Mi è capitato di lavorare in una tabaccheria. Il lavoro più brutto che mi è capitato di fare. Ogni giorno badanti, ragazzini, anziani, gente di tutti i tipi insomma (la maggior parte per nulla ricca) spendeva un quantitativo esorbitante di soldi per i gratta e vinci (senza contare l'angolo scommesse). Una volta ho visto una signora spendere più di 250 euro per non vincere nulla. Io ho lavorato nemmeno un mese, e solo nei weekend quindi questa è solo la punta dell'iceberg presumo. La cosa interessante è stata che spesso mi dicevano "Dammi un gratta e perdi". Io pensavo "Ma se lo chiami così perchè ci giochi?". Un lavoro orribile vedere gente non proprio presa bene che spende lo stipendio di una settimana o di una giornata in gratta e vinci senza vedere manco un euro indietro. Stavo male a venderli personalmente e spesso lanciavo occhiate come per dire "basta dai". Poi mi hanno detto che non mi vedevano pronto a fare un lavoro del genere, io gli dissi che avevano ragione. Mai stato più felice di andarmene da un posto di lavoro.
Un amico che lavorava al Bingo mi raccontava che i pazzoidi giocatori erano talmente dipendenti che tra una giocata ed un'altra di Bingo ci inserivano qualche grattata di Gratta e Perdi.
empatico bravo, presumo che non lavorerá mai neanche in un ospedale o casa di riposo e nel sociale.. Il 13 agosto 2019 al bar Marino la vincita al SuperEnalotto di 209.000.000€ con una giocata da 2 euro,generata tramite Quick Pick, un sistema Sisal che crea casualmente la giocata. ...il proprietario del bar tabaccheria sta ancora aspettando il vincitore "empatico", che almeno, gli dica grazie! (basta leggersi l articolo)
Ciao Giacomo! gran bel video (come sempre) a me piace pensarla così: Il superenalotto e i gratta e vinci sono delle tasse extra volontarie che lo stato impone per chi non capisce la statistica.
confermo, io la chiamo la tassa per i poveri già dal 2009, quando al mio primo anno di lavoro in pausa pranzo i miei colleghi compravano i gratta e perdi
ho sempre lottato con amici e parenti per sta cosa, ricordo che anni fa un amico si era fissato sui sistemi e si studiava le cose piu' assurde. alla fin fine mi sono arreso su un concetto, noi siamo disposti a pagare un'emozione, il brivido di poter vincere soldi. E ne diventiamo dipendenti, al modo in cui lo diventiamo a livello psicologico per le sigarette, o per hobby o qualsiasi altra cosa
Ma guarda che io avendo fatto il commesso in passato mi sono messo a fare mercatini hobbisti, con la voglia di ricavarci qualcosa. Bene, è stata una rimessa più che se fossi un commerciante con partita iva. Loro almeno hanno già i loro clienti, io nemmeno i clienti potenziali. Però l'intento era quello di guadagnarci e questo mi ha emozionato e mi ha fatto proseguire. Ora se non altro ho trovato qualche mercatino dove ho il mio giro più o meno. Peccato solo che adesso non ho tempo 😂
Con i sistemi hai effettivamente un po' più di probabilità di vincere rispetto alle giocate a caso, se non altro perchè se indovini almeno tot numeri hai una vincita X sicura su Y giocate. Per quanto riguarda il giocare, il discorso che fanno molti è semplice in realtà: Quante probabilità di vincere ho se gioco? 1 su tot. Quante probabilità di vincere ho se non gioco? 0 Ed è vero. Le probabilità sono basse, ma ogni anno circa almeno una persona diventa milionaria giocando. Molti sono disposti a pagare per avere almeno una speranza di cambiare la propria situazione. Non giocando quella speranza non ce l'hai. E qui ha ragione Giacomo: finchè giochi qualche Euro ogni tanto è un gioco; se giochi X Euro tutti i giorni non lo è più, è una perdita assicurata
Mio nonno giocava al lotto, ma in modo abbastanza pesante. A volte faceva anche 3 schedine da 50 euro per botta, e giocava tutte le settimane, guardava quei programmi che dicono che numeri giocare e ci provava dicendo che sicuramente sarebbero usciti. Inutile dire che eravamo tutti disperati, poi finalmente si è reso conto di quello che stava facendo... Un po' perché mia madre ha iniziato ad osservargli la spesa FOLLE. In ogni caso, ha più perso che guadagnato. Per me tutte queste cose andrebbero regolamentate in modo da non poter sopraffare così la vita delle persone
Il problema è che a meno di eliminarle completamente, non c'è modo di tenerle controllate E tenerle in piedi contemporaneamente. Vuoi limitare la spesa per persona, ad esempio richiedendo una tessera legata alla carta d'identità che tiene traccia delle spese? Beh, se metti un valore ragionevole e sicuro non hai più abbastanza soldi per pagare la spesa di gestione della cosa. In sostanza è un sistema così intrinsecamente predatorio, che se lo fosse di meno non potrebbe esistere. Quindi o ban o nulla direi, comunque permettendo le lotterie delle sagre di paese e quelle di beneficenza dove i premi sono solo una scusa per raccogliere fondi.
Salve Giacomo, che i giochi fossero SEMPRE in perdita, per il giocatore ovviamente, dovrebbe essere risaputo anche da chi non mastica matematica (come me) altrimenti non si spiegherebbe come mai vi siano al mondo tante case da gioco legali e non. Quello che invece è interessante è il meccanismo psicologico per cui si gioca; è l'aspettativa il "premio" non tanto il danaro, il giocatore con il biglietto della lotteria compra "letteralmente" una emozione. Ed infatti anche solo a seguire nel tempo la dinamica dei giochi si nota come al calare del livello di benessere economico della popolazione cresca l'offerta dei giochi di Stato, come è successo per il superenalotto. Si cominciò circa 20 anni fa' con una singola estrazione settimanale ed un costo per colonna di 50 centesimi, ora vi sono tre estrazioni settimanali più altre estrazioni collegate e con un costo per colonna di 1 euro. Collegando la percezione di benessere ai giochi si nota che più il benessere cala più aumenta l'offerta di giochi, e non è sicuramente un caso. Complimenti per il canale che seguo sempre con interesse
Comunque esistono dei casinò che sono "fair", che hanno valore atteso (o quantomeno molto vicino a) 1. Vivono dei drink, snack e dei biglietti di accesso. Di solito durano poco però
Un bellissimo libro molto esaustivo sull'argomento è "Fate il nostro gioco" di Paolo Canova e Diego Rizzuto. Un libro molto scorrevole, pieno di aneddoti e qualche calcolo per comprendere meglio gli argomenti trattati. Alcuni anni fa andai anche a una conferenza fatta dagli autori, e in questa conferenza facevano toccare con mano ai partecipanti la potenza della statistica e la debolezza dell'intuito umano. Lettura consigliata e un ottimo regalo da fare a Natale agli appassionati del tema.
Sarebbe stata interessante una parte sul paradosso di san Pietroburgo, un gioco in cui il valore atteso di vincita è infinito ma in cui è una follia investire davvero cifre importanti
Ottimo contenuto, Giacomo.. Video utilissimo e facilmente comprensibile che dovrebbe essere spiegato in tutte le scuole così da ridurre sul nascere certi vizi.. Ancora complimenti
Sulla stessa logica si basa il calcolo (attuariale) delle assicurazioni. Eppure tante operazioni economiche si servono dello strumento assicurativo per non "rischiare" il tracollo. Non sarebbe male che tu, che sei molto bravo, riuscissi a spiegare le ragioni per le quali nel caso asssicurativo, quella logica non è una "fregatura" per l'assicurato.
Questo ragionamento è completamente fuori strada. Ci si assicura non per "vincere contro le assicurazioni" ma per vivere tranquilli. Una persona che paga una polizza a protezione della propria famiglia e non subisce mai un sinistro ha comunque vinto perché ha tenuto la famiglia protetta da eventuali guai. La cultura assicurativa in Italia è davvero scarsa e ciò è all'origine di molti problemi. La gente gioca al lotto anziché proteggersi
“La tassa sugli imbecilli” lo definì Bruno de Finetti matematico e statistico, ma è più esatto dire “la tassa sui poveri”; Camillo Benso conte di Cavour affermava che era l'unica forma di tassa volontaria.
Non ho mai giocato d'azzardo, meno che una volta ad una assemblea d'istituto, c'era un ragazzo che faceva il gioco delle 3 carte e io stavo dissuadendo un mio amico dal partecipare, allora quello che teneva il banco mi sfidò a giocare alzando la posta, a fronte di 1€ mi avrebbe dato 10€ se avessi vinto. In quell'occasione accettai perché sapevo benissimo che il gioco era truccato quindi mi sarebbe bastato seguire la carta e poi scegliere tra una delle altre 2 avendo così il 50% delle probabilità di vincere. Così feci e vinsi. Questa è stata l' unica volta nella mia vita in cui ho giocato d'azzardo, chiaramente il ragazzo che teneva il banco dopo avermi pagato mi rilanció la sfida, ma chiaramente non accettai. Con il gioco d'azzardo il modo più probabile di vincere è non giocare
Fino all'anno scorso facevo assistenza tecnica ad un grosso bookmaker, sono stato felicissimo di andarmene, non riuscivo più a livello etico di essere parte di questo sistema che rovina le persone
Pensieri Lenti e Veloci di Daniel Kahneman. Un libro che tutti dovrebbero leggere (io l'ho giá letto, e l'introduzione che fa Giacomo fa parte dei contenuti di questo libro).
Ciao Giacomo, confermo tutto quello che hai detto da ex addetto ai lavori. Ho vissuto 2 anni a Malta e per quasi un anno ho lavorato nel customer service di una delle più grandi betting company (agenzie di scommesse) d'Europa. Posso confermare con assoluta certezza che scommesse sportive, casinò on line, slot machine et similia, sono tutte matematicamente tarate in modo tale che il banco vince sempre. Un consiglio a tutti coloro che amano il "brivido" del gioco; sapete come si potrebbe vincere con queste cose? Giocate una schedina all'anno, di pochi euro, se vincete quella avete vinto, dalla seconda scommessa in poi siete in perdita.
Ti sei dimenticato di aggiungere che se un cliente trova un modo per vincere (con le scommesse sportive è possibile avendo un modello predittivo migliore), i siti di scommesse bloccano l'account e fanno di tutto per permettere il ritiro dei soldi...
Hai ragione, alzo le mani.. però purtroppo e la speranza dei poveretti, di cambiare la loro vita. Siamo consapevoli che il gioco non è una soluzione.. non lo è per nulla.. ma qua in Italia tra disoccupazione, sfruttamento della manodopera, tasse super tasse, debiti, costi della vita sempre in rialzo, salario non adeguati.. corruzione.. un poveraccio con solo quel banale ( 1 Euro) ripone la speranza di cambiare la propria vita! Compra un sogno al costo di 1euro. Lo so e sbagliato! Ma questa è la realtà.. anche io quel euro sia al SuperEnalotto che Eurojackpot compro il sogno di cambiare la mia vita. Giocare con moderazione e non farsi prendere la patologia ludopatia.. ti seguo sempre complimenti per i tuoi video.
Assolutamente d'accordo nella visione "gioco sperando di arricchrmi". Ma nella visione "spendo una cifra assolutamente trascurabile del mio surplus per avere un momento di divertimento" ecco che la giocata ci potrebbe stare. Per il mio caso ho smesso di giocare 5€ a settimana e ho sottoscritto un servizio di consulenza finanziaria.
Personalmente alle slot ho sempre e solo giocato qualche monetina di resto al bar incassando ogni cifra da potere cambiare in banconote superiore ai 10 euro, sono in profit assoluto, se va male perdo uno, due euro, se va bene ne vinco 10/20/50/100/500. Sul giocare per divertimento concordo, tu spendi 100 euro per andare al concerto di qualcuno o allo stadio o a ubriacarti al bar, io li spendo alle slot perché mi diverte quello. Non cambia niente, sempre 100 euro buttati sono.
@@nicoladc89 "sono in profit assoluto". 😂😂😂 scusa se rido... Anche un mio amico fuma qualche sigaretta ogni ora da 30 anni e non é tabagista, beve superalcolici da appena sveglio ma non é alcolizzato. Ovvio...
Meccanismi simili a quelli che ti portano a "tentare" la sorte ce ne sono moltissimi. Sentendo questo video non ho potuto non fare un parallelismo fra i giocatori d'azzardo e la mia condizione psicologica. Ho un disturbo ossessivo, che fra le molte cose mi porta a soffrire parecchio di ansia. La cosa si è aggravata mesi fa, quando iniziai ad essere agorafobico in seguito a un violento attacco di panico che sopraggiunse in un luogo affollato. Da quel momento, soffro come un cane a uscire di casa, anche se a distanza di mesi, non ho più avuto attacchi di panico. Eppure ogni volta che esco, molte risorse cognitive che potrebbero essere spese diversamente e in maniera assai più vantaggiosa, le spendo cercando di trovare una soluzione all'eventuale attacco di panico che potrei avere e che puntualmente non ho 😅 Inutile cercare di razionalizzare e di auto-rassicurarmi ogni volta, ripetendomi che è statisticamente improbabile che mi capiti un altro attacco di panico molto violento. Purtroppo questa è la condizione in cui sono, dunque in un certo senso posso comprendere chi si fa ammaliare da una improbabile vincita, dato che io mi allarmo quotidianamente per un improbabile pericolo. Ehhh, la mente umana a volte è davvero stupida...
Fin da piccolo ho sempre pensato che se i gratta e vinci avessero avuto probabilità decenti di vincita sarebbero stati gli stessi tabaccai a giocare tutti quelli comprati all'ingrosso. Per questo non ci ho mai neanche provato, però riconosco il brivido del poter vincere quantità di soldi enormi.
Comunque dipende dal tuo obiettivo. Hai 1 euro e vuoi avere una barca. Se non giochi la probabilità di avere una barca è zero. Se giochi la tua probabilità di avere una barca è una su 600 milioni. Forse ti conviene giocare :)
Oi Giacomo! Postresti fare anche un video a proposito degli investimenti e impostato come questo video (sulla matematica e sulla probabilità)? Che all'occhio di uno che sa poco come me non sembra esserci chissà quale differenza dal gioco d'azzardo. Grazie!
