Ottimo lavoro! Sarebbe bello se approfondissi le batterie agli ioni di sodio. Un'azienda italiana produce già queste batterie al sale da 10kWh, con tecnologia NA+.
Non ho mai sentito una descrizione così estremamente dettagliata di un prodotto/progetto, che alla fine stavo per avviare la produzione di batterie al sale, Grazie davvero.
In realtà sono già in commercio in Italia, non tanto quelle al sale fuso che sono estremamente costose e inefficienti. Parlo di quelle agli ioni di sono. Costano meno delle litio e durano 20 anni.
Altre tipologie interessanti di "batterie"? Dai una occhiata: - Batterie a gravità: ua-cam.com/video/2ZAYnFxq3pM/v-deo.html - Batterie al grafene: ua-cam.com/video/3VVGviTJvNw/v-deo.html - Batterie di cemento: ua-cam.com/video/1CThzOYr-sg/v-deo.html
sale marino, salgemma, sale da cucina; chimicamennte semplicemente cloruro di sodio NaCl.....ma non solo! ottimo servizio il più equilibrato ed obiettivo visto finora.
Ottimo video informativo! Servono più canali informativi utili e chiari senza bias come questo! Le fonti di informazioni classiche ( giornalistiche) hanno un livello troppo basso. 👏👏👍 Le Ioni Sodio sono un’ottima soluzione per l’accumulo di rete, per gestire i picchi e le valli di energia elettrica nella rete.
Finalmente un video che fornisce informazioni corrette si queste batterie! Solo alcuni piccoli commenti: il confronto tra celle al litio e al sodio sul range di temperature di lavoro è scorretto. In particolare nel sodio e più ampio perché in realtà le celle non si trovano a quella temperatura (come hai correttamente precisato nel video) ma lavorano in un range tra i 265 e i 350 °C. Quindi il range da te i indicato è dato dall'eletronica di controllo e non dalla batteria in se. Inoltre, sarebbe importante fare delle considerazioni sul rendimento dovendo mantenere la temperatura delle celle sopra i 265°C si consuma un bel po di energia!
Complimenti , spiegazione intuitiva ed efficacie, la tua presentazione sulle batterie al sale, pensa che nel 2015 sono stato proprio nello stabilimento della FIAMM a vedere la produzione di queste batterie. Peccato, se chi amministrava avesse creduto di più a quel progetto italiano, oggi saremmo come paese, sicuramente molto più avanti.
@@EnricoIsnardi Un altro fallimento italiano. Dopo aver perso il primato in tanti altri settori, ci mancava anche questo. Perché in Italia si investe cosí poco sul futuro?
Ottima comunicazione, mi è stato utile sapere che anche questa tipologia di batterie non è esente di problematiche. Ma a mio avviso la notizia più utile è il confronto con le tecnologie attuali, quindi beneventano le batterie al sale se migliorano la situazione attuale (come mi sembra di aver capito). Ovvio che anche queste avranno bisogno di particolari attenzioni per lo smaltimento, ma sempre meno delle batterie al litio. Quindi, a mio modesto parere, non vedo l'ora che queste batterie vengano commercializzate e prendano il sopravvento, nella speranza che la ricerca continui per trovare accumulatori di energia con sempre minor impatto ambientale o addirittura con impatto ambientale positivo.
a mio modesto parere, sempre che abbia capito bene, il fatto che non soffrano di un'usura come capita nel caso delle batterie al litio, offre la possibilità di andare oltre a certi limiti, soprattutto quelli relativi ad eventuali smaltimenti. Sicuramente bisognerà essere preparati al recupero dei materiali in caso di demolizione se difettose o incidentate.
Bravissimo da perito chimico (capotecnico in chimica industriale e tecnico di laboratorio chimico-biologico si sono due maturità differenti) posso dire che hai presentato concetti complessi in modo semplice ed immediato facilmente comprensibili (passi la redox iniziale non bilanciata hahaha). Devo dire che come al solito però al mondo si cerca sempre e cmq di perfezionare le tecnologie senza pensare di diminuire l'impatto in questo caso invece sembra che la strada sia buona. Speriamo che si diffondano e prendano piede il problema pero' di cui tu hai parlato marginalmente e che ne limita sicuramente l'uso è appunto l'elevata temperatura di esercizio con conseguente pericolosità insita nella barriera dei 230 °C che deve e essere superata per far avvenire certe reazioni. Dieci a zero a quelle al litio per tanti aspetti ma l'evoluzione tecnologia e di processi relative a queste ultime mostrano un gap realmente e difficilmente superabile nel breve periodo anche se la stabilità e la sicurezza finale fanno ben sperare. E qua' lo dico da tecnico vvf, le batterie al litio per automotive sono diventate serio e preoccupante problema di sicurezza anche a livello antincendio, per ora sicuramente oltreoceano ma anche in nord europa dove questa tecnologia è piu' sviluppata, ma basta una veloce ricerca anche qui (sul tubo= per vedere quanto siano realmente "PERICOLOSE" soprattutto una volta che è partito l'incendio (causano in una percentuale molto alta anche esplosioni) mentre con quelle a NaCl questi problemi non ci dovrebbero essere.
Veramente interessante, ho apprezzato molto tutto il contenuto del video dedicato! Grazie per l'ottimo lavoro e spiegazione (da profano della materia quale sono)
Buongiorno, interessante questo video, ma ho appena visto su rai 3 un documento che parlava di un azienda italiana, di Reggio Emilia che è all'avanguardia sulle batterie al sale e ne costruisce per le opportunità di utilizzo ai pannelli solari e quindi ne vende molte per usi sia industriali che civili. Non ricordo il nome, e nel documento parlavano di essere in contatto con Tesla su un prototipo per auto.
Grazie per questo video molto interessante. Just one little obesrvation... for non-native speakers like me, it would be much easier to watch if you had the music a bit quieter... Otherwise, very interesting!
Grazie per la spiegazione...posso chiedere se il calore in eccesso potrebbe essere utilizzato anche per la cogenerazione. Ovvero se dal bilancio complessivo del calore necessario a farle funzionare si possa organizzare anche una sorta di cogenerazione ai fini della produzione di acqua calda per riscaldamento e o uso sanitario
Eccellente video con informazioni molto precise, dettagliate e rese digeribili dal (grande) pubblico. A supporto di quanto esposto, posso riferire che un installatore dell'italiana UNE srl, produttore di batterie al sale, mi informa che il costo di questo tipo di batterie è circa doppio rispetto al litio. Parliamo di circa 2000€/kwh installato contro i 1000€/kwh circa delle analoghe batterie al litio. Ci sono poi altri video di altri canali che sconsigliano vivamente l'installazione di sistemi di accumulo a causa del loro costo e dei tempi di ammortamento che superano ampiamente quella che è la durata media delle batterie. In breve conviene fare lo scambio in loco piuttosto che accumulare. Grazie.
Grazie a te Massimo. In effetti non ho approfondito l'argomento costi, ma si potrebbe fare in un'altra occasione. Grazie per le informazioni e per lo spunto.
Ma se è un investimento a lungo periodo, dato che le batterie non si consumano, si può valutarne l'acquisto anche per la facilità di reperire i materiali?
Beh, notevole, per chiarezza e completezza. Complimenti. Le chiedo se conosce NanoFlowCell AG (...), società svizzera detentrice di una tecnologia originale e strabiliante ma di cui si sente pochissimo parlare...
