 90 minuti di applausi e dovrebbe essere inviato a tutti mezzi di informazione.
Grazie per aver fatto questo fantastico video. È sempre un piacere rivederti, ma dov’è Erika in questi giorni? Ci manca!
[5/11] Oggi suona già strana l'espressione "indirizzo elettronico", che nemmeno è esaustiva, perchè in realtà si tratta di un indirizzo di posta elettronica.
Al suo posto si usa il più breve "indirizzo email" o "indirizzo e-mail". Oggi si dice addirittura: , anche se purtroppo significa banalmente, sbagliando: .
La mia madrelingua non è l'italiano, ma visto che lo parlo un po', e provo a migliorarlo, da un tempo mi stavo chiedendo perché gli italiani usano gli anglicismi in eccesso. Sono d'accordo con Davide che in certe situazioni non possiamo non usarli, però in altri diversi casi c'è un'alternativa. Sempre mi stavo chiedendo perché usare "lockdown" anziché "quarantena". Lo stesso uso della parola "lockdoelwn" ho notato nello stato vicino - l'Ucraina.
«Quarantena» è già un'altra cosa, ma si potrebbe benissimo dire «confinamento».
Un saluto.Ho appena conosciuto questo interessante canale e l'ho aggiunto immediatamente alle mie iscrizioni la durante il primo da me consultato.
Devo fare i complimenti per questo tipo di lavoro perché lo trovo veramente necessario, Anche se non so quanto potrà incidere in questo "mare monstrum" in cui la nostra lingua sta andando immergendosi.
Cercando nelle liste video(mi sono dovuto controllare stavo scrivendo playlist😅) mi ritrovo questo video di qualche tempo fa che trovo veramente condivisibile, e ho trovato conferma di una mia personalissima opinione, per la quale l'adozione passiva di tutti questi anglicismi non è una proiezione alla modernità o verso la lingua inglese, anzi ne condivide la stessa medesima radice per la quale l'italiano mediamente non impara l'inglese, ovvero come ripeti spesso in questo video, una certa pigrizia culturale.
Mi metto in prima linea perché io da un punto di vista delle lingue straniere sono estremamente carente, e anzi vivo la cosa con un certo complesso, tuttavia trovo davvero assurdo forzare anglicismi quando esistono parole adeguate in italiano e quando si potrebbero adattare tranquillamente.
Come giustamente sostenevi forestierismi Sono un fenomeno assolutamente connaturato all'evoluzione delle lingue, e tutte le lingue ne sono coinvolte senza che sia motivo di vergogna o di senso di inferiorità, banalmente, tra le varie parole elencate come adattamenti dall'inglese c'era la parola sceriffo, Se non ricordo male essa stessa è un adattamento dell'inglese da una parola che addirittura dovrebbe essere araba "Sharif", mi pare, vado a memoria, abbiamo quindi una un inglesismo che deriva da un arabismo addirittura , quindi questo fenomeno di adattarsi è totalmente naturale e per nulla brutto o imbarazzante.
Di nuovo complimenti per il tuo lavoro.
Io credo che alcune parole, quelle impossibili da tradurre, si possono lasciare così come sono, ma la maggior parte di queste si può tradurre o comunque adattare e bisognerebbe farlo, come succede in swahili. In swahili infatti (lingua bantu), ci sono diverse parole prese da altre lingue, molte vengono dall`arabo come kitabu (libro) , daftari (quaderno)/thamani (prezzo) che in swahili ha preso il significato di valore o prezioso, e diverse dall`inglese come per esempio jamu (marmellata), kompyuta (computer), keki (torta). Le parole prese da altre lingue non vengono tradotte ma adattate nella grafia mantenendo la pronuncia originale con piccolle varianti di suono, un pò come se scrivessimo in italiano COMPIUTER, MAUS, STRIMING SMARTFON ecc. Quello che succede è che la parola per esempio COMPUTER viene trascritta secondo le regole del swahili e quindi la C iniziale diventa una K, si scrive YU perchè appunto suona come YU e non come U, la R finale sparisce e la E diventa A perchè le parole non finiscono mai per consonante e non si usano mai lettere che non appartengono alla lingua, in swahili infatti le lettere Q e X non esistono e la C da sola non esiste ma è sempre e solo CH, ecco perchè la parola COMPUTER diventa KOMPYUTA. Kwaheri!
