Ho visitato il vostro sito. Davvero molto interessante e vi ringrazio. Come preticante di arti marziali poi,non potevo non apprezzare. Stavo riguardando il video.La parte finale circa specializzazione e ontologia è stupefacente. Straordinario. Una potenza filosofica davanti alla quale si ammutolisce. Vale tutti i volumi di filosofia messi insieme.Ha unificato la base di duemila anni di filosofia in pochi secondi!!! Severino è incredibile. Una semplicità abissale.Un maestro totale.
Il "suo" mondo, quello della filosofia, è quello che ha generato i tanti "piccoli mondi"della psicologia.Quei piccoli mondi che, facendosi lautamente pagare, dispensano verità "assolute" che a parole dicono di non avere. Sono molto più sereno nell'apprendere che, finalmente, abbiamo una persona che sa cosa sia il VERO mondo. Grazie!
Mi permetto umilmente di suggerirvi le opere di Marco Pellegrino... da 16 ai 33 anni ha studiato tutti e 30 i libri di Severino che considera il suo Maestro... critica l' idea del principio di non contraddizione e afferma con le sue tesi che il vero apparire infinto é qui ed ora concretamente davanti a noi. Io, lei, un gatto, una stella, una folata di vento siamo concretamente l' apparire infinitamente finito della Realtà concreta. Consiglio i suoi libri: " La struttura concreta dell' infinito", "Del tragico Amore", " Matematica dello Spirito " , " Le Materie Prime della Coscienza ", " Silenzi e respiri del Destino " e " Illudersi nello specchio degli Eterni" e infine Poesie del tormento nei cerchi di Luce"..
non esiste il nulla. siamo costretti nell'immensità dell'eterno in quanto il ni-ente non esiste e non c'è nascita dal nulla e ritorno nel nulla. il diveniente è una caratteristica dell'essere da non confondere con la trasformazione dell'essere in qualcosa altro che può essere anche il nulla. no non è possibile , il divenir altro è pur sempre eternamente essere. Enorme Parmenide e immenso Severino che lo ripropone da 30 anni all'attenzione della tradizione filosofica occidentale e in fondo del mondo che ha tradito l'antica conoscenza.
Il divenir altro implica l'entrare nel nulla di un ente e l'uscire dal nulla di un altro ente, identificando l'ente con in nulla si commette la follia nichilistica. Ciò che noi interpretiamo erroneamente come divenire è l'apparire e lo scomparire degli enti, o meglio l'incominciante apparire e il cessante apparire.
Credo che una delle più accessibili esposizioni della sua idea di base sia quella che ho dato io, in sua presenza, registrata nel filmato del suo ultimo seminario con le Vacances de l'Esprit organizzate da ASIA (trovi i DVD sul sito di Asia). In quella occasione gli feci anche la presente intervista. Ora che mi ci fai pensare, la estrapolerò e la metterò in libera visione. Grazie dell'intervento. Franco Bertossa
@associazioneasia Salve,chiedevo se possibile una cortesia,ovvero,mi potreste indicare la prossima data in cui severino sarà presente alle vacanze e l'indirizzo del posto preciso? Oppure un elenco degli appuntamenti dove sarà presente? Vi ringrazio anticipatamente.
Interessante il suo riferimento al "miracolo"della Resurrezione. Interessante perchè permette una considerazione circa il divenire e la follia. Cercherò di essere breve per esprimere il mio pensiero; prendiamo tre punti del Vangelo che riportano "miracoli"così come siamo abituati a considerarli. Gesù trasforma l'acqua in vino, Gesù ridà la vista a un cieco, Gesù risorge Lazzaro. Ebbene, tutte e tre queste situazioni implicano una "trasformazione".
18:25 - Ecco che Severino fraintende il modo di dire "teoria del tutto" usato a volte nelle scienze fisiche: è una teoria (provvisoria) delle interazioni fondamentali, non una fantomatica teoria che spiega tutto. 18:35 - Ecco che qui invece fraintende il senso della specializzazione presente nelle scienze contemporanee: è una specializzazione pragmatica, che riguarda il singolo individuo che fa scienza e non può sapere tutto della propria disciplina, *non* una frammentazione teoretica; anzi, sul piano teoretico, la scienza contemporanea tende ad andare verso un'integrazione e un'unitarietà sempre più spinta.
