Correzioni: l'etimologia a 4:51 ovviamente non è quella di "toponomastica" :D Toponomastica deriva dalle parole greche tópos (luogo) e ónoma (nome). 10:23 chaUffer vuole la U. Se stai imparando l'italiano ti potrebbe interessare il mio PI Club su Patreon. Troverai alcuni materiali extra per ogni video che pubblico, per esempio: ➡️ L'audio isolato (ascoltabile come podcast) e il PDF con la TRASCRIZIONE e un glossario contenente il lessico difficile (le parole in alto a sinistra): www.patreon.com/posts/42003907 Accessibile a partire dal club di bronzo ($3 dollari al mese) ➡️ Un episodio extra del mio podcast esclusivo, in cui spiego e approfondisco le parole "caposaldo", "insegna", "redigere" (e i composti di "agere" in latino), "al di là di": www.patreon.com/posts/tp-53-caposaldo-42005644 Accessibile a partire dal club d'argento ($6 dollari al mese)
I don't speak Italian, I just came for the historical content. As a native speaker of Portuguese, I could understand about 80% of what was said, without subtitles. Thank you a lot for this nice video.
My apologies, but I find it very difficult to believe that. I speak and understand Italian quite well, and when I was in Brazil I could barely understand 2% of what was said in Portuguese.
La battaglia contro gli anglicismi è giusta !.. non se ne può più di persone che dicono “partita monstre” e non sanno neanche che non è inglese . Ecc ecc...
Grazie per i tuoi video, Davide. Il tuo contenuto è davvero autentico e interessante. A me piace tantissimo quando parli di storia e politica in relazione con la lingua italiana. Anche nel Brasile il governo con ispirazioni fascite di Getúlio Vargas ha fatto diversi tentativi di valorizzare la cultura nazionale di modo artificiale. Durante la dittatura dello Stato Nuovo (1937-1945), fu proibito le classi delle lingue straniere nel Brasile, quando qui ci erano tanti immigranti qui. Dopo che il Brasile ha dichiarato guerra a nazione dell'Asse (ironia: il governo Vargas aveva simpatia per nazione fascisti), le persecuzioni si intensificarono. Sono famosi qui i cambiamenti di nomi di due squadre di calcio che sono accaduti in queste anni: "Palestra Italia" di San Paolo che ha diventato "Palmeiras" e "Palestra Italia" di Belo Horizonte che ha diventato "Cruzeiro".
È per questo che mi piace tanto il tuo canale; imparo l'italiano e anche imparo della cultura, della storia linguistica, e tanti altri argomenti interessantissimi per me. Grazie! (Non son sicura se ho scritto tutto bene.)
Ciao Davide. Molto interessante questo video, che mi ha riportato indietro nel tempo, quando, da bambino, sentivo mia nonna genovese che spiegava perché mia madre, pure lei nata a Genova, non riusciva a parlare il dialetto "zeneise", anche se lo capiva. Appunto spiegava che il Regime aveva chiesto o imposto che i genitori non parlassero in dialetto ai figli, quindi lei e mio nonno (che io non ho conosciuto) hanno obbedito, cioè alla figlia si rivolgevano in italiano, anche se tra di loro continuavano a parlare in zeneise. Oltrettutto, mia madre era nata nel 1920, quindi ha iniziato la scuola nel 1926, quando l'Italia era già al "IV anno dell'era fascista". Dopo la II GM,, i miei genitori e i loro primi due figlo si sono trasferiti in Cile e dopo qualche anno, poco orima della mia nascita, è arrivata anche mia nonna, quindi io sono diventato il suo coccolone, a cui raccontava delle fiabe prima di addormentarmi. E da quanto pare, ste fiabe me le raccontava più in zeneise che in italiano, quindi sicuramente rimanevo "sintonizzato" per sognare in genovese. E' da lí, forse, perché tuttora (ho 66 anni) non solo capisco il zeneise, ma mi commuove sentirlo parlare. Poi, per qui giri strani della vita, sono andato a Torino a farmi una specializzazione di post grado, tra il 1984-86, ma il "piemonteis" non l'ho mai capito. Un caro saluto da Temuco, Cile.
Ma che bel video ! Serio e ben documentato. Certo, avendo già una certa età (...) sapevo già molte di queste cose : ho vissuto a Trieste (a contatto con minorità slovene) e da ragazzo ho passate le mie vacanze per alcuni anni in Alto Adige; e quand'ero piccolo mia mamma ci raccontava - con una certa amarezza... - che cosa voleva dire l'autarchia dell'epoca fascista. Senza parlare che mio padre era stato un giocatore di ... pallacanestro. Ma tante altre cose le ho apprese grazie al suo video. Mi fa particolarmente piacere (tanto più che ho studiato lingue straniere e, dunque, linguistica) vedere una persona giovane cosi' ben preparata e, chiaramente, sinceramente appassionata per la linguistica. Proprio bravo
Molto interesante il video. Parlare della lingua italiana da un punto di vista storico preciso mi ha aiutato a comprendere un po’ di più questa bella lingua. Se posso offrirti una raccomandazione forse potresti fare un video parlando delle parole internazionali che sono usate attualmente in italiano!!! Bravo Davide! Continua a condividere questo tipo di informazione con tutti noi!!!
Una volta si diceva: L'Italia è fatta, bisogna fare gli Italiani. Oggi si potrebbe dire: L'Italia è fatta, bisogna reinsegnare l'italiano agli Italiani.
Ma anche no, bisogna smetterla con questi esperimenti sociali e restituire ad ogni popolo e territorio la propria vera lingua materna! Valorizziamo la diversità anche culturale e linguistica invece di negarla e cancellarla.
I miei genitori, nel profondo sud della Svizzera, sentivano da oltre confine le decisioni e le imposizioni del regime riguardo la lingua italiana. Ovviamente, in Ticino, si sorrideva e si mantenevano abitudini linguistiche tradizionali. Addirittura, dalla direzione delle Ferrovie federali a Berna era giunta l' indicazione di annunciare i treni in dialetto. Cosa normale nella Svizzera tedesca, improponibile in Ticino. Pero' alcune abitudini sono.restate: io.dico sempre merci al posto.di grazie, pardon al posto di scusi, termini calcistici tutti in inglese come football, goal, corner, hands, foul, penalty... Indubbiamente il.ventennio fascista, regime assolutamente nemico per noi svizzeri, non ha dato particolari elementi positivi per quanto attiene alla lingua italiana...che e' quella che e'.
I am a second generation Italian-American who grew up speaking a dialect of Calabria mixed with "Italianized" English words. I studied Italian in High School many years ago. My Italian is not so good anymore. However, I want you to know how much I enjoy your videos. Your Italian is crystal clear and so beautifully spoken that I understand about 85% of what you say. I love listening to you, and I always learn something! Thank you, and please keep up the good work! Grazie mille!
@@fe6587 "Dialects" evolve from established languages. Calabrese is a sister language of Italian, as it evolved directly from vulgar Latin, not Italian. Under the strict definition of a dialect, it is a separate language, not a dialect.
@@genebigs1749 Grazie al cavolo che i dialetti si evolvono/nascono da linguaggi consolidati, non ho mai detto il contrario, come il fatto che il calabrese non nasce dall'italiano, ma discende dal latino, tuttavia è sempre un dialetto (anche se secondo molti può essere considerata come una lingua, ma ci sono pareri discordanti), al contrario del Sardo e dell'italiano. Comunque se mi capisci, perché parli inglese? Se provi difficoltà a capire l'italiano posso scrivere in inglese. PS se è per questo anche il sardo discende dal latino
Grazie, molto interessante. Faccio i video dell’Italia (in inglese) per il mio UA-cam channel ed è incredibile quante volte devo menzionare gli anni fascisti. Amo l’Italia 100% ma mi pare che quegli anni ho avuto un’influenza su Italia. Mica tutto va bene qui nel Regno Unito in questi giorni. Grazie per tutti i tuoi video che sono veramente affascinante!
Ciao, Davide! Sono spagnola e sto imparando l'italiano un anno fa. Cumplimenti per questo tipo di argumenti che penso sono estremamente interesanti per tutti noi. Grazzie mille
La lingua è il midollo della cultura di un popolo. Oggi assistiamo ad un impoverimento di una lingua meravigliosa, l'italiano, e certamente non saranno - come dici tu - imposizioni sulla falsariga del fascismo a cambiare la rotta, ma sono dell'idea che evitare di utilizzare anglicismi inutilmente potrebbe già essere un punto di partenza. Bel video come al solito, bravo! P.S. curioso che, essendo di Torino, tu non abbia accennato all'origine del "tramezzino", che in effetti non è propriamente un "sandwich"!
@@langelodidio-goaldo1105 Il problema, è che si usano termini inglesi a sproposito, quando esistono termini italiani altrettanto efficaci. E lo dice uno che usa normalmente l'inglese per lavoro: come lingua franca verso le comunicazioni da e per i clienti, non all'interno dell'azienda. Ricordo di un video di Naska dove aveva dovuto spiegare il termine inglese "drag", quando avrebbe potuto usare semplicemente l'equivalente italiano "resistenza aerodinamica". Si, OK, sono due parole invece di una, che peraltro viene usata spesso nell'ambiente in cui bazzica Naska, ma la versione italiana non necessitava di spiegazioni ulteriori.
@@langelodidio-goaldo1105 prima dici una cosa e poi ne dici un'altra... E comunque, termini "tecnici" come internet o mouse (quello che muovi per far muovere il cursore nel PC), NON possono essere italianizzati. Ma termini come "overlock" al posto di "taglia e cuci"... Ok, indicano due cose leggermente diverse. Ma è sempre il medesimo oggetto. Trovo che DOVER SEMPRE per FORZA usare inglesismi, sia da trogloditi idioti analfabeti ed inebetiti (da società moderna e costumi non adatti).
@ Mikichan85 sono pienamente d'accordo con te ma per i due vocaboli (Internet e mouse) io li chiamo diversamente: il primo dico Rete il secondo dico Sorcio. Traduzioni perfette. Specialmente il secondo di derivazione latina (sorex, soricis).
Il primo giorno Mussolini entra in Alto Adige ed entra nella città di Bozen. Il Duce ferma il primo passante e gli chiede: "Come si chiama questa città?". Il passante: "Si chiama Bozen!". Il Duce replica: "Bene, da domani si chiamerà Bolzano!!!". E il Duce proseguì...il secondo giorno un po' più a Nord... Mussolini entra nella città di Brixen. Il Duce ferma il primo passante e gli chiede: "Come si chiama questo posto?". Il passante: "ehhm zi chiamare Brixen!". Il Duce replica: "Bene, da domani si chiamerà Bressanone!!!". E il Duce proseguì...il giorno dopo ancora un po' più a nord... Mussolini entra nella cittadina di Sterzing. Il Duce ferma il primo passante e gli chiede: "Tu, contadino! Come si chiama questo posto?". Il passante:" Wie bitte???". E il Duce replica:" Bene, da domani si chiamerà Vipiteno!!!". E così nacque la miglior traduzione toponomastica di sempre...
