Complimenti davvero!!! L'unica cosa avrei messo il decal con la scritta "original body contour" un pò più centrata rispetto alla parte arrotondata, per il resto lavoro eccellente!!! 👏🏼👏🏼👏🏼👏🏼👏🏼
Giorgio, superb job. Well done! Ma... qual'era la motivazione iniziale di sostituire la tastiera? Usura? Curvatura personalizzata? Approfittare del tuo palissandro indiano?
Una serie di motivi: estetica (l'acero non era gradito), curvatura variabile, spessore (troppo fino, mettendo una tastiera più spessa ho aggiunto un paio di millimetri allo spessore precedente), sonorità (il palissandro suona più scuro dell'acero) e infine si, la bellezza di quel palissandro oggi introvabile
Scusa ma, come fai ad essere sicuro che la tastiera non si muova quando vai a stringere i morsetti? Non può muoversi nemmeno di mezzo millimetro altrimenti si compromette tutto, credo che occorra mettere due piccole spine di posizionamento in due scanalature dei tasti.
Se guardi bene nel video (minuto 7.20) sono ben visibili le forature dei dot laterali. Ovviamente il dot va esattamente a metà tra due tasti. Questo per la centratura longitudinale. Per la centratura trasversale invece se la tastiera è appena più larga del manico, come si fa a sbagliare? Io faccio così da decenni, e non ho ancora avuto sorprese. Le due spine invece le uso per centrare il ponticello delle acustiche, perchè lì si è facile che nello stringere i morsetti si sposti tutto.
@@giorgiomenon chiaro che il dot laterale va a metà tra i due tasti, ma se non si esegue una spinatura (con due spine) tra tastiera e manico, quando si stringono i morsetti non si vede se ci sono piccoli movimenti... la colla può in qualche modo far scivolare avanti o indietro, o addirittura ruotare la tastiera rispetto al manico.
@@marcomirri7227 C'è qualcosa di vero in quello che divi, ma solo qualcosa. Standoci attento ai minimi spostamenti le cose vanno come devono andare. Bisogna fissare prima il morsetto alla fine della tastiera, stando attenti che sia nella posizione corretta, e poi si mettono gli altri iniziando dal capotasto. Un solo morsetto posizionato correttamente fa il 90% del lavoro, il resto è un gioco da ragazzi. Ripeto: sono decenni che senza spine le cose mi vanno benissimo. La mia conclusione è unica: non vedo motivo di cambiare. Ma se tu ti trovi bene con le spine non cambiare, continua così.
Bravissimo Maestro un lavoro incredibile di tecnica e pazienza. Una domanda: vedendo tutta la fatica da affrontare per il cambio acero/palissandro non era meglio comprare direttamente un nuovo manico/tastiera con le caratteristiche desiderate cliente?
Se fosse tutto così semplice si, converrebbe acquistare il manico nuovo. Ma sai cosa ti arriva? Spessore, larghezza, radius, tasti, qualità dei legni...? Qui volevamo palissandro indiano (oggi introvabile perchè l'esportazione è proibita), compound radius da 9 a 12, spessore 21mm, larghezza 43mm, verniciatura vintage tinta miele...non trovi nulla in commercio. Tra l'altro per prova ho ordinato tempo addietro un manico già fatto, un disastro: senza corde era già imbananato. Tieni presente che non ci sono negozi che offrano una varietà di manici da poter scegliere, devi ordinare in internet. Cosa ti arriva in casa, anche ammettendo che tu riesca a trovare quello che cerchi?
@@onga84 Non ci siamo. Prima di tutto dimmi i costi di un manico Warmoth, spese di spedizione e dazi vari inclusi, poi ne riparliamo. Secondariamente come fai a sapere che le dimensioni, scolpitura del manico, radius tastiera siano quelle volute? Nel caso in questione lo spessore del manico era un po' troppo sottile, quindi mettendo del palissandro un po' più spesso è stato risolto quel problema. Non ci sono stati ovviamente problemi di accoppiamento con la cassa, essendo quello il manico originale (ok, la Warmoth se glielo rispedisci te lo cambia, hai idea dei costi?). La scolpitura del manico era perfetta, se ti arriva un manico anche bello non è detto che la sia. Insomma troppe variabili che secondo me facevano pendere l'ago della bilancia verso un ammodernamento piuttosto che verso l'acquisto del nuovo. Liberissimo comunque di pensarla diversamente, ma tutte le opzioni erano state accuratamente valutate e la soluzione è stata sicuramente la più vantaggiosa da molti punti di vista.
