La tua immensa pazienza nell'affrontare per l'ennesima volta la questione schwa è invidiabile, fossi stato al tuo posto avrei bestemmiato ogni cinque parole (ovviamente le avrei censurate) 😂. Grande Yasmina, video interessante, come sempre!
Ciao, Yasmina. Un tempo l'esperimento dello ə mi sembrava interessante. Di per sé non mi sembrava dannoso, finché restava in qualche libro o in sporadici testi online. Ma il modo sempre più veemente col quale veniva (e viene) difeso a spada tratta, però, di preoccupazione me ne sollevava parecchia. Le pseudoscienze fanno così: inquinano il sapere, nascondono le fonti e fingono di insegnarti. E questa cosa mi spaventa, perché a me piace studiare. Non vedo l'ora di leggere il tuo libro, e grazie per il tuo lavoro di divulgazione.❤
Uno dei più grandi problemi dei giorni nostri, è quello che l'emotività ha preso il posto della razionalità, la percezione è diventata più importante della oggettività, ecco perché il femminismo e la woke culture sono attualmente le ideologie più forti.
Uno dei più grandi problemi, che poi è vecchio quanto la stupidità umana, e non voler vedere le ragioni dell'altro. Le proprie ragioni, i propri ragionamenti sono sempre razionali e giusti, mai un dubbio.
Poi non riesco a togliermi dalla testa che queste stesse persone che parlano oggi di inclusività sono le stesse che su basi "scientifiche" si sarebbero messe settant'anni fa a censurare i fumetti perché troppo violenti, irrispettosi verso l'autorità, per la presenza del sesso e quant'altro. Alla fine le argomentazioni portate non sono tanto diverse, il proibire la manifestazione di qualsiasi cosa possa essere moralmente discutibile per evitarne l'emulazione. Il proibire un linguaggio (o incentivarne un altro) per evitare di oggettivare (o discriminare o ignorare (perché anche l'invisibilità pare un peccato)) nel subconscio (e quindi c'è ne accorgiamo) una categoria di persone, nello stesso modo in cui giocare a videogiochi violenti ci fa venire voglia a tutti di partire per l'ucraina a farci un selfie mentre prendiamo in testa qualcuno.
Beh ma questa è una palese dimostrazione di pensiero cis-etero-conforme al binarismo di genere, in quanto è ovvio che l'emissione di suoni alla fuoriuscita di aria esofagea sia una prerogativa del maschio-bianco-etero-cis utilizzata dallo stesso come strumento di oppressione dell'espressione femminile e femminista di suoni. Quand'è che qualcuno si deciderà a parlare di burp-gap? A parte che la mia cara nonnina, vuotando bottiglie su bottiglie di Schweppes calda (pure d'estate), produce di quei richiami per balene in amore che National Geographic levate, ma immagino questa sia una strategia del patriarcato.
0:56 "Io sia solo una youtuber con la laurea": mi viene in mente la famosa lettera di Totò e Peppino: "il giovanotto e' studente che studia, che si deve prendere una laura"......a proposito, proprio Totò nel dettare questa lettera, si mostrava anticipatore delle tematiche inclusive, quando diceva a Peppino: "dai dispiacere che avreta...che avreta...che avreta …e già, è femmina, è femminile, che avreta" "Perché…dai dispiaceri che avreta perché… è aggettivo qualificativo, no?!"
Per fortuna sono laureata da diversi anni e non metto più piede nelle università da un bel pezzetto. A parte questo mi permetto di considerare che l'autorevolezza data a tanti accademici è pericolosamente sovrastimata (...)
Bè io guardo il lato positivo di tutta la questione sullo schwa. Se non fosse stato per tutta questa menata sull'inclusività della lingua, non avrei mai scoperto questo canale e mi sarei perso una piccola perla di youtube. Come me magari molte altre persone hanno iniziato ad acculturarsi un po' in ambito linguistico, e questa potrebbe essere una buona cosa. Si, sono un inguaribile ottimista.
Come ogni volta, grazie Yasmina per la paziente ed esaustiva spiegazione. Da totale inesperto della questione linguistica analizzata, mi pare che si sia arrivati al punto del recente referendum sulle trivelle petrolifere; ossia, si è voluto portare "al bar" una questione che invece avrebbe dovuto essere gestita solo nelle aule di specializzazione. Questo voler banalizzare anche cose non banali, ritenere sempre tutti in grado di capire tutto, voler esagerare col concetto di democrazia mi pare faccia più danni di quelli che risolve. Direi che ogni tanto si potrebbe anche evitare di portare all'attenzione di tutti questioni che poi vengono male interpretate per mancanza di conoscenza.
Mi pare che oggi si confonda il livello di istruzione con la conoscenza, la competenza e, aggiungerei, anche con la cultura. Al punto che in certi ambienti si arriva ad affermare di non saper stabilire cos'è una donna poiché non si è conseguita una laurea in biologia. Pare quasi che, a meno che non si possieda un determinato 'certificato', non si sia dotati nemmeno di alcuna capacità cognitiva e critica. In effetti, in qualche misura, è sempre stato così, ma oggi si è giunti a un parossismo deleterio e, secondo me, a un forte distacco dalla realtà.
Ciao Yasmina. Mi pare che il discorso in merito alla pseudoscienza e a quanto prenda piede sia uscito anche durante la diretta coll'Accademia dei pugni. Siamo fortunati che ci siano persone laureate che abbiano deciso di iniziare dei progetti su internet, anche perché così noi abbiamo un contatto diretto con voi e voi siete liberi di esprimervi. Io non ho mai partecipato a conferenze universitarie, ma mi rendo conto che alzare la mano e la voce in quei contesti non sia affatto da sottovalutare. Mi auguro che il tuo incoraggiamento arrivi. Grazie e alla prossima;)
Il *Fanatismo delle pseudo-scienze ideologiche* e la loro completa mancanza di senso, logica e fondamento... Una battaglia la tua davvero encomiabile in difesa della nostra lingua e del buon senso.