Molto interessante e ottimo il linguaggio per la comprensione a tutti i livelli di conoscenza e cultura. Una cosa che però a mio avviso è mancata è questa: vero che sono presenti sostanze cancerogene e tossiche, ma quali sono le condizioni che possono fare entrare in contatto queste sostanze con l'organismo umano; In quali fasi della lavorazione, smaltimento o utilizzo l'uomo può entrare in contatto con loro? Nn c'è neppure stato un cenno sui livelli di esposizione consentiti, nella SDS sono indicati anche i TLW, fondamentali per capire il grado di rischio. Nn mi dilungo e nn entro troppo nel tecnico, tuttavia sarebbe interessante avere nel quadro generale anche queste informazioni. Grazie
Complimenti per l'esaustiva spiegazione. Purtroppo le iene hanno hanno confezionato il solito servizio sensazionalistico pieno di balle. Evidentemente operando dei tagli, qui e li, per cui da ciò che il serviizio dice esce fuori che nelle batterie c'è solo normale sale grosso da cucina, e del Nichel neppure l'ombra. Disonesti fino alla fine.
Se si considera che il catalizzatore all'interno della marmitta è in parte di nickel, ogni veicolo elettrico dotato di batterie al nickel compensa parzialmente l'uso di tale metallo. Alcune note sulla sicurezza che la scheda tecnica non esprime appieno: il nickel in polvere può diventare nickel attivato (un catalizzatore conosciuto come nickel Raney) il quale è piroforico per esposizione all'aria, come avviene per il sodio. Pertanto in queste batterie deve essere assolutamente garantita la tenuta ermetica ai gas oltre che ai liquidi. Una curiosità: in scheda è menzionato NaAlCl4, il quale non deve essere confuso con il sale misto cloruro di sodio e alluminio, ma è il cloroalluminato di sodio. Esso funge da riserva di NaCl (ad opportuna temperatura si decompone in NaCl e AlCl3), protegge la beta allumina dall'azione dello ione cloruro e ne regola il passaggio. L'ossido di ferro molto probabilmente, rappresenta la matrice di contenimento del sodio metallico.
Ottimo video di approfondimento, analisi accurata e soprattutto non sensazionalistica come quello delle iene che volutamente omettono i contro, complimenti Matteo! Per quanto riguarda la sicurezza e l'aspetto ecologico ti sei focalizzato sulla composizione quindi gli impatti ambientali del nikel, ma hai accennato anche delle temperature, sai dirmi se per raggiungere 250-300 gradi normalmente si utilizzano combustibili fossili? In termini di sicurezza, sebbene immagino abbiano più strati isolanti, in caso di danneggiamento quali danni potrebbero causare?
Grazie! Sulla base delle informazioni che ho raccolto ti posso dire che l'eventuale consumo di energia (eventualmente da combustibili fossili) può avvenire nella fase iniziale. Poi, a batteria carica, quest'ultima usa parte dell'energia accumulata. Proprio per questo però (non ne ho parlato nel video) queste batterie si scaricano più rapidamente di altre; se non sono presenti cicli di ricarica, in tempi relativamente brevi arrivano alla scarica completa.
@@vivi.sostenibile ok grazie tutto chiaro. La fonte di energia che verrebbe affiancata a mio avviso probabilmente sarebbe a combustione, immagino che in caso di un abbassamento di temperatura il sale rischierebbe di risolidificarsi e il ripristino di accumulo richiederebbe un tempo maggiore. Per quanto riguarda il tema sicurezza lo consideri critico? Una batteria di questa tipologia installata in un auto che ha temperature di 300 gradi immagino che in caso di incidente il rischio di incendio e non solo incida maggiormente rispetto alle normali batterie.
Bel video, molto interessante, avevo già letto le caratteristiche su Wikipedia inglese e gli svantaggi sono abbastanza evidenti, certo per gli autobus paiono ideali, sopratutto a Roma!
@@ferrivald e ce le devi lasciare a quella temperatura, capisci bene che alla fine è solo clicbaiting, già in casa non hanno senso, figurati in macchina.
Complimenti, Ottima analisi sulle batterie al sodio. Peccato che comunque contengono materiali "pericolosi", ma si sa, anche per quelle di litio, lo smaltimento non e ancora affrontato dai politici che vogliono impulsare l'elettrico ad ogni costo.
troppo poco si è parlato dell'energia che autoconsuma per mantenere la sua tempertura operativa. Non è un aminima parte ma un parte non trascurabile. Infatti l'autoscarica se così vogliamo chiamarla è tale da non permettere all batteria di rimanere fuori ciclo di carica per giorni... e qualora si scaricasse a zero e raffreddasse servirà almeno 12h di alimentazione solo per far rialzare la temperatura al valore operativo dopo di che si può iniziare il ciclo di carica che fino a quel momento è ancora a zero. Penso siano questi i fattori che non han pernmesso a queste batterie di soppiantare quelle al litio...
Bel video, se posso dare un consiglio, meglio tenere la musica di sottofondo a un livello più basso, perchè ascoltarla per 21 minuti di seguito è stancante...
Ciao ,da ignorante in materia ho compreso bene ,non tutto tutto ,ma il concetto e quello che volevo sapere al 100% ….. bel video Volevo fare un paio di domande nel caso di batterie al sale per pannelli solari , quindi , potrebbe essere dannoso per la salute giusto ? Si potrebbero tenere magari in un locale annesso alla proprietà , esterno all abitazione ? Grazie
Grazie! Nel video ho cercato di evidenziare come le batterie al sale disponibili sul mercato (anche Italiano) non siano comunque così "innocue" per l'ambiente in quanto "al sale". Non contengono infatti solo sale (cloruro di sodio, il comune sale da cucina). Utilizzate normalmente direi che non comportano alcun problema per la salute dell'utilizzatore; per gli ambienti di installazione (che a mio giudizio non escludo possano essere anche domestici) è opportuno fare riferimento alle indicazioni del costruttore, anche in funzione di altri aspetti (quali esigenze specifiche in termini di ventilazione del locale).
Potrei sbagliarmi, ma riguardo alle batterie della CATL non sono certo si parli di batterie al sale (cioè con NaCl e allumina come elettrolita) ma di batterie a ioni sodio, strutturalmente e chimicamente molto più simili a quelle a ioni litio.
Bel video , la UNE di Correggio, presenterà una batteria al cloruro di sodio per auto con la stessa densità e dimensione di una batteria al litio , senza tutti i problemi del litio in durata ,ricarica ,rischio esplosione . Ho visto la presentazione ,se va è l'uovo di colombo! Il prezzo è legato alla produzione ,considerando ora la produzione limitata è già competitiva ! Bye
Ciao, una curiosità,hai parlato di temperature che vanno dai 250 ai 350gradi ,ma si parla di esercizio... cioè sviluppano questo calore mentre le carichi e le scarichi? Grazie
Interessantissimo, mi sono iscritto perché ne sai veramente tante in materia e spieghi bene, bravo ma ti prego elimina quella musichetta di sottofondo. Fastidiosissima quando si cerca di restare concentrati sul discorso. Buona serata
...scusi mi è venuta un'idea...ha detto che le batterie al sale producono calore...bene si può unire l'utile al dilettevole e creare delle batterie ad accumulo per il fotovoltaico...che consentono di riscaldare, cucinare e avere acqua sanitaria?... Non so però se è possibile...abbassare la temperatura per avere un acqua a 30 gradi...scusi l'ignoranza...mi faccia sapere grazie...
ciao, ottimo video, hai sentito della società tecnologica statunitense Alsym Energy che avrebbe brevettato una batteria senza l'uso di nichel, litio e cobalto? sarebbe clamoroso
Ma quindi ad oggi sono poco impiegate a causa delle alte temperature di esercizio che quindi abbassano il rendimento della batteria? Quindi a seguire dal grande volume e peso che deve avere la batteria? Ma abbiamo a disposizione abbastanza sale in natura se i volumi sono così grandi? Sarebbe interessante un confronto alla pari su caratteristiche di peso e ingombro a parità di rendimento con batteria al litio magari su quello che già conosciamo visto l'impiego di entrambe le batterie sui mezzi di trasporto urbano quali i bus di città.