@@onga84 vedo che ti piace credere alle favole. Appena provato sul sito Warmoth: ai 260 € spediti della tua favola aggiungici 50 per palissandro indiano scuro, compound radius 35, dot in madreperla 35, capotasto 30, verniciatura opaca 115 per un totale di (Udite Udite!) 430$, diciamo 400€ che è esattamente quello che sapevo. Ma aggiungici pure il problema decal, per cui ai circa 15€ del decal devi aggiungere anche la verniciatura della paletta. Facciamo 450€? Oh, certo, se vuoi un manico no brand senza verniciatura, capotasto, tastiera qualsiasi no compound etc allora spendi "260€ spedito". Bell'affare, no? Poi portala a fare i lavori che mancano e mi saprai dire. Infine: lo scopo dei miei video è far risaltare la bellezza del lavoro artigianale. Per me è assurdo intrattenere relazioni con chi invece esalta la produzione industriale, è un po' come parlare di amarone con chi ha bevuto solo tavernello. Non ne vale la pena.
@@onga84 Stai ciurlando nel manico. Parli di 260€ di un manico grezzo, io parlo di chitarra finita, pronta per essere goduta. Ad una frazione del costo REALE Warmoth. Questa discussione mi ha stufato, evidentemente non vuoi comprendere le differenze. Continua pure così. Continua pure a sostenere la produzione industriale, ma a questo punto perchè frequenti i tutorial di artigianato?
Salve maestro: avrei una domanda, anch'io vorrei fare un intervento del genere sulla mia, il palettone però me lo terrei perché a me piace. Vorrei mettere il palissandro su un manico con tastiera in acero. Quanto costerebbe un intervento del genere? Grazie!
Ciao Giorgio. Io vorrei fare lo stesso lavoro inverso: togliere la tastiera in palossandro e metterne una in acero (per un mio motivo)...vorrei mantenere pero intatti manico, paletta e relative verniciature se possibile. Quanto costa l intervento?
La verniciatura non può essere mantenuta intatta, l'acero ha bisogno di essere verniciato se non vuoi ritrovarti una schifezza verdognola nel giro di pochi mesi. Per i costi ci sentiamo privatamente, scrivi a giorgiomenon55 at gmail dot com
@@giorgiomenon ...grazie. intendevo di mantenere la verniciatura originale di manico e paletta...la nuova lastra di acero per la tastiera chiaro che deve essere riverniciata...
@@diegorampazzo2635 In generale copro sempre la paletta dove c'è il decal fender mentre il resto del manico va verniciato assieme per evitare di vedere salti di vernice.
Quanto può costare un lavoro del genere? E vorrei chiedere anche: ho una chitarra che ormai è da buttare ma ne vorrei recuperare la tastiera in palissandro per altro con un intarsio di abalone che ripercorre tutta la tastiera (Edera) e riposizionarlo su un altro manico che fa le stesse misure però è di Pauferro; quanto mi costerebbe un lavoro di sostituzione e quanto sarebbe invasivo per la chitarra?? Spero mi risponda grazie e Buon Anno...
sinceramente togliere gli intarsi per posizionarli in un'altra tastiera è un lavoro impensabile data la montagna di ore che richiede. Molto meglio togliere le due tastiere interamente e operare la sostituzione. Se guardi tra i miei video ce n'è uno che parla di riparare il truss rod di un basso, fatto che comporta lo scollare la tastiera. Si tratta di quello. Il prezzo varia a seconda delle finiture, diciamo che per sicurezza bisogna montare il manico nello strumento ed eventualmente spianare i tasti, poi bisogna valutare se è necessario riverniciare il manico (molto probabile), quindi i costi variano diciamo tra 100 e 200
@@giorgiomenon Grazie per la risposta che solo ora ho visto(non mi era stata segnalata da youtube) ...vorrei proprio prendere in considerazione di fare questo lavoro sulla mia telecaster adesso e credo che ne varrebbe la pena anche per 200 euro. Rifare la tastiera sarà un lavoraccio però ne varrebbe la pena secondo me anche perchè penso che un po il suono cambi rispetto ad un legno di minor densità con uno come il palissandro che ha una certa durezza bellezza e densità. Che ne pensa del legno Nato da non confondere con il Nyatoh; so che sono due essenze diverse ma ci sono poche informazioni per quanto riguarda le peculiarità riguardo ai pregi di questo legno e alla risposta che ha e che da sulle varie frequenze del suono...(??) Grazie di un altra eventuale ed esaustiva risposta. Bel lavoro...!!!
