L'Appia Ritrovata, in cammino da Roma a Brindisi | Il piano terra dell'esposizione

Nel video l'architetto Luigi Oliva ci conduce al piano terra del casale dove un video introduce il visitatore alla mostra, dando voce ai protagonisti del progetto.
Alla sua sinistra, un grande pannello sintetizza il percorso della Regina viarum dalla capitale a Terracina e Capua, da Benevento a Venosa, da Taranto a Brindisi, seguendone il progressivo prolungamento nelle regioni conquistate, fino ai porti d'imbarco pugliesi da cui raggiungere i balcani e le coste del Mediterraneo orientale.
Il pannello è corredato da alcune immagini di effetto che mostrano i protagonisti di questo viaggio immersi in suggestivi contesti naturali, oppure mentre costeggiano periferie industriali e abbandonate, o, ancora, colti ad attraversare città e campi di frumento. Le foto introducono anche il rapporto dei camminatori con i luoghi, talvolta supportati da guide locali o da personaggi noti, altre volte in solitaria tra paesaggi dimenticati.
Nella sala successiva gli esploratori si presentano metaforicamente con i loro mezzi di locomozione, i piedi per Paolo Rumiz, Riccardo Carnovalini, Alessandro Scillitani e Irene Zambon (che ha curato l'allestimento) e... la vespa, per Antonio Politano.
Nella sala dedicata alla preparazione del viaggio, sono illustrati alcuni esempi di cartografie e strumenti utilizzati per pianificare le tappe. Essi raccontano la lunga fase di studio che ha preceduto il cammino, necessaria per identificare il percorso migliore.
Accanto sono esposte le immagini della partenza da Roma tra le meraviglie del Parco Archeologico dell'Appia Antica tra cui mausolei, monumenti, istantanee di vita nel parco, e lo stesso casale di Santa Maria Nova, emblematica metafora della storia dell'Appia, di cui il visitatore troverà maggiori informazioni nell'esposizione permanente adiacente.