BRAVISSIMA. Non sai quanto mi fa piacere ascoltare finalmente una persona con le giuste competenze che smonta certi tristi personaggi che stanno infestando i social.
no, noi giovani siamo il futuro, voi boomer ormai siete obsoleti. Noi plasmiamo la lingua del futuro e appena andremo al governo metteremo in carcere chi usa termini maschili e non gender flat equalized. Noi giovani gen z e gen alpha decideremo le sorti del pianeta, there is no planet B. I nostri idoli sono i tiktokers , le egirls, e onlyfans e gli anime giappo, di cui ci nutriamo ogni giorno
Ma nelle vostre menti indottrinate alla volontà del padrone tra i bisogni sociali c'è ancora il diritto delle creature innocenti a crescere con PADRE e MADRE o è diritto sacrificabile al ben piu importante sfizio di maternità di femminielle ( vah che eleganza nel non chiamarli come vorrei ) o di paternità di lesbichielle ? Oh a proposito questi secondo i deliri del linguaggio imponibile dovrò definirli con la schwa ?
Finalmente qualcuno che parla in maniera seria e completa dell'argomento, mostrando conoscenza e competenza e soprattutto tenendo fuori le questioni ideologiche da cose in cui non c'entrano. È proprio una ventata di aria fresca. Complimenti e grazie!
Ammiro tanto le capacità di Yasmina che non riesco più a scrivere perché penso che mi stia guardando per correggermi. 😊 Veramente brava e di gran cuore. ❤
Ti seguo da poco e ho visto solo ora questo eccellente video. Spiegazione impeccabile, grazie. Quasi quasi lo mando alla direttrice didattica di una scuola di lingue, in cui insegnano italiano a stranieri, che si ostina a mandare email che iniziano con “buongiorno a tutt*” e non si renge conto di quanto cio sia offensivo per gli insegnanti.
Noam Chomsky ha teorizzato che gli intellettuali diventano famosi se compiacciono il potere dominante. Vera Gheno era una sconosciuta finché non ha proposto lo schwa.
Esatto. Infatti la cosa che io non tollero è l'usare il proprio ruolo di linguista per attirare facili consensi. Un professionista dovrebbe fare il suo lavoro in modo rigoroso.
@@YasminaPani C'è da dire che la povera Vera Gheno l'aveva detta scherzando, quasi per assurdo. La cosa pare sia diventata virale in modo non intenzionale.
@@bobon123 mmm, ni... Diciamo che lei l'ha buttata lì senza minimamente curarsi del fatto che ha un grande seguito sui social network, dove è diventata la paladina del linguaggio inclusivo (perché ha voluto porsi come tale) e che di conseguenza la gente avrebbe preso come oro colato qualsiasi sua parola. Infatti ora le sue dichiarazioni sull'argomento sono un brillante esempio di democristianità: sì insomma dai io l'ho proposto tanto per, lo so che ci sono soluzioni migliori, però ecco dai, non accaniamoci contro, è bello giocare con la lingua. Ho assistito a diverse situazioni nelle quali ha proprio evitato di prendere posizione in modo serio e soprattutto di rispondere alle obiezioni che le sono state mosse, tra cui quelle che propongo nel video (che non ho inventato io ma le hanno mosso anche altre persone). Io la considero una delle principali responsabili dell'ignoranza che regna intorno alla questione, data appunta la sua influenza sui social network, che è il luogo in cui queste "proposte" circolano.
@@YasminaPani Sicuramente un po' non le dispiace l'attenzione ricevuta, ma devo ammettere che io avevo sentito solo la sua intervista, alla fine della quale era passato in modo chiaro che in Italiano l'unico modo sarebbe usare suoni vocalici non attualmente in uso, _ma che questo ovviamente non fosse possibile_ . Poi appunto che non le dispiaccia l'attenzione ci sta, ma non l'ho trovata disonesta nell'esposizione: sentendola parlare mi ha chiaramente trasmesso fosse infattibile. Chiaramente non posso garantire sia sempre stato il caso, magari in altre occasioni è stata meno chiara sul tema. La ascoltai in radio pochi giorni dopo che era esploso il fatto all'inizio.
Studio Lettere. Ho trovato questo video un sacco in ritardo ma nonostante questo ti voglio dire GRAZIE. Competenza, pacatezza e concetti davvero preziosi perfettamente esposti. Brava!
Ti ho scoperta nella live di WannaBeBuddha, grazie di esistere. Da insegnante e amante di fonetica sono felice di non essere il solo a trovare aberranti certe idee che girano ultimamente.
Definitivo, come sempre! Mi sento di aggiungere che, se non si vuole sembrare discriminatori, ci sono accorgimenti retorici e stilistici che si possono adottare, per esempio il classico Signori e Signore, o cari e care, stilisticamente molto più gradevoli di car*
A volte ripenso a una discussione capitata tra colleghi, in cui una ragazza abbracciava la funzione inclusiva della schwa. Nel mentre riflettevo su quanto questa persona fosse spesso sgradevole: nei rapporti con le persone sapeva dimostrare arroganza, egocentrismo e qualche volta cattiveria. Non riusciva a farsi voler bene insomma. Nonostante tutto bastava usare qualche asterisco e magicamente dimostrava a tutti quanto rispettasse gli altri. È una logica che faccio fatica a comprendere. Comunque video interessante e utile per sentire un punto di vista diverso 😊
Grazie caro 🙂 questo esempio secondo me è utile per far riflettere su come non siano le strutture grammaticali a comportare rispetto, ascolto e apertura
Molto brava, tutto spiegato in modo davvero chiaro ed esaustivo. Mi hai aiutato a mettere in ordine i miei pensieri sull'argomento. Gli ultimi due minuti, in particolare, mi sarebbero stati utili in un recente confronto, peraltro molto civile, con due mie colleghe convinte che il progresso passi attraverso questo simpatico segno grafico. Condivido in pieno il concetto di "bisogni indotti".
Ti ringrazio per aver parlato del linguaggio inclusivo sprecando due parole su chi effettivamente questo linguaggio dovrebbe rappresentare, ossia i non-binary. Da non-binary io parlo al maschile, perchè essendo io biologicamente donna trovo più consono utilizzare il maschile, che è genere neutro in italiano, visto che non mi crea problemi di disforia come invece fa il femminile, magari un non-binary biologicamente uomo potrebbe fare il contrario, anche se non avrebbe il vantaggio del "genere neutro". Quello che ci tengo a dire è che tutta questa grandissima polemica intorno al linguaggio inclusivo a me fa stare male, ma davvero male. Ogni volta mi viene un magone quando ne sento parlare negativamente, non perchè a me piaccia, ma perchè le critiche al linguaggio inclusivo vengono maggiormente da visioni e ideologie contrarie all'inclusività, spesso da eprsone che credono che i non-binary siano malati mentali.. ecc. Quindi poi mi arrabbio anche, perchè come hai detto tu riguardo il fatto di offendersi per il maschile, la stessa cosa si ripresenta qui perchè io da non-binary l'esigenza di avere un pronome neutro non la ho, perchè l'italiano non ha nulla del genere quindi mi sembra ovvio che io mi adeguo alla realtà che ho intorno e scelgo ciò che preferisco nella realtà tangibile. Invece l'aver creato quest'esigenza ed averla estesa a tutti i non-binary fa semplicemente male in primis perchè non rappresenta appunto un bisogno che tutti hanno, ma poi perchè crea solo odio intorno i non-binary. Basta aprire instagram per leggere centinaia di battute su chi decide di non identificarsi propriamente in nessuno dei due generi, su qualsiasi pagina, su Freeda, Stupreme, Commenti memorabili, Repubblica, le pagine di Salvini e Meloni. Seriamente su tutte le pagine di instragram, ma anche di facebook e di qualsiasi social si leggono battute cattivissime sui non-binary. Una volta ho fatto l'errore di rispondere a una persona che chiedeva: ma che significa essere non-binary e quando ho risposto lui mi chiede "e in che bagno vai?" e un'altra persona prontamente "quello dei disabili". Io non avevo detto nulla di male, nessuna ideologia estrema, nulla, eppure a quanto pare mi ero meritato quella battuta e se me ne fossi lamentato avrebbero detto anche che mi devo stare zitto perchè era ironia. Quindi io sono arrabbiato, sono arrabbiato con chi si è inventato questo linguaggio inclusivo perchè ha dato adito solo a intolleranza da ambo i lati, da chi rifiuta qualsiasi idea contro, a chi invece ne approfitta per denigrare e umiliare i non-binary. Quindi che dire.. grazie per aver dedicato due parole anche ai bisogni di questa categoria di persone, concordo che i miei bisogni di persona sono ben altri rispetto un pronome, un genere o altro, se potessi essere me stesso e non essere costretto a parlare al femminile con la mia famiglia, amici, professori ecc. staremmo già tutti un passo avanti. La mia inclusività sta nel sentirmi accettato dalla società, non dall'essere rappresentato da un fonema.