La differenza c è, uno è un sistema che è pensato a tavolino per avere un vantaggio medio negativo per i giocatori. Nell'investimento invece (a meno che non ti vai ad impelagare in tematiche di non capisci le basi come le criptovalute ad esempio), c è un fattore generalmente positivo da poter sfruttare, anche li ci sono dei rischi ma quantomeno la "macchinetta non è truccata contro di te". Poi ovviamente se si parla di investimento speculativo... è praticamente gioco d'azzardo in altra forma (ma anche in questo caso senza macchinetta truccata)
Un investimento a lungo termine è simile al gioco d'azzardo con una differenza sostanziale. Mediamente il risultato complessivo (il valore della vincita meno il costo di investimento) è sempre positivo. La scommessa ideale da giocare sarebbe un valore ponderato dell'indice delle borse che a lungo andare (salvo eventi catastrofici) crescono sempre. Bisogna avere soldi e pazienza.
ormai i contenuti scarseggiano per evidenti limitazioni culturali e cognitivi e si propongono contenuti noti,vecchi,e trattati in tutte le salse per i quali non si è competenti a parlare.
Sempre grato ai miei di avermi fatto capire da bambino il pericolo del gioco d'azzardo, per fortuna non ho mai giocato e mai entrerò in quel loop autodistruttivo
questi discorsi e dimostrazioni li ho provati a fare anch'io più e più volte con i giocatori/scommettitori, ma la nozione che ho notato mancare a queste persone e che mi ha sempre impedito di fargli capire che stanno giocando a perdere, è la "legge dei grandi numeri": non riescono ad accettare che nelle estrazioni, all'aumentare delle giocate, la media empirica sperimentale tende a diventare uguale alla media teorica calcolata. senza capire questo concetto, ogni ragionamento e calcolo sulle probabilità diventa fine a sè stesso e si riduce a "però mio cugggino ha vinto millemila euro, come lo spieghi?"
Tutto giustissimo Giacomo, però nei tuoi calcoli non hai considerato se uno è sfortunato in amore, come si sa in tal caso la fortuna al gioco dovrebbe aumentare! Per questo quasi quasi gioco alla lotteria, con la mia sfortuna in amore dovrei vincere subito 🥲
Ciao Giacomo io ho visto praticamente ogni tuo video, gli ultimi sono spaventosamente qualitativi a livello visivo...complimenti davvero. Gli argomenti sono sempre interessantissimi
È curioso anche il fatto ricavato da analisi empiriche che i soggetti sono maggiormente amanti del rischio quando: -Non si confrontano con un soggetto "in carne ed ossa". Nella sostanza mentre sei li a grattare il gratta e vinci sei solo e non hai la paura di essere fregato da un altra persona. Il soggetto non riesce ad identificare lo Stato come concorrente e il tabaccaio viene visto cone freddo esecutore ma mai come diretto concorrente. -le cifre diventano decisamente alte seppure a parità di valore medio post giocata non ci sarebbero differenze
Spoiler SI! Ora guardo il video🤣🤣 Aggiunta post visone del video: Bravo cavoli! Usare numeri piccoli e poi portare esempi con numeri grandi ed esempi concreti é stato geniale. Non avrei saputo farlo meglio. Complimenti!!
Il video è abbastanza esaustivo ma volendo si potevano aggiungere anche altri fattori. Ad esempio la roulette è un gioco molto onesto rispetto ai citati, in fondo si trattiene solo 1 Trentasettesimo della posta ma lascia al giocatore la scelta di come, quando e quanto giocare. In questo caso il giocatore perde non tanto per il piccolo prelievo ma perché noi umani non sappiamo limitarci e se perdiamo insistiamo per recuperare mentre se vinciamo invece di smettere ci ingolosiamo pensando che la sorte sia dalla nostra parte, inoltre quando noi finiamo i soldi dobbiamo smettere mentre il banco ne ha sempre. Sembrano dettagli ma fanno la differenza.
D'accordissimo che giocare sia a valor atteso negativo, però sbagli a calcolarlo! Ad esempio nel gioco che dici tu del dado con 20 euro e 100 euro, il valore atteso è 0. Infatti dovresti moltiplicare la probabilità che vinci per la quantità della vincita, sommando la probabilità che perdi per la quantità di soldi che perdi. Dunque 100*1/6-20*5/6=0. Stessa cosa per tutti gli altri casi. Il senso del video resta e lo condivido, però magari con le giuste probabilità è ancora meglio
Aggiungo una cosa che sanno in pochi: le macchinette hanno anche una cattiveria in più, sono collegate in rete e distribuiscono vincite e perdite tra tutte le macchinette. Per cui quando uno si fissa su una macchinetta pensando che andando avanti a giocare potrà riprendersi almeno una parte delle perdite, in realtà potrebbe benissimo essere che le vincite per andare a compensare (ovviamente parzialmente) vadano a finire su un'altra macchinetta.
Assolutamente no. Nelle macchinette ogni spin è puramente casuale, non si distribuisce niente. Le macchinette sono collegate in rete perché si collegano ad un generatore di numeri casuali certificato che non ci sta dentro una slot (e per altri motivi come la tracciabilità ecc...). I generatori di numeri casuali sono certificati da ADM e non si possono toccare, devono essere totalmente casuali. L'RTP è teorico non viene ridistribuito niente per compensare vincite o perdite. Ci sono slot in attivo e slot in passivo, alla fine della fiera il risultato sarà vicino al ritorno teorico. Mi spiego meglio con un esempio. Il lancio della moneta, posso scommettere su testa o su croce, se indovino vinco il doppio della puntata. Questo è un gioco a RTP 100%, alla lunga indovino metà delle volte non indovino l'altra metà, però ogni volta che indovino vinco il doppio della puntata. Quindi alla lunga sono sempre in pari. Però la monetina potrebbe cadere rimanendo dritta in piedi, questo è il guadagno del banco. A questo punto indovino quasi la metà delle volte, non indovino un po' più della metà delle volte (la differenza è le volte in cui la monetina rimane in piedi), ma vengo premiato sempre due volte la puntata, alla fine cioè avrò guadagnato il doppio del giocato un po' meno della metà delle volte e perso tutto un po' più della metà delle volte. Questo è un guadagno per il banco intrinseco del gioco, non serve distribuire niente. O se vuoi facciamo l'esempio della roulette, se indovini rosso o nero vieni pagato 2 volte la puntata, se indovini il numero esatto vinci 36 volte la puntata, ma nella roulette c'è lo zero e quello zero è il guadagno del banco, infatti vieni pagato 36 volte con una probabilità di 1/37 e 2 volte con una probabilità di 18/37. Il che significa che alla lunga vinci 1 volta ogni 37 e vieni pagato 36 volte la puntata, quindi 1/37*36 ) 36/37; alla lunga vinci 36/37 del giocato. O se vuoi ancora facciamo l'esempio dei Gratta e vinci. Stampo 100 gratta e vinci da 1 euro, in questi 100 metto premi per 70 euro. Che tutti i vincenti finiscano nella stessa tabaccheria o ognuno in una tabaccheria diversa a me non cambia niente. Io so che vendendo 100 biglietti ho guadagnato 30 euri. Nelle slot il principio è più complesso perché ha più variabili, ma è uguale a quello dei Gratta e vinci. Faccio una slot che alla lunga paga il 99% del giocato, che il giocato lo faccia tutto una persona o che giochino un euro a testa milioni di persone a me non frega. Io guadagno comunque l'1%. Se noi potessimo accedere alle probabilità di vincita delle slot e fare i conti, vedremo - come nel caso della roulette di sopra - che la somma delle probabilità di vincere moltiplicate per le vincite assegnate è un pelo inferiore al giocato totale. Questo è il motivo per cui il gioco d'azzardo funziona, fa guadagnare sicuramente i casinò (e allo Stato), ma lascia la possibilità ad uno con tanto culo di vincere. P.S. Sopra ho scritto che i generatori di numeri casuali sono certificati da ADM; ma è un passaggio fondamentalmente inutile, o meglio è un passaggio che va a vantaggio di chi produce slot, non di chi gioca. Ai produttori di slot e ai casinò conviene che siano puramente e totalmente casuali. Sarebbe un disastro per loro se non lo fossero.
Non è così, l’unico vincolo che hanno le case di giochi è di generare dei risultati casuali, altrimenti non sarebbe più nemmeno un gioco ma una truffa. Detto questo a loro nemmeno converrebbe prendersi quest’onere, ci pensa la matematica a farli vincere.
@@nicoladc89 Ah, questo non lo sapevo, grazie per la precisazione! Forse qualcuno me l'ha raccontata così, o quando ho saputo che erano collegate in rete ho subito pensato male. Comunque non saprei se siano proprio del tutto casuali, ricordo di aver giocato una sola volta da piccolo con una con la roulette (primi anni '90, era ancora una a tubo catodico), e per vincere avevo puntato sia il rosso che il nero, ma al primo colpo è uscito proprio lo zero! Magari adesso le cose sono cambiate con normative più stringenti sulla casualità del risultato comunque.
@@karellen00 ripeto, la casualità del gioco oltre ad essere garantita da ADM (ex AAMS) è garantita dal fatto che il banco vuole che sia totalmente casuale. Ovviamente ci sono casi di frodi come nelle bische illegali, ma parliamo in quel caso di criminalità che non ha niente a che fare con l'azzardo è una rapina travestita. Tanto per capirci qualche tempo fa un giocatore professionista americano di poker venne a sapere che le carte usate in un casinò erano tagliate male, quindi il dorso delle carte non era uguale per tutte le carte. Andò al casinò con un complice e vinse un sacco di soldi. Non perché conoscesse solo dal retro il valore effettivo si ogni singola carta, ma perché quel dettaglio toglieva aleatorietà al gioco che lui ha saputo sfruttare a suo vantaggio (beh, i soldi vinti in realtà li ha dovuti restituire). La vincita del banco è garantita dalla totale casualità del gioco. Detto questo alla roulette è vietato puntare sia sul rosso che sul nero, quindi permettimi di dubitare del tuo racconto. Ma anche fosse, l'uscita dello zero ha una probabilità nemmeno troppo bassa, il fatto che sia uscito proprio in quel momento e che a te sembri strano è il risultato dei tuoi bias cognitivi (li abbiamo tutti eh) che giudicano la casualità conoscendo l'esito (che è una cosa senza senso) e vedono schemi anche quando non ci sono. Faccio un esempio, al SuperEnalotto la probabilità della sestina 1 2 3 4 5 6 è esattamente identica alla probabilità di uscita della sestina 5 11 24 29 57 81 eppure stai certo che in caso venisse estratta la prima sestina qualcuno parlerebbe di brogli. O ancora la probabilità che oggi esca la stessa combinazione uscita alla scorsa estrazione è esattamente identica a quella di qualsiasi altra combinazione, ma anche in questo caso se uscissero due sestine uguali in due estrazioni, qualcuno parlerebbe di brogli.
Tutto innegabilmente vero, io gioco qualche volta l anno... Non vincerò comunque mai, ma è pure vero che una birra in meno in un anno può solo che farmi bene 😂
@@nibiru3675 visto che sei più competente spiegami qui qualcosa di più ricco di contenuti riguardo questo video. poi se a me avessero detto che ho limitazioni cognitive probabilmente avrei avviato per come mi conosco io una querela, vabbè.
@@DiventiVento esistono tanti bellissimi testi dove imparare la probabilità e questi specifici specifici argomenti di probabilita trattati dal genio che segui sono l abc della probabilita che una volta si imparavano in terzo liceo. Come mai non li conoscevi questi argomenti affidando la conoscenza di questi alla spiegazione di uno che non è competente a parlare di probabilità?
@@nibiru3675 non mi ha risposto sulla querela, vedo che hai paura. comunque non sei coerente e non ragioni tanto oppure molto generosamente non sai esprimerti: 1. non è detto che se siano elementari non siano importanti 2. che ne sai se ho fatto la terza liceo oppure se c'erano queste cose nel mio programma? 3. lui è molto competente difatti ha spiegato solo le basi per il tipo di video che voleva fare, virale su certe persone grazie all'algortimo, magari per chi ha problemi di dipendenza dal lotto et similae 4. a quanto pare non conosci gli algoritmi in particolare quello di youtube ma non ti sto insultando dandoti del limitato mentalmente aka ritardato ma te lo sto spiegando perchè le migliori persone spiegano e criticano l'argomento, non l'argomentatore barra persona, quello è da vigliacchi e da persone poco intellgenti barra poco empatiche.
Non gioco. Perché so che solo con una gran botta di k... si vince ed io la mia fortuna l'ho già spesa con una moglie meravigliosa e due figli stupendi. Mi basta e avanza
Conosco l’argomento MOLTO bene ed infatti ho sempre lasciato gli amici stupiti quando asserivo che per vincere non bisogna avere la capacità di capire per esempio quale squadra sia più forte ma capire piuttosto quale sia la quota errata. Che la Juventus abbia più chances della Cremonese lo sanno tutti ma se la vittoria della cremonese fosse a 50 contro 1 sarebbe sempre conveniente giocarla. Nelle tue spiegazioni sul Superenalotto hai dimenticato un dettaglio non da poco… se non sei l’unico ad azzeccare la sestina il montepremi viene ripartito, quindi sul Superenalotto il calcolo comprende variabili non valutabili.
Sono una persona a molto razionale e il mio lavoro di programmatrice mi porta a ragionare in modo logico... in alcuni casi è un rottura, ma è una gran fortuna quando si parla di gioco d'azzardo: infatti non ho mai giocato ad un gratta e vinci e neppure al superenalotto o altro... le probabilità di vincere sono troppo scarse, è un discorso puramente logico e ci può arrivare chiunque, se si ferma a pensare. Carte, numeri, macchinette ecc esistono al solo scopo di rubare soldi con la promessa di una possibile vincita che probabilmente non coprirà i soldi spesi in precedenza.
Il fatto è che credo più o meno tutti sappiano che il gioco d'azzardo abbia un valore atteso negativo, tranne poche persone profondamente ignoranti che giocano molto convinte di guadagnarci. Ma queste tipicamente hanno sentito il punto statistico, semplicemente credono a bizzarri sistemi (paradosso San Pietroburgo, numeri attesi, etc etc) che cambierebbero la probabilità. Se vuoi convincere questi, devi fare video diversi confutando i vari sistemi (San Pietroburgo è interessante da confutare, al liceo mi ero convinto anche io per qualche settimana). La maggior parte di chi gioca, gioca poco per il piacere di giocare. Se gioco 20€ alla SNAI su una partita, specie su risultato che può verificarsi fino alla fine, mi godo molto di più la partita. Se in media butto due euro di valore atteso (un po' meno, l'aggio alla SNAI è del 9%), è trascurabile rispetto al costo di vedere una partita (anche gratis: stare due ore senza lavorare è un costo enorme). Non giocare se ti diverte per non perdere i 2€ di valore atteso è _davvero_ stupido. Tipo prendere un giorno di ferie e andare a Firenze perché appassionato di arte, e non vedere gli Uffizi perché 15€ di biglietto è troppo caro. È il problema dei ragionamenti riduttivi, sono spesso troppo semplici per catturare l'essenza del fenomeno e si finisce nel clickbait.