Be', del resto non mi pare sia un esperto di linguistica, pertanto già di base farebbe meglio a tacere. Ma effettivamente può sempre dire di essersi basato su ciò che qualche "esperto" dice...
Sì pazzesco, uno non si capacita mai ma purtroppo pure in queste maniere accadono. Polidoro 😔 Ovviamente va da sé il metodo per l'alone di positività necessaria per portare avanti il teatrino: "mi baso su altri esperti con cui si può concordare o non", "bisognava schierarsi su certe linee" (UAAR totalizzato e colorato docet), "è per mettere d'accordo tutti per sicurezza, tanto che costa" ecc.
Adesso ci sono interi corsi basati sul trova la frase razzista nel testo o trova l’omosessuale nascosto. Sembra che ormai la nostra cultura sia concentrata solo su questi temi
Jasmina tu meriteresti porte aperte ovunque. Ma lo stato dell' arte e' tale per cui l'accesso e' riconosciuto solo a chi ha certe credenziali ideologiche più che correlate al sapere. E' un fenomeno triste, e di una violenza inimmaginabile
Principio di autorità connubiato alla fallacia del riflettore. Il tutto amplificato dai nuovi media via internet. Cosa potrebbe mai andare storto? Purtroppo ho visto le conferenze di cui parli. Brava.
La prima parte del video mi sembra una questione di lana caprina nei confronti dell'argomento riguardo il rendere neutra una parte della lingua che non si vive come tale. La seconda parte è invece importante, mi sembra, e molto pesante. Bisogna affrontare i problemi dal punto di vista scientifico, è giusto.
Ciao Yasmina, Io non ho ne’ una laurea in ambito umanistico e ne’ un canale UA-cam, ma mi permetto di lasciare un commento 😂 Mi sembra assurda lo posizione degli schwaisti che pretendo di cambiare la societa’ partendo dalla lingua. Colpevolizzare la lingua per via delle ineguaglianze sociali non ha senso, cosi’ come non ha senso colpevolizzare la lingua del fatto che la societa’ faccia fatica ad accettare generi oltre quello maschile e femminile. A rigor di logica si dovrebbe pensare che nelle societa’ in cui la lingua parlata non presenta i generi maschile e femminile debbano essere esemplari in senso di parita’ ed inclusivita’, ma non e’ cosi’! Io vivo a Londra da 5 anni, e qui il dibattito sulla lingua inclusiva non esiste perche’ ovviamente la lingua non ha il genere gia’ di suo, ma la societa’ non e’ per questo automaticamente piu’ inclusiva o paritaria. Aggiungere la schwa non porta nessun cambiamento, cosi’ come vietare la “n” word non ci ha liberati dal razzismo. Grazie per i tuoi video e per quello che fai, non vedo l’ora di leggere il tuo libro.
Guarda non so cosa tu faccia a Londra ma ti manca sicuramente qualche informazione. La societa' la influenzi in molti, incluso il linguaggio. Da poco tempo anche il settore IT inglese si e' adeguato bannando termini quali blacklist e whitelist perche' palesemente influenzati da una cultura razzista.
@@zedtrek non ho negato ci siano questi cambiamenti, sono ovunque. Ho molti colleghi che vanno di “they/them” e non è un problema, io le uso tranquillamente. Quello che ho scritto io è diverso. Il mio commento voleva sottolineare come tutte le società (almeno quelle cosiddette occidentali) si ritrovano con gli stessi problemi di inclusività, razzismo, sparità di genere ecc a prescindere dal fatto che la loro lingua abbia il genere maschile/femminile o il genere neutro. Di conseguenza non è la lingua di per se a determinare la presenza dei fenomeni che ho citato sopra. Lavoro nel campo della tecnologia in una azienda molto grossa, c’è tantissima attenzione su questo argomento (incluso blacklist/whitelist :P), il mio commento si riferiva al rapporto lingua-società.
@@zedtrek ma per nulla. Banalmente il nero è il colore dell'oscurità che ovviamente è associata al timore poiché non vedi, mentre il bianco è associato alla luce e alla chiarezza. Vederci un collegamento con il colore della pelle delle persone è semplice paranoia.
Ciao Yasmina. Sento spesso dire studenti e studentesse, professori e professoresse quanto ci si rivolge ad un pubblico. Secondo te, è necessario specificare o basterebbe il generico studenti o professori. A me sembra una inutile ripetizione, magari derivata dall'inglese °Ladies and gentlemen", che però ha una motivazione, non potendo dire soltanto ladies o soltanto gentlemen quando ci si rivolge ad un pubblico generico..
Da me è forse peggio: Professoresse di psicologia che rubano tempo a intere lezioni per parlare di come trasformare la lingua italiana aprioristicamente. Cito: "...Ogni psicologo del futuro ha il DOVERE di portare un cambiamento nella società comunicando con un linguaggio inclusivo... ....perchè il genere maschile non può includere quello femminile...". L'anno scorso erano proprio convinte (avevano fatto da poco delle conferenze all'università di Padova in cui si domandavano se il genere maschile inclusivo non fosse una forma di violenza... che ok, per alcuni può sembrarlo, ma da lí a voler distruggere una cultura ce ne passa). Quando ebbi da ribattere mi consigliarono di leggere Michela Murgia, ovvero una fonte, se cosí si può definire, con zero validitá scientifica. Già. Le loro slides ovviamente pienissime di asterischi che non mi permettevano di concentrarmi, perchè troncavano ogni parola. Smisi di seguire le lezioni e studiai dai libri.