E' di oggi la notizia che la ben nota località valdostana di Cervinia vorrebbe tornare al nome originario di Breuil ; contrari però gli operatori turistici. Anche Cervinia era una creazione fascista.
@@vincenzocanta9783 è da un po' di tempo che si dibatte sul tema del cambio del nome di Cervinia. Da quello che so, per la maggior parte degli abitanti, non è una grande idea...
Complimenti per questo video, molto interessante. Io sono per le mezze misure. Non combattere le lingue straniere nei territori di confine nè i dialetti, ma mettere in grado tutti i cittadini italiani di essere in grado di parlare la lingua nazionale attraverso la scolarizzazione, ed evitare l 'uso di parole straniere quando esiste il corrisponente termine italiano, solo per una forma di snobismo. Esempio: endorsement, che io ho letto sui giornali per la prima volta quando avevo oltre 80 anni !.. Aggiungo che la nostra Costituzione non ha un articolo in cui si dica che l'italiano è la lingua nazionale. Che non solo nei regime fascista è esistito questo genere di protezionismo linguistico, ma che ciò sta accadendo anche in Francia , con il suo ridicolo ordinateur....E che durante il fascismo venivano cambiati anche i nomi degli artisti. Wanda Osiris diventò Vanda Osiri e Rascel divenne Rascele... Per finire . Amo talmente la lingua italiana che a 64 anni mi sono comprata a caso un manuale di linguistica italiana e ho studiato da autodidattica,. L'autore del volume era un giovane professore universitario e oggi è il Presidente dell'Accademia della Crusca....
La politica dell'imposizione della lingua italiana è continuata ben oltre il ventennio. Guarda le direttive del ministero dell' istruzione. Io sono Sarda del 1952 e gli insegnanti punivano chi usava la lingua Sarda. Il voi era usato ben prima dell'imposizione fascista in tutto il sud:da noi si usa il vusteti /fusteti come segno di rispetto. Ottima lezione, complimenti
11:31 la pallacorda è rimasta immortalata nell'episodio del Giuramento della pallacorda durante la Rivoluzione Francese. Sarebbe interessante andarsi a ripescare come è stato chiamato nel tempo. 15:02 solo applausi
Un altro tuo video che ha fatto la differenza per quanto riguarda i video sull'apprendimento delle lingue. La lingua è un prodotto storico e sociale ed è sempre interessante concentrarsi anche sugli altri suoi aspetti, a parte la struttura o il vocabolario. Grazie Davide!
Come sempre, il tuo lavoro al top! Mi piace tanto imparare l'Italiano con te e anche sapere di piu della cultura e la storia italiana. Mi piace molto anche la definizione che metti la su quando usi una parola nuova. Bravissimo Davide! Grazie mille!
La difesa della lingua è stata davvero l’unica , UNICA , cosa ben fatta per alcuni aspetti (ovviamente non tutti). Da laureato 👨🎓 in storia ho studiato moltissimo queste cose e ricordo molto bene come i propagandisti fascisti attaccavano l’inglese per esempio. A mio avviso non su tutto avevano torto. Ora guardo con piacere il video. Grazie ❤
Già, hanno fatto anche cose bvone i fascisti! 😝 😁 Bisogna insegnare l'italiano a qvesti bofonchi che vsano dei termini forestieri!!!1!!11!!! 😡🤬🤬 Stiamo distrv😮ggendo il patrimonio italiano!!1!1!1!1!1!1!!1!1!1 😤😤 Il Dux ha sempre ragione.
Salve Prof. Interessantissima lezione di storia che mi riportano a nostalgiche rimembranze scolastiche. Non trova anche lei che ci siamo parecchie assonanze tra l'ideologia fascista di quel ventennio e la cultura di certa parte politica dei giorni nostri ? Cambiando discorso ; vorrei proporle un idea per una lezione che troverei davvero utile per rafforzare il mio scarso inglese : la traduzione di canzoni a suo gradimento dall'inglese, appunto, all'italiano. Comunque grazie , se anche solo leggerà questo mio commento! Ribadisco l'adeguatezza delle sue lezioni sempre molto precise e chiare! Bravoo.
Dialettofoni (per certi versi ahimè) lo sono anche ora in tantissimi, troppi. Ho conosciuto devi e di amici stranieri di ambo i sessi che sono stati in alcune regioni d’Italia per praticare italiano e tornavamo mortificati perché non capivano niente e non riuscivano a comunicare. E questa è oggettivamente una vergogna. I dialetti sono una ricchezza e un valore, ma tutti dovrebbero saper parlare fluentemente anche italiano nei nostri confini. In Francia tutti sanno parlare in francese, così come in Germania tutti sanno parlare tedesco. In italia ci sono ancora analfabeti che sanno parlare solo il dialetto e ignorano l’italiano, né si sforzano di parlarlo con gli stranieri , senza parlare dei problemi di dizione 😢 diffusi ovunque
In realtà pochi parlano le lingue regionali, in realtà è solamente parlato l'italiano regionale con alcuni termini fortunati che sono rimasti e passati nell'italiano regionale dialettizzato, se tu parlassi realmente un dei vari dialetti, i locali probabilmente non ti capirebbero e solo un quarto di ciò che dici. Da veneto te lo posso assicurare.
Quanto mi piace la tua dizione ♡ giuro! Non è facile trovare risorse per gli studenti avanzati d'italiano. Con te imparo un sacco di termini nuovi, grazie di cuore! Studiare l'italiano è la cosa più rilassante/bella/piacevole al mondo. :) Hai scelto un ottimo tema per il video!
È come sempre una video molto interessante e coltissima. Mi piace tanto la storia e penso che questa storia linguistica nella grande storia non sia conosciuta di molti gente. E avendo visto di recente la video sulle tue vacanze con Erika in Alto Adige (dove tedesco e italiano sono ora ufficiale lingue), ha un gusto particolare. Grazie Davide ancora, non vedo l'ora di guardare la prossima! P.S.: Pollici alzati per la tua pronuncia dei nomi francesi in questa video (come un Francese vero!) 😃
Temo che il nuovo regime oggi sia fatto di parole come: selfie, start-up, imprenditore, location, aperitivo, brand, droplet. Una dittatura linguistico-culturale.
Grazie per il tuo lavoro. Mi hai aiutato tantissimo a non dimenticare ciò che ho imparato d'italiano. Inoltre, i tuoi video sono molto interessanti e sempre hanno un contenuto storico, artistico e culturale che ti fanno sentire che sia in Italia.
L'accademia italiana (tolta la cosa dell'imporre) era un'idea molto interessante e credo giusta. In Francia e Spagna ne hanno una loro perchè noi non dovremmo?
E' incredibile quanto interessanti e di quanta qualita' siano i tuoi video, e' sempre un piacere guardarli e quando vedo un video nuovo sul tuo canale, so che sara' un tempo non sprecato, ma ben speso. Quindi grazie, quando avro' la possibilita' di sostenerti lo faro' senza dubbi!
Grazie per questo contributo molto interessante. Ci sono alcuni parallelismi con il fascismo tedesco, che ha condotto una feroce battaglia anche nel campo della linguistica contro le parole immigrate nel mondo di lingua tedesca. La variante tedesca di alcune parole straniere era davvero grottesca. In altre parole, la lotta culturale nazista nel campo della linguistica fu fallimentare come quella del fascismo italiano, ma aveva le stesse radici ideologiche.
In Francia, a differenza dell'Italia o della Spagna, fu la Repubblica, nella continuità della rivoluzione, a perseguire una politica di uniformazione linguistica, ostile alle lingue regionali, e fu il regime collaborazionista di Pétain, sotto l'occupazione tedesca, a permettere, timidamente, l'insegnamento delle lingue regionali, secondo la sua politica di ritorno ai valori "tradizionali". Di conseguenza, alla liberazione, ci fu un raddoppio della politica contro le lingue regionali, e coloro che le difendevano furono identificati con i collaborazionisti.
Nel sud però il Voi si usa ancora, anzi nelle vecchie generazioni è la forma di cortesia predominante. Da italiano ho trovato video davvero interessante :)
Video molto interessante. Comunque la parola "allibratore", a quanto ne so, si usa ancora oggi. Inoltre, direi che il pronome "voi" ha avuto un buon successo, soprattutto al sud dove si possono trovare ancora oggi persone (specie di una certa età) che lo utilizzano al posto del più comune "lei".
La parola allibratore va ancora benissimo e in campo tecnico si usa anche allibramento che sarebbe il margine stabilito dalla legge a favore dell'allibratore
Bravo, ottimo video e la chiosa finale sulle imposizioni è condivisibile,ma se fossi ministro io adesso mi batterei per diffondere la lingua italiana che ormai non la parla più nessuno. Questo week-end sono invitato ad un party in una nuova location molto trendy. Non so quale outfit usare, pensavo di fare shopping online perché il web è comodo, solo che vorrei pagare cash....
Bravissimo. Purtroppo il fascismo sta facendo guai anche a ottant'anni dalla sua fine. Evitiamo di fare cose sacrosante solo perché promosse a suo tempo dal fascismo.
In passato la lingua italiana, almeno fino alla fine del 1800, faceva proprie le parole di origine straniera in maniera naturale, assimilandole al meglio alla propria fonetica. Lungo tutto il Medioevo, ma già durante l'Impero Romano, ci sono stati continui contatti culturali e frequenti prestiti linguistici con i Paesi di area mediterranea. Ma le maggiori influenze linguistiche si sono attuate soprattutto a seguito delle dominazioni avvicendatesi per secoli in territorio italico. Alcune parole sconosciute al latino sono rimaste anche nell'italiano contemporaneo, altre sono sopravvissute solo in alcuni dialetti. Spesso si sono create delle coppie minime, sovrapposizioni tra parole preesistenti con vocaboli nuovi provenienti sia da Paesi di area romanza che da altri di origine nordica (gotico). In base alle necessità o alle abitudini si preferiva adoperare ora il vecchio termine ora il nuovo, creando così nuovi sinonimi o aggiungendo piccole sfumature di significato all'uno o all'altro. Spesso si è anche verificato l'opposto, dando origine a un solo esito lessicale (fenomeno di convergenza). Con il tempo la lingua italiana si è evoluta distanziandosi abbastanza dal latino fino a perdere una buona percentuale del lessico originario.