P.S. Il problema ontologico, poi, è chiaramente l'UNICO problema fondamentale della filosofia. Ci si chiede spesso cosa ci fosse prima del "big-bang", oppure come le cose "stessero"in Dio prima di essere create Ripeto, questo vale per OGNI tradizione, occidentale e orientale. Se prima del big-bang c'era comunque l'energia, quella energia, quella configurazione, DEVE NECESSARIAMENTE ESSRE DIVENUTA ALTRO DA SE
Dottor Damele Francesco, lettisi tutti i suoi commenti mi si rivela -velare doppiamente- un quesito originario: se la quiddità del medio , nel suo concetto, altro non è che la mediazione dell'imm-ediatezza o come suol dirsi "in medio stat virtus", tale verità porta seco l'immanente negazione negante della trascendenza nominalistica (cfr. Duns Scoto). La rin-grazio , attendo la soluzione.
Io continuerò a parlare con te perché mi fa molto piacere parlare con te. Comunque piacere io mi chiamo Francesco Damele. Mi piacerebbe essere dottore però purtroppo non lo sono : perché io faccio tutt’ altro mestiere ossia scrivere e scrivere libri di filosofia: però penso che purtroppo non ne pubblicherò mai nessuno e mai uno: perché sono una persona colta e profondamente dotta che ha una buona memoria e che legge molti libri
Perbacco! Detto da un credente è francamente paradossale, visto che è vulgata riconosciuta il motto cristiano: "polvere eri, e polvere tornerai". Polvere o cenere, stiamo sempre parlando della stessa cosa. Certo, sono inezie davanti alle quali il fedele non si scompone, anche se dovrebbe... perchè, alla fine, la resurrezione dei corpi smentisce in modo eclatante proprio quell'affermazione. Davanti all'evidenza scientifica - ovvero alla fenomenologia a cui fa riferimento -
...mah, francamente c'è di peggio. Il fatto che cancellino non mi rovina di sicuro la giornata. In ogni caso, se restiamo al discorso severiniano (ma che non è "suo" o di qualcun'altro), il post non si è nullificato, ma si è solo portato al di fuori dell'apparire empirico (iposintattico).Cordiali saluti.
divenendo altro da se, deve assolutamente aver abbandonato la propria specificità. Se la specificità "pre-big bang" non fosse diventata nulla in quanto tale, non staremmo a parlere di big-bang. Lo stesso, ma moltiplicato all'infinito come portata ontologica, vale se, prima di quell'evento, si postulasse il "nulla". Saluti.
Il miracolo è trasformazione di un esistente in altro esistente. Ma questo...è il divenire che ognuno ha davanti! Si dice spesso che la vita è un miracolo: alla luce di questo, il miracolo è la normalità, perchè è trasformazione: divenire! E perchè - se il miracolo è considerato folle dal punto di vista della ragione - non siamo disposti a considerare il divenire (come Severino fa da sempre), come follia?
rappresenta quella dimensione ontologica nella quale PRIMA non c'è nulla e POI ha inizio. Interpretare nichilisticamente "creazione" e "inizio", porta certamente alla superficialità nell'analisi di certi termini Saluti! :-)
(ma, anche qui, il discorso su Severino andrebbe approfondito). La tradizione religiosa, invece, lo accetta NECESSARIAMENTE. Ne fà addirittura la fonte dalla quale Dio trae le cose.Non è questionoe di "conoscerlo". Ma è strana pretesa quella di riconoscerlo come destino inevitabile, e poi, quando si approfondisce, l'affermare che non è poi necessario conoscerlo!!! Ma questo è tipico del fideismo.Nulla di male, per carità, ma occorre riconoscerlo. Poi, altra cosa singolare, lei faceva riferimento
ciò che resta è proprio quella polvere. Infatti, purtroppo per lei, la scienza si guarda bene dal postulare una resurrezione dei corpi. Quindi, nel caso, la cenere severiniana, ha perlomeno la stessa valenza della polvere cristiana. Le dico questo anche perchè quando lei discute il parmenidismo di Severino (autore che, non si offenda, lei continua a interpretare in modo sommario) dimentica che l'esempio della cenere (un classico di Severino), è proprio per ribadire l'impossibilità
Come prima cosa, le consiglierei di leggere (almeno una volta Severino). Infatti, le sue pur rispettabili opinioni, dimodtrano la sua scarsa competenza nei confronti del filosofo bresciano.Avrà molte altre competenze (più delle mie sicuramente)ma non su Severino. In più occasioni,Severino afferma infatti che compito della filosofia NON E' quello di insegnare alla scienza come si fa scienza.Nel caso, si avrebbe una "cattiva filosofia". Dunque, il suo riferimento a vacini e sciroppi
e gli accidenti (le cose, gli uomini..ogni ente), sono le "forme" transeunti che, vengono e tornano nel nulla. Scienza e fede, dunque, sono assolutemante IDENTICHE, come prassi e come ontologia.