Io non so se ti rendi conto di quello che scrivi. Il tuo professore aveva ragione perche' ogni essere umano ha il dovere di migliorare la societa'. E' vero per tutti ma sopratutto per chi fa certe tipologie di lavoro come educatori, psicologi ecc. Ma poi se sei una che si distrae e non riesce a concentrarsi per via di asterischi dovresti pensare a un cambio di carriera, l'universita' non fa sicuramente per te.
@@zedtrek Si vede che non sei del settore quindi ti perdono. Ti pongo comunque delle domande per farti riflettere: E che cosa c'entrano gli asterischi con il miglioramento della societá? Ti rendi conto vero che non tutti sono d'accordo con questo tuo punto di vista, e che spacciare un punto di vista cosí personale come un dovere morale sia alquanto grave? La psicologia è una scienza, non una religione. Lo sai vero che nel mio settore è pieno zeppo di professionisti preparati che sono CONTRO l'uso decontestualizzato dell'asterisco? Ma non ti rendi conto di quanto sia grave per una professoressa universitaria citare come fonte Michela Murgia, ovvero un'aitrice che non ha mai studiato, e con validitá scientifica pari a zero? Tu mi stai insultando perchè ho posto delle legittime domande? Tu mi stai insultando perchè non riuscivo a leggere qualcosa a cui non ero abituato? Ovviamente i libri di suddette professoresse erano scritti correttamente e quindi ho optato per quelli.
@@zedtrek Se ti può consolare non solo mi sono laureato e sto per diventare psicologo dell'educazione, ma ho scelto nel frattempo di lavorare come insegnante (tanto la frequentazione dell'università scade sempre in diatribe socio-politiche di bassa lega, quindi studio dai libri che è meglio). Il mio lavoro? Alfabetizzo bambini stranieri che sono venuti nel nostro paese. E sai cos'è una delle prime cose che insegno? I generi grammaticali, che sono due, e che sono slegati dall'eventuale genere sessuato di ciò di cui si sta parlando, proprio come è scritto in ogni libro di linguistica. Ti senti meglio adesso?
4:58 Infatti Per noi italiani per esempio è difficilissimo articolare un vocoide centrale di altezza media . Mi ricordo V.Gheno sparare qualcosa tipo [ʔɤ̞ʷ] come dimostrazione 😅 altri sollevano, insomma si sentono realizzazioni diversissime. Grazie Jasmine 🙏
Ma se cominciassimo a chiamare questa vocale centrale col suo nome italiano, scevà, cosí come scriveva Leopardi e riporta(va)no le grammatiche (italiane) della lingua ebraica, e cosí com’è registrato da tutt’i nostri migliori lessici? Dimostrazione plastica del fatto che tale fono non ha diritto di cittadinanza nella nostra lingua, tanto da dover essere toscanamente sostituito da /e/. 😉
Se vogliamo parlare di conferenze pseudoscientifiche negli atenei italiani, nel 2018 l'Università Milano-Bicocca ha ospitato in una conferenza Mauro Biglino ua-cam.com/video/dCFjiAgoRVE/v-deo.html
Ecco, ma io mi domando come siano possibili queste cose. Cioè nessuno si oppone? Com'è che si piazzano casini allucinanti per mezza parola che sfora dal politicamente corretto ma poi si accettano cose del genere?
Secondo Vera Gheno, lo schwa (sì, curiosamente al maschile ...) esiste già come naturale fonema universale per esprimere l'esitazione : perfetto, quindi, per includere le persone "gender non conforming" in una lingua "patriarcale eterocisbinaria normativa" come l' Italiano.
Strano, il "fonema esitante" credevo fosse la "e" (anche "mmm..."). E comunque la lingua italiana non è "patriarcale eterocisbinaria normativa", è "patri-piezo-rombo-elettro-transeunte" [cit. da Topolino].
Vera Gheno è l'ignoranza fatta persona. PS: in giapponese, tanto per citare un esempio, l'esitazione non è espressa con una singola vocale, ma con varie "filler words" come えーと-, あの-, etc. La Gheno si sta costruendo un proprio harem intellettualoide-marchettaro sulla base di idiozie linguistiche.
Dopo il fonosimbolismo dello schwa pronunciato senza articolazione alcuna (O Santi Numi!!!!) mi aspetto l’influenza astrologica dell’allineamento planetario sulla morfosintassi… 😓
A presto articoli del tipo: “Se sei del sagittario o del capricorno sei più incline a usare periodi ipotetici della possibilità e meno dell’irrealtà perché è nella tua natura avere fiducia nelle tue capacità! I nati della vergine e dei gemelli invece snobbano il futuro perché per loro la vita è qui e adesso!”
Ho letto ora il libro, e mi trovo abbastanza d'accordo. Ultimamente, soprattutto nel linguaggio parlato, viene usata la "U" come genere neutro. Volendo applicare le stesse obiezioni della schwa, dal punto di vista linguistico, la U sarebbe più integrabile nel linguaggio italiano? (Soprassedendo all'effetto grottesco che produce)
Ciao Yasmina, da giorni ho un pensiero su un personaggio che amo particolarmente e i più detestano. Carmelo Bene. Ricordo quando disse "Non parlo con chi mi rompe i coglioni sull'essere", per citarne una. Eppure, pensiero ovviamente opinabile, io riascolto oggi i suoi discorsi così paurosamente veri. Cosa ne pensi?
Magari se qualcuno scrivesse un'opera alla Finnegans Wake e utilizzasse anche lo schwa forse potrebbe uscirne anche qualcosa di interessante, ma dovrebbe farlo con lo spirito del ricercatore, dello sperimentatore. Per avere una speranza di essere pubblicato, comunque, dovrebbe farla passare per un'opera ideologica, altrimenti di questi tempi chi lo leggerebbe? Per il resto quando certe questioni diventano ideologiche e smuovono le masse (non quattro gatti), allora restano sempre interessanti, ma per la psicoanalisi, un po' come accade per i terrapiattisti: è ovvio che non credono veramente in quello che dicono, quindi cosa li spinge ad abbracciare una tale assurdità come se si trattasse di una fede religiosa?
