Godetevi queste due ore intorno a un gigante del pensiero umano. I LIBRI CONSIGLIATI 1) Memorie dal sottosuolo: amzn.to/38KbIZc 2) Delitto e Castigo: amzn.to/3prSmPc 3) I fratelli Karamazov: amzn.to/34JChfx 4) Il Giocatore: amzn.to/3o5ukJe 5) L'idiota: amzn.to/38EQCv1 La Live si è tenuta ieri su Twitch ➤➤➤ www.twitch.tv/dailycogito ISCRIVITI ALLA MIA NEWSLETTER ➤➤➤ eepurl.com/c-LKfz Canale Discord ➤➤➤ discord.gg/QFE6APWZkT Tutti i miei libri ➤➤➤ bit.ly/libdufer Il negozio (felpe, tazze, maglie e altro) ➤➤➤ bit.ly/storedufer
Monografica utile per dirmi di ritentare, considerando che la prima cosa che mi era capitata sotto mano di questo autore era proprio quella che a quanto pare sembra la pecora bianca tra le pecore nere (cioè le notti bianche).
@@francescodehonestis4305 Si è corretto, è stato un commento frettoloso forse, non volevo negare che potesse piacere (io peraltro, evidentemente, non posso confermare, ancora, che sia davvero così diverso dagli altri testi). Quello che intendevo è che questa opinione mi ha fatto almeno sperare di trovare qualcosa di differente negli altri romanzi, in quelli consigliati almeno.
Io potrei aver raGGiunto oramai quella inebriatezza che si cita ad 1:20:00 circa, purtroppo o per fortuna ecco & non scherzerei affaπo mi sa'.!?. "⊂༼ ◕ > ◕', ༽ E sì, ho ripetuto il commento perché ci sta penso scriverlo doppio anche, quindi sia effeπivamente soπo il video di Rick che in risposta a lui qui proprio. "⊂༼ ◕ > ◕' ༽づ
Lessi "I fratelli Karamazov" a 16 anni (ora ne ho 22) è stata una lettura salvifica, mi ha fatto capire con la sua polifonia cioè il coesistere di molti punti di vista contrastanti in seno dello stesso libro che la realtà non è riducibile a qualcosa di semplice, mi ha fatto rifuggere dall'ideologia quando negli anni dell'università tutti sembrano farsi abbindolare da risposte preconfezionate da vari partiti o ideologie, grazie Dostoevskij per essere la persona che sono ora, con tanti forse troppi difetti ma consapevole che la realtà non è bianca o nera ma grigia, caotica, frenetica e questo caos è parte della sua bellezza, quella bellezza che salva.
Aver compreso a 22 anni che il mondo non è in bianco e nero è una conquista non da poco. A quanto vedo, siamo rimasti in pochi ad apprezzare le 'sfumature'.
Eppure dai demoni e dall'Idiota traspaiono anche realtà nere o bianche... Non c'è nulla da fare: neanche che la realtà sia grigia è una regola fissa. A volte lo è, naturalmente. Ma a volte è ordinata, precisa, netta e dicotomica. A volte... è entrambe le cose insieme!!!
Ho letto per la prima volta Delitto e Castigo a 15 anni. È stato il mio primo romanzo russo, dopo questa scoperta ho cominciato a leggere tutti i principali autori dell’800 da Puškin a Gogol fino a Tolstoj e altri ancora. In seguito sono passata alla letteratura del 900 dai più conosciuti ai più dimenticati leggendoli sia in italiano che in russo. La verità è che ho letto ognuno di questi libri con una lente dostoevskiana e cercavo in ognuno di essi la verità che avevo trovato in lui. In alcuni libri l’ho trovata di nuovo, in altri ho scoperto dell’altro. Fatto sta che per “colpa” di questo autore ho dedicato la mia vita alla letteratura russa, e ascoltare su UA-cam una monografia su questo grande scrittore-filosofo non può che farmi apprezzare ancor di più il tuo lavoro Rick, quindi grazie!
Complimenti, che bello poter leggere i libri in lingua originale, io oltre l'inglese non vado e adoro la letteratura russa. Concordo su -Dostojevski, Puskin è delizioso, Tolstoj per quanto gigante, non riesce a darmi quello che mi dà Dostojevski. Però trovo Gogol e Bulgakov due fuoriclasse, "Anime morte" è qualcosa di speciale, i racconti meravigliosi (devo vedere, me lo riprometto da tanto, la trasposizione di Lattuada de "Il cappotto" con uno strepitoso Rascel, da quello che ho letto. Il maestro e Margherita è uno dei più bei libri che abbia mai letto. Proprio su youtube ci sono degli sceneggiati in russo su "Delitto e castigo" e "Maestro e Margherita", se non li hai già visti. E poi Cechov, per me è inarrivabile, poi il suo teatro è fondamentale per appunto il teatro, anche grazie agli studi di Stanivslaski, a partire da "Il gabbiano". Mi mancano in effetti quelli del '900, devo ancora leggere ad esempio "Il dottor Zivago".
Ciao Rick, ti ringrazio immensamente per questo meraviglioso video. Concordo pienamente sul fatto che Dostoevskij bisogna incontrarlo nel momento giusto della propria vita. Io lessi "Delitto e Castigo" durante la quarantena di Marzo e mi ha colpito dentro al cuore. Un amore profondo e intenso.
Uno dei pochi avvenimenti positivi che mi sono successi quest'anno è stato affrontare i Fratelli Karamazov. Ci ho messo veramente tanto, anche per un libro di 1000 pagine; anche se ho solo 17 anni ho letto un bel po' di roba, e non mi è mai capitato di avere un rapporto così strano con un libro. La lettura mi ha letteralmente accompagnato per diversi mesi, soprattutto in un periodo abbastanza buio, in cui tra l'altro sono finito in ospedale per un attacco epilettico (how ironic). La cosa che mi ha colpito di più è stato il fatto che sento di aver capito poco o nulla di questo libro, eppure mi ha lasciato un segno che ancora non mi so spiegare. Adesso sento un vuoto ogni volta che cerco di leggere altri libri come se niente potesse venire dopo quello che ho appena letto.
Giuro, ho appena finito di leggerlo anche io e l'impressione che ho avuto è stata più o meno la stessa, sento che è un opera di tale complessità che per comprenderla veramente dovrei forse rileggerla altre 10 volte e probabilmente lo farò nella mia vita, ne sento quasi il bisogno. Ma alcuni passaggi mi hanno lasciato un segno profondo dentro, rappresentano quasi la messa a nudo di desideri che io stesso ho avuto, rivoltati e giudicati davanti a me. Ivan che parla col diavolo, il grande inquisitore, il processo finale e smerdjakov solo alcune delle cose che mi hanno tagliato, ferito dentro, obbligandomi a dedicare tempo e pensieri per sviscerare il loro significato. È jncredjbile quanto un solo uomo sia stato capace di comprendere dell'uomo senza studiare accademicamente nulla su di esso, con la semplice sensibilità, senso critico e un incredibile spirito d'osservazione, ed è ancora più incredibile quanto sia stato capace di rappresentarlo in letteratura dando un senso di molteplicità e caoticità incredibile, mancanza di certezze e messa in discussione di tutto, dai valori più sacri alle bassezze più viscide, che caratterizza ogni sua opera. Credo che sia stato colui che più di tutti si è avvicinato a cogliere l'essenza di quello che siamo, slegato da qualsiasi intento di seconda natura.
Anche io ho 17 anni e anche io ho provato e continuo a provare le stesse sensazioni che hai descritto. È come se mi fossi sentita quasi impotente di fronte a tanta conoscenza e complessità.
Questa monografia non è come le altre: forse qui hai offerto pezzi della tua carne, della tua vita concretamente vissuta tra letture, sentimento, e tuoi tormenti Rickdufer. Grazie per questa offerta.
Da quando avevo 14 anni leggo Dostoevskij e ora che ne ho molti in più posso dire che ho letto tutti i suoi romanzi, racconti, ecc. ecc. D. lascia un segno indelebile nell'anima: non lo scordi più.
Grazie per questa live. Io ho scoperto Dostojewski a 31 anni grazie a Jordan Peterson.... 24 ore e 28 minuti di Delitto e Castigo, audiolibro integrale :-)
Bella live, grazie. Considero Dostojevski, che leggo da 30 anni circa, uno dei miei autori preferiti, dopo Franz Kafka e Leopardi...il trio degli ottimisti..Concordo su quello che hai detto e le scelte, personalmente, ho cominciato con "Umiliati e offesi" e "Memorie dal sottosuolo", mi mancano i racconti e quella sorta di diario che è "Memorie dalla casa morta". Devo dire che tra tutti, "Memorie dal sottosuolo" è il libro che mi ha più colpito, poi naturalmente ogni libro mi ha lasciato qualcosa. Volevo provare a dire alcune cose, anche riguardanti le critiche. Intanto una questione, relativa alla famosa frase: "La bellezza salverà il mondo", presente nell'Idiota. Sono molte le interpretazioni date a questa frase, comprese quelle religiose (il principe Myskin è spesso identificato col Cristo). Intanto "Mir", in russo, significa sia "mondo" che "pace". Poi c'è una curiosità che fanno notare alcuni critici: in realtà, in nessuna parte del libro c'è mai evidenza che questa frase sia stata effettivamente pronunciata. Infatti, è riportata solo sotto forma di domanda, quando Ippolit si rivolge al principe Myskin, chiedendogli appunto conto di quella frase, ma in realtà Myskin non risponde, anche perché di fatto non gliene dá quasi il tempo. Quindi, tecnicamente, non si sa con certezza se l'abbia mai detto o meno. Anche questo accresce il fascino della frase. Per quanto riguarda la censura, vero che riguardava soprattutto la politica, peró dopo l'esilio in Siberia, Dostojevski cambiò completamente, da antizarista a filo governativo, tanto che gli fu pure rinfacciato dai coevi. In realtà, Dostojevski fu censurato anche per una questione "morale": c'è il famoso capitolo de "I demoni" che fu censurato perché riguardava un atto di pedofilia. Dostojevski, peraltro, rimane, soprattutto in Russia, ma non solo, molto divisivo. Gli attuali giovani liberali russi, lo detestano perché ha descritto la Russia nei lati peggiori, una Russia vecchia che loro non riconoscono. Hemingway si domandava come fosse possibile che un uomo che scriveva cosî male, potesse concepire pensieri cosî profondi. Dostojevski giá si tempi diceva che a causa dell'indigenza, doveva scrivere e pubblicare in fretta le sue opere che quindi contenevano errori e con uno stile non ineccepibile. Ma forse il suo piú grande critico è stato Nabokov che nelle sue "Lezioni di letteratura russa", tenute negli USA negli anni 50, stronca Dostojevski discendo che era uno scrittore mediocre, che le sue storie sono banali e che parlava solo di malati di mente, poi entra più nello specifico ancora. Infine, sostiene che l'unico libro che salva è "Il sosia". Che in effetti è il testo meno "dostojevskiano" , anche se si intravedono le tematiche della maturitá e che risente ancora della influenza di Gogol (io ci ho visto un pó tra "Il naso" e "Il cappotto)". A Dostojevski è peraltro attribuita la frase: "Siamo tutti usciti dal cappotto di Gogol, a testimoniare l'influenza sui grandi romanzieri russi da parte dell'autore de "Le anime morte". Infine il rapporto con Tolstoj: in realtà non si conobbero mai ma avevano due concezioni diverse della letteratura e del cristianesimo. Ma dopo la morte di Dostojevski, Tolstoj disse che, pur non essendosi mai conosciuti, ora piangeva Dostojevski perché sentiva di aver perso un pilastro morale. Ed era certo che se non fosse morto, prima o poi si sarebbero incontrati.