@@DinailaChanel grazie anche a te per il commento. È importantissimo per me sentire l'opinione di persone non binarie (anche perché non ne conosco dal vivo ora come ora quindi mi baso sui commenti online)
Ciao, è passato un anno dal tuo commento quindi magari nel frattempo hai pure cambiato idea, ma mi interessava risponderti dato che la maggior parte dei commenti non menziona la questione non-binary. Non sono molto d'accordo su quanto hai detto, perché se c'è così tanta ignoranza e odio verso le persone non binarie (diciamo più in generale comunità lgbt ma vabè), parlare di un linguaggio inclusivo non è parte del problema, è un tentativo di risolverlo. Non so se riesco a spiegarmi, una persona fa battute tremende sulle persone non binary perché molto probabilmente non ne ha mai sentito parlare prima e non andrà certo a informarsi sul perché alcune persone non binary abbiano la necessità di usare */ə/u o quel che preferisce per parlare di sé. Non per questo dobbiamo smettere di parlarne, un nuovo linguaggio a qualcuno serve. Detto ciò, sulle modalità, le diverse 'offerte' si vedrà, appunto una lingua è innanzitutto lingua parlata, per cui nessuno ha la verità in tasca, e proprio per questo e utile continuare a discuterne e provare nuovi modi per includere nell'italiano le persone non-binary. Non scrivo questo perché voglio sminuire il tuo dolore e la tua esperienza, ci tenevo solo a esporre il mio punto di vista. ♡
@@elenaangelucci3241 Credo che tu confonda il genere sessuale con il genere grammaticale, non per forza devono coincidere. Anche io che sono maschio dico: "entusiasta" con la a finale perchè la convenzione è così, non credo di aver bisogno di dire "entusiasto" altrimenti non mi sento rappresentato. Secondo me invece l'ha detta giusta il commentatore sopra: "La mia inclusività sta nel sentirmi accettato dalla società, non dall'essere rappresentato da un fonema.".
Allora...provo emozioni contrastanti in questo momento 😂 sono contento perché ti ho appena scoperto ed è una gran bella scoperta Sono demoralizzato perché sto video dovrenbe essere rimasto in tendenza YT Italia per tutti gli ultimi 2 anni (per la qualità dei contenuti)..e invece😂
Bel video, e chissene di chi la pensa diversamente, sono in totale accordo. E mi rivolgo alle persone che vivono male questa situazione: la vivete male di vostro per davvero, o la vivete male perché qualcuno vi ha indotto, per chissà quali ragioni, a viverla in questo modo? No perché se considerate rispettoso il solo mettere una finta vocale in fondo ad alcune parole, beh allora posso dire che proprio vi accontentate di poco. Quello non è il rispetto che meritate in quanto esseri viventi. Quella è solo una scorciatoia per chi i diritti “a cui avete diritto” non si sogna nemmeno di riconoscerveli. Svegliatevi che vi stanno babbando!
Veramente una bella spiegazione, continuo a domandarmi perché generalmente, nelle tribune televisive dove si affronta il problema dell'inclusività, del gender fluid, del patriarcato e quant'altro, quasi mai vengono invitati linguisti, antropologi psicologi e comunque chi affronta questi temi in maniera scientifica e obiettiva.
grazie infinite, cara collega, per la perfetta spiegazione della lingue (o meglio delle lingue, in genere). Sei una ragazza molto intelligente, prima ancora di essere preparatissima. Buon lavoro. PS. Sono laureato in lingue anch'io, come te credo.
Ti ho appena conosciuta. Apparte l'avermi fatto ripassare gli esami di linguistica dati, finalmente qualcuno parla a modo di questa cosa. Soprattutto ci si indigna troppo facilmente e senza motivo secondo me, proprio per quello che hai detto tu
Non ha idea di quanto sono felice di vedere un video come questo. Grazie davvero. Mi augurerei che le varie Michela Murgia e simili arrivassero a capire concetti da Fonologia 101, ma so che è una speranza vana. Solo ideologia e cospirazionismo, nessuna attenzione al dato di realtà.
Sono stato favorevole all' utilizzo sia del maschile che del femminile anche in casi in cui non era veramente necessario perché non ci vedevo nulla di male nel non lasciare indietro nessuno/a e non vi erano modifiche nelle singole parole, ciononostante queste nuove forme di scrittura (come ad esempio l'asterisco alla fine di una parola) non riesco proprio a farmele piacere. In ogni caso, ottimo video! :)
Quanto vorrei che questo video venisse proiettato nelle classi dei licei, ci sono troppi perbenisti impegnati a depensare pur di non offendere nessuno (sempre che sia quello il motivo)
92 minuti di applausi. Complimenti per la chiarezza di esposizione e anche per l'esaustività, in 15 minuti hai toccato ogni punto saliente senza che sia necessario aggiungere altro.
@@YasminaPani Sicuramente, ma per un non linguista (io sono un informatico) l'argomento risulta comunque ottimamente sviscerato e soddisfacente. E poi anche nel mio ambito mi imbatto in diatribe simili e modifiche del linguaggio futili e ben lontane dal nocciolo del problema, per cui apprezzo il modo pacato e ragionato di affrontare la questione.
@@YasminaPani Per chi ha studiato biologia, i bagni neutri sono un'orrore, al di là che tu creda al genere o no (cosa inventata interamente nella testa e non verificabile scientificamente) non si può pretendere dallo stato la creazione di bagni solo per un tuo capriccio
Molto molto interessante, infatti nell'antica Roma dove si parlava latino e si usava il genere neutro, le donne, la comunità lgbt e tutte le persone ora discriminate erano assolutamente non discriminati e con pari diritti!
Grazie a Wannabe Buddha vedo i tuoi video, sei stata molto illuminate e mi iscrivo! La linguistica era la mia materia "schiferita" all'università, confesso.
Grazie! La linguistica a molti non piace, in base a come viene spiegata risulta ostica o noiosa. Ho aperto il canale anche per cercare di farla percepire in modo diverso!
Wow, che dire. Appena scoperto il canale. La spiegazione è dettagliata e chiara. Mi sono iscritto. Complimenti, veramente! Mi vado a vedere gli altri video!
Complimenti per il video, finalmente qualcuno che argomenti seriamente e vada dritto al punto. Ho solo un dubbio, ossia non ho ben capito per quale esigenza le lingue si siano dotate dei generi se non quella di classificare e distinguere in primis maschi e femmine.
Questa è una domanda alla quale ancora si sta cercando risposta! Non è ben chiara l'origine del genere grammaticale, si stanno ancora facendo studi in merito. Se ci pensi, però, è come il fatto che in italiano abbiamo tre coniugazioni verbali: perché non averne una sola? Si tratta sempre di classi morfologiche, in un caso nominali e nell'altro verbali.
@@YasminaPani Capisco, e a questo punto è abbastanza tendenzioso convincersi a tutti i costi che l'uso marcato del maschile sia maschilista, ma vabbè, sui media odierni siamo abituati a queste battaglie meramente ideologiche fondate sul nulla. Grazie per il chiarimento!
Sono anni, ormai, che si parla della questione dell'inclusivitá "grammaticale" nella lingua italiana. Sono anni che viene derubricata come un non-problema. Eppure la cosa va avanti. Tutto ciò che viene detto in questo video è convincente, competente e corretto, sono anche d'accordo su molti punti. Però non posso fare a meno di domandarmi: E quindi cosa succederà? Semplicemente le persone si stancheranno di usare schwa, asterischi e "U" e diranno: "vabbé dai, abbiamo scherzato."? Rimarranno gergo in codice di questi gruppi "estremisti"? Al di là della glottologia e della sociolinguistica, cosa accadrá nella vita di tutti i giorni? I primi asterischi li ho iniziati a vedere qualche anno fa, e subito ho pensato: "Ma che è sta cosa? Vabbé figurati se prenderà piede." Oggi siamo qui, e gli asterischi, le u e le schwa si stanno diffondendo sempre di più. Ma magari tra qualche anno si smonta tutto. Chi lo sa... credo che il dibattito rimarrà aperto ancora per molto.
Mi sono posto anch'io la stessa domanda. Essendo la società eterogenea cioè fatta di diversi gruppi, ognuno col proprio codice morale, i propri comportamenti ed il proprio modo di esprimersi, penso che probabilmente l'uso del linguaggio inclusivo diventerà molto banalmente un ulteriore criterio per distinguere un gruppo A dagli altri. Niente di più, niente di meno.
Da stamparsi in fronte. Grazie. È confortante avere qualcuno che può rispondere con competenza su certe tematiche, troppo spesso a "combattere" queste nuove derive sono politici o "intellettuali" che la buttano solo in caciara svilendo il dibattito. Ho sentito l'opinione di vera gheno che non la pensa proprio così, lei invece mi è parsa più efficace
Mia cara, hai ragione nel dire che senti stanchezza nel constatare che non può esserci dialogo con chi vuole comunque imporre l'uso del cosiddetto "genere neutro". Sono stanco anch'io nel sentire costantemente parlare di termini "sessisti", di neologismi al femminile, o altre amenità del genere (che stridono fortemente al mio orecchio). Sono stufo di sentire gli oratori dire: "Cittadine e cittadini", "lavoratrici e lavoratori", e via dicendo... Perché c'è gente che assolutamente vuole rovinosamente integrare, con assurdi segni, l'alfabeto della lingua italiana? Perché imporre nuovi modi di dire, con termini assolutamente inutili? Comincio a sentire parole tipo "avvocata", quando finora si è sempre usato avvocatessa, o addirittura "presidenta", ossia il massimo della distorsione ed abbrutimento della lingua italiana. Certi personaggi politici, principali resdponsabili di questo sfacelo, farebbero bene ad interessarsi di problemi più urgenti del popolo italiano invece che prendere lauti stipendi per poi cercare di imporre nuovi e deprecabili costumi mascherandoli come un tentativo di "integrazione" dei costumi altrui...
