Grazie alla Biblioteca di Alessandria per questa splendida opportunità! Approfitto di questo per scusarmi con tutti per aver confuso quando parlavo della potenza dei motori watt con volt, errore mio. Spero che il lavoro possa essere comunque di vostro gradimento 😁
Complimenti per la particolarità dell'argomento, come figlio di ferroviere, cresciuto a pochi metri da una stazione, l'ho apprezzato particolarmente! Ricordo bene che fino a fine anni'80 circolavano ancora le ultime vecchie E 626 e i ferrovieri raccontavano a noi ragazzini la storia della gloriosa macchina.
Per quanto riguarda i treni non saprei, ma la vostra intelligenza e capacità di comunicare sono sempre puntuali. Ragazzi siete bravissimi. Complimenti.
Hai presentato Bochicchio come si presentava il mitico Troy McLure! "Forse vi ricorderete di lui per la Pillola sull'Orient Express o sulla nascita dei treni in Italia" 😂😂
La documentazione su questo tema non è così difficile da trovare... se si sa dove cercare. Avevo scritto una risposta con qualche link a siti di appassionati e a qualche editore specializzato (tra cui gli editori di alcuni dei libri linkati in bibliografia), ma non lo vedo più. Immagino sia stata rimossa per alcuni link ad attività commerciali... Sarà, errore mio in questo caso. Non capisco però che fastidio potessero dare i siti di appassionati: quei siti esistono per pura passione, dato che ai gestori arrivano più grane che gloria (figurarsi soldi) per tenerli aperti. Non per fare polemica inutile, però se si vuole promuovere la cultura anche su temi di nicchia, ritengo sia utile agevolare il lavoro dei ricercatori o dei curiosi condividendo qualche link da cui si può partire per approfondire le proprie ricerche. Questo ambito di ricerca storica è stato rovinato da coloro che si tenevano i frutti delle proprie ricerche o le foto nel cassetto senza divulgarle per il puro gusto di essere gli unici depositari della conoscenza, o in previsione di chissà quali guadagni. Col vantaggio della vanagloria di pochi, tutti quanti abbiamo perso delle informazioni che sarebbero oggi preziosissime. Anche perchè, salvo rare eccezioni, gli eredi hanno preso i documenti e le foto conservate nei cassetti e le hanno direttamente trasferite nel cassonetto.
Purtroppo i link a siti esterni vengono bloccati direttamente da youtube e non c'è modo di recuperarli. Se avete consigli su libri e altro materiale, scrivete direttamente titolo e autore
@@laBibliotecadiAlessandria ah, buono a sapersi. Mi scuso per aver male interpretato 🤗... Comincio dai siti di appassionati: Più attinente al tema c'è lo stagniweb, curato da Giorgio Stagni. Nella sezione "notizie storiche" trovate materiale inerente alla storia delle ferrovie in Italia, tra cui un'antologia trifase ricca di informazioni tecniche (credo comprensibili per chiunque) e storiche. Nella sezione "notizie d'attualità" trovate anche qualche spiegazione sul perché oggi i treni non arrivano più in orario. Oltre a un archivio di foto attuali e storiche di grande qualità. Per un archivio di immagini sconfinato, c'è photorail curato da Stefano Paolini, anche qui foto storiche e moderne di altissima qualità anche della ferrovia locale più sfigata nei vostri paraggi. Per fare qualche ricerca bibliografica c'è il sito trenidicarta, che elenca (almeno, ci prova) tutte le pubblicazioni a tema ferroviario pubblicate in Italia. Sicuramente è utile per trovare una qualche pubblicazione di nicchia su una qualche ferrovia della vostra zona... Per i siti più istituzionali, sicuramente utile il sito dell'archivio di fondazione FS, che contiene le scansioni di tutti gli orari ferroviari dal 1905 al 2009 (purtroppo sono stati tolti quelli del periodo bellico, non s'è capito mai perché), i disegni di progetto delle locomotive e degli edifici di stazione (tutti o buona parte), oltre agli archivi fotografici delle ferrovie stesse. Già solo gli orari sono una fonte preziosissima per chiunque volesse fare un viaggio nel passato. Poi esistono tanti altri siti e archivi, che vanno a coprire realtà più specifiche o locali, impossibile elencarli tutti.
grande francesco! non era dubbio che avessi parlato di questo! soprattutto al capitolo riguardo alla trifase, che come sai ne sono fortemente appassionato! vi ringrazierò con un video con il simulatore! e grazie a gioele per aver dato impulso a questo argomento; comunque piccolo aneddoto: mio papà se le ricorda molto bene le E550 a Novi San Bovo agli ultimi anni di esercizio!
Buonasera, anche io sono appassionato di treni, soprattutto di trifase e di ferrovie scomparse (ferrovia Val Brembana, Spoleto Norcia, ecc) e secondarie
Molto interessante e grazie per i ricordi che mi ha suscitato questo video. Da giovane andavo spesso al Museo del rimpianto Dott. Francesco Ogliari. Buona parte degli esemplari visti, li toccai con mano
Complimenti davvero. Una graditissima sorpresa piacevole nell'universo incapace della galassia interattiva.Gia apprezzavo le tue pillole ma questa è veramente una preziosissima chicca imperdibile in questo caso un bellissimo regalo di compleanno ad un64ennse figlio di ferroviere il cui padre descriveva la locomotiva star del servizio la*Spaccarotaie* Problematiche che vennero risolte con le locomotive elettriche a cassa snodata con 3 carrelli.Se in Italia e nel mondo ci fossero più persone intelligenti come voi forse non si assistere be a stupide e crudeli guerre.Graazie e continuate così bravi bravi bravi
Pillola molto bella che per me è stata anche un bagno di gioventù visto che in ferrovia ci ho passato 36 anni dopo i quali sono scappato a gambe levate per andare in pensione.
@@orsociondolone1237 Orso carissimo, non ho potuto rispondere prima, perché la connessione Internet và e viene e non c'era campo nemmeno per il cellulare.... Mi sembra bella ed anche originale questa serie; qualcuno ha brontolato 😂😂😂per la confusione tra Volt e Watt, ma si capisce che è un lapsus. I treni mi sono sempre piaciuti; mio fratello aveva il trenino elettrico ed un grande plastico, che montavamo sul tavolo della sala..😁👋🚂🚃🚂🚃🚂
@@antonellaromano In effetti dal punto di vista tecnico è una storia molto interessante anche perché mette a confronto due modi di pensare quasi antitetici che poi hanno finito per far convergere le due scuole di pensiero nella trazione a corrente alternata trifase che ha il suo punto forte nelle minori dimensioni dei motori di trazione e quindi l'affermarsi dei treni a potenza distribuita come ad esempio il modello più nuovo del TAF e gli ETR di nuova concezione. Questo modo di pensare è frutto della tecnologia dei semiconduttori che ha reso obsoleto il reostato di trazione Scusatemi se sono andato troppo sul tecnico, mi sono fatto prendere la mano.