Piccolissimo appunto, anche se superfluo. È vero che mir significa sia "pace" che "mondo", ma nella frase in sé significa proprio "mondo". Non vorrei che qualcuno vi percipisca un duplice significato che non esiste.
@@sashayowane3391 Grazie. Sì, sì, certo, era solo una piccola curiosità, che buttata lì così in effetti poteva sembrare equivoca, hai fatto benissimo a precisare.
Per quel che può valere, ho letto Delitto e castigo senza alcuna difficoltà o particolare impegno, se non per il fatto di annotare i nomi e nomignoli dei personaggi nella seconda di copertina. È scritto in maniera scorrevolissima, come se fosse contemporaneo. Deve piacere il romanzo di stampo filosofico/psicologico/analitico; infatti per me è stato uno spasso.
"...Uomo, non porti al di sopra degli animali, essi sono senza peccato, mentre tu, nella tua grandezza guasti la terra al tuo solo apparire, lasciando dietro di te la tua lurida traccia..."(così il monaco mistico Zosima ne I fratelli Karamazov).
Due ore preziosissime, grazie! Fossi in veneto farei la scuola di scrittura creativa!!
2 роки тому+1
Grazie per questa monografica, per il lavoro immenso che hai affrontato per realizzare un compendio dostoevskijano di sole 2ore e mezza… già solo a scriverlo mi sento male per la tua fatica. Ho incontrato Dostoevskij nell’estate del 1992, a 12 anni, nella persona di Raskol’nikov: ho letto Delitto e castigo nell’edizione in omaggio con Famiglia Cristiana. No tranquillo, la mia vita era già stata compromessa dall’amore folle per Nietzsche e William Blake e Huxley, entrati nella mia vita attraverso le porte di Jim Morrison. Sì, mettevo in crisi il mio bibliotecario di un paese d’ombre nel sud ovest della Sardegna: ma sei così piccola, perché non leggi letteratura per ragazzi? Voglio aprire la mente, gli dicevo, pover’uomo, ricordo ancora la sua espressione attonita. E comunque i libri per ragazzi li avevo già letti… È inutile che ti dica quanto sia importante Dostoevskij per me, un compagno di viaggio. Per anni ho creduto che L’idiota potesse essere il mio preferito, ma poi è stato il periodo di Memorie, poi de Il sosia, poi ho capito che ogni momento ha il suo Dostoevskij. È un autore universale, al di là del bene e del male. È uno specchio che rimanda al rovescio tante sfaccettature della realtà umana. È un Nietzsche allo specchio, uguale e opposto. Il suo übermensch è il Principe Myškin, puro seppur dolente che mi ha insegnato quanto la Bellezza salverà il mondo, bisogna però farci caso. Al Cogito Festival ho preso l’edizione aggiornata dell’Elogio e, non avendo ancora guardato questa tua monografica, ho aspettato prima di rileggerlo e di gustarmi i capitoli aggiuntivi. Grazie anche per la dedica sul libro, è vero che fra idioti ci si riconosce e ci si ritrova.
Bellissima! Ascoltare la monografica di Dostoevskij in questo momento storico mi ha fatto comprendere quanto sia importante il suo messaggio. Grazie Rick per aver dato il massimo. Lo si sente forte e chiaro. ❤️
Analisi davvero interessante e fatta bene! Per restare in tema di scrittori/filosofi russi sarebbe interessante una live su Tolstoj, autore e pensatore rivoluzionario e importantissimo!
Quando hai parlato della formica che si guarda allo specchio chiedendosi "chi sono io?" ho subito pensato a Z la formica, in qui il protagonista è doppiato da Woody Allen (e in italiano dal mitico Oreste Lionello) e si comporta proprio come Allen nei suoi film , con quell'atteggiamento agitato e eternamente in discussione con la sua esistenza!
Il primo libro di dostoevskij che lessi e che mi fece appassionare alle sue opere fu "I Demoni". Da li lessi tutto tranne "I fratelli Karamazov", che ho appena iniziato, e "le notti bianche". "Memorie dal sottosuolo " è uno dei miei preferiti.
Non conoscevo “Delitto e castigo” ma, durante la tua spiegazione, mi sono venuti letteralmente i brividi, forse anche per il fatto che ho avuto una buona dose di esperienze “forti” nella vita. Hai una capacità di narrazione fuori dal comune. Grazie Rick.
È da una settimana che ho terminato Delitto e castigo e ancora lo sto cercando di "metabolizzare". Un pugno nello stomaco della coscienza. Credo che il protagonista, intrappolato nel suo labirinto mentale, alla fine sia salvato dalla semplicità di una ragazza. Cambia perché si sente voluto bene per quello che è. Bello.
Il mio autore preferito. Decisamente. Mi ha insegnato tantissimo della psiche mia ed altre persone. I suoi personaggi sono incredibilmente vari ed approfonditi, incredibile come possano uscire da una testa sola. Quando lessi e fratelli Karamazov ebbi una sensazione incredibile di incompletezza, per poi scoprire che è una trilogia incompiuta. Sapere che non saprò mai come sarebbe andata avanti mi da un fastidio enorme.
Complimenti Rick, bravissimo. Prima di morire, Dostoevskij vuole salutare i suoi figli e chiede che la parabola del figliol prodigo venga letta ai bambini nel loro futuro percorso educativo. Il significato profondo di quest'ultima richiesta è così spiegato da Joseph Frank: «Fu questa parabola di trasgressione, pentimento e perdono che [Dostoevskij] volle trasmettere come ultimo lascito ai suoi figli, e ciò può significare una presa di coscienza finale sul significato ultimo della sua vita e della sua opera».
Grazie a questo video è cresciuta ancora di più la voglia di leggere l'idiota, libro che iniziai varie volte ma purtroppo mai concluso, come anche altre opere. Ringrazio per questo, e chiedo se fosse possibile, dato che si è già trattato di Sartre e, con questo video, di Dostoevskij, un video riguardante Albert Camus? Sarebbe anch'esso un aiuto enorme.
Grazie...molto interessante...in questo periodo di stasi lavorativa ho approfittato per rileggere proprio lui.. le tue riflessioni arrivano a proposito...io ancora non ho finito di riflettere..
Sono d'accordo sul tuo discorso sugli spoiler, però ci sono classici che, nonostante il loro essere per l'appunto dei classici, sarebbe meglio non spoilerare. Tipo Il Processo di Kafka, non capisco perché tutti parlino del finale senza problemi, persino dietro la copertina della mia edizione del libro c'è scritto il finale e non sto scherzando. Me lo sono goduto comunque tantissimo, tanto che penso sia uno dei miei libri preferiti in assoluto, ma se avessi scoperto da me il finale sono certo che mi avrebbe colpito ancora di più.
C'è davvero qualcuno che non ha mai vissuto una esperienza di dolore e sofferenza? E costui è fortunato? Credo di no. Credo che nessuno possa esentarsi da queste esperienze a meno che non sia perennemente in uno stato alterato da psicofarmaci, droghe, compulsione di tecnologia... Il mio preferito è "memorie dal sottosuolo" ma solo perché è quello che ho letto più di recente. Ma mi è venuta la voglia di rileggere tutto. Grazie anche per questa ennesima live che sto ascoltando in differita... ❤️❤️❤️
Come riesce Dostoevskij ha scavare ogni volta nella mente umana, è incredibile gli sto recuperando tutti i suoi libri. ❤ Ho da poco letto le Notti bianche e "cazzo ma sono io!"😂
Forse dirò una banalità, ma mi sarebbe piaciuto Rick che avessi parlato un po' di più di uno degli aspetti più laceranti del libro rappresentato dall'attesa del castigo, puntualmente dis-attesa fino al momento in cui straziato, Raskolnikov decide di costituirsi. Il giovane scopre una cosa terribile: l'omicidio ha tracciato un solco tra lui e gli altri (quel "cambio di universo" come lo hai chiamato tu), una cosa non prevista che lo scaraventa anni luce dagli esseri umani, anche, ma non solo, per il fatto che solo lui sa la verità e che nessuno sia riuscito a scoprirlo. Da buon razionalista per Raskolnikov la certezza della pena è necessaria, tanto quanto, se non più, dell'atto in sé. A un tratto quello studente cinico, meccanicista, positivista lascia il posto a qualcos'altro e la consapevolezza di non poter vivere in quello stato lo porta a voler ricongiungersi con gli altri, auto-denunciandosi. Questo punto di svolta lo trovai all'epoca cosi geniale e inconcepibile da farmi innamorare di questo autore. Scusami non sono un tuo Patreon ma ti seguo sempre con molta stima e ammirazione, per interessi comuni. sempre un piacere
Grazie Rick, non conoscevo Dostoevskij, ho ascoltato l'audiolibro di Memorie dal sottosuolo su Spotify. È stato sconvolgente, adesso sento però la necessità di avere anche il libro cartaceo per segnarmi alcuni passaggi importanti
Letto quest'anno quasi per sbaglio, quasi per noia, "Memorie dal sottosuolo" e prima della fine del libro c'era già in me una consapevolezza crescente: questa sarà la prima di tante riletture.