Nel spagnolo succede lo stesso, ma con una particolarità, ci sono tantissimi più anglicismi in sudamerica che in Spagna, però gli italiani usate tanti che quando vi ascolto mi fate ridere, perche io sto imparando ed vi dico, come è questo in italiano? E no lo sanno!!!!
Es cierto que hay más anglicismos en Hispanoamérica, pero eso es realmente en redes sociales. En la vida cotidiana se usa muy poco ya que se emplean las jergas, dependiendo de cada país americano.
@@gabrielpalomino2566 Esattamente!
Soy mexicano. Me parece que solamente en la frontera con Estados Unidos se habla con más anglicismos que en Italia. En el resto de México y en otros países hispanoamericanos se utilizan bastante menos. Es mi percepción.
¡Lo siento! Soy italiana y estoy aprendendo el Alèman, y tambièn usan muchas palabras inglès, me estoy volvièndo loca 🙄
Jajaja me pasa lo mismo, estoy aprendiendo italiano y me vuelo loca, siempre digo que para aprender el italiano uno debe antes aprender el inglés. De lo contrario es complicado
Aspettavo questo video da sempre.
Grazie.
Aqui no Brasil o uso de anglicismos é algo mais recorrente na área de informática/ tecnologia, não é algo muito comum no falar cotidiano como vejo na língua Italina, a não ser casos mais pontuais como self service, delivery, etc. Mas mesmo assim, vejo muitos reclamando disso e sou de acordo, até porque no Brasil a parcela de pessoas que falam inglês é mínima, e termos mais técnicos podem confundir muito.
Concordo al 100%. Trovare questo abuso dell'inglese anche nelle leggi (gazzetta ufficiale che parla di o una tabella aci che parla di FRINGE BENEFIT) è secondo me da una parte un abominio linguistico, dall'altra va contro la vera funzione della comunicazione. Penso che comunicare sia la capacità di essere capito da piu persone possibili, mentre l'utilizzo di inglesismi, oltre tutte le casistiche giustamente sottolineate da te, sembra quasi un volersi parlare addosso.
Lavoro spesso ad assemblee (stavo scrivendo convention 😅) sia itiane che straniere. Mi è capitato con una assemblea tedesca dove ogni tanto si percepiva la parola business (tra l'altro perfettamente prounciata) mentre una tipica assemblea italiana ê un continuo "il core business del competitor del nostro hub di intelligence ecc ecc" il tutto ovviamente pronunciato con un accento italiano (e spesso anche regionale). Sinceramente il troppo stroppia e oltre un tot sembra proprio uno stupro linguistico, soprattutto se operato da giornali, telegiornali e politici. Credo che sia diritto di tutto comprendere PROFONDAMENTE E AL 100% LE COSE DETTE PER INFORMAZIONI. O almeno se proprio si vuol usare il termine nuovo (perché infondo è conoscienza anche quella) che almeno ci sia l'obbligo di fianco ad una spiegazione o traduzione in lingua italiana.
Hai assolutamente regione. Questo succede in tanti paesi ma in italiano è ormai un abuso. In spagnolo ci sono senz'altro ma non così tanti. Per me in Spagna quello che mi dispiace è che la RAE sebbene, di solito, non include anglicismi, stà validando delle parole volgari- della strada che prima non erano accettate e che, per la verità, sentirle alla TV o in generale alla gente, mi dispiace, mi sembra un linguaggio povero. Grazie mille per il video. È stato molto interessante. Hai una grandissima conoscenza delle lingue. Complimenti Davide
Sarebbe stato un tema da portare in auge col Dante dì, quest'anno abbiamo celebrato colui che è considerato "il creatore della lingua italiana", quale occasione migliore?