Il fatto è che la professione di "ignoranza"circa le cose (che, sia ben chiaro, non è riferita solo a lei), è smentita dai fatti. Lei non può infatti affermare di "capire o meno"le cose. Quando lei afferma con sicurezza che Dio crea ecc, dimostra di conoscere perfettamente questa "creazione".Nessun dubbio! Dio crea le cose, si afferma; e conm questo si toglie IN TOTO il mistero nel quale si pretende trattenerle. Lo stewsso, insisto, vale per il "nulla". Severino ne dimostra l'impossibilità
Non capisco perchè in questo frangente Severino traduce ETETYMOS - che indica l'etimologia ovvero il SENSO della parola - con quell' INNEGABILE e INCONTROVERTIBILE a cui si riferisce prima con il termine con ESPISTEME e poi con il termine DESTINO. Non necessariamente il SENSO di una parola è INCONTORVERTIBILE.
Guardi, con tutto il rispetto, ma lasciamo perdere la retorica del papà e della mamma. Sapesse quanto liquido seminale è stato involontariamente sparso in postriboli e fra coppie sposate magari per interesse. Ma comq, ripettabile ogni posizione. per il resto, non mi rimane che farle notare che citare Bergson per affermare che "non sappiamo cosa è il nulla assoluto", rende difficilmente comprensibile la sua affermazione circa la "creazione" dal nulla da parte di Dio. Se non si sa cos'è il nulla
perchè per poter creare le cose "dal nulla", deve avere davanti a se questo nulla, senza il quale non potrebbe esercitare la sua potenza infinita. Senza il nulla, Dio non può creare! Ma già nella "Seconda lettera ai tessalonicesi", si allude al "katechon", alla potenza che limita e contiene l'anticristo, ma che deve essere rimosso e sparire proprio perchè l'anticristo si possa rivelare. Se invece le cose sono GIA' in lui (un concetto affine alla pre-eternità dei sufi)
Tutto questo ricordando come - paradossalmente - anche lo scienziato sia un fedele. In ogni caso torno a ripetere:affermare che non è nnecessario sapere cos'è il nulla, e poi fondare su questo nulla teologie e teodicee, è assurdo. Una lettura di Fredegiso di Tours potrebbe aiutare.
Lei scrive che: " Qui si dimentica l`essenziale, i miracoli dei Vangeli sono opera dell`amore del Figlio di Dio". Sono belle parole, ma restano solo e soltanto una fede. Null'altro che un'ideologia. Una fede che non tollera (se vuol essere tale) alcune certezze che contraddistinguono invece ciò che lei dice, almeno nel tenore delle affermazioni. Singolare poi che lei affermi, con malcelata ironia, che senza l'amore di Dio, senza la sua presenza ecc resterebbe solo la "cenere severiniana".
pensavo volessi fare uno scipero della fame per riavere i video......attendevo la tua risposta il video faccio fatica a seguirli a volte...ho salvato solo questo tuo post la scienza, afferma l'eternità della materia, e con questo pensa di aver chiuso i conti con l'ontologia.Ma il problema ritorna, perchè la stessa scienza è costretta a riconoscere l'esistenza del nulla che coinvolge gli enti. Il nulla così, rientra dalal finestra dopo essere stato espulso dalla porta.