Non ho mai sentito un discorso così ben fatto sullo schwa. E’ un argomento che i linguisti famosi liquidano dicendo che fa ridere quasi non meritasse una spiegazione. Evidentemente dicono così perché non hanno argomenti: tu li hai e mi hai fatto cambiare idea, ero per lo schwa e adesso ho capito che non ha senso. Qualcuno (questo linguista che qui non nomino) che arriva ad irridere chi non sa perché è lui in realtà che non ha la capacità di spiegare dovrebbe lasciare il suo posto prestigioso a persone come te.
Sei stata chiarissima, come l'acqua di una fonte di montagna. Io credo che queste questioni siano fondamentalmente armi di distrazioni di massa, la quale massa non è sfiorata minimamente da queste sciocchezze. Sono questi radical chick ( si scrive così?) Che continuano a indicare il dito ma non la luna, e non voler capire le vere esigenze e bisogni del popolo. Bravissima!!!
Ciao , intanto volevo complimentarmi per il video che è stato super interessante e chiaro. Volevo chiederti se c'è un articolo o un testo che possa approfondire la non corrispondenza tra genere linguistico e genere biologico grazie .
Una domanda (non so neanche se magari hai già fatto un video in proposito): per quanto riguarda la declinazione al femminile di professioni e mestieri? Che ne pensi?
Non ho mai fatto un video in proposito perché mi disturba dare troppa attenzione a questo tema. In sostanza la mia posizione è questa: declinare i mestieri al femminile è grammaticalmente corretto quindi non ci sono motivi linguistici per opporvisi. Al contempo non ci sarebbe nulla di male nemmeno lasciarli al maschile, che semplicemente è la forma generica. Quindi credo che ognuno sia libero di fare come preferisce. Quello che mi dà fastidio è, come sempre, la propaganda di sottofondo sul maschile brutto e cattivo che nasconde le donne, ecc ecc.
4:54 Da meridionale (centrosud in realtà) riconosco il suono [ə] come [o], buonə→buono, o [e] (mentre qualcuno dal Nord probabilmente lo riconoscerà come [a] o [e]), quindi comunque la comunicazione fallisce
Ma in realtà pure qui nel nord si usa il suono [ə] : io che sono piemontese ad esempio li conosco come ë, vedi parole come ël (il) o ëd (di). Immagino che la maggiore differenza sia che non ci sono (o almeno non me ne vengono in mente 🤔) parole che terminano con questo suono
Ti giuro Yasmina le foto delle tue anteprime mi fanno troppo ridere ahaha, il tuo viso sembra troppo dire: sto per sputtanare tutte le vostre ca**ate, preparatevi. Ti si amaaa
Bellissimo video e molto istruttivo. Da non addetto ai lavori però mi sono fatto una idea di quello che, magari non detto esplicitamente, è il razionale dietro queste "rivendicazioni" sul genere. Alcune professioni sono state storicamente svolte da uomini e, inconsciamente, quando leggiamo sindaco, muratore, elettricista, assessore pensiamo ad un uomo. Sicuramente col passare degli anni è sempre più comune vedere donne svolgere professioni che sono state per anni appannaggio quasi unicamente di uomini e, immagino, con gli anni cambierà anche il collegamento inconscio che ho menzionato prima; magari tra 50 anni quando leggeremo ministro, autista, minatore non ci verrà automaticamente in mente l'immagine di un uomo. Ora quello che comprendo io è che il "disagio" che provano le persone che vogliono eliminare, in alcuni casi, i generi è questa correlazione inconscia che esiste tra alcune professioni e gli uomini. Questa correlazione con gli anni sicuramente verrà meno ma applicare una forzatura oggi alla lingua immagino che, nella loro testa, acceleri questa transizione.
@@YasminaPani in effetti non l'ho mai sentita come argomentazione, però, sebbene non supporti questa "battaglia", è l'unica che mi potrebbe suonare vagamente "accettabile"
Dio santo, non riesco a smettere di ascoltarti. E' evidente che avessi un bisogno carnale di competenza, buonsenso e chiarezza sull'argomento. Per ora pigliati un complimento sotto ogni video, ho una forma di entusiasmo un pò irruento, fra un pò mi passa.
Grazie, davvero completo e interessante. La grande diffusione mediatica di queste idee e il fatto che arrivino addirittura a minacciare la carriera professionale di qualcuno deve fare davvero riflettere. Mi pare difficile pensare che siano mode spontanee onestamente.
Sei consapevole che da questo preciso momento 8:57 la schiera di persone del "inseriamo il genere neutrale nella lingua italiana" si trasformerà in un "fate ritornare il latino come lingua nazionale" ?! Scommetto che sei una grande amante del latino xD
Ho appena scoperto questo canale. Questo è il secondo video che guardo dopo quello in cui parli della (agghiacciante) proposta di applicare la cancel culture a Roald Dahl. Naturalmente, non potevo fare a meno di iscrivermi. Grazie, grazie, grazie! Condivido in pieno il tuo punto di vista e ascolto affascinata le spiegazioni di una persona competente e che ha i titoli per fornirle. Siamo talmente bombardati da questa ideologia woke che a volte - solo a volte - riescono a generare dei dubbi del tipo: “Ma perché devono farmi sentire come una intollerante fascista quando non lo sono mai stata e mai lo sarò?” 😅 In attesa di trovare una risposta, corro a vedere gli altri video! 😉 Canale davvero fantastico!
Grazie mille 🙂 sono dell'idea che proprio le persone non reazionarie, non estremiste, dovrebbero esprimersi su queste cose, anche per far capire che abbiamo a cuore tante battaglie sociali importanti, serie
Condividerò questo video in tutt* i luogh* e tutt* i lagh*! Scherzi a parte, ciao, sono capitata su questo video per puro caso, complimenti per esserti esposta su questa faccenda e grazie per aver condiviso argomentazioni scientifiche. Ho una domanda: i suoni vocalici in italiano non sono sette, considerando anche le varianti di o ed e?
Ti ringrazio! Sì, nell'italiano standard sono sette, ma non ho voluto allungare il discorso (anche perché di fatto l'italiano standard non lo parla nessuno, e il valore distintivo delle vocali aperte e chiuse non è riconosciuto dai parlanti, se non da una ridotta minoranza).
@@YasminaPani Beh, quelli centrali sí :) . Come s'evince dal cognome, sono pugliese, e studio dizione e fonetica naturale grazie a Luciano Canepari, e cerco sempre di distinguere le varie coppie minimi e i singoli timbri. Capisco ciò non sia vero in vari accenti regionali, ovviamente. Però sul resto, ripeto: chapeau!
Sono abbastanza alla "difesa" dell'italiano neutro, e di tutte le varianti neutre. Credo ogni lingua debba essere pronunciata "correttamente", seguendo gl'insegnamenti della fonetica naturale (sia il "dialetto" o lingua regionale, che l'italiano!).
"Vorrei sapere fino a che punto questi sono bisogni della popolazione italiana" Gran bella frase. Ti ringrazio per i tuoi chiarimenti. Non sono sui social, ma basta sentire in tv come si esprimono tantissimi giornalisti e conduttori per rendersi conto quale sia la sorte della lingua italiana. Figuriamoci l'introduzione di un genere neutro per farci credere che lo stato si muove in favore delle parità di diritti e... Mah! Davvero credo siamo giunti a un rincoglionimento sociale del quale purtroppo non ci rendiamo conto. Ma forse sono io il rincoglionito.
Adoro questo video anche se uso la schwa nello scritto, ma mi spiace che molti sciaquino la questione sociale, utilizzando il pretesto della lingua (appunto, oggi siamo tutti fonetici) per ribadire la loro stessa ideologia. Io sono tra coloro che veramente non si identifica nel genre binario, difatti la soluzione di togliere il concetto "maschile" e "femminile" dalle proposte di genere (fuori dal campo medico, dato che esiste il genre di nascita e l identitá di genere come concetti separati) e spero davvero che un giorno si possa trovare un modo per esprimermi in italiano corretto. P. S. Ironico come la lingua italiano siano in realtà essa stessa nata da fonemi dialettali ovvero quelli toscani, in Piemontese abbiamo anche noi molte piú vocali
Molto interessante e illuminante. Brava. Ho solo un'osservazione da fare su cui vorrei sapere il suo parere. La scomparsa del 'thou' e la sua sostituzione con 'you' in Inglese mi sembra (ma potrei sbagliare) sia stata un'evoluzione linguistica guidata anche da una meccanica sociale. Quindi questa dimensione può avere un ruolo, anche se rimane vero il fatto che non si tratta di dinamiche che posso essere imposte dall'alto, da un'autorità (vera o presunta tale). Quindi nella sostanza trovo assolutamente convincente quanto detto. Grazie
Mah in realtà si è imposta la forma "you" perché si è imposto il dialetto da cui proveniva, rispetto agli altri; c'è stata per un periodo una polarizzazione riguardante le forme di cortesia, che poi però si è persa, ma non per un meccanismo sociale (le forme di cortesia sono un "lusso", diciamo, quindi molte lingue finiscono con l'abbandonarle".