Sto ascoltando adesso questa mono. Mi sa che prenderò finalmente in mano uomo del sottosuolo. Quando hai letto l introduzione della Garzanti di Doninelli mi sembrava di riascoltare Fabrizio de André. Mi piacerebbe parlassi di Faber. Lo conosci un pò Rick? Grazie per i contenuti di spessore altissimo
23:50 bel monologo Delitto castigo più attuale Karamazov più completo più universale ma meno penetrante di delitto castigo Il giocatore, Dostoevskij giocava d azzardo, libro ironico su una cosa che gli distruggeva la vita(gioco azzardo) Idiota è più "autobiografico". Racconta ingenuità versa la vita. Uno dei più ostici Dostoevskij>>>Lovecraft
Oh meno male, finamente qualcuno che non ama Le notti bianche, come me! L'ho letto con aspettative altissime e sono rimasta delusa, allora l'ho riletto e...niente, non riesco ad apprezzarlo. Video interessantissimo, mi hai fatto venire una gran voglia di leggere i libri che consigli e sono felice di farlo dopo questa tua introduzione.
È un lungo viaggio introspettivo,devi allacciarti le cinture anche quando pensi di sentirti pronto per la verità e la crudezza.🤔Può aiutare..molti persone che si sentono imperfette e che insistono a sentirsi falliti ,senza considerare il fallimento della "' situazione". Le possibilità aiutano o minano,bloccano. La giusta follia del visionario 🤭è l' unico ponte ..per l' oltre* .( Non sempre è felicità ma pur sempre Oltre*le prigioni dell' era,luogo, situazione.🙂L' inspiegabile e misteriosa " volontà di vivere".)
Una monografica stupenda su un autore dilaniante! Ho letto "Delitto e castigo" , "L'idiota" e "I demoni" da adolescente e mi hanno stravolto l'esistenza...per me i romanzi di Dostoevskij sono psicologici (nonostante ciò che l'autore potesse pensate della psicologia). È in grado di indagare l'animo umano in maniera profonda e reale, toccando tasti che non si sapeva nemmeno esistessero. Detto ciò, faccio una domanda che potrà risultare banale, ma provo a farla a te che magari hai avuto modo di leggere varie edizioni dei romanzi di Dostoevskij: c'è un editore o un traduttore che consigli?vorrei leggere e rileggere le opere di Dostoevskij e vorrei farlo in delle edizioni con delle traduzioni curate e studiate e magari con dei buoni saggi all'interno. Grazie!
Non riesco a trattenermi 😅.. Ho letto solamente 20 pagine di memorie dal sottosuolo, e sono sicuro che il libro si può riassumere in "la storia di un uomo con un elevata empatia"...Si capisce fin subito e mi sembra strano che come hai detto tu dostoevskij dice che il fatto di sentirsi superiore agli altri è solamente un illusione(se ho capito bene) sia una cosa reale nella sua vita, riesco a capire pienamente a capire la differenza che si ha nel vedere la vita da un punto di vista di una persona con um empatia sopra la media, e se pur pienamente consapevole che questa "qualità" porti maggiormente cose negative, non significa che non ti ritieni diverso/superiore sul punto di vista della visione della realtà/coscienza portandoti una lieve gioia scaturita dal "vedo ciò che è rispetto a voi"... Sono io stesso disgustato dalla mia non motivata prepotenza visto che ho letto meno di 20 pagine dell'autore, ma in queste poche pagine ha detto cose per me scontate, che ho maturato dentro di me, ma che non avevo mai sentito da altre persone, non sono mai stato così arrogante nella mia vita ahahahahah, ma mi sento vicino a questi concetti, oggi pomeriggio stavo scrivendo le stesse identiche cose sul concetto di non riuscire a fare del male, e sulla vendetta ad esempio e questa somiglianza mi ha colpito molto (anche se non c'è niente di strano/improbabile, sono semplicemente concetti che una persona molto empatica inevitabilmente matura consciamente o inconsciamente ) , e sono più che sicuro che una persona con poca empatia(e tutte le infinità di cose che derivino da essa) non possa mai comprendere a pieno queste prime pagine(volevo dire dostoevskij invece di prime pagine, ma faccio finta di non dare giudizi affrettati) ... Ora cancello tutto e leggo il resto prima di inviare il commento.... Minchiate tanto non lo leggerà nessuno
Lezione (sì, per me è una lezione e va benissimo così!) da salvare tra quelle da ascoltare più e più volte, di certo tutte le volte che si riprende in mano Dostoevskij. Excellent
Sebbene Ivan sia un personaggio che, come tu dici, è negativo in quanto si oppone al destino con la razionalità che vuol forgiare le cose e non subirle, bisogna riconoscergli però di aver salvato Dimitri, proprio perché ha un senso pratico che lo spinge a risolvere attivamente i problemi; stessa cosa si può dire su un altro personaggio negativo di "delitto e castigo", cioè Andrej Semënovič Lebezjatnikov, il quale ha la stessa capacità e lo stesso senso pratico di risolvere problemi pratici: scagiona Sonja dall'accusa di Luzin. Tu affermavi giustamente che Dostoevskij parla male di questo personaggio, ma ne esibisce dei chiaroscuri positivi, qualità che gli altri personaggi più profondi non hanno. Concludo dicendo che si fa presto a parlare di personaggi positivi o negativi nell'Autore, ma la sua profondità va oltre queste categorizzazioni e i facili giudizi: in questo sta la Sua grandezza.
L'irrazionale in Dostoevskij sta proprio in questo: l'impossibilità di separare le cose (etimologia di razionare) per poterle comprendere attraverso il linguaggio
Bravissimo. Lo ai che fin dal 2000 esistea in Italia un blog che si chiamava "friend'Dosto" gli amici di Dosto? Il mio cagnetto si chiamava Dosto e io senza il Fedor sarei morta sucida. Dicono muoioano tutti nei suoi libri, eppure sottrae al suicidio proprio lui. Conosco una scrittrice italiana, ovviamente molto più famosa nel resto del mondo, che chiamano "l'erede di Dostoevskij dovresti leggerla"
Per leggere Dosto consiglio di leggere il nome dei personaggi senza il patronimico, facilita l' individuazione dei personaggi. Per me il capolavoro assoluto è l'idiota, poi i fratelli Karamazov
Molto interessante. Avrei calcato di più sull'aspetto religioso, che non è uno dei tanti ma la traccia fondamentale del FD della maturità. Il nostro dalla sua prigionia torna rinnovato perché ha passato anni a leggere e rileggere le sacre scritture, unica lettura consentita (Raskolnikov finisce nella stessa maniera). Alla fine, detto in soldoni, Delitto e castigo è la storia di una rinascita e conversione, l'Idiota è Gesù Cristo, I tre Fratelli Karamazov sono personaggi concettuali che seguono la tripartizione cristiano ortodossa dell'uomo: corpo (Dimitri) mente (Ivan) Spirito (Alioscia). D riteneva che solo le radici cristiane ortodosse avrebbero potuto salvare la Russia dalle nuove dottrine europee ciniche e razionaliste. "Senza Dio tutto è permesso." Cmq leggetelo e amatelo. Non badate al terrorismo di Rick:-), ci sono autori più ostici. D parla di uomini in cui chiunque può ritrovarsi: tormentati, deboli, orgogliosi, viziosi, peccatori. Per questo D è tanto amato ancora oggi.
Io che non ho mai letto Dostoevskij, voglio iniziare a leggerlo, e ci sono, tre titoli che mi attirano, e sono le notti bianche, racconti del sottosuolo e i demoni. Consigli o dritte?
Come analisi di romanzi va bene. Ho due cose da dire. Dostoevskij era presente fino anni ottanta perché quelli anni non è presente più il suo problema principale: il cristianesimo può essere presente concretamente? In un comento è difficile a spiegare tutto il concetto, brevemente posso dire che, per esempio in Italia il cristianesimo è finito di essere presente come democristianità e comunissimo, due face della stessa medaglia. Con altre parole fine del comunismo corrisponda con fine del cristianismo come presenza, cosa che nessuno si è reso conto nella baldoria collettiva del "post". Altra cosa: non solo Dostoevskij, ma ogni scrittore è un educatore. Dostoevskij appartiene a di quella razza di scrittori che educa indirettamente, senza prendere la posa dell'educatore, facendo finta di non essere. Dunque è un educatore moderno. Altrimenti non era censurato come autore da Stalin, in Russia ha cominciato a essere ripubblicato nell'epoca di disgelo.
Tempo scorre e senza rendersi conto i scrittori invecchiano scomparendo dalla scena dell'attualità. in epoca postcristiana come la nostra, Dostoevskij oramai da 30 anni è fuori contesto, lontano nel tempo come Dante, Omero ecc., devi fare un sforzo per attualizzarlo e leggerlo. Per non mettere in conto la nuova epoca del Coronavirus, ancora in corso per fare i conti come si deve. Dunque Dostoevskij è rimasto indietro due epoche geologiche.