Il pensiero di Severino - molto rigoroso - non si fonda sugli schemi ordinari di pensiero, quali tu stai usando ora. Dovresti leggerti qualcosa, magari cominciando con la voce su Wikipedia o su "filosofico-punto-net", per iniziare.
Severino non fa la distinzione tra io e corpo. Per lui ogni apparire è eterno. Anche l'io appare tanto quanto gli atomi (quando appaiono). Dunque ogni momento vissuto nell'apparimento è eterno; era tale prima di venire all'apparire e resta tale anche quando scompare dall'apparire. (Può tranquillamente cambiare "apparire" con "fenomeno"). - Franco Bertossa
Da una situazione, si passa ad un'altra. L'acqua diventa vino, Lazzaro da morto diventa vivo, il cieco ritrova la vista. Ma questi miracoli, non sono forse l'immagine più consueta e normale che abbiamo ogni giorno davanti a noi? Per stare all'esempio principale di Severino, non vediamo forse che la legna - gettata nel fuoco - diventa quell'altro da se che è la cenere? O che ogni giorno si trasforma in un altro? Così come ogni istante. Così come ogni cosa?
MrApeiron1 eh? La legna, tutti i giorni, diventa cenere perché qualcuno si prende il disturbo di bruciarla. A quanto ne sappiamo , oggi, non esiste un modo per trasformare l’acqua in vino imponendoci la mani sopra e lo stesso si può dire della resurrezione dei morti. Se esistesse un modo economico per trasformare l’acqua in vino, l’unica cosa che smetterebbe di esistere, uscendo dal “cerchio dell’apparire”, sarebbero i vigneti .
affermare che Dio ne ha tratto le cose è singolare.La polvere cristiana è invece la medesima cosa..infatti lei stesso ammette che può "tranquillamente passare"..ovvero nullificarsi.Non ho detto nulla di differente da questo. Charleston? beh...diciamo che - nichilisticamente parlando- i camposanti sono pieni di gente che "naturalemnte"è deceduta senza per questo "provare" il soprannaturale. Che strana affermazione ha fatto! Cordiali saluti.
Ho visitato il vostro sito.
Davvero molto interessante e vi ringrazio.
Come preticante di arti marziali poi,non potevo non apprezzare.
Stavo riguardando il video.La parte finale circa specializzazione e ontologia è stupefacente.
Straordinario.
Una potenza filosofica davanti alla quale si ammutolisce.
Vale tutti i volumi di filosofia messi insieme.Ha unificato la base di duemila anni di filosofia in pochi secondi!!!
Severino è incredibile.
Una semplicità abissale.Un maestro totale.
Il "suo" mondo, quello della filosofia, è quello che ha generato i tanti "piccoli mondi"della psicologia.Quei piccoli mondi che, facendosi lautamente pagare, dispensano verità "assolute" che a parole dicono di non avere. Sono molto più sereno nell'apprendere che, finalmente, abbiamo una persona che sa cosa sia il VERO mondo. Grazie!
Ogni volta,grandioso.
Ammiro molto Severino .. dalle sue parole traspare una grande pace interiore
Mi permetto umilmente di suggerirvi le opere di Marco Pellegrino... da 16 ai 33 anni ha studiato tutti e 30 i libri di Severino che considera il suo Maestro... critica l' idea del principio di non contraddizione e afferma con le sue tesi che il vero apparire infinto é qui ed ora concretamente davanti a noi. Io, lei, un gatto, una stella, una folata di vento siamo concretamente l' apparire infinitamente finito della Realtà concreta. Consiglio i suoi libri: " La struttura concreta dell' infinito", "Del tragico Amore", " Matematica dello Spirito " , " Le Materie Prime della Coscienza ", " Silenzi e respiri del Destino " e " Illudersi nello specchio degli Eterni" e infine Poesie del tormento nei cerchi di Luce"..
20 minuti di parole straordinarie
Il più grande dei filosofi.
Nella vita ciò che accade accade sempre mediante fatti ed effetti - perché ciò che accade non accade mai per caso
Straordinario Emanuele Severino
Emanuele Severino il filosofo con una mente profonda e un intelligenza straordinaria
Giuseppe Rensi, , a cura di Marco Fortunato, Orthotes Editrice, Napoli 2011.