Per favore, non confondiamo i volt con i watt, accidenti. Nella didascalia c'è scritto 182 Kw ovvero 182 chilowatt e non 182 chilovolt. Galileo Ferraris si rivolta nella cassa da morto. Ricordiamo la formula valida in cirrente continua, quella degli accumulatori delle didascalie, ovvero: V x I= P Cioè volt moltiplicato ampere = watt
Riassumendo: l' Italia aveva poco carbone, e neppure di buona qualità. Ferrovie con molte linee di montagna, con pendenze anche proibitive, lunghe gallerie... tutto negativo per la trazione a vapore ( TV). Per fortuna la corrente elettrica ad alta tensione stava sviluppandosi con un certo grado di sicurezza - problemi di isolamento- per uso ferroviario..
Stupendo molto ben fatto, molto interessante e tecnico ma per nulla perso in tecnicismi inutili. Grazie a te e a Boch8cchio. Comunque tra le varie persone che hanno vissuto il XX almeno nel sud Italia più che il treno "di ricambio" il problema del ritardo cronico fu risolto in maniera demagogica sfruttando il tipico fumo negli occhi che il regime sapeva sfruttare ad arte sfruttando un espediente. Notando che i ritardi erano cronici e costanti nelle durate, furono modificati all'occorrenza gli orari.
Ho seguito con piacere questa "cavalcata" di un'ora. Molte informazioni interessanti... con qualche imprecisione sulle unità di misura. Il tema è molto vasto e abbraccia aspetti geopolitici e socioeconomici strettamente legati alle scelte fatte riguardo alla tecnologia ferroviaria... basti pensare per esempio ai cambi di proprietà agli stabilimenti di Vado Ligure fino ad oggi...😉 Aspetto con interesse le prossime puntate...🤞
Questo belissimo video ci introduce (che combinazione) all'evento Porte aperte del deposito di La Spezia Migliarina domani sabato 18 e domenica 19 marzo. Domattina partirà da Milano Centrale un treno storico per La Spezia Migliarina.
Grazie grazie Gioele! E come vedi dal mio logo ho apprezzato e gustato tantissimo questo video. Faccio parte di Adriavapore un'associazione che fa rivivere i treni storici con sede a Rimini. Adesso condiviso con questo mio gruppo, ciao!
Bellissima trattazione complimenti. Ma permettimi una curiosità : come è possibile che un esperto come lei ripeta tante volte il lapsus di dire kilovolt invece che kilowatt?
Spero in una prossima puntata dove si possano prendere in considerazione le fantastiche "littorine" in servizio sulla prima linea elettrificata al mondo: Milano Colico Chiavenna Sondrio.. littorine di un'eleganza, che all'epoca sostituirono le vecchie carrozze di legno! penso fino agli anni 80/90 del secolo scorso; come non ricordare il mitico Settebello!! o il pendolino, con le loro linee studiate dai nostri più valenti designer!!.. Storia infinita e gloriosa che ho avuto la fortuna di assaggiare nei miei viaggi, non essendo più giovane di primo pelo, dato i miei 64 anni..
Per una appasionato come me è veramente una manna, poi visto la mia età ho potuto vedere dal vivo sia la E428 normale che quelle aerodinamiche. Anche se ho viaggiato spesso con locomotive nate dopo la II Guerra mondiale come le E646.l
Quelle delle ferrovie italiane è una grande storia ma è finita. In Italia non si progetta più nulla che riguardi i treni, Come per altro è successo anche per l'automobile. Abbiamo distrutto una grandissima tradizione sveduta agli stranieri distruggendo know how ed esperienza. Un disastro totale. Negli anni 30 avevamo progettato e realizzato il treno che fece il record del mondo di velocità e poi negli anni 50/60 il settebello e l'arlecchino treni superveloci per allora completamente progettati e realizzati in italia con concetti innovativi come il carrello unico per due carrozze poi ripreso dal TGV, e poi il pendolino brevetto svenduto ovviamente per un piatto di lenticchie e prodotto ancora oggi da aziende straniere. Oggi siamo un paese sottosviluppato dal punto di vista dell'ingegneria ferroviaria. I treni si disegnano e si producono all'estero, e infatti fanno schifo.
A me i treni che oggi circolano in Italia non fanno affatto schifo: le locomotive elettriche della famiglia TRAXX sono un progetto internazionale e sono costruite a Vado Ligure, che mi risulta essere in Italia in provincia di Savona. Locomotive come le le E.464 acquistate dalle FS in oltre 700 (settecento) esemplari sono eccellenti locomotive impiegate in tutta Italia soprattutto per treni passeggeri: hanno una potenza di 3,5 MW ed una velocità massima di 160 Km/h. Le locomotive della serie E.412 circolano in Italia e in Austria al traino di treni merci, le locomotive della serie E.402B si possono vedere in tutta Italia al traino di treni passeggeri, per esempio sulla linea del Brennero ed in Val Pusteria. I treni "pendolino", che una volta erano costruiti dalla Fiat ferroviaria a Savigliano sono sempre costruiti in Italia, sempre a Savigliano, che però non è più Fiat, ma Alstom, in quanto Fiat ha ceduto le sue attività ferroviarie. Una volta, all'epoca delle locomotive articolate E.636, E.646 ed E.656, le FS progettavano le locomotive a cura del proprio ufficio tecnico, affidandone poi la realizzazione all'industria italiana; oggi molti progetti sono internazionali e sono le aziende stesse a curarne progetto e produzione, come ad esempio per la serie TRAXX. E' un differente sistema organizzativo, che vede protagonista principale l'industria ferroviaria. Le locomotive odierne sono a controllo elettronico anziché reostatico: senza addentrarmi in spiegazioni tecniche devo dire che questo tipo di controllo permette migliori prestazioni sia come velocità che come sforzo di trazione, e minori consumi di energia. Una stessa locomotiva può trainare un pesante merci sulla linea dei Giovi o un Intercity sulla ferrovia Adriatica. Questo si chiama progresso tecnico, non schifo, se mi posso permettere.
@@rodolfogamberale953 l'E 646 e l'E.412 sono della metà degli anni 90 del secolo scorso, e l'E 402 ormai ha vent'anni. I treni Jazz, Rock, i vari Frecciarossa e le altre porcherie su ruote di adesso non hanno nulla a che vedere con i treni "veri" ! Ma ovviamente è un mio parere personale.