Grazie delle informazioni! 👏👏👏 Avevo sentito parlare delle ricerche della Fiamm una decina di anni fa, pochi gg. fa ho ricevuto un video che ne parlava, ma non dava molti dettagli, ed oggi yt mi ha segnalato questo video del tuo canale che dà una discreta panoramica sul tema. Hai detto che funzionano ad una temperatura piuttosto elevata: quindi dovranno avere un contenitore "più ingombrante" per evitare la dispersione del calore ed immagino che questo non le renderà utilizzabili per telefonini, pc e simili ...o sbaglio? Se potessi dare più informazioni in proposito sarebbe utile, grazie. Spero che siano dispobili presto quelle per auto: non mi interessano le auto elettriche anche se potrebbero rappresentare una bella svolta, ma avere una batteria che può durare 20 anni invece dei 2-4 di quelle al piombo meriterebbe anche un costo maggiore. Ovviamente mi sono iscritto al canale e curioserò tra quello che hai già pubblicato !
Grazie Bernardo, nelle batterie al sodio cloruro di nichel sono isolate termicamente le singole celle al loro interno e anche il contenitore che racchiude le celle stesse.
Bene, tutto piuttosto chiaro. Ma... mi vien spontanea una domanda. Se io acquisto una batteria al sale, la faccio scaricare completamente e la smaltisco, contiene qualcosa di nocivo eccetto la "barriera" al Nickel? Perché se così é, che problemi potrebbero esserci?
Grazie Federico. In merito al tuo quesito: anche quando la batteria è allo 0% di carica non è presente solo cloruro di sodio. Rimane comunque un rifiuto pericoloso che deve seguire percorsi di smaltimento specifici da parte di aziende specializzate. Inoltre è presente la parte elettronica di gestione delle celle (RAEE). Vedi: ua-cam.com/video/B_1lVNCJ4YM/v-deo.html
Musica di sottofondo non tanto in sottofondo, per il resto impeccabile. Leggendo i commenti sarebbe interessante e opportuno fare un video di approfondimento e confronto, relativamente a peso, autoalimentazione e temperatura, potenza, ... Inoltre anche trattare la parte costi produzione-acquisto-smaltimento. Consiglio video del canale Garagulp che ha fabbricato "pannello solare" con materiale di recupero per scaldare. Molto ecosostenibile
Superlativo per semplicità e chiarezza rarissime. Ma scendendo dalla Torre Eburnea e intrufolandoti nella banalità della quotidianità, perché non fai un bel "tutorial" sulla scelta e utilizzo delle attuali sgangherate batterie d'uso domestico ?!
Ma, se a inizio video le batterie al sale, per funzionare hanno bisogno di essere a temperatura di qualche centinaio di gradi (che cmq non ho capito come e chi le riscalda, specialmente in un veicolo), com'è che al min 11:40 possono funzionare anche -20 gradi???
Mauro le batterie al sale che ho esaminato devono essere mantenute in temperatura (circa 260 - 270°C). Quindi consumano parte dell'energia accumulata e hanno tempi di scarica (di conseguenza) più veloci.
@@vivi.sostenibile cosa che ti sei dimenticato di dire nel video . Come anche non hai detto, qualora la batteria dovesse raffreddarsi, quanto tempo ed energia devi sprecare per riscaldarla prima di poterla caricare. Visto che c'è chi parla di accumuli stagionali dell'energia, direi che i particolari che hai omesso non sono marginali.
Una domanda. Le batterie italiane mi sembra siano essenzialmente una derivazione delle vecchie "zebra", usate nei sommergibili. E' corretto? Ne avevo viste anche in una macchina (credo una Peugeot), ma non hanno avuto successo per i problemi del mantenere la temperatura. In un autobus è meno grave, le carichi e scarichi in tempi di poche ore, per cui l'ìenergia persa col calore è poca, ma per un'auto può essere un problema. Quelle cinesi invece sono a ioni di sodio, una tecnologia completamente nuova, simile a quella delle batterie al litio. Con vantaggi e problemi simili, funzionano a temperatura ambiente ma devi usare materiali di intercalazione (non c'è una vera e propria ossidoriduzione ma uno spostamento di ioni) che non sono diversissimi da quelli delle batterie al litio. Però vorrei sapere se ce ne siano attualmente in commercio, o allo studio in Italia.
Buongiorno Gianni, confermo che quelle italiane che ho conosciuto fanno riferimento sostanzialmente alla tecnologia Zebra. A differenza di altri paesi, a me non risultano ci siano altre tipologie attualmente allo studio in Italia. Però se dovesse averne notizia...sarei curioso di sapere! Grazie del contributo!
Complimenti per il video introduttivo, sarebbe ottimo se tu potessi realizzare un secondo video quantitativo su alcuni punti a mio avviso cruciali che non vedo divulgati, in particolare: quanto sono più grandi delle litio, quanto bene isolate termicamente rispetto all'ambiente circostante, quanto velocemente si scaricano a zero carico (sempre comparate alle litio), eccetera. Discutere poi come questi ed altri aspetti poco o per nulla divulgati determinano l'applicazione della tecnologia, che se ben capisco è focalizzata su utilizzo il più costante possibile, accumuli elevati (es. per fotovoltaico) e NON hi-tech. Grazie
Trovi in rete le schede delle FZsonick 48TL 160Ah (7,7KW). Carica limitata a 0,2c. Scarica 0,7c ... quelle ottimizzate per il fotovoltaico hanno una scarica a 65A (3KW). Dimensioni 50x58x32cm, 90KG. Impiegano circa 13 ore per riscaldarsi. Per rimanere in temperatura consumano 50w a 20°, (70w/35w a -20°/+60°).
Buongiorno. Nel momento in cui guardo questo video sono già passati, dalla sua pubblicazione, molti mesi. Nel campo della ricerca sulle batterie anche i mesi sono importanti. Non so se nel frattempo ci siano stati o meno ulteriori sviluppi o progressi tecnici. Dal video mi pare di capire che questo tipo di batterie al sodio non sia, attualmente, molto indicato per uso automobilistico (escludendo appunto quello specifico dei bus, veicoli che possono disporre di impianti di ricarica ad ogni fine corsa, volendo). Ma per quanto riguarda invece gli impianti fotovoltaici domestici, potrebbero essere indicate in questo tipo di applicazioni?
Capisco. Comunque a tratti la musica sovrasta la tua voce e visto l'argomento perdere alcune parole non giova. Basta riascoltare il video e rimodulare il sottofondo. Comunque bel video.