Ciao Rick! Ho ascoltato la monografia su spotify. Ma io vorrei chiederti una cosa diversa dalle domande che ti hanno fatto gli altri ascoltatori: quanto ha influito (o come) l'epilessia nella scrittura e nel pensiero di Dostoevskij? Grazie
L'ha sicuramente legato di più al lato umano della morte e questo per me e stata l'iniziale fonte di energia del suo lavoro in linea con la Siberia e parte della chiave che e servita a lui per conoscersi e accettarsi
Guarda Rick, la cosa che odio di autori come nietzsche, dosto, Seneca, lucrezio e vabbè tanti altri è che quando li leggo mi tirano fuori i pensieri che avevo dentro e talvolta che avevo confidato a qualcun altro, e non capisco mai se sono loro ad avermi influenzato nel momento in cui li ho letti o se erano già effettivamente pensieri che avevo io, ti capita mai? Ad esempio verso l'ora hai detto una cosa sulla stupidità che io già pensavo, ma non riesco a capire se sono stato influenzato da te nel momento in cui l'hai detto o se già lo pensavo così conciso. Non so se capisci il dilemma, ma si tratta di una sottigliezza. Comunque gran podcasta, io e 2 miei amici stiamo creando un salotto di condivisioni politico-filosofiche, più filosofiche forse, se in futuro vorrai partecipare sei il benvenuto. Auguri per tutto
I fratelli Karamazov è forse il più grande romanzo della literatura. Meglior di Delito e castigo, a mio avviso. I soli altri romanzi comparabili sono Don Chicciotte (il quale Dostoievski usò come ispirazione per scrivere L'idiota) e L'uomo senza qualità di Robert Musil.
Gran libro "L'uomo senza qualità". Mi aveva colpito molto anche "I turbamenti del giovane Torless" di Musil, forse perché l'avevo letto molto giovane. Io ci metterei anche "La Montagna incantata", di Thomas Mann. E, per quanto non sia un grandissimo appassionato di Tolstoj (sebbene "La morte di Jvan Iliic" sia un gioiello") "Guerra e pace " è un libro da leggere, senza discussioni. Imprescindibile, a mio avviso, "Il maestro e Margherita", di Bulgakov, forse il più geniale. Beh, poi, io sono ancora a pagina 150 su 700, tra l'altro lo sto leggendo pure in inglese con accanto un libro sempre in inglese, che lo spiega quasi riga per riga, perché è zeppo di giochi di parole e riferimenti storico/letterali ma mi sto facendo l'idea che "L'Ulisse" di Joyce sia un libro di grandissimo valore. Pero aspetto a inserirlo, ho letto che è tra i libri piu abbandonati di sempre, si sa mai....Poi, ovvio, de gustibus....
@@pulpsoul9598 si si avevo segnato Guerra e pace. Per quanto riguarda "Il signore degli anelli", non l'ho letto, avevo letto solo Lo Hobbit e da giovane, con amici ho giocato a Rolemaster, della ICe, un gioco di ruolo simile a Dangeoun and Dragons ma che di fatto era basato sul mondo del Signore degli anelli. Io ho ancora l'edizione originale inglese. Gli autori avevano creato anche delle monografie che descrivevano le varie regioni, compresi i personaggi e la storia dei luoghi, da Sauron, a Gandalf, il Balrog, Galadriel ecc. in cui si potevano ambientare le storie. Me le ero studiate tutte, comprese le caratteristiche dei personaggi. Una volta provammo a sfidare Sauron ma quello intuiva tutto anche a distanza, quindi la nostra iniziativa finî prima ancora di idearla quasi.... A chi piace il genere di gioco, era appassionante anche se le partite duravano giorni...
A me i fratelli karamazov non è piaciuto,cioè, mi aspettavo di più. Letto dopo i demoni,l idiota e memorie del sottosuolo,forse avevo delle attese esagerate,forse ero io a non essere recettivo avendolo letto nel lookdown. Però vi racconto un fatto. Sto rileggendo moby dick,che ritenevo un grande capolavoro. Ora lo ritengo over the top.comunque il grande inquisitore è un capolavoro assoluto. L ho trovato incompleto,troppe storie non concluse. Anche alcune di kafka e l uomo senza qualità sono opere incompiute,ma lo sapevo. Con questa opera no. Mi ha infastidito. Comunque lo rileggero'. Grazie Ric❤
Hai mancato di citare l'Adolescente, che per caso sto leggendo per la prima volta in questi giorni, e che per adesso considero una grande opera, peculiare ma assolutamente degna.
Ne parlano (della fede in Dostoevskij) Bulgagov e Sestov (entrambi nati in Ucraina, by the way). Con Nietzsche ci andrei piano, anche se è vero che , soprattutto Šestov, fu fondamentale. Ma non tanto per l'amor fati quanto per l'amoralismo.
Non immaginate il rosicare nell'avere a casa tutte le opere di Dostoevskij in lingua russa (perchè mia madre è russa) ma non poterli leggere a causa del fatto che non conosco la lingua..
Qualcuno potrebbe consigliarmi quale traduzioni acquistare, a casa possiedo il mammut Newton, ma alcuni lo sconsigliano. Premetto che più che lo stile in se mi importa che sia ben comprensibile il pensiero del autore.
Caro Rick un po di rispetto a noi che ti seguiamo. Hai iniziato con Memorie di sottosuolo ma non ci hai informato il capitolo e la pagina del libro che hai estratto il pezzo. Forse sono abituato da Vito Mancuso che ogni volta, ci da le coordinate precise dei pezzi degli altri autori.
Infatti ..la chiesa e un inganno da sempre 😂😂,appunto nessuno ci salva ,io Sono il mio Dio io creo o disruggo ...e Gesu non era affatto povero ..voi farete cose più grandi di me 🙏♥️
Devo dire che dopo aver ascoltato altri video di questo tipo ( perché questo nome e a volte con un look da pirla ? ) questo su FD mi é davvero piaciuto !
@@spanellaful non sono d'accordo. Io ho quasi 19 anni e iniziai a leggere Dostoevskij quando avevo 17 anni. La lettura delle "Notti bianche" ma soprattutto di "Delitto e castigo", "Memorie dal sottosuolo", "Il giocatore" e "Il sosia" tra le altre che ho affrontato sono state salvifiche per me. Mi ha aiutato a diventare più intellettualmente onesto di fronte alla vita.
Ti dirò: lessi "Le notte bianche" a 15/6 anni, non mi piacque. Verso i 18 lessi "Delitto e Castigo" mentre ora come ora(19) sto leggendo "L'idiota", e posso dirti che ho sicuramente apprezzato gli ultimi due molto più del primo. Non so se si tratta del libro in sé, o se è proprio una questione della maturità necessaria per comprendere il libro che allora mi mancava. Comunque penso che Dostoevskij si possa INIZIARE ad affrontare verso i 18 anni, quando si ha alle spalle una "relativa" esperienza di vita (i primi dubbi sull'avvenire che iniziano a sorgere; le varie consapevolezze che si acquisiscono ecc) e un bagaglio di conoscenze che permette di comprendere anche le varie ideologie di cui si discorre (parla talvolta di socialismo o liberalismo) o personaggi (non dimentichiamoci Napoleone)/eventi storici citati (anche se, a differenza di Tolstoj, i riferimenti storici non abbondano nei suoi romanzi). Sottolineo iniziare perché poi è un percorso di apprendimento che non ha una data di scadenza ma anzi si protrae a tempo indeterminato :)
@@bhones459 concordo con te, nel mio caso specifico ho affrontato delle cose bruttissime nella vita dai 13 ai 16 anni, e sono cresciuto e maturato prima del dovuto. Quindi iniziare questo enorme viaggio che Dostoevskij rappresenta mi è stato salvifico e (lo dico umilmente) più semplice che ad altri mie coetanei che ci hanno provato. Io a brevissimo inizierò a leggere i fratelli karamazov
@@spanellaful ti ringrazio per il complimento. Io comunque sono un persona poliedrica: passo da leggere Dostoevskij e Kierkegaard a leggere cose come Baudelaire, Leopardi, G.G.Marquez... a cose anche più satiriche e ironiche come Bulgakov o Kafka
Godetevi queste due ore intorno a un gigante del pensiero umano.
I LIBRI CONSIGLIATI
1) Memorie dal sottosuolo: amzn.to/38KbIZc
2) Delitto e Castigo: amzn.to/3prSmPc
3) I fratelli Karamazov: amzn.to/34JChfx
4) Il Giocatore: amzn.to/3o5ukJe
5) L'idiota: amzn.to/38EQCv1
La Live si è tenuta ieri su Twitch ➤➤➤ www.twitch.tv/dailycogito
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Monografica utile per dirmi di ritentare, considerando che la prima cosa che mi era capitata sotto mano di questo autore era proprio quella che a quanto pare sembra la pecora bianca tra le pecore nere (cioè le notti bianche).
@@alessandropinelli7522 le opinioni sono opinioni, per me però grande romanzo.
@@francescodehonestis4305 Si è corretto, è stato un commento frettoloso forse, non volevo negare che potesse piacere (io peraltro, evidentemente, non posso confermare, ancora, che sia davvero così diverso dagli altri testi). Quello che intendevo è che questa opinione mi ha fatto almeno sperare di trovare qualcosa di differente negli altri romanzi, in quelli consigliati almeno.
Io potrei aver raGGiunto oramai quella inebriatezza che si cita ad 1:20:00 circa, purtroppo o per fortuna ecco & non scherzerei affaπo mi sa'.!?. "⊂༼ ◕ > ◕', ༽
E sì, ho ripetuto il commento perché ci sta penso scriverlo doppio anche, quindi sia effeπivamente soπo il video di Rick che in risposta a lui qui proprio. "⊂༼ ◕ > ◕' ༽づ
scusa si dice EpItteto, con accento sulla I
Lessi "I fratelli Karamazov" a 16 anni (ora ne ho 22) è stata una lettura salvifica, mi ha fatto capire con la sua polifonia cioè il coesistere di molti punti di vista contrastanti in seno dello stesso libro che la realtà non è riducibile a qualcosa di semplice, mi ha fatto rifuggere dall'ideologia quando negli anni dell'università tutti sembrano farsi abbindolare da risposte preconfezionate da vari partiti o ideologie, grazie Dostoevskij per essere la persona che sono ora, con tanti forse troppi difetti ma consapevole che la realtà non è bianca o nera ma grigia, caotica, frenetica e questo caos è parte della sua bellezza, quella bellezza che salva.
Mi hai tolto le parole di bocca
Aver compreso a 22 anni che il mondo non è in bianco e nero è una conquista non da poco. A quanto vedo, siamo rimasti in pochi ad apprezzare le 'sfumature'.