Ciao Giole, chiedi a Francesco se conosce i giochi da tavolo costruiti su treni e ferrovie conosciuti come la serie 18XX perché tutti i vari giochi hanno una data che comincia nel 1800 (ad es. 8 classici 1830, 1856,1870 ecc.). Ci sono tanti appassionati, ed uno ovviamente sono io!!! 😉
video molto interessante! non c'è che dire...sopratutto sulle prime locomotive elettriche trifase! però vi siete scordati che, verso la fine del ventennio, le FS progettarono anke le E424 e le 636:i primi locomotori elettrici a doppia cassa... questi ultimi ebbero la fortuna di essere costruiti in un paio di unità appena prima dei bombardamenti da parte degli anglosassoni!😲 (costruzione in serie ripresa nei primissimi anni'50) capostipiti di una famiglia evolutasi nel 2° dopoguerra...per non parlare del celebre ETR200! ma ci vorrebbe 1 video a parte dedicato alle FS dal 2° dopoguerra fino agli anni'90!!! PS- anche l'evoluzione delle carrozze passeggeri delle FS ebbero la loro importanza lungo il ventennio e, successivamente,dal dopoguerra! sopratutto quelle vetture costruite per i servizi a medio/lungo raggio (oltre ke servizi internazionali)
La 428 primo tipo (quella con il cassettone anteriore, tanto per intenderci) hanno circolato fino a poco tempo fa. Io le vedevo specialmente in prossimità di Roma Tiburtina.
Gli avancorpi di queste macchine e di quelle trifasi hanno fatto nascere tra i ferrovieri un soprannome omnicomprensivo di quasi tutte le serie: i "coccodrilli" per una lontana somiglianza.
E' interessante notare nonostante il progresso tecnologico, come molte linee siano ancora a trazione diesel, anzi alcune da elettrico sono tornate a gasolio smantellando la rete elettrica pre esistente. Alla faccia della transizione ecologica...
Il periodo dei treni che arrivavano in orario.non era il ventennio fascista, ma gli anni 60/70 . Nel 1975/ 76 mentre facevo il militare mi vapitava spesso do prendere il treno e devo dire mai avuto un ritardo .E devo dire che anche le PT funzionavano benissimo . Poi è cominciato il declino che si trascina fino ad ora.
Mio nonno, fra l altro sempre vivo, nel 1941 era in Sicilia e spediva via treno una cassa di arance ogni due settimane... dalla Sicilia alla Toscana ci metteva 2 giorni....
Per favore, non confondete kW (chilowatt) che è l'unità di misura della potenza, con kV (chilovolt) che è unità di misura della tensione. Sono due grandezze assolutamente diverse. Si tratta di un errore che un sito serio come questo non dovrebbe commettere.
Credo che l'unica cosa fuori posto... di questo post sia il titolo. Capisco che quello scelto faccia più effetto di, che so, "Storia della trazione elettrica italiana" ma sinceramente mi sembra fuorviante, anche perché tutto sommato nel reportage c'è molta più tecnica che politica! Non fate caso ai commenti malevoli dei "super esperti"... la divulgazione comporta che si debba usare un linguaggio comprensibile ai più e - posso garantirvelo - affrontare un argomento come questo è abbastanza per far tremare le vene ai polsi. Firmato: Uno un pochino esperto
E dove non arrivavano le locomotive elettriche arrivano le automotrici a nafta... Bisognerebbe fare una pillola anche su quelle perché consentono di utilizzare linee secondarie di difficile elettrificazione
Alcune locomotive attuali per merci sono dotate come optional del motore "ultimo km" diesel. Permette di utilizzare la macchina elettrica (come un gruppo elettrogeno) per le manovre negli scali d'arrivo non dotati di linea elettrica. In sostanza, si può risparmiare un locomotore diesel di manovra: gestione attuata da aziende di trasporto private.
Ormai anche l'ultimo km sta diventando sempre di più elettrico grazie ai progressi nelle batterie. In Germania viene già usato un elettrotreno Stadler che su linee non elettrificate fa 120 km a 140 km/h.
Gioele, a quanto so e mi han detto dei macchinisti la rotaia che "da la coerente " nella metropolitana è quella laterale esterna alle tre rotaie. La rotaia centrale fa da massa a terra mentre l'altro polo elettrico lo da la rotaia esterna coperta dalla lamiera e isolata.
Risposta particolarmente complessa. Al momento dell'unità vi erano alcune linee ferroviarie gestite direttamente dallo stato, e di sua proprietà, altre di proprietà e conseguente gestione privata. Negli anni '80 dell'Ottocento, quando fu messo in piedi il regime delle concessioni, le società erano private.
È triste constatare che oggidì noi qui in Lombardia i treni regionali sono perennemente in ritardo se non addirittura e molto spesso soppressi la gestione di questi treni è di competenza regionale Ma sembra fatta da degli emeriti incapaci purtroppo noi che viaggiamo sul treno e dobbiamo raggiungere il capoluogo non riusciamo ad avere mai un orario fisso un orario decente sembra quasi di vivere in un paese in una regione sottosviluppata con gli orari e le partenze che sembrano un optional
Regione Lombardia è una INDECENZA!!! Trasporti e sanità sono diventati servizi da TERZO MONDO!!! TOGLIAMOCI questa maggioranza dai piedi ora che ne abbiamo l'occasione!!!!
Segnalo che sulla ferrovia di Val Brembana dal 1923 al 1966 (anno di chiusura) erano in servizio i Coccodrillini, simili ai locomotori svizzeri ma più piccoli e con un solo pantografo.
Fra l'altro la Ferrovia di Val Brembana fu la terza elettrificata in Italia. Il sistema era corrente alternata monofase 6000 Volt, 25 Hz (come sulle Tranvie delle Alpi Marittime, attive fra il 1909 e il 1932 nell'entroterra nizzardo)
Infatti si prende l'abilitazione alla macchina in più i macchinisti attualmente devono anche avere e mantenere la conoscenza della linea che percorrono. Già si intuisce la complessità del sistema e del mantenimento delle competenze e delle abilitazioni da parte del personale.
@@danieledondi9129 Dunque ogni macchinista è specializzato sulla tratta che percorre, se ho ben compreso. Non si può mandare un macchinista su una tratta mai percorsa ed utilizzando un mezzo mai guidato fino a quel momento. Grazie per la risposta e per il confronto costruttivo.
Errore di dizione sulla RA001 : 42 kW (potenza) e non 42 kV (tensione) come detto, che sarebbero 42000 volt! Che si ripete: si tratta di grandezze elettriche diverse, la potenza, la tensione e la frequenza a cui si aggiunge la corrente che è quella che poi passa sulle rotaie e sulla catenaria di alimentazione.
Ciao non sarebbe possibile fare un video sulla storia interessantissima di Amedeo Guillet? È considerato il "Lawrence d'Arabia italiano" ma praticamente nessuno conosce la sua storia...