Ma perché mescolare batterie sodio ione con quelle zebra? Sono sistemi molto diversi. Le zebra lavorano solo ad alta temperatura e sono sistemi ad alta energia e bassa potenza quindi molto poco adatte x autoveicoli
Nel video ti riferisci indistintamente a batterie al sale e batterie agli ioni sodio, ma non sono la stessa cosa. Il meccanismo di quelle al sale lo hai ben spiegato nel video mentre quelle agli ioni sodio, ovvero quelle commercializzate dalla catl, funzionano con un meccanismo simile a quello delle batterie al litio e ad esempio non richiedono una membrana di allumina come separatore ne richiedono alte temperature per funzionare.
Grazie Francesco, grazie del chiarimento, hai ragione: verso la fine del video però ho spiegato di essere partito da un esempio, da una tipologia, ma che ne esistono anche altri (es. minuto 20 circa). Il video era già molto lungo, ho dovuto tagliare qualche pezzetto e purtroppo si è persa qualche informazione.
Finalmente leggo che qualcuno lo ha notato. Inoltre inizia parlando dell'esigenza di accumulare energia elettrica per applicazioni stazionarie, perciò presumo che si parli di batterie secondarie. Ma srnto parlare di "batterie al litio" e non di "batterie agli ioni di litio". Capisco l'esigenza di semplificare, ma attenzione ai dettagli! Complimenti comunque per l'approfondimento
Purtroppo sono soluzioni utili ma non risolutive . Ci sono altre energie pulite e di enorme potenza che possono risolvere i problemi di qualsiasi Nazione . Dobbiamo aspettare pero ancora qualche anno , diciamo poco più di un decennio . Ottimo video comunque bravi .
Batterie a sale: sarà l'uvo di Colombo? Le membrane semipermeabili come le membrane dei filtri a osmosi inversa? Il nickel? Ricordo che sul libro di fisica erano rappresentate con batterie zn/Cu (Zinco/Rame) e funzionavano appunto con una soluzione di acqua e sale (Na/Cl) come elettrolitita! Hai visto mai che sia la volta buona? E vai! Ricerca!
La sostanza più pericolosa presente in queste pile è il sodio metallico, non certo il cloruro di nichel. Sono celle sigillate, perché se non lo fossero si incendierebbero immediatamente. Il litio da questo punto di vista è molto meno problematico.
L'elevata temperatura di esercizio potrebbe essere un limite per le automobili. Anche se adesso un motore termico e tutto il sistema di scarico raggiungono valori molto più elevati dei 200-300 gradi
Non ho compreso bene questa parte. Quindi ad oggi il problema è che hanno un basso rendimento? ossia devo generare un sacco di calore per cedere energia? Quindi servono anche volumi molto grandi?
Servono alte temperature per funzionare, come detto nel video 250-350°C. Se rimane inutilizzata si raffredda e non funziona. Bisogna rifondere il sale, caricarla e via.
Buongiorno Alfredo, non me la sento di giudicare la bontà o meno dei prodotti. Ci sono certamente aziende serie. Nel video ho cercato di illustrare vantaggi e svantaggi, in fase di valutazione per un eventuale acquisto è bene andare a fondo adeguatamente di questi aspetti.
bravo molto chiaro. Una critica: perchè mettere musica di sottofondo che interferisce ed infastidisce?
Grazie Franco, mi impegnerò per fare di meglio...
A me la musica ha rilassato e favorito un po' la concentrazione.grazie a te🙂
Forse un minimo di sottofondo musicale è piacevole. Magari abbassando un pò il livello distrae di meno. Bel video 👍
@@salvatore-caruso Ma di cosa stai parlando? La musica in sottofondo si sente appena!!!
Sono d'accordo, la voce è quello che conta
Ottimo lavoro! Sarebbe bello se approfondissi le batterie agli ioni di sodio. Un'azienda italiana produce già queste batterie al sale da 10kWh, con tecnologia NA+.
ECCELLENTE spiegazione. Grazie.
Non ho mai sentito una descrizione così estremamente dettagliata di un prodotto/progetto, che alla fine stavo per avviare la produzione di batterie al sale, Grazie davvero.
Grazie Antonio!
In realtà sono già in commercio in Italia, non tanto quelle al sale fuso che sono estremamente costose e inefficienti. Parlo di quelle agli ioni di sono. Costano meno delle litio e durano 20 anni.
Altre tipologie interessanti di "batterie"? Dai una occhiata:
- Batterie a gravità: ua-cam.com/video/2ZAYnFxq3pM/v-deo.html
- Batterie al grafene: ua-cam.com/video/3VVGviTJvNw/v-deo.html
- Batterie di cemento: ua-cam.com/video/1CThzOYr-sg/v-deo.html
Analisi completa e corretta dal punto di vista chimico fisico, descrizione semplice ma efficace.
Grazie Bruno!
sale marino, salgemma, sale da cucina; chimicamennte semplicemente cloruro di sodio NaCl.....ma non solo! ottimo servizio il più equilibrato ed obiettivo visto finora.
Grazie Gian Matteo!
Ottimo video informativo! Servono più canali informativi utili e chiari senza bias come questo! Le fonti di informazioni classiche ( giornalistiche) hanno un livello troppo basso. 👏👏👍
Le Ioni Sodio sono un’ottima soluzione per l’accumulo di rete, per gestire i picchi e le valli di energia elettrica nella rete.
Grazie di cuore Mauro!
Ottima spiegazione grazie abbiamo bisogno di chiarezza.
Grazie!
Complimenti per il video accuratamente ben elaborato ed esauriente nella spiegazione.
Molto bravo e ancora complimenti!
Grazie Roberto!
Finalmente un video che fornisce informazioni corrette si queste batterie! Solo alcuni piccoli commenti: il confronto tra celle al litio e al sodio sul range di temperature di lavoro è scorretto. In particolare nel sodio e più ampio perché in realtà le celle non si trovano a quella temperatura (come hai correttamente precisato nel video) ma lavorano in un range tra i 265 e i 350 °C. Quindi il range da te i indicato è dato dall'eletronica di controllo e non dalla batteria in se. Inoltre, sarebbe importante fare delle considerazioni sul rendimento dovendo mantenere la temperatura delle celle sopra i 265°C si consuma un bel po di energia!
Complimenti , spiegazione intuitiva ed efficacie, la tua presentazione sulle batterie al sale, pensa che nel 2015 sono stato proprio nello stabilimento della FIAMM a vedere la produzione di queste batterie. Peccato, se chi amministrava avesse creduto di più a quel progetto italiano, oggi saremmo come paese, sicuramente molto più avanti.
Grazie Enrico. Si è probabile, anche perché è evidente la ricerca sempre più spinta di materiali alternativi al Litio...
@@EnricoIsnardi
Un altro fallimento italiano.
Dopo aver perso il primato in tanti altri settori, ci mancava anche questo.
Perché in Italia si investe cosí poco sul futuro?
Bravo spiegato molto chiaro complimenti 👍
Ottima comunicazione, mi è stato utile sapere che anche questa tipologia di batterie non è esente di problematiche. Ma a mio avviso la notizia più utile è il confronto con le tecnologie attuali, quindi beneventano le batterie al sale se migliorano la situazione attuale (come mi sembra di aver capito).