Dai confronti che ho avuto con "terrapiattisti" (esclusivamente tramite commenti su youtube), alcuni ci credono veramente, altri si forzano a crederci, in quest'ultimo caso fanno come fanno quasi tutti quando, ad es., decidono di credere alle promesse dei politici (sapendo benissimo in cuor loro che verranno fregati). Uno di loro, quando gli ho detto "Beh adesso che faranno voli orbitali turistici per privati, potrete andare in orbita e vedere coi vostri occhi se la Terra è piatta o no...", mi ha risposto "Ah, no, io me ne sto con i piedi ben saldi per terra...". Ah, beh, quand'è così... Oltretutto ci sono video veramente ben fatti che mostrano in modo fattuale (e non con semplici spiegazioni e calcoli) che la Terra è tonda, ma niente può smuovere una credenza creduta per decisione, cioè un'ideologia (una credenza onesta viene abbandonata, se ti trovi di fronte alla prova che è falsa).
Domanda: ma i suoni non sono di base neutri e siamo invece noi a dargli significati e associazioni varie in quanto società che ha bisogno di comunicare?
Vorrei proporti un tema da affrontare. Una mia riflessione. Premetto che sono ignorantissimo. Ma non mi metto a scriverlo perchésarebbe troppo noioso. C'è possibilità di un veloce contatto per spiegartelo?
Vera Gheno dice che per pronunciare lo schwa non bisogna deformare la bocca, e trovo molto fastidioso - nonché disonesto - l’utilizzo di un verbo come deformare in quest’ambito. È come se volesse mettere in testa a chi ascolta che lo schwa sia un suono più naturale rispetto alle altre vocali.
Migliore parlare Bahasa Indonesia, perchė quella lingua non ha genere. Invece di "lui" e "lei" solo ha "dia." Jauh lebih gampang! Grazie mille atas videonya sister!
In ambito linguistico sei assolutamente un'esperta, ma è fuori luogo il parallelo che hai fatto con l'ambito scientifico, dicendo che "ci sono premi Nobel che hanno detto delle grandi stronzate!"; sei stata del tutto implicita, ma era palese a chi ti stessi riferendo! Tu non puoi esprimerti in un ambito che non conosci affatto, devi limitarti alla linguistica! Quelle "stronzate" di quel grande premio Nobel recentemente scomparso (a una bella età!), guarda caso, si stanno rivelando pian piano vere e obiettive!
La tua immensa pazienza nell'affrontare per l'ennesima volta la questione schwa è invidiabile, fossi stato al tuo posto avrei bestemmiato ogni cinque parole (ovviamente le avrei censurate) 😂.
Grande Yasmina, video interessante, come sempre!
Ciao, Yasmina. Un tempo l'esperimento dello ə mi sembrava interessante. Di per sé non mi sembrava dannoso, finché restava in qualche libro o in sporadici testi online. Ma il modo sempre più veemente col quale veniva (e viene) difeso a spada tratta, però, di preoccupazione me ne sollevava parecchia. Le pseudoscienze fanno così: inquinano il sapere, nascondono le fonti e fingono di insegnarti. E questa cosa mi spaventa, perché a me piace studiare. Non vedo l'ora di leggere il tuo libro, e grazie per il tuo lavoro di divulgazione.❤
Grazie a te 🙂
Uno dei più grandi problemi dei giorni nostri, è quello che l'emotività ha preso il posto della razionalità, la percezione è diventata più importante della oggettività, ecco perché il femminismo e la woke culture sono attualmente le ideologie più forti.
Uno dei più grandi problemi, che poi è vecchio quanto la stupidità umana, e non voler vedere le ragioni dell'altro. Le proprie ragioni, i propri ragionamenti sono sempre razionali e giusti, mai un dubbio.
Poi non riesco a togliermi dalla testa che queste stesse persone che parlano oggi di inclusività sono le stesse che su basi "scientifiche" si sarebbero messe settant'anni fa a censurare i fumetti perché troppo violenti, irrispettosi verso l'autorità, per la presenza del sesso e quant'altro.
Alla fine le argomentazioni portate non sono tanto diverse, il proibire la manifestazione di qualsiasi cosa possa essere moralmente discutibile per evitarne l'emulazione. Il proibire un linguaggio (o incentivarne un altro) per evitare di oggettivare (o discriminare o ignorare (perché anche l'invisibilità pare un peccato)) nel subconscio (e quindi c'è ne accorgiamo) una categoria di persone, nello stesso modo in cui giocare a videogiochi violenti ci fa venire voglia a tutti di partire per l'ucraina a farci un selfie mentre prendiamo in testa qualcuno.
Esattoo
@@anonimo6603 Prova a leggere un po' di più magari te lo togli dalla testa.
@@zedtrek Magari dovresti approfondire di più il discorso, leggere cosa... i libri di Biglino? Almeno osa argomentare un qualcosa, come ho fatto io.
Grazie Yasmina, i tuoi filmati sono una vera manna culturale in questi tempi confusi.
Esistono suoni neutri ? Si i rutti
Non è vero: ce ne sono di baritonali e di sopranili, roboanti, continui... Come le pernacchie di Totò ne "I due marescialli"
Beh ma questa è una palese dimostrazione di pensiero cis-etero-conforme al binarismo di genere, in quanto è ovvio che l'emissione di suoni alla fuoriuscita di aria esofagea sia una prerogativa del maschio-bianco-etero-cis utilizzata dallo stesso come strumento di oppressione dell'espressione femminile e femminista di suoni. Quand'è che qualcuno si deciderà a parlare di burp-gap? A parte che la mia cara nonnina, vuotando bottiglie su bottiglie di Schweppes calda (pure d'estate), produce di quei richiami per balene in amore che National Geographic levate, ma immagino questa sia una strategia del patriarcato.