Piccola precisazione: il governo del mio conterraneo di Rudini, pur non eccellendo per popolarità, non è responsabile delle cannonate di bava beccaris... Ma al governo in quel momento c'era il generale Pelloux.... Cmq complimenti pillola interessante!!
da ingegnere sono abbastanza infastidito. Insopportabile sentire "kilovolt" al posto di "kilowatt" per la potenza. Nessun riferimento alla enormi differenze tra motori in corrente continua e motori in alternata. Nessun riferimento alle ATTUALI linee (urbane) a rotaia centrale in uso in Francia. Mi fermo a metà perchè devo uscire, poi vedrò la fine. Non metto nè like nè dislike, aspetto di ascoltare tutto, per ora trovo assai interessante l'argomento, non mi piace l'esposizione e la parte tecnica è scadente
Come scritto in un altro commento, io ho sentito "chilouott", ossia seguendo la pronuncia corretta del nome del fisico inglese James Watt (da leggersi "Uott")
Stai scatenando l'inferno. Il sistema ferroviario moderno è un sistema complesso a cui confluiscono tecnologie avanzate che devono funzionare, sia nell'infrastruttura che nei rotabili. A tutto ciò si aggiungono i problemi causati dalla natura umana: tallonamenti ai passaggi a livello, suicidi, affluenze anomale di viaggiatori, problemi di ordine pubblico ecc. Poi ci sono i mezzi antiquati, non ricettivi - anche questi creano ritardo nella salita in stazione - per i quali si sta sostituendo i treni regionali con mezzi nuovi. Poi si aggiungono fulmini, maltempo, alluvioni (adesso no). I terremoti bloccano tutto.
Vi sembrerà strano ma esiste una stazione dalla quale i treni possono partire davvero in anticipo, si tratta di Venezia Mestre in direzione Santa Lucia
Non so se durante il fascismo i treni arrivassero in orario. Non c'ero. Parlo per esperienza esendo usuario delle FFSS sin dagli anni 50: non mi é mai e poi mai capitato di viaggiare con un treno in orario. Un esempio: treno regionale Viareggio/Firenze SMN con coincidenze per Frecciarossa. Piú o meno 100 km. Partito in orario ha accumulato una ora di ritardo su 100 km. Vergognoso é dire poco. Frecciarossa preso per un attimo.
I KVa sono la misura della potenza apparente in c.a. ( non viene considerato il fattore di potenza, non c'è nella tastiera il simbolo "fi" dell alfabeto greco)
Lunge da me fare il saccente, ma il disturbo che provate voi nel sentire volt al posto di watt in riferimento a misure di potenza, è lo stesso che si prova nel veder scritto KVa, Kw, K Volt e stramperie del genere. Non vi affannate a correggere errori altrui se poi nel farlo ne commette altrettanto gravi. KVa è devastante.
58:10 - 58:20 "Nella foto in alto a destra vediamo Kandò accanto alla cabina della locomotiva E 552 a Lecco" Nella mia testa "accanto" si è trasformato in "accando". Akkandò per essere più corretti. Scusa, ma mi diverto con poco.
Buon pomeriggio, non è propriamente andata così: il progetto delle E.471 nel 1928 fu abortito, e le componenti delle locomotive furono reimpiegate per costruire le E.440 della FAV.
Grazie alla Biblioteca di Alessandria per questa splendida opportunità! Approfitto di questo per scusarmi con tutti per aver confuso quando parlavo della potenza dei motori watt con volt, errore mio. Spero che il lavoro possa essere comunque di vostro gradimento 😁
Sei mai stato a Pietrarsa?
@@Giubizza svariate volte
@@francescobochicchio7332 👍🏽
Grande lavoro molto dettagliato 👍
Scusa ma non ho capito che tipo di trazione elettrica utilizzano oggi le FS: la trifase industriale o la continua?
Complimenti per la particolarità dell'argomento, come figlio di ferroviere, cresciuto a pochi metri da una stazione, l'ho apprezzato particolarmente! Ricordo bene che fino a fine anni'80 circolavano ancora le ultime vecchie E 626 e i ferrovieri raccontavano a noi ragazzini la storia della gloriosa macchina.
Per quanto riguarda i treni non saprei, ma la vostra intelligenza e capacità di comunicare sono sempre puntuali. Ragazzi siete bravissimi. Complimenti.
Sto ascoltando il video sul Frecciarossa con destinazione Parigi. Poesia e tempismo perfetto.
Hai presentato Bochicchio come si presentava il mitico Troy McLure!
"Forse vi ricorderete di lui per la Pillola sull'Orient Express o sulla nascita dei treni in Italia" 😂😂
😸😸😸😸😸
Molto molto bello e interessante, piccoli errori si perdonano a fronte di una documentazione vasta e certamente difficile da reperire.
La documentazione su questo tema non è così difficile da trovare... se si sa dove cercare.
Avevo scritto una risposta con qualche link a siti di appassionati e a qualche editore specializzato (tra cui gli editori di alcuni dei libri linkati in bibliografia), ma non lo vedo più. Immagino sia stata rimossa per alcuni link ad attività commerciali... Sarà, errore mio in questo caso. Non capisco però che fastidio potessero dare i siti di appassionati: quei siti esistono per pura passione, dato che ai gestori arrivano più grane che gloria (figurarsi soldi) per tenerli aperti.
Non per fare polemica inutile, però se si vuole promuovere la cultura anche su temi di nicchia, ritengo sia utile agevolare il lavoro dei ricercatori o dei curiosi condividendo qualche link da cui si può partire per approfondire le proprie ricerche.
Questo ambito di ricerca storica è stato rovinato da coloro che si tenevano i frutti delle proprie ricerche o le foto nel cassetto senza divulgarle per il puro gusto di essere gli unici depositari della conoscenza, o in previsione di chissà quali guadagni. Col vantaggio della vanagloria di pochi, tutti quanti abbiamo perso delle informazioni che sarebbero oggi preziosissime. Anche perchè, salvo rare eccezioni, gli eredi hanno preso i documenti e le foto conservate nei cassetti e le hanno direttamente trasferite nel cassonetto.
Purtroppo i link a siti esterni vengono bloccati direttamente da youtube e non c'è modo di recuperarli. Se avete consigli su libri e altro materiale, scrivete direttamente titolo e autore
@@laBibliotecadiAlessandria ah, buono a sapersi. Mi scuso per aver male interpretato 🤗...
Comincio dai siti di appassionati:
Più attinente al tema c'è lo stagniweb, curato da Giorgio Stagni. Nella sezione "notizie storiche" trovate materiale inerente alla storia delle ferrovie in Italia, tra cui un'antologia trifase ricca di informazioni tecniche (credo comprensibili per chiunque) e storiche. Nella sezione "notizie d'attualità" trovate anche qualche spiegazione sul perché oggi i treni non arrivano più in orario. Oltre a un archivio di foto attuali e storiche di grande qualità.