Ciao Yasmina, intanto complimenti per l'esposizione eccellente e oggettiva. Anche se a distanza di due anni, sono entrato appositamente nel tuo canale per cercare quest'argomento e sono contento di averlo trovato, ma le mie perplessità erano più che altro relative all'aspetto sociolinguistico dell'uso dei pronomi e dello schwa. A questo proposito ti pongo alcune domande, augurandomi che non siano troppo scomode: 1) Ha senso che all'uso di un pronome piuttosto che di un altro nell'identificazione di qualcuno venga attribuito il potere di provocare in alcune persone la disforia di genere, ovvero dei veri e propri sintomi patologici? 2) La grammatica deve o non deve necessariamente rispecchiare il genere biologico quando si parla con una persona di sesso maschile o femminile? 3) Ritieni che sia offensivo e inopportuno chiamare una persona transgender o "non binaria" con il pronome che si riferisce al sesso biologico della persona?
1) No, non ha senso. La disforia non è causata dagli altri ma è un problema dovuto alla mancata corrispondenza tra sesso e genere. L'uso errato dei pronomi può essere ulteriormente fonte di sofferenza se fatto per discriminare e offendere, ovviamente, ma non è che in sé causa la disforia. 2) La grammatica non ha la funzione di rispettare né il sesso né tantomeno il genere. 3) Nel caso delle persone trans, non ci sono ragioni per usare un pronome di verso da quello che loro ti chiedono: è solo questione di rispetto e anche di buonsenso. Nel caso delle persone non binarie un pronome non c'è, e visto che non è possibile inventarlo è assurdo incaponirci a vederci una discriminazione: si stabilisce una convenzione di comune accordo (cioè tu persona non binaria scegli che genere preferisci e io lo rispetto) e basta
Ottima spiegazione! Finalmente qualcuno che affronta il tema in maniera competente. Io dico sempre che, come concetto, il neutro esiste in italiano. Se entro in una stanza e dico "ciao a tutti" e ogni madrelingua italiano presente nella stanza capisce che sto salutando TUTTI, dov'è allora la necessità di schwa o asterisco?
Coloro ai quali non piace l'italiano che parlino inglese e non rompano più gli zebedei. Grazie della bella e esaustiva spiegazione. E che la cosa finisca qui!
Per risolvere il problema dei plurali maschilisti potremmo adottare il pugliese come lingua nazionale ... "Siamo tutt neutr, tutt brav e tutt bell di mameta"
Ciao, volevo chiederti cosa ne pensi di quella che orwellianamente definisco: la neolingua ; ovvero il mutamento linguistico che sta avvenendo a causa dei social ed in particolare dell'uso eccessivo di parole in inglese o , derivanti direttamente dall'utilizzo dei social media (es. googlare , twittare o hashtag) e che, in alcuni casi , tendono a travalicare il circuito per il quale sono stati creati per entrare a far parte del lessico comune in ambito ironico- informale ; tenendo conto inoltre dell'impoverimento oggettivo e attuale della lingua italiana . E se la diminuzione di vocaboli usati da una persona non corrisponda anche ad un impoverimento del vivere la vita. (Scusa , sembra un tema d'esame? m'e' venuta cosi'. ) 😁😁😁 ps. come si scrive lo schwa? e poi: e' vero che , dal momento che un idioma , oltre che parlato , volendo si puo' anche scrivere allora esso e' anche definibile come vera e propria lingua? Ciao e grazie.
Mi sembra decisamente eccessivo definirla neolingua, e di certo l'impoverimento linguistico non produce impoverimento nella vita. Non amo l'abuso di anglismi, penso che siano sintomo di una sottomissione culturale agli Stati Uniti e di una generale pigrizia linguistica degli italiani.
@@YasminaPani In effetti , l'associazione del termine neolingua la pensai riferendomi al film "1984" di G. Orwell ,piu' per l'analoga censura di questo con i social (vedi ad esempio youtube dove loro decidono quali parole sono o meno pronunciabili) che per la fusione della lingua nostrana con la tecnologia . Riguardo l'impoverimento ,penso che la conoscenza di piu' parole , studiarne e anche soltanto rifletterne il significato potrebbe comunque favorire un allargamento della mente e dei suoi orizzonti ; che non interferisca direttamente ad impoverire la maniera di vedere la vita sono d'accordo , pur pensando che chi e' in grado di descrivere bene la realta' in cui vive puo' ,volendo , conferirvi una dimensione fatta di profondita' che difficilmente attiene a chi sa soltanto poche parole. ✌ Oggi abbiamo il pudore di sembrare snob o cosa? per essere ben accetti dobbiamo infilare vaffanculi ovunque, o cosa? Io ritengo sicuramente piu' interessante una donna che sappia parlare correttamente rispetto ad una sboccata che pensa soltanto alle borse firmate e pretende di gestire il proprio universo con la cosmesi , e non me ne vergogno ; mi ritengo fondamentalmente ignorante ma con la voglia di migliorarmi , non vedo perche' cio' non debba valere anche per il modo di esprimermi. E poi,sai che c'è? mi piace parlare l'italiano e mi viene anche naturale.
BRAVISSIMA.
Non sai quanto mi fa piacere ascoltare finalmente una persona con le giuste competenze che smonta certi tristi personaggi che stanno infestando i social.
Ti ringrazio
Quoto, una boccata di razionalità, obiettività e competenza che è ossigeno puro.
Mi sto spellando le mani applaudendoti! Userò questo video come arma contro l'idiozia dei tristi personaggi che stanno infestando i social
no, noi giovani siamo il futuro, voi boomer ormai siete obsoleti.
Noi plasmiamo la lingua del futuro e appena andremo al governo metteremo in carcere chi usa termini maschili e non gender flat equalized.
Noi giovani gen z e gen alpha decideremo le sorti del pianeta, there is no planet B.
I nostri idoli sono i tiktokers , le egirls, e onlyfans e gli anime giappo, di cui ci nutriamo ogni giorno
Ci fossi stata tu al posto della boldrini in Parlamento l'Italia sarebbe sicuramente un paese migliore...
"il bisogno sociale è sacrosanto ma non ha niente a che fare con il bisogno linguistico"
e con questo hai detto tutto, non serve altro a mio parere...
Non è affatto sacrosanto, ma costruito ad hoc. Provate ad emanciparsi dalla propaganda, vaccinati.
Ma nelle vostre menti indottrinate alla volontà del padrone tra i bisogni sociali c'è ancora il diritto delle creature innocenti a crescere con PADRE e MADRE o è diritto sacrificabile al ben piu importante sfizio di maternità di femminielle ( vah che eleganza nel non chiamarli come vorrei ) o di paternità di lesbichielle ? Oh a proposito questi secondo i deliri del linguaggio imponibile dovrò definirli con la schwa ?
Finalmente qualcuno che parla in maniera seria e completa dell'argomento, mostrando conoscenza e competenza e soprattutto tenendo fuori le questioni ideologiche da cose in cui non c'entrano. È proprio una ventata di aria fresca. Complimenti e grazie!
Grazie a te per il commento
Da studioso di linguistica non posso che essere pienamente d’accordo con quanto hai esposto
Ne sono felice
Ammiro tanto le capacità di Yasmina che non riesco più a scrivere perché penso che mi stia guardando per correggermi. 😊
Veramente brava e di gran cuore. ❤
Il genere biologico non è collegato al genere grammaticale.
Grazie Yasmina!
" Vogliono farci diventare classe nominale 1 e classe nominale 2.. " semicit.
aahahahah
Questo commento non ha abbastanza likes.
Genitore 1 e genitore 2
Ollolanda..
😆😆😆
Ti seguo da poco e ho visto solo ora questo eccellente video. Spiegazione impeccabile, grazie.
Quasi quasi lo mando alla direttrice didattica di una scuola di lingue, in cui insegnano italiano a stranieri, che si ostina a mandare email che iniziano con “buongiorno a tutt*” e non si renge conto di quanto cio sia offensivo per gli insegnanti.
Noam Chomsky ha teorizzato che gli intellettuali diventano famosi se compiacciono il potere dominante.
Vera Gheno era una sconosciuta finché non ha proposto lo schwa.
Ora conosciuta e pura applaudita a strascico. Non resta che piangere, insieme al ridere.
Esatto. Infatti la cosa che io non tollero è l'usare il proprio ruolo di linguista per attirare facili consensi. Un professionista dovrebbe fare il suo lavoro in modo rigoroso.
@@YasminaPani C'è da dire che la povera Vera Gheno l'aveva detta scherzando, quasi per assurdo. La cosa pare sia diventata virale in modo non intenzionale.
@@bobon123 mmm, ni... Diciamo che lei l'ha buttata lì senza minimamente curarsi del fatto che ha un grande seguito sui social network, dove è diventata la paladina del linguaggio inclusivo (perché ha voluto porsi come tale) e che di conseguenza la gente avrebbe preso come oro colato qualsiasi sua parola. Infatti ora le sue dichiarazioni sull'argomento sono un brillante esempio di democristianità: sì insomma dai io l'ho proposto tanto per, lo so che ci sono soluzioni migliori, però ecco dai, non accaniamoci contro, è bello giocare con la lingua. Ho assistito a diverse situazioni nelle quali ha proprio evitato di prendere posizione in modo serio e soprattutto di rispondere alle obiezioni che le sono state mosse, tra cui quelle che propongo nel video (che non ho inventato io ma le hanno mosso anche altre persone). Io la considero una delle principali responsabili dell'ignoranza che regna intorno alla questione, data appunta la sua influenza sui social network, che è il luogo in cui queste "proposte" circolano.