@@AA-nw7hi Fai troppo ridere guarda, un genio.
@@zedtrek grazie a lei e famiglia
@@AA-nw7hi Non c'è di che.
Ho messo mi piace per l'impegno, nonostante stia diventando schwafobico,
Anche se ti preferisco quando sei dolcemente diplomatica. 🙂
0:56 "Io sia solo una youtuber con la laurea": mi viene in mente la famosa lettera di Totò e Peppino: "il giovanotto e' studente che studia, che si deve prendere una laura"......a proposito, proprio Totò nel dettare questa lettera, si mostrava anticipatore delle tematiche inclusive, quando diceva a Peppino: "dai dispiacere che avreta...che avreta...che avreta …e già, è femmina, è femminile, che avreta" "Perché…dai dispiaceri che avreta perché… è aggettivo qualificativo, no?!"
Salutandovi indistintamente! :D
Adoro la struttura dei tuoi video. Vai dritta al punto e non fai voli pindarici cercando di allungare il brodo. Stupendo.
Grazie ♥️
Per fortuna sono laureata da diversi anni e non metto più piede nelle università da un bel pezzetto. A parte questo mi permetto di considerare che l'autorevolezza data a tanti accademici è pericolosamente sovrastimata (...)
Ciao Yasmina ti voglio bene
Grazie, in questi momenti ne ho bisogno
Bè io guardo il lato positivo di tutta la questione sullo schwa. Se non fosse stato per tutta questa menata sull'inclusività della lingua, non avrei mai scoperto questo canale e mi sarei perso una piccola perla di youtube. Come me magari molte altre persone hanno iniziato ad acculturarsi un po' in ambito linguistico, e questa potrebbe essere una buona cosa. Si, sono un inguaribile ottimista.
Grazie ♥️
Attendo con ansia il tuo libro!
Brava. Non sembra vero che sia così eccezionale un discorso che dovrebbe essere ovvio per tutti.
Come ogni volta, grazie Yasmina per la paziente ed esaustiva spiegazione. Da totale inesperto della questione linguistica analizzata, mi pare che si sia arrivati al punto del recente referendum sulle trivelle petrolifere; ossia, si è voluto portare "al bar" una questione che invece avrebbe dovuto essere gestita solo nelle aule di specializzazione. Questo voler banalizzare anche cose non banali, ritenere sempre tutti in grado di capire tutto, voler esagerare col concetto di democrazia mi pare faccia più danni di quelli che risolve. Direi che ogni tanto si potrebbe anche evitare di portare all'attenzione di tutti questioni che poi vengono male interpretate per mancanza di conoscenza.
Sono d'accordo
Mi pare che oggi si confonda il livello di istruzione con la conoscenza, la competenza e, aggiungerei, anche con la cultura. Al punto che in certi ambienti si arriva ad affermare di non saper stabilire cos'è una donna poiché non si è conseguita una laurea in biologia. Pare quasi che, a meno che non si possieda un determinato 'certificato', non si sia dotati nemmeno di alcuna capacità cognitiva e critica. In effetti, in qualche misura, è sempre stato così, ma oggi si è giunti a un parossismo deleterio e, secondo me, a un forte distacco dalla realtà.
Ciao Yasmina. Mi pare che il discorso in merito alla pseudoscienza e a quanto prenda piede sia uscito anche durante la diretta coll'Accademia dei pugni. Siamo fortunati che ci siano persone laureate che abbiano deciso di iniziare dei progetti su internet, anche perché così noi abbiamo un contatto diretto con voi e voi siete liberi di esprimervi. Io non ho mai partecipato a conferenze universitarie, ma mi rendo conto che alzare la mano e la voce in quei contesti non sia affatto da sottovalutare. Mi auguro che il tuo incoraggiamento arrivi. Grazie e alla prossima;)
Grazie a te, come sempre!
Mi piace tantissimo quello che dici e come lo dici. I tuoi studenti sono fortunati
Grazie mille
Il *Fanatismo delle pseudo-scienze ideologiche* e la loro completa mancanza di senso, logica e fondamento...
Una battaglia la tua davvero encomiabile in difesa della nostra lingua e del buon senso.
Grande Yas 😀
Interessante questo argomento e parallelo fra pseudo scienza e schwa, principio di autorità e degrado nelle università
Ogni riferimento a Vera Gheno è puramente casuale
Ormai lo Schwa ci perseguita...
Già
Ovunque, vado in palestra e leggo “bagno per tutt@“ che è ancora più illeggibile dello ə
Anche Massimo Polidoro, forse per convenienza editoriale, ora conferisce un' aura scientista inclusiva allo schwa !
Infatti da uno come lui tutto mi aspettavo fuorché una cosa simile.
Be', del resto non mi pare sia un esperto di linguistica, pertanto già di base farebbe meglio a tacere. Ma effettivamente può sempre dire di essersi basato su ciò che qualche "esperto" dice...
Sì pazzesco, uno non si capacita mai ma purtroppo pure in queste maniere accadono. Polidoro 😔
Ovviamente va da sé il metodo per l'alone di positività necessaria per portare avanti il teatrino: "mi baso su altri esperti con cui si può concordare o non", "bisognava schierarsi su certe linee" (UAAR totalizzato e colorato docet), "è per mettere d'accordo tutti per sicurezza, tanto che costa" ecc.
come hai scritto, probabilmente c'entra la convenienza editoriale...