Eppure dai demoni e dall'Idiota traspaiono anche realtà nere o bianche... Non c'è nulla da fare: neanche che la realtà sia grigia è una regola fissa. A volte lo è, naturalmente. Ma a volte è ordinata, precisa, netta e dicotomica. A volte... è entrambe le cose insieme!!!
Non stai bene
Commento stupendo. Forse uno dei migliori che abbia mai letto. Grazie.
Ho letto per la prima volta Delitto e Castigo a 15 anni. È stato il mio primo romanzo russo, dopo questa scoperta ho cominciato a leggere tutti i principali autori dell’800 da Puškin a Gogol fino a Tolstoj e altri ancora. In seguito sono passata alla letteratura del 900 dai più conosciuti ai più dimenticati leggendoli sia in italiano che in russo. La verità è che ho letto ognuno di questi libri con una lente dostoevskiana e cercavo in ognuno di essi la verità che avevo trovato in lui. In alcuni libri l’ho trovata di nuovo, in altri ho scoperto dell’altro. Fatto sta che per “colpa” di questo autore ho dedicato la mia vita alla letteratura russa, e ascoltare su UA-cam una monografia su questo grande scrittore-filosofo non può che farmi apprezzare ancor di più il tuo lavoro Rick, quindi grazie!
Complimenti, che bello poter leggere i libri in lingua originale, io oltre l'inglese non vado e adoro la letteratura russa. Concordo su -Dostojevski, Puskin è delizioso, Tolstoj per quanto gigante, non riesce a darmi quello che mi dà Dostojevski. Però trovo Gogol e Bulgakov due fuoriclasse, "Anime morte" è qualcosa di speciale, i racconti meravigliosi (devo vedere, me lo riprometto da tanto, la trasposizione di Lattuada de "Il cappotto" con uno strepitoso Rascel, da quello che ho letto. Il maestro e Margherita è uno dei più bei libri che abbia mai letto. Proprio su youtube ci sono degli sceneggiati in russo su "Delitto e castigo" e "Maestro e Margherita", se non li hai già visti. E poi Cechov, per me è inarrivabile, poi il suo teatro è fondamentale per appunto il teatro, anche grazie agli studi di Stanivslaski, a partire da "Il gabbiano". Mi mancano in effetti quelli del '900, devo ancora leggere ad esempio "Il dottor Zivago".
Chissà perché Delitto e Castigo lo abbiamo tutti letto a 15 anni
Idem poi ti innamori ...e la spiritualita profonda e la Russia e unica sulla letteratura 🙏♥️
@@lucat5479❤❤❤idem
Ciao Rick, ti ringrazio immensamente per questo meraviglioso video. Concordo pienamente sul fatto che Dostoevskij bisogna incontrarlo nel momento giusto della propria vita. Io lessi "Delitto e Castigo" durante la quarantena di Marzo e mi ha colpito dentro al cuore. Un amore profondo e intenso.
Uno dei pochi avvenimenti positivi che mi sono successi quest'anno è stato affrontare i Fratelli Karamazov. Ci ho messo veramente tanto, anche per un libro di 1000 pagine; anche se ho solo 17 anni ho letto un bel po' di roba, e non mi è mai capitato di avere un rapporto così strano con un libro. La lettura mi ha letteralmente accompagnato per diversi mesi, soprattutto in un periodo abbastanza buio, in cui tra l'altro sono finito in ospedale per un attacco epilettico (how ironic). La cosa che mi ha colpito di più è stato il fatto che sento di aver capito poco o nulla di questo libro, eppure mi ha lasciato un segno che ancora non mi so spiegare. Adesso sento un vuoto ogni volta che cerco di leggere altri libri come se niente potesse venire dopo quello che ho appena letto.
Anche io percepisco una sorta di vuoto, di perdita, dopo aver letto l'idiota.. però ora sento di non aver nulla che non va.
Giuro, ho appena finito di leggerlo anche io e l'impressione che ho avuto è stata più o meno la stessa, sento che è un opera di tale complessità che per comprenderla veramente dovrei forse rileggerla altre 10 volte e probabilmente lo farò nella mia vita, ne sento quasi il bisogno. Ma alcuni passaggi mi hanno lasciato un segno profondo dentro, rappresentano quasi la messa a nudo di desideri che io stesso ho avuto, rivoltati e giudicati davanti a me. Ivan che parla col diavolo, il grande inquisitore, il processo finale e smerdjakov solo alcune delle cose che mi hanno tagliato, ferito dentro, obbligandomi a dedicare tempo e pensieri per sviscerare il loro significato. È jncredjbile quanto un solo uomo sia stato capace di comprendere dell'uomo senza studiare accademicamente nulla su di esso, con la semplice sensibilità, senso critico e un incredibile spirito d'osservazione, ed è ancora più incredibile quanto sia stato capace di rappresentarlo in letteratura dando un senso di molteplicità e caoticità incredibile, mancanza di certezze e messa in discussione di tutto, dai valori più sacri alle bassezze più viscide, che caratterizza ogni sua opera. Credo che sia stato colui che più di tutti si è avvicinato a cogliere l'essenza di quello che siamo, slegato da qualsiasi intento di seconda natura.
Leggi Dumas per ricaricarti
Bello vedere uno della mia età con così tanta cultura grande Bro, comunque leggi delitto e castigo anche quello è clamoroso
Anche io ho 17 anni e anche io ho provato e continuo a provare le stesse sensazioni che hai descritto. È come se mi fossi sentita quasi impotente di fronte a tanta conoscenza e complessità.
Ascoltarti nella prima mattinata del 2023 con questa monografica è stata una magia ❤️, grazie.
Questa monografia non è come le altre: forse qui hai offerto pezzi della tua carne, della tua vita concretamente vissuta tra letture, sentimento, e tuoi tormenti Rickdufer. Grazie per questa offerta.
Aspettavo da tempo questa puntata
Da quando avevo 14 anni leggo Dostoevskij e ora che ne ho molti in più posso dire che ho letto tutti i suoi romanzi, racconti, ecc. ecc. D. lascia un segno indelebile nell'anima: non lo scordi più.
Grazie per questa live. Io ho scoperto Dostojewski a 31 anni grazie a Jordan Peterson.... 24 ore e 28 minuti di Delitto e Castigo, audiolibro integrale :-)
Bella live, grazie. Considero Dostojevski, che leggo da 30 anni circa, uno dei miei autori preferiti, dopo Franz Kafka e Leopardi...il trio degli ottimisti..Concordo su quello che hai detto e le scelte, personalmente, ho cominciato con "Umiliati e offesi" e "Memorie dal sottosuolo", mi mancano i racconti e quella sorta di diario che è "Memorie dalla casa morta". Devo dire che tra tutti, "Memorie dal sottosuolo" è il libro che mi ha più colpito, poi naturalmente ogni libro mi ha lasciato qualcosa. Volevo provare a dire alcune cose, anche riguardanti le critiche. Intanto una questione, relativa alla famosa frase: "La bellezza salverà il mondo", presente nell'Idiota. Sono molte le interpretazioni date a questa frase, comprese quelle religiose (il principe Myskin è spesso identificato col Cristo). Intanto "Mir", in russo, significa sia "mondo" che "pace". Poi c'è una curiosità che fanno notare alcuni critici: in realtà, in nessuna parte del libro c'è mai evidenza che questa frase sia stata effettivamente pronunciata. Infatti, è riportata solo sotto forma di domanda, quando Ippolit si rivolge al principe Myskin, chiedendogli appunto conto di quella frase, ma in realtà Myskin non risponde, anche perché di fatto non gliene dá quasi il tempo. Quindi, tecnicamente, non si sa con certezza se l'abbia mai detto o meno. Anche questo accresce il fascino della frase. Per quanto riguarda la censura, vero che riguardava soprattutto la politica, peró dopo l'esilio in Siberia, Dostojevski cambiò completamente, da antizarista a filo governativo, tanto che gli fu pure rinfacciato dai coevi. In realtà, Dostojevski fu censurato anche per una questione "morale": c'è il famoso capitolo de "I demoni" che fu censurato perché riguardava un atto di pedofilia. Dostojevski, peraltro, rimane, soprattutto in Russia, ma non solo, molto divisivo. Gli attuali giovani liberali russi, lo detestano perché ha descritto la Russia nei lati peggiori, una Russia vecchia che loro non riconoscono. Hemingway si domandava come fosse possibile che un uomo che scriveva cosî male, potesse concepire pensieri cosî profondi. Dostojevski giá si tempi diceva che a causa dell'indigenza, doveva scrivere e pubblicare in fretta le sue opere che quindi contenevano errori e con uno stile non ineccepibile. Ma forse il suo piú grande critico è stato Nabokov che nelle sue "Lezioni di letteratura russa", tenute negli USA negli anni 50, stronca Dostojevski discendo che era uno scrittore mediocre, che le sue storie sono banali e che parlava solo di malati di mente, poi entra più nello specifico ancora. Infine, sostiene che l'unico libro che salva è "Il sosia". Che in effetti è il testo meno "dostojevskiano" , anche se si intravedono le tematiche della maturitá e che risente ancora della influenza di Gogol (io ci ho visto un pó tra "Il naso" e "Il cappotto)". A Dostojevski è peraltro attribuita la frase: "Siamo tutti usciti dal cappotto di Gogol, a testimoniare l'influenza sui grandi romanzieri russi da parte dell'autore de "Le anime morte". Infine il rapporto con Tolstoj: in realtà non si conobbero mai ma avevano due concezioni diverse della letteratura e del cristianesimo. Ma dopo la morte di Dostojevski, Tolstoj disse che, pur non essendosi mai conosciuti, ora piangeva Dostojevski perché sentiva di aver perso un pilastro morale. Ed era certo che se non fosse morto, prima o poi si sarebbero incontrati.
Piccolissimo appunto, anche se superfluo.
È vero che mir significa sia "pace" che "mondo", ma nella frase in sé significa proprio "mondo". Non vorrei che qualcuno vi percipisca un duplice significato che non esiste.
@@sashayowane3391 Grazie. Sì, sì, certo, era solo una piccola curiosità, che buttata lì così in effetti poteva sembrare equivoca, hai fatto benissimo a precisare.
Grazie.