Infatti secondo me il problema attuale è che si tende a non adattare le parole straniere alla fonetica italiana, anzi, si pretende una pronuncia straniera perfetta mentre si parla in italiano (cosa che trovo particolarmente scomoda, cambiare l'inventario sonoro della lingua a parole alterne è una cosa che fa incespicare). Abbiamo parole, a mio avviso, bellissime come "bistecca" che altro non è se non la pronuncia italianizzata di "beef steak", e non capisco come mai non possiamo farlo anche adesso, visto che spesso e volentieri le parole straniere hanno una grafia e una fonetica molto distanti dalla nostra. Inoltre si va a creare confusione nell'ortografia dell'italiano, prendiamo ad esempio la parola "computer" che si legge /compiuter/, e si contrappone alla quasi omografa "computare" che si legge /computare/. In entrambi i casi abbiamo la radice comput- che dà origine a varie parole derivate, nel primo caso "computerizzato", "computerizzare" nel secondo "computo", "computato". Malgrado la stessa grafia -pu-, si genera, come nell'inglese da cui deriva, un problema di disomogeneità della pronuncia, e l'italiano che è in larga misura pronunciato come si scrive, diventa col passare degli anni, come l'inglese, una lingua quasi idiogrammatica, dove i singoli segni non rappresentano più un suono, ma è l'insieme di tutti i simboli della parola ad avere una pronuncia propria. Questo è un rischio abbastanza concreto, che sarebbe facilmente evitabile se ci si decidesse a scrivere o a pronunciare le parole in modo diverso: es. "computer" potremmo pronunciarlo come è scritto /computer/ oppure, ricalcando la pronuncia inglese, scriverlo "compiuter". Ovviamente proporre adesso una modifica simile è paradossale, siamo già abituati alla grafia e alla pronuncia attuali, ma esistono numerosi casi dove questo è avvenuto spontaneamente, penso ad esempio al caso delle TV "on demand" pronunciate /on demand/ anziché /on dimend/ (più o meno) come la pronuncia inglese vorrebbe. Si può fare.
@@divxxx condivido appieno la tua analisi. In spagnolo come in italiano esistono nuovi prestiti dall'inglese ma puntualmente ogni termine viene riadattato alle proprie leggi fonetiche (Wi-FI si legge "uifi"... anche il nome dei Beatles viene letto come è scritto). E poi ci siamo noi che in passato abbiamo imparato a pronunciare marchi di alcuni prodotti come Colgate o Levi's così come scritti. E invece altri come Nike o Porsche, pronunciati diversamente dagli originali /ˈnaɪki:/ e /'pɔrʃə/ (con le vocali finali). Poi ultimamente si sente spesso pronunciare "Recovery Fund" come /recòveri faund/ invece che /rɪˈkʌvəri fʌnd/, trattandosi di un fondo monetario (dal latino fundus) e non di una cosa scoperta o ritrovata, se pronunciato come il verbo inglese "found" !
@@sebc.917 AHAHAHAHAAH Anche a me viene un nervoso incredibile quando sento "found" al posto di "fund". Un chiaro esempio che dovrebbe spingerci a utilizzare meno l'inglese, visto che non lo si sa parlare. Sarebbe molto più semplice, più chiaro e immediato se lo si chiamasse semplicemente "fondo per la ripresa": tutti capirebbero e nessuno sbaglierebbe la pronuncia. Io mi scasso a sentire però come chiamano Ursula von der Leyen, alcuni la chiamano correttamente /fon der layen/, ma altri si inventano /fon der leyen/, /van der layen/ e il più bello di tutti che ho sentito è /van der löyen/.
@@divxxx Per computer sarebbe sufficiente adottare l'esempio spagnolo e francese, ricorrendo a "computatore", laddove possediamo già il verbo "computare". E riguardo al dominio della cultura americana, basterebbe soffermarsi sulla pronuncia di termini come "plus" e "media", che quando non sono "puri" vengono pronunciati correttamente (plusvalore, multimediale), ma che senza essere composti vengono pronunciati "all'inglese" ("plas" e "midia"). Ma penso anche al prefisso ciber-, il quale viene pronunciato "saiber" con la grafia "cyber" (cyberbullismo), fino a influenzare la pronuncia della grafia corretta (cibernetica pronunciata "saibernetica").
Riguardo alla questione del "lei" e del "voi", da me (in Calabria) ma credo anche in altre zone del Sud sono entrambi molto diffusi, e anzi in alcuni casi si usa praticamente solo il "voi", ad esempio con i professori al liceo
assolutamente in accordo con te, io sto in Abruzzo e le persone anziane si rivolgono molto spesso a me dandomi del Voi (nonostante sia più giovane di loro) al posto del Lei, altresì persone di passaggio provenienti dalla Campania, dal Molise mi confermano questa usanza. (Parliamo di persone comunque di non meno di 60-65 anni). Tant'è che spesso anche a me, a furia di sentirmelo dire, rivolgendomi a persone più anziane, mi scappa un Voi anzichè un Lei :D
@@SegugioGarage ti capisco! A me spesso capita di mischiarli, tipo dando del "lei" prima e del "voi" alla frase successiva. Interessante come da te, hai detto, siano perlopiù gli anziani ad usare il "voi" , mentre da me l'età non è rilevante
Io ho notato che a volte si crea una situazione strana, almeno dalle mie parti in campania, dove il "voi" è formale e si da agli sconosciuti e il "lei" diventa ancora più formale e lo si da a persone "più importanti"
If we look at the context, it is even natural to consider these policies as a major factor of a bigger plan to reunite a country that was separated by 1000 years of foreign dominations, and of which many lands and peoples where still under foreign nation's dominations (Nice territory, the Savoy, Corsica, Dalmatia, Malta and Istria). We shouldn't forget that the Italian country was unified only in 1861, and never before Mussolini there were any significant attempt to really re-unify the peoples of Italy, especially when those spoke dialects that aren't mutually intelligible. Standard Italian had to serve as a Lingua Franca.
E un vero piacere sentirti parlare questa meravigliosa lingua, così sonora, musicale, chiara all'orecchio, la quale dovrebbe essere la lingua di comunicazione internazionale al posto dell' inglese. Penso, ad esempio, al povero pilota che cerca di capire che cavolo gli sta dicendo la torre di controllo! (Ricodiamoci la tragedia di Tenerife).
Mah. Secondo me, la cosa più giusta e più pratica per imparare una lingua franca sarebbe usarne una artificiale, come l'esperanto. Non ci sarebbero parlanti di serie A e di serie B (ora gli anglofoni versus il resto del mondo), non si dovrebbero imparare tutte le eccezioni ridicole che ci sono in tutte le lingue naturali, la grammatica sarebbe molto semplice e anche la pronuncia sarebbe molto aderente alla scrittura (molto più dell'italiano). Senza dimenticarsi di sviluppare questa lingua prendendo dalle lingue mondiali, sia per il vocabolario che per alcuni aspetti grammaticali. Meglio di così🤷♂️
È incredibile come molte di queste parole prese in prestito dalla lingua tedesca siano in uso ancora oggi anche nella lingua tedesca: regista = regisseur; budget = budgèt (pr. byˈdʒeː)...
Il canale Nova Lectio ho parlato di questo argomento de perché l'Alto Adige non è italiano? . É uno aproffondamento a questo argomento molto interessante, se volete sapere piú. Come sempre, Davide, ottimo video. Ti ringrazio per il tuo contenuto
Complimenti..... come sempre sei troppo avanzato per me.. anche mi piace tantissimo ascoltare la tua pronuncia... oggi giorno ho imparato un po’... il dialetto della Sicilia per me è troppo difficile capire!! Sono molto orgogliosa de mi stessa perché ho imparato da sola!! Grazie mille Davide!!!
Bravo! Ottimo post. Tutto ciò di cui hai parlato mi è già noto, ecco perché apprezzo ancora di più il tuo contributo oggettivo, che si basa su fatti storici (soprattutto per quanto riguarda le minoranze nazionali - si, mia madre doveva avere un nome italiano perché era nata sotto l'occupazione fascista). Il desiderio di assimilare le minoranze nazionali attraverso la distruzione della loro lingua non era una caratteristica solo del fascismo. Sfortunatamente, questo accadeva nel corso della storia e sta accadendo ancora oggi. Ad esempio, anche nei paesi dell'Asia centrale, che sono ex repubbliche dell'Unione Sovietica, c'è una storia simile con gli nomi central.asia-news.com/en_GB/articles/cnmi_ca/features/2018/08/17/feature-02 Un altro esempio è la Croazia, che subito dopo la disgregazione della Jugoslavia ha iniziato a riformare la lingua croata. Volevano escludere tutte le parole di origine straniera, specialmente quelle che provenivano dal serbo e indirettamente dal turco. Poiché non c'erano parole croate adatte a tutto, ne inventarono di nuove. E quindi potremmo elencare ulteriori esempi. Oppure possiamo dire più semplicemente: »Tutto il mondo è paese”. (A scuola imparavo le lingue straniere ma non l'italiano, quindi probabilmente ho commesso degli errori, di cui chiedo scusa.)
Excelente e interesante vídeo, pero me queda una duda, se entendían entre sí los hablantes de dialectos? o hablaban también italiano (pero era un italiano con muchísimas variantes, verdad?), gracias Davide, muy edificante contenido!
La seconda opzione. Tra abitanti della stessa zona si parlano i dialetti (le lingue regionali), ma se un napoletano parla con un torinese entrambi usano l'italiano, ma con le rispettive varianti regionali (accento, intonazione, parole locali che derivano dai dialetti). Credo che succeda lo stesso in Spagna(?)
L'eredità latina si è trasformata in una miriade di lingue locali che hanno formato un continuum dove le zone vicine parlavano di solito in modo simile, ma quelle lontane erano di solito non comprensibili tra loro. Così come un catalano oggi può più o meno comprendere l'occitano, e un occitano può abbastanza comprendere il piemontese, anche se appartengono oggi a paesi deversi. Invece un piemontese, se parla la sua lingua locale con un siciliano che fa la stessa cosa, farà molta fatica a capire cosa dice. Di fatto sono lingue diverse che non hanno avuto il consolidamento e la standardizzazione che derivano dal diventare una lingua ufficiale di un paese. Sono lingue sorelle dell'italiano, non figlie.
É molto interessante questo video perché imparo la bella lingua italiana ed anche dei fatti culturale.Grazie mille! Ti saluto dall'Agentina ,bravo ragazzo.Escusi i miei errori! sto imparando fa poco tempo.
Bonjour! Merci pour votre vidéo intéressante) Je m’intéresse à cette période. Pourriez-vous me dire quelle littérature pourrais-je à propos de ce sujet?
É vero che nel mondo attuale doviamo tutti essere políglota oppure imparere almeno 1 a 2 lingue, ma anche penso che ogni lingua madre dovrebbe preservare i suoi origini perchè col tempo sparirà. Per concludere 1) Imparara 10 lingue si voui però l'originalità della tua madrelingua matienila. 2) ai governi di fare pubblicità dove le persone sono orgogliosi della propria lingua ma senza smettere di crescere come essere umani imparando dall'altre culture. Baccione dalla Reppublica Dominicana di una amante dell' Italia 🇩🇴🇮🇹
Grazie mille per il tuo video e anche per i sottotitoli russi😅 Il tema del video era molto interessante e utile , perché alla prima non potevo capire chi è Emmanuelle Vittorio e perché a Torino c’è la piazza famosa con stesso nome
Per quanto riguarda il VOI, ai tempi dei miei nonni era usanza utilizzare il VOI. Anche mio padre usava il VOi con mia nonna e le sue coetanee. Non so se nel resto d’italia fosse uguale.