Ho visto che l'ha usato in copertina, ma non l'ha pronunciato nel video di presentazione.
Credo anch'io si tratti solo di un'operazione editoriale.
Per fortuna ho fatto la facoltà di lingue nei primi anni 2000! Anche se pure allora in un corso "Schiller non lo facciamo perché è maschilista...".
Andiamo bene
Adesso ci sono interi corsi basati sul trova la frase razzista nel testo o trova l’omosessuale nascosto. Sembra che ormai la nostra cultura sia concentrata solo su questi temi
"Oggi porcopurtroppo* devo parlare di schwa 😔 "
Forza Yasmina👏👏👏
Hanno addirittura riesumato il fonosimbolismo, wow! Direi che sono alla frutta. :)
Jasmina tu meriteresti porte aperte ovunque. Ma lo stato dell' arte e' tale per cui l'accesso e' riconosciuto solo a chi ha certe credenziali ideologiche più che correlate al sapere. E' un fenomeno triste, e di una violenza inimmaginabile
Beh io non ho nemmeno tentato mai il dottorato o non mi sono mai proposta a un grande editore, non è che mi abbiano chiuso le porte 😂
Lo schwa non esiste... In realtà è Pacman a capo all'ingiù...
Principio di autorità connubiato alla fallacia del riflettore. Il tutto amplificato dai nuovi media via internet. Cosa potrebbe mai andare storto?
Purtroppo ho visto le conferenze di cui parli.
Brava.
Grazie. Resistiamo.
potresti linkarmele nel caso ci fosse del materiale online? Anche in privato, se si può fare su youtube.
Allora faccia i nomi, per piacere. Degli arditi "scienziati" e degli sciagurati docenti ospiti.
La prima parte del video mi sembra una questione di lana caprina nei confronti dell'argomento riguardo il rendere neutra una parte della lingua che non si vive come tale. La seconda parte è invece importante, mi sembra, e molto pesante. Bisogna affrontare i problemi dal punto di vista scientifico, è giusto.
purtroppo l'ipse dixit è tornato dal Medioevo con furore. Grande Yasmina
Ciao Yasmina, Io non ho ne’ una laurea in ambito umanistico e ne’ un canale UA-cam, ma mi permetto di lasciare un commento 😂 Mi sembra assurda lo posizione degli schwaisti che pretendo di cambiare la societa’ partendo dalla lingua. Colpevolizzare la lingua per via delle ineguaglianze sociali non ha senso, cosi’ come non ha senso colpevolizzare la lingua del fatto che la societa’ faccia fatica ad accettare generi oltre quello maschile e femminile. A rigor di logica si dovrebbe pensare che nelle societa’ in cui la lingua parlata non presenta i generi maschile e femminile debbano essere esemplari in senso di parita’ ed inclusivita’, ma non e’ cosi’! Io vivo a Londra da 5 anni, e qui il dibattito sulla lingua inclusiva non esiste perche’ ovviamente la lingua non ha il genere gia’ di suo, ma la societa’ non e’ per questo automaticamente piu’ inclusiva o paritaria. Aggiungere la schwa non porta nessun cambiamento, cosi’ come vietare la “n” word non ci ha liberati dal razzismo. Grazie per i tuoi video e per quello che fai, non vedo l’ora di leggere il tuo libro.
Guarda non so cosa tu faccia a Londra ma ti manca sicuramente qualche informazione. La societa' la influenzi in molti, incluso il linguaggio. Da poco tempo anche il settore IT inglese si e' adeguato bannando termini quali blacklist e whitelist perche' palesemente influenzati da una cultura razzista.
@@zedtrek non ho negato ci siano questi cambiamenti, sono ovunque. Ho molti colleghi che vanno di “they/them” e non è un problema, io le uso tranquillamente. Quello che ho scritto io è diverso. Il mio commento voleva sottolineare come tutte le società (almeno quelle cosiddette occidentali) si ritrovano con gli stessi problemi di inclusività, razzismo, sparità di genere ecc a prescindere dal fatto che la loro lingua abbia il genere maschile/femminile o il genere neutro. Di conseguenza non è la lingua di per se a determinare la presenza dei fenomeni che ho citato sopra. Lavoro nel campo della tecnologia in una azienda molto grossa, c’è tantissima attenzione su questo argomento (incluso blacklist/whitelist :P), il mio commento si riferiva al rapporto lingua-società.
@@zedtrek "palesemente"? 😂
@@YasminaPani Si, palesemente.
@@zedtrek ma per nulla. Banalmente il nero è il colore dell'oscurità che ovviamente è associata al timore poiché non vedi, mentre il bianco è associato alla luce e alla chiarezza. Vederci un collegamento con il colore della pelle delle persone è semplice paranoia.
Ciao Yasmina. Sento spesso dire studenti e studentesse, professori e professoresse quanto ci si rivolge ad un pubblico. Secondo te, è necessario specificare o basterebbe il generico studenti o professori. A me sembra una inutile ripetizione, magari derivata dall'inglese °Ladies and gentlemen", che però ha una motivazione, non potendo dire soltanto ladies o soltanto gentlemen quando ci si rivolge ad un pubblico generico..
È decisamente una ripetizione inutile.
Da me è forse peggio:
Professoresse di psicologia che rubano tempo a intere lezioni per parlare di come trasformare la lingua italiana aprioristicamente. Cito:
"...Ogni psicologo del futuro ha il DOVERE di portare un cambiamento nella società comunicando con un linguaggio inclusivo... ....perchè il genere maschile non può includere quello femminile...". L'anno scorso erano proprio convinte (avevano fatto da poco delle conferenze all'università di Padova in cui si domandavano se il genere maschile inclusivo non fosse una forma di violenza... che ok, per alcuni può sembrarlo, ma da lí a voler distruggere una cultura ce ne passa).