Ovvio che anche queste avranno bisogno di particolari attenzioni per lo smaltimento, ma sempre meno delle batterie al litio. Quindi, a mio modesto parere, non vedo l'ora che queste batterie vengano commercializzate e prendano il sopravvento, nella speranza che la ricerca continui per trovare accumulatori di energia con sempre minor impatto ambientale o addirittura con impatto ambientale positivo.
Davvero bravo, pochi fronzoli e molti contenuti interessanti..
Ottimo video. Contenuti interessanti, soprattutto i pro e i contro e l'analisi nel dettaglio.
Grazie!
Veramente molto interessante!
Ottimo video, ottima spiegazione! Veramente complimenti
Grazie!
Bel video. Grazie!
Video interessante e ottima analisi tecnica.
Grazie!
a mio modesto parere, sempre che abbia capito bene, il fatto che non soffrano di un'usura come capita nel caso delle batterie al litio, offre la possibilità di andare oltre a certi limiti, soprattutto quelli relativi ad eventuali smaltimenti. Sicuramente bisognerà essere preparati al recupero dei materiali in caso di demolizione se difettose o incidentate.
Complimenti per la tua chiarezza e professionalità 👍👍👌
Bravissimo da perito chimico (capotecnico in chimica industriale e tecnico di laboratorio chimico-biologico si sono due maturità differenti) posso dire che hai presentato concetti complessi in modo semplice ed immediato facilmente comprensibili (passi la redox iniziale non bilanciata hahaha). Devo dire che come al solito però al mondo si cerca sempre e cmq di perfezionare le tecnologie senza pensare di diminuire l'impatto in questo caso invece sembra che la strada sia buona. Speriamo che si diffondano e prendano piede il problema pero' di cui tu hai parlato marginalmente e che ne limita sicuramente l'uso è appunto l'elevata temperatura di esercizio con conseguente pericolosità insita nella barriera dei 230 °C che deve e essere superata per far avvenire certe reazioni. Dieci a zero a quelle al litio per tanti aspetti ma l'evoluzione tecnologia e di processi relative a queste ultime mostrano un gap realmente e difficilmente superabile nel breve periodo anche se la stabilità e la sicurezza finale fanno ben sperare. E qua' lo dico da tecnico vvf, le batterie al litio per automotive sono diventate serio e preoccupante problema di sicurezza anche a livello antincendio, per ora sicuramente oltreoceano ma anche in nord europa dove questa tecnologia è piu' sviluppata, ma basta una veloce ricerca anche qui (sul tubo= per vedere quanto siano realmente "PERICOLOSE" soprattutto una volta che è partito l'incendio (causano in una percentuale molto alta anche esplosioni) mentre con quelle a NaCl questi problemi non ci dovrebbero essere.
Grazie Fernando!
Non sarei convinto di quello che dici
Grazie infinite! 👍
Molto bravo e molto interessante! Seguirò il tuo canale!
Grazie e benvenuto Michele!
complimenti ,veramente esaustivo.
Grazie!
Veramente interessante, ho apprezzato molto tutto il contenuto del video dedicato! Grazie per l'ottimo lavoro e spiegazione (da profano della materia quale sono)
Grazie!
Complimenti
Molto interessante
Sei bravissimo 😉
Grazie!
Buongiorno, interessante questo video, ma ho appena visto su rai 3 un documento che parlava di un azienda italiana, di Reggio Emilia che è all'avanguardia sulle batterie al sale e ne costruisce per le opportunità di utilizzo ai pannelli solari e quindi ne vende molte per usi sia industriali che civili.
Non ricordo il nome, e nel documento parlavano di essere in contatto con Tesla su un prototipo per auto.
Grazie Giorgio, potrebbe essere UNE Srl di Correggio: www.unesrl.com
Grazie per questo video molto interessante. Just one little obesrvation... for non-native speakers like me, it would be much easier to watch if you had the music a bit quieter... Otherwise, very interesting!
Grazie, farò tesoro del suggerimento! 🙂
👍👍👍👍👍😀😀😀😀😀😀😀💪💪💪💪💪💪💯💯💯💯💯💯💯💯💯💯💯💯💯.
Bravo complimenti ci vorrebbero, consulenti così preparati.
💯💯💯💯💯💯💯💯💯💯🥳🥳🥳🥳🥳🥳🥳
Grazie Gabriele
Grazie per la spiegazione...posso chiedere se il calore in eccesso potrebbe essere utilizzato anche per la cogenerazione. Ovvero se dal bilancio complessivo del calore necessario a farle funzionare si possa organizzare anche una sorta di cogenerazione ai fini della produzione di acqua calda per riscaldamento e o uso sanitario
Ma è possibile reperire i vari componenti per provare a costruirne una?si trovano in commercio le varie parti per crearla personalmente?
Ottimo video, ben spiegato.
Hai un iscritto in più😊
Grazie Francesco!
Abbinate ad un impianto eolico o fotovoltaico sono migliori rispetto agli accumulatori normalmente in commercio?
Eccellente video con informazioni molto precise, dettagliate e rese digeribili dal (grande) pubblico. A supporto di quanto esposto, posso riferire che un installatore dell'italiana UNE srl, produttore di batterie al sale, mi informa che il costo di questo tipo di batterie è circa doppio rispetto al litio. Parliamo di circa 2000€/kwh installato contro i 1000€/kwh circa delle analoghe batterie al litio. Ci sono poi altri video di altri canali che sconsigliano vivamente l'installazione di sistemi di accumulo a causa del loro costo e dei tempi di ammortamento che superano ampiamente quella che è la durata media delle batterie. In breve conviene fare lo scambio in loco piuttosto che accumulare. Grazie.
Grazie a te Massimo. In effetti non ho approfondito l'argomento costi, ma si potrebbe fare in un'altra occasione. Grazie per le informazioni e per lo spunto.
Ma se è un investimento a lungo periodo, dato che le batterie non si consumano, si può valutarne l'acquisto anche per la facilità di reperire i materiali?
Dunque non sono convenienti (ad esempio come alternativa ai pannelli fotovoltaici)?
A quel che ne so io, durano molto, non degradano, e si possono pure eventualmente “rigenerare” facilmente..
Ottima spiegazione
Grazie!
Beh, notevole, per chiarezza e completezza. Complimenti.
Le chiedo se conosce NanoFlowCell AG (...), società svizzera detentrice di una tecnologia originale e strabiliante ma di cui si sente pochissimo parlare...
Grazie. No, francamente non la conosco, ma sono curioso e vedrò di approfondire!
È proprio necessario il nichel? Non ci sono alternative?
come risolto il problema temperatura di esercizio?
Speriamo bene. Ottime direi.
Molto interessante e ottimo il linguaggio per la comprensione a tutti i livelli di conoscenza e cultura. Una cosa che però a mio avviso è mancata è questa: vero che sono presenti sostanze cancerogene e tossiche, ma quali sono le condizioni che possono fare entrare in contatto queste sostanze con l'organismo umano; In quali fasi della lavorazione, smaltimento o utilizzo l'uomo può entrare in contatto con loro?
Nn c'è neppure stato un cenno sui livelli di esposizione consentiti, nella SDS sono indicati anche i TLW, fondamentali per capire il grado di rischio. Nn mi dilungo e nn entro troppo nel tecnico, tuttavia sarebbe interessante avere nel quadro generale anche queste informazioni.
Grazie
Complimenti per l'esaustiva spiegazione.