@@GianoOudeis72 I due legni che citi non li conosco, ci sono migliaia di varietà che sono diventate "appetibili" dopo che il commercio di alcune essenze storiche (ebano e palissandro) è stato proibito. Non posso quindi sbilanciarmi in giudizi su cose che non conosco. Nel caso ho del palissandro indiano oggi introvabile acquistato trent'anni fa quando era ancora possibile il commercio
@@giorgiomenon infatti, secondo me le chitarre costano poche, tralasciando la fascia alta del mercato, le altre non so come facciano a rientrare nei costi.
@@federicodina7467 Al netto dei costi di certa produzione cinese (anche per me inspiegabili), anteporre il movente economico a quello ergonomico e del piacere di suonare è per me poco sensato. Ovviamente il passo deve essere pesato accuratamente, ma sono ancora convinto che suonare uno strumento che ti faccia appassionare valga bene qualche soldo speso per migliorare uno strumento che invece ti lascia freddo e poco entusiasta. E questa è la mia missione di appassionato di liuteria: fare innamorare le persone del proprio strumento attraverso tutti quegli accorgimenti che lo facciano calzare come un guanto nelle mani di chi lo suona.
Una Stratocaster americana usata in eccellenti condizioni oggigiorno si trova fra le otto e le novecento euro da privati. Un qualcosa in più da negozianti. L'unica pecca è che chissà in che regione d'Italia la troverai; da negozianti non c'è problema perché se è difettata la puoi cambiare. Viceversa da privati no.
Ma certo! E' la radice dodicesima di due. "Essendo l'ottava composta da 12 semitoni, il rapporto delle frequenze di due note musicali che distano un semitono è la radice dodicesima di 2 ossia circa 1,059463. " it.wikipedia.org/wiki/Semitono Sul sistema di accordature si potrebbero scrivere tomi su tomi. Purtroppo all'epoca Bach mise la pietra tombale sulle distanze tra le note, e da allora nessuno ha osato fiatare (tranne nella musica sperimentale)
Mah ho qualche perplessità: non credo che sia giusto rimettere la scritta Fender, perchè quel manico non più nei fatti un manico Fender, l'hai fatto tu! Quella cosa non si può fare! Un conto è sostituire i tasti un altro stravolgere un manico. e metterci un marchio che a quel punto è falso.
Non so cosa intendi per "scolarla", lo strumento è una Fender di pochi anni fa. Generalmente su strumenti vecchi faccio interventi MOLTO conservativi per preservarne il valore
@@roccogreco21 Non è stato possibile, dato che non esivaste tastiera ma il manico era un blocco unico. I manici con Skunk Stripe (così si chiama l'inserto in mogano che nasconde il truss rod) sono tutto un pezzo di acero senza tastiera riportata
Complimenti davvero!!! L'unica cosa avrei messo il decal con la scritta "original body contour" un pò più centrata rispetto alla parte arrotondata, per il resto lavoro eccellente!!! 👏🏼👏🏼👏🏼👏🏼👏🏼
Giorgio, superb job. Well done! Ma... qual'era la motivazione iniziale di sostituire la tastiera? Usura? Curvatura personalizzata? Approfittare del tuo palissandro indiano?
Una serie di motivi: estetica (l'acero non era gradito), curvatura variabile, spessore (troppo fino, mettendo una tastiera più spessa ho aggiunto un paio di millimetri allo spessore precedente), sonorità (il palissandro suona più scuro dell'acero) e infine si, la bellezza di quel palissandro oggi introvabile
Scusa ma, come fai ad essere sicuro che la tastiera non si muova quando vai a stringere i morsetti? Non può muoversi nemmeno di mezzo millimetro altrimenti si compromette tutto, credo che occorra mettere due piccole spine di posizionamento in due scanalature dei tasti.