Io lavoro nell'informatica quindi, come tu stesso hai detto, sono bombardato dagli anglicismi e mi sta bene usare l'inglese per parole tecniche specifiche informatiche come tablet, smartphone ma anche portrate, landscape, routing, eccetera però meeting e call sono tranquillamente traducibili con riunioni e chiamate e... e daje sù
Sono brasiliano.Mi é piaciutto questo video. Grazie.
Concordo su tutto. Lucidità, buon senso, rispetto per ogni punto di vista.Potresti candidarti😊
Bellissimo video e penso che tu abbia ragione! Per assurdo, quando hai sostituito alcuni anglicismi con parole italiane, non capivo a cosa ti riferissi "lol"... (o meglio "rr")
Si tratti molti anglicismi nella lingua orale dove vivo (Québec), ma è impensabile di scriverli, specialmente nel giornale.
Hai ragione e mi batto per questo da sempre. Il mio primo articolo per il giornale della scuola, al liceo, verteva su questo.
Faccio solo sommessamente rilevare che - ironia della sorte - il tuo canale ha un titolo inglese.
Davvero grazie per questo video.
Io personalmente non sopporto questo uso degli inglesismi o comunque l'utilizzo di parole o modi di dire stranieri nella lingua italiana tra italiani, lo trovo ridicolo talvolta, per esempio quando mi sembra che li usino per darsi delle arie, lo trovo quasi imbarazzante.
Capisco quando si usano termini di altre lingue in alcuni contesti, come nella danza dove si usano termini in francese o nella musica classica dove si usano termini italiani in tutto il mondo eccetera, e non ho nulla contro l'inglese o le altre lingue, ANZI, è proprio perché amo l'identità di ogni lingua che la vedo così, ogni lingua è come una pennellata di colore, uno degli elementi che contribuiscono a mantenere l'identità di una cultura e proprio per questo volerle limitare ( o addirittura cancellare, atteggiamento che a volte vedo fare anche con i dialetti per esempio) per me è come voler rendere tutto grigio... che incontro culturale c'è se le culture o comunque alcuni elementi di queste diventano tutte uguali?
E ovviamente questa cosa mi dà ancora più fastidio nella mia lingua madre perché c'è in più la componente emotiva essendo parte della mia identità culturale.
Ma non solo nella mia lingua, per esempio io studio coreano e mi accorgo che anche lì ci sono molte parole inglesi, il che a volte mi fa impazzire, perché io penso ma io voglio imparare il coreano, non l'inglese! Infatti anche lì cerco sempre di usare la versione coreana di una parola che magari la maggior parte dei coreani ormai usa in inglese. Ma ripeto, non perché ho qualcosa contro l'inglese ma perché quando imparo e studio inglese, faccio quello... quando imparo e studio il coreano, voglio immergermi nella cultura coreana, che sono anche i suoni della loro lingua!
Stessa cosa con la mia lingua madre quindi e stessa cosa, immagino, per gli stranieri che vogliono imparare l'italiano.
Inoltre spesso l'uso in questo modo lo trovo irrispettoso perché come dicevi tu non è giusto se una persona non sa l'inglese (ed è un suo diritto non saperlo). Non solo per avere notizie o per avere chiara una legge, ma anche per esempio in un contesto come quello dei negozi, cioè...vedi i commessi che buttano una parola in inglese ogni quattro con i clienti 😒 ma tu commesso non puoi sapere se quel cliente non sa manco una parola di inglese e lo metti in imbarazzo, non lo trovo per niente giusto! Che poi mi fa incavolare ancora di più perché la cosa assurda è che in questo scenario è il cliente a sentirsi in imbarazzo se non sa l'inglese nella sua città, ma scherziamo? Scusa il trasporto ma ho assistito a scene così e mi sono troppo dispiaciuta per quelle persone.
Anche nei social, spesso per mi sono ritrovata ad avere qualche scambio di idee con gente con cui si discuteva sotto un post a caso magari, quindi che non conoscevo, e loro buttavano qui e lì parole o addirittura intere frasi in inglese (e a me dava così fastidio che rispondevo inserendo qui e lì frasi e parole in coreano!).