Per quel che può valere, ho letto Delitto e castigo senza alcuna difficoltà o particolare impegno, se non per il fatto di annotare i nomi e nomignoli dei personaggi nella seconda di copertina. È scritto in maniera scorrevolissima, come se fosse contemporaneo. Deve piacere il romanzo di stampo filosofico/psicologico/analitico; infatti per me è stato uno spasso.
"...Uomo, non porti al di sopra degli animali, essi sono senza peccato, mentre tu, nella tua grandezza guasti la terra al tuo solo apparire, lasciando dietro di te la tua lurida traccia..."(così il monaco mistico Zosima ne I fratelli Karamazov).
No ma tu non hai capito niente, la live deve durare 30 oreeeeee non ti fermare! dicci tuttoooo!!! Sei grande ottimo lavoro!
Due ore preziosissime, grazie! Fossi in veneto farei la scuola di scrittura creativa!!
Grazie per questa monografica, per il lavoro immenso che hai affrontato per realizzare un compendio dostoevskijano di sole 2ore e mezza… già solo a scriverlo mi sento male per la tua fatica. Ho incontrato Dostoevskij nell’estate del 1992, a 12 anni, nella persona di Raskol’nikov: ho letto Delitto e castigo nell’edizione in omaggio con Famiglia Cristiana. No tranquillo, la mia vita era già stata compromessa dall’amore folle per Nietzsche e William Blake e Huxley, entrati nella mia vita attraverso le porte di Jim Morrison. Sì, mettevo in crisi il mio bibliotecario di un paese d’ombre nel sud ovest della Sardegna: ma sei così piccola, perché non leggi letteratura per ragazzi? Voglio aprire la mente, gli dicevo, pover’uomo, ricordo ancora la sua espressione attonita. E comunque i libri per ragazzi li avevo già letti… È inutile che ti dica quanto sia importante Dostoevskij per me, un compagno di viaggio. Per anni ho creduto che L’idiota potesse essere il mio preferito, ma poi è stato il periodo di Memorie, poi de Il sosia, poi ho capito che ogni momento ha il suo Dostoevskij. È un autore universale, al di là del bene e del male. È uno specchio che rimanda al rovescio tante sfaccettature della realtà umana. È un Nietzsche allo specchio, uguale e opposto. Il suo übermensch è il Principe Myškin, puro seppur dolente che mi ha insegnato quanto la Bellezza salverà il mondo, bisogna però farci caso. Al Cogito Festival ho preso l’edizione aggiornata dell’Elogio e, non avendo ancora guardato questa tua monografica, ho aspettato prima di rileggerlo e di gustarmi i capitoli aggiuntivi. Grazie anche per la dedica sul libro, è vero che fra idioti ci si riconosce e ci si ritrova.
a mani basse la migliore live di sempre. Anche i dèmoni è un capolavoro assoluto.
Bellissima! Ascoltare la monografica di Dostoevskij in questo momento storico mi ha fatto comprendere quanto sia importante il suo messaggio. Grazie Rick per aver dato il massimo. Lo si sente forte e chiaro. ❤️
Analisi davvero interessante e fatta bene! Per restare in tema di scrittori/filosofi russi sarebbe interessante una live su Tolstoj, autore e pensatore rivoluzionario e importantissimo!
Quando hai parlato della formica che si guarda allo specchio chiedendosi "chi sono io?" ho subito pensato a Z la formica, in qui il protagonista è doppiato da Woody Allen (e in italiano dal mitico Oreste Lionello) e si comporta proprio come Allen nei suoi film , con quell'atteggiamento agitato e eternamente in discussione con la sua esistenza!
Il primo libro di dostoevskij che lessi e che mi fece appassionare alle sue opere fu "I Demoni". Da li lessi tutto tranne "I fratelli Karamazov", che ho appena iniziato, e "le notti bianche". "Memorie dal sottosuolo " è uno dei miei preferiti.
Monografica monumentale. Non c'è altro da dire. Semplicemente grazie, Rick.
Non conoscevo “Delitto e castigo” ma, durante la tua spiegazione, mi sono venuti letteralmente i brividi, forse anche per il fatto che ho avuto una buona dose di esperienze “forti” nella vita. Hai una capacità di narrazione fuori dal comune. Grazie Rick.
È da una settimana che ho terminato Delitto e castigo e ancora lo sto cercando di "metabolizzare". Un pugno nello stomaco della coscienza. Credo che il protagonista, intrappolato nel suo labirinto mentale, alla fine sia salvato dalla semplicità di una ragazza. Cambia perché si sente voluto bene per quello che è. Bello.
Il mio autore preferito. Decisamente. Mi ha insegnato tantissimo della psiche mia ed altre persone. I suoi personaggi sono incredibilmente vari ed approfonditi, incredibile come possano uscire da una testa sola.
Quando lessi e fratelli Karamazov ebbi una sensazione incredibile di incompletezza, per poi scoprire che è una trilogia incompiuta. Sapere che non saprò mai come sarebbe andata avanti mi da un fastidio enorme.
Ti capisco bene....Il mio scrittore preferito è Franz Kafka, due romanzi su tre sono incompiuti e il terzo è finito solo per modo di dire....
Complimenti Rick, bravissimo.
Prima di morire, Dostoevskij vuole salutare i suoi figli e chiede che la parabola del figliol prodigo venga letta ai bambini nel loro futuro percorso educativo. Il significato profondo di quest'ultima richiesta è così spiegato da Joseph Frank:
«Fu questa parabola di trasgressione, pentimento e perdono che [Dostoevskij] volle trasmettere come ultimo lascito ai suoi figli, e ciò può significare una presa di coscienza finale sul significato ultimo della sua vita e della sua opera».
Magnifica panoramica dell'opera e del pensiero di Dostoevskij. Sto leggendo i Fratelli Karamazof....e mi è servita tantissimo. Grazie
Grazie a questo video è cresciuta ancora di più la voglia di leggere l'idiota, libro che iniziai varie volte ma purtroppo mai concluso, come anche altre opere. Ringrazio per questo, e chiedo se fosse possibile, dato che si è già trattato di Sartre e, con questo video, di Dostoevskij, un video riguardante Albert Camus? Sarebbe anch'esso un aiuto enorme.
Grazie davvero 🙏♥️
Grazie...molto interessante...in questo periodo di stasi lavorativa ho approfittato per rileggere proprio lui.. le tue riflessioni arrivano a proposito...io ancora non ho finito di riflettere..
Concordo con chi ha definito questa monografica "la migliore di sempre" ... E le ho ascoltare tutte, alcune anche più di una volta.
Che bravo complimenti...sono una insegnante di Teatro e mi stai dando spunti psicologici e letterari incredibili.
Grazie, non ti conoscevo
Sono d'accordo sul tuo discorso sugli spoiler, però ci sono classici che, nonostante il loro essere per l'appunto dei classici, sarebbe meglio non spoilerare. Tipo Il Processo di Kafka, non capisco perché tutti parlino del finale senza problemi, persino dietro la copertina della mia edizione del libro c'è scritto il finale e non sto scherzando. Me lo sono goduto comunque tantissimo, tanto che penso sia uno dei miei libri preferiti in assoluto, ma se avessi scoperto da me il finale sono certo che mi avrebbe colpito ancora di più.
Rick, in base a cosa compri un libro in cartaceo o kindle?
Ne ha parlato in un podcast uscito l'anno scorso
@@bertluca98 Che bella notizia, grazie mille. Sai dirmi per caso anche il nome della puntata?
@@robyavagnale2805 Dovrebbe essere: "Avere una libreria in un mondo che cambia: Amazon, iniziativa e sopravvivenza"
Ancora oggi una delle più belle monografiche che ho visto. Non concordiamo su molte cose, ma Dostoevskij siamo sulla stessa strada
C'è davvero qualcuno che non ha mai vissuto una esperienza di dolore e sofferenza? E costui è fortunato? Credo di no. Credo che nessuno possa esentarsi da queste esperienze a meno che non sia perennemente in uno stato alterato da psicofarmaci, droghe, compulsione di tecnologia... Il mio preferito è "memorie dal sottosuolo" ma solo perché è quello che ho letto più di recente. Ma mi è venuta la voglia di rileggere tutto. Grazie anche per questa ennesima live che sto ascoltando in differita... ❤️❤️❤️
Come riesce Dostoevskij ha scavare ogni volta nella mente umana, è incredibile gli sto recuperando tutti i suoi libri. ❤
Ho da poco letto le Notti bianche e "cazzo ma sono io!"😂
Forse dirò una banalità, ma mi sarebbe piaciuto Rick che avessi parlato un po' di più di uno degli aspetti più laceranti del libro rappresentato dall'attesa del castigo, puntualmente dis-attesa fino al momento in cui straziato, Raskolnikov decide di costituirsi. Il giovane scopre una cosa terribile: l'omicidio ha tracciato un solco tra lui e gli altri (quel "cambio di universo" come lo hai chiamato tu), una cosa non prevista che lo scaraventa anni luce dagli esseri umani, anche, ma non solo, per il fatto che solo lui sa la verità e che nessuno sia riuscito a scoprirlo. Da buon razionalista per Raskolnikov la certezza della pena è necessaria, tanto quanto, se non più, dell'atto in sé. A un tratto quello studente cinico, meccanicista, positivista lascia il posto a qualcos'altro e la consapevolezza di non poter vivere in quello stato lo porta a voler ricongiungersi con gli altri, auto-denunciandosi. Questo punto di svolta lo trovai all'epoca cosi geniale e inconcepibile da farmi innamorare di questo autore. Scusami non sono un tuo Patreon ma ti seguo sempre con molta stima e ammirazione, per interessi comuni. sempre un piacere
Grazie Rick, non conoscevo Dostoevskij, ho ascoltato l'audiolibro di Memorie dal sottosuolo su Spotify. È stato sconvolgente, adesso sento però la necessità di avere anche il libro cartaceo per segnarmi alcuni passaggi importanti
Anche 'Il sogno di un uomo ridicolo' lascia il segno
I nomi in dosto sono una delle cose più complicate al mondo
Sono d accordo devi incontrarlo nel periodo giusto della vita ❤
È vero, è vero!!!! Non trovavo le parole ma è così, è lui che ti legge, è eterno,
Letto quest'anno quasi per sbaglio, quasi per noia, "Memorie dal sottosuolo" e prima della fine del libro c'era già in me una consapevolezza crescente: questa sarà la prima di tante riletture.