Per un archivio di immagini sconfinato, c'è photorail curato da Stefano Paolini, anche qui foto storiche e moderne di altissima qualità anche della ferrovia locale più sfigata nei vostri paraggi.
Per fare qualche ricerca bibliografica c'è il sito trenidicarta, che elenca (almeno, ci prova) tutte le pubblicazioni a tema ferroviario pubblicate in Italia. Sicuramente è utile per trovare una qualche pubblicazione di nicchia su una qualche ferrovia della vostra zona...
Per i siti più istituzionali, sicuramente utile il sito dell'archivio di fondazione FS, che contiene le scansioni di tutti gli orari ferroviari dal 1905 al 2009 (purtroppo sono stati tolti quelli del periodo bellico, non s'è capito mai perché), i disegni di progetto delle locomotive e degli edifici di stazione (tutti o buona parte), oltre agli archivi fotografici delle ferrovie stesse. Già solo gli orari sono una fonte preziosissima per chiunque volesse fare un viaggio nel passato.
Poi esistono tanti altri siti e archivi, che vanno a coprire realtà più specifiche o locali, impossibile elencarli tutti.
grande francesco! non era dubbio che avessi parlato di questo! soprattutto al capitolo riguardo alla trifase, che come sai ne sono fortemente appassionato! vi ringrazierò con un video con il simulatore! e grazie a gioele per aver dato impulso a questo argomento; comunque piccolo aneddoto: mio papà se le ricorda molto bene le E550 a Novi San Bovo agli ultimi anni di esercizio!
Buonasera, anche io sono appassionato di treni, soprattutto di trifase e di ferrovie scomparse (ferrovia Val Brembana, Spoleto Norcia, ecc) e secondarie
Complimenti Ragazzi siete bravissimi, fate altri video per i treni sono meravigliosi grazie grazie
Molto interessante e grazie per i ricordi che mi ha suscitato questo video. Da giovane andavo spesso al Museo del rimpianto Dott. Francesco Ogliari. Buona parte degli esemplari visti, li toccai con mano
E se i treni arrivavano in orario perché non l'hanno fatto capostazione? Perché farlo capo di governo? (Cit.)
Bastava farlo capostazione (cit)
Complimenti davvero. Una graditissima sorpresa piacevole nell'universo incapace della galassia interattiva.Gia apprezzavo le tue pillole ma questa è veramente una preziosissima chicca imperdibile in questo caso un bellissimo regalo di compleanno ad un64ennse figlio di ferroviere il cui padre descriveva la locomotiva star del servizio la*Spaccarotaie* Problematiche che vennero risolte con le locomotive elettriche a cassa snodata con 3 carrelli.Se in Italia e nel mondo ci fossero più persone intelligenti come voi forse non si assistere be a stupide e crudeli guerre.Graazie e continuate così bravi bravi bravi
E Pensare che i treni a batteria fossero una novita di questi anni...
Interessantissimo
Bella puntata, argomento interessante, grazie
Grazie a Francesco Bochicchio ed a Gioele, per queste splendide pillole sulle ferrovie italiane.😁👍
Pillola molto bella che per me è stata anche un bagno di gioventù visto che in ferrovia ci ho passato 36 anni dopo i quali sono scappato a gambe levate per andare in pensione.
@@orsociondolone1237 Orso carissimo, non ho potuto rispondere prima, perché la connessione Internet và e viene e non c'era campo nemmeno per il cellulare.... Mi sembra bella ed anche originale questa serie; qualcuno ha brontolato 😂😂😂per la confusione tra Volt e Watt, ma si capisce che è un lapsus. I treni mi sono sempre piaciuti; mio fratello aveva il trenino elettrico ed un grande plastico, che montavamo sul tavolo della sala..😁👋🚂🚃🚂🚃🚂
@@antonellaromano
In effetti dal punto di vista tecnico è una storia molto interessante anche perché mette a confronto due modi di pensare quasi antitetici che poi hanno finito per far convergere le due scuole di pensiero nella trazione a corrente alternata trifase che ha il suo punto forte nelle minori dimensioni dei motori di trazione e quindi l'affermarsi dei treni a potenza distribuita come ad esempio il modello più nuovo del TAF e gli ETR di nuova concezione.
Questo modo di pensare è frutto della tecnologia dei semiconduttori che ha reso obsoleto il reostato di trazione
Scusatemi se sono andato troppo sul tecnico, mi sono fatto prendere la mano.
@@orsociondolone1237 E invece fai bene ad andare sul tecnico, perché da ex ferroviere lo puoi fare.😁👍❤
@@antonellaromano
Spero che in molti riescano a seguirmi
Per favore, non confondiamo i volt con i watt, accidenti.
Nella didascalia c'è scritto 182 Kw ovvero 182 chilowatt e non 182 chilovolt.
Galileo Ferraris si rivolta nella cassa da morto.
Ricordiamo la formula valida in cirrente continua, quella degli accumulatori delle didascalie, ovvero:
V x I= P
Cioè volt moltiplicato ampere = watt
Fantastico!
Riassumendo: l' Italia aveva poco carbone, e neppure di buona qualità. Ferrovie con molte linee di montagna, con pendenze anche proibitive, lunghe gallerie... tutto negativo per la trazione a vapore ( TV). Per fortuna la corrente elettrica ad alta tensione stava sviluppandosi con un certo grado di sicurezza - problemi di isolamento- per uso ferroviario..
A Balvano (nel 1944), ma non solo, questi problemi del fumo in galleria causarono un disastro...
Stupendo molto ben fatto, molto interessante e tecnico ma per nulla perso in tecnicismi inutili. Grazie a te e a Boch8cchio.
Comunque tra le varie persone che hanno vissuto il XX almeno nel sud Italia più che il treno "di ricambio" il problema del ritardo cronico fu risolto in maniera demagogica sfruttando il tipico fumo negli occhi che il regime sapeva sfruttare ad arte sfruttando un espediente. Notando che i ritardi erano cronici e costanti nelle durate, furono modificati all'occorrenza gli orari.
Ho seguito con piacere questa "cavalcata" di un'ora. Molte informazioni interessanti... con qualche imprecisione sulle unità di misura.
Il tema è molto vasto e abbraccia aspetti geopolitici e socioeconomici strettamente legati alle scelte fatte riguardo alla tecnologia ferroviaria... basti pensare per esempio ai cambi di proprietà agli stabilimenti di Vado Ligure fino ad oggi...😉
Aspetto con interesse le prossime puntate...🤞
Questo belissimo video ci introduce (che combinazione) all'evento Porte aperte del deposito di La Spezia Migliarina domani sabato 18 e domenica 19 marzo.