Se parli di scommesse su eventi sportivi comunque è una situazione diversa, perché non puoi veramente definire un valore atteso in quel caso (perché proprio non stai parlando di vere probabilità). Quindi non puoi veramente dire se il gioco sia di per sé in perdita o meno, visto che stai scommettendo su un sistema non stocastico, su cui nemmeno chi organizza la scommessa può veramente stimare in modo rigoroso le probabilità
Visto il titolo del video mi stupisce che non hai citato la famosa frase di De Finetti, ripresa anche da Garibaldi: la lotteria è una tassa sulla stupidità
Bisognerebbe far capire alle persone che il questo discorso é identico per le scommesse sportive, alla lunga si é matematicamente sicuri di perdere soldi. Purtroppo molti vengono fregati dal fatto che il risultato di un evento sportivo non é calcolabile al 100% e si affidano ai guru truffaldini che sostengono di poter battere il banco (cosa statisticamente impossibile nel lungo periodo)
Non sono d'accordo. L'agenzia di scommesse in quel caso è interessata a guadagnare sul totale delle giocate fatte da tutti, ma non è per niente detto che sul singolo ci guadagni sempre. Se uno capisce di calcio (mettiamo siano scommesse sul calcio) molto più di quanto ci capisca la media degli scommettitori, può benissimo essere in positivo. Poi certamente la maggior parte della gente che fa la schedina pensa di capirne più della media, e questo ovviamente, non potendo essere vero per la definizione di media, fa guadagnare le agenzie di scommesse. Ma se uno veramente ne capisce molto più degli altri (ovviamente senza affidarsi a guru che non hanno il minimo interesse a far guadagnare davvero) può essere davvero in attivo. Concettualmente non è molto diverso da chi si arricchisce con la speculazione finanziaria su roba molto rischiosa, sono pochi che riescono ad essere in attivo ma ci sono. Anche lì il tasso di rischio degli investimenti è calcolato a spanne (visto che non puoi definire rigorosamente una probabilità effettiva degli eventi) come negli eventi sportivi
@@leonp95 la conoscenza dello sport é inutile quando stai giocando contro un algoritmo ottimizzato per calcolare la quota perfetta. L'unico sistema che teoricamente potrebbe funzionare sono le cosiddette "sure bets", ma i bookmakers hanno sviluppato sistemi per impedire ai giocatori di usare questa strategia. Gli unici giochi d'azzardo in cui si puó veramente sviluppare un modello per vincere sono quelli in cui il giocatore puó avere un vantaggio sul banco (es: contare le carte a blackjack) o quelle in cui si gioca contro altri giocatori e il banco fa solo da intermediario (es: poker)
Ha molto più senso giocare ai dadi/poker con i propri amici piuttosto che comprare gratta e vinci perchè il montepremi è pari alle puntate e in caso dovessi perdere quei soldi andranno ad un amico.
Questa riflessione è però limitata agli aspetti matematici ed è una visione parziale, anche se è comunque utile come informazione sulle probabilità. L'errore è pensare che la giocata a una lotteria sia per forza un'azione procedurale fatta per arrivare a un risultato secondo meccanismi controllabili o, appunto, probabili. Ma non è per forza così e forse non lo è per la maggior parte dei giocatori. Il calcolo delle probabilità non è un modello perfetto della realtà, in quanto come ben si sa un avvenimento reale o accade o non accade, non "accade con una probabilità". E se l'avvenimento accade era un evento necessario, se non accade era un evento impossibile. Quindi la giocata alla lotteria - a meno delle devianze patologiche - non è tanto una "furbata" (o meglio una "non furbata" ) per avvantaggiarsi delle probabilità, ma è un tentativo di prevedere ciò che accadrà con una soglia binaria (accadrà/non accadrà), al di fuori da tutte le logiche di probabilità matematica e in una dimensione più che altro ontologica. In tal senso la giocata la si può vedere come un tentativo simile al lancio di una moneta, ovvero banalmente ricondotto al concetto di vincerò/non vincerò (accadrà/non accadrà) che, dal punto di vista del reale, riguarda due valori equipollenti. Questo perché la disciplina matematica della probabilità riguarda l'analisi di tutte le configurazioni possibili che può assumere il reale in un modello teorico, ma nel mondo reale tali configurazioni non hanno alcun senso, dato che ciò che esiste doveva per forza esistere e ciò che non esiste non aveva alcuna possibilità di esistere, a prescindere da quali valori probabilistici avessero i due eventi nel modello matematico. Non esistono diverse configurazioni della realtà tra cui scegliere, esiste solo quella che doveva essere e sarà, quindi la giocata diventa l'azzardo di immaginarsi "allineati" con l'unico evento futuro possibile. Secondo questo punto di vista il gioco della lotteria diventa quel famoso "tentare la sorte" una volta ogni tanto (o anche una volta nella vita) che va oltre la razionalità e può anche aver senso istintuale (dato che nel reale si vive anche con azioni istintuali). E da questo punto di vista assume ancora meno senso giocare con i sistemi invece che fare una giocata singola, proprio perché usare i sistemi vuol dire ragionare secondo le probabilità (comunque avverse) in un mondo reale che invece prescinde dai valori aleatori (le forze fisiche che fanno cadere una pallina o ruotare un dado nella realtà sono configurate nell'unico modo che può dare un unico risultato e non esistono n risultati possibili, ma solo quello conseguente all'unica configurazione del reale in corso). Molto meglio la scommessa netta sull'accadrà/non accadrà, che vuol poi dire provare a sperare che il mondo fisico reale sia configurato in un modo a noi propizio. Tutto ciò solo come spunto di riflessione e senza critica all'ottima esposizione dei concetti probabilistici. E soprattutto distinguendo tra il "tentare la sorte" e il gioco ossessivo o rituale.
sfugge una cosa, allo stato attuale in pochi potrebbe farlo, ma vi assicuro che è stato fatto e la gente si è arricchiata. Ma in questo caso si "viola" la probabilità (e il futuro) ma non la legge
Dovrebbe essere vietato a tutti non solo ai privati...... Due pesi, due misure, guerre cattive, guerre buone.... Ci siamo quasi ma manca sempre qualcosa! Ottimo video come sempre!
Nah nessun calore, lo sapevo :) e so anche che moltissima gente non pensa a quello che spende (sì, lo so.. proprio quello che hai detto) ma punta sulla bottazza. Per coloro che ne sono dipendenti c'è poco da dire e di certo quel poco non posso dirlo io.
Un piccolo appunto: si tratta di "gioco". Secondo me andrebbe quantificato (il come lo lasciamo agli economisti) nella vincita anche il valore del divertimento nel giocare.
L’unica lotteria a cui siamo stupidi se non giochiamo è quella degli scontrini. Abbiamo già pagato il biglietto con le tasse. È come se entrassimo in tabaccheria e comprassimo un gratta e vinci e poi lo buttassimo senza verificare l’eventuale vincita.
Occhio che però il ritorno deve valere anche il tempo investito. Se ci metti 1 ora al giorno per un mese (numero iperbolico ovviamente) per avere indietro 5 euro, non vale la pena anche se il costo monetario è 0.
@@Anankin12 ma la lotteria degli scontrini non costa niente in termini di tempo. Anzi ti fa risparmiare tempo perché funziona solo se paghi con moneta elettronica e non fisica, inoltre passare il codice a barre è questione di secondi. Se vinci, arriva un messaggio.
Diciamo che io sono quello fortunato del gruppo 🤣. Di solito riesco a vincere "puntando" pochi euro (5 o 10) Siccome sento che non sono soldi miei, se vinco li ripunto tutti. Ma questo, naturalmente, é un gioco, come hai detto te stesso, quindi lo faccio poche volte all'anno.
Ciao Giacomo, io cambierei titolo al video, con questo titolo è impossibile che venga visto da qualcuno che invece ci gioca e potrebbe imparare qualcosa. A nessuno piace essere dato dello stupido. Detto ciò è un video ben fatto.
Dici bene, si chiama "rendimento di gioco". Ho tentato di spiegarlo a molte persone che giocano abitualmente quando vanno al bar. Ma inutilmente. Alle persone piace sognare e pagano per illudersi e sognare vincite. Poi, perdendo, si intestardiscono e puntano sempre di più, col risultato di perdere sempre di più. E la cosa peggiore che può capitargli è di vincere una discreta sommetta che gli dia la sensazione di essere andato in "attivo". A quel punto le somme puntate regolarmente aumenterebbero e il tizio finirebbe presto sul lastrico. L'unico gioco che, secondo me, ha senso è la roulette. Dove hai una "accettabile" probabilità di vincere! Di poco sotto il 50% per via dello zero e del doppio zero dove vince sempre il banco. Quindi io, se fossi stupido da giocare per poter sognare di vincere farei così: Risparmierei tutto l'anno i soldi nelle giocate a rendimento bassissimo ed andrei, coi soldi risparmiati, al casinò. Punterei tutto sul nero o sul rosso appena entrato. Perderei tutto subito e poi uscirei godendomi la sensazione di essere imperfetto ma non stupido. Poi andrei a lavorare. Unico modo che consente di guadagnare con accettabile probabilità. Magari in un altro paese... questa italia (minuscola obbligatoria) è diventata uno schifo anche se vuoi lavorare per guadagnare. PS: e se invece vincessi alla roulette? ... no problem, basta tornare a puntare tutto fino a che, prima o poi, perdi tutto.
concordo Resta un mistero l’identikit del fortunato che il 13 agosto 2019 al bar Marino la vincita al SuperEnalotto con una giocata da 2 euro,generata tramite Quick Pick, un sistema Sisal che crea casualmente la giocata. 7, 32, 41, 59, 75, 76 e ha vinto 209.000.000€ ecco io mi identifico con il "sistema" del tizio.
Però una dettaglio, il calcolo sulla probabilità iniziale è sbagliato: non è 50 ma 1/2*(-20)+1/2*100=(100-20)/2=40, poiché hai 50% percento di probabilità (p=1/2) di perdere 20 euro, quindi in uscita, e 100 di vincita in ingresso. Quindi formalmente è sbagliato quello che affermi, ovvero che si considera il prezzo finale, che corrisponde solo al ricavo (r), ma devi considerare la differenza con il costo (c), cioè il guadagno finale (g). Le considerazioni seguenti sono giuste ma solo perché con g>>c => (p*g-p*c)=p*g, cioè è un problema di limiti. Dunque inizio errato, finale corretto: attenzione sia agli errori logici che concettuali, la teoria della probabilità, in cui dici di essere bravissimo, non è un'opinione :)
Bravi, complimenti che Ve ne siete accorti. Una piccola annotazione: (p1*g-p2*c)=p*g-c quando p2 è circa 1; è per questo che gli esempi dopo il secondo hanno senso nonostante non applichi la formula correttamente 😊
Probabilmente non lo leggerà nessuno perché è passato troppo tempo Nei gratta e vinci ogni foglietto è stampato in anticipo Si decide a priori quanti foglietti ci sono che vinceranno il massimo e quanti una via di mezzo e quanti il minimo. Sul sito dell'emalotto ci sono proprio i numeri Si ha un ritorno che prima della tassazione è del 75%. Per tutti, sono identici in pratica L'altra cosa importante è che il volume di vincite basse è decine di volte quello delle vincite maggiori Quindi per ogni milione vinto in una botta sola ci sono 8-13 milioni vinti a botte di 5€ Queste vincite basse innescano il meccanismo del ritorno cioè che reinvestono questi soldi per altri foglietti Infine, siccome sono stampati a priori può capitare che vengano venduti biglietti che non possono piu portare alle vincite alte( se sono gia state prese da qualcuno altro) In alternativa puo capitare che le vincite alte si accumulino. Questo sarebbe lunico caso in cui il singolo puo giocare razionalmente. Però per sapere se sono gia usciti bisognerebbe raccogliere i dati sulle vincite di tutta italia e vedere se si stanno accumulando
Un noto economista disse che le lotterie erano un mezzo molto efficace per far si che i poveri si autotassassero e così è. Dal punto di vista dell'allibratore (lo Stato) funziona sulla base dei grandi numeri e va benissimo anche se la spinta al gioco è puramente "ludica" - 1 euro non mi cambia la vita, ma se mi va bene... L'interessante è che più una società è squilibrata con grandi differenze tra ricchi - pochi- e poveri - molti, cioé quanto più una società è ingiusta, tanto più è forte il gioco d'azzardo e spesso lo Stato lo cavalca (Brasile, Messico e Italia giocano molto di più della Svezia)
Molti giocano per provare l'ebbrezza di non essere più incatenati al posto nel quale lavorano ,per non sentirsi schiavi dei soldi limitati di cui dispongono. Si paga l'effimera percezione di libertà provata nel momento in cui si compra il biglietto o la pretesa di svincolarsi da una società a tratti schiavista ,più che la vittoria in sé . I giochi d 'azzado, le lotterie a parer mio riflettono lo stato miserevole dei lavoratori che ,pur di sentirsi liberi dalla paura di diventare poveri, son disposti anche a spendere i propri soldi per un investimento che è al netto in perdita . Nei fatti ,il gratta e vinci crea l'illusione che prima o poi verrà il proprio momento e che è solo una questione di tempo prima che la fortuna giri verso di noi,anche se questo tempo fosse più lungo della nostra stessa vita. I poveri,gli anziani privi di supporto socio economico , i deboli dal punto di vista psicologico usufruiscono del gratta e vinci come se fosse uno psicofarmaco la cui funzione sia gestire nell'immediato i sentimenti depressivi da cui con quest'ultimo tentano di rifuggere. Questo è ciò che vedo . In via definitiva ,è interessante l 'analisi che fai ma ti esorto a vedere l'aspetto emotivo della questione ,che ,anche a fronte di dati che neghino questa convinzione , vuole convincersi che prima o poi la realtà si piegherà al proprio misero desiderio di sentirsi al riparo dalle difficoltà della vita accumulando grandi ricchezze . È una questione,purtroppo, di natura psicologica,più che statistica
Ho letto da qualche parte che in Italia il gioco d’azzardo rappresenta il 4% del PIL, una fetta importante alla quale lo Stato non può rinunciare e che se non ci fosse, la Manovra diventerebbe assai più complicata! 😅
Facepalm. Ma se i soldi non venissero spesi in lotterie sparirebbero? Sì, qualcuno li perde, una volta ho trovato 50 € sotto una mela marcia in un frutteto, ma a parte questo verrano investiti, spesi, dati in beneficienza, farebbero girare l'economia creando meno dipendenze. E poi il PIL è una metrica da prendere con le pinze.