Ma una week su di lui?
Sto ascoltando adesso questa mono. Mi sa che prenderò finalmente in mano uomo del sottosuolo. Quando hai letto l introduzione della Garzanti di Doninelli mi sembrava di riascoltare Fabrizio de André.
Mi piacerebbe parlassi di Faber. Lo conosci un pò Rick? Grazie per i contenuti di spessore altissimo
23:50 bel monologo
Delitto castigo più attuale
Karamazov più completo più universale ma meno penetrante di delitto castigo
Il giocatore, Dostoevskij giocava d azzardo, libro ironico su una cosa che gli distruggeva la vita(gioco azzardo)
Idiota è più "autobiografico". Racconta ingenuità versa la vita.
Uno dei più ostici
Dostoevskij>>>Lovecraft
Bella, grazie
Oh meno male, finamente qualcuno che non ama Le notti bianche, come me! L'ho letto con aspettative altissime e sono rimasta delusa, allora l'ho riletto e...niente, non riesco ad apprezzarlo.
Video interessantissimo, mi hai fatto venire una gran voglia di leggere i libri che consigli e sono felice di farlo dopo questa tua introduzione.
È un lungo viaggio introspettivo,devi allacciarti le cinture anche quando pensi di sentirti pronto per la verità e la crudezza.🤔Può aiutare..molti persone che si sentono imperfette e che insistono a sentirsi falliti ,senza considerare il fallimento della "' situazione". Le possibilità aiutano o minano,bloccano. La giusta follia del visionario 🤭è l' unico ponte ..per l' oltre* .( Non sempre è felicità ma pur sempre Oltre*le prigioni dell' era,luogo, situazione.🙂L' inspiegabile e misteriosa " volontà di vivere".)
davvero un'analisi profonda e chiara, nei limiti del tempo concesso
Una monografica stupenda su un autore dilaniante!
Ho letto "Delitto e castigo" , "L'idiota" e "I demoni" da adolescente e mi hanno stravolto l'esistenza...per me i romanzi di Dostoevskij sono psicologici (nonostante ciò che l'autore potesse pensate della psicologia). È in grado di indagare l'animo umano in maniera profonda e reale, toccando tasti che non si sapeva nemmeno esistessero.
Detto ciò, faccio una domanda che potrà risultare banale, ma provo a farla a te che magari hai avuto modo di leggere varie edizioni dei romanzi di Dostoevskij: c'è un editore o un traduttore che consigli?vorrei leggere e rileggere le opere di Dostoevskij e vorrei farlo in delle edizioni con delle traduzioni curate e studiate e magari con dei buoni saggi all'interno. Grazie!
Ti legge dentro
Ti disturba
Ti fa male..
Ok, ora sono convinto
Non riesco a trattenermi 😅.. Ho letto solamente 20 pagine di memorie dal sottosuolo, e sono sicuro che il libro si può riassumere in "la storia di un uomo con un elevata empatia"...Si capisce fin subito e mi sembra strano che come hai detto tu dostoevskij dice che il fatto di sentirsi superiore agli altri è solamente un illusione(se ho capito bene) sia una cosa reale nella sua vita, riesco a capire pienamente a capire la differenza che si ha nel vedere la vita da un punto di vista di una persona con um empatia sopra la media, e se pur pienamente consapevole che questa "qualità" porti maggiormente cose negative, non significa che non ti ritieni diverso/superiore sul punto di vista della visione della realtà/coscienza portandoti una lieve gioia scaturita dal "vedo ciò che è rispetto a voi"... Sono io stesso disgustato dalla mia non motivata prepotenza visto che ho letto meno di 20 pagine dell'autore, ma in queste poche pagine ha detto cose per me scontate, che ho maturato dentro di me, ma che non avevo mai sentito da altre persone, non sono mai stato così arrogante nella mia vita ahahahahah, ma mi sento vicino a questi concetti, oggi pomeriggio stavo scrivendo le stesse identiche cose sul concetto di non riuscire a fare del male, e sulla vendetta ad esempio e questa somiglianza mi ha colpito molto (anche se non c'è niente di strano/improbabile, sono semplicemente concetti che una persona molto empatica inevitabilmente matura consciamente o inconsciamente ) , e sono più che sicuro che una persona con poca empatia(e tutte le infinità di cose che derivino da essa) non possa mai comprendere a pieno queste prime pagine(volevo dire dostoevskij invece di prime pagine, ma faccio finta di non dare giudizi affrettati) ... Ora cancello tutto e leggo il resto prima di inviare il commento.... Minchiate tanto non lo leggerà nessuno
Lezione (sì, per me è una lezione e va benissimo così!) da salvare tra quelle da ascoltare più e più volte, di certo tutte le volte che si riprende in mano Dostoevskij. Excellent
A qualcun altro serve una live su kojeve e su benjamin o sono solo io?
P.s. grazie di questa live
I discepoli di hegel non mi entusiasmano particolarmente
@@peakyrh ma neanche Hegel stesso in realtà
Complimenti, bella monografica. esiste da qualche parte il testo dell'introduzione a Dostoevkij di cui parlavi?
Per me, sei STRAORDINARIO
Sebbene Ivan sia un personaggio che, come tu dici, è negativo in quanto si oppone al destino con la razionalità che vuol forgiare le cose e non subirle, bisogna riconoscergli però di aver salvato Dimitri, proprio perché ha un senso pratico che lo spinge a risolvere attivamente i problemi; stessa cosa si può dire su un altro personaggio negativo di "delitto e castigo", cioè Andrej Semënovič Lebezjatnikov, il quale ha la stessa capacità e lo stesso senso pratico di risolvere problemi pratici: scagiona Sonja dall'accusa di Luzin. Tu affermavi giustamente che Dostoevskij parla male di questo personaggio, ma ne esibisce dei chiaroscuri positivi, qualità che gli altri personaggi più profondi non hanno. Concludo dicendo che si fa presto a parlare di personaggi positivi o negativi nell'Autore, ma la sua profondità va oltre queste categorizzazioni e i facili giudizi: in questo sta la Sua grandezza.
L'irrazionale in Dostoevskij sta proprio in questo: l'impossibilità di separare le cose (etimologia di razionare) per poterle comprendere attraverso il linguaggio
Bravissimo. Lo ai che fin dal 2000 esistea in Italia un blog che si chiamava "friend'Dosto" gli amici di Dosto?
Il mio cagnetto si chiamava Dosto
e io senza il Fedor sarei morta sucida. Dicono muoioano tutti nei suoi libri, eppure sottrae al suicidio proprio lui.
Conosco una scrittrice italiana, ovviamente molto più famosa nel resto del mondo, che chiamano "l'erede di Dostoevskij dovresti leggerla"
Per leggere Dosto consiglio di leggere il nome dei personaggi senza il patronimico, facilita l' individuazione dei personaggi. Per me il capolavoro assoluto è l'idiota, poi i fratelli Karamazov
Bello quel Arcipelago Gulag in bella vista; parlerai mai di questo libro?
Molto interessante. Avrei calcato di più sull'aspetto religioso, che non è uno dei tanti ma la traccia fondamentale del FD della maturità. Il nostro dalla sua prigionia torna rinnovato perché ha passato anni a leggere e rileggere le sacre scritture, unica lettura consentita (Raskolnikov finisce nella stessa maniera).
Alla fine, detto in soldoni, Delitto e castigo è la storia di una rinascita e conversione, l'Idiota è Gesù Cristo, I tre Fratelli Karamazov sono personaggi concettuali che seguono la tripartizione cristiano ortodossa dell'uomo: corpo (Dimitri) mente (Ivan) Spirito (Alioscia). D riteneva che solo le radici cristiane ortodosse avrebbero potuto salvare la Russia dalle nuove dottrine europee ciniche e razionaliste. "Senza Dio tutto è permesso."
Cmq leggetelo e amatelo. Non badate al terrorismo di Rick:-), ci sono autori più ostici. D parla di uomini in cui chiunque può ritrovarsi: tormentati, deboli, orgogliosi, viziosi, peccatori. Per questo D è tanto amato ancora oggi.
Mi ha cambiata la vita la letteratura russa adoro Dostoevskij e Tolstoy ❤
Grazie 💚
Non essendo un assiduo lettore ed essendo narrativa, un audiolibro può andare? Meglio Delitto e castigo o memorie dal sottosuolo?
Io che non ho mai letto Dostoevskij, voglio iniziare a leggerlo, e ci sono, tre titoli che mi attirano, e sono le notti bianche, racconti del sottosuolo e i demoni. Consigli o dritte?
Come analisi di romanzi va bene. Ho due cose da dire. Dostoevskij era presente fino anni ottanta perché quelli anni non è presente più il suo problema principale: il cristianesimo può essere presente concretamente? In un comento è difficile a spiegare tutto il concetto, brevemente posso dire che, per esempio in Italia il cristianesimo è finito di essere presente come democristianità e comunissimo, due face della stessa medaglia. Con altre parole fine del comunismo corrisponda con fine del cristianismo come presenza, cosa che nessuno si è reso conto nella baldoria collettiva del "post". Altra cosa: non solo Dostoevskij, ma ogni scrittore è un educatore. Dostoevskij appartiene a di quella razza di scrittori che educa indirettamente, senza prendere la posa dell'educatore, facendo finta di non essere. Dunque è un educatore moderno. Altrimenti non era censurato come autore da Stalin, in Russia ha cominciato a essere ripubblicato nell'epoca di disgelo.
Tempo scorre e senza rendersi conto i scrittori invecchiano scomparendo dalla scena dell'attualità. in epoca postcristiana come la nostra, Dostoevskij oramai da 30 anni è fuori contesto, lontano nel tempo come Dante, Omero ecc., devi fare un sforzo per attualizzarlo e leggerlo. Per non mettere in conto la nuova epoca del Coronavirus, ancora in corso per fare i conti come si deve. Dunque Dostoevskij è rimasto indietro due epoche geologiche.