Domattina partirà da Milano Centrale un treno storico per La Spezia Migliarina.
Grazie grazie Gioele! E come vedi dal mio logo ho apprezzato e gustato tantissimo questo video. Faccio parte di Adriavapore un'associazione che fa rivivere i treni storici con sede a Rimini. Adesso condiviso con questo mio gruppo, ciao!
Grazie!
Super interessante
Bellissima trattazione complimenti. Ma permettimi una curiosità : come è possibile che un esperto come lei ripeta tante volte il lapsus di dire kilovolt invece che kilowatt?
Per me non dice Kilovolt, mi pare dica "chilouott"
Sì anch'io ho sentito "chilouott"
È semplice: perché anche i migliori sbagliano 😄
@@AkirarulezZ anche qualche incertezza tra voltaggio e frequenza...
Buon video dal punto di vista divulgativo. Un solo appunto: più volte viene detto kilovolt invece di kilowatt.
Spero in una prossima puntata dove si possano prendere in considerazione le fantastiche "littorine" in servizio sulla prima linea elettrificata al mondo: Milano Colico Chiavenna Sondrio.. littorine di un'eleganza, che all'epoca sostituirono le vecchie carrozze di legno! penso fino agli anni 80/90 del secolo scorso; come non ricordare il mitico Settebello!! o il pendolino, con le loro linee studiate dai nostri più valenti designer!!.. Storia infinita e gloriosa che ho avuto la fortuna di assaggiare nei miei viaggi, non essendo più giovane di primo pelo, dato i miei 64 anni..
La trazione ad accumulatori era anche sulla Bergamo - Monza - Trezzo e su alcune ferrovie (Verona - Affi - Garda, ecc.)
Interessante👍👍👍👍
Per una appasionato come me è veramente una manna, poi visto la mia età ho potuto vedere dal vivo sia la E428 normale che quelle aerodinamiche. Anche se ho viaggiato spesso con locomotive nate dopo la II Guerra mondiale come le E646.l
Interessante e bello. Comunque bravi.
Quelle delle ferrovie italiane è una grande storia ma è finita. In Italia non si progetta più nulla che riguardi i treni, Come per altro è successo anche per l'automobile. Abbiamo distrutto una grandissima tradizione sveduta agli stranieri distruggendo know how ed esperienza. Un disastro totale. Negli anni 30 avevamo progettato e realizzato il treno che fece il record del mondo di velocità e poi negli anni 50/60 il settebello e l'arlecchino treni superveloci per allora completamente progettati e realizzati in italia con concetti innovativi come il carrello unico per due carrozze poi ripreso dal TGV, e poi il pendolino brevetto svenduto ovviamente per un piatto di lenticchie e prodotto ancora oggi da aziende straniere. Oggi siamo un paese sottosviluppato dal punto di vista dell'ingegneria ferroviaria. I treni si disegnano e si producono all'estero, e infatti fanno schifo.
A me i treni che oggi circolano in Italia non fanno affatto schifo: le locomotive elettriche della famiglia TRAXX sono un progetto internazionale e sono costruite a Vado Ligure, che mi risulta essere in Italia in provincia di Savona.
Locomotive come le le E.464 acquistate dalle FS in oltre 700 (settecento) esemplari sono eccellenti locomotive impiegate in tutta Italia soprattutto per treni passeggeri: hanno una potenza di 3,5 MW ed una velocità massima di 160 Km/h.
Le locomotive della serie E.412 circolano in Italia e in Austria al traino di treni merci, le locomotive della serie E.402B si possono vedere in tutta Italia al traino di treni passeggeri, per esempio sulla linea del Brennero ed in Val Pusteria.
I treni "pendolino", che una volta erano costruiti dalla Fiat ferroviaria a Savigliano sono sempre costruiti in Italia, sempre a Savigliano, che però non è più Fiat, ma Alstom, in quanto Fiat ha ceduto le sue attività ferroviarie.
Una volta, all'epoca delle locomotive articolate E.636, E.646 ed E.656, le FS progettavano le locomotive a cura del proprio ufficio tecnico, affidandone poi la realizzazione all'industria italiana; oggi molti progetti sono internazionali e sono le aziende stesse a curarne progetto e produzione, come ad esempio per la serie TRAXX. E' un differente sistema organizzativo, che vede protagonista principale l'industria ferroviaria.
Le locomotive odierne sono a controllo elettronico anziché reostatico: senza addentrarmi in spiegazioni tecniche devo dire che questo tipo di controllo permette migliori prestazioni sia come velocità che come sforzo di trazione, e minori consumi di energia. Una stessa locomotiva può trainare un pesante merci sulla linea dei Giovi o un Intercity sulla ferrovia Adriatica. Questo si chiama progresso tecnico, non schifo, se mi posso permettere.
@@rodolfogamberale953 l'E 646 e l'E.412 sono della metà degli anni 90 del secolo scorso, e l'E 402 ormai ha vent'anni. I treni Jazz, Rock, i vari Frecciarossa e le altre porcherie su ruote di adesso non hanno nulla a che vedere con i treni "veri" ! Ma ovviamente è un mio parere personale.
Bel video!
Ciao Giole, chiedi a Francesco se conosce i giochi da tavolo costruiti su treni e ferrovie conosciuti come la serie 18XX perché tutti i vari giochi hanno una data che comincia nel 1800 (ad es. 8 classici 1830, 1856,1870 ecc.). Ci sono tanti appassionati, ed uno ovviamente sono io!!! 😉
video molto interessante!
non c'è che dire...sopratutto sulle
prime locomotive elettriche trifase!
però vi siete scordati che,
verso la fine del ventennio,
le FS progettarono anke le
E424 e le 636:i primi locomotori
elettrici a doppia cassa...
questi ultimi ebbero la fortuna
di essere costruiti in un paio di
unità appena prima dei
bombardamenti da parte degli
anglosassoni!😲
(costruzione in serie ripresa nei
primissimi anni'50)
capostipiti di una famiglia evolutasi
nel 2° dopoguerra...per non parlare
del celebre ETR200!
ma ci vorrebbe 1 video a parte
dedicato alle FS dal 2° dopoguerra
fino agli anni'90!!!
PS- anche l'evoluzione delle carrozze
passeggeri delle FS ebbero la loro
importanza lungo il ventennio e,
successivamente,dal dopoguerra!
sopratutto quelle vetture costruite
per i servizi a medio/lungo raggio
(oltre ke servizi internazionali)
La 428 primo tipo (quella con il cassettone anteriore, tanto per intenderci) hanno circolato fino a poco tempo fa. Io le vedevo specialmente in prossimità di Roma Tiburtina.