Tra tutti i giochi d'azzardo ne esiste uno che però funziona esattamente nel modo opposto a quello che hai illustrato te, ovvero che rende più probabile vincere al fine di indurre a giocare sempre di più; quale ? La regina dei giochi d'azzardo: La Roulette. In alcune specifiche puntate, per esempio usando il sistema delle dozzine (puntare 24 numeri su 37) si può vincere la stessa somma che si è giocata. La probabilità di vincita si aggira intorno al 60%, ma ovviamente diventa sempre più svantaggioso mano a mano che le giocate si susseguono. Questo è solo un esempio di giocata, ma ne esistono anche altri, con probabilità di vincita prossime al 90%. Il vero problema è la dipendenza dal gioco e la perdita di lucidità. Quando si vince anche solo un euro, si è poi portati a rigiocarli in modo illogico, ripetendosi il meccanismo che ben hai spiegato nel video e che altro non è che semplice dipendenza al gioco. Persone come te molto analitiche per fortuna non ci cascano, ma a quanto pare sono in molti a perdere il controllo. Buon lavoro con il canale!
Nella serie TV "Reaper" (era un po' na cazzata, ma simpatica) c'é il diavolo che definisce il gioco d'azzardo una tassa per gli stolti, una scena bellissima. Aggiungo solo un particolare: in alcuni casi é possibile vincere, in quanto per alcuni giochi esistono situazioni in cui il gioco é in favore del giocatore. Penso a balckjack (guardate il film 21, ad esempio) o altri trucchetti (ad esempio c'é una storia abbastanza famosa di un tipo che aveva studiato i difetti di costruizione di alcune Roulette ed era cosí riuscito a vincere un pacco di soldi nei casinó). Se si dispone di un modello predittivo migliore, inoltre, é possibile vincere anche con le scommesse sportive... ...tuttavia, per chi volesse provarci, vi parlo per esperienza personale: non solo é molto difficile e richiede un sacco di tempo, autocontrollo ecc. MA nel momento in cui comincerete ad avere un valore atteso maggiore della vostra spesa, vi bloccheranno o limiteranno gli account...per cui lo sforzo é notevole per un guadagno risibile (per capirci, un account mi é stato bloccato dopo una decina di puntate e stanno facendo di tutto per rallentare il processo di ritiro delle somme, parliamo di circa 150 euro di cui 50 vinti).
Acciderbola, se ti fanno storie per aver vinto 50 euro su 150 vuol dire che l'aspettativa di guadagno per loro è 99% o morte. Contentissimo di non essere diventato ludopatico o di avere parenti / amici che lo sono. E' una condizione simile ad una dipendenza che può distruggere la vita.
Io gioco pochissimi soldi al superenalotto e mai in modo continuativo. Gioco 1 euro ogni tanto. La probabile vincita è molto piccola ma c'è. Se giocassi cento volte di più le probabilità rimarrebbero ancora molto molto basse, ma la mia perdita diventerebbe "molto alta". Dunque! Il gioco non mi deve fregare, ma provare con pochissimi euro al mese lo ritengo "interessante". Non mi cambia la vita, ma per "sfiga potrei vincere".
Se consideri che durante un temporale hai una probabilità su due milioni di essere colpito da un fulmine, giocare ad un gioco che hai una probabilità di una su 600 milioni di vincere é pura eutopia. Per questo non ho mai giocato. Le slot elettroniche sono tarate ugualmente per darti una vincita solo dopo aver incassato una quota decisa dal costruttore , a me sembra così ovvio che sia un gioco fatto per farti perdere. Mi spiace per i ludopatici.
Hai perfettamente ragione..1€ di giocata al giorno per un anno sono 365€ l anno, è una perdita che tuttavia non cambia la vita a nessuno e finché rimane un gioco non nuoce la salute, perché scusami ,prendere tutte la mattine il caffè al bar (ormai salito ad 1,20€ ) quando potresti tranquillamente berlo dalla moka in casa,non è una perdita di soldi?..non sto promuovendo il gioco d'azzardo,ma se fatto con la testa e senza dipendenza,non lo vedo come un grosso problema
Penso che quasi tutti sappiano che le probabilità siano a sfavore. Molte persone giocano perchè vogliono sognare di vincere e immaginarsi di vivere una vita migliore anche se sanno che è quasi impossibile. Tutto sommato un euro per un sogno non è tantissimo.
ormai i contenuti scarseggiano per evidenti limitazioni culturali o cognitivi e si propongono contenuti noti,vecchi,e trattati in tutte le salse per i quali non si è competenti a parlare.
Ecco quanto ci ho perso ad aver odiato la matematica ai tempi della scuola, sarei cascato nel gioco del 6 con il dado. Anche se ho sempre odiato il gioco d"azzardo ed ho sempre capito intuitivamente che le probabilità di vincere erano troppo basse, ma ignoravo completamente ci fosse una formula per quantificare questa cosa. La cosa comunque che frega tutti è che nonostante le bassissime probabilità poi c'è veramente qualcuno che spendendo 1 euro magari poi vince 3 milioni di euro. Ognuno spera di essere lui.
Video interessante, lasciando stare la ludomania che colpisce molti ed é assolutamente illogica, molti giocano la lotteria nella speranza di essere fortunati perché qualcuno che vince c'é, la ricchezza viene ridistribuita in maniera assolutamente sproporzionata e pur essendo difficile, é una tentazione giustificata. Conosco infatti un paio di persone che hanno vinto il 250.000% di quello che hanno giocato, e a loro é cambiata la vita.
Eh ma io ho letto di persone che sono morte mentre camminavano allegramente perché gli è cascato un vaso in testa, allora ora dovremmo avere paura di uscire e controllare sempre in alto? Il punto è che la nostra mente non riesce a ragionare in termini statistici a meno di un adeguato studio a riguardo. Tu conosci persone che hanno vinto e che gli ha cambiato la vita, ma se vuoi trarre qualche correlazione o insegnamento da questa vicenda, allora dovresti guardare anche tutte quelle persone che non hanno mai vinto, che hanno speso un sacco di soldi e che sono per l'appunto la maggioranza. Quelle persone di cui parli hanno vinto il 200000% rispettoa a quello che hanno giocato perché non stai appundo considerando tutti i casi. Quando si parla di statistica si deve guardare tutto, non il singolo caso, perché appunto, nel momento in cui anche tu entrerai nella statistica, guarda caso la tua probabilità sarà più vicina alla media e non agli estremi. Come dice Giacomo, giocare per divertimento sapendo di essere in perdita ci può stare, ognuno fa ciò che vuole, l'importante però è crederlo realmente e non mentire a se stessi. Le persone che giocano d'azzardo non lo fanno per il divertimento, tutti pensano e sognano che un giorno diventano milionari. Vuoi diventare ricco? Ogni volta che stai per giocare d'azzardo, prendi l'euro e mettilo da parte in un fondo di investimento a lungo termine. Ecco, mi sono ricordato il video di Mr.Beast dove compre un sacco di gratta e vinci spendendo migliaia di dollari ed alla fine ugualmente rimane in perdita 😉
@@BioUmano se avessi letto attentamente il mio commento, stai confermando la mia teoria che va oltre la semplice statistica. Spendendo una quota settimanale che a te non cambia assolutamente la tua economia, anche se la possibilitá di vincita é piccolissima, é meglio che mettere via quella quota e basta. A meno che tu non viva milioni di settimane 🤣
@@cristianovia Eh, ma appunto, stai spendendo i tuoi soldi in maniera molto inefficienti. Puoi spendere quei 5 euro a settimana che tu non ritieni molti e non vincere mai, oppure puoi investirli ed arrivare dopo una ventina d'anni con un gruzzoletto più che degno. Sempre per rimanere in tema della statistica da inganno. Seguendo il tuo stesso ragionamento, allora avrebbe senso recarsi ogni giorno in un parcheggio di lusso (dove vari ricchi lasciano l'auto) perché, anche se molto bassa, c'è sempre una piccola possibilità (forse anche più alta del gratta e vinci 😅) che tu trovi per terra una banconota di alto valore. Lo faresti? Non credo, perché in questo caso riesci a capire la stupidità nel sprecare il proprio tempo a fare una cosa del genere a fronte della poca probabilità che avvenga. Ed appunto, lo stesso ragionamento è facilmente applicabile al gioco d'azzardo.
Il meccanismo è chiaro, ma un giorno mi sono trovato a pensare: non è che anche il sistema pensionistico attuale è come giocare d'azzardo? Io posso mettere un valore X da parte per la vecchiaia ma il valore che avrò indietro quanto sarà? Se avessi speranza di vivere 200 anni allora conviene, ma probabilmente finirò come molti e poco dopo la pensione creperò. Cosa tra l'altro più vera per gli uomini che per le donne data la consistente differenza in aspettativa di vita. Quindi non so, io ogni tanto la giocata da 2 euro la piazzo. So che non capiterà mai, ma so anche che probabilmente quando arriverà l'ora di godermi del tempo libero in maniera "ordinaria" non sarò più in condizioni fisiche per farlo. La differenza non è molta.
Spiegatemi o per lo meno fatemi capire. Esempio con il 6 del SuperEnalotto. Se io giocassi tutti i giorni un euro, in un anno spenderei 365euro , a confronto della vincita di 300 milioni di euro, non ci dovrei alla fine guadagnarci? Lavorando una vita non arriverei mai a tale cifra
Video giusto ma non si tiene conto di 2 cose. La prima è che la maggior parte di noi sa bene che, a meno di vincere una grossa somma, la nostra vita sarà sempre una lotta per sopravvivere, con stipendi o pensioni notoriamente bassi, con l'inflazione che avanza eccetera. Ogni tanto si legge sui giornali che qualcuno ha vinto una grossa somma e chissà, la prossima volta potrebbe capitare a noi. La seconda cosa di cui non si tiene conto è la fortuna, io sono sempre stata fortunata e ho sempre vinto a qualsiasi gioco, però solo piccole cifre perché puntavo pochissimo. La testa ce l'ho sulle spalle. Anche ora che sono vecchia compro 2 gratta e vinci al mese, vincendo spesso anche cento euro. Mi accontento, quindi credo che il trucco consista nel non diventare dipendenti.
Mi è capitato di lavorare in una tabaccheria. Il lavoro più brutto che mi è capitato di fare. Ogni giorno badanti, ragazzini, anziani, gente di tutti i tipi insomma (la maggior parte per nulla ricca) spendeva un quantitativo esorbitante di soldi per i gratta e vinci (senza contare l'angolo scommesse). Una volta ho visto una signora spendere più di 250 euro per non vincere nulla. Io ho lavorato nemmeno un mese, e solo nei weekend quindi questa è solo la punta dell'iceberg presumo. La cosa interessante è stata che spesso mi dicevano "Dammi un gratta e perdi". Io pensavo "Ma se lo chiami così perchè ci giochi?". Un lavoro orribile vedere gente non proprio presa bene che spende lo stipendio di una settimana o di una giornata in gratta e vinci senza vedere manco un euro indietro. Stavo male a venderli personalmente e spesso lanciavo occhiate come per dire "basta dai". Poi mi hanno detto che non mi vedevano pronto a fare un lavoro del genere, io gli dissi che avevano ragione. Mai stato più felice di andarmene da un posto di lavoro.
Un amico che lavorava al Bingo mi raccontava che i pazzoidi giocatori erano talmente dipendenti che tra una giocata ed un'altra di Bingo ci inserivano qualche grattata di Gratta e Perdi.
empatico bravo, presumo che non lavorerá mai neanche in un ospedale o casa di riposo e nel sociale..
Il 13 agosto 2019 al bar Marino la vincita al SuperEnalotto di 209.000.000€ con una giocata da 2 euro,generata tramite Quick Pick, un sistema Sisal che crea casualmente la giocata.
...il proprietario del bar tabaccheria sta ancora aspettando il vincitore "empatico", che almeno, gli dica grazie! (basta leggersi l articolo)
@@AutomaticontrollerWW non ho ben capito questo commento
@@maxpower11433 quando si perde si elargisce empatia al prossimo ..ma quando si vince del prossimo se ne sbattonono i zibei!
@@AutomaticontrollerWW grazie di cosa ?
Serviva un plot twist per lo sponsor, tipo: "e adesso vi parlo del nostro sponsor, SNAI"
Con Snai non perdi mai
ahahah
@marco Ta genio!
🤣😂
AHAHAHAH
Ciao Giacomo! gran bel video (come sempre) a me piace pensarla così: Il superenalotto e i gratta e vinci sono delle tasse extra volontarie che lo stato impone per chi non capisce la statistica.
confermo, io la chiamo la tassa per i poveri già dal 2009, quando al mio primo anno di lavoro in pausa pranzo i miei colleghi compravano i gratta e perdi
@@Savatore83 Più che tassa per i poveri, l’ho sentita chiamare “La tassa sulla stupidità”. Molto poetico
@@impred4162 anche secondo me è sulla stupidità matematica
Che è anche il motivo per cui alla fin fine sono contento che ci sia
I guadagni vanno a privati, non allo stato.
Lo stato prende solo il 20% delle vincite "maggiori".
ho sempre lottato con amici e parenti per sta cosa, ricordo che anni fa un amico si era fissato sui sistemi e si studiava le cose piu' assurde. alla fin fine mi sono arreso su un concetto, noi siamo disposti a pagare un'emozione, il brivido di poter vincere soldi. E ne diventiamo dipendenti, al modo in cui lo diventiamo a livello psicologico per le sigarette, o per hobby o qualsiasi altra cosa
Ma guarda che io avendo fatto il commesso in passato mi sono messo a fare mercatini hobbisti, con la voglia di ricavarci qualcosa. Bene, è stata una rimessa più che se fossi un commerciante con partita iva. Loro almeno hanno già i loro clienti, io nemmeno i clienti potenziali. Però l'intento era quello di guadagnarci e questo mi ha emozionato e mi ha fatto proseguire. Ora se non altro ho trovato qualche mercatino dove ho il mio giro più o meno. Peccato solo che adesso non ho tempo 😂
Con i sistemi hai effettivamente un po' più di probabilità di vincere rispetto alle giocate a caso, se non altro perchè se indovini almeno tot numeri hai una vincita X sicura su Y giocate.