.
20 minuti di parole meravigliose
Parafrasando Kant: la conoscenza del mondo si svolge mediante un giudizio determinante
20 minuti di parole stupende
Grazie Francesco Damele ti amo
un'infinità di oceani,non può competere con la profondità di quest'uomo. Sono onorato di aver condiviso un parte di eterno con lui.
Formidabile Emanuele Severino
Tanto Lov Emanuele
grande filosofo
L’ ottimismo non esiste
purtroppo hanno rimosso il video di severino con relativi post e la tua risposta sul nulla si è annullata con buona pace di Severino
non esiste il nulla. siamo costretti nell'immensità dell'eterno in quanto il ni-ente non esiste e non c'è nascita dal nulla e ritorno nel nulla. il diveniente è una caratteristica dell'essere da non confondere con la trasformazione dell'essere in qualcosa altro che può essere anche il nulla. no non è possibile , il divenir altro è pur sempre eternamente essere.
Enorme Parmenide e immenso Severino che lo ripropone da 30 anni all'attenzione della tradizione filosofica occidentale e in fondo del mondo che ha tradito l'antica conoscenza.
ecco, perchè allora ha tanta difficoltà ad esprimere questo (od altro) concetto forte in modo semplice e chiaro?
Il divenir altro implica l'entrare nel nulla di un ente e l'uscire dal nulla di un altro ente, identificando l'ente con in nulla si commette la follia nichilistica. Ciò che noi interpretiamo erroneamente come divenire è l'apparire e lo scomparire degli enti, o meglio l'incominciante apparire e il cessante apparire.
Credo che una delle più accessibili esposizioni della sua idea di base sia quella che ho dato io, in sua presenza, registrata nel filmato del suo ultimo seminario con le Vacances de l'Esprit organizzate da ASIA (trovi i DVD sul sito di Asia). In quella occasione gli feci anche la presente intervista. Ora che mi ci fai pensare, la estrapolerò e la metterò in libera visione. Grazie dell'intervento. Franco Bertossa
Eccezionale Emanuele Severino
@associazioneasia Salve,chiedevo se possibile una cortesia,ovvero,mi potreste indicare la prossima data in cui severino sarà presente alle vacanze e l'indirizzo del posto preciso?
Oppure un elenco degli appuntamenti dove sarà presente?
Vi ringrazio anticipatamente.
Interessante il suo riferimento al "miracolo"della Resurrezione. Interessante perchè permette una considerazione circa il divenire e la follia. Cercherò di essere breve per esprimere il mio pensiero; prendiamo tre punti del Vangelo che riportano "miracoli"così come siamo abituati a considerarli. Gesù trasforma l'acqua in vino, Gesù ridà la vista a un cieco, Gesù risorge Lazzaro. Ebbene, tutte e tre queste situazioni implicano una "trasformazione".
Noi esseri umani facciamo logica mediante 3 modi : 1 Principio di non contraddizione 2 Senno del raziocinio 3 Logica proposizionale
Noi esseri umani ragioniamo mediante il principio di non contraddizione
20 minuti di parole eccezionali
20 minuti di parole più belle del mondo
18:25 - Ecco che Severino fraintende il modo di dire "teoria del tutto" usato a volte nelle scienze fisiche: è una teoria (provvisoria) delle interazioni fondamentali, non una fantomatica teoria che spiega tutto.
18:35 - Ecco che qui invece fraintende il senso della specializzazione presente nelle scienze contemporanee: è una specializzazione pragmatica, che riguarda il singolo individuo che fa scienza e non può sapere tutto della propria disciplina, *non* una frammentazione teoretica; anzi, sul piano teoretico, la scienza contemporanea tende ad andare verso un'integrazione e un'unitarietà sempre più spinta.
perfetto! Guarda caso errori che gli analitici non fanno, essendo più avvezzi al metodo scientifico, applicato alla filosofia
Mi fa paura questo uomo.... un patrimonio dell'umanità!
Insomma Severino era convinto di aver trovato la verità incontrovertibile
Caro, caro Professore ....