Purtroppo le iene hanno hanno confezionato il solito servizio sensazionalistico pieno di balle. Evidentemente operando dei tagli, qui e li, per cui da ciò che il serviizio dice esce fuori che nelle batterie c'è solo normale sale grosso da cucina, e del Nichel neppure l'ombra. Disonesti fino alla fine.
Sembrerebbero perfette per applicazioni casalinnghe di backup ai pannelli solari, poi dipende tutto dai costi ovviamente, ottima spiegazione comunque.
Si, te le tieni in cantina a 250°, certo.
e sfruttare il calore di esercizio applicandolo a un dissipatore da usare per il riscaldamento della casa non sarebbe male
@@kT_vespa Anche 😉
@@kT_vespa certo, così si raffreddano e si bloccano, certo…
Se si considera che il catalizzatore all'interno della marmitta è in parte di nickel, ogni veicolo elettrico dotato di batterie al nickel compensa parzialmente l'uso di tale metallo.
Alcune note sulla sicurezza che la scheda tecnica non esprime appieno: il nickel in polvere può diventare nickel attivato (un catalizzatore conosciuto come nickel Raney) il quale è piroforico per esposizione all'aria, come avviene per il sodio. Pertanto in queste batterie deve essere assolutamente garantita la tenuta ermetica ai gas oltre che ai liquidi.
Una curiosità: in scheda è menzionato NaAlCl4, il quale non deve essere confuso con il sale misto cloruro di sodio e alluminio, ma è il cloroalluminato di sodio. Esso funge da riserva di NaCl (ad opportuna temperatura si decompone in NaCl e AlCl3), protegge la beta allumina dall'azione dello ione cloruro e ne regola il passaggio.
L'ossido di ferro molto probabilmente, rappresenta la matrice di contenimento del sodio metallico.
Bravissimo
Ottimo video
Grazie Luca!
Molto ben realizzato, avrei fatto a meno del ticchettio che accompagna il video, ed anche la musica come già ha detto Franco
Ottimo video di approfondimento, analisi accurata e soprattutto non sensazionalistica come quello delle iene che volutamente omettono i contro, complimenti Matteo!
Per quanto riguarda la sicurezza e l'aspetto ecologico ti sei focalizzato sulla composizione quindi gli impatti ambientali del nikel, ma hai accennato anche delle temperature, sai dirmi se per raggiungere 250-300 gradi normalmente si utilizzano combustibili fossili? In termini di sicurezza, sebbene immagino abbiano più strati isolanti, in caso di danneggiamento quali danni potrebbero causare?
Grazie! Sulla base delle informazioni che ho raccolto ti posso dire che l'eventuale consumo di energia (eventualmente da combustibili fossili) può avvenire nella fase iniziale. Poi, a batteria carica, quest'ultima usa parte dell'energia accumulata. Proprio per questo però (non ne ho parlato nel video) queste batterie si scaricano più rapidamente di altre; se non sono presenti cicli di ricarica, in tempi relativamente brevi arrivano alla scarica completa.
@@vivi.sostenibile ok grazie tutto chiaro.
La fonte di energia che verrebbe affiancata a mio avviso probabilmente sarebbe a combustione, immagino che in caso di un abbassamento di temperatura il sale rischierebbe di risolidificarsi e il ripristino di accumulo richiederebbe un tempo maggiore.
Per quanto riguarda il tema sicurezza lo consideri critico? Una batteria di questa tipologia installata in un auto che ha temperature di 300 gradi immagino che in caso di incidente il rischio di incendio e non solo incida maggiormente rispetto alle normali batterie.
Bel video, molto interessante, avevo già letto le caratteristiche su Wikipedia inglese e gli svantaggi sono abbastanza evidenti, certo per gli autobus paiono ideali, sopratutto a Roma!
non credo di aver capito, quindi per utilizzare queste batterie dovremmo riscaldarle prima a 250, 300 gradi?
@@ferrivald e ce le devi lasciare a quella temperatura, capisci bene che alla fine è solo clicbaiting, già in casa non hanno senso, figurati in macchina.
Complimenti, Ottima analisi sulle batterie al sodio. Peccato che comunque contengono materiali "pericolosi", ma si sa, anche per quelle di litio, lo smaltimento non e ancora affrontato dai politici che vogliono impulsare l'elettrico ad ogni costo.
troppo poco si è parlato dell'energia che autoconsuma per mantenere la sua tempertura operativa. Non è un aminima parte ma un parte non trascurabile. Infatti l'autoscarica se così vogliamo chiamarla è tale da non permettere all batteria di rimanere fuori ciclo di carica per giorni... e qualora si scaricasse a zero e raffreddasse servirà almeno 12h di alimentazione solo per far rialzare la temperatura al valore operativo dopo di che si può iniziare il ciclo di carica che fino a quel momento è ancora a zero.
Penso siano questi i fattori che non han pernmesso a queste batterie di soppiantare quelle al litio...
@stefanosantini9409 al min 18:40 "...trasparenza di comunicazione..." 🤣
Be sono al litio per densità energetica se volessero togliere quei difetti pericolosi delle litio basterebbero le litio ferro fosfato
Buonasera, sarebbe interessante una puntata sulle batterie a volano per impianti statici. Saluti
Vero, energia cinetica...ci penso, grazie!
Bel video, se posso dare un consiglio, meglio tenere la musica di sottofondo a un livello più basso, perchè ascoltarla per 21 minuti di seguito è stancante...
Ero talmente preso dalla esposizione tecnica che ho saputo da te che c'era anche la musica di sottofondo e sono andato a rivedere il video 😂
Ciao ,da ignorante in materia ho compreso bene ,non tutto tutto ,ma il concetto e quello che volevo sapere al 100% ….. bel video
Volevo fare un paio di domande nel caso di batterie al sale per pannelli solari , quindi , potrebbe essere dannoso per la salute giusto ? Si potrebbero tenere magari in un locale annesso alla proprietà , esterno all abitazione ?
Grazie
Grazie! Nel video ho cercato di evidenziare come le batterie al sale disponibili sul mercato (anche Italiano) non siano comunque così "innocue" per l'ambiente in quanto "al sale". Non contengono infatti solo sale (cloruro di sodio, il comune sale da cucina). Utilizzate normalmente direi che non comportano alcun problema per la salute dell'utilizzatore; per gli ambienti di installazione (che a mio giudizio non escludo possano essere anche domestici) è opportuno fare riferimento alle indicazioni del costruttore, anche in funzione di altri aspetti (quali esigenze specifiche in termini di ventilazione del locale).
Potrei sbagliarmi, ma riguardo alle batterie della CATL non sono certo si parli di batterie al sale (cioè con NaCl e allumina come elettrolita) ma di batterie a ioni sodio, strutturalmente e chimicamente molto più simili a quelle a ioni litio.
In realtà le batterie al sale Zebra della Fiamm erano già in uso negli anni 90 nei prototipi come la BMW e1 ma con brevetto tedesco e poi ceduto
Ma esistono delle soluzioni di queste batterie per un impianto solare " casalingo " cioè una normale abitazione ???? Quanto costerebbe ???
Esistono: www.unesrl.com. Per i costi può contattare l'azienda.
Bel video , la UNE di Correggio, presenterà una batteria al cloruro di sodio per auto con la stessa densità e dimensione di una batteria al litio , senza tutti i problemi del litio in durata ,ricarica ,rischio esplosione .