Per quanto riguarda il giocare, il discorso che fanno molti è semplice in realtà:
Quante probabilità di vincere ho se gioco? 1 su tot.
Quante probabilità di vincere ho se non gioco? 0
Ed è vero.
Le probabilità sono basse, ma ogni anno circa almeno una persona diventa milionaria giocando.
Molti sono disposti a pagare per avere almeno una speranza di cambiare la propria situazione. Non giocando quella speranza non ce l'hai.
E qui ha ragione Giacomo: finchè giochi qualche Euro ogni tanto è un gioco; se giochi X Euro tutti i giorni non lo è più, è una perdita assicurata
Beh, le sigarette però sono qualcosa che assume letteralmente il tuo corpo, però si l'effetto è quello.
@@bekkin88 i sistemi non funzionano, è solo un gioco a perdere
@@bekkin88 è vero, ogni tanto qualcuno vince, ma la probabilità che quel qualcuno sia tu è prossima allo zero
Mio nonno giocava al lotto, ma in modo abbastanza pesante. A volte faceva anche 3 schedine da 50 euro per botta, e giocava tutte le settimane, guardava quei programmi che dicono che numeri giocare e ci provava dicendo che sicuramente sarebbero usciti. Inutile dire che eravamo tutti disperati, poi finalmente si è reso conto di quello che stava facendo... Un po' perché mia madre ha iniziato ad osservargli la spesa FOLLE. In ogni caso, ha più perso che guadagnato. Per me tutte queste cose andrebbero regolamentate in modo da non poter sopraffare così la vita delle persone
Il problema è che a meno di eliminarle completamente, non c'è modo di tenerle controllate E tenerle in piedi contemporaneamente.
Vuoi limitare la spesa per persona, ad esempio richiedendo una tessera legata alla carta d'identità che tiene traccia delle spese? Beh, se metti un valore ragionevole e sicuro non hai più abbastanza soldi per pagare la spesa di gestione della cosa.
In sostanza è un sistema così intrinsecamente predatorio, che se lo fosse di meno non potrebbe esistere.
Quindi o ban o nulla direi, comunque permettendo le lotterie delle sagre di paese e quelle di beneficenza dove i premi sono solo una scusa per raccogliere fondi.
Salve Giacomo, che i giochi fossero SEMPRE in perdita, per il giocatore ovviamente, dovrebbe essere risaputo anche da chi non mastica matematica (come me) altrimenti non si spiegherebbe come mai vi siano al mondo tante case da gioco legali e non. Quello che invece è interessante è il meccanismo psicologico per cui si gioca; è l'aspettativa il "premio" non tanto il danaro, il giocatore con il biglietto della lotteria compra "letteralmente" una emozione. Ed infatti anche solo a seguire nel tempo la dinamica dei giochi si nota come al calare del livello di benessere economico della popolazione cresca l'offerta dei giochi di Stato, come è successo per il superenalotto. Si cominciò circa 20 anni fa' con una singola estrazione settimanale ed un costo per colonna di 50 centesimi, ora vi sono tre estrazioni settimanali più altre estrazioni collegate e con un costo per colonna di 1 euro. Collegando la percezione di benessere ai giochi si nota che più il benessere cala più aumenta l'offerta di giochi, e non è sicuramente un caso.
Complimenti per il canale che seguo sempre con interesse
Complimenti anche a te per la tua risposta, molto interessante
Economicamente questo è esattamente il concetto di “inferior good” quindi esatto
Interessante
Comunque esistono dei casinò che sono "fair", che hanno valore atteso (o quantomeno molto vicino a) 1. Vivono dei drink, snack e dei biglietti di accesso.
Di solito durano poco però
Un bellissimo libro molto esaustivo sull'argomento è "Fate il nostro gioco" di Paolo Canova e Diego Rizzuto. Un libro molto scorrevole, pieno di aneddoti e qualche calcolo per comprendere meglio gli argomenti trattati. Alcuni anni fa andai anche a una conferenza fatta dagli autori, e in questa conferenza facevano toccare con mano ai partecipanti la potenza della statistica e la debolezza dell'intuito umano.
Lettura consigliata e un ottimo regalo da fare a Natale agli appassionati del tema.
hanno anche un sacco di video qui su UA-cam, stra consigliati
Sarebbe stata interessante una parte sul paradosso di san Pietroburgo, un gioco in cui il valore atteso di vincita è infinito ma in cui è una follia investire davvero cifre importanti
Ad un certo punto ho seriamente pensato volessi consigliare la VPN per giocare sui siti di scommesse illegali in Italia. Sarebbe stato divertente.
geniale
Ottimo contenuto, Giacomo..
Video utilissimo e facilmente comprensibile che dovrebbe essere spiegato in tutte le scuole così da ridurre sul nascere certi vizi..
Ancora complimenti
Sulla stessa logica si basa il calcolo (attuariale) delle assicurazioni. Eppure tante operazioni economiche si servono dello strumento assicurativo per non "rischiare" il tracollo. Non sarebbe male che tu, che sei molto bravo, riuscissi a spiegare le ragioni per le quali nel caso asssicurativo, quella logica non è una "fregatura" per l'assicurato.
Questo ragionamento è completamente fuori strada. Ci si assicura non per "vincere contro le assicurazioni" ma per vivere tranquilli. Una persona che paga una polizza a protezione della propria famiglia e non subisce mai un sinistro ha comunque vinto perché ha tenuto la famiglia protetta da eventuali guai. La cultura assicurativa in Italia è davvero scarsa e ciò è all'origine di molti problemi. La gente gioca al lotto anziché proteggersi
“La tassa sugli imbecilli” lo definì Bruno de Finetti matematico e statistico, ma è più esatto dire “la tassa sui poveri”; Camillo Benso conte di Cavour affermava che era l'unica forma di tassa volontaria.
io direi la tassa sui traditori di classe
@@voidwarden1413 compagno, cosa ci giochiamo a capodanno, la caduta del capitalismo?
@@tasis3835 non giocarti nulla e comincia a preparare la rivoluzione
@@voidwarden1413 Ma compagno la sovrastruttura non è pronta
@@voidwarden1413 *prepara le Molotov
Omigod dude I was sooo hyped to hear u talk about the different ads on the youtube videos from different geolocalizzazioni!! U the man! Grazie mille
Non ho mai giocato d'azzardo, meno che una volta ad una assemblea d'istituto, c'era un ragazzo che faceva il gioco delle 3 carte e io stavo dissuadendo un mio amico dal partecipare, allora quello che teneva il banco mi sfidò a giocare alzando la posta, a fronte di 1€ mi avrebbe dato 10€ se avessi vinto. In quell'occasione accettai perché sapevo benissimo che il gioco era truccato quindi mi sarebbe bastato seguire la carta e poi scegliere tra una delle altre 2 avendo così il 50% delle probabilità di vincere. Così feci e vinsi. Questa è stata l' unica volta nella mia vita in cui ho giocato d'azzardo, chiaramente il ragazzo che teneva il banco dopo avermi pagato mi rilanció la sfida, ma chiaramente non accettai.
Con il gioco d'azzardo il modo più probabile di vincere è non giocare
Fino all'anno scorso facevo assistenza tecnica ad un grosso bookmaker, sono stato felicissimo di andarmene, non riuscivo più a livello etico di essere parte di questo sistema che rovina le persone
Pensieri Lenti e Veloci di Daniel Kahneman. Un libro che tutti dovrebbero leggere (io l'ho giá letto, e l'introduzione che fa Giacomo fa parte dei contenuti di questo libro).
Ho sempre chiamato le lotterie "le tasse sui sogni"...
Brain dei griffin le chiamava "tassa sugli stupidi"
Diciamo che sono tasse sui sogni degli stupidi così siamo inclusivi e precisi 👍
io la definisco tassa sulla povertà. chi è già ricco non ci gioca, chi è disperato o sogna i milioni sì
Preferisco il termine antico blakennòmion= tassa sulla stupidità. Applicabile anche oggi.
@@andreabradpitto anche i ricchi giocano d'azzardo, a Las Vegas e Monte Carlo
Ciao Giacomo, confermo tutto quello che hai detto da ex addetto ai lavori. Ho vissuto 2 anni a Malta e per quasi un anno ho lavorato nel customer service di una delle più grandi betting company (agenzie di scommesse) d'Europa. Posso confermare con assoluta certezza che scommesse sportive, casinò on line, slot machine et similia, sono tutte matematicamente tarate in modo tale che il banco vince sempre. Un consiglio a tutti coloro che amano il "brivido" del gioco; sapete come si potrebbe vincere con queste cose? Giocate una schedina all'anno, di pochi euro, se vincete quella avete vinto, dalla seconda scommessa in poi siete in perdita.
Ti sei dimenticato di aggiungere che se un cliente trova un modo per vincere (con le scommesse sportive è possibile avendo un modello predittivo migliore), i siti di scommesse bloccano l'account e fanno di tutto per permettere il ritiro dei soldi...
Però la scommessa sportiva non è un evento casuale.
Però occhio a non confondere "il banco vince sempre" con "il giocatore perde sempre"
@@gerryino si che lo è, perché nessuno è in grado di prendere un risultato.
Hai ragione, alzo le mani.. però purtroppo e la speranza dei poveretti, di cambiare la loro vita. Siamo consapevoli che il gioco non è una soluzione.. non lo è per nulla.. ma qua in Italia tra disoccupazione, sfruttamento della manodopera, tasse super tasse, debiti, costi della vita sempre in rialzo, salario non adeguati.. corruzione.. un poveraccio con solo quel banale ( 1 Euro) ripone la speranza di cambiare la propria vita! Compra un sogno al costo di 1euro. Lo so e sbagliato! Ma questa è la realtà.. anche io quel euro sia al SuperEnalotto che Eurojackpot compro il sogno di cambiare la mia vita. Giocare con moderazione e non farsi prendere la patologia ludopatia.. ti seguo sempre complimenti per i tuoi video.
Assolutamente d'accordo nella visione "gioco sperando di arricchrmi".
Ma nella visione "spendo una cifra assolutamente trascurabile del mio surplus per avere un momento di divertimento" ecco che la giocata ci potrebbe stare.
Per il mio caso ho smesso di giocare 5€ a settimana e ho sottoscritto un servizio di consulenza finanziaria.
Personalmente alle slot ho sempre e solo giocato qualche monetina di resto al bar incassando ogni cifra da potere cambiare in banconote superiore ai 10 euro, sono in profit assoluto, se va male perdo uno, due euro, se va bene ne vinco 10/20/50/100/500.
Sul giocare per divertimento concordo, tu spendi 100 euro per andare al concerto di qualcuno o allo stadio o a ubriacarti al bar, io li spendo alle slot perché mi diverte quello. Non cambia niente, sempre 100 euro buttati sono.
@@nicoladc89 "sono in profit assoluto". 😂😂😂 scusa se rido... Anche un mio amico fuma qualche sigaretta ogni ora da 30 anni e non é tabagista, beve superalcolici da appena sveglio ma non é alcolizzato. Ovvio...
Meccanismi simili a quelli che ti portano a "tentare" la sorte ce ne sono moltissimi. Sentendo questo video non ho potuto non fare un parallelismo fra i giocatori d'azzardo e la mia condizione psicologica. Ho un disturbo ossessivo, che fra le molte cose mi porta a soffrire parecchio di ansia. La cosa si è aggravata mesi fa, quando iniziai ad essere agorafobico in seguito a un violento attacco di panico che sopraggiunse in un luogo affollato. Da quel momento, soffro come un cane a uscire di casa, anche se a distanza di mesi, non ho più avuto attacchi di panico. Eppure ogni volta che esco, molte risorse cognitive che potrebbero essere spese diversamente e in maniera assai più vantaggiosa, le spendo cercando di trovare una soluzione all'eventuale attacco di panico che potrei avere e che puntualmente non ho 😅
Inutile cercare di razionalizzare e di auto-rassicurarmi ogni volta, ripetendomi che è statisticamente improbabile che mi capiti un altro attacco di panico molto violento. Purtroppo questa è la condizione in cui sono, dunque in un certo senso posso comprendere chi si fa ammaliare da una improbabile vincita, dato che io mi allarmo quotidianamente per un improbabile pericolo. Ehhh, la mente umana a volte è davvero stupida...
7:07 adoro come cascano le palate di soldi dietro mentre pronunci la frase ahhaah
ciao Mauretto! ti seguo da più di un etto
Fin da piccolo ho sempre pensato che se i gratta e vinci avessero avuto probabilità decenti di vincita sarebbero stati gli stessi tabaccai a giocare tutti quelli comprati all'ingrosso. Per questo non ci ho mai neanche provato, però riconosco il brivido del poter vincere quantità di soldi enormi.
Non esiste e non esisterà mai un gioco dove la il valore atteso è superiore al costo della giocata, se no sarebbe un gioco che regala soldi infiniti
Comunque dipende dal tuo obiettivo. Hai 1 euro e vuoi avere una barca. Se non giochi la probabilità di avere una barca è zero. Se giochi la tua probabilità di avere una barca è una su 600 milioni. Forse ti conviene giocare :)
wow... quanto ti sei evoluto. Complimenti per il duro ed efficace lavoro
Mio suocero, buonanima, diceva che se vuoi diventare ricco col Lotto ... devi aprire un Banco Lotto!
Oi Giacomo!
Postresti fare anche un video a proposito degli investimenti e impostato come questo video (sulla matematica e sulla probabilità)?
Che all'occhio di uno che sa poco come me non sembra esserci chissà quale differenza dal gioco d'azzardo.
Grazie!
La differenza c è, uno è un sistema che è pensato a tavolino per avere un vantaggio medio negativo per i giocatori.