Molto interessante. Io sono della Venezia Giulia ed i miei nonni, che di cognome facevano Schubert, furono invitati a cambiarlo in Suberti. Rifiutarono. Mia nonna, invece, fu costretta a cambiare il cognome da Petzman in Pezzi.
Super interessante questo video. Grazie mille Davide. Mi chiedo se nessuno abbia studiato traduzione e interpretariato durante il fascismo. Soprattutto per comunicare con gli alleati tedeschi del regime. C'era un regolamento per insegnare le lingue? C'erano lingue consentite? Saluti dalla Colombia
Ma oggi le parole straniere sono quasi sempre inglese e vengono imposte perché gli americani fanno un sacco di propaganda. Usiamo moltissime parole in inglese. In alcuni campi forse vanno bene ( informatica, ecc) ma in tanti altri, che c'entrano? Addiritura le mutande portano qualche parola in inglese.
It's not really about "propaganda". English is a global lingua franca: meaning it's a language for and used by everyone. English is as much a language used by and for Italians as Standard Italian is. If you want to speak to a Chinese person, which language would you try first? Italian? No, English. This is due to the huge number of native speakers, but also the even BIGGER number of second language speakers of English. Add to this the dominance of English in modern culture, cinema, media, tech/science and innovation (all kinds not just IT as you mention), international education and universities etc etc etc... By the way, English has many many Italian and foreign words borrowed into the language (more than English words in Italian) but you never hear English speakers comment on this as a bad thing.
Vengo dal Regno Unito e sono assolutamente d’accordo con la tua opinione. Infatti per me è lo stesso discorso quando si parla dell’inglese inglese o l’inglese americano. Io cerco il più possibile di usare parole e forme inglesi invece di americane perché la dominanza degli Stati Uniti mi spaventa, anche perché la loro cultura mi sembra terrificante
Hunty Baby PS for the discussion about the rights and wrongs of the dominance of the English language, it is true that English is the lingua franca of the world, and therefore I believe people should learn English in order to be able to communicate with people from other countries. But that doesn’t mean that there isn’t a propaganda coming from the US. These days, the whole world is becoming more and more influenced by American culture because the US is doing such a good job of producing and spreading cultural material in the form of films and tv shows. This is not the case for France or Italy, which is why the discussion of foreign words in English is a different one from English words in other languages.
@@L-mo Sincerely there are also lots of English words used in a massive way, especially by young people. For example, many English verbs are "distorted" and mixed with Italian.
@@bang_türk_varm so what if the English words are distorted? Why does it matter? Come 'box auto' quando dicono "garage' in English... why is this a bad thing? In inglese si dice "late" per vuol dire "caffe". This is distorted too. But who cares? Italy has world class coffee - so English borrows italian words for coffee. Italy has world class classical music and opera, so we use italian words extensively (cooking, fashion, fine art etc). This is not propaganda. These are areas italy excels (or excelled) in. The USA, the UK, Canada, excel at modern theatre, films and TV, popular music, technology... thus English words find their way into other languages.
Io. Studio canto barocco e ho un libro di arie antiche tuttora in uso in coservatorio raccolte durante il fasci (il parisotti) dove arie le antiche fracesi e inglesi sono state tradotte in ataliano e alcuni autori sono stati italianizzati christofer gluck Cristoforo Glucchi Mozart Amedeo Mozarti Hadel ,Andelli
La lotta con il "Lei" mi sembra divertente perche io sono parlante nativo di spagnolo, e il "Lei" non mi suona per niente spagnolo. Invece il "Voi" suona come il "Vos" che para gli anni 40 era il sostituto come forma di cortesia dil "Tu" in alcune zone di L'America Latina.
Penso che sia perché "usted" è una terza persona singolare, come in italiano "lei", mentre invece altre lingue utilizzano altre persone, il francese, l'inglese e il portoghese usano la seconda plurale (vous, you, você), il tedesco la terza plurale (Sie). In italiano, soprattutto al sud, il "voi" è storicamente molto usato come forma di cortesia, non escludo che la diffusione del "lei" possa aver avuto influenze straniere, ma non ne so molto a riguardo.
Non voglio fare il fascista, ma una politica contro gli inglesismi e per imporre l italiano almeno come seconda lingua nelle zone ad altra maggioranza andrebbe fatta
Nella serie Peaky Blinders nella traduzione italiana i personaggi dicono "allibratori" invece di "bookmaker" Un'altra sostituzione che si usa da sempre al posto di football è calcio
Ciao! Bel video! È da ricordare anche il Prontuario di pronunzia e di ortografia di Bertoni e Ugolini, che ci fornisce un'idea della visione romanocentrica del fascismo anche nell'ambito linguistico
addito al pubblico ludibrio due esempi - per molti anni sono stato pagato dal SERVICE Personale Tesoro. Ecco, che qualcuno abbia ritenuto un miglioramento significativo lo scrivere “service” invece di “servizio” dà la misura di in che mani siamo - un manifesto in un ufficio postale, pensato (è da presumersi) per persone anziane o comunque non aggiornatissime, dato che si propone di spiegare come spedire una raccomandata. Ecco il testo: “Come spedire una raccomandata in tre semplici STEP”
Bravo, Davide, bravissimo! Hai fatto un’analisi perfetta e molto utile, da un vero Linguista. Purtroppo i politici non capiscono bene le realtà linguistiche dei loro paesi e vogliono imporre leggi che provocano conflitti dentro i loro paesi.
Sulla questione del -LEI- e del -VOI- posso affermare che al sud il -VOI- è usato più del -LEI-, forse, ora, un po' le nuove generazione, stanno invertendo la tendenza nell'usare il -LEI- al posto del -VOI-. Sempre al sud il dialetto è molto utilizzato, soprattutto nel nel dare enfasi ad affermazioni o frasi in un discorso. Ancora una volta è la new generation che cerca di usare, tendenzialmente, più l'italiano che il dialetto, ma quest'ultimo resta una forma espressiva in voga, in particolar modo in città come Napoli dove il dialetto è riconosciuto come lingua ed è parte viva e fondante nel cinema, nel teatro, nella poesia e nella musica.
Hi, my old teacher has said that it's not worth it to learn the passato remoto because it is rarely used, but I see it all the time in texts and I noticed that you used it too when speaking. Should I bother with the passato remoto?
Concordo che Mussolini abbia esagerato non permettendo parole straniere nella lingua italiana, ma oggi giorno e' scandaloso come la lingua italiana piano piano viene sostituita con l'inglese. Io ho soltanto fatto 3 anni di scuola italiana quando ero bambina e riconosco che il mio italiano e' molto limitato e piero di errori, ma per lo meno mi sforzo a scrivelo. Per mantenermi aggiornata con la lingua italiana leggo siti di notizie italiani , tipo Ansa, e mi fa stare male come i giornalisti uccidono l'italiano. I giornalisti dovrebbero avere una assoluta conoscenza della lingua. Personalmente penso sia una virtu se una persona parla molte lingue, ma e' un segno di ignoranza se una persona non sa palare la propia lingua. Mi piace moltissimo il tuo canale e' molto interessante con tantissima informazione.
Sono cinese e cerdo che i facisti si arrabino se vedano che è successo nella lingua cinese oggi... Quelle parole straniere nell'italiano sono almeno scritte in alfabeto latino, però oggi la gente cinese usano un saco di parole e frasi inglesi che non sono nemmeno scritte in nostra scrittura! (In molti casi le usano perché pensano che siano fige quelle parole inglese)
Contenuto molto interessante, come di solito, al di là dell'insegnamento della lingua italiana. Grazie. Manca la "u" nella parola francese "chauffeur".
Correzioni: l'etimologia a 4:51 ovviamente non è quella di "toponomastica" :D Toponomastica deriva dalle parole greche tópos (luogo) e ónoma (nome).
10:23 chaUffer vuole la U.
Se stai imparando l'italiano ti potrebbe interessare il mio PI Club su Patreon. Troverai alcuni materiali extra per ogni video che pubblico, per esempio:
➡️ L'audio isolato (ascoltabile come podcast) e il PDF con la TRASCRIZIONE e un glossario contenente il lessico difficile (le parole in alto a sinistra): www.patreon.com/posts/42003907
Accessibile a partire dal club di bronzo ($3 dollari al mese)
➡️ Un episodio extra del mio podcast esclusivo, in cui spiego e approfondisco le parole "caposaldo", "insegna", "redigere" (e i composti di "agere" in latino), "al di là di": www.patreon.com/posts/tp-53-caposaldo-42005644
Accessibile a partire dal club d'argento ($6 dollari al mese)
jno
Metti una u, togli una u.
Mi ricorda Karate Kid.
Chauffeur, non chauffer.
Ciao, una domanda: Dove hai trovato il documento di epoca fascista dell'italianizzazione dei cognomi?
Toponomastica...chi mastica il topo 😀
I don't speak Italian, I just came for the historical content. As a native speaker of Portuguese, I could understand about 80% of what was said, without subtitles. Thank you a lot for this nice video.
Brother
My apologies, but I find it very difficult to believe that. I speak and understand Italian quite well, and when I was in Brazil I could barely understand 2% of what was said in Portuguese.
@@manolo9928 " I speak and understand Italian quite well" Right, so you are not a native speaker. Case closed.
❤
The same as Spanish native speaker
La battaglia contro gli anglicismi è giusta !.. non se ne può più di persone che dicono “partita monstre” e non sanno neanche che non è inglese . Ecc ecc...
Sono italiano ma tutto questo è molto interessante. Grazie.
Grazie per i tuoi video, Davide. Il tuo contenuto è davvero autentico e interessante. A me piace tantissimo quando parli di storia e politica in relazione con la lingua italiana.
Anche nel Brasile il governo con ispirazioni fascite di Getúlio Vargas ha fatto diversi tentativi di valorizzare la cultura nazionale di modo artificiale. Durante la dittatura dello Stato Nuovo (1937-1945), fu proibito le classi delle lingue straniere nel Brasile, quando qui ci erano tanti immigranti qui. Dopo che il Brasile ha dichiarato guerra a nazione dell'Asse (ironia: il governo Vargas aveva simpatia per nazione fascisti), le persecuzioni si intensificarono. Sono famosi qui i cambiamenti di nomi di due squadre di calcio che sono accaduti in queste anni: "Palestra Italia" di San Paolo che ha diventato "Palmeiras" e "Palestra Italia" di Belo Horizonte che ha diventato "Cruzeiro".
Merci! Moé, j'parle pas l'Italien mais j'ai compris beaucoup! Vous parlez vraiment clairement... L'histoire et les langues sont intéressants. Grazie!
È per questo che mi piace tanto il tuo canale; imparo l'italiano e anche imparo della cultura, della storia linguistica, e tanti altri argomenti interessantissimi per me. Grazie! (Non son sicura se ho scritto tutto bene.)
@Alessandro Falegnami grazie!