Una grande colpa ce l'hanno la politica e i media, che sembrano quasi voler incentivare questa cosa in modo oserei dire propagandistico a volte, anche se devo dire che molte persone la pensano come te (ho sentito persone die confinamento o isolamento al posto di lockdown per esempio). Certo, c'è chi come una spugna assorbe tutto dalla politica e i media senza farsi domande.
In conclusione, posto che ognuno è libero di fare ciò che vuole, io però spero almeno a livello istituzionale che si ricominci a sentire l'importanza di questo bene culturale, perché la lingua è un bene culturale come tutti gli altri, e di far riscoprire la bellezza insita nella lingua italiana. Ci farebbe anche bene a tutti un po' a livello di autostima, visto che noto un certo atteggiamento anche troppo reverenziale nei confronti dell'estero.
Difendere la propria cultura, riscoprirla, vederne la bellezza e sentirla in ciò che facciamo e diciamo non vuol dire odiare le altre, anzi! Apprezzare se stessi e ciò che si è anche il primo modo per poter poi apprezzare gli altri! Avere una propria identità non vuol dire tornare ai tempi del fascismo, quello era un estremismo perverso...ma l'esatto opposto può diventare altrettanto estremo e non è la risposta, credo che non si debba avere paura di amare la propria identità o la propria lingua solo perché qualche pazzo nel passato ha strumentalizzato in maniera malsana il concetto di identità per scopi dittatoriali e folli.
Scusa per questo commento infinito, scritto anche di getto e un po' di pancia e forse con un po' troppo trasporto haha e grazie ancora per il video.
Grazie Davide per il tuo video, mi è piaciuto molto. Magari tuo lavoro aiuti a fermare un po' questa tendenza. Questo che hai detto su le parole che nascondono il vero significato è vero anche nel mio paese. Alcune persone usano ad esempio "second hand" invece di "usado".
C'è qualcuno anche in Italia che lo utilizza, ma noi preferiamo dire "di seconda mano" come calco semantico dell'inglese
Grazie per questo video! Ho 26 anni, e mi ha fatto tanto piacere scoprire qualcuno che condivide la mia passione per le lingue, e le mie preoccupazioni per la nostra, di lingua. Ci sono talmente tanti anglismi che in molti trovano stravagante il modo normale di parlare in italiano e in inglese del 21esimo secolo. Gli amici e le persone che conosco trovano molto divertenti le presentazioni dei miei lavori, sia quando mi esprimo in italiano, sia quando lo faccio in inglese (in questo caso mi diverto molto a imitare un marcato accento britannico normativo 🤣: è l'inglese piú europeo, e quindi quello in cui mi riconosco di piú). Aspetto altri video come questi. Ciao!
Non uso mai anglicismi! Conosco praticamente tutte o quasi le alternative in lingua italiana e le poche volte che non mi sovviene un termine consulto proprio " alternative agli anglicismi" del citato Zoppetti. Ho avuto diverse compagne straniere americane, russe e di altri paesi ...tutte mi hanno detto che la nostra lingua è bellissima. Salviamo la nostra lingua.
Complimenti per il video sei stato bravo.
Grazie, Ottima risoluzione.
Bravissimo! Condivido tutto e sono sempre stato del tuo stesso parere! Grazie!
20:35 in Portogallo ( non in Brasile però) si usa la parola " rato" per il mouse del computer, che significa letteralmente topo
Sì infatti ho appena letto del “green pass” in Italia. Hai proprio ragione che è strano usare un termine straniero per un concetto così importante per tutti da capire.
Bravissimo. Comunque, "computer", che tutti ritengono "inglese", in realtà deriva dal latino "computare", che significa contare, calcolare.
Anziché "personal computer" (a proposito anche "personal" deriva dal Latino) dovremmo dire "elaboratore personale".....
Fax è latino e dovremmo scriverlo "fac s." COME IO FACCIO SEMPRE.
...e potrei andare avanti all'infinito.....
SIAMO NOI CHE ABBIAMO INSEGNATO AGLI INGLESI A PARLARE !!!!!
La verità è che siamo un popolo senza DIGNITÀ.
Suena fuerte lo que dices pero es verdad. Los italianos necesitan una terapia de shock para paliar el problema.