15:24 basterebbe guardare in altre zone del mondo per ritrovare esempi contemporanei
"Ma sei pazzo, ma sei pazzo, ma cosa dici, ma non puoi" ADOROOOOO le notti bianche 💖💖💖🤣
Ottimo video.. Complimenti.. Mi sa che incomincerò a leggerlo.. Non so neanche come si scrive... È arrivato il momento...
Ciao Rick! Ho ascoltato la monografia su spotify. Ma io vorrei chiederti una cosa diversa dalle domande che ti hanno fatto gli altri ascoltatori: quanto ha influito (o come) l'epilessia nella scrittura e nel pensiero di Dostoevskij? Grazie
L'ha sicuramente legato di più al lato umano della morte e questo per me e stata l'iniziale fonte di energia del suo lavoro in linea con la Siberia e parte della chiave che e servita a lui per conoscersi e accettarsi
Io ho 17 anni e amo Dostoevskij, mi ci sono approcciata due anni fa e mi ha sconvolta :)
La mia prof di italiano lo odia invece 😭
Non capisce nulla la prof
Anche La mite e Le notti bianche a me sono piaciuti tantissimo
Guarda Rick, la cosa che odio di autori come nietzsche, dosto, Seneca, lucrezio e vabbè tanti altri è che quando li leggo mi tirano fuori i pensieri che avevo dentro e talvolta che avevo confidato a qualcun altro, e non capisco mai se sono loro ad avermi influenzato nel momento in cui li ho letti o se erano già effettivamente pensieri che avevo io, ti capita mai? Ad esempio verso l'ora hai detto una cosa sulla stupidità che io già pensavo, ma non riesco a capire se sono stato influenzato da te nel momento in cui l'hai detto o se già lo pensavo così conciso. Non so se capisci il dilemma, ma si tratta di una sottigliezza. Comunque gran podcasta, io e 2 miei amici stiamo creando un salotto di condivisioni politico-filosofiche, più filosofiche forse, se in futuro vorrai partecipare sei il benvenuto. Auguri per tutto
meraviglioso
I fratelli Karamazov è forse il più grande romanzo della literatura. Meglior di Delito e castigo, a mio avviso. I soli altri romanzi comparabili sono Don Chicciotte (il quale Dostoievski usò come ispirazione per scrivere L'idiota) e L'uomo senza qualità di Robert Musil.
Gran libro "L'uomo senza qualità". Mi aveva colpito molto anche "I turbamenti del giovane Torless" di Musil, forse perché l'avevo letto molto giovane. Io ci metterei anche "La Montagna incantata", di Thomas Mann. E, per quanto non sia un grandissimo appassionato di Tolstoj (sebbene "La morte di Jvan Iliic" sia un gioiello") "Guerra e pace " è un libro da leggere, senza discussioni. Imprescindibile, a mio avviso, "Il maestro e Margherita", di Bulgakov, forse il più geniale. Beh, poi, io sono ancora a pagina 150 su 700, tra l'altro lo sto leggendo pure in inglese con accanto un libro sempre in inglese, che lo spiega quasi riga per riga, perché è zeppo di giochi di parole e riferimenti storico/letterali ma mi sto facendo l'idea che "L'Ulisse" di Joyce sia un libro di grandissimo valore. Pero aspetto a inserirlo, ho letto che è tra i libri piu abbandonati di sempre, si sa mai....Poi, ovvio, de gustibus....
@@lucat5479 io aggiungo guerra e pace e il sempiterno signore degli anelli
@@pulpsoul9598 si si avevo segnato Guerra e pace. Per quanto riguarda "Il signore degli anelli", non l'ho letto, avevo letto solo Lo Hobbit e da giovane, con amici ho giocato a Rolemaster, della ICe, un gioco di ruolo simile a Dangeoun and Dragons ma che di fatto era basato sul mondo del Signore degli anelli. Io ho ancora l'edizione originale inglese. Gli autori avevano creato anche delle monografie che descrivevano le varie regioni, compresi i personaggi e la storia dei luoghi, da Sauron, a Gandalf, il Balrog, Galadriel ecc. in cui si potevano ambientare le storie. Me le ero studiate tutte, comprese le caratteristiche dei personaggi. Una volta provammo a sfidare Sauron ma quello intuiva tutto anche a distanza, quindi la nostra iniziativa finî prima ancora di idearla quasi.... A chi piace il genere di gioco, era appassionante anche se le partite duravano giorni...
Hai mai pensato di trattare Melville?
Sono d accordo ....xchè lui sei tu ❤️❤️❤️
È da un anno che cerco di leggere "Delitto e castigo" e mi annoia a morte, che faccio per superare questo blocco?
Dissing a Galimberti prepotente 19:30
A me i fratelli karamazov non è piaciuto,cioè, mi aspettavo di più. Letto dopo i demoni,l idiota e memorie del sottosuolo,forse avevo delle attese esagerate,forse ero io a non essere recettivo avendolo letto nel lookdown. Però vi racconto un fatto. Sto rileggendo moby dick,che ritenevo un grande capolavoro. Ora lo ritengo over the top.comunque il grande inquisitore è un capolavoro assoluto. L ho trovato incompleto,troppe storie non concluse. Anche alcune di kafka e l uomo senza qualità sono opere incompiute,ma lo sapevo. Con questa opera no. Mi ha infastidito. Comunque lo rileggero'. Grazie Ric❤
Hai mancato di citare l'Adolescente, che per caso sto leggendo per la prima volta in questi giorni, e che per adesso considero una grande opera, peculiare ma assolutamente degna.
Ma non è di Tolstoj?
@@pulpsoul9598 No
le notti bianche ... bellissimo
Ne parlano (della fede in Dostoevskij) Bulgagov e Sestov (entrambi nati in Ucraina, by the way). Con Nietzsche ci andrei piano, anche se è vero che , soprattutto Šestov, fu fondamentale. Ma non tanto per l'amor fati quanto per l'amoralismo.
Ma il cattivo Maestro insegna 😃♥️
Vista la serie dei fratelli Karamazov su raiplay del 1965...fantastica
Non immaginate il rosicare nell'avere a casa tutte le opere di Dostoevskij in lingua russa (perchè mia madre è russa) ma non poterli leggere a causa del fatto che non conosco la lingua..
Qualcuno potrebbe consigliarmi quale traduzioni acquistare, a casa possiedo il mammut Newton, ma alcuni lo sconsigliano. Premetto che più che lo stile in se mi importa che sia ben comprensibile il pensiero del autore.
Era un genio Dostoevskij 🤍🔥
Non ho sentito nulla su " I Demoni" sbaglio ?
Dostoevskij mi ha formato a 20 anni è rimasto il più grande
Signor DuFer, le è mai capitato di vedere la riduzione televisiva de "L'Idiota", interpretata da Giorgio Albertazzi?
si mi e' piaciuto molto
Anche io. Meraviglioso!🤣
Caro Rick un po di rispetto a noi che ti seguiamo. Hai iniziato con Memorie di sottosuolo ma non ci hai informato il capitolo e la pagina del libro che hai estratto il pezzo. Forse sono abituato da Vito Mancuso che ogni volta, ci da le coordinate precise dei pezzi degli altri autori.
Infatti ..la chiesa e un inganno da sempre 😂😂,appunto nessuno ci salva ,io Sono il mio Dio io creo o disruggo ...e Gesu non era affatto povero ..voi farete cose più grandi di me 🙏♥️
dopo l'introduzione esigo l'audiolibro forgiato da te.
Devo dire che dopo aver ascoltato altri video di questo tipo ( perché questo nome e a volte con un look da pirla ? ) questo su FD mi é davvero piaciuto !
Rick a parer tuo c'è un età particolare in cui è consigliabile iniziare ad affrontare Dostoevskij?
@@spanellaful non sono d'accordo. Io ho quasi 19 anni e iniziai a leggere Dostoevskij quando avevo 17 anni. La lettura delle "Notti bianche" ma soprattutto di "Delitto e castigo", "Memorie dal sottosuolo", "Il giocatore" e "Il sosia" tra le altre che ho affrontato sono state salvifiche per me. Mi ha aiutato a diventare più intellettualmente onesto di fronte alla vita.
Ti dirò: lessi "Le notte bianche" a 15/6 anni, non mi piacque. Verso i 18 lessi "Delitto e Castigo" mentre ora come ora(19) sto leggendo "L'idiota", e posso dirti che ho sicuramente apprezzato gli ultimi due molto più del primo. Non so se si tratta del libro in sé, o se è proprio una questione della maturità necessaria per comprendere il libro che allora mi mancava. Comunque penso che Dostoevskij si possa INIZIARE ad affrontare verso i 18 anni, quando si ha alle spalle una "relativa" esperienza di vita (i primi dubbi sull'avvenire che iniziano a sorgere; le varie consapevolezze che si acquisiscono ecc) e un bagaglio di conoscenze che permette di comprendere anche le varie ideologie di cui si discorre (parla talvolta di socialismo o liberalismo) o personaggi (non dimentichiamoci Napoleone)/eventi storici citati (anche se, a differenza di Tolstoj, i riferimenti storici non abbondano nei suoi romanzi). Sottolineo iniziare perché poi è un percorso di apprendimento che non ha una data di scadenza ma anzi si protrae a tempo indeterminato :)
@@bhones459 concordo con te, nel mio caso specifico ho affrontato delle cose bruttissime nella vita dai 13 ai 16 anni, e sono cresciuto e maturato prima del dovuto. Quindi iniziare questo enorme viaggio che Dostoevskij rappresenta mi è stato salvifico e (lo dico umilmente) più semplice che ad altri mie coetanei che ci hanno provato. Io a brevissimo inizierò a leggere i fratelli karamazov
@@spanellaful ti ringrazio per il complimento. Io comunque sono un persona poliedrica: passo da leggere Dostoevskij e Kierkegaard a leggere cose come Baudelaire, Leopardi, G.G.Marquez... a cose anche più satiriche e ironiche come Bulgakov o Kafka
@@spanellaful sono sincero, Pessoa mi incuriosisce ma non l'ho mai affrontato