@Riccardo Mosca in realtà in molti saggi scritti prima degli anni '80 la e dopo la virgola l'ho vista usare molto spesso.
esatto
Faccio notare anche che sarebbe meglio "non son sicura DI AVER scritto tutto bene", però la frase è abbastanza a posto :)
Ciao Davide. Molto interessante questo video, che mi ha riportato indietro nel tempo, quando, da bambino, sentivo mia nonna genovese che spiegava perché mia madre, pure lei nata a Genova, non riusciva a parlare il dialetto "zeneise", anche se lo capiva.
Appunto spiegava che il Regime aveva chiesto o imposto che i genitori non parlassero in dialetto ai figli, quindi lei e mio nonno (che io non ho conosciuto) hanno obbedito, cioè alla figlia si rivolgevano in italiano, anche se tra di loro continuavano a parlare in zeneise. Oltrettutto, mia madre era nata nel 1920, quindi ha iniziato la scuola nel 1926, quando l'Italia era già al "IV anno dell'era fascista". Dopo la II GM,, i miei genitori e i loro primi due figlo si sono trasferiti in Cile e dopo qualche anno, poco orima della mia nascita, è arrivata anche mia nonna, quindi io sono diventato il suo coccolone, a cui raccontava delle fiabe prima di addormentarmi.
E da quanto pare, ste fiabe me le raccontava più in zeneise che in italiano, quindi sicuramente rimanevo "sintonizzato" per sognare in genovese. E' da lí, forse, perché tuttora (ho 66 anni) non solo capisco il zeneise, ma mi commuove sentirlo parlare.
Poi, per qui giri strani della vita, sono andato a Torino a farmi una specializzazione di post grado, tra il 1984-86, ma il "piemonteis" non l'ho mai capito. Un caro saluto da Temuco, Cile.
Ma che bel video ! Serio e ben documentato. Certo, avendo già una certa età (...) sapevo già molte di queste cose : ho vissuto a Trieste (a contatto con minorità slovene) e da ragazzo ho passate le mie vacanze per alcuni anni in Alto Adige; e quand'ero piccolo mia mamma ci raccontava - con una certa amarezza... - che cosa voleva dire l'autarchia dell'epoca fascista. Senza parlare che mio padre era stato un giocatore di ... pallacanestro. Ma tante altre cose le ho apprese grazie al suo video. Mi fa particolarmente piacere (tanto più che ho studiato lingue straniere e, dunque, linguistica) vedere una persona giovane cosi' ben preparata e, chiaramente, sinceramente appassionata per la linguistica. Proprio bravo
Molto interesante il video. Parlare della lingua italiana da un punto di vista storico preciso mi ha aiutato a comprendere un po’ di più questa bella lingua. Se posso offrirti una raccomandazione forse potresti fare un video parlando delle parole internazionali che sono usate attualmente in italiano!!! Bravo Davide! Continua a condividere questo tipo di informazione con tutti noi!!!
Una volta si diceva: L'Italia è fatta, bisogna fare gli Italiani.
Oggi si potrebbe dire: L'Italia è fatta, bisogna reinsegnare l'italiano agli Italiani.
Ma anche no, bisogna smetterla con questi esperimenti sociali e restituire ad ogni popolo e territorio la propria vera lingua materna!
Valorizziamo la diversità anche culturale e linguistica invece di negarla e cancellarla.
I miei genitori, nel profondo sud della Svizzera, sentivano da oltre confine le decisioni e le imposizioni del regime riguardo la lingua italiana. Ovviamente, in Ticino, si sorrideva e si mantenevano abitudini linguistiche tradizionali. Addirittura, dalla direzione delle Ferrovie federali a Berna era giunta l' indicazione di annunciare i treni in dialetto. Cosa normale nella Svizzera tedesca, improponibile in Ticino. Pero' alcune abitudini sono.restate: io.dico sempre merci al posto.di grazie, pardon al posto di scusi, termini calcistici tutti in inglese come football, goal, corner, hands, foul, penalty... Indubbiamente il.ventennio fascista, regime assolutamente nemico per noi svizzeri, non ha dato particolari elementi positivi per quanto attiene alla lingua italiana...che e' quella che e'.
I am a second generation Italian-American who grew up speaking a dialect of Calabria mixed with "Italianized" English words. I studied Italian in High School many years ago. My Italian is not so good anymore. However, I want you to know how much I enjoy your videos. Your Italian is crystal clear and so beautifully spoken that I understand about 85% of what you say. I love listening to you, and I always learn something! Thank you, and please keep up the good work! Grazie mille!
Language of Calabria* (they're not "dialects")
Hai ragione. La lingua che Mia nonna parlava era un dialetto della lingua Napoletana, non dell’Italiano.
Il calabrese è un dialetto, tutte le "lingue" non parlate in Italia sono dialetti, tranne l'italiano e il sardo, le quali sono riconosciute come tali
@@fe6587 "Dialects" evolve from established languages. Calabrese is a sister language of Italian, as it evolved directly from vulgar Latin, not Italian. Under the strict definition of a dialect, it is a separate language, not a dialect.
@@genebigs1749 Grazie al cavolo che i dialetti si evolvono/nascono da linguaggi consolidati, non ho mai detto il contrario, come il fatto che il calabrese non nasce dall'italiano, ma discende dal latino, tuttavia è sempre un dialetto (anche se secondo molti può essere considerata come una lingua, ma ci sono pareri discordanti), al contrario del Sardo e dell'italiano.
Comunque se mi capisci, perché parli inglese? Se provi difficoltà a capire l'italiano posso scrivere in inglese.
PS se è per questo anche il sardo discende dal latino
Grazie, molto interessante. Faccio i video dell’Italia (in inglese) per il mio UA-cam channel ed è incredibile quante volte devo menzionare gli anni fascisti. Amo l’Italia 100% ma mi pare che quegli anni ho avuto un’influenza su Italia. Mica tutto va bene qui nel Regno Unito in questi giorni. Grazie per tutti i tuoi video che sono veramente affascinante!
You Tube must be kidding me... I was THINKING about listening to podcasts, and so... suddenly your video came. +1 subscriber!!
Eccellente. Una vera lezione di storia.
Ciao, Davide! Sono spagnola e sto imparando l'italiano un anno fa. Cumplimenti per questo tipo di argumenti che penso sono estremamente interesanti per tutti noi.
Grazzie mille
La lingua è il midollo della cultura di un popolo. Oggi assistiamo ad un impoverimento di una lingua meravigliosa, l'italiano, e certamente non saranno - come dici tu - imposizioni sulla falsariga del fascismo a cambiare la rotta, ma sono dell'idea che evitare di utilizzare anglicismi inutilmente potrebbe già essere un punto di partenza.
Bel video come al solito, bravo!
P.S. curioso che, essendo di Torino, tu non abbia accennato all'origine del "tramezzino", che in effetti non è propriamente un "sandwich"!
Fuori Di Senno
Ci sono troppe parole straniere nella lingua italiana,soprattutto inglese,invece bisognerebbe parlare solo italiano.
@@langelodidio-goaldo1105 Il problema, è che si usano termini inglesi a sproposito, quando esistono termini italiani altrettanto efficaci.
E lo dice uno che usa normalmente l'inglese per lavoro: come lingua franca verso le comunicazioni da e per i clienti, non all'interno dell'azienda.
Ricordo di un video di Naska dove aveva dovuto spiegare il termine inglese "drag", quando avrebbe potuto usare semplicemente l'equivalente italiano "resistenza aerodinamica".
Si, OK, sono due parole invece di una, che peraltro viene usata spesso nell'ambiente in cui bazzica Naska, ma la versione italiana non necessitava di spiegazioni ulteriori.
@@gufo_tave Io sono patriota quindi per me vanno bene solo termini inglesi.
@@langelodidio-goaldo1105 prima dici una cosa e poi ne dici un'altra...
E comunque, termini "tecnici" come internet o mouse (quello che muovi per far muovere il cursore nel PC), NON possono essere italianizzati.
Ma termini come "overlock" al posto di "taglia e cuci"... Ok, indicano due cose leggermente diverse. Ma è sempre il medesimo oggetto.
Trovo che DOVER SEMPRE per FORZA usare inglesismi, sia da trogloditi idioti analfabeti ed inebetiti (da società moderna e costumi non adatti).
@ Mikichan85 sono pienamente d'accordo con te ma per i due vocaboli (Internet e mouse) io li chiamo diversamente:
il primo dico Rete
il secondo dico Sorcio.
Traduzioni perfette.
Specialmente il secondo di derivazione latina (sorex, soricis).
Il primo giorno Mussolini entra in Alto Adige ed entra nella città di Bozen. Il Duce ferma il primo passante e gli chiede: "Come si chiama questa città?". Il passante: "Si chiama Bozen!". Il Duce replica: "Bene, da domani si chiamerà Bolzano!!!". E il Duce proseguì...il secondo giorno un po' più a Nord... Mussolini entra nella città di Brixen. Il Duce ferma il primo passante e gli chiede: "Come si chiama questo posto?". Il passante: "ehhm zi chiamare Brixen!". Il Duce replica: "Bene, da domani si chiamerà Bressanone!!!". E il Duce proseguì...il giorno dopo ancora un po' più a nord... Mussolini entra nella cittadina di Sterzing. Il Duce ferma il primo passante e gli chiede: "Tu, contadino! Come si chiama questo posto?". Il passante:" Wie bitte???". E il Duce replica:" Bene, da domani si chiamerà Vipiteno!!!". E così nacque la miglior traduzione toponomastica di sempre...
In. Piemonte, provincia di Novara, esiste un Bolzano Novarese; qualcuno ha ipotizzato che il paese abbia un legame con la Bolzano altoatesina.
E' di oggi la notizia che la ben nota località valdostana di Cervinia vorrebbe tornare al nome originario di Breuil ; contrari però gli operatori turistici.
Anche Cervinia era una creazione fascista.
@@vincenzocanta9783 è da un po' di tempo che si dibatte sul tema del cambio del nome di Cervinia.
Da quello che so, per la maggior parte degli abitanti, non è una grande idea...
Allibratore si usa eccome, anche se riferito al "bookmaker" per le scommesse illegali... e con connotazioni negative.
Non sapevo, grazie
@@PodcastItaliano Confermo! :-)
Complimenti per questo video, molto interessante. Io sono per le mezze misure. Non combattere le lingue straniere nei territori
di confine nè i dialetti, ma mettere in grado tutti i cittadini italiani di essere in grado di parlare la lingua nazionale attraverso la scolarizzazione, ed evitare l 'uso di parole straniere quando esiste il corrisponente termine italiano, solo per una forma di snobismo. Esempio: endorsement, che io ho letto sui giornali per la prima volta quando avevo oltre 80 anni !.. Aggiungo che la nostra Costituzione non ha un articolo in cui si dica che l'italiano è la lingua nazionale. Che non solo nei regime fascista è esistito questo genere di protezionismo linguistico, ma che ciò sta accadendo anche in Francia , con il suo ridicolo ordinateur....E che durante il fascismo venivano cambiati anche i nomi degli artisti. Wanda Osiris diventò Vanda Osiri e Rascel divenne Rascele...