Quando ebbi da ribattere mi consigliarono di leggere Michela Murgia, ovvero una fonte, se cosí si può definire, con zero validitá scientifica.
Già.
Le loro slides ovviamente pienissime di asterischi che non mi permettevano di concentrarmi, perchè troncavano ogni parola.
Smisi di seguire le lezioni e studiai dai libri.
La cosa è davvero preoccupante
@@LucaBalza Dipende, se ha poi passato l'esame e' preoccupante si.
Io non so se ti rendi conto di quello che scrivi. Il tuo professore aveva ragione perche' ogni essere umano ha il dovere di migliorare la societa'. E' vero per tutti ma sopratutto per chi fa certe tipologie di lavoro come educatori, psicologi ecc. Ma poi se sei una che si distrae e non riesce a concentrarsi per via di asterischi dovresti pensare a un cambio di carriera, l'universita' non fa sicuramente per te.
@@zedtrek Si vede che non sei del settore quindi ti perdono. Ti pongo comunque delle domande per farti riflettere:
E che cosa c'entrano gli asterischi con il miglioramento della societá?
Ti rendi conto vero che non tutti sono d'accordo con questo tuo punto di vista, e che spacciare un punto di vista cosí personale come un dovere morale sia alquanto grave? La psicologia è una scienza, non una religione.
Lo sai vero che nel mio settore è pieno zeppo di professionisti preparati che sono CONTRO l'uso decontestualizzato dell'asterisco?
Ma non ti rendi conto di quanto sia grave per una professoressa universitaria citare come fonte Michela Murgia, ovvero un'aitrice che non ha mai studiato, e con validitá scientifica pari a zero?
Tu mi stai insultando perchè ho posto delle legittime domande?
Tu mi stai insultando perchè non riuscivo a leggere qualcosa a cui non ero abituato? Ovviamente i libri di suddette professoresse erano scritti correttamente e quindi ho optato per quelli.
@@zedtrek Se ti può consolare non solo mi sono laureato e sto per diventare psicologo dell'educazione, ma ho scelto nel frattempo di lavorare come insegnante (tanto la frequentazione dell'università scade sempre in diatribe socio-politiche di bassa lega, quindi studio dai libri che è meglio).
Il mio lavoro? Alfabetizzo bambini stranieri che sono venuti nel nostro paese.
E sai cos'è una delle prime cose che insegno?
I generi grammaticali, che sono due, e che sono slegati dall'eventuale genere sessuato di ciò di cui si sta parlando, proprio come è scritto in ogni libro di linguistica.
Ti senti meglio adesso?
4:58 Infatti Per noi italiani per esempio è difficilissimo articolare un vocoide centrale di altezza media . Mi ricordo V.Gheno sparare qualcosa tipo [ʔɤ̞ʷ] come dimostrazione 😅 altri sollevano, insomma si sentono realizzazioni diversissime.
Grazie Jasmine 🙏
Ma se cominciassimo a chiamare questa vocale centrale col suo nome italiano, scevà, cosí come scriveva Leopardi e riporta(va)no le grammatiche (italiane) della lingua ebraica, e cosí com’è registrato da tutt’i nostri migliori lessici? Dimostrazione plastica del fatto che tale fono non ha diritto di cittadinanza nella nostra lingua, tanto da dover essere toscanamente sostituito da /e/. 😉
Se vogliamo parlare di conferenze pseudoscientifiche negli atenei italiani, nel 2018 l'Università Milano-Bicocca ha ospitato in una conferenza Mauro Biglino
ua-cam.com/video/dCFjiAgoRVE/v-deo.html
Ecco, ma io mi domando come siano possibili queste cose. Cioè nessuno si oppone? Com'è che si piazzano casini allucinanti per mezza parola che sfora dal politicamente corretto ma poi si accettano cose del genere?
Che bellissimo mondo mi hai fatto scoprire!! 😄
@@massimolisoni4990 non conoscevi "il professore" (M. Biglino)?
@@arbin40 per fortuna no 😂
@@massimolisoni4990 🤣🤣🤣
Secondo Vera Gheno, lo schwa (sì, curiosamente al maschile ...) esiste già come naturale fonema universale per esprimere l'esitazione : perfetto, quindi, per includere le persone "gender non conforming" in una lingua "patriarcale eterocisbinaria normativa" come l' Italiano.
Baggianate di calibro incalcolabile.
Strano, il "fonema esitante" credevo fosse la "e" (anche "mmm...").
E comunque la lingua italiana non è "patriarcale eterocisbinaria normativa", è "patri-piezo-rombo-elettro-transeunte" [cit. da Topolino].
Ah una supercazzola con scappellamento insomma. Bastava dirlo.
Lingua patriarcale eterocisbinaria normativa è degna del Conte Raffaello Mascetti
Vera Gheno è l'ignoranza fatta persona. PS: in giapponese, tanto per citare un esempio, l'esitazione non è espressa con una singola vocale, ma con varie "filler words" come えーと-, あの-, etc. La Gheno si sta costruendo un proprio harem intellettualoide-marchettaro sulla base di idiozie linguistiche.
Dopo il fonosimbolismo dello schwa pronunciato senza articolazione alcuna (O Santi Numi!!!!) mi aspetto l’influenza astrologica dell’allineamento planetario sulla morfosintassi… 😓
Siamo lì eh...
A presto articoli del tipo: “Se sei del sagittario o del capricorno sei più incline a usare periodi ipotetici della possibilità e meno dell’irrealtà perché è nella tua natura avere fiducia nelle tue capacità! I nati della vergine e dei gemelli invece snobbano il futuro perché per loro la vita è qui e adesso!”