Se guardi bene nel video (minuto 7.20) sono ben visibili le forature dei dot laterali. Ovviamente il dot va esattamente a metà tra due tasti. Questo per la centratura longitudinale. Per la centratura trasversale invece se la tastiera è appena più larga del manico, come si fa a sbagliare? Io faccio così da decenni, e non ho ancora avuto sorprese. Le due spine invece le uso per centrare il ponticello delle acustiche, perchè lì si è facile che nello stringere i morsetti si sposti tutto.
@@giorgiomenon chiaro che il dot laterale va a metà tra i due tasti, ma se non si esegue una spinatura (con due spine) tra tastiera e manico, quando si stringono i morsetti non si vede se ci sono piccoli movimenti... la colla può in qualche modo far scivolare avanti o indietro, o addirittura ruotare la tastiera rispetto al manico.
@@marcomirri7227 C'è qualcosa di vero in quello che divi, ma solo qualcosa. Standoci attento ai minimi spostamenti le cose vanno come devono andare. Bisogna fissare prima il morsetto alla fine della tastiera, stando attenti che sia nella posizione corretta, e poi si mettono gli altri iniziando dal capotasto. Un solo morsetto posizionato correttamente fa il 90% del lavoro, il resto è un gioco da ragazzi. Ripeto: sono decenni che senza spine le cose mi vanno benissimo. La mia conclusione è unica: non vedo motivo di cambiare. Ma se tu ti trovi bene con le spine non cambiare, continua così.
Bravissimo Maestro un lavoro incredibile di tecnica e pazienza. Una domanda: vedendo tutta la fatica da affrontare per il cambio acero/palissandro non era meglio comprare direttamente un nuovo manico/tastiera con le caratteristiche desiderate cliente?
Se fosse tutto così semplice si, converrebbe acquistare il manico nuovo. Ma sai cosa ti arriva? Spessore, larghezza, radius, tasti, qualità dei legni...? Qui volevamo palissandro indiano (oggi introvabile perchè l'esportazione è proibita), compound radius da 9 a 12, spessore 21mm, larghezza 43mm, verniciatura vintage tinta miele...non trovi nulla in commercio. Tra l'altro per prova ho ordinato tempo addietro un manico già fatto, un disastro: senza corde era già imbananato. Tieni presente che non ci sono negozi che offrano una varietà di manici da poter scegliere, devi ordinare in internet. Cosa ti arriva in casa, anche ammettendo che tu riesca a trovare quello che cerchi?
@@onga84 Non ci siamo. Prima di tutto dimmi i costi di un manico Warmoth, spese di spedizione e dazi vari inclusi, poi ne riparliamo. Secondariamente come fai a sapere che le dimensioni, scolpitura del manico, radius tastiera siano quelle volute? Nel caso in questione lo spessore del manico era un po' troppo sottile, quindi mettendo del palissandro un po' più spesso è stato risolto quel problema. Non ci sono stati ovviamente problemi di accoppiamento con la cassa, essendo quello il manico originale (ok, la Warmoth se glielo rispedisci te lo cambia, hai idea dei costi?). La scolpitura del manico era perfetta, se ti arriva un manico anche bello non è detto che la sia. Insomma troppe variabili che secondo me facevano pendere l'ago della bilancia verso un ammodernamento piuttosto che verso l'acquisto del nuovo. Liberissimo comunque di pensarla diversamente, ma tutte le opzioni erano state accuratamente valutate e la soluzione è stata sicuramente la più vantaggiosa da molti punti di vista.
@@onga84 vedo che ti piace credere alle favole. Appena provato sul sito Warmoth: ai 260 € spediti della tua favola aggiungici 50 per palissandro indiano scuro, compound radius 35, dot in madreperla 35, capotasto 30, verniciatura opaca 115 per un totale di (Udite Udite!) 430$, diciamo 400€ che è esattamente quello che sapevo. Ma aggiungici pure il problema decal, per cui ai circa 15€ del decal devi aggiungere anche la verniciatura della paletta. Facciamo 450€? Oh, certo, se vuoi un manico no brand senza verniciatura, capotasto, tastiera qualsiasi no compound etc allora spendi "260€ spedito". Bell'affare, no? Poi portala a fare i lavori che mancano e mi saprai dire.