@@YasminaPani Sicuramente un po' non le dispiace l'attenzione ricevuta, ma devo ammettere che io avevo sentito solo la sua intervista, alla fine della quale era passato in modo chiaro che in Italiano l'unico modo sarebbe usare suoni vocalici non attualmente in uso, _ma che questo ovviamente non fosse possibile_ . Poi appunto che non le dispiaccia l'attenzione ci sta, ma non l'ho trovata disonesta nell'esposizione: sentendola parlare mi ha chiaramente trasmesso fosse infattibile.
Chiaramente non posso garantire sia sempre stato il caso, magari in altre occasioni è stata meno chiara sul tema. La ascoltai in radio pochi giorni dopo che era esploso il fatto all'inizio.
Studio Lettere. Ho trovato questo video un sacco in ritardo ma nonostante questo ti voglio dire GRAZIE. Competenza, pacatezza e concetti davvero preziosi perfettamente esposti. Brava!
Un mio piccolo contributo: una mia videorecensione di un bel libro sull'argomento: ua-cam.com/video/-0-m_j7FVTg/v-deo.html
Ti ho scoperta nella live di WannaBeBuddha, grazie di esistere. Da insegnante e amante di fonetica sono felice di non essere il solo a trovare aberranti certe idee che girano ultimamente.
Grazie :)
Definitivo, come sempre! Mi sento di aggiungere che, se non si vuole sembrare discriminatori, ci sono accorgimenti retorici e stilistici che si possono adottare, per esempio il classico Signori e Signore, o cari e care, stilisticamente molto più gradevoli di car*
A volte ripenso a una discussione capitata tra colleghi, in cui una ragazza abbracciava la funzione inclusiva della schwa. Nel mentre riflettevo su quanto questa persona fosse spesso sgradevole: nei rapporti con le persone sapeva dimostrare arroganza, egocentrismo e qualche volta cattiveria. Non riusciva a farsi voler bene insomma. Nonostante tutto bastava usare qualche asterisco e magicamente dimostrava a tutti quanto rispettasse gli altri. È una logica che faccio fatica a comprendere.
Comunque video interessante e utile per sentire un punto di vista diverso 😊
Grazie caro 🙂 questo esempio secondo me è utile per far riflettere su come non siano le strutture grammaticali a comportare rispetto, ascolto e apertura
Molto brava, tutto spiegato in modo davvero chiaro ed esaustivo. Mi hai aiutato a mettere in ordine i miei pensieri sull'argomento. Gli ultimi due minuti, in particolare, mi sarebbero stati utili in un recente confronto, peraltro molto civile, con due mie colleghe convinte che il progresso passi attraverso questo simpatico segno grafico. Condivido in pieno il concetto di "bisogni indotti".
Grazie mille
😂
Ti ringrazio per aver parlato del linguaggio inclusivo sprecando due parole su chi effettivamente questo linguaggio dovrebbe rappresentare, ossia i non-binary. Da non-binary io parlo al maschile, perchè essendo io biologicamente donna trovo più consono utilizzare il maschile, che è genere neutro in italiano, visto che non mi crea problemi di disforia come invece fa il femminile, magari un non-binary biologicamente uomo potrebbe fare il contrario, anche se non avrebbe il vantaggio del "genere neutro". Quello che ci tengo a dire è che tutta questa grandissima polemica intorno al linguaggio inclusivo a me fa stare male, ma davvero male. Ogni volta mi viene un magone quando ne sento parlare negativamente, non perchè a me piaccia, ma perchè le critiche al linguaggio inclusivo vengono maggiormente da visioni e ideologie contrarie all'inclusività, spesso da eprsone che credono che i non-binary siano malati mentali.. ecc. Quindi poi mi arrabbio anche, perchè come hai detto tu riguardo il fatto di offendersi per il maschile, la stessa cosa si ripresenta qui perchè io da non-binary l'esigenza di avere un pronome neutro non la ho, perchè l'italiano non ha nulla del genere quindi mi sembra ovvio che io mi adeguo alla realtà che ho intorno e scelgo ciò che preferisco nella realtà tangibile. Invece l'aver creato quest'esigenza ed averla estesa a tutti i non-binary fa semplicemente male in primis perchè non rappresenta appunto un bisogno che tutti hanno, ma poi perchè crea solo odio intorno i non-binary. Basta aprire instagram per leggere centinaia di battute su chi decide di non identificarsi propriamente in nessuno dei due generi, su qualsiasi pagina, su Freeda, Stupreme, Commenti memorabili, Repubblica, le pagine di Salvini e Meloni. Seriamente su tutte le pagine di instragram, ma anche di facebook e di qualsiasi social si leggono battute cattivissime sui non-binary. Una volta ho fatto l'errore di rispondere a una persona che chiedeva: ma che significa essere non-binary e quando ho risposto lui mi chiede "e in che bagno vai?" e un'altra persona prontamente "quello dei disabili". Io non avevo detto nulla di male, nessuna ideologia estrema, nulla, eppure a quanto pare mi ero meritato quella battuta e se me ne fossi lamentato avrebbero detto anche che mi devo stare zitto perchè era ironia. Quindi io sono arrabbiato, sono arrabbiato con chi si è inventato questo linguaggio inclusivo perchè ha dato adito solo a intolleranza da ambo i lati, da chi rifiuta qualsiasi idea contro, a chi invece ne approfitta per denigrare e umiliare i non-binary. Quindi che dire.. grazie per aver dedicato due parole anche ai bisogni di questa categoria di persone, concordo che i miei bisogni di persona sono ben altri rispetto un pronome, un genere o altro, se potessi essere me stesso e non essere costretto a parlare al femminile con la mia famiglia, amici, professori ecc. staremmo già tutti un passo avanti. La mia inclusività sta nel sentirmi accettato dalla società, non dall'essere rappresentato da un fonema.
Ti ringrazio anche qui per il tuo preziosissimo commento
Sono non-binaria anch'io e concordo su tutto ciò che hai scritto.
Ottima esposizione!
Purtroppo è il risultato di generalizzare ogni cosa.
@@DinailaChanel grazie anche a te per il commento. È importantissimo per me sentire l'opinione di persone non binarie (anche perché non ne conosco dal vivo ora come ora quindi mi baso sui commenti online)
Ciao, è passato un anno dal tuo commento quindi magari nel frattempo hai pure cambiato idea, ma mi interessava risponderti dato che la maggior parte dei commenti non menziona la questione non-binary.
Non sono molto d'accordo su quanto hai detto, perché se c'è così tanta ignoranza e odio verso le persone non binarie (diciamo più in generale comunità lgbt ma vabè), parlare di un linguaggio inclusivo non è parte del problema, è un tentativo di risolverlo.
Non so se riesco a spiegarmi, una persona fa battute tremende sulle persone non binary perché molto probabilmente non ne ha mai sentito parlare prima e non andrà certo a informarsi sul perché alcune persone non binary abbiano la necessità di usare */ə/u o quel che preferisce per parlare di sé. Non per questo dobbiamo smettere di parlarne, un nuovo linguaggio a qualcuno serve.
Detto ciò, sulle modalità, le diverse 'offerte' si vedrà, appunto una lingua è innanzitutto lingua parlata, per cui nessuno ha la verità in tasca, e proprio per questo e utile continuare a discuterne e provare nuovi modi per includere nell'italiano le persone non-binary.
Non scrivo questo perché voglio sminuire il tuo dolore e la tua esperienza, ci tenevo solo a esporre il mio punto di vista.
♡
@@elenaangelucci3241 Credo che tu confonda il genere sessuale con il genere grammaticale, non per forza devono coincidere. Anche io che sono maschio dico: "entusiasta" con la a finale perchè la convenzione è così, non credo di aver bisogno di dire "entusiasto" altrimenti non mi sento rappresentato. Secondo me invece l'ha detta giusta il commentatore sopra: "La mia inclusività sta nel sentirmi accettato dalla società, non dall'essere rappresentato da un fonema.".
Perfettamente d'accordo. Le tue argomentazioni sono, da un punto di vista della linguistica, impeccabili.
"L'unica soluzione è: la corretta informazione scientifica".
Il resto: "protagonismi".
Salludos dae Sardinia ;)
"Fece da rimedi[schwa]... in quella tragedi[schwa]..."
[Elio e le Storie Tese, "Cateto"]
Sono donna, sono uomo, sono quello che sono.
Cosa ci vuoi fare? Cosa ci vuoi fare? Cosa a vuoi fare?
e anch'io proprio a quel verso pensavo!!
"Elio e l[schwa] stori[schwa] tes[schwa]"! 😅😢😂
Allora...provo emozioni contrastanti in questo momento 😂
sono contento perché ti ho appena scoperto ed è una gran bella scoperta
Sono demoralizzato perché sto video dovrenbe essere rimasto in tendenza YT Italia per tutti gli ultimi 2 anni (per la qualità dei contenuti)..e invece😂
Grazie!