Macchine accantonate nel corso degli anni '80
Gli avancorpi di queste macchine e di quelle trifasi hanno fatto nascere tra i ferrovieri un soprannome omnicomprensivo di quasi tutte le serie: i "coccodrilli" per una lontana somiglianza.
E' interessante notare nonostante il progresso tecnologico, come molte linee siano ancora a trazione diesel, anzi alcune da elettrico sono tornate a gasolio smantellando la rete elettrica pre esistente. Alla faccia della transizione ecologica...
Il periodo dei treni che arrivavano in orario.non era il ventennio fascista, ma gli anni 60/70 . Nel 1975/ 76 mentre facevo il militare mi vapitava spesso do prendere il treno e devo dire mai avuto un ritardo .E devo dire che anche le PT funzionavano benissimo . Poi è cominciato il declino che si trascina fino ad ora.
Mio nonno, fra l altro sempre vivo, nel 1941 era in Sicilia e spediva via treno una cassa di arance ogni due settimane... dalla Sicilia alla Toscana ci metteva 2 giorni....
Il "bello" è che pure negli anni 80/90 impiegava lo stesso tempo (per il Piemonte, nel mio caso.)
Per favore, non confondete kW (chilowatt) che è l'unità di misura della potenza, con kV (chilovolt) che è unità di misura della tensione. Sono due grandezze assolutamente diverse. Si tratta di un errore che un sito serio come questo non dovrebbe commettere.
Credo che l'unica cosa fuori posto... di questo post sia il titolo. Capisco che quello scelto faccia più effetto di, che so, "Storia della trazione elettrica italiana" ma sinceramente mi sembra fuorviante, anche perché tutto sommato nel reportage c'è molta più tecnica che politica! Non fate caso ai commenti malevoli dei "super esperti"... la divulgazione comporta che si debba usare un linguaggio comprensibile ai più e - posso garantirvelo - affrontare un argomento come questo è abbastanza per far tremare le vene ai polsi. Firmato: Uno un pochino esperto
Come a solito molto interessante, solo una osservazione, la potenza non si misura in Kvolt ma in Kwatt
E dove non arrivavano le locomotive elettriche arrivano le automotrici a nafta... Bisognerebbe fare una pillola anche su quelle perché consentono di utilizzare linee secondarie di difficile elettrificazione
Alcune locomotive attuali per merci sono dotate come optional del motore "ultimo km" diesel. Permette di utilizzare la macchina elettrica (come un gruppo elettrogeno) per le manovre negli scali d'arrivo non dotati di linea elettrica. In sostanza, si può risparmiare un locomotore diesel di manovra: gestione attuata da aziende di trasporto private.
Ormai anche l'ultimo km sta diventando sempre di più elettrico grazie ai progressi nelle batterie. In Germania viene già usato un elettrotreno Stadler che su linee non elettrificate fa 120 km a 140 km/h.
Sheldon Cooper approva 👍
Ti suggerisco uno spunto per una futura pillola : storia degli Stati Uniti dell'America Centrale .
Gioele, a quanto so e mi han detto dei macchinisti la rotaia che "da la coerente " nella metropolitana è quella laterale esterna alle tre rotaie. La rotaia centrale fa da massa a terra mentre l'altro polo elettrico lo da la rotaia esterna coperta dalla lamiera e isolata.
La potenza non si misura in chilovolt. PF togliete questo obbrobrio dall'audio.
Anche nel film Totò Peppino e la malafemmina arrivano a Milano C.le con un 428 prima serie.
Ho una domanda: le quattro reti ferroviarie pre-nazionalizzazione erano gestite da aziende pubbliche o erano private?
Risposta particolarmente complessa. Al momento dell'unità vi erano alcune linee ferroviarie gestite direttamente dallo stato, e di sua proprietà, altre di proprietà e conseguente gestione privata. Negli anni '80 dell'Ottocento, quando fu messo in piedi il regime delle concessioni, le società erano private.
@@francescobochicchio7332 grazie
È triste constatare che oggidì noi qui in Lombardia i treni regionali sono perennemente in ritardo se non addirittura e molto spesso soppressi la gestione di questi treni è di competenza regionale Ma sembra fatta da degli emeriti incapaci purtroppo noi che viaggiamo sul treno e dobbiamo raggiungere il capoluogo non riusciamo ad avere mai un orario fisso un orario decente sembra quasi di vivere in un paese in una regione sottosviluppata con gli orari e le partenze che sembrano un optional
@Pietro Bonaiti "sembra quasi di vivere in un paese in una regione sottosviluppata con gli orari e le partenze che sembrano un optional"... sembra?
Se ti può consolare non è solo in Lombardia e non solo per i treni, anzi per il trasporto su gomma è ancora peggio...
Regione Lombardia è una INDECENZA!!! Trasporti e sanità sono diventati servizi da TERZO MONDO!!! TOGLIAMOCI questa maggioranza dai piedi ora che ne abbiamo l'occasione!!!!
Segnalo che sulla ferrovia di Val Brembana dal 1923 al 1966 (anno di chiusura) erano in servizio i Coccodrillini, simili ai locomotori svizzeri ma più piccoli e con un solo pantografo.
Al tempo, si diceva "carro automotore merci" anziché "locomotore" (1900 circa)
Fra l'altro la Ferrovia di Val Brembana fu la terza elettrificata in Italia. Il sistema era corrente alternata monofase 6000 Volt, 25 Hz (come sulle Tranvie delle Alpi Marittime, attive fra il 1909 e il 1932 nell'entroterra nizzardo)
Tutti quei locomotori diversi davano anche da studiare per i macchinisti.Per apprenderne l'utilizzo.
Infatti si prende l'abilitazione alla macchina in più i macchinisti attualmente devono anche avere e mantenere la conoscenza della linea che percorrono. Già si intuisce la complessità del sistema e del mantenimento delle competenze e delle abilitazioni da parte del personale.
@@danieledondi9129 Dunque ogni macchinista è specializzato sulla tratta che percorre, se ho ben compreso. Non si può mandare un macchinista su una tratta mai percorsa ed utilizzando un mezzo mai guidato fino a quel momento.
Grazie per la risposta e per il confronto costruttivo.
@@alessandrofarris7714 no, è una disposizione di sicurezza ministeriale dell'Ansf agenzia nazionale sicurezza ferroviaria
Ma quando mai....arrivavano in orario perché i giornalisti non scrivevano dei ritardi
La terza rotaia era anche sulla Bolzano - Caldaro...
Prossima tappa la Littorina
Errore di dizione sulla RA001 : 42 kW (potenza) e non 42 kV (tensione) come detto, che sarebbero 42000 volt! Che si ripete: si tratta di grandezze elettriche diverse, la potenza, la tensione e la frequenza a cui si aggiunge la corrente che è quella che poi passa sulle rotaie e sulla catenaria di alimentazione.