Infine: lo scopo dei miei video è far risaltare la bellezza del lavoro artigianale. Per me è assurdo intrattenere relazioni con chi invece esalta la produzione industriale, è un po' come parlare di amarone con chi ha bevuto solo tavernello. Non ne vale la pena.
@@onga84 Stai ciurlando nel manico. Parli di 260€ di un manico grezzo, io parlo di chitarra finita, pronta per essere goduta. Ad una frazione del costo REALE Warmoth. Questa discussione mi ha stufato, evidentemente non vuoi comprendere le differenze. Continua pure così. Continua pure a sostenere la produzione industriale, ma a questo punto perchè frequenti i tutorial di artigianato?
@@giorgiomenon questo è uno di quelli che paga il caffè al bar con la carta e fa la spesa su amazon
Salve maestro: avrei una domanda, anch'io vorrei fare un intervento del genere sulla mia, il palettone però me lo terrei perché a me piace.
Vorrei mettere il palissandro su un manico con tastiera in acero.
Quanto costerebbe un intervento del genere? Grazie!
tra 150 e 200, dipende da alcune cose
Salve, complimenti per il lavoro. Come posso chiedere un preventivo? Grazie.
Puoi scrivermi alla email giorgiomenon55-at-gmail.com
Ciao Giorgio. Io vorrei fare lo stesso lavoro inverso: togliere la tastiera in palossandro e metterne una in acero (per un mio motivo)...vorrei mantenere pero intatti manico, paletta e relative verniciature se possibile. Quanto costa l intervento?
La verniciatura non può essere mantenuta intatta, l'acero ha bisogno di essere verniciato se non vuoi ritrovarti una schifezza verdognola nel giro di pochi mesi. Per i costi ci sentiamo privatamente, scrivi a giorgiomenon55 at gmail dot com
@@giorgiomenon ...grazie. intendevo di mantenere la verniciatura originale di manico e paletta...la nuova lastra di acero per la tastiera chiaro che deve essere riverniciata...
@@diegorampazzo2635 In generale copro sempre la paletta dove c'è il decal fender mentre il resto del manico va verniciato assieme per evitare di vedere salti di vernice.
Grande JoJo !! 🎸🎸
Quanto può costare un lavoro del genere? E vorrei chiedere anche: ho una chitarra che ormai è da buttare ma ne vorrei recuperare la tastiera in palissandro per altro con un intarsio di abalone che ripercorre tutta la tastiera (Edera) e riposizionarlo su un altro manico che fa le stesse misure però è di Pauferro; quanto mi costerebbe un lavoro di sostituzione e quanto sarebbe invasivo per la chitarra?? Spero mi risponda grazie e Buon Anno...
sinceramente togliere gli intarsi per posizionarli in un'altra tastiera è un lavoro impensabile data la montagna di ore che richiede. Molto meglio togliere le due tastiere interamente e operare la sostituzione. Se guardi tra i miei video ce n'è uno che parla di riparare il truss rod di un basso, fatto che comporta lo scollare la tastiera. Si tratta di quello. Il prezzo varia a seconda delle finiture, diciamo che per sicurezza bisogna montare il manico nello strumento ed eventualmente spianare i tasti, poi bisogna valutare se è necessario riverniciare il manico (molto probabile), quindi i costi variano diciamo tra 100 e 200
@@giorgiomenon Grazie per la risposta che solo ora ho visto(non mi era stata segnalata da youtube) ...vorrei proprio prendere in considerazione di fare questo lavoro sulla mia telecaster adesso e credo che ne varrebbe la pena anche per 200 euro. Rifare la tastiera sarà un lavoraccio però ne varrebbe la pena secondo me anche perchè penso che un po il suono cambi rispetto ad un legno di minor densità con uno come il palissandro che ha una certa durezza bellezza e densità. Che ne pensa del legno Nato da non confondere con il Nyatoh; so che sono due essenze diverse ma ci sono poche informazioni per quanto riguarda le peculiarità riguardo ai pregi di questo legno e alla risposta che ha e che da sulle varie frequenze del suono...(??) Grazie di un altra eventuale ed esaustiva risposta. Bel lavoro...!!!