Ho visto la presentazione ,se va è l'uovo di colombo!
Il prezzo è legato alla produzione ,considerando ora la produzione limitata è già competitiva !
Bye
Ciao, una curiosità,hai parlato di temperature che vanno dai 250 ai 350gradi ,ma si parla di esercizio... cioè sviluppano questo calore mentre le carichi e le scarichi? Grazie
No, servono almeno 260° per farle funzionare, quindi in pratica, al momento, inutilizzabili
dove si comprano
Interessantissimo, mi sono iscritto perché ne sai veramente tante in materia e spieghi bene, bravo ma ti prego elimina quella musichetta di sottofondo. Fastidiosissima quando si cerca di restare concentrati sul discorso. Buona serata
Grazie Andrea, purtroppo non la posso eliminare, mi spiace, tengo presente il tuo suggerimento!
...scusi mi è venuta un'idea...ha detto che le batterie al sale producono calore...bene si può unire l'utile al dilettevole e creare delle batterie ad accumulo per il fotovoltaico...che consentono di riscaldare, cucinare e avere acqua sanitaria?... Non so però se è possibile...abbassare la temperatura per avere un acqua a 30 gradi...scusi l'ignoranza...mi faccia sapere grazie...
ciao, ottimo video, hai sentito della società tecnologica statunitense Alsym Energy che avrebbe brevettato una batteria senza l'uso di nichel, litio e cobalto? sarebbe clamoroso
Non la conosco, vedrò di approfondire...!
Ma quindi ad oggi sono poco impiegate a causa delle alte temperature di esercizio che quindi abbassano il rendimento della batteria? Quindi a seguire dal grande volume e peso che deve avere la batteria? Ma abbiamo a disposizione abbastanza sale in natura se i volumi sono così grandi? Sarebbe interessante un confronto alla pari su caratteristiche di peso e ingombro a parità di rendimento con batteria al litio magari su quello che già conosciamo visto l'impiego di entrambe le batterie sui mezzi di trasporto urbano quali i bus di città.
Musica più bassa, sei professionale.
Da oggi guarderò il barattolo di sale grosso (per salare la pasta )con altri occhi ☺️
Grazie delle informazioni! 👏👏👏
Avevo sentito parlare delle ricerche della Fiamm una decina di anni fa, pochi gg. fa ho ricevuto un video che ne parlava, ma non dava molti dettagli, ed oggi yt mi ha segnalato questo video del tuo canale che dà una discreta panoramica sul tema.
Hai detto che funzionano ad una temperatura piuttosto elevata: quindi dovranno avere un contenitore "più ingombrante" per evitare la dispersione del calore ed immagino che questo non le renderà utilizzabili per telefonini, pc e simili ...o sbaglio?
Se potessi dare più informazioni in proposito sarebbe utile, grazie.
Spero che siano dispobili presto quelle per auto: non mi interessano le auto elettriche anche se potrebbero rappresentare una bella svolta, ma avere una batteria che può durare 20 anni invece dei 2-4 di quelle al piombo meriterebbe anche un costo maggiore.
Ovviamente mi sono iscritto al canale e curioserò tra quello che hai già pubblicato !
Grazie Bernardo, nelle batterie al sodio cloruro di nichel sono isolate termicamente le singole celle al loro interno e anche il contenitore che racchiude le celle stesse.
Bene, tutto piuttosto chiaro. Ma... mi vien spontanea una domanda. Se io acquisto una batteria al sale, la faccio scaricare completamente e la smaltisco, contiene qualcosa di nocivo eccetto la "barriera" al Nickel? Perché se così é, che problemi potrebbero esserci?
Grazie Federico. In merito al tuo quesito: anche quando la batteria è allo 0% di carica non è presente solo cloruro di sodio. Rimane comunque un rifiuto pericoloso che deve seguire percorsi di smaltimento specifici da parte di aziende specializzate. Inoltre è presente la parte elettronica di gestione delle celle (RAEE). Vedi: ua-cam.com/video/B_1lVNCJ4YM/v-deo.html
Musica di sottofondo non tanto in sottofondo, per il resto impeccabile. Leggendo i commenti sarebbe interessante e opportuno fare un video di approfondimento e confronto, relativamente a peso, autoalimentazione e temperatura, potenza, ... Inoltre anche trattare la parte costi produzione-acquisto-smaltimento. Consiglio video del canale Garagulp che ha fabbricato "pannello solare" con materiale di recupero per scaldare. Molto ecosostenibile
Terrò presente, grazie dei consigli.
Superlativo per semplicità e chiarezza rarissime.
Ma scendendo dalla Torre Eburnea e intrufolandoti nella banalità della quotidianità, perché non fai un bel "tutorial" sulla scelta e utilizzo delle attuali sgangherate batterie d'uso domestico ?!
Ma, se a inizio video le batterie al sale, per funzionare hanno bisogno di essere a temperatura di qualche centinaio di gradi (che cmq non ho capito come e chi le riscalda, specialmente in un veicolo), com'è che al min 11:40 possono funzionare anche -20 gradi???
Si scaldano utilizzando parte dell'energia accumulata e chiaramente questo è un limite, che trovi nel video tra gli svantaggi.
@@vivi.sostenibile ok ma come minimo questo porta a diminuire parecchio l'efficienza
@@supermassiveblckman purtroppo si, inevitabilmente.
Quindi sono una "sola"
C'è un'azienda di Bologna che le produce da tempo
Hanno bisogno di essere bilanciate esternamente o possono disperdere in calore l'eccesso come le batterie nicd?
Mauro le batterie al sale che ho esaminato devono essere mantenute in temperatura (circa 260 - 270°C). Quindi consumano parte dell'energia accumulata e hanno tempi di scarica (di conseguenza) più veloci.
@@vivi.sostenibile cosa che ti sei dimenticato di dire nel video . Come anche non hai detto, qualora la batteria dovesse raffreddarsi, quanto tempo ed energia devi sprecare per riscaldarla prima di poterla caricare. Visto che c'è chi parla di accumuli stagionali dell'energia, direi che i particolari che hai omesso non sono marginali.
Una domanda.
Le batterie italiane mi sembra siano essenzialmente una derivazione delle vecchie "zebra", usate nei sommergibili. E' corretto? Ne avevo viste anche in una macchina (credo una Peugeot), ma non hanno avuto successo per i problemi del mantenere la temperatura. In un autobus è meno grave, le carichi e scarichi in tempi di poche ore, per cui l'ìenergia persa col calore è poca, ma per un'auto può essere un problema.
Quelle cinesi invece sono a ioni di sodio, una tecnologia completamente nuova, simile a quella delle batterie al litio. Con vantaggi e problemi simili, funzionano a temperatura ambiente ma devi usare materiali di intercalazione (non c'è una vera e propria ossidoriduzione ma uno spostamento di ioni) che non sono diversissimi da quelli delle batterie al litio. Però vorrei sapere se ce ne siano attualmente in commercio, o allo studio in Italia.
Buongiorno Gianni, confermo che quelle italiane che ho conosciuto fanno riferimento sostanzialmente alla tecnologia Zebra. A differenza di altri paesi, a me non risultano ci siano altre tipologie attualmente allo studio in Italia. Però se dovesse averne notizia...sarei curioso di sapere! Grazie del contributo!