Nell'investimento invece (a meno che non ti vai ad impelagare in tematiche di non capisci le basi come le criptovalute ad esempio), c è un fattore generalmente positivo da poter sfruttare, anche li ci sono dei rischi ma quantomeno la "macchinetta non è truccata contro di te". Poi ovviamente se si parla di investimento speculativo... è praticamente gioco d'azzardo in altra forma (ma anche in questo caso senza macchinetta truccata)
Un investimento a lungo termine è simile al gioco d'azzardo con una differenza sostanziale. Mediamente il risultato complessivo (il valore della vincita meno il costo di investimento) è sempre positivo. La scommessa ideale da giocare sarebbe un valore ponderato dell'indice delle borse che a lungo andare (salvo eventi catastrofici) crescono sempre. Bisogna avere soldi e pazienza.
ormai i contenuti scarseggiano per evidenti limitazioni culturali e cognitivi e si propongono contenuti noti,vecchi,e trattati in tutte le salse per i quali non si è competenti a parlare.
Sempre grato ai miei di avermi fatto capire da bambino il pericolo del gioco d'azzardo, per fortuna non ho mai giocato e mai entrerò in quel loop autodistruttivo
questi discorsi e dimostrazioni li ho provati a fare anch'io più e più volte con i giocatori/scommettitori, ma la nozione che ho notato mancare a queste persone e che mi ha sempre impedito di fargli capire che stanno giocando a perdere, è la "legge dei grandi numeri": non riescono ad accettare che nelle estrazioni, all'aumentare delle giocate, la media empirica sperimentale tende a diventare uguale alla media teorica calcolata. senza capire questo concetto, ogni ragionamento e calcolo sulle probabilità diventa fine a sè stesso e si riduce a "però mio cugggino ha vinto millemila euro, come lo spieghi?"
Tutto giustissimo Giacomo, però nei tuoi calcoli non hai considerato se uno è sfortunato in amore, come si sa in tal caso la fortuna al gioco dovrebbe aumentare! Per questo quasi quasi gioco alla lotteria, con la mia sfortuna in amore dovrei vincere subito 🥲
"Facciamo un gioco" ... Giacomo as Jigsaw
bellissimo, mi ha illuminato questo video e mi ha fatto pensare come il mondo sia tutto un grande monopoli
Ciao Giacomo io ho visto praticamente ogni tuo video, gli ultimi sono spaventosamente qualitativi a livello visivo...complimenti davvero. Gli argomenti sono sempre interessantissimi
È curioso anche il fatto ricavato da analisi empiriche che i soggetti sono maggiormente amanti del rischio quando:
-Non si confrontano con un soggetto "in carne ed ossa". Nella sostanza mentre sei li a grattare il gratta e vinci sei solo e non hai la paura di essere fregato da un altra persona.
Il soggetto non riesce ad identificare lo Stato come concorrente e il tabaccaio viene visto cone freddo esecutore ma mai come diretto concorrente.
-le cifre diventano decisamente alte seppure a parità di valore medio post giocata non ci sarebbero differenze
Uno dei video più belli che ho visto sul canale!
Spoiler SI!
Ora guardo il video🤣🤣
Aggiunta post visone del video: Bravo cavoli! Usare numeri piccoli e poi portare esempi con numeri grandi ed esempi concreti é stato geniale. Non avrei saputo farlo meglio. Complimenti!!
veramente un bel video, complimenti, sei un ottimo divulgatore!
Se Giacomo fosse disonesto, adesso sarebbe padrone del mondo.
del mondo fatto da gente come voi.
Video ben strutturato, amo le nozioni scientifiche che condividi, assolutamente geniale!
Il video è abbastanza esaustivo ma volendo si potevano aggiungere anche altri fattori. Ad esempio la roulette è un gioco molto onesto rispetto ai citati, in fondo si trattiene solo 1 Trentasettesimo della posta ma lascia al giocatore la scelta di come, quando e quanto giocare. In questo caso il giocatore perde non tanto per il piccolo prelievo ma perché noi umani non sappiamo limitarci e se perdiamo insistiamo per recuperare mentre se vinciamo invece di smettere ci ingolosiamo pensando che la sorte sia dalla nostra parte, inoltre quando noi finiamo i soldi dobbiamo smettere mentre il banco ne ha sempre. Sembrano dettagli ma fanno la differenza.
D'accordissimo che giocare sia a valor atteso negativo, però sbagli a calcolarlo! Ad esempio nel gioco che dici tu del dado con 20 euro e 100 euro, il valore atteso è 0. Infatti dovresti moltiplicare la probabilità che vinci per la quantità della vincita, sommando la probabilità che perdi per la quantità di soldi che perdi. Dunque 100*1/6-20*5/6=0. Stessa cosa per tutti gli altri casi. Il senso del video resta e lo condivido, però magari con le giuste probabilità è ancora meglio
Mi è piaciuto molto il tuo video, bravo!
Aggiungo una cosa che sanno in pochi: le macchinette hanno anche una cattiveria in più, sono collegate in rete e distribuiscono vincite e perdite tra tutte le macchinette. Per cui quando uno si fissa su una macchinetta pensando che andando avanti a giocare potrà riprendersi almeno una parte delle perdite, in realtà potrebbe benissimo essere che le vincite per andare a compensare (ovviamente parzialmente) vadano a finire su un'altra macchinetta.
Assolutamente no. Nelle macchinette ogni spin è puramente casuale, non si distribuisce niente. Le macchinette sono collegate in rete perché si collegano ad un generatore di numeri casuali certificato che non ci sta dentro una slot (e per altri motivi come la tracciabilità ecc...). I generatori di numeri casuali sono certificati da ADM e non si possono toccare, devono essere totalmente casuali.
L'RTP è teorico non viene ridistribuito niente per compensare vincite o perdite. Ci sono slot in attivo e slot in passivo, alla fine della fiera il risultato sarà vicino al ritorno teorico.
Mi spiego meglio con un esempio. Il lancio della moneta, posso scommettere su testa o su croce, se indovino vinco il doppio della puntata. Questo è un gioco a RTP 100%, alla lunga indovino metà delle volte non indovino l'altra metà, però ogni volta che indovino vinco il doppio della puntata. Quindi alla lunga sono sempre in pari. Però la monetina potrebbe cadere rimanendo dritta in piedi, questo è il guadagno del banco. A questo punto indovino quasi la metà delle volte, non indovino un po' più della metà delle volte (la differenza è le volte in cui la monetina rimane in piedi), ma vengo premiato sempre due volte la puntata, alla fine cioè avrò guadagnato il doppio del giocato un po' meno della metà delle volte e perso tutto un po' più della metà delle volte. Questo è un guadagno per il banco intrinseco del gioco, non serve distribuire niente.
O se vuoi facciamo l'esempio della roulette, se indovini rosso o nero vieni pagato 2 volte la puntata, se indovini il numero esatto vinci 36 volte la puntata, ma nella roulette c'è lo zero e quello zero è il guadagno del banco, infatti vieni pagato 36 volte con una probabilità di 1/37 e 2 volte con una probabilità di 18/37. Il che significa che alla lunga vinci 1 volta ogni 37 e vieni pagato 36 volte la puntata, quindi 1/37*36 ) 36/37; alla lunga vinci 36/37 del giocato.
O se vuoi ancora facciamo l'esempio dei Gratta e vinci. Stampo 100 gratta e vinci da 1 euro, in questi 100 metto premi per 70 euro. Che tutti i vincenti finiscano nella stessa tabaccheria o ognuno in una tabaccheria diversa a me non cambia niente. Io so che vendendo 100 biglietti ho guadagnato 30 euri.
Nelle slot il principio è più complesso perché ha più variabili, ma è uguale a quello dei Gratta e vinci. Faccio una slot che alla lunga paga il 99% del giocato, che il giocato lo faccia tutto una persona o che giochino un euro a testa milioni di persone a me non frega. Io guadagno comunque l'1%. Se noi potessimo accedere alle probabilità di vincita delle slot e fare i conti, vedremo - come nel caso della roulette di sopra - che la somma delle probabilità di vincere moltiplicate per le vincite assegnate è un pelo inferiore al giocato totale.
Questo è il motivo per cui il gioco d'azzardo funziona, fa guadagnare sicuramente i casinò (e allo Stato), ma lascia la possibilità ad uno con tanto culo di vincere.
P.S. Sopra ho scritto che i generatori di numeri casuali sono certificati da ADM; ma è un passaggio fondamentalmente inutile, o meglio è un passaggio che va a vantaggio di chi produce slot, non di chi gioca. Ai produttori di slot e ai casinò conviene che siano puramente e totalmente casuali. Sarebbe un disastro per loro se non lo fossero.
Non è così, l’unico vincolo che hanno le case di giochi è di generare dei risultati casuali, altrimenti non sarebbe più nemmeno un gioco ma una truffa.
Detto questo a loro nemmeno converrebbe prendersi quest’onere, ci pensa la matematica a farli vincere.
@@nicoladc89 Ah, questo non lo sapevo, grazie per la precisazione! Forse qualcuno me l'ha raccontata così, o quando ho saputo che erano collegate in rete ho subito pensato male. Comunque non saprei se siano proprio del tutto casuali, ricordo di aver giocato una sola volta da piccolo con una con la roulette (primi anni '90, era ancora una a tubo catodico), e per vincere avevo puntato sia il rosso che il nero, ma al primo colpo è uscito proprio lo zero! Magari adesso le cose sono cambiate con normative più stringenti sulla casualità del risultato comunque.
@@karellen00 ripeto, la casualità del gioco oltre ad essere garantita da ADM (ex AAMS) è garantita dal fatto che il banco vuole che sia totalmente casuale. Ovviamente ci sono casi di frodi come nelle bische illegali, ma parliamo in quel caso di criminalità che non ha niente a che fare con l'azzardo è una rapina travestita.
Tanto per capirci qualche tempo fa un giocatore professionista americano di poker venne a sapere che le carte usate in un casinò erano tagliate male, quindi il dorso delle carte non era uguale per tutte le carte. Andò al casinò con un complice e vinse un sacco di soldi. Non perché conoscesse solo dal retro il valore effettivo si ogni singola carta, ma perché quel dettaglio toglieva aleatorietà al gioco che lui ha saputo sfruttare a suo vantaggio (beh, i soldi vinti in realtà li ha dovuti restituire).
La vincita del banco è garantita dalla totale casualità del gioco.
Detto questo alla roulette è vietato puntare sia sul rosso che sul nero, quindi permettimi di dubitare del tuo racconto. Ma anche fosse, l'uscita dello zero ha una probabilità nemmeno troppo bassa, il fatto che sia uscito proprio in quel momento e che a te sembri strano è il risultato dei tuoi bias cognitivi (li abbiamo tutti eh) che giudicano la casualità conoscendo l'esito (che è una cosa senza senso) e vedono schemi anche quando non ci sono.
Faccio un esempio, al SuperEnalotto la probabilità della sestina 1 2 3 4 5 6 è esattamente identica alla probabilità di uscita della sestina 5 11 24 29 57 81 eppure stai certo che in caso venisse estratta la prima sestina qualcuno parlerebbe di brogli. O ancora la probabilità che oggi esca la stessa combinazione uscita alla scorsa estrazione è esattamente identica a quella di qualsiasi altra combinazione, ma anche in questo caso se uscissero due sestine uguali in due estrazioni, qualcuno parlerebbe di brogli.
Tutto innegabilmente vero, io gioco qualche volta l anno... Non vincerò comunque mai, ma è pure vero che una birra in meno in un anno può solo che farmi bene 😂
Lo hanno chiamato gioco d'azzardo perché chiamarlo tassa sui poveri e sui disperati era troppo lungo
Le basi di statistica con esempi spiegate bene, bravo Giacomo! 😁
@@nibiru3675 visto che sei più competente spiegami qui qualcosa di più ricco di contenuti riguardo questo video. poi se a me avessero detto che ho limitazioni cognitive probabilmente avrei avviato per come mi conosco io una querela, vabbè.
@@DiventiVento esistono tanti bellissimi testi dove imparare la probabilità e questi specifici specifici argomenti di probabilita trattati dal genio che segui sono l abc della probabilita che una volta si imparavano in terzo liceo. Come mai non li conoscevi questi argomenti affidando la conoscenza di questi alla spiegazione di uno che non è competente a parlare di probabilità?
@@nibiru3675 non mi ha risposto sulla querela, vedo che hai paura. comunque non sei coerente e non ragioni tanto oppure molto generosamente non sai esprimerti: 1. non è detto che se siano elementari non siano importanti 2. che ne sai se ho fatto la terza liceo oppure se c'erano queste cose nel mio programma? 3. lui è molto competente difatti ha spiegato solo le basi per il tipo di video che voleva fare, virale su certe persone grazie all'algortimo, magari per chi ha problemi di dipendenza dal lotto et similae 4. a quanto pare non conosci gli algoritmi in particolare quello di youtube ma non ti sto insultando dandoti del limitato mentalmente aka ritardato ma te lo sto spiegando perchè le migliori persone spiegano e criticano l'argomento, non l'argomentatore barra persona, quello è da vigliacchi e da persone poco intellgenti barra poco empatiche.
@@DiventiVento perché dovrei avere paura??? La 'o' fa prospettare due ipotesi. Quello che non piace sentirsi dire non diventa automaticamente reato.
@@DiventiVento è molto competente in cosa? Dove è molto competente lo hai stabilito tu?
Non gioco. Perché so che solo con una gran botta di k... si vince ed io la mia fortuna l'ho già spesa con una moglie meravigliosa e due figli stupendi. Mi basta e avanza
Conosco l’argomento MOLTO bene ed infatti ho sempre lasciato gli amici stupiti quando asserivo che per vincere non bisogna avere la capacità di capire per esempio quale squadra sia più forte ma capire piuttosto quale sia la quota errata. Che la Juventus abbia più chances della Cremonese lo sanno tutti ma se la vittoria della cremonese fosse a 50 contro 1 sarebbe sempre conveniente giocarla. Nelle tue spiegazioni sul Superenalotto hai dimenticato un dettaglio non da poco… se non sei l’unico ad azzeccare la sestina il montepremi viene ripartito, quindi sul Superenalotto il calcolo comprende variabili non valutabili.
Corretto. Ma tra margine della società di scommesse e tasse è difficile che la quota abbia un errore così grande da essere a vantaggio del giocatore.
Sono una persona a molto razionale e il mio lavoro di programmatrice mi porta a ragionare in modo logico... in alcuni casi è un rottura, ma è una gran fortuna quando si parla di gioco d'azzardo: infatti non ho mai giocato ad un gratta e vinci e neppure al superenalotto o altro... le probabilità di vincere sono troppo scarse, è un discorso puramente logico e ci può arrivare chiunque, se si ferma a pensare.