@@GianoOudeis72 I due legni che citi non li conosco, ci sono migliaia di varietà che sono diventate "appetibili" dopo che il commercio di alcune essenze storiche (ebano e palissandro) è stato proibito. Non posso quindi sbilanciarmi in giudizi su cose che non conosco. Nel caso ho del palissandro indiano oggi introvabile acquistato trent'anni fa quando era ancora possibile il commercio
Vorrei fare la stessa identica cosa sul manico della mia fender.....tu avresti la possibilità e se si , quanto costa l'intervento?
150
@@giorgiomenon molto interessante.......ma dovendo anche sostituire tutti i stati?
@@MarcoTonello se quelli in uso sono ancora buoni si riutilizzano
Grande Manualità e Pazienza!!!Hai mai considerato l'idea di fare scuola ad altri? Chiedo per un amico!!! 🙂
Si, ogni tanto ospito "apprendisti"
bravissimo. Tanto lavoro immagino abbia un costo
del tutto accettabile se vuoi avere uno strumento che ti soddisfi al 100%. Certo che tasti, vernici, legno, intarsi e colla non si trovano gratis
@@giorgiomenon infatti, secondo me le chitarre costano poche, tralasciando la fascia alta del mercato, le altre non so come facciano a rientrare nei costi.
@@federicodina7467 Al netto dei costi di certa produzione cinese (anche per me inspiegabili), anteporre il movente economico a quello ergonomico e del piacere di suonare è per me poco sensato. Ovviamente il passo deve essere pesato accuratamente, ma sono ancora convinto che suonare uno strumento che ti faccia appassionare valga bene qualche soldo speso per migliorare uno strumento che invece ti lascia freddo e poco entusiasta. E questa è la mia missione di appassionato di liuteria: fare innamorare le persone del proprio strumento attraverso tutti quegli accorgimenti che lo facciano calzare come un guanto nelle mani di chi lo suona.
Una Stratocaster americana usata in eccellenti condizioni oggigiorno si trova fra le otto e le novecento euro da privati. Un qualcosa in più da negozianti.
L'unica pecca è che chissà in che regione d'Italia la troverai; da negozianti non c'è problema perché se è difettata la puoi cambiare. Viceversa da privati no.
@@gasparepellecchia io ne ho una.
Io per i tasti usavo la tecnica vecchia della costante1.059462
Ma certo! E' la radice dodicesima di due.
"Essendo l'ottava composta da 12 semitoni, il rapporto delle frequenze di due note musicali che distano un semitono è la radice dodicesima di 2 ossia circa 1,059463. "
it.wikipedia.org/wiki/Semitono
Sul sistema di accordature si potrebbero scrivere tomi su tomi. Purtroppo all'epoca Bach mise la pietra tombale sulle distanze tra le note, e da allora nessuno ha osato fiatare (tranne nella musica sperimentale)
Mah ho qualche perplessità: non credo che sia giusto rimettere la scritta Fender, perchè quel manico non più nei fatti un manico Fender, l'hai fatto tu! Quella cosa non si può fare! Un conto è sostituire i tasti un altro stravolgere un manico. e metterci un marchio che a quel punto è falso.
Anche io non lo metterei; non vorrei mai far credere alla gente che una Fender abbia davvero una tastiera così bella.
Non era meglio scolarla invece di fare tutto questo?me è una fender originale 70s?
Non so cosa intendi per "scolarla", lo strumento è una Fender di pochi anni fa. Generalmente su strumenti vecchi faccio interventi MOLTO conservativi per preservarne il valore
@@giorgiomenon scusami ci vedo poco....di scollare la tastiera invece di piallarla
@@roccogreco21 Non è stato possibile, dato che non esivaste tastiera ma il manico era un blocco unico. I manici con Skunk Stripe (così si chiama l'inserto in mogano che nasconde il truss rod) sono tutto un pezzo di acero senza tastiera riportata
Ottimo lavoro!..come mai non hai fatto una leggera rettifica o controllato col fret roker ?sicuro di te?