Per finire . Amo talmente la lingua italiana che a 64 anni mi sono comprata a caso un manuale di linguistica italiana e ho studiato da autodidattica,. L'autore del volume era un giovane professore universitario e oggi è il Presidente dell'Accademia della Crusca....
@@PodcastItaliano anche io confermo!
Esattamente.
La politica dell'imposizione della lingua italiana è continuata ben oltre il ventennio. Guarda le direttive del ministero dell' istruzione. Io sono Sarda del 1952 e gli insegnanti punivano chi usava la lingua Sarda.
Il voi era usato ben prima dell'imposizione fascista in tutto il sud:da noi si usa il vusteti /fusteti come segno di rispetto.
Ottima lezione, complimenti
11:31 la pallacorda è rimasta immortalata nell'episodio del Giuramento della pallacorda durante la Rivoluzione Francese. Sarebbe interessante andarsi a ripescare come è stato chiamato nel tempo.
15:02 solo applausi
Un altro tuo video che ha fatto la differenza per quanto riguarda i video sull'apprendimento delle lingue. La lingua è un prodotto storico e sociale ed è sempre interessante concentrarsi anche sugli altri suoi aspetti, a parte la struttura o il vocabolario. Grazie Davide!
Come sempre, il tuo lavoro al top! Mi piace tanto imparare l'Italiano con te e anche sapere di piu della cultura e la storia italiana. Mi piace molto anche la definizione che metti la su quando usi una parola nuova. Bravissimo Davide! Grazie mille!
Complimenti. Veramente interessante. Il problema linguistico spiegato con competenza.Grazie per il video.
La difesa della lingua è stata davvero l’unica , UNICA , cosa ben fatta per alcuni aspetti (ovviamente non tutti).
Da laureato 👨🎓 in storia ho studiato moltissimo queste cose e ricordo molto bene come i propagandisti fascisti attaccavano l’inglese per esempio. A mio avviso non su tutto avevano torto. Ora guardo con piacere il video. Grazie ❤
Sarebbe da fare anche adesso una bella campagna di diffusione della lingua italiana, perché non sappiamo dire più un h nella nostra lingua
@@giulianorossi724 si
Già, hanno fatto anche cose bvone i fascisti! 😝 😁
Bisogna insegnare l'italiano a qvesti bofonchi che vsano dei termini forestieri!!!1!!11!!! 😡🤬🤬
Stiamo distrv😮ggendo il patrimonio italiano!!1!1!1!1!1!1!!1!1!1 😤😤
Il Dux ha sempre ragione.
Salve Prof. Interessantissima lezione di storia che mi riportano a nostalgiche rimembranze scolastiche. Non trova anche lei che ci siamo parecchie assonanze tra l'ideologia fascista di quel ventennio e la cultura di certa parte politica dei giorni nostri ? Cambiando discorso ; vorrei proporle un idea per una lezione che troverei davvero utile per rafforzare il mio scarso inglese : la traduzione di canzoni a suo gradimento dall'inglese, appunto, all'italiano. Comunque grazie , se anche solo leggerà questo mio commento! Ribadisco l'adeguatezza delle sue lezioni sempre molto precise e chiare! Bravoo.
Fantastic video! Very interesting subject and well presented. love your lectures. Thank you🌷
Tua pronunciazione è perfetta. Bravo.
Mi piace tanto tuo canale. Grazie per questi video.
Dialettofoni (per certi versi ahimè) lo sono anche ora in tantissimi, troppi. Ho conosciuto devi e di amici stranieri di ambo i sessi che sono stati in alcune regioni d’Italia per praticare italiano e tornavamo mortificati perché non capivano niente e non riuscivano a comunicare. E questa è oggettivamente una vergogna. I dialetti sono una ricchezza e un valore, ma tutti dovrebbero saper parlare fluentemente anche italiano nei nostri confini. In Francia tutti sanno parlare in francese, così come in Germania tutti sanno parlare tedesco. In italia ci sono ancora analfabeti che sanno parlare solo il dialetto e ignorano l’italiano, né si sforzano di parlarlo con gli stranieri , senza parlare dei problemi di dizione 😢 diffusi ovunque
In realtà pochi parlano le lingue regionali, in realtà è solamente parlato l'italiano regionale con alcuni termini fortunati che sono rimasti e passati nell'italiano regionale dialettizzato, se tu parlassi realmente un dei vari dialetti, i locali probabilmente non ti capirebbero e solo un quarto di ciò che dici.
Da veneto te lo posso assicurare.
Quanto mi piace la tua dizione ♡ giuro! Non è facile trovare risorse per gli studenti avanzati d'italiano. Con te imparo un sacco di termini nuovi, grazie di cuore! Studiare l'italiano è la cosa più rilassante/bella/piacevole al mondo. :) Hai scelto un ottimo tema per il video!
😍😍
È come sempre una video molto interessante e coltissima. Mi piace tanto la storia e penso che questa storia linguistica nella grande storia non sia conosciuta di molti gente. E avendo visto di recente la video sulle tue vacanze con Erika in Alto Adige (dove tedesco e italiano sono ora ufficiale lingue), ha un gusto particolare. Grazie Davide ancora, non vedo l'ora di guardare la prossima!
P.S.: Pollici alzati per la tua pronuncia dei nomi francesi in questa video (come un Francese vero!) 😃
Molto interessante!!! All' università ci hanno detto qualcosa ma preferisco di meglio il tuo video. ..
Imparo sempre qualche parola nuova ascoltando il tuo podcast. Questa volta il mio preferito era verso la fine ... "Blaterare". Benissima parola!
Temo che il nuovo regime oggi sia fatto di parole come: selfie, start-up, imprenditore, location, aperitivo, brand, droplet. Una dittatura linguistico-culturale.
Ti ho messo un like, ne meriti mille.
@@GrandeCapo_PallaPesante ah, grazie! Ahahha!
Grazie per il tuo lavoro. Mi hai aiutato tantissimo a non dimenticare ciò che ho imparato d'italiano. Inoltre, i tuoi video sono molto interessanti e sempre hanno un contenuto storico, artistico e culturale che ti fanno sentire che sia in Italia.
L'accademia italiana (tolta la cosa dell'imporre) era un'idea molto interessante e credo giusta.
In Francia e Spagna ne hanno una loro perchè noi non dovremmo?
E' incredibile quanto interessanti e di quanta qualita' siano i tuoi video, e' sempre un piacere guardarli e quando vedo un video nuovo sul tuo canale, so che sara' un tempo non sprecato, ma ben speso. Quindi grazie, quando avro' la possibilita' di sostenerti lo faro' senza dubbi!
Grazie di cuore, Ekaterina!
Grazie per questo contributo molto interessante. Ci sono alcuni parallelismi con il fascismo tedesco, che ha condotto una feroce battaglia anche nel campo della linguistica contro le parole immigrate nel mondo di lingua tedesca. La variante tedesca di alcune parole straniere era davvero grottesca.
In altre parole, la lotta culturale nazista nel campo della linguistica fu fallimentare come quella del fascismo italiano, ma aveva le stesse radici ideologiche.
In Francia, a differenza dell'Italia o della Spagna, fu la Repubblica, nella continuità della rivoluzione, a perseguire una politica di uniformazione linguistica, ostile alle lingue regionali, e fu il regime collaborazionista di Pétain, sotto l'occupazione tedesca, a permettere, timidamente, l'insegnamento delle lingue regionali, secondo la sua politica di ritorno ai valori "tradizionali".
Di conseguenza, alla liberazione, ci fu un raddoppio della politica contro le lingue regionali, e coloro che le difendevano furono identificati con i collaborazionisti.
Lo stesso anche in Spagna: dove ad esempio non esiste il.self service, ma l'"autoservicio ".
Un ottimo video come sempre , Davide! Grazie mille! A me piace la parola « arlecchino » per designare il cocktail!🍹
Nel sud però il Voi si usa ancora, anzi nelle vecchie generazioni è la forma di cortesia predominante.
Da italiano ho trovato video davvero interessante :)
Grazie Alessandro! Sì, l'hanno fatto notare anche altre persone
Video molto interessante. Comunque la parola "allibratore", a quanto ne so, si usa ancora oggi. Inoltre, direi che il pronome "voi" ha avuto un buon successo, soprattutto al sud dove si possono trovare ancora oggi persone (specie di una certa età) che lo utilizzano al posto del più comune "lei".
La parola allibratore va ancora benissimo e in campo tecnico si usa anche allibramento che sarebbe il margine stabilito dalla legge a favore dell'allibratore
Bravo, ottimo video e la chiosa finale sulle imposizioni è condivisibile,ma se fossi ministro io adesso mi batterei per diffondere la lingua italiana che ormai non la parla più nessuno. Questo week-end sono invitato ad un party in una nuova location molto trendy. Non so quale outfit usare, pensavo di fare shopping online perché il web è comodo, solo che vorrei pagare cash....
Bravissimo. Purtroppo il fascismo sta facendo guai anche a ottant'anni dalla sua fine. Evitiamo di fare cose sacrosante solo perché promosse a suo tempo dal fascismo.
In passato la lingua italiana, almeno fino alla fine del 1800, faceva proprie le parole di origine straniera in maniera naturale, assimilandole al meglio alla propria fonetica.
Lungo tutto il Medioevo, ma già durante l'Impero Romano, ci sono stati continui contatti culturali e frequenti prestiti linguistici con i Paesi di area mediterranea. Ma le maggiori influenze linguistiche si sono attuate soprattutto a seguito delle dominazioni avvicendatesi per secoli in territorio italico. Alcune parole sconosciute al latino sono rimaste anche nell'italiano contemporaneo, altre sono sopravvissute solo in alcuni dialetti. Spesso si sono create delle coppie minime, sovrapposizioni tra parole preesistenti con vocaboli nuovi provenienti sia da Paesi di area romanza che da altri di origine nordica (gotico). In base alle necessità o alle abitudini si preferiva adoperare ora il vecchio termine ora il nuovo, creando così nuovi sinonimi o aggiungendo piccole sfumature di significato all'uno o all'altro. Spesso si è anche verificato l'opposto, dando origine a un solo esito lessicale (fenomeno di convergenza). Con il tempo la lingua italiana si è evoluta distanziandosi abbastanza dal latino fino a perdere una buona percentuale del lessico originario.