Carte, numeri, macchinette ecc esistono al solo scopo di rubare soldi con la promessa di una possibile vincita che probabilmente non coprirà i soldi spesi in precedenza.
Bisogna con scambiare l'improbabilità di un evento per la sua impossibilità, altrimenti anche l'evoluzione non esisterebbe.
Il fatto è che credo più o meno tutti sappiano che il gioco d'azzardo abbia un valore atteso negativo, tranne poche persone profondamente ignoranti che giocano molto convinte di guadagnarci. Ma queste tipicamente hanno sentito il punto statistico, semplicemente credono a bizzarri sistemi (paradosso San Pietroburgo, numeri attesi, etc etc) che cambierebbero la probabilità. Se vuoi convincere questi, devi fare video diversi confutando i vari sistemi (San Pietroburgo è interessante da confutare, al liceo mi ero convinto anche io per qualche settimana).
La maggior parte di chi gioca, gioca poco per il piacere di giocare. Se gioco 20€ alla SNAI su una partita, specie su risultato che può verificarsi fino alla fine, mi godo molto di più la partita. Se in media butto due euro di valore atteso (un po' meno, l'aggio alla SNAI è del 9%), è trascurabile rispetto al costo di vedere una partita (anche gratis: stare due ore senza lavorare è un costo enorme). Non giocare se ti diverte per non perdere i 2€ di valore atteso è _davvero_ stupido. Tipo prendere un giorno di ferie e andare a Firenze perché appassionato di arte, e non vedere gli Uffizi perché 15€ di biglietto è troppo caro. È il problema dei ragionamenti riduttivi, sono spesso troppo semplici per catturare l'essenza del fenomeno e si finisce nel clickbait.
Se parli di scommesse su eventi sportivi comunque è una situazione diversa, perché non puoi veramente definire un valore atteso in quel caso (perché proprio non stai parlando di vere probabilità). Quindi non puoi veramente dire se il gioco sia di per sé in perdita o meno, visto che stai scommettendo su un sistema non stocastico, su cui nemmeno chi organizza la scommessa può veramente stimare in modo rigoroso le probabilità
Visto il titolo del video mi stupisce che non hai citato la famosa frase di De Finetti, ripresa anche da Garibaldi: la lotteria è una tassa sulla stupidità
Che carina la cosa delle pubblicità, non ci avevo pensato ed effettivamente è una cosa interessante.
Bisognerebbe far capire alle persone che il questo discorso é identico per le scommesse sportive, alla lunga si é matematicamente sicuri di perdere soldi. Purtroppo molti vengono fregati dal fatto che il risultato di un evento sportivo non é calcolabile al 100% e si affidano ai guru truffaldini che sostengono di poter battere il banco (cosa statisticamente impossibile nel lungo periodo)
Non sono d'accordo. L'agenzia di scommesse in quel caso è interessata a guadagnare sul totale delle giocate fatte da tutti, ma non è per niente detto che sul singolo ci guadagni sempre. Se uno capisce di calcio (mettiamo siano scommesse sul calcio) molto più di quanto ci capisca la media degli scommettitori, può benissimo essere in positivo. Poi certamente la maggior parte della gente che fa la schedina pensa di capirne più della media, e questo ovviamente, non potendo essere vero per la definizione di media, fa guadagnare le agenzie di scommesse. Ma se uno veramente ne capisce molto più degli altri (ovviamente senza affidarsi a guru che non hanno il minimo interesse a far guadagnare davvero) può essere davvero in attivo. Concettualmente non è molto diverso da chi si arricchisce con la speculazione finanziaria su roba molto rischiosa, sono pochi che riescono ad essere in attivo ma ci sono. Anche lì il tasso di rischio degli investimenti è calcolato a spanne (visto che non puoi definire rigorosamente una probabilità effettiva degli eventi) come negli eventi sportivi
@@leonp95 la conoscenza dello sport é inutile quando stai giocando contro un algoritmo ottimizzato per calcolare la quota perfetta. L'unico sistema che teoricamente potrebbe funzionare sono le cosiddette "sure bets", ma i bookmakers hanno sviluppato sistemi per impedire ai giocatori di usare questa strategia. Gli unici giochi d'azzardo in cui si puó veramente sviluppare un modello per vincere sono quelli in cui il giocatore puó avere un vantaggio sul banco (es: contare le carte a blackjack) o quelle in cui si gioca contro altri giocatori e il banco fa solo da intermediario (es: poker)
Ha molto più senso giocare ai dadi/poker con i propri amici piuttosto che comprare gratta e vinci perchè il montepremi è pari alle puntate e in caso dovessi perdere quei soldi andranno ad un amico.
Questa riflessione è però limitata agli aspetti matematici ed è una visione parziale, anche se è comunque utile come informazione sulle probabilità. L'errore è pensare che la giocata a una lotteria sia per forza un'azione procedurale fatta per arrivare a un risultato secondo meccanismi controllabili o, appunto, probabili. Ma non è per forza così e forse non lo è per la maggior parte dei giocatori.
Il calcolo delle probabilità non è un modello perfetto della realtà, in quanto come ben si sa un avvenimento reale o accade o non accade, non "accade con una probabilità". E se l'avvenimento accade era un evento necessario, se non accade era un evento impossibile. Quindi la giocata alla lotteria - a meno delle devianze patologiche - non è tanto una "furbata" (o meglio una "non furbata" ) per avvantaggiarsi delle probabilità, ma è un tentativo di prevedere ciò che accadrà con una soglia binaria (accadrà/non accadrà), al di fuori da tutte le logiche di probabilità matematica e in una dimensione più che altro ontologica.
In tal senso la giocata la si può vedere come un tentativo simile al lancio di una moneta, ovvero banalmente ricondotto al concetto di vincerò/non vincerò (accadrà/non accadrà) che, dal punto di vista del reale, riguarda due valori equipollenti. Questo perché la disciplina matematica della probabilità riguarda l'analisi di tutte le configurazioni possibili che può assumere il reale in un modello teorico, ma nel mondo reale tali configurazioni non hanno alcun senso, dato che ciò che esiste doveva per forza esistere e ciò che non esiste non aveva alcuna possibilità di esistere, a prescindere da quali valori probabilistici avessero i due eventi nel modello matematico. Non esistono diverse configurazioni della realtà tra cui scegliere, esiste solo quella che doveva essere e sarà, quindi la giocata diventa l'azzardo di immaginarsi "allineati" con l'unico evento futuro possibile. Secondo questo punto di vista il gioco della lotteria diventa quel famoso "tentare la sorte" una volta ogni tanto (o anche una volta nella vita) che va oltre la razionalità e può anche aver senso istintuale (dato che nel reale si vive anche con azioni istintuali).
E da questo punto di vista assume ancora meno senso giocare con i sistemi invece che fare una giocata singola, proprio perché usare i sistemi vuol dire ragionare secondo le probabilità (comunque avverse) in un mondo reale che invece prescinde dai valori aleatori (le forze fisiche che fanno cadere una pallina o ruotare un dado nella realtà sono configurate nell'unico modo che può dare un unico risultato e non esistono n risultati possibili, ma solo quello conseguente all'unica configurazione del reale in corso). Molto meglio la scommessa netta sull'accadrà/non accadrà, che vuol poi dire provare a sperare che il mondo fisico reale sia configurato in un modo a noi propizio.
Tutto ciò solo come spunto di riflessione e senza critica all'ottima esposizione dei concetti probabilistici. E soprattutto distinguendo tra il "tentare la sorte" e il gioco ossessivo o rituale.
👏👏👏👏👏👍
Video diverso dal solito, ma ugualmente geniale
sfugge una cosa, allo stato attuale in pochi potrebbe farlo, ma vi assicuro che è stato fatto e la gente si è arricchiata. Ma in questo caso si "viola" la probabilità (e il futuro) ma non la legge
Dovrebbe essere vietato a tutti non solo ai privati......
Due pesi, due misure, guerre cattive, guerre buone....
Ci siamo quasi ma manca sempre qualcosa!
Ottimo video come sempre!
finalmente un altro video a tema statistica e probabilità
Nah nessun calore, lo sapevo :) e so anche che moltissima gente non pensa a quello che spende (sì, lo so.. proprio quello che hai detto) ma punta sulla bottazza.
Per coloro che ne sono dipendenti c'è poco da dire e di certo quel poco non posso dirlo io.
Un piccolo appunto: si tratta di "gioco". Secondo me andrebbe quantificato (il come lo lasciamo agli economisti) nella vincita anche il valore del divertimento nel giocare.
L’unica lotteria a cui siamo stupidi se non giochiamo è quella degli scontrini. Abbiamo già pagato il biglietto con le tasse. È come se entrassimo in tabaccheria e comprassimo un gratta e vinci e poi lo buttassimo senza verificare l’eventuale vincita.
Occhio che però il ritorno deve valere anche il tempo investito.
Se ci metti 1 ora al giorno per un mese (numero iperbolico ovviamente) per avere indietro 5 euro, non vale la pena anche se il costo monetario è 0.
@@Anankin12 ma la lotteria degli scontrini non costa niente in termini di tempo. Anzi ti fa risparmiare tempo perché funziona solo se paghi con moneta elettronica e non fisica, inoltre passare il codice a barre è questione di secondi. Se vinci, arriva un messaggio.
Diciamo che io sono quello fortunato del gruppo 🤣.
Di solito riesco a vincere "puntando" pochi euro (5 o 10) Siccome sento che non sono soldi miei, se vinco li ripunto tutti. Ma questo, naturalmente, é un gioco, come hai detto te stesso, quindi lo faccio poche volte all'anno.
Complimenti, video ben spiegato
Ciao Giacomo, io cambierei titolo al video, con questo titolo è impossibile che venga visto da qualcuno che invece ci gioca e potrebbe imparare qualcosa. A nessuno piace essere dato dello stupido.
Detto ciò è un video ben fatto.
Fai un video sulla teoria dei giochi, sarebbe molto interessante
Bravissimo. Bella spiegazione. Grazie
Non è da stupidi, è una piaga sociale non considerata abbastanza
Mio nonno diceva:
"Matto chi gioca sempre e matto chi non gioca mai!"
Dici bene, si chiama "rendimento di gioco". Ho tentato di spiegarlo a molte persone che giocano abitualmente quando vanno al bar. Ma inutilmente. Alle persone piace sognare e pagano per illudersi e sognare vincite. Poi, perdendo, si intestardiscono e puntano sempre di più, col risultato di perdere sempre di più. E la cosa peggiore che può capitargli è di vincere una discreta sommetta che gli dia la sensazione di essere andato in "attivo". A quel punto le somme puntate regolarmente aumenterebbero e il tizio finirebbe presto sul lastrico.
L'unico gioco che, secondo me, ha senso è la roulette. Dove hai una "accettabile" probabilità di vincere! Di poco sotto il 50% per via dello zero e del doppio zero dove vince sempre il banco. Quindi io, se fossi stupido da giocare per poter sognare di vincere farei così: Risparmierei tutto l'anno i soldi nelle giocate a rendimento bassissimo ed andrei, coi soldi risparmiati, al casinò. Punterei tutto sul nero o sul rosso appena entrato. Perderei tutto subito e poi uscirei godendomi la sensazione di essere imperfetto ma non stupido. Poi andrei a lavorare. Unico modo che consente di guadagnare con accettabile probabilità. Magari in un altro paese... questa italia (minuscola obbligatoria) è diventata uno schifo anche se vuoi lavorare per guadagnare.
PS: e se invece vincessi alla roulette? ... no problem, basta tornare a puntare tutto fino a che, prima o poi, perdi tutto.
concordo
Resta un mistero l’identikit del fortunato che il 13 agosto 2019 al bar Marino la vincita al SuperEnalotto con una giocata da 2 euro,generata tramite Quick Pick, un sistema Sisal che crea casualmente la giocata.
7, 32, 41, 59, 75, 76 e ha vinto 209.000.000€ ecco io mi identifico con il "sistema" del tizio.
Però una dettaglio, il calcolo sulla probabilità iniziale è sbagliato: non è 50 ma 1/2*(-20)+1/2*100=(100-20)/2=40, poiché hai 50% percento di probabilità (p=1/2) di perdere 20 euro, quindi in uscita, e 100 di vincita in ingresso. Quindi formalmente è sbagliato quello che affermi, ovvero che si considera il prezzo finale, che corrisponde solo al ricavo (r), ma devi considerare la differenza con il costo (c), cioè il guadagno finale (g).
Le considerazioni seguenti sono giuste ma solo perché con g>>c => (p*g-p*c)=p*g, cioè è un problema di limiti. Dunque inizio errato, finale corretto: attenzione sia agli errori logici che concettuali, la teoria della probabilità, in cui dici di essere bravissimo, non è un'opinione :)
beh in teoria so sbagliati anche gli altri perchè fa sempre lo stesso errore di calcolo
Bravi, complimenti che Ve ne siete accorti. Una piccola annotazione: (p1*g-p2*c)=p*g-c quando p2 è circa 1; è per questo che gli esempi dopo il secondo hanno senso nonostante non applichi la formula correttamente 😊
Probabilmente non lo leggerà nessuno perché è passato troppo tempo
Nei gratta e vinci ogni foglietto è stampato in anticipo
Si decide a priori quanti foglietti ci sono che vinceranno il massimo e quanti una via di mezzo e quanti il minimo.
Sul sito dell'emalotto ci sono proprio i numeri
Si ha un ritorno che prima della tassazione è del 75%. Per tutti, sono identici in pratica
L'altra cosa importante è che il volume di vincite basse è decine di volte quello delle vincite maggiori
Quindi per ogni milione vinto in una botta sola ci sono 8-13 milioni vinti a botte di 5€
Queste vincite basse innescano il meccanismo del ritorno cioè che reinvestono questi soldi per altri foglietti
Infine, siccome sono stampati a priori può capitare che vengano venduti biglietti che non possono piu portare alle vincite alte( se sono gia state prese da qualcuno altro)
In alternativa puo capitare che le vincite alte si accumulino. Questo sarebbe lunico caso in cui il singolo puo giocare razionalmente. Però per sapere se sono gia usciti bisognerebbe raccogliere i dati sulle vincite di tutta italia e vedere se si stanno accumulando
Un noto economista disse che le lotterie erano un mezzo molto efficace per far si che i poveri si autotassassero e così è. Dal punto di vista dell'allibratore (lo Stato) funziona sulla base dei grandi numeri e va benissimo anche se la spinta al gioco è puramente "ludica" - 1 euro non mi cambia la vita, ma se mi va bene...