Pronuncia Watt "uott", ossia nel modo linguisticamente corretto.
Om Namo Narayanaya 🌹
KiloWatt, non KiloVolt
Che io sappia c'erano anche ferrovie private costruite da latifondisti per le loro necessità di trasporto dei raccolti alle loro fabbriche.
Ciao non sarebbe possibile fare un video sulla storia interessantissima di Amedeo Guillet? È considerato il "Lawrence d'Arabia italiano" ma praticamente nessuno conosce la sua storia...
C'è già in realtà ua-cam.com/video/aoSm86PjwOc/v-deo.html
@@laBibliotecadiAlessandria ok grazie mille
Piccola precisazione: il governo del mio conterraneo di Rudini, pur non eccellendo per popolarità, non è responsabile delle cannonate di bava beccaris... Ma al governo in quel momento c'era il generale Pelloux.... Cmq complimenti pillola interessante!!
Saranno anche arrivati in orario, ma ad un certo punto i treni non c'erano più.
E neanche le stazioni.
da ingegnere sono abbastanza infastidito. Insopportabile sentire "kilovolt" al posto di "kilowatt" per la potenza. Nessun riferimento alla enormi differenze tra motori in corrente continua e motori in alternata. Nessun riferimento alle ATTUALI linee (urbane) a rotaia centrale in uso in Francia. Mi fermo a metà perchè devo uscire, poi vedrò la fine. Non metto nè like nè dislike, aspetto di ascoltare tutto, per ora trovo assai interessante l'argomento, non mi piace l'esposizione e la parte tecnica è scadente
Come scritto in un altro commento, io ho sentito "chilouott", ossia seguendo la pronuncia corretta del nome del fisico inglese James Watt (da leggersi "Uott")
A quando il prologo?
Il prologo della storia lo trova nel video in descrizione
bella e bravissimi , ma attenti con le unita di misra !!!
State facendo un casino micidiale
Se vuoi abbiamo corretto sotto al video
@@laBibliotecadiAlessandria non mi ero accorto della correzione, il video è molto interessante peccato per il scivolone con le unita di misura.
E adesso mi aspetto la puntata "divertiamoci con le bandiere"
😸😸😸
@@laBibliotecadiAlessandria pensavo non l'avesse capita nessuno.. mi hai ridato speranza nell'umanità 😎💪
Se alle prossime elezioni vince Fd'I, i treni ricominceranno ad arrivare in orario
Ma come hanno detto nel video c'era il trucchetto, quindi non cambierà nulla.
Si certo come il Passante in Lombardia, famoso per la puntualità!!! Ma fate davvero o scherzate?
@@topolinopippo3451 ironia, questa sconosciuta.
Ok ok, non ho colto, poteva essere frainteso non crede?
@@topolinopippo3451 Pensavo si capisse che ero ironico.
Oh...ma vedo la parata delle macchine a reostato a La Spezia Migliarina...😁
Mia foto fatta a La Spezia Migliarina il 25 giugno scorso 😁
Ma perché oggi i treni non arrivano in orario?🤔
Stai scatenando l'inferno. Il sistema ferroviario moderno è un sistema complesso a cui confluiscono tecnologie avanzate che devono funzionare, sia nell'infrastruttura che nei rotabili. A tutto ciò si aggiungono i problemi causati dalla natura umana: tallonamenti ai passaggi a livello, suicidi, affluenze anomale di viaggiatori, problemi di ordine pubblico ecc. Poi ci sono i mezzi antiquati, non ricettivi - anche questi creano ritardo nella salita in stazione - per i quali si sta sostituendo i treni regionali con mezzi nuovi. Poi si aggiungono fulmini, maltempo, alluvioni (adesso no). I terremoti bloccano tutto.
@@danieledondi9129 io non ho mai avuto problemi coi treni
@@Giubizza ottimo
Perché sono gestiti da incapaci, Passante Milanese docet
@@topolinopippo3451 qui da me in genere arrivano in orario. Al massimo qualche minuto di ritardo che poi recuperano prima di arrivare al capolinea.
Partivano in anticipo.
Ed ovviamente questo sistema evitava ogni ritardo.
@@alessandrofarris7714 semplice ed efficace.
Il furbo Duce
Who would win:
Il durbo
O
Il fuce
Vi sembrerà strano ma esiste una stazione dalla quale i treni possono partire davvero in anticipo, si tratta di Venezia Mestre in direzione Santa Lucia
Non so se durante il fascismo i treni arrivassero in orario. Non c'ero. Parlo per esperienza esendo usuario delle FFSS sin dagli anni 50: non mi é mai e poi mai capitato di viaggiare con un treno in orario. Un esempio: treno regionale Viareggio/Firenze SMN con coincidenze per Frecciarossa. Piú o meno 100 km. Partito in orario ha accumulato una ora di ritardo su 100 km. Vergognoso é dire poco. Frecciarossa preso per un attimo.
Scusa la mia ignoranza, la potenza dovrebbe essere espressa in Watt o anche in VoltAmpere.
non l'ho mai sentita espressa in K Volt....
Solo un lapsus, infatti
Si dovrebbe esprimere in KW (kilowatt)
I KVa sono la misura della potenza apparente in c.a. ( non viene considerato il fattore di potenza, non c'è nella tastiera il simbolo "fi" dell alfabeto greco)
@@tarzonex Appunto KVa (kilovolt ampere) non solo kilovolt....
Lunge da me fare il saccente, ma il disturbo che provate voi nel sentire volt al posto di watt in riferimento a misure di potenza, è lo stesso che si prova nel veder scritto KVa, Kw, K Volt e stramperie del genere. Non vi affannate a correggere errori altrui se poi nel farlo ne commette altrettanto gravi.
KVa è devastante.
ua-cam.com/video/2NBDShHH5bU/v-deo.html
suggerisco questo meraviglioso documentario sulle ferrovie del 1955
Quando c'era Lui caro Lei...
Accando😂
?
58:10 - 58:20
"Nella foto in alto a destra vediamo Kandò accanto alla cabina della locomotiva E 552 a Lecco"
Nella mia testa "accanto" si è trasformato in "accando". Akkandò per essere più corretti.
Scusa, ma mi diverto con poco.
No scusa, ero io che non capivo 😸😸
Erano quelli che erano.
Le 471 finirono sulla Sondrio - Tirano...
Buon pomeriggio, non è propriamente andata così: il progetto delle E.471 nel 1928 fu abortito, e le componenti delle locomotive furono reimpiegate per costruire le E.440 della FAV.
@@francescobochicchio7332 sì, è vero, è stata una svista. Grazie della precisazione e buona giornata