Bel video, e chissene di chi la pensa diversamente, sono in totale accordo. E mi rivolgo alle persone che vivono male questa situazione: la vivete male di vostro per davvero, o la vivete male perché qualcuno vi ha indotto, per chissà quali ragioni, a viverla in questo modo? No perché se considerate rispettoso il solo mettere una finta vocale in fondo ad alcune parole, beh allora posso dire che proprio vi accontentate di poco. Quello non è il rispetto che meritate in quanto esseri viventi. Quella è solo una scorciatoia per chi i diritti “a cui avete diritto” non si sogna nemmeno di riconoscerveli. Svegliatevi che vi stanno babbando!
Concordo
Condivido assolutamente il contenuto di questo video.
Complimenti per l'argomento troppo spesso affrontato superficialmente.
Grazie mille
Il video migliore che ho visto nel 2021
Wow, ti ringrazio!
Complimenti! Una disamina davvero interessante e chiara.
Grazie mille!
Veramente una bella spiegazione, continuo a domandarmi perché generalmente, nelle tribune televisive dove si affronta il problema dell'inclusività, del gender fluid, del patriarcato e quant'altro, quasi mai vengono invitati linguisti, antropologi psicologi e comunque chi affronta questi temi in maniera scientifica e obiettiva.
Complimenti...e' un piacere ascoltarti. Finalmente un po' di ordine....
Ti ho appena scoperto. Grazie per aver fatto questi video. È un dono per tutti...
Veramente brava e anche una bella ragazza. Condivo tutto quanto hai detto.
grazie infinite, cara collega, per la perfetta spiegazione della lingue (o meglio delle lingue, in genere).
Sei una ragazza molto intelligente, prima ancora di essere preparatissima. Buon lavoro.
PS. Sono laureato in lingue anch'io, come te credo.
Sono laureata in linguistica 🙂
@@YasminaPani io in lingue e letterature straniere (Vecchio Ordinamento). Hai una preperazione glottologica e linguistica notevole
Ti ho appena conosciuta. Apparte l'avermi fatto ripassare gli esami di linguistica dati, finalmente qualcuno parla a modo di questa cosa. Soprattutto ci si indigna troppo facilmente e senza motivo secondo me, proprio per quello che hai detto tu
Apparte tutto, anche la sintassi conta.
Soprattutto apparte!
@@francescapratellesi7766 😂😂
Sarebbe più semplice eliminare uno dei due generi, quello rimanente diverrebbe neutro per forza di cose.
Yasmina sei stato molto bravo, bel video.
Scoppierebbe probabilmente una guerra civile lol
Al solito ; chiara , semplice e diretta = applausi !👏🏻👏🏻👏🏻
Ti ringrazio
Non ha idea di quanto sono felice di vedere un video come questo. Grazie davvero. Mi augurerei che le varie Michela Murgia e simili arrivassero a capire concetti da Fonologia 101, ma so che è una speranza vana. Solo ideologia e cospirazionismo, nessuna attenzione al dato di realtà.
Sono stato favorevole all' utilizzo sia del maschile che del femminile anche in casi in cui non era veramente necessario perché non ci vedevo nulla di male nel non lasciare indietro nessuno/a e non vi erano modifiche nelle singole parole, ciononostante queste nuove forme di scrittura (come ad esempio l'asterisco alla fine di una parola) non riesco proprio a farmele piacere. In ogni caso, ottimo video! :)
Ti ringrazio
Quanto vorrei che questo video venisse proiettato nelle classi dei licei, ci sono troppi perbenisti impegnati a depensare pur di non offendere nessuno (sempre che sia quello il motivo)
Bravissima Yasmina! Sei adorabile!
Video perfetto , grazie . Hai aiutato a chiarire a me e spero ad altri questa faccenda un po' contorta
Ti ringrazio
Ottima analisi. Su ogni punto.
Grazie
10 e lode! Grazie!!! Ottimo intervento! Con tanti saluti ai sostenitori delle carnevalate
Grazie mille
Complimenti per le tue qualità oratorie per esprimere i tuoi messaggi!
Si tratta di certi temi che se uno non è del settore, non può sapere.
Grazie mille
92 minuti di applausi. Complimenti per la chiarezza di esposizione e anche per l'esaustività, in 15 minuti hai toccato ogni punto saliente senza che sia necessario aggiungere altro.
In realtà purtroppo mancano alcune cose!
@@YasminaPani Sicuramente, ma per un non linguista (io sono un informatico) l'argomento risulta comunque ottimamente sviscerato e soddisfacente. E poi anche nel mio ambito mi imbatto in diatribe simili e modifiche del linguaggio futili e ben lontane dal nocciolo del problema, per cui apprezzo il modo pacato e ragionato di affrontare la questione.
Madonna grazie finalmente qualcuno parla del mutamento linguistico cristo ti ringrazio
Finalmente una che dice le cose come stanno. Stessa cosa stanno provando a fare con i bagni neutri... Che orrore
Che c'entrano bagni neutri con l'odio per gli uomini?
@@YasminaPani Per chi ha studiato biologia, i bagni neutri sono un'orrore, al di là che tu creda al genere o no (cosa inventata interamente nella testa e non verificabile scientificamente) non si può pretendere dallo stato la creazione di bagni solo per un tuo capriccio
@@YasminaPani no non centrano ma i bagni neutri sono un appannaggio della sinistra radicale, la stessa che propone la schwa e linguaggio degenerato
Molto molto interessante, infatti nell'antica Roma dove si parlava latino e si usava il genere neutro, le donne, la comunità lgbt e tutte le persone ora discriminate erano assolutamente non discriminati e con pari diritti!
Finalmente qualcuno che da a Cesare quello che è suo. Brava.
Scusate (da')
ti ringrazio
Grazie a Wannabe Buddha vedo i tuoi video, sei stata molto illuminate e mi iscrivo! La linguistica era la mia materia "schiferita" all'università, confesso.
Wannabebuddha hanno davvero messo luce su una perla di competenza con Yasmina, mi ritengo fortunato anche io lol
Grazie! La linguistica a molti non piace, in base a come viene spiegata risulta ostica o noiosa. Ho aperto il canale anche per cercare di farla percepire in modo diverso!
Mi trovo a guardare un'altro dei tuoi video
Sei sempre chiara e diretta
Ti ringrazio
Wow, che dire. Appena scoperto il canale. La spiegazione è dettagliata e chiara. Mi sono iscritto. Complimenti, veramente! Mi vado a vedere gli altri video!
Grazie mille
Che piacere ascoltarti!!!
Se non fossi anziano, indementito e con un vigore che appartiene più ai ricordi che al presente (per non parlare del futuro) Vi sposerei 🥰🥰🥰
Insomma esistono i Bassetti e Burioni ancora tra i linguisti.
Ottima spiegazione, comunque.
Complimenti per il video, finalmente qualcuno che argomenti seriamente e vada dritto al punto. Ho solo un dubbio, ossia non ho ben capito per quale esigenza le lingue si siano dotate dei generi se non quella di classificare e distinguere in primis maschi e femmine.
Questa è una domanda alla quale ancora si sta cercando risposta! Non è ben chiara l'origine del genere grammaticale, si stanno ancora facendo studi in merito. Se ci pensi, però, è come il fatto che in italiano abbiamo tre coniugazioni verbali: perché non averne una sola? Si tratta sempre di classi morfologiche, in un caso nominali e nell'altro verbali.
@@YasminaPani Capisco, e a questo punto è abbastanza tendenzioso convincersi a tutti i costi che l'uso marcato del maschile sia maschilista, ma vabbè, sui media odierni siamo abituati a queste battaglie meramente ideologiche fondate sul nulla. Grazie per il chiarimento!
Sono anni, ormai, che si parla della questione dell'inclusivitá "grammaticale" nella lingua italiana. Sono anni che viene derubricata come un non-problema. Eppure la cosa va avanti. Tutto ciò che viene detto in questo video è convincente, competente e corretto, sono anche d'accordo su molti punti. Però non posso fare a meno di domandarmi: E quindi cosa succederà? Semplicemente le persone si stancheranno di usare schwa, asterischi e "U" e diranno: "vabbé dai, abbiamo scherzato."? Rimarranno gergo in codice di questi gruppi "estremisti"? Al di là della glottologia e della sociolinguistica, cosa accadrá nella vita di tutti i giorni? I primi asterischi li ho iniziati a vedere qualche anno fa, e subito ho pensato: "Ma che è sta cosa? Vabbé figurati se prenderà piede." Oggi siamo qui, e gli asterischi, le u e le schwa si stanno diffondendo sempre di più. Ma magari tra qualche anno si smonta tutto. Chi lo sa... credo che il dibattito rimarrà aperto ancora per molto.
Mi sono posto anch'io la stessa domanda. Essendo la società eterogenea cioè fatta di diversi gruppi, ognuno col proprio codice morale, i propri comportamenti ed il proprio modo di esprimersi, penso che probabilmente l'uso del linguaggio inclusivo diventerà molto banalmente un ulteriore criterio per distinguere un gruppo A dagli altri. Niente di più, niente di meno.
Complimenti, hai tutto il mio supporto. Le ideologie rendono esausti ma sono contento che tu non ti sia arresa.