Ascolta anche… LECTURES 2020: Caro Professor Severino... "Si figuri" (Armando Torno)
P.S. Il problema ontologico, poi, è chiaramente l'UNICO problema fondamentale della filosofia. Ci si chiede spesso cosa ci fosse prima del "big-bang", oppure come le cose "stessero"in Dio prima di essere create Ripeto, questo vale per OGNI tradizione, occidentale e orientale. Se prima del big-bang c'era comunque l'energia, quella energia, quella configurazione, DEVE NECESSARIAMENTE ESSRE DIVENUTA ALTRO DA SE
Anche Nietzsche e Popper dovrebbero essere letti frequentemente
Claudio, guardi che Severino non dice assolutamente che esista il corpo più che l'anima!
Penso il più competente fra i commenti.Ha ragione.
Dottor Damele Francesco, lettisi tutti i suoi commenti mi si rivela -velare doppiamente- un quesito originario: se la quiddità del medio , nel suo concetto, altro non è che la mediazione dell'imm-ediatezza o come suol dirsi "in medio stat virtus", tale verità porta seco l'immanente negazione negante della trascendenza nominalistica (cfr. Duns Scoto). La rin-grazio , attendo la soluzione.
Io continuerò a parlare con te perché mi fa molto piacere parlare con te. Comunque piacere io mi chiamo Francesco Damele. Mi piacerebbe essere dottore però purtroppo non lo sono : perché io faccio tutt’ altro mestiere ossia scrivere e scrivere libri di filosofia: però penso che purtroppo non ne pubblicherò mai nessuno e mai uno: perché sono una persona colta e profondamente dotta che ha una buona memoria e che legge molti libri
Il mio stato originario di esistenza è la Liguria: ossia Genova e il Genoa . Le mie origini originarie sono di Alassio in provincia di Savona
La filosofia è quel pensiero che rivela la purezza concettuale
Perbacco! Detto da un credente è francamente paradossale, visto che è vulgata riconosciuta il motto cristiano: "polvere eri, e polvere tornerai". Polvere o cenere, stiamo sempre parlando della stessa cosa. Certo, sono inezie davanti alle quali il fedele non si scompone, anche se dovrebbe... perchè, alla fine, la resurrezione dei corpi smentisce in modo eclatante proprio quell'affermazione. Davanti all'evidenza scientifica - ovvero alla fenomenologia a cui fa riferimento -
La logica è senno del raziocinio della verità
@MrApeiron1 Mi associo
Wittgenstein è un filosofo che dovrebbe essere letto con maggiore frequenza
...mah, francamente c'è di peggio. Il fatto che cancellino non mi rovina di sicuro la giornata. In ogni caso, se restiamo al discorso severiniano (ma che non è "suo" o di qualcun'altro), il post non si è nullificato, ma si è solo portato al di fuori dell'apparire empirico (iposintattico).Cordiali saluti.
La matematica è scoperta della verità
La matematica è scoperta di numeri e princìpi : glossa ai 100 anni dei I Princìpi della matematica di Russell pubblicati nel 1903
La libertà non è un fenomeno una cosa perché è un pensiero
Non è far filosofia, Severino è Filosofia
Il principio di non contraddizione lo ha elaborato per la prima volta Platone
il principio di non contraddizione, già intuito da Parmenide, e' enunciato in maniera esplicita e, soprattutto, dimostrato da Aristotele.
divenendo altro da se, deve assolutamente aver abbandonato la propria specificità. Se la specificità "pre-big bang" non fosse diventata nulla in quanto tale, non staremmo a parlere di big-bang. Lo stesso, ma moltiplicato all'infinito come portata ontologica, vale se, prima di quell'evento, si postulasse il "nulla". Saluti.