@@albertogervasio6244 ahahahaha
🤣🤣🤣 Venere in questo periodo mi indica che dovresti usare il trapassato remoto 🤣
@@dawkinsfan660 Chiaramente un’influenza nefasta 😂🤣
Ho letto ora il libro, e mi trovo abbastanza d'accordo. Ultimamente, soprattutto nel linguaggio parlato, viene usata la "U" come genere neutro. Volendo applicare le stesse obiezioni della schwa, dal punto di vista linguistico, la U sarebbe più integrabile nel linguaggio italiano? (Soprassedendo all'effetto grottesco che produce)
Sì, come ho scritto nel libro lo schwa ha alcuni limiti specifici che la u non avrebbe
esistono delle bonissime come te
Ciao Yasmina, da giorni ho un pensiero su un personaggio che amo particolarmente e i più detestano. Carmelo Bene. Ricordo quando disse "Non parlo con chi mi rompe i coglioni sull'essere", per citarne una. Eppure, pensiero ovviamente opinabile, io riascolto oggi i suoi discorsi così paurosamente veri. Cosa ne pensi?
Magari se qualcuno scrivesse un'opera alla Finnegans Wake e utilizzasse anche lo schwa forse potrebbe uscirne anche qualcosa di interessante, ma dovrebbe farlo con lo spirito del ricercatore, dello sperimentatore. Per avere una speranza di essere pubblicato, comunque, dovrebbe farla passare per un'opera ideologica, altrimenti di questi tempi chi lo leggerebbe? Per il resto quando certe questioni diventano ideologiche e smuovono le masse (non quattro gatti), allora restano sempre interessanti, ma per la psicoanalisi, un po' come accade per i terrapiattisti: è ovvio che non credono veramente in quello che dicono, quindi cosa li spinge ad abbracciare una tale assurdità come se si trattasse di una fede religiosa?
Dai confronti che ho avuto con "terrapiattisti" (esclusivamente tramite commenti su youtube), alcuni ci credono veramente, altri si forzano a crederci, in quest'ultimo caso fanno come fanno quasi tutti quando, ad es., decidono di credere alle promesse dei politici (sapendo benissimo in cuor loro che verranno fregati).
Uno di loro, quando gli ho detto "Beh adesso che faranno voli orbitali turistici per privati, potrete andare in orbita e vedere coi vostri occhi se la Terra è piatta o no...", mi ha risposto "Ah, no, io me ne sto con i piedi ben saldi per terra...". Ah, beh, quand'è così...
Oltretutto ci sono video veramente ben fatti che mostrano in modo fattuale (e non con semplici spiegazioni e calcoli) che la Terra è tonda, ma niente può smuovere una credenza creduta per decisione, cioè un'ideologia (una credenza onesta viene abbandonata, se ti trovi di fronte alla prova che è falsa).
Domanda: ma i suoni non sono di base neutri e siamo invece noi a dargli significati e associazioni varie in quanto società che ha bisogno di comunicare?
Certo
Vorrei proporti un tema da affrontare. Una mia riflessione. Premetto che sono ignorantissimo. Ma non mi metto a scriverlo perchésarebbe troppo noioso. C'è possibilità di un veloce contatto per spiegartelo?
Scrivimi su info@yasminapani.it
@@YasminaPani fatto
Vera Gheno dice che per pronunciare lo schwa non bisogna deformare la bocca, e trovo molto fastidioso - nonché disonesto - l’utilizzo di un verbo come deformare in quest’ambito. È come se volesse mettere in testa a chi ascolta che lo schwa sia un suono più naturale rispetto alle altre vocali.
Ciao, Diari qualcosa sulla morte di Valerio Evangelisti?
sta prendendo piede eccome... odiosissimo.
Ed è pericoloso perché viene imposto e se non sei d'accordo sei uno che discrimina
Blasfemi! non sanno che lo swa può far parte soltanto della fonetica delle lingue sacre come l'ebraico e il napoletano. 😁
Migliore parlare Bahasa Indonesia, perchė quella lingua non ha genere. Invece di "lui" e "lei" solo ha "dia." Jauh lebih gampang! Grazie mille atas videonya sister!
A proposito di pronunce facili o meno. Io fatico tanto nel pronunciare la "g" olandese quanto loro nel pronunciare lo "gn" italiani. Ad ognuno il suo.
Appunto perché non appartengono alle rispettive lingue madri!
Le chiedo se ha letto il suicidio occidentale di Rampini.
No!
@@YasminaPani il punto esclamativo immagino non sia casuale....
@@roberto-pt6497 è semplicemente per evitare l'antipatia del punto fermo 😂
Oh no, me tapino ... sono laureatə e non sono neanche youtuber.
In ambito linguistico sei assolutamente un'esperta, ma è fuori luogo il parallelo che hai fatto con l'ambito scientifico, dicendo che "ci sono premi Nobel che hanno detto delle grandi stronzate!"; sei stata del tutto implicita, ma era palese a chi ti stessi riferendo! Tu non puoi esprimerti in un ambito che non conosci affatto, devi limitarti alla linguistica! Quelle "stronzate" di quel grande premio Nobel recentemente scomparso (a una bella età!), guarda caso, si stanno rivelando pian piano vere e obiettive!
Veramente stavo parlando in generale, il Nobel non esiste solo per la scienza eh.
Il mondo è cambiato e così cambierà la lingua italiana. Fatevene una cazzo di ragione.
Faidi coberri da unu poleddu
La presenza di bufale sull’argomento non ti disturba?
@@likkubakkis2760 ma bai e fairì coddai
@@kurisutwalsh6782 Quali bufale?
@@zedtrek ascolta il video. Molte posizioni pro-schwa non hanno alcun fondamento linguistico.
Perche" LO schwa e non LA schwa?
Perché non è una lettera dell'alfabeto ma un suono