A volte ho la tentazione, ma in realtà non mi arrenderei mai davvero
Tutto ben argomentato. Da rifletterci sopra.
Sei di una bravura esagerata. Seguo i tuoi video con estremo interesse e ti ringrazio di cuore per il lavoro che produci.
Grazie mille!
Un discorso serio, finalmente!
Da stamparsi in fronte. Grazie. È confortante avere qualcuno che può rispondere con competenza su certe tematiche, troppo spesso a "combattere" queste nuove derive sono politici o "intellettuali" che la buttano solo in caciara svilendo il dibattito. Ho sentito l'opinione di vera gheno che non la pensa proprio così, lei invece mi è parsa più efficace
Grazie. Io e altri che abbiamo posto queste obiezioni stiamo ancora aspettando che la dott.ssa Gheno risponda nel merito.
Mia cara, hai ragione nel dire che senti stanchezza nel constatare che non può esserci dialogo con chi vuole comunque imporre l'uso del cosiddetto "genere neutro". Sono stanco anch'io nel sentire costantemente parlare di termini "sessisti", di neologismi al femminile, o altre amenità del genere (che stridono fortemente al mio orecchio). Sono stufo di sentire gli oratori dire: "Cittadine e cittadini", "lavoratrici e lavoratori", e via dicendo... Perché c'è gente che assolutamente vuole rovinosamente integrare, con assurdi segni, l'alfabeto della lingua italiana? Perché imporre nuovi modi di dire, con termini assolutamente inutili? Comincio a sentire parole tipo "avvocata", quando finora si è sempre usato avvocatessa, o addirittura "presidenta", ossia il massimo della distorsione ed abbrutimento della lingua italiana. Certi personaggi politici, principali resdponsabili di questo sfacelo, farebbero bene ad interessarsi di problemi più urgenti del popolo italiano invece che prendere lauti stipendi per poi cercare di imporre nuovi e deprecabili costumi mascherandoli come un tentativo di "integrazione" dei costumi altrui...
Una spiegazione davvero esaustiva 👍
Grazie
Non ho mai sentito un discorso così ben fatto sullo schwa. E’ un argomento che i linguisti famosi liquidano dicendo che fa ridere quasi non meritasse una spiegazione. Evidentemente dicono così perché non hanno argomenti: tu li hai e mi hai fatto cambiare idea, ero per lo schwa e adesso ho capito che non ha senso. Qualcuno (questo linguista che qui non nomino) che arriva ad irridere chi non sa perché è lui in realtà che non ha la capacità di spiegare dovrebbe lasciare il suo posto prestigioso a persone come te.
Mado, brava! Più chiara di così non potevi essere
Ci ho messo molti anni ma alla fine ho trovato la mia insegnante di italiano preferita.
Sei stata chiarissima, come l'acqua di una fonte di montagna. Io credo che queste questioni siano fondamentalmente armi di distrazioni di massa, la quale massa non è sfiorata minimamente da queste sciocchezze. Sono questi radical chick ( si scrive così?) Che continuano a indicare il dito ma non la luna, e non voler capire le vere esigenze e bisogni del popolo. Bravissima!!!
Una barriera contro l’idiozia. Brava.
Video meraviglioso, condivido subito
Ciao , intanto volevo complimentarmi per il video che è stato super interessante e chiaro. Volevo chiederti se c'è un articolo o un testo che possa approfondire la non corrispondenza tra genere linguistico e genere biologico grazie .
Questo è un buon punto di partenza, fa una disamina degli studi più recenti in merito. link.springer.com/article/10.3758/s13423-019-01652-3
Ottima riflessione/spiegazione: complimenti per l'accuratezza dell'argomentazione. Condivido tutto:
Grazie!😃
Grazie a te :)
sono totalmente d'accordo. Amen
In questo video la prof ha dato il meglio di sé
Una domanda (non so neanche se magari hai già fatto un video in proposito): per quanto riguarda la declinazione al femminile di professioni e mestieri? Che ne pensi?
Non ho mai fatto un video in proposito perché mi disturba dare troppa attenzione a questo tema. In sostanza la mia posizione è questa: declinare i mestieri al femminile è grammaticalmente corretto quindi non ci sono motivi linguistici per opporvisi. Al contempo non ci sarebbe nulla di male nemmeno lasciarli al maschile, che semplicemente è la forma generica. Quindi credo che ognuno sia libero di fare come preferisce. Quello che mi dà fastidio è, come sempre, la propaganda di sottofondo sul maschile brutto e cattivo che nasconde le donne, ecc ecc.
@@YasminaPani Peraltro io, maschio, non mi sentirei vilipeso nella mia virilità se, al primo anno di università, venissi definito una matricola.
4:54 Da meridionale (centrosud in realtà) riconosco il suono [ə] come [o], buonə→buono, o [e] (mentre qualcuno dal Nord probabilmente lo riconoscerà come [a] o [e]), quindi comunque la comunicazione fallisce
Ma in realtà pure qui nel nord si usa il suono [ə] : io che sono piemontese ad esempio li conosco come ë, vedi parole come ël (il) o ëd (di). Immagino che la maggiore differenza sia che non ci sono (o almeno non me ne vengono in mente 🤔) parole che terminano con questo suono
Complimenti per la competenza
Ti giuro Yasmina le foto delle tue anteprime mi fanno troppo ridere ahaha, il tuo viso sembra troppo dire: sto per sputtanare tutte le vostre ca**ate, preparatevi.
Ti si amaaa
Bellissimo video e molto istruttivo. Da non addetto ai lavori però mi sono fatto una idea di quello che, magari non detto esplicitamente, è il razionale dietro queste "rivendicazioni" sul genere. Alcune professioni sono state storicamente svolte da uomini e, inconsciamente, quando leggiamo sindaco, muratore, elettricista, assessore pensiamo ad un uomo. Sicuramente col passare degli anni è sempre più comune vedere donne svolgere professioni che sono state per anni appannaggio quasi unicamente di uomini e, immagino, con gli anni cambierà anche il collegamento inconscio che ho menzionato prima; magari tra 50 anni quando leggeremo ministro, autista, minatore non ci verrà automaticamente in mente l'immagine di un uomo. Ora quello che comprendo io è che il "disagio" che provano le persone che vogliono eliminare, in alcuni casi, i generi è questa correlazione inconscia che esiste tra alcune professioni e gli uomini. Questa correlazione con gli anni sicuramente verrà meno ma applicare una forzatura oggi alla lingua immagino che, nella loro testa, acceleri questa transizione.
Eh sì, peccato che non sia vero 😀
@@YasminaPani in effetti non l'ho mai sentita come argomentazione, però, sebbene non supporti questa "battaglia", è l'unica che mi potrebbe suonare vagamente "accettabile"
Dio santo, non riesco a smettere di ascoltarti. E' evidente che avessi un bisogno carnale di competenza, buonsenso e chiarezza sull'argomento. Per ora pigliati un complimento sotto ogni video, ho una forma di entusiasmo un pò irruento, fra un pò mi passa.
Ti ringrazio molto
Grazie, davvero completo e interessante.
La grande diffusione mediatica di queste idee e il fatto che arrivino addirittura a minacciare la carriera professionale di qualcuno deve fare davvero riflettere. Mi pare difficile pensare che siano mode spontanee onestamente.
Sei consapevole che da questo preciso momento 8:57 la schiera di persone del "inseriamo il genere neutrale nella lingua italiana" si trasformerà in un "fate ritornare il latino come lingua nazionale" ?!
Scommetto che sei una grande amante del latino xD
Io adoro il latino, è la lingua più bella del mondo 🤣 sarei felicissima di tornare a parlarlo!
Ho appena scoperto questo canale. Questo è il secondo video che guardo dopo quello in cui parli della (agghiacciante) proposta di applicare la cancel culture a Roald Dahl. Naturalmente, non potevo fare a meno di iscrivermi. Grazie, grazie, grazie! Condivido in pieno il tuo punto di vista e ascolto affascinata le spiegazioni di una persona competente e che ha i titoli per fornirle. Siamo talmente bombardati da questa ideologia woke che a volte - solo a volte - riescono a generare dei dubbi del tipo: “Ma perché devono farmi sentire come una intollerante fascista quando non lo sono mai stata e mai lo sarò?” 😅
In attesa di trovare una risposta, corro a vedere gli altri video! 😉 Canale davvero fantastico!
Grazie mille 🙂 sono dell'idea che proprio le persone non reazionarie, non estremiste, dovrebbero esprimersi su queste cose, anche per far capire che abbiamo a cuore tante battaglie sociali importanti, serie
Questo video dovrebbe essere visto da tutti quelli vogliono distruggere la nostra lingua!!
Condividerò questo video in tutt* i luogh* e tutt* i lagh*!
Scherzi a parte, ciao, sono capitata su questo video per puro caso, complimenti per esserti esposta su questa faccenda e grazie per aver condiviso argomentazioni scientifiche.
Ho una domanda: i suoni vocalici in italiano non sono sette, considerando anche le varianti di o ed e?
Ti ringrazio! Sì, nell'italiano standard sono sette, ma non ho voluto allungare il discorso (anche perché di fatto l'italiano standard non lo parla nessuno, e il valore distintivo delle vocali aperte e chiuse non è riconosciuto dai parlanti, se non da una ridotta minoranza).