Il miracolo è trasformazione di un esistente in altro esistente. Ma questo...è il divenire che ognuno ha davanti! Si dice spesso che la vita è un miracolo: alla luce di questo, il miracolo è la normalità, perchè è trasformazione: divenire! E perchè - se il miracolo è considerato folle dal punto di vista della ragione - non siamo disposti a considerare il divenire (come Severino fa da sempre), come follia?
rappresenta quella dimensione ontologica nella quale PRIMA non c'è nulla e POI ha inizio. Interpretare nichilisticamente "creazione" e "inizio", porta certamente alla superficialità nell'analisi di certi termini Saluti! :-)
Wittgenstein è il filosofo che dovrebbe essere letto con frequenza
(ma, anche qui, il discorso su Severino andrebbe approfondito). La tradizione religiosa, invece, lo accetta NECESSARIAMENTE. Ne fà addirittura la fonte dalla quale Dio trae le cose.Non è questionoe di "conoscerlo". Ma è strana pretesa quella di riconoscerlo come destino inevitabile, e poi, quando si approfondisce, l'affermare che non è poi necessario conoscerlo!!! Ma questo è tipico del fideismo.Nulla di male, per carità, ma occorre riconoscerlo. Poi, altra cosa singolare, lei faceva riferimento
ciò che resta è proprio quella polvere. Infatti, purtroppo per lei, la scienza si guarda bene dal postulare una resurrezione dei corpi. Quindi, nel caso, la cenere severiniana, ha perlomeno la stessa valenza della polvere cristiana. Le dico questo anche perchè quando lei discute il parmenidismo di Severino (autore che, non si offenda, lei continua a interpretare in modo sommario) dimentica che l'esempio della cenere (un classico di Severino), è proprio per ribadire l'impossibilità
La matematica consiste nello scoprire i numeri
Come prima cosa, le consiglierei di leggere (almeno una volta Severino). Infatti, le sue pur rispettabili opinioni, dimodtrano la sua scarsa competenza nei confronti del filosofo bresciano.Avrà molte altre competenze (più delle mie sicuramente)ma non su Severino. In più occasioni,Severino afferma infatti che compito della filosofia NON E' quello di insegnare alla scienza come si fa scienza.Nel caso, si avrebbe una "cattiva filosofia". Dunque, il suo riferimento a vacini e sciroppi
e gli accidenti (le cose, gli uomini..ogni ente), sono le "forme" transeunti che, vengono e tornano nel nulla. Scienza e fede, dunque, sono assolutemante IDENTICHE, come prassi e come ontologia.
Quando si parla di eterno bisogna ritornare a Giordano Bruno
Nel linguaggio si tratta di avere un linguaggio consono
Per capire il problema bisogna capire il favore del blema
Il fatto è che la professione di "ignoranza"circa le cose (che, sia ben chiaro, non è riferita solo a lei), è smentita dai fatti. Lei non può infatti affermare di "capire o meno"le cose. Quando lei afferma con sicurezza che Dio crea ecc, dimostra di conoscere perfettamente questa "creazione".Nessun dubbio! Dio crea le cose, si afferma; e conm questo si toglie IN TOTO il mistero nel quale si pretende trattenerle. Lo stewsso, insisto, vale per il "nulla". Severino ne dimostra l'impossibilità
allora di tutto ciò che ha scritto non sta in piedi nulla. Cordiali saluti.
Non capisco perchè in questo frangente Severino traduce ETETYMOS - che indica l'etimologia ovvero il SENSO della parola - con quell' INNEGABILE e INCONTROVERTIBILE a cui si riferisce prima con il termine con ESPISTEME e poi con il termine DESTINO.
Non necessariamente il SENSO di una parola è INCONTORVERTIBILE.
Guardi, con tutto il rispetto, ma lasciamo perdere la retorica del papà e della mamma. Sapesse quanto liquido seminale è stato involontariamente sparso in postriboli e fra coppie sposate magari per interesse. Ma comq, ripettabile ogni posizione. per il resto, non mi rimane che farle notare che citare Bergson per affermare che "non sappiamo cosa è il nulla assoluto", rende difficilmente comprensibile la sua affermazione circa la "creazione" dal nulla da parte di Dio. Se non si sa cos'è il nulla
perchè per poter creare le cose "dal nulla", deve avere davanti a se questo nulla, senza il quale non potrebbe esercitare la sua potenza infinita. Senza il nulla, Dio non può creare! Ma già nella "Seconda lettera ai tessalonicesi", si allude al "katechon", alla potenza che limita e contiene l'anticristo, ma che deve essere rimosso e sparire proprio perchè l'anticristo si possa rivelare. Se invece le cose sono GIA' in lui (un concetto affine alla pre-eternità dei sufi)
Il nichilismo ci sta difronte sempre
La logica è senno del raziocinio
Tutto questo ricordando come - paradossalmente - anche lo scienziato sia un fedele. In ogni caso torno a ripetere:affermare che non è nnecessario sapere cos'è il nulla, e poi fondare su questo nulla teologie e teodicee, è assurdo. Una lettura di Fredegiso di Tours potrebbe aiutare.