Infatti secondo me il problema attuale è che si tende a non adattare le parole straniere alla fonetica italiana, anzi, si pretende una pronuncia straniera perfetta mentre si parla in italiano (cosa che trovo particolarmente scomoda, cambiare l'inventario sonoro della lingua a parole alterne è una cosa che fa incespicare). Abbiamo parole, a mio avviso, bellissime come "bistecca" che altro non è se non la pronuncia italianizzata di "beef steak", e non capisco come mai non possiamo farlo anche adesso, visto che spesso e volentieri le parole straniere hanno una grafia e una fonetica molto distanti dalla nostra. Inoltre si va a creare confusione nell'ortografia dell'italiano, prendiamo ad esempio la parola "computer" che si legge /compiuter/, e si contrappone alla quasi omografa "computare" che si legge /computare/. In entrambi i casi abbiamo la radice comput- che dà origine a varie parole derivate, nel primo caso "computerizzato", "computerizzare" nel secondo "computo", "computato". Malgrado la stessa grafia -pu-, si genera, come nell'inglese da cui deriva, un problema di disomogeneità della pronuncia, e l'italiano che è in larga misura pronunciato come si scrive, diventa col passare degli anni, come l'inglese, una lingua quasi idiogrammatica, dove i singoli segni non rappresentano più un suono, ma è l'insieme di tutti i simboli della parola ad avere una pronuncia propria. Questo è un rischio abbastanza concreto, che sarebbe facilmente evitabile se ci si decidesse a scrivere o a pronunciare le parole in modo diverso: es. "computer" potremmo pronunciarlo come è scritto /computer/ oppure, ricalcando la pronuncia inglese, scriverlo "compiuter". Ovviamente proporre adesso una modifica simile è paradossale, siamo già abituati alla grafia e alla pronuncia attuali, ma esistono numerosi casi dove questo è avvenuto spontaneamente, penso ad esempio al caso delle TV "on demand" pronunciate /on demand/ anziché /on dimend/ (più o meno) come la pronuncia inglese vorrebbe. Si può fare.
@@divxxx condivido appieno la tua analisi. In spagnolo come in italiano esistono nuovi prestiti dall'inglese ma puntualmente ogni termine viene riadattato alle proprie leggi fonetiche (Wi-FI si legge "uifi"... anche il nome dei Beatles viene letto come è scritto).
E poi ci siamo noi che in passato abbiamo imparato a pronunciare marchi di alcuni prodotti come Colgate o Levi's così come scritti. E invece altri come Nike o Porsche, pronunciati diversamente dagli originali /ˈnaɪki:/ e /'pɔrʃə/ (con le vocali finali).
Poi ultimamente si sente spesso pronunciare "Recovery Fund" come /recòveri faund/ invece che /rɪˈkʌvəri fʌnd/, trattandosi di un fondo monetario (dal latino fundus) e non di una cosa scoperta o ritrovata, se pronunciato come il verbo inglese "found" !
@@sebc.917 AHAHAHAHAAH Anche a me viene un nervoso incredibile quando sento "found" al posto di "fund". Un chiaro esempio che dovrebbe spingerci a utilizzare meno l'inglese, visto che non lo si sa parlare. Sarebbe molto più semplice, più chiaro e immediato se lo si chiamasse semplicemente "fondo per la ripresa": tutti capirebbero e nessuno sbaglierebbe la pronuncia.
Io mi scasso a sentire però come chiamano Ursula von der Leyen, alcuni la chiamano correttamente /fon der layen/, ma altri si inventano /fon der leyen/, /van der layen/ e il più bello di tutti che ho sentito è /van der löyen/.
@@divxxx Per computer sarebbe sufficiente adottare l'esempio spagnolo e francese, ricorrendo a "computatore", laddove possediamo già il verbo "computare". E riguardo al dominio della cultura americana, basterebbe soffermarsi sulla pronuncia di termini come "plus" e "media", che quando non sono "puri" vengono pronunciati correttamente (plusvalore, multimediale), ma che senza essere composti vengono pronunciati "all'inglese" ("plas" e "midia"). Ma penso anche al prefisso ciber-, il quale viene pronunciato "saiber" con la grafia "cyber" (cyberbullismo), fino a influenzare la pronuncia della grafia corretta (cibernetica pronunciata "saibernetica").
Riguardo alla questione del "lei" e del "voi", da me (in Calabria) ma credo anche in altre zone del Sud sono entrambi molto diffusi, e anzi in alcuni casi si usa praticamente solo il "voi", ad esempio con i professori al liceo
assolutamente in accordo con te, io sto in Abruzzo e le persone anziane si rivolgono molto spesso a me dandomi del Voi (nonostante sia più giovane di loro) al posto del Lei, altresì persone di passaggio provenienti dalla Campania, dal Molise mi confermano questa usanza. (Parliamo di persone comunque di non meno di 60-65 anni).
Tant'è che spesso anche a me, a furia di sentirmelo dire, rivolgendomi a persone più anziane, mi scappa un Voi anzichè un Lei :D
@@SegugioGarage ti capisco! A me spesso capita di mischiarli, tipo dando del "lei" prima e del "voi" alla frase successiva. Interessante come da te, hai detto, siano perlopiù gli anziani ad usare il "voi" , mentre da me l'età non è rilevante
Sono campana e confermo
Da noi si usa solo lei, per fortuna
Io ho notato che a volte si crea una situazione strana, almeno dalle mie parti in campania, dove il "voi" è formale e si da agli sconosciuti e il "lei" diventa ancora più formale e lo si da a persone "più importanti"
If we look at the context, it is even natural to consider these policies as a major factor of a bigger plan to reunite a country that was separated by 1000 years of foreign dominations, and of which many lands and peoples where still under foreign nation's dominations (Nice territory, the Savoy, Corsica, Dalmatia, Malta and Istria).
We shouldn't forget that the Italian country was unified only in 1861, and never before Mussolini there were any significant attempt to really re-unify the peoples of Italy, especially when those spoke dialects that aren't mutually intelligible.
Standard Italian had to serve as a Lingua Franca.
E un vero piacere sentirti parlare questa meravigliosa lingua, così sonora, musicale, chiara all'orecchio, la quale dovrebbe essere la lingua di comunicazione internazionale al posto dell' inglese. Penso, ad esempio, al povero pilota che cerca di capire che cavolo gli sta dicendo la torre di controllo! (Ricodiamoci la tragedia di Tenerife).
Esatto !!! 👍⚘🔆🇮🇪🇦🇹
Mah. Secondo me, la cosa più giusta e più pratica per imparare una lingua franca sarebbe usarne una artificiale, come l'esperanto. Non ci sarebbero parlanti di serie A e di serie B (ora gli anglofoni versus il resto del mondo), non si dovrebbero imparare tutte le eccezioni ridicole che ci sono in tutte le lingue naturali, la grammatica sarebbe molto semplice e anche la pronuncia sarebbe molto aderente alla scrittura (molto più dell'italiano). Senza dimenticarsi di sviluppare questa lingua prendendo dalle lingue mondiali, sia per il vocabolario che per alcuni aspetti grammaticali. Meglio di così🤷♂️
È incredibile come molte di queste parole prese in prestito dalla lingua tedesca siano in uso ancora oggi anche nella lingua tedesca: regista = regisseur; budget = budgèt (pr. byˈdʒeː)...
Brings to mind Orwell's Newspeak in 1984, a language designed to diminish the range of thought that eliminated or altered "undesirable" words
Pretty much what's happening nowadays
We are definitely seeing Big Brother tactics coming more and more into play. Absolutely frightening!
Il canale Nova Lectio ho parlato di questo argomento de perché l'Alto Adige non è italiano?
. É uno aproffondamento a questo argomento molto interessante, se volete sapere piú. Come sempre, Davide, ottimo video. Ti ringrazio per il tuo contenuto
Un video errato
Non seguo video di un rinnegato che vive in Islanda
Complimenti..... come sempre sei troppo avanzato per me.. anche mi piace tantissimo ascoltare la tua pronuncia... oggi giorno ho imparato un po’... il dialetto della Sicilia per me è troppo difficile capire!! Sono molto orgogliosa de mi stessa perché ho imparato da sola!! Grazie mille Davide!!!
Bravo! Ottimo post. Tutto ciò di cui hai parlato mi è già noto, ecco perché apprezzo ancora di più il tuo contributo oggettivo, che si basa su fatti storici (soprattutto per quanto riguarda le minoranze nazionali - si, mia madre doveva avere un nome italiano perché era nata sotto l'occupazione fascista).
Il desiderio di assimilare le minoranze nazionali attraverso la distruzione della loro lingua non era una caratteristica solo del fascismo. Sfortunatamente, questo accadeva nel corso della storia e sta accadendo ancora oggi. Ad esempio, anche nei paesi dell'Asia centrale, che sono ex repubbliche dell'Unione Sovietica, c'è una storia simile con gli nomi central.asia-news.com/en_GB/articles/cnmi_ca/features/2018/08/17/feature-02
Un altro esempio è la Croazia, che subito dopo la disgregazione della Jugoslavia ha iniziato a riformare la lingua croata. Volevano escludere tutte le parole di origine straniera, specialmente quelle che provenivano dal serbo e indirettamente dal turco. Poiché non c'erano parole croate adatte a tutto, ne inventarono di nuove. E quindi potremmo elencare ulteriori esempi. Oppure possiamo dire più semplicemente: »Tutto il mondo è paese”.
(A scuola imparavo le lingue straniere ma non l'italiano, quindi probabilmente ho commesso degli errori, di cui chiedo scusa.)
Molto interessante Davide. Suo canale è bravíssimo!
Excelente e interesante vídeo, pero me queda una duda, se entendían entre sí los hablantes de dialectos? o hablaban también italiano (pero era un italiano con muchísimas variantes, verdad?), gracias Davide, muy edificante contenido!
Tengo entendido que el italiano que estudiamos hoy se difundió en los años '50, con la televisión.
La seconda opzione. Tra abitanti della stessa zona si parlano i dialetti (le lingue regionali), ma se un napoletano parla con un torinese entrambi usano l'italiano, ma con le rispettive varianti regionali (accento, intonazione, parole locali che derivano dai dialetti). Credo che succeda lo stesso in Spagna(?)
L'eredità latina si è trasformata in una miriade di lingue locali che hanno formato un continuum dove le zone vicine parlavano di solito in modo simile, ma quelle lontane erano di solito non comprensibili tra loro. Così come un catalano oggi può più o meno comprendere l'occitano, e un occitano può abbastanza comprendere il piemontese, anche se appartengono oggi a paesi deversi. Invece un piemontese, se parla la sua lingua locale con un siciliano che fa la stessa cosa, farà molta fatica a capire cosa dice. Di fatto sono lingue diverse che non hanno avuto il consolidamento e la standardizzazione che derivano dal diventare una lingua ufficiale di un paese. Sono lingue sorelle dell'italiano, non figlie.
Complimenti per il video, è stato interessantissimo! Gran bel lavoro e in bocca al lupo per questo nuovo progetto che spero si concretizzerà!
Ciao, sarebbe possibile sapere che documento hai mostrato al minuto 4:42 ? Non sono riuscito a trovarlo
É molto interessante questo video perché imparo la bella lingua italiana ed anche dei fatti culturale.Grazie mille! Ti saluto dall'Agentina ,bravo ragazzo.Escusi i miei errori! sto imparando fa poco tempo.
Sono croata ma mi sono laureata in lingua e letteratura italiana e trovo questo argomento assai interessante.
Grande! Complimenti :)
Ciao, sono Tadeu, da Brasile. Belissima la tua lezione su la influenza del fascismo, forze la tentativa. Complimenti.
Saluti dalla California. In ogni caso mi piacciono molto i tuoi video. Li aspetto con impazienza e li condivido.
Bonjour! Merci pour votre vidéo intéressante) Je m’intéresse à cette période. Pourriez-vous me dire quelle littérature pourrais-je à propos de ce sujet?