@@YasminaPani Beh, quelli centrali sí :) . Come s'evince dal cognome, sono pugliese, e studio dizione e fonetica naturale grazie a Luciano Canepari, e cerco sempre di distinguere le varie coppie minimi e i singoli timbri. Capisco ciò non sia vero in vari accenti regionali, ovviamente. Però sul resto, ripeto: chapeau!
Sono abbastanza alla "difesa" dell'italiano neutro, e di tutte le varianti neutre. Credo ogni lingua debba essere pronunciata "correttamente", seguendo gl'insegnamenti della fonetica naturale (sia il "dialetto" o lingua regionale, che l'italiano!).
Brava!!
Grazie per il video sei stata molto chiara
Ottima spiegazione, semplice ed efficace.
"Vorrei sapere fino a che punto questi sono bisogni della popolazione italiana" Gran bella frase. Ti ringrazio per i tuoi chiarimenti. Non sono sui social, ma basta sentire in tv come si esprimono tantissimi giornalisti e conduttori per rendersi conto quale sia la sorte della lingua italiana. Figuriamoci l'introduzione di un genere neutro per farci credere che lo stato si muove in favore delle parità di diritti e... Mah! Davvero credo siamo giunti a un rincoglionimento sociale del quale purtroppo non ci rendiamo conto. Ma forse sono io il rincoglionito.
Tranquillo non sei solo tu, purtroppo siete la larga maggioranza, anche se vi piace tanto fare le vittime
@@lornova79 vittima?
Adoro questo video anche se uso la schwa nello scritto, ma mi spiace che molti sciaquino la questione sociale, utilizzando il pretesto della lingua (appunto, oggi siamo tutti fonetici) per ribadire la loro stessa ideologia.
Io sono tra coloro che veramente non si identifica nel genre binario, difatti la soluzione di togliere il concetto "maschile" e "femminile" dalle proposte di genere (fuori dal campo medico, dato che esiste il genre di nascita e l identitá di genere come concetti separati) e spero davvero che un giorno si possa trovare un modo per esprimermi in italiano corretto.
P. S. Ironico come la lingua italiano siano in realtà essa stessa nata da fonemi dialettali ovvero quelli toscani, in Piemontese abbiamo anche noi molte piú vocali
Mi fa piacere che pur usando lo schwa abbia potuto apprezzare il mio video. Per il resto ti ho già risposto sotto l'altro video :)
mi hai dato tantissimi spunti per la mia tesi di laurea triennale :)))
Mi fa molto piacere 🙂
Eccellente. Voglio imparare molto di piu' da lei... complimenti. Seria, chiara, esplicita, diretta.
Grazie mille
Io proporrei di parlare in dialetto barese, con tutti i tagli alle vocali finali nessuno può rompere le scatole
Meglio l'abruzzese: quasi esclusivamente consonanti. Così non si sbaglia e non si discrimina nessuno.
@@AlgernonMoncrieff77 appunto
Molto interessante e illuminante. Brava. Ho solo un'osservazione da fare su cui vorrei sapere il suo parere. La scomparsa del 'thou' e la sua sostituzione con 'you' in Inglese mi sembra (ma potrei sbagliare) sia stata un'evoluzione linguistica guidata anche da una meccanica sociale. Quindi questa dimensione può avere un ruolo, anche se rimane vero il fatto che non si tratta di dinamiche che posso essere imposte dall'alto, da un'autorità (vera o presunta tale). Quindi nella sostanza trovo assolutamente convincente quanto detto. Grazie
Mah in realtà si è imposta la forma "you" perché si è imposto il dialetto da cui proveniva, rispetto agli altri; c'è stata per un periodo una polarizzazione riguardante le forme di cortesia, che poi però si è persa, ma non per un meccanismo sociale (le forme di cortesia sono un "lusso", diciamo, quindi molte lingue finiscono con l'abbandonarle".
Ciao Yasmina, intanto complimenti per l'esposizione eccellente e oggettiva. Anche se a distanza di due anni, sono entrato appositamente nel tuo canale per cercare quest'argomento e sono contento di averlo trovato, ma le mie perplessità erano più che altro relative all'aspetto sociolinguistico dell'uso dei pronomi e dello schwa. A questo proposito ti pongo alcune domande, augurandomi che non siano troppo scomode:
1) Ha senso che all'uso di un pronome piuttosto che di un altro nell'identificazione di qualcuno venga attribuito il potere di provocare in alcune persone la disforia di genere, ovvero dei veri e propri sintomi patologici?
2) La grammatica deve o non deve necessariamente rispecchiare il genere biologico quando si parla con una persona di sesso maschile o femminile?
3) Ritieni che sia offensivo e inopportuno chiamare una persona transgender o "non binaria" con il pronome che si riferisce al sesso biologico della persona?
1) No, non ha senso. La disforia non è causata dagli altri ma è un problema dovuto alla mancata corrispondenza tra sesso e genere. L'uso errato dei pronomi può essere ulteriormente fonte di sofferenza se fatto per discriminare e offendere, ovviamente, ma non è che in sé causa la disforia.
2) La grammatica non ha la funzione di rispettare né il sesso né tantomeno il genere.
3) Nel caso delle persone trans, non ci sono ragioni per usare un pronome di verso da quello che loro ti chiedono: è solo questione di rispetto e anche di buonsenso. Nel caso delle persone non binarie un pronome non c'è, e visto che non è possibile inventarlo è assurdo incaponirci a vederci una discriminazione: si stabilisce una convenzione di comune accordo (cioè tu persona non binaria scegli che genere preferisci e io lo rispetto) e basta
Grazie per questo video. È bello ascoltarti. 😊❤️
Grazie 🙂
brava, brava, brava. Oggi ci vuole coraggio a contrapporsi agli stereotipi del pensiero unico per di più con tale livello di competenza
Una spiegazione perfetta.
Ottima spiegazione! Finalmente qualcuno che affronta il tema in maniera competente.
Io dico sempre che, come concetto, il neutro esiste in italiano. Se entro in una stanza e dico "ciao a tutti" e ogni madrelingua italiano presente nella stanza capisce che sto salutando TUTTI, dov'è allora la necessità di schwa o asterisco?
Già!
Coloro ai quali non piace l'italiano che parlino inglese e non rompano più gli zebedei. Grazie della bella e esaustiva spiegazione. E che la cosa finisca qui!
Bravissima yasmina!!!
La migliore analisi sul tema che abbia mai sentito
Ti ringrazio
Per risolvere il problema dei plurali maschilisti potremmo adottare il pugliese come lingua nazionale ... "Siamo tutt neutr, tutt brav e tutt bell di mameta"
Ottimi ragionamenti.
Ciao, volevo chiederti cosa ne pensi di quella che orwellianamente definisco: la neolingua ; ovvero il mutamento linguistico che sta avvenendo a causa dei social ed in particolare dell'uso eccessivo di parole in inglese o , derivanti direttamente dall'utilizzo dei social media (es. googlare , twittare o hashtag) e che, in alcuni casi , tendono a travalicare il circuito per il quale sono stati creati per entrare a far parte del lessico comune in ambito ironico- informale ; tenendo conto inoltre dell'impoverimento oggettivo e attuale della lingua italiana . E se la diminuzione di vocaboli usati da una persona non corrisponda anche ad un impoverimento del vivere la vita. (Scusa , sembra un tema d'esame? m'e' venuta cosi'. ) 😁😁😁 ps. come si scrive lo schwa? e poi: e' vero che , dal momento che un idioma , oltre che parlato , volendo si puo' anche scrivere allora esso e' anche definibile come vera e propria lingua? Ciao e grazie.
Mi sembra decisamente eccessivo definirla neolingua, e di certo l'impoverimento linguistico non produce impoverimento nella vita. Non amo l'abuso di anglismi, penso che siano sintomo di una sottomissione culturale agli Stati Uniti e di una generale pigrizia linguistica degli italiani.
@@YasminaPani In effetti , l'associazione del termine neolingua la pensai riferendomi al film "1984" di G. Orwell ,piu' per l'analoga censura di questo con i social (vedi ad esempio youtube dove loro decidono quali parole sono o meno pronunciabili) che per la fusione della lingua nostrana con la tecnologia . Riguardo l'impoverimento ,penso che la conoscenza di piu' parole , studiarne e anche soltanto rifletterne il significato potrebbe comunque favorire un allargamento della mente e dei suoi orizzonti ; che non interferisca direttamente ad impoverire la maniera di vedere la vita sono d'accordo , pur pensando che chi e' in grado di descrivere bene la realta' in cui vive puo' ,volendo , conferirvi una dimensione fatta di profondita' che difficilmente attiene a chi sa soltanto poche parole. ✌ Oggi abbiamo il pudore di sembrare snob o cosa? per essere ben accetti dobbiamo infilare vaffanculi ovunque, o cosa? Io ritengo sicuramente piu' interessante una donna che sappia parlare correttamente rispetto ad una sboccata che pensa soltanto alle borse firmate e pretende di gestire il proprio universo con la cosmesi , e non me ne vergogno ; mi ritengo fondamentalmente ignorante ma con la voglia di migliorarmi , non vedo perche' cio' non debba valere anche per il modo di esprimermi. E poi,sai che c'è? mi piace parlare l'italiano e mi viene anche naturale.