La ragione occidentale è Leopardi - Popper - Tolstoj e Dostoevskij ma anche Platone e Wittgenstein
Lei scrive che: " Qui si dimentica l`essenziale, i miracoli dei Vangeli sono opera dell`amore del Figlio di Dio". Sono belle parole, ma restano solo e soltanto una fede. Null'altro che un'ideologia. Una fede che non tollera (se vuol essere tale) alcune certezze che contraddistinguono invece ciò che lei dice, almeno nel tenore delle affermazioni. Singolare poi che lei affermi, con malcelata ironia, che senza l'amore di Dio, senza la sua presenza ecc resterebbe solo la "cenere severiniana".
La logica occidentale sono Platone - Russell - Peano e Wittgenstein
M
Siete pazzi.
pensavo volessi fare uno scipero della fame per riavere i video......attendevo la tua risposta il video faccio fatica a seguirli a volte...ho salvato solo questo tuo post
la scienza, afferma l'eternità della materia, e con questo pensa di aver chiuso i conti con l'ontologia.Ma il problema ritorna, perchè la stessa scienza è costretta a riconoscere l'esistenza del nulla che coinvolge gli enti. Il nulla così, rientra dalal finestra dopo essere stato espulso dalla porta.
Il pensiero di Severino - molto rigoroso - non si fonda sugli schemi ordinari di pensiero, quali tu stai usando ora. Dovresti leggerti qualcosa, magari cominciando con la voce su Wikipedia o su "filosofico-punto-net", per iniziare.
Il problema matematico è favore del blema
Severino non fa la distinzione tra io e corpo. Per lui ogni apparire è eterno. Anche l'io appare tanto quanto gli atomi (quando appaiono). Dunque ogni momento vissuto nell'apparimento è eterno; era tale prima di venire all'apparire e resta tale anche quando scompare dall'apparire. (Può tranquillamente cambiare "apparire" con "fenomeno"). - Franco Bertossa
La matematica è una glossa a piè di pagina da Hilbert a Russell
Ah quindi diceva cazzate anche in greco
Il linguaggio è il dicibile e l’ effabile
Da una situazione, si passa ad un'altra. L'acqua diventa vino, Lazzaro da morto diventa vivo, il cieco ritrova la vista. Ma questi miracoli, non sono forse l'immagine più consueta e normale che abbiamo ogni giorno davanti a noi? Per stare all'esempio principale di Severino, non vediamo forse che la legna - gettata nel fuoco - diventa quell'altro da se che è la cenere? O che ogni giorno si trasforma in un altro? Così come ogni istante. Così come ogni cosa?
MrApeiron1 eh? La legna, tutti i giorni, diventa cenere perché qualcuno si prende il disturbo di bruciarla. A quanto ne sappiamo , oggi, non esiste un modo per trasformare l’acqua in vino imponendoci la mani sopra e lo stesso si può dire della resurrezione dei morti. Se esistesse un modo economico per trasformare l’acqua in vino, l’unica cosa che smetterebbe di esistere, uscendo dal “cerchio dell’apparire”, sarebbero i vigneti .
affermare che Dio ne ha tratto le cose è singolare.La polvere cristiana è invece la medesima cosa..infatti lei stesso ammette che può "tranquillamente passare"..ovvero nullificarsi.Non ho detto nulla di differente da questo. Charleston? beh...diciamo che - nichilisticamente parlando- i camposanti sono pieni di gente che "naturalemnte"è deceduta senza per questo "provare" il soprannaturale. Che strana affermazione ha fatto! Cordiali saluti.
Il problema matematico è favore del blema