L'interessante è che più una società è squilibrata con grandi differenze tra ricchi - pochi- e poveri - molti, cioé quanto più una società è ingiusta, tanto più è forte il gioco d'azzardo e spesso lo Stato lo cavalca (Brasile, Messico e Italia giocano molto di più della Svezia)
Molti giocano per provare l'ebbrezza di non essere più incatenati al posto nel quale lavorano ,per non sentirsi schiavi dei soldi limitati di cui dispongono. Si paga l'effimera percezione di libertà provata nel momento in cui si compra il biglietto o la pretesa di svincolarsi da una società a tratti schiavista ,più che la vittoria in sé . I giochi d 'azzado, le lotterie a parer mio riflettono lo stato miserevole dei lavoratori che ,pur di sentirsi liberi dalla paura di diventare poveri, son disposti anche a spendere i propri soldi per un investimento che è al netto in perdita . Nei fatti ,il gratta e vinci crea l'illusione che prima o poi verrà il proprio momento e che è solo una questione di tempo prima che la fortuna giri verso di noi,anche se questo tempo fosse più lungo della nostra stessa vita. I poveri,gli anziani privi di supporto socio economico , i deboli dal punto di vista psicologico usufruiscono del gratta e vinci come se fosse uno psicofarmaco la cui funzione sia gestire nell'immediato i sentimenti depressivi da cui con quest'ultimo tentano di rifuggere. Questo è ciò che vedo . In via definitiva ,è interessante l 'analisi che fai ma ti esorto a vedere l'aspetto emotivo della questione ,che ,anche a fronte di dati che neghino questa convinzione , vuole convincersi che prima o poi la realtà si piegherà al proprio misero desiderio di sentirsi al riparo dalle difficoltà della vita accumulando grandi ricchezze . È una questione,purtroppo, di natura psicologica,più che statistica
video fatto molto bene, complimenti
Evil Giacomo be like : “Giochiamo ti prego, io ci sto” 😂
Ho letto da qualche parte che in Italia il gioco d’azzardo rappresenta il 4% del PIL, una fetta importante alla quale lo Stato non può rinunciare e che se non ci fosse, la Manovra diventerebbe assai più complicata! 😅
Facepalm. Ma se i soldi non venissero spesi in lotterie sparirebbero? Sì, qualcuno li perde, una volta ho trovato 50 € sotto una mela marcia in un frutteto, ma a parte questo verrano investiti, spesi, dati in beneficienza, farebbero girare l'economia creando meno dipendenze. E poi il PIL è una metrica da prendere con le pinze.
Impossibile... Il gioco ha un giro di 80-90 miliardi, di cui solo 10 rimangono puliti allo Stato... Poca robba
@@aleppaxoppure non verrebbero affatto spesi, ed è forse proprio questo il problema
I poveri comprano gratta e vinci (bingo, scommesse e simili) per spendere i pochi soldi che hanno….i benestanti o i ricchi investono..
bellissimo video , complimenti .
Bellissimo video..illuminante
6:00 quanto scendi dal treno e trovi un tipo simpatico senza denti e che puzza di crack
No , ci vuole sole quello che i matematici chiamano "botta di culo" ... 🙂
Thumbnail con linea rossa sotto = penso di aver già vistonil video. Piccolo consiglio per il futuro 👍
Tra tutti i giochi d'azzardo ne esiste uno che però funziona esattamente nel modo opposto a quello che hai illustrato te, ovvero che rende più probabile vincere al fine di indurre a giocare sempre di più; quale ? La regina dei giochi d'azzardo: La Roulette.
In alcune specifiche puntate, per esempio usando il sistema delle dozzine (puntare 24 numeri su 37) si può vincere la stessa somma che si è giocata. La probabilità di vincita si aggira intorno al 60%, ma ovviamente diventa sempre più svantaggioso mano a mano che le giocate si susseguono. Questo è solo un esempio di giocata, ma ne esistono anche altri, con probabilità di vincita prossime al 90%. Il vero problema è la dipendenza dal gioco e la perdita di lucidità. Quando si vince anche solo un euro, si è poi portati a rigiocarli in modo illogico, ripetendosi il meccanismo che ben hai spiegato nel video e che altro non è che semplice dipendenza al gioco. Persone come te molto analitiche per fortuna non ci cascano, ma a quanto pare sono in molti a perdere il controllo. Buon lavoro con il canale!
È più conveniente comprare un metal detector e cercare ora nei fiumi , non troverai mai un cazzo ma se lo trovi ?
"Facciamolo questo gioco, dai" con il ghigno sulla faccia
Bel video giacomo !!!
Giocare alla lotteria e da sciocchi .
Nella serie TV "Reaper" (era un po' na cazzata, ma simpatica) c'é il diavolo che definisce il gioco d'azzardo una tassa per gli stolti, una scena bellissima.
Aggiungo solo un particolare: in alcuni casi é possibile vincere, in quanto per alcuni giochi esistono situazioni in cui il gioco é in favore del giocatore. Penso a balckjack (guardate il film 21, ad esempio) o altri trucchetti (ad esempio c'é una storia abbastanza famosa di un tipo che aveva studiato i difetti di costruizione di alcune Roulette ed era cosí riuscito a vincere un pacco di soldi nei casinó).
Se si dispone di un modello predittivo migliore, inoltre, é possibile vincere anche con le scommesse sportive...
...tuttavia, per chi volesse provarci, vi parlo per esperienza personale: non solo é molto difficile e richiede un sacco di tempo, autocontrollo ecc. MA nel momento in cui comincerete ad avere un valore atteso maggiore della vostra spesa, vi bloccheranno o limiteranno gli account...per cui lo sforzo é notevole per un guadagno risibile (per capirci, un account mi é stato bloccato dopo una decina di puntate e stanno facendo di tutto per rallentare il processo di ritiro delle somme, parliamo di circa 150 euro di cui 50 vinti).
Acciderbola, se ti fanno storie per aver vinto 50 euro su 150 vuol dire che l'aspettativa di guadagno per loro è 99% o morte. Contentissimo di non essere diventato ludopatico o di avere parenti / amici che lo sono. E' una condizione simile ad una dipendenza che può distruggere la vita.
Diceva un amico che scommetteva sulle partite di calcio che in quel modo si comprava il brivido
Io gioco pochissimi soldi al superenalotto e mai in modo continuativo. Gioco 1 euro ogni tanto. La probabile vincita è molto piccola ma c'è. Se giocassi cento volte di più le probabilità rimarrebbero ancora molto molto basse, ma la mia perdita diventerebbe "molto alta". Dunque! Il gioco non mi deve fregare, ma provare con pochissimi euro al mese lo ritengo "interessante". Non mi cambia la vita, ma per "sfiga potrei vincere".
Se consideri che durante un temporale hai una probabilità su due milioni di essere colpito da un fulmine, giocare ad un gioco che hai una probabilità di una su 600 milioni di vincere é pura eutopia. Per questo non ho mai giocato. Le slot elettroniche sono tarate ugualmente per darti una vincita solo dopo aver incassato una quota decisa dal costruttore , a me sembra così ovvio che sia un gioco fatto per farti perdere. Mi spiace per i ludopatici.
Hai perfettamente ragione..1€ di giocata al giorno per un anno sono 365€ l anno, è una perdita che tuttavia non cambia la vita a nessuno e finché rimane un gioco non nuoce la salute, perché scusami ,prendere tutte la mattine il caffè al bar (ormai salito ad 1,20€ ) quando potresti tranquillamente berlo dalla moka in casa,non è una perdita di soldi?..non sto promuovendo il gioco d'azzardo,ma se fatto con la testa e senza dipendenza,non lo vedo come un grosso problema
Penso che quasi tutti sappiano che le probabilità siano a sfavore. Molte persone giocano perchè vogliono sognare di vincere e immaginarsi di vivere una vita migliore anche se sanno che è quasi impossibile. Tutto sommato un euro per un sogno non è tantissimo.
ormai i contenuti scarseggiano per evidenti limitazioni culturali o cognitivi e si propongono contenuti noti,vecchi,e trattati in tutte le salse per i quali non si è competenti a parlare.
@@nibiru3675 intendi i tuoi limiti cognitivi?
@@davideverga2526 lui cosa ne sa di probabilità e statistica???? tutti sanno che la biologia è sempre stata la cenerentola delle lauree
Ecco quanto ci ho perso ad aver odiato la matematica ai tempi della scuola, sarei cascato nel gioco del 6 con il dado. Anche se ho sempre odiato il gioco d"azzardo ed ho sempre capito intuitivamente che le probabilità di vincere erano troppo basse, ma ignoravo completamente ci fosse una formula per quantificare questa cosa. La cosa comunque che frega tutti è che nonostante le bassissime probabilità poi c'è veramente qualcuno che spendendo 1 euro magari poi vince 3 milioni di euro. Ognuno spera di essere lui.
Video interessante, lasciando stare la ludomania che colpisce molti ed é assolutamente illogica, molti giocano la lotteria nella speranza di essere fortunati perché qualcuno che vince c'é, la ricchezza viene ridistribuita in maniera assolutamente sproporzionata e pur essendo difficile, é una tentazione giustificata. Conosco infatti un paio di persone che hanno vinto il 250.000% di quello che hanno giocato, e a loro é cambiata la vita.
Eh ma io ho letto di persone che sono morte mentre camminavano allegramente perché gli è cascato un vaso in testa, allora ora dovremmo avere paura di uscire e controllare sempre in alto?
Il punto è che la nostra mente non riesce a ragionare in termini statistici a meno di un adeguato studio a riguardo.
Tu conosci persone che hanno vinto e che gli ha cambiato la vita, ma se vuoi trarre qualche correlazione o insegnamento da questa vicenda, allora dovresti guardare anche tutte quelle persone che non hanno mai vinto, che hanno speso un sacco di soldi e che sono per l'appunto la maggioranza.
Quelle persone di cui parli hanno vinto il 200000% rispettoa a quello che hanno giocato perché non stai appundo considerando tutti i casi.
Quando si parla di statistica si deve guardare tutto, non il singolo caso, perché appunto, nel momento in cui anche tu entrerai nella statistica, guarda caso la tua probabilità sarà più vicina alla media e non agli estremi.
Come dice Giacomo, giocare per divertimento sapendo di essere in perdita ci può stare, ognuno fa ciò che vuole, l'importante però è crederlo realmente e non mentire a se stessi.
Le persone che giocano d'azzardo non lo fanno per il divertimento, tutti pensano e sognano che un giorno diventano milionari.
Vuoi diventare ricco? Ogni volta che stai per giocare d'azzardo, prendi l'euro e mettilo da parte in un fondo di investimento a lungo termine.
Ecco, mi sono ricordato il video di Mr.Beast dove compre un sacco di gratta e vinci spendendo migliaia di dollari ed alla fine ugualmente rimane in perdita 😉
@@BioUmano se avessi letto attentamente il mio commento, stai confermando la mia teoria che va oltre la semplice statistica. Spendendo una quota settimanale che a te non cambia assolutamente la tua economia, anche se la possibilitá di vincita é piccolissima, é meglio che mettere via quella quota e basta. A meno che tu non viva milioni di settimane 🤣
@@cristianovia Eh, ma appunto, stai spendendo i tuoi soldi in maniera molto inefficienti.
Puoi spendere quei 5 euro a settimana che tu non ritieni molti e non vincere mai, oppure puoi investirli ed arrivare dopo una ventina d'anni con un gruzzoletto più che degno.
Sempre per rimanere in tema della statistica da inganno. Seguendo il tuo stesso ragionamento, allora avrebbe senso recarsi ogni giorno in un parcheggio di lusso (dove vari ricchi lasciano l'auto) perché, anche se molto bassa, c'è sempre una piccola possibilità (forse anche più alta del gratta e vinci 😅) che tu trovi per terra una banconota di alto valore.
Lo faresti? Non credo, perché in questo caso riesci a capire la stupidità nel sprecare il proprio tempo a fare una cosa del genere a fronte della poca probabilità che avvenga.
Ed appunto, lo stesso ragionamento è facilmente applicabile al gioco d'azzardo.
Potresti fare un video anche sulle probabilità di vincita in black jack, roulette e macchinette?
Nessun dipendente dal gioco gioca per vincere, gioca per la possibilità di vincere. E' lì il problema.
Mi pare che Oddifreddi abbia definito il lotto "la tassa sugli imbecilli". Esagerato, ma comprensibile
de facto è così
Il meccanismo è chiaro, ma un giorno mi sono trovato a pensare: non è che anche il sistema pensionistico attuale è come giocare d'azzardo? Io posso mettere un valore X da parte per la vecchiaia ma il valore che avrò indietro quanto sarà? Se avessi speranza di vivere 200 anni allora conviene, ma probabilmente finirò come molti e poco dopo la pensione creperò. Cosa tra l'altro più vera per gli uomini che per le donne data la consistente differenza in aspettativa di vita.
Quindi non so, io ogni tanto la giocata da 2 euro la piazzo. So che non capiterà mai, ma so anche che probabilmente quando arriverà l'ora di godermi del tempo libero in maniera "ordinaria" non sarò più in condizioni fisiche per farlo. La differenza non è molta.
Spiegatemi o per lo meno fatemi capire. Esempio con il 6 del SuperEnalotto. Se io giocassi tutti i giorni un euro, in un anno spenderei 365euro , a confronto della vincita di 300 milioni di euro, non ci dovrei alla fine guadagnarci? Lavorando una vita non arriverei mai a tale cifra
Video giusto ma non si tiene conto di 2 cose. La prima è che la maggior parte di noi sa bene che, a meno di vincere una grossa somma, la nostra vita sarà sempre una lotta per sopravvivere, con stipendi o pensioni notoriamente bassi, con l'inflazione che avanza eccetera. Ogni tanto si legge sui giornali che qualcuno ha vinto una grossa somma e chissà, la prossima volta potrebbe capitare a noi. La seconda cosa di cui non si tiene conto è la fortuna, io sono sempre stata fortunata e ho sempre vinto a qualsiasi gioco, però solo piccole cifre perché puntavo pochissimo. La testa ce l'ho sulle spalle. Anche ora che sono vecchia compro 2 gratta e vinci al mese, vincendo spesso anche cento euro. Mi accontento, quindi credo che il trucco consista nel non diventare dipendenti.