Nella reazione il sodio dovrebbe essere neutro, ciò è sodio metallico, non Na+ . [10:26]
Quanto costano le batteroe e dpve si acquistano?
Buongiorno, purtroppo non ne no notizia. Può provare a contattare i produttori citati nel video.
Molto interessante, cosa ne pensi della tecnologia nanoFlowcell?
Non la conosco a sufficienza, alla prima occasione vedo di approfondire...!
Complimenti per il video introduttivo, sarebbe ottimo se tu potessi realizzare un secondo video quantitativo su alcuni punti a mio avviso cruciali che non vedo divulgati, in particolare: quanto sono più grandi delle litio, quanto bene isolate termicamente rispetto all'ambiente circostante, quanto velocemente si scaricano a zero carico (sempre comparate alle litio), eccetera.
Discutere poi come questi ed altri aspetti poco o per nulla divulgati determinano l'applicazione della tecnologia, che se ben capisco è focalizzata su utilizzo il più costante possibile, accumuli elevati (es. per fotovoltaico) e NON hi-tech. Grazie
Trovi in rete le schede delle FZsonick 48TL 160Ah (7,7KW). Carica limitata a 0,2c. Scarica 0,7c ... quelle ottimizzate per il fotovoltaico hanno una scarica a 65A (3KW). Dimensioni 50x58x32cm, 90KG. Impiegano circa 13 ore per riscaldarsi. Per rimanere in temperatura consumano 50w a 20°, (70w/35w a -20°/+60°).
Grazie Ernesto, terrò presente!
L'equazione che hai inserito al minuto 10:30 è sbilanciata. Dov'è finito l'atomo di Na?
Hai ragione Francesco, nella fretta è sfuggito! Grazie della precisazione.
Se non sbaglio un altro dato negativo è la bassa densità energetica rispetto ad una batteria agli ioni di litio.
Ma si stanno facendo passi evolutivi…
Esatto.
Ma come fanno a scaldarsi a 300 gradi?
Va aggiunto chė i tempi di ricarica sono troppo lunghi, 10-12h il che ne restringerebbe parecchio il campo d'utilizzo
Credo che il titolo e' un po' offensivo e poco serio per quell'azienda che produce batterie al sale!
Buongiorno. Nel momento in cui guardo questo video sono già passati, dalla sua pubblicazione, molti mesi. Nel campo della ricerca sulle batterie anche i mesi sono importanti. Non so se nel frattempo ci siano stati o meno ulteriori sviluppi o progressi tecnici. Dal video mi pare di capire che questo tipo di batterie al sodio non sia, attualmente, molto indicato per uso automobilistico (escludendo appunto quello specifico dei bus, veicoli che possono disporre di impianti di ricarica ad ogni fine corsa, volendo). Ma per quanto riguarda invece gli impianti fotovoltaici domestici, potrebbero essere indicate in questo tipo di applicazioni?
Buongiorno Giampiero, potrebbero: esiste in effetti almeno una azienda italiana che li produce.
@@vivi.sostenibileGrazie per la risposta. Terrò sott'occhio eventuali offerte di aziende operanti nel settore allora.
Bel video, ma perché quella musichetta irritante?
per irritare no?
Renzo e Melo: non era per irritare, forse piuttosto perché non sono un professionista del video - editing, vedrò di fare di meglio...
@@vivi.sostenibile peccato, quindi è un errore, sarebbe stato molto più "piacevole" se l'irritazione fosse stata voluta 🙂
Capisco. Comunque a tratti la musica sovrasta la tua voce e visto l'argomento perdere alcune parole non giova. Basta riascoltare il video e rimodulare il sottofondo. Comunque bel video.
Ma perché mescolare batterie sodio ione con quelle zebra? Sono sistemi molto diversi. Le zebra lavorano solo ad alta temperatura e sono sistemi ad alta energia e bassa potenza quindi molto poco adatte x autoveicoli
Batterie al Sale pesano meno del litio?
Il tutto si traduce in 3 strati, pellicole, che vengono arrotolate a forma di cilindro. La classica forma delle batterie 🔋.
Nel video ti riferisci indistintamente a batterie al sale e batterie agli ioni sodio, ma non sono la stessa cosa. Il meccanismo di quelle al sale lo hai ben spiegato nel video mentre quelle agli ioni sodio, ovvero quelle commercializzate dalla catl, funzionano con un meccanismo simile a quello delle batterie al litio e ad esempio non richiedono una membrana di allumina come separatore ne richiedono alte temperature per funzionare.
Grazie Francesco, grazie del chiarimento, hai ragione: verso la fine del video però ho spiegato di essere partito da un esempio, da una tipologia, ma che ne esistono anche altri (es. minuto 20 circa). Il video era già molto lungo, ho dovuto tagliare qualche pezzetto e purtroppo si è persa qualche informazione.
Finalmente leggo che qualcuno lo ha notato. Inoltre inizia parlando dell'esigenza di accumulare energia elettrica per applicazioni stazionarie, perciò presumo che si parli di batterie secondarie. Ma srnto parlare di "batterie al litio" e non di "batterie agli ioni di litio". Capisco l'esigenza di semplificare, ma attenzione ai dettagli! Complimenti comunque per l'approfondimento
Purtroppo sono soluzioni utili ma non risolutive . Ci sono altre energie pulite e di enorme potenza che possono risolvere i problemi di qualsiasi Nazione . Dobbiamo aspettare pero ancora qualche anno , diciamo poco più di un decennio . Ottimo video comunque bravi .
Tipo?
Batterie a sale: sarà l'uvo di Colombo? Le membrane semipermeabili come le membrane dei filtri a osmosi inversa? Il nickel? Ricordo che sul libro di fisica erano rappresentate con batterie zn/Cu (Zinco/Rame) e funzionavano appunto con una soluzione di acqua e sale (Na/Cl) come elettrolitita! Hai visto mai che sia la volta buona? E vai! Ricerca!
Mentre le batterie con la sabbia?
...saranno oggetto di un prossimo video...rimani connesso! 😉
La sostanza più pericolosa presente in queste pile è il sodio metallico, non certo il cloruro di nichel. Sono celle sigillate, perché se non lo fossero si incendierebbero immediatamente. Il litio da questo punto di vista è molto meno problematico.
Veramente stavo cercando un tutorial sulla spigola al sale...🙄
A 26" dici ...il sole, la luce solare, piuttosto che il vento..." Piuttosto che non può essere usato col significato di oppure.
L'elevata temperatura di esercizio potrebbe essere un limite per le automobili. Anche se adesso un motore termico e tutto il sistema di scarico raggiungono valori molto più elevati dei 200-300 gradi
Non ho compreso bene questa parte. Quindi ad oggi il problema è che hanno un basso rendimento? ossia devo generare un sacco di calore per cedere energia? Quindi servono anche volumi molto grandi?
Servono alte temperature per funzionare, come detto nel video 250-350°C. Se rimane inutilizzata si raffredda e non funziona. Bisogna rifondere il sale, caricarla e via.
Cosa ne pensi di quelle ditte che ti propongono una batteria al sale come accumulo per fotovoltaico?
Buongiorno Alfredo, non me la sento di giudicare la bontà o meno dei prodotti. Ci sono certamente aziende serie. Nel video ho cercato di illustrare vantaggi e svantaggi, in fase di valutazione per un eventuale acquisto è bene andare a fondo adeguatamente di questi aspetti.
Vero