É vero che nel mondo attuale doviamo tutti essere políglota oppure imparere almeno 1 a 2 lingue, ma anche penso che ogni lingua madre dovrebbe preservare i suoi origini perchè col tempo sparirà. Per concludere 1) Imparara 10 lingue si voui però l'originalità della tua madrelingua matienila.
2) ai governi di fare pubblicità dove le persone sono orgogliosi della propria lingua ma senza smettere di crescere come essere umani imparando dall'altre culture.
Baccione dalla Reppublica Dominicana di una amante dell' Italia 🇩🇴🇮🇹
Grazie mille! Buoníssimo e molto interessante!
Grazie mille per il tuo video e anche per i sottotitoli russi😅
Il tema del video era molto interessante e utile , perché alla prima non potevo capire chi è Emmanuelle Vittorio e perché a Torino c’è la piazza famosa con stesso nome
Ciao,sono argentino,mi piace ascoltarti, buona fortuna a te
Per quanto riguarda il VOI, ai tempi dei miei nonni era usanza utilizzare il VOI. Anche mio padre usava il VOi con mia nonna e le sue coetanee. Non so se nel resto d’italia fosse uguale.
Ciao Davide, complimenti per tuoi video. Un abbraccio dal Brasile.
Molto interessante. Io sono della Venezia Giulia ed i miei nonni, che di cognome facevano Schubert, furono invitati a cambiarlo in Suberti. Rifiutarono. Mia nonna, invece, fu costretta a cambiare il cognome da Petzman in Pezzi.
Interessante! Grazie del commento :)
Che triste...i miei nonni nel 1924 sono andati dal Piemonte alla Argentina. 😢 🇦🇷🇨🇮
Sei fenomenale! I tuoi programmi sono molto interessanti grazie.
Brava. Questo video è molto interessante, di piu a una voce molta chiara é facile a capire. Gracie mille. Ja cqueline
Super interessante questo video. Grazie mille Davide. Mi chiedo se nessuno abbia studiato traduzione e interpretariato durante il fascismo. Soprattutto per comunicare con gli alleati tedeschi del regime. C'era un regolamento per insegnare le lingue? C'erano lingue consentite? Saluti dalla Colombia
Questo e molto interessante grazie
Mi piace molto le culture di le lingue che sono imparando
Ciao molto interessante! Posso chiederti dove hai trovato la lista nel minuto 4.40?
Non capisco Moltó ma, mi piace la tua voce quando parli. saludos desde chile 🇨🇱
In Francia sono cosí orgogliosi che creano delle parole apposite per ogni cosa.
Che strano...sarà un misanderstanding
"ordinateur"... da un'esagerazione all'altra... immaginatevi se dicessimo "elaboratore elettronico" nel parlato.
@@Flavio06626 non sarebbe male, in base al contesto si potrebbe ridurre "elaboratore" o "calcolatore".
@@nikecatania95 c'è di peggio anche se certi vocaboli li considero ridicoli da tradurre...
Ma oggi le parole straniere sono quasi sempre inglese e vengono imposte perché gli americani fanno un sacco di propaganda. Usiamo moltissime parole in inglese. In alcuni campi forse vanno bene ( informatica, ecc) ma in tanti altri, che c'entrano? Addiritura le mutande portano qualche parola in inglese.
It's not really about "propaganda". English is a global lingua franca: meaning it's a language for and used by everyone. English is as much a language used by and for Italians as Standard Italian is. If you want to speak to a Chinese person, which language would you try first? Italian? No, English. This is due to the huge number of native speakers, but also the even BIGGER number of second language speakers of English. Add to this the dominance of English in modern culture, cinema, media, tech/science and innovation (all kinds not just IT as you mention), international education and universities etc etc etc... By the way, English has many many Italian and foreign words borrowed into the language (more than English words in Italian) but you never hear English speakers comment on this as a bad thing.
Vengo dal Regno Unito e sono assolutamente d’accordo con la tua opinione. Infatti per me è lo stesso discorso quando si parla dell’inglese inglese o l’inglese americano.
Io cerco il più possibile di usare parole e forme inglesi invece di americane perché la dominanza degli Stati Uniti mi spaventa, anche perché la loro cultura mi sembra terrificante
Hunty Baby PS for the discussion about the rights and wrongs of the dominance of the English language, it is true that English is the lingua franca of the world, and therefore I believe people should learn English in order to be able to communicate with people from other countries. But that doesn’t mean that there isn’t a propaganda coming from the US.
These days, the whole world is becoming more and more influenced by American culture because the US is doing such a good job of producing and spreading cultural material in the form of films and tv shows.
This is not the case for France or Italy, which is why the discussion of foreign words in English is a different one from English words in other languages.
@@L-mo Sincerely there are also lots of English words used in a massive way, especially by young people. For example, many English verbs are "distorted" and mixed with Italian.
@@bang_türk_varm so what if the English words are distorted? Why does it matter? Come 'box auto' quando dicono "garage' in English... why is this a bad thing? In inglese si dice "late" per vuol dire "caffe". This is distorted too. But who cares? Italy has world class coffee - so English borrows italian words for coffee. Italy has world class classical music and opera, so we use italian words extensively (cooking, fashion, fine art etc). This is not propaganda. These are areas italy excels (or excelled) in. The USA, the UK, Canada, excel at modern theatre, films and TV, popular music, technology... thus English words find their way into other languages.
Io. Studio canto barocco e ho un libro di arie antiche tuttora in uso in coservatorio raccolte durante il fasci (il parisotti) dove arie le antiche fracesi e inglesi sono state tradotte in ataliano e alcuni autori sono stati italianizzati christofer gluck Cristoforo Glucchi
Mozart Amedeo Mozarti
Hadel ,Andelli
Grazie per il contesto storico, veramente interessante!
Bravo, molto interessante. Video piacevole e chiarissimo! 😊
La lotta con il "Lei" mi sembra divertente perche io sono parlante nativo di spagnolo, e il "Lei" non mi suona per niente spagnolo.
Invece il "Voi" suona come il "Vos" che para gli anni 40 era il sostituto come forma di cortesia dil "Tu" in alcune zone di L'America Latina.
Penso che sia perché "usted" è una terza persona singolare, come in italiano "lei", mentre invece altre lingue utilizzano altre persone, il francese, l'inglese e il portoghese usano la seconda plurale (vous, you, você), il tedesco la terza plurale (Sie). In italiano, soprattutto al sud, il "voi" è storicamente molto usato come forma di cortesia, non escludo che la diffusione del "lei" possa aver avuto influenze straniere, ma non ne so molto a riguardo.
Tal cual! El "voi" suena más a nuestro "usted" que el Lei...
Concordo con te! Però aggiungo: i Forestieri ci possono stare se affiancano la Nostra Lingua, ma non dovrebbero mai Rimpiazzarla.
Non voglio fare il fascista, ma una politica contro gli inglesismi e per imporre l italiano almeno come seconda lingua nelle zone ad altra maggioranza andrebbe fatta
Nella serie Peaky Blinders nella traduzione italiana i personaggi dicono "allibratori" invece di "bookmaker"
Un'altra sostituzione che si usa da sempre al posto di football è calcio
Complimenti video di qualità sei meglio della mia prof di storia per come spieghi
Complimenti davvero complimenti
Ciao! Bel video! È da ricordare anche il Prontuario di pronunzia e di ortografia di Bertoni e Ugolini, che ci fornisce un'idea della visione romanocentrica del fascismo anche nell'ambito linguistico
addito al pubblico ludibrio due esempi
- per molti anni sono stato pagato dal SERVICE Personale Tesoro. Ecco, che qualcuno abbia ritenuto un miglioramento significativo lo scrivere “service” invece di “servizio” dà la misura di in che mani siamo
- un manifesto in un ufficio postale, pensato (è da presumersi) per persone anziane o comunque non aggiornatissime, dato che si propone di spiegare come spedire una raccomandata. Ecco il testo: “Come spedire una raccomandata in tre semplici STEP”
Bravo, Davide, bravissimo! Hai fatto un’analisi perfetta e molto utile, da un vero Linguista. Purtroppo i politici non capiscono bene le realtà linguistiche dei loro paesi e vogliono imporre leggi che provocano conflitti dentro i loro paesi.
Belissimo video!!! Auguri da San Paolo - Brasile 🇧🇷
Grazie, un video molto intessante. Saluti dal Cile
Sulla questione del -LEI- e del -VOI- posso affermare che al sud il -VOI- è usato più del -LEI-, forse, ora, un po' le nuove generazione, stanno invertendo la tendenza nell'usare il -LEI- al posto del -VOI-.
Sempre al sud il dialetto è molto utilizzato, soprattutto nel nel dare enfasi ad affermazioni o frasi in un discorso. Ancora una volta è la new generation che cerca di usare, tendenzialmente, più l'italiano che il dialetto, ma quest'ultimo resta una forma espressiva in voga, in particolar modo in città come Napoli dove il dialetto è riconosciuto come lingua ed è parte viva e fondante nel cinema, nel teatro, nella poesia e nella musica.
Hi, my old teacher has said that it's not worth it to learn the passato remoto because it is rarely used, but I see it all the time in texts and I noticed that you used it too when speaking. Should I bother with the passato remoto?
Bravo! Mi è piaciuta tantissimo questa ricerca.
mi è* piaciuta* Grazie mille, Ghigo!
@@PodcastItaliano davvero!!! Grazie!
molte grazie per la tua lezione di lingua e storia. Io sono uruguaio. Mi piace molto ascoltarti
Concordo che Mussolini abbia esagerato non permettendo parole straniere nella lingua italiana, ma oggi giorno e' scandaloso come la lingua italiana piano piano viene sostituita con l'inglese. Io ho soltanto fatto 3 anni di scuola italiana quando ero bambina e riconosco che il mio italiano e' molto limitato e piero di errori, ma per lo meno mi sforzo a scrivelo. Per mantenermi aggiornata con la lingua italiana leggo siti di notizie italiani , tipo Ansa, e mi fa stare male come i giornalisti uccidono l'italiano. I giornalisti dovrebbero avere una assoluta conoscenza della lingua. Personalmente penso sia una virtu se una persona parla molte lingue, ma e' un segno di ignoranza se una persona non sa palare la propia lingua. Mi piace moltissimo il tuo canale e' molto interessante con tantissima informazione.
Grazie per questo video è molto interessante!!
Sono cinese e cerdo che i facisti si arrabino se vedano che è successo nella lingua cinese oggi... Quelle parole straniere nell'italiano sono almeno scritte in alfabeto latino, però oggi la gente cinese usano un saco di parole e frasi inglesi che non sono nemmeno scritte in nostra scrittura! (In molti casi le usano perché pensano che siano fige quelle parole inglese)
Video molto interessante, bravo!
Fascinante Davide. E tutto nuovo per me, eccetto quello di leí e voi.
Contenuto molto interessante, come di solito, al di là dell'insegnamento della lingua italiana. Grazie. Manca la "u" nella parola francese "chauffeur".